Tiro [Gli Sport - Tiro] - La Gazzetta dello Sport

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Tiro [Gli Sport - Tiro] - La Gazzetta dello Sport
[Gli Sport - Tiro]
Tiro
Le origini
L’evoluzione del tiro come sport trae
origine dalla caccia e dalle attività
di offesa militari. La diffusione del
tiro inizialmente avviene nei Paesi
anglosassoni e a dare impulso a
queste nuove discipline contribuisce
la costituzione negli Stati Uniti, nel
1871, della National Rifle Association.
Proprio negli USA vengono ideati
bersagli mobili in argilla, a forma di
disco, che vengono ribattezzati clay
bird (uccello d’argilla).
Dopo l’inserimento nel programma
dei Giochi di Atene 1896, nel 1897
si svolgono i primi Mondiali. Il
movimento cresce, si organizzano
incontri internazionali ed è proprio
nel corso di una riunione tenutasi
a Milano nel 1906 che si gettano le
basi per la costituzione della Union
Internationale des Fédérations et
Associations Nationales de Tir, che
vedrà la luce a Zurigo il 7 luglio 1907.
L’organizzazione, che ha lo scopo di
uniformare i regolamenti, si scioglie
durante la Prima Guerra Mondiale,
ma viene ricreata nel 1921 con il
nuovo nome di Union Internationale
de Tir (UIT), progenitrice dell’attuale
International Shooting Sport Federation
(ISSF). Tra le tappe fondamentali degli
ultimi anni, nel 1989 i bersagli di carta
del tiro a segno sono stati sostituiti da
un sistema di punteggio elettronico.
In Italia
A differenza del resto del mondo, in
Italia le discipline di tiro sono regolate
da due diverse federazioni, la FITAV
per il tiro a volo, la UITS per il tiro a
segno.
Tiro a Volo
Le prime gare con bersagli lanciati si
svolgono in Italia a metà del XIX secolo
e nel 1926, su iniziativa dell’industriale
del settore Ettore Stacchini, viene
costituita la Federazione Italiana Tiro
al Piccione d’Argilla (FITPA), che
l’anno seguente entra a far parte del
CONI assumendo la denominazione
di Federazione Italiana Tiro a Volo
(FITAV). All’epoca la compongono
151 società e 916 tiratori e i problemi
maggiori sono legati all’impiantistica.
Nonostante ciò, già nel 1930 a Roma
vengono organizzati i Mondiali della
fossa olimpica e nel 1940, sempre
nella capitale, gli azzurri festeggiano
il primo successo internazionale,
con Giuseppe Melini che si laurea
campione europeo. Dieci anni dopo, a
Madrid, arriva il primo titolo iridato,
con Carlo Sala.
Primo campionato nazionale
1928
Prima partecipazione olimpica
1900
Prima medaglia ai Giochi Olimpici
1956 (Galliano Rossini - fossa, oro)
Tiro a Segno
La Società per il Tiro a Segno
Nazionale, prima federazione sportiva
italiana, è costituita il 1° aprile 1861
con un regio decreto che autorizza
la costituzione di società di tiro. La
Società, che si propone di coordinare
l’addestramento all’uso delle armi da
fuoco dei giovani delle nuove regioni
annesse al Regno d’Italia, ha vertici
illustri: il presidente è il principe
Umberto di Savoia e il vicepresidente
è Giuseppe Garibaldi. La prima gara
nazionale si svolge a Torino dal 21 al
27 giugno 1863 (con una dotazione di
premi di 100.000 lire).
Attraverso successivi cambi di
denominazione, nel 1910 l’organismo
assume il nome di Unione Italiana di
Tiro a Segno e nel 1919 entra a far
parte del CONI.
Primo campionato nazionale
1925
Prima partecipazione olimpica
1906
Prima medaglia ai Giochi Olimpici
1906 (Cesare Liverziani - pistola da
duello 20 m, argento)
[Gli Sport - Tiro]
All’Olimpiade
Tra i fautori dell’inserimento del
tiro - all’epoca soltanto a segno nel programma olimpico di Atene
1896 c’è lo stesso barone Pierre de
Coubertin, appassionato di questa
disciplina, il quale nel 1900 aggiunge
prove di tiro a volo. Il tiro è sempre
presente ai Giochi salvo a St. Louis
1904 e Amsterdam 1928. Le prove di
tiro sono spesso variate di edizione in
edizione, con tanto di piccioni vivi a
Parigi 1900. In totale si sono disputati
31 tipi di gare diverse, 17 delle quali
si sono tenute una volta sola e 8 due
volte. L’edizione in cui il programma di
questa disciplina è ridotto al minimo è
Los Angeles 1932 - dove il tiro ritorna
dopo l’esclusione per professionismo
ad Amsterdam 1928 - e si gareggia solo
nella pistola libera e nella carabina
libera a terra.
Le donne sono state ammesse a
gareggiare nel tiro a Città di Messico
1968 e fino a Mosca 1980 lo fanno
insieme agli uomini. Nel 1968 le
concorrenti sono solo due e arrivano
da Perù e Polonia.
All’Olimpiade, nel tiro a volo, l’Italia
ha conquistato 20 medaglie (7 ori,
5 argenti, 8 bronzi) e l’edizione di
maggior successo è stata Atlanta 1996,
con tre podi. In Georgia Ennio Falco
vince l’oro nello skeet e sul podio
con lui c’è Andrea Benelli, bronzo
(e poi oro ad Atene 2004), mentre
il quarantaseienne Albano Pera
conquista l’argento nel double trap.
L’unico azzurro riuscito a vincere due
ori consecutivi è Luciano Giovannetti,
nella fossa olimpica (Mosca 1980 e
Los Angeles 1984).
Sempre ai Giochi, nel tiro a segno,
l’Italia ha conquistato 8 medaglie (2 ori,
3 argenti, 3 bronzi), con un intervallo
di 64 anni tra il primo oro, conquistato
a Los Angeles 1932 da Renzo Morigi
(pistola automatica) e il successivo,
raggiunto da Roberto Di Donna ad
Atlanta 1996 (pistola libera).
Tra i protagonisti della storia olimpica
del tiro, un posto di riguardo lo occupa
lo svedese Oscar Swahn, il più anziano
vincitore dell’oro e medagliato di
qualsiasi sport. Vincitore a 64 anni a
Stoccolma 1912 e ancora sul podio otto
anni dopo ad Anversa 1920, gareggia in
entrambe le edizioni insieme al figlio
Alfred. Solo un malanno impedisce a
Swahn, ormai 76enne, di partecipare a
Parigi 1924, Giochi per i quali era stato
convocato.
Diversa, ma non meno affascinante, la
storia dell’ungherese Karoly Takacs,
che è già campione mondiale a squadre,
quando l’esplosione di una granata
lo priva della mano destra. Dopo
aver imparato a tirare con la sinistra,
Takacs si laurea campione olimpico
nella pistola a tiro rapido a Londra
1948 e Helsinki 1952. Il monegasco
Paul Cerutti è invece ricordato per la
sua positività ai controlli anti-doping
di Montreal 1976: giunto 43° nella
fossa olimpica Cerutti ha fatto uso di
anfetamine. A fare scalpore è l’età del
tiratore in questione: 65 anni.
Medagliere
Stati Uniti
Unione Sovietica
Svezia
Cina
Gran Bretagna
Norvegia
Francia
Svizzera
Italia
Russia
Germania
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
48
17
15
14
13
13
12
10
9
7
7
27
15
23
9
15
8
14
9
8
10
7
22
17
19
11
17
11
11
9
11
7
2
97
49
57
34
45
32
37
28
28
24
16
[Gli Sport - Tiro]
Ungheria
Grecia
Romania
Germania Occidentale
CSI*
Bulgaria
Canada
Cecoslovacchia
Polonia
Australia
Danimarca
Germania Orientale
Finlandia
Jugoslavia
Corea del Sud
Ucraina
Belgio
Austria
Giappone
Perù
Brasile
Azerbaigian
Gran Bretagna/Irlanda
Corea del Nord
Lituania
Slovenia
Emirati Arabi Uniti
Bielorussia
Repubblica Ceca
Spagna
Kazakistan
Colombia
Olanda
Argentina
Cile
Lettonia
Moldavia
Messico
Portogallo
Sudafrica
India
Serbia e Montenegro
Cuba
Slovacchia
Haiti
7
5
5
5
5
4
4
4
4
4
3
3
3
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
-
3
7
4
4
2
6
3
3
2
1
9
8
7
2
4
3
2
2
2
1
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
-
7
6
5
4
1
6
2
2
5
4
5
5
9
4
1
3
5
3
1
2
1
1
4
3
1
1
1
2
2
1
17
18
14
13
8
16
9
9
11
9
17
16
19
9
7
2
7
8
6
3
3
3
2
2
1
1
1
6
5
3
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
1
[Gli Sport - Tiro]
Kuwait
Mongolia
Nuova Zelanda
Venezuela
Totale (239 gare)
239
240
1
1
1
1
238
1
1
1
1
717
* Comunità Stati Indipendenti, denominazione degli atleti della disciolta Unione Sovietica nel 1992.
Record
Maggior numero di medaglie, uomini
11
Carl Osburn (USA - 1912/1924)
Maggior numero di medaglie d’oro, uomini
5
5
5
5
5
5
Morris Fisher (USA - 1920, 1924)
Alfred Lane (USA - 1912/1920)
Willis Lee (USA - 1920)
Ole Lilloe-Olsen (NOR - 1920, 1924)
Carl Osburn (USA - 1912/1924)
Louis Richardet (SUI - 1900,1906)
Maggior numero di medaglie, donne
5
5
5
Marina Logvinenko-Dobrancheva (URS/CSI/RUS - 1988/1996)
Jasna Šekarić (IOP/SCG/YUG - 1988/2004)
Mariya Grozdeva (BUL - 1992/2004)
Maggior numero di medaglie d’oro, DONNE
2
2
2
2
Marina Logvinenko-Dobrancheva (URS/CSI/RUS - 1988/1996)
Mariya Grozdeva (BUL - 2000,2004)
Renata Mauer-Rózánska (POL - 1996,2000)
Kim Rhode (USA - 1996,2004)
Più giovane medagliato
16-301 Marcus Dinwiddie (USA - carabina a terra, 1924)
Più giovane medagliato/oro
16-312 Konstantin Lukashik (CSI - pistola libera, 1992)
Più anziano medagliato
72-280 Oscar Swahn (SWE - bersaglio a squadre, 1920)
Più anziano medagliato/oro
64-258 Oscar Swahn (SWE - bersaglio a squadre, 1912)
Più giovane medagliata
16-301 Ulrike Holmer (FRG - carabina tre posizioni, 1984)
Più giovane medagliata/oro
17-007 Kim Rhode (USA - double trap, 1996)
Più anziana medagliata
52-143 Patricia Dench (AUS - pistola sportiva, 1984)
Più anziana medagliata/oro
40-212 Linda Thom (CAN - pistola sportiva, 1984)
[Gli Sport - Tiro]
TIRO A VOLO
Il tiro a volo olimpico si compone di tre discipline:
TRAP o Fossa Olimpica (maschile e femminile)
SKEET (maschile e femminile)
DOUBLE TRAP (maschile)
Trap
1. TRAP O FOSSA OLIMPICA
I tiratori sparano a piattelli alternandosi su cinque pedane diverse poste su una linea di tiro
a 15 m dalla fossa in cui si trovano le macchine lanciapiattelli. Il piattello viene lanciato
automaticamente appena arriva l’ordine del tiratore, che attende con il fucile imbracciato
e caricato con due colpi. Ad ognuna delle cinque pedane corrispondono tre macchine
lanciapiattelli (per un totale di quindici) ed una roulette automatica stabilisce la direzione
dei lanci. Questo elemento rappresenta la difficoltà per il tiratore che, pur conoscendo il
tempo di uscita del piattello, deve intercettarne la direzione di lancio, che può variare, sul
piano orizzontale, di 90° (45° a destra e 45° a sinistra), come pure varia l’altezza da terra
del piattello che, a dieci metri di distanza dalla fossa, sarà compresa tra 1.5 e 3.5 m.
2. SKEET
Le postazioni di lancio dei piattelli sono rappresentate da due cabine poste ai lati del campo
che, per la sua conformazione, ricorda quello di un semiquadrante inferiore di un orologio.
Lo skeet prevede dunque una cabina alta detta “PULL” sulle “ore 9”, un’altra bassa detta
“MARK” sulle “ore 3” e le postazioni di tiro dalle ore 9,8,7,6,5,4,3, e una pedana nel punto
di origine delle lancette. Si tira sia a piattelli singoli sia a doppi lanci, dedicando ogni
volta ogni colpo a ciascun piattello. Il tiratore aspetta l’uscita del piattello con l’arma non
ancora imbracciata, e ha a disposizione un solo colpo per ogni piattello (due in totale). In
questo caso il tiratore conosce altezza e direzione dei piattelli, che vengono lanciati dalle
macchine sempre nello stesso modo; l’elemento di difficoltà è rappresentato dalla diversa
posizione del tiratore rispetto alle macchine lanciapiattelli e dal tempo del lancio, che può
variare da zero a tre secondi dalla chiamata del tiratore.
3. DOUBLE TRAP
I tiratori, alternandosi su cinque pedane, devono intercettare due piattelli lanciati
simultaneamente con traiettoria fissa. Il tiratore attende in posizione non predeterminata
con due colpi in canna che devono essere usati per colpire i due piattelli. Anche in questo
tipo di specialità il piattello è lanciato in direzione opposta rispetto al tiratore che conosce,
per ogni pedana di tiro, quale sarà la coppia di piattelli e la loro traiettoria. I lanci vengono
prestabiliti in un raggio di 30° sul piano orizzontale e la loro altezza da terra varia, ad una
distanza di dieci metri dalla fossa, da 3 a 3.5 m.
Skeet
[Gli Sport - Tiro]
IL PIATTELLO
Diametro: 110 mm.
Spessore: 25 mm.
Peso: 105 gr.
Nel tiro al volo si usano doppiette calibro 12.
2
1
Posizione di tiro nello Skeet
Double trap
Posizione di tiro nel Trap
[Gli Sport - Tiro]
TIRO A SEGNO
Nel tiro a segno le specialità olimpiche
sono:
UOMINI:
50 METRI
carabina libera 3 posizioni
carabina libera a terra
pistola libera uomini
25 METRI
pistola automatica
10 METRI
carabina ad aria compressa
pistola ad aria compressa
DONNE:
50 METRI
carabina sportiva 3 posizioni
25 METRI
pistola sportiva
10 METRI
carabina ad aria compressa
pistola ad aria compressa
LE TRE POSIZIONI
Prona
In ginocchio
In piedi
I BERSAGLI
carabina da 50 m
diametro bersaglio: 154.4 mm
diametro 10: 10.4 mm
pistola automatica da 25 m
diametro 10: 100 mm
diametro bersaglio: 500 mm
pistola (libera e sportiva)
da 25 e 50 m
diametro 10: 50 mm
diametro bersaglio: 500 mm
[Gli Sport - Tiro]
pistola libera
Calibro 22
Peso e dimensioni: libere
pistola automatica
semiautomatica calibro 22
Peso: 1.4 kg
Dimensioni arma: max. 300 mm. x 150 mm.
x 50 mm.
Scatto: 1 kg
pistola ad aria compressa
Calibro 4.5 mm
Peso: 1.5 kg
Scatto: 0.5 kg
Dimensione max: 420 mm x 200 mm x
50 mm
pistola sportiva
semiautomatica calibro 22
Peso: 1.4 kg
Dimensioni max: 300 mm x 150 mm x
50 mm
Scatto: 1 kg
Nel tiro con la pistola la posizione di tiro è in piedi e il tiratore deve reggere la pistola con
una sola mano.
carabina libera
Calibro 22
Peso: max 8 kg (dimensioni libere)
carabina sportiva
Calibro 22
Peso: max 6.5 kg (dimensioni libere)
carabina ad aria compressa
Calibro 4.5 mm
Peso: 5.5 kg