Valle Armea - Provincia di Imperia

Transcript

Valle Armea - Provincia di Imperia
LO SPETTACOLO È
“La Valle Armea”
In salita alla ricerca del gusto.
La valle Armea è controllata da
un solo grande centro “Ceriana”,
con varie piccole borgate agricole
disposte all’intorno. Oltre il passo
Ghimbegna c’è poi Baiardo,
amministrativamente legato alla
val Nervia. La relazione con la
Natura è strettissima e l’uomo
ha saputo creare con lei una
convivenza particolare, anche
se talvolta sofferta. Molto terreno
è messo a coltura. Basta
avvicinarsi agli abitati per
comprendere. Sono vastissime le
zone olivate e poi, più vicino al
paese di Ceriana, i vigneti e gli
orti. Da questi spazi proviene
tanto di quel che è necessario alla
realtà gastronomica della valle.
La zona in effetti offre un ritratto
· Bajardo
alimentare piuttosto particolare,
con alcune significative
distinzioni rispetto a quel che
comunemente si crede in
rapporto alla cucina ligure. Il
carattere principale è soprattutto
la dimensione arcaica, il
riferimento ad un passato
agricolo e pastorale che sembra
non essere tramontato.
L’introduzione massiva
dell’olivicoltura nel corso del XVXVI secolo è sicuramente un
elemento fondamentale. L’olio
extravergine di oliva di cultivar
taggiasca è un caposaldo
oggettivo della cucina locale.
Serve per ogni preparazione,
frittura compresa. Del resto,
proprio la frittura è alla base di
Bajardo
Ceriana
IMPERIA
XXmiglia
Sanremo
Salire in valle Armea è
un’avventura particolare.
Salire a Ceriana e poi a Baiardo
mette di per sé di buon umore.
Panorami ampi, quindi vigneti e
orti, Ceriana che appare
all’improvviso, con la sua grande
parrocchiale, quindi boschi di
castagne e poi ecco, infine,
Baiardo. Ceriana è davvero città,
ricca di edifici sacri e di tante
presenze artistiche: una
parrocchiale antica, una
parrocchiale nuova, barocca, seisettecentesca, costruita su di un
piano artificiale, quattro oratori
per altrettante confraternite e
ancora un santuario collinare e
dominante. Le case sono
CONTINUA ALLA PAG. SUCCESSIVA
una delle più semplici
preparazioni, quei friscioi così
primaverili o estivi, da poter
essere preparati velocemente in
qualsiasi momento. Il primo
assaggio lo si ha durante la
settimana di Pasqua, in margine
alle celebrazioni del Giovedì e
Venerdì Santo. Gli ingredienti
base sono semplici e dunque
ecco le frittelle di bietole d’orto,
di cipolla, di baccalà, in ossequio
ad un rapporto con i cibi di antica
importazione e anche quelle
dolci, di mele, a ricordo di una
frutticoltura che va riconsiderata
nella sua tradizionale ricchezza
di varietà locali.
Le torte salate sono un’eredità
medievale, che ha visto la
principale variazione
nell’inserimento del sugo di
pomodoro: la relazione con San
Remo è chiara con la sardenaira,
mentre il bernardun, una torta di
patate di nascita ottocentesca,
rimanda alle relazioni con l’alta
valle Argentina e l’area di Baiardo.
La torta verde estiva prende
anche il nome di fugassa ed è
impreziosita dal suo ripieno di
verdure. Le verdure trionfano
anche nel cundigliun, il più fresco
e rapido piatto per i mesi caldi,
ove spicca il pomodoro, con il
contrappunto delle saporite olive
taggiasche in salamoia.
Autenticamente legato al
passato è il rapporto di Ceriana
con la carne di maiale. Ecco che
le comuni opinioni sulla cucina
ligure si sfaldano. Questo perché
fin dal Medioevo la Liguria
occidentale, soprattutto quella
interna, aveva un rapporto
specifico con questo animale,
PROSEGUE DALLA PAG. PRECEDENTE
· Formaggette
allevato e macellato con
attenzione. A Ceriana sono
rimaste ancora ben vive queste
tradizioni, riti che si concretizzano
in una serie di ricette, fra le quali
almeno un paio spiccano su tutte.
Sotto Natale si prepara allora la
zeraria. Prelibata, piacevole,
robusta, è una singolare
preparazione basata sulla
cotenna e parti apparentemente
meno “nobili” del cinghiale. La
bollitura deve essere lunga,
insistente. La carne di presenta
infine in gelatina: la sorpresa è
assicurata. In città sono ancora
presenti diverse macellerie:
inutile dire che la
specializzazione locale è ancora
legata al maiale. Per la salsiccia, a
sousissa, ci si è inventata pure
una sagra, una festa che è anche
una sfida a chi la prepara meglio.
Questa specialità è immancabile
in ogni pranzo cerianasco
che si rispetti e,
ovviamente,
la si incontra
appesa un po’
dovunque,
nelle cucine.
· Pomodori “Cuore di bue”
aggrappate le une alle altre, fino
al culmine rappresentato dalla
torre campanaria di Sant’Andrea.
La facciata monumentale della
parrocchiale barocca, si staglia
fuori scala rispetto all’abitato, per
chi sale dalla costa. Attraverso il
passo Ghimbegna, citato già in
documenti assai antichi, è
possibile giungere a Baiardo,
fulcro di un sistema di viabilità di
crinale legato all'arcaica presenza
pastorale. Il paese è stato in gran
parte ricostruito dopo il terremoto
del 23 febbraio 1887: nel solo
crollo della chiesa erano morte
202 persone. Proprio la chiesa
attrae in modo particolare, con i
suoi pittoreschi ruderi, arricchiti
da elementi scultorei
cinquecenteschi.
· Vigneti
La valle Armea e Ceriana in
particolare è anche un
significativo distretto enologico.
Il vitigno vermentino è
preponderante in molti spazi, ma
poi si accompagna anche a tante
altre varietà, alcune delle quali
sono in corso di catalogazione e
studio, in quanto si tratta di
antiche scelte di coltivazione
magari meritevoli di recupero.
Oltre al vermentino si segnala una
Valle Armea:
un sorriso
planetario
Ceriana è un centro dove si ama
la musica, il canto. Basti pensare
alle celebri manifestazioni della
Settimana Santa, con quel
Venerdì che è un trionfo di
tensioni, nella rievocazione della
Passione, con le confraternite a
percorrere il paese, le preghiere e
soprattutto gli antichi canti corali,
che si tramandano dal Medioevo.
Ancora, tutta questa tradizione
si materializza in un buon
numero di gruppi corali che
coinvolgono uomini e donne
· Ortaggi (zucche, broccoli, bietole)
presenza della croatina o cruvin,
del rossese, della barbarossa, del
moscatello e varie altre. Il vino
accompagna piacevolmente
anche le più robuste preparazioni
di Baiardo. Questo centro si
raggiunge proseguendo oltre
Ceriana, in salita, per diversi
chilometri fino ad oltrepassare il
passo Ghimbegna. Al di là del
passo si nota subito
l’inconfondibile profilo
dell’abitato. Il paese è un
collegamento montano basilare
fra le parti occidentali e centrali
della Provincia di Imperia. Assorbe
dunque aspetti propri della
cultura della Liguria montana, con
riferimenti alla “cucina bianca”.
Il rapporto con il bosco è un
caposaldo alla base della cultura
gastronomica “baiocca”. Il
cerianaschi di ogni età. Il terreno
è dunque propizio per un grande
festival che si svolge da alcuni
anni, con un culmine all’inizio
di Settembre, al tempo della
Madonna della Villa. Il festival
è quello delle “Musiche della
Terra”, uno spazio di grande
rilievo per la musica etnica. Voci
e suoni dal mondo, coinvolgenti
e sorridenti, capaci di portare fino
a Ceriana la musica popolare più
autentica. Con queste premesse è
chiaro che il divertimento percorre
la valle, fino a Baiardo, ai confini
con l’ambito delle valli intemelie.
Qui si respira un’aria fine,
euforizzante: la stagione calda è
gradevole, per vacanze immersi
cinghiale vive tra forre e rintani,
lo si caccia durante tutto
l’autunno e viene utilizzato
praticamente in ogni parte. Dal
fegato, boccone prelibato per i
migliori cacciatori, si passa a
preparazioni stufate ricchissime
di gusto. Il vino può essere allora
un Rossese di Dolceacqua
superiore, un abbinamento ovvio
da queste parti. Il rapporto con il
mondo pastorale si concretizza
nei formaggi. Oltre al brussu, che
è di casa, si può pensare alle
formaggette di caprino. Sono
messaggi d’altri tempi, di quando
i pastori avevano quei pochi soldi
fatti alla vendita di formaggi e
capretti, soprattutto in tempo
pasquale. Il piatto storico di
Baiardo è fortemente legato al
territorio. Si tratta di un piatto
nella Natura con il sorriso sulle
labbra. Eventi e manifestazioni
si susseguono. Fra questi, è
interessante l’esperienza del
Museo del Sorriso. Si tratta di
qualcosa di unico in Italia
Settentrionale. Grazie
all’impegno di Alessandro
Prevosto e Dino Aloi si sono
susseguite alcune mostre legate al
disegno umoristico e satirico.
Dalle mostre a tema si sta
passando ormai alla raccolta
permanente, che offre uno
spaccato storico, sempre attuale,
sul graffiante divertimento
disegnato. Qualche curva in più
regala dunque un’esperienza
impagabile.
· Salsiccie tipiche di Ceriana
casalingo, difficile da trovare nei
ristoranti, però da riproporre: è il
“ciaussun”, una torta verde in cui
il ripieno è fatto con erbe della
zona, erbe raccolte nei campi,
neanche coltivate. In questo
senso è importante il richiamo
alla minestra di erbe amare della
montana Mendatica. Infine ci si
rivolge ancora al bosco per le
castagne, un prodotto forse un
po’ dimenticato in questi ultimi
anni, riservato a qualche limitato
momento autunnale. Ci si
dimentica che invece, in posti
come Baiardo, la castagna era e
tutto sommato è ancora, un
prodotto alla base della tavola
invernale.
· Ceriana: processione del venerdì santo
Ceriana: ”Festival
Internazionale Musiche della
Terra” · Tel. 0184 551017
Bajardo: Museo del sorriso ·
Tel. 0184 673054
I cori di Ceriana
Ceriana come paese della musica si realizza nella grande vitalità delle sue
corali. La “Compagnia Sacco” è nata nel 1926, viaggia anche all’estero,
con 12 uomini, una base su due voci principali ed un basso di bordone:
il repertorio è caratteristico e va dai brani più antichi al canto popolare.
La “Compagnia” ha pure inciso 3 Cd. Il “Coro della Valle” è stato fondato
nel 1960 come coro alpino da Nino Perretti ed ora porta in giro per l’Europa
la tradizione della musica cerianasca, anche attraverso alcune incisioni.
Caratteristici sono poi il coro delle “Mamme Canterine”, con 14 donne
capaci di sostenere un repertorio assai vasto con accompagnamento musicale
e anche il coro delle “Garsune de Seriana”, composto da sole bambine
sotto i 13 anni. Tutti si esibiscono la sera del 7 settembre alla vigilia della
festa della Madonna della Villa, come tutti gli altri sodalizi locali. A
Ceriana è inoltre ancora attiva la banda municipale, nata nel 1882 per
mano del maestro Canepa di Casale Monferrato. Nel 1885 la banda viene
intitolata al benefattore Federico Verrando
· La “torta verde” e le sue varianti
Ristoranti
BAJARDO
Ristorante Armonia
Via Roma, 126 · Tel. 0184 673283
Ristorante Jolanda
Via Roma, 47 · Tel. 0184 673017
Ristorante La Pineta
Via Martiri della Libertà, 1
Tel. 0184 673014
CERIANA
Ristorante Della Posta
Corso Italia, 74 · Tel. 0184 551525
chiuso martedì
Ristorante Pizzeria
La Vecchia Fattoria
Via Valle Armea sud · Tel. 0184 551742
chiuso lunedì
Ristorante Pizzeria En tu furnu
Via Visitazione, 7 · Tel. 0184 551177
chiuso mercoledì
Ristorante Fontana Bianca
Regione Gordole ·
Tel. 0184 551079
chiuso mercoledì
Alberghi
CERIANA
Vecchia Fattoria
Via Armea Sud, 2006 ·
Tel. 0184 551742
“Vi aspettiamo
in VaLLe Armea”
Agriturismi
BAJARDO
Gaminera Ubaldo
Via Martiri della Libertà
Tel. 0184 673014
CERIANA
Passo del Bosco di Roverio Paolo
Via Valle Armea Nord · Tel. 0184 551443
Beuzi · Frazione di Sanremo
Colle Mare di Taggiasco Aldo
Strada Collette Beulle, 22
Tel. 0184 510359