aprile-2011 - Istituto Comprensivo di Campodipietra

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aprile-2011 - Istituto Comprensivo di Campodipietra
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ANNO X — NUMERO II
APRILE 2011
UNA FINESTRA SUL MONDO
Un’opportunità per dire la nostra, un momento di riflessione anche su quelle realtà che apparentemente non ci riguardano perché, magari, distanti geograficamente, ma che richiedono, comunque, un’attenta analisi per meglio
comprendere ciò che ci accade intorno, scongiurandone gli errori, esaltandone i valori. Ecco cosa rappresenta “ Alt . . . tocca a noi”;
così la rubrica “Dai banchi di scuola al mondo
esterno” rivolge uno sguardo attento ai fatti
caldi dell’attualità: la crisi libica, il giallo di
Brembate, il terremoto, lo tsunami e poi la
paura delle esplosioni atomiche in Giappone.
Quindi l’attenzione si sposta alle realtà locali:
San Giovanni in Galdo, la cui Scuola dell’Infanzia afferisce al nostro Istituto. Dopo tanti
anni, la comunità sangiovannara ha riscoperto, nell’inverno appena trascorso, le tradizioni
legate al periodo carnascialesco: i colori, la
musica e i canti della tradizione ci hanno condotto in un viaggio dal sapore di altri tempi.
Per rimanere nell’ambito della cultura popolare, è stata fatta un’intervita al fondatore del
gruppo folkloristico degli Zig – Zaghini: prof.
Nicolino Di Donato. Tanti gli spunti. Anche
quelli maturati tra i banchi di scuola. Nella
rubrica “ Cose di scuola nostra ” la quotidianità che viviamo all’interno del nostro Istituto
viene sviscerata e si erge ad assoluta protagonista tra le righe dei nostri articoli. Ponete attenzione alla nostra statistica! Non la trovate
interessante?! Queste sono solo alcune delle
anticipazioni su quanto leggerete dalle pagine
del nostro giornalino che deve la sua stampa,
corre l’obbligo di sottolinearlo, anche alla volontà di alcuni imprenditori privati che hanno
sposato la nostra causa editoriale, facendoci da
sponsor. A loro vanno i nostri ringraziamenti.
Siamo felici, e al tempo stesso orgogliosi, che
voi lettori crediate nel nostro potenziale. Un
grazie speciale al Dirigente, Dott.ssa Emilia
MASTRONARDI, sempre attenta alle problematiche scolastiche e pronta a sostenere le
nostre iniziative.
La redazione
TERREMOTO E TSUNAMI IN GIAPPONE
A RISCHIO UNA CENTRALE NUCLEARE
Un fortissimo terremoto (9°della scala Richter) si è verificato in Giappone
dove, grazie alle strutture costruite con sistemi antisismici, inizialmente si sono verificati pochi crolli. Per i poveri giapponesi, però, le disgrazie non erano
finite: subito dopo il terremoto, si è scatenato un forte ed improvviso tsunami
che ha causato migliaia di vittime.
Continua a pag. 3
LA MERKEL BOCCIA IL
NUCLEARE
“USCIAMONE IL PRIMA
POSSIBILE”
L’ITALIA VARA LO
STOP PER UN ANNO
A Roma, il Consiglio dei ministri
ha deciso che le procedure per il
nucleare si fermeranno per un anno; però il 12 e il 13 giugno il referendum ci sarà regolarmente. La
decisione è stata presa dopo quanto successo a Fukushima. Il nucleare fa discutere anche il cancelliere tedesco Angela Merkel che afferma: “Prima si uscirà dal nucleare, meglio sarà”. Secondo il ministro dello sviluppo Romani, il Governo ha fatto una scelta giusta e
ora bisogna guardare avanti. Bonanni, invece, replica dicendo che
per lui questi giochetti lo hanno
irritato. Insomma, questo nucleare
continua a far discutere.
Emanuele 3^ A
INTEGRARE I ROM E’ POSSIBILE
Non c’è bisogno di raccontare quale
sia la condizione dei Rom in Italia tra
pregiudizi, accampamenti in fiamme
e accuse non sempre fondate. Si legge nel New York Times che i progetti di integrazione in Spagna stanno
avendo successo. Contrariamente a
quanto succede altrove.
Continua a pag. 3
AGGIORNAMENTI IN LIBIA
L’Italia dà il suo appoggio per la
missione di pace in Libia. Oltre alle
sette basi, l'Italia ha messo anche a
disposizione anche otto aerei: quattro
caccia e quattro tornado.
Continua a pag.3
2
LE NOSTRE ABITUDINI ALIMENTARI
FAI COLAZIONE AL MATTINO?
15%
CHE COSA PREFERISCI PER COLAZIONE?
20%
si / quasi sempre
21%
no / quasi mai
5%
7%
3%
85%
41%
2%
1%
cereali
latte
caffè
te
biscotti
succo
yoghurt
fette biscottate
FAI UNO SPUNTINO?
40
30
in mattinata
al pomeriggio
20
10
0
si / quasi sempre
no / quasi mai
CHE COSA MANGI DI SOLITO A SCUOLA?
COSAMANGI DI SOLITO APRANZO E ACENA?
90
30
80
70
25
60
20
50
40
pranzo
cena
15
30
20
10
10
0
5
panino
pizza
merendine
frutta
0
un primo ed un primo o
un secondo un secondo
frutta
dolce
CHE COSA BEVI DI SOLITO DURANTE I PASTI?
100
80
60
40
20
0
acqua
coca cola
acqua
coca cola
succo di frutta
succo di frutta
patatine
3
IL TERREMOTO HA PROVOCATO NUMEROSI DANNI ALLA CENTRALE DI FUKUSCHIMA
È una questione di centimetri quella che potrebbe decidere il futuro del Giappone: nel reattore n°2 della
centrale il livello dell'acqua di mare usata come liquido di raffreddamento è sceso a quota zero. Secondo
alcuni scienziati le barre di uranio avrebbero cominciato il processo di fusione . Lo ha reso noto la società
che gestisce l'impianto, la Tepco, ma, secondo esperti di sicurezza nucleare, le due esplosioni d'idrogeno
dei reattore 1 e 3 fanno pensare che anche in esse le barre di uranio siano rimaste scoperte. La paura tra i
Giapponesi cresce sempre di più.; si sta cercando di raffreddare le barre di uranio con dell'acqua pompata
dal mare, questo causa la produzione di vapore radioattivo. Esso ha impaurito anche la Cina dove da diversi giorni, è cominciata la corsa all'acquisto dello iodio. Sono risultate positive alla radioattività molte
persone. I Giapponesi guardano dubbiosi la frutta e la verdura nei negozi. Dopo questa catastrofe, molti si
chiedono: “E’ giusto mettere le centrali in Italia?” Io penso di no perché quello del Giappone è un chiaro
esempio della pericolosità delle centrali nucleari.
Enzo, Laura , Pierluigi III B- Alessia, Boris III A
da pag. 1
INTEGRARE I ROM E’ POSSIBILE
La Spagna chiama i Rom “zingari” non con l’accezione dispregiativa
usata in Italia, ma con il significato di gitani. In Spagna i Rom non
vivono in accampamenti malsani, bensì in case semplici ma dignitose. Buona parte dei bambini frequenta le scuole pubbliche e gli adulti
svolgono gli stessi lavori delle popolazioni locali. I programmi governativi spagnoli sono orientati a trovare un lavoro e una casa ai Rom
per migliorarne le condizioni di vita. Secondo uno studio del 2009
condotto in Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Romania,
Slovacchia, un terzo dei Rom vive in case, senza elettricità, riscaldamento, né acqua calda; nel Portogallo un terzo vive in baracche. In
Spagna, invece, il 92% vive in case che rispettano gli standard di qualità. I problemi delle popolazioni sono, comunque, ancora da risolvere: il 4% vive ancora in case disastrate e il tasso di abbandono della
scuola, è tra gli 8 e i 18 anni, rimane molto alto. I Rom, originari
dell’India, sono arrivati in Spagna, dove hanno trasmesso alcune delle loro tradizioni, per esempio il flamenco,ora parte della cultura spagnola. Nonostante ciò fino a pochi decenni fa sono stati perseguitati
come succede oggi nel resto d’Europa: non potevano sposarsi che fra
di loro e ai tempi di Francisco Franco, furono costretti a spostarsi
continuamente per sfuggire alla Guardia Civile. Da allora, tutti i governi che si sono succeduti in Spagna hanno finanziato programmi
per dare case ai Rom e per l’integrazione di bambini nelle scuole
pubbliche. In Spagna la situazione, pertanto, pian piano è migliorata.
In Italia, invece, l’integrazione è ancora difficoltosa; il nostro Paese
non è pronto ad accogliere il diverso e a convivere con lui. La delinquenza romena è “il capro espiratorio” di paure vere che attraversano
la società italiana: la crisi, la mancanza di sicurezza, la xenofobia.
Claudia e Katia 3^ B
da pag. 1
L’ITALIA DÀ IL SUO APPOGGIO PER LA
MISSIONE DI PACE IN LIBIA
Il ministro degli Esteri ha dichiarato: la partecipazione alla missione in Libia dimostra che:
l'Italia non è seconda a nessuno” e che, “aldilà
delle basi, l'impiego di assetti militari, come gli
aerei, è la dimostrazione che vogliamo essere al
pari di altri”. Gheddafi sull'intervento europeo
dichiara: “Sono realmente scioccato dall'intervento dei miei amici europei” e afferma che si
sente tradito dagli Italiani i quali poco tempo fa
lo avevano accolto amichevolmente. Conclude
minacciando ritorsioni verso l'Italia. I ribelli
intanto hanno riconquistato Adyabiya e la coalizione internazionale non allenta la pressione
sul regime del colonnello Gheddafi. L'Italia
dovrà essere molto attenta perché è il Paese più
vicino alla Libia e quindi ha più probabilità di
essere esposta a eventuali attacchi da parte di
Gheddafi.
Enzo 3^ B
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NOTIZIE DALL’INTERNO
PIANO SCUOLA DIGITALE “Azione Cl@sse 2.0”
Il Piano Nazionale “Scuola Digitale”, della Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del MIUR, ha previso anche per le Scuole Statali Primarie la realizzazione dell’azione Cl@ssi 2.0, già avviata nell’anno scolastico 2009-2010 nelle scuole statali secondarie
di primo grado. Il nostro Istituto con la classe 3^A della Scuola Primaria di Campodipietra ha partecipato alla candidatura ed è risultata idonea alla sperimentazione di durata triennale, che riguarderà l’innovazione dell'ambiente di apprendimento e l’utilizzo degli strumenti tecnologici da integrare nella pratica didattica quotidiana. Inoltre, si cercherà di sfruttare la comunicazione/informazione del Web per diffondere una cultura necessaria in una società multietnica
EUROPA DELL’ISTRUZIONE (Progetto in rete)
L’Istituto aderisce ad una Rete di scuole molisane denominata “Europa per l’istruzione”
con il patrocinio dell’USR Molise avente le seguenti finalità:
⇒
Valorizzare e potenziare le iniziative didattiche e progettuali finalizzate a sviluppare e promuovere la dimensione
europea dell’educazione.
⇒
Consolidare lo studio delle lingue europee.
⇒
Sostenere i processi di internalizzazione dei POF.
⇒
Supportare iniziative di informazione e comunicazione aperte al territorio.
⇒
Gli interventi al momento riguardano principalmente la formazione dei docenti che intendono mettere in atto durante il prossimo anno scolastico delle iniziative di diffusione della cultura europea nelle classi.
PROGETTO REGIONALE
“PIU’ TEMPO SCUOLA…
PIU’ OPPORTUNITA’ FORMATIVE”
PROGETTO RELATIVO ALLE
AREE A RISCHIO, A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO E CONTRO L’EMARGINAZIONE SCOLASTICA – A.S. 2010
( “Musica… che passione!)
Avendo ottenuto il finanziamento regionale per la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento
dei livelli di apprendimento della popolazione scola-
Nell’ambito delle iniziative dell’Istituto volte a un migliora-
stica molisana e per il potenziamento delle conoscen-
mento dell’offerta formativa, il Progetto ha lo scopo di avvi-
ze, per l’a. s. 2010/2011, è stato esteso anche alle clas-
cinare gli alunni alla pratica strumentale e ritmico-sonora.
si prime della scuola secondaria di 1° grado il tempo
prolungato.
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LA GIORNATA DELLA MEMORIA
tratti dalle testimonianze dello scrit-
ma appoggiata da tanti che, per
tore ebreo Primo Levi. Con grande
paura o per ragioni di potere, vi
commozione abbiamo dato voce alle
aderivano. Alla giornata della Me-
parole del famoso scrittore che nar-
moria ha partecipato anche il gior-
rano della sua esperienza drammati-
nalista della Rai, Massimo Vitale il
ca, vissuta nei campi di concentra-
quale ci ha illustrato la storia della
mento. Con grande attenzione abbia-
Shoah riferita ai nostri luoghi e ci
Sapere fin da piccoli, capire e non di-
mo seguito la proiezione di un filma-
ha parlato di uomini che furono
menticare più. Per la prima volta l’Isti-
to sull’Olocausto, girato da alcuni
deportati da Campodipietra. Ter-
tuto Comprensivo “Madre Teresa di
allievi del Liceo Scientifico di Cam-
minata la mattinata al palazzetto,
Calcutta” ha vissuto con consapevo-
pobasso, guidati dalla professoressa
in aula abbiamo dato inizio ad un
lezza la Giornata della Memoria che
Antonella Presutti. Nel cortometrag-
dibattito sulle atrocità commesse
ricorda, come stabilito dalla legge 211
gio, tra le altre cose, spiccava l’inter-
dai totalitarismi e su quanto la me-
del 20/07/2000, l’abbattimento dei can-
vista realizzata ad una donna ebrea
moria di ciò che è accaduto sia
celli di Auschvitz, il 27 gennaio di 64
tedesca che oggi vive a Isernia. Fio-
importante per non ripetere gli
anni fa e la fine dell’Olocausto. Ab-
ra Luzzato, questo è il suo nome, ha
stessi errori. D’ora in avanti, impa-
biamo vissuto un vero e proprio viag-
raccontato la triste avventura da lei
reremo a leggere gli eventi del pas-
gio nel tempo e nella memoria, nelle
vissuta, la fuga della sua famiglia
sato che faranno da guida alle no-
tragiche vicende dei deportati ebrei nei
quando era ancora bambina e l’intol-
stre azioni al fine di vivere un futu-
campi di sterminio durante la Seconda
leranza contro il popolo ebraico sca-
ro migliore rispetto a ciò che è sta-
Guerra Mondiale.Sono stati letti brani
turita dalla follia di poche persone,
to.
UN MONDO PIU’ BELLO
S
e pensi che un tuo simile, a te sia inferiore,
guardagli nell’animo
che del tuo sarà migliore,
perché a lungo ha sopportato
il dolore e la perdita di tutto ciò che ha amato.
Qualcuno la strage ha comandato
a sei milioni di uomini la morte ha procurato.
Donne e bambini senza distinzione
diventavano fumo ed anche sapone,
chi rimaneva pensava con costanza
che nel mondo ci fosse di pace la speranza.
Tutto questo è successo davvero
non cancellarlo dal tuo pensiero
riconosci che l’uomo è tuo fratello
e costruisci con lui un mondo più bello.
Samuel 1^ A
Classe 1^ A
6
CORSO DI SCI A CAMPITELLO MATESE
La scuola, quest’anno, ha offerto a noi alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di Toro
FOTO
e di Campodipietra un’occasione unica: tre giorni a Campitello Matese per seguire un corso di sci.
Un considerevole numero di alunni, entusiasta della proposta, è stato accompagnato dalla professoressa Cirelli e dal professore de Iulio. Gli obiettivi che dovevamo raggiungere erano sostanzialmente due: imparare a sciare e socializzare. Trascorrendo tutti insieme i tre giorni. Il primo giorno,
noleggiati gli sci, siamo andati sulle piste e gli istruttori, Claudio e Andrea, hanno iniziato a farci
fare i primi esercizi. Il secondo giorno abbiamo vissuto l’esperienza della funivia: è stato davvero
emozionante sentire, mentre scendevamo, il nostro viso sferzato dal vento gelido dell’alta montagna. Il terzo giorno, siamo stati molto tempo sulle piste; bisognava fare attenzione ad aprire gli sci
a “Spazzaneve”, cioè dovevamo cercare di frenare, mettendo le punte degli sci unite. Abbiamo
condiviso tutti i momenti della giornata: la colazione, il pranzo e la cena sono stati per tutti piacevoli. La sera ci siamo divertiti in modo particolare, perché siamo stati in discoteca e gli animatori hanno organizzato per
noi il Karaoke e altri giochi. E’ stata una bellissima esperienza, perché abbiamo avuto la possibilità di apprezzare la
montagna con le sue grandi attrattive. E, cosa non secondaria, questo viaggio ci ha permesso anche di crescere, di maturare un po’, perché abbiamo imparato a stare insieme, rispettando gli altri e le regole della civile convivenza. Peccato
che alla professoressa Cirelli sia successo un incidente: sciando si è infortunata al ginocchio e temiamo che debba essere operata al menisco e ai legamenti.
In bocca al lupo professoressa Cirelli!
Classe 2^ A
L’IMPORTANZA DELLA STORIA
La storia è maestra di vita, per il pensiero, le testimonianze e
le azioni di quanti hanno lasciato il segno, dando esempi che
vanno conosciuti, ricordati e tenuti sempre vivi dentro di noi.
Il passato ci appartiene perché da esso vengono le nostre radici e la nostra identità. L’importante ruolo della storia ci
deve portare a riflettere sugli eventi che ne hanno segnato il
corso. E’ molto utile, per noi ragazzi, conoscerla, seguirne il
corso, dare il proprio contributo per legare il presente al passato e, passo dopo passo, costruire il futuro. La storia ci serve per evitare di cadere nell’errore di vivere senza radici, senza identità, senza appartenenza, senza valori; è importante conoscere le gesta di chi
ha segnato per sempre il corso della storia, i protagonisti del Risorgimento. Sono loro che hanno fatto l’Italia unita facendo sognare a tanti un mondo nuovo in un territorio nazionale unito dagli stessi ideali, dalla stessa lingua, dalla stessa
libertà di pensiero e di azioni, dalla stessa bandiera. Noi che oggi viviamo momenti difficili, momenti di incomprensione
e di indifferenza per l’altro, abbiamo bisogno di riappropriarci della nostra storia per guardare con fiducia al nostro futuro. Il 2011 per noi Italiani rappresenta un anno importante, tutto da ricordare e da vivere. E’ l’anno delle celebrazioni del
150° anniversario dell’unità d’Italia, una data importante che ci deve portare a riflettere sul “da dove veniamo”, sul “chi
siamo” e sul “dove andremo. Ricordare i 150 anni dell’unità d’Italia, significa ricordare le pagine eroiche del nostro Risorgimento e dei tanti uomini che pensarono a costruire un Paese nuovo, libero, un Paese allargato all’Europa ed al mondo. Per onorare la memoria di chi ha creduto nel sogno dell’unità d’Italia, quest’anno noi delle prime classi metteremo
in scena uno spettacolo teatrale con i burattini, ridando vita ai protagonisti del Risorgimento italiano, costruendo un percorso della memoria che ci permetterà di ricordare e di vivere quei momenti fondamentali della nostra storia.
Classe 1^A
7
PATRIA
SEMPRE INSIEME
L
S
’Italia unita,
sventola il tricolore:
verdi sono le nostre valli
bianche le nostre nevi
rosso è il sangue
di chi ci ha regalato
onore e dignità!
iamo felici di festeggiare
la nostra gloriosa Unità!
C’è uno stivale molto speciale
da ricordare, lodare e amare.
Dalla Sicilia alla Lombardia
manifestiamo la nostra euforia!
Conosciam tutti la sua grande storia
Che ci riempie di onore e gloria.
Grazie a Garibaldi e a Mazzini
Siamo del mondo e d’Italia cittadini!
Samuel 2^ A
Classe 1^ B
Felice Compleanno Italia
Firenze
Ercolano
La Spezia
Imola
Caserta
Enna
Carlo Pisacane
Ovidio
Michelangelo Buonorroti
Primo Levi
Leonardo Da Vinci
Edmondo De Amicis
Antonio Canova
Niccolò Machiavelli
Niccolò Paganini
Orazio
IImportante
Turistica
Ammirata
Libera
Inimitabile
Amata
Classe IB
Tutti Uniti
S
i mettono in cerchio, si stringono le mani
è il girotondo dei bambini italiani
Da nord a sud fanno un giretto
dalle Alpi e fino allo Stretto
Saltano e danzano, allegri in coro
Per la penisola che ora è tutta loro
Con grande abbraccio noi festegggiamo
Siam tutti Italiani, non lo scordiamo !
Classe IB
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CHIESA S. GERMANO
A San Giovanni in Galdo ci sono tre
chiese, quella di San Germano Vescovo, quella dell’Annunziata e
quella di Santa Maria del Carmelo.
In passato nei pressi del castello, era
ubicata una chiesa, eretta intorno
all’anno Mille.
In seguito il castello divenne un monastero dell’ordine religioso dei
Templari, ma quando nel 1312 fu
soppresso, la chiesa contigua venne
nominata chiesa parrocchiale.
La struttura nel 1896, a seguito delle
infiltrazioni dell’acqua, fu chiusa al
culto, perciò si decise di spostare il
servizio liturgico nella chiesa di San
Germano vescovo.
La chiesa di S. Germano fu edificata
nel 1480, sui resti di un antico tempio romano, di antica fattura e soggetta a continui restauri, il più importante dei quali avvenne nel 1647.
La struttura é divisa in tre navate,
separate da colonne monolitiche di
travertino composte da basi e capitelli.
All’interno di quest’edificio sono
conservate due acquasantiere e un
pulpito del ‘300, proveniente dalla
chiesa di San Giovanni Battista. Ci
sono: le colonnine, gli archi trilobati,
nonchè la divisione orizzontale in
due sezioni e la presenza di motivi
vegetali collegate a figure animate.
Al periodo romanico risalgono le
statue dei leoni che formano il basamento delle colonnine a sostegno del
balcone.
I capitelli delle colonnine presentano
le seguenti raffigurazioni: volatili,
con il corpo di colomba e tra il becco
adunco sorreggono il trifoglio; una
fanciulla svestita a cavalcioni sulla
groppa di un pavone; dagli angoli
sporgono due teste umane e un drago
alato.
Il pulpito presenta archi trilobati in
stile gotico con fregi di tralci di vite e
grappoli, nonche’ vi sono scolpite una
testa d’angelo e un’immagine umana
nuda. Lateralmente all’ingresso sono
posizionate due acquasantiere sostenute da leoni, strutturalmente identiche
tra loro.
E’ in stile gotico-bizantino; la prima
parte è decorata da una cornice a foglie
d’acanto, mentre la seconda presenta i
simboli dei quattro Evangelisti al centro del quale vi è poi un leone sormontato dall’aquila porta leggio e lateralmente vi sono un toro e un angelo che
sostengono delle pergamene.
Nei pannelli laterali sono scolpite le
immagini di San Giovanni Battista con
l'agnello crocifero, di San Germano
vescovo e infine l’effige di Sant’Agostino.
Al di sopra del presbiterio vi è un dipinto di Amedeo Trivisonno raffigurante la Creazione e la Redenzione.
Altre due tele, invece, raffigurano il
vescovo San Germano e l’Ultima Cena; il primo risale al 1593 al contrario
il secondo è datato intorno al '500.
Classi quinte Primaria
I DIECI PECCATI NON TUTTI CAPITALI
I peccati capitali
sono grandezze disuguali
sono sette e non di più
tutte scevre di virtù .
Questo il prologo che dà inizio alla rappresentazione carnevalesca riproposta dopo tanto tempo a San Giovanni in Galdo, il pomeriggio del 5 marzo. Molto simpatico vedere gente non più giovanissima divertirsi impersonando, in maniera grottesca, i peccati capitali, dalla Lussuria, alla Gola, dall’Invidia all’Ira.
Luisa 3^ A, Oscar 3^ B
9
INTERVISTA A NICOLA DI DONATO
Il fondatore del gruppo folkloristico
di S. Giovanni in Galdo: gli zig-zaghini
Quando e perché è nato il gruppo degli Zig-Zaghini?
È nato nel 1963 per riportare in auge la festa dell’uva, che si celebrava anticamente una
domenica d'ottobre, durante la vendemmia. Si sceglieva una giornata di sole per riunirsi e,
su un carro trascinato da buoi, contadini e contadine, vestiti con i costumi locali, cantavano
“L' uv' è fatt matur”. Così è nato il gruppo folkloristico, creato dai ragazzi di San Giovanni
e da me diretto.
Quindi il gruppo è nato con l'intento di recuperare le tradizioni, non per portare
fuori dal Molise la nostra cultura.
Non era mia intenzione creare un vero e proprio gruppo folkloristico. Il caso ha voluto che
fosse presente alle nostre prime esibizioni, la gente di Monacilioni e Castel Bottaccio che,
rimanendo affascinata, ci ha invitati nelle piazze dei due paesi. Più che far conoscere San
Giovanni fuori dal Molise, abbiamo fatto conoscere il Molise in Europa: Romania, Francia, Svizzera, Polonia, Spagna, Scozia, Irlanda, Inghilterra. Inoltre, siamo stati invitati in
occasione dei festival o dai nostri paesani emigranti in Argentina, in Venezuela e negli
USA. Insomma, senza peccare di presunzione, abbiamo scritto il nome di San Giovanni a
caratteri cubitali nei cieli di tutto il mondo. Fare queste esperienze è molto bello perché
offre occasioni di arricchimento umano e culturale. Non vi nascondo, però, che io ho una
grande responsabilità nei confronti dei genitori i quali mi affidano i loro figli. A questo
proposito, vi racconto un aneddoto: eravamo a Nizza per una rassegna internazionale e, dopo lo spettacolo, a sera tarda i
ragazzi del gruppo vollero uscire per visitare la città e cercare occasioni di divertimento. Successe, però, che incontrarono giovinastri del luogo che li minacciarono di morte perché stranieri. Pensate se fosse successo qualcosa! Io avrei passato i guai!! E che scrupoli mi sarei portato sulla coscienza!!
Perché è stato dato questo nome al gruppo?
Il gruppo prende il nome da un passo della quadriglia: lo Zighete-zag
Dove è stato fatto il primo spettacolo?
A S. Giovanni in Galdo, una domenica di ottobre : “ A fest d' l' uv”. Pensavamo che la cosa non avesse un seguito, invece i sangiovannari hanno insistito perché lo spettacolo si ripetesse ancora. Così per due anni l'abbiamo riproposto con
grande successo; Il primo anno è stato fatto nella piazzetta “ Largo Fiorentini”, poi sulla “Lisciat” al centro, ma i paesani che abitavano nella parte nord del paese hanno preteso che fosse realizzato anche in “ Borgo S. Germano”. (U'
BVRETUR)
Da quante persone era composto il gruppo inizialmente? E ora quanti siete?
Inizialmente, il gruppo era composto da sei coppie più gli strumentisti: uno di fisarmonica, uno di bufù, uno di organetto
e uno di chitarra. Eh! Ora siamo una trentina, però vi sono ragazzi universitari che vengono quando non hanno impegni.
I costumi sono quelli tradizionali o li avete modificati?
I costumi sono quelli che venivano indossati un tempo nei giorni di festa. I colori però sono stati uniformati. I costumi
originali e i galloni (decorazioni di gonne e corpetti) avevano colori vari. Era impossibile trovarli dello stesso colore.
Chi è il coreografo dei balli?
Adesso è Marco Messore, mio nipote; prima li ho curati io.
Sappiamo che le musiche delle canzoni sono del Maestro Messore. Chi ha scritto invece i testi? Da che cosa hanno
tratto ispirazione?
I testi sono stati scritti quasi tutti da me. Parlano soprattutto d'amore e di emigrazione, fenomeno che ha investito in maniera massiccia il nostro paese.
Classe 3^ B
10
On parle toujours de la place occupée par Paris en matière de mode et, même si Milan et New
York. S’imposent aujord’hui comme de grandes capitals de la mode, les défilés parisiens restent toujours les plus
prestigieux pour les stylistes du monde entier. De nous jours, le conturier n’est plus un artisan de la mode, il oriente le goût, dicte les tendances: c’est un costructeur d’image.
La production des maisons de haute couture francaises comprend de produits de beautè, des accessoires de mode.
Les grandes griffes de la mode francaise sont, entre autres, Chanel, Dior, Yves Saint Laurent, Christian Lacroix,
Jean-Paul Gaultier, Givenchy et Pierre Cardin.
A’ Paris, dans une aile du palais du Louvre, le musée de la mode et du textile, inauguré e 1997, propose des collections permanents, des expositions temporaines, et un centre de documentation.
Pour moi, la mode francaise est trés belle, plus que celle italienne, je crois que les stilistes francais ont plus
goût dans la mode mais, je respecte aussi les italiens.
VERSIONE ITALIANA
Si parla sempre del posto occupato da Parigi nel mondo della moda e lo stesso di Milano e New York.
Sono le grandi capitali della moda; le sfilate parigine sono sempre tra le più prestigiose per tutti gli stilisti del
mondo. Oggi, il grande sarto non è più un artigiano della moda, egli orienta il gusto, e detta le tendenze: è un costruttore d’immagine. La produzione delle case di alta moda francese comprendono prodotti di bellezza e accessori di moda. Le grandi firme della moda francese sono, per esempio, Chanel, Dior, Yves Saint Laurent, Christian
La croix, Jean- Paul Gaultier, Givenchy, Pierre Cardin. A Parigi, in una sala del palazzo del Louvre, il museo
della moda e del tessile, inaugurato nel 1997, sono presenti collezioni permanenti, esposizioni temporali e un
centro di documentazione.
Per me la moda francese è molto bella, più di quella italiana. Io credo che gli
stilisti francesi abbiano più gusto nella moda rispetto a quelli italiani..
Francesca 3^ A
La moda en España.
España no es sólo la Patria de los bailes, de las fiestas, de la tortilla… En efecto, marca el paso también en la
economía de la moda, muy apreciada, incluso en el nuevo mundo. El número de los diseñadores y diseñadoras
aumenta cada año y quieran testificar la evolución y las tendencias que han cruzado a España. Testigos de un
sector en pleno auge son no sólo los “gigantes veteranos” (como Ágatha Ruíz De la Prada, Custo), pero también
nuevos que compiten para la alta moda como Zara, Mango, Desigual. Los diseñadores españoles tienen mucha
ironía y fantasía. Su ropa es muy divertida; por ejemplo la diseñadora Maloles Miracosta Antignac ha inventado un tipo de zapato bajo con cordones, que parecen mucho a las manolitas y ha tenido mucho éxito, o bien,
Paloma Vásquez de Castro, una diseñadora que ayuda a los pobres. En 1995 Paloma creó una colección de
ropa para mujer y dio parte de las fanancias a las organizaciones que ayudan a los pobres. Para las diseñdores
iberos “el mundo de la moda no es sólo una profesión, pero es un lenguaje, se trata de comunicar a través de la
belleza pero con algo que tiene una utilidad”…
VERSIONE ITALIANA
La Spagna non è solo la patria dei balli delle feste, della tortilla…. In fatti ha segnato il passo anche nell’ economia della moda molto apprezzata anche in America. Il numero degli stilisti e delle stiliste aumenta ogni anno e
desiderano testimoniare l’ evoluzione e le tendenze che hanno attraversato la Spagna. Testimoni di un settore in
pieno auge sono non solo i “giganti veterani” (come Agata Ruìz De la Prada, Custo) ma anche nuovi che competono per l’ alta moda come Zara, Mango, Desigual. Gli stilisti spagnoli hanno molta ironia e fantasia la loro
moda è molto divertente : per esempio la stilista Maloles Miracosta Antignac ha inventato un tipo di scarpe bassa di corda che assomigliano molto alle ballerine che hanno avuto molto successo, oppure Paloma Vàsquez de
Castro una stilista che aiuta i poveri. Nel 1995 Paloma ha creato una collezione di vestiti per donne e ha dato
parte dei guadagni alle organizzazioni che aiutano i poveri. Per i disegnatori spagnoli “ il mondo della moda
non è solo una professione, ma è un liguaggio, si tratta di comunicare attraverso della bellezza ma con qualcosa
che ha un’ utilità
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London is one of the most cosmopolitan cities in the world, except perhaps
the most cosmopolitan. It may seem a cliché but when you begin to walk in
the streets of London you will discover how difficult it is to find British
London, and will meet Italian, Spanish, Japanese, Chinese, Koreans, Germans, French, Norwegian, Brazilian, Australian, etc…. The first thing you
notice here is that, unlike Italy, it is absolutely not JAW importance to show
off. Only girls who have a comfortable life flaunt accessories Louis Vuitton,
Gucci, Fendi etc.... There are several chains of clothing stores that link all of
their line on casual and it is here where most of the young Londoners and
buys his clothes. Here are some British shops:
GAP: And ‘ one of the most famous, the very name evokes the phrase heard most often in
London, “Mind the Gap” which is repeated ad nauseum when it goes up and down the tube.
Here we have a real casual. Gap covers the entire line for man, women and children. The
clothes are often subtle colors without too many frills and flourishes.
NEXT: Next is the make sure that points to more classic elegance. Often, the more effect combinations that will
meet in London with his denim jacket or even elegant cotton jacket and pants with pockets.
FCUK: FCUK stands for French Connection UK and it is a French fashion style based in particular on how to
live in the capital London. It ‘s definitely one of the most popular stores for young people to the bright lines that take
their cue from European fashion, and then in some cases similar to ours.
H & M: It’s surely the most famous brand in Italy that we saw there are several stores in this chain of clothing.
Perhaps this is where the real London carefully chose their leaders given the excellent price and the lines very
young.
(VERSIONE ITALIANA)
Londra è una delle città più cosmopolite del mondo. Può sembrare un cliché, ma quando si inizia a camminare
per le strade di Londra si scopre quanto sia difficile trovare inglesi di Londra. Qui troverete italiani, spagnoli,
giapponesi, cinesi, coreani, tedeschi, francesi, norvegesi, brasiliani, australiani , ecc .... La prima cosa da notare
qui è che, a differenza di Italia, non ha assolutamente importanza mettersi in mostra. Solo le ragazze che hanno
una vita comoda possono sfoggiare accessori Louis Vuitton, Gucci, Fendi, ecc ... Ci sono diverse catene di negozi di abbigliamento che puntano tutte le loro linea casual ed è qui dove la maggior parte dei londinesi giovani e
compra i suoi vestiti. Alcuni sono elencati qui di seguito.
GAP: E' uno dei più famosi, il nome stesso evoca la frase sentita più spesso a Londra, "Mind the Gap", che si
ripete fino alla nausea quando si va su e giù per il tubo. Qui abbiamo un vero e proprio tesoro. Gap copre l'intera
linea per uomo, donna e bambino. I vestiti sono spesso colori tenui, senza troppi fronzoli e svolazzi.
NEXT: La Next fa in modo che si punti alla più classica eleganza. Spesso, le combinazioni che danno più effetto
sono la sua giacca di jeans o di cotone e l’ elegante giacca e i pantaloni con le tasche.
FCUK: FCUK sta per Connection UK francese ed è uno stile di moda francese, basato in particolare su come
vivere nella capitale londinese. E’ sicuramente uno dei negozi più popolari tra i giovani per le linee luminose
che prendono spunto dalla moda europea, e quindi in alcuni casi simile alla nostra.
H & M: E 'sicuramente il marchio più famoso in Italia di quelli che abbiamo visto in questa catena di abbigliamento. Forse questo è dove si scelgono con cura i capi dato il prezzo eccellente e le linee molto giovani.
Classe 2^
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L’adolescenza è un periodo molto difficile per la maggior parte dei ragazzi: ci si
allontana dalla famiglia posizionandola all’ultimo posto. Ci si veste in modo
“esagerato”: jeans strappati, maglie scollate, scarpe slacciate. Le ragazze portano
particolari pettinature con ciocche dai colori molto vivaci: rosso, fucsia, blu, viola... I ragazzi, invece, hanno i capelli quasi rasati del tutto. Inoltre, le ragazze si
truccano in modo vistoso e adoperano colori molto scuri. Si diventa nervosi, scontrosi, e arrabbiati; si sta tutto il giorno attaccati a facebook, che permette di conoscere persone mai incontrate
prima. A volte i ragazzi affrontano la vita in modo eccessivo, rifiutano il cibo tradizionale definendolo “da
vecchio” o “da bambino”, e mangiano solo schifezze cucinate nelle hamburgherie, nei pub, nelle pizzerie... In
casi più gravi il cibo viene completamente respinto e si va incontro all’anoressia. Altro fattore importante è la
paura di essere esclusi dal gruppo, per cui si fanno le stesse cose degli altri compagni senza rendersi se è giusto o sbagliato. Il periodo dell’adolescenza è un periodo di crisi naturale che, con la presenza attenta ma discreta degli adulti, genitori e insegnanti, può risolversi positivamente.
Sara 3 B
L’ Amore
Il Desiderio
L’ Odio
La Lotta
Le Esperienze
I Sogni
Costellano
L’ Esistenza per
Noi
Zavorra
Amara
ADOLESCENZA
L’adolescenza sta giungendo
mentre il ragazzo sta crescendo;
passano i giorni, le settimane e i
mesi
e molti cambiamenti dalla natura ci
sono resi.
l’adolescenza può essere bella o
brutta...
dipende da come la si vive tutta.
Enzo 3^ B
Aiutarsi
Dividersi
Odiarsi
Litigare
Emozionarsi
Sciocchezze
Cambiamenti
Esperienze
Non sempre
Zelanti
Abbiamo
Classe 3^A
Alessio e Gennaro 3^ B
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YARA CI MANCHERAI
YARA, UN CUORE IMMENSO
Y
S
ara, ti abbiamo perso
come foglio di carta nel vento.
Yara, ti abbiamo cercato
come un bambino che gioca
a nascondino in un campo sperduto.
Quanti giorni e quante notti
abbiamo passato sperando di ritrovarti!
L’amore che tu hai saputo dare
a chi ti era vicino , sarà per sempre.
Yara, addio.
enza sapere se voli o se cammini
sei sparita nel nulla.
Non so dove cerchi pace,
ma il tuo destino è vivere,
lontano dalle notti smaglianti dei giardini.
Ti hanno rapita.
I tuoi occhi sono azzurri,
il mio cuore si è fermato.
Il mio cuore inquieto
è tutto un urlo di tristezza.
Le nuvole grigie e nere si urtano,
si pigiano spinte dal vento
e nascondono il tuo sorriso.
Alessandro e Francesca 3^ A
EMOZIONI DI UN MOMENTO
Danny 1^ A
L
a sera mi sento solo
e fisso il soffitto,
mi guardo intorno,
e mi sento afflitto.
Nel mio cuore
un grande dolore:
sento di vivere un momento fatale,
ogni persona sembra che mi voglia male.
Pierluigi 3^ B
A Yara
YARA, PICCOLO ANGELO
L
a piccola Yara ora è un angelo in cielo…
lei, una ragazza sensibile, dolcissima, bellissima…
Ci sono persone sulla Terra
a cui non importa nulla della vita di un solo corpicino…
Addio Yara, resterai per sempre nei nostri cuori.
Debora 1^ A
E
ri una ragazza come tante.
Ora sei cosi distante.
Eppure, sei tanto presente nella mia mente.
Tu, senza colpa, tu senza peccato,
perché qualcuno ti ha tolto il fiato?
ha fatto sparire il tuo sorriso,
la tua voce,
il tuo gioviale viso.
Chiara 1^ A
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I RAGAZZI INIZIANO A FUMARE ...
Vogliono apparire più grandi della loro età.
Vengono condizionati dagli amici; è questa la riflessione ricorrente: “Lo fanno tutti, perché io no?” E’molto forte, quindi, il
desiderio di essere come gli altri e, soprattutto, di farsi accettare
dal gruppo.
Ma il fumo ha anche delle conseguenze!
1) Le malattie: il fumo è cancerogeno e porta molte malattie a
carico dell’apparato respiratorio, circolatorio… Se una donna in
gravidanza fuma, provoca seri danni al feto.
2) Si sprecano molti soldi per le sigarette.
Il fumo, inoltre, non è un bisogno per l’uomo, è piuttosto un
falso bisogno creato dal condizionamento sociale, è uno spreco
di cui si potrebbe benissimo fare a meno. Va, però, detto che è
una risorsa economica per lo Stato: infatti ogni anno decine di
migliaia di euro vengono ricavate dalla vendita delle sigarette.
Classe 2^ A
Fumare
Direte voi è come sognare,
ma invece fa male più di quanto possiate pensare,
un male infernale
ti ingrigisce dentro
e diventerà un grande tormento.
Se vuoi un suggerimento
non fumare
né un minuto né ore,
SE FOSSI FUMO
altrimenti ...
e fossi un fumatore, mi sentirei più grande,
cosa ne sarà del tuo cuore?
S
avrei desiderio di farmi vedere dalla gente;
la mia casa sarebbe un polmone nero e sofferente.
Se fossi un bambino,
lascerei che il vento mi portasse aria pulita,
fresca, leggera che accarezza il mio viso.
Se fossi l’aria avrei nostalgia del passato,
dell’aria più pura, che mi faceva da manto,
ora, invece, ho indosso un telo nero che mi uccide il cuore.
Classe 2^ A
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CON LE SIGARETTE LA TUA VITA VA IN… FUMO
RIFLESSIONI SUL FUMO
Pensando alla parola fumo, mi vengono in mente le malattie che si possono prendere, la perdita di soldi, l’imbruttimento della persona, i denti gialli e la pelle raggrinzita e secca. Il fumo è il fattore determinante di molte malattie, talvolta anche mortali:
una di queste è il cancro detto anche tumore. Il fumo provoca danni alla salute: malattie cardiovascolari, problemi di respirazione, danni al cuore, oltre ad essere spreco
di tempo e di denaro. La parola fumo mi fa venire in mente qualcosa di brutto; il fumo non è un mio desiderio, anche perché so quello che ne deriva. Quindi dal fumo io
mi tengo alla larga.
Classe 2^ A
IL CICLO DEL TABACCO
Un giorno, dormendo in un prato,
casualmente mi è capitato
di avere il desiderio di fumare.
Allora ho cominciato a sognare:
in una casetta,
al di là della montagna,
con mattoni di tabacco,
il prato di cartina,
il camino come filtro,
il vento come fumo,
il resto nicotina.
Io, un fumatore
immerso nel dolore
con paura di provare,
provare a lasciare
il mio vizio di fumare.
Dopo mi sono svegliato e ho pensato . . .
e se fossi un bambino,
un bambino innocente che cammina tra la gente
che sorride e ti guarda camminare,
che attraversa la collina,
che si sdraia in un giardino,
e si sveglierà già grande?
Classe 2^ A
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SI RINGRAZIANO …
Pizzeria Ristorante Bar
Re Artu'
DI MICHELE DANIELE
Molise
BAR
Di Giorgio De Luca
San Giovanni in Galdo
Bar
Dell’Abbeveratoio
San Giovanni in Galdo (CB)
Sartoria Piunno Di Piunno
G. E M. Snc
Mobilificio Ramacciato
Produzione Capi Abbigliamento
Via Circonvallazione
San Giovanni In Galdo (CB)
Via Piana Pasquale
San Giovanni in Galdo (CB)
GRAZIE A TUTTI I NOSTRI LETTORI E ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NUMERO
NUMERO!!
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola del’Infanzia-Primaria-Secondaria 1° grado
“Madre Teresa di Calcutta"
Campodipietra
Tel/fax 0874/441681/442895
Dirigente Scolastico:
Dott.ssa Emilia Mastronardi