verifica qualita` suolo e sottosuolo rapporto

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verifica qualita` suolo e sottosuolo rapporto
COMUNE DI PARMA
ASSESSORATO ALL’URBANISTICA, LAVORI PUBBLICI,
ENERGIA ED EDILIZIA PRIVATA
SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
NUOVO POLO INDUSTRIALE
Ampliamento e potenziamento del Centro Ricerche
PIANO URBANISTICO ATTUATIVO
Proprietà:
Proponente:
CHIESI FARMACEUTICI S.p.A.
CHIESI FARMACEUTICI S.p.A.
Responsabile del progetto:
DAVIDE FEROLDI
Technical Office Responsible
Corporate Engineering
Assessore all’urbanistica:
Progettista:
ARCH. MICHELE ALINOVI
Comune di Parma
ARCH. PIETRO CHIERICI
EFA – Esperienze Forme Architetture
Studio di architettura e consulenza
Borgo Lalatta 10
43121 Parma
Consulenti:
Pianificazione ambiente, viabilità e reti tecnologiche
DOTT.SSA EMILIA MITIDIERI
ING. IVAN SARACCA
ART
Ambiente Risorse Territorio s.r.l.
Strada del Prato 15/A
43121 Parma
Valutazione di impatto/clima acustico
ING. GABRIELLA MAGRI
QSA
Qualità Sicurezza Ambiente
Via Sicuri 60/A
43124 Parma
VERIFICA QUALITA’ SUOLO E SOTTOSUOLO
RAPPORTO PRELIMINARE
elab.
R
CHIESI FARMACEUTICI S.p.A. NUOVO POLO INDUSTRIALE Ampliamento e potenziamento del Centro Ricerche PIANO URBANISTICO ATTUATIVO Verifica qualità suolo e sottosuolo RAPPORTO PRELIMINARE approvato dott.ssa Emilia Mitidieri verificato dott.ssa Emilia Mitidieri elaborato dott.ssa Emilia Mitidieri dott.ssa Alessia Lerz 1 MD MD MD Ottobre 2016 Cert. N. 01296
MD 0 rev. AL MD MD sigle Settembre 2015 data codice elaborato 0614‐02‐04‐03R‐01 Mod. PO01/06 Rev. 1 Data emissione: 02.2014
www.artambiente.org Indice 1 Premessa .............................................................................................................................................................. 1 2 Ricostruzione storica delle attività produttive svolte sul sito ............................................................................... 2 3 2.1 Evoluzione storica del sito ......................................................................................................................... 2 2.2 Assetto attuale del sito .............................................................................................................................. 8 2.3 Elementi di potenziale criticità ................................................................................................................ 10 2.4 Prime indicazioni di carattere idrogeologico ........................................................................................... 14 Campagna di indagine preliminare ..................................................................................................................... 16 3.1 Programma di campionamento .............................................................................................................. 16 3.2 Programma di analisi e metodiche analitiche applicate ......................................................................... 18 3.2.1. Analisi sui campioni di terreno ..................................................................................................... 18 3.2.2. Analisi sui campioni di acqua ....................................................................................................... 19 3.3 Attività di campionamento ...................................................................................................................... 20 3.4 Risultati delle analisi effettuate ............................................................................................................... 20 3.4.1. Stratigrafia dei sondaggi .............................................................................................................. 20 3.4.2. Analisi chimiche ........................................................................................................................... 21 4 Indagini preliminari integrative e avvio del procedimento di bonifica ............................................................... 22 5 Risultati conclusivi .............................................................................................................................................. 23 Allegato 1: Repertorio fotografico sezioni di scavo Allegato 2: Stratigrafia piezometro e documentazione fotografica Allegato 3: Certificati di analisi 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx 1
Premessa La presente relazione è parte integrante del Piano Urbanistico Attuativo per un nuovo insediamento aziendale della Chiesi Farmaceutici S.p.A., in comune di Parma, e descrive le attività preliminari realizzate al fine di verificare la qualità delle matrici ambientali suolo e sottosuolo all’interno del comparto interessato dall’intervento urbanistico. Le verifiche oggetto del presente documento si rendono necessarie in considerazione degli usi attuali e pregressi dell’area di studio, che risulta essere stata interessata nel tempo da attività produttive di varia natura, che potrebbero configurarsi come potenziali fonti di inquinamento. Il piano delle indagini ambientali effettuate nell’ambito dello studio è stato definito a seguito di una prima ricostruzione storica delle attività produttive svolte nel sito e della caratterizzazione idrogeologica dell’area. Preliminarmente alla sua attuazione, si è proceduto a sottoporre il piano di indagine all’ARPA ‐ Servizio Territoriale Distretto di Parma, nell’ambito di un incontro preliminare, tenutosi il 30 luglio scorso, finalizzato alla presentazione del PUA. In quella occasione l’Ente ha formulato alcune osservazioni, puntualmente recepite nel piano. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx 2
Ricostruzione storica delle attività produttive svolte sul sito 2.1
Evoluzione storica del sito L’area oggetto di studio ha un’estensione pari a 44.138 m2 ed è localizzata nel settore nord‐est della città, in adiacenza dell’infrastruttura autostradale A1, che la delimita verso nord. Essa si colloca ai margini del tessuto urbano consolidato, in un’area un tempo agricola e oggi produttiva. Come mostrano le cartografie storiche analizzate, di cui si riportano nel seguito alcuni stralci, l’area ha mantenuto una connotazione agricola fino al primo dopoguerra. Fig. 1 Catasto Austro‐Ungarico (anni 1850‐70) 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 2 Cartografica I.G.M. prima levata del 1881 (anni 1873‐94) Fig. 3 Volo GAI ‐ IGMI (1954‐55) 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 4 Cartografica I.G.M. seconda levata (anni 1960‐70) Il netto cambio di destinazione d’uso da agricolo a produttivo è riconducibile al secondo dopoguerra, in particolare agli anni ’70 dello scorso secolo, come si evince dalla cartografia del PRG del Comune di Parma, adottato nel settembre 1969 e approvato nel luglio 1974, in cui l’area oggetto di studio perde la sua vocazione agricola e viene classificata come “zona di rispetto dell’abitato”. A partire da tale momento, l’area è stata interessata da attività produttive che ne hanno determinato l’inglobamento nel tessuto urbano in espansione a scapito del paesaggio rurale, che rimane inalterato solo oltre il margine rappresentato dal sistema infrastrutturale autostradale. E’ nel corso degli ultimi due decenni del 1900 che l’area ha subito la maggiore e più profonda trasformazione, come testimoniano la Carta Tecnica Regionale aggiornata al 1990 e le ortofoto riferite agli anni 1998, 2004, 2006, 2013 di cui si riportano, in sequenza cronologica, gli stralci. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 5 Comune di Parma – PRG 1969 – 1974 Fig. 6 Carta Tecnica Regionale aggiornata al 1990 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 7 Ortofoto IT 2000 (anno 1998) Fig. 8 Ortofoto (anno 2004) 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 9 Ortofoto Provincia di Parma (anno 2006) Fig. 10 Ortofoto estratta da Bing Maps (anno 2013) 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Un aspetto interessante che emerge dal confronto delle quattro ortofoto è l’estensione delle superfici impermeabilizzate limitrofe ai tre edifici. Almeno fino al 1998 tali aree appaiono prive di pavimentazione impermeabile (asfalto) e, successivamente, solo parzialmente impermeabilizzate con asfalto. Ovviamente la mancanza di impermeabilizzazione dei piazzali limitrofi ai fabbricati, interessati da transito e parcheggio mezzi e stoccaggio di materiai di natura non nota, costituisce un potenziale elemento di criticità nei confronti dello stato di qualità delle matrici suolo, sottosuolo e acque sotterranee. 2.2
Assetto attuale del sito Il comparto oggetto di analisi presenta oggi caratteri propri del sito artigianale produttivo, in cui sono evidenti i segni di interventi succedutisi nel tempo in modo autonomo e totalmente privo di un disegno organico di sviluppo. Fig. 11 Vista d’insieme del sito dall’autostrada Attualmente sull’area sono presenti tre fabbricati a destinazione produttiva realizzati negli anni ‘70 e in parte riconvertiti a nuove attività negli anni successivi. Dei tre fabbricati, solo il capannone indicato con il n. 3 nell’ortofoto risulta attualmente interessato da attività da parte dalla Metrobox Self Storage, che svolge servizio di deposito merci. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 12 Fabbricato 1: attualmente adibito a magazzino Fig. 13 Fabbricato 2: attualmente non utilizzato 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 14 Fabbricato 3: attuale sede della Metrobox Self Storage che svolge attività di deposito merci Nell’area è inoltre ubicato un fabbricato rustico con annesso fienile (indicato in Fig. 16 con il numero 4), in stato di totale degrado, presente già nel periodo napoleonico (periodo al quale giungono le ricerche archivistiche effettuate in fase preliminare alla definizione del PUA). Fig. 15 Fabbricato rustico 2.3
Elementi di potenziale criticità Dai sopralluoghi effettuati nell’area e da indicazioni fornite dalla Proprietà, emergono una serie di elementi di potenziale criticità, descritti nel seguito e riportati schematicamente nell’ortofoto di Fig. 16. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 16 Ortofoto estratta da Bing Maps (anno 2013): localizzazione elementi di potenziale criticità 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Superfici esterne Circa il 50% della superficie non interessata dai fabbricati risulta asfaltata, mente nel restante 50% è presente una copertura in ghiaietto stabilizzato, permeabile. Risulta inoltre priva di pavimentazione l’area di pertinenza dell’edificio rustico e una stretta fascia sul retro del fabbricato 2, entrambe interessate da vegetazione arborea e arbustiva. Fig. 17 Particolare della pavimentazione in ghiaietto stabilizzato Distributore carburante I sopralluoghi effettuati hanno evidenziato la presenza di un distributore di carburante diesel, attualmente non utilizzato, e del relativo serbatoio interrato per lo stoccaggio del carburante. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 18 Distributore di carburante Fig. 19 Tombini serbatoio interrato 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx La probabile presenza di uno / due ulteriori serbatoi è stata segnalata, dalla Proprietà, nei pressi dell’edificio n. 1. Pozzo All’interno dell’area, tra gli edifici n. 2 e n. 3 è presente un pozzo del quale, ad oggi, non si hanno indicazioni né tecniche né stratigrafiche. Fossa Imhoff E’ presente una fossa imhoff localizzata sul retro dell’edificio n. 3 che risulta attualmente in esercizio, a servizio dello stesso edificio. Infrastrutture viarie Nei pressi dell’area oggetto di indagine sono presenti alcune infrastrutture viaria di grande e media comunicazione: l’autostrada A1, che fa da confine nord al comparto, e alcune infrastrutture viarie di intenso traffico (SP 343, ex SS 343 “Asolana”, SP per Colorno), che corrono non distanti dall’area di studio. Fig. 20 Infrastruttura autostradale vista dal sito 2.4
Prime indicazioni di carattere idrogeologico Dal punto di vista idrogeologico è possibile affermare che il sottosuolo, vista la sua natura stratificata in cui risultano dominanti, a partire dalla superficie, livelli estremamente impermeabili (limi e argille), risulta caratterizzato dalla presenza di una falda libera superficiale a trasmissività molto bassa, soggetta a limitate fluttuazioni di livello legate al regime delle precipitazioni, e di una falda compartimentata in pressione a profondità compresa tra i 30 ed i 35 metri. A profondità maggiori le informazioni diventano insufficienti per effettuare una descrizione affidabile dell’assetto idrogeologico. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Nel corso dell’esecuzione dei sondaggi propedeutici alla progettazione del Centro Ricerche, limitrofo all’area d’indagine, è stata rilevata la superficie freatica alla profondità di circa 2 metri dal piano campagna, compatibile con i dati idrogeologici disponibili in letteratura. Nel corso dei successivi approfondimenti condotti nel 2009 durante la realizzazione dei lavori, sono stati verificati livelli di soggiacenza inferiori (ovvero un livello di falda più elevato), con valori compresi tra 0,8 e 0,9 metri dal piano campagna, attribuibili essenzialmente alla risalita delle acque contenute nell’acquifero in pressione. E’ rilevabile una modesta inclinazione della superficie freatica verso il quadrante nord orientale, compatibile con la direzione prevalente di deflusso sotterraneo (NNE). L’analisi dei dati freatimetrici riportati in letteratura (e in particolare della pubblicazione “Le acque del Comune di Parma” edito dall’università di Parma e dal Comune di Parma – 1992) evidenzia una limitata escursione stagionale dei livelli, pari, nella zona, a meno di 1 metro tra il minimo autunnale e il massimo primaverile. Considerando pertanto la misura effettuata nel corso della realizzazione dei carotaggi geotecnici (rappresentativa del livello minimo stagionale), può essere atteso un valore di massima oscillazione quasi coincidente con il piano campagna. La realizzazione di pozzi ad uso irriguo (estate del 2014) presso il limitrofo Centro Ricerche ha permesso di individuare e caratterizzare con precisione l’acquifero principale. Esso è situato alla profondità di 30 metri circa dal p.c. ed è costituito essenzialmente da sedimenti ghiaiosi in matrice fine limo sabbiosa ed argillosa; presenta uno spessore di circa 5 metri ed è delimitato sia superiormente che inferiormente da acquitardi argillosi e limosi, presenti in tutto il settore analizzato. La falda captata presenta carattere artesiano e, nell’ultimo anno, ha manifestato una prevalenza rispetto al piano campagna variabile tra 0,2 e 0,6 metri. Risulta pertanto riconoscibile una consistente tendenza all’aumento dei livelli freatici i quali, nell’ultimo anno almeno, hanno mantenuto un carattere “prevalente” rispetto al piano campagna, anche nel corso del periodo estivo. Le stratigrafie disponibili permettono inoltre di individuare, all’interno dei terreni fini di copertura, alcuni sottili livelli a elevato contenuto sabbioso i quali, pur presentando buona permeabilità, non costituiscono vere e proprie falde a causa della loro limitata estensione planimetrica. All’interno di essi può tuttavia accumularsi un significativo volume di acqua proveniente dalla superficie. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx 3
Campagna di indagine preliminare In sintesi, all’interno dell’area sono state individuate, oltre ad alcune attività ancora in essere, i seguenti potenziali elementi di criticità: 
50% della superficie esterna non impermeabilizzata; 
due o più serbatoi interrati, di cui uno a servizio di un impianto di distribuzione di carburanti (Diesel); 
un pozzo d’acqua; 
una fossa Imhoff; 
infrastruttura viaria di grande comunicazione (autostrada A1). Tenuto conto degli elementi sopra riportati e in considerazione delle caratteristiche idrogeologiche dell’area, ai fini della verificare di assenza di inquinamento nelle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee dell’area in oggetto, si è operato attraverso lo svolgimento delle seguenti attività di indagine: 
attività di campo, finalizzata al prelievo di campioni di suolo e acque sotterranee; 
analisi di laboratorio, sui campioni prelevati; 
redazione di un Rapporto finale illustrativo dei risultati delle indagini. Si sottolinea che non risultano disponibili analisi chimiche delle matrici ambientali riferite all’area d’indagine. 3.1
Programma di campionamento Il Piano di campionamento descritto nel seguito è attuato nell’ambito dello studio è stato definito tenendo conto delle dimensioni dell’area da indagare e delle attività pregresse di cui si ha conoscenza. A seguito di una prima definizione del piano, si è proceduto ad effettuare una verifica presso l’ARPA ‐ Servizio Territoriale Distretto di Parma, nell’ambito di un incontro preliminare, tenutosi il 30 luglio scorso, finalizzato alla presentazione del PUA. In quella sede, ARPA ha richiesto: la ricollocazione di uno dei punti di campionamento localizzato in adiacenza alla fossa imhoff, in corrispondenza della vasca oli presente in area ex Scandicar (campione 1 diFig. 21); integrazione del set di parametri da analizzare con il parametro Clorurati. Recepite puntualmente le osservazioni di ARPA, si è giunti alla definizione del Piano di campionamento illustrato nel seguito. Realizzazione della seguente campagna di campionamento: 
n. 3 scavi esplorativi alla profondità di ‐3/‐4 m dal p.c., con prelievo di un campione composito di terreno atto ad assicurare una rappresentatività media di ogni orizzonte stratigrafico individuato. 
n. 1 perforazione a carotaggio continuo alla profondità di ‐7 m, attrezzata con piezometro, con prelievo di un campione composito di terreno atto ad assicurare una rappresentatività media di ogni orizzonte stratigrafico individuato e un campione di acqua di falda effettuato con il metodo low flow. Nel complesso sono stati prelevati: 
n. 4 campioni di terreno; 
n. 1 campione di acqua dalla falda superficiale. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Tab. 1 Programma di campionamento Punto di N. campionamento campione Matrice da analizzare Modalità campionamento Tipo analisi S1 S1A suolo da caratterizzare come terre e rocce da scavo Scavo esplorativo Chimica S2 S2A suolo da caratterizzare come terre e rocce da scavo Scavo esplorativo Chimica S3 S3B suolo da caratterizzare come terre e rocce da scavo Scavo esplorativo Chimica Pz SPz suolo da caratterizzare come terre e rocce da scavo Carotaggio continuo Chimica Pz PzH2O acque sotterranee Prelievo da piezometro con metodo low flow Chimica 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Fig. 21 Localizzazione punti di campionamento 3.2
Programma di analisi e metodiche analitiche applicate 3.2.1.
Analisi sui campioni di terreno Su ognuno dei quattro campioni di terreno sono state effettuate le analisi dei parametri sotto elencati, ai fini della verifica del rispetto dei limiti di legge, secondo quanto stabilito dalla Parte quarta del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Non si è proceduto, come previsto in fase di pianificazione della campagna di indagine, alla ricerca di Amianto su campioni di Top Soil, in mancanza di suolo superficiale (strato più esterno del suolo) in quanto la quasi totalità dell’area oggetto di indagine (a meno dell’area limitrofa al fabbricato rustico, non interessata nel tempo da attività produttive) risulta coperta da asfalto o da ghiaietto stabilizzato. I parametri analizzati, riportati nel seguito, sono stati scelti sulla base delle potenziali sorgenti di inquinamento presenti sull’area e a seguito del recepimento delle osservazione di ARPA. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Analisi sui terreni da caratterizzare come suolo ai sensi del D.lgs. 152/06 ‐ Parte quarta, All.5, Tab. 1 Parametri Metodi Residuo a 105° C Frazione < 2mm Arsenico Berillio Cadmio Cobalto Cromo totale Cromo VI Mercurio Molibdeno Nichel Piombo Rame Vanadio Zinco Idrocarburi C< 12 Idrocarburi C> 12 Solventi aromatici Idrocarburi policiclici aromatici Solventi clorurati cancerogeni, non cancerogeni Amianto IRSA CNR Q.64/85 G.U. n° 248 / 99 metodi ufficiali analisi chimica del suolo * EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 * EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 IRSA CNR Q.64/85 * EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 * EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 3050B 1996 + EPA 6010 C 2007 EPA 5021A + EPA 8015D * MPI 98‐CH * EPA 5021A + EPA 8015D * EPA 3541 1994 + EPA 3630C 1996 + EPA 8270D 2007 EPA 5021A + EPA 8260B + EPA 3541 1994 + EPA 3630C 1996 + EPA 8270D 2007* Oss. vetrini per MOCF su 100 campi quadrigliati *Prove non accreditate Accredia 3.2.2.
Analisi sui campioni di acqua Sul campione di acqua sono state effettuate le analisi dei parametri sotto elencati, ai fini della verifica del rispetto dei limiti di legge, secondo quanto stabilito dalla Parte quarta del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. Analisi sulle acque sotterranee ai sensi del D.lgs. 152/06 ‐ Parte quarta, all.5 Tab. 2 Parametri Metodi pH Conducibilità Ossigeno disciolto Antimonio Arsenico Berillio Cadmio Cobalto Cromo Cromo VI Mercurio Nichel Piombo Rame Stagno Vanadio 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx APAT CNR IRSA 2060 Man 29/2003 APAT CNR IRSA 2030 Man 29/2003 * Ossimetro * APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003* APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003* APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003* APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 APAT CNR IRSA 3150C Man 29/2003 * APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003* APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003* Zinco Idrocarburi totali (come n‐esano) Solventi aromatici Idrocarburi policiclici aromatici Alifatici clorurati cancerogeni, non cancerogeni APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003 EPA 5021A + EPA 8015B ** EPA 5021A + EPA 8260B * EPA 8270c+APAT 5080 * EPA 5021A + EPA 8260B + EPA 3541 1994 + EPA 3630C 1996 + EPA 8270D 2007* *Prove non accreditate Accredia Le analisi sono state effettuate da laboratorio accreditato Accredia n° 0801. 3.3
Attività di campionamento Nei giorni 03 e 04 Agosto 2015 si è proceduto al prelievo dei campioni di terreno e alla realizzazione del piezometro. Il prelievo del campione di acqua è stato effettuato il 12 Agosto 2015. Gli scavi sono stati effettuati con l’ausilio di un escavatore idraulico la cui benna è stata decontaminata a conclusione di ogni scavo con modalità meccaniche, eliminando con un badile gli eventuali residui rimasti dallo scavo precedente. Il sondaggio è stato eseguito mediante perforazione a carotaggio continuo e ha raggiunto la profondità di ‐7,00 m. dal piano campagna. Nella verticale è stato installato un tubo piezometrico tipo Norton da 3”. In corrispondenza di ogni punto di campionamento è stato effettuato il rilievo dei seguenti dati: 
stratigrafia del suolo; 
profondità di scavo; 
profondità di campionamento; 
rilievo fotografico. In corrispondenza di ogni scavo è stato prelevato un campione medio composito di terreno rappresentativo degli orizzonti individuati. Dalla perforazione a carotaggio continuo è stato prelevato un campione medio composito di terreno rappresentativo. A seguito dell’installazione del piezometro, si è quindi proceduto al prelievo del campione di acqua di falda, effettuato con il metodo low flow. 3.4
Risultati delle analisi effettuate 3.4.1.
Stratigrafia dei sondaggi Le colonne stratigrafiche degli scavi esplorativi realizzati, descritte nel seguito, evidenziano caratteristiche estremamente omogenee del sottosuolo. Al di sotto di un sottofondo costituito da ghiaie e ciottoli in matrice sabbiosa interstiziale, spesso da 0,50 a 1,00 m, è uniformemente presente materiale in posto a granulometria finissima costituito da argille, argille limose e limi da argillosi a debolmente sabbiosi di colore variabile tra il grigio e il giallo. Queste, nel dettaglio, le caratteristiche stratigrafiche di ogni sondaggio. 
scavo S1 (profondità di scavo: ‐3,60 m da p.c.): materiale di riporto costituito da ghiaie e ciottoli in matrice sabbiosa interstiziale di spessore pari a circa 0,60 m; da – 0,60 a fondo scavo, materiale argillo‐limoso, molto compatto e plastico, di colore grigio per i primi 0,50 – 0,60 m e, successivamente, di colore giallastro; 
scavo S2 (profondità di scavo: ‐2,00 m da p.c.): materiale di riporto costituito da ghiaie e ciottoli in matrice sabbiosa interstiziale di spessore pari a circa 1,00 m; da – 1,00 m a fondo scavo, materiale argillo‐limoso, di colore grigio verdastro, compatto e plastico, dello spessore di circa 0,60 m, sovrastante un secondo strato, sempre a matrice argillo‐limosa, compatto e plastico, di 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx colore giallastro; il passaggio fra i due strati è sfumato, con colorazione che muta dai toni chiari del verde fino al giallastro; 
scavo S3 (profondità di scavo ‐3,00 m da p.c.): al di sotto dell’asfalto, presenza di materiale di riporto costituito da ghiaie e ciottoli in abbondante matrice sabbiosa di spessore pari a circa 1,20 m; da – 1,20 m a fondo scavo, materiale argillo‐limoso, di colore grigio scuro, compatto e plastico; 
carotaggio Pz (profondità ‐7,40 m da p.c.; soggiacenza falda ‐1,70 m da p.c.): materiale di riporto costituito da ghiaia in matrice sabbioso – limosa di colore grigio‐nocciola di spessore pari a circa 0,75 m; da ‐0,75 a ‐1,80 da p.c., argilla debolmente limosa, di colore grigio‐marrone, asciutta, con rare inclusioni di frammenti di laterizi e sabbie fini (presenza di un livello più scuro, tra ‐1,10 e ‐1,15 m con odore di idrocarburi); da ‐1,80 a ‐2,20 da p.c., limo debolmente argilloso, asciutto, di colore marrone, con inclusi di ghiaia; da ‐2,20 a ‐4,50 da p.c., argilla limosa di colore grigio – marrone, debolmente umida, con inclusi di ghiaia e variazione del colore tendente al nocciola, con la profondità; da ‐4,50 a ‐5,00 da p.c., limo argilloso con sabbia fine in inclusione, umido, di colore grigio; da ‐5,00 a ‐5,70 m da p.c., argilla debolmente limosa grigio marrone, umida, con abbondanti inclusioni di ghiaia millimetrica; da ‐5,70 a fondo foro, limo argilloso, umido, di colore grigio con abbondanti inclusioni di sabbia fine. In Allegato 1 si riporta la documentazione fotografica relativa ai tre scavi; in Allegato 2 la stratigrafia del carotaggio, con relativa documentazione fotografica. 3.4.2.
Analisi chimiche In Allegato 3 al presente documento si riportano i certificati delle analisi chimiche effettuate sui campioni di suolo e acqua dal laboratorio SEARCH (accreditato Accredia n. 0801). Per quanto riguarda i campioni di terreno, le analisi dimostrano, per ogni parametro analizzato, concentrazioni al di sotto dei limiti di legge, pertanto tutti i campioni di terra analizzati rientrano nei limiti di accettabilità dal D.lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte IV, Allegato 5, Tabella 1A (Siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale). Per quanto riguarda il campione di acqua, le analisi hanno evidenziato il superamento dei limiti di legge del solo parametro Nichel che presenta concentrazioni pari a 57 μg/l (Concentrazione soglia di contaminazione pari a 20 μg/l). Per tale ragione, il campione di acqua analizzato non rientra nei limiti di accettabilità di cui al D.lgs. 152/2006 e s.m.i., Parte IV, Allegato 5, Tabella 2 (Concentrazione soglia di contaminazione nelle acque sotterranee). 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx 4
Indagini preliminari integrative e avvio del procedimento di bonifica Poiché il superamento dei limiti di concentrazione del Nichel nel campione di acqua prelevato nel piezometro superficiale (appositamente realizzato ai fini del presente studio) ha posto alcuni dubbi in merito all’attendibilità del dato rilevato in fase di primo campionamento (difficoltà nell’applicare il metodo low flow e condizioni meteo‐climatiche critiche per prolungata siccità), il 1 aprile 2016 è stato effettuato un nuovo prelievo di acqua dallo stesso piezometro e ripetute le analisi del campione prelevato. I risultati delle nuove analisi hanno confermato il superamento delle CSC del Nichel (concentrazioni pari a 111 μg/l) ed evidenziato il superamento delle CSC del parametro Arsenico (concentrazioni pari a 32 μg/l), la cui concentrazione nella precedente analisi era risultata entro i limiti di legge. Pur avendo riscontrato, anche in fase di secondo campionamento, condizioni di prelievo tali da confermare il dubbio circa la rappresentatività del dato rispetto alle effettive caratteristiche delle matrici ambientali indagate, il soggetto attuatore del PUA, in data 6 aprile 2016 ha provveduto a effettuare una “comunicazione di potenziale contaminazione del sito indagato”, ai sensi dell’art. 242 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., integrata, in data 22 aprile 2016, in qualità di “soggetto interessato non responsabile della potenziale contaminazione”, ai sensi dell’art. 245 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.. A seguito di tale comunicazione, l’Agenzia Prevenzione Ambientale Energia Emilia Romagna (ARPAE), in data 22/04/2016 (Comunicazione avvio procedimento: Prot. Sinadoc n. 12185/2016), ha avviato il relativo procedimento amministrativo, ai sensi dell’art. 242 del D.lgs. 152/06 s.m.i. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx 5
Risultati conclusivi Il procedimento si è concluso con Determinazione dirigenziale n. DET‐AMB‐2016‐3846 del 11/10/2016 con la quale, a seguito di approvazione, con prescrizioni, dell’Analisi di Rischio sito specifica, il sito è stato dichiarato “non contaminato a seguito di Analisi di Rischio sia nello stato di fatto attuale che in quello di progetto”. Nel seguito si riporta il testo relativo alle prescrizioni: 1) siano impediti i contatti diretti con la matrice acque sotterranee che si ipotizza sia caratterizzata dai superamenti delle CSC considerati e che la stessa non sia in alcun modo sfruttata; 2) si rimane in attesa degli interventi sull’area individuata in rosso in Fig. 1 (trasmessa con nota del 05/10/2016, acquisita agli atti nella medesima data con n° Prot. 16672) sulla quale il proponente ha già dichiarato che agirà una volta partito il cantiere e che raggiungerà, nel caso siano individuati superamenti ad oggi non rilevati, i limiti tabellari di cui alle Tab. 1, colonna A e Tab. 2 dell’Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del Dlgs 152/06 smi; 3) si prescrivono, in tale fase, ulteriori campionamenti della matrice acque sotterranee nei punti di indagine presenti; 4) che Arpae Sezione Provinciale sia preventivamente avvertita dell’esecuzione di qualsivoglia intervento nel sito. Si specifica che con la dicitura “area individuata in rosso in Fig. 1” si intende l’area interessata dal distributore carburante e relative infrastrutture (distribuzione, condotte e serbatoi), delimitata, in fase di Caratterizzazione ambientale del sito, su richiesta di ARPAE. 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Allegato 1 Repertorio fotografico sezioni di scavo
0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Sondaggio esplorativo S1 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Scavo S2 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Scavo esplorativo S3 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Allegato 2 Stratigrafia piezometro e documentazione fotografica 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx SUBSOIL Srl – Società Unipersonale
Via Moranti 3; 43020 Quattro Castella, Reggio Emilia.
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Concessione Ministero Infrastrutture e Trasporti:
Decreto n.° 3655 del 22/03/2012 – Settore “C” circolare 349/99/STC (prove geotecniche in sito)
CERTIFICATO DI PROVA n.° 081C/2015
Emesso in data 03/09/2015
SETTORE DI PROVA: 3 – “Prove in sito” – settore “C” Circolare 349/99/STC
3.1 PERFORAZIONI:
CODICE
PROVA
3.3.1.
DESCIZIONE PROVA
Perforazione a rotazione per il
carotaggio continuo o a distruzione di
nucleo.
N. PROVE DA
ESEGUIRE
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- Raccomandazioni A.G.I. 1977
- ASTM D. 1588/84
- ISSMFE 1988
- ASTM 2573/94
Committente: ART
Cantiere: Area Str. Nuova naviglio, Parma
N.° commessa: 06310315_FG
Nome prova: Pz01
Data esecuzione prova: 03/08/2015
PARTE 1 (risultato della prova):
Relazione
X Stratigrafia
X Documentazione fotografica casse catalogatrici
PARTE 2 (ubicazione del punto di indagine):
X Corografia in scala opportuna con indicazione ubicazioni
Indicazione planoaltimetrica dei punti di indagine
Coordinate geografiche
Eventuali anomalie riscontrate: ……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Note:
Il sondaggio è stato eseguito mediante perforazione a carotaggio continuo ed ha raggiunto la profondità di 7,00 m. dal piano campagna.
Nella verticale è stato installato un tubo piezometrico tipo Norton da 3”.
Tecnico del Laboratorio
(Dott. Fabrizio Cattabiani)
Direttore del Laboratorio
(Dott. Geol. Fabrizio Giorgini)
All. 09/09 Certificato di prova Rev. 0 del 30/06/2011
certificato n.° 081C_2015.doc5
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CERTIFICATO DI PROVA n.° 081C/2015
emesso in data 03/09/2015
PARTE 1
Risultato della prova
NOME PROVA
Pz01
Tecnico del Laboratorio
(Dott. Fabrizio Cattabiani)
Direttore del Laboratorio
(Dott. Geol. Fabrizio Giorgini)
All. 09/09 Certificato di prova Rev. 0 del 30/06/2011
certificato n.° 081C_2015.doc5
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DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
SONDAGGIO
Pz01
BOX1
Profondità da 0,00 a 5,00 m.
BOX2
Profondità da 5,00 a 7,00 m.
Tecnico del Laboratorio
(Dott. Fabrizio Cattabiani)
Direttore del Laboratorio
(Dott. Geol. Fabrizio Giorgini)
All. 09/09 Certificato di prova Rev. 0 del 30/06/2011
certificato n.° 081C_2015.doc5
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CERTIFICATO DI PROVA n.° 081C/2015
emesso in data 03/09/2015
PARTE 2
Ubicazione della prova
NOME PROVA
Pz01
Tecnico del Laboratorio
(Dott. Fabrizio Cattabiani)
Direttore del Laboratorio
(Dott. Geol. Fabrizio Giorgini)
All. 09/09 Certificato di prova Rev. 0 del 30/06/2011
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Allegato 3 Certificati di analisi 0614‐02‐04‐03R‐01_VerQualitàSuoloSottosuolo.docx Firmato digitalmente da Dante Bertolini
in data 10/11/2016 alle ore 20:06