La rilevanza e gli impatti economici dell`attività

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La rilevanza e gli impatti economici dell`attività
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Risposte Turismo per Autorità Portuale di Palermo
La rilevanza e gli impatti economici
dell’attività crocieristica per il territorio palermitano
La crocieristica da fenomeno emergente è da diversi anni in Italia sotto i riflettori. Un'ampia
varietà di attori hanno contribuito nel tempo alla sua crescita grazie alle loro scelte ed al loro
lavoro, dalle compagnie di crociera alle destinazioni turistiche e naturalmente ai porti.
Porti che spesso hanno scelto di sostenere investimenti a favore di un maggior sviluppo della
crocieristica, traendone un diretto beneficio. I benefici generati, però, si estendono a molteplici
settori e attività a diverso titolo correlate al core del comparto stesso, la vacanza in crociera. Il
fenomeno può dunque essere letto quale attivatore economico in grado di generare ricadute
economiche (ed occupazionali) di cui godono le imprese e le comunità dei territori interessati.
Palermo, solidamente nel business crocieristico da molti anni, ha registrato in questi ultimi un
andamento altalenante del suo traffico: picchi e diminuzioni si sono susseguiti nel tempo all'interno
di un intervallo compreso tra 300mila e 600mila crocieristi movimentati l'anno. Palermo si colloca
da ormai 15 anni tra i primi dieci porti nazionali per traffico crocieristico (ottava nel 2015 e
primo porto siciliano). Forte sia della sua localizzazione, sia del riconosciuto prestigio della città,
è meta di molte compagnie di crociera. Se il territorio palermitano è da sempre caratterizzato
da un particolare legame con i settori turistico e portuale, va evidenziato come la crocieristica sia
un fenomeno relativamente “recente” rispetto ad altri sub-settori: da una parte la cantieristica e
dall’altra il turismo balneare l’hanno fatta da padrona per anni, sia a livello economico che
occupazionale.
L’approfondimento condotto, voluto dall'Autorità Portuale, mira a valutare le ricadute economiche
che si generano nella provincia di Palermo a partire dall’arrivo e presenza delle navi da crociera
nel porto. Per raggiungere l’obiettivo è stato necessario raccogliere e ricostruire un’ampia
gamma di dimensioni quali-quantitative che hanno come punto di partenza la presenza del
traffico crocieristico a Palermo. L'impegno ha visto la combinazione di un'intensa attività di ricerca
ed elaborazione di dati desk con l'interlocuzione e audit mirato con svariati soggetti e attori dei
settori portuale, turistico e crocieristico di Palermo. Ascolto dal quale è emerso come la città
abbia riscoperto di recente la crocieristica, alla luce di una più marcata vocazione portualecantieristica, come già evidenziato (si pensi alla presenza dei Cantieri Florio, prima, e di
Fincantieri poi) che ha sempre garantito alla città ricadute economiche ed ancor più
occupazionali. Gli operatori ascoltati nel corso del lavoro hanno espresso un’opinione positiva in
merito alla presenza della crocieristica a Palermo, che deve essere però gestita al meglio e
poter contare su infrastrutture efficienti.
Per addivenire ai valori finali si è operato un processo di scomposizione della spesa per direttrici:
la spesa delle compagnie di crociera quando approdano, la spesa dei membri dell’equipaggio a
terra e, chiaramente, la spesa dei crocieristi. La disaggregazione della catena del valore ed
un’analisi dei singoli elementi che la compongono, sia quantitativa che qualitativa, grazie
all’ascolto dei numerosi interlocutori, rafforzata dal confronto della casistica internazionale, ha
permesso di giungere a stimare valori di impatto economico indiretto ed indotto generati
dall’attività crocieristica del territorio palermitano.
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La rilevanza e gli impatti economici dell’attività crocieristica per il territorio palermitano
CROCIERISTI E TURISTI A PALERMO
Palermo non poteva non essere tra i porti principali della crocieristica in Italia: la conformazione
stessa della città, affacciata sul mare, la rende meta ideale per le escursioni dei crocieristi, che
possono muoversi anche in autonomia raggiungendo a piedi il centro cittadino durante le ore di
sosta della nave. Molte delle escursioni proposte dalle compagnie di crociera ai propri passeggeri
prevedono tour che includono quasi sempre la visita alla città di Palermo, ai suoi borghi o a paesi
limitrofi, compresi comunque nell'area metropolitana della città. Rispetto ad alcune altre
destinazioni crocieristiche italiane, Palermo vanta infatti un patrimonio e bellezze già di per sé mete
turistiche.
Il confronto nell’arco temporale 2001-2015 del movimento crocieristico mostra la solidità del
business con un andamento in crescita fino al 2008, seguito da un trend oscillante proseguito fino
ad oggi. Nel primo periodo si è passati da poco più di 180.000 crocieristi nel 2001 a quasi
540.000 nel 2008 ed a seguire si è registrato il picco di oltre 560.000 nel 2011, avvicinato nel
2015 con poco meno di 550.000 passeggeri movimentati grazie a 200 accosti di navi da crociera.
Grafico 1 Andamento del traffico crocieristico a Palermo, 2001-2015
800
700
471,4
500
400
200
450
Toccate nave
600
300
500
Movimentazione passeggeri (x1000)
538,7
400
567,0
531,7 546,9 350
478,9
394,9
329,9 320,6
354,5
206,8 193,2
181,1 197,4
300
411,0
189
250
221
200
150
100
100
0
200
50
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
0
Fonte: Risposte Turismo.
Ponendo a confronto il traffico crocieristico con quello degli arrivi turistici in senso lato (registrati
presso le strutture ricettive), tanto nel comune e nella provincia di Palermo che nel totale
regionale e in tutta Italia, emerge come questi ultimi siano cresciuti di poco - di fatto stabili - in
tutte le aree prese in considerazione. La variazione 2014 rispetto al 2010 indica come il +35%
di crocieristi sia decisamente maggiore rispetto alle altre componenti di domanda turistica e nonostante le già citate oscillazioni - complessivamente più marcato anche rispetto all'andamento
della crocieristica nazionale nel quinquennio preso in considerazione (+7% la variazione
nazionale).
Dal punto di vista stagionale osservando gli arrivi e le presenze relativi all'anno 2014 (l'ultimo
anno per cui sono disponibili statistiche dell'ospitalità alberghiera) si nota che i mesi in cui il
comune raggiunge un alto numero di arrivi e presenze sono quelli estivi ma sia il turismo
tradizionale che quello crocieristico sono presenti a Palermo tutti i mesi dell'anno.
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LA SPESA DIRETTA
La prima voce di spesa, e sicuramente quella più indagata e di più immediata associazione, è
quella relativa alla spesa dei crocieristi a terra, che appare quasi superfluo identificare come
“diretta”. Si tratta infatti di un ammontare sostenuto dai crocieristi durante la fruizione turistica del
territorio in occasione dello scalo della nave da crociera.
Nel corso delle numerose interviste realizzate sul territorio sono state raccolte informazioni qualiquantitative – sebbene non sempre del tutto convergenti – che hanno portato il gruppo di lavoro
ad assegnare da un lato un peso alle diverse formule di scoperta del territorio, dall’altro a
quantificare la ricaduta locale per ognuna di esse. Secondo il procedimento seguito e le stime
realizzate per questo studio, i 547.000 crocieristi movimentati nel porto di Palermo nel 2015
avrebbero speso – a prescindere dal dove - quasi 16 milioni di euro a terra implicando un
valore medio di circa 30€.
Considerando le sole spese nell'area palermitana, dunque una sola parte del totale appena
evidenziato, la stima porta ad indicare in 11 milioni di euro il contributo che arriva a Palermo dalle
spese dirette dei crocieristi a terra (oltre il 72% sul totale di quanto speso dai crocieristi movimentati
a Palermo che, tenuto conto del loro totale nel 2015, significa un valore di spesa media catturato dal
territorio provinciale pari a 20,9€ pro capite, 22,3€ se si considerano solo i passeggeri scesi, visto che
si è stimato in un 6,5% chi ha preferito rimanere a bordo durante la sosta della nave).
Si è poi provato a stimare quanti dei membri degli equipaggi delle navi che hanno fatto scalo
nel capoluogo siano effettivamente scesi a terra (non può essere trascurato come di essi una
quota importante, per mansioni e turni di lavoro, non ha possibilità di scendere a terra in ciascuna
tappa degli itinerari e, relativamente a chi ne ha facoltà, tenere presente come, per più ragioni,
una quota finisca comunque col preferire restare a bordo, andando così a identificare un 4045% di crew scesa a terra). Sulla base di considerazioni raccolte e con il conforto di rilevazioni
condotte in altri contesti, in particolare quelle a fonte CLIA, si è arrivati ad attribuire al territorio
palermitano una ricaduta diretta delle spese dei membri dell’equipaggio pari ad oltre 1,6
milioni di euro.
Oltre a quelle sostenute a terra dalle persone, vanno prese in considerazione ulteriori spese: sia i
costi dei servizi tecnico-nautici sostenuti durante l’itinerario dalle compagnie che riconoscono
altresì agli scali le tariffe portuali e terminalistiche previste, sia le spese sostenute direttamente o
indirettamente dalla compagnia per acquisire i beni e servizi necessari a comporre il prodotto
turistico offerto ai crocieristi. Sono stati attribuiti dei valori di spesa ricostruiti grazie all’ascolto di
molti operatori impegnati nelle attività elencate, sia palermitani (in particolare le agenzie
marittime con i relativi disbursment account) che nazionali e internazionali, compagnie di crociera
e fornitori vari. Le navi che nel 2015 hanno scalato a Palermo sono state suddivise in diverse
categorie in base alla dimensione ed al tipo di operazioni che le caratterizzavano. Attraverso
varie fasi di calcolo si è giunti a determinare in 3,58 milioni di euro il valore di spesa delle
compagnie di crociera per Palermo, che esclude evidentemente i costi di tour operating di
escursioni a terra per non duplicare il valore dei crocieristi.
Considerando le tre direttrici appena citate, i valori portano ad indicare in quasi 17 milioni di euro la
stima sulla spesa diretta totale generata dal fenomeno crocieristico a Palermo nella stagione 2015.
Il grafico che segue ne mostra la ripartizione per tipologia di produzione.
Graf. 2 Ripartizione delle spese dirette derivanti dall’attività crocieristica a Palermo per tipologia di produzione, 2015
Prodotti alimentari e bevande. 13,9%
Trasporti ausiliari; agenzie di viaggio. 12,7%
Alberghi e ristoranti. 7,5%
Trasporti terrestri. 22,3%
Commercio al dettaglio,
esclusi veicoli a motore e motocicli. 24,5%
Trasporti marittimi. 5,1%
Attività ricreative, culturali e sportive. 4,5%
Attività professionali. 1,8%
Fonte: Risposte Turismo. Nota: altre 9 tipologie produttive esprimono valori inferiori all’1,5%.
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GLI EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI
Infine, per procedere alla determinazione di una stima degli effetti indiretti e indotti, è stato
necessario catalogare tutte le spese dirette rilevate in base ai settori o branche di attività
seguendo le voci ATECO identificate dall’Istat sulla natura della produzione. Il grafico 2, mostrato
nella pagina precedente, evidenzia già le numerose componenti direttamente coinvolte.
L’impatto economico di un’attività sul sistema produttivo è stato calcolato attraverso
l’applicazione di modelli “input-output”. L’utilizzo di questa metodologia permette di stimare gli
impatti diretti, indiretti ed indotti tramite una serie di matrici. Nel realizzare queste stime non è
possibile isolare il solo valore trattenuto dal territorio palermitano, arrivando invece a valori che
identificano effetti totali sull’intero territorio nazionale, per quanto sia lecito ipotizzare che una
buona parte di essi si manifesti a livello locale. È la conseguenza del fatto che nelle relazioni
commerciali e nei rapporti di fornitura ad essere coinvolte possono essere aziende localizzate
all’esterno del territorio. La dimensione indotta delle ricadute, poi, viene ad essere determinata
dal cambiamento nei livelli di reddito delle persone, quelle persone coinvolte dai processi
produttivi che partono dall’attività crocieristica a Palermo e che possono trovare occupazione a
livello locale così come nel resto del territorio nazionale (sono circa 400 le unità di lavoro
complessive attivate, che implicano quasi 8,5 milioni di euro in redditi). Se l’impatto diretto e
indiretto crea un totale di unità di lavoro, queste a loro volta spenderanno il loro reddito in altri
settori, attivando così altra economia.
Come mostrato nella tabella a seguire, nel 2015 le ricadute totali – dirette, indirette e indotte –
dell’attività crocieristica sviluppata a Palermo sul territorio locale e nazionale sono stimate in 53
milioni di euro.
Tabella 1 Stima degli impatti economici nazionali generati dall’attività crocieristica palermitana, 2015
Spesa diretta dei crocieristi
Spesa diretta crew
Spesa diretta compagnie di crociera
Vettore di spesa iniziale
Produzione diretta di primo livello ed indiretta
di cui valore aggiunto
unità di lavoro attivate
redditi attivati
Produzione indotta
Produzione totale nazionale (diretta + indiretta + indotta)
unità di lavoro attivate complessivamente
redditi attivati complessivamente
11.413.715
1.638.994
3.577.714
16.630.423
30.708.226
13.042.215
248
5.515.573
22.890.053
53.598.279
400
8.494.706
Fonte: Risposte Turismo.
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