documento di scoping - Comune di Val Brembilla
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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO del comune di VALBREMBILLA DOCUMENTO DI SCOPING settembre 2015 ARCH. FILIPPO SIMONETTI via Borgo Palazzo 35, 24125 Bergamo - tel 035244550 fax 035237910 email [email protected] INDICE 0 PREMESSA ......................................................................................................................................................... 5 1 L’AREA VASTA DI RIFERIMENTO ............................................................................................................. 6 2 3 INQUADRAMENTO PIANIFICATORIO SOVRACOMUNALE ......................................................... 7 2.1 Indicazioni del PTR ............................................................................................................................................. 7 2.2 Indicazioni del PTCP .......................................................................................................................................... 7 OBIETTIVI E STRATEGIE DI PIANO ......................................................................................................... 9 3.1 Obiettivi di sostenibilità ambientale ............................................................................................................... 9 3.2 Obiettivi del pgt ................................................................................................................................................ 10 3.3 Azioni del pgt..................................................................................................................................................... 12 3.4 Caratterizzazione ambientale del territorio .............................................................................................. 13 4 INDICATORI AMBIENTALI ....................................................................................................................... 20 5 VALUTAZIONI DEL RAPPORTO AMBIENTALE ................................................................................ 25 6 7 5.1 Impostazione dell'analisi delle alternative ................................................................................................... 25 5.2 Verifiche di coerenza ....................................................................................................................................... 25 5.3 Modalita' di controllo del piano .................................................................................................................... 25 PROCESSO PARTECIPATIVO ................................................................................................................... 27 6.1 Soggetti competenti e enti ............................................................................................................................. 27 6.2 Attività di partecipazione ................................................................................................................................ 27 INTERAZIONE CON RETE NATURA 2000 E VIC ............................................................................. 29 0 PREMESSA Il presente documento si configura come primo Documento di scoping di Val Brembilla a seguito della fusione dei comuni di Brembilla e di Gerosa. Il comune di Val Brembilla intende definire un nuovo PGT che si sostanzia in un adeguamento dei PGT vigenti, finalizzato a rendere operative nuove azioni definite in coerenza con il nuovo assetto socioeconomico attuatosi negli anni immediatamente successivi alla stesura delle prime versioni di PGT ed in relazione al nuovo programma di mandato dell'amministrazione insediata a seguito della fusione. La Valutazione Ambientale Strategica del nuovo PGT viene definita partendo dall’analisi delle VAS che hanno accompagnato la stesura dei vigenti PGT, strumenti di governo del territorio che risultano essere formalmente coerenti con i principi di sostenibilità previsti dalla Dir Ce 42/2001. Il Documento di scoping tiene quindi conto di quanto contenuto nei due Rapporti Ambientali, che in parte anticipa mettendo in correlazione e facendo sintesi degli obiettivi di sostenibilità, delle caratteristiche e peculiarità territoriali, ambientali ed economiche e degli indicatori. Pone pertanto particolare attenzione allo sviluppo degli aspetti di indirizzo propedeutici alla stesura del Rapporto Ambientale congiunto, rimandando agli aspetti metodologici, procedurali e normativi del percorso di VAS già ampiamente definiti nei Documenti di scoping e Rapporti Ambientali dei singoli PGT vigenti. 1 L’AREA VASTA DI RIFERIMENTO La necessità di definire un’area vasta di riferimento discende dalle caratteristiche intrinseche dei parametri ambientali e territoriali, la cui distribuzione sul territorio spesso presenta gradienti legati ad elementi fisici ben riconoscibili (che raramente si trovano in una relazione di consequenzialità rispetto all’individuazione dei confini amministrativi), e talvolta risulta svincolata dalla bidimensionalità del campo di applicazione dei confini amministrativi. L’individuazione del solo ambito di applicazione del P.G.T., pertanto, inteso come semplice perimetrazione del territorio comunale, non permetterebbe di cogliere compiutamente la complessità dei caratteri ambientali presenti sul territorio, complessità che si può dispiegare su estensioni differenti (spesso, ma non sempre, di scala superiore) da quelle stabilite dai confini amministrativi, a cui sono subordinati i piani e i programmi elaborati dalle autorità pubbliche. L’individuazione e la presa in considerazione di un’area vasta di riferimento, inoltre, contribuisce a consolidare la consuetudine al coordinamento sovracomunale nella definizione delle politiche territoriali. Per le caratteristiche sopra descritte di sovraterritorialità dei parametri legata anche alla morfologia dei luoghi, l’area vasta di riferimento può essere individuata e definita sulla base degli elementi fisici macroscopici presenti, di origine naturale od antropica (elementi idrografici, strutture vegetazionali, geologiche e morfologiche, grandi infrastrutture antropiche quali la rete viaria alla scala sovra comunale e le conurbazioni). Nel caso del Comune di Val Brembilla, vista la conformazione orografica del territorio definito dal bacino idrografico del torrente Brembilla comprendente i comuni di Brembilla, Gerosa (pre-fusione amministrativa) e Blello, si ritiene opportuno individuare l’area di riferimento nel territorio della Valle Brembilla stessa, considerando nell’individuazione dell’area vasta di riferimento, per le considerazioni relative a tematismi più generali, anche il territorio che interessa i versanti complementari ai crinali che definiscono la Valle Brembilla e quindi i comuni di Capizzone, Berbenno, Sant’Omobono Terme, Corna Imagna, Locatello, Fuipiano (appartenenti alla Valle Imagna), Vedeseta, Taleggio (appartenenti alla Valle Taleggio), San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Zogno, Sedrina, Ubiale Clanezzo (appartenenti alla Valle Brembana inferiore). Ciò consentirà di valutare ad una scala territoriale adeguata le possibili o prevedibili modificazioni che le azioni proposte dal Piano di Governo del Territorio apporteranno agli indicatori ambientali (che verranno illustrati di seguito), e più in generale all’intero territorio nella sua complessità. 2 INQUADRAMENTO PIANIFICATORIO SOVRACOMUNALE Informazioni desunte dai rapporti ambientali delle VAS dei PGT vigenti di Gerosa e Brembilla 2.1 INDICAZIONI DEL PTR Il PTR assume in generale una valenza orientativa e di indirizzo, ma anche prescrittiva laddove individui: aree per la realizzazione di infrastrutture prioritarie e potenziamento e adeguamento delle linee di comunicazione e del sistema della mobilità; poli di sviluppo regionale; zone di preservazione e salvaguardia ambientale. Tali obiettivi sono organizzati in un sistema integrato e articolato in macro-obiettivi, obiettivi del PTR, obiettivi tematici, obiettivi dei sistemi territoriali e linee d'azione. I tre macro-obiettivi sono riconducibili a quelli di sostenibilità definiti dalla Comunità Europea e prevedono: il rafforzamento della competitività dei territori della Lombardia, dove per competitività si intende il miglioramento della produttività relativa ai fattori di produzione; il riequilibrio del territorio regionale, mediante lo sviluppo di un sistema policentrico e di nuove relazioni tra sistemi città-campagna in grado di ridurre le marginalità e la distribuzione delle funzioni su tutto il territorio in modo da garantire la parità di accesso a infrastrutture, conoscenza e servizi pubblici; proteggere e valorizzare le risorse della regione, intese come l'insieme delle risorse ambientali, paesaggistiche, economiche, culturali e sociali da preservare e valorizzare anche in qualità di fattori di sviluppo. Nel territorio del comune di Val Brembilla non sono individuate tematiche considerate prescrittive dal PTR; conseguentemente il PTR assume solo valenza orientativa e di indirizzo, pertanto al momento dell'approvazione del PGT non è necessaria la verifica di compatibilità regionale rispetto alle previsioni del PTR 2.2 INDICAZIONI DEL PTCP La relazione generale del PTCP propone come temi a cui fare riferimento, ciascuno declinato attraverso una pluralità di interventi volti ad attuarlo: lo sviluppo sostenibile della città; la tutela e la crescita del patrimonio naturale; la gestione intelligente dei valori paesistici e del patrimonio culturale Gli obiettivi del Piano sono stati presi in considerazione nella definizione degli obiettivi di sostenibilità. Si riassumono di seguito le previsioni che riguardano direttamente il Comune di Val Brembilla. Il comune di Val Brembilla ricade nell’ambito territoriale n° 5 contenente anche i Comuni di Blello, Taleggio e Vedeseta; inoltre è compreso nell’unità di paesaggio 9 “Valle Brembilla”, caratterizzata in un’apposita scheda del PTCP. Per la sua struttura morfologica al Comune di Val Brembilla possono essere applicati gli indirizzi per ambiti e paesaggi delle Valli e della montagna di fascia prealpina; in considerazione della sostanziale fragilità geomorfologia messa in evidenza dalla E1 del PTCP “Elementi di pericolosità e criticità: compatibilità degli interventi di trasforma- zione del territorio”, gran parte degli interventi di trasformazione territoriale devono essere assoggettati a puntuale verifica di compatibilità geologica e idraulica (Art. 43 delle NTA del PTCP). Prescindendo dalle zone urbanizzate - dove, per altro risultano specificatamente individuati come Nuclei e Centri Storici gran parte degli insediamenti di antica formazione - il territorio comunale (Tav. E4 PTCP "Quadro strutturale") risulta sostanzialmente suddiviso in tre grandi classificazioni: ambiti a “Paesaggio montano con insediamenti sparsi”, ambiti a “Paesaggio montano debolmente antropizzato” (entrambi disciplinati dall’articolo 58 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTCP) e ambiti a “Versanti Boscati” (disciplinato dall’art.53 delle NTA del PTCP). Nel complesso, il PTCP appare particolarmente attento alle connotazioni morfologiche e paesistiche del territorio comunale (Tav. E2.2 PTCP "Tutela, riqualificazione e valorizzazione ambientale e paesistica del territorio"), ma sembra trascurare i peculiari aspetti insediativi e la matrice economico-sociale che caratterizza il territorio: non vengono, infatti, individuati gli insediamenti produttivi in essere e non viene previsto alcun intervento sulla rete infrastrutturale (Tav. E3 PTCP "Quadro integrato delle reti e dei sistemi") che appare carente nel quadro di un potenziale sviluppo economico del Comune. 3 OBIETTIVI E STRATEGIE DI PIANO 3.1 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Il Rapporto Ambientale di Brembilla ha definito una serie di obiettivi di sostenibilità ambientale, scelti analizzando gli obiettivi enunciati da piani e normative sovraordinate al PGT e operando una selezione per rispondere alle criticità specifiche del territorio. Tali obiettivi risultano coerenti anche con le considerazioni emerse nel RA di Gerosa e con gli indirizzi e le ipotesi di azione contenute nel Documento programmatico del PGT di Val Brembilla in fase di redazione, sono proponibili quindi anche per il territorio della Valle Brembilla. Gli obiettivi di sostenibilità, che si assumono per il Rapporto Ambientale di Val Brembilla, sono strutturati per componente ambientale nella seguente tabella e per ogni obiettivo viene indicato il testo di documento di pianificazione o la normativa di riferimento. COMPONENTE Aria OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE RIFERIMENTO Puntare alla riduzione delle emissioni di polveri sottili attraverso l’innovazione tecnologica e la riduzione delle emissioni da traffico e da fonti stazionarie Ridurre le emissioni di gas a effetto serra Misure strutturali per la qualità dell’aria 2005-2010 l.r. 11 dicembre 2006, n. 24 Acqua Tutelare e valorizzare il patrimonio idrico, nel rispetto degli equilibri naturali e degli ecosistemi esistenti Recuperare e tutelare le caratteristiche ambientali delle fasce fluviali e degli ecosistemi acquatici Perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili Assicurare un utilizzo razionale del sottosuolo, anche mediante la condivisione delle infrastrutture, coerente con la tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico, della sicurezza e della salute dei cittadini Assicurare la stabilità geologica e strutturale dei sistemi di versante e promuovere interventi di consolidamento e messa in sicurezza degli ambiti e delle situazioni a rischio idrogeologico Limitare il consumo di suolo, contenere i fenomeni di espansione spontanea e disordinata della struttura urbana Proteggere il suolo da fenomeni di inquinamento puntuale e diffuso Tutelare i luoghi di particolare interesse naturalistico locale, alcune specie animali, il loro ambiente di vita, alcune specie della flora spontanea Tutela e crescita del patrimonio naturale attraverso lo sviluppo delle reti ecologiche, l’integrazione e la tutela della biodiversità nelle politiche settoriali, il ricorso a strumenti economici per rafforzare il significato ecologico delle zone protette e delle risorse sensibili, la protezione dei suoli preservandoli da un utilizzo eccessivo Promuovere l’integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli interventi derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio, tramite la promozione della qualità progettuale, la mitigazione degli impatti ambientali e la l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 Suolo e sottosuolo Natura, biodiversità e paesaggio Piano di Tutela e uso delle acque l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 Studio geologico comunale RSA Regionale 2005 DPEFR l.r. 27 luglio 1977, n. 33 PTCP BG PTR Rifiuti Salute umana Energia e consumi Mobilità e trasporti Popolazione e dinamiche socioeconomiche 3.2 migliore contestualizzazione degli interventi già realizzati Realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi, con particolare attenzione alla rigorosa mitigazione degli impatti, assumendo l’ambiente e il paesaggio come fattori di qualificazione progettuale e di valorizzazione del territorio Valorizzare la risorsa rifiuto con politiche di riduzione a monte e di massimizzazione del recupero Tutelare la salute del cittadino, attraverso il miglioramento della qualità dell’ambiente, la prevenzione e il contenimento dell’inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico, luminoso e atmosferico; perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio e sulla pianificazione Tutelare l’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico Raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla normativa vigente in materia di protezione della popolazione all’esposizione di campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti Ridurre l’inquinamento luminoso ed ottico sul territorio regionale attraverso il miglioramento delle caratteristiche costruttive e dell’efficienza degli apparecchi, l’impiego di lampade a ridotto consumo ed elevate prestazioni illuminotecniche e l’introduzione di accorgimenti antiabbagliamento Ridurre i consumi specifici di energia migliorando l’efficienza energetica e promuovendo interventi per l’uso razionale dell’energia Promuovere l’impiego e la diffusione capillare sul territorio delle fonti energetiche rinnovabili, potenziando al tempo stesso l’industria legata alle fonti rinnovabili stesse Governare gli spostamenti, programmare l’offerta e agire sulla domanda Realizzare un servizio pubblico d’eccellenza e sviluppare forme di mobilità sostenibile Promuovere il consumo dei prodotti biologici e la conoscenza del sistema agricolo biologico Aumentare il grado di coesione sociale. Con questa iniziativa si intende valorizzare il patrimonio di conoscenza ed esperienza maturato dagli abitanti di quegli ambiti dove più elevato è il rischio di marginalità e sostenere lo sviluppo di forme di progettazione partecipata fra operatori del privato sociale, della scuola, dei servizi territoriali e le stesse famiglie che lì risiedono PTR l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 PTR l.r. 10 agosto 2001, n. 13 PTR l.r. 27 marzo 2000, n. 17 Programma energetico regionale Programma energetico regionale PTR PTR Piano per lo sviluppo dell'agricoltura biologica in Lombardia Piano socio-sanitario regionale 2007-2009 OBIETTIVI DEL PGT L’amministrazione comunale, ha definito, con il suo programma di mandato, alcune linee strategiche d’azione per il governo del territorio, considerando gli aspetti ambientali, di partecipazione attiva della cittadinanza e di qualificazione dell’identità locale, quali essenziali per uno sviluppo urbanistico equilibrato. Si riportano alcuni temi che possono risultare rilevanti nella formazione del PGT ed il modo con cui questi possono in esso trovare risposta: TEMA DI PROGRAMMA Consiglio delle frazioni PAES: es. teleriscaldamento a biomasse per scuole palestra e condomini vicini Start-Up giovanili della Val Brembilla Incentivi per riqualificazione territorio agricolo legato alla ricezione turistica e prodotti tipici RAPPORTO CON PGT PROCEDURA DOCUMENTO DI PIANO PIANO DELLE REGOLE Distretto diffuso del commercio Migliore accesso alle frazioni più alte: allargamento e realizzazione parcheggi lungo strada - Risolvere problemi cronici viabilità: strettoia accesso paese, bivio per Laxolo, spazi di sosta in località ponti Area pedonale in centro e viabilità alternativa a via Don Rizzi Recupero sorgente San Carlo Valorizzazione e recupero percorsi ciclo-pedonali Valorizzare rete sentieristica montana Estensione banda larga Favorire associazioni in funzione educativa Pro loco Bonifica boschi e torrenti con associazione volontari Istituzione di nuovi centri di aggregazione Aree attrezzate per elisoccorso Polo per l'infanzia e servizi scolastici a Gerosa Museo stabile di storia e tradizioni locali Nuova area mercato con magazzino comunale Centro polifunzionale per anziani e area feste attrezzata Rampa accesso cimitero Sant'Antonio e parcheggi Sistemare parchi gioco a Sant'Antonio e Laxolo Riqualificazione edificio ex-Bersaglio Potenziare/razionalizzare trasporto scolastico partecipazione articolata al Piano in ogni frazione Definizione operativa nell’Agenda Strategica di Piano, con l’utilizzo del PAES come strumento per la promozione della rigenerazione del tessuto privato Promozione del Coworking in aree dedicate e servite Sviluppo di modelli di contratti di paesaggio, per la manutenzione attiva del territorio mediante il presidio umano, sia agricolo, che ricettivo e ricreativo Promozione della molteplicità delle funzioni commerciali, come luogo di incontro e di servizio alla comunità Definizione della nuova viabilità anche in correlazione alle possibili risorse necessarie Attivazione di politiche per il nucleo di antica formazione PIANO DELLE REGOLE PIANO DEI SERVIZI Creazione di mappa delle ricchezze territoriali Creazione di mappa delle ricchezze territoriali Creazione di mappa delle ricchezze territoriali Coordinamento dei sottoservizi attribuzione di un ruolo specifico alle associazioni mediante la realizzazione di un piano dei servizi come app interattiva La Pro Loco come ente proattivo per il racconto del territorio e l’animazione della comunità Servizi sperimentali di cittadinanza attiva Potenziamento delle dotazioni territoriali Potenziamento dei servizi Tali strategie si traducono nella proposta di una prima ipotesi di indirizzi delle azioni di piano, che si elencano di seguito: - Sviluppo urbanistico sostenibile: qualificare il tessuto urbano esistente, oggi con aree di sottoutilizzo, per scongiurare il suo abbandono e decadimento, attraverso interventi capaci di mostrare la loro elevata qualità compositiva quale occasione per una risignificazione dei luoghi. - Tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio comunale: svelare le possibili potenzialità di stretta interazione tra uomo ed ambiente, indicando le trasformazioni compatibili ed utili; esplorare le possibili azioni positive che i vincoli territoriali spesso celano, come stimolo sulla capacità di ideazione e valorizzazione del territorio. - Valorizzazione e recupero dei nuclei antichi: confermare i principi insediativi dei nuclei antichi e la loro stretta relazione con il contesto ambientale, mantenendo l'identità locale specifica delle frazioni, valorizzando gli elementi ancora presenti di correlazione tra are urbane e prati di sfalcio periurbani ed introducendo specifiche tracce per la progettazione capaci di aprire delle opportunità anche agli interventi qualificati di restauro “evolutivo”. 3.3 AZIONI DEL PGT Dalla definizione degli obiettivi del PGT derivano alcuni particolari progetti strategici di innovazione territoriale che trovano realizzazione attraverso l’attuazione azioni che vengono di seguito elencate, rimandando la loro descrizione alla relazione programmatica per il Piano di Governo del Territorio PROGETTI STRATEGICI la sfida del distretto aumentare il valore del patrimonio costruito l’ospitalità l’ambiente come risorsa una mobilità di valle il racconto di valle AZIONI Promozione del parco d’impresa Smart grid Upgrading degli edifici privati Riorganizzazione di ambiti urbani complessi Cohousing nei borghi antichi conurbati L’albergo diffuso Il cammino delle terre alte L’Agricoltura molteplice La filiera del legno Il car pooling certificato Smart city I negozi di vicinato Gli orti 3.4 CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIO Il documento di scoping riesce ad anticipare il quadro ambientale che caratterizza il territorio in esame grazie alle analisi contenute nel Rapporto Ambientale dei PGT vigenti di Brembilla e di Gerosa. Le informazioni in essi contenute, per omogeneità e continuità del territorio analizzato, risultano descrittive per diversi aspetti dell'intero territorio della Valle Brembilla. Gran parte delle informazioni sono recenti o comunque attuali non avendo subito modificazioni, altre necessitano di un aggiornamento grazie all'esistenza di studi più recenti. Il Rapporto Ambientale del nuovo PGT dovrà quindi focalizzare l’attenzione dell’analisi ambientale e degli indicatori su quegli aspetti di novità che introduce rispetto ad una situazione già analizzata dai due precedenti RA. Acqua Aria L’analisi delle caratteristiche dell’ambiente, dedotte dal Rapporto Ambientale dei due PGT vigenti, vengono di seguito schematizzate in relazione alle componenti ambientali descritte. Vengono quindi riportate considerazioni che, se generali o relative ad aspetti che sono estendibili per omogeneità ai due previgenti territori comunali, vengono considerate per l’intero ambito di Val Brembilla, se specifiche e non estendibili, vengono riportate come caratteristiche del territorio di riferimento. CARATTERISTICHE AMBIENTE Rilievo qualità aria da stazioni fisse/mobili - Stazioni fisse assenti nell’area vasta di riferimento: dati non disponibili - Stazione mobile in comune di Fuipiano (agosto-settembre 2008): non sono stati registrati superamenti dei limiti normativi, ad eccezione dell’Ozono che ha superato il valore bersaglio della salute umana (media di 8 ore) per 4 giorni su 24 di monitoraggio INventario EMissioni ARia (INEMAR Regione Lombardia) La qualità dell’aria nel territorio comunale può essere considerata complessivamente tra discreta e buona, avendo attenzione al sistema della viabilità e alla forte presenza di strutture produttive, in particolare relativamente alle seguenti componenti: - NOx e CO causate principalmente dal trasporto su strada (oltre il 40%) - NOx per la quale la combustione nell’industria risulta l’altra componente di rilievo - PM10, PM2,5 e PTS (polveri sottili) causate principalmente da combustioni non industriali e in particolare stufe e camini alimentati a legna o assimilabili utilizzati per il riscaldamento civile - PM dovute, sebbene in misura minore, sia a combustione industriale che non industriale, ad altre sorgenti mobili e macchinari nonché, per il solo PM10, all’agricoltura - SO2 deriva totalmente dalla combustione a livello industriale e non Acque superficiali - Il Torrente Brembilla e i principali affluenti minori (Rio Valle del Molino, Rio Valle Porno, Rio della Valcava, Rio di Caremondi, Rio della Valle Predosola, Rio dei Tesotti, Rio di Rudino, Rio della Valle del Lisco, Rio della Valle della Tenuta), dallo studio idrologico e idraulico del 2002, presentano deflusso permanente seppur con notevoli variazioni di portata in funzione del regime pluviometrico - Lo stato ecologico delle acque superficiali risulta buono (classe SECA pari a 2), leggermente penalizzato nel risultato dalla qualità chimico-fisica e microbiologica dell'acqua, in località Cadelfoglia, rappresentativa della qualità delle acque superficiali di Gerosa; sufficiente (classe SECA pari a 3), penalizzato dalla qualità biologica, in località primo ponte Acque sotterranee Brembilla: Gerosa: - Falda principale presente sul versante sinistro idro- - Tre principali acquiferi, di cui quello con maggiore grafico cui sono riferibili tutte le principali sorgenpotenzialità ha più difficile sfruttamento per positi, emergenti nella zona della Valle dei Faggi zione e condizioni geomofologiche NOTE/AGGIORNAMENTI Disponibilità inventario emissioni 2012 per aggiornamento Monitoraggio torrente Brembilla effettuato con quattro campionamenti tra novembre 2007 e agosto 2008 Suolo e sottosuolo Valle dei Suoli e nell’area del Pizzo Cerro - Qualità buona, sia per potabilità che contenuto ionico, simile (se non migliore) a quella delle più note captazioni presenti nello stesso ammasso nella zona di San Pellegrino Sistema adduzione acqua Brembilla: Gerosa: - Portate medie annuali delle sorgenti abbastanza - Portate medie annuali delle sorgenti abbastanza costanti e stimabili complessivamente in circa 15costanti e stimabili complessivamente in circa 13,5 20 l/s l/s - Fabbisogno idrico stimato di 250 l/pro capite/giorno Tali sorgenti hanno portata variabile e fortemente condizionata dalle precipitazioni atmosferiche Sistema fognario Brembilla: - Copertura della quasi totalità dell’urbanizzato - Assenza tratti di tipo duale (separazione acque bianche - acque nere) - Collettore principale lungo il tracciato della Strada Provinciale che adduce all’impianto di depurazione consortile di Zogno Rischio di esondazione Brembilla: - Potenziale conflitto tra il regime idraulico del corso d’acqua ed il sistema insediativo che si è sviluppato lungo le sue sponde del Torrente Brembilla, soprattutto in sponda destra orografica - Presenza di almeno due puntuali situazioni di reale rischio di esondazione: una in corrispondenza del pianoro sottostante la località Ca’ del Foglia, e l’altra in corrispondenza della grande ansa localizzata al centro del paese Rischio connesso alla struttura geomorfologica Brembilla: Gerosa: - Elevata fragilità e discontinuità delle porzioni ba- Nonostante la notevole acclività, presenta stabilità sali ed intermedie dei sistemi di versante che dei versanti complessivamente discrete, grazie alla hanno innescato numerose e consistenti situazioni resistenza dei materiali rocciosi, alla limitata entità di frana, attive e potenziali, e da diffusa presenza dei depositi superficiali, alla modesta circolazione di ambiti a rischio di caduta massi in prossimità idrica. di sistemi di creste e di rupi sommatali - Le situazioni di maggior criticità si rilevano lungo la parte meridionale e inferiore della Valle dei Molini e lungo la Valle Zuccone (importanti frane di scivolamento) e sui pendii rocciosi della Valle Predusola e dei soprastanti Monti Sornadello e Foldone (possibili scivolamenti e crolli di roccia) Natura, biodiversità e paesaggio Modelli insediativi - Prevalenza delle costruzioni ante anni ‘70 - Nuclei di antica formazione decentrati e non raggiungibili da viabilità veicolare rimasti sostanzialmente immutati con aspetti di antica contrada - Interventi di ristrutturazione spesso alteranti la tipologia e morfologia originaria - Nuove costruzioni concentrate prevalentemente fuori dai nuclei storici e spesso a contatto con gli stessi, nel fondovalle e lungo i nuovi assi viari di collegamento con i vecchi nuclei di mezza costa - Costruzioni più recenti con modelli tipici di ambiti periferici suburbani (case unifamiliari, bifamiliari e a schiera) Uso suolo Brembilla: Gerosa: (analisi DUSAF 2000 e 2007): - Superficie territoriale = 2.127 ha - Superficie territoriale = 1.017 ha - Superfici urbanizzate = 180 ha di cui 100 ha - Superfici urbanizzate = 19,6 ha, residenziale - Andamento superfici a bosco pressoché invariato - Verde urbano = 80.000 mq - Lieve incremento dei cespuglieti con presenza di - Aree per lo sport = 50.000 mq arbusti +2,11 ha e dei cespuglieti in aree agrico- Aree a parcheggio = 12.000 mq le abbandonate +3,40 ha - Aree per attrezzature scolastiche = 23.000 mq - Incremento di specie arboree e arbustive sparse in praterie naturali d’alta quota +7,15 ha - Importante decremento dei prati permanenti in assenza di specie arboree e arbustive sparse 38,10 ha per lo sviluppo sparso di queste ultime Flora Territorio inserito nella media Valle Brembana con elevata superficie con vegetazione naturale e con aree aperte di origine antropiche di elevato valore naturalistico. Le aree della parte montana sono ricoperte prevalentemente da boschi sia di latifoglie che di conifere, lo stato di conservazione dei boschi è molto variabile. Sono inoltre presenti aree prative di rilevante interesse naturalistico, però in fase di regresso in seguito all'abbandono delle pratiche tradizionali del pascolo e dello sfalcio. Fauna Area di importanza internazionale per la presenza di vaste estensioni di ambienti in ottimo stato di conservazione che ospitano numerose specie di interesse conservazionistico: tra i vertebrati si segnala la presenza di Aquila reale, Pellegrino, Re di quaglie, Gufo reale, Civetta capogrosso, Picchio nero, Lucertola vivipara. L'area è particolarmente interessante anche per i Lepidotteri e presenta numerosi torrenti di montagna in buono stato di conservazione che ospitano tra le più importanti popolazioni lombarde di Gambero di fiume. Disponibilità DUSAF 2012 per aggiornamento analisi ed evoluzione del suolo 2000-2007-2012 per intero territorio comunale Zone di salvaguardia faunistica Zona di Ripopolamento e Cattura "ZRC Brembilla": - Caratterizzata da acero- frassineto prevalentemente negli impluvi, mentre il querco-tiglieto risulta meno influenzato dall’idrologia superficiale. Nelle aree più esposte a meridione prevalgono formazioni riferibili all’orno-ostrieto con intrusioni di nocciolo e roverella. - Tipologia forestale con significativa vocazionalità al capriolo e marginalmente alla lepre. Il buono sviluppo ecotonale mette in evidenza un habitat favorevole alla nidificazione e allo svernamento di numerosi passeriformi, e rapaci diurni e notturni. - Presenti tutte le specie di piccoli carnivori, il tasso, lo scoiattolo e il ghiro. - - - - Oasi di Protezione “Corna del Val": Caratterizzata da ampie formazioni rocciose, con coperture discontinue di vegetazione rupicola in cui è prevalente l’ontano. Modificazioni antropiche antiche hanno prodotto localmente rimozioni delle strutture forestali sostituite da prati polifiti da sfalcio semi-abbandonati e pascoli. Tipologia forestale con significativa vocazionalità al capriolo, mentre la particolare geomorfologia delle quote più alte, evidenzia una buona vocazionalità anche per il camoscio. Interessante dal punto di vista faunistico il vasto ambiente rupicolo che riproduce habitat favorevoli alla nidificazione e allo svernamento di numerose specie di uccelli rapaci. Presenti tutte le specie di piccoli carnivori. Segnalata la presenza costante di una consistente neocolonia di camosci, la presenza costante del cervo, la nidificazione e lo svernamento del gallo forcello, nonché la probabile nidificazione dell’aquila reale. Paesaggio urbano Brembilla: Gerosa: - Paesaggio caratterizzato da una sostanziale dico- Territorio caratterizzato dalla presenza di molti agtomia: da un lato, l’antica struttura insediativa a glomerati costituiti da case di antiche origini oltre mezza costa sul versante settentrionale della valle che da edifici sparsi realizzati nell’ambito (lato sinistro orografico) sostanzialmente conservadell’attività agricola e di allevamento, con edifici di ta, sia per quanto riguarda le componenti ediliculto realizzati sui percorsi-mulattiere di collegazie, sia per quanto attiene al contesto ambientamento al capoluogo. Lungo il torrente Valle Grande le; dall’altro, le espansioni recenti (il sistema lisono state realizzate strutture caratteristiche ed edineare di fondovalle e le sue propaggini sul piede fici di particolare architettura legate alle vecchie atdel versante occidentale, nonché l’agglomerato di tività economiche in località Mulini Alti (abbandonaLaxolo) non sono riuscite a trovare una logica inti) e Mulini Bassi (recuperati). terna di assetto e tendono ad espandersi in ma- Durante il 900 si assiste ad un progressivo passagniera indifferenziata. gio dalla vita legata all’agricoltura ad una vita in- Componente peculiare di Brembilla, sostanzialmendustriale, che ha portato ad un abbandono te atipica nel territorio della bassa e media mondell’abitato, un dimezzamento della popolazione e tagna bergamasca, è l’attività produttiva in contila realizzazione di edifici produttivi nelle frazioni nua ricerca di nuovi spazi, settore trainante di pianeggianti e più vicine a Brembilla di Unizzi e tutta l’economia locale e fulcro attorno al quale Chignolo. ruota l’intera organizzazione sociale del Comune. Dati: Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2013 Rifiuti Salute umana Beni storico-architettonici Brembilla: (Repertori PTCP) - Reperti preistorici (età del rame) in località tra Foppa Rudino e Cerro; - 33 tra nuclei e centri storici e 38 tra nuclei rurali a carattere permanente, malghe e cascine; - 6 edifici di culto; - 7 roccoli; - 7 mulini e 16 manufatti (14 ponti e 2 opere di regimazione idraulica). - Fatti salvi gli edifici di culto (vincolati ope legis), risulta sottoposto a vincolo diretto ex L.1089/39 (ora D.Lgs. n.490/99) soltanto il ponte medioevale in località Ponti. - All’interno dei beni segnalati, meritano comunque particolare attenzione i nuclei storici di Catremerio, di Cavaglia, della Torre, di Malentrata, i nuclei rurali di Colle dei Gatti, di Crosnello, del Roccolo, nonché l’intero sistema dei roccoli e delle uccellande. Rete Ecologica Regionale Territorio con estese aree boscate, dove vivono diverse specie animali che si possono spostare indisturbate da un territorio all’altro. Quasi totalità del territorio ricompreso negli elementi di primo e secondo livello della RER Produzione di rifiuti Brembilla: Gerosa: Quantità di rifiuti solidi urbani pari a 0,4-0,5 Quantità di rifiuti solidi urbani di 1,1 kg/ab/giorno kg/ab/giorno Raccolta differenziata Brembilla: Gerosa: Raccolta differenziata, avviata nel 2004, attorno Raccolta differenziata attorno al 29% (anno 2010) al 50% (periodo 2004-2007) Tumori Brembilla: Territorio classificato come area a maggior incidenza di casi tumorali femminili, con circa 100 casi in 5 anni Radon Brembilla: Territorio con assenza o concentrazione non rilevabile di radon, misure effettuate nel periodo 1993-2003 Integrazione con Repertori PTCP relativi al territorio di Gerosa Necessità di aggiornamento da osservatorio rifiuti provinciale Necessità di aggiornamento da osservatorio rifiuti provinciale Dati: Rapporto Stato Ambiente 2003 - Provincia di Bergamo Dati: Rapporto Stato Ambiente 2003 - Provincia di Bergamo Mobilità e trasporti Energia e consumi Inquinamento elettromagnetico Brembilla: Presenza di linee elettriche di cui mancano le informazioni relative alla tipologie e tensione Inquinamento acustico Brembilla: Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale del 2004 in cui non emergono criticità tali da imporre interventi di risanamento. Unica sorgente sonora critica è costituita dal traffico veicolare, soprattutto nella zona centrale ed in corrispondenza del bivio per Laxolo. Inquinamento luminoso Brembilla: Dotata di Piano di illuminazione pubblica con interventi previsti in corso di realizzazione Consumi Brembilla: Il comune non ha installato alcun sistema di produzione di energia alternativo (pannelli solari, fotovoltaico, centrali a biomasse o pompe di calore) Trasporto pubblico 17 corse in ingresso (2 da Zogno, 15 da Bergamo) e 17 corse in uscita (3 da Peghera, 5 da Berbenno, 9 da Laxolo), tutte con interscambio (principalmente in località Ponti, alcune in località Cedrina con il servizio di fondovalle di Valle Brembana) ad eccezione di una corsa in ingresso Bergamo-Berbenno e le prime due corse giornaliere in uscita per Bergamo. Servizio solo feriale in uscita dalle 6.30 alle 19.50 e in ingresso dalle 7.20 alle 19.30, con durata media del percorso Brembilla-Bergamo di circa 50 min, gestito essenzialmente per l’utenza scolastica Gerosa: Presenza di due ripetitori di telefonia in località Canto del Ronco e Blello di Gerosa e una linea elettrica ad alta tensione ubicata nei versanti in sinistra del torrente Brembilla privi di nuclei abitati implementare con elenco ripetitori da “Catasto Informatizzato Impianti di Teleomunicazione e Radio televisione” di ARPA. Gerosa: Non dotato di zonizzazione acustica del territorio comunale, da predisporre entro un anno dall’approvazione del PGT. Necessità di adeguamento Piano di zonizzazione acustica Gerosa: Consumo finale di energia pari a 825 PET (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) nel 2008, la maggior parte fornita dalle biomasse, sfruttate quasi esclusivamente nel settore residenziale. Limitato utilizzo di fonti rinnovabili con solare termico che copre lo 0,01% del fabbisogno, anch’esso sfruttato principalmente nelle residenze Necessità di aggiornamento da Sistema Informativo Regionale Energia e Ambiente (SIRENA) Popolazione e dinamiche socioeconomiche Popolazione Brembilla: - Popolazione sostanzialmente stabile attorno ai 4.100 abitanti dagli anni ’60 ad oggi; - Progressivo invecchiamento della popolazione e contestuale diminuzione delle nascite e della popolazione in età lavorativa; - Densità abitativa di 200 abitanti/kmq Dinamiche socioeconomiche Brembilla: (dati censimento ISTAT 2001) - Tasso disoccupazione del 2,56%; Indice addetti ogni 100 abitanti di 45,37; - Addetti pari a1905 unità, con flussi di pendolarismo di circa 600 in uscita e 800 in ingresso; - Unità locali pari a 264, con crescita imprese di costruzione e servizi immobiliari e informatici Gerosa: - Popolazione in continua decrescita nello scorso secolo, con una stabilizzazione attorno ai 370 abitanti nell’ultimo ventennio; - Decremento della popolazione anziana oltre i 65 anni e forte incremento della categoria dei giovani dai 15 ai 24 anni; - Densità abitativa di 38 abitanti/kmq Gerosa: (anno 2010) - Presenza turistica di “seconde case” con popolazione non residente / fluttuante di circa 310 unità Gli aspetti ambientali più interessanti e peculiari, dalle analisi sopra sintetizzate, fanno emergere per il territorio di Val Brembilla una importante ricchezza delle acque superficiali e sotterranee, con un sistema articolato di torrenti che confluiscono nel torrente Brembilla e la presenza diversi acquiferi di buona qualità. La complessità geomorfologica del territorio e le caratteristiche della disposizione degli insediamenti portano a dover tener conto di alcuni rischi dovuti alla presenza di situazioni di possibile esondazioni in corrispondenza del pianoro sottostante la località Ca’ del Foglia e della grande ansa localizzata al centro del paese, oltre alla fragilità di alcuni versanti che hanno innescato numerose e consistenti situazioni di frana e una diffusa presenza di ambiti a rischio di caduta massi. Il territorio di Gerosa presenta stabilità dei versanti complessivamente discrete grazie alla resistenza dei materiali rocciosi. La caratteristica peculiare di Val Brembilla è la concentrazione degli insediamenti produttivi ad elevata specializzazione tecnologica nel settore della meccanica, presenti in prevalenza nel fondo valle, trainanti tutta l'economia locale e l'intera organizzazione sociale. Tale sviluppo economico ha portato ad un progressivo passaggio dalla vita legata all'agricoltura ad una industriale e una concentrazione di nuove costruzioni prevalentemente nel fondovalle e lungo le strade di collegamento ai nuclei di mezza costa, oltreché nel pianalto di Laxolo. Il paesaggio costruito risulta caratterizzato dalla presenza di alcuni borghi di mezza costa, sul versante orografico sinistro della valle, sostanzialmente conservati, di altri nuclei di antica formazione più decentrati nel tempo immutati e con aspetti di antica contrada e di molti agglomerati costituiti da case di antica origine ed edifici sparsi funzionali ad attività agricola e di allevamento spesso abbandonati. Al recente abbandono delle più antiche attività economiche legate al territorio montano e delle pratiche tradizionali del pascolo e dello sfalcio è accompagnato anche un importante decremento dei prati permanenti ed un progressivo incremento di specie arboree e arbustive sparse che portano ad un graduale avanzamento dei boschi. Le aree della parte montana sono ricoperte prevalentemente da boschi di latifoglie e di conifere con vaste estensioni in ottimo stato di conservazione e con numerose specie di interesse conservazionistico, che hanno portato alla definizione da parte del Piano Faunistico e venatorio provinciale della Zona di Ripopolamento e Cattura "ZRC Brembilla" e dell' Oasi di Protezione “Corna del Val". 4 INDICATORI AMBIENTALI Gli approfondimenti dello studio sulle varie componenti ambientali viene effettuato attraverso gli indicatori ambientali, che sono gli strumenti in grado di fornire informazioni in forma sintetica di un fenomeno più complesso o di rendere visibile un andamento. Qui di seguito si riportano i principali tematismi ambientali (individuati sulla base delle caratteristiche territoriali e delle fonti documentali disponibili) e, per ognuno di esso, i possibili indicatori ambientali. Detti tematismi potranno essere ulteriormente specificati durante lo svolgimento del percorso di valutazione ambientale e in sede di redazione del Rapporto Ambientale. I Rapporti Ambientale dei due PGT vigenti riportano un sistema di indicatori ambientali di monitoraggio, costituito da tre sottoinsiemi: Indicatori di contesto che monitorano l'evoluzione del contesto ambientale, territoriale ed economico, anche non direttamente riconducibili agli obiettivi di Piano. Indicatori di processo che monitorano le performances del piano, forniscono informazioni in merito allo stato di attuazione delle azioni di piani, rispetto alle indicazioni dichiarate nel PGT. Indicatori di risultato che monitorano gli obiettivi del piano, misurano gli effetti ambientali, ovvero le variazioni allo stato delle variabili ambientali prodotte dalle azioni del piano. Seppur gran parte degli indicatori riportati nel RA di Brembilla e nel RA di Gerosa siano simili o i medesimi, nei due RA vengono aggregati in modo differente ed è frequente la sovrapposizione degli stessi nei tre sottoinsiemi sopra definiti. Nella tabella seguente si riporta un elenco complessivo degli indicatori suddiviso nelle componenti ambientali individuate per la VAS di Val Brembilla. Per ogni indicatore viene riportata la fonte dei dati utile per ricavarne informazioni e la definizione dello stesso, che può essere sia quantitativa o che qualitativa, sia statica che descrittiva di un trend temporale, sia rappresentabile cartograficamente che non localizzabile, o eventuali specifiche note sul dato nel contesto del territorio analizzato. Tali indicatori dovranno essere specificati nella successiva fase di stesura del Rapporto Ambientale. COMPONENTE INDICATORE FONTE DEFINIZIONE INDICATORE / NOTE ARPA Incremento emissioni rilevate da centraline: numero supeConcentrazione di inquinanti in atmosfera Aria Acqua Emissioni di inquinanti in atmosfera INEMAR ramento limiti giornalieri, media annua di concentrazioni Incremento emissioni da attività antropiche Qualità delle acque superficiali ARPA / CM Incremento inquinanti da campionamenti Consumo di acqua potabile Gestore Incremento consumo procapite Prelievi acque per usi non domestici Numero / quantità prelievi divisi per tipologie Soggiacenza della falda Provincia / Studio Geologico Studio Geologico Fabbisogno idrico stimato U.T.C. Copertura della rete fognaria e di depurazione Carico del depuratore U.T.C. / Gestore Gestore Profondità della falda Capienza della falda Incremento fabbisogno determinato dall'insediamento di nuovi abitanti Sup. servita / Sup. urbanizzata % popolazione servita Abitanti afferenti / Abitanti equivalenti previsti Suolo e sottosuolo Natura, biodiversità e paesaggio Rifiuti Salute umana Consumo di suolo DP / U.T.C. Riqualificazione urbana U.T.C. Modelli insediativi DP Sup. urbanizzata / Sup comunale Sup. nuova urbaniz. / Sup comunale Sup. rigenerazione / Sup. nuova urbaniz. N° interventi edilizi di riqualificazione Sup. cedute a standard / Sup. intervento Sup. diverse modalità insediative / Sup. urbanizzata Aree interessabili da esondazione Studio Geologico Sup. a rischio in tessuto urbanizzato / Sup. urbanizzata Aree a rischio idrogeologico Studio Geologico Sup. a rischio in tessuto urbanizzato / Sup. urbanizzata Aree a rischio sismico Studio Geologico Sup. a rischio in tessuto urbanizzato / Sup. urbanizzata Manutenzione dei boschi U.T.C. Superficie agricola DB regione / U.T. Superficie aree boscate DB regione / PIF Sup. aree boscate oggetto di interventi manutentivi / Sup. aree boscate Sup. agricole / Sup comunale N° attività agricole Sup. aree boscate / Sup comunale Superficie ambiti RER DB regione / RER Sup. aree di primo e secondo livello RER / Sup comunale Superficie Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC) Superficie Oasi di Protezione (OP) Emergenze faunistiche Piano faunistico venatorio Sup. ZRC / Sup non urbanizzata Sup. OP / Sup non urbanizzata Piano faunistico venatorio Presenza specie in ZRC Brembilla (caprioli) Presenza specie in OP Corna del Val (camosci, cervo, gallo forcello, aquila reale) Indice di funzionalità fluviale RSA provincia Presenza beni di interesse storico-paesistica PTCP N° edifici del paesaggio rurale e montano Edifici riqualificati paesaggisticamente a seguito di attuazione del PGT Fruibilità del paesaggio U.T.C. N° edifici riqualificati U.T.C. Km sentieri segnalati / Sup non urbanizzata Produzione di rifiuti solidi urbani Provincia / U.T.C. Incremento RSU procapite Quantità frazione raccolta differenziata Provincia / U.T.C. Incremento frazione RD procapite Produzione di rifiuti speciali Provincia / U.T.C. Incremento rifiuti speciali Inquinamento elettromagnetico: Superficie ricadente in fascia elettrodotti Inquinamento acustico: Popolazione esposta a situazioni con clima acustico compromesso Inquinamento luminoso: Interventi di adeguamento degli impianti di illuminazione Presenza di Radon U.T.C. Sup. urbanizzata ricadente nelle fasce di rispetto degli elettrodotti U.T.C. % popolazione esposta PRIC / U.T.C. % tratti stradali adeguati Presenza di aziende a rischio di incidente rilevante Incidenza malattie U.T.C. A.S.L. Incremento malattie per tipologia Incidentalità sulle strade P.L. Incremento incidenti per zona A.S.L. Energia e consumi Mobilità e trasporti Popolazione e dinamiche socioeconomiche % potenza rinnovabile Potenza per tipologia d'impianto (solare, geotermico, fotovoltaico, biomassa, ...) % popolazione servita da gas Potenza energia da fonti rinnovabili per edifici pubblici U.T.C. Copertura della rete gas-metano U.T.C. Fabbisogno energetico aggiuntivo U.T.C. Interventi di risparmio energetico su edifici privati U.T.C. Pendolari in uscita/ingresso dal comune ISTAT Spostamenti casa-scuola e casa-lavoro ISTAT Linee trasporto pubblico SAB N° corse e utenti Trasporto scolastico comunale U.T.C. N° corse e utenti Accessibilità dei servizi pubblici e delle aree verdi Utilizzo delle aree di sosta U.T.C. U.T.C. Densità di occupazione parcheggi Percorsi ciclopedonali U.T.C. Viabilità stradale U.T.C. Andamento demografico U.T.C. Sistema socioeconomico - occupazionale U.T.C. Km nuove piste ciclabili Km percorsi pedonali nuovi e/o recuperati e riqualificati Km nuova viabilità veicolare in riqualificazione della rete esistente Km nuova viabilità veicolare di infrastrutturazione territoriale Popolazione residente Popolazione straniera Densità abitativa rispetto al territorio urbanizzato Popolazione fluttuante N° Addetti N° Unità locali N° Attività commerciali Tasso disoccupazione N° Addetti / Abitanti N° capi allevati N° posti letto in strutture ricettive e B&B Sup. destinate alla vendita diretta su suolo agricolo Sup. destinate a coltivazione biologica / Sup. comunale Attività economiche di presidio del territorio U.T.C. Incremento potenza da insediamento nuovi abitanti Incremento potenza da insediamento nuove attività % nuove edificazioni che hanno usufruito di incentivi legati al risparmio energetico Sup. nuovi pannelli solari installati annualmente % distribuzione nuovi edifici nelle diverse classi energetiche N° lavoratori e studenti in uscita N° lavoratori e studenti in entrata Di seguito una prima bozza di matrice per la valutazione delle azioni strategiche di piano, con gli indicatori esposti. Qualità delle acque superficiali Incremento inquinanti da campionamenti Consumo di acqua potabile Incremento consumo procapite Prelievi acque per usi non domestici Numero / quantità prelievi divisi per tipologie Soggiacenza della falda Profondità della falda Capienza della falda Incremento fabbisogno determinato dall'insediamento di nuovi abitanti Sup. servita / Sup. urbanizzata % popolazione servita Acqua Copertura della rete fognaria e di depurazione Carico del depuratore X X X X X X Abitanti afferenti / Abitanti equivalenti previsti X X X X X X X X Sup. a rischio in tessuto urbanizzato / Sup. urbanizzata X X Aree a rischio idrogeologico Sup. a rischio in tessuto urbanizzato / Sup. urbanizzata X X Aree a rischio sismico Sup. a rischio in tessuto urbanizzato / Sup. urbanizzata X X Manutenzione dei boschi Superficie aree boscate Sup. aree boscate oggetto di interventi manutentivi / Sup. aree boscate Sup. agricole / Sup comunale N° attività agricole Sup. aree boscate / Sup comunale Superficie ambiti RER Sup. aree di primo e secondo livello RER / Sup comunale Sup. Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC) Superficie Oasi di Protezione (OP) Sup. ZRC / Sup non urbanizzata Sup. OP / Sup non urbanizzata Emergenze faunistiche Presenza specie in ZRC Brembilla (caprioli) Presenza specie in OP Corna del Val (camosci, cervo, gallo forcello, aquila reale) Indice di funzionalità fluviale Gli orti X I negozi di vicinato X Smart city X Il car pooling certificato X La filiera del legno X Il cammino delle terre alte X L’albergo diffuso X Aree interessabili da esondazione Superficie agricola L’Agricoltura molteplice Upgrading degli edifici privati Riorganizzazione di ambiti urbani complessi Cohousing nei borghi antichi conurbati X Modelli insediativi Riqualificazione urbana Suolo e sottosuolo X Sup. urbanizzata / Sup comunale Sup. nuova urbaniz. / Sup comunale Sup. rigenerazione / Sup. nuova urbaniz. N° interventi edilizi di riqualificazione Sup. cedute a standard / Sup. intervento Sup. diverse modalità insediative / Sup. urbanizzata Consumo di suolo Natura, biodiversità e paesaggio Smart grid Concentrazione di inquinanti in atmosfe- Incremento emissioni rilevate da centraline: numero superamento limiti giornalieri, media annua di concentrazioni ra Incremento emissioni da attività antropiche Emissioni di inquinanti in atmosfera Fabbisogno idrico stimato Rifiuti DEFINIZIONE INDICATORE / NOTE Promozione del parco d’impresa Aria INDICATORE X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Presenza beni di interesse storicopaesistica Edifici riqualificati paesaggisticamente a seguito di attuazione del PGT Fruibilità del paesaggio N° edifici del paesaggio rurale e montano Produzione di rifiuti solidi urbani Incremento RSU procapite X X X X X X X Quantità frazione raccolta differenziata Incremento frazione RD procapite X X X X X X X Produzione di rifiuti speciali Incremento rifiuti speciali X N° edifici riqualificati Km sentieri segnalati / Sup non urbanizzata X X X X X X X X X X X Salute umana Inquinamento elettromagnetico: Superficie ricadente in fascia elettrodotti Inquinamento acustico: Popolazione esposta a situazioni con clima acustico compromesso Inquinamento luminoso: Interventi di adeguamento degli impianti di illuminazione Presenza di Radon X X Incremento incidenti per zona Potenza energia da fonti rinnovabili per edifici pubblici % potenza rinnovabile Potenza per tipologia d'impianto (solare, geotermico, fotovoltaico, biomassa, ...) % popolazione servita da gas Pendolari in uscita/ingresso dal comune Incremento potenza da insediamento nuovi abitanti Incremento potenza da insediamento nuove attività % nuove edificazioni che hanno usufruito di incentivi legati al risparmio energetico Sup. nuovi pannelli solari installati annualmente % distribuzione nuovi edifici nelle diverse classi energetiche N° lavoratori e studenti in uscita N° lavoratori e studenti in entrata Mobilità e trasporti N° corse e utenti Trasporto scolastico comunale N° corse e utenti Viabilità stradale Popolazione e dinamiche socioeconomiche Andamento demografico Sistema socioeconomico - occupazionale Attività economiche di presidio del territorio X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Linee trasporto pubblico Percorsi ciclopedonali X X Spostamenti casa-scuola e casa-lavoro Accessibilità dei servizi pubblici e delle aree verdi Utilizzo delle aree di sosta X X Incidentalità sulle strade Interventi di risparmio energetico su edifici privati X % tratti stradali adeguati Incremento malattie per tipologia Fabbisogno energetico aggiuntivo X % popolazione esposta Presenza di aziende a rischio di incidente rilevante Incidenza malattie Copertura della rete gas-metano Energia e consumi Sup. urbanizzata ricadente nelle fasce di rispetto degli elettrodotti Densità di occupazione parcheggi Km nuove piste ciclabili Km percorsi pedonali nuovi e/o recuperati e riqualificati Km nuova viabilità veicolare in riqualificazione della rete esistente Km nuova viabilità veicolare di infrastrutturazione territoriale Popolazione residente Popolazione straniera Densità abitativa rispetto al territorio urbanizzato Popolazione fluttuante N° Addetti N° Unità locali N° Attività commerciali Tasso disoccupazione N° Addetti / Abitanti N° capi allevati N° posti letto in strutture ricettive e B&B Sup. destinate alla vendita diretta su suolo agricolo Sup. destinate a coltivazione biologica / Sup. comunale X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 5 5.1 VALUTAZIONI DEL RAPPORTO AMBIENTALE IMPOSTAZIONE DELL'ANALISI DELLE ALTERNATIVE Una volta individuati gli opportuni indicatori ambientali, devono essere valutate e previste sia la situazione attuale (scenario di riferimento), sia la situazione ambientale derivante dall’applicazione del piano in fase di predisposizione, sia le situazioni ambientali ipoteticamente derivanti dall’applicazione e realizzazione di ragionevoli alternative. Nel specifico caso in esame si ritiene di valutare durante la stesura del Rapporto Ambientale i seguenti scenari: - lo scenario di riferimento, che attualmente vede avviata una lieve perdita di popolazione nell'ultimo decennio dopo un periodo di consolidata stabilità demografica, con il rischio che si inneschi una riduzione della cura dei luoghi; - l'attuazione dei PGT vigenti, contenete per il territorio di Brembilla sostanziali interventi di sostituzione del tessuto dismesso di fondo valle e la realizzazione di importanti dotazioni pubbliche e opere viabilistiche, che appaino interdetti dalla persistenza del periodo di congiuntura economica; - l'attuazione degli indirizzi contenuti nella proposta di PGT, entro una prevalente conferma delle destinazioni già da tempo consolidate, ma con un sistema di regole nuove, tese non tanto a normare le quantità, quanto a favorire il rinnovo dell’uso del territorio e la ripresa degli investimenti su di esso. 5.2 VERIFICHE DI COERENZA Uno dei compiti fondamentali della valutazione ambientale strategica è quello di effettuare valutazioni sulle scelte di Piano e di misurare tali scelte in rapporto alle indicazioni derivanti dagli strumenti di pianificazione sovraordinati. L’analisi di coerenza verifica la congruenza tra gli obiettivi perseguiti dal P.G.T. e gli obiettivi e gli indirizzi specifici desunti da piani e programmi di livello superiore (coerenza esterna). Per una analisi concreta e contestualizzata è naturalmente necessario considerare le diverse azioni correlate ai singoli obiettivi di Piano, anche al fine di determinare eventuali incoerenze tra gli stessi obiettivi di P.G.T. (coerenza interna). 5.3 MODALITA' DI CONTROLLO DEL PIANO Altro elemento primario della VAS è quello relativo al controllo del Piano e quindi ai contenuti e alle modalità attuative del monitoraggio. Le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio sono tenute in conto nel caso di eventuali modifiche al Piano e comunque sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione o programmazione. Il monitoraggio assicura il controllo degli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e da adottare le opportune misure correttive. impatti negativi imprevisti misure correttive Obiettivi Azioni Attuazione del Piano raggiungimento obiettivi di sostenibilità controllo impatti significativi Impatti Il processo di attuazione del monitoraggio avviene attraverso l‘acquisizione dei dati e delle informazioni, la verifica dell’evoluzione degli aspetti ambientali con il calcolo degli indicatori a confronto delle stime e aspettative definite nel Rapporto Ambientale. Nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità nell’attuazione del Piano o di impatti negativi imprevisti, risulta necessario identificarne le cause e programmare delle azioni di riorientamento del Piano. 6 6.1 PROCESSO PARTECIPATIVO SOGGETTI COMPETENTI E ENTI Sono soggetti competenti in materia ambientale le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessati agli impatti sull'ambiente dovuti all'attuazione del piano. Di seguito sono indicati i soggetti da consultare: ARPA (Dipartimento provinciale di Bergamo); ASL (Distretto di Bergamo); Soprintendenza per i beni architettonici e il Paesaggio; Soprintendenza Archeologica; Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia; Sono enti territorialmente interessati: Regione Lombardia Provincia di Bergamo Comunità Montana della Val Brembana, Comunità Montana della Val Imagna Comuni interessati: Blello (appartenenti alla Valle Brembilla), Capizzone, Berbenno, Sant’Omobono Terme, Corna Imagna, Fuipiano (appartenenti alla Valle Imagna), Taleggio (appartenenti alla Valle Taleggio), San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Zogno, Sedrina, Ubiale Clanezzo (appartenenti alla Valle Brembana inferiore) Autorità di Bacino Il Pubblico interessato a partecipare al processo di valutazione: frazioni associazioni, organizzazioni o gruppi locali associazioni ambientaliste soggetti gestori dei servizi a rete soggetti economici operanti sul territorio 6.2 ATTIVITÀ DI PARTECIPAZIONE Possono utilmente sperimentarsi percorsi di partecipazione utili sia al pianificatore, che approfondisce e specifica la sua conoscenza, sia alla cittadinanza che, dovendo ragionare su temi ambientali, e quindi collettivi, può avviare un investimento di fiducia sullo strumento PGT, iniziando a vederlo non solo in termini di utilità individuale. Perché tale percorso sia efficace deve coinvolta la cittadinanza attiva facente parte delle varie associazioni presenti sul territorio ed ogni singola frazione. PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI Partecipazione generale formale al procedimento A. B. nella fase iniziale, dopo l’avvio del procedimento, con la presentazione di specifiche istanze dopo la pubblicazione dei documenti di Piano mediante l’istituto delle osservazioni C. nei momenti salienti del PGT, mediante la presentazione pubblica dei documenti principali D. incontri coinvolgenti anche le frazioni e finalizzati al perfezionamento degli indicatori ambientali. Partecipazione generale informale al procedimento Partecipazione generale informale strutturata Partecipazione selettiva informale strutturata E. mediante l’organizzazione di momenti di ascolto con le associazioni locali e di volontariato. F. Incontri con le commissioni consultive PARTECIPAZIONE SOVRALOCALE Partecipazione dei portatori di interesse collettivo G. mediante la segnalazione di disponibilità alle associazioni di categoria H. mediante la richiesta di confronto con le associazioni attive nel campo della tutela del territorio, in specifico con la richiesta di verifica preliminare della selezione di indicatori ambientali necessari per la VAS Partecipazione istituzionale I. mediante l’informazione e la segnalazione di disponibilità agli enti settoriali (ASL, ARPA, …..) J. con incontri preliminari con gli enti territoriali (Provincia, comuni contermini) Sequenza della partecipazione fase 1^ fase 1^ fase 2^ fase denominazione avvio avvio Orientamento documenti prodotti Documento di scoping Documento Programmatico Atti conseguenti avviso di avvio procedimento Conferenza preliminare Presa d’atto di giunta fasi partecipative A D- G- H- I- J E–F-G 3^ fase 3^ fase Elaborazione e Redazione Presa d’atto di giunta D- C - F - I - J 4^ fase Adozione 4^ 4^ 5^ 5^ fase fase fase fase Adozione Adozione Approvazione Approvazione Bozza di Documento di Piano proposta di Rapporto Ambientale e sintesi non tecnica Rapporto Ambientale e sintesi non tecnica Redazione completa P.G.T. 5^ fase Approvazione Controdeduzione alle osservazioni Analisi di sostenibilità osservazioni dichiarazione di sintesi finale Modifiche agli elaborati conferenza di valutazione adozione consiliare Pubblicazione, invio provincia Approvazione ed inoltro in Regione per pubblicazione H–I-J B 7 INTERAZIONE CON RETE NATURA 2000 E VIC Non sono state evidenziate possibili interferenze fra gli obiettivi e strategie di piano e i Siti Rete Natura 2000. I Siti Rete Natura 2000 più prossimi, SIC IT2060011 "Canto alto e valle del Giongo" posto nel comune di Villa d'almé, Sorisole e Ponteranica, SIC IT2060007 "Valle Asinina" posto nel comune di Taleggio, ZPS IT2060401 "Parco delle Orobie Bergamasche" posto nel comune di Taleggio, San Giovanni Bianco e diversi altri comuni, ZPS IT2060302 "Costa del Pallio" posto nel comune di Brumano e Morterone, ZPS IT2060301 "Monte Resegone" posto nel comune di Brumano e Lecco, oltre al Monumento naturale "Valle Brunone" posto in comune di Berbenno, si trovano comunque lontani dal territorio del Comune di Val Brembilla.