L`industria indiana si sanitari e stoviglieria

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L`industria indiana si sanitari e stoviglieria
The Indian sanitaryware
industry
by Om Prakafh Bhandari, OM Consultants (New Delhi, India)
Alessandro Pozzovivo, Setec (Civita Castellana, Italy)
Since this is
200
n. 51/2003 Ceramic World Review
Nella produzione di sanitari, in India, sono attive industrie
appartenenti al cosiddetto “settore organizzato” alle quali si affiancano produttori di piccole dimensioni: sul mercato si trovano numerose varianti di prodotto, che differiscono per tipologie, gamma, qualità.
Per quanto riguarda la grande produzione industriale, sono attualmente in funzione nove impianti (elencati nella tab. 1),
geograficamente concentrati negli stati di Andhra Pradesh,
Gujarat, Haryana, Rajasthan, e Tamil Nadu. Il livello di capacità
installata (135.300 tonnellate anno, secondo l’Industries Development and Regulation Act) porterebbe ad ipotizzare una
produzione intorno alle 100.000 tonnellate all’anno, calcolando un utilizzo della capacità pari all’85%.
Dal momento che dei 15 impianti realizzati (a partire dal
1990) alcuni sono stati chiusi, l’effettiva capacità installata è
attualmente ridotta a
98.600 tonnellate
all’anno.
Nel settore organizzato, infatti, non
solo si è registrata
negli ultimi 3-4 anni
una crescita molto
lenta di nuove linee,
ma una parte sostanziale della capacità installata negli ultimi 45 anni, dopo un breve
periodo di vita produttiva, ha cessato di
essere utilizzata. La
produzione relativa a
questo settore, nel
2002, è stata dunque
pari a circa 72.000
n. 51/2003 Ceramic World Review
india
In India, sanitaryware is manufactured both by the largescale industrial sector and by the small-scale sector. The
market offers a wide variety of products differing in type,
range and quality.
In the large-scale industrial sector, there are currently
nine plants in operation (listed in Table 1), concentrated in
the states of Andhra Pradesh, Gujarat, Haryana, Rajasthan
and Tamil Nadu.
The level of installed capacity (135,300 tons per annum
according to the Industries Development and Regulation Act)
would suggest production of around 100,000 tons per
annum, calculated on the basis of 85% capacity utilisation.
Since several of the 15 plants built as of 1990 have been
closed, the effective installed capacity is 98,600 tons per
annum.
In the large-scale
sector, not only has
there been very slow
growth in new lines
over the past 3-4
years, but a
substantial part of
installed capacity
stopped being used
over the past 4-5
years following a
short period of
production. The total
production of this
sector in 2002 was
therefore about
72,000 tons (75% of
total capacity).
Focus on
Focus on
india
L’industria indiana
di sanitari e stoviglieria
200
Tab. 1. Sanitaryware plants in the organised sector
Gli impianti di sanitari del settore organizzato
Company
Azienda
1
2
3
4
5
6
7
8
9
E.I.D. Parry (I) Ltd.
E.I.D. Parry (II) Ltd.
Hindustan Sanitaryware
(Unit – I)
Hindustan Sanitaryware
(Unit – II)
* Johnson Pedder
Madhusudan Ceramics
Neycer India Ltd.
** Rassi Ceramics Industry
Swastic Sanitarywares
State
Stato
Installed capacity
(effective)
Capacità installata
(effettiva)
Production
(2002 estimates)
Produzione
(stime 2002)
(in Ton)
(in Ton)
Rajasthan
Tamil Nadu
12,000
12,000
9,500
11,500
Haryana
18,000
13,760
Andhra Pradesh
Madhya Pradesh
Gujarat
Tamil Nadu
Andhra Pradesh
Gujarat
12,000
8,000
15,000
9,600
6,000
6,000
6,700
5,000
12,418
8,000
Closed / Chiuso
5,400
98,600
72,278
In the small-scale sector there are reportedly 171 plants
of varying sizes with a total capacity of 120,000 tons, most
of which are in Gujarat.
Production is semi-vitreous ware which does not meet
BIS standard IS:2556 in terms of porosity or dimensional
tolerance limits. Total production is estimated at 88,000
tons.
The quality of this ware makes its acceptability in
international markets negligible (with the exception of Gulf
and African countries where exports have risen
considerably).
In the domestic market, however, these products are
largely replacing cement mosaic ware, which being non-fired
and therefore porous ware is considered unhygienic and
requires periodic replacement.
The small-scale semi-vitreous sector has cut into the
large-scale organised sector as regards India pans and
recently also European water closets and several items of
designer sanitaryware.
Building and government incentives
From market feedback, it is estimated that the
sanitaryware industry in the organised sector has an annual
growth rate of 10-15%.
The growth rate in the small-scale sector is also
expected to be in the region of 10%.
This figure could have been higher were it not for the fact
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tonnellate (75% della capacità totale).
Trattandosi di materiali completamente in porcellana vetrificata – e che soddisfano i parametri internazionali in quanto
a tipologie, design, qualità – quasi un terzo di questa produzione potrebbe potenzialmente essere destinata alle esportazioni. Ma un fattore che limita seriamente questa prospettiva
per i prodotti indiani, alla luce degli attuali costi e dell’elevata
competitività di altri paesi, è il livello dei prezzi di vendita.
I piccoli produttori del settore non organizzato contano in
tutto su 171 impianti di diverse dimensioni, la maggior parte
dei quali concentrati nel Gujarat, per una capacità totale pari a
120.000 tonnellate. La produzione è composta da materiale
più scadente (semi-vitreous) e non conforme al BIS standard
IS:2556 per quanto riguarda porosità e limiti di tolleranza dimensionale. La produzione totale effettiva è stimata intorno alle 88.000 tonnellate.
La qualità di questa produzione rende trascurabili le possibilità legate all’export (ad accezione dei paesi del Golfo e
dell’Africa, dove le esportazioni sono invece cresciute considerevolmente).
Nel mercato interno, tali prodotti stanno invece rimpiazzando diffusamente gli articoli in mosaico di cemento i quali,
non essendo cotti e quindi porosi, sono considerati scarsamente igienici e richiedono periodiche sostituzioni.
Il settore dei piccoli produttori di semi-vitreous ha sottratto inoltre quote di mercato ai grandi produttori indiani riguardo sia ai vasi a cacciata sia, ultimamente, ai Wc modello europeo e anche a qualche articolo di pregevole design.
india
entirely vitrified ware that meets international requirements in
terms of type, design and quality, almost one third of this
capacity could potentially be exported. However, given
current production costs and fierce competition from other
countries, selling price is a seriously limiting factor for Indian
products.
Focus on
Focus on
india
* Now belongs to E.I.D. Parry as Unit – III • Ora appartenente alla E.I.D. Parry (Unit – III)
** Now belongs to Hindustan Sanitaryware as Unit – III • Ora appartenente alla Hindustan Sanitaryware (Unit – III)
Source • Fonte: “Market survey 2001-2002”
L’edilizia e gli incentivi governativi
Dai segnali provenienti dal mercato, si prevede che il settore organizzato nell’industria dei sanitari dovrebbe registrare
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Since 1991, the Indian
Government has taken steps
to unshackle various areas
which were impeding the
growth of industry (including
the ceramic industry and in
particular the sanitaryware
industry).
As a result of this
liberalisation process, it is
now no longer necessary to
obtain an industrial licence
to manufacture a product.
If an entrepreneur wishes to set up a plant, subject to
certain environmental conditions, he is now free to put it up
wherever he wishes in the country.
The size of a plant is again left to the complete discretion
of the entrepreneur. In opening up the economy, the
government generally permits imports of capital goods, raw
materials and components. Many of the previous constraints
are now a thing of the past.
Il Governo indiano, dal
giugno 1991, ha avviato importanti misure per sbloccare varie situazioni che ostacolavano la crescita dell’industria (compresa ovviamente quella ceramica e
quella dei sanitari in particolare). In virtù del processo di
liberalizzazione avviato, attualmente non è più necessario richiedere una licenza
industriale per produrre e, di conseguenza, nel caso un imprenditore desideri avviare un impianto – a patto che soddisfi
alcune condizioni di salvaguardia ambientale – è ora libero di
realizzarlo in qualunque parte del paese.
L’imprenditore, a propria discrezione, può ugualmente determinare in piena libertà le dimensioni dell’impianto. Sempre
seguendo questa politica economica di apertura e sviluppo, il
Governo ha permesso una larga importazione di capitali, materie prime, beni strumentali. Molti dei vincoli che hanno rallentato l’industria indiana appartengono ormai al passato.
india
The fortunes of the sanitaryware industry are closely
linked to the housing industry, both in the public sector and
the private sector.
There was a shortage of about 35 million dwelling units
as of January 2002 and an additional 21.77 million new
dwelling units were to be constructed in the 9th five-year
plan.
Accordingly, the envisaged construction outlay for the
8th five-year plan was 975,300 million rupees (about US
$20.6 billion), far more than
the combined construction
outlay in all the previous
seven plans.
The effective situation,
however, remains quite
different. The shortage of
dwelling units continues
unabated.
The funding that should
have gone into the housing
sector has not materialised
and growth in the
sanitaryware industry has
therefore been smaller than
expected.
un tasso di crescita annuale del 10-15%.
La crescita per quanto riguarda i piccoli produttori dovrebbe essere pari al 10%. Questo risultato avrebbe potuto essere anche superiore, ma il livello qualitativo medio di questo
settore non è migliorato in maniera apprezzabile e, di conseguenza, il gradimento del prodotto non è aumentato.
Le sorti dell’industria dei sanitari sono legate a quella
dell’edilizia, sia nel settore pubblico sia nel privato. Circa 35
milioni di abitazioni sono state costruite a partire dal gennaio
2002 e altri 21,77 milioni di case dovranno essere edificate in
accordo al 9° Piano quinquennale. La previsione di investimenti destinati all’edilizia nell’8° Piano quinquennale erano di
975.300 milioni di rupie (circa 20,6 miliardi di dollari), somma
di fatto molto superiore rispetto agli investimenti complessivi in edilizia di tutti i
precedenti 7 Piani. La situazione effettiva rimane, tuttavia, molto diversa. La scarsità di unità abitative continua senza vere inversioni di
tendenza. I finanziamenti
che avrebbero dovuto far
decollare il settore delle abitazioni non sono stati utilizzati in pieno. La crescita
dell’industria dei sanitari è risultata quindi inferiore alle
aspettative.
Focus on
Focus on
india
that the quality level in this sector has not appreciably
improved and consequently the acceptability levels have not
increased.
Problems faced by industry
I problemi dell’industria
Indian industry has gone through a period of
considerable process and technological modernisation and
further progress will be required for at least the next five
years.
The production system must continue to rely on a
judicious combination of labour reliance and process
mechanisation.
In the long term, process mechanisation is inevitable and
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L’industria indiana sta attraversando un periodo di considerevole modernizzazione, anche tecnologica, e per il futuro
ci sarà bisogno di un ulteriore progresso, che dovrebbe durare almeno per i prossimi cinque anni. Il sistema produttivo dovrà continuare a fare affidamento su una equilibrata combinazione tra manodopera e automazione del processo.
Nel lungo periodo, l’automatizzazione industriale sarà inen. 51/2003 Ceramic World Review
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Export potential
Le possibilità dell’export
The Indian sanitaryware industry’s export market has
L’export, per l’industria indiana dei sanitari, si è aperto in
opened up considerably in recent years. In fiscal 2001-2002,
tempi recenti. Nell’anno fiscale 2001-2002, un numero esiguo
exports of sanitaryware worth about 850 million rupees (US
di aziende ha esportato prodotti per un valore di circa 850 mi$18 million) were made by a very small number of
lioni di rupie (18 milioni di dollari). Studi previsionali segnalano
companies.
che le esportazioni dovrebbero raggiungere un volume pari a
circa 40.000 tonnellate nel prossimo futuro, per crescere ulPreliminary studies show the existence of an export
teriormente in una seconda fase e arrivare a 60-65.000 tonmarket of about 40,000 tons in the near future and
nellate.
ultimately a steady 60-65,000 tons.
L’industria è chiamata, in ogni caso, a rafforzarsi finanziaIn any case, the industry must strengthen itself financially
riamente e tecnologicamente per essere in grado di adeguaand technologically in order to be able to adapt its output to
re la propria produzione agli standard qualitativi internazionali
international quality standards and to establish a steady
e determinare una politica dei prezzi equilibrata.
pricing policy. In order to be internationally competitive, a
Un intenso e proficuo programma di sviluppo delle esporsustained and profitable export programme must be based
tazioni, per fronteggiare la competizione internazionale, doon cost reduction, higher productivity, implementation of new
vrà basarsi su una
production
riduzione dei costi,
technologies,
Tab. 2. Export of sanitaryware from India
una maggiore proadoption of modern
L’export dei sanitari indiani
duttività, l’adozione
equipment and
di nuove tecnologie
systems that assure
Year • Anno
Export
Export
di produzione e di
greater efficiency,
(in Rs. million
(in million U.S. $
moderni sistemi e
quality and
in milioni di rupie)
in milioni di dollari)
apparecchiature
standardisation of
che garantiscano
production,
1985
197
4.20
maggior efficienza,
adoption of a
1990
218
4.64
un miglioramento
deliberate
1995
286
6.08
della qualità e la
programme of ware
2000
700
14.89
standardizzazione
design
2001-02
850
18.08
del prodotto, un
development, and
(Estimated / Stima)
programma pondethe use of highrato di sviluppo deefficiency fuels.
Source : CAPEXIL report 2001-02 and Deptt. of Foreign Trade, New Delhi.
gli aspetti legati al
th
Exchange rates (April, 18 ): 1 US Dollar (USD) = 47.5 Indian Rupee (INR)
design, l’utilizzo di
Because of their
n. 51/2003 Ceramic World Review
n. 51/2003 Ceramic World Review
india
vitabile e questo fenomeno dovrà essere analizzato a livello internazionale e introdotto pienamente nelle abitudini indiane.
Fino a questo momento, i principali problemi dell’industria
locale sono stati:
- bassa produttività della forza lavoro e grave mancanza di manodopera specializzata a tutti i livelli;
- eccessiva lentezza nel processo di automatizzazione e mancata introduzione delle più recenti tecnologie produttive;
- affidamento su poche fonti di materie prime e rischio di un loro rapido depauperamento;
- bassa qualità media delle materie prime e assenza della loro
standardizzazione;
- insufficiente iniziativa nello sviluppare e adottare design moderni.
Alcune di queste tematiche necessitano di particolare attenzione e soluzioni in tempi abbastanza rapidi; occorre uno
sforzo collettivo da parte dell’industria, assistita dalle apposite agenzie governative.
Focus on
india
Focus on
200
this will have to be studied in international terms and
introduced to Indian practices.
Up to now, the main problems with the local industry
have been:
- low workforce productivity and acute shortage of specialist
manpower at all levels;
- excessively slow movement towards mechanisation and
failure to introduce the latest production technologies;
- reliance on a few sources of raw materials and the risk of
rapid depletion;
- generally poor quality of raw materials and lack of
standardisation;
- lack of initiative in developing and adopting modern ware
designs.
Some of these problems must be addressed very quickly
and solutions found through a collective effort on the part of
the industry with the support of the government agencies
concerned.
200
own high cost of production, developed countries have
begun to invest in the construction of new sanitaryware
plants in Thailand, Malaysia, China and other countries in
Southeast Asia, the Far East and Arab and African countries.
Recently Indian sanitaryware manufacturers also received
such proposals.
The industry has not yet undertaken a professional
survey of export market potential.
Considering the vast potential of exports, it is imperative
that manufacturing, design and marketing representatives
from both the large and small-scale sectors of industry join
R&D technologists to conduct a survey of this kind as soon
as possible. The results of such a professional survey will
allow the local industry to develop and maintain a stronger
export share.
O. P. Bhandari, an authoritative consultant for the large-scale
sector of the Indian ceramic industry, took part in the last
Development Plan for the ceramic industry promoted by the
Indian Government.
200
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E.I.D. Parry (India)
Ltd., azienda con sede a
Chennai appartenente al
Murugappa Group, ha intenzione di ampliare
la capacità nei tre propri impianti per la produzione di sanitari situati a Alwar, Dewas e
Ranipet. Azienda leader in India, E.I.D. Parry
ha aumentato la propria quota di mercato
dal 33% nel 2001 al 38% nel 2002. Le vendite totali per quanto riguarda il comparto sanitari, nell’anno fiscale terminato il 31 marzo 2002, si sono aggirate intorno ai 26,5 milioni di dollari, con profitti prima della tassazione pari a circa 2,2 milioni di dollari. Decisamente buoni anche i risultati del semestre concluso a settembre
2002: vendite pari a circa 14,8 milioni di dollari e profitti a
1,3 milioni di dollari. I dipendenti sono oltre
1300.
Con l’aumento della capacità, l’azienda
punta a raggiungere, dall’attuale 7%, il 15%
di vendite all’estero nel giro dei prossimi tre
anni. I principali mercati di sbocco sono: Regno Unito, Israele, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Sri Lanka, Oman, Kenia e il Sudafrica.
E.I.D. Parry produce sanitari in vitreous
di alta qualità dal 1952, che commercializza
con i marchi “Parryware” e “Johnson Pedder”. E’ stato il primo produttore indiano di
sanitari ad ottenere la certificazione ISO
9001 presso lo stabilimento di Ranipet. Oltre all’attenzione sul prodotto, la E.I.D. Parry
si preoccupa anche del servizio alla clientela: per questo
motivo, dal 2000, ha aperto una serie di Customer Care
Centres, attivi nella progettazione del bagno, nell’installazione dei prodotti, nelle ristrutturazioni e manutenzioni.
india
E.I.D. Parry (India) Ltd., a
Murugappa Group
company based in
Chennai, intends to expand the capacity of
its three sanitaryware plants at Alwar,
Dewas and Ranipet.
A leading company in India, E.I.D. Parry
increased its market share from 33% in
2001 to 38% in 2002.
Total sanitaryware sales in the fiscal year to 31 March
2002 amounted to about US $26.5 million, with pre-tax
profits at about $2.2 million.
Results in the half-year to September 2002 were also
outstanding, with sales of about $14.8 million and profits
of $1.3 million. The company has more than 1300
employees.
With the increase in capacity, the company
aims to increase exports from its current
7% to 15% over the next three years. The
main outlet markets are the UK, Israel,
Qatar, United Arab Emirates, Sri Lanka,
Oman, Kenya and South Africa.
E.I.D. Parry has been producing high-quality
vitreous china sanitaryware since 1952
under the Parryware and Johnson Pedder
brand names. It was the first Indian
sanitaryware manufacturer to obtain ISO
9001 certification for its Ranipet factory.
Besides focusing on the product, E.I.D.
Parry gives great importance to customer
service. For this reason, since 2000 it has been opening a
series of Customer Care Centres which offer advice on
bathroom design, product installation, remodelling and
maintenance.
Focus on
Focus on
india
E.I.D. Parry rapidly expanding
E.I.D. Parry in forte espansione
fonti energetiche più efficienti.
I paesi più sviluppati, a causa dei propri elevati costi di
produzione, hanno iniziato a investire nella creazione di nuovi
impianti di sanitari in Tailandia, Malaysia, Cina, Sudest asiatico, Far East, Paesi africani e arabi. Di recente anche i produttori di sanitari indiani hanno ricevuto simili offerte.
Il sistema industriale non ha finora approntato uno studio
sistematico sui possibili mercati di esportazione. Considerando le grandissime potenzialità dell’export, è fondamentale che
grandi e piccoli produttori – insieme ad esperti di produzione,
design, marketing, Ricerca & Sviluppo – inizino al più presto a
lavorare alla realizzazione di una simile indagine, i cui risultati
sosterrebbero lo sviluppo e consentirebbero un aumento della quota export dell’industria locale.
O. P. Bhandari, autorevole consulente del settore organizzato
dell’industria ceramica indiana, ha partecipato all’ultimo Piano
di sviluppo dell’industria ceramica promosso del Governo Indiano.
n. 51/2003 Ceramic World Review
200
Anche nella produzione di stoviglieria in India sono presenti
industrie appartenenti al settore organizzato ed altre di piccole dimensioni.
Le aziende con grandi capacità produttive sono
principalmente localizzate nelle regioni dell’Andhra
Pradesh, Gujarat, Haryana, Kerala, Rajasthan, Uttar Pradesh e Bengala occidentale.
La capacità del piccolo settore è concentrata al 90% nelle regioni dell’Uttar Pradesh e
del Gujarat e per il resto nelle regioni di Haryana, Maharashtra, Rajasthan e Tamil Nadu.
La grande industria organizzata comprende 11 aziende con una capacità totale di 31.010 tonnellate/anno (tabella 1), di cui
circa 12.000 tonnellate attualmente non utilizzate.
Analogamente, delle circa 1.200 aziende stimate nella piccola industria (con una capacità totale di 300.000 tonnellate/anno), è presumibile che oggi la metà sia inattivo e l’effettiva capacità non superi pertanto le 150.000 tonnellate/anno.
In entrambi i settori (organizzato e non organizzato) si produce stoviglieria in Bone china (9.732 tonnellate prodotte nel
2002 dal settore organizzato e 10.000 tonnellate nella piccola industria) e in terraglia forte (circa 7.500 tonnellate prodotte nel 2002 dalla grande industria).
Non esistono in India aziende produttrici di porcellana da
tavola.
La produzione di alta qualità non supera le 20.000 tonnellate/anno, in larga parte in Bone china e in misura minore in
terraglia forte.
Nei prossimi cinque anni la crescita realistica della produzione dovrebbe aggirarsi sul 10% annuo, a patto che i principali problemi dell’industria vengano risolti in modo da incrementare sia la domanda interna che le esportazioni. Queste ultime, avviate di recente e solo da pochissime imprese, hanno rappresentato nel 2002 un valore di circa
120 milioni di rupie (circa 2,5 milioni di dollari).
Sempre nei prossimi 5 anni, le vendite sul mercato interno di prodotti di alta qualità dovrebbero oscillare tra le 24.000 e le 28.000 tonnellate/anno, oltre a circa 10.000 tonnellate
all’estero. Perché tutto questo possa realizzarsi sarà assolutamente necessario modernizzare le strutture produttive facendo
ricorso a tecnologie di ultima generazione.
india
Just like sanitaryware, tableware production in India
consists of both large-scale and small-scale sectors.
Companies with large capacities are mainly located in the
states of Andhra Pradesh, Gujarat, Haryana, Kerala,
Rajasthan, Uttar Pradesh and West Bengal.
The small-scale sector capacity is
concentrated 90% in Uttar Pradesh
and Gujarat and the rest in Haryana,
Maharashtra, Rajasthan and Tamil
Nadu.
The organised large-scale sector
consists of 11 companies with a total
capacity of 31,010 tons per annum (Table
1), of which about 12,000 tons is inactive.
Similarly, of the estimated approximately
1,200 companies in the small-scale sector
(with a total capacity of 300,000 tons per
annum), about half is currently assumed to be
inactive with an effective capacity of around 150,000 tons
per annum.
Both sectors (organised and small-scale) produce bone
china (9,732 tons in 2002 by organised sector and 10,000
tons by small-scale sector) and stoneware (about 7,500 tons
in 2002 by the organised sector).
At present there is virtually no production of porcelain
tableware in India.
High-quality production is no greater than 20,000 tons
per annum, mostly bone china and to a smaller extent
stoneware.
It is realistic to assume an increase in production of
around 10% per annum over the next five years provided the
major problems faced by the industry are solved in such a
way that both domestic demand and exports increase. An
export activity was begun recently by a very small number of
companies, worth about 120 million rupees (about US
$2.5 million) in 2002.
Again over the next 5 years,
domestic sales of high-quality
products are expected to oscillate
between 24,000 and 28,000 tons per
annum, with an additional approximate
10,000 tons for the export market. In
order for this to be achieved, it is
essential to modernise production facilities
with latest-generation technologies.
Focus on
Focus on
india
The Indian tableware industry
L’industria indiana delle stoviglierie
I problemi dell’industria
The problems faced by industry
Whereas in Europe, the USA, the UK and Japan, and now
also in Korea, Taiwan, Thailand, Malaysia and China, the
tableware industry has gradually progressed towards
200
n. 51/2003 Ceramic World Review
Mentre in Europa, Usa, Regno Unito e Giappone, e ora anche in Corea, Taiwan, Tailandia, Malaysia e Cina, l’industria della stoviglieria ha progressivamente raggiunto un importante livello di automazione, in India questo non è successo.
n. 51/2003 Ceramic World Review
200
Tab. 1. Organised sector tableware manufacturers
I produttori di stoviglieria nel settore organizzato
Stoneware/other types
3,200
3,281
Jaipur Ceramics Pvt Ltd. (JCPL)
Jaipur Glass & Potteries Ltd. (JGPL)
Kerala Ceramics Ltd.
Jaipur, Rajasthan
Jaipur, Rajasthan
Kerala
650
482
650
——
320
——
Clayman Porcelain Ltd
Hyderabad
700
1,300
Palam Potteries
New Delhi
300
800
Kerala
1,500
—-
Tirupati Ceramics Ltd.
Haryana
150
( Currently closed )
U.P.Ceramics & Potteries
Gujarat
1,000
1,000
Vijaywada (AP)
*800
*1,000
Moradabad, Uttar Pradesh
300 (*1,000)
800
9,732
7,501
india
Zakaria Saheed & Co.
Total • Totale
Grand Total • Totale complessivo
17,233
Total installed capacity in
the organised sector
Capacità installata totale
nel settore organizzato
31,010
* Vijay Porcelain expects to start production from June 2003 and Zakaeia Saheed & Co. will also increase capacity in the same period
Vijay Porcelain avvierà la produzione nel giugno 2003, periodo in cui anche la Zakaeia Saheed & co. aumenterà la propria capacità produttiva
automation, in India this has not occurred.
The high import duties applied to imported technologies
make access to modern machinery difficult.
At the same time, economic and financial planning
policies for the purpose of modernising the industry have
never been seriously promoted.
Technological obsolescence results in low productivity
due to inefficient organisation and an inflexible production
process, making it difficult and expensive to change
production in response to market demand.
Added to this are a series of other obstacles including
the lack of adequate raw materials to guarantee first class
production; an acute shortage of expert personnel; the low
availability of natural gas, an essential fuel for the production
of high-quality tableware; and the lack of R&D facilities inside
the production units.
Production in the organised sector has plunged by 50%
over the past 10 years and only two new factories have been
built. In the small-scale sector, about 30-35 companies have
been set up, mainly devoted to the production of bone china
tableware. However, quality still does not meet international
standards in spite of considerable improvements, particularly
in design.
n. 51/2003 Ceramic World Review
Gli elevati dazi doganali imposti sulle tecnologie di importazione rendono difficile l’accesso a macchinari moderni, né,
del resto, sono mai state promosse o studiate serie politiche
di programmazione econonico-finanziaria volte alla modernizzazione dell’industria.
L’arretratezza tecnologica determina una bassa produttività dovuta, oltre che ad una inefficiente organizzazione del lavoro, anche alla rigidità dei processi produttivi che rende difficile e costoso cambiare le produzioni in risposta alle richieste
del mercato.
A questo si aggiungono una serie di altri ostacoli, quali la
mancanza di materie prime adeguate che garantiscano produzioni di prima scelta, la mancanza di conoscenze tecnologiche sufficienti e di personale altamente qualificato; la carenza
di gas naturale, il combustibile necessario per la produzione di
stoviglierie di alto livello qualitativo; l’assenza di centri di ricerca e sviluppo all’interno delle unità produttive.
india
Bonechina
Jaipur, Rajasthan
Vijay Porcelain Ltd.
200
Production in year 2002
Produzione nel 2002
(tons)
Bharat Potteries Lttd. (BPL)
& its associated companies / firms
at V.K.Industrial Areas
Tata Kerala Ceramics Ltd.
Focus on
Location
Sede
Focus on
Company
Azienda
Negli ultimi 10 anni la produzione del settore organizzato
è crollata del 50% e sono sorte solo due nuove aziende. Nella
piccola industria ne sono nate 30-35, soprattutto dedite alla
produzione di vasellame in Bone china, sebbene lo standard
qualitativo, nonostante un discreto miglioramento anche nel
design, non incontri quelli internazionali.
n. 51/2003 Ceramic World Review
200
Gli impianti produttivi attualmente esistenti sono piuttosto obsoleti. La necessità di
ristrutturazione delle linee riguarda praticamente tutte le fasi del processo produttivo, dalla preparazione di impasti e smalti, alla foggiatura, all’essiccamento, alla
smaltatura e cottura.
L’adozione di tecnologie moderne, oltre a migliorare i livelli
qualitativi del prodotto, ridurrà i costi di produzione grazie
all’ottimizzazione del processo, all’incremento della resa procapite e conseguente riduzione dell’incidenza della manodopera sul costo del prodotto finito, oggi piuttosto elevata. Occorre inoltre promuovere la ricerca sugli impasti, sui gessi usati per gli stampi, sugli smalti, ma anche sul design di nuovi prodotti. Un ruolo importante sarà infine giocato dalle tecnologie
capaci di ridurre i consumi energetici.
■
200
Focus on
Existing production plant is fairly
obsolete. Virtually all stages in the
production process need to be upgraded,
from body and glaze preparation through to shaping, drying,
glazing and firing.
The use of modern technologies will not only improve
product quality but will also cut down production costs
through process optimisation, an increase in per capita
productivity and a consequent reduction in labour costs as a
proportion of finished product costs, which today are still
fairly high.
It is also necessary to carry out research into bodies,
mould plasters and new product design. An important role
will also be played by technologies for reducing energy
consumption.
■
Il livello tecnologico del settore
Focus on
india
The state of technology in the sector
L’adozione di misure volte ad accelerare e stimolare lo sviluppo dell’industria è ormai di primaria importanza. Le necessità più urgenti riguardano la revisione dei dazi doganali (da ridurre al 10%) l’approvvigionamento di combustibili adeguati, lo
studio sistematico dei mercati esteri in cui avviare l’attività di
esportazione, e soprattutto agevolazioni per l’importazione di
materie prime di buona qualità.
Tra le misure a lungo termine, vi è il rinnovamento delle
aziende esistenti con l’introduzione di nuove
tecnologie produttive e la specializzazione
della manodopera, attraverso percorsi di formazione e acquisizione di conoscenze.
india
A number of measures need to be adopted to accelerate
the growth of the industry.
The most urgent steps are to reduce customs duty (by
10%), to provide access to suitable fuels, to conduct a
professional study of foreign markets where an export
activity can be undertaken, and most importantly to apply
import duty concessions on high-quality raw materials.
The long-term measures include modernisation of
companies with the introduction of new
production technology and specialisation
of the manpower base through training
courses.
n. 51/2003 Ceramic World Review
n. 51/2003 Ceramic World Review
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