HERMES 2011-12.04

Transcript

HERMES 2011-12.04
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HERM
HERMES
M
di bocca in bocca
N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 - Anno XXVI
Giornalino Scolastico del Liceo G.B.Brocchi
All’interno:
Francesca Michielin
VINCE X FACTOR!
RACCOLTA DIFFERENZIATA
al BROCCHI
Intervista alla
CONSULTA
Sport, musica, libri e molto altro...
Indice
EDITORIALE
Editoriale
3
BROCCHI.NET: ACCESSO NEGATO!
La redazione
di Herpes
di Matteo Scalco
Intervista
4
“Da grande voglio fare la musicista!”
di S.Neglia
Matteo Scalco (3BL)
Intervista
Vicedirettore:
6
La consulta: le “SENTINELLE” del Brocchi
Maria Diandra Cristache (3BCA)
di T.Canello, D.De Vicari e C.Scomazzon
Impaginazione:
Libri
Alice Toniolo (3BL)
7
INCONTRO CON L’AUTORE
Redazione:
di G.Pagan
Direttore:
Stefania Neglia (3ACA)
Attualità
8
Progetto raccolta differenziata al Brocchi
di P.Vivian
Beatrice Dissegna (3AL)
Attualità
Asia Gasparotto (3AL)
9
Mattia Maroso: CERVELLO IN FUGA
Diletta Guidolin (3CL)
di A.Naclerio
Paolo Dellai (2DS)
Musica
10
Francesca e il “Brocchi”:
un successo a rima baciata “IN”
di G.Dellai
THIS MUST BE THE PLACE
Sport
12
Il triplete della Pulce di
Rubrica
12
“La Freddura” di
13
Figura di matto
di V.Garbui
P.Dellai e N.Pozzato
G.Baggio
Giovanni Baggio (3BCA)
Sara Brunello (3BL)
Valeria Garbui (4AL)
Nicola Pozzato (1AC)
Silvia Melchiori (1BC)
Valentina Moro (1BC)
Cecilia Scomazzon (3ACA)
di D.Bussolaro
A partire da quest’anno nel nostro liceo c’è
una novità nelle aule d’informatica per gli
studenti: l’accesso limitato a internet. All’ini
zio per molti sembrava una cosa giusta, peri
ché, soprattutto lo scorso anno, non si era
nuovi a sentire di alunni che utilizzavano il
computer della scuola per andare in Facei
book o altri social network, o che comunque
consultavano siti non idonei a un contenui
to di tipo scolastico. Dopo molti casi di rai
gazzi colti in fragrante, così, la scuola si è
adoperata limitando l’accesso a molti indii
rizzi web. Tutti colori che hanno tentato, in
questi mesi, di entrare in siti come YouTui
be, Facebook, ecc. si sono trovati una sgrai
devole sorpresa sullo schermo: una pagina
bianca con scritto che l’accesso all’indirizzo
richiesto non è consentito. Dopo molti mesi,
però, sembra che questa disposizione adopei
rata dalla scuola stia diventando un’arma
a doppio taglio. Se da un lato, com’è giusto
che sia, ha risolto il problema degli studeni
ti che utilizzavano i computer in modo non
appropriato, dall’altro limita fortemente un
utilizzo di internet per trovare informazioni,
fare lavori di gruppo e altre questioni per le
quali la rete costituisce un importante fonte
di ricerca per il nostro liceo. Per realizzare
un lavoro in vista dell’imminente scambio
in cui la mia classe è coinvolta, è capitato di
dover cercare in un computer della scuola
la storica canzone “ Sul ponte di Bassano”.
Spiacevolmente, però, perfino uno dei più
importanti simboli della città è ritenuto coni
tenuto non idoneo, come tutti i video e i file
musicali presenti sulla rete. La professoressa
ha così tentato di entrare col computer dei
gli insegnanti che non hanno accesso limii
tato, ma, morale della favola, quest’ultimo
non era munito di casse! L’opinione di molti
e’ in questo modo cambiata, rimpiangendo i
tempi in cui l’utilizzo di internet era libero a
tutto e per tutti. Chiudere l’accesso ad alcuni
siti e’ certamente giusto, ma il fatto che ogni
singolo componente della scuola abbia una
sua singola password, non può servire anche
per rintracciare chi non utilizza il computer
in modo adeguato? Per il momento la situai
zione e’ questa. Se dovete cercare una delle
canzoni simbolo di Bassano al Brocchi, la
risposta che troverete e’ solo una... Accesso
negato!
Matteo Scalco (3BL)
Eleonora Rech (3AL)
di V.Moro, L.Moro e C.Clarissa
ABC la posta del cuore N.2
Rubrica
15
Hipse Dixit
16
Giochi
Collabora anche tu con il
giornalino scolastico inviadoci
Daniele Bussolaro (2BSU)
Crostata al Limone
14
Luca Moro (1BL)
CLarissa Colosimo (1BL)
Nicole Bizzotto (3AL)
Corrispondenza
2
Andrea Naclerio (3BCA)
ACCESSO NEGATO!
Alexandra Husdup (1BC)
Cucina
13
Paola Vivian (4ASO)
Camilla Bonaldo (3AL)
11
Poesie
Giulia Pagan (3BL)
Filippo Campagnolo (5BS)
Cinema
Francesca MichIelin (3ACA)
BROCCHI.NET:
del Team ABC
Disegnatori:
Marta Conca (3BL)
poesie, racconti, articoli, idee, etc..
scrivendo a:
[email protected]
N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012
3
INTERVISTA
“DA GRANDE VOGLIO FARE
LA MUSICISTA!”
Q
uando a 16 anni ti chiedono
“Cosa vuoi fare da grande?”,
la risposta sincera è sempre un pò
sognante. C’è ancora tanto tempo
per pensare, forse poco per realizzare. Ma quando vedi che c’è
qualcuno che si è dato una mossa,
si è rimboccato le maniche e si è
messo in gioco, e ce l’ha fatta, un
pò pensi “beata lei”, un pò pensi
“magari ce la posso fare anche io.”
Francesca Michielin un
sogno ce l’aveva: fare musica, vivere di e con la musica, diventare, appunto,
una “musicista”. Quando
il treno passa, ti conviene salirci, e vedere se ti
piace dove ti porta. Così
a Luglio, quando è squillato il telefono in casa Michielin e un operatore Sky
ha chiesto a Francesca se
voleva partecipare ad un
provino per xFactor, dopo
un pò di titubanze ha deciso di fare un giro a Milano e partecipare. “Sono
venuta quì per divertirmi,
e per vedere un pò com’è”.
Perchè se xFactor è musica, e a te piace ascoltarla, cantarla, suonarla, capirla, allora perchè
no? Questo è lo spirito con cui si è
buttata nell’avventura. Ogni passo
era un traguardo, senza pretese
ma molta tenacia. E così è cominciata, arrivando timidamente sul
palco. Ma bastano poche strofe di
Whole Lotta Love per scatenare il
pubblico e la piena approvazione
dei 4 giudici. Francesca, un passo
alla volta, si incammina attraverso brani a cappella, pezzi imparati
in una notte e prove con l’unica
base del pianoforte fino ad essere
selezionata tra i 12 finalisti, approdando definitivamente su Sky.
Una voce ovattata, un pò rock, un
pò blues che molti associano ad
un mix tra Adele e Janis Joplin,
una cultura musicale invidiabile,
l’amore spassionato per la musica
(basso e piano, gli strumenti suonati da lei) e tanta determinazione, sono elementi che l’hanno fatta spiccare tra gli altri concorrenti.
Così è diventata una delle protagoniste del talent show più seguito in Italia,
tra artisti
I 5 pezzi forti di F
rancesca:
di Stefania Neglia
(3ACA)
ha riproposto Distratto, Someone
Like You, House of the Rising Sun,
Whole Lotta Love e la versione di
Leonard Cohen dell’Hallelujah e...
ha vinto xFactor. Perchè, almeno
per il pubblico e i giudici, quel fattore X, quello che emoziona e fa
vibrare i pensieri, quello che va
al di là della semplice perfezione vocale ed è indicatore di vero
talento, Francesca Michielin, ce
l’ha nel sangue. A coronare
il tutto la possibilità di incidere un disco, grazie al contratto con la Sony: Francesca
è all’inizio del suo sogno.
­
Quanto e’ cambiata la
tua vita dal 5 gennaio?
La mia vita è sempre la
stessa, per fortuna! Speravo non cambiasse troppo...
Diciamo che ci sono più
cose da fare! Le persone che
davvero ti vogliono bene
e che ci sono sempre state, a prescindere da questa
esperienza, sono rimaste
e sono quelle di cui ti devi
fidare... Per il resto è normale che
dopo aver avuto una visibilità di
questo tipo gli altri possano avere una percezione diversa nei tuoi
confronti e ti vogliano conoscere,
vogliano un autografo, una foto...
Con la scuola, dato che adesso il
tempo che posso dedicarle è diminuito considerevolmente, sto cercando di organizzarmi nel miglior
modo possibile per non trascurare né lo studio né la nuova avventura in cui sono stata catapultata
e fare bene entrambe le cose... Poi
questo è il periodo più frenetico...
Tra un po’ si sarà attenuato tutto.
La musica è la mia più grande
passione e indipendentemente
da questo nuovo lavoro continuo a coltivare il mio interesse
ri Amos
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1. Cloud
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2. Hyperballad di Björ
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4. T
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5. Gio
4
di alto livello come Luca
Tomassini, (coreografo, regista e
attore che ha collaborato anche
con Madonna), Paola Folli, Simona Ventura, Morgan, Elio, Arisa, e
con ospiti come James Morrison,
Miguel Bosè e Giorgia. Ogni settimana uno dei concorrenti veniva eliminato, ma dopo due mesi
Francesca era ancora in gara. Elisa, in collaborazione con uno dei
migliori parolieri italiani, Roberto
Casalino, hanno scritto l’inedito
Distratto che l’ha portata in finale
e ha già venduto 15 000 copie in
due settimane diventando disco
d’oro. Alla finale sono arrivati in
tre: Antonella, i Moderni e Francesca. Ha duettato con Irene Grandi,
a riguardo e la mia necessità di
esprimermi attraverso questa...
L’unica cosa che spero è che
questa esperienza in cui la musica è, dobbiamo dirlo, business
, è quella di non perdere la voglia di divertirmi... Ma ho tutta
l’intenzione che ciò non accada!
Cosa pensi dei talent show in
generale?
I Talent Show vengono molto criticati perché danno un successo
facile e sostanzioso, senza un’adeguata gavetta... Però credo che
siano un potente mezzo per farsi
conoscere ed eventualmente farsi
apprezzare, e danno una grande
opportunità a chi vuole mettersi
in gioco seriamente... Poi sta ad
ognuno mettere da parte quanto si
è appreso in un percorso di questo
tipo e continuare a lavorare, impegnarsi, non stancarsi di imparare e provare a migliorare sempre
di più per dare valore al proprio
talento e alle proprie capacitá.
XFactor lascia molto spazio alla
musica, all’arte, alla collaborazione; questo lo posso confermare
perchè l’ho vissuto in prima persona e credo che sui fatti personali si siano soffermati ben poco.
Com’era vivere nel loft?
Vivere nel loft era allucinante...
Era uno spazio destinato a riprese
televisive quindi c’erano luci e altro materiale di scena ovunque...
Quindi diciamo che la parola intimità non era conosciuta e considerata. È stato difficile in quanto non
avevamo contatti con l’esterno,
zero radio, zero cellulari, zero televisione... Inoltre ci siamo trovati
in 20 che prima d’ora non si erano
mai visti a vivere tutti assieme 24
ore al giorno! Però si sono instaurate delle belle amicizie e comunque
sia è stata una bella sfida contro se
stessi per imparare a gestirsi, totalmente soli e con le proprie emozioni. La giornata tipo? Dipende da
che giorni! Il venerdì era destinato
alle assegnazioni, sabato e domenica a prove con vocal coach e studio
dei brani. Al lunedì erano dedicati
gli ascolti col proprio giudice del
pezzo in acustico, prove audio, vestiti, acconciatura e performance in
teatro; mentre al martedì altre prove e ascolti col giudice in teatro. Il
mercoledì era utilizzato per le prove generali e il giovedì c’era la puntata. La sveglia in media suonava
alle 8,30-9,00 e si finiva di lavorare
verso le 2 di notte.
Qual’era la persona con cui
hai legato di più?
Credo di aver legato abbastanza
con tutti i miei compagni d’avventura, chi più per un motivo,
chi più per un altro... In particolar modo con Claudio, Davide e
Francesca de Le 5. Musicalmente parlando adoro Davide, e anche molto Jessica e Vincenzo.
­
Che canzone che avresti voluto cantare?
Cold Water di Damien Rice!
Quali sono i tuoi progetti?
Ora è in corso la promozione
per l’EP in uscita il 24 gennaio...
Quindi interviste, conferenze e
instore. Il progetto per il disco si
avvierà tra qualche settimana, intanto sto elaborando qualcosina
per i brani. Tra poco uscirà il video di Distratto e prossimamente
un autoproduzione videoclip di
Whole Lotta Love. Mi trovo molto bene a lavorare con Sony! Sono
molto contenta... Ma soprattutto
sono contenta per la collaborazione con Elisa che molto probabilmente continuerà e l’idea
mi piace un sacco! Il suo inedito è stato un regalo incredibile.
­
Com’e’ il nostro Liceo? Una
cosa che cambieresti?
Il Brocchi mi piace molto, non a
caso ho cambiato scuola... Ahaha!
A parte gli scherzi, è proprio un bel
liceo e ha progetti interessanti...
Però è da 3 mesi che non frequento
attivamente quindi prima di espormi su cosa vorrei cambiare preferisco accertarmi su ciò che succede.
Sognare è facile, raggiungere il
sogno è un’altro paio di maniche.
Ma si può cominciare così, rimboccandosele, le maniche, e credendoci, fino in fondo. Se lei ce
l’ha fatta, un passo dopo l’altro,
dando se stessi, rischiando e mettendosi in gioco, tutti possiamo
farcela. E non da domani: partendo da oggi, da adesso, da questo
preciso momento: basta volerlo.
N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012
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intervista
libri
La consulta:
le “SENTINELLE” del Brocchi
Intervista ad Arikla Berbieri e Cistina
Castellan
Q
ual è il compito della
Consulta?
Cristina: La Consulta ha un compito più ampio rispetto ai Rappresentanti di Istituto. Ci occupiamo
dei problemi che riguardano la
scuola indirettamente, come ad
esempio l’edilizia e i trasporti. Ma
soprattutto ci ritroviamo mensilmente con le altre scuole del Vicentino per discutere insieme agli
altri rappresentanti su ciò che vogliamo fare.
Arikla: Siamo le sentinelle della
nostra scuola e funzioniamo da
tramite tra il brocchi e la Provincia di Vicenza. Vorremmo anche
impegnarci per collocare una delle prossime riunioni della Consulta proprio qui a Bassano. Voglio
inoltre ricordare che ultimamente
i fondi della Consulta sono stati
ridotti: oggi sono solo un quarto
rispetto agli anni precedenti.
Perché vi ritenete adatte a
svolgere questo compito?
Cosa vi ha spinto a candidarvi?
Cristina: Mi sono sempre interessata a questo compito. Credo
sia molto importante per la scuola, perché ci permette di rappresentare il Brocchi al di là delle
quattro mura scolastiche. In questo campo ho un po’ di esperienza,
perché gli anni scorsi ho parteci-
6
pato ad alcune riunioni della
Consulta
sulla peer
education.
Arikla: Mi
sono candidata perché
mi ero stancata di sentire lamentele,
tante lamentele, ma nessuno che volesse mettersi
in gioco e concretizzare
ciò
che diceva. Volevo anche capire coma stanno
le cose all’interno della scuola,
impegnarmi
in
prima
persona
per migliorare la
situazione.
Che innovazione volete portare? Come pensate di ottenerle?
Arikla: Vorrei innanzitutto precisare che i precedenti rappresentanti della Consulta erano
pressoché assenti, il ruolo era
precario:c’erano e non c’erano. Insomma, il loro volto non si quasi
mai visto durante l’anno scolastico
eletto Presidente della Consulta
nella riunione di Asiago del 16 ottobre…
Arikla: …è un bassanese! Ed è
anche Presidente Regionale!
INCONTRO CON
L’AUTORE
di Giulia Pagan (3Bl)
Che rapporti avete con i Rappresentanti di Istituto?
di Tiziano Canello
e Desirèe De Vicari
Cecilia Scomazzon
(3ACA)
Cristina: Bene, il rapporto con i
Rappresentanti di Istituto è ottimo. Fra di loro c’è anche un mio
compagno di classe e quindi possiamo spesso confrontarci.
Arikla: È un rapporto che deve
essere armonico e di collaborazione e al momento siamo in sintonia
Arikla, come ti difendi dalle
accuse che ti vedono implicata in un sabotaggio delle elezioni e di aver diffuso false
informazioni riguardanti la
candidatura alla Consulta?
Cristina: Noi vorremmo
informare maggiormente gli studenti e coinvolgere il più possibile
tutti: per esempio come abbiamo
già detto, portare una delle prossime riunioni della Consulta al
Brocchi, visto che da quest’ anno
è possibile decentrarla nel territorio.
Arikla: Magari coinvolgere più
persone attraverso attività anche
extrascolastiche.
Cristina: Tra parentesi, il neo
Arikla: Solo nel primo giorno
di assemblea mi sono state fatte
queste critiche, ma io continuo a
ripetere: non dovevo candidarmi. Le candidate erano Cristina
e Elena Fietta, il mio compito era
solo invitare le persone a partecipare volontariamente e davvero tanti pomeriggi sono rimasta
a scuola a preparare cartelloni
e manifesti da appendere. Ci è
stato inoltre rimproverato che
eravamo le uniche candidate,
ma noi saremmo state le prime
ad avere il confronto con un’altra lista…
Cristina: Avevamo preparato
anche un programma e i volantini.
Arikla: Infatti. Siccome Elena
all’ultimo non poteva prendersi
quest’incarico perché aveva un
impegno, mi sono sacrificata,
dal momento che avevo partecipato ad assemblee e riunioni
e avevo le “mani in pasta”, ma
di buon grado, perché voglio far
vedere che qualcosa, impegnandosi, si può cambiare.
D
omenica 27 Novembre il
vincitore del Premio Campiello 2011, Andrea Molesini, ha
presentato a Palazzo Roberti il
suo libro “Non tutti i bastardi
sono di Vienna”,edito da Sellerio.
L’incontro, mediato dalla professoressa del nostro Liceo Maria Luisa Dal Pozzo, docente,
giornalista e sua ex allieva, è sicuramente riuscito nel suo intento: affascinare e invitare il
pubblico alla lettura del romanzo.
Un personaggio davvero particolare, Andrea Molesini, 57 anni ,
scrittore non solo di fiabe e romanzi per ragazzi (grazie ai quali ha
vinto il premio Andersen alla carriera), ma anche di saggi e traduttore di libri di poesia.
Un uomo davvero capace di affascinare con un torrente di parole
e una buona dose di sarcasmo.
Nel presentare il suo romanzo, è sicuramente emersa la sua passione
per la letteratura e l’insegnamento: non è facile vedere, ai giorni
nostri, un professore universitario a cui brillano gli occhi quando
parla del suo lavoro.
Eppure, per quanto legato alla
sua “cattedra”, durante le sue risposte ha preferito stare in piedi
e camminare, ricordando un po’ quei
bambini pieni i fantasia e di passione che dietro un banco proprio
non riescono a rimanere.
Nei suoi discorsi ha spesso portato casi tratti della sua esperienza,
riuscendo a coinvolgere il pubblico con il suo entusiasmo. In particolare, in risposta a una
domanda sul suo modo di scrivere
e sul rapporto che intercorre tra
realtà e letteratura, ha portato
un esempio che merita di essere condiviso anche con chi non
era presente. Un giorno, un suo
allievo gli chiese come scrivere
un buon dialogo in un racconto. Lui, per tutta risposta, invitò alcuni tra i ragazzi del corso a
cena, registrò la loro conversazione e ne trascrisse un brano. Qualche mese dopo, portò a lezione
un dialogo tratto da un libro famoso e quello stesso scambio di
battute avvenuto tra i ragazzi
durante la cena, facendolo passare per un pezzo tratto da un
romanzo. I ragazzi affermarono
che il testo tratto dal libro famoso
era molto spontaneo e libero,
diversamente
dall’altro
che appariva finto e non reale.
Ed è proprio questo il grande potere della letteratura: riuscire a
ricreare quella spontaneità che
spesso manca nella realtà.
Grazie, professor Molesini!
N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012
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attualità
Attualià
PROGETTO RACCOLTA
DIFFERENZIATA
AL BROCCHI
di Paola Vivian (4ASO)
Ultimamente, al Brocchi si respira un’aria diversa.
Gli studenti arrivano in classe con
largo anticipo, e se ne vanno sempre più tardi. Durante la ricreazione difficilmente abbandonano
la loro aula.
Un improvviso incremento di senso di responsabilità? Un incredibile aumento della sete di sapere?
Una repentina crescita dell’amore
verso il nostro Liceo?
No, gli alunni vogliono solo tenere d’occhio i cestini.
Da sempre relegati a banali strumenti dove gettare distrattamente i nostri rifiuti, ora i cestini ricoprono un ruolo fondamentale
all’interno della classe.
Merito del Progetto
Raccolta
Differenziata, che vuole
sensibilizzare gli iscritti
al Liceo Brocchi (ma non
solo) sul tema del riciclaggio.
Da anni a Bassano si
pratica la raccolta differenziata. Del resto sarebbe impensabile fare
altrimenti: la quantità di rifiuti
pro
capite
è raddoppiata; siamo
nell’era dell’”usa e getta”
e tantissime confezioni
o contenitori in carta,
cartone, plastica, vetro
e alluminio vengono
buttati
quotidianamente insieme ai residui di cibo, che costituiscono la frazione
organica. Il problema è che, mentre la
sostanza organica ha la
capacità di biodegradarsi in tem-
8
pi brevi, tutti
gli altri prodotti hanno dei tempi
di degradazione molto più lunghi.
L’aumento indiscriminato
delle quantità di
rifiuti ha portato
alla ricerca di nuove vie da percorrere
per lo smaltimento.
La raccolta differenziata mira al riutilizzo dei nostri prodotti
di scarto per produrne di nuovi ottenendo
diverse agevolazioni a
livello sia ecologico che
economico. Grazie al riciclaggio, infatti, si ottiene un triplice vantaggio:
si riducono notevolmente
energia e materie prime,
ma soprattutto i rifiuti da smaltire. È quindi di vitale importanza
che tutti si sforzino di prestare
attenzione alla collocazione dei
rifiuti, a casa e a scuola.
Siamo ancora un po’ lontani dagli
standard di molti Paesi del Nord
Europa, dove persino le campane
per il vetro sono divise per colore:
bianco, verde e giallo-bruno.
Ma abbiamo fatto molti passi in
avanti, ed è possibile migliorare
ancora.
Da italiani quali siamo abbiamo
bisogno di un premio che ci sproni ad impegnarci seriamente, e
infatti il premio c’è: per la classe
che meglio svolgerà la raccolta
differenziata ci sarà uno sconto
sul viaggio d’istruzione.
Si tratta di una vera e propria gara
fra classi, divisa in due fasi: dal 14
novembre al 31 gennaio, e dal 1
febbraio al 30 aprile.
Ogni giorno, al suono della campanella, i collaboratori scolastici annotano se la raccolta è stata
svolta in modo corretto o meno.
Per ottenere dei punti bonus le
classi si possono attivare in una
raccolta tappi (è sufficiente una
scatola per contenerli, verranno valutati a peso) ed investire
sull’efficacia comunicativa dei
cartelloni segnaletici per i cestini.
Ecco dunque spiegato il recente
fermento nella nostra scuola: è in
corso una faida fra classi.
Ore ed ore utilizzate per elaborare
dei perfetti cartelloni per i cestini,
turni di guardia per controllare
che i propri compagni mettano
i rifiuti al posto giusto, missioni
nelle aule nemiche per sabotarne
i cestini riempiendo il contenitore
del secco con tonnellate di plastica, tentativi di corrompere i collaboratori scolastici e via dicendo:
l’importante è vincere, non partecipare!
Mattia Maroso:
CERVELLO IN FUGA
di Andrea Naclerio (3BCA)
S
empre più spesso si parla dei prattutto negli anni del liceo, docervelli in fuga, ma ci sembra vrebbe essere quello di stimolare
solo un fenomeno estraneo. In- gli studenti, educarli e valorizzare
vece non bisogna andare lontano le loro capacità. Perché solo con la
per trovarne uno: Mattia Maroso, curiosità e la passione si potranno
bassanese di 29 anni, ha contri- fare scoperte come quelle di Matbuito ad isolare una molecola che tia. Inoltre, il nostro ricercatore
fa insorgere l’epilessia, una pato- ha pubblicato anche un articolo
logia che colpisce il
sulla rivista accade10% della popolamica Nature Medicizione italiana. Matne, una consacrazioDal
Brocchi
tia, infatti, è un ex
ne a ricercatore di
studente del Brocchi
successo.
a New York
con un curriculum
Purtroppo, nella siparticolare: iscritto
tuazione di Mattia
all’indirizzo scientifico del nostro ci sono tante eccellenze che non
liceo, è stato bocciato in seconda hanno la possibilità di esprimee l’anno seguente è passato al Ca- re le loro potenzialità nel nostro
vanis di Possagno. Infine, dopo amato paese. L’Italia, infatti, ha
l’università a Milano e il dottorato deciso di non investire nell’unica
ad Amsterdam, ora lavora a New cura ad ogni problema economico
York. A proposito dell’“intoppo” e non: la cultura dei giovani, ovscolastico ha dichiarato che se- vero la generazione che nel futuro
condo lui il compito dei prof, so- avrà in mano la sorte di tutti noi.
“
”
Forse c’è ancora qualcuno convinto che impegnarsi nella raccolta
differenziata (non solo quando c’è
una gara) sia inutile per l’ambiente; per cambiare idea è sufficiente pensare che il proprio singolo
sforzo diventa lo sforzo dell’intera
classe, lo sforzo delle classi messe insieme diventa l’impegno del
nostro Liceo al completo, e forse
molto presto si uniranno a noi altre scuole di Bassano, della Regione, d’Italia..
Tutto comincia da noi, dalla nostra responsabilità, da un piccolo
gesto che racchiude in sé un amore grandissimo per il Pianeta Blu
nel quale viviamo.
N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012
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Musica
cinema
FRANCESCA E IL “BROCCHI”:
This must be
the place
UN SUCCESSO A RIMA BACIATA
“IN”
di Giordano Dellai
Ormai è ufficiale: basta
frequentare il liceo Brocchi e portare il veneticissimo cognome che termina
con il digramma “in” ed il
successo nel mondo dello
spettacolo è assicurato. Ora
è toccato anche a Francesca Michielin, studentessa
della classe 3 Aca del liceo
classico bassanese, che nella notte della Befana è stata proclamata vincitrice a
X Factor, il talent scout di
Sky che ha catturato l’attenzione degli abbonati
nella diretta del giovedì o
di tutti gli altri spettatori
sul digitale terrestre di Cielo Tv ogni domenica sera.
Francesca ce l’ha fatta grazie alle sue grandi qualità
artistiche, apprezzate dalla
giuria composta da Simona Ventura, Elio, Morgan
e Arisa, ma anche dal pubblico degli spettatori, primi fra tutti gli studenti del
nostro liceo, che l’hanno
10
apprezzata e sostenuta, nonché i redattori del giornale
d’istituto “Herpes” dove negli
ultimi due anni Francesca ha
curato la pagina musicale.
Ma ora che la vittoria nella
kermesse scopritrice di talenti le apre la prospettiva di
un contratto discografico, si
pone davanti a lei una situazione complessa: come conciliare lo studio con la nuova
carriera? Per rispondere a
tale domanda Francesca potrà guardare al passato del liceo, da dove affiorano volti di
ex alunne che si sono imposte
nel mondo dello spettacolo.
Sempre avendo, molto curiosamente, un cognome… a
rima baciata con la Michielin:
Gloria Zanin, Francesca Cavallin, Silvia Toffanin.
La Zanin, studentessa del liceo psicosociopedagogico, fu
eletta miss Italia nel 1992 a
16 anni e mezzo; Francesca
Cavallin (a proposito, un’altra Francesca), classe 1976,
concluse il liceo linguistico, si laureò in storia
dell’arte per poi imporsi
come attrice di fiction
televisive; infine Silvia
Toffanin, anche lei studentessa del linguistico,
dopo avere parimenti
concorso per miss Italia, fa la giornalista e
presenta il rotocalco Verissimo trasmesso nelle
reti Mediaset.
Un cognome dalle chiari
origini bassanesi che…
conduce dritto al successo nel mondo dello
spettacolo. E poi c’è chi
dice che i nomi veneti
non sono “in”!
Titolo:
This must be the place
Anno:
2011
Durata:
118 min
Regia:
Paolo Sorrentino
Produzione:
Medusa Film, Indigo Film, Lucky
Red, ARP Sélection, Element Pictures (Italia, Francia, Irlanda)
Distribuzione:
Medusa Film
Cast:
Sean Penn, David Byrne
Musiche:
David Byrne, Will Oldahm
Riconoscimenti:
Vincitore del Premio Ecumenico
al Festival di Cannes 2011
di Valeria Garbui (4AL)
Cheyenne, ebreo, rockstar in pensione a cinquant’anni, vive a Dublino della rendita della gloria
passata insieme alla moglie Jane,
una donna forte e risoluta, sostegno per la sua noia quotidiana,
da lui stesso confusa con la depressione. Ogni mattina si veste e
si trucca come quando saliva sul
palco e, trascinando un peso insostenibile (il carrello della spesa?),
esce per le sue commissioni e per
seguire le sue azioni in borsa accompagnato da Mary, la figlia minore di un’amica.
Ma l’improvvisa morte del padre
porta Cheyenne a riallacciare il
rapporto con la famiglia newyorkese, rapporto fatto di distanze e
incomprensioni reciproche e decide di portare a termine la missione del padre: vendicare un’offesa
ricevuta in campo di concentramento da parte di un ufficiale nazista, Aloise Lange. Questa ricerca
lo condurrà in un viaggio attraverso gli Stati Uniti e attraverso
se stesso e a crescere finalmente
a cinquant’anni, combattendo la
noia e scegliendo la Vita, non la
semplice Esistenza.
Un film che inizia lento, così lento
che non ti accorgi quando comincia veramente ad entrarti dentro,
non ti accorgi quando i dettagli
silenziosi, le frasi poetiche e i versi bizzarri non sono più elementi
sparsi, scollegati e alienanti, ma
sono diventati un vortice urlante
che ha come base la voce magnifica di David Byrne, cantante dei
Talking Heads e interprete di sé
stesso nella pellicola. Solo quando capiamo a fondo tutto questo,
allora, e solo allora, ci viene voglia di urlare che questo è il posto
giusto, qualunque luogo è quello
giusto per cominciare il viaggio,
per cercare noi stessi senza bisogno di andare in India, per gettare finalmente le nostre maschere,
per vivere.
Bisogna guardare il film almeno
due volte per capirlo. Anche tre…
di Marta Conca (3BL)
N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012
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Sport
IL TRIPLETE DELLA PULCE
Lionel Messi vince il suo terzo pallone d’oro
di Paolo Dellai (2DS) e Nicola Pozzato (1AC)
Figura
di matto
fronte “Pallone d’oro”. Ben messo
anche il Bayern Monaco. Lionel
Messi infine vince il trofeo per la
terza volta consecutiva. C’ è da
dire inoltre che insieme a lui a
vincere tre palloni d’oro consecutivi fu solo Platini negli anni ’80.
un animo maledetto.
Per la base:
attraversa le tempie.
Ira in procinto,
fisicamente
abbattuta.
le viscere di un matto.
- L’ UNICO UOMO CON TRE
PALLE… E IN PIU’ D’ORO
Troppo matto, per
esserlo realmente.
Fervore, estasi,
orgasmi di piacere.
Rotoli di delirio,
trasparenza mancata.
Larve nutrite,
di carne, di polpa.
“La Freddura” di Giovanni Baggio (3BCA)
Un vinile emette
-Sai qual è il nuovo film di Ornella Muti e Alberto Sordi? Evviva i Ciechi!
La dita percorrono
-Ragazza stufa scappa di casa. I genitori muoiono di freddo.
la scala
-Ma la lana di vetro, si fa con le pecore di Murano??
di un pianoforte.
-”Vorrei una camicia” “La taglia?” “No no la porto via intera”
Designato, armonico.
-Ma Vecchioni da giovane, si chiamava Jovanotti??
Fuori esce, anche,
-”Ieri ho comprato una cassetta di kiwi..” “Me la puoi prestare che la registro??”
uno spiraglio di
-Dall’indovino: “TOC TOC” “Chi è?” “Ah, cominciamo bene!”
-”La mia camicia è di seta” “Ah sì? La mia invece è di lino” “E perché gliel’hai rubata?”
-Dove vanno i pesci a studiare? Nei banchi di sabbia
200g di farina
100g di margarina
2 cucchiai di gelatina (facoltativa)
Un pizzico di sale
una condizione
ELENCO TITOLI PROPOSTI:
- …CHE PALLE SEMPRE QUESTO MESSI!!!
di Valentina Moro, Luca Moro e Colosimo Clarissa (1BL)
Ingredienti:
Costruite sono
- I GIOIELLI DI MESSI
Crostata al Limone
Uno sguardo perfora
Il sangue scarlatto
Tra i 50 candidati, il 9 gennaio
2012 a Zurigo è stato proclamato vincitore dell’ambito pallone
d’oro Lionel Messi, fenomeno argentino del Barcellona. A rappresentare il nostro paese in Svizzera
è solo Antonio Di Natale. Il bomber ultratrentenne dell’ Udinese
si trova circondato da tanti giovani campioni stranieri, provenienti principalmente dalla Liga
spagnola. Un brutto segno per
il calcio nostrano che trova tra i
suoi talenti solo uno dei giocatori
più “anziani”, un dato poco positivo per i nostri giovani. La truppa del Barcellona domina l’elenco
dei 50 finalisti. Il Real Madrid
gioca il derby spagnolo schierando anch’essa le proprie stelle sul
Poesia/Cucina
Per il ripieno:
50g di farina
2 cucchiai di fecola di patate
200g di zucchero
¾ di litro di acqua bollente
3 tuorli e 3 albumi separati
8 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di margarina
Scorza grattugiata di limone q. b.
5 cucchiai di zucchero a parte
Preparazione:
Preparare la base unendo gli ingredienti e con il composto ottenuto formare una palla. Avvolgetela in carta stagnola e lasciatela
riposare in frigo per 20 min.
Riprendete la pasta, tiratela con
un mattarello e foderateci una
tortiera. Pungete la pasta con una
forchetta e fate cuocere in forno a
180°C per circa 20 min.
In un pentolino mescolate lo zucchero con la farina e la fecola, aggiungete l’acqua poco alla volta
e senza mai smettere di girare lasciate cuocere per ¼ d’ora.
Incorporate poi i tuorli d’uovo,
levate dal fuoco e unite al tutto la
scorza di limone, il succo di limone
e la margarina.
Montate a neve fermissima gli albumi e unitevi lo zucchero.
Versate la crema al limone sulla
pasta cotta, coprite il tutto con i
bianchi d’uovo e mettete il tutto in
forno a 180°C finché la superficie
non è dorata.
l’eco di un urlo.
aggressiva solitudine.
Monotono e insufficientemente
diverso.
-”E’ da tanto che non vai a Cortina?” “D’ampezzo!”
-Dal parrucchiere: “I capelli li vuole tutti indietro?” “No grazie, se li tenga pure”
-Due amici parlando di una donna molta brutta: “Quanti anni le dai?” “L’ergastolo!”
-Un uomo dal cartolaio: “C’è Oggi?” “Perché non mi vede?”
Restano solo respiri
affannosi e movimenti
toracici scattanti.
Tutto il resto è noia.
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Daniele Bussolaro, 2BSU
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cORRISPONDeNZA
n. 2
ABC
la posta del cuore
“s
criveteci tutto quello che
non avete mai potuto scrivere in questo giornalino!
[email protected]
(tutto
minuscolo) o pagina facebook
“ABC la posta del cuore”, per
chi non avesse paura di spubblicare la sua identità:)
Avete l’80 % di possibilità di trovarvi nel posto giusto per risolvere
i vostri problemi o per farvi una
bella risata con una risposta cinica
e amaramente ironica. Insomma..
La posta del cuore è tutta vostra, aspettiamo le vostre storie, baci e abbracci:)”
DA: GIADINA 96
Ho sedici anni, e quando ero in
prima superiore mi sono innai
morata di un ragazzo,che però si
sentiva con la mia migliore amii
ca. E’ successo che un giorno la
mia amica mi ha presentato quei
sto ragazzo (che chiamerò P.),il
quale mi ha subito fatto una beli
la impressione. Dopo un po’ però
lei, a causa di alcuni dubbi nei
confronti di P., mi ha chiesto di
indagare sui suoi sentimenti veri
so di lei e così ho fatto. Quello che
non immaginavo era che mi sai
rei innamorata. Alla fine ho detto
alla mia amica quello che provai
vo per lui e così abbiamo litigato
e tutt’ora non ci parliamo,mentre
con P. sono rimasta in contatto.
Dopo qualche mese però l’ho vii
sto con un’ altra, che poi è dii
ventata la sua ragazza. Da quel
giorno è come se il mondo si fosse
fermato, come se io mi fossi semi
pre immaginata solo castelli di
carta, sciolti sotto la pioggia di
quel bacio a cui avevo assistito.
Qualche mese fa, la mia ati
tuale migliore amica (E.) mi
ha detto che P. aveva lasciai
to la ragazza, eppure non
riuscivo ad esserne “felice”, perché
pensavo di essere finalmente riuscita a dimenticarlo.
Pochi giorni dopo però l’ho rivisto
e la mia testa ha iniziato a girare,
il mio respiro si è bloccato e i miei
occhi hanno pianto.
Non riesco proprio a dimenticari
cORRISPONDeNZA
lo. E. mi dice sempre che non posi
so continuare a stare male per un
ragazzo che non ha neppure avuto
il coraggio di dirmi che si sentiva
con un altra, ma io non c’è la faci
cio proprio, ho il suo nome in testa
e il suo viso è stampato nei miei
occhi. Ormai vado avanti solo per
poterlo rivedere da un momeni
to all’altro così, all’improvviso.
Cosa fareste voi al mio posto per
provare a dimenticare questo rai
gazzo?
LA RISPOSTA SERIA:
Cara “Fafa” o “Giadina 96”,
Mi auguro di riuscire a dare una risposta che ti potrà essere utile.
La tua migliore amica ha ragione, non dovresti continuare a farti
del male pensando ad un ragazzo
che non sembra potere o volere
ricambiare i tuoi sentimenti. Lei
dimostra semplicemente di preoccuparsi per te e di tenere alla tua
felicità. Eppure, ti dico anche che
mi è più facile capire te che lei.
Anche io sono innamorata di un
ragazzo da tantissimo tempo, e le
migliori amiche che ho avuto mi
hanno sempre detto le stesse cose
della tua. Ma loro non provano la
sensazione di totale impotenza che
senti quando lo rivedi, non possono capire il cuore che si riem-
di Marta Conca (3BL)
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pie di nuovo d’amore e lo sguardo
che si perde ancora nei suoi occhi.
Non sentirti debole o in colpa se
hai pensato di averlo dimenticato e
poi, appena l’hai rivisto, hai risentito tutti i tuoi vecchi sentimenti
come fosse la prima volta. E’ maledettamente normale, purtroppo.
Il mio compito è cercare di darti
qualche soluzione per migliorare
la situazione. Innanzitutto, la cosa
più importante è che non devi in
alcun modo permettere che il fatto di essere ancora innamorata di
lui ti impedisca di guardare altri
ragazzi. Se una persona simpatica,
dolce, soprattutto che ci tiene a te
cerca di conoscerti, ti propone di
uscire insieme e magari ti vuole anche aiutare a liberarti di questi tuoi
problemi, ACCETTA. Perchè un
giorno potresti accorgerti che alla
persona che hai sempre amato non
importava di te, mentre quell’amico con cui magari facevi la strada
per andare alla fermata del bus, o
quel ragazzino che da piccola ti faceva sempre i
dispetti, in realtà ti sono sempre
stati vicino, e sarebbero disposti
a passare la vita con te. “L’essenziale è invisibile agli occhi” diceva
l’autore del piccolo principe. Non ti
dirò mai di reprimere i tuoi sentimenti per P o di dimenticarlo, perchè semplicemente non è giusto.
Non dimenticarlo, anzi, conserva
ogni meraviglioso ricordo che ti ha
dato, tieniti stretti nel cuore tutti i
bei momenti con lui, perché anche
se devi cercare di guardare avanti,
ti accorgerai che dopo tutto lui resterà sempre il più bel ricordo della
tua adolescenza.
LA RISPOSTA CINICA:
Cara Giadina Novantasei,
nella lettera dici di avere 16
anni,come fai se sei del ‘96? Da
qui si capisce tutto il tuo impegno per mantenere l’anonimato.
Brava,missione quasi riuscita! Dal
momento che per fare i conti non
sei molto sveglia deduco che tu sia
una ragazza del Linguistico come
me,quindi potremmo anche andare d’accordo. Ora ascoltami. Sono
innamorata di Brad Pitt da anni,
ma quel coglione non mi ha mai
degnata di uno sguardo,e non solo!
Ha sempre preferito tizie con meno
tette delle mie. Cosa devo dirti,sono
uomini. Il mio consiglio è di ingozzarti semplicemente di torta al
cioccolato e di vodka alla vaniglia
finché la tua migliore amica non
verrà a tirarti fuori di casa con il
vero “P”... Azzurro.
Fidati,funziona.
Con amore,
il team ABC
H*IPSE DIXIT
i Stud.ssa: «La battaglia di Maradona contro gli ateniesi...»
i Trentin: «Dal biennio i miti dovreste masticarli...ma voi sapete meglio
le storie dei Puffi che i miti!»
i Piscopo: «Ragazzi, siete simpatici come un criceto intinto nel latte la
mattina!»
i Nascinguerra: «Ragazzi, ho avuto una decina di insufficienze....»
Stud.ssa: «Cosa?? Una mentina di insufficienze?!»
i Una ragazza beve da una bottiglietta...
Mocellin: «Cos’è, vino? No, perchè vedevo che bevevi di nascosto...come
una perfetta alcolizzata...»
i Interrogazione di matematica...
Stud: «Vediamo se qui si può...sommare qualcosa...»
Tessarin: «Se muore qualcosa?!»
i Zisa: «Almeno sapete cos’è la pinacoteca? La paninoteca dei vini vero?»
i Stud.ssa 1: «Che romantico questo passo di Romeo e Giulietta...vero?»
Stud.ssa 2: «Ma no...a che ca**o serve?! Ma che si butti giù da quel
balcone!»
i Ferraro: «Il cianuro è il composto peggiore che potreste trovare... nei
libri di chimica non lo mettono per non farlo bere al professore»
i Stud.ssa: «Stavo leggendo questo passo di Giulieo e Rometta...»
iPuppi: «Gli assenti sono tutti presenti?»
iMilani: «Che proporzionalità c’è fra bottiglia di pane e il costo?»
iProf.: «Parla piano!»
Stud.: «MmMmMm»
Prof.: «Ho capito, ma non fare questa voce sensuale, sono troppo vecchia
per te!»
iStud.ssa: «Prof, posso andare a fare delle fotocopie?»
Dal Pozzo: «E se arriva il preside e ti vede cosa gli dici?»
Stud.ssa: «Che sto facendo le fotocopie!!»
*
Come l’iniziale del nostro giornale “Herpes”
Invia le tue “Hipse Dixit” a: [email protected]
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