Sandrine Pillon è nata a Ginevra il 27 settembre 1964. Quell
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Sandrine Pillon è nata a Ginevra il 27 settembre 1964. Quell
Sandrine Pillon è nata a Ginevra il 27 settembre 1964. Quell’autunno, iridescente, fu lo scrigno delle sue future creazioni. Già da piccola, le piace fare piccoli lavori manuali, immaginare forme e respirare gli odori del mondo. Quel richiamo dei sensi verso la vita la conducono più tardi a lavorare il suo olfatto partecipando alla creazione di fragranze per la profumeria e la cosmetica. Indi, il mondo dei colori cambia il suo destino. Parigi fu per lei la scuola del Trompe-l’oeil. Viaggi attraverso l’Europa e al di là dei mari per realizzare una pittura illusionistica. Venne dopo la scuola del vero a Firenze dove maestri intrisi di tradizione le insegnano le tecniche del Rinascimento. Quei regali invadono il suo universo. Perciò, nella Valtellina il luogo in cui vive di solito, Sandrine disegna e dipinge la storia degli uomini incontrati per caso sui sentieri. Di fronte a lei, dei lineamenti, dei visi e delle mani modellati da gioie e sofferenze. Questi momenti intensi, ricchi di emozioni nuove, lei li immortala intervistando e filmando pezzi di vita. Scaturirà la sua pittura che non si darà tregua sin quando non riuscirà a fermare il ricordo nel opera. Quelle scintille di vita suscitano in lei il desiderio di creare ancora e in modo diverso; creazioni in cui materie, forme e colori si confondono per la gioia del inventare. Crea delle borse, piccole, preziose. Delle borsette d’amore, è cosi che lei le chiama. Sono l’espressione di tutte le emozioni raccolte lungo il suo cammino. Questi piccoli bagagli sono dei pezzi unici. Su di essi vengono dipinti motivi decorativi o astratti. Carta stampata intelata, perle nobili, pittura in rilievo. Tessuti ricamati, sculture di ceramica e di legno danno un senso di concretezza alla prima visione dell’oggetto. Ognuno è così diverso dall’altro che l'artista li nomina affinché, così personificati, possano prendere il via verso mani innamorate, amanti del bello. Sono capolavori di pazienza a portarla verso un nuovo sentiero creativo. Scatoloni di pizzi e merletti creati da mani operose di orfane, lasciati al buio in soffitta per tanti anni. Un dono da un'amica che sarà per Sandrine una folgorazione . Sono punti infinitesimali accolti come un lascito a deciderla di unire la propria arte per ridare vita a quei mirabili lavori esprimendo gratitudine alle mani invisibili che li hanno creati, sarà la purezza della porcellana a sposarli per riportarli alla luce invitandoci a farsi domandi sul mondo delle nostre credenze. In qualche pezzi sono inserti dei video che fanno il legame fra l'ispirazione e le percezione del mondo.