POS Catetere vescicale nell`adulto

Transcript

POS Catetere vescicale nell`adulto
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
Procedura Operativa Standard
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE NELL’ADULTO
1
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
REDAZIONE
INTRODUZIONE
SCOPO
OBIETTIVO
CAMPO DI APPLICAZIONE
MATERIALI E RISORSE NECESSARIE
INDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE
CONTROINDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE
METODI ALTERNATIVI ALLA CATETERIZZAZIONE A PERMANENZA
Cateterismo ad intermittenza
Sistemi esterni di raccolta delle urine
Utilizzo dei pannoloni
GESTIONE CATETERE VESCICALE
Sistemi di drenaggio
Irrigazioni vescicali
Sostituzione del catetere
Terapia antibiotica ed esami colturali
Ginnastica vescicale
INFORMAZIONE DEL PAZIENTE
FORMAZIONE PAZIENTI E DEI LORO CARE GIVER E DEL PERSONALE SANITARIO
PROCEDURA
FLOW CHART/DIAGRAMMA DI FLUSSO/SCHEDE TECNICHE
MATRICE DELLE RESPONSABILITA’
Applicazione della procedura
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLA PROCEDURA
Indicatori/parametri di controllo
BIBLIOGRAFIA
ARCHIVIAZIONE E PUBBLICAZIONE
ALLEGATI
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
3
4
4
4
5
5
6
6
6
6
6
6
7
7
7
7
7
7
8
8
9
13
14
15
15
15
16
16
17
2
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
REDAZIONE
Il presente documento è stato realizzato dal Gruppo Operativo per il controllo delle Infezioni Correlate
all’Assistenza:
 dott. Eleonora Bruno, CPSE - DMPO
 dott. Roberta Caccese, Dirigente Medico - UOS Infezioni Correlate all’Assistenza in Area Critica
 dott. Paolo Carfagna, Dirigente Medico - UOC Medicina Interna II^ - Terapia Antibiotica
Infezioni
 dott. Maria Emilia Iannone, Farmacista - UOC Farmaceutica Sorveglianza e Monitoraggio Farmaci
e Soluzioni Infusionali
 dott. Paola Maria Placanica - Dirigente Medico - UOS Microbiologia
 dott. AgapitoTarasi, Dirigente Medico - UOC Medicina IV^ Malattie Infettive Infezioni
Nosocomiali
 dott. Marco Diamanti CPSI Addetto al Controllo delle ICA - UOC DMPO.
La revisione del documento è stata realizzata su indicazione del dott. Francesco Montella, Presidente del
Comitato per il Controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza
COLLABORAZIONI E CONSULENZE TECNICHE
Direttore UOC Urologia
D’Elia Gianluca
CPSE UOC Urologia
Ceccarelli Rosina
Direttore UOC Patologia Clinica
Gaudio Mariarosa
Coordinatrice UOC Medicina II
PAUL Thresiamma
CPSI UOC Medicina II
Volpe Pasquale
CPSI UOC Medicina II
Giogà Teresa
Coordinatrice UOC Geriatria
Sebastian Ancykutty
CPSI UOC Medicina dello Sport
Trecca Fabio
Responsabile UOS Dispositivi Medici
Ascani Alfredo
3
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
INTRODUZIONE
Gli interventi finalizzati a prevenire le infezioni delle vie urinarie/batteriuria associate al cateterismo
vescicale sono focalizzati sulla prevenzione dell’entrata intraluminale o extraluminale di batteri nel sistema
di drenaggio e sulla prevenzione dell’ introduzione di microrganismi durante l’introduzione del catetere. Gli
studi messi in atto hanno riguardato varie pratiche comprese le tecniche d’introduzione del catetere, la cura
del meato urinario, il tipo di catetere, in modo particolare quelli ricoperti, le soluzioni di lavaggio, l’uso di
sistemi di drenaggio chiusi e le modifiche nella pratica d’assistenza erogata.
SCOPO
Scopo della presente procedura è quello di delineare una serie di raccomandazioni per il corretto utilizzo e la
gestione adeguata del catetere vescicale da parte degli operatori sanitari.
OBIETTIVO
L’adozione di misure preventive idonee e di raccomandazioni evidence-based nella pratica quotidiana per la
riduzione delle infezioni associate a catetere vescicale nell’adulto in ospedale.
Ricadute sull’organizzazione
Appropriatezza prescrittiva alla cateterizzazione.
Riduzione dei costi associati alle infezione correlate a catetere vescicale.
Riduzione della degenza media per casi d’infezione correlate a catetere vescicale.
Riduzione della prevalenza delle infezioni urinarie associate a catetere vescicale su campione per anno.
4
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
CAMPO DI APPLICAZIONE
Tutte le UU.OO dell’Azienda ospedaliera San Giovanni – Addolorata – Britannico.
Destinatari
Medici, Medici frequentatori, CPS – Infermieri, CPS – Ostetriche, Tecnici della Riabilitazione, Personale
di supporto, Operatori Socio Sanitari, Operatori Tecnici per l’Assistenza, Studenti dei corsi di laurea in
Infermieristica ed Ostetricia, Tecnici della riabilitazione.
MATERIALI E RISORSE NECESSARIE
Per l’introduzione del catetere vescicale si necessita del seguente materiale:
 Guanti sterili
 Cateteri di varia misura
 Sacca di drenaggio sterile a circuito chiuso
 Lubrificante sterile monodose
 Soluzione disinfettante per il meato urinario Iodio Povidone 7,5 – 10% in soluzione acquosa
 Materiale per l’igiene; bricco con acqua, spugnetta igiene intima pronta all’uso.
Kit per cateterismo vescicale contenente:
1. Pinza ad anelli
2. Doppio paio di guanti
3. Tamponi sterili
4. Telino fenestrato
5. Telino sterile
6. Siringa pronta con soluzione fisiologica sterile
5
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
INDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE
I cateteri vescicali devono essere inseriti solo in presenza di una precisa indicazione clinica e devono essere
rimossi appena possibile non appena cessi l'indicazione all'uso. Utilizzare il cateterismo vescicale soltanto
dopo avere considerato i metodi alternativi di gestione (ALLEGATO 1 pag. 17).
Revisionare regolarmente l'esigenza clinica del paziente di proseguire la cateterizzazione urinaria e
rimuovere il catetere appena possibile. Valutare la necessità clinica, la durata prevista, la preferenza
del paziente e il rischio infettivo del cateterismo vescicale (ALLEGATO 3 pag 19).
CONTROINDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE
Non è indicato il cateterismo vescicale nei pazienti con autonomia compromessa e nei pazienti incontinenti.
METODI ALTERNATIVI ALLA CATETERIZZAZIONE PERMANENTE
CATETERISMO AD INTERMITTENZA
Lo svuotamento della vescica ad intervalli regolari con cateterismo singolo rappresenta una alternativa al
cateterismo vescicale a permanenza ed è indicato nelle seguenti situazioni cliniche:
1. Pazienti chirurgici nella fase post-operatoria con ritenzione urinaria temporanea o pazienti monitorati in
terapia intensiva;
2. Pazienti con lesioni spinali;
3. Pazienti adulti e pediatrici con vescica neurologica.
SISTEMI ESTERNI DI RACCOLTA URINE
Alternativa al catetere vescicale nei pazienti maschi incontinenti è rappresentata da un collettore esterno
delle urine applicato sul pene e collegato ad una sacca di drenaggio (condom urinario). Effetti indesiderati
nell’utilizzo possono essere insorgenza di lesioni cutanee, macerazione ed ulcere del pene dovute
all’ambiente umido e alla pressione esercitata dal condom. E’ un sistema alternativo sconsigliato nei pazienti
agitati.
UTILIZZO DEI PANNOLONI
L’utilizzo dei pannoloni è da preferire in quei pazienti con autonomia motoria ridotta e nelle donne.
6
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
SISTEMI DI DRENAGGIO
Per garantire l’assenza di contaminazioni bisogna utilizzare il drenaggio a circuito chiuso, cioè il catetere va
connesso alla sacca per la raccolta delle urine al momento del cateterismo e non deve mai essere
disconnesso.
Alcuni studi hanno dimostrato che i sistemi di drenaggio chiuso sono efficaci nel prevenire la batteriuria.
L’abitudine ormai desueta di aggiungere soluzioni antibatteriche alle sacche di raccolta in soggetti sottoposti
a cateterismo a breve permanenza non riduce l’incidenza di infezioni.
IRRIGAZIONI VESCICALI
Le irrigazioni vescicali non sono raccomandate per la prevenzione delle infezioni vescicali.
Si può e si deve ricorrere all’irrigazione vescicale solo in caso di sospetta ostruzione del catetere e in caso di
ostruzioni da ematuria o struvite. In questi casi è importante l’uso di materiale sterile e di tecniche asettiche
SOSTITUZIONE DEL CATETERE
Non ci sono prove riguardo alla frequenza di sostituzione del catetere, pertanto si suggerisce di sostituirlo
solo se necessario.
Quando il soggetto è a rischio di frequenti incrostazioni (struvite), si dovrebbe valutare il tempo di
insorgenza delle incrostazioni e provvedere alla sostituzione del catetere prima che si formino.
Pertanto il momento adatto per la sostituzione va stabilito in base alle condizioni generali del soggetto
cateterizzato, all’aspetto delle urine e in base alle caratteristiche specifiche del catetere, nel rispetto delle
indicazioni fornite dal produttore sulla scheda tecnica del prodotto.
TERAPIA ANTIBIOTICA ED ESAMI COLTURALI
Assumere in modo continuo gli antibiotici non è raccomandato per prevenire le infezioni e può favorire la
selezione di ceppi resistenti. Solo in situazioni particolari come interventi chirurgici per impianti protesici
(per esempio valvole cardiache o protesi ortopediche) è indicata la profilassi antibiotica.
Gli esami colturali delle urine nei soggetti portatori di catetere non sono utili perché la batteriuria
asintomatica è presente in un’alta percentuale di soggetti con catetere a breve permanenza e in tutti i soggetti
con catetere da 30 giorni. E’ opportuno fare un esame colturale solo in caso di sintomatologia infettiva.
GINNASTICA VESCICALE
Non ci sono evidenze che raccomandino tale pratica anzi deve essere sconsigliata per le possibili
conseguenze sulle vie urinarie.
N.B. Non utilizzare mai tappi (o altri materiali) di diverso tipo anche solo per la chiusura momentanea del
catetere.
7
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
INFORMAZIONE DEL PAZIENTE
Prima di effettuare il posizionamento del catetere il paziente deve essere adeguatamente informato.
FORMAZIONE DEI PAZIENTI, DEI LORO CAREGIVER E DEL PERSONALE SANITARIO
La responsabilità della gestione quotidiana del catetere è di competenza infermieristica; al professionista
infermiere compete anche la formazione e l’addestramento del personale che collabora all’assistenza nelle
strutture sanitarie e a domicilio, sia l’informazione e l’educazione del paziente e dei suoi famigliari.
I pazienti ed i caregiver dovrebbero essere istruiti ed addestrati sulle tecniche di igiene e disinfezione delle
mani nonché sulla gestione del catetere prima che il paziente sia dimesso dall'ospedale. L’infermiere si
accerta che questi abbiano acquisito le abilità necessarie ed eventualmente integra la formazione e
l’addestramento. Addestramento, aggiornamento e supporto continuo dei pazienti e dei caregiver dovrebbero
essere disponibili per tutta la durata della cateterizzazione a lungo termine (ALLEGATO 5 pag. 21).
8
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
PROCEDURA PER INTRODUZIONE DEL CATETERE VESCICALE
I° OPERATORE
II° OPERATORE
RAZIONALE
Valutazione dello stato psico- Valutazione dello stato psico- Pianificazione della procedura e della
fisico del paziente: livello di fisico del paziente: livello di scelta del materiale, valutando eventuali
coscienza, mobilità, età, allergie, coscienza,
mobilità,
età, allergie o difficoltà nell’introduzione del
tempo trascorso dall’ultima allergie,
tempo
trascorso catetere in pazienti già cateterizzati.
minzione, globo vescicale.
dall’ultima minzione, globo
vescicale.
Informare e istruire il paziente Informare e istruire il paziente Favorisce la collaborazione del paziente,
sulla
procedura
cui
sarà sulla procedura cui sarà riduce l’ansia e il dolore.
sottoposto.
sottoposto.
Isolare il paziente da sguardi di
Riservatezza del paziente.
altri ricoverati.
Preparazione
del
materiale Preparazione del materiale
occorrente alla cateterizzazione. occorrente
alla
(ALLEGATO 4 pag. 20)
cateterizzazione.
Istruire ed invitare il paziente ad Istruire ed invitare il paziente
un’accurata igiene intima, nel ad un’accurata igiene intima,
caso non sia autosufficiente nel caso non sia autosufficiente
provvedere ad attuarla.
provvedere ad attuarla.
Allestire il carrello ponendo sul
piano superiore il campo sterile
con il materiale necessario
connettendo, in modo asettico,
la parte terminale del catetere
con la sacca di raccolta,
ponendo il tutto vicino
all’operatore che esegue la
cateterizzazione.
Posizionare il paziente: se
donna
in
posizione
ginecologica e se uomo supino
con le gambe leggermente
divaricate.
9
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
Data 21 Luglio 2016
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
Lavarsi le mani ed indossare i
D.P.I (guanti)
Indossare il primo paio di guanti
sterili.
Posizionare il telino sterile fra le
gambe del paziente coprendogli
anche le mani.
Posizionare il telo finestrato
lasciando fuori i genitali.
Con i tamponi sterili eseguire
l’antisepsi del meato uretrale:
- donna: con la mano non
dominante
retrarre
accuratamente le grandi labbra,
mantenendo questa mano in tale
posizione per tutta la procedura,
con la mano dominante passare
il
tampone
imbevuto
d’antisettico dall’alto verso il
basso, cambiando per ogni
passaggio il tampone.
- uomo: retrarre il prepuzio con
la mano non dominante, tenendo
fermo il pene con il glande
completamente scoperto, con la
mano dominante passare il
tampone
imbevuto
di
disinfettante in modo circolare
scendendo verso il basso,
cambiando il tampone ad ogni
passaggio.
Togliersi i guanti usati e mettersi
il secondo paio sterile.
Aspirare con siringa sterile 5cc
di disinfettante ed introdurlo nel
meato.
Lubrificare il catetere con gel
monouso facendo attenzione a
non contaminare il catetere.
Introduzione del catetere nel
meato:
POS n° 05
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
Porgere i guanti sterili
Aprire il set sterile per la Evita che il paziente invada con le mani
cateterizzazione.
la zona sterile.
Versare
la
disinfettante
soluzione
Far eseguire al paziente un respiro
profondo nel momento dell’inserimento
del catetere, si favorisce il rilassamento
dello sfintere, evitando resistenze.
10
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
- donna: afferrare il catetere con
la mano dominante ed inserirlo
lentamente fino alla comparsa
delle urine, non forzare se si
percepisce una resistenza.
- uomo: Afferrare il pene con la
mano
non
dominante,
mantenendolo
perpendicolare
all’addome. Questa posizione
del pene favorisce l’introduzione
del catetere fino all’uretra
bulbare. Introdurre il catetere
nell’uretra gradualmente fino ad
avvertire la resistenza dell’uretra
bulbare.
Successivamente
abbassare il pene e continuare
l’inserimento fino ad avvertire la
resistenza prostatica. Continuare
l’inserimento
fino
al
superamento del collo vescicale
e/o alla prossimità della coda del
catetere
Gonfiare molto lentamente il
palloncino
con
soluzione
d’acqua bidistillata attraverso
l’apposita via, dopo avere
deconesso la siringa verificare
l’ancoraggio
del
catetere
ritraendolo per pochi centimetri.
Lasciare libera la linea di
drenaggio delle urine, evitare
inginocchiature del tubo di
drenaggio e facendolo passare
sopra la gamba.
Togliersi i guanti.
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
Verificare il quantitativo e la
tipologia della soluzione da
iniettare riportata sul foglio
guida del catetere.
Controllare la qualità e la Evitare eventuali trazioni sull’uretra.
quantità delle urine che
fuoriescono
dopo
l’introduzione del catetere nella
busta.
Vedi procedura Aziendale
vigente
sul
corretto
conferimento
dei
rifiuti
Sanitari.
11
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
Data 21 Luglio 2016
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
Informare il paziente di non
tirare il catetere e comunicare al
personale d’assistenza eventuale
bruciore o fastidio conseguente
alla cateterizzazione.
Registrare sulla documentazione
clinica del paziente:
 Indicazione alla
cateterizzazione,
appropriatezza
prescrittiva
(ALLEGATO 2 pag.18)
 volume di urine drenato
 data ed ora della
cateterizzazione
 tipo, lunghezza e calibro
del catetere
 problemi intervenuti nel
corso della procedura
 segnalazioni da parte del
paziente, se riportate.
 Compilazione reminder
per
la
valutazione
giornaliera
della
possibilità di rimozione
del catetere
Annotare
in
cartella
infermieristica,
l’ora,
la
quantità delle urine espulse,
caratteristiche, misura del
catetere.
POS n° 05
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
L' inserzione, la sostituzione e la cura del
catetere e del sistema di drenaggio
devono essere documentati per la
tracciabilità e monitoraggio della
procedura.
12
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
POS n° 05
DELLE INFEZIONI CORRELATE
Data 21 Luglio 2016
ALL’ASSISTENZA
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
FLOW CHART
RICOVERO PAZIENTE
Già portatore di catetere
vescicale?
SI
NO
IL PAZIENTE
PRESENTA
INDICAZIONE AL
TRATTAMENTO
Valutare eventuale
indicazioni al
cateterismo
Il
cateterismo
è indicato?
NO
NO II PAZIENTE
RIMUOVE CATETERE
VESCICALE
SI
SI Applicazione del
protocollo
Corretta gestione
catetere
1.
2.
Valutazione giornaliera rimozione
del catetere urinario;
Mantenimento sacca di drenaggio
a circuito chiuso , al disotto della
vescica;
13
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
POS n° 05
Data 21 Luglio 2016
ALL’ASSISTENZA
PROCEDURA OPERATIVA STANDARD
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
REV 0
Prossima revisione
Luglio 2018
MATRICE RESPONSABILITA’
FIGURA CHE SVOLGE L’ATTIVITÀ
DESCRIZIONE ATTIVITÀ
Medico
CPSI
Personale di supporto
Approvigionamento materiale occorrente
R
Prescrizione in cartella clinica dell’inserimento del catetere vescicale
R
Informazione al paziente
R
C
Scelta materiale occorrente (tipo di catetere, lume del catetere)
R
C
Preparazione materiale occorrente
R
Preparazione genitali paziente per la caterizzazione ( igiene intima)
R
Posizionamento catetere vescicale, gestione catetere,
R
Tracciabilità in cartella clinica dell’avvenuta cateterizzazione
Durata cateterizzazione
Ricondizionamento ambiente e smaltimento materiali
Coordinatore
Infermieristic
o
R
C
R
C
R
Farmacia
Dispositivi
Medici
R
C
C
C
14
Estensore procedura Bruno Eleonora
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS GO ICA 05
DATA…………..……
REV n. 0
Prossima revisione
Luglio 2018
Applicazione della Procedura
Coordinatore Infermieristico: Approvigionamento del materiale occorrente;
Farmacia dispositivi medici: Approvigionamento materiale occorrente;
Dirigente medico: Prescrizione in cartella clinica dell’inserimento del catetere vescicale, Informazione al
paziente, scelta tipo di catetere, durata cateterizzazione, tracciabilità in cartella clinica;
CPSI: Preparazione materiale occorrente, igiene e disinfezione genitali paziente, posizionamento catetere
vescicale, tracciabilità procedura in cartella integrata, ricondizionamento ambiente, corretto conferimento
materiali da smaltire.
Personale di supporto: Coinvolto nelle attività di igiene e disinfezione genitali paziente, ricondizionamento
ambiente, corretto conferimento materiali da smaltire.
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLA PROCEDURA
Indicatori/parametri di controllo
N. cateteri vescicale consumati /n. dei dimessi per anno
N. cateteri vescicale /1000 giornate di degenza per anno
N. sacche di raccolta delle urine/n. cateteri vescicali per anno
N. urinocolture positive / n. urinocolture inviate per anno P
Andamento annuale della prevalenza delle infezioni urinarie associate a catetere vescicale su
campione per anno
REVENZIONE
Estensore documento Bruno Eleonora
15
GRUPPO OPERATIVO PER IL CONTROLLO
DELLE INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
NELL’ADULTO
POS GO ICA 05
DATA…………..……
REV n. 0
Prossima revisione
Luglio 2018
BIBLIOGRAFIA
•
•
•
•
•
•
•
Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, N. 46. Attuazione della direttiva 93/42/CEE
concernente i dispositivi medici. Gazzetta Ufficiale 6 marzo 1997, n. 54, Supplemento
ordinario n. 49/L
EPIC2. Pratt RJ, Pellowe CM, Wilson JA et al. National evidence-based guidelines for
preventing healthcare-associated infections in NHS hospitals in England. J Hosp Infect, 2007;
65S: S1-S64.
Healthcare infection control practices advisory committee (HICPAC) - Guideline for
Prevention of Catheter-associated Urinary Tract Infections. 2009
Joanna Briggs Institute. Management of short term indwelling urethral catheters to prevent
urinary tract infections. Best practice 2000,4:1 – 6.
Linee Guida Società Italiana Di Urologia 2015
NHS-NICE. Infection control. Prevention of healthcare-associated infections in primary and
community care. 2003
Strategies to Prevent Catheter-Associated Urinary Tract Infections in Acute Care Hospitals:
2014 Update.
ARCHIVIAZIONE E PUBBLICAZIONE
Pubblicazione sulla Intranet Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, archiviazione in informazioni
utili: Prevenzione e Controllo Infezioni Ospedaliere.
Estensore documento Bruno Eleonora
16
INDICAZIONE
TIPO DI CATETERE
Ostruzione acuta e cronica delle vie urinarie
Disfunzione neurologica permanente della vescica
(qualora non sia possibile il cateterismo ad
intermittenza)
Monitoraggio della diuresi nei pazienti critici
Interventi chirurgici che richiedono una vescica vuota
Foley 2 vie (Tiemann,
Wiruthan)
12 – 16
Foley in silicone
6–8
Foley 2 vie
Urine chiare
12 – 16
Foley 2 vie
Urine chiare
12 – 16
Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci
citotossici topici e trattamenti locali intracavitari
Nelaton autolubrificato
Esecuzione di test di funzionalità vescicale, per il tempo
strettamente limitato agli stessi
Nelaton autolubrificato
Svuotamento della vescica prima del parto se la
paziente non è in grado di urinare spontaneamente
Nelaton autolubrificato
Gravi casi di macroematuria e piuria al fine di evitare il
tamponamento vescicale.
Silicone 100% 3 vie
Punta curva negli
uomini;
Punta retta nelle donne.
Lesioni da pressione sacrali 3° - 4° stadio
Comfort paziente terminale.
CALIBRO CH
8 - 10
8 - 10
8 - 10
20 - 24
Foley 2 vie
Urine chiare
12 – 16
Foley 2 vie
Urine chiare
12 – 16
17
Estensore documento Bruno Eleonora
ALLEGATO 2
SCHEDA APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA CATETERE VESCICALE
COGNOME E NOME___________________________________ ETA’ _____________________
DATA RICOVERO IN OSPEDALE _________________UU.OO___________________________
INDICAZIONE AL CATETERE VESCICALE (da compilare a cura del medico di reparto):
o
ostruzione acuta delle vie urinarie;
o
disfunzione neurologica permanente della vescica;
o
monitoraggio della diuresi nei pazienti critici;
o
intervento chirurgico che richieda la vescica vuota
o
trattamento di neoplasie vescicali con farmaci chemioterapici topici;
o
esecuzione dei test di funzionalità vescicale
o
incontinenza urinaria (se impossibile metodi alternativi)
o
gravi casi di macroematuria e piuria
TIPO DI CATETERE VESCICALE:_____________________________________________________
DATA POSIZIONAMENTO_________________________________________________________
C.V. già presente al momento del ricovero in reparto:
SI
NO
È stata rivalutata l’indicazione al cateterismo vescicale anche in questo reparto?
SI
NO
DOTT___(timbro e frima)_________________________________________________________
PROCEDURA DI CATETERISMO VESCICALE (da compilare a cura dell’infermiere):
Tipo di catetere posizionato:
Il catetere è stato inserito utilizzando tecniche asettiche e dispositivi sterili?
noto
La sacca di drenaggio è posta al disotto della vescica?
SI
NO
SI
NO
Vengono eseguiti lavaggi vescicali?
SI
NO
Non
Infermiere……………………………………………………………………………………..(nome e firma)
Il catetere è stato sostituito il: ……………………………
Il catetere è stato rimosso il: ………………………………
18
Estensore documento Bruno Eleonora
ALLEGATO 3
REMINDER
Sistema di richiamo per ricordare agli operatori la presenza di un catetere vescicale (CV) per le strutture
operative di area medica. (Presente nella cartella integrata informatizzata)
REMINDER
□ Paziente portatore di CV a permanenza
Rivalutazione
Data____________/___________/__________/___________/____________/___________/
Rimozione data_______/___________/__________________/
INDICAZIONI
□ Interventi chirurgici
□ Ritenzione urina
□ Monitoraggio della diuresi
□ Instabilità emodinamica/respiratoria
□ Irrigazione vescicale o cistoclisi
□ Cure terminali, guarigione, LdP sacro – perineali
□ Altro
19
Estensore documento Bruno Eleonora
Presidii Per Cateterismo Vescicale – Dispositivi Incontinenza Urinaria
N,
TIPO CATETERI VESCICALI
CH
CODICE
vie Materiale
ALLEGATO 4
SONDA NELATON
SONDA NELATON
SONDA FOLEY
SILICONE
10
12
14
90356
107119
90531
2
SONDA FOLEY
2
SILICONE
16
90532
SONDA FOLEY
2
SILICONE
18
90533
SONDA FOLEY
2
SILICONE
20
90534
SONDA FOLEY
2
SILICONE
22
90535
SONDA FOLEY
2
SILICONE
24
90536
SONDA FOLEY
2
LATTICE SILICONATO
10
90438
SONDA FOLEY
2
LATTICE SILICONATO
12
90439
SONDA FOLEY
2
LATTICE SILICONATO
14
90441
SONDA FOLEY
2
LATTICE SILICONATO
18
90442
SONDA FOLEY
2
LATTICE SILICONATO
20
90443
SONDA PROSTATICA
3
PVC BECCO/FLAUTO
20
113184
SONDA PROSTATICA
3
SILICONE BECCO/FLAUTO
20
94111
SONDA PROSTATICA
3
22
96809
SONDA PROSTATICA
3
18
94110
SONDA PROSTATICA
3
20
114187
SONDA PROSTATICA
3
22
114188
SONDA PROSTATICA
SONDA FOLEY (TIEMANN WIRUTHAN)
SONDA FOLEY (TIEMANN WIRUTHAN)
SONDA FOLEY (TIEMANN WIRUTHAN)
SONDA FOLEY (BRILLANT TIEMANN)
CATETERE SOVRAPUBICO
3
SILICONE BECCO/FLAUTO
SILICONE BECCO/FLAUTO
CURVA
SILICONE BECCO/FLAUTO
CURVA
SILICONE BECCO/FLAUTO
CURVA
SILICONE BECCO/FLAUTO
CURVA
24
114189
SILICONE
8
SILICONE
10
SILICONE
SILICONE
12
16
12
CATETERE SOVRAPUBICO RICAMBIO
115600
90533
115458
rich spec
20
Estensore documento Bruno Eleonora
ALLEGATO 5
INFORMAZIONI PER LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
Gentile Signora / Signore,
Le è stato introdotto un catetere vescicale. E’ pertanto importante che conosca alcune informazioni sulla
gestione del catetere.
Come è fatto il catetere vescicale ?
Il catetere è mantenuto in vescica da un piccolo palloncino riempito d’acqua situato alla sua estremità
interna. L’urina si raccoglie per gravità in una sacca. La sacca di raccolta viene raccordata al catetere con un
sistema ad incastro.
A cosa serve il catetere vescicale ?



Il catetere serve a far uscire l’urina automaticamente ed in maniera continua dalla vescica, in modo
che questa sia sempre vuota. Talvolta potrà comunque sentire uno stimolo ad urinare nonostante il
catetere sia ben funzionante: questo è dovuto proprio alla presenza del catetere che, saltuariamente,
può “irritare” la vescica e provocare sensazioni simili a spasmi vescicali.
Se l’introduzione del catetere è conseguente ad un intervento chirurgico, il catetere permette di
mantenere “asciutta” la zona ove è stato eseguito l’intervento, in modo che questa possa guarire
meglio e più velocemente.
Se l’introduzione del catetere è stata eseguita presso il Pronto Soccorso per una ritenzione urinaria, è
necessario attendere alcuni giorni prima della sua rimozione: in questo modo aumentano le
probabilità di un ripristino della minzione spontanea e diminuisce il rischio di una nuova ritenzione
urinaria.
Come va gestito il catetere vescicale ?



E’ necessario mantenerlo pulito. Lavi sempre le mani prima di toccare il catetere. Due volte al giorno
(preferibilmente la mattina al risveglio e la sera prima di andare a dormire) lavi con acqua e sapone e
poi asciughi l’area della cute dove il catetere entra nell’orificio uretrale.
E’ necessario evitare che il catetere sia sottoposto ad eccessive trazioni e controllare che non ci siano
angolazioni o nodi nel tubo di raccordo tra catetere e sacca di raccolta.
E’ necessaria un’assunzione adeguata di liquidi durante tutto l’arco della giornata, per mantenere le
urine limpide ed evitare che si formino sedimenti
Come va gestita la sacca di raccolta delle urine ?

La sacca di raccolta delle urine si riempirà progressivamente di urina e, di conseguenza, diventerà
man mano sempre più pesante. Non la faccia riempire troppo: apra il rubinetto di svuotamento della
sacca sul water e svuoti l’urina ad intervalli regolari. Si lavi sempre le mani prima e dopo aver
compiuto questa operazione.
21
Estensore documento Bruno Eleonora



Durante il giorno sarà più comodo utilizzare la cosiddetta “sacca da gamba”. Si tratta di una sacca
che può essere fissata, mediante una cinghia elastica, alla gamba. Questo permette di portare la sacca
sotto i pantaloni e di eseguire tutte le normali attività quotidiane.
La sacca di raccolta normale è più grande della “sacca da gamba” e permette quindi di raccogliere
una quantità maggiore di urina. Prima di andare a dormire colleghi la sacca normale al catetere e la
fissi ad un supporto al bordo del letto.
A meno che non insorgano problemi, occorre cambiare la sacca di raccolta delle urine soltanto una
volta a settimana. La sacca vecchia può essere gettata, dopo averla svuotata, sciacquata e riposta in
un sacchetto di plastica sigillato, insieme ai rifiuti domestici.
Cosa succede in caso di perdite di urina o di sangue dall’orificio uretrale accanto al catetere?
E’ un’evenienza del tutto normale. Può verificarsi anche in occasione di spasmi vescicali (contrazioni
involontarie della vescica), che si manifestano occasionalmente con improvvisi e brevi crampi in
corrispondenza dell’area anatomica della vescica. Se l’ urina o il sangue fuoriescono persistentemente
accanto al catetere o se si hanno spasmi vescicali ripetuti è necessario controllare che il collegamento tra il
catetere e la sacca sia funzionante e che l’urina continui a raccogliersi nella sacca.
Cosa bisogna fare se l’urina non si raccoglie nella sacca ?
E’ necessario verificare che:
 La sacca di raccolta stia al di sotto del livello della vescica (ricordi che l’urina scende nella sacca per
forza di gravità)
 Non ci siano angolazioni o nodi nel tubo di raccordo della sacca di raccolta
 Non ci siano grossi coaguli o frammenti di tessuto presenti nel catetere
 Abbia bevuto liquidi a sufficienza nel corso della giornata
Cosa bisogna fare in presenza di sangue nelle urine ?
E’ un’evenienza normale dopo ogni cateterismo e dopo la maggior parte degli interventi urologici. Può
durare alcuni giorni o, in taluni casi, anche una o due settimane. In caso si presenti dopo un intervento
chirurgico, è segno che il processo di guarigione e cicatrizzazione della ferita interna è ancora in corso. Può
anche essere conseguente all’irritazione della parete vescicale da parte della punta del catetere, fatto del tutto
normale. Potrebbe anche notare del sangue nelle urine durante l’evacuazione. Non si preoccupi, a meno che
non noti grossi coaguli o frammenti di tessuto che scendono nel catetere. Questi possono causare un blocco
del catetere per cui sarà necessario contattare l’ospedale.
Quando è necessario contattare l’ospedale, il CAD, l’ambulatorio infermieristico territoriale o
ospedaliero?



Quando le urine sono fortemente maleodoranti
Quando la temperatura corporea è superiore a 38°C
Quando non fuoriesce urina per più di 4-5 ore: il catetere potrebbe essersi tappato, nel qual esso
dovrà essere lavato o sostituito.
22
Estensore documento Bruno Eleonora