imparando lightroom - VisuaLordArt
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Copyright © 2012 VisuaLordArt & MixYourShot - All rights reserved. IMPARANDO LIGHTROOM Una guida a cura di Marco Iannucci, con la revisione di Raffaele Cabras. QUESTO TESTO FA PARTE DI UNA SERIE DI QUATTRO ARTICOLI (DI CUI 3 "TEORICI" E UNO PIU' "APPLICATIVO"), DENOMINATA "IMPARANDO LIGHTROOM", INTERAMENTE DEDICATA ALL'UTILIZZO DEL SOFTWARE ADOBE PHOTOSHOP LIGHTROOM. I CONTENUTI DELL'ARTICOLO SONO RIFERITI ALLA VERSIONE 3.x; TUTTAVIA VERRANNO INSERITE DELLE APPOSITE SEZIONI INTEGRATIVE QUALORA LA VERSIONE 4.0, RECENTEMENTE RILASCIATA, PRESENTASSE DELLE DIFFERENZE. TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SERIE SONO SCARICABILI GRATUITAMENTE IN VERSIONE PDF NELL'APPOSITA SEZIONE "TUTORIAL IN PDF" DEL SITO VISUALORDART.ALTERVISTA.ORG. 1 INTRODUZIONE Nonostante l'immagine comune del fotografo sia quella di una persona che in una mano ha le dita (come il resto della popolazione) e nell'altra ha impiantato una macchina fotografica, la realtà dei fatti è leggermente diversa: il fotografo di oggi è una persona che dopo aver passato qualche ora a scattare fotografie passerà qualche giorno davanti al proprio computer a visionare/selezionare/editare gli scatti compiuti in precedenza. Prendendo per buono quanto vi ho appena detto, è immediato comprendere l'importanza della fase di post-produzione di una fotografia… se non altro per il tempo che trascorrerete davanti al computer! Al crescere dell'importanza della post-produzione sono aumentate le capacità e le potenzialità dei software in grado di supportare tale attività. La software house leader in questo ambito (ovviamente non lo dico per sponsorizzarla, ma per non negare l'evidenza) è sicuramente Adobe che, con la suite Photoshop, dota il fotografo di strumenti di elaborazione fotografica molto potenti e, allo stesso tempo, gli consente di organizzare il proprio lavoro. A tutti coloro che non si interessano specificatamente di fotografia digitale, ma sono comunque appassionati di informatica, il nome Photoshop risulterà sicuramente familiare (o quantomeno non del tutto ignoto). Questo nome non indica un solo software, bensì una famiglia di software, tra cui è incluso anche Adobe Photoshop Lightroom (forse meno famoso ma, come vedremo, Imparando Lightroom – Capitolo 1: Introduzione Pagina 1 di 7 Copyright © 2012 VisuaLordArt & MixYourShot - All rights reserved. almeno altrettanto utile se non forse di più). Se pensate che quelli di casa Adobe hanno creato due software differenti (Photoshop e Lightroom) per gestire due fasi differenti della post-produzione... allora state pensando bene: ma quali sono i compiti di questi due software? Soprattutto, cosa è Lightroom? 1.1 Adobe Photoshop Lightroom Molto spesso in matematica, per dimostrare un teorema o un'affermazione, si procede per assurdo: si nega un'ipotesi iniziale, quindi si eseguono una serie di passaggi logici con i quali si giunge a un risultato assurdo (in quanto contraddittorio con le ipotesi iniziali) dimostrando, così, la tesi. Analogamente nella vita di tutti i giorni, per spiegare cosa sia un determinato oggetto e quali siano le sue funzioni, può essere molto comodo iniziare con il dire cosa questo non è. Adobe Lightroom (LR) non è un software di fotoritocco: con queste nove parole, al netto della parentesi, abbiamo già definito la grande differenza che questo ha Photoshop (PS), che è invece il software di fotoritocco per antonomasia da circa vent'anni. Ma quindi cosa è LR? Si potrebbe banalmente dire che è tutto il resto... ovvero tutto quello che riguarda la fotografia digitale ma non il fotoritocco: importazione delle fotografie, gestione backup, catalogazione, classificazione, correzione dei colori, correzione della luce, stampa, creazione slideshow, … Per tutto questo c'è LR (altro che Mastercard)! Dare un definizione più puntuale del software, vista la sua estrema versatilità e le sue infinite potenzialità, risulta decisamente complesso, tanto che anche quella fornita sulla home-page di Adobe è quantomeno rivedibile: “Adobe® Photoshop® Lightroom® 4 offre una gamma completa di strumenti per la fotografia digitale, a partire da semplicissime regolazioni applicabili con un clic fino agli innovativi controlli avanzati. Create immagini per ispirare, informare e divertire.” In realtà una definizione di LR molto alla moda in questo periodo e, a onor del vero, anche molto corretta (dal mio punto di vista) è quella per cui: “Lightroom è un software per l'organizzazione del proprio workflow fotografico, che consente ai fotografi di gestire grandi quantità di fotografie durante il processo di post-produzione.” Con questa seconda definizione viene introdotto un concetto decisamente importante, ovvero quello di workflow... Ovvero?! Con questo termine, letteralmente traducibile in italiano con "flusso di lavoro", si intende quella serie di operazioni, scandite da una consecutio temporum ben precisa, che qualsiasi fotografo esegue quando deve compiere il proprio lavoro. Vista la natura molto generica della definizione di workflow, se questo viene inteso in senso "ampio", si possono includere la fase precedente al lavoro, quindi quando il fotografo Imparando Lightroom – Capitolo 1: Introduzione Pagina 2 di 7 Copyright © 2012 VisuaLordArt & MixYourShot - All rights reserved. prepara la propria borsa con gli strumenti necessari, e la fase del lavoro stesso... Tuttavia, nonostante le grandi potenzialità di LR, un software non può ovviamente gestire l'intero workflow, ma solo la parte inerente la post-produzione! 1.2 Il workflow e la fase di post-produzione Senza pensare ai grandi nomi della fotografia, iniziamo a pensare a noi stessi e poniamoci la seguente domanda: "Cosa faccio io non appena spengo la macchina fotografica?" Questa domanda può sembrare scontata, quasi offensiva... Ognuno sa perfettamente cosa fa dopo avere scattato una foto! Quindi adesso poniamoci una domanda più difficile: "Dopo aver spento la macchina fotografica... faccio sempre le stesse operazioni?" Purtroppo in molti casi la risposta è "No!". Questo vuol dire che il vostro processo di post-produzione è caotico, in quanto variabile, e che la vostra efficacia in questa fase è sicuramente migliorabile (ovvero fare le stesse operazioni in meno tempo): per migliorarvi avete bisogno semplicemente un "flusso di lavoro" ben definito! Di workflow ne esistono molteplici, più o meno adatti alle singole situazioni ed esigenze, ognuno con i propri punti di forza e debolezza, ma, soprattutto, ognuno più o meno complesso. Visto che questa guida è incentrata sul software Lightroom e non sullo studio del workflow ottimo, non andremo ad analizzare le diverse tipologie e le singole peculiarità, ma ci limiteremo a vedere quali sono i punti cruciali di qualsiasi workflow, quindi ne verranno proposti due diversi modelli. 1.2.1 Fasi fondamentali di un workflow Prima di vedere qualche modello di workflow utilizzato nella realtà, e quindi vedere come sfruttare Lightroom per svolgere questa serie di operazioni, andiamo a vedere quali sono le fasi fondamentali di qualsiasi flusso di lavoro (quindi anche le fasi che ognuno di noi generalmente compie dopo aver finito una sessione fotografica): Imparando Lightroom – Capitolo 1: Introduzione Pagina 3 di 7 Copyright © 2012 VisuaLordArt & MixYourShot - All rights reserved. Step 1 Step 2 Step 3 Step 4 Step 5 Step 6 • Importazione. • Organizzazione. •Backup. • Classificazione & Selezione. • Editing & Sviluppo. • Esportazione & Stampa. Figura 1.1 - Schema delle fasi fondamentali di un workflow. Queste sei fasi sono decisamente intuitive e, come detto, sono probabilmente quelle che vengono eseguite dalla maggior parte di noi... tuttavia, chiunque abbia avuto a che fare con il fotoritocco, sa che lo svolgimento di tutte queste fasi può richiedere molto, molto tempo... Tempo che ovviamente può diminuire tanto più è ben organizzato il nostro workflow! Tuttavia il tempo di processamento delle nostre immagini non dipenderà solo dall'organizzazione del workflow, ma anche dalla complessità di quest'ultimo: se state scattando fotografie alla festa di compleanno di vostra cugina, avere una sola copia delle immagini sul vostro computer vi sembrerà sufficiente e quindi adotterete un workflow molto snello (che quindi eliminerà completamente la fase 3 del precedente elenco), ma se siete stati ingaggiati come fotografi a un matrimonio probabilmente farete almeno due copie di backup delle vostre foto, utilizzando un workflow più complesso (che certamente allunga la fase 3). Per workflow "complesso" (in seguito indicato con il termine “fat”) si intende, infatti, un flusso di lavoro che prevede un elevato numero di operazioni per ogni fase in precedenza descritta. Vediamo quindi due diversi possibili workflow, caratterizzati da differenti livelli di complessità. Imparando Lightroom – Capitolo 1: Introduzione Pagina 4 di 7 Copyright © 2012 VisuaLordArt & MixYourShot - All rights reserved. 1.2.2 "Lean Workflow" Avere workflow differenti da utilizzare a seconda delle diverse necessità può essere una scelta molto saggia ed efficiente. Introduciamo ora un flusso di lavoro "lean", ovvero snello, adatto per sua natura alla postproduzione di tutti i giorni (le fasi contrassegnate da un * sono quelle che presentano le maggiori differenze tra la versione 3.x e la 4 del software): Importazione Classificazione Sviluppo Esportazione • Denominazione delle immagini. • Organizzazione delle immagini. • Prima scrematura. • Rating delle fotografie. • Correzione del bilanciamento del bianco. • Correzione esposizione e contrasto.* • Correzione colori.* • Esportazione in formato digitale. • Esportazione su social-network. Figura 1.2 - Schema delle fasi del "Lean Workflow". 1.2.3 "Fat Workflow" Il workflow presentato nel paragrafo precedente è sicuramente molto snello e, allo stesso tempo, comprensivo di tutte le fasi principali, tuttavia in ambito professionale (ma anche in ambito amatoriale un po’ più avanzato) un simile flusso di lavoro risulta eccessivamente scarno: se si ha a che fare con un numero di immagini molto elevato si può avere la necessità di organizzare e categorizzare le fotografie in maniera più accurata o, prescindendo dal volume delle immagini, sicuramente si dovrà provvedere a una fase di sviluppo molto più accurata se le fotografie dovranno essere presentate a un eventuale cliente. Vediamo Imparando Lightroom – Capitolo 1: Introduzione Pagina 5 di 7 Copyright © 2012 VisuaLordArt & MixYourShot - All rights reserved. quindi un workflow più complesso, adatto a tutte le occasioni... purché abbiate un po’ di tempo da dedicare a questa fase. Importazione • • • • Denominazione delle immagini. Personalizzazione metadati. Inserimento delle key-words. Organizzazione delle immagini. • Gestione del backup su una periferica esterna. Backup Classificazione • • • • Prima scrematura. Rating delle fotografie. Creazione di una smart-collection. Geotagging delle fotografie.* Sviluppo • • • • Correzione del bilanciamento del bianco. Correzione esposizione e contrasto e lo strumento curve.* Correzione colori e bilanciamento delle luci.* Correzione distorsione ottica.* Esportazione • • • • Esportazione in formato digitale. Esportazione in formato digitale per successiva stampa. Esportazione su social-network. Esportazione in modulo Libro e Web.* Figura 1.3 - Figura 1.3 - Schema delle fasi del "Fat Workflow". 1.2.4 Conclusioni Dopo aver introdotto il concetto di workflow e averne fornito alcuni esempi pratici, nei capitoli successivi verrà illustrato come organizzare il proprio flusso di lavoro tramite il software Adobe Lightroom e, quindi, come ottimizzare la propria fase di post-produzione. In particolare, nella prossima classe, andremo ad esaminare nel dettaglio le fasi 1, 2, 3 e 4 illustrate nella Figura 1.1, cercando di scoprire come e dove Lightroom può veramente semplificarci la vita... Imparando Lightroom – Capitolo 1: Introduzione Pagina 6 di 7 Copyright © 2012 VisuaLordArt & MixYourShot - All rights reserved. GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON L'AMICO E COLLEGA (DI HOBBY) RAFFAELE CABRAS (CHE ANCORA RINGRAZIO PER LA REVISIONE DELL'ARTICOLO) L'INTERA SERIE DI ARTICOLI "IMPARANDO LIGHTROOM" E' DISPONIBILE ANCHE SUL SITO MIXYOURSHOT.COM. 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