libia speciale da ghadames al murzuq

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libia speciale da ghadames al murzuq
LIBIA
SPECIALE DA GHADAMES AL MURZUQ
1° giorno
Italia-Tripoli
Partenza dall’Italia con volo di linea ed arrivo a Tripoli. Cena libera. Pernottamento in hotel.
2° giorno
Tripoli-Nalut-Ghadames
Costeggiando il Djebel Nafusah si raggiunge Qasr Al Haj, piccolo villaggio sulla strada
pedemontana per Nalùt. E’ l’occasione per ammirare in assoluto il più bel granaio fortificato della
regione. Sembra un mini Colosseo, con le cellette in cui venivano conservati granaglie, olio ed altre
derrate alimentari disposte su piani sovrapposti, raggiungibili tramite scalette e passaggi aerei. Poi,
salendo l’improvvisa scarpata del Djebel, ecco apparire in posizione dominante Nalùt, un tempo
importante centro carovaniero. Rimangono oggi le rovine dell’antico villaggio berbero, la piccola
moschea dalle linee essenziali e lo splendido granaio ancora intatto, vero e proprio alveare,
deposito e rifugio per la popolazione. La vegetazione si dirada sempre più avvicinandosi alla “perla
del deserto”, Ghadames, oasi sahariana unica al mondo. Campo.
3° giorno
Ghadames
Visita della città. La parte vecchia presenta un’architettura davvero singolare: un incredibile
groviglio di stradine e archi che si rincorrono e annodano tra le case e sotto le case, garantendo aria
d’estate e tepore d’inverno. Ogni tanto si incontrano piazzole di forma irregolare, sempre
sotterranee, decorate da archi dentellati, decorazioni murarie e freschi sedili. Il contrasto tra
l’abbagliante riflesso dei muri bianchi nel sole e le ombre dense dei sottopassaggi è violento. La
città vecchia è ormai quasi disabitata, recentemente preferita alle comodità dell’abitato moderno,
ma alcune case vengono ora restaurate per essere riportate alla loro originaria bellezza ed utilizzate
come museo o luogo di festa. Non è raro incontrare qualche anziano a caccia di un po’ d’ombra e
magari di qualche ricordo. Un tempo Ghadames era un importante centro che manteneva relazioni
commerciali con i mercanti delle coste mediterranee e le genti delle ancora sconosciute terre
dell’Africa Nera. La sua vicinanza al confine la rende oggi interessante per gli scambi con l’Algeria.
Ma Ghadames è anche e soprattutto l’oasi dai verdi orti, dagli originali metodi di irrigazione a
pettine, dai grandi bacini di raccolta dove l’acqua non manca mai, dalle palme di straordinaria
bellezza che si piegano sotto il peso dei datteri. Visitare Ghadames significa affacciarsi al mondo
affascinante del Sahara. Campo.
dal 4° al 7° giorno
L’erg di Awbari
Si attraversa la vasta Hammada el Hamra, impressionante distesa di ciottoli grigi, paesaggio lunare.
E finalmente si raggiungono le dune di Awbari, saliscendi vertiginosi più emozionanti delle
montagne russe. Dune, dune, dune e ancora dune! Alte, basse, sinuose, taglienti, stellari, a
serpentone, a mezzaluna, di colori vari e cangianti, incombenti, solenni! I passaggi a volte non sono
facili e si potrà ammirare l’abilità degli autisti, in genere tuareg, nel riconoscere le insidie del
terreno, nell’affrontare con decisione le salite, nel cercare a piedi il passaggio più adatto, nel
conoscere a fondo il deserto. L’arrivo al pozzo è un’insperata occasione di lavaggi, rifornimento e
riposo all’ombra delle rare palme: un minuscolo punto verde in un ambiente ostile. Poi ecco il
Tassili di Maghidet, forse il posto più bello di tutto il Sahara libico. Una foresta di guglie, un labirinto
di torrioni emergenti dalla sabbia soffice… inimmaginabile paesaggio sullo sfondo delle dune rosate
di Titersine, ai bordi del celebre Tassili n’Ajjers. E ancora le incisioni di Aghum n’Uddaden, la
montagna dei mufloni.
Dal 8° e 9° giorno
i bordi orientali del Tassili n’Ajjers
Inatteso il sito di Wadi Karabtna: una traccia davvero improbabile conduce attraverso un territorio
ostico ad un lastrone di roccia mirabilmente decorato con giraffe, leoni e rinoceronti, preziosa
testimonianza del periodo più antico dell’arte rupestre sahariana. Le grandi figure sono qui
rappresentate molto nette, con realismo, ricchezza di dettagli e solchi profondi e levigati. Una
sorpresa in verità assai meritata. Poi è la volta di Belgaramar, favoloso paesaggio di piccoli torrioni
tra le sabbie calde che annunciano le dune morbide di Maghdar Bocha e l’enorme “palude” verde
di giusquiamo nero e calotropis procera alla foce del Wadi Aramat. Terra di pascolo incontrastata di
agili gazzelle e branchi di asini selvatici. La regione è ricca di arte rupestre e qui, proprio in Aramat,
un’altra sorpresa attende i rari viaggiatori che risalgono il fiume: interamente nascosto dalla
vegetazione un grande, vasto riparo dal soffitto completamente decorato a “pois” rossi, quasi a
realizzare un immaginifico e quanto mai misterioso disegno. Sulle pareti belle ed interessanti pitture,
tra cui un carro con cocchiere e cavalli al galoppo tra i più dinamici mai eseguiti dagli artisti della
preistoria. Poi sono gli spazi infiniti bordati all’orizzonte dalle montagne di sabbia di Tachiumet… fino
all’erg Titersine. Campi
Dal 10° all' 12° giorno
Aouiss e Matendush
Si raggiunge la regione più settentrionale dell’Akakus: Aouis. Il deserto assume uno dei suoi aspetti
più spettacolari qui, dove le ultime rocce del massiccio formano torrioni erosi in forme bizzarre,
guglie spezzettate ed aree invase da sabbie aranciate. Lasciandosi il massiccio dell'Akakus alle
spalle si incontra l'erg di Ouan Kassa e il passaggio di In Akamad che permette di di penetrare il
messak e raggiungere, dopo una incredibile pietraia, uno dei massimi esempi di arte rupestre di
queste zone. Matendush costituisce un sito eccezionale e sorprendente, una vera galleria d’arte
sotto il cielo del Sahara. Dalle pregevoli incisioni sulle nere pareti rocciose affiora una regione verde
e ricca di fiumi popolata da cacciatori e da grande fauna selvaggia: un mondo scomparso da oltre
ottomila anni. Con i veicoli si raggiunge il fiume di pietra per percorrerne a piedi il greto ed
ammirare, incisi nell’arenaria, bufali dalle grandi corna, giraffe, ippopotami, rinoceronti e coccodrilli
a volte coinvolti in scene di caccia. Dall’alto di una roccia, ben incisi e levigati, isolati, inquietanti,
osservano il deserto gli enigmatici “gatti mammoni”. Campi.
dall’13° al 14° giorno
regione dei laghi
Puntando a Nord e lasciandosi momentaneamente alle spalle le dune di Murzuq ci si addentra
nuovamente tra le curve flessuose dell’erg di Awbari, vasto insieme di dune ondulate tra cui si
aprono imbuti vertiginosi. Con passaggi impegnativi tra pareti di sabbia ci si lancia alla scoperta dei
laghi, imprevedibili e spettacolari gioielli imprigionati tra le dune. Le acque azzurre assumono riflessi
rossastri a causa dell’alta salinità ed ospitano microscopici crostacei (artemia salina). Intorno
crescono numerose palme da dattero ed il tutto crea un piacevole contrasto cromatico. La
provenienza dell’acqua rimane ancora misteriosa e il fenomeno si manifesta solo in questa regione.
I laghi sono ventuno, quindici dei quali con acqua permanente, raggruppati in due zone quasi
parallele al wadi El Agial, profondi a volte parecchi metri, sempre situati ai piedi di una duna che li
protegge dai raggi del sole e sembra poterli inghiottire da un momento all’altro. Campi.
15° e 16° giorno
Idhan Murzuq
Non ci sono parole, non ci sono immagini per descrivere l’immensità degli orizzonti sfrangiati da
catene di dune, la vastità dei panorami, l’incredibile varietà di forme e colori della sabbia, la
sensazione di essere davvero fuori dal mondo. Il pozzo di Bir Mestouta, quasi ai bordi dell’Idhan
Murzuq, è l’unico poverissimo punto d’acqua… poi più nulla, nessuna sorgente, anche se una
tradizione locale recita di una città seppellita sotto le dune. Da sempre considerato un ostacolo,
l’erg di Murzuq fu comunque abitato ed attraversato dall’uomo nell’antichità. I corridoi interdunari
un tempo furono immense lagune e a volte sono ancora distinguibili, appena percettibilmente, i vari
livelli dell’acqua. Le rive erano molto frequentate e ciò è testimoniato da reperti di epoca
acheuleana, le amigdale, punte e raschiatoi di tecnica atero-musteriana, lame, punte di freccia,
microliti e piccole asce levigate del neolitico, pestelli, macine e cocci di vaso dalla preistoria alla
storia recente… Ma le dune qui sono montagne invalicabili e progredire risulta complicato. Campi.
17° giorno
Tadjarhi-Sebha-Tripoli
Un reg sterminato riporta all'asfalto ad Al Katrun e conduce a Nord e all'oasi di Sebha. Dominata da
un vecchio forte e capoluogo della vasta regione del Fezzan, l'importante cittadina sorge lungo la
linea delle carovaniere che un tempo univano il Mediterraneo romano all'Africa nera. In serata volo
su Tripoli. Notte in Hotel.
18° giorno
Tripoli-Italia
Trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo di linea per l’Italia.
Nota: i voli all’interno della Libia si svolgono in condizioni di sicurezza ma con frequenti problemi di
operatività. Può quindi accadere che l’itinerario subisca modifiche in relazione a tali eventi.
Prezzi per persona in doppia da Roma con Libyan Airlines:
base 6 partecipanti: € 2500,00
base 8 partecipanti: € 2450,00
base 10 partecipanti con Tour Leader italiano: € 2600,00
La quota comprende:
I voli a/r da Milano in classe economy
I voli interni
Sistemazione in camere doppie standard a Tripoli e in tende doppie tipo igloo durante il circuito
desertico
Trasferimenti da e per gli aeroporti in Libia
Circuito nel deserto a bordo di veicoli fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser, minivan a nord e sulle
strade asfaltate
Pensione completa, tranne le cene a Tripoli
Tutte le escursioni e le visite citate nel programma
La quota non comprende:
**Tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharges
Il visto d’ingresso che si ottiene in loco (€ 35,00)
Applicazione del timbro bilingue – per chi non avesse il passaporto già tradotto in arabo (€ 35,00)
L’assicurazione medico/bagaglio (€ 70,00)
I permessi foto/video nei siti archeologici e nei musei
Le bevande, le mance, i pasti a Tripoli, gli extra di natura personale, quanto non espressamente
citato
Supplementi:
Sistemazione in singola: € 250,00
Partenza da altre città d’Italia su richiesta
Assicurazione annullamento facoltativa.
** NOTA BENE: Data l’estrema, imprevedibile variabilità delle tasse aeroportuali, security tax e fuel
surcharge il loro importo definitivo sarà disponibile a 21 giorni dalla data di partenza.
Le quote offerte si basano sul rapporto di cambio indicato in catalogo e sono soggette ad
adeguamento valutario.
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