PATINA BIANCA DELLE MELE -
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PATINA BIANCA DELLE MELE -
PATINA BIANCA: GLI AGENTI PATOGENI E I FATTORI PREDISPONENTI Graziano Vittone (1) - Luca Nari (1) - Silvio Grosso (2) (1) Sezione Tecnica Colturale CReSO (2) Settore Fitosanitario Regione Piemonte Manta, 16 dicembre 2014 PATINA BIANCA DELLE MELE (White haze) Foto Laimburg REGIONE PIEMONTE - SFR CENNI INTRODUTTIVI La “Patina bianca“ rappresenta una alterazione dei frutti di melo SINTOMI: Consiste essenzialmente in un INESTETISMO DELLA BUCCIA DEI FRUTTI (giacché non causa marciume dei frutti colpiti); Si manifesta in forma di pellicola superficiale (cerosa ed opaca), biancastra, aderente alla cuticola (talvolta associata con rugginosità). DISTRIBUZIONE: E’ distribuita sulla buccia in modo non omogeneo ma a chiazze: la sua localizzazione è prevalente nella metà superiore del frutto, in corrispondenza della cavità peduncolare; Generalmente i frutti più colpiti sono quelli posti nel lato più ombreggiato e nei rami piu’ bassi della pianta. Patina bianca su Braeburn (foto Creso) Patina bianca su Brookfield (foto Creso) Patina bianca su Topaz (foto Laimburg) Patina bianca su Jeromine (foto SFR) REGIONE PIEMONTE - SFR E UNIVERSITA’ DI TORINO REGIONE PIEMONTE - SFR AGENTI EZIOLOGICI PRINCIPALI DELLA PATINA BIANCA Miceti epifiti del genere Tilletiopsis (Basimycota, Ustilaginomycetes, Exobasidiomycetidae): T. pallescens (anche in Piemonte); T. washingtonensis; T. spp. AGENTI EZIOLOGICI SECONDARI DELLA PATINA BIANCA Aureobasidium pullulans (anche in Piemonte) Rhodotorula glutinis (anche in Piemonte?) Ambrosia 2014 Braeburn 2014 Red Delicious 2014 Sintomi di Patina bianca (isolamenti del SFR e Università di Torino – DISAFA - nel 2014) Tilletiopsis sp su WA Tilletiopsis sp su PDA Foto Laimburg Foto SFR Conidi “a fagiolino” di Tilletiopsis sp AGENTI VARI DI INESTETISMO SUI FRUTTI Infiltrazione d’aria nella cuticola: fenomeno di tipo abiotico. Rispetto alla patina bianca ha spesso una diffusione sul frutto più omogenea anziché a chiazze. Rugginosità biotica: agenti fungini quali Aureobasidium pullulans e lieviti quali Rhodotorula glutinis (possono essere anche coinvolti nella sintomatologia della patina bianca). Fumaggine: agenti fungini quali Alternaria sp., Cladosporium sp., Capnodium sp. ed altri. Maculatura fuligginosa: Gloeodes pomigena Croste puntiformi (cacherelli di mosca): Schizothyrium pomi Infiltrazioni d’aria su Gala (foto Creso) Rugginosità biotica (foto Laimburg) Coltura di Aureobasidium pullulans su PDA (foto SFR) Coltura di Rhodotorula sp. Coltura di lievito rosa su PDA (foto da Internet) (foto SFR) Fumaggine (Agenti fungini vari - foto SFR) Macchie fuligginose (Gloeodes pomigena - foto SFR) Croste puntiformi (Schizothyrium pomi - foto SFR) Fattori predisponenti 1. CONDIZIONI CLIMATICHE 2. POSIZIONE GEOGRAFICA Microclima dell’appezzamento 3. CARATTERISTICHE DELL’APPEZZAMENTO Tipologia di terreno Sesto d’impianto Orientamento delle file Copertura con antigrandine 4. CONDUZIONE AGRONOMICA Fertilizzazione Irrigazione Potatura LE ANNATE PIÙ CRITICHE (INDAGINE TECNICI COORDINAMENTO CRESO) 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 2002 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 I gruppi varietali più colpiti (INDAGINE TECNICI COORDINAMENTO CRESO) 100 90 80 70 % 60 50 40 30 20 10 0 Ambrosia Gruppo Braeburn Gruppo Gala Gruppo Red Delicious Gruppo Fuji Epoca di comparsa (INDAGINE TECNICI COORDINAMENTO CRESO) 5 4 3 2 1 0 fine luglio inizio agosto fine agosto inizio settembre fine settembre Condizioni Climatiche Le precipitazioni dal 2000 ad oggi 808 697 545 674 574 612 535 622 839 972 1010 941 968 953 983 1233 PRECIPITAZIONI ANNUALI IN MM (2000 - 2014) 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 MEDIA mm 953 535 1233 622 612 574 674 545 983 968 941 1010 697 839 972 808 MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO 21,6 52,2 76,1 69,2 88,6 111,0 133,2 2014 31,0 56,8 44,8 2013 28,2 30,6 66,4 63,4 2012 18,0 38,6 2011 90,0 96,6 120,2 217,6 2010 50,7 54,6 93,2 121,0 186,8 2009 80,0 68,5 154,8 167,6 2008 32,4 37,2 27,0 36,4 49,0 74,6 75,4 91,5 104,0 96,4 195,2 2002 7,0 5,2 31,2 29,6 94,8 Condizioni Climatiche Le precipitazioni nei mesi maggio - settembre MEDIA SETTEMBRE Condizioni climatiche Numeri di giorni con pioggia mesi maggio - settembre 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 MEDIA 18 15 13 13 13 9 7 8 9 8 7 SETTEMBRE 6 AGOSTO 5 6 9 10 9 9 9 9 10 10 11 11 12 12 13 12 12 11 12 13 14 14 14 15 16 17 17 18 18 18 21 11 21 2002 MAGGIO GIUGNO LUGLIO Zona del territorio dove è stata segnalata la patina bianca Carta realizzata dal SFR – dr. Silvio Grosso Zona del territorio più colpite (INDAGINE TECNICI COORDINAMENTO CRESO) 6 5 4 3 2 1 0 Centallo Saluzzo Cervignasco Lagnasco (zona Varaita) Savigliano Rigrasso Scarnafigi Villafalletto Monsola Busca Zona del territorio più colpite nel 2014 Caratteristiche dell’appezzamento 1. Tipo di terreno • Suoli fertili +++ • Suoli poveri con scheletro --2. Sesto d’impianto • Alta densità d’impianto +++ • Bassa densità d’impianto --3. Orientamento delle file • Est - Ovest +++ • Nord – Sud --4. Forma di Allevamento: in fase di valutazione 5. Copertura con antigrandine: ma indispensabile! Conduzione Agronomica 1. Fertilizzazione • Piante spinte (eccesso di vigoria) +++ • Piante equilibrate --2. Irrigazione • Spruzzo +++ • A goccia --3. Potatura • Lunga con un numero eccessivo di rami e sovrapposti tra di loro +++ • • Equilibrata --Passaggi in verde --- POSSIBILI MISURE DI PROFILASSI PRODOTTI???????? Le esperienze in campo realizzate in Piemonte con i diversi prodotti presenti nel disciplinare di produzione non hanno dato risultati POSITIVI e nel corso del prossimo anno saranno eseguiti nuovi test POSSIBILI MISURE DI PROFILASSI PRODOTTI???????? FRUTTICOLTURA N° 5 - 2009 Impianto di Cripps Pink (2007), di fondo valle, ad alta densità, con copertura antigrandine Trattamenti eseguiti il 13/08 – 28/08/ - 19/09 – 09/10 2007 AL MOMENTO NESSUN P.A. HA DIMOSTRATO UN’AZIONE SIGNIFICATIVA CONTRO LA PATINA BIANCA POSSIBILI MISURE DI PROFILASSI MISURE AGRONOMICHE CONSIGLIATE 1. GESTIRE LA VIGORIA DELLE PIANTE IN CASO DI TERRENI FERTILI EVITANDO IL LUSSURREGGIAMENTO 2. EVITARE I CONCIMI FOGLIARI CONTENENTI AZOTO 3. GESTIRE CORRETTAMENTE LA POTATURA INVERNALE E FAVORIRE L’AERAZIONE DELLA CHIOMA CON POTATURE VERDI 4. EVITARE ABBONDANTI IRRIGAZIONI ESTIVE PREDILIGENDO IL SISTEMA A GOCCIA PROGETTAZIONE DELL’IMPIANTO 1. NELLE ZONE MENO FAVOREVOLI E’ NECESSARIO ADOTTARE TUTTE LE MISURE CAUTELATIVE INDICATE 2. EVITARE SESTI D’IMPIANTI TROPPO FITTI NELLE ZONE PROBLEMATICHE 3. DISPORRE LE FILE SECONDO L’ORIENTAMENTO MIGLIORE NORD SUD RINGRAZIAMENTO SI RINGRAZIANO: • TUTTI I TECNICI DEL COORDINAMENTO per la preziosa collaborazione • IL SETTORE FITOSANITARIO REGIONALE E L’UNIVERSITA’ DI TORINO (Dipartimento di patologia DISAFA - AGROINNOVA) per le analisi di laboratorio