gazzetta - Unione dei Comuni del Frignano

Transcript

gazzetta - Unione dei Comuni del Frignano
Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino
SABATO 28 DICEMBRE 2013 GAZZETTA
27
Ecco i 15 siti modenesi meritevoli di tutela per l’Unione Europea
Una spettacolare veduta del Cimone innevato
C'è anche l'area tra il monte Cimone, il Libro
aperto e il lago Pratignano nell'elenco dei 15 siti
modenesi di Natura 2000, dichiarati cioè dall'
Unione europea meritevoli di tutela, la cui gestione passerà entro la prossima primavera, come
prevede la legge regionale, dalla Provincia all'Ente di gestione dei parchi dell'Emilia Centrale. Allo
scopo di completare la fase di passaggio, il Consiglio provinciale ha approvato nei giorni scorsi un
provvedimento dove sono indicati, per ognuno
dei siti in questione, tutte le tutele, ma anche le
criticità e le iniziative per affrontarle. Come ha
sottolineato Emilio Sabattini, presidente della
Provincia, presentando il documento, «abbiamo
monitorato tutte queste aree in vista del passaggio all'Ente parco, un trasferimento che riteniamo giusto ma che lascia aperto il problema dei finanziamenti da risolvere attraverso il Piano di sviluppo rurale». Tra i siti della montagna più significativi coinvolti figurano, oltre al Cimone, l'area
tra il monte Cantiere, l'Alpesigola e Sasso Tignoso
tra i comuni di Pievepelago, Frassinoro, Riolunato e Palagano, poi Sassoguidano a Pavullo, il Poggio Bianco Dragone tra Montefiorino e Palagano,
i boschi di Faeto, Varana e il torrente Fossa a Serramazzoni e Prignano; poi le salse di Nirano a Fiorano e in pianura le oasi di Manzolino a Castelfranco, del Torrazzuolo a Nonantola, del Colombarone a Formigine, le Casse di espansione del
Panaro a San Cesario, le Valli mirandolesi, la Valle
di Gruppo a Carpi e Novi, siepi e canali di Resega-Foresto a Novi, la Valle delle Bruciate e Tresinaro a Carpi e Le Meleghine a Finale Emilia. A
questi si aggiungono i siti che attualmente non sono gestiti dalla Provincia come le Casse di espansione del Secchia e i Sassi di Roccamalatina.
Capodanno: tutto esaurito negli alberghi
Da Sestola a Fanano, le Piane e Sant’Anna operatori soddisfatti «ma le prenotazioni si fermano ad appena tre giorni»
di Francesco Seghedoni
Palaghiaccio
aperto e maxi festa
a San Silvestro
Per gli ultimi giorni dell'anno
le principalità località
appenniniche hanno
preparato un programma ricco
di eventi. Si inizia domani sera
a Fanano, alle 21 presso la
Chiesa di San Giuseppe, con il
concerto di Natale della corale
San Silvestro. Per Capodanno
grande festa, dalle 23, al
Palaghiaccio: si alterneranno
sul palco dj, vocalist, musicisti
e cantanti. A Sestola da sabato
fino al 31 il festival Sextus
2014, un happening che si
traduce in un mix fra
evoluzioni sulla neve con il
contest per snowboard al Lago
della Ninfa, party musicali e
chiusura con la grande festa di
Capodanno al palasport.
◗ SESTOLA
Se il numero di appartamenti affittati per uso turistico in Appennino ha subito un crollo vero e
proprio, negli alberghi delle
principali località invernali, almeno per Capodanno ed Epifania, le aspettative degli operatori sono positive. Unica variabile
che spaventa tutti il meteo: lo
scirocco e la pioggia che hanno
imperversato per Natale e la situazione critica sulle piste del
Comprensorio del Cimone e delle altre stazioni appenniniche rischiano di determinare la corsa
ad annullare le prenotazioni.
Prenotazioni che sono arrivate
numerose mitigando almeno
un poco la rabbia di molti albergatori, che si lamentano sia per
le tasse da pagare, Imu e rifiuti
soprattutto, sia per le prospettive poco rosee che sono attese
per il resto della stagione turistica. Per Capodanno però, certo
non in tutte le strutture ricettive,
ci sarà quasi il pienone. In generale, ci sono gestori che testimoniano di un periodo di crisi nera,
con percentuali significative di
calo di presenze; altri di una sostanziale tenuta rispetto al 2012.
Tra questi l'Hotel del Corso di
Sestola, 13 camere. «Per Capodanno siamo pieni e abbiamo
molte camere prenotate anche
in questi giorni - dicono. Altre richieste dal 2 gennaio in poi. Non
ci lamentiamo». All'Hotel Poggio di Poggioraso sperano nei
Ramsete Turchi del Park Hotel
I primi turisti a passeggio in centro a Sestola e alle spalle il rinnovato Albergo Roma
Cinzia Monterastelli del Sole
last minute. «Per ora tantissime
richieste di informazioni per Capodanno ma poche prenotazioni che in taluni casi sono state ritirate. Vediamo in questi giorni
che succede...». «Non ci speravamo ma a Capodanno siamo pieni - spiega Ramsete Turchi del
Park Hotel di Fanano». Ottime
notizie anche da Lama Mocogno, in particolare dal nuovissimo ed appena inaugurato Hotel
Centro Benessere Villa Clorè.
«Su 20 camere ne abbiamo solo
per l'ultimo dell'anno - spiegano alla Pensione Guerri - mentre
va molto meglio per la Befana».
Tornando a Fanano, tutto nelle
aspettative, per ora, secondo
Cinzia Monterastelli della Pensione Sole: «Che le famiglie siano alle prese con una raffica di
tasse e spese aumentate nell'ultimo mese è risaputo. Così come
il fatto conseguente che ci siano
meno risorse per le vacanze. Però non ci lamentiamo perché siamo pieni almeno per tre giorni».
3 ancora libere per Capodanno.
Contiamo di avere il tutto esaurito nei prossimi giorni», dicono i
gestori. «Molti aspettano a prenotare per capire meglio come
si evolverà il meteo - dice Matteo Baisi dell' Hotel Firenze di
Fanano - Per Capodanno abbiamo venduto il 90% delle camere,
ma il maltempo dei giorni scorsi
ci spaventa. Se le condizioni della neve saranno buone anche
per l'Epifania potremmo essere
al completo. In generale - con-
L’inceneritore non sarà costruito
clude - registriamo una sostanziale tenuta per le feste ma con
periodi medi di soggiorno più
brevi. La crisi ci spaventa per i
mesi e i week end a venire». Tutto esaurito anche al rifugio del
Lago della Ninfa. «Noi abbiamo
solo 8 camere ma siamo contente perché siamo piene sia a Capodanno che all'Epifania», dicono Monica ed Elena De Toffoli.
Cambiando versante, a Sant'Anna Pelago, la situazione è simile.
«Le prenotazioni vanno a rilento
EMERGENZA MALTEMPO
Riaperta la provinciale a Pieve
Serramazzoni. Scaduti i termini per il ricorso della società. Sindaco soddisfatto così si torna alla normalità
◗ SERRAMAZZONI
“Inceneritore a San Dalmazio”,
la saga è finita. L’impianto non
si farà. La parola “fine” è giunta
in questi giorni. Sono scaduti i
termini per il ricorso che la Modena Bio Energy poteva presentare contro l’archiviazione della
Provincia e lo stesso terreno in
cui sarebbe dovuto nascere l’impianto non è più nelle disponibilità della ditta. «Registriamo la
notizia con soddisfazione - ha
commentato il sindaco di Serra,
Roberto Rubbiani - e valutiamo
positivamente l’esito, era anche
un impegno che c’eravamo assunti». «Siamo assolutamente
soddisfatti - ha aggiunto Alessia
Galli, presidente del Comitato
per la Tutela della salute e
dell’ambiente di San Dalmazio che sia stata messa la parola fine
alla questione». Il dibattito si era
aperto nell’agosto di due estati
fa, quando un centinaio di cittadini si sono uniti nel comitato
per opporsi alla nascita dell’impianto, asserendo che si sareb-
Una della tante manifestazioni del Comitato di San Dalmazio
be trattato di un “inceneritore”.
Immediata la risposta della
Mbe, che nella persona dell’amministratore delegato Remo Uccellari aveva spiegato che si sarebbe
trattato
di
un
“gassificatore”, le cui «uniche
emissioni significative sono
quelle di anidride carbonica,
mentre le ceneri non sono inquinanti e possono essere rivendute come concime per le colti-
vazioni». Sono passati quasi ottocento giorni in cui non sono
mancati ricorsi al Tribunale amministrativo regionale, sequestri degli atti da parte della Procura e promesse da parte delle
amministrazioni e delle opposizioni. La questione “impianto”
è divenuto un punto fermo di diverse campagne elettorali e proposte, come il “Parco della memoria” lanciato dal M5s. Lo
scorso inverno la questione era
passata dal Comune e lo Sportello unico per le attività produttive alla Provincia. L’ente ha poi
disposto a giugno l’archiviazione per la “domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera”, poiché il procedimento
avrebbe dovuto ricevere un’Autorizzazione unica. L’azienda
non ha impugnato la decisione;
inoltre, il terreno su cui sarebbe
dovuto nascere l’impianto non
è più nelle disponibilità della
Mbe, dopo che un confinante
«ha visto riconosciuto il diritto
di prelazione da parte del Tribunale di Modena, che ha assegnato mediante ordinanza la proprietà del terreno al confinante
ricorrente». «Siamo felici che si
sia conclusa la vicenda - ha aggiunto l’ingegner Galli - il comitato ha mosso l'opinione pubblica, creando una partecipazione che altrimenti non ci sarebbe
stata. A inizio anno ci sarà un’assemblea generale per decidere
le sorti del comitato».
Gabriele Farina
Torna la normalità in Appennino dopo il maltempo degli
scorsi giorni. Ieri mattina è
stato riaperto il tratto della
provinciale 324 a Pievepelago. Un tracciato di cinquecento metri che era stato
chiuso a scopo precauzionale mercoledì dopo che il forte
vento aveva divelto numerose tegole di un’abitazione. Le
raffiche le avevano spinto in
strada, senza tuttavia creare
danni a persone o cose. Il traffico era stato deviato dalla zona, nei pressi del centro venendo da Riolunato, alla vicina tangenziale. La prefettura
aveva disposto un piano
d’emergenza per la diga di
Riolunato ed erano stati chiusi alcuni ponti sul torrente
Scoltenna, riaperti quando
sono migliorate le condizioni
meteo. A Fanano, sono stati
completati i lavori per ripristinare la parte di copertura
esterna del Palaghiaccio. Forti colpi di vento avevano portato al distacco di pannelli e
Il tetto scoperchiato di una casa
comignoli, i quali avevano lacerato il telone di copertura
dell’impianto e del ristorante
Lo Chalet. Lavori a tempo di
record hanno permesso ai
pattinatori di Santo Stefano
di usufruire della pista e ai
clienti del locale di consumare senza disagi; la copertura
dell’impianto è stata completata grazie a teloni forniti dalla protezione civile.