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SETTEMBRE 2016 Agosto in stand-by per i Mercati YELLOW STRATEGY Commento mensile sullo scenario macroeconomico e sui mercati Documento riservato ai clienti sottoscrittori del servizio Yellow Advice THE HUMAN DIGITAL BANK YELLOW STRATEGY SETTEMBRE 2016 1. INTRODUZIONE pag. 1 2. STATI UNITI Il valzer della Fed pag. 1 3. EUROZONA Resilienza pag. 4 4. PACIFICO Giappone: crescita zero e disinflazione pag. 5 5. ECONOMIE EMERGENTI pag. 7 6. IL BACKSTAGE DI YELLOW ADVICE pag. 12 7. GLOSSARIO pag. 14 8. RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON CHEBANCA! pag. 15 Il documento è stato elaborato utilizzando informazioni disponibili al 12/09/2016 CheBanca! | Yellow Strategy © 2016 Esclusiva Yellow Advice 1 . INTRODUZIONE Dopo un inizio d'estate burrascoso, con Brexit a scuotere le acque internazionali, il mese di agosto ha beneficiato - a differenza degli scorsi anni - di una calma relativa. La capacità di Eurozona di proseguire sul sentiero della ripresa ha portato la BCE a non variare l'assetto della politica monetaria, pur tenendosi sempre pronta ad intervenire in caso di deterioramento dello scenario. La Bank of England ha invece prontamente estratto le proprie armi a difesa della crescita britannica. Ora, ad un passo dall'inizio dell'autunno, la tensione ricomincia ad aumentare con una serie di appuntamenti destinati a tenere viva l'attenzione degli investitori. A partire dalle riunioni della Fed e della Bank of Japan, per continuare con gli appuntamenti politici in Italia, Spagna e Stati Uniti. 2 . STATI UNITI IL VALZER DELLA FED Il PIL USA relativo al secondo trimestre ha sorpreso al ribasso. Il motore della crescita continuano ad essere i consumi interni, mentre un forte contributo negativo è derivato dal decumulo di scorte destinate ad essere ricostituite nei prossimi mesi. La Yellen nel suo discorso al Forum di Jackson Hole in Wyoming ha lasciato la porta aperta ad un rialzo nella parte finale dell’anno. Ha infatti evidenziato che negli ultimi mesi si sono avvicinate le condizioni per un rialzo dei tassi dato il miglioramento della congiuntura, il rafforzamento del mercato del lavoro e l’andamento dei prezzi. Le sorprese negative derivanti dall'indagine ISM, che ha mostrato segnali di stagnazione del comparto produttivo, e dal deludente report sul mercato del lavoro relativo al mese di agosto hanno allontanato la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse a settembre. Negli Stati Uniti la seconda lettura del PIL relativo al secondo trimestre ha portato ad una correzione al ribasso rispetto alla stima preliminare, registrando un tasso di crescita trimestrale annualizzato dell’1.1%. La rilevazione, che si è confermata piuttosto debole, si accompagna alla revisione della serie storica del Pil effettuata dal Bea - l’ufficio nazionale di statistica USA - che ha interessato gli ultimi tre trimestri del 2015 con una riduzione di 1.8 punti di PIL e il primo trimestre dell’anno in corso, rivisto al ribasso di 3 decimi di punto. L’effetto complessivo della riduzione della crescita acquisita nel 2015, della correzione del dato del primo trimestre e della rilevazione relativa al secondo trimestre, è un abbassamento “meccanico” della stima del tasso medio annuo, ora prossima all’1.4% da 2.0% atteso a inizio anno. CheBanca! | Yellow Strategy pag.1 © 2016 Esclusiva Yellow Advice A livello di singola componente, rimane l’indicazione che il punto di forza della crescita USA sono i consumi interni, mentre la domanda estera è riuscita fornire un contributo positivo seppur debole. Hanno invece sottratto l’1.26% alla crescita le scorte, che però dovranno essere ricostituite nel terzo trimestre fornendo sostegno alla produzione. La Fed, nei verbali relativi alla riunione di luglio, ha nuovamente confermato che sarà il tono dei dati macroeconomici a modulare le scelte di politica monetaria e che i rialzi dei tassi avverranno in modo molto graduale. La valutazione della congiuntura da parte dei membri del comitato di politica monetaria continua ad essere positiva, col rafforzamento del mercato del lavoro e l’inflazione che dovrebbe convergere al target del 2% una volta venuti i meno gli effetti del calo del prezzo del petrolio. Per quanto riguarda il contesto internazionale, il Comitato è risultato concorde sul fatto che gli effetti di Brexit di breve periodo sull’economia Usa sono trascurabili, anche se alcuni membri hanno evidenziato la necessità di monitorare possibili impatti nel medio termine. In merito alle scelte di politica monetaria l’indicazione condivisa è quella di attendere ulteriori dati prima di procedere ad una nuova mossa restrittiva, mentre alcuni membri pensano che le condizioni economiche comporteranno presto la necessità di procedere con un nuovo rialzo. Oltre ai verbali della riunione di luglio anche l'orientamento dei discorsi dei membri Presidenti delle Fed regionali, tra questi Fisher, vice Presidente della Fed, e Dudley, è stato nel senso di lasciare aperta la porta ad un rialzo entro la fine dell'anno. Non ultima, Janet Yellen nel suo discorso al Forum di Jackson Hole in Wyoming ha lasciato la porta aperta ad un rialzo nella parte finale dell’anno. La Yellen ritiene che negli ultimi mesi si siano avvicinate le condizioni per un rialzo dei tassi dato il miglioramento della congiuntura, il rafforzamento del mercato del lavoro e l’andamento dei prezzi. Alla fine dell'estate una serie di sorprese negative nelle principali statistiche macroeconomiche ha allontanato la probabilità di un rialzo dei tassi nella riunione di settembre. CheBanca! | Yellow Strategy pag.2 © 2016 Esclusiva Yellow Advice POLITICA MONETARIA Il grafico rappresenta l'andamento dei Fed Funds, in particolare della parte superiore del range. I tassi di riferimento USA sono attualmente nel range 0.25%-0.50%, in seguito al rialzo di 25 punti base deciso dal Comitato di Politica Monetaria a dicembre dello scorso anno dopo un periodo prolungato in cui la politica monetaria è rimasta in assetto espansivo. Dal 2007 la Fed ha operato una serie serrata di tagli ai tassi portandoli al minimo storico, 0%-0.25%, allo scopo di sostenere l'economia USA, creare occupazione e favorire il rientro dell'inflazione verso il target del 2%. 6 % 6 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 0 Fed funds target rate Fonte: Thomson Reuters Datastream CheBanca! | Yellow Strategy pag.3 © 2016 Esclusiva Yellow Advice 3 . EUROZONA RESILIENZA La crescita di Eurozona nel secondo trimestre ha rallentato rispetto a inizio anno, in linea con le attese. Segnali di tenuta della congiuntura di Eurozona sono risultati evidenti dagli indicatori anticipatori che hanno evidenziato che la ripresa prosegue anche se con tassi di crescita moderati nonostante la scossa di Brexit. La crescita di Eurozona nel secondo trimestre ha rallentato rispetto a inizio anno, in linea con le attese, mentre gli indicatori anticipatori confermano la ripresa in atto non ha subito una battuta d'arresto in seguito a Brexit, facendo pensare che per il terzo trimestre la crescita si potrebbe assestare intorno a tassi prossimi allo 0.3% del secondo trimestre. A livello di singolo Paese, Italia e Francia dovrebbero mostrare tassi di espansione modesti, ma almeno in recupero dalla stagnazione del secondo trimestre. In testa alla classifica, come locomotiva della crescita di Eurozona, rimane la Germania anche se il tasso di espansione delle attività ha leggermente rallentato, come confermano le indagini PMI e IFO pubblicate nei mesi estivi. Tema critico per Eurozona continua ad essere la dinamica dei prezzi al consumo, con l’inflazione della zona euro ad agosto stabile a 0.2%. Ancora una volta l’andamento dell’indice generale ha risentito del contributo negativo della componente energetica, che continua ad agire da freno alla crescita dei prezzi, anche se la sua flessione lo scorso mese si è attenuata a -5.7% rispetto al -6.7% registrato a luglio. Il ribasso è da attribuire all'andamento dell’inflazione core, ovvero al netto delle componenti più volatili alimentare ed energetica, che ha rallentato di un decimo di punto a 0.8%, sulla scia del minore tasso di incremento delle tariffe dei servizi (1.1% da 1.2% della lettura precedente) e dei beni industriali non energetici (0.3% da 0.4%). La BCE, nella riunione di settembre, non ha variato l’assetto della politica monetaria anche se ha continuato a ribadire la propria disponibilità ad intervenire nel caso di deterioramento dello scenario. Sono invece state aggiornate le stime del PIL e quelle di inflazione. Le previsioni di crescita che, nella riunione del 2 giugno, erano state corrette per incorporarvi il dato superiore alle attese relativo al primo trimestre e la ripresa dei prezzi petroliferi, sono state leggermente riviste al ribasso per tenere conto degli effetti di Brexit. Nel dettaglio la stima per il 2016 è passata da 1.4% del set previsivo di marzo, a 1.6% di giugno e a 1.7% di settembre. Quella per il 2017 che era all’1.7% sia a marzo che a giugno è stata abbassata all’1.6%, così come la previsione per il 2018 passata da 1.8% di marzo, a 1.7% di giugno e a 1.6% di settembre scontando maggiori effetti di Brexit nei prossimi anni. Sull’inflazione invece sono sostanzialmente state confermate le indicazioni di giugno di graduale accelerazione, non essendosi verificato un cambiamento sostanziale dello scenario. CheBanca! | Yellow Strategy pag.4 © 2016 Esclusiva Yellow Advice 4 . PACIFICO GIAPPONE: CRESCITA ZERO E DISINFLAZIONE Nonostante il piano di politica economica espansiva messo in campo dal governo Abe e dalla Banca Centrale, il Giappone continua a non mostrare segnali di ripresa, con l’inflazione nuovamente su un trend disinflattivo, Il Governo Abe è intervenuto con l’annuncio di nuove misure di espansione fiscale volte a sostenere la crescita. Il pacchetto ha però deluso le attese degli investitori che si attendevano misure maggiormente incisive. Anche le misure messe in campo dalla Bank of Japan hanno deluso il mercato che ha subito stornato i buona parte dei guadagni realizzati al momento della conferma del Governo Abe. Nel secondo trimestre in Giappone si è registrata crescita prossima a zero. Ancora una volta i consumi sono stati deboli e la domanda estera ha addirittura fornito un contributo negativo, fiaccata dal continuo apprezzamento dello yen. Gli investimenti fissi si sono contratti per il secondo trimestre consecutivo, mentre unici punti di sostegno sono rimasti il mercato immobiliare e la spesa pubblica. Il Governo Abe è intervenuto con l'annuncio di un pacchetto fiscale espansivo inizialmente stimato in 28 trilioni di yen con misure volte al sostegno dei consumi sia relative al finanziamento dei progetti di ampliamento delle infrastrutture e di ricostruzione post terremoto. Tuttavia le spese effettive da parte del Governo e delle amministrazioni locali saranno limitate a 7.5 trilioni di yen per non pesare sul bilancio pubblico, mentre i rimanenti 20 trilioni devono ancora ricevere il dettaglio di copertura. Il relativo disegno sarà sottoposto ad approvazione della Dieta in autunno e il pacchetto avrà un orizzonte pluriennale. Oltre alla debolezza della crescita, il tema centrale per la Banca Centrale rimane l'andamento dei prezzi, con le pressioni disinflazionistiche che sono nuovamente ben presenti e potrebbero alterare le attese di inflazione. La sorpresa negativa derivante dalle statistiche di inflazione giapponese per il mese di luglio ha quindi messo ulteriori pressioni sulla Banca del Giappone per una mossa espansiva nella riunione di settembre, quando sarà pubblicata l’analisi sull’efficacia delle misure di politica monetaria implementate finora. L’indice dei prezzi al consumo ha mostrato per il quarto mese consecutivo una contrazione dei prezzi (-0.4% tendenziale), mentre l’indice core, ovvero al netto dei prodotti alimentari freschi, in territorio di contrazione da febbraio, si è mosso ulteriormente al ribasso. Già a luglio la Banca del Giappone aveva messo in campo una nuova manovra espansiva che aveva coinvolto solo gli acquisti di ETF, passati da 3.3 trilioni di yen a 6 trilioni all’anno, senza variare il piano di acquisti di titoli di stato e i tassi di riferimento. Era stato invece raddoppiato il piano di prestiti in dollari per imprese giapponesi all'estero (da 1.2 a 2.3 trilioni di yen). Il provvedimento era stato giudicato poco incisivo dal mercato che aveva subito aggiustato lo yen con un deciso apprezzamento contro le principali valute. CheBanca! | Yellow Strategy pag.5 © 2016 Esclusiva Yellow Advice GIAPPONE: PIL Il grafico riporta l'andamento del PIL giapponese. L'istogramma in giallo rappresenta le variazioni trimestrali, mentre la linea grigia la variazione tendenziale. Il 2014 è stato caratterizzato dalla recessione che ha seguito il rialzo della tassazione sui consumi da parte del Governo. Nel 2015 la politica espansiva del Premier Abe ha provato a mettere il Paese sul sentiero della ripresa, senza tuttavia ottenere risultati duraturi come dimostra la crescita zero totalizzata per il secondo trimestre. % 4 4 3 3 2 2 1 1 0 0 -1 -1 -2 -2 -3 -3 2011 Trimestrali 2012 2013 2014 2015 2016 Tendenziale Fonte: Thomson Reuters Datastream CheBanca! | Yellow Strategy pag.6 © 2016 Esclusiva Yellow Advice 5 . ECONOMIE EMERGENTI Per quanto riguarda le economie emergenti si evidenziano i primi segnali di stabilizzazione, beneficiando del parziale recupero del prezzo del petrolio per quanto riguarda i Paesi produttori. In Cina le principali variabili economiche sembrano avere raggiunto condizioni abbastanza equilibrate e compatibili con un rallentamento controllato della crescita: i dati di luglio indicano tassi di crescita tendenziale della produzione industriale al 6% e delle vendite al dettaglio intorno al 10%; l’indice PMI elaborato da Caixin, tradizionale anticipatore del ciclo macroeconomico cinese, mostra segnali di rafforzamento congiunturale balzando a luglio sui massimi da settembre 2014. In miglioramento anche i saldi del commercio estero, con una leggera accelerazione dell'export nei mesi estivi. Infine il settore delle costruzioni mostra segnali di ripresa grazie all’azione di protezione svolta dalla politica monetaria accorta e puntuale della PBOC, che a più riprese, ha immesso moneta nel sistema, quanto dalla politica di bilancio, che periodicamente propone provvedimenti espansivi della spesa pubblica a livello locale. CheBanca! | Yellow Strategy pag.7 © 2016 Esclusiva Yellow Advice IN SINTESI ECCO I PUNTI CHIAVE CHE CI HANNO PORTATO A DETERMINARE LE VIEW DELLE ASSET CLASS La parola chiave dell'estate per Eurozona è stata "resilienza", è stata infatti straordinaria la capacità delle economie dei principali Paesi di assorbire l'urto di Brexit senza mostrare evidenti segnali di rottura della dinamica di ripresa, lenta e graduale, ma in atto. Diverso è stato per il Regno Unito dove ai primi segnali di frenata è corrisposto un intervento deciso delle autorità, la Bank of England in primis, ma anche un allentamento dell'austerity fiscale volta a favorire il tessuto produttivo. In questo contesto i mercati azionari hanno premiato Eurozona rialzandosi dopo lo scivolone post Brexit per arrivare prossimi ai livelli di metà maggio. Negli Stati Uniti è stata la Fed a tenere gli investitori col fiato sospeso senza una chiara direzione dell'andamento della politica monetaria: una volta svanito lo spettro dell'impatto di Brexit sull'economia Usa e dopo qualche segnale di consolidamento del mercato del lavoro, i toni della Yellen e degli altri membri della Fed hanno iniziato a insinuare nel mercato la possibilità di un rialzo entro la fine dell'anno. In Giappone, nonostante il piano di politica economica espansiva messo in campo dal governo Abe e dalla Banca Centrale, continuano ad essere assenti i segnali di ripresa, con l’inflazione nuovamente su un trend disinflattivo. Infine i mercati emergenti presentano segnali di stabilizzazione, tra questi la crescita cinese che, grazie all'intervento del Governo e della Banca centrale, si è assestata su tassi di crescita compatibili col mutamento del modello di crescita. ASSET CLASS COMMENTO OBBLIGAZIONARIO Il giudizio complessivo sull’asset complessivamente neutrale. OBBLIGAZIONARIO EURO Breve Termine (1-3Y) Nel mese di agosto i rendimenti si sono ulteriormente compressi a causa dei flussi in acquisto da parte della BCE in un contesto di bassi volumi. Nei prossimi mesi la parte a breve della curva euro continuerà a beneficiare del Quantitative Easing della BCE. OBBLIGAZIONARIO EURO TUTTE LE SCADENZE I rendimenti si mantengono compressi e poco attraenti in valore assoluto, anche se permane il sostegno derivante dagli acquisti della BCE. Ad agosto il decennale tedesco e quello francese si sono mossi lateralmente, mentre si è registrata una preferenza per le obbligazioni spagnole rispetto a quelle italiane legata alla valutazione della situazione politica. I mercati obbligazionari societari continuano a essere sostenuti dall’interesse degli investitori, in un contesto di tassi di rendimento governativi su livelli bassi. CheBanca! | Yellow Strategy pag.8 class si mantiene © 2016 Esclusiva Yellow Advice OBBLIGAZIONARIO GLOBALE PAESI SVILUPPATI Dalla metà di luglio fino a metà agosto l'eurodollaro si è mosso al rialzo dopo la pubblicazione del PIl USA per il secondo trimestre che ha deluso le attese, attestandosi a 1.1%, meno della metà di quanto previsto dal consenso, ma soprattutto in concomitanza di una retorica prudente da parte dei membri della Fed, che nei verbali segnalavano rialzi graduali e dipendenti dalla dinamica dei dati macro. In seguito le dichiarazioni dei presidenti delle Fed regionali insieme al discorso tenuto dalla Yellen a Jackson Hole hanno rinforzato le aspettative nel mercato di un rialzo entro la fine dell'anno, con un aumento delle probabilità di una mossa restrittiva anche a settembre. Il rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro, insieme col calo degli indicatori di fiducia nel comparto produttivo hanno allontanato l'idea di un rialzo a settembre, lasciando però aperta la porta ad una mossa restrittiva entro fine anno. L'andamento dei fondamentali e delle attese sugli sviluppi di politica monetaria hanno trovato riflesso nell'appiattimento della curva, con un calo più marcato dei rendimenti sulle scadenze a 2 e 5 anni, più sensibili alla politica monetaria rispetto al segmento a 10 anni. OBBLIGAZIONARIO PAESI EMERGENTI Si confermano cautele sull'asset class, ma su base tattica lo spostamento delle attese di un rialzo della Fed alla seconda parte dell'anno sta fornendo un sostegno ai mercati. OBBLIGAZIONARIO HIGH YIELD Il rendimento offerto dall’asset class appare interessante. L'asset class beneficia del sostegno degli investitori alla ricerca di rendimento in un contesto di tassi bassi. CheBanca! | Yellow Strategy pag.9 © 2016 Esclusiva Yellow Advice ASSET CLASS AZIONARIO COMMENTO Rimaniamo neutrali dato il contesto di incertezza e volatilità anche se riteniamo che in ottica strategica il mercato azionario possa offrire delle opportunità. AZIONARIO EUROPA Nei mesi di luglio e agosto i mercati europei si sono mossi al rialzo beneficiando dei segnali di tenuta della congiuntura di Eurozona dopo lo shock di Brexit. AZIONARIO USA Da metà luglio segnali di miglioramento della congiuntura USA hanno portato gli indici USA a registrare nuovi massimi. Allo stesso tempo il deprezzamento del dollaro ha ridotto le performance dell'asset class. Nel prossimo mese il mercato azionario USA potrebbe beneficiare di sorprese positive relativamente ai dati macro che potrebbero generare un apprezzamento del dollaro. AZIONARIO PACIFICO Il mercato giapponese continua a risentire della debolezza della crescita del Paese e dell'apprezzamento della valuta che ha penalizzato l'export. A inizio luglio il mercato azionario si è mosso al rialzo scontando una nuova mossa espansiva da parte del Governo Abe, forte della conferma elettorale appena ricevuta. Le misure annunciate sono però state considerate deludenti, così come il pacchetto messo in campo dalla Banca Centrale, generando vendite sui principali listini e un nuovo apprezzamento dello yen. Il discorso di Kuroda, Presidente della Bank of Japan, a Jackson Hole aveva nuovamente generato delle attese per una manovra espansiva a settembre, poi smorzatesi dopo il nuovo intervento al Kisaragi Kai di Tokyo. L'implementazione di nuove misure espansive a settembre comporterebbe il deprezzamento dello yen contro le principali valute che andrebbe a sostenere le imprese esportatrici, quindi i listini azionari. AZIONARIO PAESI EMERGENTI CheBanca! | Yellow Strategy Si confermano cautele sull'asset class, ma su base tattica lo spostamento delle attese di un rialzo della Fed alla seconda parte dell'anno sta fornendo un sostegno ai mercati. pag.10 © 2016 Esclusiva Yellow Advice ASSET CLASS MONETARIO /LIQUIDITÀ CheBanca! | Yellow Strategy COMMENTO L’attuale livello dei tassi renderebbe l’asset class utile solo ai fini del contenimento della volatilità, ma non lascia intravedere la possibilità di rendimenti positivi al netto delle commissioni di gestione. pag.11 6 . IL BACKSTAGE DI YELLOW ADVICE Costruire un modello matematicamente solido in grado di generare un'allocazione tale da riuscire a sfruttare i movimenti dei mercati finanziari con l’obiettivo di generare dei guadagni è stato lo scopo degli economisti da decenni. L'allocazione dei portafogli presenti in Yellow Advice deriva da un innovativo modello quantitativo di asset allocation in grado di integrare l'informazione derivante dalle serie storiche finanziarie con le view di un Comitato di esperti sull'andamento prospettico dei mercati. In questo modo la stima dei rendimenti attesi delle asset class riesce a tenere conto dell'andamento storico dei mercati, ma anche dell'informazione che deriva dalle analisi di tipo economico e del contesto di mercato attuale e, non ultima, dall'esperienza dei membri del Comitato di esperti. LE VIEW DEL COMITATO Un insieme di esperti analizza infatti lo scenario macroeconomico delle principali aree geografiche a livello globale, evidenziando le tendenze e i rischi che caratterizzano le asset class di mercato con un orizzonte temporale trimestrale. Dalla sintesi dell'analisi si arriva a comporre la strategia più adatta al contesto di mercato, che viene poi rivista mensilmente alla luce dei nuovi dati e dell'evoluzione del contesto economico e finanziario Serie storiche finanziarie Comitato investimenti Modello di asset allocation Selezione dei portafogli Selezioni dei prodotti CheBanca! | Yellow Strategy pag.12 © 2016 Esclusiva Yellow Advice IL MODELLO DI ASSET ALLOCATION E LA SEZIONE DEI PORTAFOGLI Le migliori expertise insieme con l'elaborazione statistica delle serie storiche rappresentative delle asset class permettono la creazione di portafogli diversificati con il profilo di rischio/rendimento crescente, che vengono quindi selezionati per rispondere alle diverse esigenze in termini di orizzonte temporale e propensione al rischio. Non solo, i portafogli vengono costruiti con un numero di asset class ottimizzato in base alle dimensioni del portafoglio per limitare l'incidenza dei costi di implementazione del portafoglio stesso. Ecco la lista di tutte le Asset Class dei portafogli Yellow Advice: MONETARIO IN € OBBLIGAZIONARIO IN € BREVE TERMINE OBBLIGAZIONARIO IN € TUTTE LE SCADENZE OBBLIGAZIONARIO GLOBALE PAESI SVILUPPATI OBBLIGAZIONARIO PAESI EMERGENTI OBBLIGAZIONARIO HIGH YELD AZIONARIO EUROPA AZIONARIO NORD AMERICA AZIONARIO PACIFICO AZIONARIO PAESI EMERGENTI AZIONARIO GLOBALE FLESSIBILI BASSA VOLATILITÀ FLESSIBILI MEDIA VOLATILITÀ FLESSIBILI ALTA VOLATILITÀ FLESSIBILI BASSA VOLATILITÀ NON DIREZIONALE FLESSIBILI MEDIA VOLATILITÀ NON DIREZIONALE FLESSIBILI ALTA VOLATILITÀ NON DIREZIONALE LA SELEZIONE DEI PRODOTTI Ultima, ma non per importanza, è la selezione dei fondi per l'implementazione del portafoglio in prodotti. Ciascuno dei circa 3400 fondi acquistabili è stato infatti preventivamente associato ad una asset class con l'ausilio di metodologie statistiche, in modo da poter procedere con una valutazione quantitativa su parametri di rischio e rendimento finalizzata a selezionare all'interno dell'asset class stessa il fondo con le maggiori potenzialità. Anche in questa fase le metodologie quantitative sono state integrate e supportate dal monitoraggio di esperti che hanno analizzato la strategia di gestione e l'andamento del fondo. CheBanca! | Yellow Strategy pag.13 © 2016 Esclusiva Yellow Advice 7 . GLOSSARIO Indagine ISM È l'indice del settore manifatturiero degli Usa elaborato dall'Ism, Institute for Supply Management. Si basa su un'indagine mensile (effettuata dal 1931) tra i direttori d'acquisto di 300 aziende industriali degli Usa. Tra le componenti: prezzi, importazioni, esportazioni, scorte dei clienti e accumulo di ordini. Valori maggiori di 50 punti indicano una crescita. (fonte Il Sole 24 Ore) Tasso Fed Funds Si tratta del tasso di interesse di riferimento per il mercato statunitense. Tecnicamente può essere definito come il tasso d'interesse a brevissimo termine sul mercato statunitense dei fondi federali, in cui si scambiano le riserve in eccesso detenute dagli istituti bancari presso la banca centrale. La Federal Reserve, attraverso il Fomc (Comitato di politica monetaria), interviene fissando un tasso-obiettivo per questo tipo di operazioni. (fonte Il Sole 24 Ore) Indice IFO È un indicatore della fiducia delle imprese in Germania e viene rilasciato ogni mese dall'Institut für Wirtschaftsforschung, basato a Monaco e a Dresda. L'IFO è costruito sulla base di un'inchiesta condotta presso circa 7.000 aziende appartenenti ai settori del manifatturiero, delle costruzioni, del commercio all'ingrosso e al dettaglio. Alle imprese viene domandato di esprimere il loro giudizio ("buono", "soddisfacente", "cattivo") sulla situazione presente e su quella attesa nei prossimi sei mesi ("migliore", "immutata", "peggiore"). Una media dei saldi delle risposte, normalizzata al 2000, fornisce l'indice. (fonte Yellowpedia) Quantitative Easing (QE) È uno strumento non convenzionale di politica monetaria attraverso il quale una banca centrale aumenta la base monetaria - banconote più depositi alla banca centrale - e, per questa via, l'offerta di moneta, attraverso l'acquisto di prodotti finanziari sul mercato secondario come titoli di Stato, Abs, covered bond, obbligazioni societarie e altro. (fonte Il Sole 24 Ore) CheBanca! | Yellow Strategy pag.14 © 2016 Esclusiva Yellow Advice 8 . RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON CHEBANCA! Yellow Strategy non è l’unica fonte informativa che ti offre CheBanca! Visita la sezione Investi presente nell’area Risparmio e investimenti della tua Area Clienti: Radiocor Agenzia d’informazione Nella pagina Breaking News hai a tua disposizione circa 500 news giornaliere a cura dell’agenzia di Stampa de Il Sole 24 Ore Radiocor, da oltre 60 anni il punto di riferimento dell’informazione economico finanziaria. Vai su yellowadvice.chebanca.it e scopri il progetto di educazione finanziaria di CheBanca! YELLOW CHANNEL Yellow Channel è il progetto di Educazione Finanziaria ideato da CheBanca!.Finalmente economia e finanza sono spiegate con parole semplici e chiare. Sul sito dedicato a Yellow Advice potrai trovare notizie ed approfondimenti elaborati considerando diversi livelli di difficoltà. Potrai giocare con i quiz ed consultare la spiegazione dei termini più complessi in Yellowpedia, glossario di termini economico-finanziari. 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