Buone Feste e un Prospero Anno Nuovo!

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Buone Feste e un Prospero Anno Nuovo!
dicembre 2014
anno 2014 - Newsletter n. 3
Il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Probiviri
Vi augurano
Buone Feste e un Prospero Anno Nuovo!
1
SOMMARIO
RELAZIONE DEL PRESIDENTE ...........................................................................................................3
ANITI SI MUOVE ..................................................................................................................................3
Convegno TradInFo 24 ottobre 2014................................................................................................3
Assemblea COLAP 24 Ottobre 2014 - Attestazione vs Certificazione ...............................................4
EVENTI FORMATIVI IN PROGRAMMA..................................................................................................5
UN FEED-BACK SUI CORSI DAI NOSTRI SOCI ....................................................................................6
NOTIZIE DI INTERESSE .......................................................................................................................6
La prossima Assemblea ..................................................................................................................6
Dizionario delle Combinazioni Lessicali a prezzo scontato..............................................................6
Prova d’esame unica per i periti ......................................................................................................7
Il Colap sulla certificazione dei professionisti .................................................................................8
LA PIZZATA DEL 29 NOVEMBRE.........................................................................................................8
FACEBOOK .........................................................................................................................................8
Tutti i reati su Facebook e su internet .............................................................................................8
La nostra pagina Facebook ...........................................................................................................10
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RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Stimate Colleghe e Stimati Colleghi,
alla chiusa dell’anno viene spontanea la riflessione sugli eventi rilevanti che si sono succeduti. Ed una
riflessione, pacata e serena, vogliamo farla nei confronti dell’operato di ANITI.
Il nuovo sito, biglietto da visita mediatico della nostra Associazione, è stato posto a regime. È un passo
importante che, tuttavia, prevede altri passi legati al suo aggiornamento e alla sua costante ottimizzazione.
ANITI, poi, ha voluto essere maggiormente presente in alcuni importanti eventi, perché l’esserci ha una
valenza determinante nella visibilità e conoscenza della nostra Associazione. Ed ecco dove ANITI è stata
partecipe:
• L'italiano istituzionale nell'UE e in Italia (Roma, 20 maggio)
• Il 40° anniversario Assointerpreti (Roma, 7 giugno)
• Il diritto di difesa dello straniero. L’importanza del ruolo dell’interprete e del traduttore, conferenza
(Siracusa, 21 giugno )
• Giornata del traduttore (Pisa, 20 settembre)
• Convegno TradInfo (Forlì, 24 ottobre)
• Assemblea Colap (Roma, 24 ottobre)
Parte fondamentale ha avuto la nostra Associazione nella sua costante e fattiva presenza alle riunioni di
lavoro per la definizione della norma UNI.
Per la prima volta nella vita di ANITI, inoltre, alcuni Rappresentanti territoriali si sono incontrati a Milano lo
scorso 27 settembre per un costruttivo scambio di opinioni sul presente e sul futuro di ANITI. Dall’incontro è
emersa la necessità di creare ulteriori opportunità di incontro e di coinvolgimento dei Rappresentanti
territoriali con le Istituzioni e le Associazioni locali.
Ovviamente, care Colleghe e cari Colleghi, le cose da farsi sono molte e non troppo facili o immediate. Ma
un’Associazione è fatta di persone e ogni persona, nel proprio ambito, può dare un contributo e la somma
dei contributi porta non solo ad un miglioramento ma anche ad una crescita dell’Associazione stessa.
Quantificare il proprio contributo non è fondamentale, ma qualificarlo con costanza è determinante. Una
presa di coscienza in tal senso potrebbe già aver luogo partecipando alla prossima Assemblea Generale
del 18 aprile in cui ci sarà l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, ma in cui si potranno anche creare le
premesse per una rinnovata e più corale collaborazione alla vita e alla crescita di ANITI. Ed è con questa
speranza che il Consiglio Direttivo ed il suo Presidente augurano a tutti Voi un sereno Natale ed un
altrettanto sereno e proficuo 2015. Arrivederci, dunque!
Tiziano Leonardi
ANITI SI MUOVE
Convegno TradInFo 24 ottobre 2014 – Per chi lo ha visto, e per chi non c'era
Enrico Marinich – Novembre 2014
Il 24 ottobre 2014 sono stato al convegno di Forlì in celebrazione del 10° anniversario di fondazione di
TradInFo. La riunione si è svolta nell'edificio della Sede di Forlì della Scuola di Lingue e Letterature,
Traduzione e Interpretazione (SLLTI Forlì) appartenente all'Università di Bologna, per festeggiare il 10°
anniversario (marzo 2014) dell’associazione di traduttori TradInFo e per rispondere alla domanda "Quale
futuro per i traduttori e le traduzioni".
Il tema era per l’appunto il futuro delle nostre professioni, con particolare enfasi sulla traduzione e attività
correlate, alla luce dei cambiamenti (tecnologici, normativi e commerciali e via discorrendo) che hanno
interessato il mondo della traduzione negli ultimi anni. Ciascuno di noi rappresenta una realtà (associativa
ma anche di raccordo tra università e mondo del lavoro) diversa, con un diverso rapporto con il mondo della
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traduzione propriamente detta e questo rende possibile offrire un ventaglio di punti di vista e di esperienze
piuttosto ampio.
Come ha giustamente puntualizzato il presidente di TradInFo, Francesco d’Arcangeli, la forza di
un'associazione, anzi la sua essenza stessa, sono le persone che rappresenta, e non solo i suoi soci ma tutti
coloro che appartengono alla categoria, nel nostro caso i traduttori e gli interpreti.
Il convegno si è aperto con il discorso introduttivo del presidente Francesco d’Arcangeli che ha ricordato
come è stata costituita l’associazione, cui ha fatto seguito un intervento di Ira Torresi, ex vice presidente ed
ex socio TradInFo, ricercatore e docente alla Scuola Interpreti, che riproponeva un intervento presentato al
XVII convegno FIT nel 2005, in cui sosteneva, con argomentazioni e dati, i vantaggi di 'essere piccoli' per
un'associazione professionale.
Dopo questo primo intervento è seguito lo spazio 'TradInFi a confronto' in cui quattro professionisti hanno
mostrato i loro diversi approcci alla professione:
• Valeria Aliperta ha spiegato il lavoro di interprete e traduttore all'estero;
• Francesco Cecchi ha parlato del mondo dell'interpretazione in ambito sportivo;
• Matteo Verna ha mostrato le difficili sfide dell'internalizzazione e di come il traduttore può diventare
progettista;
• Elisabetta Zoni ha raccontato il suo percorso nella traduzione editoriale.
Il pomeriggio si è aperto con i saluti del Prof. Soffritti cui è succeduto un intervento molto interessante di
Dorothy Kelly, dell'Università di Granada, seguito da Cecilia Vecchiotti di PayPal Italia, che ha parlato di
machine translation e post-editing, dimostrando come - lungi dal minacciare il nostro futuro - tale innovazione
tecnologica apra nuove strade ai traduttori. Cinzia Sani ha chiuso gli interventi con uno sguardo molto
affascinante sulla traduzione degli annunci Pay-per-click e sul complesso (ma ricco di opportunità) mondo
del web marketing.
La giornata si è chiusa con la Tavola Rotonda a cui hanno partecipato i rappresentanti di 4 associazioni di
categoria, ovvero Sandra Biondo (STRadE), Luisa Cotta Ramusino (AITI), Enrico Marinich (ANITI) e Marco
Gambetti (AssoInterpreti) oltre ad Elena Zaccheroni (responsabile ufficio Tirocini e Placement per la SLLTI)
con il discorso conclusivo di Francesco d’Arcangeli, in cui ha riassunto i problemi del presente
(disomogeneità, mancanza di unità tra i professionisti, isolamento) che possono rendere difficile la
sopravvivenza futura, ma – ha concluso – “Ci vuole coraggio, lavoro su se stessi e onestà intellettuale, testa
dura unita a un pizzico di follia. Ma il futuro può essere nostro. Deve esserlo: perché noi siamo quelli che
creano i ponti, noi siamo quelli che dipingono le emozioni con tavolozze diverse, noi siamo quelli che tolgono
i bavagli e fanno parlare le parole altrui. Di noi c'è bisogno ora e ce ne sarà sempre di più.”
Assemblea COLAP 24 Ottobre 2014 - Attestazione vs Certificazione
Giulia Corazza - Novembre 2014
L’Assemblea annuale del COLAP tenutasi a Roma lo scorso 24 ottobre 2014, con la partecipazione di circa
200 delegati da tutta Italia, è stata l’occasione per presentare i risultati di una ricerca scientifica promossa dal
Coordinamento per verificare lo stato dell’arte delle Associazioni professionali iscritte al MISE (Ministero
dello Sviluppo Economico) a un anno e mezzo dalla legge di Riforma n. 4/2013, soprattutto per quanto
attiene ai processi di qualificazione e accreditamento delle conoscenze e competenze professionali degli
iscritti. Nello specifico, la ricerca si è focalizzata essenzialmente sul “sistema di attestazione” delle
Associazioni professionali iscritte nell’ Elenco del MISE, circa 60, così come dettato dalla legge 4/2013.
Con tale indagine che ha preso in esame un campione delle Associazioni in oggetto, il COLAP ha voluto
verificare e definire con chiarezza finalità e modalità attuative dell’”attestazione” per come stabilito nel testo
di legge confrontando tale processo con quello della “certificazione” anch’essa indicata nella legge 4/2013
come via alternativa o integrativa dell’attestazione ma ritenuta tuttavia dal Coordinamento una via “pararegolamentata” di qualificazione. L’attestazione attesta la qualità del servizio, la certificazione certifica la
qualificazione del professionista.
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Il COLAP ritiene in effetti che l’attestazione, piuttosto che la certificazione, sia la modalità di accreditamento
delle conoscenze e competenze professionali più coerente con i principi di autodisciplina che sono a
fondamento della legge 4/2013 e della Dir. Europea 2005/36/CE, che rimane il riferimento fondamentale per i
processi di qualificazione e di validazione delle libere professioni associative. Insomma sono le associazioni
e i loro organi direttivi ad avere la responsabilità dei processi di qualificazione e delle modalità di esercizio
dei professionisti associati. A tal fine, la formazione continua gioca naturalmente un ruolo fondamentale per
garantire il mantenimento e lo sviluppo di tali qualificazioni.
Ma affinché l’attestazione garantisca la piena rispondenza ai principi di tutela dell’utenza e della qualità della
specifica categoria professionale, sono necessari qualificati e strutturati sistemi e procedure di
funzionamento. Innanzitutto è necessario partire da una chiara e dettagliata “definizione del profilo
professionale” da parte delle Associazioni al fine di garantire la professionalità dei propri iscritti e al
contempo tutelare il consumatore. A tale riguardo purtroppo dalla ricerca è emerso che il codice etico di
molte delle Associazioni analizzate non fa riferimento alle competenze professionali (!) e le procedure per il
rilascio dell’attestazione non risultano chiaramente esplicitate o sono alquanto vaghe. Al contempo è
necessario “interloquire con il consumatore” e quindi esplorare i gruppi target dei possibili utenti/committenti
a cui sono rivolti i servizi dei professionisti iscritti per avere una valutazione bottom-up del servizio. In tal
senso va promosso adeguatamente lo Sportello del Cittadino, che per essere efficace dovrebbe essere
gestito da soggetto terzo (ente bilaterale, ass. consumatori ecc.), con iniziative volte a verificare l’immagine
della professione da parte del consumatore e la soddisfazione delle prestazioni offerte.
All’incontro hanno partecipato, oltre che parlamentari come Damiano (Presidente della Commissione Lavoro
del Parlamento) e Abrignani (Vice Presidente Commissione Attività Produttive della Camera), i quali hanno
evidenziato come la legge di stabilità e lo stesso job act in realtà continuino a penalizzare il mondo delle
professioni, il Direttore Generale del MISE (Gianfranco Vecchio) e Enrico Morando (Vice Ministro
dell’Economia e Finanze) che hanno sottolineato come la legge 4 vada in ogni caso interpretata come un
notevole passo avanti nel percorso di liberalizzazione delle professioni. Presente anche Calì (segretario
Nazionale ADICONSUM) che ha annunciato l’accordo con il COLAP e Zambrano del Consiglio Nazionale
Ordine degli Ingegneri che ha dichiarato di condividere pienamente la Riforma sottolineando che le istanze
degli Ordini Professionali di oggi sono in realtà le stesse del COLAP.
EVENTI FORMATIVI IN PROGRAMMA
In aula: Laboratorio di traduzione editoriale dall’inglese – Tradurre il vintage – Firenze, sabato 31
gennaio 2015 Ore 10.00-18.00 - Hotel Rivoli, Via della Scala n. 31 FIRENZE
Il corso si dividerà in una parte teorica introduttiva e in una parte pratica alla quale sarà dedicato maggiore
spazio.
Per la partecipazione al seminario è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese.
DOCENTE: Federica Aceto, laureata in lingue e letterature straniere moderne all’Istituto Universitario
Orientale di Napoli; master in Anglo-Irish Literature presso lo University College Dublin.
***ISCRIZIONI APERTE - POSTI LIMITATI - TARIFFA RIDOTTA FINO AL 30 DICEMBRE***
Link al corso: http://wp.me/p1ovHn-1PJ
Corso on line: Percorso formativo specialistico in traduzione legale
Il 15 gennaio riprende il Percorso di traduzione legale, webinar in tre moduli a cura dell’avv. Serena De
Palma e della Dott.ssa Arianna Grasso. Il Modulo I, Informazioni e Conoscenze Fondamentali, si è svolto in
quattro incontri dal 9 ottobre al 4 dicembre. Il Modulo II, La traduzione giuridica dall’inglese all’italiano,
elementi legali, teorici ed esercitazioni pratiche si svolgerà in tre incontri online, il 15 gennaio, 5 febbraio e 19
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febbraio, tutti dalle ore 18 alle 19.30. Nei mesi successivi (marzo, aprile e maggio) è previsto il Modulo III, La
traduzione giuridica dall’italiano all’inglese, elementi teorici ed esercitazioni pratiche.
Per maggiori informazioni sul programma e sull’iscrizione, vi invitiamo a consultare il link http://bit.ly/1ul1kcs
Corso on line: Introduzione al Project Management per Traduttori
In collaborazione con
Durata complessiva del corso: 4 ore
Calendario degli incontri:
17 febbraio 2015 ore 18.00 –19.30
24 febbraio 2015 ore 18.00 –19.30
3 marzo 2015 ore 18.00 –19.00
Il corso è rivolto ai traduttori freelance che desiderano conoscere meglio l'attività della gestione progetti, ai
project manager di altri settori che vogliono comprendere le peculiarità del settore dei servizi linguistici e ai
titolari di agenzie che vogliono confrontare i loro processi con quelli considerati standard.
DOCENTE: Marco Cevoli, traduttore, localizzatore e project manager, coautore della Guida completa a
OmegaT
Per ulteriori informazioni e modalità di iscrizione contattare direttamente l’organizzazione del workshop al
seguente indirizzo e-mail: [email protected] oppure al numero: +39 347 397 29 92
UN FEED-BACK SUI CORSI DAI NOSTRI SOCI
Webinar: "Machine translation e post-editing" tenuto da Bruno Ciola il 12 novembre 2014
Francine Monster e Monique Bloem.
Si è trattato di un corso puramente informativo sulla machine translation e il post-editing. Fra l'altro sono stati
indicati alcuni motori per la traduzione automatica, gratuiti e non (con indicazione del costo). Ci è stata
spiegata la differenza tra i vari sistemi e la loro qualità e come usarli, oltre alla possibilità di integrare alcuni
di loro in Trados. Il formatore, Bruno Ciola, ci ha illustrato i tipi di post-editing esistenti (light o full) e come
effettuarlo. Le possibilità sono numerose, sarebbe utile poter dedicare loro un corso ad hoc.
Ci sono state fornite moltissime informazioni utili e il corso era organizzato molto bene, d'altro canto il dott.
Ciola è una garanzia per questi argomenti!
Il traduttore avrà sempre più spesso a che fare con la Machine Translation, gli sviluppi in questo campo sono
sempre più rapidi. Si tratta di una tecnologia che può senz’altro essere utile per il traduttore, le aree di
applicazione sono molteplici, ma è necessario uno studio più approfondito, l'introduzione nel lavoro
quotidiano non è semplice e immediata.
NOTIZIE DI INTERESSE
La prossima Assemblea
Informiamo i nostri soci che è stata fissata per sabato 18 aprile 2015 la data per la prossima assemblea.
Ricordiamo che a tale assemblea occorrerà nominare il nuovo Consiglio Direttivo e pertanto
invitiamo sin d’ora i soci che ne abbiano i requisiti a candidarsi a norma dell’art. 9.2.2 del
Regolamento associativo.
Dizionario delle Combinazioni Lessicali a prezzo scontato
Con riferimento all’incontro avvenuto il 20/9 a Pisa tra il nostro Presidente, Tiziano Leonardi, e il Prof.
Francesco URZÌ durante la Giornata del Traduttore, in occasione del quale si è presa in considerazione
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l'opportunità di offrire ai Soci ANITI uno sconto sul prezzo di listino del Dizionario delle Combinazioni
Lessicali, il Prof. Urzì ci informa di avere sviluppato la pagina per l’acquisto del Dizionario a condizioni
speciali per i soci Aniti. Il link su cui cliccare è il seguente:
http://combinazioni-lessicali.com/dizionario/acquisto-a-prezzo-ridotto-aiti-aniti/
Occorre tenere presente che del cartaceo restano solo poche decine di copie e una eventuale ristampa non
avverrà sicuramente in tempi brevi, quindi se siete interessati affrettatevi!
Prova d’esame unica per i periti
Arriva la prova d’esame unica per i professionisti di interpreti e traduttori in vista dell'Expo. Siglato
l'accordo tra Camera di commercio e il Tribunale.
Giovedì, 6 Novembre, 2014 - Autore: Redazione Bergamonews
Arriva la prova d’esame unica per i professionisti “doc” in vista di Expo. Due i modi che un traduttore e
interprete ha attualmente per ottenere il riconoscimento pubblico della propria competenza professionale.
Il primo iscrivendosi in Camera di commercio al Ruolo Periti e Esperti, che consente di ricevere da oggi
una speciale tessera di riconoscimento. In più, ci si può iscrivere in Tribunale all'Albo Consulenti Tecnici,
ma solo tra quelli che hanno già ottenuto la prima iscrizione in Camera di commercio.
Questa ulteriore iscrizione consente di poter assolvere le funzioni di consulente tecnico del Giudice
e di essere chiamati dalle imprese o dalle pubbliche amministrazioni che devono tradurre documenti
“legali” per cui è necessaria questa qualifica.
Ora per chi vuole avere entrambi i riconoscimenti in modo contestuale, anche in vista di Expo, l'esame
diventa unico: uno snellimento di procedura e tempi a vantaggio dei futuri traduttori ed interpreti milanesi.
Camera di commercio e Tribunale insieme. Ora più semplici e veloci le procedure per il rilascio dei rispettivi
riconoscimenti per i traduttori e gli interpreti che si iscrivono al ruolo della Camera di commercio e all’albo del
Tribunale.
Al via l’iscrizione congiunta attraverso un unico colloquio di selezione, finalizzato ad iscriversi ad entrambi gli
enti. Prima erano necessari due colloqui, uno in Tribunale e uno in Ruolo Periti ed Esperti della Camera di
Commercio di Milano.
Conta ad oggi 541 interpreti e traduttori su un totale di oltre 1.800 professionisti iscritti. Per iscriversi
bisogna sostenere un colloquio con esperti necessario per provare la professionalità sulle traduzioni scritte e
simultanee, partendo dall’italiano e dalla lingua richiesta per verificarne la conoscenza e la padronanza.
Per informazioni www.mi.camcom.it.
All’Albo CTU (Consulenti Tecnici d’Ufficio del Giudice) del Tribunale. È tenuto dal Presidente del Tribunale
e tutte le decisioni relative all'ammissione sono deliberate da un Comitato da lui presieduto e composto dal
Procuratore della Repubblica, da un rappresentante dell'Ordine professionale o della Camera di Commercio
per coloro che fanno parte di categorie che non sono organizzate in ordini o collegi.
Si possono iscrivere all'Albo tutti i professionisti con particolari competenze tecniche, animati da spirito di
correttezza e trasparenza. Per traduttori e interpreti è necessaria la previa iscrizione nel Ruolo Periti e
Esperti, tenuto dalla Camera di Commercio. L’iscrizione in Tribunale consente di essere chiamati delle
imprese o dalle pubbliche amministrazioni che devono tradurre documenti “legali” per cui è necessaria
questa qualifica.
Per informazioni www.tribunale.milano.it
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Il CoLAP sulla certificazione dei professionisti
COMUNICATO STAMPA
PROFESSIONI: CoLAP firma accordo con organismi di certificazione
Roma, 27 Novembre 2014 – Il CoLAP ha firmato un importante accordo per la certificazione dei
professionisti iscritti alle associazioni aderenti ai sensi della legge 4/2013 con AICQ SICEV e ICPREV.
“Dopo un’ampia riflessione interna oggi con convinzione ho firmato questo accordo, che già nelle premesse
intende contemplare all’interno del processo di certificazione il valore dell’attestazione rilasciata dalle
associazioni professionali – apre la Presidente del CoLAP Nazionale Emiliana Alessandrucci – dopo molti
incontri abbiamo deciso di fare una convenzione con questi due organismi, con i quali abbiamo condiviso la
filosofia della certificazione e l’importante ruolo che le associazioni potranno svolgere in questo sistema, che
intende premiare ed evidenziare le eccellenze e garantire l’utente sia esso impresa che consumatore”.
“La certificazione delle professionalità e il mantenimento delle relative competenze sono esigenze mondiali e
in Europa garantiscono la premessa per la libera circolazione delle professioni – afferma l’Amministratore
Unico di AICQ SICEV Roberto De Pari – pertanto aicq sicev è motivata a mettere a disposizione delle
associazioni CoLAP la propria esperienza ultraventennale al fine di contribuire alla crescita delle professioni
in Italia e a meglio garantire l’utenza”.
“La certificazione rappresenta una forma importante di valorizzazione delle competenze professionali in
risposta alle aspettative del mercato e a garanzia dell’utilizzatore finale per il mutuo riconoscimento delle
professioni anche in un’ottica europea e mondiale - continua l’Amministratore Unico di ICPREV Claudio
Munforti – Icprev è altamente interessata alla partnership con CoLAP ed è convinta che possa presentare un
valore aggiunto per entrambi ma soprattutto per le associazioni aderenti e i loro professionisti”.
LA PIZZATA DEL 29 NOVEMBRE
La pizzata indetta per sabato 29 novembre alla Fabbrica di
Viale Pasubio, Milano, ha visto la partecipazione di numerosi
soci, anche e soprattutto non milanesi, che ringraziamo di
cuore per essere venuti appositamente a Milano.
È stato come sempre piacevole rivedere vecchi amici
davanti a una bella birra e scambiare due chiacchiere entro
e fuori dall’ambito lavorativo. Idealmente abbiamo brindato a
tutti i soci ANITI, auspicando che un giorno possiamo
ritrovarci lo stesso giorno e alla stessa ora, anche se in posti
diversi, per sentirci più uniti.
FACEBOOK
Tutti i reati su Facebook e su internet
Dal portale: La Legge per tutti – Articolo dell’avv. Angelo Greco
Molestie, profilo falso, diffamazione, furto di password, fotografie e link.
È sempre maggiore l’attenzione dei giudici ai reati di tipo “tradizionale”, ma compiuti attraverso le nuove
tecnologie: internet e Facebook sono diventati la nuova piazza per delinquere, avvantaggiati forse da una
comune (quanto falsa) convinzione di non punibilità o di difficile perseguibilità dei reati a mezzo web. Così
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non è; e l’enorme mole di sentenze che i tribunali stanno producendo in questo periodo ne è testimonianza.
Vediamo, dunque, singolarmente tutte le principali ipotesi di reati “telematici”.
1. DIFFAMAZIONE TRAMITE FACEBOOK O SOCIAL NETWORK - Il reato più gettonato sui social
network è la diffamazione. Per quanto ormai sia pacifico che la diffamazione su una testata giornalistica
online o su Facebook non possa essere considerata come aggravata “dal mezzo di stampa”, secondo i
giudici, va comunque considerata l’aggravante del mezzo di pubblicità [1]. Facebook viene ritenuto come
un “luogo aperto al pubblico”, conformemente al detto comune secondo cui i social network sono le nuove
piazze. Risultato: la condotta penale è più grave e la sanzione più costosa (trattasi, infatti, di sanzione
pecuniaria). I casi esaminati dai giudici italiani riguardano Facebook, ma i principi valgono anche per Twitter,
Linkedin, ecc. Secondo la Cassazione [2] anche i commenti a sfondo sessuale, postati sulla bacheca della
vittima, possono rientrare nel reato di molestie. Ma ad una condizione: devono essere tanto costanti e
petulanti da recare disturbo nella parte offesa o costringere quest’ultima a mutare le proprie abitudini di vita.
La vittima ha 90 giorni di tempo per sporgere querela. Ma, prima di fare ciò, è necessario procurarsi le prove
del reato. Una soluzione può essere quella di salvare la pagina web su un supporto durevole (cd o chiavetta
usb), che comprende anche i codici Html, per preservarne l’autenticità anche in caso di rimozione. Un’altra
via è quella di recarsi da un notaio, stampare la pagina incriminata e far da quest’ultimo attestare che la
copia (ossia la stampa) è conforme all’originale (quella a video). Quanto tutto manca, sarà necessario
avvalersi di testimoni, in grado di riferire al giudice il contenuto dei post offensivi: circostanza tanto più
importante quanto più si pensi che, verosimilmente, il colpevole, all’avvio delle indagini, potrebbe cancellare
tutto ciò che ha precedentemente scritto sul web. In questi casi, la vittima può, oltre che agire penalmente
nei confronti del colpevole, chiedergli poi, in via civile, il risarcimento del danno (accertato il reato e il diritto
all’indennizzo in sede penale, la quantificazione viene rimessa al giudice civile). Attenti ai like sui post
offensivi I giudici stringono le maglie anche su chi clicca “mi piace” ai commenti altrui. Quest’anno sono
scattati i primi rinvii a giudizio per concorso in diffamazione aggravata che tengono conto del fatto che
l’addebito offensivo alla reputazione della vittima aumenta in proporzione alle persone che apprezzano i post
denigratori. La differenza tra diffamazione e ingiuria Se l’insulto avviene in pubblico, cioè alla presenza di più
di due persone (per esempio, su un profilo personale, in una pagina, o comunque in una conversazione in
chat cui partecipino più persone) scatta il reato più grave di diffamazione. Diversamente, se l’offesa viene
proferita in una chat a due: in questo caso, il reato configurabile è quello di ingiuria e anche esso può dar
luogo al risarcimento del danno (anche non patrimoniale). Se vi hanno rubato l’account Facebook Non è
facile sfuggire alla condanna penale sostenendo di essere stati vittima di un furto di identità. L’eventuale
accesso abusivo all’account di posta elettronica o al profilo social deve essere dimostrato con prove
tracciabili e documentate. La pubblicazione di una notizia non aggiornata Anche la pubblicazione di una
notizia non aggiornata con l’eventuale sentenza di assoluzione può far scattare la diffamazione e il
conseguente risarcimento del danno. Ciò infatti lede la reputazione dell’interessato[3].
2. PROFILO FALSO SU FACEBOOK - Creare un profilo falso su un social network integra il (grave) reato di
sostituzione di persona. Qui il dolo (specifico) – secondo i giudici – è rappresentato dal soddisfacimento di
una propria vanità o dall’altrui danno (arrecato alla persona cui si sottrae l’identità). Commette lo stesso
reato chi apre un account email sotto falso nome, inducendo in errore i terzi [4].
3. LINK A NOTIZIE PENALI O A SCRITTI OFFENSIVI - Secondo il Tribunale di Genova [5] non costituisce
diffamazione linkare sul proprio profilo Facebook o sul sito internet un articolo offensivo scritto da altri, in
quanto la creazione di un link non può portare a inglobare quel documento diverso nella propria pagina web.
Nel nostro ordinamento scatta la responsabilità solo per chi scrive l’articolo e non per chi rinvia a un articolo
scritto da terzi.
4. ATTENTI ALLE FOTO - Vietato pubblicare foto senza l’autorizzazione del/dei soggetto/i ritratto/i. Idem
per i tag su un’immagine offensiva (si pensi il tag su una foto a sfondo sessuale, di odio razziale, o con
contenuto lesivo dell’altrui reputazione). Non si possono postare neppure le foto del coniuge o di altri familiari
senza il loro consenso. Così, per esempio, dopo la separazione dei coniugi, l’uno può obbligare l’altro a
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rimuovere dal proprio profilo le immagini del viaggio di nozze o gli altri scatti fatti insieme [6]. In caso di
violazione, il tribunale potrà ordinare la rimozione coattiva con un ricorso in via d’urgenza [7].
5. VIETATE LE FOTO DI MINORI - Innanzitutto si tratta di una regola di prudenza: postare le foto di minori,
specie se in età scolastica, è estremamente pericoloso poiché ciò potrebbe richiamare le attenzioni di
malintenzionati. Ma c’è anche un altro aspetto di cui non si tiene mai conto: i genitori non sono “padroni” dei
loro figli e non possono decidere circa l’immagine di questi ultimi, disponendone a proprio piacimento. Così,
se i ragazzi, una volta divenuti maggiorenni, dovessero ritenersi lesi dalla pubblicazione di tali foto “in lungo
e in largo” (attesa, soprattutto, la difficoltà a cancellare i contenuti dal web “ex post”), potrebbero fare causa
ai genitori (anche davanti al Garante della privacy) e, azionando i propri diritti, chiedere risarcimento del
danno e le relative sanzioni.
6 DATI PERSONALI ALTRUI - Secondo la Cassazione [8], divulgare in una conversazione via chat o in una
mail il numero di cellulare di altri può portare a una condanna per il reato di trattamento illecito dei dati
personali [9].
7. STALKING - I giudici sanzionano inoltre le molestie e lo stalking commesso tramite Facebook, perché il
social network rappresenta un luogo aperto al pubblico. Se i messaggi (sia in bacheca che privati) sono
costanti e in grado di turbare la vita della vittima non si sfugge a una condanna che, nei casi più gravi, può
arrivare fino a quattro anni.
[1] Art. 595 co. 3 cod. pen.
[2] Cass. sent. n. 37596 del 12.09.2014.
[3] Cass. sent. n. 18174 del 25.08.2014.
[4] Cass. sent. n. 25774 del 16.06.2014.
[5] Trib. Genova, sent. del 12.03.2014.
[6] A essere violati in questo caso sono la legge sul diritto d’autore (articoli 96 e 97 della legge 633/41) e il Testo unico sulla
privacy (articolo 23).
[7] Art. 700 cod. proc. civ.
[8] Cass. sent. 21839 del 1.06.2011.
[9] Art. 167 T.U. privacy.
Per maggiori info: http://www.laleggepertutti.it/59660_tutti-i-reati-su-facebook-e-su-internet#sthash.tYdh2aru.dpuf
La nostra pagina Facebook
Si rinnova la raccomandazione a tutti i soci di contribuire con assiduità all’aggiornamento della nostra pagina
Facebook in modo da richiamare sempre più visitatori e aumentare la nostra visibilità.
ANITI - Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti
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