I sensi - CENTRO 1

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I sensi - CENTRO 1
La pelle e il tatto
Gli occhi e la vista
L’orecchio e l’udito
La lingua e il gusto
Il naso e l’olfatto
A cura del responsabile del laboratorio di scienze Ins. Cristina Andrini
LA PELLE E IL TATTO
Solo le mani sentono quello che tocchiamo?
Cosa serve?
⇒ Un batuffolo di cotone idrofilo
⇒ Un cucchiaino
Cosa devi fare?
1. Appoggia il batuffolo di cotone sul dorso della mano, poi sul palmo.
2. Appoggia il batuffolo sui vari punti del corpo: viso, testa. braccia, gambe, pancia, schiena.
3. Tocca con il cucchiaino la lingua all'interno delle guance e le gengive.
Cosa noti?
Tutti i punti del corpo percepiscono il contatto con l'oggetto con cui vengono toccati.
I RECETTORI DEL TATTO SI TROVANO IN TUTTA LA PELLE DEL CORPO: SI TRATTA DI CORPUSCOLI CAPACI DI RICEVERE
LE SENSAZIONI TATTILI E DI TRASMETTERLE AL CERVELLO.
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Che cosa possiamo percepire attraverso il tatto?
Cosa serve?
⇒ Due pezzetti di cartoncino
⇒ Un elastico sottile
⇒ Un elastico piatto
⇒ Forbici
Cosa devi fare?
1. Con le forbici pratica nel primo cartoncino due fori distanti 2 cm, taglia l'elastico sottile, infila nei fori le due estremità e fissa
ciascuna con un nodo in modo che l'elastico formi un piccolo arco sul cartoncino.
2. Nel secondo cartoncino pratica con le forbici due fessure distanti 2 cm e larghe quanto l'elastico; taglia l'elastico, infilane le
estremità nelle fessure, in modo che resti piatto sul cartoncino e fissa l'elastico con due nodi.
3. Infila un dito sotto l'elastico del primo cartoncino, con l'altra mano solleva l'elastico e poi lascialo andare.
Cosa noti?
Avverti una sensazione di dolore.
Cosa devi fare?
4. Solleva l'elastico piatto e infila sotto un dito poi appoggia l'elastico sul dito.
Cosa noti?
Avverti una sensazione di schiacciamento, di pressione.
I RECETTORI DEL TATTO NON SONO TUTTI UGUALI: ALCUNI SONO SENSIBILI AI CAMBIAMENTI DI PRESSIONE E CI
PERMETTONO DI AVVERTIRE IL PESO E IL LISCIO O IL RUVIDO DI UNA SUPERFICIE CON CUI LA PELLE VIENE IN
CONTATTO; ALTRI INVECE PERCEPISCONO IL DOLORE, E COSÌ AVVERTONO IL CERVELLO DEI PERICOLI E DEI DANNI
CHE SI VERIFICANO.
2
Che cosa possiamo percepire attraverso il tatto?
Cosa serve?
⇒ Un bicchiere di vetro
Cosa devi fare?
1. Prendi in mano il bicchiere.
2. Alita sul palmo della mano.
Cosa noti?
La tua mano distingue sensazioni di freddo (a contatto con il bicchiere di vetro) e di caldo (a contato con il tuo fiato).
ALCUNI RECETTORI DEL TATTO SONO SENSIBILI ALLE VARIAZIONI DELLA TEMPERATURA E CI PERMETTONO QUINDI
DI AVVERTIRE IL CALDO E IL FREDDO.
3
Il tatto è uguale in tutto il corpo?
Cosa serve?
⇒ Due matite
⇒ Nastro adesivo
Cosa devi fare?
1. Unisci le due matite con il nastro adesivo in modo che le due punte siano alla pari.
2. Chiedi ad un amico di chiudere gli occhi, fai scorrere sul suo braccio le due matite e chiedigli di indovinare se lo stai toccando con
una sola di esse o con entrambe.
3. Prova a fare la stessa cosa, sempre usando una sola o tutte e due le punte, sulla gamba, sul piede, sul palmo della mano, sulle dita,
sulle labbra, sul gomito, sulla schiena, sulla testa.
Cosa noti?
Il tuo amico non sempre riuscirà a dare la risposta giusta, ma sicuramente sentirà distintamente le due punte sulle mani e sulle labbra.
I CORPUSCOLI E LE TERMINAZIONI NERVOSE RESPONSABILI DELLA SENSIBILITÀ ALLA PRESSIONE E AL DOLORE SONO
MOLTO CONCENTRATI NELLE ZONE DOVE È IMPORTANTE UNA BUONA PERCEZIONE TATTILE, COME NEI
POLPASTRELLI DELLE DITA, SULLE LABBRA, SULLA PIANTA DEI PIEDI. LA SCHIENA È LA ZONA IN CUI LE
TERMINAZIONI NERVOSE SONO PIÙ DISTANTI E QUINDI LA SENSIBILITÀ È MINORE.
4
Il tatto comunica sempre informazioni esatte?
Cosa serve?
⇒ Un bicchiere di acqua fredda
⇒ Un bicchiere di acqua calda
⇒ Un bicchiere di acqua tiepida
Cosa devi fare?
1. Immergi un dito nel bicchiere con l'acqua calda.
2. Immergilo subito dopo in quello con l'acqua tiepida.
Cosa noti?
L'acqua tiepida ti sembra fredda.
Cosa devi fare?
3. Aspetta che le dita tornino alla temperatura normale, poi immergi un dito nell'acqua fredda e subito dopo in quella tiepida.
Cosa noti?
L'acqua tiepida ti sembra calda.
I RECETTORI SENSIBILI AL CALDO E AL FREDDO REGISTRANO LE VARIAZIONI DI TEMPERATURA. NEL PASSAGGIO
DALL'ACQUA CALDA A QUELLA TIEPIDA O DA QUELLA FREDDA A QUELLA TIEPIDA POSSONO PERCIÒ FORNIRCI
INFORMAZIONI INESATTE A CAUSA DELLO SBALZO DI TEMPERATURA.
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Perché le mani a volte sono insensibili?
Cosa serve?
⇒ Una bacinella
⇒ Alcuni cubetti di ghiaccio
⇒ Acqua
⇒ Aghi
Cosa devi fare?
1. Metti i cubetti di ghiaccio nella bacinella con dell'acqua.
2. Immergi la mano per venti o trenta secondi.
3. Toglila e asciugala rapidamente.
4. Cerca di afferrare un ago alla volta.
Cosa noti?
Le dita fanno molta fatica ad afferrare gli aghi, come fossero addormentate.
IL FREDDO ATTUTISCE NOTEVOLMENTE LA SENSIBILITÀ TATTILE, COSÌ LE DITA DIVENTANO INCAPACI DI SENTIRE
L'OGGETTO DA AFFERRARE.
6
Si può "vedere" con il tatto?
Cosa serve?
⇒ Un a scatola di cartone con il coperchio
⇒ Forbici
⇒ Oggetti di diversi materiali, frutti e ortaggi.
Cosa devi fare?
1. Pratica con le forbici due larghi fori ai lati opposti della scatola.
2. Metti la scatola chiusa con il coperchio in modo che non sia possibile veder all'interno, fra te e un amico e utilizzando il buco dalla
tua parte infila nella scatola un oggetto, senza che lui lo veda.
3. Chiedigli di infilare una mano nella scatola e mentre lui cerca di individuare il contenuto prova ad influenzare il suo giudizio
tattile raccontandogli, ad esempio, mentre tocca dei fili di cotone che si tratta di ragnatele.
4. Chiedigli ogni volta di indovinare di che oggetto si tratti realmente.
Cosa noti?
Attraverso il tatto, il tuo amico riuscirà quasi sempre a "vedere" gli oggetti nascosti nella scatola.
IL NOSTRO CERVELLO MEMORIZZA I DATI CHE GLI ORGANI DI SENSO GLI TRASMETTONO DURANTE LE ESPERIENZE
QUOTIDIANE. PERCIÒ ESSO È IN GRADO DI RICONOSCERE OGGETTI E PERSONE ANCHE SENZA L'AIUTO DELLA VISTA:
LO SPESSORE, IL TIPO DI SUPERFICIE, LA FORMA DI CIÒ CHE I POLPASTRELLI TOCCANO VENGONO TRASMESSI AL
CERVELLO E QUESTO CON I DATI A SUA DISPOSIZIONE, LI METTE IN RELAZIONE CON UN OGGETTO CONOSCIUTO.
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Si può "vedere" con il tatto?
Cosa serve?
⇒ Un foglio di disegno robusto
⇒ Nastro adesivo
⇒ Un grosso ago
⇒ Matita
⇒ Pennarelli
⇒ Un panno
⇒ Un orologio con cronometro
Cosa devi fare?
1. Disegna sul cartoncino il labirinto che vedi nel disegno e coloralo.
2. Chiedi ad un amico di trovare la via d'uscita con lo sguardo e cronometra quanto ci mette.
3. Gira il cartoncino, fissalo ad una finestra e riproduci sul retro il percorso di uscita del labirinto.
4. Appoggia il foglio sul panno e con l'ago punteggia sul retro il percorso di uscita.
5. Rigira il foglio e chiedi al tuo amico di trovare la via d'uscita ad occhi chiusi toccando la traccia in rilievo con la punta del dito.
6. Cronometra quanto ci mette.
Cosa noti?
Il dito trova la via d'uscita più velocemente degli occhi.
L'ELEVATA SENSIBILITÀ TATTILE DEI POLPASTRELLI PERMETTE AL TATTO DI "BATTERE SUL TEMPO" LA VISTA, CHE SI
TROVA COSTRETTA AD ANALIZZARE E CONFRONTARE MOLTI DATI PER CAPIRE QUAL È LA VIA DA PERCORRERE.
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Cosa sono le impronte digitali?
Cosa serve?
⇒ Carta colorata
⇒ Talco
⇒ Lente d'ingrandimento
⇒ Forbici
⇒ Righello
⇒ Bicchiere
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
Matita morbida
Nastro biadesivo
Pennello morbido
Coltello
Cucchiaio
Penna
Cosa devi fare?
1. Disegna dieci riquadri su un pezzo di carta. Ritaglia dieci quadratini di nastro biadesivo e incollane uno in ogni riquadro.
2. Su un altro foglio fai una macchia con la polvere di mina della matita. Imprimi la tua impronta sulla macchia.
3. Togli il retro del nastro biadesivo e premi sopra ognuna delle cinque dita. Raccogli altre serie di impronte di altri amici.
4. Senza guardare, chiedi ad un amico di prendere in mano il bicchiere.
5. Raschia con il coltello altra mina di matita e mescola ad un cucchiaino di talco, usando il retro del cucchiaio.
6. Metti una mano dentro al bicchiere e spolvera l'esterno con il miscuglio usando un pennello morbido.
Cosa noti?
Sul bicchiere sono visibili le impronte digitali. Si può scoprire a chi appartengono osservandole con la lente d'ingrandimento e confrontandole con le
serie raccolte.
LE IMPRONTE DIGITALI SONO DELLE LINEE SULLA PUNTA DELLE DITA CHE FORMANO DEI PERCORSI A SPIRALE.
OGNI PERSONA HA IMPRONTE DIGITALI DIVERSE
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L’OCCHIO E LA VISTA
Quali sono le condizioni perché l'occhio veda?
Cosa serve?
⇒ Alcuni oggetti colorati (matite, costruzioni…)
⇒ Una stanza buia
Cosa devi fare?
1. Porta gli oggetti in una stanza buia nella quale non filtri assolutamente luce e osservali.
2. Lascia entrare pochissima luce e osservali di nuovo.
Cosa noti?
Al buio gli occhi riescono a distinguere appena la sagoma degli oggetti, nella penombra cominciano a distinguere anche i colori, ma non come in
piena luce.
IL NOSTRO OCCHIO PERCEPISCE IL CONTORNO E IL COLORE DEGLI OGGETTI SOLO QUANDO QUESTI SONO COLPITI DALLA
LUCE.
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Quali sono le condizioni perché l'occhio veda?
Cosa serve?
⇒ Uno specchio
⇒ Una lampada
⇒ Una stanza con poca luce
Cosa devi fare?
1. In una stanza con poca luce accendi la lampada e tienila di fianco alla testa, in modo che la luce sia intensa, ma non colpisca
direttamente gli occhi: osserva nello specchio le dimensioni delle tue pupille, i piccoli dischetti neri al centro dell'occhio.
2. Spegni la lampada e osserva nuovamente le tue pupille.
Cosa noti?
Quando la luce è intensa le pupille sono piccole, quando la luce diminuisce le pupille si dilatano.
PER POTER FUNZIONARE IL NOSTRO OCCHIO HA BISOGNO DI LUCE. SE LA LUCE È SCARSA LA PUPILLA SI DILATA, IN
MODO DA FARNE ENTRARE IL PIÙ POSSIBILE; SE LA LUCE È INTENSA LA PUPILLA SI RESTRINGE, PERCHÉ TROPPA LUCE
PUÒ DANNEGGIARE L'OCCHIO.
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Come funzionano i nostri occhi?
Cosa serve?
⇒ Un bicchiere di carta
⇒ Un ago
⇒ Un foglio di carta da lucido
⇒ Nastro adesivo
⇒ Un pennello
⇒
⇒
⇒
⇒
Tempera nera
Una candela
Un fiammifero
Una stanza oscurabile
Cosa devi fare?
1. Dipingi l'interno del bicchiere con la tempera nera.
2. Pratica con l'ago, un piccolo foro centrale sul fondo del bicchiere
3. Tendi la carta da lucido sull'apertura del bicchiere e fissala con il nastro adesivo.
4. Accendi con il fiammifero la candela e oscura la stanza.
5. Tieni il bicchiere in orizzontale di fronte a te, in modo che il foro sul fondo del bicchiere sia rivolto verso la candela (ad una distanza
di circa mezzo metro) e che tu abbia davanti il tappo di carta da lucido.
Cosa noti?
Sulla carta da lucido si forma l'immagine rovesciata della candela.
I RAGGI DI LUCE EMANATI DALLA CANDELA PENETRANO NEL FORO E SI ARRESTANO SUL TAPPO DEL BICCHIERE, DOVE
RICOSTRUISCONO L'IMMAGINE DELLA CANDELA STESSA. QUESTA APPARE ROVESCIATA PERCHÉ I RAGGI DI LUCE SI
PROPAGANO IN LINEA RETTA, QUINDI QUELLI CHE PARTONO DALL'ALTO DELLA FIAMMA COLPISCONO LA PARETE BASSA
DELLA CARTA, MENTRE QUELLI CHE PARTONO DAL BASSO COLPISCONO LA PARTE ALTA.
QUANDO LA CANDELA È SPENTA NESSUNA IMMAGINE SI PROIETTA NEL BICCHIERE.
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La retina si affatica?
Cosa serve?
⇒ Le immagini riprodotte sotto
Cosa devi fare?
1. Tieni l'immagine davanti agli occhi a circa 30 cm di distanza e fissa la strega nera per 30 secondi.
2. Sposta immediatamente lo sguardo sull'immagine del castello, fissandone l'ingresso, e conta fino a dieci.
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Cosa noti?
Ti appare una strega bianca sul fondo grigio.
LA PRIMA IMMAGINE IMPRESSIONA IN MODO MOLTO INTENSO LA PARTE DELLA RETINA CORRISPONDENTE ALLO
SFONDO (PIÙ LUMINOSO) E DEBOLMENTE LA PARTE DI RETINA CORRISPONDENTE ALLA FIGURA (NERA). PERCIÒ QUANDO
SPOSTI LO SGUARDO, RETINA TRASMETTE IMMEDIATAMENTE AL CERVELLO IL BIANCO DELLA ZONA DOVE PRIMA
APPARIVA LA STREGA (CHE CORRISPONDE ALLA ZONA RIPOSATA DELLA RETINA), MENTRE, AFFATICATA, REAGISCE CON
LENTEZZA AL BIANCO DELLA ZONA CIRCOSTANTE, CHE PER QUALCHE ISTANTE APPARE GRIGIO.
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Due occhi vedono meglio di uno solo?
Cosa serve?
⇒ Un foglio di carta
⇒ Una matita
⇒ Una penna con il cappuccio
Cosa devi fare?
1. Disegna un punto sul foglio.
2. Mettiti davanti al foglio a circa 75 cm di distanza
3. Chiudi un occhio e cerca di centrare il segno con la punta della matita.
Cosa noti?
La punta della matita la primo tentativo tocca il foglio lontano dal segno.
Cosa devi fare?
4. Tieni la penna e il suo cappuccio davanti al naso, chiudi un occhio e infila il cappuccio sulla penna.
5.
Cosa noti?
Al primo tentativo il cappuccio e la penna non si incontrano.
I NOSTRI OCCHI TRASMETTONO AL CERVELLO DUE IMMAGINI LEGGERMENTE DIVERSE DELLO STESSO OGGETTO,
DOVUTE ALLA DIVERSA ANGOLAZIONE DALLA QUALE LO GUARDANO. IL CERVELLO LE ELABORA E LE SINTETIZZA IN
UN'UNICA IMMAGINE IN RILIEVO. È PROPRIO GRAZIE A QUESTA VISIONE STEREOSCOPICA CHE IL CERVELLO È IN GRADO
DI STABILIRE LA DISTANZA DEGLI OGGETTI, PERCIÒ, QUANDO UNO DEI DUE OCCHI È CHIUSO FA MOLTA PIÙ FATICA A
VALUTARLA E A COORDINARE I NOSTRI MOVIMENTI PER TOCCARE IL SEGNO SUL FOGLIO O PER METTERE IL CAPPUCCIO
SULLA PENNA
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Due occhi vedono meglio di uno?
Cosa serve?
⇒ Un bicchiere
⇒ Acqua
⇒ Un pennarello che stia in piedi da solo.
⇒ Un tavolo
Cosa devi fare?
1. Appoggia il bicchiere pieno d'acqua sul tavolo.
2. Metti il pennarello in piedi dietro il bicchiere, a 40 cm di distanza.
3. Poniti con gli occhi davanti al bicchiere, a 20 cm di distanza, e guarda il pennarello attraverso l'acqua.
Cosa noti?
Ti appaiono due pennarelli
Cosa devi fare?
4. Chiudi prima un occhio, poi l'altro
Cosa noti?
Con un occhio chiuso vedi un solo pennarello.
LA SUPERFICIE CURVA DEL BICCHIERE FA SI CHE GLI OCCHI VEDANO IL PENNARELLO DA DUE ANGOLAZIONI MOLTO
DIVERSE E CHE IL CERVELLO REGISTRI QUINDI DUE IMMAGINI ANZICHÉ UNA SOLA.
IL BICCHIERE, CIOÈ, SEPARA CIÒ CHE I NOSTRI OCCHI DI SOLITO METTONO INSIEME PER AVERE UNA VISIONE UNITARIA
DELLE COSE. NATURALMENTE CON UN OCCHIO CHIUSO HAI UNA SOLA IMMAGINE, POICHÉ PROVENIENTE DA UN UNICO
PUNTO DI OSSERVAZIONE.
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La vista ha sempre ragione?
Cosa serve?
⇒ Le immagini qui riprodotte
⇒ Un righello
Cosa devi fare?
1. Osserva attentamente un’immagine alla volta e rispondi alle domande.
2. Controlla le tue risposte con l’aiuto del righello.
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Cosa noti?
La verifica con il righello ti riserva una serie di sorprese: le linee che sembrano curve sono in realtà perfettamente diritte; la lunghezza dei segmenti
è esattamente la stessa e le tre giraffe hanno tutte la stessa altezza.
A VOLTE IL CERVELLO DÀ UN’INTERPRETAZIONE ERRATA ALLE INFORMAZIONI INVIATE DAGLI OCCHI, PERCHÉ VIENE
INFLUENZATO DALLA MEMORIA, DAI COLORI, DALLE FORMICHE COMPONGONO UN’IMMAGINE: SI HANNO IN QUESTO
CASO DELLE ILLUSIONI OTTICHE.
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La vista ha sempre ragione?
Cosa serve?
⇒ Un tubo di cartone lungo 30 cm circa
Cosa devi fare?
1. Metti il tubo davanti all'occhio destro.
2. Alza una mano e tienila davanti all'occhio sinistro, con il palmo rivolto verso di te.
3. Tenendo l'occhio sinistro aperto, guarda nel tubo con il destro.
.
Cosa noti?
La mano ti appare bucata.
I TUOI OCCHI VEDONO DUE IMMAGINI DISTINTE IL FONDO DEL TUBO E LA MANO, MA IL CERVELLO TENDE A METTERLE
INSIEME CREANDO COSÌ UN'IMMAGINE ILLUSORIA.
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La vista ha sempre ragione?
Cosa serve?
⇒ L'immagine riprodotta sotto
Cosa devi fare?
1. Appoggia il naso al centro dell'interruzione del ponte con gli occhi aperti.
2. Aspetta qualche secondo.
Cosa noti?
Le estremità del ponte paiono avvicinarsi.
IL CERVELLO INTEGRA LE DUE IMMAGINI SEPARATE CHE GLI ARRIVANO DAGLI OCCHI IN UNA IMMAGINE SOLA E TU HAI
LA SENSAZIONE CHE IL PONTE SI RICONGIUNGA.
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Si può modificare la percezione dei colori?
Cosa serve?
⇒ La figura riprodotta qui sotto
⇒ Un cartoncino leggero bianco
⇒ Una matita
⇒ Taglierino
Cosa devi fare?
1. Osserva i tre quadrati rossi.
.
Cosa noti?
Sembrano tre tonalità diverse di rosso.
Cosa devi fare?
2. Disegna sul cartoncino tre quadrati delle dimensioni dei quadratini rossi, nella stessa posizione.
3. Ritagliali.
4. Sovrapponi alla figura la mascherina che hai ottenuto, in modo da osservare i quadrati rossi coprendone lo sfondo.
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Cosa noti?
I quadratini ti appaiono della stessa tonalità di rosso.
LA PERCEZIONE DI UN COLORE PUÒ ESSERE INFLUENZATA DAL COLORE DELLO SFONDO. ALCUNI COLORI, AD ESEMPIO,
POSSONO ESSERE MESSI IN RISALTO ACCOSTANDOLI AD ALTRI MOLTO CONTRASTANTI OPPURE VENIRE ATTENUATI
DALLA VICINANZA DI COLORI MOLTO SIMILI.
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Si può modificare la percezione delle forme?
Cosa serve?
⇒ Le figure riprodotte qui sotto
Cosa devi fare?
1. Osserva questa figura e conta quanti triangoli vedi.
2. Osserva questa seconda figura e leggi le lettere che riconosci.
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Cosa noti?
Nella prima figura ti sembra di vedere due triangoli e nella seconda riconosci la lettera A e la lettera R.
IL CERVELLO UTILIZZA LE SUE ESPERIENZE PRECEDENTI PER RICONOSCERE FORME CHE IN REALTÀ NON ESISTONO,
NON SONO DISEGNATE: ESSO TENDE, INFATTI, A RIUNIRE IN UNA SOLA FORMA DEI SEGNI SEPARATI.
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L’ORECCHIO E L’UDITO
Quali suoni può percepire l'orecchio umano?
Cosa serve?
⇒ Due righelli di diversa lunghezza
⇒ Nastro adesivo
⇒ Un tavolo
Cosa devi fare?
1. Con il nastro adesivo fissa al bordo del tavolo i due righelli, in modo che sporgano all'esterno.
2. Fai vibrare prima quello più corto, poi quello più lungo.
.
Cosa noti?
Il righello più lungo vibra in modo molto evidente ed emette un suono cupo; quello più corto vibra più rapidamente e il suono che produce è più
acuto.
I SUONI SONO DETERMINATI DA VIBRAZIONI DELL'ARIA, A LORO VOLTA PRODOTTE DA VIBRAZIONI DI CORPI ELASTICI;
LE VIBRAZIONI NON SONO TUTTE UGUALI E ORIGINANO SUONI DIVERSI TRA LORO. I SUONI SI DISTINGUONO PER LA
FREQUENZA, CIOÈ PER IL NUMERO DI VIBRAZIONI EMESSE IN UN SECONDO: I SUONI PIÙ ACUTI SI OTTENGONO CON UN
ELEVATO NUMERO DI VIBRAZIONI AL SECONDO, QUELLI PIÙ CUPI O BASSI CON POCHE VIBRAZIONI AL SECONDO. I SUONI
DEI DUE RIGHELLI SONO DIVERSI ANCHE PER INTENSITÀ, CIOÈ PER L'AMPIEZZA DELLE VIBRAZIONI.
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Come arrivano i suoni al nostro orecchio?
Cosa serve?
⇒ Un tubo di cartone
⇒ Pellicola da cucina
⇒ Forbici
⇒ Nastro adesivo
⇒ Una candela
⇒ Un fiammifero
⇒ Un candeliere
Cosa devi fare?
1. Strappa due tratti di pellicola e fissali con il nastro adesivo alle estremità del tubo, in modo da tapparle.
2. Fora al centro, con le forbici, uno dei due "tappi".
3. Sistema la candela nel candeliere e accendila.
4. Avvicina l'estremità forata del tubo alla fiamma, a 2-3 cm di distanza.
5. Batti con le dita contro l'estremità opposta.
.
Cosa noti?
La fiamma si spegne.
IL COLPO DELLE DITA SULLA PELLICOLA PROVOCA UN SUONO CHE METTE IN VIBRAZIONE L'ARIA NELL'INTERNO DEL
TUBO: QUESTA, USCENDO, MUOVE L'ARIA ACCANTO ALLA CANDELA E LA SPEGNE.
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E' possibile aiutare l'orecchio a sentire di più?
Cosa serve?
⇒ Un cartoncino di 70 x 50
⇒ Nastro adesivo
⇒ Una radio
Cosa devi fare?
1. Avvolgi il cartoncino a cono e fissalo con il nastro adesivo.
2. Accendi la radio e tieni il volume bassissimo.
3. Appoggia all'orecchio la parte più stretta del cono e rivolgi quella più ampia verso la radio.
Cosa noti?
Il suono ti arriva più chiaramente.
Cosa devi fare?
4. Avvicina la parte stretta del cono alla bocca e parla.
Cosa noti?
Il suono della tua voce esce amplificato e può essere udito da un'altra persona anche ad una certa distanza.
QUELLO CHE HAI COSTRUITO È UN RUDIMENTALE CORNETTO ACUSTICO OPPURE UN RUDIMENTALE MEGAFONO: ESSO
INFATTI È IN GRADO DI RACCOGLIERE I SUONI DIRIGENDOLI VERSO IL TUO ORECCHIO (PERMETTENDOTI DI SENTIRLI
ANCHE SE DEBOLI), OPPURE DI AMPLIFICARE IL SUONO DELLA TUA VOCE IMPEDENDOLE DI DISPERDERSI E
DIRIGENDOLA VERSO I TUOI ASCOLTATORI.
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E' possibile amplificare i suoni?
Cosa serve?
⇒ Due imbuti
⇒ Un tubo di gomma lungo circa 2 m
⇒ Una sveglia meccanica
⇒ Nastro adesivo
⇒ Forbici
Cosa devi fare?
1. Fissa alle estremità del tubo i due imbuti, utilizzando il nastro adesivo.
2. Sistema uno dei due imbuti sulla sveglia.
3. Tenendo in mano l'altro imbuto, allontanati per quanto ti consente la lunghezza del tubo, poi appoggia l'imbuto all'orecchio.
Cosa noti?
Il ticchettio della sveglia giunge chiaramente al tuo orecchio.
Cosa devi fare?
4. Allontana il tubo dall'orecchio e staccalo dalla sveglia.
Cosa noti?
Non riesci più a sentire il ticchettio della sveglia.
I SUONI DEBOLI SI DISPERDONO FACILMENTE PRIMA DI GIUNGERE AL NOSTRO ORECCHIO. L'IMBUTO SOPRA LA SVEGLIA
NE ACCOGLIE IL SUONO E LO CONVOGLIA VERSO IL NOSTRO ORECCHIO ATTRAVERSO IL TUBO; IL SECONDO IMBUTO LO
AMPLIFICA.
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LA LINGUA E IL GUSTO
Quanti gusti riconosce la lingua?
Cosa serve?
⇒ Un contagocce
⇒ Sale
⇒ Miele
⇒ Succo di limone
⇒ Caffé
⇒
⇒
⇒
⇒
⇒
Acqua
Pane
Un foglio di carta
Una matita
Pennarelli
Cosa devi fare?
1. Ricopia sul foglio di carta la sagoma della lingua e suddividila come nell'illustrazione.
2. Con il contagocce prova ad appoggiare una alla volta le sostanze che hai a disposizione sulle zone della tua
lingua corrispondenti a quelle evidenziate nel disegno (dovrai sciogliere il sale e il miele con un po'
d'acqua).
3. Ogni volta che termina una prova lava il contagocce e mangia un pezzetto di pane o bevi un po' d'acqua.
4. Quando scopri la zona più sensibile al dolce, colorala di rosso sul disegno; colora di giallo la zona in cui hai sentito di più l'acido del
limone, di viola quella più sensibile all'amaro del caffé e infine di verde quella dove si sente di più il sale.
Cosa noti?
Non tutte le zone della lingua sentono i vari sapori allo stesso modo: ogni zona è più sensibile ad uno dei sapori provati. Dovresti ottenere uno
schema uguale a quello riprodotto a fianco.
LE PAPILLE GUSTATIVE, I RECETTORI DEL GUSTO CHE RICOPRONO LA NOSTRA LINGUA, NON SONO TUTTE UGUALI
ALCUNE SONO PIÙ SENSIBILI AL DOLCE E SONO QUELLE SULLA PUNTA DELLA LINGUA, ALTRE SENTONO PIÙ
SPICCATAMENTE L' AMARO E SONO QUELLE NELLA PARTE POSTERIORE DELLA LINGUA; SUI LATI SI TROVANO I
RECETTORI PIÙ SENSIBILI ALL'ACIDO E AL SALATO.
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IL NASO E L’OLFATTO
Il naso sente i sapori?
Cosa serve?
⇒ Un frullatore
⇒ Una mela
⇒ Una patata bollita
⇒ Una carota bollita
⇒ Un cucchiaino
⇒ Una benda
⇒ Tre bicchieri
Cosa devi fare?
1. Frulla separatamente la patata, la carota e la mela e versa i tre frullati nei bicchieri.
2. Benda un amico e chiedigli di stringersi il naso con le dita.
3. Con il cucchiaino fagli assaggiare i tre frullati, uno alla volta, e chiedigli di riconoscerli.
Cosa noti?
I frullati vengono riconosciuti con molta difficoltà o non vengono riconosciuti affatto.
È ATTRAVERSO L'OLFATTO CHE RIUSCIAMO A DISTINGUERE I SAPORI: QUANDO ESSO NON FUNZIONA I CIBI CI
SEMBRANO TUTTI MOLTO SIMILI; RIUSCIAMO A DISTINGUERE QUELLI DOLCI DA QUELLI SALATI OD ASPRI O AMARI, MA
DIFFICILMENTE APPREZZIAMO TUTTE LE SFUMATURE DI SAPORE DI UN MANICARETTO BEN CUCINATO.
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Come arrivano gli odori al naso?
Cosa serve?
⇒ Un mazzetto di basilico
⇒ Un sacchetto di plastica
Cosa devi fare?
1. Metti il basilico nel sacchetto.
2. Chiudi il sacchetto con un nodo.
3. Cambia stanza e chiedi ad un amico di mettersi a 2 m di distanza da te e di dirti quando sente il profumo del basilico.
4. Agita il sacchetto.
Cosa noti?
Il tuo amico non sente l'odore del basilico.
Cosa devi fare?
5. Estrai il mazzetto di basilico dal sacchetto ed agitalo.
Cosa noti?
Quando il basilico è fuori dal sacchetto il tuo amico ne sente l'odore a distanza.
GLI ODORI ARRIVANO AL NASO ATTRAVERSO L'ARIA. LE SOSTANZE ODOROSE, INFATTI, RILASCIANO NELL'ARIA ALCUNE
MOLECOLE: QUANDO QUESTE RAGGIUNGONO LA PARTE ALTA DELLA CAVITÀ NASALE RIMANGONO IMPIGLIATE NELLE
CIGLIA OLFATTIVE E VENGONO ANALIZZATE. ESISTONO TUTTAVIA SOSTANZE, COME I MINERALI, CHE TRATTENGONO
TUTTE LE LORO MOLECOLE E NON EMANANO ALCUN ODORE.
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Gli odori si possono vedere?
Cosa serve?
⇒ Una cipolla
⇒ Un coltello
⇒ Un piatto
⇒ Acqua
⇒ Talco finissimo
Cosa devi fare?
1. Versa un po' d'acqua nel piatto.
2. Quando l'acqua è ferma spargi sulla sua superficie un velo sottilissimo di talco (l'esperimento può riuscire solo se il talco è molto
fine.
3. Taglia un pezzo di cipolla e avvicinalo al talco sparso sulla superficie dell'acqua.
Cosa noti?
Il talco si mette lentamente in movimento aprendosi in più punti.
LA CIPOLLA HA UN ODORE MOLTO FORTE PERCHÉ LIBERA NELL'ARIA NUMEROSE MOLECOLE: SONO PROPRIO QUESTE
CHE SPOSTANO LE PARTICELLE DI TALCO.
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