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Cuccioli_036-067_IT.indd 36 25-05-2009 9:19:27 Dopo aver preparato e raccolto tutta l’attrezzatura, caricato le batterie della macchina fotografica ed eseguito lo studio preliminare, è il momento di incontrare l’animale. Nonostante tutti i preparativi (e sia che tu abbia anni di esperienza o che questa sia la tua prima sessione) resterai spesso sorpreso dalle imprevedibilità del mondo animale. Nel mio caso, conservo ancora nella memoria alcuni dei loro nomi: Edna, Alfie e Daisy Dumps, solo per nominarne alcuni. Erano tutti animali dal carattere unico e fuori da ogni schema. Di sicuro mi hanno insegnato molto! In altre parole, non dare mai nulla per scontato e sii pronto a essere sorpreso a ogni nuovo lavoro. S cattare Cuccioli_036-067_IT.indd 37 25-05-2009 9:19:32 A ll’arrivo Al momento dell’incontro con l’animale, è meglio tenere l’attrezzatura in macchina, dove l’animale non può vederla. Se l’animale non viene a salutarti di sua iniziativa, fai altre domande al padrone sul suo carattere. Può essere che l’animale non ami certi suoni, l’essere accarezzato o cose del genere. Sconsiglio di guardare subito l’animale negli occhi In generale, con i cani e i gatti, la tecnica che adotto è di girare loro intorno lentamente, parlare a voce bassa, e magari accarezzarlo quando e se lo ritengo il momento giusto. Ti sconsiglio di guardarlo subito dritto negli occhi; aspetta invece di essere considerato un amico di famiglia. Di certo non vanno mai fissati a lungo negli occhi. Potresti salutarlo abbassandoti al suo livello, soprattutto se si tratta di un animale da salvataggio: in questo modo riduci la minaccia di una figura dominante. È una tecnica che funziona bene anche con gli animali che hanno subìto maltrattamenti e tendono quindi a fidarsi poco di chi non conoscono. Assumendo una posizione più sottomessa nei confronti dell’animale potresti aumentare le possibilità di diventare suo amico nel corso della sessione. Un altro aspetto chiave di questa parte del lavoro è osservare la relazione tra l’animale e il suo padrone. Per esempio, l’animale gli resta vicino mentre si muovono intorno alla casa? Risponde bene agli ordini del padrone? È giocherellone, ubbidiente? La tua conoscenza delle varie razze di cani e gatti ti tornerà utile in questa fase, ma non dare mai nulla per scontato. L’obiettivo delle presentazioni è stabilire se un certo tipo di scatto può essere o meno possibile per quell’animale. Inoltre, se il padrone ha chiesto una foto di gruppo dei suoi tre o più cani, cerca di scoprire tutto quello che puoi sull’interazione tra loro. Probabilmente il padrone saprà quale cane è il capobranco, qual è il più difficile da fotografare e per quale motivo. Anche se devi fotografare delle cavie, può essere necessario porsi lo stesso tipo di problema. Una cavia è più docile delle altre? Stanno dove li colloca o tendono a muoversi dopo pochi secondi? Naturalmente, più animali ci saranno in una stessa foto maggiore sarà il numero di problemi che possono insorgere, quindi prepara una bella scorta di memory card e confida nel fatto che si creerà un qualche tipo di magia. A sinistra: per la tua sicurezza, informati bene da dove entrare quando arrivi e il grado di rischio a cui sei sottoposto. Pagina accanto: ho ottenuto questa immagine distraendo i tre Yorkshire e dicendo al padrone di stare dietro di loro, dentro la porta. I cani potevano scattare in avanti da un momento all’altro, così ho chiesto di tenerli al guinzaglio, che ho poi eliminato in seguito con Photoshop. Questa possibilità fornita dall’era digitale è interessante, anche se non è sempre ideale da usare perché richiede un sacco di tempo. SCATTARE Cuccioli_036-067_IT.indd 38 25-05-2009 9:19:34 ALL’ARRIVO Cuccioli_036-067_IT.indd 39 25-05-2009 9:19:39 L a scelta dell’ambiente Fatte le presentazioni e supponendo di essere stato accettato dall’animale (o perlomeno tollerato), devi stabilire il piano d’azione che partirà quando estrarrai la macchina fotografica. Il livello di addomesticazione è importante: i gatti domestici e gli animali abituati a stare in gabbia dovranno generalmente essere fotografati in casa. I cavalli spesso hanno un proprio campo o una stalla, o possono essere trasportati in aree più aperte, magari allo scopo di scattare una foto con il cavallerizzo. Generalmente i cani garantiscono una maggiore flessibilità rispetto agli altri animali, perché possono essere trasportati senza troppi problemi e fotografati in una varietà maggiore di ambientazioni. È importante consultare il padrone per scegliere la destinazione a lui più gradita. Non dare nulla per scontato: l’animale potrebbe avere problemi di cuore, essere intollerante alla presenza di altri animali o uomini, o avere altri problemi che tolgono opzioni dalla tua lista. Si tratta comunque di un problema che andrebbe affrontato in fase di pianificazione. I gatti e i piccoli roditori vengono generalmente fotografati nei pressi del loro ambito domestico. Partendo da un’ampia lista, di seguito troverai alcune ambientazioni all’aperto, opzionabili per una sessione di fotografia, e alcuni dei problemi che in esse si potrebbero verificare. Le case possono essere una fonte tanto di opportunità quanto di problemi L’idea di fotografare questi due cocker davanti a un edificio coperto di graffiti voleva dare l’effetto di un’ambientazione urbana. Se guardi con attenzione, noterai che il cane di sinistra stringe tra i denti una piuma che il padrone non è riuscito a rimuovere per via del carattere cocciuto dell’animale. SCATTARE Cuccioli_036-067_IT.indd 40 25-05-2009 9:19:40 BOSCO L’illuminazione può essere limitata, a seconda della densità degli alberi. I cani colorati verranno fotografati bene nei boschi più fitti, anche se probabilmente la luce limitata ti permetterà di fotografare solamente gli animali più ubbidienti. Gli scatti in movimento sono problematici perché richiedono una maggiore velocità dell’otturatore. CAMPAGNA APERTA Qui l’illuminazione potrebbe essere abbondante e offrire un ampio raggio di opportunità, da ritratti a scatti in movimento. Non dimenticare di verificare i permessi necessari, le strade di campagna circostanti, la presenza di bestiame nei paraggi e di non regolare l’esposizione in base al cielo anziché al soggetto. SPIAGGIA SABBIOSA Un’ambientazione potenzialmente fantastica per fotografare cani e cavalli grazie alla presenza dell’acqua, degli spazi aperti e della varietà di colori della sabbia (asciutta, luminosa o solcata da pozze di riflessi). È preferibile scegliere una spiaggia meno frequentata perché troverai meno persone e altri animali a distrarre il tuo soggetto. CITTÀ Potresti dover tenere i cani al guinzaglio, ma la varietà di sfondi, colori e strutture possono offrire molto in termini di creatività. Qualunque cane dovrà abituarsi a luoghi potenzialmente affollati; i gatti potrebbero trovarsi decisamente più a proprio agio nella zona residenziale a cui sono già abituati. PARCO Un’ambientazione molto apprezzata dai padroni dei cani, ma che potrebbe riservare notevoli distrazioni, come per esempio altri cani liberi dal guinzaglio. Le zone meno frequentate e più silenziose di un parco, invece, potrebbero offrire numerosi spunti e sfondi per scattare ritratti di animali, soprattutto quando il paesaggio viene fotografato di proposito fuori fuoco. In alto: lo spazio aperto esemplificato da questa spiaggia sabbiosa è spesso l’ideale per fotografare un cane in movimento. Si riesce quasi a percepire la gioia nell’espressione di questo Jack Russell mentre corre verso la macchina fotografica. In basso: in questo caso lo sfondo esalta il colore della pelliccia del pastore tedesco. La tonalità dei colori e la differenza di contrasto sono sufficienti a non far confondere il cane con lo sfondo, ma l’occhio è comunque attratto dalle zone più scure, come gli occhi dell’animale. LA SCELTA DELL’AMBIENTE Cuccioli_036-067_IT.indd 41 25-05-2009 9:19:42 L a scelta dell’ambiente (continua) CASA Questo ambiente offre un’infinità di occasioni, a seconda della luce, della disposizione dei mobili, delle suppellettili e della tappezzeria. Controlla che lo spazio o l’illuminazione non siano troppo limitati per il tipo di foto che vuoi scattare. Le case luminose e in buone condizioni possono offrire tante possibilità quanti problemi. In questi casi è essenziale disporre di un’attrezzatura che sopperisca ai limiti di una scarsa illuminazione. CORTILE Il cortile in questione è ben tenuto, colorato, con l’erba tagliata con cura? Oppure ha un aspetto quasi selvatico, trascurato, con l’erba lunga e una muratura consumata dalle intemperie? La cosa ha poca importanza, purché l’animale che devi fotografare lo conosca bene e si senta rilassato al suo interno. In molti casi i cortili conservati in modo poco ossessivo sono quelli dove gli animali si sentono più a loro agio. Una volta scelto di scattare le foto in cortile, bisogna selezionare una eventuale posizione al suo interno. Questo significa prenderne in esame la luce, gli sfondi, i sentieri, lo spazio in cui è possibile lavorare, gli elementi di distrazione e l’animale in questione. Selezionando un determinato punto non potremo avere la certezza che l’animale sia d’accordo, naturalmente. Per esempio, questi potrebbe preferire accovacciarsi di fronte a un caldo termosifone all’interno della casa. In questi casi il padrone può rivelarsi un eccellente assistente. Allo stesso tempo, però, dovrà attenersi a determinate regole se vuole partecipare alla sessione di foto, ma di queste parleremo in seguito. Per ora consideriamo gli ambienti al chiuso, che possono essere molto più impegnativi degli spazi aperti, almeno per quanto riguarda le condizioni di luce. SCATTARE Cuccioli_036-067_IT.indd 42 25-05-2009 9:19:47 All’estrema sinistra: questo gattino era molto sospettoso verso gli sconosciuti che si avvicinavano alla sua casa e sarebbe scappato al primo scattare del flash. Il camino alle sue spalle è un forte contributo alla composizione dell’immagine (ƒ1,8, 1/250, 75mm). A sinistra: questo levriero ha impiegato quasi 45 minuti prima di sentirsi tranquillo intorno a me, soprattutto quando reggevo la macchina fotografica. Lo sfondo appare particolarmente colorato grazie al muro alle sue spalle, ma la profondità di campo fa sì che lo sguardo dello spettatore resti fisso sul soggetto. A destra: la luce che si diffonde su questo tratto di bosco e il sentiero che l’attraversa cambieranno notevolmente la propria illuminazione durante il giorno, mano a mano che cambia la posizione del sole e compaiono eventuali nuvole. ILLUMINAZIONE AL CHIUSO PERICOLI Esplora le stanze disponibili e controlla l’intensità della luce fornita da fonti naturali e artificiali. Valutane l’intensità, la qualità e la direzione. Fai degli esperimenti con tutte le fonti di luce artificiali che hai a disposizione ed esegui alcuni scatti di prova per verificare come funziona il bilanciamento del bianco della tua macchina fotografica. Allo stesso modo, verifica se c’è un modo migliore di sfruttare la luce naturale di ogni stanza spostando le tende o aprendo le porte. Può sembrare un’informazione ovvia, ma nella confusione del momento è incredibile quello che ci si può dimenticare, soprattutto se si è concentrati sull’animale. Se l’animale non è abituato a stare in una stanza in particolare, potrebbe sentirsi a disagio o essere spinto a curiosare dappertutto. Stabilita una stanza, assicurati che da essa vengano rimossi tutti gli elementi potenzialmente pericolosi. Per esempio, ci sono dei buchi nelle assi del pavimento in cui potrebbe cadere un criceto? C’è del veleno per topi negli angoli o sul davanzale di una finestra? Il padrone di casa saprà rispondere facilmente a queste domande. ARREDAMENTO E OGGETTI Mano a mano che esplori le stanze, cerca di collocare mentalmente l’animale in ciascuna di esse. I suoi colori gli permetteranno di stagliarsi davanti a determinati mobili o verrà smorzato da tinte troppo simili alle sue? Quanto è possibile modificare il punto di vista spostandoti all’interno della stanza? È possibile eliminare elementi di distrazione o colori cambiando posizione? È possibile spostare i mobili o perlomeno usarli per nascondere gli elementi di distrazione? Se sei in casa di qualcun altro, ovviamente, dovrai prima chiedere il permesso. Fai attenzione a spostare oggetti antichi, delicati e via dicendo. Infine, c’è spazio sufficiente per sistemare te, l’animale ed eventualmente il padrone? ALL’APERTO Le considerazioni da fare per gli ambienti all’aperto sono le stesse per gli ambienti al chiuso. Bisogna prendere in considerazione la luminosità, le tonalità dei colori, le potenziali angolazioni e gli sfondi. Allo stesso modo, è necessario valutare anche i potenziali pericoli. IN CONCLUSIONE Con una esplorazione preliminare dovresti essere in grado di stabilire i punti di forza e di debolezza di un determinato ambiente prima che l’animale vi entri. Se devi fotografare un gatto molto vivace che non si ferma per più di un minuto nella stessa stanza, almeno saprai in anticipo quali sono le angolazioni, gli sfondi e le esposizioni migliori da usare. LA SCELTA DELL’AMBIENTE Cuccioli_036-067_IT.indd 43 25-05-2009 9:19:50 L ’ animale L’ultima cosa che ti resta da prendere in considerazione è il carattere e il livello di ubbidienza dell’animale. Si accorge di te o del padrone, vi presta attenzione solo quando vuole lui o è sempre molto ricettivo? Alcuni animali reagiscono solo davanti alla presenza del cibo. Non è strano, però, trovare un coniglio addestrato che sia molto più ubbidiente di un vivace Yorkshire. Il padrone ti fornirà tutte le informazioni necessarie per comprende al meglio l’animale e le sfide che il suo carattere può riservare. Nel corso degli anni ho avuto a che fare con numerosi tipi di temperamento e livelli di ubbidienza, e sono proprio questi aspetti a rendere la fotografia degli animali interessante e affascinante. Il comportamento degli animali non finisce mai di sorprenderti, indipendentemente da quanto pensi di conoscere una determinata razza. I seguenti esempi servono a spiegare cosa intendo dire grazie a una serie di episodi realmente accaduti. PARCO PUBBLICO Isla, un incrocio tra cocker e labrador, era un cane molto felice con un discreto livello di ubbidienza (tranne, forse, quando vedeva uno scoiattolo). Aveva una lingua molto lunga e scodinzolava continuamente. Aveva un pelo in ottime condizioni ed era abituata a farsi fotografare. Il suo comportamento e il disinteresse nei confronti degli altri cani mi hanno permesso di fotografarla senza problemi nella maggior parte dei casi. Sia i labrador sia i cocker amano molto l’acqua e, come dimostra chiaramente una delle foto, Isla non ci ha messo molto a trovare l’unica pozza d’acqua nel parco. Questa serie di immagini dimostra la varietà di scatti realizzabili in un comunissimo parco. SCATTARE Cuccioli_036-067_IT.indd 44 25-05-2009 9:19:53 L’ANIMALE Cuccioli_036-067_IT.indd 45 25-05-2009 9:19:58 L ’ animale (continua) IL VILLAGGIO DELLE CAVIE Questo villaggio di cavie è uno scatto molto diverso e impegnativo. Per prima cosa ho chiesto il permesso di entrare nel villaggio delle cavie e di sdraiarmi in modo da riprendere la scena orizzontalmente. Per questo motivo ho dovuto indossare delle protezioni sugli abiti, perché non mi sono sdraiato solo sulla segatura e sul fieno. Al primo movimento improvviso le cave si sarebbero spaventate e sarebbero corse dentro le proprie casine. Questo mi imponeva di restare del tutto immobile. Le cavie erano sia a pelo corto sia a pelo lungo, ed entrambe le razze tendevano a stare in gruppo ogni volta che si sentivano nervose, ma si allontanavano le une dalle altre in presenza di cibo e di una situazione tranquilla. SCATTARE Cuccioli_036-067_IT.indd 46 25-05-2009 9:19:59 GATTO Cassie, una gatta di razza mista, era solita salutare gli sconosciuti prima di sparire in un’altra stanza o all’esterno. Come molti gatti, non sapeva però resistere al tepore della casa o a inseguire un oggetto come fosse un topo, ruolo giocato in questo caso da una palla di carta stagnola. L’ANIMALE Cuccioli_036-067_IT.indd 47 25-05-2009 9:20:04 T re classi Divido spesso gli animali in una di queste tre classi: ubbidiente, semi-ubbidiente (quelli con l’udito selettivo) e quelli che definisco indipendenti. A quali di queste categorie appartiene l’animale che devi fotografare? In alcuni casi compaiono aspetti di tutte e tre le categorie, a seconda di quanto sono affamati. Il cibo può cambiare in un istante la loro categoria di appartenenza, persino per il più indipendente degli animali: il pesce rosso. Per alcuni il gruppo sarà abbastanza ovvio: Ubbidiente: un cane ben addestrato abituato a esibirsi in spettacoli o un cane della polizia tende a seguire i comandi impartiti grazie al lungo addestramento ricevuto. Semi-ubbidiente: un gatto opportunista, che tende a ubbidire maggiormente in presenza di cibo. L’animale in questione può avere un carattere molto forte o farsi distrarre facilmente. Una buona parte dei cani che fotografo tendono ad appartenere alla categoria di quelli con “l’udito selettivo”. Indipendente: un gatto selvatico, un cucciolo molto piccolo o un topolino. Qualunque animale che non sia in grado di riconoscere il proprio padrone. Quando si fotografano animali ubbidienti, naturalmente, si ha più tempo per compiere al meglio le proprie scelte (la posa in cui mettere l’animale, lo sfondo, l’illuminazione e le impostazioni della macchina fotografica). In questo modo è facile anche ottimizzare i tempi all’interno di una sessione e realizzare scatti sempre più rifiniti. Purtroppo, sono pochi gli animali che rientrano in questa categoria, ma sono comunque ottimi compagni di lavoro. Se un trucchetto non dà i risultati sperati, assicurati di avere un piano B e anche un piano C Gli animali semi-ubbidienti hanno normalmente bisogno di essere persuasi, o con del cibo o con altri mezzi che spingano l’animale a stare in una determinata posizione o a guardare in camera per quella frazione di secondo necessaria allo scatto. A volte avrai a disposizione soltanto un istante, quindi dovrai essere sicuro di avere l’angolazione giusta e le impostazioni della macchina regolate sui valori ideali. La psicologia gioca un altro ruolo fondamentale nel processo di Per conquistarmi l’attenzione del micio ho dovuto fare un rumore davvero strano con le labbra: imbarazzante, forse, ma se serve a ottenere il risultato... SCATTARE Cuccioli_036-067_IT.indd 48 25-05-2009 9:20:05 persuasione, e se per attirare l’attenzione dell’animale dovrai metterti a saltare o a correre in cerchio, non esitare a farlo. Quando fotografi gli animali devi mettere da parte ogni senso di vergogna, perché può darsi che qualcuno ti veda da lontano e non capisca perché ti dimeni in quel modo. Questa eventualità non deve trattenerti dal provare qualunque trucco per ottenere quello che vuoi: l’attenzione dell’animale. Con gli animali più indipendenti risparmierai sulla quota della palestra, perché potresti dover inseguire un cane o un gatto per tutto il pomeriggio. Molti felini appartengono a questa categoria e spariscono senza alcun preavviso. La chiave per fotografare questo tipo di animali è scoprire una ciclicità nel loro comportamento, posizionarsi di conseguenza e attendere con pazienza. La sessione di foto può trasformarsi in un vero e proprio appostamento. Per esempio, i cani indipendenti tenderanno a correre via dal padrone non appena verranno lasciati liberi in uno spazio aperto come un parco o una spiaggia. Normalmente, poi, torneranno di corsa per un istante prima di sparire nuovamente. In una situazione del genere preferisco catturare l’indole indipendente del cane anziché lottare per realizzare uno scatto all’animale seduto. Comunque, se il cliente vuole una foto di questo tipo, allora potresti essere costretto a fotografare il cane al guinzaglio ed eliminare in seguito il dettaglio grazie a Photoshop. Pertanto la strategia per scattare foto è estremamente variabile e verrà trattata nei prossimi capitoli del libro. A destra: Fly, un border collie ben addestrato aspetta gli ordini del padrone e mostra un’eccellente livello di ubbidienza. A sinistra: è stato possibile scattare un ritratto a questo vivace cucciolo di labrador solo quando la stanchezza ha avuto la meglio sulla sua indole giocosa. TRE CLASSI Cuccioli_036-067_IT.indd 49 25-05-2009 9:20:09