Comunicato stampa

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Medienmitteilung – Communiqué aux médias – Comunicato stampa – Media release
Marchio Svizzera, fra croce e delizia
Il Forum politico della Confederazione ospita una mostra dedicata
all'utilizzo del «marchio Svizzera» e al progetto di legge Swissness
nella Torre delle prigioni a Berna
Berna – 9 marzo 2010 Il 18 novembre 2009 il Consiglio federale ha adottato il messaggio
concernente il progetto legislativo «Swissness». Il progetto migliora la protezione
dell’indicazione di provenienza «Svizzera» e della croce svizzera a livello nazionale e
agevola l’applicazione del diritto all’estero, creando così le basi affinché il valore del
«marchio Svizzera» sia preservato anche in futuro. La revisione ha suscitato anche
qualche controversia e la mostra «Marchio Svizzera, fra croce e delizia», organizzata
presso il Forum politico della Confederazione, offre la possibilità di approfondire
ulteriormente l'argomento. In occasione di una conferenza stampa nell'ambito
dell'inaugurazione della mostra tenutasi il 9 marzo 2010, l'Istituto Federale della Proprietà
Intellettuale e la Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf hanno presentato la
prevista revisione di legge.
«Swissness» - Protezione della designazione «Svizzera» e della croce svizzera
I prodotti e i servizi svizzeri godono di un'ottima reputazione in patria e all'estero, dove sono
considerati particolarmente affidabili e qualitativamente ineccepibili. Di conseguenza il
consumatore è disposto a pagare prezzi comparativamente più elevati per i prodotti e i servizi
svizzeri. Il valore aggiunto della provenienza svizzera può rappresentare fino al 20% del prezzo
di vendita dei prodotti tipicamente svizzeri, dei prodotti agricoli, degli alimentari e di determinati
beni al consumo destinati all'esportazione - per gli orologi e i beni di lusso la quota è ancora
maggiore. Tuttavia, l'indicazione di provenienza svizzera può essere sfruttata anche in ambiti
che non sono considerati tipicamente svizzeri. Pertanto un numero sempre maggiore di aziende
utilizza il «marchio Svizzera» come co-brand per incrementare gli utili. Alcune aziende
approfittano legittimante del valore aggiunto così generato, ma è in aumento anche il numero
degli abusi e degli approfittatori desiderosi di mettere le mani su parte dei profitti. La prevista
revisione di legge ha lo scopo di meglio disciplinare l'utilizzo del «marchio Svizzera»
prevedendo anche misure tese a lottare contro gli abusi in patria e all'estero.
Marchio Svizzera, fra croce e delizia - L'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
organizza una mostra sull'utilizzo del «marchio Svizzera» nel Forum politico della
Confederazione nella Torre delle prigioni di Berna.
Con esempi concreti la mostra illustra le lacune attuali e si chiede cosa contraddistingua un
prodotto o un servizio svizzero (vedi allegato). La mostra, aperta al pubblico dal 10 marzo al 26
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giugno 2010, approfondisce i contenuti della revisione e spiega perché sia indispensabile per il
nostro Paese proteggere meglio il «marchio Svizzera» e la sua buona reputazione.
A margine della manifestazione vengono proposte otto occasioni di discussione e
approfondimento dedicate ai contenuti della revisione e al tema Swissness in generale (v.
programma allegato). La notte dei musei di venerdì 19 marzo rappresenterà sicuramente un
momento saliente. A cadenza oraria l'apprezzato presentatore radiofonico e televisivo Röbi
Koller chiederà a una serie di illustri ospiti di definire Cosa è tipicamente svizzero? Tra gli altri
interverranno Pascale Bruderer, Presidente del Consiglio nazionale, Dany Ryser, allenatore dei
campioni del mondo della nazionale U17 e altri esponenti di spicco del mondo della politica e
dell'economia.
Altri documenti:
I documenti e altre informazioni sul progetto Swissness sono scaricabili dal sito dell'Istituto
Federale della Proprietà Intellettuale https://www.ige.ch/it/info-giuridiche/settorigiuridici/svizzerita.html.
Per informazioni sulla mostra e sulle manifestazioni a margine si veda il volantino allegato.
Altre informazioni
Sulla revisione di legge:
Felix Addor, sost. Direttore dell'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Tel. diretto: +41 (0)31 377 72 01, [email protected]
Sulla mostra:
Andreas Schilter, direzione Forum politico della Confederazione
Tel. diretto: +41 (0)31 322 27 84, cellulare: 079 452 21 22, [email protected]
L'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) ha sede a Berna. E' il centro di competenza della
Confederazione in materia di brevetti, marchi, indicazioni di provenienza, design e diritto d’autore. In questi ambiti
l'Istituto è responsabile della stesura della legislazione e rappresenta la Svizzera in seno alle organizzazioni
internazionali e nei confronti degli altri Paesi. All'IPI si rivolge chi desidera depositare un brevetto, registrare un
marchio o depositare un design in Svizzera. L'IPI ha la possibilità di consultare oltre 50 milioni di documenti di
brevetto da un'ottantina di Paesi e dispone della documentazione relativa a più di 460'000 marchi protetti in Svizzera.
Tra le altre cose l'IPI propone informazioni tecnologiche e brevettuali, diversi tipi di ricerca sui marchi protetti e
organizza numerose manifestazioni sul tema della proprietà intellettuale. L'IPI fa parte del Dipartimento federale di
giustizia e polizia, ma dal 1996 è giuridicamente e finanziariamente autonomo. Altre informazioni si trovano su
www.ipi.ch.
Il Forum politico della Confederazione è un'istituzione della Cancelleria federale e dei Servizi parlamentari. È situato
nella Torre delle prigioni a Berna a un centinaio di metri da Palazzo federale. Il Forum organizza mostre e
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manifestazioni dedicate all'attualità politica tese a stimolare il dibattito. Altre informazioni si trovano su
www.kaefigturm.ch.