HERMES 2011-12.04
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HERMES 2011-12.04
P HERM HERMES M di bocca in bocca N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 - Anno XXVI Giornalino Scolastico del Liceo G.B.Brocchi All’interno: Francesca Michielin VINCE X FACTOR! RACCOLTA DIFFERENZIATA al BROCCHI Intervista alla CONSULTA Sport, musica, libri e molto altro... Indice EDITORIALE Editoriale 3 BROCCHI.NET: ACCESSO NEGATO! La redazione di Herpes di Matteo Scalco Intervista 4 “Da grande voglio fare la musicista!” di S.Neglia Matteo Scalco (3BL) Intervista Vicedirettore: 6 La consulta: le “SENTINELLE” del Brocchi Maria Diandra Cristache (3BCA) di T.Canello, D.De Vicari e C.Scomazzon Impaginazione: Libri Alice Toniolo (3BL) 7 INCONTRO CON L’AUTORE Redazione: di G.Pagan Direttore: Stefania Neglia (3ACA) Attualità 8 Progetto raccolta differenziata al Brocchi di P.Vivian Beatrice Dissegna (3AL) Attualità Asia Gasparotto (3AL) 9 Mattia Maroso: CERVELLO IN FUGA Diletta Guidolin (3CL) di A.Naclerio Paolo Dellai (2DS) Musica 10 Francesca e il “Brocchi”: un successo a rima baciata “IN” di G.Dellai THIS MUST BE THE PLACE Sport 12 Il triplete della Pulce di Rubrica 12 “La Freddura” di 13 Figura di matto di V.Garbui P.Dellai e N.Pozzato G.Baggio Giovanni Baggio (3BCA) Sara Brunello (3BL) Valeria Garbui (4AL) Nicola Pozzato (1AC) Silvia Melchiori (1BC) Valentina Moro (1BC) Cecilia Scomazzon (3ACA) di D.Bussolaro A partire da quest’anno nel nostro liceo c’è una novità nelle aule d’informatica per gli studenti: l’accesso limitato a internet. All’ini zio per molti sembrava una cosa giusta, peri ché, soprattutto lo scorso anno, non si era nuovi a sentire di alunni che utilizzavano il computer della scuola per andare in Facei book o altri social network, o che comunque consultavano siti non idonei a un contenui to di tipo scolastico. Dopo molti casi di rai gazzi colti in fragrante, così, la scuola si è adoperata limitando l’accesso a molti indii rizzi web. Tutti colori che hanno tentato, in questi mesi, di entrare in siti come YouTui be, Facebook, ecc. si sono trovati una sgrai devole sorpresa sullo schermo: una pagina bianca con scritto che l’accesso all’indirizzo richiesto non è consentito. Dopo molti mesi, però, sembra che questa disposizione adopei rata dalla scuola stia diventando un’arma a doppio taglio. Se da un lato, com’è giusto che sia, ha risolto il problema degli studeni ti che utilizzavano i computer in modo non appropriato, dall’altro limita fortemente un utilizzo di internet per trovare informazioni, fare lavori di gruppo e altre questioni per le quali la rete costituisce un importante fonte di ricerca per il nostro liceo. Per realizzare un lavoro in vista dell’imminente scambio in cui la mia classe è coinvolta, è capitato di dover cercare in un computer della scuola la storica canzone “ Sul ponte di Bassano”. Spiacevolmente, però, perfino uno dei più importanti simboli della città è ritenuto coni tenuto non idoneo, come tutti i video e i file musicali presenti sulla rete. La professoressa ha così tentato di entrare col computer dei gli insegnanti che non hanno accesso limii tato, ma, morale della favola, quest’ultimo non era munito di casse! L’opinione di molti e’ in questo modo cambiata, rimpiangendo i tempi in cui l’utilizzo di internet era libero a tutto e per tutti. Chiudere l’accesso ad alcuni siti e’ certamente giusto, ma il fatto che ogni singolo componente della scuola abbia una sua singola password, non può servire anche per rintracciare chi non utilizza il computer in modo adeguato? Per il momento la situai zione e’ questa. Se dovete cercare una delle canzoni simbolo di Bassano al Brocchi, la risposta che troverete e’ solo una... Accesso negato! Matteo Scalco (3BL) Eleonora Rech (3AL) di V.Moro, L.Moro e C.Clarissa ABC la posta del cuore N.2 Rubrica 15 Hipse Dixit 16 Giochi Collabora anche tu con il giornalino scolastico inviadoci Daniele Bussolaro (2BSU) Crostata al Limone 14 Luca Moro (1BL) CLarissa Colosimo (1BL) Nicole Bizzotto (3AL) Corrispondenza 2 Andrea Naclerio (3BCA) ACCESSO NEGATO! Alexandra Husdup (1BC) Cucina 13 Paola Vivian (4ASO) Camilla Bonaldo (3AL) 11 Poesie Giulia Pagan (3BL) Filippo Campagnolo (5BS) Cinema Francesca MichIelin (3ACA) BROCCHI.NET: del Team ABC Disegnatori: Marta Conca (3BL) poesie, racconti, articoli, idee, etc.. scrivendo a: [email protected] N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 3 INTERVISTA “DA GRANDE VOGLIO FARE LA MUSICISTA!” Q uando a 16 anni ti chiedono “Cosa vuoi fare da grande?”, la risposta sincera è sempre un pò sognante. C’è ancora tanto tempo per pensare, forse poco per realizzare. Ma quando vedi che c’è qualcuno che si è dato una mossa, si è rimboccato le maniche e si è messo in gioco, e ce l’ha fatta, un pò pensi “beata lei”, un pò pensi “magari ce la posso fare anche io.” Francesca Michielin un sogno ce l’aveva: fare musica, vivere di e con la musica, diventare, appunto, una “musicista”. Quando il treno passa, ti conviene salirci, e vedere se ti piace dove ti porta. Così a Luglio, quando è squillato il telefono in casa Michielin e un operatore Sky ha chiesto a Francesca se voleva partecipare ad un provino per xFactor, dopo un pò di titubanze ha deciso di fare un giro a Milano e partecipare. “Sono venuta quì per divertirmi, e per vedere un pò com’è”. Perchè se xFactor è musica, e a te piace ascoltarla, cantarla, suonarla, capirla, allora perchè no? Questo è lo spirito con cui si è buttata nell’avventura. Ogni passo era un traguardo, senza pretese ma molta tenacia. E così è cominciata, arrivando timidamente sul palco. Ma bastano poche strofe di Whole Lotta Love per scatenare il pubblico e la piena approvazione dei 4 giudici. Francesca, un passo alla volta, si incammina attraverso brani a cappella, pezzi imparati in una notte e prove con l’unica base del pianoforte fino ad essere selezionata tra i 12 finalisti, approdando definitivamente su Sky. Una voce ovattata, un pò rock, un pò blues che molti associano ad un mix tra Adele e Janis Joplin, una cultura musicale invidiabile, l’amore spassionato per la musica (basso e piano, gli strumenti suonati da lei) e tanta determinazione, sono elementi che l’hanno fatta spiccare tra gli altri concorrenti. Così è diventata una delle protagoniste del talent show più seguito in Italia, tra artisti I 5 pezzi forti di F rancesca: di Stefania Neglia (3ACA) ha riproposto Distratto, Someone Like You, House of the Rising Sun, Whole Lotta Love e la versione di Leonard Cohen dell’Hallelujah e... ha vinto xFactor. Perchè, almeno per il pubblico e i giudici, quel fattore X, quello che emoziona e fa vibrare i pensieri, quello che va al di là della semplice perfezione vocale ed è indicatore di vero talento, Francesca Michielin, ce l’ha nel sangue. A coronare il tutto la possibilità di incidere un disco, grazie al contratto con la Sony: Francesca è all’inizio del suo sogno. Quanto e’ cambiata la tua vita dal 5 gennaio? La mia vita è sempre la stessa, per fortuna! Speravo non cambiasse troppo... Diciamo che ci sono più cose da fare! Le persone che davvero ti vogliono bene e che ci sono sempre state, a prescindere da questa esperienza, sono rimaste e sono quelle di cui ti devi fidare... Per il resto è normale che dopo aver avuto una visibilità di questo tipo gli altri possano avere una percezione diversa nei tuoi confronti e ti vogliano conoscere, vogliano un autografo, una foto... Con la scuola, dato che adesso il tempo che posso dedicarle è diminuito considerevolmente, sto cercando di organizzarmi nel miglior modo possibile per non trascurare né lo studio né la nuova avventura in cui sono stata catapultata e fare bene entrambe le cose... Poi questo è il periodo più frenetico... Tra un po’ si sarà attenuato tutto. La musica è la mia più grande passione e indipendentemente da questo nuovo lavoro continuo a coltivare il mio interesse ri Amos o T i d e u g n o t y m n o 1. Cloud k 2. Hyperballad di Björ ver I n o B i d ve o L y n in k S 3. Tree e in p u c r o P i e d s in a r 4. T Area li g e d e n io z lu o iv r e ia 5. Gio 4 di alto livello come Luca Tomassini, (coreografo, regista e attore che ha collaborato anche con Madonna), Paola Folli, Simona Ventura, Morgan, Elio, Arisa, e con ospiti come James Morrison, Miguel Bosè e Giorgia. Ogni settimana uno dei concorrenti veniva eliminato, ma dopo due mesi Francesca era ancora in gara. Elisa, in collaborazione con uno dei migliori parolieri italiani, Roberto Casalino, hanno scritto l’inedito Distratto che l’ha portata in finale e ha già venduto 15 000 copie in due settimane diventando disco d’oro. Alla finale sono arrivati in tre: Antonella, i Moderni e Francesca. Ha duettato con Irene Grandi, a riguardo e la mia necessità di esprimermi attraverso questa... L’unica cosa che spero è che questa esperienza in cui la musica è, dobbiamo dirlo, business , è quella di non perdere la voglia di divertirmi... Ma ho tutta l’intenzione che ciò non accada! Cosa pensi dei talent show in generale? I Talent Show vengono molto criticati perché danno un successo facile e sostanzioso, senza un’adeguata gavetta... Però credo che siano un potente mezzo per farsi conoscere ed eventualmente farsi apprezzare, e danno una grande opportunità a chi vuole mettersi in gioco seriamente... Poi sta ad ognuno mettere da parte quanto si è appreso in un percorso di questo tipo e continuare a lavorare, impegnarsi, non stancarsi di imparare e provare a migliorare sempre di più per dare valore al proprio talento e alle proprie capacitá. XFactor lascia molto spazio alla musica, all’arte, alla collaborazione; questo lo posso confermare perchè l’ho vissuto in prima persona e credo che sui fatti personali si siano soffermati ben poco. Com’era vivere nel loft? Vivere nel loft era allucinante... Era uno spazio destinato a riprese televisive quindi c’erano luci e altro materiale di scena ovunque... Quindi diciamo che la parola intimità non era conosciuta e considerata. È stato difficile in quanto non avevamo contatti con l’esterno, zero radio, zero cellulari, zero televisione... Inoltre ci siamo trovati in 20 che prima d’ora non si erano mai visti a vivere tutti assieme 24 ore al giorno! Però si sono instaurate delle belle amicizie e comunque sia è stata una bella sfida contro se stessi per imparare a gestirsi, totalmente soli e con le proprie emozioni. La giornata tipo? Dipende da che giorni! Il venerdì era destinato alle assegnazioni, sabato e domenica a prove con vocal coach e studio dei brani. Al lunedì erano dedicati gli ascolti col proprio giudice del pezzo in acustico, prove audio, vestiti, acconciatura e performance in teatro; mentre al martedì altre prove e ascolti col giudice in teatro. Il mercoledì era utilizzato per le prove generali e il giovedì c’era la puntata. La sveglia in media suonava alle 8,30-9,00 e si finiva di lavorare verso le 2 di notte. Qual’era la persona con cui hai legato di più? Credo di aver legato abbastanza con tutti i miei compagni d’avventura, chi più per un motivo, chi più per un altro... In particolar modo con Claudio, Davide e Francesca de Le 5. Musicalmente parlando adoro Davide, e anche molto Jessica e Vincenzo. Che canzone che avresti voluto cantare? Cold Water di Damien Rice! Quali sono i tuoi progetti? Ora è in corso la promozione per l’EP in uscita il 24 gennaio... Quindi interviste, conferenze e instore. Il progetto per il disco si avvierà tra qualche settimana, intanto sto elaborando qualcosina per i brani. Tra poco uscirà il video di Distratto e prossimamente un autoproduzione videoclip di Whole Lotta Love. Mi trovo molto bene a lavorare con Sony! Sono molto contenta... Ma soprattutto sono contenta per la collaborazione con Elisa che molto probabilmente continuerà e l’idea mi piace un sacco! Il suo inedito è stato un regalo incredibile. Com’e’ il nostro Liceo? Una cosa che cambieresti? Il Brocchi mi piace molto, non a caso ho cambiato scuola... Ahaha! A parte gli scherzi, è proprio un bel liceo e ha progetti interessanti... Però è da 3 mesi che non frequento attivamente quindi prima di espormi su cosa vorrei cambiare preferisco accertarmi su ciò che succede. Sognare è facile, raggiungere il sogno è un’altro paio di maniche. Ma si può cominciare così, rimboccandosele, le maniche, e credendoci, fino in fondo. Se lei ce l’ha fatta, un passo dopo l’altro, dando se stessi, rischiando e mettendosi in gioco, tutti possiamo farcela. E non da domani: partendo da oggi, da adesso, da questo preciso momento: basta volerlo. N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 5 intervista libri La consulta: le “SENTINELLE” del Brocchi Intervista ad Arikla Berbieri e Cistina Castellan Q ual è il compito della Consulta? Cristina: La Consulta ha un compito più ampio rispetto ai Rappresentanti di Istituto. Ci occupiamo dei problemi che riguardano la scuola indirettamente, come ad esempio l’edilizia e i trasporti. Ma soprattutto ci ritroviamo mensilmente con le altre scuole del Vicentino per discutere insieme agli altri rappresentanti su ciò che vogliamo fare. Arikla: Siamo le sentinelle della nostra scuola e funzioniamo da tramite tra il brocchi e la Provincia di Vicenza. Vorremmo anche impegnarci per collocare una delle prossime riunioni della Consulta proprio qui a Bassano. Voglio inoltre ricordare che ultimamente i fondi della Consulta sono stati ridotti: oggi sono solo un quarto rispetto agli anni precedenti. Perché vi ritenete adatte a svolgere questo compito? Cosa vi ha spinto a candidarvi? Cristina: Mi sono sempre interessata a questo compito. Credo sia molto importante per la scuola, perché ci permette di rappresentare il Brocchi al di là delle quattro mura scolastiche. In questo campo ho un po’ di esperienza, perché gli anni scorsi ho parteci- 6 pato ad alcune riunioni della Consulta sulla peer education. Arikla: Mi sono candidata perché mi ero stancata di sentire lamentele, tante lamentele, ma nessuno che volesse mettersi in gioco e concretizzare ciò che diceva. Volevo anche capire coma stanno le cose all’interno della scuola, impegnarmi in prima persona per migliorare la situazione. Che innovazione volete portare? Come pensate di ottenerle? Arikla: Vorrei innanzitutto precisare che i precedenti rappresentanti della Consulta erano pressoché assenti, il ruolo era precario:c’erano e non c’erano. Insomma, il loro volto non si quasi mai visto durante l’anno scolastico eletto Presidente della Consulta nella riunione di Asiago del 16 ottobre… Arikla: …è un bassanese! Ed è anche Presidente Regionale! INCONTRO CON L’AUTORE di Giulia Pagan (3Bl) Che rapporti avete con i Rappresentanti di Istituto? di Tiziano Canello e Desirèe De Vicari Cecilia Scomazzon (3ACA) Cristina: Bene, il rapporto con i Rappresentanti di Istituto è ottimo. Fra di loro c’è anche un mio compagno di classe e quindi possiamo spesso confrontarci. Arikla: È un rapporto che deve essere armonico e di collaborazione e al momento siamo in sintonia Arikla, come ti difendi dalle accuse che ti vedono implicata in un sabotaggio delle elezioni e di aver diffuso false informazioni riguardanti la candidatura alla Consulta? Cristina: Noi vorremmo informare maggiormente gli studenti e coinvolgere il più possibile tutti: per esempio come abbiamo già detto, portare una delle prossime riunioni della Consulta al Brocchi, visto che da quest’ anno è possibile decentrarla nel territorio. Arikla: Magari coinvolgere più persone attraverso attività anche extrascolastiche. Cristina: Tra parentesi, il neo Arikla: Solo nel primo giorno di assemblea mi sono state fatte queste critiche, ma io continuo a ripetere: non dovevo candidarmi. Le candidate erano Cristina e Elena Fietta, il mio compito era solo invitare le persone a partecipare volontariamente e davvero tanti pomeriggi sono rimasta a scuola a preparare cartelloni e manifesti da appendere. Ci è stato inoltre rimproverato che eravamo le uniche candidate, ma noi saremmo state le prime ad avere il confronto con un’altra lista… Cristina: Avevamo preparato anche un programma e i volantini. Arikla: Infatti. Siccome Elena all’ultimo non poteva prendersi quest’incarico perché aveva un impegno, mi sono sacrificata, dal momento che avevo partecipato ad assemblee e riunioni e avevo le “mani in pasta”, ma di buon grado, perché voglio far vedere che qualcosa, impegnandosi, si può cambiare. D omenica 27 Novembre il vincitore del Premio Campiello 2011, Andrea Molesini, ha presentato a Palazzo Roberti il suo libro “Non tutti i bastardi sono di Vienna”,edito da Sellerio. L’incontro, mediato dalla professoressa del nostro Liceo Maria Luisa Dal Pozzo, docente, giornalista e sua ex allieva, è sicuramente riuscito nel suo intento: affascinare e invitare il pubblico alla lettura del romanzo. Un personaggio davvero particolare, Andrea Molesini, 57 anni , scrittore non solo di fiabe e romanzi per ragazzi (grazie ai quali ha vinto il premio Andersen alla carriera), ma anche di saggi e traduttore di libri di poesia. Un uomo davvero capace di affascinare con un torrente di parole e una buona dose di sarcasmo. Nel presentare il suo romanzo, è sicuramente emersa la sua passione per la letteratura e l’insegnamento: non è facile vedere, ai giorni nostri, un professore universitario a cui brillano gli occhi quando parla del suo lavoro. Eppure, per quanto legato alla sua “cattedra”, durante le sue risposte ha preferito stare in piedi e camminare, ricordando un po’ quei bambini pieni i fantasia e di passione che dietro un banco proprio non riescono a rimanere. Nei suoi discorsi ha spesso portato casi tratti della sua esperienza, riuscendo a coinvolgere il pubblico con il suo entusiasmo. In particolare, in risposta a una domanda sul suo modo di scrivere e sul rapporto che intercorre tra realtà e letteratura, ha portato un esempio che merita di essere condiviso anche con chi non era presente. Un giorno, un suo allievo gli chiese come scrivere un buon dialogo in un racconto. Lui, per tutta risposta, invitò alcuni tra i ragazzi del corso a cena, registrò la loro conversazione e ne trascrisse un brano. Qualche mese dopo, portò a lezione un dialogo tratto da un libro famoso e quello stesso scambio di battute avvenuto tra i ragazzi durante la cena, facendolo passare per un pezzo tratto da un romanzo. I ragazzi affermarono che il testo tratto dal libro famoso era molto spontaneo e libero, diversamente dall’altro che appariva finto e non reale. Ed è proprio questo il grande potere della letteratura: riuscire a ricreare quella spontaneità che spesso manca nella realtà. Grazie, professor Molesini! N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 7 attualità Attualià PROGETTO RACCOLTA DIFFERENZIATA AL BROCCHI di Paola Vivian (4ASO) Ultimamente, al Brocchi si respira un’aria diversa. Gli studenti arrivano in classe con largo anticipo, e se ne vanno sempre più tardi. Durante la ricreazione difficilmente abbandonano la loro aula. Un improvviso incremento di senso di responsabilità? Un incredibile aumento della sete di sapere? Una repentina crescita dell’amore verso il nostro Liceo? No, gli alunni vogliono solo tenere d’occhio i cestini. Da sempre relegati a banali strumenti dove gettare distrattamente i nostri rifiuti, ora i cestini ricoprono un ruolo fondamentale all’interno della classe. Merito del Progetto Raccolta Differenziata, che vuole sensibilizzare gli iscritti al Liceo Brocchi (ma non solo) sul tema del riciclaggio. Da anni a Bassano si pratica la raccolta differenziata. Del resto sarebbe impensabile fare altrimenti: la quantità di rifiuti pro capite è raddoppiata; siamo nell’era dell’”usa e getta” e tantissime confezioni o contenitori in carta, cartone, plastica, vetro e alluminio vengono buttati quotidianamente insieme ai residui di cibo, che costituiscono la frazione organica. Il problema è che, mentre la sostanza organica ha la capacità di biodegradarsi in tem- 8 pi brevi, tutti gli altri prodotti hanno dei tempi di degradazione molto più lunghi. L’aumento indiscriminato delle quantità di rifiuti ha portato alla ricerca di nuove vie da percorrere per lo smaltimento. La raccolta differenziata mira al riutilizzo dei nostri prodotti di scarto per produrne di nuovi ottenendo diverse agevolazioni a livello sia ecologico che economico. Grazie al riciclaggio, infatti, si ottiene un triplice vantaggio: si riducono notevolmente energia e materie prime, ma soprattutto i rifiuti da smaltire. È quindi di vitale importanza che tutti si sforzino di prestare attenzione alla collocazione dei rifiuti, a casa e a scuola. Siamo ancora un po’ lontani dagli standard di molti Paesi del Nord Europa, dove persino le campane per il vetro sono divise per colore: bianco, verde e giallo-bruno. Ma abbiamo fatto molti passi in avanti, ed è possibile migliorare ancora. Da italiani quali siamo abbiamo bisogno di un premio che ci sproni ad impegnarci seriamente, e infatti il premio c’è: per la classe che meglio svolgerà la raccolta differenziata ci sarà uno sconto sul viaggio d’istruzione. Si tratta di una vera e propria gara fra classi, divisa in due fasi: dal 14 novembre al 31 gennaio, e dal 1 febbraio al 30 aprile. Ogni giorno, al suono della campanella, i collaboratori scolastici annotano se la raccolta è stata svolta in modo corretto o meno. Per ottenere dei punti bonus le classi si possono attivare in una raccolta tappi (è sufficiente una scatola per contenerli, verranno valutati a peso) ed investire sull’efficacia comunicativa dei cartelloni segnaletici per i cestini. Ecco dunque spiegato il recente fermento nella nostra scuola: è in corso una faida fra classi. Ore ed ore utilizzate per elaborare dei perfetti cartelloni per i cestini, turni di guardia per controllare che i propri compagni mettano i rifiuti al posto giusto, missioni nelle aule nemiche per sabotarne i cestini riempiendo il contenitore del secco con tonnellate di plastica, tentativi di corrompere i collaboratori scolastici e via dicendo: l’importante è vincere, non partecipare! Mattia Maroso: CERVELLO IN FUGA di Andrea Naclerio (3BCA) S empre più spesso si parla dei prattutto negli anni del liceo, docervelli in fuga, ma ci sembra vrebbe essere quello di stimolare solo un fenomeno estraneo. In- gli studenti, educarli e valorizzare vece non bisogna andare lontano le loro capacità. Perché solo con la per trovarne uno: Mattia Maroso, curiosità e la passione si potranno bassanese di 29 anni, ha contri- fare scoperte come quelle di Matbuito ad isolare una molecola che tia. Inoltre, il nostro ricercatore fa insorgere l’epilessia, una pato- ha pubblicato anche un articolo logia che colpisce il sulla rivista accade10% della popolamica Nature Medicizione italiana. Matne, una consacrazioDal Brocchi tia, infatti, è un ex ne a ricercatore di studente del Brocchi successo. a New York con un curriculum Purtroppo, nella siparticolare: iscritto tuazione di Mattia all’indirizzo scientifico del nostro ci sono tante eccellenze che non liceo, è stato bocciato in seconda hanno la possibilità di esprimee l’anno seguente è passato al Ca- re le loro potenzialità nel nostro vanis di Possagno. Infine, dopo amato paese. L’Italia, infatti, ha l’università a Milano e il dottorato deciso di non investire nell’unica ad Amsterdam, ora lavora a New cura ad ogni problema economico York. A proposito dell’“intoppo” e non: la cultura dei giovani, ovscolastico ha dichiarato che se- vero la generazione che nel futuro condo lui il compito dei prof, so- avrà in mano la sorte di tutti noi. “ ” Forse c’è ancora qualcuno convinto che impegnarsi nella raccolta differenziata (non solo quando c’è una gara) sia inutile per l’ambiente; per cambiare idea è sufficiente pensare che il proprio singolo sforzo diventa lo sforzo dell’intera classe, lo sforzo delle classi messe insieme diventa l’impegno del nostro Liceo al completo, e forse molto presto si uniranno a noi altre scuole di Bassano, della Regione, d’Italia.. Tutto comincia da noi, dalla nostra responsabilità, da un piccolo gesto che racchiude in sé un amore grandissimo per il Pianeta Blu nel quale viviamo. N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 9 Musica cinema FRANCESCA E IL “BROCCHI”: This must be the place UN SUCCESSO A RIMA BACIATA “IN” di Giordano Dellai Ormai è ufficiale: basta frequentare il liceo Brocchi e portare il veneticissimo cognome che termina con il digramma “in” ed il successo nel mondo dello spettacolo è assicurato. Ora è toccato anche a Francesca Michielin, studentessa della classe 3 Aca del liceo classico bassanese, che nella notte della Befana è stata proclamata vincitrice a X Factor, il talent scout di Sky che ha catturato l’attenzione degli abbonati nella diretta del giovedì o di tutti gli altri spettatori sul digitale terrestre di Cielo Tv ogni domenica sera. Francesca ce l’ha fatta grazie alle sue grandi qualità artistiche, apprezzate dalla giuria composta da Simona Ventura, Elio, Morgan e Arisa, ma anche dal pubblico degli spettatori, primi fra tutti gli studenti del nostro liceo, che l’hanno 10 apprezzata e sostenuta, nonché i redattori del giornale d’istituto “Herpes” dove negli ultimi due anni Francesca ha curato la pagina musicale. Ma ora che la vittoria nella kermesse scopritrice di talenti le apre la prospettiva di un contratto discografico, si pone davanti a lei una situazione complessa: come conciliare lo studio con la nuova carriera? Per rispondere a tale domanda Francesca potrà guardare al passato del liceo, da dove affiorano volti di ex alunne che si sono imposte nel mondo dello spettacolo. Sempre avendo, molto curiosamente, un cognome… a rima baciata con la Michielin: Gloria Zanin, Francesca Cavallin, Silvia Toffanin. La Zanin, studentessa del liceo psicosociopedagogico, fu eletta miss Italia nel 1992 a 16 anni e mezzo; Francesca Cavallin (a proposito, un’altra Francesca), classe 1976, concluse il liceo linguistico, si laureò in storia dell’arte per poi imporsi come attrice di fiction televisive; infine Silvia Toffanin, anche lei studentessa del linguistico, dopo avere parimenti concorso per miss Italia, fa la giornalista e presenta il rotocalco Verissimo trasmesso nelle reti Mediaset. Un cognome dalle chiari origini bassanesi che… conduce dritto al successo nel mondo dello spettacolo. E poi c’è chi dice che i nomi veneti non sono “in”! Titolo: This must be the place Anno: 2011 Durata: 118 min Regia: Paolo Sorrentino Produzione: Medusa Film, Indigo Film, Lucky Red, ARP Sélection, Element Pictures (Italia, Francia, Irlanda) Distribuzione: Medusa Film Cast: Sean Penn, David Byrne Musiche: David Byrne, Will Oldahm Riconoscimenti: Vincitore del Premio Ecumenico al Festival di Cannes 2011 di Valeria Garbui (4AL) Cheyenne, ebreo, rockstar in pensione a cinquant’anni, vive a Dublino della rendita della gloria passata insieme alla moglie Jane, una donna forte e risoluta, sostegno per la sua noia quotidiana, da lui stesso confusa con la depressione. Ogni mattina si veste e si trucca come quando saliva sul palco e, trascinando un peso insostenibile (il carrello della spesa?), esce per le sue commissioni e per seguire le sue azioni in borsa accompagnato da Mary, la figlia minore di un’amica. Ma l’improvvisa morte del padre porta Cheyenne a riallacciare il rapporto con la famiglia newyorkese, rapporto fatto di distanze e incomprensioni reciproche e decide di portare a termine la missione del padre: vendicare un’offesa ricevuta in campo di concentramento da parte di un ufficiale nazista, Aloise Lange. Questa ricerca lo condurrà in un viaggio attraverso gli Stati Uniti e attraverso se stesso e a crescere finalmente a cinquant’anni, combattendo la noia e scegliendo la Vita, non la semplice Esistenza. Un film che inizia lento, così lento che non ti accorgi quando comincia veramente ad entrarti dentro, non ti accorgi quando i dettagli silenziosi, le frasi poetiche e i versi bizzarri non sono più elementi sparsi, scollegati e alienanti, ma sono diventati un vortice urlante che ha come base la voce magnifica di David Byrne, cantante dei Talking Heads e interprete di sé stesso nella pellicola. Solo quando capiamo a fondo tutto questo, allora, e solo allora, ci viene voglia di urlare che questo è il posto giusto, qualunque luogo è quello giusto per cominciare il viaggio, per cercare noi stessi senza bisogno di andare in India, per gettare finalmente le nostre maschere, per vivere. Bisogna guardare il film almeno due volte per capirlo. Anche tre… di Marta Conca (3BL) N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 11 Sport IL TRIPLETE DELLA PULCE Lionel Messi vince il suo terzo pallone d’oro di Paolo Dellai (2DS) e Nicola Pozzato (1AC) Figura di matto fronte “Pallone d’oro”. Ben messo anche il Bayern Monaco. Lionel Messi infine vince il trofeo per la terza volta consecutiva. C’ è da dire inoltre che insieme a lui a vincere tre palloni d’oro consecutivi fu solo Platini negli anni ’80. un animo maledetto. Per la base: attraversa le tempie. Ira in procinto, fisicamente abbattuta. le viscere di un matto. - L’ UNICO UOMO CON TRE PALLE… E IN PIU’ D’ORO Troppo matto, per esserlo realmente. Fervore, estasi, orgasmi di piacere. Rotoli di delirio, trasparenza mancata. Larve nutrite, di carne, di polpa. “La Freddura” di Giovanni Baggio (3BCA) Un vinile emette -Sai qual è il nuovo film di Ornella Muti e Alberto Sordi? Evviva i Ciechi! La dita percorrono -Ragazza stufa scappa di casa. I genitori muoiono di freddo. la scala -Ma la lana di vetro, si fa con le pecore di Murano?? di un pianoforte. -”Vorrei una camicia” “La taglia?” “No no la porto via intera” Designato, armonico. -Ma Vecchioni da giovane, si chiamava Jovanotti?? Fuori esce, anche, -”Ieri ho comprato una cassetta di kiwi..” “Me la puoi prestare che la registro??” uno spiraglio di -Dall’indovino: “TOC TOC” “Chi è?” “Ah, cominciamo bene!” -”La mia camicia è di seta” “Ah sì? La mia invece è di lino” “E perché gliel’hai rubata?” -Dove vanno i pesci a studiare? Nei banchi di sabbia 200g di farina 100g di margarina 2 cucchiai di gelatina (facoltativa) Un pizzico di sale una condizione ELENCO TITOLI PROPOSTI: - …CHE PALLE SEMPRE QUESTO MESSI!!! di Valentina Moro, Luca Moro e Colosimo Clarissa (1BL) Ingredienti: Costruite sono - I GIOIELLI DI MESSI Crostata al Limone Uno sguardo perfora Il sangue scarlatto Tra i 50 candidati, il 9 gennaio 2012 a Zurigo è stato proclamato vincitore dell’ambito pallone d’oro Lionel Messi, fenomeno argentino del Barcellona. A rappresentare il nostro paese in Svizzera è solo Antonio Di Natale. Il bomber ultratrentenne dell’ Udinese si trova circondato da tanti giovani campioni stranieri, provenienti principalmente dalla Liga spagnola. Un brutto segno per il calcio nostrano che trova tra i suoi talenti solo uno dei giocatori più “anziani”, un dato poco positivo per i nostri giovani. La truppa del Barcellona domina l’elenco dei 50 finalisti. Il Real Madrid gioca il derby spagnolo schierando anch’essa le proprie stelle sul Poesia/Cucina Per il ripieno: 50g di farina 2 cucchiai di fecola di patate 200g di zucchero ¾ di litro di acqua bollente 3 tuorli e 3 albumi separati 8 cucchiai di succo di limone 1 cucchiaio di margarina Scorza grattugiata di limone q. b. 5 cucchiai di zucchero a parte Preparazione: Preparare la base unendo gli ingredienti e con il composto ottenuto formare una palla. Avvolgetela in carta stagnola e lasciatela riposare in frigo per 20 min. Riprendete la pasta, tiratela con un mattarello e foderateci una tortiera. Pungete la pasta con una forchetta e fate cuocere in forno a 180°C per circa 20 min. In un pentolino mescolate lo zucchero con la farina e la fecola, aggiungete l’acqua poco alla volta e senza mai smettere di girare lasciate cuocere per ¼ d’ora. Incorporate poi i tuorli d’uovo, levate dal fuoco e unite al tutto la scorza di limone, il succo di limone e la margarina. Montate a neve fermissima gli albumi e unitevi lo zucchero. Versate la crema al limone sulla pasta cotta, coprite il tutto con i bianchi d’uovo e mettete il tutto in forno a 180°C finché la superficie non è dorata. l’eco di un urlo. aggressiva solitudine. Monotono e insufficientemente diverso. -”E’ da tanto che non vai a Cortina?” “D’ampezzo!” -Dal parrucchiere: “I capelli li vuole tutti indietro?” “No grazie, se li tenga pure” -Due amici parlando di una donna molta brutta: “Quanti anni le dai?” “L’ergastolo!” -Un uomo dal cartolaio: “C’è Oggi?” “Perché non mi vede?” Restano solo respiri affannosi e movimenti toracici scattanti. Tutto il resto è noia. Seguici e scrivici anche sulla pagina Facebook! Daniele Bussolaro, 2BSU 12 N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 13 cORRISPONDeNZA n. 2 ABC la posta del cuore “s criveteci tutto quello che non avete mai potuto scrivere in questo giornalino! [email protected] (tutto minuscolo) o pagina facebook “ABC la posta del cuore”, per chi non avesse paura di spubblicare la sua identità:) Avete l’80 % di possibilità di trovarvi nel posto giusto per risolvere i vostri problemi o per farvi una bella risata con una risposta cinica e amaramente ironica. Insomma.. La posta del cuore è tutta vostra, aspettiamo le vostre storie, baci e abbracci:)” DA: GIADINA 96 Ho sedici anni, e quando ero in prima superiore mi sono innai morata di un ragazzo,che però si sentiva con la mia migliore amii ca. E’ successo che un giorno la mia amica mi ha presentato quei sto ragazzo (che chiamerò P.),il quale mi ha subito fatto una beli la impressione. Dopo un po’ però lei, a causa di alcuni dubbi nei confronti di P., mi ha chiesto di indagare sui suoi sentimenti veri so di lei e così ho fatto. Quello che non immaginavo era che mi sai rei innamorata. Alla fine ho detto alla mia amica quello che provai vo per lui e così abbiamo litigato e tutt’ora non ci parliamo,mentre con P. sono rimasta in contatto. Dopo qualche mese però l’ho vii sto con un’ altra, che poi è dii ventata la sua ragazza. Da quel giorno è come se il mondo si fosse fermato, come se io mi fossi semi pre immaginata solo castelli di carta, sciolti sotto la pioggia di quel bacio a cui avevo assistito. Qualche mese fa, la mia ati tuale migliore amica (E.) mi ha detto che P. aveva lasciai to la ragazza, eppure non riuscivo ad esserne “felice”, perché pensavo di essere finalmente riuscita a dimenticarlo. Pochi giorni dopo però l’ho rivisto e la mia testa ha iniziato a girare, il mio respiro si è bloccato e i miei occhi hanno pianto. Non riesco proprio a dimenticari cORRISPONDeNZA lo. E. mi dice sempre che non posi so continuare a stare male per un ragazzo che non ha neppure avuto il coraggio di dirmi che si sentiva con un altra, ma io non c’è la faci cio proprio, ho il suo nome in testa e il suo viso è stampato nei miei occhi. Ormai vado avanti solo per poterlo rivedere da un momeni to all’altro così, all’improvviso. Cosa fareste voi al mio posto per provare a dimenticare questo rai gazzo? LA RISPOSTA SERIA: Cara “Fafa” o “Giadina 96”, Mi auguro di riuscire a dare una risposta che ti potrà essere utile. La tua migliore amica ha ragione, non dovresti continuare a farti del male pensando ad un ragazzo che non sembra potere o volere ricambiare i tuoi sentimenti. Lei dimostra semplicemente di preoccuparsi per te e di tenere alla tua felicità. Eppure, ti dico anche che mi è più facile capire te che lei. Anche io sono innamorata di un ragazzo da tantissimo tempo, e le migliori amiche che ho avuto mi hanno sempre detto le stesse cose della tua. Ma loro non provano la sensazione di totale impotenza che senti quando lo rivedi, non possono capire il cuore che si riem- di Marta Conca (3BL) 14 pie di nuovo d’amore e lo sguardo che si perde ancora nei suoi occhi. Non sentirti debole o in colpa se hai pensato di averlo dimenticato e poi, appena l’hai rivisto, hai risentito tutti i tuoi vecchi sentimenti come fosse la prima volta. E’ maledettamente normale, purtroppo. Il mio compito è cercare di darti qualche soluzione per migliorare la situazione. Innanzitutto, la cosa più importante è che non devi in alcun modo permettere che il fatto di essere ancora innamorata di lui ti impedisca di guardare altri ragazzi. Se una persona simpatica, dolce, soprattutto che ci tiene a te cerca di conoscerti, ti propone di uscire insieme e magari ti vuole anche aiutare a liberarti di questi tuoi problemi, ACCETTA. Perchè un giorno potresti accorgerti che alla persona che hai sempre amato non importava di te, mentre quell’amico con cui magari facevi la strada per andare alla fermata del bus, o quel ragazzino che da piccola ti faceva sempre i dispetti, in realtà ti sono sempre stati vicino, e sarebbero disposti a passare la vita con te. “L’essenziale è invisibile agli occhi” diceva l’autore del piccolo principe. Non ti dirò mai di reprimere i tuoi sentimenti per P o di dimenticarlo, perchè semplicemente non è giusto. Non dimenticarlo, anzi, conserva ogni meraviglioso ricordo che ti ha dato, tieniti stretti nel cuore tutti i bei momenti con lui, perché anche se devi cercare di guardare avanti, ti accorgerai che dopo tutto lui resterà sempre il più bel ricordo della tua adolescenza. LA RISPOSTA CINICA: Cara Giadina Novantasei, nella lettera dici di avere 16 anni,come fai se sei del ‘96? Da qui si capisce tutto il tuo impegno per mantenere l’anonimato. Brava,missione quasi riuscita! Dal momento che per fare i conti non sei molto sveglia deduco che tu sia una ragazza del Linguistico come me,quindi potremmo anche andare d’accordo. Ora ascoltami. Sono innamorata di Brad Pitt da anni, ma quel coglione non mi ha mai degnata di uno sguardo,e non solo! Ha sempre preferito tizie con meno tette delle mie. Cosa devo dirti,sono uomini. Il mio consiglio è di ingozzarti semplicemente di torta al cioccolato e di vodka alla vaniglia finché la tua migliore amica non verrà a tirarti fuori di casa con il vero “P”... Azzurro. Fidati,funziona. Con amore, il team ABC H*IPSE DIXIT i Stud.ssa: «La battaglia di Maradona contro gli ateniesi...» i Trentin: «Dal biennio i miti dovreste masticarli...ma voi sapete meglio le storie dei Puffi che i miti!» i Piscopo: «Ragazzi, siete simpatici come un criceto intinto nel latte la mattina!» i Nascinguerra: «Ragazzi, ho avuto una decina di insufficienze....» Stud.ssa: «Cosa?? Una mentina di insufficienze?!» i Una ragazza beve da una bottiglietta... Mocellin: «Cos’è, vino? No, perchè vedevo che bevevi di nascosto...come una perfetta alcolizzata...» i Interrogazione di matematica... Stud: «Vediamo se qui si può...sommare qualcosa...» Tessarin: «Se muore qualcosa?!» i Zisa: «Almeno sapete cos’è la pinacoteca? La paninoteca dei vini vero?» i Stud.ssa 1: «Che romantico questo passo di Romeo e Giulietta...vero?» Stud.ssa 2: «Ma no...a che ca**o serve?! Ma che si butti giù da quel balcone!» i Ferraro: «Il cianuro è il composto peggiore che potreste trovare... nei libri di chimica non lo mettono per non farlo bere al professore» i Stud.ssa: «Stavo leggendo questo passo di Giulieo e Rometta...» iPuppi: «Gli assenti sono tutti presenti?» iMilani: «Che proporzionalità c’è fra bottiglia di pane e il costo?» iProf.: «Parla piano!» Stud.: «MmMmMm» Prof.: «Ho capito, ma non fare questa voce sensuale, sono troppo vecchia per te!» iStud.ssa: «Prof, posso andare a fare delle fotocopie?» Dal Pozzo: «E se arriva il preside e ti vede cosa gli dici?» Stud.ssa: «Che sto facendo le fotocopie!!» * Come l’iniziale del nostro giornale “Herpes” Invia le tue “Hipse Dixit” a: [email protected] N.2 Dicembre-Gennaio 2011/2012 15 di Marta Conca (3BL) G c o i i h