focus - Corpo Forestale dello Stato

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focus - Corpo Forestale dello Stato
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: CORNI DI RINOCERONTE
A seguito di alcuni furti di corni di rinoceronte compiuti negli ultimi anni sul territorio
italiano a danno di soggetti privati e di enti pubblici (Museo di Storia Naturale di
Specola Università di Firenze - 2011; Museo di Storia Naturale di Macerata - 2014;
Museo di Zoologia e di Anatomia comparata di Modena - 2015, Museo di Storia
Naturale di Calci Pisa - 2015), il 27 marzo 2015 il NOC di Milano Malpensa, dopo una
intensa attività di intelligence, ha sequestrato due corni di rinoceronte ad un cittadino
cinese che tentava di trasportarli fuori dal territorio italiano ai fini della loro immissione
sul mercato illegale dell’estremo oriente, dove sarebbero stati impiegati nella medicina
tradizionale (si consideri che la polvere di un corno di rinoceronte ha un valore di
mercato che può superare i 400 mila euro). Successivamente, grazie a ulteriore attività
investigativa e monitoraggio della persona denunciata, è stato possibile individuare e
sequestrare ulteriori tre esemplari di corno di rinoceronte.
Altro sequestro meritevole di menzione è scaturito da un’attività di indagine attivata sul
traffico illegale di avorio attraverso il controllo presso negozi di antiquariato. Durante
alcuni controlli in provincia di Cuneo, approfondimenti su una vendita dubbia di un
manufatto lavorato di avorio ha poi condotto al sequestro di ulteriori cinque corni di
rinoceronte detenuti illegalmente.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: OPERAZIONE ARCA DI NOE’ II
Nel mese di Luglio 2015, personale del Servizio
CITES Centrale ha sequestrato un intero zoo
abusivo in Sardegna e diversi animali
pericolosi ivi detenuti: 6 leopardi, tra cui una
giovane pantera nera, 1 maschio adulto di tigre,
2 macachi e 1 cercopiteco, tutti detenuti in
condizioni non idonee ad assicurare la sicurezza
per la pubblica incolumità.
L’attività, coordinata dalla Procura della
Repubblica di Cagliari, è stata condotta dal
Nucleo CITES di Roma e svolta in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo
che il Tribunale di Cagliari, proprio su segnalazione del Servizio CITES Centrale di
Roma, ha ritenuto di dover adottare a fronte dell’assenza delle prescritte
autorizzazioni da parte dello zoo sardo. Tale misura è stata ritenuta necessaria anche
al fine di prevenire ulteriori incidenti, dopo quello intervenuto nel mese di Giugno,
allorquando uno dei leopardi, fuggito dallo zoo abusivo, si è aggirato pericolosamente
per le campagne di Guspini, prima di essere ricatturato solo dopo diverse ore.
Nel mese di Settembre 2015, con la collaborazione di un’equipe di medici veterinari
esperti, tutti gli animali sono stati trasferiti con mezzi speciali del CFS nel corso di
una delicata operazione, che ha comportato l’imbarco di tutto il convoglio su un
traghetto di linea alla volta di Livorno.
L’operazione si inserisce nella
complessa azione di vigilanza
e controllo del CFS sugli zoo
italiani, diretta ad elevarne lo
standard
qualitativo
in
applicazione della normativa
europea. L’obiettivo è quello
di tutelare il benessere
animale,
assicurando
al
contempo lo svolgimento di
adeguati programmi di ricerca,
conservazione delle specie ed
educazione ambientale.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: AVORIO
Nel marzo 2015, a seguito di un’attività di indagine
relativa alla vendita on-line di oggettistica in avorio,
svolta in collaborazione con il Servizio Vigilanza
Antifrode dell’Agenzia delle Dogane di La Spezia, è
stata eseguita una perquisizione presso una civile
abitazione di Firenze,nella quale è stata accertata
l’avvenuta transazione illegale, tra due cittadini
italiani,di ben 14 zanne di elefante (di diverse
dimensioni e fatture), 34 statue antropomorfe di
presumibile provenienza africana, un vaso, un
crocifisso, un bastone da passeggio, una baionetta con
componenti in avorio. Tutta la merce è stata
sequestrata, per un valore che si attesta in diverse
migliaia di Euro.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: RETTILI E ANFIBI
Al termine di un’attività investigativa durata oltre un
anno, tra appostamenti, controlli presso numerosi
esercizi commerciali e fiere, il Servizio CITES
Territoriale di Napoli ha provveduto al sequestro di
120 esemplari appartenenti a diverse specie di anfibi
e rettili.
Il carico di animali è stato rinvenuto su una vettura di
ritorno dalla Germania , dove si era svolta una fiera
di portata internazionale dedicata proprio alla vendita
di rettili e anfibi. Tra gli animali sequestrati, 3 esemplari di crotalo (serpente a
sonagli), un esemplare di varano, 40 esemplari di anfibi del genere Dendrobates, 5
esemplari di pitoni. All’interno della vettura è stato rinvenuto altresì un boa deceduto
a causa delle inadeguate condizioni del trasporto, condizione che ha fatto scattare una
denuncia presso la competente Autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di
maltrattamento di animali con l’aggravante del decesso dell’esemplare.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: OPERAZIONEPELLI DEL BRENTA
Il Servizio CITES del Comando Regionale per il Veneto del Corpo Forestale dello
Stato, unitamente al personale del Nucleo Operativo CITES di Verona e del Nucleo
Operativo CITES di Venezia ha effettuato ispezioni presso nove ditte di
commercializzazione e trasformazione di pellami, site nella zona della riviera del
Brenta, operando 2 sequestri penali e denunciando all’Autorità Giudiziaria i due
titolari di altrettante aziende per illecita detenzione di pelle di specie protette dalla
Convenzione di Washington sul commercio internazionale di fauna e flora minacciate
di estinzione.
Nella prima ditta sono stati sequestrati oltre 80 chilogrammi di pellami tra pelli
intere di lucertola (Tupinambisspp.), varano (Varanusspp.) e ben 129 pelli interedi
alligatori e coccodrilli (ordine Crocodylia), in quanto privi di documentazione
attestanti la legittima provenienza.Nella seconda ditta sono state invece sequestrate
64 pelli di pitone intere e ritagliate e una pelle integra di coccodrillo.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: RIMPATRIO TESTUGGINI
Si è concluso positivamente il rimpatrio di 79
testuggini della specie Testudo graeca, protette dalla
Convenzione di Washington (CITES). Le testuggini
erano state importate clandestinamente da un
cittadino tunisino su un traghetto nella linea TunisiGenova ed occultate tra verdure e derrate
alimentari.Trasportate in numero di 101,
diciassette sono state rinvenute morte mentre
altrecinque sono decedute nei giorni seguenti.
I rimanenti 79 esemplari vivi sono stati curati e
preparati per raggiungerne altri 180 già rimpatriati
nel mese di ottobre 2014, anch’essi illegalmente
importati, con modalità analoghe, da un cittadino
tunisino. A rinvenire le tartarughe presso il Porto di
Genova sono stati i funzionari dell’Agenzia delle
Dogane, impegnati nel controllo agli sbarchi dei traghetti
provenienti dal Nord Africa. In considerazione della
natura della spedizione e della particolarità del
ritrovamento, i doganieri hanno immediatamente chiesto
la collaborazione del Nucleo Operativo CITES del Corpo
Forestale dello Stato con sede presso il porto di Genova.
Si è quindi proceduto congiuntamente a segnalare il tunisino alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova per i reati di violazione
alla normativa CITES e maltrattamento animali aggravato dalla morte di alcuni
esemplari cagionata dal fatto.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: BUS STOP
Il Comando regionale del Veneto ha coordinato una vasta operazione che ha portato
al sequestro nel padovano di quasi 400 animali, in gran parte pappagalli, e alla
denuncia di 17 persone per maltrattamento animali e violazione delle norme sulla
detenzione e trasporto di fauna, oltre che per violazione della normativa CITES.
Gli animali, trasportati in maniera non idonea, erano stipati nella bagagliera di un bus
turistico proveniente dalla fiera ornitologica di Nitra, in Slovacchia.
Alcuni uccelli, appartenenti a specie tutelate dalla Convenzione di Washington,
risultavano sprovvisti dell’anello identificativo, mentre altri non erano accompagnati
da documentazione conforme.
Tra gli esemplari sequestrati, 15 esemplari di kakariko, 11 esemplari di quaglia
cinese, 2 esemplari di amazzone fronte blu, 2 esemplari di amazzone fronte rossa,
svariate decine fra parrocchetti appartenenti a diverse specie quali cocorite, conuri,
calopsite.
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: ILLEGAL LOGGING
In applicazione del Reg. (UE) n. 995/2010, noto come EUTR (Regolamento Legno),
e del D.lgs. attuativo n. 178/2014, che stabilisce gli obblighi per gli operatori che
commercializzano legno e prodotti da esso derivati, è stata avviata la prima
importante campagna di controlli 2015 sull’intero territorio nazionale. Le ditte
sottoposte a verifica da parte dei Servizi CITES territoriali del CFS sono state 21,
selezionate sulla base di criteri preliminarmente individuati dal Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali, in qualità di autorità competente. Tra i criteri
di selezione: la quantità di legname importato, il valore statistico, la provenienza del
legname.
Il 90%dei controlli ha dato esito positivo, facendo emergere una quasi totale non
conformità delle ditte selezionate alla disciplina stabilita dalla normativa europea e
nazionale.
La campagna di controlli condotta dai Servizi CITES del CFS si colloca nella più
ampia attività di verifica che il Corpo forestale dello Stato conduce sul territorio e
presso le dogane al fine di garantire la corretta applicazione della normativa forestale,
sia nazionale che internazionale. Quest’ultima comprende altresì l’implementazione
del sistema di licenze FLEGT, di cui al Reg. (UE) n. 2173/2005, basato su accordi di
partenariato volontari stipulati tra l’Unione Europea e i paesi di origine del legname
importato.
ATTIVITA' INTERNAZIONALI
ATTIVITA’ OPERATIVA 2015
FOCUS: OPERAZIONE EUROPOL COBRA III
Con l’operazione Europol “Cobra III”, attraverso
l’azione sinergica degli uffici territoriali CITES del
Corpo Forestale dello Stato e delle Dogane, il contrasto
al traffico illegale di specie protette ha nuovamente
varcato i confini nazionali. La complessa attività di
intelligence, sviluppatasi a livello internazionale, è
stata resa possibile grazie all’efficace scambio di
informazioni operative e il coordinamento delle
autorità di polizia competenti dislocate in 25 Stati
membri. L’operazione, nata sotto l’egida dell’Europol,
ha visto la preziosa collaborazione delle associazioni
del sud-est asiatico “Wildlife Enforcement Network”
(Asean-Wen) e del “Lusaka Agreement Task Force di Nairobi” (LATF).
Le aree del mondo interessate dalle indagini sono state quelle maggiormente coinvolte
dall’azione criminale di gruppi organizzati nel settore del “wildlife”.
Le specie coinvolte in tale attività sono state elefante, tigre, le varie specie di rinoceronti
asiatici e africani, antilope tibetana, orso dal collare e malese, nonché migliaia di specie
utilizzate dai collezionisti, commercianti e trafficanti di ogni continente. L’attività,
sviluppatasi in due fasi, tra la metà di marzo e la fine di maggio, è stata coordinata in
Italia dalla Sezione investigativa del Servizio CITES del Corpo forestale dello Stato ed
ha portato al sequestro, tra gli altri, di 5 corni di rinoceronte, 60pezzi di avorio tra
oggetti lavorati e zanne grezze, una pelle di ghepardo, 30 pezzi di corallo, oltre 120
confezioni
di
medicina
alternativa orientale, con parti di
orchidea e sussurea, oltre a
farfalle, cavallucci marini e più di
50 pelli di coccodrillo del Nilo.
Inoltre il CFS ha sequestrato 324
animali vivi, tra cui tartarughe di
terra, lupi selvatici di origine
europea, ibridi di lupo e cane
un’aquila del Bonelli, due
caimani dagli occhiali e un serval
africano.
A livello globale si sono registrati
i seguenti sequestri: 12 tonnellate
di avorio di elefante e almeno 119 corni di rinoceronte, 11.439 esemplari morti e vivi,
quasi 2000 parti e prodotti di specie protette e oltre 6 tonnellate di legname tropicale
illegale. Inoltre l’operazione ha portato alla confisca di 100.000 pillole di medicina
tradizionale asiatica contenente specie protette, e all'arresto di una decina di persone con
indagini che proseguono ancora in molti paesi. L’attività ha coinvolto in totale 62 Stati,
tra cui 25 paesi europei e diverse decine di paesi africani, asiatici e dell’America
meridionale.
Il Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato da molti anni partecipa a tavoli di
Enforcement e di coordinamento promossi da organizzazioni internazionali ed in
particolare dall’Interpol, che negli ultimi anni ha assunto un ruolo centrale di
coordinamento, al fine di assicurare maggiore efficacia alle azioni di contrasto ai
“Wildlife Crimes”. Il successodi tale azione è dimostrata dagli importanti risultati
ottenuti in termini di numero di sequestri e paesi coinvolti nelle attività di contrasto e
sensibilizzazione delle comunità locali.L’operazione “Cobra III”rivestealtresì una
particolare importanza in quanto,attraverso di essa, l’Europolha incoraggiato la
cooperazione tra i paesi europei, i quali rappresentano i maggioriconsumatori ed
importatori di quelle risorse animali e vegetali oggetto di traffico illegale.
ATTIVITA' INTERNAZIONALI 2015
PARTECIPAZIONE AI TAVOLI INTERNAZIONALI
In quanto autorità nazionale CITES preposta al rilascio di
certificazioni (insieme al Ministero dello Sviluppo
Economico) e ai controlli sul territorio e in dogana, il
Servizio CITES, unitamente all’Autorità di gestione
nazionale, incardinata presso il Ministero dell’ambiente e
della tutela del territorio e del mare, ha assicurato anche
nel 2015 la propria partecipazione agli incontri del
Comitato CITES(organo istituito a livello comunitario
dal Reg. (CE) 338/1997) che, attraverso riunioni
periodiche, assiste la Commissione nella definizione degli indirizzi e delle procedure di
attuazione della Convenzione di Washington all’interno dell’Unione Europea. Va
menzionata inoltre la partecipazione del personale CFS all’incontro del Comitato
Animali CITES, tenutosi in Israele, e del Comitato Piante CITES, tenutosi in
Georgia, nonché alle riunioni periodiche dell’Enforcement Working Group, gruppo di
lavoro di attuazione della normativa CITES comunitaria.
Tali appuntamenti rivestono
una
particolare importanza in quanto sono
finalizzati ad assicurare la corretta e
uniforme applicazione della normativa
internazionale prevista dalla CITES.
Il Corpo forestale ha inoltre partecipato al
Seminario Interpol svoltosi a Lione
(Aprile) sul tema del Forest Crime,
nonché al Gruppo di “Roma-Lione”, in
ambito G7, nel quale tra i vari temi trattati
(lotta al terrorismo, alla criminalità
organizzata ed ai traffici illeciti)è stato
affrontato
anche
il
problema
del
“wildlifetrafficking”.
Sin dai primi anni ’90, il Corpo forestale dello Stato è stato rappresentato da personale
del Servizio CITES in consessi internazionali, in particolar modopromossi
dall’Interpol, attraverso la partecipazione adeventi, tavoli tecnici e al gruppo di lavoro
“Wildlife Crime”, al fine di assicurare un’efficace e adeguata risposta ad un fenomeno
globale e complesso come quello del traffico di specie protette, il cui volume d’affari,
stimato in oltre 200 miliardi di dollari, è considerato secondo solo al traffico di armi e
droga.
ATTIVITA' DI CERTIFICAZIONE 2015
I Servizi CITES Territoriali (SCT),oltre
a svolgere attività di controllo su tutto
il territorio nazionale, hanno altresì
funzioni amministrative per il rilascio
della certificazione prevista ai sensi del
Regolamento (CE) n. 338/97.
In particolar modo, ai sensi della
normativa vigente, i 27 SCT dislocati
su tutto il territorio nazionale sono
competenti al rilascio di:
- Certificati di riesportazione ai sensi dell’art. 5 del Reg(CE) n. 338/97, necessari per
consentire la riesportazione di specimen precedentemente importati verso Paesi terzi;
- Certificati cd. “comunitari” ai sensi dell’art. 10 del Reg(CE) n. 338/97:
1) certificato di deroga ai divieti di commercio, necessari per autorizzare il
commercio di specimenappartenenti a specie di Allegato A del Reg(CE) n.
338/97;
2) certificato di autorizzazione allo spostamento di esemplari vivi di specie di
Allegato A del Reg(CE) n. 338/97all’interno del territorio dell’Unione Europea.
Nel corso del 2015 sono stati rilasciati in tutta Italia
82.305 certificati di cui:
-
77.132 certificati ri-export;
-
5.112 certificati comunitari;
-
439 notifiche di import;
-
49 certificati di mostra itinerante;
-
12 certificati per proprietà personale.