I Premiati del FVG
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I Premiati del FVG
n.9 settembre 2014 IL COLTIVATORE o n a l u i fr POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD M e n s i l e d e l l a Fe d e r a z i o n e R e g i o n a l e C o l d i re t t i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a ERMACORA: “I tempi della burocrazia uccidono le imprese” i t a i m e r P I G V F del SPECIALE EPACA malattie professionali FRIULADRIA, 50 MILIONI PER IL MONDO DEL VINO La Banca rilancia il proprio servizio specialistico agli operatori della filiera con nuove linee di credito mirate e un accordo con il Consorzio del Prosecco Doc Un nuovo plafond di 50 milioni di euro per finanziamenti finalizzati a sostenere le spese straordinarie (in particolare quelle connesse alla vendemmia come la manodopera stagionale) e anticipare gli incassi futuri derivanti dalla commercializzazione di uve e vino è stato messo a disposizione delle aziende vitivinicole italiane dal Gruppo Cariparma Crédit Agricole. A tali finanziamenti mirati possono avere accesso anche le imprese clienti di FriulAdria nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto. È un impegno concreto e a 360 gradi quello del Gruppo bancario nei confronti del mondo del vino, che prosegue nel solco del grande successo ottenuto con il lancio nel 2013 di Orizzonte Vino, un vero e proprio approccio innovativo dedicato a tutti gli attori della filiera vitivinicola che oltre ai finanziamenti prevede la consulenza specializzata di 250 gestori e 15 specialisti riservati esclusivamente al comparto, oltre a un team di esperti per supportare le aziende che lavorano sui mercati internazionali o che vogliono aprirsi all’export. In un mercato connotato da luci e ombre, con il Veneto che nel 2013 ha evidenziato una crescita degli ettolitri di vino prodotti di quasi il 20% rispetto al 2012 contro un Friuli Venezia Giulia che ha registrato un calo del 16%, FriulAdria si conferma un partner di riferimento per gli operatori del proprio territorio. A testimoniarlo sono i dati semestrali al 30 giugno 2014 che evidenziano una crescita dell’11% anno su anno delle erogazioni della Banca al settore agroalimentare delle due regioni (da 100 milioni a 111 milioni di euro). Nell’ottica di rafforzare il proprio ruolo di riferimento FriulAdria ha, inoltre, stipulato un accordo per la gestione del servizio di incasso delle quote associative con il Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, la più grande realtà nata a tutela di uno dei marchi più prestigiosi del vino italiano, forte di oltre 11 mila azienda associate. L’intesa prevede la possibilità per i soci del Consorzio di effettuare il pagamento in contanti della quota, senza commissioni per piccoli importi, in tutte le quasi 200 filiali della Banca. Parallelamente, la Banca è impegnata sul versante della ricerca, dove, in collaborazione con le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, ha ideato e promosso il “Monitor delle imprese agroindustriali del Nord Italia” curato dal professor Daniele Marini dell’Università di Padova. Il lavoro si concretizzerà in un evento pubblico finale previsto per l’autunno dove saranno presentati un report complessivo e le linee progettuali discusse con leader istituzionali e imprenditoriali di ambito regionale, nazionale ed europeo. L’appuntamento sarà una tappa importante di avvicinamento all’Expo 2015 per le aziende del Nord est. ORIZZONTE VINO. UNA VOcAzIONE ANTIcA E UN sOsTEgNO cONcRETO pER RIspONDERE ALLE EsIgENzE DEgLI OpERATORI DELLA FILIERA. VIENI IN FILIALE I NOsTRI gEsTORI sONO A DIspOsIzIONE. WWW.FRIULADRIA.IT NUMERO VERDE 800-881588 ApERTI AL TUO MONDO. MEssAggIO pUbbLIcITARIO cON FINALITà pROMOzIONALI. pER AVERE MAggIORI INFORMAzIONI sULLE cONDIzIONI EcONOMIchE E cONTRATTUALI cONsULTA I FOgLI INFORMATIVI DIspONIbILI IN FILIALE E sUI sITI DELLE bANchE DEL gRUppO. Sommario REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951 ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione) AL NUMERO 16747 COLTIVATORE FRIULANO N. 9 23 Settembre 2014 EDITORE Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine T. 0432.595811 . F. 0432.595807 [email protected] DIRETTORE RESPONSABILE Danilo Merz COMITATO DI REDAZIONE Danilo Merz, Ivo Bozzatto, Claudio Bressanutti, Marco Malison, Fabrizio Pressacco COORDINATORE DI REDAZIONE Mauro Nalato IMPAGINAZIONE e GRAFICA Elisabetta Tavano STAMPA Grafiche Filacorda Viale Palmanova, 464/28 . 33100 Udine www.grafichefilacorda.it INSERZIONI Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia ABBONAMENTO Costo abbonamento annuo 2,00 euro Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana EDITORIALE 04 REGIONALE 05 06 07 08 19 10 11 12 14 15 16 17 18 19 UDINE 20 21 22 23 PORDENONE 24 25 26 27 GORIZIA 28 29 TRIESTE 30 BACHECA 31 i tempi della burocrazia uccidono le imprese OSCARGREEN FVG - LE PREMIAZIONI Mediocredito apre alle imprese agricole operativa la nuova anagrafe avicola nazionale la spesa green batte la crisi REDAZIONALE: Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento RIFORMA DELLA PAC RIFORMA DELLA PAC espropriazione per pubblica utilità INAIL finanzia le imprese agricole SPECIALE EPACA SPECIALE EPACA TERRANOSTRA: importanti novità dalla nuova legge regionale VITIVINICOLO: testo unico del vino DON BONETTI: giornata per la custodia del creato giornata del pensionato e della famiglia malattie professionali: Coldiretti Tolmezzo incontra le imprese sicurezza sul lavoro: il nuovo servizio Coldiretti Udine formazione complementare Bertoia: “PSR: precise aspettative su spesa e investimenti” Coldiretti sulla nuova PAC: forte attenzione per le imprese FORMAZIONE: corsi obbligatori per le imprese agricole al via gli INCONTRI FISCALI “l’Intervento” di Antonio Bressan FAI: opportunità per le imprese “l’Intervento” di Alessandro Muzina compro vendo IL PUNTO COLDIRETTI GIORNALE ON LINE PER LE IMPRESE AGRICOLE LEGGILO E STAMPALO DAL SITO WWW.COLDIRETTI.IT O CHIEDILO AL TUO UFFICIO ZONA IL COLTIVATORE FRIULANO è scaricabile all’indirizzo www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it editoriale 4 Editoriale I TEMPI DELLA BUROCRAZIA UCCIDONO LE IMPRESE Non basta un cambio di passo, serve un cambio di direzione Occorre cambiare e cambiare in fretta. I tempi della burocrazia – sia comunitaria sia nostrana non sono mai quelli delle imprese. Anzi, si dilatano sempre più mentre i tempi che i mercati impongono alle imprese si riducono. È una forbice che si apre man mano che passano gli anni e che rischia di uccidere le imprese chiamate a decisioni rapide, a volte rapidissime che non possono dipendere più dai tempi delle burocrazie. In queste settimane – e ne parliamo solo perché è l’ultimo esempio in ordine di tempo – abbiamo assistito ai tempi lunghi con i quali la burocrazia ha risposto alla nostra richiesta di arricchimento dei vini. Un’attesa durata circa un mese nel corso della quale le imprese vitivinicole avrebbero potuto arricchire solo in parte i vini. L’autorizzazione alla deroga alla fine è arrivata il 12 settembre. Avrà effetto retroattivo e interessa anche il Fvg, oltre a Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e il Trentino-Alto Adige. Oltre all’1,5% già autorizzato dal Governo italiano, i prodotti provenienti dalla vendemmia 2014 potranno essere arricchiti di un ulteriore 0,5%. Importante la retroattività del provvedimento che mette al riparo molte aziende che sono state costretta a vinificare in attesa di una risposta ufficiale da parte dell’Unione Europea. Ma proprio la retroattività del provvedimento mi pare nasconda un certo imbarazzo della burocrazia visto che a tutti pare evidente che sarebbe ora di superare questa prassi, lasciando agli Stati membri la facoltà di autorizzare le deroghe, così da essere più tempestivi nelle decisioni. È un fatto tecnico. Se si creano alcuni condizioni climatiche, la deroga dovrebbe scattare automaticamente, altro che domande, raccomandate, lettere, sollecitazioni, preghiere. La Cantine sociali – giusto per renderci conto di cosa si parla - hanno cominciato a vendemmiare il 18 agosto e negli stessi giorni è cominciata anche la raccolta delle uve per spumanti. Con lunedì 25 agosto è cominciata la vendemmia anche dei vini fermi, che sta proseguendo fra una precipitazione e l’altra. L’autorizzazione arriva il 12 settembre. Bisogna sfrondare, alleggerire. Infine, non si capisce nemmeno il motivo per cui in Italia si sia ancora costretti ad usare il mosto concentrato rettificato mentre nel resto d’Europa possono utilizzare tranquillamente lo zucchero, che costa 1/3 del mosto. Ma questa è un’altra storia ancora. Ovviamente non è questo il solo caso in cui le imprese si scontrano con il moloch burocrazia. Anche i regolamenti nostrani in applicazione di norme Ue che prevedono risorse per il settore primario, come la Pac e il Psr, sono così complicati da scoraggiare anche bravi dottori in agraria, rendendo necessario l’assistenza di personale specializzato. E non sono che alcuni esempi di come si privilegi la produzione di documenti anziché la creazione di economie reali sostenendo le imprese. Davvero occorre cambiare non solo passo ma anche direzione di marcia. Il livello di guardia è già stato superato e davvero non c’è più tempo. Occorre fare subito, anzi, prima di subito. Dario Ermacora presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia 5 regionale OSCARGREEN PREMIATE 8 AZIENDE AGRICOLE INNOVATIVE Il 12 settembre alla Casa della Contadinanza da Giacomello, Venanzi ed Ermacora Francesco Paulitti (25 anni) della Paulitti & Co di Pocenia; Enrico de Marchi (29 anni) della Rotogreen di Latisana; Marco Carminati (38 anni) della Ronco Albina di Cividale del Friuli; Pascolo Sebastiano (22 anni) della Pascolo Sergio di Basiliano; Dina Cinello (28 anni) della Famiglia Cinello di Talmassons; Roberto Marani (38 anni), pescatore – per il gruppo ‘La Pesca di Campagna Amica’ di Marano Lagunare; Sara Devetak (31 anni) della Devetak Sara di Savogna D’Isonzo. Sono le aziende agricole che il 12 settembre in Casa della Contadinanza a Udine hanno ricevuto gli Oscar Green di Coldiretti Giovani Impresa che vengono assegnati alle imprese che si sono distinte nell’anno per aver introdotto processi innovativi, per l’eco-sostenibilità, per la filiera corta e il kmzero, per la valorizzazione del territorio, per la funzione sociale ed economica, per la capacità di esportare e di sviluppare filiere, per la capacità di valorizzare il rapporto con il cittadino consumatore e di ideare nuovi modelli d’impresa. Inoltre la consegna della menzione speciale “paese amico” quest’anno è stata assegnata al Consorzio per la formazione superiore di Pordenone, gli studi universitari e la ricerca, quale esempio di sinergia tra istituzioni e Coldiretti, attraverso la condivisione di principi che fondano progetti concreti. “Chi ancora oggi ritiene che l’agricoltura sia un’attività economica residuale, incapace di produr- re reddito solo perché un vecchio e superato modo di pesare la capacità reddituale le assegna il 2% del Pil, incapace di innovare – hanno detto il delegato di Giovani Impresa Coldiretti Fvg Marco De Munari e il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora – sono stati ancora una volta smentiti. L’agricoltura, soprattutto dei giovani, è innovativa, esporta e crea valore aggiunto, oltre che a creare ambiente e territorio, e sarebbe bene che tutti cominciassero e rendersene conto perché senza di essa di questo Paese non va da nessuna parte”. Una lettura condivisa da tempo dal Comune di Udine – sono intervenuti infatti il vicesindaco Carlo Giacomello e l’assessore Alessandro Venanzi - a testimonianza delle molte collaborazioni in atto, riconosciute l’anno scorso con un Oscar Green per gli orti urbani, esperienza che prosegue e che è cresciuta ulteriormente anche quest’anno. “Sappiamo benissimo il valore del primario – hanno detto Venanzi e Giacomello – e non a caso abbiamo voluto che quest’anno FriuliDoc ritornasse alle origini dando spazio alle produzioni di qualità friulane. I prodotti agroalimentari di qualità del Fvg sono una delle tante eccellenze di questa regione e debbono essere giustamente valorizzate”. La serata, coordinata dalla giornalista Gloria Deganutti, collaboratrice del programma Rai Vita nei campi, è stata un successo e grande l’emozione dei giovani imprenditori premiati! Guarda sulla pagina YOUTUBE COLDIRETTI i videoclip delle aziende premiate www.youtube.com/user/ColdirettiFVG1 regionale 6 ERMACORA, FINALMENTE MEDIOCREDITO HA APERTO ALLE IMPRESE AGRICOLE Ora anche le altre “finanziarie” regionali seguano il suo esempio “Finalmente Mediocredito ha aperto i cordoni della borsa alle imprese agricole. Ora ci auguriamo che questo esempio sia seguito dalle altre “finanziarie” regionale (Frie, Friulia)”. Lo ha detto il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora commentando la notizia che Mediocredito d’ora in poi consentirà operazioni di investimento e consolido debiti a un migliaio di imprese agricole della regioL’assessore Sergio Bolzonello ne grazie a un fondo che “gira” 160 milioni di euro all’anno. La novità è stata illustrata recentemente proprio dell’assessore Sergio Bolzonello e dalla presidente di Mediocredito Cristiana Compagno. A Udine, nel Palazzo della Regione, oltre ad incontrare la stampa, hanno sottoscritto una convenzione che sancisce l’allargamento dell’attività della banca. In un’ottica di sostegno «trasversale» al mondo dell’impresa, ha sottolineato la presidente ricordando i numeri attuali di Mediocredito Fvg: quasi 3mila imprese finanziate e, in questa fase, la gestione di 520 domande da parte di aziende che intendono sfruttare la legge anti-crisi approvata dalla giunta Serracchiani. La premessa dell’accordo sta nel Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo, istituito con legge regionale nel 1982, strumento che serve a sostenere e promuovere la realizzazione di nuovi interventi nel primario, in aggiunta o in alternativa ai con- tributi pubblici a fondo perduto e agli ordinari prodotti proposti dal sistema bancario. «Si tratta di un fondo che mantiene tutt’ora la sua efficacia – ha sottolineato il vicepresidente della Regione Bolzonello –, snello, duttile e facilmente attivabile attraverso convenzioni siglate tra l’amministrazione e il sistema bancario. Anche Mediocredito Fvg entra ora a far parte della cordata». L’intenzione è appunto quella di rilanciare l’operatività dell’istituto a più ampio raggio. «Tra gli altri obiettivi – prosegue Bolzonello – c’è quello di orientare l’attenzione dei nostri interventi anche a favore dei giovani». I finanziamenti, hanno spiegato in conferenza stampa i funzionari regionali, erogati con il concorso di capitale del Fondo e di capitale bancario, secondo modalità e quote stabilite dalla convenzione stipulata con le banche, hanno durata a medio e lungo termine e possono raggiungere una durata massima di dieci anni per la quota regionale del finanziamento, mentre per la quota banca non è previsto un tetto. Caratteristica principale del Fondo, oltre alla flessibilità per entità, costi e garanzie, è la rapidità di erogazione: ciò evita all’impresa di ricorrere a forme di prefinanziamento ordinario (di norma scoperti bancari) che si rendono necessarie in attesa dell’erogazione dell’eventuale contributo (sia questo in conto capitale o in conto interessi). «Per noi è un’occasione importante – ha commentato Compagno – che sostanzia la strategia della Regione di potenziare la capacità d’azione della banca. L’agricoltura ha potenzialità di rilievo, anche nella definizione di un’identità del Friuli Venezia Giulia. Di qui l’opportunità di finanziamenti mirati per far crescere, anche qualitativamente, le imprese di quel settore». AGRICOLTURA IN CONTROTENDENZA IL PIL CRESCE DEL +0,4% RISPETTO AL 2013 In controtendenza rispetto all’andamento generale, aumenta dello 0,4% il valore aggiunto dell’agricoltura rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al secondo trimestre dalla quale si evidenzia che il valore aggiunto dell’agricoltura continua a salire nel 2014 dopo l’aumento dello 0,3% messo a segno nel 2013 in controtendenza alla crisi. Nell’Italia in recessione l’agricoltura - sottolinea la Coldiretti è l’unico settore che ha fatto segnare fondamentali economici positivi sul piano economico ed occupazionale dove si registra un aumento dell’1,8% nel totale degli occupati, con un +5,6% tra i dipendenti, nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Anche se forti preoccupazioni si nutrono per i risultati del terzo trimestre fortemente condizionato dal maltempo che ha colpito i raccolti e stravolto i consumi a tavola, l’agroalimentare si conferma un settore strategico per far tornare a crescere l’Italia” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “il Paese deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina”. 7 regionale OPERATIVA LA NUOVA ANAGRAFE AVICOLA di Giorgio Piccagli NAZIONALE Rivolgersi con urgenza agli uffici Coldiretti In ottemperanza al DM 13 novembre 2013 è stata istituita, ed è ormai operativa con quasi tutte le funzionalità previste, la nuova Banca Dati Nazionale telematica (BDN) per le specie avicole. Parallelamente a quanto già avviene per bovini, suini e ovi-caprini, ora anche gli allevamenti di galline ovaiole, polli da carne , tacchini, faraone, anatre, oche ma anche quaglie, pernici, fagiani, piccioni e persino i cosiddetti “uccelli corridori” o ratiti (es. gli struzzi ed emù) allevati o comunque detenuti a fini “commerciali” della riproduzione, della produzione di carne o di uova da consumo o della fornitura di selvaggina da ripopolamento, dovranno essere censiti nella BDN. A seconda della finalità produttiva e dimensione dell’allevamento potranno inoltre essere anche soggetti all’obbligo della tracciabilità telematica di tutte le movimentazioni di animali in entrata e in uscita. Il nuovo applicativo per la gestione della tracciabilità degli allevamenti avicoli, messo a punto dal Ministero della Salute, attua quanto previsto dalla normativa comunitaria in materia di sicurezza alimentare e di prevenzione e lotta all’influenza aviaria. Infatti la Direttiva 2005/94/CE recepita in italia dal D.Lvo 25 gennaio 2010, n.9 all’art. 4 prevede la necessità di inventariare nella banca dati delle anagrafi zootecniche le informazioni relative alle aziende avicole, demandando ad un successivo decreto la definizione delle modalità operative per la gestione e l’implementazione di tali dati. Questa normativa, aggiunge alcuni elementi di novità, ma per alcuni obblighi conferma quanto già previsto da altre norme; rimane infatti cogente l’obbligo previsto dal D. L.vo 13 marzo 2006, n.158 che all’art.14 prevede che il titolare dell’azienda zootecnica, se non già registrato presso il servizio veterinario dell’azienda dell’unità sanitaria locale DEVE chiedere la registrazione presso il predetto servizio. Il Decreto 13 novembre 2013, nel completare il quadro normativo, definisce le modalità operative dell’anagrafe informatizzata comprendendo anche modalità semplificate per particolari fattispecie di allevamento. La nuova BDN dialogherà con altre importanti banche dati internazionali quali il S.I.S. (sistema informativo per il monitoraggio della salmonellosi) e la banca dati per la notifica delle malattie animali. A seguito di un incontro con i funzionari del Ministero della Salute organizzato presso la sede nazionale di Coldiretti, è stata confermata la necessità di attivare da subito la tracciatura nella nuova BDN avicoli per le seguenti attività: • allevamenti avicoli con potenzialità superiore a 250 capi allevabili • allevamenti avicoli con attività commerciale e/o trasferimento animali vivi e/o uova • allevamenti avicoli con attività di svezzamento • allevamenti avicoli con presenza di incubatoi e quindi di unità produttive destinate all’incubazione e schiu- sa delle uova da cova con fornitura di pulcini di 1 giorno. Pertanto, al fine di consentire un puntuale, capillare e tempestivo avvio dell’anagrafe avicola, nonché conferire l’eventuale delega al CAA per la gestione e l’implementazione dei dati in BDN, consigliamo tutti gli interessati di rivolgersi quanto prima possibile ai nostri uffici territoriali per ricevere le necessarie informazioni operative. Ciò premesso, secondo il decreto 13 novembre 2013 devono intendersi come “familiari” quegli allevamenti avicoli con capacità strutturale inferiore a 250 capi che non movimentano avicoli verso altre aziende e nei quali gli avicoli sono allevati esclusivamente per autoconsumo o utilizzo personale, senza alcuna finalità commerciale. Gli allevamenti classificabili come “familiari” possono essere iscritti alla BDN in forma semplificata indicando esclusivamente i dati anagrafici del proprietario, della specie allevata e dell’ubicazione dell’allevamento e non sono tenuti a segnalare le movimentazioni in entrata/ uscita. In ogni caso questi allevamenti devono essere obbligatoriamente dichiarati ai servizi veterinari della locale ASS, come previsto dal d D. L.vo 13 marzo 2006, n.158 in attuazione alla direttiva 2003/74/CE, ai fini dell’attribuzione dello specifico codice aziendale per l’individuazione dell’allevamento nella banca dati locale (BDL). I servizi veterinari delle ASS territorialmente competenti possono ancora, per il momento, valutare l’opportunità o meno di procedere anche alla registrazione ufficiale in BDN di tali allevamenti trasferendo nella banca Dati nazionale un insieme limitato di informazioni anagrafico-strutturali-produttive, nonché il codice aziendale precedentemente già attribuito. Un caso particolare è rappresentato dai piccoli allevamenti i cui prodotti (carne e uova) sono esclusivamente destinati all’agriturismo della medesima azienda. Posto che questi allevamenti devono essere sempre denunciati alle ASS, l’ufficio legale della Confederazione Nazionale Coldiretti, sta svolgendo approfondimenti per dare adeguato supporto giuridico all’auspicabile esonero dalla registrazione delle movimentazioni in BDN. Il Reg. (CE) 852/2004 infatti prevede deroghe in caso di piccole quantità, commercializzazione in ambito locale (provincia e provincie con termini) oppure vendita/cessione al consumatore finale che per la norma è inteso non solo il privato ma anche mense, ristoranti, comunità, etc. Raccomandiamo pertanto, anche nei casi di allevamenti di piccole e piccolissime dimensioni e senza finalità commerciali, di contattare i nostri servizi tecnici presso gli uffici territoriali al fine di verificare se un determinato allevamento familiare risulti già in possesso del necessario codice allevamento, se possa rimanere tracciato esclusivamente sulla banca dati locale avicola, piuttosto che trasferito in quella nazionale. regionale 8 LA SPESA GREEN BATTE LA CRISI E VOLA A 20 MILIARDI DI EURO Dal biologico al chilometro zero, dai prodotti sfusi fino alle denominazioni di origine, vola la spesa “green” che raggiungerà complessivamente per la prima volta i 20 miliardi di fatturato nel 2014, in netta controtendenza al calo dei consumi alimentari che con la crisi in media sono crollati ai minimi da 33 anni. È quanto emerge dal Dossier della Coldiretti in occasione del “Sana 2014”, il salone internazionale del biologico e del naturale a Bolognafiere. Se gli acquisti di prodotti biologici confezionati fanno registrare un incremento record del 17,3% nei primi cinque mesi del 2014, quindici milioni di persone - sottolinea la Coldiretti - mettono UDINE I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA Udine centro piazza XX Settembre lunedì 8.00 -12.00 giovedì 15.30 - 19.00 del Friuli Venezia Giulia Udine “Villaggio del Sole” piazzale Carnia mercoledì 8.00 -12.00 Codroipo - al coperto nel carrello prodotti locali a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, mentre solo per i prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) si stima una spesa di 13 miliardi di euro, nonostante le difficoltà economiche Ben il 45% di italiani mette cibi biologici nel carrello regolarmente o qualche volta secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ con un fatturato stimato pari a 3,5 miliardi per il 2014 ed a far registrare il maggior incremento delle vendite dei prodotti confezionati sono - precisa la Coldiretti - pasta, riso e sostituti del pane (+73%), zucchero, caffè e tè (+37,2%), biscotti, dolciumi e snack (+15,1%). Aumenti più contenuti - continua la Coldiretti - si rilevano invece per gli ortofrutticoli freschi e trasformati (+11%), le uova (+5,2%), i lattiero-caseari (+3,2%) e le bevande bio (+2,5%). Una tendenza raccolta nelle campagne italiane con la superficie coltivata a biologico in Italia che è aumentata del 13% nel 2013 ed ha raggiunto - rileva la Coldiretti - il record storico di 1,3 milioni di ettari grazie all’impegno di 45969 agricoltori. Molto positivo anche il bilancio della spesa a chilometri zero dal contadino nelle fattorie o nei mercati degli agricoltori con un fatturato complessivo stimato in oltre 3 miliardi di euro. San Vito al Tagliamento ex Foro Boario - piazza Giardini - sabato 8.30 -12.30 - al coperto via Pascatti 5, mercoledì e venerdì 8.00 -13.00 via R. Braida - San Nicolò - venerdì 15.30 -18.30 GORIZIA Manzano Cividale del Friuli area antistante vecchia stazione ferroviaria sabato 8.30 -12.30 Passons piazzale ex Latteria - via Dante martedì 8.00 - 12.30 PORDENONE Gorizia via Garibaldi - lunedì e giovedì 8.00 -13.00 Gradisca d’Isonzo via Regina Elena, martedì 8.00 -13.00 piazza Unità d’Italia, venerdì 8.00 -13.00 Monfalcone piazza Falcone e Borsellino - mercoledì 8.00 -13.00 Pordenone Mossa - piazza del Municipio, mercoledì 9.00 - 13.00 Grado - piazza San Crisogono, venerdì 15.00 - 22.00 Maniago Trieste - al coperto Borgo Sant’Antonio lunedì 15.00 - 19.00 mercoledì e sabato 8.00 -13.00 via Regina Elena sabato 8.00 -13.00 Fontanafredda piazza San Luca - giovedì 8.00 -13.00 Aviano TRIESTE piazza Vittorio Veneto martedì 7.45 - 14.00 piazza Goldoni e campo San Giacomo sabati alterni 7.45 - 14.00 via Ospedale - martedì 8.00 -13.00 Info CAMPAGNA AMICA: sede regionale 0432 595803 [email protected] www.campagnamica.it 9 redazionale CONSORZIO DI BONIFICA LEDRA TAGLIAMENTO: EFFICACE STRUMENTO OPERATIVO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO AGRICOLO Il vice presidente della Regione Bolzonello: “Dalla Finanziaria 2015 fondi per una programmazione a lungo termine” Foto: La Roggia di Palma a Lavariano. La valorizzazione dell’ambiente e una proficua convivenza tra l’attività dell’uomo e la natura sono capisaldi dell’azione del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento. Con questa strategia l’ente consortile continua a mettere a segno importanti realizzazioni – dalle trasformazioni irrigue al rinnovo delle cabine di pompaggio, dal recupero di dismesse centraline idroelettriche all’impiego di tecnologia all’avanguardia nelle strutture che devono garantire la presenza dell’acqua dove serve, quando serve e senza alcuno spreco. Un impegno e una professionalità riconosciuta in varie occasioni e a luglio riconfermata dal vice presidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, intervenuto presso il cantiere interessato dalle opere di ammodernamento degli impianti di irrigazione e della cabina di pompaggio del comprensorio consortile di Lavariano (3,5 milioni di investimento), una realtà di 300 ettari che tra le prime in Friuli fu dotata di impianti nel 1973. “Dalla Finanziaria 2015 arriverà la prima tranche di un piano triennale di finanziamenti per i Consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia, affinché Foto: lavori a Vissandone abbiano certezza di stanziamento e dunque di programmazione delle opere a favore dell’agricoltura e del territorio”, ha affermato Bolzonello, sottolineando il proprio impegno per una “battaglia con ogni mezzo” per evitare che i Consorzi della regione siano eventualmente soppressi con decisioni del Governo centrale. L’intervento di Lavariano segue quello avviato nell’inverno scorso a Vissandone (in comune di Basiliano), per lavori di trasformazione irrigua da scorrimento ad aspersione e la realizzazione di opere di irrigazione. Complessivamente un investimento di 4,2 milioni: nella zona di Vissandone impiegati 2,5 milioni – comprensivi della costruzione dell’ opera di presa sul canale Martignacco e della cabina di pompaggio e della fornitura e posa di moderne apparecchiature elettriche ed idrauliche – e 1,706 milioni per i lavori nei comizi 05B e 06B. “Su un territorio di 175 ettari ne erano irrigati 148, utilizzando 400 litri di acqua al secondo prelevati dal Canale Martignacco – illustra il presidente del Consorzio, Dante Dentesano -. Ad intervento ultimato, abbiamo agito su 340 ettari irrigandone 330. Inoltre, saranno utilizzati 324 litri al secondo. Il che significa che con quasi 80 litri al secondo in meno saremo in grado di irrigare regolarmente più del doppio del territorio che serviamo ora”. Di notevole importanza anche gli interventi realizzati nel 2014 in riferimento alle centraline idroelettriche. “Si tratta di investimenti ponderati”, sottolinea il presidente Dentesano, “per produrre energia da fonti rinnovabili per il funzionamento degli impianti consortili. Duplice, quindi, il risultato che si ottiene: contribuire alla sostenibilità dell’attività agricola adoperando per le sue necessità energia verde e abbattimento del costo della bolletta energetica del Consorzio e quindi degli oneri per i consorziati”. Inoltre, in alcuni casi l’ente con il suo intervento riporta a vita antichi manufatti. In questa logica, e dopo opportuni studi di fattibilità, il Consorzio sta riattivando due centraline ubicate lungo il canale di San Vito a Villaorba e a Mereto di Tomba. La prima è situata presso la ex latteria di Villaorba, in Comune di Basiliano, ove esiste un salto utile di 1,70 metri. Considerando una portata media di 2,30 m3/s e un rendimento complessivo pari al 75%, la potenza disponibile è pari a circa 28 kW. Il secondo recupero riguarda la centrale presso l’ex Mulino Bunello, ove esiste un salto utile di 1,70 metri. Considerando una portate media di 3,00 m3/s e un rendimento complessivo pari al 75%, la potenza disponibile è di circa 37 kW. Complessivamente sono tanti i cantieri aperti e chiusi in tempo dal Consorzio nella stagione invernale 2013/2014 e molti i soldi statali, regionali e fondi propri spesi rapidamente attuando economie che non incidano sulla qualità degli interventi. “Siamo molto soddisfatti per l’importanza delle opere realizzate e per l’importo complessivo dei lavori, pari a 22,5 milioni”, spiega il presidente Dentesano, che nel corso del Consiglio dei delegati del Consorzio ha raccolto la soddisfazione dei componenti per i risultati conseguiti a nome di tutti i partecipanti. “La maggiore soddisfazione è rappresentata dalla conferma - dati alla mano - che i Consorzi di bonifica regionali sono uno strumento operativo irrinunciabile nella gestione e nella tutela del territorio agricolo ed extra agricolo”, conclude Dentesano. regionale 10 RIFORMA DELLA PAC: di Marco Malison ATTENZIONE AL GREENING I pagamenti 2015 dipendono anche dalle scelte sulle semine autunnali A tutti è ormai noto che a partire dal 2015 cambiano in modo radicale le modalità di erogazione degli aiuti PAC. Una vera rivoluzione che ridefinisce quali sono i soggetti beneficiari e quali gli esclusi, il numero e il valore dei titoli assegnati ad ogni azienda, le superfici ammissibili a premio, le regole di condizionalità, la tipologia degli aiuti accoppiati ecc. Sebbene a Bruxelles la riforma abbia mosso i primi passi nel lontano 2010, il negoziato è stato così complesso che gli ultimi regolamenti esecutivi sono stati approvati nel corso dell’estate. Le scelte nazionali, oramai sancite da un accordo politico, devono tuttavia essere ancora ufficializzate con i gli ultimi decreti ministeriali e tradotte in procedure con le circolari dell’organo di coordinamento (AGEA). Verosimilmente per completare il quadro normativo serviranno ancora almeno un paio di mesi. Questo per dire che ci sono diversi aspetti da approfondire e pertanto al momento non è possibile fornire tutte le risposte che le imprese desiderano avere. Ad ogni buon conto nelle prossime settimane Coldiretti organizzerà numerose riunioni sul territorio in occasione delle quali sarà presentato lo stato dell’arte della riforma. C’è tuttavia un aspetto che, pur nella carenza di dettagli, necessita di una valutazione urgente da parte degli agricoltori in quanto potrebbe orientare le scelte relative alle semine autunnali. Stiamo parlando del “greening” (da alcuni chiamato anche “pagamento ecologico” o “pagamento verde” o “inverdimento”) ovvero di quella quota di aiuti che viene riconosciuta all’agricoltore in quanto tutore, per conto della collettività, di quel patrimonio pubblico rappresentato dall’ambiente (suolo, acqua, aria, ecositemi) e dal paesaggio. Naturalmente il pagamento di questa quota, che per alcune tipologie di azienda potrebbe valere un terzo dell’ammontare complessivo dei pagamenti, è subordinato al rispetto di tre regole auree la cui trasgressione fa scattare una serie di penalità economiche proporzionali alla gravità dell’inadempimento. Tali regole, salvo specifiche eccezioni, devono essere rispettate contestualmente. 1) DIVERSIFICAZIONE COLTURALE – Questa regola ha l’obiettivo di porre un freno alla monocoltura estensiva che, in generale, è sinonimo di riduzione della biodiversità e degrado degli ecosistemi. Si applica alle sole superfici a seminativo (le colture permanenti quali frutteti, vigneti, oliveti, pascoli sono esentate) e sostituisce la “rotazione colturale”, sicuramente più efficace dal punto di vista agronomico per la conservazione della fertilità dei suoli ma impossibile da verificare in termini am- ministrativi. La diversificazione colturale prevede che: • se in azienda la superficie a seminativi è compresa tra 10 e 30 ettari, la coltura principale non può superare il 75% della superficie seminabile; • se in azienda la superficie a seminativi è superiore a 30 ettari la coltura principale non può superare il 75% della superficie seminabile e la somma delle due colture principali non può superare il 95%. Per contro l’obbligo a diversificare le colture non sussiste quando: • la superficie aziendale a seminativi è inferiore a 10 ettari; • i seminativi sono per oltre il 75% destinati a foraggere e/o a riposo a condizione che la parte restante non superi i 30 ettari; • la superficie ammissibile a premio è costituita per oltre il 75% da prato permanente per foraggio e/o colture sommerse condizione che superficie a seminativi non superi i 30 ettari. Le colture sono considerate diverse se, con riferimento alla classificazione botanica, appartengono a generi diversi (es: frumento tenero e frumento duro sono assimilabili mentre orzo e frumento sono considerate diverse) ad eccezione di solanacee, cucurbitacee e brassicacee per le quali si considera la specie (melanzane e patate sono considerate diverse anche se appartenenti al medesimo genere ). 2) MANTEMIMENTO DEI PRATI E PASCOLI PERMANENTI – Il regolamento comunitario impone agli stati membri di preservare i prati e i pascoli permanenti che sono sensibili sotto il profilo ambientale. Di fatto è confermato il divieto alla conversione in seminativo di queste superfici se inserite in zone “Natura 2000” (Sic e Zps) già sancito dagli specifici piani di gestione o dalla condizionalità. Inoltre la Regione potrebbe individuare altri prati e pascoli esterni a tali zone e notificarli ad AGEA per sottoporli al medesimo divieto. 3) AREE DI INTERESSE ECOLOGICO (EFA) – Dei tre vincoli previsti dal “greening” questo è sicuramente quello meno chiaro in quanto a definizioni e futuro funzionamento. Prevede che, quando i seminativi di un’azienda superano i 15 ettari di estensione, l’agricoltore deve destinare ad EFA almeno il 5% della superficie dichiarata come seminativo. Tale percentuale potrebbe essere innalzata al 7% a partire dal 2018. 11 regionale Possono essere considerate EFA le seguenti superfici: • superfici con colture azotofissatrici (soia, trifogli, erba medica ecc.) • terreni lasciati a riposo; • superfici con bosco ceduo a rotazione rapida, senza impiego di concime minerale e/o prodotti fitosanitari; • superfici oggetto di imboschimento secondo le norme dello sviluppo rurale; • ettari agroforestali che ricevono o hanno ricevuto sostegno da sviluppo rurale; • terrazze; • elementi del paesaggio, compresi gli elementi adiacenti ai seminativi aziendali; • fasce tampone, comprese le fasce tampone occupate da prati permanenti, a condizione che queste siano distinte dalla superficie agricola ammissibile adiacente; • fasce di ettari ammissibili lungo le zone periferiche delle foreste. È necessario tuttavia precisare che per alcune di queste tipologie di superfici l’individuazione non è così imme- diata e, oltretutto, per ognuna di esse è definito uno specifico fattore di conversione in mq di EFA (es: 1 mq di soia = 0,7 mq di EFA). In attesa dei necessari chiarimenti, per eventuali conteggi consigliamo prudenzialmente di considerare per ora come EFA esclusivamente le prime quattro voci. Similmente a quanto già descritto per la diversificazione colturale, l’obbligo di avere aree di interesse ecologico non si applica se: • oltre il 75% dei seminativi aziendali sono utilizzati per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio, per terreni lasciati a riposo, investiti a colture leguminose o sottoposti a una combinazione di tali tipi di impieghi, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali impieghi non siano superiori a 30 ettari; • oltre il 75% della superficie agricola aziendale ammissibile è costituita da prato permanente, utilizzata per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio o investita acolture sommerse o è sottoposta a una combinazione di tali tipi di impieghi, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali impieghi non siano superiori a 30 ettari. NOVITÀ PER I DIESEL TANK: NIENTE SCIA PER I DEPOSITI CON CAPACITÀ INFERIORE A 6 METRI CUBI di Raffaella Tassotti Lo scorso agosto è stata pubblicata la legge 11 agosto 2014, n. 116 che ha convertito il D.L. del 24 giugno 2014 n. 91, meglio noto come decreto “campolibero” e recante una serie di misure a tutto campo pensate per il rilancio dell’economia. Alcune disposizioni urgenti interessano oltre che il settore agricolo anche la tutela ambientale, l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica ed universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese ed il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche. Tra le novità del decreto ci preme evidenziare quanto indicato nell’articolo 1-bis in materia di prevenzione incendi in base al quale le imprese agricole che detengono depositi mobili di carburante aventi una capacità inferiore a 6 mc, anche se muniti di erogatore, non sono più tenute ad ottemperare agli adempimenti previsti dal D.P.R. del 1° agosto 2011, n. 151 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi”. Di fatto, questi soggetti sono esonerati dalla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Per contro i depositi o le cisterne di carburante che superano la capienza di 6 mc, pur rimanendo al di sotto di 9 mc che qualifica la categoria A con attività a basso rischio di incendio, restano assoggettati a quanto previsto dal D.P.R. del 1° agosto 2011 n. 151 e debbono quindi presentare la SCIA al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco attraverso lo sportello unico delle attività produttive. Quando il dieseltank supera i 9 mc di capacità, tipologia che rientra nella categoria B con rischio medio di incendio, il titolare dell’impresa dovrà presentare la SCIA precedu- ta dalla richiesta di parere di conformità del progetto da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Ciò premesso, è comunque responsabilità del legale rappresentante dell’impresa accertarsi che l’installazione e l’utilizzo di contenitori o distributori mobili ad uso privato per liquidi di categoria C (gasolio od oli minerali) impiegati esclusivamente per il rifornimento di macchine ed auto all’interno dell’impresa, rispettino quanto segue: • presenza di idonea omologazione come previsto dal decreto del Ministro dell’Interno del 31 luglio 1934; • presenza di un bacino di contenimento di capacità non inferiore alla metà della capacità geometrica del contenitore, di una tettoia di protezione dagli agenti atmosferici realizzata in materiale non combustibile e di idonea messa a terra; • un’area completamente sgombra e priva di vegetazione che possa costituire pericolo di incendio avente una profondità non minore di 3 mt. • l’installazione in prossimità dell’impianto di almeno tre estintori omologati portatili per classi di fuochi A-B-C con capacità estinguente non inferiore a 39A 144BC, idonei anche all’utilizzo su apparecchi sotto tensione elettrica; • preveda la realizzazione degli impianti e delle apparecchiature elettriche avvalendosi di installatori qualificati a cui spetta l’obbligo di rilasciare idonea Dichiarazione di Conformità. Si ricorda infine che la corretta gestione dei diesel tank rientra tra le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (B.C.C.A.) della “condizionalità” ed è quindi requisito essenziale per l’ottenimento del Premio Unico. regionale 12 ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITÀ DECADENZA DELLA CESSIONE VOLONTARIA DEL BENE di Fulvia Coloricchio Nel giugno 2011 la Corte Costituzionale con la sentenza n. 181 ha dichiarato illegittimo il metodo di conteggio dell’indennità provvisoria che viene offerta al proprietario che subisce la perdita del proprio bene in vista della realizzazione di un’opera di preminente interesse per la collettività. Questa sentenza ha stravolto non solo il sistema della determinazione del giusto indennizzo, ma ha anche vanificato uno dei cardini su cui si è fondato fino ad oggi il sistema espropriativo ovvero la cessione volontaria del bene. Dal 1971 ad oggi, al proprietario dell’immobile che in vista della realizzazione dell’opera di pubblica utilità cedeva volontariamente il bene, la legge riconosceva un aumento dell’indennità dovuta abbreviando così i tempi di acquisizione dell’area e eliminando gran parte del contenzioso. Ovviamente la mancata accettazione dell’indennità offerta faceva decadere automaticamente il diritto a queste indennità, il che costituiva un ottimo incentivo ad accettare. Per quanto riguarda i terreni a destinazione agricola, il conteggio dell’indennizzo dovuto al proprietario si fondava sul Valore Agricolo Medio (VAM) stabilito da un’apposita commissione istituita dalla legge e composta da esperti in più settori. Il cosiddetto VAM, teneva conto del valore di mercato dei terreni desunto dai contratti di compravendita riferiti a comuni con caratteristiche economiche più o meno simili che venivano raggruppati in regioni agrarie più o meno omogenee. Il VAM costituiva così la partenza per offrire l’indennità provvisoria al cittadino, a cui si sarebbero aggiunte le indennità per la cessione volontaria del terreno, pari a un più 50% per il proprietario che non coltivava direttamente il fondo, mentre per i diretto coltivatori il VAM sarebbe stato triplicato. In caso di rifiuto della cessione volontaria, il proprietario quale che fosse la sua qualifica avrebbe perso le indennità aggiuntive e la stima della somma dovuta era demandata alla Commissione Provinciale. Esiste un altro indennizzo e riguarda l’affittuario del terreno che aveva e ha tutt’ora diritto ad un’indennità separata a tutela del lavoro che perde pari ad una volta il VAM, ma trattandosi di un’indennità completamente diversa di quella stabilita per il proprietario e che non era e non è sottoposta ad alcuna accettazione, non è stata toccata dalla dichiarazione di incostituzionalità. Nella nostra regione il VAM era abbastanza aderente al valore del mercato, perciò tranne in casi in cui l’indennità provvisoria fosse marcatamente inferiore ai danni che l’azienda agricola pativa a causa della sottrazione del terreno e che la triplicazione del VAM non avrebbe in ogni caso coperto, il sistema aveva raggiunto lo scopo che la legge si era prefissa. Per quanto riguardava invece i terreni edificabili ovvero non agricoli, la determinazione dell’indennità è risultata sempre più difficile rispetto ai terreni agricoli anche perché le somme corrisposte in questo caso erano e sono soggette a tassazione, mentre le indennità derivanti dall’espropriazione di aree agricole ne sono esenti. Particolare interesse riveste questa questione, perché è la legislazione che si è succeduta negli anni per la determinazione degli indennizzi per i terreni edificabili che ha dato origine a numerose sentenze fino a quelle della Corte Costituzionale (n.348 e n. 349 del 2007) che ne hanno dichiarato l’incostituzionalità e dalle quali è discesa la n.181/2011. In caso di terreni edificabili, infatti, per molti anni il conteggio si è fondato su dei criteri astratti predeterminati che essendo del tutto slegati dal prezzo di mercato del bene ha determinato la violazione di un principio consolidato della Corte di Strasburgo, ovvero “ la rottura del giusto equilibrio tra le esigenze dell’interesse generale della comunità ed il principio della salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo ..” ripreso dalla nostra Corte Costituzionale nelle citate sentenze. Considerato, quindi, che anche la determinazione della indennità di un terreno a destinazione agricola si fonda su criteri generici (qualità colturali medie, regioni agrarie simili) che nulla hanno a che vedere con il prezzo di mercato di quel determinato bene, è discesa la dichiarazione di incostituzionalità del VAM. La sentenza 181/2011 recependo il principio in base al quale l’indennizzo si fonda sul principio del giusto ristoro identificato come un valore che non deve certamente essere irrisorio, ma nel contempo non è necessario che si concretizzi un ristoro integrale, ha di fatto eliminato le indennità aggiuntive per il proprietario. L’indennità base, infatti, costituendo di per sé il giusto ristoro non può beneficiare dell’aumento delle indennità aggiuntive perché si supererebbe il valore del ristoro integrale, in violazione a quanto stabilito dalla Corte di Strasburgo. Nei mesi successivi all’emanazione della 181/11, Coldiretti ha sostenuto che la cessione volontaria del bene avendo lo scopo di facilitare la procedura espropriativa evitando i contenziosi e di compensare la perdita di uno strumento di lavoro per il proprietario coltivatore diretto, non era stata toccata dalla dichiarazione di incostituzionalità che riguardava solo il metodo di conteggio dell’indennità base e non quindi le indennità aggiuntive (+ 50% al proprietario non coltivatore diretto – triplicazione per il proprietario coltivatore diretto) Nell’aprile di quest’anno sulla questione si è espressa anche la Corte di Cassazione (sent. N. 9269/14) che ha tolto ogni dubbio stabilendo che “ il sistema premiale della triplicazione dell’indennità… deve ritenersi abrogato per incompatibilità con il nuovo assetto normativo..” e viene 13 regionale confermata invece l’indennità aggiuntiva dovuta all’affittuario perché posta a tutela del lavoro e si fonda perciò su criteri diversi di quella stabilità per la proprietà. Attualmente le somme dovute sia per i terreni edificabili che per quelli agricoli sono così determinate: • PROPRIETARIO NON COLTIVATORE DIRETTO = stima secondo i nuovi criteri; • PROPRIETARIO COLTIVATORE DIRETTO = stima di cui sopra più 1 volta il VAM; • AFFITTUARIO COLTIVATORE DIRETTO = 1 volta il VAM. Tolto quindi l’incentivo ad accettare, la cessione volontaria del bene ha di fatto perso gran parte della sua rilevanza, perciò il cittadino che non si ritiene soddisfatto dell’offerta può percorrere due strade. La prima possiamo chiamarla “silenzio rifiuto”, ovvero alla notifica della proposta da parte dell’ente non viene dato alcun risconto, perciò decorsi trenta giorni la somma offerta sarà depositata presso la cassa depositi e prestiti ed in seguito sarà emanato il decreto di esproprio. Sarà poi redatto un elenco dei proprietari che non hanno concordato l’indennità e a queste persone sarà dato un termine di 20 gg per esercitare la facoltà di avvalersi, per la determinazione dell’indennità, di una terna di tecnici e in caso affermativo di nominarne uno, gli altri due saranno nominati rispettivamente dall’ente espropriante e dal Tribunale di competenza territoriale. In caso di ulteriore silenzio da parte del proprietario, l’ente chiederà che sia la Commissione a ciò deputata per legge a determinare l’indennità e tale decisione sarà comunicata ai proprietari. Se i proprietari persisteranno nel silenzio, la somma rimarrà depositata con le eventuali integrazioni in più o in meno fissate dalla commissione oppure sia l’espropriato che l’Ente possono impugnare presso la Corte di Appello l’indennità determinata dalla Commissione. La seconda possibilità è di nominare un proprio tecnico e di affidare quindi la determinazione ai tre arbitri che sono obbligati a produrre una stima che può essere superiore, inferiore o uguale a quella proposta dall’ente e a seconda dell’importo le spese dell’arbitrato saranno imputate rispettivamente all’ente, al cittadino o ripartite tra le parti. Anche questa stima può essere impugnata presso la Corte di Appello di competenza territoriale. È più che evidente quindi che il contenzioso subirà una grossa impennata, non si sa con quale beneficio sia per gli enti visto che la procedura invece di snellirsi si è appesantita sia per tutti i cittadini, non solo gli espropriati che dovranno patire ancora una volta i costi delle lungaggini burocratiche. La presente esposizione vista la complessità dell’argomento non può considerarsi esaustiva, perciò per ogni ulteriore informazione o chiarimento la dott.ssa Fulvia Coloricchio della Coldiretti di Udine è a disposizioni nei normali orari di ufficio. MODELLI RED 2014 ENTRO IL 15 FEBBRAIO 2015 L’Inps ha comunicato che sta provvedendo in questi giorni all’invio dei cd “Bustoni Red” per la consueta verifica dei redditi dei pensionati che percepiscono prestazioni il cui diritto dipende dal non superamento di un certo limite di reddito (trattamento minimo, assegni familiari, maggiorazione sociale, ecc.) La sca- denza per la presentazione delle dichiarazioni Red 2014 è il 15 febbraio 2015. Quella per i solleciti Red 2012 (reddito 2011) entro 60 gg. dal ricevimento della richiesta. Si invita pertanto a presentare con sollecitudine al Patronato e al CAF il modello di richiesta per la predisposizione delle dichiarazioni da inviare all’Inps. INVALIDI CIVILI Ogni anno l’Inps chiede ai titolari delle provvidenze economiche d’invalidità civile la dichiarazione per attestare la permanenza o meno dei requisiti amministrativi di ricovero gratuito e della mancanza di attività lavorativa, ai sensi di quanto disposto dalla normativa vigente (art. 1 legge 662/1996, legge 247/2007). Lo stesso requisito del ricovero è rilevante anche ai fini della misura dell’assegno sociale. Viene inoltre richiesta, ai titolari di assegno sociale ovvero di pensione sociale, l’attestazione sulla permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia. Modello ICRIC: Titolari di prestazione INV CIV (fascia 33, 38, 41, 42, 44, 45, 47, 49, 50), dichiarazione di responsabilità relativa all’eventuale ricovero a titolo gratuito. Modello ICRIC – Indennità di Frequenza: Titolari di prestazione INV CIV (fascia 47, 49, 50) dichiarazione di responsabilità relativa alla frequenza scolastica obbligatoria, frequenza di centri formazione-addestramento pro- fessionale, frequenza di centri ambulatoriali. Da quest’anno, per i titolari di indennità di frequenza è necessario acquisire la sola denominazione della scuola frequentata, e del relativo periodo. Modello ICLAV - Titolari di prestazione INV CIV (fascia 34, 35, 36, 40, 48), dichiarazione di responsabilità relativa allo svolgimento o meno di attività lavorativa. Modello ACCAS/PS - Titolari di pensione sociale/assegno sociale devono effettuare una dichiarazione di responsabilità relativa alla permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia. Inoltre i titolari di assegno sociale devono effettuare una dichiarazione di responsabilità relativa all’eventuale ricovero a titolo gratuito. Ai soggetti per i quali non risulta rientrata la dichiarazione relativa all’anno 2012, viene inviato il sollecito del modello ICRIC. La scadenza per la presentazione dei modelli è il 15 febbraio 2015. regionale 14 FINANZIA LE IMPRESE AGRICOLE di Marco Malison A NOVEMBRE I NUOVI BANDI PER LA SICUREZZA ne uno spostamento incontrollato; sistemi protettivi che impediscano l’accesso a parti meccaniche in movimento; opportuni mezzi di accesso al posto di guida riconducibili a gradini, scalette, maniglie e corrimani; protezioni contro i rischi di contatto o di prossimità delle parti del trattore a temperatura elevata; zavorre; segnalatori acustici; silenziatori; dispositivi di illuminazione o segnalazione luminosa. Queste spese devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data di pubblicazione del bando. Resta comunque a carico dell’impresa ogni onere economico nel caso in cui la propria domanda di partecipazione non si collochi in graduatoria in posizione utile ai fini dell’ottenimento del finanziamento. Per contro non sono ammesse le spese relative all’acquisto di beni usati, all’attività svolta dal personale dipendente dell’impresa richiedente, alla vendita di beni oggetto del contributo da parte dei soci e/o componenti dei soggetti beneficiari e ogni altra spesa non riferita ai progetti. Dal 3 novembre al 3 dicembre 2014, nella sezione “servizi online” del portale www.inail.it le imprese avranno a disposizione una procedura informatica per inserire la domanda di partecipazione al bando. Prerequisito necessario per accedere alla procedura di compilazione della domanda è che l’impresa sia in possesso di un codice ditta registrato negli archivi Inail. Le imprese non soggette ad obbligo assicurativo che ne siano sprovviste potranno iscriversi cliccando sull’etichetta “registrati” collocata nella home page del sito. L’Inail finanzia le piccole e micro imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e della lavorazione dei materiali lapidei per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura. Per il 2014 il bando Fipit mette a disposizione 30 milioni di euro ripartiti tra i tre settori di attività. Per il finanziamento dei progetti del settore agricoltura stanzia 15.582.703 euro. Per il settore agricolo in Friuli Venezia Giulia sono disponibili complessivamente 252.129 euro. Il contributo è erogato in conto capitale fino ad una misura massima corrispondente al 65% dei costi sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto, al netto dell’Iva. Il contributo massimo per ciascuna impresa, nel rispetto del regime “de minimis”, non può comunque superare l’importo di 50.000 euro, mentre quello minimo ammissibile è pari a 1.000 euro. Per il settore agricolo sono ammessi a contributo unicamente i costi relativi a installazione o adeguamento dei dispositivi di protezione dei trattori agricoli e forestali con riferimento particolare a struttura di protezione in caso di capovolgimento; sedile del conducente e/o passeggero predisposto con punti di ancoraggio per la cintura di sicurezza; dispositivo che renda impossibile avviare il motore del trattore se tale operazione rischia di provocar- PIÙ VALORE ALLA TUA IMPRESA Una struttura moderna e dinamica, specializzata nel credito e nella finanza di impresa in agricoltura. Un vero punto di riferimento su tutto il territorio nazionale per favorire l’accesso al credito, sostendendo ed incentivando la pianificazione di investimenti nel settore agricolo e delle cooperative appartenenti ad ogni settore agroalimentare. • • • • • • ALCUNI DEI NOSTRI PRODOTTI Conti correnti dedicati Anticipo contributi (PAC e PSR) Finanziamento per la conduzione Consolidamento passività pregresse Acquisto di capi di allevamento Finanziamenti per impianti vigneto e frutteto • • • • • • • Prestiti per eventi straordinari legati a calamità Mutui agrari Mutui legati ai Piani di Sviluppo Rurale (PSR) Finanziamenti per la multifunzionalità Finanziamenti per Agroenergia (fotovoltaico, biogas, rinnovabili..) Finanziamenti dedicati al settore della pesca ed acquacoltura Vi invitiamo pertando a prendere subito contatto con i referenti di CreditAgri presso: Coldiretti Udine - Gorizia - Trieste: Ugo Totis tel. 334 6051412, email: [email protected] • Coldiretti Pordenone: Vinicio Milan tel. 335 6051412, email: [email protected] CreditAgri Italia s.c.p.a. Sede Legale e Direzione Generale via XXIV Maggio, 43 - 00187 Roma www.creditagri.com 15 SPECIALE EPACA MALATTIE PROFESSIONALI: QUANDO IL LAVORO COSTITUISCE LA CAUSA Negli ultimi anni, il numero delle malattie professionali, riconosciute dall’Inail a livello nazionale è aumentato in modo esponenziale. Un fenomeno che è cresciuto non tanto per la comparsa di nuove patologie, ma soprattutto per una nuova “presa di coscienza” dei diritti spettanti ai lavoratori colpiti da patologie correlate al mondo del lavoro. Tra gli ambienti lavorativi a maggiore rischio, l’agricoltura è sicuramente al primo posto! La tipologia di lavoro svolto, di natura particolarmente usurante, unitamente all’utilizzo di attrezzatura e macchinari rumorosi, vibranti, pesanti e a sostanze chimiche aggressive, porta frequentemente a sviluppare gravi patologie, tra le quali troviamo: dolori alla schiena, agli arti superiori, alle articolazioni, ai tendini, ma anche dermatiti, allergie, problemi all’udito, ecc. Il Patronato Epaca – Coldiretti è al primo posto in Italia nella trattazione delle Malattie Professionali. Forte dei suoi 60 anni di esperienza a contatto diretto con le imprese ed i lavoratori, è riuscito negli anni a costruirsi con gli Istituti e le Persone un’immagine forte di credibilità, serietà e professionalità…e con questo spirito ha legato a sé numerose collaborazioni con medici professionisti che suppor- tano l’attività del Patronato nel far valere i diritti a chi, con il proprio lavoro, ha sacrificato anche parte della salute. Vista la categoria che Coldiretti rappresenta, particolarmente interessata dal fenomeno delle malattie professionali, si allega a questo numero del Coltivatore Friulano una scheda, con la quale è possibile segnalare agli Uffici Epaca eventuali problemi di salute, che il nostro medico legale convenzionato valuterà nel massimo rispetto della privacy. Nell’ipotesi ci siano i presupposti per il riconoscimento di un’eventuale Malattia Professionale, sarà cura del Patronato Epaca contattarLa per valutare insieme a Lei e senza impegno le varie possibilità! INDICARE IL PUNTO DEL DOLORE. (BARRANDO LE VOCI INTERESSATE) O DX O SX O te te O DX O SX eso test DX O SX DX O SX testo testo DX O SX test testo DX O SX DX O SX test MODULO DA COMPILARE E RICONSEGNARE redazionale 16 ALL’ UFFICIO ZONA EPACA - COLDIRETTI PIÙ VICINO LA INVITIAMO A COMPILARE IL PRESENTE QUESTIONARIO E CONSEGNARLO AD UN NOSTRO OPERATORE. SUCCESSIVAMENTE SARÀ CONTATTATO PER VALUTARE SE HA DIRITTO AL RICONOSCIMENTO DI UNA MALATIA PROFESSIONALE INDENNIZZABILE DALL’INAIL. LA NOSTRA ASSISTENZA È GRATUITA NON CESTINI IL QUESTIONARIO POTREBBE AVERE DIRITTO AD UNA LIQUIDAZIONE ECONOMICA UNA TANTUM O AD UNA PENSIONE MENSILE RILEVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI Nome e Cognome __________________________________________________________________________ Telefono ____________________________ INDIRIZZO @-mail ______________________________________ Attuale attività/mansione: ___________________________________________________________________ Tipologia: (barrare quella che interessa) Coltivatore diretto TITOLARE COADIUVANTE = mansione_______________________________________ Artigiano TITOLARE COADIUVANTE = mansione_______________________________________ Commerciante TITOLARE COADIUVANTE = mansione_______________________________________ Dipendente TITOLARE COADIUVANTE = mansione_______________________________________ Soffre di disturbi o dolori in una di queste parti del corpo? SPALLA SCHIENA dolore ai movimenti SI NO dolore sollevando pesi SI NO dolore a riposo SI NO dolore ai movimenti SI NO dolore sollevando pesi SI NO COLLO dolore mantenendo una posizione SI NO GOMITO dolore ai movimenti SI NO POLSO dolore ai movimenti del polso SI NO MANO dolore alle dita SI NO ha formicolio SI NO TOSSE SI NO AFFANNO SI NO ALLERGIE SI NO DERMATITI SI NO 17 TERRANOSTRA TERRANOSTRA IMPORTANTI NOVITÀ PER L’AGRICOLTURA DALLA NUOVA LEGGE REGIONALE di Giancarlo Vatri La Regione con la Legge del 26 giugno 2014 n.11 ha prov- mento con ponti carrabili di beni del demanio idrico veduto a riordinare e semplificare diverse norme in mate- regionale nel caso in cui il concessionario dichiari di ria agricola, forestale e sulla bonifica. Ricordiamo le più essere in possesso del requisito di imprenditore agrisignificative iniziando da quelle riguardanti l’agriturismo. colo, s’impegni a consentire il libero passaggio e l’oAll’art. 4 si equipara l’attività ittituristica all’agri- pera di attraversamento è utilizzata quale accesso al turismo prevedendo l’applicazione ad essa del- fondo per l’esercizio della propria attività agricola. la normativa regionale in materia e, nel con- L’art. 36 estende a tutti i tipi di impresa operanti nell’atempo, recependo la legge quadro nazionale. groalimentare regionale la possibilità di accedere ai fiL’art. 5 consente di svolgere l’attività agrituri- nanziamenti per realizzare progetti di cooperazione fra stica anche utilizzando contratti di associazio- imprese. Tali progetti devono essere finalizzati a realizne in partecipazione a condizione, però, che le zare economie di scale ed una maggiore efficienza proparti siano imprenditori agricoli professionali. duttiva o commerciale, a condizione, però, che i prodotti L’art. 8 consente il riconoscimento anche dei cor- provengano prevalentemente da unità produttive regiosi di formazione frequentati in altre regioni, pur- nali. I finanziamenti, attraverso il Fondo di rotazione, ché compatibili con quanto stabilisce la normativa sono consentiti fino a una durata massima di 10 anni. regionale. Prevede inoltre una deroga alle sanzioni L’art. 38 aggiorna la indicazione dei beneficiari degli nel caso in cui l’ERSA non provveda ad organizzare interventi del Fondo di rotazione in agricoltura indivitempestivamente i corsi di formazione professionale. duandoli nelle imprese di produzione, trasformazione, L’art. 9 introduce la SCIA (Segnalazione certificata di commercializzazione e promozione di prodotti agricoli. inizio attività) in sostituzione dell’autorizzazione co- L’art. 40, con l’intento di promuovere la competitività munale in caso di apertura di nuova attività o di va- della filiera agroindustriale regionale, la valorizzazioriazione di una già esistente. Si tratta di una modi- ne delle produzioni agricole tipiche e il miglioramento fica importante che, accogliendo del reddito dei produttori agricoanche una richiesta presentata li, amplia l’operatività del Fondo di Coldiretti ancora due anni fa, di rotazione anche a favore delle semplifica le procedure ed elimigrandi imprese. L’erogazione dei na una sperequazione che pefinanziamenti è condizionata dalnalizzava l’attività agrituristica. la preventiva approvazione di un Altre norme riguardano il suapposito regolamento da parte bingresso, le sanzioni in caso della Commissione UE. di inosservanza delle norme Infine l’art. 41, per consentire il in materia di agriturismo, ecc. rafforzamento a lungo termine Successivamente l’art. 21 redella struttura finanziaria delgolamenta l’iscrizione dei prole imprese, prevede l’erogaziodotti agroalimentari tradine di finanziamenti a carico del zionali nell’apposito Elenco Fondo con una durata fino a 15 istituito presso l’ERSA che è anni- L’accesso a tale intervento deputata a svolgere l’istruttoè consentito anche alle imprese ria ai fini del riconoscimento. che siano beneficiarie di finanL’art. 23 amplia l’operativiziamenti già concessi ed erogatà del Fondo regionale per le ti ai sensi dei medesimi regolaospitalità emergenze in agricoltura conmenti e non ancora estinti. ambiente sentendo anche il ristoro dei Altre disposizioni riguardano l’agenuinità danni causati ai boschi dalle gricoltura biologica, la bonifica, valori calamità atmosferiche e natula pesca, l’ERSA e le foreste. territorio rali, oltre che dalle fitopatie. Quanti avessero interesse ad apvacanza L’art. 35 prevede una riduprofondire i temi trattati possono zione del 50% del canone di rivolgersi agli uffici della Coldivisita il sito www.terranostra.it concessione per l’attraversaretti. agriturismo 2014 VITIVINICOLO 18 TESTO UNICO DEL VINO: DEPOSITATA LA PROPOSTA DI LEGGE DELLA COLDIRETTI Lettera del presidente Ermacora a tutti i parlamentari del Fvg Il 28 agosto, condividendo una proposta formulata da Coldiretti, l’on. Oliverio Nicodemo (PD), membro di maggioranza della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha depositato un articolato disegno di legge per il riordino normativo dell’intero settore vitivinicolo. Il documento, controfirmato dagli on. Michele Anzaldi, Colomba Mongiello e Giorgio Zanin è la risposta all’inderogabile esigenza di semplificazione amministrativa all’interno del comparto e vuole rappresentare una alternativa al disegno di legge “Sani” (cosiddetto “Testo Unico del vino” da qualche settimana già in discussione presso Commissione Agricoltura della Camera) il quale appare come una mera collazione di norme esistenti senza la necessaria spinta riformatrice che il settore attende da troppo tempo. Anche la proposta di Coldiretti è strutturata sotto forma di “testo unico” ma, con i suoi 76 articoli e l’abrogazione di una quindicina di leggi, decreti legislativi e ministeriali, propone importanti novità. Anzitutto si prevede un sistema informatico unico su scala nazionale che metta a sistema tutte le informazioni, comunicazioni, domande, autorizzazioni, registri e documenti di accompagnamento e renda possibile il coordinamento delle attività di Marco Malison delle Amministrazioni e degli organismi di controllo, eliminando ripetizioni di adempimenti a carico delle imprese e riducendo le visite ispettive in azienda. In secondo luogo una revisione dell’attuale sistema di certificazione dei vini di qualità (DOC e IGT) che consenta la libera scelta dell’organismo di certificazione da parte del produttore. E inoltre: il coordinamento e l’adeguamento del sistema sanzionatorio con una più chiara e efficace applicazione dell’istituto della diffida, il controllo ispettivo sulla base dell’analisi dei rischi, il potenziamento dell’autocontrollo aziendale, la semplificazione degli adempimenti doganali/accise, la tutela e supporto delle esportazioni dei prodotti vitivinicoli “Made in Italy”. Il presidente Coldiretti Fvg Dario Ermacora ha scritto a tutti i parlamentari eletti in Friuli Venezia Giulia chiedendo loro di sostenere il disegno di legge possibilmente anche controfirmandone la proposta. “Non è un provvedimento di carattere politico ma semplicemente un atto di buon senso e di buona amministrazione – ha commentato Ermacora – per questo motivo Coldiretti resta a disposizione di tutti i parlamentari, di maggioranza e di opposizione, per spiegare nel minimo dettaglio le motivazioni e la validità delle soluzioni proposte”. Stoccaggio del Prosecco DOC 2014 Anche quest’anno il Consorzio per la tutela della DOC Prosecco ha chiesto l’attivazione dello stoccaggio obbligatorio di parte della produzione derivate dalla vendemmia 2013. La misura amministrativa, volta al mantenimento dell’equilibrio di mercato, interessa tutte le produzioni in funzione del’età del vigneto e della resa ad ettaro ottenuta. Sono esentate dallo stoccaggio le uve biologiche certificate. Non sarà possibile ottenere vini IGT con riferimento al nome di vitigno “Glera” per tutti i vini ottenuti da superi (di campagna e/o di cantina) della DOC Prosecco nonché dal declassamento volontario della quota sottoposta a stoccaggio. Considerata la necessità di tracciare la produzione e consentire all’organismo di controllo (Valoritalia) l’eventuale certificazione anche prima della presentazione della dichiarazione vitivinicola/rivendicazione delle uve, è necessario: • • • • sui documenti di trasporto indicare sempre “uve/ mosti/vini di Glera atto a dare Doc Prosecco” specificando i quantitativi (ql o hl) soggetti a stoccaggio e quelli non soggetti a stoccaggio; sui registri di carico/scarico tenere separati (colonne diverse) i quantitativi soggetti a stoccaggio e non soggetti a stoccaggio; se si rendesse necessario presentare allegati preventivi di rivendicazione, predisporre modelli diversi a seconda del limite di resa delle superfici (vigneti 2° anno, vigneti dal 3° anno in poi, vigneti biologici) indicando con precisione i quantitativi e le superfici di competenza. in sede di dichiarazione vitivinicole – compatibilmente con i sistemi informatici messi a disposizione dall’OPR - rivendicare separatamente i quantitativi per tipo di vigneto (vigneti 2° anno, vigneti dal 3° anno in poi, vigneti biologici). vigneti al 2° anno (campana 2011/2012) vigneti dal 3° anno (campagna 2010/2011 e antecedenti) vigneti a conduzione biologica (certificati) quantitativi non soggetti a stoccaggio Fino a 87 q/ha fino a 145 q/ha 108 q/ha al 2° anno 180 q/ha dal 3° anno quantitativi soggetti a stoccaggio i quantitativi eccedenti gli 87 fino a massimo 108 q/ha i quantitativi eccedenti i 145 fino a massimo 180 q/ha esentati dallo stoccaggio 19 regionale GIORNATA PER LA CUSTODIA DEL CREATO Nel calendario della Chiesa ortodossa l’anno liturgico inizia il primo settembre, giorno della creazione. È una giornata in cui fare memoria riconoscente dell’opera bella e buona della creazione, dono di Dio all’umanità e per continuare a vegliare su di essa e per amministrarla con sapienza senza stravolgerla. Alla Chiesa va dato il merito di aver tenuto vivo in questi anni un discorso complessivo di alto profilo sull’ecologia. La Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e la commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo ha inviato un messaggio per la 9ª Giornata per la custodia del Creato con a tema “Educare alla custodia del Creato, per la salute dei nostri Paesi e delle nostre città”. È un forte richiamo a un rinnovato impegno culturale, alla necessità di denunciare quando i beni della terra vengono sfruttati e manipolati e a una responsabilità attiva nel costruire reti di speranza per il futuro. Per non spezzare il rapporto con il creato è importane prestare attenzione al primo libro scritto per gli uomini che è il libro della natura, una composizione straordinaria che invita a governare e rispettare la terra con le sue risorse, a coltivarla e non a distruggerla. La responsabilità da esercitare nei confronti del creato deve iniziare anzitutto nelle menti e nei cuori che portino a rifiutare una visione strumentale e utilitaristica della vita. Le profanazione consumate ai danni delle nostre città e dei nostri territori non sono soltanto un problema tecnico ma anche etico. La gestione del territorio è dovere di tutti. Questa meravigliosa casa comune che è la terra, da tempo manda segnali di malessere che vanno accolti con la massima sollecitudine e responsabilità. Se non si interviene per la salvaguardia dell’ambiente ci distruggeremo con le nostre mani perché la natura non è un pozzo senza fondo. Entra in gioco la dimensione educativa per formare comportamenti sostenibili con al centro il primato del bene comune e della salubrità della vita. Il creato non è solo un insieme di cose, ma di significati, è luogo culturale ed etico nel quale l’uomo gioca la sua responsabilità davanti alle generazione future. L’ambiente sarà protetto se allo stesso tempo sarà protetto l’uomo perché le due realtà sono intimamente unite. Oggi stiamo toccando il fondo con lo sfruttamento delle risorse naturali e di popoli ma anche dell’uomo, considerato come mezzo e strumento. Bisogna riaccendere quei valori culturali e spirituali che aprono ai nuovi soggetti etici legati alle tematiche ecologiche. Motivo di speranza proviene oggi dall’agricoltura che si fa espressione del territorio attraverso la funzione sociale dell’impresa agricola. Il futuro si comincia a costruire cominciando con il presente. Scommettere sul coltivare e custodire il creato è scommettere su in’economia amica della persona e della agricoltura che è portatrice di tradizioni e valori che mantengono vivo il territorio e le comunità che vi abitano. di don Paolo Bonetti . Consigliere ecclesiastico Coldiretti Fvg La vita è mobile! E allora muoviti, corri in BCC! RACCOGLI LE CARTOLINE! IN PALIO 15 TABLET SAMSUNG GALAXY G E 1 FIAT 500 POP STAR! TA Il concorso “Più Prodotti, Più Vinci” è stato pensato per premiare la tua fedeltà e dare ancora più valore al nostro rapporto. Sottoscrivendo i prodotti e servizi BCC, avrai diritto ad una o più cartoline per partecipare al concorso e vincere i premi in palio. Ogni due mesi 5 tablet ed estrazione finale con il super premio. Buona fortuna, hai tempo fino al 30 novembre 2014! www.bccfvg.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali dei prodotti e dei servizi illustrati e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento ai Fogli Informativi, alle Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID), ai Prospetti Informativi, ai Fascicoli Informativi e alle note informative, disponibili presso le filiali ed il sito internet della Banca. Il presente annuncio non costituisce offerta o sollecitazione all’investimento né consulenza finanziaria o raccomandazione d’investimento. Concorso a premi promosso dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, valido dal 1° aprile 2014 al 31 dicembre 2014, riservato ai clienti BCC che sottoscrivono i servizi indicati nel Regolamento. Montepremi complessivo di € 16.475,00 (IVA esclusa). Regolamento disponibile sul sito www.bccfvg.it, sui siti internet delle BCC del FVG e presso tutte le succursali delle BCC del FVG. udine 20 GIORNATA DEL PENSIONATO E DELLA FAMIGLIA di David Mucci IL 19 OTTOBRE AL BELVEDERE DI TRICESIMO Le adesioni entro il 3 ottobre Organizzata dall’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti di Udine anche quest’anno si svolgerà la tradizionale Giornata del Pensionato e della Famiglia, che si celebrerà domenica 19 ottobre all’albergo Belvedere di Tricesimo. Un momento per ritrovarsi, chiacchierare, ricordare, ballare… in poche parole: passare in compagnia di Amici una piacevole e spensierata giornata. Come da tradizione, la giornata avrà inizio alle 10.30 con la celebrazione della S. Messa direttamente nell’albergo Belvedere. Seguirà il pranzo sociale, con un ricco menù. La giornata sarà allietata dalla musica dal vivo, che proseguirà anche nel pomeriggio. Immancabile il momento della torta con brindisi benaugurante. Per agevolare ed estendere la partecipazione a tutti, verranno organizzati tre bus – transfert dalle varie zone della provincia: il primo con partenza da Villa Santina e fermate a Tolmezzo, Gemona e San Daniele; il secondo da San Pietro al Natisone, passando per Cividale e San Giovanni al Natisone; il terzo da Latisana, con fermate a Cervignano e Palmanova. Il posto in bus può essere prenotato negli Uffici Zona Coldiretti, tramite l’apposita scheda di adesione, versando la rispettiva quota. Il prezzo del pranzo è di 30 euro a persona, con eventuale aggiunta di 5 euro per chi usufruirà del passaggio in bus. Le adesioni si raccolgono entro venerdì 3 ottobre. La partecipazione è aperta a tutti. Scheda di adesione, programma ed informazioni negli Uffici Zona Coldiretti, l’Ufficio Coldiretti di Udine e sul sito Internet www. friuliveneziagiulia.coldiretti.it. Vi aspettiamo numerosi. VERTICE A ENEMONZO SUI DANNI DEI CINGHIALI Il dibattito s’è allargato anche sull’aumento dei nocivi I danni provocati dai cinghiali nel territorio di Enemonzo sono stati al centro di un vertice convocato il 3 settembre dal sindaco di Enemonzo, Franco Menegon, su richiesta dei coltivatori diretti della zona. Nella sede municipale si sono confrontati l’assessore provinciale per la Motorizzazione civile, Caccia e Pesca Marco Quai, il funzionario provinciale Piero Ottogalli, rappresentanti delle associazioni dei cacciatori e i funzionari della Coldiretti. Dopo aver sottolineato l’aggravarsi del problema, l’assessore Quai, d’accordo con le Riserve di Caccia, si è impegnato a far uscire il maggior numero possibile di cacciatori per abbattere gli animali e di estendere la caccia con l’utilizzo dei cani. All’osservazione da parte di numerosi intervenuti che i cinghiali possono essere abbattuti più facilmente di notte, l’assessore ha risposto precisando che esiste un divieto previsto dalla legge nazionale, però, se i danni sono ingenti e i danneggiati presentano le domande di risarcimento agli organi competenti della Provincia al fine di provare l’eccezionalità della situazione, la Provincia può chiedere all’ISPRA di Bologna una deroga al divieto per l’anno 2015. L’assessore ha anche ricordato che il Comune di Ene- monzo, assieme ad altri quattro comuni della zona montana, fa parte di un esperimento finanziato dalla Provincia volto ad allontanare i cinghiali dalle zone coltivate che sta dando dei buoni risultati, fatto riconosciuto anche dai cittadini, ancorché il contenimento della specie purtroppo per ora non è ancora soddisfacente. Nel corso del vertice s’è parlato anche dei danni causati all’agricoltura anche da altri animali selvatici come i caprioli, le nutrie, i corvidi e i piccioni che infestano le stalle con gravi problemi di trasmissione di malattie dai volatili ai bovini che è stato affrontato in varie sedi dall’assessore Quai che ha dimostrato grande sensibilità e impegno nel cercare di arginare i danni visto che ormai è certo che non sarà possibile eliminare del tutto gli animali. La Provincia ha la disponibilità di gabbie per la cattura dei corvidi e anche delle nutrie che possono essere utilizzate solo in accordo con le Riserve di caccia perché gli animali catturati possono essere abbattuti solo dai cacciatori, dietro segnalazione degli agricoltori che dovrebbero controllare due volte al giorno le gabbie. Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Legale della Coldiretti di Udine. 21 udine TOLMEZZO MALATTIE PROFESSIONALI COLDIRETTI INCONTRA LA IMPRESE AGRICOLE Le malattie professionali sono state al centro di un incontro informativo nella sede di Coldiretti di Tolmezzo, incontro organizzato per le aziende agricole del territorio montano e pedemontano. Durante l’incontro, il responsabile del Patronato Epaca, David Mucci, ha spiegato cosa sono le malattie professionali, quali sono le patologie lavoro correlate più ricorrenti, qual è l’iter da seguire per farsele riconoscere dall’Inail e quali sono i diritti che si possono far valere a seguito del riconoscimento. Sono stati analizzati alcuni casi concreti già indennizzati a coltivatori della Zona Carnica. Per un ulteriore ripasso, si rimanda all’inserto staccabile presente in questo numero del Coltivatore, ricordando che il Patronato Epaca, assistito dal proprio medico convenzionato, è sempre disponibile per valutare gratuitamente ogni singolo caso. di David Mucci PENSIONATI, CONVENZIONE TRA L’ASSOCIAZIONE E LO STUDIO DENTISTICO MAGRIS DI TOLMEZZO L’Associazione Pensionati Coldiretti di Udine ha siglato una convenzione con lo Studio Dentistico dott. Magris di Tolmezzo. Lo studio è situato nel centro della città e precisamente in via della Cooperativa 11/d. A tutti gli associati Coldiretti (non solo pensionati) che si rivolgeranno allo studio, verranno applicate le seguenti agevolazioni: prima visita, piano di trattamento e preventivo gratuiti; prima seduta di igiene orale con riduzione del 20%; riduzione del 10% sulle tariffe normalmente applicate alla clientela ordinaria. Il presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti, Mario Nata, ricorda che le collaborazioni siglate con realtà economiche d’eccellenza presenti sul nostro territorio sono sicuramente un valore aggiunto che possiamo e vogliamo portare ai nostri associati. FAUGLIS, A LUISA LAVARONI IL PRIMO PREMIO PER LA FRITTATA É Luisa Lavaroni di Buttrio la vincitrice del concorso gastronomico “La miglior frittata della bassa Friulana”, giunto quest’anno alla 36^ edizione. A sfidarsi tra i fornelli, domenica 27 luglio, nel contesto dei festeggiamenti della sagra paesana di Fauglis, ben 21 partecipanti suddivisi nelle categorie donne, uomini e bambini, che nonostante lo spostamento di giornata e di orario causa maltempo, non hanno mancato di presenziare all’appuntamento diventato ormai fisso. Promosso dal movimento femminile Donne Impresa di Coldiretti, e grazie all’organizzazione di Rosa Medeossi, da sempre impegnata con dedizione ed entusiasmo nella promoziona delle iniziative territoriali per la valorizzazione dei prodotti locali e il mantenimento delle tradizioni, anche quest’anno il concorso è stato un successo. AVVISO CHIUSURA E TRASLOCO UFFICIO ZONA DI TOLMEZZO IL 24 E 25 SETTEMBRE GLI UFFICI DI VIA ROMA 27 RESTERANNO CHIUSI PER IL TRASFERIMENTO NEI NUOVI LOCALI DEL CONSORZIO AGRARIO IN VIA PALUZZA, 33 udine 22 SICUREZZA SUL LAVORO: ECCO IL NUOVO SERVIZIO DI COLDIRETTI UDINE La sicurezza sui luoghi di lavoro è stato il tema principale di due incontri, organizzati dalla Coldiretti di Udine a Basiliano e a Premariacco il 4 e il 12 agosto, rivolti alle imprese agricole che operano con personale dipendente e alle imprese vitivinicole che, specie in periodo di vendemmia, impiegano manodopera avventizia. Il drettore di Coldiretti Udine - Danilo Merz - ha introdotto le serate con una riflessione sull’evoluzione della normativa in materia di infortuni e malattie professionali e sulle responsabilità dei datori di lavoro, nel caso specifico gli imprenditori agricoli, rilevando che negli ultimi anni l’agricoltura è balzata al primo posto come incidenza di infortuni gravi strappando il triste primato all’edilizia. Merz ha pertanto invitato le imprese ad usufruire del servizio di consulenza specializzata, erogato in forma convenzionata dallo studio Zanasi al fine di revisionare il documento di valutazione dei rischi (DVR) presente obbligatoriamente in ogni impresa con dipendenti, ed apportare le necessarie migliorie ai luoghi di lavoro. L’ing. Federico Zanasi ha relazionato sui principali rischi professionali riscontrabili nelle imprese agricole ed ha sottolineato l’urgenza di mettere a norma le macchine operatrici utilizzando officine abilitate ed in grado di rilasciare validi certificati di conformità alla norma. Considerato il periodo prevendemmiale i due incontri sono stati occasione utile anche per fare il punto sulle modalità di impiego di manodopera stagionale con i voucher. La responsabile dell’ufficio personale e paghe di Impresa Verde Coldiretti Friuli – Eva Ursella – ha illustrato le procedure per l’acquisto e il rilascio dei voucher. Numerose le domande su casi particolari riguardanti l’impiego di parenti, affini, studenti e pensionati cui è stata data immediata risposta. In chiusura dei due incontri è intervenuto anche Marco di Marco Malison L’incontro a Basiliano L’incontro a Premariacco Malison – responsabile dell’ufficio vitivinicolo di Coldiretti Fvg – per illustrare alcune novità legate al decreto “competitività” (ex-campo libero) e richiamare le procedure amministrative per gli arricchimenti, la gestione agronomica dei sottoprodotti della vinificazione e l’emissione dei documenti di accompagnamento. LE AZIENDE AGRICOLE DI CAMPAGNA AMICA PATRIMONIO PER TUTTO IL FRIULI VENEZIA GIULIA Il piano dei controlli a garanzia della qualità e del prezzo In un’epoca in cui la globalizzazione dell’economia porta a delocalizzare le produzioni i produttori di Campagna Amica, che credono e investono sul proprio territorio, sono un grande esempio virtuoso. Utilizzando antiche pratiche agronomiche, compatibili con la tutela dell’ambiente e della biodiversità, ostinandosi a rifiutare di seminare Ogm, impegnandosi a fare qualità a prezzi giusti, rappresentando un grande e importante patrimonio materiale ed immateriale per il nostro Paese, gli imprenditori agricoli di Campagna Amica hanno permesso di raggiungere duecentocinquanta punti vendita accreditati e venticinque mercati in tutto in Fvg. Di questi più di cento sono i punti vendita in provincia di Udine e otto i mercati fissi, di cui tre nel contesto urbano udinese. Consapevole del valore del “brand” Campagna Amica, che rappresenta tutto ciò che è prodotto a chilometrozero, filiera corta, rapporto diret- di Vanessa Orlando to tra produttore e consumatore, Coldiretti Udine ha visto impegnati i referenti del Progetto Campagna Amica e i tecnici in un’intensa attività di controllo dei requisiti per il mantenimento dell’uso del marchio da parte delle aziende licenziatarie, al fine di garantire la credibilità del progetto per una Filiera Agricola Italiana, per mantenere la fiducia del consumatore e tutelare i produttori responsabili e virtuosi. Controllate in campo e nella parte documentale, le aziende di C.A. della provincia di Udine hanno collaborato con gli addetti ai controlli per verificare i requisiti, accogliendo le eventuali e necessarie ammonizioni per la tutela del valore del marchio di cui sono utilizzatori. Parole chiave per la credibilità di un Progetto forte come quello di Campagna Amica sono dunque ‘cultura della correttezza’, ‘autocontrollo’ e ‘responsabilità’ da parte dei produttori agricoli. 23 udine FORMAZIONE COMPLEMENTARE PER LA QUALIFICA DI IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE (IAP) Sono riaperte le iscrizione per accedere alla formazione complementare necessaria all’acquisizione della professionalità funzionale all’ottenimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP). Il corso si rivolge in particolare ai soggetti che intendono presentare, nell’ambito della prossima programmazione di sviluppo rurale (PSR 2014-2020), una domanda di aiuto relativa all’insediamento di un giovane imprenditore, dato che la qualifica ottenuta al termine del corso porrà il sog- getto in una condizione di maggior priorità ai fini dell’ottenimento dell’aiuto. Le lezioni previste per le sedi di Pasian di Prato, Tolmezzo e Codroipo avranno una durata di 180 ore con frequenza serale ed inizio a partire dalla fine di settembre. Si prega coloro che fossero interessati a contattarci quanto prima per aderire all’iniziativa: Raffaella Tassotti 0432 595947 - [email protected]. [email protected] DISMISSIONE TERRENI AGRICOLI PRIVILEGIATI I GIOVANI IMPRENDITORI È stato pubblicato il Decreto del Ministro delle politiche agricole e Forestali denominato “Terre Vive” con lo scopo di alienare e o locare terreni agricoli a vocazione agricola di proprietà demaniale non utilizzabili per altre finalità istituzionali. Una quota minima del 20% dei terreni che si andranno a dismettere sarà riservata alla locazione con preferenza ai giovani imprenditori agricoli che si aggiungerà ai terreni che rimarranno invenduti dopo l’espletamento delle procedure di alienazione. L’Agenzia del Demanio innanzitutto procederà con la stima dei terreni già oggetto di pubblicazione negli allegati al Decreto per individuare i terreni il cui valore supera i 100.000 euro e quali invece rimangono al di sotto di questa soglia perché le procedure di vendita seguiranno percorsi diversi. Per i primi l’Agenzia dovrà indire un’asta pubblica, men- tre i secondi saranno inseriti su un sito internet dove gli interessati all’acquisto dovranno iscriversi e proporre le proprie offerte esclusivamente sul sito, non ci sarà presentazione di documentazione cartacea. Le stime dovrebbero concludersi all’inizio di ottobre e l’inserimento sul sito dei terreni con un valore inferiore ai 100.000 euro dovrebbero avvenire entro la metà di ottobre. Il terreno verrà aggiudicato al miglior offerente, fermo restando il riconoscimento del diritto di prelazione prioritariamente in favore dei giovani imprenditori agricoli, nel caso in cui i fondi siano liberi, contrariamente il diritto di prelazione all’acquisto permane in capo all’affittuario come previsto dalla legislazione in materia. Per maggiori informazioni, rivolgersi all’Ufficio Legale della Coldiretti di Udine. di Fulvia Coloricchio o delle c n a fi l a e r p m e da s BCC Manzano to delle r o p p u s a , le o aziende agric imento t s e v in e o t n e nziam esigenze di fina La Banca di Credito Cooperativo di Manzano è da sempre al fianco delle aziende del comparto agricolo, e conferma in modo particolare il proprio ruolo nell’attuale momento, che vede diverse, importanti novità per il settore. È stata infatti recentemente attivata una significativa estensione operativa della L.R. 80/82, oltre alle tradizionali linee a supporto di investimenti ed operazioni di consolido, sintetizzabile nei seguenti punti: • anticipazione delle spese di conduzione aziendale, comprese le esigenze finanziarie create dagli eventi siccitosi del 2013 • finanziamenti agevolati a favore delle imprese di trasformazione, commercializzazione e promozione dei prodotti agricoli, per progetti di promo-commercializzazione e marketing territoriale • finanziamenti agevolati a fronte delle spese di gestione dei cicli produttivi nel settore molluschicoltura L’elenco delle 24 filiali BCC Manzano, attive sul territorio e a completa disposizione delle aziende del comparto, è consultabile sul sito internet www.bancamanzano.it pordenone 24 PSR: PRECISE ASPETTATIVE SU SPESA E INVESTIMENTI È una vera sfida per le imprese e la nostra Regione Cesare Bertoia Presidente Coldiretti Pordenone Il nuovo periodo di programmazione del Piano di sviluppo rurale (Psr) rappresenta una vera sfida per le imprese e per la nostra Regione. Ci sono forti aspettative. Le aziende agricole hanno grosse difficoltà molte di queste le stanno superando e hanno la capacità di fare investimenti e innovarsi guardando al mercato. Quello che ci aspettiamo dalla politica è che ci sia una forte attenzione sui regolamenti attuativi. Il Psr dovrà essere lo strumento che dovrà facilitare la spesa e gli investimenti. Siamo favorevoli ai controlli, ma non dovranno essere assolutamente motivo per alimentare la burocrazia. Auspichiamo semplicità. In relazione al nostro territorio, che si caratterizza per colture ad alta specializzazione, l’obiettivo è quello di favorire le aziende agricole affinché possano recuperare reddito, aumentare il valore aggiunto anche attraverso la trasformazione. Le filiere corte dovranno essere lo strumento per miglioreare l’efficienza produttiva e ridare dignità a quei settori, come la zootecnia che da troppi anni è stata penalizzata per la mancanza di adeguate strategie. Anche le filiere minori dovranno essere motivo di riscatto per tante piccole imprese del territorio che potranno così valorizzare e promuovere quanto di meglio la nostra provincia offre nel settore primario. L’importante sarà fare sinergia, superare gli individualismi. Lavorare insieme su progetti sarà fondamentale. Dobbiamo dimostrare di fare squadra, senza divisioni e rivalità. Non c’è più tempo per fare le cose da soli. Le idee vanno condivise. Senza nulla togliere che ognuno potrà esprime re e sviluppare le proprie capacità. Il Psr è anche un modo per le aziende per mettersi alla prova e per la politica di dimostrare un cambio di mentalità. Le risorse sono sempre più preziose, le dobbiamo spendere bene e devono necessariamente far crescere le nostre imprese. RISTRUTTURAZIONE VIGNETI AUMENTATE LE RISORSE Premiato il piano collettivo di Coldiretti A seguito del decreto SPA/2132 del 16 giugno scorso, è stata approvata la graduatoria di finanziabilità delle domande relative alla misura di sostegno per la ristrutturazione e riconversione vigneti campagna 2013/2014. La disponibilità finanziaria iniziale di oltre quattro milioni di euro a livello regionale, avrebbe garantito il pagamento solo del 40 per cento delle delle domande ritenute ammissibili. Visto il numero elevato di aziende che hanno presentato domanda per partecipare al bando in questione e le attese delle aziende agricole su tale tipo di aiuto per sostenere gli investimenti preventivati, Coldiretti si è da subito spesa per chiedere alla Regione di reperire altri fondi per garantire l’ampliamento delle aziende finanziate . Tale necessità, condivisa dalla Direzione Regionale dell’Agricoltura, ha permesso il reperimento di ulteriori risorse finanziarie . Grazie allo sblocco di fondi derivanti dal riparto Mipaaf dei fondi relativi alla campagna 2015 per la nostra regione, oltre alla rimodulazione di ulteriori risorse finanziarie legate a fondi non utilizzati per tale capitolato di spesa da altre regioni, è stato possibile aumentare le risorse a disposizione, ampliando il numero di domande finanziabili. A fronte di tale passaggio le aziende di Coldiretti finanzia- te, sono state immediatamente contattate dalla federazione di Pordenone e successivamente dalla Direzione regionale dell’agricoltura, al fine di predisporre le polizze fideiussorie entro la data del 29 agosto, per chiudere in tal modo l’iter burocratico ed ottenere in via anticipata il pagamento del premio A fronte dello sblocco delle ultime risorse è stato possibile finanziare molte altre aziende presenti all’interno della graduatoria fino alla posizione 229. Inutile dire che tale passaggio, è un ottimo segnale per il comparto . Ancora una volta il comparto vitivinicolo dimostra un certa dinamicità e propositività, ben evidente dagli investimenti richiesti a premio dalle aziende nella domande di ristrutturazione . Con particolare soddisfazione, annotiamo come quasi tutte le aziende che hanno presentato domanda per tramite del nostro Caa Coldiretti, siano state finanziate. Il piano collettivo Coldiretti, con superfici ristrutturate vicino ai 160 ettari, ha permesso di raggruppare più aziende con la stessa tipologia di investimento, garantendo alle stesse un punteggio finale più elevato in graduatoria. [email protected] 25 pordenone COLDIRETTI SULLA NUOVA PAC: FORTE AZIONE PER LE IMPRESE Greening: accolte le proposte Coldiretti di Claudio Bressanutti Direttore Coldiretti Pordenone Con il testo approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 31 luglio 2014, prende di fatto avvio la nuova politica agricola comunitaria (Pac). Ci accompagnerà dalla prossima campagna 2015 sino al 2020 . Anche l’Italia ha operato le scelte fondamentali sulle quali aveva libertà di scelta, al pari di altri stati europei, all’interno del quadro normativo fissato del regolamento comunitario (UE) n. 1307/2013. Le decisioni formalizzate dal nostro consiglio dei ministri a Bruxelles, danno il via libera all’applicazione della riforma, in particolare su alcuni aspetti che, fino a poco tempo fa sembravano di difficile definizione primi fra tutti la figura dell’agricoltore attivo e i requisiti del pagamento verde (Greening). Le decisioni del nostro esecutivo, accolgono l’indicazione di Coldiretti, su due punti fondamentali: una maggiore selettività degli aiuti comunitari limitando l’accesso agli stessi a chi fa effettivamente agricoltura; allargando i soggetti che I PRINCIPI DELLA RIFORMA PAC I titoli Pac attualmente posseduti dalle aziende agricole scadranno in con il 31/12/2014 . Per avere l’assegnazione di nuovi titoli le aziende agricole dovranno presentare domanda unica di pagamento 2015, entro il 15 maggio indicando in essa la superficie aziendale, ed essere in possesso dei seguenti requisiti: 1. essere agricoltore attivo, secondo la definizione dello stato membro; 2. aver presentato DU 2013 e ricevuto pagamenti diretti per l’anno 2013 ai sensi del regolamento (CE) n 73/2009, oppure in caso di aziende che non hanno presentato DU 2013: • aver ricevuto titoli dalla riserva nazionale in sede di Du 2014; • dimostrare di aver esercitato attività agricola nel 2013 anche in assenza di pagamenti diretti in caso di aziende che coltivavano vigneti, ortofrutticoli, patate da consumo o da seme. I pagamenti diretti saranno articolati in 5 componenti. 1. Pagamento base: che utilizzerà il 58% delle risorse nazionali, in particolare il valore dei nuovi titoli assegnati a seguito della domanda unica 2015, verrà calcolato partendo dal premio pagato all’agricoltore nella domanda 2014; 2. Pagamento ecologico (Greening) fanno parte della lista nera (blak list). Oltre ai soggetti che da subito rientravano in tale categoria, che non percepiranno più pagamenti diretti dal 2015 (aeroporti, servizi ferroviari e immobiliari, terreni sportivi), si aggiungono altre categorie che non hanno l’esercizio dell’attività agricola come attività principale quali le persone fisiche e giuridiche che svolgono direttamente attività di intermediazione bancaria, finanziaria e commerciale (soc. immobiliari ), società che svolgono direttamente attività di assicurazione. Lo stesso Greening, visto in maniera negativa dagli agricoltori di molti paesi dell’Unione, considerato come un appesantimento burocratico, è stato rivisto e di fatto fortemente alleggerito, con l’accoglimento della posizione Coldiretti di escludere da tale obbligo tutte le colture permanenti (vigneti, frutteti) e limitando di fatto ad alcune aziende a seminativo. Approcciandoci ai prossimi incontri dobbiamo fare nostra la consapevolezza che abbiamo a disposizione uno strumento importante con un livello di risorse interessante. Per il futuro ci prendiamo l’impegno di traghettare tutte le nostre aziende verso questa programmazione che parte con gli incontri sulla PAC e si articolerà nei prossimi mesi anche con incontri sul PSR. INCONTRI NUOVA PAC Zona data ora sede Maniago 25/9/14 20.30 Maniago . Nip Spilimbergo 2/10/14 20.30 Rauscedo . Vivai Cooperativi Pordenone 7/10/14 20.30 Sacile 9/10/14 20.30 Budoia . Sala consigliare Aviano . Casa dello studente comuni: Aviano, Fontanafredda, Roveredo in Piano e San Quirino aziende zootecniche del mandamento Pordenone - sede Coldiretti la Pac per contoterzisti contoterzisti 14/10/14 20.30 S. Vito 16/10/14 20.30 S. Vito . Zona Industriale Azzano X 21/10/14 20.30 Chions . Auditorium Villa Perotti Pordenone 23/10/14 20.30 che utilizzerà il 30% delle risorse nazionali che riguarda le superfici a seminativo e si articola in tre sottomisure: diversificazione colturale (per aziende con più di 10 Ha. di seminativo); mantenimento dei pascoli (per aziende con prati e pascoli permanenti); aree di interesse ecologico (EFA): per aziende con più di 15 Ha di seminativo. 3. Pagamento giovani agricoltori: Zoppola . Auditorium comuni: Zoppola, Cordenons, Pordenone, Porcia e Prata. 1% delle risorse nazionali , prevede un valore dei titoli maggiorato del 25 % per aziende qualificate come giovani. 4. Pagamento accoppiato: utilizzerà l’11% delle risorse è riguarderà premi accoppiati aggiuntivi per il settore zootecnia da latte , zootecnia da carne, e colture proteaginose. 5. Pagamento per piccoli agricoltori: attivato per ragioni di semplificazione. pordenone 26 CORSI OBBLIGATORI PER LE IMPRESE AGRICOLE Formazione addetti alla sicurezza nei luoghi di lavoro Prosegue l’attività organizzativa della Coldiretti di Pordenone in merito alla formazione degli addetti alla sicurezza e dei dipendenti nelle aziende agricole nostre associate. Nell’ultimo numero del Coltivatore Friulano (n° 7/8 luglio pag. 25) è stato posto l’accento sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro non solo per il mero rispetto delle vigenti normative ma soprattutto per portare a conoscenza di quali siano i livelli di rischio e le corrette procedure da seguire per ridurre al minimo l’incidenza degli infortuni nel modo agricolo. In questo senso diventa fondamentale conoscere per ogni singola realtà aziendale quali siano le potenziali criticità nelle varie attività lavorative attraverso la redazione di un documento di valutazione dei rischi (DVR) da parte del titolare dell’impresa agricola datoriale con l’ausilio di tecnici della prevenzione abilitati. Il DVR rappresenta dunque il documento di partenza obbligatorio per una azienda agricola che intende approcciare in modo corretto un percorso sulla sicurezza aziendale, tale percorso assume anche una rilevante importanza nella tutela legislativa del datore di lavoro in caso di infortuni aziendali in cui sono coinvolti dei dipendenti. Questi argomenti e non solo verranno trattati più specificatamente nei corsi che si stanno avviando in collaborazione con dei professionisti abilitati per la formazione obbligatoria degli addetti alla sicurezza ed in particolare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Prevenzione (RSPP), l’addetto al Primo Soccorso (PS) e l’addetto Antincendio (AI). Ricordiamo che sono ancora aperte le iscrizioni per i corsi che trovate indicati nella tabella sottostante, le aziende che intendono iscriversi ora, possono contattare gli uffici di zona, o la sede provinciale (ufficio paghe o ambiente e territorio) indicando o comunicando i corsi prescelti possibilmente entro il primo Ottobre. Le aziende che si sono già iscritte riceveranno a breve il programma dei corsi, la sede e gli orari in cui si terranno ed una indicazione di massima sul costo del singolo corso. Vi invitiamo quindi a contattare entro il termine fissato i nostri uffici di cui riportiamo i riferimenti telefonici e di posta elettronica. SICUREZZA SUL LAVORO E FORMAZIONE OBBLIGATORIA CORSI durata Formazione RSPP per il datore di lavoro (classe di rischio medio) 32 ore Aggiornamento RSPP per il datore di lavoro (per chi ha partecipato al precedente corso di RSPP di 16 ore) 10 ore Addetto al primo soccorso (corso base teoria e pratica) 12 ore Aggiornamento per addetti al primo soccorso (con periodicità di 3 anni) 4 ore Addetto antincendio (classe di rischio basso) 4 ore Aggiornamento per addetto antincendio (classe di rischio basso con periodicità di 3 anni 2 ore Addetto Antincendio (classe di rischio medio) 8 ore Aggiornamento per addetto antincendio (classe di rischio medio con periodicità di 3 anni) 5 ore Formazione generale e specifica dei lavoratori (con più di 50 giornate all’anno) 12 ore Corso addetto al carrello elevatore (teoria e pratica) abilitazione alle attrezzature specifiche 8 ore Corso addetto ai lavori in quota (teoria e pratica) abilitazione alle attrezzature specifiche 8 ore INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: UFFICIO PAGHE O AMBIENTE E IN TUTTI GLI UFFICI ZONA GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO domenica 16 novembre 2014 . Pravisdomini Chiesa parrocchiale Sant’Antonio Abate ore 10.30 ritrovo partecipanti e raduno mezzi agricoli ore 11.00 celebrazione Santa Messa ore 12.00 interventi autorità seguirà rinfresco ..................... CAMPAGNA AMICA 27 pordenone AL VIA GLI INCONTRI FISCALI LE NOVITÀ E ADEMPIMENTI Gli incontri su Tasi, Imu e i recenti provvedimenti governativi Come per gli ultimi anni Coldiretti ed Impresa Verde Naonis hanno programmato una serie di incontri informativi e formativi sulle novità fiscali che, vista anche l’attuale situazione economica del Paese, non vengono mai meno. Gli appuntamenti hanno anche la finalità di dare le indicazioni alle imprese agricole per definire le scelte migliori e più strategiche all’azienda anche in base ai progetti realizzati o in fase di realizzazione. Gli incontri si terranno secondo il programma che trovate a fianco. Si sottolinea che, per venire incontro alle esigenze delle imprese, si è pensato di programmare gli incontri di zone vicine in due diversi orari, (ad esempio Maniago e Spilimbergo alle ore 14.00 e alle ore 18.00). Sarà la ditta a scegliere se partecipare all’incontro della propria zona all’orario indicato o all’orario alternativo nella zona vicina. Senza ostacoli nella partecipazione ad altri incontri. Così facendo è attesa, come di consueto una ampia partecipazione. Tra gli argomenti che verranno trattati troveranno spazio i nuovi o vecchi tributi locali, Tasi e Imu e le modifiche introdotte dai recenti provvedimenti Governativi. 42 ANNI IN COLDIRETTI LORETTA IN PENSIONE Loretta Gerarduz dopo 42 anni di lavoro trascorsi interamente in Coldiretti ha raggiunto la meritata pensione. I colleghi con il presidente Cesare Bertoia e il direttore Claudio Bressanutti hanno voluto festeggiarla dedicandogli un apposito momento dove oltre ai ringraziamenti gli sono stati rivolti i migliori auguri. Loretta, arrivata giovanissima in Coldiretti, ha svolto in questi anni la sua attività prevalentemente come addetta al patronato Epaca, occupandosi di previdenza e quindi di pensioni, di assistenza ma anche di infortuni. La sua cordialità, cortesia, disponibilità, gentilezza e socievolezza, sono tutti elementi che in questi anni l’hanno contraddistinta, come non gli è mai mancato un sorriso e un saluto per i soci che entravano in ufficio. PROGRAMMA INCONTRI FISCALI zona data ora sede Azzano X 29/10/14 14.30 Azzano Decimo Casa studente Pordenone 29/10/14 18.00 San Quirino Centro civico Villotte Sacile 5/11/14 14.30 Budoia sala consigliare San Vito 5/11/14 18.00 San Vito al Tagl.to Zona industriale Maniago 12/11/14 14.30 Maniago Nip Spilimbergo 12/11/14 18.00 Spilimbergo Casa dello studente La Coldiretti di Pordenone in collaborazione con la Polizia stradale di Pordenone organizza un incontro su La circolazione stradale dei mezzi agricoli mercoledì 22 ottobre ore 20.00 Rauscedo Vivai cooperativi Rauscedo Interverrà in qualità di relatore il sostituto commissario della Polizia stradale di Pordenone Alberto Vettor Loretta con il presidente Bertoia il direttore Bressanutti e i colleghi Epaca l’intervento gorizia 28 di Antonio Bressan - presidente Coldiretti Gorizia L’AGRICOLTURA PER LA PROVINCIA DI GORIZIA É UN’IMPORTANTE OPPORTUNITÀ ECONOMICA Tra le provincie italiane Gorizia è una delle più piccole, ma non per questo, dal punto di vista agricolo, è la meno importante. Non possiamo vantare certamente la presenza di grandi produzioni, ma sicuramente possiamo vantare produzioni agricole di eccellenza e con importante valore aggiunto. Le piccole dimensioni del nostro territorio sono accompagnate anche da interessanti situazioni ambientali in cui sono ben inserite le imprese agricole, la zona collinare e pedocollinare che va da Gorizia, San Floriano e Cormons fino a Dolegna, la pianura isontina, il Carso, con la sua landa e il mare con le zone di laguna e le bonifiche di Fossalon e Boscat. Tutti aspetti che dovrebbero mettere l’agricoltura in posizione centrale nell’economia isontina. Per quanto anche il settore agricolo versi in difficoltà più o meno gravi, causa le speculazioni che interessano le produzioni agricole primarie, siamo stata l’unica categoria economica che non ha delocalizzato e che ha continuato ad investire sul territorio. Tutto ciò nonostante la politica e la burocrazia rendano difficili gli investimenti e la programmazione. Accanto a queste difficoltà ci dobbiamo anche collocare in alcuni casi la cattiva programmazione per quanto riguarda l’utilizzo del suolo. In questi anni sono diverse decine gli ettari di terreno agricolo “rubati” nella nostra provincia per la realizzazione di opere infrastrutturali come, ad esempio, l’allargamento dell’autostrada, l’ampliamento di metanodotti ed elettrodotti che, per quanto probabilmen- te anche utili, hanno devastato il territorio isontino. A questo vanno aggiunte le opere di costruzione di grossi centri commerciali che hanno consumato suolo fertile ed utile. È importante invertire la tendenza e ripartire dalla valorizzazione del comparto agricolo che non svolge solo la funzione di produzione di alimenti, ma attraverso la multifunzionalità conserva e valorizza il territorio. Tutto questo è necessario per dare futuro alle imprese agricole garantendo loro il giusto reddito. In tal senso siamo impegnati a portare avanti una politica di sostegno alle imprese agricole attraverso la nostra azione sindacale ed il progetto di Campagna Amica, un progetto che non ha soltanto un valore economico, ma anche etico. Attraverso campagna Amica ci proponiamo di valorizzare le imprese portando le produzioni direttamente ai cittadini. Abbiamo costruito un importante alleanza con i cittadini consumatori. Siamo un’organizzazione che lavora per la conservazione della biodiversità, siamo contro gli OGM, per la sicurezza alimentare e per la tracciabilità degli alimenti. Sia chiaro: siamo per il libero mercato, ma nel rispetto delle regole e della trasparenza. Ricordo che il made in Italy è il terzo marchio più importante a livello mondiale e che il furto di identità, ovvero la contraffazione di questo marchio, vale annualmente 50 miliardi di euro. Il nostro progetto e la nostra politica si propongono, attraverso la vendita diretta in azienda o ai mercati cittadini ed attraverso la gestione delle filiere lunghe, dove l’agricoltore rimane protagonista, di dare reddito alle imprese e garanzia di buoni prodotti tutti italiani ai consumatori. Le due esperienze raccontate su queste pagine per quanto diverse ne sono la più coerente testimonianza. È DI DI MARIANO IL MIGLIOR MERLOT DEL MONDO Dopo il successo di Tiare un altro grande risultato per un’azienda isontina A sinistra Marco Gallo Un’altra azienda isontina raggiunge un importante risultato in una prestigiosa rassegna enologica, e si vede assegnato il premio quale miglior Merlot a livello mondiale. Parliamo dell’azienda Masut da Rive, condotta dai due fratelli Gallo, Fabrizio e Marco coadiuvati dal padre Silvano, il cui Merlot 2009 ha ricevuto l’unica Gran medaglia d’oro (punteggio maggiore di 93/100) del Concorso che si è svolto nei mesi scorsi a Sierre in Svizzera, giunto alla 7^ edizione. Il “Mundial du Merlot et Assemblages” ha visto concorrere assieme al vincitore oltre 430 vini provenienti da 23 paesi. L’Italia, oltre alla Gran medaglia d’oro conquistata dai fratelli Gallo, ha conquistato 4 medaglie d’oro e 5 d’argento. “Sono orgoglioso di questo premio, che riconosce l’impegno profuso da me e mio fratello Marco”, ha detto Fabrizio Gallo. “Conferma la qualità dei nostri vini nello scenario internazionale; i nostri clienti più fedeli non potranno che esserne orgogliosi. È il risultato di un lavoro lungo e paziente - aggiunge Marco Gallo - iniziato da papà Silvano diversi anni fa, improntato sulla qualità e sulla valorizzazione della dimensione territoriale che ci permette di raccogliere e produrre uve e vini unici al mondo”. Una riaffermazione quindi del made in Italy, in una realtà quella vitivinicola che a livello mondiale ha visto i livelli qualitativi innalzarsi, rendendo il mercato estremamente competitivo. “Possiamo – aggiungono Marco e Fabrizio – mantenere i mercati con la qualità. Una qualità che si fa nella vigna nel rispetto delle proprie tradizioni ma investendo nel futuro. Un successo questo che diventa di estrema importanza, anche perché ottenuto con un vino rosso in un territorio conosciuto per grandi bianchi”. Alla famiglia Gallo i complimenti di Coldiretti Gorizia, del presidente Antonio Bressan e del direttore Ivo Bozzatto. 29 gorizia IL CIRCUITO FAI, OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE di Paolo Cappelli L’ESPERIENZA DELL’AZIENDA PRINCIC MITJA Nel contesto di quelle che sono le molteplici esperienze del Progetto di Campagna Amica, alla conclusione di questa stagione ortofrutticola, abbiamo voluto incontrare Princic Mjtia un giovane imprenditore di 35 anni che assieme alla moglie e coadiuvato dal padre, conduce una azienda orticola a Gradisca d’Isonzo. Mitja da ormai due anni, attraverso il Consorzio Agrario, aderisce al circuito Fai, la filiera agricola firmata dagli agricoltori italiani e conferisce prodotti orticoli in particolare zucchine e da quest’anno anche pomodori cuor di bue, che vengono commercializzato direttamente nella grande distribuzione. Attualmente Mitja conduce sei ettari coltivati a zucchine in parte bianche, commercializzate sulla piazza di Trieste, e verdi che vengono completamente assorbite dal circuito Fai. Da quest’anno, sempre per il circuito Fai, mille metri quadrati di pomodoro cuor di bue in tunnel anche questo completamente commercializzato in Fai. Dopo due anni di esperienza di questo tipo, Mitja è estremamente soddisfatto tanto che sta già pensando per la prossima annata di ampliare la gamma produttiva. Ho colto con grande interesse la proposta che Coldiretti Gorizia due anni fa mi ha fatto – ci dice Mitja, già commercializzavo, riprende Mitja i miei prodotti al mercato ortofrutticolo di Trieste, ed ho raddoppiato nell’ottica Fai la mia superficie. Buona la soddisfazione economica e molto puntuali i pagamenti, cosa che - dice Mitja - di questi tempi è di estrema importanza. Giornalmente raccolgo gli ordinativi e procedo alla consegna nei punti che il referente regionale di Fai mi indica: FinIper di Città Fiera di Udine, circuito Pan od in alcuni casi al mercato ortofrutticolo di Udine. Oltre a quella che è la giusta soddisfazione economica che mi viene garantita trovo di estrema importanza – ci dice Mitja – il fatto che grazie a Fai, consumatori e produttori agricoli possano entrare in contatto diretto con la complicità della distribuzione organizzata, che si impegna a soste- nere i valori della trasparenza e della garanzia del vero prodotto Italiano. Si tratta di una svolta epocale in un mercato dove il concetto del Made in Italy è usato spesso in maniera poco corretta. Sull’ortofrutta in tal senso è molto importante lavorare e riuscire ad evidenziare nella grande distribuzione il made in Italy e le nostre produzioni locali. Dal punto di vista tecnico – ci dice Mitja – è importante l’organizzazione aziendale, riuscire a garantire la qualità del prodotto e la sua uniformità, in tal senso mi sono organizzato con alcune strutture per la coltivazione e la conservazione del prodotto raccolto, certamente ho fatto degli investimenti, ma oggi dopo due anni posso dire che sono stati proficui, poi in questo percorso sono stato sostenuto da Coldiretti che mi accompagnato dal punto di vista tecnico, devo - conclude Mitja – ringraziare Coldiretti per l’opportunità che mi ha dato, attraverso il suo progetto e sicuramente già a partire dalla prossima annata amplierò le superfici e le strutture per la produzioni da destinare a Fai. Sul tema della grande distribuzione c’è molto spazio – dice Mitja – pertanto è un esperienza quella di Fai che auguro di fare anche ad altre imprese. CONVENTION CON CENA PER DONNE IMPRESA GORIZIA PER IL 60° ANNIVERSARIO DEL MOVIMENTO Si ricorda anche il centenario della I^ guerra mondiale Il 18 ottobre alla locanda “Devetak” di San Michele al Carso si svolgerà una cena organizzata dal comitato Donne Impresa di Gorizia, per ricordare il centenario della 1^ guerra mondiale e festeggiare il 60° anniversario del movimento “Donne Impresa” della Coldiretti. La serata, che prevede la presentazione del vino “18 10” dell’azienda agricola Borgo Tintor di Gradisca d’Isonzo, che accompagnerà i piatti tipici dell’epoca rivisitati in chiave moderna, vuole essere un momento di incontro per tutti gli interessati alla storia, alla cultura del territorio, al cibo e al buon bere. La cena è aperta a tutti gli interessati alla serata, previa prenotazione. Per informazioni di orari e costi contattare la segreteria di Donne Impresa Gorizia, allo 0481.581820 o al 347.4797033. trieste 30 l’intervento di Alessandro Muzina - presidente Coldiretti Trieste IL PIANO REGOLATORE DI TRIESTE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO: GLI STRUMENTI DEVONO ESSERE AL SERVIZIO DEL BENE COMUNE Ci sono momenti storici ed economici in cui certe scelte pesano e vanno ponderate guardando al futuro. Perché se guardiamo al presente, tenendo conto di ciò che è’ stato sacrificato in un tempo passato, ci rendiamo oggi ancora più conto che la vita non è solo una moda, una necessità temporanea, o una giornata storta alla borsa. Ci sono momenti in cui un territorio è chiamato a pensare al domani e si chiede con il senno di poi , quali sono gli sbagli che non devono essere ripetuti se la sua popolazione sarà in crescita, o le case e i borghi esistenti saranno ancor più vuoti. Partiamo da un dato: negli ultimi 50 anni la provincia di Trieste ha perso oltre il 40% dei terreni agricoli, tra cui i più fertili e pianeggianti. Posso anche concordare che in quel periodo di boom economico e industriale questo non era un problema. Ma oggi mi chiedo anche quanti di quei terreni siano abbandonati, inutilizzati o peggio inquinati. L’attuale amministrazione comunale è partita con questa filosofia, verso un utilizzo del suolo corretto, lo stop ad una cementificazione scellerata o peggio ancora segnata della speculazione edilizia. Diamole atto di aver scelto un percorso coraggioso e impegnativo, anche se non semplice, ma sono certo sia l’unico. Una scelta in contro tendenza? Le necessità di un territorio sono quindi così diverse dalle nostre? Abbiamo in tal senso l’obbligo morale di prenderci cura del nostro territorio, per chi ci abita, per renderlo ospitale al turista, ma anche e soprattutto per le future generazioni. Chi se non l’ agricoltore , oggi può contribuire a dare un futuro certo al nostro territorio. È fondamentale siglare un patto di alleanza tra società civile ed economica ed il mondo agricolo, da sempre chiamato ad interpretare - lo afferma anche Papa Francesco - il ruolo di custodi della terra. Oggi più che mai i tempi e la crisi ci richiamano tutti ad un ritorno alle origini, ad un recupero dei valori originari della ruralità. I valori della terra sono le stagioni, il sacrificio, non l’orologio e nè tantomeno la speculazione finanziaria. Da parte nostra siamo pronti, come Coldiretti anche questa volta, alla nuova sfida, a fare la nostra parte, ma i nostri soci chiedono alla politica coerenza, un armonia legislativa, una comunanza di intenti tra tutti gli enti del territorio affinché le norme siano chiare e non contrastanti l’una con l’altra: la paesaggistica con la forestale, il Piano regolatore con gli indirizzi regionali. Siamo tutti consci delle estensioni degli appezzamenti, piccoli, frazionati, dei terrazzamenti, le doline scarpate, le strade di accesso, la mancanza di acqua, le tutele di zone SIC e ZPS. Sappiamo quanto sia difficile fare agricoltura sul nostro territorio, detesto i piagnistei ma teniamo presente di quanti oggi vivono di agricoltura professionale, della figura dell’imprenditore a titolo principale e di quanti obblighi oggi a differenza di ieri, il titolare d’impresa agricola deve far fronte. Ma la politica abbia, quando decide del futuro di un territorio, che sa produrre eccellenze uniche, la consapevolezza di progettare con armonia e buon senso. Questo è l’augurio di Coldiretti Trieste che vuole cogliere con responsabilità le nuove sfide lanciate dal nuovo Piano regolatore cittadino. PRGC TRIESTE, ECCO LE OSSERVAZIONI DI COLDIRETTI E DEGLI ASSOCIATI Dopo l’incontro con l’assessore Elena Marchigiani In seguito all’incontro tenutosi l’8 luglio al Credito Cooperativo del Carso di Opicina con l’assessore Elena Marchigiani e lo staff tecnico che ha redatto il nuovo PRGC del comune di Trieste, Coldiretti Trieste ha convocato il Consiglio di Sezione di Trieste per approfondire il tema e valutare le osservazioni. Le osservazioni generali, presentate al Comune in nome L’assesore Marchigiani della Federazione, ma anche quelle specifiche private presentate per i singoli soci, hanno interessato esclusivamente le tematiche riportate nel Titolo III: sistema ambiente e del paesaggio e nello specifico le zone agricole E2, E3, E 4.1 ed E 4.3 nonché la zona Bg 2 – città dei giardini del Carso. La Coldiretti, nelle sue osservazioni, ha sottolineato l’importanza della figura dell’imprenditore agricolo a titolo principale e delle sue attività primarie e correlate, e l’importanza degli strumenti che possiede, come ad esempio il fascicolo del produttore, strumento che deve valorizzare e rafforzare la figura dello IAP. “Crediamo- dice il presidente della Federazione di Trieste - che il territorio possa crescere se investe nelle proprie risorse che sono territorio, identità, turismo, cultura, cibo garantendo un giusto equilibrio tra le zone agricole e quelle non agricole, valorizzando la figura dell’imprenditore agricolo come colui che gestisce e valorizza il territorio. Emerge quindi la necessità di fissare in misura inconfondibile la figura dello IAP, come soggetto di Deborah Zuliani che non solo esercita l’attività agricola e consente il mantenimento del territorio, ma anche di colui che ne cura gli aspetti di carattere urbanistico, armonizzandone la presenza tra la nuova edificabilità possibile e quella pre-esistente.” Il piano urbanistico quindi diventa uno strumento che vuole rispondere al meglio a quella che è la conservazione del territorio ma che permette allo stesso tempo anche una permanenza di attività stanziale come quella agricola che deve necessariamente tener conto anche delle tendenze e prospettive, quali la trasformazione, le vendite dirette, l’attività agrituristica, intese come connubio tra produzione ed offerta di servizi a chi vuole vivere il territorio di un comune come quello di Trieste. IL 7 OTTOBRE CORSO DI FORMAZIONE NEL SETTORE OLIVICOLO La Coldiretti di Trieste, in collaborazione con AIPO ed il Cefap, organizza in data martedì 7 ottobre, dalle 16.30 alle 19.30 un seminario tecnico-formativo sul tema sicurezza in agricoltura, specifico per il settore olivicolo. L’incontro è a numero chiuso e gratuito, e si svolgerà nella sala riunioni della Cooperativa Agricola di Trieste. Per maggiori informazioni ed adesioni contattare l’ufficio Ambiente, Sicurezza e Territorio della Federazione di Trieste al 3474797033 (Deborah). 31 annunci INSERZIONI GRATUITE solo per soci - REFERENTE EZIO COLLE TEL. 0432.595956 ORARIO. dalle 9.00 alle 13.00 per mancanza di spazio non tutte potranno essere pubblicate MACCHINE, ATTREZZATURA AGRICOLA E DI VINIFICAZIONE VENDO Spaccalegna idraulico, sega a nastro diam. 80, pialla combinata tipo toupie bifase e pistone idraulico. cell 339 3312125 VENDO tubazioni in alluminio diam. 100 completa di irrigatori ed accessori e tubazione in ferro zincato diam. 100/80 completa di irrigatori ed accessori. 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Tel 0432.601512 ore pasti VENDO botte e vinificatore da 50hl in acciaio; botte da 25hl; sempre pieno da 10hl; tino da 22hl in vetroresina; tappatrice semiautomatica. Tel 347.6942190 VENDO aratro trivomere Pietro Moro idraulico ale a striscie e ruota. Tel 347.4318196 VENDO spandiconcime Kuhn MDS 735. Tel 345.7733125 VENDO erpice rotante Ferraioli 3m. Tel 347.9249946 VENDO falciatrice bilama Superior; botte diserbo 10hl; sollevatore per Landini 60/80hp; sollevatore per Deutz 80/100hp. Tel 345.2699777 VENDO brenta in plastica da 12hl; torchio n 60; pigiatrice elettrica. Tel 0427.3055 ore pasti CERCO lama su sollevatore. Tel 346.4289018 - 0432.915051 VENDO rimorchio agricolo ribaltabile trilaterale da 50q omologato. Tel 347.7867943 VENDO falciacondizionatrice New Holland; taglia rotoballe. Tel 338.4690280 VENDO falciatrice BCS; motocoltivatore; capre grandi. tel 340.7448991 VENDO gruppo irrigazione su rimorchio Sorimec; 6m di pesca; 500m tubo alluminio da 100; cavalletto e irrigatore. Tel 340.9018130 VENDO rimorchio agricolo ribaltabile trilaterale 50q omologato. Tel 335.7073601 VENDO spandiconcime a spaglio a cardano; ranghinatore a sole con 5 roste; mulino cereali con tramoggia per insilato a cardano; estirpatore a molle; motore elettrico per solfato; tino di plastica da 5hl con rubinetto. Tel 0434.621739 VENDO pialla combinata monofase con minisega a nastro. Tel 0432.785301 - 339.3312125 VENDO sarchiatrice Gaspardo 4 file idraulica; aratro trivomere Sogema; testata mais Crescioni 4 file ottime condizioni. Tel 339.8913651 dopo le ore 16 VENDO Laverda L524 2800h ottime condizioni; barra mais Dominoni 6 file pieghevole con trinciastocchi. Tel 335.8206804 VENDO frangizolle Spedo trainato 3m seminuovo; sarchiatrice soia 6 file Gaspardo. Tel 0431.58209 VENDO carrello in inox dimensioni 3x1,9x0,8m. Tel 338.5878159 ore pasti CERCO trattore frutteto Fendt 104P o 280P. Tel 338.6946680 VENDO diraspatrice Manta Zambelli con variatore trifase. Tel 347.8460578 VENDO 2 botti inox da 20hl con piastre refrigeranti e portelle svinamento. Tel 333.3361429 VENDO spandiconcime Kuhn MDS 735. Tel 345.7733125 VENDO botte diserbo 6hl centralina e barra idraulica. Tel 333.5327505 QUOTE, ANIMALI E PRODOTTI VENDO balle di fieno piccole zona Forgaria. Tel 333.5333176 VENDO 2 poni 1 maschio shetland e 1 femmina nera italian; calesse e finimenti. Tel 0481.739767 ore pasti VENDO diritti reimpianto vigneto. Tel 333.1036797 VENDO 4 caprette da 5 mesi marroni. Tel 0432.232109 ore pasti VENDO vino merlot zona San Vito al Tagliamento. Tel 0434.875070 ore pasti VENDO fieno misto in balloni zona Martignacco-Fagagna. Tel 347.1032104 VENDO balle di fieno di montagna. Tel 333.5333176-0427.808318 VENDO cucciolona Bretton iscritta eccellente cacciatrice e altra simili caratteristiche di 4 anni. 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