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Rocco D’ERCOLE
Dottore Commercialista – Revisore contabile
Corso Mazzini, 340/H - 66054 Vasto (CH)
Tel. e Fax: (0873) 69557 -- e-mail: [email protected]
Sito internet: www.studio-dercole.it
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Circolare alla clientela n. 1/2001 del 26 novembre 2001
SOMMARIO
1. Conversione in euro del capitale sociale
2. Euro e registratori di cassa
3. Firma digitale e Registro delle Imprese
4. Attenzione ai pagamenti non dovuti!
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1. Conversione in euro del capitale sociale
Entro il 31 dicembre prossimo sarà necessario effettuare la ridenominazione del
capitale sociale in euro. Per quanto riguarda le società di persone (SNC e SAS) non si
pongono particolari problemi, trattandosi di semplice atto interno e non essendoci alcun
obbligo di comunicazione al Registro delle Imprese.
Per le società di capitali (SRL e SPA) sono stati previsti due metodi per la conversione: il primo
(cosiddetto “semplificato”) prevede la semplice delibera dell’amministratore; il secondo
(cosiddetto “ordinario”) prevede l’assemblea straordinaria dei soci e quindi il ricorso al notaio.
Vi è da dire, comunque, che in quest’ultimo caso, la delibera assembleare è esente da imposta
di registro e di bollo, mentre il compenso al notaio è ridotto.
Purtroppo, allo stato attuale, nonostante anche l’emanazione di una recentissima
norma, non sembra che il metodo semplificato possa essere applicato alle SRL. Infatti,
supponendo quote unitarie di capitale sociale pari a lire 1.000, la conversione “semplificata”
del capitale stesso lascerebbe quote pari a 0,51 euro (o 0,52 a seconda dell’arrotondamento);
ciò è in stridente contrasto con la norma del codice civile che impone alle SRL (anche quelle
già esistenti) di avere quote unitarie pari (o multiple) ad un euro.
Tra l’altro, anche a voler optare per il metodo “ordinario”, tramite notaio, è stato fatto
notare da alcuni che il fatto di portare la quota unitaria a 1 euro (mediante prelievo dalle
riserve oppure mediante apporto dei soci) corrisponde a una variazione di capitale sociale e
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Rocco D’ERCOLE
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pertanto la delibera non sarebbe più esente da spese e imposte.
Ad ogni buon conto, lo Studio contatterà nei prossimi giorni ciascun cliente per poter
adempiere alla conversione, con la speranza che nel frattempo il legislatore apporti qualche
rilevante modifica semplificativa in materia.
2. Euro e registratori di cassa
Si ricorda a tutti i Sigg. Clienti che dal 1° gennaio 2002 i registratori di cassa devono
essere in grado di emettere scontrini in euro; si invita quindi chi non ha ancora effettuato
l’aggiornamento/sostituzione del registratore di cassa, di provvedere con celerità.
Se dovessero sorgere dei problemi all’inizio del nuovo anno, è bene ricordare che lo scontrino
può tranquillamente essere sostituito dalla compilazione e rilascio della ricevuta fiscale oppure
della fattura ordinaria; in alternativa, è possibile anche utilizzare l’apposito registro previsto in
caso di guasto al registratore di cassa (limitatamente, però, al tempo strettamente necessario
alla riparazione o all’aggiormamento).
3. Firma digitale e Registro delle Imprese
Dal prossimo 9 dicembre tutti gli adempimenti (iscrizione, variazione dati, deposito
bilanci, ecc.) per il Registro delle Imprese (presso la C.C.I.A.A.) dovranno avvenire con
modalità telematica. In pratica, non saranno più spediti documenti cartacei, ma solo “files”
tramite connessione telematica; il file verrà “firmato” in modo digitale sia dal professionista
che invia, sia dal Cliente (amministratore della Società).
Il problema, quindi, che coinvolge direttamente i Sigg. Clienti, è che per apporre la
“firma digitale” sul file, prima dell’invio telematico, anche il legale rappresentante della Società
dovrà dotarsi di apposita smart card, distribuita dalla C.C.I.A.A.
Allo stato attuale, è necessario presentarsi personalmente presso la C.C.I.A.A. di
Chieti, senza alcuna possibilità di delega, per ottenere la card.
Lo Studio comunque Vi avviserà tempestivamente se verranno semplificate le modalità del
ritiro.
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4. Attenzione ai pagamenti non dovuti!
Numerosi clienti continuano a ricevere una particolare lettera con allegato bollettino
di c/c postale. La lettera, per come è strutturata, può essere facilmente scambiata per la
richiesta di pagamento dei diritti annuali alla Camera di Commercio.
Si tratta, invece, di un abbonamento a una rivista in materia fiscale! Molte frasi all’interno
della lettera possono ingenerare errori, soprattutto per chi non legge molto attentamente. Si
dice ad esempio che “… è diretto agli imprenditori … iscritti alla Camera di Commercio…”; poi,
ancora si parla di “… obblighi fiscali …” da osservare “… per evitare l’azione accertatrice del Fisco e
l’irrogazione di sanzioni…”; infine, sulla firma, un bel timbro tondo, come quelli che vengono
usualmente utilizzati nella Pubblica Amministrazione!
Si ricorda ai Sigg. Clienti che, salvo poche eccezioni, praticamente ogni imposta e contributo
viene pagato solo tramite il modello di colore verde (Mod. F24) che lo Studio consegna ai
Clienti stessi. Pertanto, occorre prestare la massima attenzione al pagamento di presunti tributi
tramite bollettino di c/c postale: si potrebbero avere amare sorprese!
Per chi volesse saperne di più, presso lo Studio è disponibile una copia della lettera in
questione.
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Vasto, 26 novembre 2001
Dott. Rocco D'Ercole
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