Comune di Selva dei Molini Piano
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Comune di Selva dei Molini Piano
Autonome Provinz Bozen - Südtirol 1 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Comune di Selva dei Molini Piano paesaggistico Relazione illustrativa 1. Punto di partenza ed obiettivi … 2 2. Descrizione del territorio … 3 3. Misure di tutela … 5 Zone di interesse paesaggistico … Zone di rispetto … 5 6 …8 Monumenti naturali … 9 Biotopo Bachlermoos Zona di tutela per i minerali Tristenspitze … Elementi strutturali paesaggistici … 10 11 4. Sviluppo e cura del paesaggio … 13 I vincoli paesaggistici non bastano … 13 Progetto di sviluppo paesaggistico per il Comune … Partecipazione dei cittadini … Misure di promozione … 13 13 13 Linee giuda natura e paesaggio in Alto Adige … AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft 14 UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol 2 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 1. Punto di partenza ed obiettivi Il piano paesaggistico del Comune di Selva dei Molini è stato approvato con D.P.G.P. 4 novembre 1982, n. 126/V/81. L’elaborazione del piano è quindi avvenuta circa 25 anni fa. Dato che nel frattempo si sono fortemente modificate le disposizioni generali, i criteri di pianificazione, il piano urbanistico comunale, nonché le esigenze della tutela ambientale e del paesaggio è sembrato urgente rielaborare il piano, seguendo anche i desideri del Comune. Inoltre, con l’approvazione del piano di settore LEROP, “Linee guida natura e paesaggio in Alto Adige”, sono state stabilite nuove strategie d’attuazione per la conservazione e lo sviluppo ecologico del paesaggio altoatesino. Un particolare impulso per la rielaborazione del piano paesaggistico è rappresentato dalla richiesta di individuare il Bachlermoos come biotopo. Vincoli I vincoli paesaggistici vengono in parte alquanto modificati rispetto al piano paesaggistico del 1982, sia per quanto riguarda i confini che per le norme di tutela. Con l’individuazione di un biotopo, di un nuovo monumento naturale, delle singole zone umide nonché la determinazione di disposizioni di tutela per una serie di elementi paesaggistici, come i cespugli di campo, la tutela degli habitat dovrebbe trovare maggiore riconoscimento nel piano paesaggistico rielaborato. Il piano paesaggistico rielaborato contiene alcune novità anche rispetto alle zone di tutela paesaggistica. Nelle zone di rispetto vige un divieto assoluto di costruzione; per AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft contro, per la maggior parte delle zone di rispetto viene abolito l’obbligo generale di autorizzazione dei progetti da parte dell’autorità provinciale per la tutela del paesaggio. Come già stabilito nel articolo 6 della legge provinciale del 25 luglio 1970, n. 16 sono escluse dai vincoli paesaggistici le zone abitative e produttive fornite di piano di attuazione approvato. A causa di varie modifiche al piano urbanistico comunale ed alla sua ultima rielaborazione, le zone per insediamenti ed infrastrutture sono sottoposte ad essenziali cambiamenti. Il piano paesaggistico rielaborato dovrebbe tenere conto di questa situazione. Sviluppo e cura paesaggistica Nel piano paesaggistico rielaborato è completamente nuovo il settore dello sviluppo e della cura del paesaggio. Oggi fanno parte di un rapporto sostenibile con la natura ed il paesaggio non solo i vincoli, ma anche la cura di preziosi paesaggi coltivati nonché misure di rivitalizzazione per aree paesaggistiche impoverite. Assume un’importanza centrale l’accettazione di nuove tendenze degli sviluppi paesaggistici locali. Con l’ausilio di linee guida per il paesaggio o di piani di sviluppo del paesaggio comunali possono essere denunciati sviluppi negativi e fissate misure atte a contrastarli. Ma è importante anche riconoscere e rafforzare tendenze positive. Le linee guida natura e paesaggio in Alto Adige analizzano profondamente la situazione paesaggistica dell’Alto Adige, propongono numerose misure atte a pilotare lo sviluppo paesaggistico e rappresentano una base importante per il lavoro di tutela paesaggistica nel Comune. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol 3 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 2. Descrizione del territorio Il territorio comunale di Selva dei Molini comprende l’onomima valle, la quale partendo da Molini di Tures si estende in una lunghezza di 16 km verso ovest fino alla catena centrale delle Alpi. La caratteristica del clima comprende il tipo centroeuropeo-montano sino all'alpino. Le precipitazioni annue si aggirano ai ca. 1000 mm. L’aridità caratteristica delle alpi interne è quindi ben accentuata. La temperatura media oscilla tra 6 e 7°C. La testata della valle con le cime ghiacciate delle Alpi centrali appartiene ancora alla zona del gneis centrale. Dopo una fascia di scisto poco larga, nella quale si trovano anche rocce calcaree e dolomitiche più o meno marmorizzate, ci troviamo nella zona dei gneis antichi, i quali fiancheggiano la maggior parte della valle. Lappago – soprattutto la zona attorno alla Tristenspitze – è molto noto per la sua straordinaria ricchezza di minerali. I versanti esposti verso nord della media e bassa vallata sono ricoperti da estese peccete montane, oltre i 1.600/1.700 m da peccate subalpine, sempre con una forte presenza del larice. Verso il limite del bosco è assai frequente il cirmolo. Nelle zone ombrose più basse riscontriamo pure l'abete bianco, mentre canaloni umidi nonché il Rio di Selva dei Molini sono fiancheggiati da ontani e betulle. Va segnalata la presenza del tamaricio nelle zone rivierasche del Rio di Selva dei Molini al di sotto dell’Auer Stöckl. Lungo i versanti insoleggiati esposti verso sud invece il larice rappresenta spesso 80 90% del patrimonio arboreo ed ivi si trovano anche piccoli popolamenti di pino silvestre. Sopra il limite del bosco sul versante ombreggiato si estendono i rododendri mentre l'intensa l'attività alpestre AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft sui versanti settentrionali ha dato origine ad estesi prati alpini tipo nardetum con calluna e juniperus. Partendo dalle quote 2.300 – 2.400 m seguono poi i tappeti erbosi alpini. A secondo il substrato roccioso si incontrano i curvuleti acidofile o i seslerio-sempervireti basifili. I tappeti erbosi calcarei sono particolarmente ricchi di specie. Presenza del tamaricio lungo il Rio di Selva dei Molini nelle vicinanze dell’ Auer Stöckls L'attività agricola – trattandosi quasi esclusivamente di colture foraggere - è limitata su una fascia nei pressi del fondovalle nonché su numerose isole coltivate, inseriti nel bosco della costa soleggiata, dove i masi raggiungono quasi i 1.700 m di altitudine sul mare. Mentre i versanti montuosi sono dominati dal tipo di insediamento a masi sparsi, il quadro insediativo lungo il fondovalle è caratterizzato prevalentemente da piccoli villaggi e gruppi di masi. Lì dove la valle si allarga, su insoleggiati terrazzi coltivati troviamo i due centri di Selva dei Molini (1.223 m) e di Lappago (1.440 m), di estensione piuttosto limitata, nonostante la vivace attività edificatoria degli ultimi decenni. L'architettura tradizionale è dominata dalla massiccia utilizzazione del legno. Sia le case di abitazione nonché i fabbricati rurali e tanto più le piccole costruzioni annesse hanno di regola almeno il piano rialzato costruito in legno, spesso addirittura UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol l'intero fabbricato. Il timpano degli edifici situati sul pendio è generalmente orientato verso il fondovalle e caratterizzato inoltre da un balcone a ballatoio incassato nel mantello ligneo. Il tradizionale patrimonio architettonico rappresenta un arricchimento del quadro paesaggistico degno di tutela e un orientamento per la dimensione, posizione e i materiali impiegati per le nuove costruzioni. Presso diversi masi troviamo tuttora i caratteristici molini che hanno dato pure origine al nome della vallata. Un singolare gruppo di cinque molini ad acqua costruiti in legno e assai frequentato dai visitatori è situato fra Selva dei Molini e Lappago direttamente lungo la strada provinciale: Molino e Stampfe del maso Auer, Molino e Stampfe del maso Innerweger, Molino del maso Außerweger. L'intero gruppo come testimonianza della tecnica e cultura agricola di notevole valore etnologico è assolutamente degno di essere curato e conservato. Sopra il margine del bosco si estendono ampi pascoli alpini con una ricca flora e numerose baite costruite in legno massiccio. Come particolare gioiello paesaggistico a forma di anfiteatro si presenta la testata della valle: nel lago di Neves vi rispecchiano gli ultimi larici e cirmoli che 4 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige salgono sino ai prati alpini e le scoscese coste dei monti sui quali scendono i ruscelli provenienti dai ghiacciai, il tutto circondato dal firn splendente del Weißzint (3.371 m), Breit- und Mutternock (3.215 e 3.072 m), Möseler (3.478 m) e Turnerkamp (3.416 m). L’intensivo utilizzo idroelettrico del Rio di Selva (tre grandi centrali idroelettriche consecutive) provoca gravi danni all’idrologia del torrente, ridottosi quasi per intero ad un corso d’acqua residua. Gran parte della sabbia e ghiaia trasportate dal torrente si deposita nel lago artificiale; per questo motivo il trasporto di detriti del Rio di Selva dei Molini, alimentato ormai solo dai torrenti laterali, risulta molto esiguo. Alcuni corsi d’acqua secondari della Val di Selva dei Molini vengono inoltre utilizzati per scopi idroelettrici; risulta pertanto ancora più importante salvaguardare i corsi d’acqua rimasti intatti. A parte gli interventi idroelettrici, nella Val di Selva dei Molini la struttura paesaggistica ed insediativa è comunque rimasta quella originaria. Si incontra per lo più un paesaggio culturale relativamente intatto, il quale, assieme all’affascinante scenario montuoso, rende Selva dei Molini una delle valli più belle e meglio conservate del Alto Adige. La testata della valle, con la diga del lago artificiale di Lappago molto in vista e sullo sfondo i ghiacciai del crinale dello Zillertal AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol 5 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 3. Misure di tutela Zone di interesse paesaggistico L’intero territorio comunale escluse le zone abitative e produttive fornite di piano di attuazione approvato ai sensi dell’articolo 6, comma 3 della legge provinciale n. 16/1970 viene definito come zona di interesse paesaggistico. Sono quindi comprese in tale categoria di tutela anche tutte le zone d’insediamenti e di infrastrutture non fornite di piano d’attuazione. In generale, per garantire a queste superfici uno sviluppo sostenibile sono sufficienti gli strumenti urbanistici nonché la legislazione vigente in materia forestale. L’autorizzazione di tutela paesaggistica, di regola, viene concessa dal sindaco. Di particolare importanza sono i terreni agricoli. Con i masi caratteristici, edificati secondo tipiche tecniche di costruzione locali, sono una componente importante della tipologia paesaggistica esistente. Rappresentano un paesaggio modificato per mano dell’uomo nel corso del tempo e sono espressione della tradizione storicoculturale della zona. L’individuazione come zona di interesse paesaggistico persegue l’obiettivo di garantire – senza limitare l’attività agricola – un inserimento armonico delle costruzioni ammesse ed un loro adattamento alla struttura paesaggistica ed insediativa esistente. Altri importanti ambiti di interesse paesaggistico sono il bosco, le siepi, i pascoli, il verde alpino, i ghiacciai, le zone rocciose e le fasce detritiche nonché le acque. Sono di particolare importanza dal punto di vista della tutela paesaggistica ed ambientale, sia come fattore determinante per la protezione ed il microclima, sia perché formano un habitat AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft ideale per tutta una serie di specie animali tipiche e sono parte integrante fondamentale della struttura della zona, del suo equilibrio ecologico e della sua funzione ricreativa. Anche le superfici definite a livello cartografico come prati e pascoli alberati rientrano nella categoria Zone di interesse paesaggistico. Nel comune di Selva dei Molini non si contano zone prative più estese di larice. Spazi angusti, prati e pascoli alberati a larice o ad altre specie arboree si possono incontrare soprattutto lungo il margine superiore dei boschi, ma anche, sebbene isolati, nelle zone più in basso, in località marginali a coltivazione estensiva. La rada presenza di alberi non comporta solo un arricchimento per il quadro paesaggistico, variandolo, ma protegge questi terreni anche dall’inaridimento: migliora il microclima riparandolo dai venti, impedisce la dispersione della neve, chiude con l’apparato radicale profondo degli alberi il ciclo delle sostanze nutritive e filtra un po’ i raggi del sole. Ne conseguono migliori condizioni di crescita per l’erba. Fondamentalmente l’utilizzazione forestale deve essere limitata alla crescita naturale e si deve provvedere alla rinnovazione degli alberi. Laddove si denota una certa preponderanza dell’ abete rosso, questo dovrebbe essere tagliato più degli altri alberi. Infatti, l’abete rosso può soppiantare le altre specie arboree e provocare oltre ad un’uniformazione del quadro paesaggistico anche danni considerevoli all’utilizzazione agricola. Come albero a radici superficiali influisce su un’area piuttosto estesa sulla crescita dell’erba, perde aghi più difficilmente decomponibili e produce più ombra. Si deve rinunciare ad asportare le ceppaie, in quanto il rilievo mosso del terreno è una UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol caratteristica di queste superfici alberate e proprio i punti con i ceppi sono interessanti per la rinnovazione degli alberi. Anche le zone umide sono segnate nella cartografia. A causa della geomorfologia esistente (stretta valle di montagna con pendici ripide e pochi settori pianeggianti ben delimitati) a Selva dei Molini non si incontrano grandi zone umide collegate fra loro. Tanto più importanti appaiono le piccole zone umide ancora esistenti, soprattutto nei siti più bassi, dove sono estremamente rare. Invece, nei siti più elevati – soprattutto nella zona della malga Neves, dei laghi di Seeberg, della malga Seefeld e al di sopra di Lappago – si trovano ancora alcune paludi in gran parte intatte. 6 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Zone di rispetto Esistono settori particolarmente caratteristici e preziosi per il quadro paesaggistico ed insediativo del Comune di Selva dei Molini che vengono individuati come zone di rispetto. Si tratta dei dintorni di edifici di grande valore storico-culturale che caratterizzano il paesaggio, di strutture del paesaggio particolarmente in vista o di estese zone di prati verdi completamente intatti attorno agli insediamenti, da cui si può godere una bellissima vista e la cui intatta tipologia rappresenta un elemento prezioso della struttura paesaggistica ed insediativa esistente. Anche se, generalmente, negli ultimi decenni l’attività edilizia fu molto vivace, tali aree verdi molto importanti per il quadro paesaggistico in gran parte sono rimaste intatte e inedificate, anche grazie al fatto che fin dal 1982 sono vincolate come zone di rispetto. Queste zone di tutela paesaggistica già esistenti vengono inserite, con alcune correzioni di confine, nel piano paesaggistico rielaborato quali zone di rispetto. Torbiera bassa sulla malga Neves Le zone umide rivestono molteplici funzioni di ecologia paesaggistica. Esse arricchiscono il paesaggio, ma rappresentano soprattutto degli habitat preziosissimi per molte specie vegetali ed animali minacciate. Va citata anche la loro importanza per l’equilibrio idrico grazie alla loro funzione di serbatoio. Per questo motivo tutte le zone umide, anche se non sono appositamente vincolate come biotopo o monumento naturale, sono degne di essere conservate e non possono essere prosciugate. Le zone di rispetto comprendono le seguenti aree: - Il conoide molto esposto e ricoperto di prati presso il maso Wengen, che si estende ampiamente nel fondovalle. La zona di rispetto viene lievemente ridotta nell’ambito del sito del maso. - I prati fra la strada provinciale e Mairkirch onde garantire la libera visuale dalla strada sul Weiler con la bella chiesetta. Cono di deiezione presso Maierkirch AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol 7 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Ora, questa zona di tutela dovrà essere ampliata notevolmente. Anche i conoidi di deiezione non edificati visibili da lontano al di sopra dei masi Moar e Schneider sono previsti come zona di rispetto. - Un gioiello paesaggistico di primo ordine è l’ esposta collina della chiesa di Selva dei Molini. I prati della terrazza pianeggiante, che si estende verso ovest, arricchisce in modo notevole la valle dei Molini caratterizzata per il resto da strutture verticali. Questa zona di rispetto tutela pure i prati più preziosi nonché la libera visuale che si gode dalla strada provinciale sul Weiler Gruben con i suoi tradizionali edifici. I prati presso Gruben Anche qui la zona di rispetto dovrebbe essere estesa ad un conoide di deiezione esposto, vale a dire i prati ben visibili al di sotto del maso Großgasteiger, ed alla striscia di terreno paesaggisticamente molto varia situata lungo il torrente laterale, in cui si estendono strisce di bosco, pascoli con o senza alberi ad utilizzazione estensiva, siepi e muri a secco. - Attorno al centro di Lappago la valle si fa nuovamente più ampia. Su una esposta terrazza coltivata a prati vi sono raggruppati le case attorno alla chiesa. Il piccolo centro inserito nei prati intatti e fiancheggiato dalle scoscese coste della vallata offre un quadro paesaggistico ricco di contrasti. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Lappago Per i prati ad ovest di Lappago di Sopra, che risaltano particolarmente a livello paesaggistico, viene prevista una nuova zona di rispetto. Si tratta di un terreno con una geomorfologia molto mossa, con marcati rilievi ed avvallamenti prativi, che nel suo complesso è molto esposto ed è ben visibile da tutte le parti. Attraverso l’individuazione come zone di rispetto queste superfici dovrebbero essere possibilmente risparmiate da un’eccessiva opera d’edificazione e d’allacciamento di cavi. Nelle zone di rispetto vige un divieto assoluto di costruzione di nuovi edifici all’aperto. Solamente in un unico ambito parziale di queste zone di tutela segnato appositamente nella cartografia, per i progetti di costruzioni consentite, è prevista ancora l’autorizzazione da parte dell’Amministrazione provinciale. Si tratta di una zona che caratterizza in particolare modo il paesaggio ed è la collina della chiesa di Selva dei Molini e gli immediati dintorni. In queste zone di tutela paesaggistica, la coltivazione dei campi (inclusi i cambi colturali) non è sottoposta ad ulteriori limitazioni ed anche i lavori di miglioria, la costruzione di strade ed altro non sono vietati, per cui restano valide le relative disposizioni di legge. UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol 8 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Le aree di tutela proposte sono in gran parte preziosi fondi coltivati, per cui questa misura protettiva è molto importante per l’agricoltura. Effettivamente, l’edificazione e disgregazione di queste aree coltivate rappresenterebbe una perdita inestimabile per l’agricoltura. Attraverso l’individuazione di queste aree quale zona di rispetto viene sottolineata la priorità dell’utilizzazione agricola rispetto ad altri tipi di utilizzazione. La vegetazione umida esistente è composta principalmente di carice stellare (Carex stellulata) e lisca compressa (Blysmus compressus). Si è potuta osservare anche la presenza della rosalina (Drosera rotundifolia). Nei siti più aridi e soprattutto nel settore sudorientale, che a causa di immissioni di materiale da parte del torrente laterale presenta dei danni, nonché sui cuscinetti di spessi strati di torba si trovano anche abeti rossi e larici nani. Biotopo Bachlermoos Oltre alle paludi ricoperte di vegetazione esistono anche numerosi stagni che rappresentano un importante luogo di deposizione delle uova per gli anfibi. L’acqua della sorgente attraversa l’intera zona umida. Si tratta dell’unico sito umido degno di nota del fondovalle di Selva dei Molini. I siti più bassi della Val di Selva dei Molini sono estremamente poveri di zone umide, anche a causa delle particolarità topografiche della valle, che è stretta e a V, con pochissime zone pianeggianti nel fondovalle. Di conseguenza, questa palude riveste una particolare importanza. La sua estensione è relativamente limitata, ma in compenso si presenta in gran parte intatta e poco danneggiata. Il Bachlermoos si trova a circa 2 km ad ovest della località principale Selva dei Molini, sulla riva orografica destra del Rio di Selva dei Molini, nelle immediate vicinanze della segheria Großgasteiger. Si trova direttamente ai piedi delle pendici meridionali della Val di Selva dei Molini. Le fuoriuscite d’acqua ai piedi del pendio alimentano d’acqua la zona umida e proprio queste zone sorgive valorizzano ulteriormente questo biotopo. L’area protetta comprende, oltre al settore umido vero e proprio, anche un corso d’acqua che scorre accanto alla segheria Großgasteiger e sfocia ad est di essa nel Rio di Selva dei Molini. Anche questo corso d’acqua ha una particolare importanza ecologica. Si tratta dell’unico affluente laterale del Rio di Selva dei Molini utilizzabile per l’allevamento delle specie ittiche ivi esistenti, quali la trota fario, la trota marmorata ed il salmerino di fiume. Orchidea ad un bulbo (Herminium monorchis) AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol Il biotopo si estende, dunque, fino al Rio di Selva dei Molini e poiché nella sponda opposta del torrente principale esiste un interessante sito di orchidee, in cui compare anche la rara orchidea ad un bulbo (Herminium monorchis) ed altre specie di orchidee quali l’orchidea macchiata (Dactylorhiza maculata), la listera maggiore (Listera ovata), l’elleborine violacea (Epipactis atrorubens) e la coralline (Corallorhiza trifida), l’area protetta viene ampliata anche ad una stretta striscia di terreno sulla riva orografica sinistra del Rio di Selva dei Molini. 9 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige - il Flemmoos, una torbiera bassa di circa 2,5 ettari sulla malga Zösen, attraversata da due rivoletti a meandri ed in cui compare la rara genzianella stellata (Swertia perennis); da poco tempo sono state adottate delle misure volte a garantire una migliore umidificazione della palude. Monumenti naturali La maggior parte dei monumenti naturali già contenuti nel piano paesaggistico del 1982 viene riconfermata: - la cascata del Rastelbach che presenta sette salti, alta 75 m e la cascata Neves di 65 m, entrambe ben visibili; Flemmoos Cascata del Rastelbach - il lago Weng, il lago Seefeld, i laghi Passen, i laghi Seeberg e Seebergl, tutti laghi di montagna meravigliosi ed amate mete escursionistiche; Due alberi singoli – un frassino presso il maso Oberbacher ed un cirmolo presso il maso Weizgruber – nel nuovo piano paesaggistico non sono più previsti come monumenti naturali, dato che gli alberi non presentano le caratteristiche di monumenti naturali, né per età, né per dimensioni. Ciò non significa che questi alberi non abbiano più alcuna importanza paesaggistica. Anche senza individuazione come monumenti naturali, godono di una certa tutela. L’abbattimento di questi alberi, comunque, non è consentito senza la previa autorizzazione da parte delle autorità forestali o del sindaco. Viene previsto ex novo il monumento naturale Lappacher Klamm. Poco prima della loro congiunzione i rii Neves e di Zösen attraversano ciascuno una gola. Lago Seefeld AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol Entrambi i burroni sono accessibili attraverso un nuovo sentiero, per cui è possibile fare un’esperienza naturalistica e paesaggistica di forte impatto. Oltre alla selvaggia e romantica gola di Zösen, il burrone del Rio Neves ci sorprende anche con delle belle cascate in rapida successione. Qui l’acqua corrente ha dato nuove forme alla svettante roccia primaria ed ai piedi delle cascate si sono formati bacini di pregevole fattura. Zona di tutela per i minerali Tristenspitze La zona di tutela per i minerali Tristenspitze venne individuata già nel 1995 (decreto del Presidente della Giunta provinciale 7 marzo 1995, n. 339/28/1). A seguito di molteplici lamentele, soprattutto da parte dei contadini, sul modo di procedere dei raccoglitori di minerali, che provocava danni ai pascoli adiacenti la Tristenspitze, la raccolta dei minerali venne vietata. La zona di tutela interessa i due Comuni Selva dei Molini e Valle Aurina; ad ovest, sud ed est è delimitata AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft 10 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige dal confine boschivo superiore ed a nord dal sentiero escursionistico fra il lago artificiale di Lappago e la malga Göge. Da un punto di vista geomineralogico non si riscontra solo la presenza sia di rocce calcaree e silicatiche su spazi ristrettissimi, ma soprattutto la grande ricchezza di minerali. La cresta principale delle Alpi Aurine è costituita dai cosiddetti gneiss centrali; le montagne antistanti hanno come base un’altra formazione rocciosa della zona penninica, la copertura scistica, in cui sono inseriti anche calcare marmorizzato e dolomia. Nelle fessure della roccia metamorfica si trovano numerosi minerali, in parte molto pregiati: quarzo, periclino, adularia, apatite, rutilio, titanite, granato, calcite, ematite, epidoto, pirite ed altri. La Tristenspitze è conosciuta anche per le sue belle ametiste. Fino all’emanazione del divieto di raccolta di minerali, nel 1995, la zona ha fortemente risentito delle attività di ricerca di cristalli preziosi. In molti luoghi e modi, con queste attività, veniva violata la legge provinciale di tutela dei minerali e conseguentemente venivano provocati danni visibili al paesaggio. In molti punti, anche estremamente ripidi, lo strato di terra e roccia ha subito escavazioni, anche di dimensioni rilevanti, che ha prodotto grandi buche; lo strato di vegetazione non è stato ricomposto e neppure è stata ristabilita la conformazione particolare della zona, come invece sarebbe prescritto da suddetta legge. I danni paesaggistici sono particolarmente incisivi sulle pendici ripide, in gran parte ricoperte di prati alpini; qui gli scavi sono riconoscibili da lontano. Tali danni vengono resi notevolmente più evidenti dal colore rossiccio delle rocce presenti. Quando questa roccia rossiccia affiora in superficie, a causa del colore si distingue fortemente dai prati ed anche dalla roccia erosa che si trova già in superficie. La zona attorno alla Tristenspitze rappresenta, infine, un importante polo d'attraUFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol zione per gli escursionisti di montagna. Sia partendo dal lago di Lappago, che attraversando la forcella di Lappago ed il famoso sentiero Kellerbauer lungo il lago dei Covoni, situato in posizione paesaggisticamente amena, si giunge al rifugio Chemnitz. Seebergl e Tristenspitze A causa delle condizioni del luogo – pendici ripide, colore della roccia, zona ricreativa molto frequentata, pascoli alpini immediatamente adiacente alla regione rocciosa – gli interventi da parte dei raccoglitori di minerali, di cui sopra, sono insostenibili. La zona di tutela per i minerali Tristenspitze viene perciò inclusa nel piano paesaggistico del Comune di Selva dei Molini, al fine di continuare a tutelare quest’area da simili danni al paesaggio e dalle erosioni, nonché di preservarla dal totale saccheggio ad opera dei raccoglitori di minerali, mantenendo così inalterato per il futuro il suo importante ruolo per la mineralogia. AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft 11 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Elementi strutturali paesaggistici Tutte le vie lastricate (e i resti di esse), i muri a secco, ma anche gli argini in pietrame, i cespuglieti ed i boschetti sono tutelati, perché abbelliscono il paesaggio coltivato ed offrono un habitat ad un gran numero di specie animali e vegetali. Al patrimonio arboreo ed, in generale, al verde delle zone abitate spettano funzioni molto importanti. Lo spazio occupato dagli insediamenti umani aumenta continuamente e di conseguenza si accresce la necessità di lasciare alla natura il suo spazio anche in tali aree. Le aree verdi rappresentano un habitat naturale per numerose specie vegetali e animali e contribuiscono quindi alla conservazione della biodiversità. Altre funzioni importanti del verde sono la protezione dal vento e dai rumori, nonché il contenimento del livello di inquinamento (polvere e sostanze nocive). Ogni macchia di verde urbano rappresenta anche terreno non impermeabilizzato e quindi contribuisce a salvaguardare il livello della falda freatica ed a diminuire il deflusso superficiale dell’acqua piovana. Anche l’abitato viene caratterizzato decisamente dal verde esistente, ed in particolare gli alberi ad alto fusto saltano agli occhi. Il verde nelle zone abitate, in generale, influenza in modo sostanziale la qualità della vita dell’uomo ivi residente, tra i cui bisogni c’è anche un certo contatto con la natura. Per tali motivi il verde è da trattare con la necessaria precauzione. Per il taglio degli alberi nelle zone abitate, nonché degli alberi da frutto ad alto fusto e quelli ornamentali nel verde agricolo non è previsto il previo nulla osta da parte dell’autorità forestale. In questi casi, d’ora in poi, deve essere richiesta l’autorizzazione paesaggistica da parte del sindaco se le piante hanno raggiunto uno sviluppo in diametro del fusto superiore a 30 cm (misurato all’altezza del petto d’uomo). UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol I fossi di bonifica e i corsi dei torrenti, dal punto di vista della tutela naturale, rivestono una particolare importanza come habitat acquatici. Rappresentano importanti corridoi naturali. Soprattutto nelle zone più fortemente antropizzate la loro funzione ecologica è comunque in gran parte danneggiata in modo rilevante (a causa della cementificazione, il restringimento, il raddrizzamento, l’inquinamento idrico e le derivazioni d’acqua) e con ciò anche una flora e una fauna che sono legate a queste stazioni. Per gli anfibi, ma anche per altre specie animali in pericolo di estinzione, questi fossi possono rappresentare dei rifugi preziosissimi. Da non trascurare, infine, gli uccelli acquatici, 12 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige che soprattutto durante il periodo della nidificazione e della cova sono molto sensibili ai disturbi. E’ importante anche la presenza di una vegetazione ripariale intatta e spontanea che è parte integrante di qualsiasi corso d’acqua. Per questi motivi tutti i corsi d’acqua ed i fossi di bonifica – anche se si tratta di brevi tratti che non compaiono nella cartografia – non possono essere interrati o incanalati. Spesso i recinti rappresentano degli elementi importanti del paesaggio culturale modellato dall’uomo. È comunque importante utilizzare forme di recinzioni tipiche del luogo e rinunciare al filo spinato. Altrimenti le recinzioni vengono percepite come elementi di disturbo nel paesaggio. Wengsee AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol 13 Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige 4. Sviluppo e cura del paesaggio I vincoli bastano paesaggistici non Il presente piano rappresenta quasi esclusivamente uno strumento di tutela per singole zone e per certe specie animali e vegetali, per oggetti naturali e culturali ecc. Ma non basta solo tutelare. Il paesaggio è sottoposto ad uno continuo sviluppo che va pilotato. Soprattutto gli ambiti della cura e della valorizzazione del paesaggio (eliminazione di deficit di ecologia del paesaggio, rinaturazioni) hanno bisogno di ulteriori strumenti. Ciò riguarda sia il paesaggio coltivato, che l’area insediativa. Sono queste misure di tutela attiva del paesaggio, per le quali è particolarmente richiesta l’iniziativa delle autorità locali o degli agricoltori ed ha poco senso che queste misure vengano disposte dall’alto (come formalmente accade nel caso delle misure di tutela). stretto contatto con la popolazione facilita l’accettazione dei progetti da parte della popolazione stessa. Partecipazione dei cittadini e informazione Per la realizzazione di misure di cura del paesaggio è molto importante la partecipazione dei cittadini. Uno sviluppo sostenibile del paesaggio può riuscire solo se le misure previste vengono sorrette dalla popolazione. Perciò è importante che, sia nella predisposizione che nella realizzazione di un piano paesaggistico vengano coinvolti, anche tramite gruppi di lavoro, tutti i fruitori del territorio, al fine di eliminare possibili conflitti di utilizzo. Nell’ambito della tutela della natura è importante anche l’informazione generale e le delucidazioni, dato che l’uomo rispetta e tutela solo ciò che conosce! Progetto di sviluppo paesaggistico per il Comune L’elaborazione delle linee guida natura e paesaggio o del progetto di sviluppo paesaggistico rende possibile la partecipazione attiva del Comune allo sviluppo paesaggistico. Anche l’inventario paesaggistico, il regolamento del verde urbano, il piano di gestione del verde per le aree insediative o il programma per la gestione del paesaggio culturale contribuiscono ad un miglioramento del lavoro di tutela della natura e del paesaggio all’interno del Comune. Infine, essendo state ampliate le competenze decisorie del Comune, nelle amministrazioni locali è richiesta una maggiore competenza tecnica. Per la tutela della natura e del paesaggio il Comune rappresenta un ambito di attività molto interessante: da una parte vi si formano importanti decisioni definitive e preliminari su tutti i progetti, dall’altra lo AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Importanti aree d’interazione fra gli utilizzatori del territorio e la tutela del paesaggio (fonte: Linee guida natura e paesaggio in Alto Adige) Misure di promozione Un ulteriore strumento per la cura del paesaggio è rappresentato dalle misure di promozione. La Provincia autonoma di Bolzano, tramite il regolamento CE 1257/99, elargisce premi per la cura del paesaggio a favore di un’agricoltura UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol 14 ecocompatibile. Così esistono premi per la lavorazione e la cura di prati di montagna ricchi di specie, di prati magri, di prati alberati di larici, per i cespugli e per la rinuncia al pascolo nelle torbiere. In collaborazione con l’autorità forestale, il Comune può intervenire, affinché ci si avvalga in modo maggiore di questi incentivi. Inoltre, sono previsti anche contributi per la conservazione e la cura di elementi paesaggistici, quali i tetti in scandole e in paglia, i recinti tradizionali, i muri a secco nonché ulteriori testimonianze di architettura contadina. Rientrano in questo ambito altre misure di tutela del paesaggio (ad es. l’eliminazione di recinti di ferro, la posa sotterranea degli impianti a cielo aperto, la creazione di stagni di anfibi, la rinaturazione dei corsi d’acqua precedentemente regimentati ecc.) nonché progetti di didattica ecologica. Linee guida natura paesaggio in Alto Adige Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige l’importanza per la tutela della natura, i rispettivi problemi e conflitti, le finalità di utilizzo, le finalità di tutela risp. di rappresentazione e le misure necessarie. Perciò, per il lavoro quotidiano di tutela della natura e del paesaggio all’interno dei comuni, proprio questa parte del piano di settore può rappresentare un ausilio interessante. e Le linee guida natura e paesaggio in Alto Adige – il piano di settore LEROP nell’ambito della natura e del paesaggio – contengono direttive generali e strategie di attuazione per la salvaguardia a lungo termine del paesaggio altoatesino quale spazio naturale, di vita ed economico. La sola autorità di tutela del paesaggio non riesce a raggiungere questo obiettivo. Si deve riuscire a coinvolgere in questo compito tutti i settori che fruiscono del paesaggio (agricoltura, attività forestale, idrologia, turismo, tempo libero e ricreazione, urbanistica). Suddetto piano analizza ampiamente i punti di contatto fra i vari fruitori del paesaggio, i possibili potenziali di conflitto come anche gli interessi comuni. Inoltre, nelle linee guida natura e paesaggio in Alto Adige sono rappresentati gli strumenti e le strategie di tutela della natura e del paesaggio. Il piano di settore fornisce anche una rappresentazione del paesaggio altoatesino in varie fasce paesaggistiche; per ciascuna di esse ne vengono descritti AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft Secondo le linee guida natura e paesaggio in Alto Adige il territorio comunale di Selva dei Molini va attribuito a quattro fasce paesaggistiche. In seguito vengono elencate queste quattro fasce con le misure di gestione previste dal piano di settore, tese verso un’attiva tutela del paesaggio: a) Fascia paesaggistica – Insediamenti Provvedimenti: • • evitare la dispersione degli insediamenti; realizzazione corretta delle case (integrazione nel paesaggio e negli insiemi esistenti, scelta del materiale, utilizzo dell’acqua piovana, evitare di sigillare il terreno, infiltrazione delle acque piovane ecc.); UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio Autonome Provinz Bozen - Südtirol • • • • • • • 15 • mantenimento e creazione di aree verdi (fra cui anche rinverdimenti di tetti e facciate) e cura del verde secondo criteri di naturalità; • • mantenimento degli elementi ecologici degli insediamenti e loro collegamento con il territorio circostante attraverso siepi, viali ecc.; • piani ecologici di attuazione e di recupero; predisposizione di piani di gestione del verde; • elaborazione di un regolamento del verde urbano; • sviluppo della rete di percorsi pedonali e delle piste ciclabili; creazione di zone ricreative attraenti. b) Fascia paesaggistica agricole di montagna – • Zone • • • • • • • • mantenimento delle forme colturali tradizionali e adattamento graduale della concentrazione del bestiame; • riduzione del grado di intensità tramite incentivi con premi per il mantenimento e la cura del paesaggio; sovvenzioni per il mantenimento e la cura di elementi paesaggistici (siepi, muri a secco, argini in pietrame, steccati ecc.); • eliminazione degli incentivi per modifiche del terreno, eliminazione di elementi strutturali rilevanti per il paesaggio, prosciugamento di siti umidi, irrigazione di siti aridi; • • verifica degli incentivi alla costruzione di allacciamenti viari; disciplina del pascolo boschivo in base alle caratteristiche dei siti; • tutela idrica (sistemazione ecologica dei rii, rivitalizzazione, regolamento sull’utilizzo del liquame, zone di tutela idrica ecc.); • determinazione paesaggisticamente compatibile della capacità ricettiva delle strutture turistiche; • predisposizione di inventari paesaggistici e di piani per la valorizzazione del paesaggio rurale. • Provvedimenti: SK gestione seminaturalistica; determinazione di provvedimenti di mantenimento e cura dei margini boschivi (incentivi); mantenimento delle forme tradizionali di utilizzo molteplice del bosco (ad es. pascolo boschivo); determinazione del corretto fabbisogno di strade forestali con rispettiva salvaguardia dell’ambiente; determinazione ed attuazione dei piani di abbattimento degli ungulati e abbandono della pratica di foraggiamento degli ungulati; limitazione dell’ampliamento di zone sciistiche e limitato impiego di cannoni da neve. Provvedimenti: c) Fascia paesaggistica – Bosco • estromissione di zone sensibili per la tutela di specie minacciate (ad es. rapaci); d) Fascia paesaggistica – Ambiente alpino ed alte quote Provvedimenti: • Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige mantenimento dell’alpeggio tradizionale con un adattamento graduale delle intensità d’utilizzo (adeguamento della densità dei capi di bestiame); gestione dell’utilizzo tramite un sistema di incentivi all’agricoltura orientato verso l’aspetto ecologico; eliminazione degli incentivi alle modifiche paesaggistiche ed alle opere di prosciugamento; predisposizione di inventari paesaggistici e di piani per la valorizzazione del paesaggio rurale; mantenimento e rigenerazione di ampie torbiere, tutela di tutte le torbiere esistenti e delle loro associazioni vegetali generatrici di materiale morboso; limitazione dell’ampliamento di zone sciistiche e dell’impiego di cannoni da neve; utilizzo del bene idrico pubblico risp. regolazione idrica secondo criteri ecologici (ad es. misure di sicurezza di ingegneria biologica); regolazione mirata del flusso dei visitatori (costruzione di sentieri su tronchi d’albero attraverso le torbiere, recinzione di settori critici, individuazione di idonei percorsi equestri, individuazione di zone di rispetto per la fauna selvatica). mantenimento delle associazioni di bosco come obiettivo generale e individuazione di zone di tutela per boschi rappresentativi; G:\Konrad\LANDSCHAFTSPLÄNE\berichte\selvadeimolini_OOW.doc AMT FÜR LANDSCHAFTSÖKOLOGIE Abteilung 28 - Natur und Landschaft UFFICIO ECOLOGIA DEL PAESAGGIO Ripartizione 28 - Natura e paesaggio