Bollettino Giugno 2015 - Parrocchia di Tabiago
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Bollettino Giugno 2015 - Parrocchia di Tabiago
Sommario Don Luigi ci scrive… pag. 2 Dove sono volati i nostri palloncini pag. 4 La scuola dell’Infanzia pag. 6 Don Angelo ci scrive… pag. 8 Un grande cruccio pag. 9 Il mio matrimonio va male pag. 13 Il Vangelo in dialetto Nicodemo pag. 18 Estate ragazzi pag. 20 Lettera di un padre a un figlio pag. 23 Pillole di saggezza – frasi celebri pag. 24 Le nostre offerte quaresimali pag. 27 1° Comunione pag. 29 Professione di fede pag. 30 Cosa c’è in cantiere pag. 31 Dall’anagrafe pag. 32 E se Dio esistesse veramente…. Pag. 33 Il sacrista umorista pag. 34 Se Dio esistesse veramente… pag. 38 Le SS. Messe pag. 39 1 Carissimi, vorrei esprimere due sentimenti di grande riconoscenza. * Uno è per la festa dei 30 anni miei e di Lina in mezzo a voi. * Un altro è in occasione delle votazioni per il nuovo Consiglio Pastorale. Il mio grazie va sia a chi ha organizzato così bene le votazioni, nonostante la coincidenza con la festa del mio 30.mo, sia a chi ha accettato di condividere la responsabilità di aiutare la parrocchia a farla crescere insieme nella fede e nella carità. INNANZITUTTO LA RICONOSCENZA È LA FESTA PER I 30 ANNI PASSATI INSIEME. Tale riconoscenza è anche di Lina! Fare festa a un sacerdote appena ordinato prete, o a una coppia di sposi novelli, o a un giovane appena laureato, … è spontaneo, è normale. Invece fare festa a chi sta con te da 30 anni, “condividendo fatiche e feste, gioie e dolori, sogni e realtà, progetti e speranze”, significa che si è raggiunto insieme un certo equilibrio, una certa convivenza, un sopportarsi a vicenda, un’amicizia reciproca, se non con tutti certamente con una parte della parrocchia. Quando si tratta di due componenti, come tra marito e moglie, o tra parroco e parrocchiani, la cosa è ancora più bella, soprattutto oggi, dove l’individualismo è padrone in questa nostra società. “GRAZIE”. I giorni del festeggiamento sono stati delle continue sorprese. Davvero non mi aspettavo tanto. Questo fatto mi stimola a impegnarmi ancora di più tra voi, ad essere sempre più al servizio della vostra fede, a costruire insieme la comunità. Questo è stato anche l’obbiettivo principale di Gesù: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri”. Tale traguardo è espresso da Gesù anche nella sua ultima preghiera al Padre: “Padre, che siano una cosa sola, come io in Te e Tu in me”. Anche se c’è ancora molta strada da fare, in questi giorni mi avete dimostrato che in questi 30 anni qualcosa si è già fatto. 2 LE VOTAZIONI IN OCCASIONE DELLA ELEZIONE DEI DUE CONSIGLI PARROCCHIALI: PASTORALE ED ECONOMICO. Si tratta non di una carica onoraria e ben retribuita, come possone essere molte cariche di questo mondo, ma di un SERVIZIO in aiuto sì al Parroco ma soprattutto a favore di tutta la comunità parrocchiale. Condizione indispensabile è mettersi in ascolto, prima di tutto della Parola di Dio, per essere da essa illuminati e rafforzati, ma anche delle esigenze vere e fondamentali delle persone (non gli interessi individuali!), perché la salvezza di Dio possa giungere a tutti e perché le iniziative siano davvero utili a tutta la parrocchia. Occorre anche sottolineare che i membri sia del Consiglio pastorale che quello per gli affari economici meritano rispetto, riconoscenza e collaborazione, perché il loro impegno possa essere efficace e anche perché la loro opera è assolutamente gratuita. Ringrazio coloro che comprendono tale servizio, si mettono in gioco, danno una mano (per non dire due!) e collaborano per costruire una parrocchia sempre più unita e secondo il cuore di Dio. Accade anche di non essere capiti, di considerare parroco, consiglieri e collaboratori dediti ai propri interessi individuali, quando invece danno tempo, energie e…altro! Quante volte anche Gesù non è stato capito! Soprattutto dagli scribi e dai farisei, che cercavano i loro interessi e il loro successo. Gesù, che ha detto e vissuto: “Sono venuto non per essere servito, ma per servire”. Vorrei tanto che il messaggio a vivere il Vangelo e a mettersi al servizio sia una qualità di tutti! Vorrei tanto che il titolo del nostro Bollettino, “Insieme in cammino”, diventi ogni giorno sempre più una realtà! Don Luigi 3 DOVE SONO VOLATI I NOSTRI PALLONCINI? SOLTANTO 3 CARTONCINI SONO TORNATI IN PARROCCHIA. Il più lontano è stato quello di Giulia Castelnuovo. Incredibile! È andato fino in Francia! Esattamente alla città di Aubenas! Il secondo per lontananza è quello di Micol Rigamonti. È giunto fino alla frazione di Casoni, una piccola frazione (350 abitanti) di un piccolo paese (2.750 abitanti compresa la frazione) Pieve Porto Morone in provincia di Pavia; sulla riva sinistra del fiume Po. Il terzo, incredibile! Non è andato oltre la porta di casa mia! È quello di Davide Beccalli, detto anche “Postino”. Sotto riporto le fotocopie dei vari Messaggi e documenti che sono pervenuti in parrocchia. Naturalmente senza quello del postino. Cartolina di Aubenas 4 Retro della cartolina 5 Messaggio da Casoni Buonasera, mi chiamo Alberto Vaghi, ho 42 anni ed abito a Casoni, una piccola frazione (350 abitanti) di un piccolo paese (2.750 abitanti compresa la frazione) Pieve Porto Morone in provincia di Pavia; sulla riva sinistra del fiume Po. Solitamente in pausa pranzo ritaglio un po' di tempo per dedicarmi alla corsa in mezzo alla campagna e sull'argine del fiume. Proprio lì, Mercoledì, sul ciglio e vicino all'erba, ho visto un cartoncino giallo attaccato ad un palloncino viola ovviamente scoppiato. Su una facciata di questo cartoncino c'è scritto: "Parrocchia di Tabiago - 30 anni insieme.......con Don Luigi"; sull'altra facciata c'è riportato il nome di chi ha lanciato il palloncino: MICOL, dalla calligrafia sembrerebbe una bambina piccola. Ci tenevo a farvi sapere questa cosa, a mio avviso carina, in quanto il palloncino ha volato per circa 100 Km. e penso di averlo trovato dopo diversi giorni dal lancio. Nella speranza che anche a voi faccia piacere, Vi saluti cordialmente. VAGHI Alberto LA SCUOLA DELL’INFANZIA SI DIVENTA GRANDI! dI Gabriella Sola Emozionante e divertente. Ecco gli aggettivi che mi vengono in mente per raccontare la festa di fine anno della nostra scuola. Alle 17.30 ci troviamo in asilo. Il salone è strapieno di genitori e bimbi. Si da il via alla festa: da un lato del salone tutti i bimbi della materna 6 schierati, alle loro spalle il grande cartellone con la scritta “Una anno più grande”. Intorno a loro noi genitori e lo staff educativo. Inizia la canzone per la mamma “Coccole” e il ritornello: “Perché a me piacciono le coccole! Mamma fammi tante coccole”! è cantato squarciagola da tutti! L’applauso finale è d’obbligo. Tocca ai bimbi “grandi” che sono pronti a spiccare il volo ed andare alla scuola elementare. Il loro balletto, con l’aiuto delle maestre Maria e Valeria, sulle note della canzone “Non mi dimentico” è stato molto bello. Tutti insieme a fare cerchi, ognuno con un nastro per coreografia, molto attenti a non sbagliare, concentrati sui passi da fare. Ora il momento clou della festa, il rito di passaggio dei bimbi che “si fanno grandi”: e via con i pulcini del nido/primavera, poi i piccolini di 3 anni che a settembre saranno “mezzani”, seguiti dai “mezzani” che diventeranno “grandi”, per concludersi con il gruppo di 20 bambini diplomandi. Tutti i gruppi accompagnati dalle maestre, accolti dalle relative mamme, salutati da applausi. Molto tenera la consegna degli “attestati di prontezza” alla scuola elementare: ogni bimbo “grande”, indossando il cappello della laurea, ha ricevuto una pergamena personalizzata con la propria foto, una stretta di mano dal Sig. Panzeri, un abbraccio da Ivano e un super bacio dalla propria maestra commossa e fiera. C’è stata anche occasione per festeggiare due maestre che si sposeranno, la consegna dei fiori a tutto lo staff e l’annuncio del dono che si è deciso acquistare con i soldi raccolti per il regalo alle maestre (attrezzature carrello psicomotricità) La festa poi si è spostata nel salone dell’oratorio, con una cena molto piacevole tra genitori, bimbi e staff. Ottima occasione di socializzazione soprattutto per i genitori. Quanto cibo, quante chiacchiere e soprattutto quanta allegria! W i bimbi! W la nostra scuola! 7 DON ANGELO CI SCRIVE…. 8 UN GRANDE CRUCCIO CHE MI TORMENTA GLI EDUCATORI IN ORATORIO Qual è il problema? Gli adolescenti che in oratorio si propongono come educatori . IL MIO CRUCCIO CONSISTE NEL TROVARMI TRA 2 FUOCHI: * DA UNA PARTE IL MIO DOVERE È RENDERE L’ORATORIO UN AMBIENTE EDUCATIVO, dove ognuno possa crescere come persona e come cristiano, come individuo ma soprattutto sociale: l’oratorio è un insieme di ragazzi! Ora i ragazzi, che sono il più grande “tesoro” di ogni famiglia e il futuro della società. Per questo meritano una cura educativa speciale. L’oratorio ha appunto come scopo la formazione umana e cristiana, individuale e comunitaria dei ragazzi, secondo lo spirito di don Bosco. Questo fatto richiede educatori, non improvvisati o presenti in oratorio solo quando fa comodo loro, ma che siano veramente tali: preparati, altruisti, che abbiano davvero a cuore i bambini e la loro crescita. Nella nostra situazione concreta abbiamo come educatori soprattutto degli adolescenti. Data la loro giovane età e la società superficiale e priva di valori in cui vivono, c’è una maggiore esigenza di una preparazione più intensa. E questo proprio per il bene dei bambini, ma anche per la loro crescita. L’oratorio aiuta tali adolescenti ad essere educatori con incontri di formazione, la catechesi, un legame intenso col Signore nei sacramenti (sono educatori cristiani!),il prendersi durante l’anno alcuni impegni e responsabilità in oratorio e in parrocchia. C’è poi chi impegna coi ragazzi di A.C.R. Da questi esigiamo qualcosa in più e maggior coerenza. I requisiti per essere un buon educatore sono essenzialmente tre. 9 * Una forte amicizia con Gesù, non data per scontata, ma vissuta: qualche Messa in settimana, la Confessione mensile, la catechesi, la preghiera e la lettura personale del Vangelo: cose tutte che rafforzano il legame con Gesù, che stimola a donarsi, a ritenere importanti i bambini. * La fiducia reciproca col sacerdote. Il sacerdote è il responsabile principale in oratorio dell’educazione dei ragazzi. Occorre essere unito a lui, essere accanto a lui a condividere prendersi alcune responsabilità e impegni per mandare avanti l’oratorio. Com’è possibile educare bene, quando si creano le distanze, quando ci sono continue contestazioni, quando si è soliti rispondere in modo risentito e brusco, quando manca anche l’accordo tra gli stessi educatori? Che dire poi quando si riportano in famiglia in modo non esatto le parole e le correzioni del sacerdote e di altri educatori più grandi, screditandoli? Purtroppo succede che alcuni genitori sono più preoccupati della bella figura dei figli, prendendo ad oltranza le loro difese, che non educarli. La Bibbia insegna che un padre e una madre amano veramente il figlio, quando lo correggono! Quante volte sia nell’A.T. che nel N.T. ricorre la frase: “Dio ama i suoi figli, per questo li corregge!” * L’interesse e la preoccupazione per i bambini. In un certo senso sono “i privilegiati” . Se sono educatore, sono al servizio dei bambini. Non certo dei loro capricci ma della vera crescita! E questo richiede tanto buon esempio e una presenza costante tra loro. Tra l’altro come preparazione avevo chiesto all’inizio dell’anno di dare il nome per animare il gioco alla domenica, o per lo meno una certa presenza, chiedendo solo un’ora al mese, dalle 16 alle 17! Se si esclude l’estate, si tratta solo di 8 ore per tutto l’anno!!! * IL PROBLEMA NASCE QUANDO UN ADOLESCENTE CHIEDE DI FARE L’EDUCATORE ALL’ORATORIO FERIALE, ma durante l’anno non si è mai fatto vedere e non si è preparato ad essere tale. 10 Cosa fare? Si tratta pur sempre di adolescenti che si amano, con cui abbiamo condiviso anche bei momenti, con cui si è stabilita una certa amicizia. Accettarli come educatori, senza vedere in loro una certa tensione ad essere tali, vuol dire rendere l’oratorio un ambiente qualunque e tanto meno educativo: manca la fiducia reciproca e il clima di collaborazione. Non accettarli vuol dire metterli per strada, in balia di… Con questo non voglio chiudere la porta a nessuno. Esiste sempre la possibilità di riscattarsi! Ma non con una promessa dell’ultimo momento, che sa di poco chiaro, ma sull’esperienza di un comportamento costante. Esistono anche altre proposte oltre all’oratorio feriale: S. Caterina, esperienze con Mani Tese, o Mato Grosso, esperienza coi Missionari di Bevera,…Già alcuni vi sono impegnati. Vorrei esprimere un chiarimento. Non si tratta di escludere gli adolescenti dall’oratorio! A meno che hanno un comportamento non conforme al luogo sacro ed educativo proprio dell’oratorio. Qui si tratta di EDUCATORI! Cioè di adolescenti che si mettono in gioco per i ragazzi, a favore dei ragazzi, per il vero bene dei ragazzi. Si tratta ancora di adolescenti in formazione, ma che già hanno una certa maturità. Basterebbe il buon esempio e la presenza in mezzo ai ragazzi È vero, nessuno è perfetto. Anche tra gli educatori scelti ci possono essere incongruenze e difetti. Ma non è ammissibile puntare troppo il dito sui difetti di altri per giustificare i propri sbagli e le proprie incoerenze. È difficile prendere una decisione. È una grande sofferenza! Dopo aver pensato a lungo e guardando a come si sono comportati San Giovanni Bosco, Papa Francesco e soprattutto Gesù, quest’anno ho preso la decisione, di preferire i ragazzi e i bambini, cercando di creare in oratorio un ambiente il più possibile educativo. 11 1° San Giovanni Bosco Si dice che accoglieva tutti! Basti leggere i suoi numerosi scritti per capire che non è vero. Lui amava molto i ragazzi, dava l’anima per loro, ma anche pretendeva da loro una certa disciplina, l’ubbidienza e la partecipazione gioiosa alle attività, sia di gioco che di impegni. Ma era anche inflessibile con chi si lasciava andare a continue critiche sul suo operato. Per costoro non c’era posto in oratorio! 2° Papa Francesco Nelle sue parole e nel suo comportamento traspare fortemente il senso della misericordia di Dio e dell’accoglienza, soprattutto dei malati, dei bambini, e di nella vita è stato sfortunato. Ma è anche molto severo con i preti da salotto che hanno macchine di lusso, i cristiani con le pantofole,…. Se poi guardiamo ai preti pedofili o attaccati al denaro, è molto più duro delle leggi dello Stato. 3° Gesù È l’amore di Dio che si rivela nel modo più estremo. Basti pensare alle parabole della misericordia, al buon ladrone, alla sua morte in croce. Sembra quasi che guardando a Lui non esista l’inferno. Ma è anche molto duro con chi trasforma la religione in commercio. Basti pensare come nel tempio si lascia prendere dalla rabbia e arriva a rovesciare i tavoli dei commercianti e dei cambiavalute. È ancora più intransigente con i farisei, gli scribi e i capi del popolo, che praticano una religione solo esteriore e contestano il suo messaggio: arriva perfino a chiamarli “ipocriti, sepolcri imbiancati, razze di vipere, e …vostro padre è satana che è stato impostore e omicida fin dall’inizio. Ricordiamoci: in duemila anni di storia: * il Vangelo non ha mai deluso nessuno. * Gesù non ha mai ingannato nessuno! Don Luigi 12 Il mio matrimonio va male 1 anno, 10 anni, 30 anni di vita in comune... NON ESISTONO periodi particolari. Una coppia può, in qualsiasi momento della sua vita coniugale, trovarsi di fronte a gravi difficoltà. La vita in comune diventa pesante. A poco a poco cresce il malessere... Non ci si parla più, o assai poco. Spesso, sono i figli a rimanere l'unico argomento di conversazione, oppure la vita materiale, che prende un'importanza esagerata a scapito di un profondo scambio di reciproci doni. A volte, violenti litigi avvelenano la vita famigliare, per altri invece a vincere è il risentimento, la delusione, la perdita di stima per il coniuge. E allora basta un nuovo incontro amoroso perché tutto crolli e si arrivi a una separazione dalle conseguenze inevitabili: un enorme senso di fallimento, sofferenze dei figli, scioglimento della famiglia. Per far fronte alla degradazione del proprio matrimonio ci vuole molta lucidità, molto coraggio. Ricostruirlo su nuove basi ed essere di nuovo felici è sempre possibile per coloro che vi si impegnano. CIÒ CHE UCCIDE LA COPPIA La critica continua Siamo tutti propensi alla critica. Soprattutto in un mondo che dà tanta importanza alla performance e al successo. Chi non è conforme ai criteri vincenti spesso è guardato con disprezzo dai congiunti. E quando ci si mette il coniuge, è una rovina. Osservarsi a vicenda con uno sguardo malevolo è il modo più sicuro per creare una distanza che a poco a poco diventa insormontabile. Ne soffre anche la sessualità. 13 L'intolleranza Non accettare la storia dell'altro, non voler comprendere a fondo il suo modo di pensare, non amarlo per quel che ha di unico e di personale significa rischiare gravi malintesi. Amarsi non vuol dire tollerare che l'altro sia diverso, ma al contrario rallegrarsi delle sue differenze. La menzogna più grave Esistono molti tipi di menzogna. Si può mentire su ciò che si fa, su ciò che si pensa, su ciò che si è. Certamente ognuno deve conservare un suo giardino segreto. Ma certe menzogne sono imperdonabili e uccidono la fiducia, in particolare quelle che portano all'infedeltà. La dipendenza alienante L'alcol, la droga, le immagini pornografiche, il gioco d’azzardo sono terribili forme di dipendenza. Ma si può anche rimanere dipendenti dai propri genitori, dall'ambiente sociale, dalle abitudini... La dipendenza che si instaura allontana dall'altro, distrugge il rapporto. L'accumulo di ferite Spesso, sono le tante piccole ferite che distruggono l'intimità della coppia: piccole frasi cattive, rancori repressi, provocazioni ripetute. Anche gli sposi che si amano si feriscono involontariamente. E più il dolore è profondo, più la fiducia e l'amore sono compromessi. CIÒ CHE SALVA LA COPPIA La tenerezza quotidiana Incoraggiarsi, ringraziarsi, complimentarsi con parole e gesti teneri e affettuosi dovrebbe essere incluso nel programma di tutte le coppie! La tenerezza è inseparabile dall'intimità sessuale, indica che si è amati. 14 L'humor complice Ridere di tutto e in primo luogo di se stessi, permette di sciogliere molti conflitti. L'humor aumenta la complicità, apre agli altri. È un elemento essenziale dei rapporti amorosi e amicali. Una parola fiduciosa Si devono sempre affrontare i conflitti utilizzando le parole. Quelle che tranquillizzano, rimettono in sesto, riconoscono, quando è il caso, il proprio errore. Parlare delle proprie ferite, di ciò che fa male, senza acrimonia, senza usare il «tu» che accusa, si rivela sempre positivo. Una sessualità vera II piacere sessuale condiviso è un potente fattore di intimità. Fare l'amore con piacere e semplicità è il modo più evidente di manifestare amore al coniuge. Darsi all'altro, con gioia, senza star sempre a pensare che cosa si avrà in cambio, è un'arte. Il perdono Farsi del male, per una coppia è piuttosto normale. Essere capaci di parlarne, di perdonare o di chiedere perdono richiede molta umiltà. Perdonare non ci risulta spontaneo, è una scelta difficile ma liberatoria, permette di andare avanti, di vedere il rapporto da un'altra prospettiva. Il perdono non è indifferenza verso l'errore, né oblio, e neppure tollerare l'intollerabile. Ma è dare all'altro la capacità di cambiare. La preghiera Molte coppie sperimentano la forza data da Dio nelle difficoltà. Nella preghiera, da soli o condividendola, si trova il coraggio di affrontare, di rinnovare il dialogo. E a volte anche di cambiare! Dio viene sempre in aiuto a quelli che glielo chiedono. 15 ALCUNE DOMANDE La sessualità aiuta la riconciliazione? A condizione che questa riconciliazione sia voluta da entrambi... e che sia espressione dell'amore che unisce profondamente la coppia, oltre le difficoltà. Spesso, si fa l'amore per chiedersi perdono... L'atto sessuale, vissuto pienamente, spesso sostituisce parole difficili da dire. Molte coppie ritrovano la serenità! Invece, rifiutarsi al coniuge è segno di un disaccordo che si deve risolvere al più presto! Si devono evitare i litigi a ogni costo? Le differenze dell'altro possono essere dolorose da vivere nel quotidiano. A volte l'altro ci è insopportabile. Al punto da esplodere. I litigi rivelano quello che non va. Bisogna evitare la violenza che distrugge, le parole che feriscono, le grida che spaventano i figli. Ma non ci si deve neppure tenere tutto dentro. Litigare fa parte della vita di ogni coppia, e spesso permette di andare avanti. Si deve confessare un'infedeltà? Non si deve appesantire l'altro con una verità che non può sopportare. Come si fa a perdonare veramente il coniuge che è stato infedele? Ma si può essere sereni vivendo nel silenzio di una colpa così grave? Si deve confessare all’altro/a la propria infedeltà? Ci troviamo davanti a una questione molto difficile! Può essere conveniente, quando ci si trova davanti a un coniuge maturo e profondamente cristiano, capace di non rinfacciare la colpa ad ogni litigio. A volte una terza persona in cui si ha fiducia, che non ci giudicherà ma neppure sarà compiacente, può avere un ruolo essenziale. Da lui potranno arrivare le parole, cariche di senso, cariche di vita che potranno portare a una serenità ritrovata. 16 Esistono situazioni intollerabili? Si, certamente. Esistono situazioni in cui regna la violenza, l'aggressione fisica e anche morale, che non sono tollerabili e si rivelano pericolose per tutta la famiglia. Allora non bisogna esitare: si deve chiedere aiuto a un familiare o un consulente matrimoniale. Si deve evitare di chiudersi in una spirale di odio. Una coppia non è fatta per autodistruggersi. A volte, la separazione è l'unica via d'uscita. UN CONSULENTE MATRIMONIALE, CHI È? Può capitare che, malgrado molti sforzi, la coppia sprofondi nei conflitti. Si rende allora necessario interpellare rapidamente un consulente matrimoniale. Più presto si affrontano le proprie difficoltà, insieme, meglio le si possono superare. Un consulente matrimoniale non dà consigli, ma aiuta le persone a trovare la propria soluzione, il proprio ritmo. Il suo ruolo consiste nel far venire a galla le cose. Riceve in un luogo neutrale, per circa un'ora e segue un metodo rigoroso. Uomo o donna, il consulente è tenuto al segreto professionale, e aiuta rispettosamente le persone a verbalizzare problemi, delusioni, rancori. Durante le sedute si possono affrontare la questione della sessualità, tutti i conflitti (gravidanze non desiderate, difficoltà educative, alcolismo, tossicomania, violenza...) e le preoccupazioni che nascono nei rapporti. Un conflitto risolto, una crisi superata, rendono la coppia più solida. “Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza, sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi”. Colossesi 3,12-13 «L'amore è l'unica forza in grado di trasformare un nemico in amico». Martin Luther King 17 IL VANGELO IN DIALETTO Nicudém L'era estaa, una nocc de lüna piena, i stell brilaven e Lü el vureva de bon fass minga vedè. Però el vureva anca avech la pröva che ul Signur l'era no un por tirapé. L'ha metü i gamp in spala e pö l'è nà per fach un discurs inteligent. L'era studià per quater mes e adess l'era vegnü ul mument. El g'ha dii "Maester tücc creden ch'el sia stà propi ul Signur a mandatt, te fee tanti miracul, tücc i veden e nesügh el te manda a ciapà i ratt. "Si Nicodemo - el s'è sentü respunt- o te se bon de nass amò o te capirée semper negott”. Nicudém l'ha dii "questa l'è' bela! Ma cume se fa, quant vügn l'è vecc a turnà in del venter de la sua mama? Me par che te, te se passà föra de còo!” Ma ul Signur l'ha respundü "in verità la vita növa la vegn giò dal ciel e tücc quei che se tröven impastà in la carne, ghe resta cumè un vel denanz ai öcc, che pöden minga scupré tütt quel che pröven in del cör la gent, che ul Spiret de Dio i a ciapà inscee de cambiach carater e sentimento. “Ma me capisi minga!” El fa Nicudém. "Per forza - el fa ul Signur - te sée un narigiatt cul zucher! Anca se tee studià del Dio supremo süi liber de la Mondadori. Perché me Pà el m'ha mandà che in tera per fà se, che violter g'hi la fed. Ma finchè ul mund el me fà la guera, anca se disi ul vero, nesügn me cred. Me so minga vegnü per cundanà, ma so vegnü per vess cumè la lüs. Ma violter, a furia de pecà, vii in gir cul fusch per restà in de la cunfüsion. 18 Inveci, chi g'ha un po de sentiment, el cerca de vegné a la lüs del de, e ul Signur che la vett, l'è begn cuntent de vè truà un quaivügn de benedé!”. Nicudém el gh'è restà de gess, el se sentiva un pincirö. E prima de l'alba, l'era gemò a cà e l'ha capii tütt ul so insücess, che cu'l Signur gh'è poch de fa ul bauscia. Perché quei che se creden grant, per Lü, al cuntrari, cünten propi negott. Inveci quei che gh'avaran queicoss, hinn quei che adess in propi pora gent. 19 ESTATE RAGAZZI L’estate per i ragazzi è un TEMPO LIBERO. Ma “libero” da che cosa? Dagli impegni scolastici (debiti e compiti delle vacanze permettendo!)? Da Dio? Dalle regole di buona convivenza e di una sana educazione? Per noi l’estate è un’occasione d’oro per aiutare ragazzi e adolescenti a crescere come persone e come comunità. È questo lo scopo fondamentale dell’ oratorio feriale e del campo-scuola di Borgotaro. Tali iniziative, se da una parte mi stimolano a dare più tempo e energie per aiutare i ragazzi a “crescere” - e questo mi riempie di gioia, - dall’altra mi procurano un grande cruccio. IL CRUCCIO PROVIENE DA DUE diverse concezioni di oratorio. • Da parte nostra l’oratorio è un momento formativo, individuale e sociale, secondo il progetto di don Bosco. • Alcune famiglie vedono l’oratorio, principalmente come un luogo per “parcheggiare”, i propri figli, non sapendo dove sistemarli, nel periodo in cui sono liberi dalla scuola. Con tale idea è facile pretendere dal prete e dall’oratorio non tanto la formazione umana e religiosa, ma un servizio ai propri interessi personali. Invece l’oratorio è per sua natura un luogo in cui i ragazzi “crescono”, con la tensione al bene comune, e non al proprio vantaggio personale. La questione diventa ancora più tesa se prendiamo in considerazione il campo-scuola di Borgotaro. L’esperienza, la pedagogia, la psicologia insegnano che una vera crescita non è mai improvvisata, ridotta a pochi giorni (come possono essere quelli dell’oratorio feriale, o peggio, i 12 giorni di Borgotaro), ma è il frutto di un lungo allenamento, pazienza, gradualità: comportamenti che sono principalmente compito della famiglia. Per usare un esempio, l’oratorio feriale e soprattutto Borgotaro, sono come 20 il “cacio sui maccheroni”. Se mancano i maccheroni, dove metti il cacio? I “maccheroni” sono il tipo di educazione, il clima che un ragazzo respira e assorbe in casa. Purtroppo, se un ragazzo in famiglia è abituato ad aver sempre ragione, a soddisfare i propri interessi, ad essere sempre, o quasi, esaudito in ciò che vuole, a Borgotaro ci verrà con le sue abitudini, le sue pretesesi e alla fine si troverà male lui e creerà problemi e disagio agli altri. In genere il ragazzo promette molto, ma alla fine si comporta secondo le abitudini acquisite in precedenza: in famiglia, a scuola, tra i compagni, nello sport. Non è un problema di privilegiati o di essere nella manica: è questione di comportamento del ragazzo. O è abituato ad essere positivo quando è in gruppo, o sarà un problema per tutti. Per usare un altro esempio; se durante l’anno scolastico si è studiato, il risultato si sarà. Diversamente sono dolori! Se un ragazzo è abituato ad essere utile in famiglia, a scuola, nello sport, lo sarà anche in oratorio. Altrimenti creerà disagio a tutti. Certo non esistono ragazzi perfetti; ma c’è grande differenza tra chi è abituato in certo modo e chi in un altro! Qualcuno potrebbe dire: “Ma sono proprio questi ragazzi che hanno più bisogno!” . Rispondo: è vero! Ma esistono almeno due difficoltà. • Io, sono solo e con alle spalle 76 anni e pochi educatori adolescenti. • Come è possibile in soli 12 giorni cambiare le abitudini di un ragazzo che a casa e in oratorio, notte e giorno, ha sempre fatto quello che voleva, mentre a Borgotaro è invitato continuamente a mettersi in gioco, al servizio dei compagni? E la fede cosa c’entra? C’è una forte relazione tra fede e vita. Mi spiego meglio. Un educatore che ha una buona vita di fede, vissuta anche con gesti esterni, come la presenza frequente e sincera alla Messa, la preghiera costante, la Confessione periodica, … in oratorio e in parrocchia si sentirà maggiormente responsabile: più collaborante e più generoso. 21 La stessa cosa vale anche per un ragazzo. Solo che qui entrano in gioco i genitori. Se essi per primi sono credenti, fanno capire ai figli l’importanza di Dio nella vita, prima con l’esempio e poi coi suggerimenti, se pregano sovente insieme e li mandano, o meglio, li accompagnano a Messa, anche nei giorni feriali, il risultato è quello di avere ragazzi positivi. Se non fosse così, a cosa servirebbe la preghiera, la Messa,la stessa croce di Gesù? In apparenza non si vede una vera e propria relazione, ma l’esperienza di tanti anni di prete lo documenta. Guardando a Gesù e al suo esempio se ne rimane affascinati. In questi tempi di indifferenza religiosa e di perdita della pratica cristiana, abbiamo quanto mai bisogno di tali animatori e genitori, oggi sempre più rari, ma quanto mai preziosi! FORSE QUALCUNO DIRÀ: “BISOGNA ADEGUARSI AI TEMPI” Cosa vuol dire “adeguarsi ai tempi?”. Vuol dire forse correre dietro a tutte le mode e le opinioni che rendono la nostra società, in apparenza libera da ogni vincolo, ma in realtà volubile e instabile , senza un punto di riferimento valido? Allora cosa serve la fede? Cosa è servita la morte di Gesù in croce? Un ultima parola per noi adulti. Non è forse venuto il momento di essere più noi stessi, di riprendere in mano la nostra identità di cristiani, di conoscere meglio, in profondità, la nostra religione, di vivere meglio la solidarietà, tra noi innanzitutto, e poi anche con gli altri? Non diciamo noi che quelli delle altre religioni ci bagnano il naso? Ricordiamoci: in duemila anni di storia: * il Vangelo non ha mai deluso nessuno. * Gesù non ha mai ingannato nessuno! Don Luigi 22 LETTERA DI UN PADRE AL FIGLIO Se un giorno mi vedrai vecchio, se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso io a insegnartelo. Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami. Quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia, finché non ti addormentavi. Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro, inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico. Ho avuto tanta pazienza per insegnarti l'abc. Quando a un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso, dammi il tempo necessario per ricordare: E se non ci riesco, non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico, ma il mio bisogno di essere con te e averti lì che mi ascolti. Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo, non trattarmi come fossi un peso, ma vieni verso di me con le tue mani forti, come io l'ho fatto con te quando muovevi i primi passi. Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età a volte non si vive, si sopravvive soltanto. Un giorno scoprirai che, nonostante i miei errori, ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa, allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza. In cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio. Il tuo papà. 23 Pillole di saggezza – Frasi celebri S. Agostino * “Tu, o Signore, ci hai fatto per Te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”. * “Tu, o Signore, eri con me, ma io non ero con Te. Mi tenevano lontano da Te quelle creature, che, se non fossero in Te, neppure esisterebbero. Ma Tu mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai guarito la mia cecità. Allora Ti ho gustato e ora ho fame e sete di Te. Hai alitato su di me il tuo profumo ed io l’ho respirato e ora anelo a Te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace interiore.” * “Da quod iubes, et iube quod vis”. “Concedi di fare ciò che comandi, e poi comanda ciò che vuoi”. * “Ascoltare la Parola di Dio corrisponde alla semina; mettere in pratica corrisponde a fare i frutti. Ma il mettere i frutti, oltre al lavoro dell’uomo, è dono di Dio; così il mettere in pratica, oltre allo sforzo dell’uomo, è grazia di Dio. A forza di volere tutto, si finisce per sopportare tutto. A forza di sopportare tutto, si finisce col tollerare tutto. A forza di tollerare tutto, si finisce per accettare tutto. A forza di accettare tutto, si finisce per approvare tutto. Papa Benedetto XVI “La verità non è determinata a suon di maggioranza. È più grande!” “La carità senza la verità è cieca. La verità senza la carità è un cembalo squillante”. “Quando non ci sono valori fermi e stabili non c’è sicurezza e quindi, non c’è speranza” “La fede è soprattutto una persona: Gesù Cristo” “La libertà non può fare a meno della verità: la verità vi farà liberi”. “La verità è superiore alla teologia”. 24 Papa Giovanni Paolo II “Grido a te con amore, antica Europa: ritrova te stessa, sii te stessa; riscopri le tue origini; ravviva le tue radici cristiane… Solo così tu puoi essere ancora faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo.” Papa Giovanni XXIII “La chiesa è come la vecchia fontana del villaggio, che disseta le varie generazioni. Noi cambiamo, la fontana resta” Gandhi Prendi un sorriso: regalalo a chi non lo ha mai avuto. Prendi un raggio di sole: fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente: fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima: posala sul volto di chi non ha mai pianto. Prendi il coraggio: mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita: raccontale a chi non sa capirla. Prendi la speranza: e vivi nella sua luce. Prendi la Bontà: e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore: e fallo conoscere al mondo. L'uomo si distrugge con la politica senza principi. L'uomo si distrugge con la ricchezza senza lavoro. L'uomo si distrugge con l'intelligenza senza carattere. L'uomo si distrugge con gli affari senza la morale. L'uomo si distrugge con la scienza senza umanità, L'uomo si distrugge con la religione senza fede. L'uomo si distrugge con l'amore senza sacrificio". Konrad Adenauer (fondatore dell’Europa unita, insieme a Schuman e De Gasperi) “Cadere non è pericoloso, né disonorevole: è il non rialzarsi che è tutte e due le cose” 25 Georges Bernanos “Tutti dobbiamo dominare la vita. Ma il solo modo di dominarla è amarla. E la sola maniera di amarla è donarla, prodigarla senza misura.” Plotino (205-270) “Se non ti vedi bello, opera come fa lo scultore con una statua ancora informe: da una parte elimina, dall’altra assottiglia; qui leviga e lì ripulisce, finché sulla statua non appare un bel volto. Così anche tu elimina ciò che è superfluo, raddrizza ciò che è storto, purifica e rendi luminoso ciò che è oscuro e non cessare di scolpire la tua statua finché il divino splendore della virtù non brillerà in te.”Pio IX “La storia è maestra di vita: peccato cha abbia pochi discepoli…” Mitridate (Re del Ponto, 80 a.C.) “Piccole dosi permettono di digerire tutto” Manzoni (Lucia nei Promessi sposi) “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne una più certa e più grande” Card. Tettamanzi “Il mondo della sofferenza invoca un altro mondo: quello dell’amore”. Confucio (500 a.C.) “È molto più importante accendere una candela, che maledire l’oscurità” Kahlil Gibran “Dai poco se doni le tue ricchezze, ma se dai te stesso tu doni veramente. Vi sono quelli che danno con gioia e la gioia è la loro ricompensa. Nelle loro mani Dio parla, e dietro ai loro occhi egli sorride alla terra. È meglio dare se ci chiedono, ma è meglio capire quando non ci chiedono nulla.” Bonhöffer “Lo stupido è colui che qualsiasi cosa faccia è sempre in pace con se stesso” 26 LE NOSTRE OFFERTE QUARESIMALI Al termine delle Via Crucis dei Venerdì di Quaresima, abbiamo raccolto le offerte per il “Fondo Famiglia” voluto dall’Arcivescovo per sostenere alcune famiglie in difficoltà. Abbiamo raccolto € 486. Li abbiamo arrotondati in € 500, che abbiamo consegnati in Curia per questo scopo. Le offerte del Venerdì Santo, destinate ai cristiani in difficoltà che abitano in Terrasanta, le abbiamo consegnate a don Romano, che ha una missione proprio a Betlemme , dove lui è stato per gli studi teologici. In tale giorno abbiamo raccolto € 700, che don Romano ha inviato a Suor Szczepana, responsabile della Missione salesiana a Betlemme. Così ci scrive don Romano Caro don Luigi, ti comunico la notizia, che ho ricevuto da Suor Szczepana, da Betlemme. Suor Szczepana ti ringrazia per 700 Euro che hai dato ad aprile tramite la mia persona. Saluti da Don Romano In allegato, ti mando il Ringraziamento di s. Szczepana. (Suor Stefania) A me in polacco e a voi in inglese. Drogi Ksieze Romanie, przepraszam, ze tak długo to trwało....ale tyle spraw wydaje sie wazniejszych...i najwazniejszych i tak sie odwleklo Przesylam podziekowanie za zlozona ofiare. Wielkie Bog zaplac za wsparcie. Niech Dobry Bog blogoslawi. Radosnego dnia. Pozdrawiam, z modlitwa. s.Szczepana. “Caro don Romano, ti chiedo scusa se ho aspettato per così tanto tempo a scriverti…ma ci sono impegni tanto importanti più di quanto può sembrare ….così tanto importanti che non si possono rimandare. Ringrazio per la generosa offerta. Il Signore, che è grande, ricompensi per l’aiuto. Il Buon Dio vi benedica. Auguro giorni sereni. Un saluto accompagnato dalla preghiera. s.Szczepana”. 27 28 BAMBINI DELLA 1° COMUNIONE Il 17 maggio i bambini di 4° elementare si sono accostati per la 1° volta al Sacramento dell’Eucaristia. E sono: 1. BELCARO LORENZO 2. CASTELLUCCIO FABIO 3. MERONI LORENZO 4. RATTI FRANCESCO 5. RIPAMONTI ROBERTO 6. VARONA OZORIA MIGUEL 7. CAIMI LUISA 8. CARAMAZZA LAURA 9. DELL’ORO AURORA 10. FUMAGALLI GRETA 11. FUSCO CHIARA 12. LOCATI AURORA 13. PIOSELLI MARTINA 14. SACCO NATASHA 29 7 GIUGNO: PROFESSIONE DI FEDE Il 7 GIUGNO i 14 enni e alcuni adolescenti di 1°, 2° e 3° superiore hanno pubblicamente professato di iniziare sul serio un cammino di fede. Un adolescente inizia la sua maturità fisica, ma anche umana e cristiana. A dire il vero, l’essere cristiani veri, coincide con l’essere persone mature. Una persona matura usa l’intelligenza. Ora quando uno riflette arriva al senso dell’esistenza di Dio, cioè di un Essere superiore, che ha creato tutto e guida il mondo. Ci sono però due difficoltà: • Perché il male nel mondo? • Chi è veramente Dio? Accettare di fare la professione di fede, oltre ad essere una conferma personale del Battesimo, richiede uno studio serio della Parola di Dio, e una iniziale pratica della religione. Solo così si possono trovare le risposte più vere e più convincenti a tali difficoltà. Ecco chi sono gli adolescenti che hanno fatto la professione di fede. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 1. Trivella Matteo 2. Borellini Elia 3. Pioselli Loris 4. Sironi Lorenzo 5. Conti Gabriele 6. Beccalli Simone 7. Caimi Alessandro 8. Castelluccio dario 9. Fumagalli Andrea 10. Fumagalli Giulio 11. La Sala Pietro 30 Di Falco Maria Chiara Fumagalli Anna Albanese Irene Frigerio Noemi Frigerio Valeria Tentori Francesca Castelnuovo Elisa Corti Alessia Galliani Eleonora Marinaro Silvia Ravaglioli Chiara Ravaglioli Giorgia Ravaglioli Giulia Ripamonti Laura COSA C’È IN CANTIERE Con questa estate iniziano i lavori per mettere a norma di sicurezza il salone del teatro, che chiameremo “sala multifunzionale”, cioè adibita a vari usi: teatro, cinema, conferenze,… Già abbiamo tolto il rivestimento in legno delle pareti, i tendaggi e smontato le poltroncine in legno. I posti da 314 saranno ridotti a 280 e le poltroncine saranno…di lusso! Come faremo con i ragazzi dell’oratorio feriale? Non lo so. Da una parte può essere un’ottima occasione per educarli al rispetto delle cose. Dall’altra parte mi chiedo: come sono educati in famiglia? Quanto è importante l’educazione in famiglia!!! Da qui dipende il comportamento dei figli anche fuori casa! Presto incominceremo con gli impianti elettrici e di riscaldamento, che d’estate serviranno anche per il raffreddamento. In un secondo momento penseremo alla pavimentazione e alle poltroncine. Data l’enorme spesa (circa € 300 mila!) faremo i lavori gradualmente. Per questo la busta di questa estate servirà a tale scopo. Un grazie a chi ha già preparato il lavoro, col rendere il salone libero e pronto per i lavori. Infine un ulteriore lavoro, piuttosto imminente, sarà la sistemazione delle grandi porte-vetro della cappella dei sacerdoti in cimitero. Data la loro instabilità vedremo di provvedere al più presto. Don Luigi 31 Dall’anagrafe BATTESIMI Grosso Gioele Francesco Massimo di Paolo e di Giudici Fabrizia Boaretto Raul Tullio Edoardo di Ivan e di Muraro Tania Aldeghi Giada di Simone e di Bonacina Silvia Sinanaj Laura di Lulezim e di Irma Casati Emma di Stefano e di Smaniotto Stefania Carboni Gabriele di Andrea e di Ferrarini Laura Maggioni Leonardo di Andrea e di Camiolo Jessica Conti Désirée di Stefano e di Minosi Sabrina Giudici Kimberly di Riccardo e di Brecht Ivonne Verta Vittoria di Agostino e di De Luca Laura (battezzata a Cibrone) MATRIMONI Giudici Riccardo e Brecht Ivonne DEFUNTI Borellini Siro di anni 87 Paleari Bonfanti Celestina di anni 70 Capra Bertolini Rosetta di anni 86 Perego Angelo di anni 78 Borrini Fumagalli Mariuccia di anni 77 Filigura Anna Maria di anni 73 32 Il SACRISTA UMORISTA - Che differenza c'è fra il sole e uno scavezzacollo? - Il sole è un astro, lo scavezzacollo: un disastro! Il commissario dice a un indiziato: - Per ora le raccomando di non lasciare la città - Ma io faccio l'astronauta. - Allora non lasci assolutamente il pianeta! Una sera un amico trovò il Manzoni imbronciato, perché i parenti gli avevano impedito di andare a Messa, essendo brutto il tempo. - Han fatto bene - commentò l'amico. - Han fatto malissimo, invece - protestò il poeta. -Se avessi dovuto uscire per incassare un'eredità, credi che me lo avrebbero impedito? Durante una lezione dí marxismo, uno studente ungherese fu invitato a spiegare con un esempio cosa sia la critica comunista. - Ecco - disse - quello scansafatiche di mio fratello Yuri è partito con la moglie per un giro turistico in Italia ed è rimasto là, tradendo così la propria nazione socialista. - Bravo! Ora dimmi che cos'è l'AUTOCRITICA. - È che io sono stato uno stupido a non andare con loro. Un turista americano, nell'agosto del 1980, chiede a un cittadino polacco: - Come va la vita qui? - E' come la corrente elettrica: alta tensione, forte resistenza e... guai a chi tocca il conduttore! - Perché dove arriva il comunismo, l'olio cresce di prezzo? - Perché viene molto adoperato per ungere il popolo e per far friggere tutti i partiti dell'opposizione. Sulla vetrina di un fiorista fa bella mostra questo cartello: DITELO COI FIORI. Un signore entra e chiede una rosa. - Una sola? - chiede sorpreso il commesso. - Sì, perché io sono un tipo di poche parole. 33 Un professore di lettere, ad un ristorante, dopo aver consultato la lista del menù, ordina al cameriere: - Mi porti un piatto di sbagli di ortografia. - Ma signore, non ne abeam - E allora perchè ce li avete messi qui sulla lista? - Sai dirmi perchè le persone buone e oneste non fanno mai la rivoluzione? - Perchè son sempre in minoranza. Pantaleone, rincasando a tarda sera, si mette a grattare la porta di casa. - Ma cosa ti salta in testa - gli chiede l'amico Barbeta. - SSS! Questo è l'unico metodo per farmi aprire la porta da mia moglie, perchè crederà che sia il cane. Caro Fernando, oggi tirerò il collo al pollo. Perchè? Ma non ti ricordi che domani è l'anniversario del nostro matrimonio? - E che colpa ne ha il pollo? - Sai perchè. a un orbo costa meno morire? - Perchè deve chiudere un occhio solo. - Come va in giro un papà che ha un'automobile e un figlio fidanzato? - Va a piedi. - Pierino - chiede la maestra Livia - cosa faresti se il rubinetto di casa perdesse acqua e il tubo di scarico fosse otturato? - Farei subito un numero. - Un numero? - Sì, quello dell'idraulico! La piccola Cecilia è condotta a spasso dal nonno lungo il lago d'Iseo. Ad un tratto chiede: - Nonno, c'eri anche tu sull'Arca di Noè? - No, cara - risponde il vecchietto con ilarità. - E allora come hai fatto a non annegarti? - Sonia, ti è piaciuto il film della TV privata? - Macchè! Il primo tempo è stato una mezza cretinata. - E il secondo tempo? - L'altra mezza. 34 Il ricco e il povero sono due persone. Il soldato le difende tutte e 2. Il cittadino paga per tutte e 3. Il lavoratore suda per tutte e 4. L'usuraio spoglia tutte e 5. L'avvocato disereda tutte e 6. Il giudice condanna tutte e 7. Il medico sistema tutte e 8. Il becchino sotterra tutte e 9 Nell'altro mondo si ritroveranno tutte e 10. Dialogo fra due bevitori: - Serafino, ti piace il vino? - Molto, purchè sia genuino. - E dell'acqua che scorre cosa ne pensi? - Scorra pure dove vuole, purchè non vada dentro il vino. - Ma il dottore non ti ha detto di non bere più vino? - Chi beve vino, campa più del dottore che glielo vieta. Tra ragazze - Io non credo all'amore a prima vista. - Per qual motivo? - E come si fa a sapere a prima vista se uno guadagna molto?... - Signor Nespoli, guardi che il suo bambino m'ha tirato un sasso. - E vi ha colpito? - Per fortuna, no! - Allora non era certamente mio figlio. Un matto gironzola agitando un colabrodo. Un amico gli chiede: - Cosa fai con quell'aggeggio in mano? - Cerco di far passare il tempo, ma non passa mai. - Prova ad allargare i buchi... Una signora attempata, che non è mai stata un cannone in bellezza, confida a un'amica: - Io da ragazza ho fatto girare la testa a molti giovanotti. Lo so: la giravano dall’altra parte per non vederti. - Gedeone, tu in casa hai la radio e la TV? - No, no: ho mia moglie e mi basta quella. 35 Distacco doloroso. - Cara Giacinta, come mai stasera tieni sempre gli occhi chiusi? - Caro Lino, ho promesso a mio padre di non vederti più. Una vecchia signora chiede consiglio a un Sacerdote: - Faccio peccato a guardarmi allo specchio? - No, signora,anzi, alla sua età, direi che è una... espiazione. - Dimmi, Leandro, tua moglíe Gelsomina è sempre bella come 5 anni fa? - Sì! Solo che ora ci mette mezz'ora dí píù. - Mio marito ha un brutto difetto: non sa giocare. - Perchè ti lamenti: mi sembra un pregio... - Il guaio sta che lui gioca ugualmente. - Che differenza c'è fra un egoista e un altruista? - L'egoista bada solo a lucidare la propria aureola. L'altruista si preoccupa di lucidare quella del prossimo. - Ma che brava bambina, come hai imparato bene a parlare. - Tanto bene - aggiunge il fratello - che ora è sempre più difficile farla smettere. - Quand'è che vengono più facilmente le tentazioni al male? - Quando stiamo in ozio e quando andiamo sulle occasioni. Ad Alessandro Magno si presentarono un giorno due uomini, in lite fra loro. Mentre parlava l'accusatore, il re con la mano si turava un orecchio. Ai giudici che ne chiesero la spiegazione, rispose: - Voglio conservarlo intatto per ascoltare l'accusato." Qual è il mezzo migliore per restare in piedi dinanzi alle difficoltà della vita? E' quello di inginocchiarsi ogni giorno dínanzi al Signore. - Pasquale, sai la differenza fra il capitale e il lavoro? - Te lo dico con un semplice esempio: se ti impresto 50 €, questo è il capitale; quello che dovrò fare e faticare per riaverlo indietro, è il lavoro. - Sto scrivendo un romanzo veramente strabiliante. - E come va a finire? - Non so ancona: sono appena arrivato a metà. 36 - Pierino, chi è il primo della tua classe? - Alessandro. - E il primo in storia? - Walter. - E il primo in matematica? - Silvio. - E tu? - Io sono il primo a partire, quando suona il campanello. Un creditore assale arrabbiato Pierino: - Voglio aggiustare i conti. - Ma in fin dei conti che cosa vuole? - Voglio i miei quattrini, capito? - Ah, vuole i SUOI, ho capito. Meno male... Pensavo che volesse i MIEI. (da Giulia Fumagalli) Dopo aver caricato tutti i bagagli del Papa in macchina, l’autista nota che Sua Santitàsta sta ancora aspettando sul marciapiede. - Mi scusi, Sua Santità, - dice l’autista - vorrebbe salire in macchina in modo che io possa partire? - Beh, per dirti la verità - risponde il Papa - in Vaticano non mi fanno mai guidare e oggi ne ho tanta voglia. - Mi dispiace, ma non posso permetterglilo. Perderei il lavoro. E se succedesse qualcosa? - pretesta l’autista, desiderando di non essere andato al laroro quella mattina. - Ci sarebbero degli extra non indifferenti per te. - dice il Papa. Riluttante l’autista sale dietro, mentre il Papa si mette al volante. Appena usciti dall’aeroporto, vedendo il Pontefice spingere l’acceleratore, portando la macchina a 170 km/h, l’autista si pente della sua decisone, e disperato esclama: - La prego, Santità, rallenti! Ma il Papa continua a tavoletta fino a quando non si sentono delle sirene. - Oh, Dio mio, mi ritireranno la patente! - Piagnucola l’autista. Il Papa accosta e tira giù il finestrino. Il carabiniere si avvicina, dà un’occhiata, torna alla moto e prende la radio. - Devo parlare col capo… Il capo risponde alla radio e il carabiniere gli dice di aver fermato un’auto che andava a 170. - Beh, sbattilo dentro subito! - Dice il capo. - Non credo che possiamo davvero farlo, è un tipo molto importante…. 37 - Una ragione in più! - esclama il capo. - No, intendo DAVVERO importante…! - risponde il carabiniere. - Beh, chi hai lì, il Sindaco? - Più in alto! - Il Governatore? - Di più! - Ma allora chi è? - Dio! - Ma chi ti fa credere che è Dio??? - Ha il Papa come autista!!! Se Dio esistesse veramente…. di Ernesto Oliverio Giacomo è un ragazzo di diciassette anni. Vita normale e tante domande. Una volta mi ha sentito parlare di Dio, si è avvicinato e con timidezza, come se non volesse disturbare, ha cercato una conferma. «Ernesto, ma allora Dio esiste veramente?». Sì, Giacomo, esiste. Il cuore me lo conferma con una logica. Dio esiste perché vedo che quando provo rancore contro una persona e prego, riesco a trasformare quel sentimento in pazienza. Il giudizio scompare, mi acquieto, ritrovo la pace. Dio esiste perché quando ho dei soldi, che potrei usare per me, donandoli mi sento più felice. Ecco, in quella felicità, Dio esiste. E se Dio esiste, allora mi dono. Se Dio esiste veramente, ho pazienza. Se Dio esiste veramente, allora ricomincio da capo. Se Dio esiste veramente, il male non mi ferma. Dio esiste e non ha bisogno né di me né di nessuno per dimostrare se stesso, ma ha bisogno di me, di noi per dimostrare il suo amore. Se accettiamo questo metodo, la nostra fede sarà contagiosa, sarà un segno di speranza per chi ci incontra, un esempio che non avrà bisogno di parole. Non siamo chiamati a fare altro che sentirci amati senza riserve da Dio e poi, senza retorica, vivere il nostro cristianesimo da convertiti all'amore. 38 INIZIA L’ORATORIO FERIALE ore 20.15 a Nibionno Donghi Eugenio Marocco Clementina ore 9.00 in Parrocchia Viganò Rinaldo e Adele (legato) Martedì 16 giugno Mercoledì 17 giugno ore 20.15 a Nibionno Triduo per la festa di Nibionno e per 50° di Sacerdozio di don Bruno Predica don Giuseppe Scatolin Donghi Luigi, Angela, Giancarlo ore 9.00 in Parrocchia Giovedì 18 giugno ore 20.15 a Nibionno Triduo per la festa di Nibionno e per 50° di Sacerdozio di don Bruno Predica don Giuseppe Scatolin ore 20.15 a Nibionno Venerdì 19 giugno Solennità dei SS. Gervaso-Protaso Celebra don Bruno Predica don Aurelio Redaelli Proserpio Reginetta ore 18.00 in Parrocchia Negri Simone e Giuseppina Sabato 20 giugno Frigerio Luigi e Elvira, Dalia e Antonio Domenica 21 giugno ore 8.30 in Parrocchia deff. di fam. Cavenaghi e Valtolina ore 10.15 partenza da P. Festa di Nibionno e Giovanni Paolo II 50° di Sacerdozio di don Bruno ore 12.30 pranzo in € 15 per adulti oratorio con incanto dei € 10 per bambini e ragazzi canestri Prenotarsi entro Giovedì 18 giugno. pomeriggio Spettacolo in onore di don Bruno ore 18.00 a Nibionno Frigerio Angelo, Vittorio, Adele e Francesca ore 20.15 a Nibionno Processione per le vie di Nibionno Poi incanto dei canestri Lunedì 22 giugno Mattino: Confessione dei malati a Tabiago ore 20.15 a Nibionno Maggioni Luigi e Roberto Piraneo Francesco Martedì 23 giugno Mattino: Confessione dei malati a Gaggio ore 9.00 in Parrocchia deff. di fam. Filigura e Pelucchi Corti Carlo, Luigia e Ugo Mercoledì 24 giugno ore 8.00 a Nibionno Vivi e defunti del 1939 Gita dei ragazzi dell’oratorio feriale Giovedì 25 giugno Mattino: Confessione dei malati a Nibionno ore 9.00 in Parrocchia Corti Maria ore 20-21.15 parrocchia Adorazione personale o a gruppi ore 9.00 a Nibionno Venerdì 26 giugno ore 17 in Parrocchia 50° di don Bruno tra i ragazzi Biffi Renzo e familiari Magni Angela, Emilio e Beniamino Lunedì 15 giugno 39 Matrimonio Vergani - Conti Brenna Gaetano e Beatrice Ratti Annamaria Domenica 28 giugno ore 8.30 a Nibionno Negri Emilio Colombo Angelo ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Colombo Rodolfo Lunedì 29 giugno Festa dei Santi Pietro e Paolo ore 9.00 in Parrocchia Sala Pietro ore 20.15 a Nibionno Viganò Anna Negri Carlo, Erminia, Massimo e fam. ore 9.00 in Parrocchia Martedì 30 giugno Viganò Gino, Angelo e Giuseppina Perego Anna, Giulio e Corrado MESE DI LUGLIO ore 8.00 a Nibionno Mercoledì 1 luglio Ratti Giuseppe, Fiorella e Carlo Gita dei ragazzi dell’oratorio feriale ore 9.00 in Parrocchia Giovedì 2 luglio ore 20-21.15 parrocch. Adorazione personale o a gruppi Venerdì 3 luglio 1° Venerdì del mese ore 6.00 in Parrocchia Fam. Azzalini e Giudici ore 9.00 a Nibionno Negri Luigi e Maria ore 17 in Parrocchia Viganò Carolina e Donghi Remo ore 18.00 in Parrocchia Didoni Renato, Erma Genesio e fam. Sabato 4 luglio Erma e Redaelli Valli Carla Dal 4 all’8 luglio sarà con noi don Giacinto ore 8.30 a Nibionno Domenica 5 luglio Giudici Vittorina e Piero Colombo Angelo e Suor Antonietta ore 10.30 in Parrocchia Don Giacinto ricorda i malati vivi e defunti che ha conosciuto ore 17.00 in Parrocchia SS. Battesimi ore 18.00 a Nibionno deff. di fam. Perego Edoardo ore 20.15 a Nibionno Lunedì 6 luglio Pozzi Luigi, Angelo e Claudina Donghi Rodolfo, Maria e figli Bertolini Rosetta e Ismaele ore 9.00 al Cimitero Martedì 7 luglio Filigura Giuseppe, Ratti Dario e nonni ore 8.00 a Nibionno Mercoledì 8 luglio Donghi Luigi, Angela, Giancarlo Gita dei ragazzi dell’oratorio feriale ore 9.00 in Parrocchia Filigura Anna Giovedì 9 luglio ore 20-21.15 parrocch. Adorazione personale o a gruppi ore 9.00 a Nibionno Venerdì 10 luglio Pozzi Andrea, Teresa e fam. ore 17 in Parrocchia Sala Luigi, Davide ed Elisa Sabato 27 giugno ore 11 in Parrocchia ore 18.00 in Parrocchia 40 Sabato 11 luglio Domenica 12 luglio Lunedì 13 luglio Martedì 14 luglio Mercoledì 15 luglio Giovedì 16 luglio Venerdì 17 luglio Sabato 18 luglio Domenica 19 luglio Lunedì 20 luglio Martedì 21 luglio Mercoledì 22 luglio Giovedì 23 luglio Venerdì 24 luglio Sabato 25 luglio Domenica 26 luglio Lunedì 27 luglio Martedì 28 luglio Mercoledì 29 luglio Giovedì 30 luglio Venerdì 31 luglio ore 18.00 in Parrocchia Negri Simone e Giuseppina Fumagalli Angelo e fam. ore 8.30 a Nibionno Giudici Piero e Vittorina ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Giussani Silvio, Agnese e Silvana ore 20.15 a Nibionno Marocco Clementina Maggioni Enrico ore 9.00 in Parrocchia Molteni Carlo, Teresa e figli (legato) ore 8.00 a Nibionno Conti Alfio e Achille Gita dei ragazzi dell’oratorio feriale ore 9.00 in Parrocchia ore 20-21.15 in parrocc. Adorazione personale o a gruppi ore 9.00 a Nibionno Ratti Ermanno e fam. Giussani ore 17 in Parrocchia Ripamonti Antonio, Mariuccia, Giuliano Maria e AnnaMaria Conclusione dell’oratorio feriale ore 18.00 in Parrocchia Brenna Gaetano e Beatrice Longoni Giovanna e Francesco ore 8.30 a Nibionno Frigerio Angelo, Vittorio, Adele e Francesca ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Bestetti Alessandro, Mina e Franca ore 20.15 a Nibionno Filigura Giovanni ore 9.00 in Parrocchia deff. Filigura e Negri Giudici Alessandro e Rosa ore 20.15 a Nibionno Magni Angela, Panzeri Emilio e Beniamino Magni Carlo, Erminia, Massimo e fam. ore 20.15 in Parrocchia Fam. Cavenaghi e Valtolina ore 20.15 a Nibionno Torricelli Amalio ore 18.00 in Parrocchia Maggioni Roberto e Luigi Ratti Annamaria ore 8.30 a Nibionno Frigerio Luigi, Elvira e Dalia ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Viganò Gino, Angelo e Giuseppina ore 20.15 a Nibionno Viganò Anna Filigura Eugenio e Sesana Agnese ore 9.00 in Parrocchia Mainetti Oreste e fam. Frigerio ore 20.15 a Nibionno Ratti Aldo e Chiara ore 20.15 in Parrocch. Giovenzana Rosa e Attilio ore 20.15 a Nibionno Piraneo Francesco, Angelica,Benedetto 41 MESE DI AGOSTO Sabato 1 agosto Perdono di Assisi ore 18.00 in Parrocchia Bonacina Maria, Rigamonti Germano ed Emilia Erma Genesio e fam. Erma e Redaelli Colombo Antonio e Dalia ore 8.30 a Nibionno Domenica 2 agosto Frigerio Angelo, Vittorio, Adele e Francesca ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità Nel mese di agosto è sospesa la S. messa delle 18 della domenica ore 20.15 a Nibionno Lunedì 3 agosto Bonacina Arturo, Jolanda, Virginia e Felice ore 9.00 al Cimitero Martedì 4 agosto Valli Carla ore 20.15 a Nibionno Mercoledì 5 agosto ore 20.15 in Parrocchia Filigura Giuseppe, Antonio e Adele Giovedì 6 agosto ore 20.15 a Nibionno Venerdì 7 agosto Giudici Piero e Vittorina Colombo Angelo e Suor Antonietta ore 18.00 in Parrocchia Sabato 8 agosto Ratti Attilio ore 8.30 a Nibionno Domenica 9 agosto Valsecchi Francesco e Fiorina ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 20.15 a Nibionno Lunedì 10 agosto Filigura Franco ore 9.00 in Parrocchia Ratti Aldo e Chiara Martedì 11 agosto Mercoledì 12 agosto ore 20.15 a Nibionno Ratti Ermanno ore 20.15 in Parrocchia deff. di fam. Corti (legato) Giovedì 13 agosto Venerdì 14 agosto Vigilia dell’Assunta ore 18.00 in Parrocchia Negri Simone e Giuseppina Sabato 15 agosto SOLENNITÀ DELL’ASSUNTA ore 8.30 a Nibionno Frigerio Luigi, Elvira e Dalia ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità Domenica 16 agosto ore 8.30 in Parrocchia Pozzi Andrea, Teresa e fam. ore 10.30 a Nibionno Per tutta la comunità ore 20.15 a Nibionno Lunedì 17 agosto Maggioni Roberto e Luigi Piraneo Francesco, Angelica e Benedetto ore 9.00 in Parrocchia Perego Angelo Martedì 18 agosto Mercoledì 19 agosto ore 20.15 a Nibionno Conti Alfio e Achille ore 20.15 in Parrocchia Giovedì 20 agosto ore 20.15 a Nibionno Venerdì 21 agosto Negri Aquilino, Giovanna ed Eugenio ore 18.00 in Parrocchia Crippa Silvio, Antonietta, Suor Sabato 22 agosto Giacinta, Viganò Luigi e Anna Domenica 23 agosto ore 8.30 a Nibionno Donghi Luigi, Angela e Giancarlo ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 20.15 a Nibionno Lunedì 24 agosto Cattaneo Edoardo, Antonio e Agnese 42 Filigura Francesco e Giovanna Frigerio Angela e fam. Viganò Gino, Angelo e Guseppina ore 16.30 in Parrocchia Matrimonio Pesenti - Cipolla Giovedì 27 agosto ore 20.15 in Parrocchia Magni Angela, Panzeri Emilio e Beniamino ore 20.15 a Nibionno Venerdì 28 agosto Giussani Silvio, Agnese e Silvana Negri Carlo, Ermina, Massimo e fam. ore 18.00 in Parrocchia Brenna Gaetano e Beatrice Sabato 29 agosto Domenica 30 agosto ore 8.30 a Nibionno Cavenaghi Angelo Negri Emilio ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 20.15 a Nibionno Lunedì 31 agosto Torricelli Amalio e Romano Viganò Anna MESE DI SETTEMBRE Martedì 1 settembre ore 9.00 al Cimitero Mainetti Oreste e fam. Frigerio Mercoledì 2 settembr. ore 20.15 a Nibionno Ratti Giuseppe, Fiorella e Carlo Giovedì 3 settembre ore 20.15 in Parrocchia Rigamonti Luigi e fam. Rigamonti Sala Luigi 1° Venerdì del mese Venerdì 4 settembre ore 6.00 in Parrocchia fam. Azzalini e Giudici ore 15.00 in Parrocchia Matrimonio Longoni ore 20.15 a Nibionno Giudici Piero e Vittorina Valli Carla Sabato 5 settembre ore 10.30 in Parrocchia Matrimonio Dozio - Mambretti ore 18.00 in Parrocchia Erma Genesio e fam. Erma e Redaelli Fumagalli Angelo e fam. Sala Luigi ed Elvira Domenica 6 settembr. ore 8.30 a Nibionno Valsecchi Francesco e Fiorina ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Giallombardo Giovanna e Antonino Lunedì 7 settembre ore 20.15 a Nibionno Filigura Erminio Viganò Pietro Luigi e Angela Natività di Maria Martedì 8 settembre ore 9.00 in Parrocchia deff. Filigura e Negri deff. Bestetti Fermo, Emilia, Giuseppe Mercoledì 9 settembr. ore 16.00 a Nibionno Torricelli Amalio,deff. di fam.Fumagalli ore 20.30 S. Famiglia Consiglio Pastorale Giovedì 10 settembre ore 17.00 in Parrocchia Filigura Giuseppe Ripamonti Maria, Antonio e Mariuccia Venerdì 11 settembre ore 16.15 a Nibionno Ratti Ermanno, Natale e Carolina ore 16.00 in Parrocchia Matrimonio Rigamonti - Bassi Martedì 25 agosto Mercoledì 26 agosto ore 9.00 in Parrocchia ore 20.15 a Nibionno 43 Nome di Maria ore 18.00 in Parrocchia deff. di fam. Filigura e Pelucchi Negri Simone e Giuseppina Raschetti Gino e fam. Domenica 13 settemb. ore 8.30 a Nibionno Pozzi Andrea, Teresa e fam. ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Valli Augusta e Fumagalli Mario Lunedì 14 settembre Esaltazione della croce Sabato 12 settembre ore 9 in Parrocchia ore 20.15 a Nibionno Piraneo Francesco, Angelica e Benedetto Martedì 15 settembre ore 9.00 in Parrocchia Fumagalli Mario fam. Filigura e Giudici Mercoledì 16 settemb. ore 16.00 a Nibionno Negri Luigi e Maria Donghi Luigi, Angela e Giancarlo Giovedì 17 settembre ore 17.00 in Parrocchia Magni Angela, Panzeri Emilio e Beniamino ore 16.15 a Nibionno Venerdì 18 settembre Ratti Aldo e Chiara Sabato 19 settembre ore 10.30 in Parrocchia Matrimonio Carzaniga - Eufrate ore 18.00 in Parrocchia Meneghello Giuseppe Maggioni Silvio, Luigia e Lino Domenica 20 settemb. ore 8.30 a Nibionno Frigerio Luigi, Elvira e Dalia ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Frigerio Angelo, Vittorio, Adele e Francesca Lunedì 21 settembre ore 20.15 al Cimitero Don Olimpio Martedì 22 settembre ore 9.00 in Parrocchia Sala Pietro Mercoledì 23 settemb. ore 16.00 a Nibionno Viganò Carolina e Sofia Conti Alfio e Achille Giovedì 24 settembre ore 17.00 in Parrocchia Fumagalli Franco e Giuseppina Venerdì 25 settembre ore 16.15 a Nibionno Fusi Giuditta e Giovanni (legato) Colombo Angelo Sabato 26 settembre ore 18.00 in Parrocchia Brenna Gaetano e Beatrice Maggioni Lino e fam. Maggioni e Paini ore 8.30 a Nibionno Domenica 27 settemb. Negri Carlo, Erminio, Massimo e fam. ore 10.30 in Parrocchia Per tutta la comunità ore 18.00 a Nibionno Giussani Silvio, Agnese e Silvano Bestetti Alessandro, Mina e Franca Lunedì 28 settembre ore 20.15 a Nibionno Maggioni Roberto e Luigi Viganò Anna ore 9.00 in Parrocchia Martedì 29 settembre Bulanti Giovanni ed Ernesta Mercoledì 30 settemb. ore 16.00 a Nibionno Viganò Gino, Angelo e Giuseppina 44