Un bus per orientarsi nel nostro paese
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Un bus per orientarsi nel nostro paese
VITA DELLE ACLI Un bus per orientarsi nel nostro paese Dall’estate del 2005 a oggi ha già percorso parecchi chilometri in lungo e in largo attraverso la Svizzera a nord delle Alpi: è il Migrationsbus * (bus migrazione) con il quale si intende trasportare e diffondere in tutta la Svizzera materiale informativo sul tema “anzianità & migrazione”. Il progetto si rivolge infatti prevalentemente agli immigrati anziani, a coloro che sono invecchiati qui in Svizzera ma anche a coloro che sono giunti nella Confederazione già in là con gli anni, e vuole essere simbolo del viaggio che loro stessi hanno intrapreso a suo tempo e punto di cerniera tra anzianità e migrazione. di Ivana Caldelari L’iniziativa si rivolge anche alle istituzioni politiche, agli enti preposti all’accoglienza e all’assistenza agli anziani, e in definitiva alla popolazione tutta, in quanto cittadine e cittadini del proprio paese. Le migrazioni non sono un fenomeno solo dei giorni nostri ma in questi ultimi decenni – a causa delle guerre, degli accresciuti squilibri economici e sociali tra le varie regioni del mondo e non da ultimo le mutate opportunità di spostamento – hanno trovato nuovi incentivi. La Svizzera, nonostante stia sempre più trascurando la sua vocazione di paese di accoglienza, ha entro i suoi confini molti immigrati provenienti da ogni parte del mondo. Ma come vivono queste persone? Come si muovono e come interagiscono sul territorio? Una ricerca 22 il dialogo V/06 svolta tra il 2001 e il 2004 nell’ambito delle 3 comunità straniere più popolose residenti in Svizzera ma con caratteristiche molto diverse tra loro (italiana, spagnola e slava), ha evidenziato – tra l’altro - la necessità di intensificare, soprattutto tra gli immigrati più anziani, l’informazione su tutto ciò che riguarda i servizi sociali e sanitari operanti sul territorio e sul quadro giuridico entro il quale possono far valere i loro diritti. Ma non solo. In generale è stata evidenziata la necessità di una maggiore sensibilità verso le richieste specifiche delle persone anziane straniere e dell’intensificazione della rete di misure destinate alla lotta contro l’emarginazione. L’azione “anzianità & migrazione” vuole andare in questa direzione. Il bus ha fatto tappa finora in svariati cantoni (ultime, in ordine di tempo, quelle di ottobre a Lucerna e a Coira), in località che hanno avuto un ruolo particolare nella storia dell’immigrazione dei lavoratori e delle lavoratrici in Svizzera. Durante il soggiorno, organizzato insieme a istituzioni locali, sono organizzate azioni e manifestazioni al fine di informare gli immigrati sulle loro possibilità in Svizzera e sensibilizzare le istituzioni preposte sulla particolare situazione degli anziani migranti. Non da ultimo si vuole anche ricordare il ruolo dell’immigrazione per il nostro paese e promuovere un atteggiamento positivo nei confronti delle persone immigrate. Le tappe sono dunque prevalentemente organizzate presso i luoghi delle persone anziane (istituti, centri, case di cura, ecc.) o alle “porte d’accesso”, i confini nazionali e quelli internazionali (oggi gli aeroporti). La prima fase del progetto finirà a fine 2006. Una quarantina di soste del bus non è stata però sufficiente a ricoprire tutto il territorio, pur esiguo, della Confederazione. E chi ne è rimasto escluso? Sarà solo nel corso delle ultime settimane dell’anno che l’Associazione degli istituti sociali e di cura svizzeri (CURAVIVA) – incaricata dell’organizzazione del progetto – deciderà se continuare nel 2007 il viaggio del “bus migrazione”. Per i dettagli del viaggio vedere www.seniorennetz.ch/migrationsbus.cfm *Il progetto è stato organizzato in collaborazione con l’analoga campagna condotta in Germania e in Austria ed è finanziato dalla Confederazione tramite la Commissione federale degli stranieri e il fondo AVS.