00 fronte e colophon 1-2 - Pensa MultiMedia Editore
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Juliana Elisa Raffaghelli Centro Interateneo per la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata, Università Ca’ Foscari, Venezia – Italia [email protected] Un laboratorio per l’attraversamento di confini Mobilità dei borsisti MIFORCAL: verso la formazione di una professionalità glocal A “Crossing boundaries” Lab abstract Il progetto MIFORCAL, come percorso di internazionalizzazione della formazione degli insegnanti, ha proposto come una delle strategie centrali del modello formativo la mobilità degli insegnanti, sia “virtuale” attraverso ambienti di apprendimento internazionali, che “vitale” (Constantino, 2002), attraverso lo spostamento fisico degli insegnanti all’interno del gruppo di Paesi facenti parte della rete di partnership. Il percorso di analisi che intraprendiamo in questo articolo si basa sullo studio del modello formativo proposto, nonché dei suoi risultati immediati raccolti attraverso diversi strumenti (Report del Borsista, Focus Group, Diario di Bordo). Di particolare importanza questo ultimo, che faceva parte dell’attività proposta durante la mobilità, risultando lo strumento attraverso il quale il corsista raccoglieva, in una operazione di storytelling, la narrativa del viaggio come metafora formativa. La presentazione di questo materiale di analisi ha uno scopo fondamentale nell’ambito della linea di ricerca MIFORCAL “valutazione ed analisi dell’impatto formativo del progetto”, e cioè, mostrare come l’operazione di allargamento del contesto culturale di apprendimento avviene attraverso un setting formativo che si realizza in diversi spazi, momenti e situazioni sociali che spronano situazioni formative, raccolte nella autobiografia personale con evidente impatto sull’identità professionale. In effetti, è il viaggio, come primo input, a provocare un movimento di transizione espansiva, ma sarà la riflessione autoformativa raccolta dal corsista che promuoverà la dimensione di vero attraversamento di confini del sé, della propria matrice culturale, in una spirale ricorsiva dove le costellazioni identitarie vengono negoziate nell’incontro con l’alterità. Tali elementi, come argomentiamo nel presente articolo, risultano cruciali per l’efficacia formativa all’interno di percorsi internazionali di formazione degli insegnanti. Parole chiave: Studenti Internazionali, Mobilità, Modello Formativo, Racconto Autobiografico MIFORCAL project, as trajectory of internationalization of teachers’ education, has suggested as one of the main strategies within educational model, teachers’ mobility, both through international learning environment (“virtual mobility”), and through teachers’ travelling across the several countries involved in partnership (“vital mobility”). The analysis that we propose in this article is based on the study of a significant corpus gathered through several tools (International Student’s Report, Focus Group, Diary) . Particularly the last one was a fundamental activity suggested during mobility, being a space where the student collected the travel’s narrative, as a formative metaphor. The introduction of this material has as main goal, within MIFORCAL research line of “evaluation and analysis of educational impact”, which is, to demonstrate how the operation of en- anno VIII – numero 1/2 – 2010 MIFORCAL Students mobility. Towards glocal professional development 323 largement of cultural context has place in a training setting that is realized in several spaces, moments and social situation that promote formative experiences, gathered in a personal autobiography with evident impact on professional identity. In fact, it is the trip, as main input, that provokes a movement of expansive transition; moreover, the self-educational process of reflection will promote a dimension of true crossing borders of the self, of the own cultural matrix, in a recursive spin where identity constellations will be negotiated, encountering otherness. Furthermore, we argue in this article that those elements seems to be crucial for an educational efficacy within international teachers’ education models. Raffaghelli Key words: International students, Mobility, Learning Design, Autobiographic Storytelling 324 Il programma ALFA propone sin dalla prima formulazione la mobilità AL/UE come punto nodale della strategia di cooperazione – e coerentemente con una percezione di importanza della mobilità come strumento di institutional building per le istituzioni universitarie o HEI (Higher Education Institutions), verso la costruzione di uno spazio d’istruzione superiore ALCUE. All’interno del Progetto MIFORCAL, l’attuazione di un percorso formativo personalizzato all’estero voleva, in prima battuta, incidere sul riconoscimento dei principi portanti del progetto. In effetti, l’equipe di progetto decide, dinnanzi alle strategie formative che si andavano sviluppando, di formulare un microprogetto formativo all’interno dell’impianto generale, dove si sperimentasse un modello nuovo per la formazione in mobilità internazionale. Il modello doveva consentire, giustamente, la valorizzazione del viaggio come strumento di conoscenza della cultura altra, in uno scenario di integrazione di saperi ai quali il corsista partecipava sin dal primo giorno, ma non sempre in modo consapevole – nonostante gli sforzi di equipe docenti, molti studenti rimanevano legati all’acquisizione di conoscenza specifica tradizionale. Obiettivo che doveva essere di doppia natura, per quanto il Comitato Scientifico di Progetto considerava la mobilità internazionale all’interno della rete MIFORCAL un nuovo spazio di progettualità fra i corsisti in mobilità, con impatto diretto nei propri ambiti di pratica. Il percorso di analisi che intraprendiamo in questo articolo si basa sullo studio di un corpus significativo di racconto dell’esperienza di viaggio, raccolto attraverso lo strumento principe della micro-sperimentazione formativa: il “diario di bordo”. Lo stesso faceva parte fondamentale dell’attività proposta durante la mobilità, risultando lo strumento attraverso il quale il corsista raccoglieva, in una operazione di storytelling, la narrativa del viaggio come metafora formativa. La presentazione di questo materiale di analisi ha uno scopo fondamentale nell’ambito della linea di ricerca MIFORCAL “valutazione ed analisi dell’impatto formativo del progetto”, e cioè, mostrare come l’operazione di allargamento del contesto culturale di apprendimento avviene attraverso un setting formativo che si realizza in diversi spazi, momenti e situazioni sociali che spronano situazioni formative, raccolte nella autobiografia personale con evidente impatto sull’identità professionale. È il viaggio, come primo input, a provocare un movimento di transizione espansiva, ma sarà la riflessione autoformativa raccolta dal corsista che promuoverà la dimensione di vero attraversamento di confini del sé, della propria matrice culturale, in una spirale ricorsiva dove le costellazioni identitarie vengono negoziate nell’incontro con l’alterità. La predisposizione nell’ambiente virtuale di apprendimento di uno strumento utile allo scopo di racconto autobiografico segna la caratteristica di ubicuità del processo di apprendimento, oltre la situazione di viaggio in sé, di mobilità fisica. In effetti, approfitando l’expertise oramai maturata dai corsisti MIFORCAL sull’ambiente virtuale di apprendimento, il diario di bordo elettronico continua ad essere riferimento di “luogo” di appartenenza, di spazio formativo che diventa auto-formativo in questa esperienza, ma anche e soprattutto linea di sviluppo temporale. L’ex-cursus che realizzeremo quindi all’interno di questo articolo avrà come scopo a) comprendere il modello formativo in mobilità; b) introdurre i primi ri- Un laboratorio per l’attraversamento di confini 1. IL PROGRAMMA DI MOBILITÀ PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI NELL’AMBITO DEL PROGETTO MIFORCAL 325 sultati considerando la triangolazione di dati emergenti dall’analisi generale dei diari di bordo, seguito dal report del borsista e questionario di gradimento ulteriore all’esperienza. Si tenterà in tale modo di rilevare l’efficacia formativa del modello in relazione ai presupposti di professionalità docente che sono stati introdotti in quest’opera collettiva. Raffaghelli 1.1. I principi del progetto di mobilità internazionale AL-UE MIFORCAL Nel contesto di internazionalizzazione della formazione post-lauream e di cooperazione educativa internazionale che inquadra il progetto MIFORCAL – ampiamente descritto a cap. 7 –, il momento della mobilità viene considerato uno spazio che può produrre elementi di cambiamento consistenti nella professionalità docente. In particolare, si sosteneva che “…il contatto con realtà di attuazione professionale diverse (sia dentro il proprio MERCOSUR che all’interno dell’UE) può promuovere la trasformazione della rappresentazione sulla propria disciplina insegnata, nonché una rivisitazione delle metodologie didattiche in ottica interculturale. La mobilità, (…) è opportunità di allargamento delle dimensioni culturali che attraversano il modello educativo in generale, e dell’ambiente di apprendimento in particolare…” (Comitato Scientifico Accademico di Progetto, Verbale di Riunione di Programmazione, Aprile 2008). Risalendo agli elementi considerati innovativi dal modello formativo MIFORCAL, possiamo dire che l’apprendimento in mobilità, sia essa virtuale che in presenza vitale, si collocava in un luogo centrale. In breve, gli elementi più importanti in questo senso, sarebbero: • • • 326 E-learning /m-learning: Formazione a distanza che non si concentra unicamente nel “delivery” di materiali didattici con uso di ambienti virtuali di apprendimento, ma che incorpora la dimensione di mediazione pedagogica e culturale data dal modello di organizzazione docente con presenza di tutor e docenti di matrici culturali e di pratica eterogenee; cooperative learning in gruppi di lavoro che attraverso la stabilizzazione dell’interazione in uno spazio virtuale si costituiscono in comunità di apprendimento online; apprendimento mobile in quanto alla partecipazione di diversi contesti pratica e apprendimento, attraverso diversi dispositivi virtuali, con valorizzazione delle pratiche docenti (apprendimento informale e non formale in rete). Formazione degli insegnanti in percorsi internazionali: sulla base di una discussione internazionale sulla formazione degli insegnanti, senza trascurare i sistemi di formazione e reclutamento in ogni Paese, ma puntando a generare percorsi internazionali che siano fondanti per una nuova professionalità, tenendo conto di tre criteri centrali per il programma formativo in generale e l’offerta di mobilità in particolare. Formazione di e per la qualità: (Cfr. modello di Margiotta, 1997 “L’insegnante di qualità”) la qualità è soltanto indicatore per il controllo di processi produttivi e dei materiali e prodotti. Senza possedere la stessa natura né forma di determinazione, la qualità della formazione è un prerequisito fondamentale per una buona riuscita di un progetto formativo. I contenuti del suddetto sistema sono il ché e come dei processi, mentre la qualità viene determinata dal come, il perché , il quando, elementi del sistema di didattica nonché, soprattutto, i programmi di ricerca universitaria a supporto dell’offerta formativa. • • Formazione del docente come comunicatore: Il docente di qualità non è soltanto un trasmettitore di conoscenze. Egli deve impegnarsi nel diventare un comunicatore, in quanto lo strumento principe dell’intervento pedagogico è il discorso. Le tecniche di comunicazioni orali e scritte, oltreché la padronanza di strumenti e tecnologie didattiche, sono elementi essenziali di qualità, poiché migliorano l’efficacia della propria azione comunicativa, con particolare riguardo alle nuove tecnologie. Formazione docente per l’educazione planetaria: nel contesto di apprendimento globale, vanno recuperati valori essenziali della persona umana, poichè globale non deve essere assimilato alla distruzione delle culture, ma all’interazione nella diversità di un contesto sempre più ampio. Il docente dovrà possedere le capacità che consentano l’esercizio di una professionalità nel contesto cambiante, puntando ad adattarsi alle realtà ibride dove presupposti istituzionali nazionali e transazionali si incrociano con elementi culturali locali. La dimensione di qualità si esprime quindi nella tensione inclusiva del modello formativo che il docente sa implementare nella propria pratica professionale. • • • • • Promuovere la professionalità docente attraverso l’allargamento del contesto culturale di apprendimento basato nella conoscenza di sistemi educativi all’estero, pratiche docenti e concezioni della disciplina insegnata in contesti culturali diversi da quello di appartenenza. Dotare il futuro docente di risorse tecnologiche, didattiche, psicologiche e comunicative che contribuiscano all’espansione della dimensione culturale soggiacente a pratiche pedagogiche in contesti di integrazione ALC-UE. Promuovere la definizione ed acquisizione di elementi per una competenza interculturale che consenta il riconoscimento della diversità e l’insegnamento in contesti sempre più diversificati e multiculturali Incoraggiare l’uso efficente delle nuove tecnologie (web semantica, piattaforme virtuali, strumenti di scrittura collaborativa, reti sociali) per la costruzione di ambienti di apprendimento che consentano l’interattività all’interno del processo di insegnamento-apprendimento, favorendo la comunicazione globale e la cooperazione internazionale negli stessi contesti di insegnamento locali e la collaborazione fra docenti aldilà dei confini nazionali. Stimolare la formazione di reti di collaborazione internazionale fra docenti dell’insegnamento secondario, formatori e ricercatori nell’ambito della formazione degli insegnanti. 1.2. Modalità di attivazione del Progetto di Mobilità Il Piano di mobilità, attraverso l’azione di cooperazione internazionale UE, fu interamente sovvenzionato da fondi europei, integrati da personale accademico e di supporto apportato dagli enti locali. Tuttavia, la libertà di azione fu massima, senza pesare il fatto del finanziamento sul tipo di materiale e contenuto proposto al borsista. I borsisti furono selezionati per merito, profilo socio-emotivo e culturale, ed esperienza professionale nel proprio ambito educativo di riferi- Un laboratorio per l’attraversamento di confini Diventando invece gli obiettivi del Progetto di Formazione in Mobilità Internazionale, i seguenti: 327 v A supporto d L l mento per attivare in modo immediato il trasferimento di apprendimenti nelle proprie pratiche professionali. A supporto logistico ed organizzativo dei borsisti, e onde consentire la partecipazione programma di dei persone in situazioni economico-finanziarie svantag-al logistico edalorganizzativo borsisti, e onde consentire la partecipazione giate (i borsisti provenivano dall’Amazzonia ed il Nord-Brasile, nonché da province del Paraguay, la Colombia, ed infine da zone della periferia urbana del Grand Buenos Aires) potessero partecipare senza dover affrontare alcuna spesa. Le istruzioni di viaggio, indicazioni logistiche e piano dell’attività formativa fu consegnato in lingua originale, anticipato tramite l’ambiente virtuale di apprenn dimento per borsisti in Mobilità Internazionale. I supporti locali a livello didattico consistevano in personale esperto di ricerca, formatori, tutor linguistici, personale tecnico addetto a funzioni specifiche nelle istituzioni visitate. Un coordinatore didattico per l’attività in mobilità internazionale gestiva l’intero impianto dalla mattina (inizio dell’attività) a sera (attività sociale programmata). Le caratteristiche del gruppo partecipante, composto da 18 persone, nonché la distribuzione per istituzione di riferimento risultò così configurato: programma à Raffaghelli Mobilità Internazionale x Nazio 0% 0 % 35% 35% 2% 12% 1 6 6% % Argentina Argentina 1 18% 8% 35% 3 5% Brasile B rasile Paraguay P araguay 2 29% 9% 5% 35% 3 6% 6 % IItalia talia Colombia Colombia 2 24% 4% sNota: l’anello esterno rappresenta i luoghi a di appartenenza delle istituzioni ospitanti, mentre l’anello interno rappresenta i luoghi di appartenenza dei corsisti in mobilità. 4 Come si può osservare, la mappatura della rete offerente i percorsi di mobilità può essere definita “equa”, in quanto vi è un bilanciamento fra i luoghi di appartenenza delle istituzioni ospitanti e le appartenenze dei corsisti. Unica eccezione fatta per il Paraguay, che rifiuta sin dall’inizio di aprire troppi percorsi di mobilità dichiarando minore capacità istituzionale per la gestione dei borsisti, e preferisce mandare più persone all’estero (6% di incoming contro il 35% di outgoing). Le caratteristiche anagrafiche del gruppo possono essere definite in linea con i gruppi partecipanti al primo scenario di innovazione formativa (virtual mobility), se non ché questo gruppo risulta uno dei più esperti, ampiamente coinvolto nel ruolo di formatore, con una età più alta in generale. Vediamo adesso un altro dato importante, ovvero le esperienze pregresse in 328 s V à progetti di mobilità accademica, in questo particolare gruppo, considerando anche la variabile temporale – ovvero periodi all’estero–. Esperienze Pregresse di M Breve Termin B reve T ermin 1 2% 12% Lungo Lungo Termi Termi 6% 6% p p Come si può osservare, ilggruppo in generale non ha avuto esperienze di studio/lavoro all’estero (82%), il ché può considerarsi una situazione piuttosto rappresentativa della condizione docente in Latinoamerica. Soltanto un 12% ha avuto esperienze di corta durata, e un 6% a lungo termine. Fra questi docenti, si trovano alcuni corsisti che sono stati coinvolti in un centro culturale italo-argentino, e di conseguenza hanno viaggiato, coinvolti in progetti mirati di cooperazione educativa. Questi dati rendono l’idea di quanta strada ci sia ancora da percorrere per la generazione di opportunità di internazionalizzazione della professionalità docente in America Latina. 1.3. Piano Formativo della uMobilità c Attività Propedeutica: Ambiente Virtuale di Apprendimento per corsisti in Mobilità o Un laboratorio per l’attraversamento di confini Nessuna N essuna Esperienz Esperienz 8 2% 82% o n Considerando fattori di criticità e di successo del programma di formazione di ricercatori in mobilità internazionale tenutosi a Venezia (Settembre-Ottobre 2005) il Comitato Scientifico decide di integrare al piano di mobilità in presenza, un Ambiente Virtuale di Apprendimento e Collaborazione (AVAC) che si apre un mese prima del viaggio. Lo scopo di tale Ambiente è il fornire un supporto ed integrazione dell’ambiente diuapprendimento in presenza, per ogni Universi s d a tà/Paese di accoglienza. Ma diventa uno spazio formativo unico, che ha una significazione in più, nell’essere integrato con lo strumento “Diario di Bordo” che il corsista compila giorno a giorno prima, durante e dopo il viaggio; e nel contare con lo spazio forum, frequentato da tutti i corsisti in mobilità indipendentemente dal luogo reale. Consentendo così ildiconfronto fra le diverse esperienze,reti tra-internazionali) e corsisti diversa nazionalità (potenziare sversalmente, fra corsisti della stessa nazionalità (potenziare reti locali) che si in5 contrano prima e dopo la mobilità; e corsisti di diversa nazionalità (potenziare reti internazionali) che si incontrano durante la mobilità. Così l’ambiente virtua- 329 le genera uno spazio condiviso di re-significazione e riflessione sull’esperienza di apprendimento in mobilità, e dinamismi di gruppo che portano alla generazione di comunità di pratica, che aprono linee di progettualità molto oltre l’esperienza formativa. Osserviamo in dettaglio quali sono gli obiettivi dell’AVAC1, con riguardo ai momenti di sviluppo della Mobilità – ovvero viaggio. FFase ase FFormativa ormativa Ex-Ante Ex-Ante Obiettivi Obiettivi d della e lla FFase ase _ _ _ _ _ _ Raffaghelli _ In In itinere itinere _ _ _ _ _ _ _ EEx-post x-post _ _ _ _ _ _ _ D Descrizione escrizione G Generale enerale dell’Attività de ll’A ttività C Conoscere onosce re aaspetti spetti d dii Ospitalità Ospitalità e ccaratteristiche aratteristiche cculturali ulturali d el lluogo uogo aall q uale si si del quale rrecherà eche rà iill b orsista borsista C onosce re i p rofili d ltri ccorsiti orsiti d ad ive rsa Conoscere profili dii aaltri da diversa n azionalità, cche he cconvergono onve rgono n ella ssede ede nazionalità, nella visitata visitata C onosce re i ttutor utor cche he g uideranno le le attività attività Conoscere guideranno iin n lloco o co Rivisitare iill p rop rio piano piano d ttività fformativa o rmativa Rivisitare proprio dii aattività o rganizzando sspazi p azi d ersonalizzazione organizzando dii p personalizzazione p rima d alla p artenza prima dalla partenza P resentare aaspettative spettative sull’apprendimento su ll’app rendimento Presentare aattraveso ttraveso iill vviaggio iaggio R ealizzare un un minimo min imo supporto supporto linguistico linguistico Realizzare iitaliano-portoghese-spagnolo taliano -portoghe se-spagnolo attraverso attraverso lla a presentazione di di terminologia te rmino logia ttecnica ecn ica in in presentazione sscienze cienze d e ll’edu cazione con con rrelazione elazione alla alla dell’educazione rrealtà ealtà n el l a q uale ccii ssii rreca. eca. nella quale Le attività attività previste Le p reviste in in q questa ue sta fase fase vvengono engono ritenu te ““semplici”, se mplici”, p oiché ffondamentalmente ond amentalmente ritenute poiché o rientate aalla lla ccontestualizzazione ontestualizzazione d el p rogetto orientate del progetto fformativo ormativo iindividuale ndividu ale in in m obilità. I ccorsisti orsisti mobilità. d ovevano q ui rrispondere isponde re aad d aalcuni lcuni ““inputs” inputs” dovevano qui llanciati an ciati n ell’AVAC ––attraverso attrave rso fforum, oru m, aanalizzato nalizzato nell’AVAC in ffase ase d el p rimo sscenario cenario d nnovazione in del primo dii iinnovazione fformativa-, ormativaa-, ccome: o me : aa)) p re sentazione d el ccorsista o rsista e cconfezione onfe zione d un a presentazione del dii una b reve sscheda cheda p erson ale, d o ve ssii iindicano ndicano lle e breve personale, dove d imension i d ell’esperienza p erson ale e p rogetto dimensioni dell’esperienza personale progetto di di tesi; te si; e r cconoscere onosce re la la cultura cultura e llingua ingu a b sercizi p b)) e esercizi per llocale ocale ella p rop ria aagenda genda di di vviaggio iaggio cc)) p rep arazione d preparazione della propria elle aaspettative spettative p erson ali e d) presentazione pre sentazione d d) delle personali ttrave rso d ocumen ti di di lavoro lavo ro profession ali aattraverso professionali documenti online online Registrare caratteristiche caratte ristiche culturali culturali d el luogo luogo Registrare del visitato visitato R egistrare iimpressioni mpre ssioni ed ed interazioni inte razioni nella nella Registrare ccomunità omunità d pp rendimento , ccon dii aapprendimento, on tutor tutor e ccompagni, omp agni, n onchè aaltro ltro p erson ale nonchè personale iistituzionale stitu zionale d el lluogo uogo vvisitato. isitato. del R egistrare iimpressioni mpre ssioni sulle su lle diverse diverse attività attività Registrare d idattiche (ambito (ambito fformale), ormale), iindividuando ndividu ando didattiche d imension i d ella p rop ria p rofe ssionalità dimensioni della propria professionalità d ove ttali ali aattività ttività p o trebbero aavere vere u n impatto impatto dove potrebbero un m aggio re maggiore R egistrare p ro cessi d pp rendimento Registrare processi dii aapprendimento llinguistico-culturali inguistico -cu ltu rali iin n aambiti mb iti informali. in formali. G enerare d ati rrelativi elativi aall’organizzazione ll’o rgan izzazione della della Generare dati d idattica e lla a cconcezione on cezione d ella p ropria didattica della propria d isciplin a iinsegnata n segnata n elle rrealtà e altà visitate visitate disciplina nelle In questa questa ffase ase lle e aattività ttività ssii o rientano ssoprattutto oprattutto In orientano alla confezione con fezione d el d iario d ordo, d ocu mento alla del diario dii b bordo, documento nel quale quale iill ccorsita orsita aappunta ppunta iinformazioni, nfo rmazioni, nel impre ssioni e vvissuti issuti iin n lloco. o co. Il Il forum fo rum rresta impressioni es t a aaperto, perto, e d è g uidato alla alla riflessione riflessione su su ccritical ritical ed guidato iincident, ncident, n on ché p er ccondividere ondividere impressioni imp ression i su su nonché per aspe tti linguistico-culturali linguistico -cu ltu rali e ttecnici ecn ici delle delle attività attività aspetti p roposte in in lloco. oco . proposte Riflettere Rifle ttere sulle sulle caratteristiche caratte ristiche cculturali ulturali d del el lluogo uogo cconosciuto onosciuto attraverso attrave rso iill vviaggio iaggio Rifle ttere ssulle ulle iinterazioni nte razioni n ella ccomunità omun ità e Riflettere nella ccon on aaltri ltri ccorsisti orsisti e ttutor uto r d dive rsa n azion alità, dii diversa nazionalità, in mobilità, mobilità, cconvergenti onve rgenti nella nella ssede ede vvisitata. isitata. in A nalizzare lle e d iverse attività attività didattiche d idattiche Analizzare diverse ((ambito ambito fformale) ormale) e d individuarne individu arne l’impatto l’impatto ed fformativo, ormativo, n e lla ccostruzione ostru zione della de lla propria p ropria nella profession alità professionalità A nalizzare i p ro cessi di d i aapprendimento pp rendimento Analizzare processi info rmali, linguistico-culturali linguistico -cu ltu rali in in ambiti ambiti informali, individuandone l’impatto l’impatto fformativo, o rmativo , nella nella individuandone ccostruzione ostru zione della de lla propria p ropria professionalità. pro fession alità. A nalizzare aaspetti spetti di di organizzazione o rg anizzazione d idattica Analizzare didattica ed ella cconcezione on cezione della della disciplina d iscip lin a n el p aese della nel paese visitato, riflettendo rifle ttendo sui su i punti punti d ivergen za e visitato, dii d divergenza cconvergenza onve rgenza con con la la cultura cu ltu ra llocale. o cale. In questa questa ffase In ase ll’attività ’attività ssii o orienta rienta aalla lla ccostruzione o stru zione di un un Report Report d el b orsista, d ocumento n el q uale di del borsista, documento nel quale viene realizzata re alizzata u na vvalutazione alu tazione q uantitativa e viene una quantitativa qualitativa d el p erco rso d obilità. qualitativa del percorso dii m mobilità. Tabella 1. Strategia Formativa – Programma di Formazione in Mobilità 1 Cfr. Documento di Lavoro “Programa de Formación en Movilidad Internacional MIFORCAL, Luglio 2008, pp. 9-10 330 • • • • • Il corsista trovava nell’AVAC, principalmente: Indicazioni per lo svolgimento delle attività, fase per fase Materiali di Lavoro (Learning Objects, Documenti) Orientamenti Logistici (Mappe, Video sui diversi luoghi) Diario di Bordo Formulario: Report del Corsista G Giornata iorn ata A Attività ttività P Proposta roposta 1^ 1^ A A)) O Ospitalità, spitalità, rriconoscimento iconoscimento delle de lle istallazioni, istallazion i, storia sto ria d dell’istituzione e ll’istitu zione vvisitata, isitata, aaspetti spe tti d dii ccultura u ltu ra llocale. o cale. B iunione d tudio G ruppo B orsisti: IIll P rogetto MIFORCAL, MIFOR CAL, ssuo uo iimpatto mpatto llocale o cale – aspetti aspetti d el ccorso o rso B)) R Riunione dii S Studio Gruppo Borsisti: Progetto del n ella ssede ede o spitan te, cconoscenza ono scen za d el tteam e am llocale. ocale. nella ospitante, del 2^ A tudio p ersonalizzato – Attività A ttività o n line ((completamento co mpletamen to d iario d A)) S Studio personalizzato online diario dii b bordo) ordo ) B iunione e S tudio d ruppo, ccon on p resenza di di tutoring tu torin g locale B)) R Riunione Studio dii G Gruppo, presenza Presentazione dii tesi locale – P resen tazione di di lavori lavori d tesi in in ccorso, orso, d iscu ssione ccongiunta ongiunta e ccostruzione o struzione d chede di di bibliografia bibliografia llocale. discussione dii sschede o cale. 3^ A iunione e S tudio d ruppo, IIll ssistema istema e ducativo in in ogni og ni p aese d riferimento – P olitiche EEducative, A)) R Riunione Studio dii G Gruppo, educativo paese dii riferimento Politiche du cative , aaspetti spe tti d onve rgenza e d ive rgenza n elle pratiche p ratiche pedagogiche pe dagogiche n ell’insegn amento ssecondario dii cconvergenza divergenza nelle nell’insegnamento econd ario e ssuperiore. uperio re. B o rdo) B)) S Studio tudio P Personalizzato ersonalizzato – Attività A ttività o online nline ((completamento co mpletamen to diario d iario d dii b bordo) 4^ A iunione e S tudio d G ruppo: A spe tti d rofessionalità D ocente/formatore n el p ae se o A)) R Riunione Studio dii Gruppo: Aspetti dii P Professionalità Docente/formatore nel paese ospitante sp itante – La La fformazione ormazione d ei FFormatori ormatori dei B tudio p erson alizzato in in B ib liote ca LLocale, o cale, ccon on iindicazioni ndicazioni d ibliografia n azion ale/locale B)) S Studio personalizzato Biblioteca dii b bibliografia nazionale/locale ssignificativa, ignificativa, rrelativamente e lativamente aalla lla ttesi esi iin ne laborazione d el b orsista. elaborazione del borsista. 5^ A iunione e S tudio d ruppo: C o struzione d cheda g uidata ssu ud idattiche sspecifiche pe cifiche e cconcezioni A)) R Riunione Studio dii G Gruppo: Costruzione dii sscheda guidata didattiche once zion i cche he g uid ano lla ad idattica p ae se o spitan te. guidano didattica paese ospitante. B tudio p erson alizzato in in B ib liote ca LLocale, o cale, ccon on iindicazioni ndicazioni d ibliografia n azion ale/locale B)) S Studio personalizzato Biblioteca dii b bibliografia nazionale/locale ssignificativa, ignificativa, rrelativamente e lativamente aalla lla ttesi esi iin ne laborazione d el b orsista. elaborazione del borsista. 6^ A isita d tudio – O rg anizzazione S colastica, ccontesto ontesto e ducativo e p ratiche p edagogiche n A)) V Visita dii sstudio Organizzazione Scolastica, educativo pratiche pedagogiche nel el ssistema iste ma locale vvisitato isitato locale B sservazione d ell’attività in in aaula, ula, e ventu ale p rog rammazione d attività p ed agogica d a p arte d el B)) O Osservazione dell’attività eventuale programmazione dii attività pedagogica da parte del corsista. corsista. 7^ A tud io p ersonalizzato online: on line: sschede A)) S Studio personalizzato dii o osservazione dell’esperienza della chede d sservazione – sistematizzazione sistematizzazione d ell’e sperien za d ella 6 g iornata, ccostruzione o struzione d traccia d giornata, dii traccia dii iintervista/osservazione per giornata ntervista/osservazione p er ll’8^ ’8^ g io rnata B spo sizione e socializzazione so cializzazione ccon B)) EEsposizione gruppo giornata on iill g ruppo di d i borsiti: borsiti: traccia traccia iintervista/osservazione n tervista/osservazione 88^ ^g iorn ata – M etodologia d avoro ssul u l ccampo a mp o Metodologia dii llavoro 8^ IInterviste/Focus nterviste/Focu s G roup ccon on attori atto ri ssociali o ciali p rivilegiati n ella fformazione o rmazione d Group privilegiati nella dii D Docenti nel ocenti n el llivello ivello universitario universitario ((Accademici, Accademici, D irigenti S colastici, FFormatori o rmato ri d egli IInsegnanti). n segnan ti). IInterscambio Dirigenti Scolastici, degli dii aalcuni punti dii vvista nte rscambio d lcuni p unti d ista ccon on d docenti ocenti llocali. o cali. 9^ A tudio p erson alizzato . S istematizzazione d A)) S Studio personalizzato. Sistematizzazione dii m materiali ateriali – P Predisposizione redispo sizione d dii P Presentazione re sentazione con con Risultati Risultati d el p ercorso d pprendimen to ((integrati integrati aall proprio prop rio p rogetto di di tesi) te si) del percorso dii aapprendimento progetto B isite d tudio a M use i Biblioteche Bib lio teche o aambiti mbiti d mportan za cculturale ultu rale d el P ae se vvisitato isitato B)) V Visite dii sstudio Musei dii iimportanza del Paese 110 0^ V alu tazione ccongiunta ong iunta d ell’e sperien za ccon on EEquipe quipe LLocale: o cale: identificazione identificazione d ritical iincidents n cidents d Valutazione dell’esperienza dii ccritical dii vvalore alo re fformaivo, ormaivo , riflessione riflessione sull’esperienza sull’espe rien za e p ro spettive d rog ettualità ccongiunta/individuale, ongiunta/individu ale, ccon prospettive dii p progettualità on iimpatto mp atto llocale. ocale. Un laboratorio per l’attraversamento di confini Nel piano dell’attività formativa, viene introdotta ulteriormente una microprogettazione, che ogni istituzione, considerando le proprie competenze, rispetta puntualmente. n l’opportunità di n conoscere sia struttura o h dei siIn tutti i casi, i borsisti ebbero stemi educativi nazionali, che puntuali istituzioni con pratiche di eccellenza; soi a d v no state realizzate visite a istituti scolastici del livello secondario, nonché incontri con centri di ricerca (Laboratorio di Instructional Design –UNISUL-; Dipartimento Nuove Tecnologie e studi sul Discorso Didattico –CIAFIC-; Centro Interateneo per la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata –Università di Venezia-) Le attività sono state così scandite2: b b Formativa – Programmat di Formazione in Mobilità l Tabella 2. Microprogettazione 2 Cfr. Documento di Lavoro “Programa de Formación en Movilidad Internacional MIFORCAL, Luglio 2008, pp. 11-12 8 331 Sebbene il borsista avesse più tempo libero a disposizione, sono totalizzate 10 giornate di lavoro guidato. I week-end sono stati lasciati interamente a disposizione per la visita libera delle città e luoghi d’interesse culturale secondo criterio del borsista e guida dei tutor/coordinatori locali. A chiusura delle attività, come risulta evidente, il report compilato per scritto nell’AVAC, viene integrato con un feed-back del corsista in gruppo. In alcune realtà, sono state realizzate interviste individuali, considerate parte del corpus in questa ricerca. I tutor, in tanto, avrebbero condiviso non soltanto le ipotesi iniziali sugli obiettivi progettuali della mobilità ed indicazioni sulla scansione dell’attività formativa, ma anche un modello formativo di base, fornito dal Centro Interateneo per la Ricerca Didattica, e riadattato per la formazione in mobilità, processo al quale partecipo attivamente: ancora una volta, un modello viene studiato e riadattato alle necessità del gruppo progettuale. Nella tabella che riporto successivamente, indico le dimensioni del Modello Quadrifoglio (Margiotta, 2006), con le rispettive indicazioni di adattamento nella specifica situazione di Formazione in Mobilità. Il Il m modello odello “Quadrifoglio” “Qu adrifoglio” ssii ffonda ond a nel nel costruttivismo co struttivismo ssociale ociale ((Vygotskij) V ygotskij) e la la psicologia psicologia culturale dell’apprendimento dell’app rendimento d rune r, cconiugando, oniug ando, n el caso caso d elle e spe rien ze e -learning, gli gl i culturale dii B Bruner, nel delle esperienze e-learning, aassunti ssunti d aD d e rza g enerazione ((Banzato B an zato & M idoro, 22005); 005); ssii ccerca e rca in in effetti effe tti il il superamento superamento dii FFaD dii tterza generazione Midoro, della d istan za socio-cognitiva so cio -cognitiva attraverso attrave rso l’apprendimento l’apprendimen to collaborativo, collaborativo , e l’impostazione l’impo stazione d n della distanza dii u un apprendimento ccontestualizzato onte stu alizzato cche he p romuo ve u na cconoscenza ono scenza ssituata itu ata e distribuita, distribuita, ottenuta ottenuta apprendimento promuove una attraverso lla a ccollaborazione o llaborazione e lla an egoziazione d ei significati. significati. attraverso negoziazione dei IIll m odello ssottende o ttende u na concezione con cezione e piste mologica d nterpre tazione e costruzione costruzione della della modello una epistemologica dii iinterpretazione realtà e d ella cconoscenza. ono scenza. Il Il discente discen te è inserito in serito in in una una relazione relazione circolare circolare virtuosa virtuosa in in ccui u i ttutti u tti realtà della g li aattori ttori p artecipano alla alla costruzione co struzione d na cconoscenza ono scen za iintersoggettiva. ntersoggettiva. Il Il modello modello permette permette gli partecipano dii u una q uindi aallo llo sstudente tudente d acquisire n uove cconoscenze onoscen ze e competenze competenze g razie aaii propri propri sschemi chemi quindi dii acquisire nuove grazie ccognitivi, ognitivi, cche he vvengono engono valorizzati valorizzati e ccondivisi ondivisi n el m omento di di “opening “opening k nowledge”, e tramite tram ite nel momento knowledge”, l’in terazione ccon “k ll’interazione on gli gli altri altri - “knowledge knowledge ssharing”. h aring ”.. A Adattamento: dattamento : FFormazione ormazione in in Mobilità Mobilità IInternazionale ntern azion ale S eguendo q uesti aassunti, ssunti, ssii p unta aall’interazione ll’inte razione critica critica n Seguendo questi punta nei ei p processi ro cessi d dii ccostruzione o stru zione d della ella cconoscenza. onoscenza. L’immissione nella nella cultura cultura aaltra ltra d iventa lla a lleva eva strategica strategica p e r ll’interrogazione ’in terrogazione d ei p ropri ssaperi ape ri L’immissione diventa per dei propri ((processo pro cesso d llargamento d el ccontesto onte sto cculturale) ultu rale) p er u n n uovo iinquadramento nquadramento della della dii aallargamento del per un nuovo ccontestualizzazione. onte stu alizzazione. LLa a d imen sione intersoggettiva inte rsoggettiva ccomprende o mprende –con –con particolare p articolare e nfasi- iill rriconoscimento icono scimen to delle delle dimensione enfasim ulti aappartenenze ppartenen ze e la la rivisitazione rivisitazione d elle p ratiche p rofessionali. multi delle pratiche professionali. L’interlinguismo e la la valorizzazione valorizzazione dell’eteroglossia dell’e teroglo ssia p rom uove iill m omen to d pe rtu ra della del l a L’interlinguismo promuove momento dii aapertura conoscenza e du na n egoziazione cche he p orta aalla lla g enerazione ccreativa re ativa d enomeni discorsivi disco rsivi conoscenza ed una negoziazione porta generazione dii ffenomeni n el ccontesto on testo d pp rendimento . nel dii aapprendimento. Raffaghelli M Modello odello Q uadrifog lio Quadrifoglio Tabella 3. Dimensioni di Contestualizzazione del Modello: Assunti Pedagogici alla Base M Modello odello Q uadrifog lio Quadrifoglio LLearned earned ccentered: entered: iin nq quanto u anto iill sapere sape re è una un a strategia strategia complessa com plessa cche he rrispetta ispetta lle ee esigenze sigenze d del el d iscente, ccoinvolgendolo o invo lgendolo e m o tivandolo; discente, motivandolo; l’e sperienza d pp rendimento vviene iene ccostruita ostru ita m edian te K Knowledge nowledg ge o oriented: riiented: in in quanto quan to l’esperienza dii aapprendimento mediante ella cconoscenza, onoscenza, che che permettono permettono lla a p erson alizzazione e la la l’ attraversamento d più spazi sp azi d l’attraversamento dii più della personalizzazione a mp i d ritica e ccostruzione ostru zione della della cconoscenza. onoscenza. vvalorizzazione alorizzazione d ei d iversi ccampi dei diversi dii ccritica A Adattamento: dattamento : FFormazione ormazione in in Mobilità Mobilità IInternazionale ntern azion ale ccento n ella llinea inea d viluppo d C Centrato entrato n nel el soggetto soggetto in in formazione, fo rmazione, ccon on p particolare articolare aaccento nella dii ssviluppo dii u una na progettu alità formativa formativa personale. person ale. progettualità O rien tato aalla lla cconoscenza, onoscenza, ccon on p articolare vvalorizzazione alorizzazione d el cconfronto on fron to ccostruttivo ostru ttivo d odelli Orientato particolare del dii m modelli cculturali ulturali diversi. dive rsi. LLa a cconoscenza onoscenza vviene iene creata creata n el terzo pazio , n onfini d e lla cconoscenza onoscenza nel terzo sspazio, nell’attraversamento ell’attraversamento d dii cconfini della iinsegnata, nsegnata, p regre ssa, verso ve rso lla a ccostruzione o struzione ibrida pregressa, ib rid a Tabella 4. Dimensioni di Contestualizzazione del Modello: Strategia Formativa 332 M Modello odello Q uadrifog lio Quadrifoglio È aarticolato rtico lato iin nq quattro u attro sstadi tad i ((Informazione, Info rmazione, LLaboratorio aboratorio [interazione], [interazione], V Verifica, e rifica, P Personalizzazione) e rson alizzazione) e 118 8 ffunzioni unzioni fformative ormative N ella m e tafora d el ““quadrifoglio” qu ad rifog lio ” i p etali ssono ono g li stadi stad i e lle e ““nervature” nervature ” lle e ffunzioni un zion i fformative. o rmative . Nella metafora del petali gli C ome iin n u n m osaico , o gni ffunzione un zione formativa formativa è strettamente stre ttamente legata legata all’altra all’altra e il il p roce sso Come un mosaico, ogni processo fformativo, ormativo, p u r vvalorizzando alorizzando lla a sspecificità pe cificità d gni m o mento formativo fo rmativo e d gni singolo singolo pur dii o ogni momento dii o ogni ccontenuto, ontenuto, rriesce iesce a rricondurre icondurre aad d unità unità tutti tu tti i vvari ari m o menti d e lla cconoscenza onoscenza fornendo fornendo aall momenti della d iscente n on ssolo olo iill k now-how m a aanche n che g li sstrumenti trumenti p er p orsi iin nu n’ottica d pp rendimento discente non know-how ma gli per porsi un’ottica dii aapprendimento p ermanen te. permanente. A dattamento : Adattamento: FFormazione ormazione in in Mobilità Mobilità IInternazionale ntern azion ale N el ccaso aso d ella fformazione o rmazione iin n m ob ilità, iill m odello vva a aapplicato pplicato rriconoscendo iconoscendo negli negli sstadi tadi Nel della mobilità, modello aambiti/momenti mbiti/momen ti d viluppo d ttività cche he cconsentono onsen tono aall ssoggetto oggetto iin n fformazione ormazione d ntrare a dii ssviluppo dii aattività dii e entrare ccontatto ontatto ccon on lla a rrealtà ealtà llocale ocale e d ivergen za e cconvergenza on vergen za dalla dalla propria dii rriconoscere iconosce re i p punti un ti di di d divergenza p ropria matrice cculturale, u ltu rale, iin nu n processo processo m on lla a ccultura ultura o rg anizzativa e sociale ediatizzato d on tatto ccon sociale matrice un mediatizzato dii ccontatto organizzativa d ella rrealtà e altà cche he ssii cconosce. onosce. della C iò iimplica mp lica ll’attivazione ’attivazione d rogressivamente porta po rta all’individuo all’individuo a np ro cesso d Ciò dii u un processo dii sscaffolding cafffolding cche he p progressivamente ccomprendere omprende re g li e lemen ti più p iù familiari on la la ccultura o cale, iill p rogetto fformativo familiari (le (le ssomiglianze om iglian ze c gli elementi con u ltu ra a llocale, progetto orm mativo rasve rsali d e lla p ratica p rofessionale cche he p o ssono e g generale) enera ale) p passando assando aad d aaspetti spetti ttrasversali della pratica professionale possono essere, ssere, iin n d aadottati dottati d al borsista borsista in in u na vvisione isione ccomparata omp arata ccon on la m odo p iù iimmediato, mmediato , aafferrati ffe rrati e la p rop ria modo più ed dal una propria ll’inco rporazione d e lementi ccompletamente omple tamente e strane i in in q rrealtà; ealtà; ccosì o sì fino fino ad ad arrivare arrivare aall’incorporazione u anto a dii elementi estranei quanto ue sto p roce sso di di “allargamento” “allarg amento” g ener a u n aapprendimento pp rendimen to variab ili ssocio-culturali o cio -cu ltu rali Q variabili Questo processo genera un ostruizione d uo ve narrative n arrative ssulla ulla p ropria p ro fession alità ((interculturale) inte rcu ltu rale) e sp resso n ella ccostruizione espresso nella dii n nuove propria professionalità rodotta d al m odello Q u ad rifoglio iin nu na sserie e rie d tad i o rdin ati d D a llìì cche he ll’”impalcatura” ’”imp alcatura” p ove si si Da prodotta dal modello Quadrifoglio una dii sstadi ordinati dove lì alla alla riflessione riflessione vvalutativa alutativa e ll’incorporazione ’inco rporazione d p assa d all’info rmazione all’azione all’azione e d lementi passa dall’informazione daa lì dii e elementi rmonio so d pprendimento in sspecifici pecifici ((personalizzazione) person alizzazione) p possa o ssa p promuovere ro muove re u un n processo pro cesso aarmonioso dii aapprendimento in ccontesti onte sti d nte rnazionalizzazione , e vitando ssoprattutto oprattutto il il “cultural “cultural clash” clash” (Landis, (Landis, B ennet & dii iinternazionalizzazione, evitando Bennet B ennet, 22007), 007), ssituazione itu azione cche he p otrebbe aalterare, lterare, p er ssotto/ otto/ ssovradimensionamento, ovradimen sion amento , l’effetto l’effetto d elle Bennet, potrebbe per delle o pportunità d pprendimento in in cculture ulture d ive rse d alla p rop ria. opportunità dii aapprendimento diverse dalla propria. (Stadi della Formazione: Generale) M Modello odello Q uadrifog lio Quadrifoglio A Adattamento: dattamento : FFormazione ormazione in in Mobilità Mobilità IInternazionale ntern azion ale IInformazione nformazione L’informazione L’ inform azione è iill p primo rimo sstadio tad io d del el m modello. odello. Al A l suo suo interno interno troviamo tro viamo sette sette funzioni funzioni fformative: ormative: d alla e splicitazione d egli o biettivi d ella llezione e zione aalla lla rredazione edazione d el vvero ero e proprio proprio dalla esplicitazione degli obiettivi della del ccontenuto ontenuto fformativo. orm ativo. 11.. EEsplicitare splicitare g li o biettivi gli obiettivi 22.. D efin ire i ttempi e mp i Definire 33.. FFornire o rnire u nb reve aabstract b stract un breve 44.. FFornire o rnire g li o rg anizzato ri anticipatori an ticip ato ri (glossario, (glo ssario , schede, schede, ttavole avole ssinottiche) ino ttiche ) gli organizzatori 55.. C ontestualizzare Contestualizzare 66.. FFornire o rnire lla am app a cconcettuale on cettuale mappa 77.. FFornire o rnire iill ccontenuto ontenuto ((diretto, diretto, sscritto, critto, aaudio, udio , vvideo) ideo) LLo o stadio stadio Informazione Info rm azione (adattamento (ad attamento alla alla situazione sittu u azione di di m mobilità) ob ilittàà) EEsplicitazione sp licitazione d biettivi d ei m odi d ontatto ccon dii o obiettivi dii llavoro avo ro ccon on ccontestualizzazione onte stu alizzazio ne d dei modi dii ccontatto on la la ccultura ultura llocale. o cale. LLa ad e finizione d n dicazione e splicita d elle d ive rsità e mp i d eve e sse re ccon on iindicazione definizione dii ttempi deve essere esplicita delle diversità o rganizzative n ella ccultura ultura locale. lo cale. organizzative nella P er q uanto riguarda riguarda lla ap re sentazione delle ebbono e sse re p rodotti delle attività, attività, g li anticipatori anticip ato ri d Per quanto presentazione gli debbono essere prodotti ccon on p articolare aattenzione tten zione alle esplicitazione e timologica di alle diversità dive rsità tterminologiche erm inologich e ((esplicitazione di particolare etimologica ttermini erm ini cche he p o ssono d ifferire ), n er lla a ttraduzione radu zione d ateriali. on ché supporti supporti informatici in formatici p possono differire), nonché per dii m materiali. E’ cconveniente onvenien te lla ap roduzione di abstract e m app a cconcettuale) on cettuale) di materiale m ateriale in in lingua lingua inglese ing lese ((abstract produzione mappa p er ll’orientamento ’o rien tamento aalla lla n ateriali m ultimediali p ossono avigazione di d i materiali, m ateriali, mentre mentre m per navigazione materiali multimediali possono e sse re fforniti o rniti iin n llingua ingua ccon on iindicazioni ndicazioni in in lingua lingu a originale. origin ale. essere Pe r q uanto rriguarda igu ard a lla a ccontestualizzazione, onte stu alizzazione, l’elemento Per quanto l’elemento d dii orientamento orientamento sul sul territorio territorio risulta risulta ffondamentale: ondamen tale: m appe e d e lementi cculturali ulturali e ssociali o ciali cche he indichino indich ino trend trend e caratteristiche caratteristiche mappe ed elementi della rrealtà, ealtà, p er q u anto banali b anali p er i llocali, ocali, p o ssono risultare risu ltare d ru ciale importanza importanza p er il il della per quanto per possono dii ccruciale per ssoggetto oggetto immerso imme rso iin nu n a realtà re altà diversa diversa una N on d ebbono m ai essere essere ttrascurate rascurate d imensioni d ultura d avoro, aambiente, mbiente, orari, orari, cche he Non debbono mai dimensioni dii ccultura dii llavoro, rrisultano isultano ccruciali ruciali nella nella relazione relazione ccomunicativa omun icativa d pp rendimento. dii aapprendimento. Tabella 6. Dimensioni di Contestualizzazione del Modello: Indicazioni per la Micro-Progettazione (Stadi della Formazione: Informazione) Un laboratorio per l’attraversamento di confini Tabella 5. Dimensioni di Contestualizzazione del Modello: Indicazioni per la Micro-Progettazione 333 ( ) M Modello odello Q uadrifog lio Quadrifoglio A Adattamento: dattamento : FFormazione ormazione in in Mobilità Mobilità IInternazionale ntern azion ale LLaboratorio abo rato o rio (interazione) (in terazione) IIll laboratorio laborato rio è iill ssecondo econdo sstadio tad io d del el m modello: odello : q quello uello predisposto p redispo sto p per e r l’interazione l’in terazione sociale. so ciale. Al Al ssuo uo iinterno nterno ttroviamo ro viamo ccinque inque ffunzioni unzioni fformative: o rm ative: d alle d omande ssui ui cconcetti oncetti cchiave hiave aaii ffeedback eedb ack dalle domande fforniti orniti d al d ocen te. IIll llaboratorio abo ratorio ccome ome llaboratorio abo ratorio d attività” o nline m a aanche n che llaboratorio aborato rio dal docente. dii ““attività” online ma ccome ome cconduzione onduzione d sperienze q u ando tale tale stadio stadio è condotto cond otto iin np re senza ((corsi corsi b lended). dii e esperienze quando presenza blended). 11.. P o rre d omande ssui u i cconcetti once tti cchiave hiave Porre domande 22.. P roporre ttemi e mi p e r lla ad iscu ssione Proporre per discussione 33.. P roporre u n ccaso aso Proporre un 44.. P roporre u np roblem a Proporre un problema 55.. FFornire o rnire i ffeedback eedback aalle lle d om ande, aalle lle d iscu ssioni, aaii casi, casi, aaii p roblem i domande, discussioni, problemi G Gli li sstadi tad i ((adattamento ad attamento aalla lla ssituazione ituazione d dii m mobilità) obilità) LLe e ffunzioni un zioni d ue sto sstadio tadio p ortano aalla lla e spo sizione g dii q questo portano esposizione guidata uidata e ccontrollata on tro llata d del el b borsista orsista alle alle p ratiche e p roblem i cche he ccaratterizzano aratte rizzano lla a ccultura ultura d avoro e rrelazioni elazioni ssociali, o ciali, b asate n el pratiche problemi dii llavoro basate nel cconsenso onsen so ssu u vvalori alori cche he aappartengono ppartengono aad du n a società società in in u nd ato ttempo empo e sspazio. p azio. una un dato I ccasi, asi, o nde p ossibile , d ebbono e sse re cconfigurati on figurati per per iill rriconoscimento iconoscimento d ell’identità ssocioocioonde possibile, debbono essere dell’identità cculturale ulturale d ell’ambito d ratica p rofe ssion ale cconosciuto, onosciuto , m entre lle e d om ande d el ccorsista o rsista dell’ambito dii p pratica professionale mentre domande del d ebbono e ssere o rien tate aall cconfronto on fron to ccritico, ritico , considerando considerando lle ep rop rie e sperienze (diverse). (diverse). debbono essere orientate proprie esperienze IIn nq uesto p artico lare m odello d avo ro, iill m o mento di di llaboratorio ab oratorio ccomporta o mporta u n a esposizione e sposizione questo particolare modello dii llavoro, momento una ffuori uori d al setting setting fformativo o rmativo aaula, u la, o vvero, ssii rrealizza e alizza attraverso attrave rso vvisite isite d tud io, interviste, inte rviste, p ratiche dal ovvero, dii sstudio, pratiche iin n ssitu. itu . Tabella 7. Dimensioni di Contestualizzazione del Modello: Indicazioni per la Micro-Progettazione Raffaghelli (Stadi della Formazione: Laboratorio) M Modello odello Q uadrifog lio Quadrifoglio Verifica V erifica La La verifica ve rifica è iill tterzo erzo sstadio tadio d del el m modello. odello . A All suo suo interno inte rno troviamo troviamo tre tre ffunzioni un zion i formative: fo rmative : d dalle alle vverifiche erifiche d e lle cconoscenze onoscen ze aalla lla vverifica e rifica d ab ilità d prob lem ssolving. olving. delle dii abilità dii problem 11.. V erificare cconoscenze ono scen ze (conoscenze (cono scenze d ich iarative ) e fornire forn ire rrisposte isposte ccompensative ompensative Verificare dichiarative) 22.. V erificare ccompetenze o mpetenze (conoscenze (conoscenze p ro cedurali) e fornire fo rnire p rocedu re compensative compensative Verificare procedurali) procedure 3. Verificare Ve rificare abilità abilità d p roblem ssolving olving ((conoscenze conoscenze iimmaginative) mmagin ative) e fornire forn ire sscenari cenari d 3. dii problem dii ssoluzione olu zione Adattamento: A dattamento : FFormazione ormazione in in Mobilità Mobilità IInternazionale ntern azion ale G li sstadi tad i (adattamento (ad attamento alla alla situazione Gli situazione di di mobilità) mobilità) Le “verifiche” “verifiche” all’interno all’in terno del Le ovviamente, del progetto p rogetto di di mobilità mobilità non non ssaranno, aranno, o vviamente, vvalutazioni alu tazioni correttive, ma ma un un feed-back feed -back ssu u cconoscenze, onoscen ze, ccompetenze ompeten ze e skills skills m aturate aattraverso ttrave rso lla a correttive, maturate modalità d sposizione comparativa co mparativa ((stadi stadi iinformazione nfo rmazione e llaboratorio) modalità dii e esposizione aborato rio ) Il ffeed-back, eed-b ack, vviene iene o perato aattraverso ttraverso ttre re ccanali: anali: Il operato a) il il d o cente/tuto r a) docente/tutor b) C olleghi d fo rmazione in in m obilità, aattraverso ttrave rso dispositivo dispo sitivo ffocus-group, o cus-group, iin b) Colleghi dii formazione mobilità, n u una na rriflessione iflessione ccondivisa ondivisa sulla sulla propria prop ria identità identità p ro fession ale iin n u na ccomunità o munità d professionale una dii aapprendimento pprendimento aallargata llarg ata c) Auto-riflessione Auto-riflessione (auto-verifica) (auto -ve rifica) ssu u aapprendimenti pprendimen ti fformali o rmali e d iinformali nformali cche he c) ed modificano sensibilmente sensibilmente lla a cconcezione on ce zione d pratica e d isciplin a iinsegnata. nsegn ata. modificano dii pratica dii d disciplina Tabella 8. Dimensioni di Contestualizzazione del Modello: Indicazioni per la Micro-Progettazione (Stadi della Formazione: Verifica) 334 M Modello odello Q uadrifog lio Quadrifoglio P Personalizzazione erson alizzazione La p ersonalizzazione è il il q La personalizzazione quarto uarto sstadio tad io d del el m modello. odello. Al A l ssuo uo interno interno troviamo tro viamo tre tre funzioni funzioni fformative: ormative: d alla b ibliografia rragionata agionata aalla lla ccreazione reazione di di d ocumenti iintegrativi. ntegrativi. La La filosofia filo sofia dalla bibliografia documenti d ella p e rson alizzazione non non è ttanto an to q uella d pingere m ateriali ““push” pu sh” vverso erso i ssoggetti oggetti cche he della personalizzazione quella dii sspingere materiali n eh anno b isogno p iuttosto q uella d ar rrichiamare ich iamare i m ateriali ((pull) pull) d agli sstessi tessi ssoggetti oggetti u na ne hanno bisogno piuttosto quella dii ffar materiali dagli una vvolta olta cche he h anno raggiunto raggiunto lle e ssoglie oglie ccognitive ognitive n ece ssarie p er ccomprendere o mprendere aappieno ppieno i hanno necessarie per m ateriali integrativi. integ rativi. Nella Nella personalizzazione c’è u nn etto ccambio ambio d ro spettiva: ssii p assa d al materiali personalizzazione c’è un netto dii p prospettiva: passa dal modello ccentrato en trato sull’insegnamento sull’in segnamento ((push push d ell’inform azione) aad d u n m odello centrato centrato modello dell’informazione) un modello sull’apprendimen to ((pull pull dell’informazione). dell’informazione). S u lla b ase d ei rrisultati isultati o ttenuti aalle lle p rove d sull’apprendimento Sulla base dei ottenuti prove dii vverifica erifica iill d ocente p ersonalizza iill p erco rso fformativo o rm ativo d gni aallievo llie vo aattraverso ttrave rso lle e sseguenti eguenti docente personalizza percorso dii o ogni ffunzioni unzion i fformative: ormative: 11.. FFornire o rnire u na b ibliografia rragionata ag ionata una bibliografia 22.. IIndicare ndicare iitinerari tinerari aalternativi ltern ativi 33.. C re are u na d o cumen tazione d ntegrazione o d ostegn o Creare una documentazione dii iintegrazione dii ssostegno A Adattamento: dattamento : FFormazione ormazione in in Mobilità Mobilità IInternazionale ntern azion ale G li sstadi tad i ((adattamento ad attamento aalla lla situazione situazione d obilità) Gli dii m mobilità) IIll m o mento d erson alizzazione diventa diventa centrale centrale p oiché vviene iene rriorganizzata iorg anizzata la la momento dii p personalizzazione poiché cconoscenza/rappresentazioni onoscenza/rappre sentazioni sulla su lla propria p ropria professionalità, pro fession alità, rriprendendo iprendendo u n p roprio un proprio itine rario d arrazione aautobiografica ha itinerario dii n narrazione utob iografica che che l’esperienza l’e sperienza d dii ccontatto ontatto ccon on la la diversità diversità ha stimolato ; ciò ciò consente con sente l’incorporazione l’in co rporazione e ffettiva d leme nti cche he rrisulteranno isulte ranno ccruciali ru ciali nella nella stimolato; effettiva dii e elementi ridefinizione dell’identità dell’identità p ro fession ale, sstrettamente tre ttamente ccollegata o lle gata ((secondo se condo l’ipotesi l’ipote si fformulata o rmulata ridefinizione professionale, iin np arten za) alla alla modificazione modificazione d ratiche p ed agogiche. partenza) dii p pratiche pedagogiche. Tabella 9. Dimensioni di Contestualizzazione del Modello: Indicazioni per la Micro-Progettazione Illustrazione 10 . “Il Modello Quadrifoglio” Un laboratorio per l’attraversamento di confini (Stadi della Formazione: Verifica) 335 L’impianto di riconoscimento di crediti viene strutturat C ostruz ione d Prog etto Personale Persona le Costruzione del el Progetto d dii R Ricerca icer ca Costruzione Costru zione e Presentazione Pres entazione del d el Progetto: Prog etto: in in presenza presen za 1 Presentazione Presen tazione del de l 2 Progetto:online Progetto :online 3 Ri-elaborazione del R i- elaborazione e Sviluppo Sviluppo del Progetto Progetto attraverso attr averso le le attività attività di di Mobilità Mobilità 12 12 12 1 2 2 TOTALE T OTALE ECTS ECTS 3 4 Analisi Riflessivo Rif les sivo attraverso attraver so Analisi Questionario (Compito) (Co mpito) Questionario Visite di di Studio Stud io Visite 16 16 10 10 TOTALE T OTALE HS HS C ontenu ti Specifici Specif ici e Tematici Tema tici del de l Contenuti C o r so Corso 1 Seminari S em inari L Lettura ettura ed ed organizzazione organ izzazion e di di m ateriali materiali 2 F FATTORE A T T OR E D DII SSTUDIO T U D IO PERSO!ALIZZATO ((HS) HS ) PERSO!ALIZZATO Raffaghelli D Descrizione escrizione d dell'Attività ell'Att ività F A T T OR E D A V OR O FATTORE DII L LAVORO SSUL UL CAMPO CAMPO (HS) ( HS ) F Fattori attori di di Workload Workload p per er studente studente F FORMAZIO!E ORMAZIO!E A ASSISTITA SSISTITA ((HS) HS ) Quindi il piano dell’offerta formativa in mobilità risultava negoziato in ogni una delle situazioni dal modello formativo di riferimento, alla macro e microprogettazione. A tale impianto formativo corrispondeva, come vedremo in seguito, la certificazione dell’attività svolta all’estero, facendo riferimento al sistema di trasferibilità di crediti “European Credit Transfer System” – ECTS –. Ciò risultava in un ulteriore sforzo istituzionale per la verifica e certificazione dell’attività particolarmente svolta da ogni corsista, in modo tale che le conoscenze e competenze sviluppate potessero essere riconosciute in altri ambiti di istruzione superiore europei –coinvolti nel Processo di Bologna, e cioè, in grado di analizzare e valorizzare la struttura di accreditamento ECTS –. L’impianto di riconoscimento di cre11 – Schema di Assegnazione di Crediti Universitari (ECTS) per il Riconoscimento della Formazione diti viene strutturato attraverso la tabella 11. i 40 40 HS H S 1 1,6 ,6 ECTS E C TS 33 33 H S HS 1,4 1,4 E C TS ECTS 38 38 1,52 1,52 HS HS EC TS ECTS 12 12 H S HS 0,48 0,48 E C TS ECTS 125 125 5 12 12 2 2 2 10 1 0 10 10 5 20 20 6 2 8 2 4 3 10 1 0 A nalis i C r itico e Comparativo Co mparativo Analisi Critico 1 2 F Forum o ru m D iar io d o rd o Diario dii B Bordo Gruppi di di Discussione D is cussion e Gruppi 3 ONLINE O NLINE 4 V isite d tud io Visite dii S Studio V alu ta azzione Valutazione Analisi Analisi Riflessivo Rif les sivo dell'Esperienza dell'Esperienza attraverso attraver so 1 R Report eport ((Compito) Co mpito) T O TA L TOTAL 12 12 4 6 2 2 24 24 8 1 2 12 4 2 4 8 4 8 42 4 2 19 1 9 64 6 4 Tabella 11. Schema di Assegnazione di Crediti Universitari (ECTS) per il Riconoscimento della Formazione in Mobilità 336 2. I RISULTATI GENERALI DEL PROGRAMMA DI MOBILITÀ Il programma di mobilità viene portato avanti fra i mesi di settembre ed ottobre 2008, e considerato dagli equipe costituenti la rete MIFORCAL, una sperimentazione di successo, che incoraggia nuove partnership: “...En un contexto de internacionalización de los sistemas educativos nacionales, el grupo de la Red MIFORCAL quiere experimentar la ampliación de horizontes, la vivencia de otros discursos educativos, otras narrativas sobre el ser profesor y profesional de la educación, como un efecto de ampliación de dimensiones culturales que atraviesan el modelo educativo en general y el ambiente de aprendizaje, en particular ...” 3. In questo epilogo viene enfatizzato come una formazione degli insegnanti in mobilità all’estero, vada realizzata attraverso uno sforzo congiunto in rete, per promuovere elementi di cambiamento ed arricchimento consistente sulla concezione della disciplina, nonché metodologie di insegnamento. L’apprendimento in contesti culturali diversi è tutto ciò, per lo staff di coordinamento, in quanto rappresenta una esperienza integrale di formazione, che si realizza in tutte le direzioni, i sensi, le emozioni e parole – dette anche in diverse lingue – dell’esperienza umana di contatto con la cultura altra. L’apprendimento formale, nel contesto offerto dalle istituzioni coinvolte nell’ospitalità; ma anche la valorizzazione di componenti di apprendimento informale e non formale sono elementi che generano un impatto nella memoria emotiva, motore di ristrutturazione di costellazioni identitarie sulla propria professionalità (l’essere professionista piuttosto che l’attuare come tale). Un secondo risultato considerato dal suddetto documento, sarebbe quello dei nuovi spazi di azione e ricerca, stabiliti per il 20094. Gli obiettivi di apprendimento in Mobilità, abbozzati nel Piano suaccennato, sarebbero stati raggiunti, stando alle diverse attività effettuate, nonché il rapporto completato dai borsisti. Indico in modo generale alcuni di questi risultati, considerando in primis le attività realizzate: • 3 4 Tutte le esperienze hanno generato spazi di “allargamento” culturale fondato nel riconoscimento di sistemi educativi nel paese accogliente, pratiche docenti e concezioni della disciplina ed insegnamento in contesti culturali diversi da quello dii appartenenza. I borsisti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi e riflettere sugli aspetti di differenza fra le proprie realtà di pratica. Un laboratorio per l’attraversamento di confini “...Un proyecto de turismo académico? Curiosidad por los nuevos espacios y personas a conocer? Oportunidad de estudio? Turismo enogastronómico?...”. News del sito, “Resultados de una Experiencia de Aprendizaje” - mercoledì, 17 dicembre 2008, 14:03 - http://www.univirtualcooperation.org/fad/mod/forum/discuss.php?d=365 E realizzati, come nel caso del progetto e-twinning AULAS GEMELAS “ALUNOS DO MUNDO” - http://miforcalalfayoung.wordpress.com/ , nonchè un Evento de Disseminazione di Buone Pratiche a Rio de Janeiro 2009 337 I borsisti avrebbero partecipato a momenti di apprendimento per l’acquisizione di risorse tecnologiche, didattiche psicologiche e comunicative contribuenti ad ampliare la dimensione culturale soggiacente alle pratiche pedagogiche in contesti di integrazione regionale latinoamericana / europea. In tale senso, ogni istituzione ha scelto una traiettoria formativa a seconda delle proprie competenze / ambito di ricerca & sviluppo istituzionale. Così, il programma offerto da CIAFIC Argentina, è stato maggioritariamente orientato allo studio dell’Analisi del Discorso in ambito educativo, strategie di organizzazione spaziale della conoscenza, Nuove Tecnologie per la Didattica; mentre il programma UCNSA (Paraguay) e del CIRD_FA / SSIS (Italia) si sono concentrato nella presentazione in modo acuto degli scenari educativi e di politica educativa in generale (Università, Formazione degli Insegnanti, Sistema di Istruzione Secondario). L’esperienza del Brasile si è orientata verso l’approfondimento di strategie di introduzione dell’e-learning mirante all’inclusione sociale; Università Virtuale, partecipazione nell’educazione superiore come strategia di sviluppo socio-culturale di un paese emergente come il Brasile. • È stata promossa la definizione ed acquisizione di elementi di competenza interculturale che secondo il gruppo avrebbe consentito il riconoscimento della diversità in aule multiculturali, con l’implementazione di strategie di insegnamento specifiche: in tutte le realtà sono state realizzate visite di studio e analisi sul campo, con momenti di ulteriore riflessione. In particolare, ogni settimana è stato dedicato uno spazio per interviste e focus group per il ripensamento delle proprie esperienze, non soltanto a livello formale, ma anche a livello informale di contatto con la cultura locale, come elemento trasversale dell’apprendimento in mobilità. In tutti casi, sono stati generati momenti di riflessione sulla convivenza stessa dei borsisti da diversa nazionalità. • È stato stimolato l’uso efficiente delle nuove tecnologie (web sociale, piattaforme virtuali, uso de blog, etc.) attraverso ambienti di apprendimento virtuale, promuovendo la sperimentazione dell’interattività nel processo di insegnamento/apprendimento, e favorendo la comunicazione globale, nonché la cooperazione internazionale nei diversi contesti di insegnamento locali e nella collaborazione docente. A dimostrazione di ciò, i blog aperti dagli stessi partecipanti, nonché l’esperienza nata da tale incontro nel virtuale (“Alunos do Mundo”, sperimentazione inventata dai docenti in mobilità virtuale, e riconosciuta con crediti universitari dal CIRD-FA). Il dato che produce maggiore stupore, è quello di alcuni docenti partecipanti che, non avendo avuto l’opportunità di conoscersi in presenza, cercavano l’incontro attraverso l’uso dell’ambiente virtuale di apprendimento fornito ai borsisti, in modo trasversale. A tutta questa attività può essere assegnata un ulteriore senso: la mobilità internazionale avrebbe generato effettivamente reti di collaborazione internazionale di docenti del livello secondario, con formatori / ricercatori universitari sulla formazione degli insegnanti.5 Raffaghelli • 5 338 Dopo 4 mesi di conclusa l’attività sei docenti partecipanti a questa rete decidono di realizzare una sperimentazione di creazione di blog “intrecciati” fra sé che si è conclusa con la realizzazione di un “Workshop” in Videoconferenza su sistema Flash-Meeting (Venezia-Ita- Nelle parole di alcuni docenti che avrebbero partecipato di tale esperienza, gli obiettivi erano stati ampiamente raggiunti. Si osservi in seguito, la valutazione realizzata dai corsisti in risposta al Formulario “Report del Borsista”, che comprendeva aspetti di feed-back qualitativo e quantitativo. L’analisi dei dati di seguito riportata è stata realizzata in base a a) 16 Report del Borsista, b) 3 Focus Group, c) 16 Diari di Bordo. 2.1. Analisi Quantitativo Un laboratorio per l’attraversamento di confini A chiusura del programma formativo in mobilità, è stato richiesto al borsista il completamento di un report. Sono stati quindi raccolti ed analizzati 16 formulari, composti da domande a risposta chiusa su scala Likert (1-5) e aree descrittive dove le risposte dovevano essere approfondite. Tale materiale, in sede di analisi qualitativa, sarebbe stato confrontato con i Diari di Bordo. Il formulario riportava da una prima parte dove il borsista doveva descrivere l’attività formativa (ed auto formativa) portata avanti, e da una seconda parte che poneva maggiore enfasi sull’autovalutazione dell’esperienza, dal punto di vista di un feed-back all’istituzione sulle seguenti dimensioni: lia-, Indaiatuba –Brasile –, Rio Cuarto – Argentina –, La Plata –Argentina–), consultabile su: http://fm-openlearn.open.ac.uk/fm/519b96-7375 339 Declinazione Operativa di Dimensioni di Ricerca nella Valutazione di Qualità, Efficacia ed g I p D Dimensione imensione Definizione Definizione fornita for nita sul sul Formulario Formulario Essendo l‘obiettivo l‘obiettivo principale principale d Essendo della ella mobilità l’allargamento l’a mobilità ’allargamento del del contesto contesto di di apprendimento/sviluppo apprendimento/sviluppo professionale per er llaa professionale del del docente, docente, p riflessione pratiche ratiche e riflessione sulle sulle proprie proprie p concezioni concezioni della della disciplina d isciplina Qualità iinsegnata, nsegnata, lle e definizioni definizioni di di Q ualità roposte sono: (1 (1)) ed ed Efficacia(2) Effficacia(2) p proposte sono: (1)) R Risposta necessità (1 isposta a necessità formative del borsista formative d el b orsista aadottando dottando i criteri criteri di di massimo di m assimo llivello ivello di disimpegno degli equipe d isimpegno d egli e quipe llocali ocali (2)) R Risposta necessità (2 isposta alle alle n ecessità formative formative individuali individuali in in quanto quanto a criteri criteri ed ed o obiettivi biettivi d della ellaa sstrategia trategia formativa formativa d del el Progetto Progetto MIFORCAL (Promuovere M IFORC AL (P romuovere llaa dimensione dimensione “teachers’ “teachers ’ p professionalism rofessionalis m in in un un ccontesto ontesto iinternazionale nternazionale euro euro llatinoamericano) atinoamericano) 2=poco d’accordo, d’’aaccordo, 3=indifferente, niente d’accordo, ’’ac accordo, 2=poco 3=indiffferente e, 11=per =per n iente d 4=d’accordo 4=d’’aaccordo parialmente parialmente , 55= = pienamente pienamente d d’accordo ’’aaccordo • Le Le attività attività cche he LLei ei h haa ssvolto, volto, iin nm modo odo ggenerale, enerale, h hanno anno rrisposto isposto alle alle aspettative aspettative di di apprendimento apprendimento indicate indicate ex-ante ex-ante • Le erano delimitate, Le attività attività ssviluppate viluppate e rano cchiaramente hiaramente d elimitate, e Lei dii tr trovare, materiali Lei ha ha avuto avuto modo modo d ovare, ccon on ssemplicità, emplicità, rrisorse isors e e m ateriali durante durante e dopo dopo le le sstesse. tesse. • I materiali dii llavoro offerte materiali eed d eesperienze sper ienze d avoro o fferte dall’equipe dall’equipe organizzate eccellente llocale ocale ssono ono state state o r ganizzate ccon on e ccellente llivello ivello didattico, didattico, promuovendo formazione p romuovendo llaa fo r mazione ssu u llinee inee di di ssviluppo viluppo sscientifico cientifico originali dell’istituzione isitata. originali d ell’istituzione vvisitata. • Le dii che Lei Lei ha ha svolto svolto Le Le hanno hanno consentito cons entito d Le attività attività che avere fra di sperimentare sperimentar e ilil lavoro lavoro cooperativo cooperativo fra avere opportunità opportunità di docenti personale tranieri istituzionale, ed ed altri altri colleghi colleghi sstranieri d ocenti llocali, ocali, p ersonale istituzionale, nella esperienza dii mobilità. mobilità. ccoinvolti oinvolti n ella e sper ienza d • Come ha avuto avuto in formazione, formazione, Lei Lei ssii ha Come professionista professionista in momenti dei ei la personalizzazione personalizzazione d momenti per per l’arricchimento l’aarricchimento e la processi personali. ersonali. processi di di apprendimento appr endimento p • Come momenti omenti di di in formazione, formazione, Lei Lei ha ha avuto avuto m Come persona persona in apprendimento formalmente per degli spazi s pazi fo rmalmente organizzati, organizzati, per apprendimento aldilà aldilà degli entrare on llaa ccultura ultura e lluogo uogo vvisitato. isitato. entrare in in contatto contatto ccon • Come upportato traniera, Lei Lei è stato stato ssupportato Come persona pers ona sstraniera, dall’equipe locale ed MIFORCAL M IFORC AL e d iinternazionale nternazionale dall’equipe locale nell’organizzazione della mobilità. ogistica d ella m obilità. nell’or ganizzazione llogistica Qualità Qualità ed ed Efficacia Efficacia delle delle Attività Attività Sviluppate Sviluppate nell’AVAC nell’AVAC M Medesima edesima definizione definizione di di q qualità, ualità, m maa raccordata piattaforma raccordata aalla lla p iattaforma ccome ome ambiente ambiente (virtuale) (virtuale) di di apprendimento appr endimento 11=per =per n niente iente d’accordo, d’’ac accordo, 2=poco 2=poco d’accordo, d’’aaccordo, 3=indifferente, 3=indiff fferente e, 4=d’accordo 4=d’’aaccordo parialmente parialmente , 55= = pienamente pienamente d d’accordo ’’aaccordo • Lei Lei h haa rricevuto icevuto supporto s upporto ed ed indicazioni indicazioni adeguate, adeguate, per per delle diverse l’l’uso uso d elle d iv erse rrisorse is orse e spazi spazi proposti proposti nell’AVAC. nell’AVAC. L’AVAC ha generato migliori per un • ha g enerato m igliori opportunità opportunità p er u n maggiore delle fraa sstudenti m aggiore ssviluppo viluppo d elle comunicazioni comunicazioni fr tudenti e docenti, docenti, obiettivi ccon on rriguardo iguardo aagli gli o biettivi di di apprendimento. appr endimento. Glili sspazi • G pazi di di apprendimento apprendimento erano erano chiaramente chiaramente delimitati haa avuto d elimitati e LLei ei h avuto modo modo di di reperire r eperire i materiali mater iali e risorse r isorse proposte durante didattica, p roposte d urante ll’attività ’attività d idattica, ccon on semplicità. s emplicità. materiali necessità del • I m ateriali rrispondevano ispondevano aalle lle n ecessità d el processo processo formativo. fo rmativo. P Personalizzazione ersonalizzazione degli Apprendimenti d egli Ap pr endimenti LLaa p ersonalizzazione e ra sstata tata d personalizzazione era definita efinita ccome: ome: m momento omento di di aapprofondimento pprofondimento guidato rriflessivo iflessivo g uidato cche he cconsente onsente iill della nuova ccollegamento ollegamento d ella n uova ssituazione ituazione di un di contatto contatto iinterculturale nterculturale ccon on u n percorso dii ssviluppo personale. p ercorso d viluppo p ersonale. Si Si chiedeva chiedeva al al corsista corsista di di indicare indicare per per ogni ogni categoria categoria (d (dii ssotto otto della rriportata), iportata), iill livello livello di di ssperimentazione perimentazione d ella sstessa, tessa, considerando considerando llaa sseguente eguente sscala cala Likert: Likert: 1=livello 1=livello nullo nullo d della dimensione valutata valutata 2= basso ella dimensione 2= Livello Livello b a sso , 3=livello 3=livello regolare regolare , 44=Livello =Livello alto, alto, 55= = Livello Livello molto molto alto alto erano LLe e ccategorie ategor ie considerate considerate e rano Grado dii PPartiecipazione G rado d artiecipazione dall’attività dall’attività proposta. pr oposta. Motivazione M otivazione eed d IInteresse nter esse sull’attività sull’attività proposta. proposta. Risultati dii A Apprendimento osservabili R isultati d ppr endimento o sservabili dal dal team tea m local, local, rriferiti iferiti aall un piano dii ssviluppo ccorsista, orsista, iin nu np iano d viluppo personale. personale. Impatto Impatto P Personale ersonale Percepito P ercepito L’impatto p L’impatto personale ersonale rriferito iferito è sstato tato definito del bilancio definito ccome ome rrisultato isultato d el b ilancio personale del p ersonale del ccorsista orsista ssugli ugli della aapprendimenti pprendimenti aall’interno ll’interno d ella Comunità dii aapprendimento, ovvero: C omunità d ppr endimento, o vvero: Relazionalità nella R elazionalità aallargata llargata n ella Comunità Comunità dii Ap Apprendimento d prendimento e riconsiderazione riconsiderazione delle pratiche professionali d elle p ratiche p rofessionali Relazionalità Relazionalità aallargata llargata nella nella Comunità Comunità di di Apprendimento Apprendimento e concezione concezione della della propria disciplina p ropria d isciplina insegnata ins egnata //sapere sapere fondante della fondante d ella pratica pratica formativa. for mativa. niente d’accordo, 2=poco d’accordo, d’accordo, 3=indifferente, 3=indiffer ente, 11=per =per n iente d ’accordo, 2=poco parialmente 5= pienamente pienamente d’accordo d’accordo 44=d’accordo =d’accordo p arialmente , 5= daa d diversa con altri altri borsisti bors isti e docenti docenti d iversa • LLaa rrelazione elazione con appartenenza ha avuto avuto in in Lei Lei un’impatto un’impatto ggenerale enerale appartenenza cculturale, ulturale, ha positivo, personale pr ofessionale p ositivo, a llivello iv ello p ersonale e professionale con i borsisti borsisti e docenti docenti da da diversa diversa • LLaa rrelazione elazione con ha generato generato in in Lei Lei come come professionista professionista in in aappartenenza ppartenenza cculturale, ulturale, ha formazione, una riconsiderazione delle delle proprie proprie pratiche pratiche formazione, u na riconsiderazione formative. fo rmative. con altri altri borsisti borsisti e studenti studenti da da altre altre • LLaa rrelazione elazione con nazionalità haa ggenerato professionista n LLei ei ccome ome p rofessionista in in formazione formazione n azionalità h enerato iin un sulla concezione concezione della della propria propria disciplina disciplina / u n iimpatto mpatto ssignificativo ignificativo sulla della pratica formativa for mativa ssapere apere ffondante ondante d ella pratica Qualità ed ed Efficacia Efficacia Qualità delle Attività Attività delle Sviluppate in in Loco. Loco. Sviluppate Raffaghelli D Domande omande / SScala cala LLikert ikert adottata adottata Tabella 12. Declinazione Operativa di Dimensioni di Ricerca nella Valutazione di Qualità, Efficacia ed Impatto del Programma di Formazione in Mobilità 340 2=poco d’accordo, 3=indifferente, Introduciamo a continuazione i risultati dell’implementazione del questionario su illustrato. Dimensione: Qualità ed Efficacia delle Attività Sviluppate in Loco Supporto all'estero all'estero Supporto A rricchimento Arricchimento Personale/Informale Personale/Informale A rricchimento Arricchimento P ersonale/Formale Personale/Formale L avoro C ooperativo Lavoro Cooperativo Eccellenza Att/Mat E ccellenza A tt/Mat Chiarezza C hiarezza Attività/Materiali Attività/Materiali Risposta Risposta ad ad aspettative a spettative 4,00 4,00 4,20 4,20 4,40 4 ,40 4,60 4 ,60 4,80 4 ,80 5,00 5 ,00 5,20 5,20 Un laboratorio per l’attraversamento di confini D Dimensione imensione I: I: Q Qualità ualità e ed d EEfficacia fficacia delle Attività Attività Sviluppate S vilupp ate iin n lloco oco delle R Risposta isposta aad d aaspettative spe ttative 44,67 , 67 C hiarezza Attività/Materiali A ttività/Mate riali 4,33 Chiarezza 4,33 EEccellenza cce llenza Att/Mat Att/Mat 4,83 4,83 4,92 LLavoro avo ro C Cooperativo ooperativo 4,92 A rricchimento Arricchimento P Personale/Formale ersonale/Formale 44,67 , 67 A rricchimento Arricchimento P ersonale/Info rm ale Personale/Informale 55,00 , 00 all'estero 55,00 , 00 S Supporto upporto all'estero 341 Raffaghelli 342 Osserviamo in questo primo grafico, come la qualità ed efficacia sia stata considerata alta (tutti gli indicatori segnano risultati fra 4 e 5 – d’accordo e molto d’accordo con la presenza della categoria indicata, nella propria esperienza formativa –. Tuttavia, mentre il supporto – ovvero lato emotivo del lavoro di scaffolding –, e l’arricchimento personale informale – i momenti non ristretti alla situazione in aula, vissuti assieme a colleghi e tutor –, hanno mostrato la puntuazione più alta, seguita dalle opportunità di lavoro cooperativo, il ché sottolinea l’importanza della dimensione di contatto umano e soprattutto di supporto in una realtà nella quale vi si trova in situazione di estraneità, di vulnerabilità – probabilmente associata ad una intensa emozione –, come elemento portante di apprendimenti significativi nello sviluppo della propria identità professionale. Sempre alti, ma in grado minore, i valori relativi all’apprendimento in sede formale, strettamente collegato ad attività e materiali forniti (ritenuti meno chiari che eccellenti, come si osserva). Questo supporta l’ipotesi dell’importanza dei processi emotivi e sociali nei processi di apprendimento in mobilità, a scapito di specifici contenuti e materiali, sebbene questi giochino un ruolo fondamentale nell’attivare i primi. L’esperienza, soprattutto, si scosta da quanto anticipato, poiché, chiaramente, quanto immaginato non poteva rendere conto di una realtà completamente diversa, aventi tratti positivi e negativi per il borsista. Quando andiamo ad analizzare i risultati di Efficacia e Qualità dell’AVAC, ci sorprende trovare un lieve scostamento fra i risultati in presenza vitale e quelli in presenza vitale. Viene assegnata maggiore qualità ed efficacia percepita ai processi di tutoring (coerentemente con i processi in presenza vitale). Ma acquisiscono centrale importanza i materiali/risorse fornite nell’AVAC per l’esperienza maturata all’estero, nonostante si possa far notare che la chiarezza dei materiali non è sempre del tutto presente. L’efficacia formativa/comunicativa, che è stata un punto di forza per la qualità/efficacia dell’offerta formativa in loco, viene meno nell’esperienza “virtuale”. Una possibile spiegazione a questo fenomeno è a) la natura dei contenuti, volti in primo luogo ad orientare sul territorio, a fornire un supporto iniziale per immergersi nella situazione di mobilità, ed in secondo luogo a complemento delle diverse attività in presenza, che può aver causato l’impressione di “confusione” con riguardo alla struttura di presentazione di materiali di un tipico corso e-learning; b) la libertà data alla navigazione dello spazio, con la conseguente apertura di molte conversazioni simultanee fra i corsisti, a seconda dei loro interessi nel momento stesso di svolgimento dell’attività all’estero; c) la situazione di interlinguismo e di consegna di materiali in diverse lingue. In tale modo, un aspetto sottolineato dell’AVAC è stato proprio quello di fornire adeguato supporto all’immissione nel contesto culturale nuovo, ma di essere stato più scuro come strumento per i successivi processi comunicativi e di relazionalità attivati. Dimensione: Qualità ed Efficacia delle Attività Sviluppate nell’AVAC D Dimensione imensione III: I: A Ambiente mbien te Virtual Virtu al di di Apprendimento A pprendimento T Tutoring utoring EEfficacia fficacia FFormativa/Comunicativa ormativa/Comun icativa 44,92 , 92 C Chiarezza hiarezza A Attività/Materiali ttività/Mate riali 44,67 , 67 EEccellenza cce llenza A Att/Mat tt/Mat , 83 44,83 44,67 , 67 Eccellenza A tt/Mat Eccellenza Att/Mat E fficacia Efficacia F ormativa/Comunicativa Formativa/Comunicativa Tutoring Tutoring 4 ,50 4 ,55 4 ,60 4 ,65 4 ,70 4 ,75 4 ,80 4 ,85 4 , 90 4,95 4,95 4,50 4,55 4,60 4,65 4,70 4,75 4,80 4,85 4,90 La dimensione “Personalizzazione degli Apprendimenti” mostra chiaramente l’alta componente motivazionale che accompagna l’apprendimento in mobilità, come espressione prima del processo di costruzione di conoscenza (individuale) attivato attraverso il viaggio. Tale motivazione viene poi corroborata dai risultati di apprendimento auto valutati, che indicano, attraverso la propria riflessione, come si compiono gli obiettivi di apprendimento che la stessa persona si collocava nella fase di partenza dell’esperienza formativa in mobilità. Il grado di partecipazione (seppur sempre alto) resta un elemento perfettibile, in quanto spesso i corsisti non si “buttano” in alcune situazioni di pratica o di esposizione linguistica nella realtà visitata, per la propria paura all’esposizione e vulnerabilità nel contesto diverso. Un laboratorio per l’attraversamento di confini Chiarezza Chiarezza Attività/Materiali Attività/Materiali 343 D Dimensione imensione III: III: P Personalizzazione e rson alizzazione d degli egl i aapprendimenti pprendimenti G Grado rado d dii partecipazione p arte cip azione 4,67 4,67 Motivazione proposte roposte M otivazione sulle sulle p R isultati d pp rendimento Risultati dii aapprendimento aautovalutati uto valutati 4,92 4,92 44,75 , 75 R isultati d Risultati dii apprendimento apprendimento a utovalutati autovalutati Raffaghelli Motivazione sulle sulle Motivazione p roposte proposte G rado d Grado dii partecipazione partecipazione 4 ,50 4 ,55 4 ,60 4 ,65 4 ,70 4 ,75 4 ,80 4 ,85 4 ,90 4 ,95 4,50 4,55 4,60 4,65 4,70 4,75 4,80 4,85 4,90 4,95 Per ultimo, la dimensione di impatto personale percepito, ci consente di capire la forza con la quale la formazione in mobilità può plasmare l’identità professionale, attraverso la partecipazione in una Comunità di apprendimento allargata. 344 Dimensione: Impatto Personale Percepito D Dimensione imensione IIV: V : IImpatto mp atto P Personale erson ale percepito pe rcepito d al B o rsista dal Borsista R elazioni n el g ruppo Relazioni nel gruppo iinternazionale ntern azion ale 55,00 , 00 R icon siderazione d el l a Riconsiderazione della p ropria p ratica p rofe ssionale propria pratica professionale R Riconsiderazione icon siderazpione della del l a propria p ropria d disciplina isciplin a 44,92 , 92 , 44,67 , 67 R iconsiderazione d ella Riconsiderazione della p r o p r i a pratica pratica propria professionale professionale ruppo R elazioni n el g Relazioni nel gruppo iinternazionale nternazionale 4 ,50 4,50 c 4 ,60 4,60 4 ,70 4,70 o 4,80 4,80 4 ,90 4,90 5 ,00 5,00 5,10 5,10 v Osserviamo che, in primo luogo, è di forte impatto – e consistentemente con quanto rilevato nella prima dimensione di efficacia/qualità – la relazionalità nella Comunità di Apprendimento internazionale, il gruppo che viene a crearsi come parte delle interazioni nel contesto culturale nuovo, Comunità che quindi, nel negoziare i sensi delle proprie appartenenze – cfr. il modello formativo proposto – procede nell’allargamento del contesto culturale di riferimento per la propria pratica e definizione di professionalità. Con leggermente minore convinzione si accenna l’importanza della riconsiderazione della propria pratica professionale, restando comunque un fattore centrale della situazione di esposizione alla cultura altra, o o seguito, per ultimo daln la ristrutturazione cognitiva che provoca il contatto con altri modi/metodo-logie/concezioni possibilmente presenti nella produzione di sapere al centro delle proprie pratiche formative. Potrebbe interpretarsi questo dato considerando che questi sono i nuclei più resistenti della professionalità; sembrerebbe che la/le conoscenze alla base della propria disciplina, sono gli aspetti che con minore convinzione si negoziano/espongono. Passiamo adesso a verificare alcuni dei risultati di natura qualitativa, che ampliano possibilmente alcune delle nostre interpretazioni sui processi formativi (e quindi di cambiamento della propria identità professionale) in mobilità. la Un laboratorio per l’attraversamento di confini R iconsiderazione d ella Riconsiderazione della p ropria d isciplina propria disciplina 345 2 2.2. Analisi Qualitativo 1) ...Me voy a mi país con unas ganas inmensas de mejorar aquellos aspectos que necesitan cambiarse. Trabajar con los colegas para compartir experiencias e instar a capacitarse, será mi tarea de hoy en más, y tratar de fundamentar mi práctica en teorías cognitivistas que ayuden a los estudiantes a encontrar aprendizajes significativos... (Borsista AL in Argentina). Raffaghelli 2) ...Uma semana depois de meu regresso (...) as experiência se torna mais sólida e com isso amplia-se meu compromisso como educadora. Parafraseando Sócrates, não sou amazonense nem brasileira, sou cidadã do mundo. Luto em favor das pessoas que sofrem e carecem da educação como instrumento de transformação social. Por elas vou continuar estudando para compreender melhor os diversos mundos: acadêmicos, econômicos, culturais e sociais e tornar-me, a cada dia, intelectual orgânica, emprestando as palavras e a idéia de Gramsci. Conto com a Universidade Ca’Foscari, com a Unisul e seus profissionais comprometidos com a educação para a transformação social. Da mesma forma conto com meus colegas (...) da Argentina, (...) do Paraguai, (...)do Brasil. (Borsista AL in Italia). 3) ...En cuanto a este proceso de movilidad, creo que en lo que más ha influido es en mostrarme que si bien es importante conocer el idioma del otro (la enseñanza del portugués en Argentina no está tan difundida como quisiéramos y debiera ser), si uno está verdaderamente interesado se pueden superar las dificultades lingüísticas y se enriquece uno con la cultura, el modo de leer la realidad y las vivencias del otro. (Borsista AL in Brasile). 4) En mi contexto particular, Modena, con la cantidad de culturas y lenguas que se encuentran en el aula, valorar la comunión entre personas y la riqueza de la diversidad es fundamental para el crecimiento personal. También poder transmitirle esto a mis alumnos y lograr este clima de comunión no solo en el aula sino también fuera de ella es una meta a lograr... (Borsista UE in Argentina). 5) ...Credo che il valore della mobilità risieda nella possibilità di staccare dalla quotidianità della propria professione, per riscoprirne alcuni aspetti sia positivi che negativi, attraverso l’incontro e il confronto con altre realtà più o meno simili o anche molto diverse dalla propria. Ci sono stati dei momenti (una visita ad un’istituzione piuttosto che una presentazione ufficiale o una chiacchierata) in cui mi sono resa conto di osservare la mia realtà lavorativa dall’alto. Ho capito che nel rapportarsi al “nuovo” con cui si entra in contatto attraverso un’esperienza di mobilità, é inevitabile mediare tutto attraverso la propria esperienza e il proprio contesto professionale di riferimento. Questa che inizialmente era una sensazione, nei giorni é diventata una certezza. E più realizzavo piú mi cimentavo in questo esercizio di stile... (Borsista UE in Brasile). Come si può apprezzare da questi estratti del discorso conclusivo sul programma di mobilità (Report del Borsista, Focus Group, Diario di Mobilità), i focus sull’esperienza, che spronano la riflessione, sono diversi ma consistenti, sul rovesciamento dei propri modelli di riferimento, con l’allargamento della rete istituzionale, delle conoscenze e dei modelli di pratica. 346 3. VERSO UN MODELLO DI FORMAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ DOCENTE GLOCAL Il programma di mobilità si era proposto per tanto di enfatizzare questi tre criteri, attraverso un dispositivo formativo che portasse i partecipanti alla revisione ed analisi critico-riflessivo della propria professionalità. Operativamente, tale obiettivo sarebbe stato raggiunto attraverso il confronto del curriculum e realtà di pratica professionale propria con quella delle istituzioni visitate. La meta cercata era stata, per tanto un forte impatto culturale attraverso la mobilità, tale che potesse provocare meccanismi di apprendimento basati sulla riflessione generata dal contatto interculturale in una dimensione di sviluppo della professionalità docente (teachers’ professionalism) internazionale. Un laboratorio per l’attraversamento di confini Nel primo caso, si parla di una intensa motivazione per il cambiamento nella propria realtà di appartenenza, attraverso gli elementi ottenuti nel percorso formativo in mobilità, il ché dimostra un maggiore orientamento a pensare il futuro attraverso l’esperienza. Nel secondo caso, si accenna il rafforzamento di un posizionamento etico, che però si fonda ora su una nuova rete, allargata, di relazioni e conoscenze, orientamento che indica un posizionamento sul passato (tradizione), sulla riflessione nella propria pratica/identità professionale. Nel terzo caso, si fa riferimento al processo comunicativo complesso nel gruppo eterogeneo, con la scoperta dell’interlinguismo, attraverso una forte motivazione iniziale di riconoscere l’alterità, per arricchirsi con la cultura, il modo di leggere la realtà ed i vissuti dell’altro. Questo tipo di posizionamento con riguardo all’esperienza di mobilità si presenta fondamentalmente centrato nel presente, vissuto attraverso l’aspetto relazionale, matrice nella quale la propria pratica ed identità professionale viene modificata e modifica (nel contempo) quella delle altre persone con le quali si è a contatto. Il quarto caso si allinea con il terzo in quanto al tipo di espressione e di posizionamento (presente, aspetti relazionali) ma indica una forte vocazione di cambiamento personale (piuttosto che di aree di competenza, come le lingue, indicate nel caso precedente) come leva per la trasformazione della pratica professionale. Il quinto caso indica un posizionamento con riguardo all’esperienza di mobilità che è più centrato sul sé, ma in una dimensione temporale che integra passato, presente, futuro, in quanto osserva i cambiamenti come processo nel quale vi è lo spazio per osservare sé stessi e la propria pratica lavorativa, da fuori, generandone una nuova immagine in prospettiva futura. Risulta evidente che il contatto con la cultura altra, mediatizzato dal modello formativo concertato fra le diverse istituzioni ospitanti, genera, come ipotizzato, elementi di ristrutturazione dell’identità narrativa, più centrati sul racconto del sé in una linea di sviluppo temporale (caso 1, 2, 5); oppure su uno spazio di relazionalità (3,4). Per tanto, se in una prima fase il progetto aveva tentato di risolvere le questioni relative alla programmazione del curricolo e la metodologia didattica che apriva al modello formativo, nella seconda fase, il progetto si era trovato ad affrontare la questione sperimentale della mobilità (reale e virtuale) fra gli insegnanti come strategia di internazionalizzazione. 347 Raffaghelli Ho realizzato gli schemi 12 e 13 per mostrare, in breve, alcuni degli assunti alla base dell’ipotesi formativa della mobilità, discussa all’interno del Comitato Scientifico Accademico. Negli stessi, si parte dalla nozione di una strutturazione dell’identità professionale del docente, della quale esso è portatore all’entrata dell’esperienza di mobilità . Il docente, in effetti, è posizionato nell’ambito sociale (storico-culturale) a partire dal quale egli si conforma ad una ideologia e genera la propria “utopia educativa”, ovvero, il motore del proprio essere docente. L’identità professionale si configura così, attraversata da queste dimensioni, plasmando teorie implicite (folk pedagogy, assunti teorici ma anche intuitivi sui processi di insegnamento/apprendimento); un pool di conoscenze pratiche alle quali egli attinge nel pianificare l’attività formativa; un posizionamento etico, che lo porta a considerare certi valori durante l’attuazione professionale; l’immaginazione, che porta il docente a pensare scenari futuri, possibili o desiderabili per gli esiti della propria attività. Quindi la pratica professionale, nel contesto formativo viene fortemente strutturata dalla propria identità professionale, da chi il docente è, pensa di essere, ed immagina di poter essere. Ora, questo schema così configurato non è statico, acquisito, ma dinamico, cambiante. L’ipotesi del valore formativo aggiunto dal percorso di mobilità internazionale, diviene, giustamente, la possibilità offerta dall’immissione, attraverso il percorso in mobilità, ad un contesto sociale e storico culturale diverso, nonché al confronto con altre “storie” professionali, dove vengono messe in evidenza altri modi di concepire teorie, conoscenze pratiche, posizionamenti etici, e la propria immaginazione sul futuro, insomma, schemi valoriali che si plasmano in un contesto socio-culturale diverso. !"#$%&'' !()*+*)&,-./$'0$11230$/4(5'6).7$88-./&1$'0$1'9."$/($'' $':)&8;.8-,-./$'<.)%&4=&! "#$%&'%#!'#"(#) "*+%*,-+&! *./012! &3452672! (3<?6.@! A9/B<::1/?2=<! %</91<!1;0=151.<! CD/=E!A<32>/>FG! "/?/:5<?H2!A92652! A/:1H1/?2;<?./! &65/!! (;;2>1?2H1/?<! 6>?:3@?'<A>B?:3C?' 8259/)5/:;/! (3</=/>15/! Schema 12. Strutturazione dell’Identità Professionale Docente e Trasposizione Formativa 348 Possiamo così affermare che il processo di allargamento del contesto culturale viene a provocare un forte impatto sull’identità professionale del docente, in quanto potrebbe generare: • La revisione delle pratiche formative (le metodologie didattiche); • La revisione della conoscenza insegnata, degli assunti storico-epistemologici della propria disciplina (i nodi critici del curriculum); • La revisione delle relazioni fra cultura insegnata e culture intervenenti nella realtà formativa (le appartenenze etnico-culturali delle persone coinvolte in un intervento formativo); • La creazione di una comunità di pratica across frontiers, ovvero uno spazio dove vi è la possibilità di ripetere più volte l’esperienza di confronto interculturale dei propri schemi concettuali ed operativi di riferimento. !"#$%&'' DD2-0$/4(5'6).7$88-./&1$'E1."&1! 2-0$/4(5'6).7$88-./&1$'E1."&1! (3<?6.@! (3<?6.@! A9/B<::1/?2=<! A9/BB<::1/?2=<! I=/52=! I=/52=! "/?.<:./!'/51/)"4=.492=<!31! "/?.<:./!'/51/)"4=.492=<!31! A92652!C(:6.4H1/?1G! A92652!C(:6.4H1/?1G! '02H1/!A<9:/?2=<! '02H1/!A <9:/?2=<! D/9;267/!K!(?5/?.9/! D/9;267/!K!(?5/?.9/! 3<==<!84=6)13<?6.@! 3<==<!84=6)13<?6.@! "/? "/?.<:./!'/51/)"4=.492=<!31! .<:./!'/51/)"4=.492=<!31! D/9;2H1/?<!1?!8/J1=1.@! @! D/9;2H1/?<!1?!8/J1=1. /9;2H1/?<!1?!8/J1 ! ! 6>?:3@?':>?!F<A>B?:3C?' :3@?':>?! F<A>B? 6>? ?: :3@?': ' ?: :3C C?' %</91<!1;0=151.<! %</91<!1;0=151.<! CD/=E!A !A<32>/>FG!! CD/=E!A<32>/>FG! "/?/:5<?H2!A92652! "/?/:5<?H2!A92652! A/:1H1/?2;<?./!&65/!! A/:1H1/?2;<?./!&65/!! (;;2>1?2H1/?<! (;;2>1?2H1/?<! "/?.<:./!'/51/)"4=.492=<! "/?.<:./!'/51/)"4=.492=<! ?<==2!,<.<!C"FJ<954=.49<G! ?<==2!,<.<!C"FJ<954=.49<G! A9/5<::/!31!-==29>2;<?./!!!!!!!!!!!!!!!!!"#$%&'%#!"*+%*,-+&!-++-,I-%#!! "/?.<:./!'/51/)"4=.492=<!31! "/?.<:./!'/51/)"4=.492=<!31! D/9;2H1/?<!(?1H12=<! D/9;2H1/?<!(?1H12=<! Schema 13. Ri-strutturazione dell’Identità Professionale in Contesti Culturali Allargati, Verso la Formazione dell’Identità Professionale Glocal Un laboratorio per l’attraversamento di confini Ma il proceso di espansione del contesto socio-culturale di riferimento, implica anche l’espansione dei propri valori, conoscenze, modelli operativo; ecco che l’identità professionale può essere chiamata glocal, poiché transita dallo spazio locale, attraverso il disembedding, ad uno spazio globale, ma torna nel proprio spazio di pratica attraverso un processo di ri-embedding identitario. 349 Raffaghelli CONCLUSIONI 350 Il modello formativo presentato in questo articolo esplora la dimensione di formazione dell’identità come unico elemento collante attraverso i diversi spazi formativi che il docente attraversa nella propria traiettoria esistenziale e professionale. Tuttavia, il docente in formazione non può più essere concepito come entità isolata dinnanzi al gruppo, come superattore: va senz’altro considerata la propria linea di sviluppo temporale, attraverso i diversi spazi formativi. Ma tale percorso mobile crea la ricontestualizzazione della propria esperienza, e cioè, posiziona la stessa nel contesto culturale allargato generato dalle interazioni in reti professionali che attraversano i confini simbolici dell’istituzione, della propria comunità e nazionalità, della propria disciplina, in uno sforzo di progettualità congiunta come modo di superazione delle tensioni/contraddizioni (sollecitazioni dinnanzi a problematiche di apprendimento, fabbisogni formativi della comunità locale, diversità in aula, ecc) imposte dal sistema di attività locale (scuola). I percorsi formativi in mobilità dovrebbero giustamente propendere questo tipo di professionalità, nel riproporre spazi trasnazionali che spingono le matrici culturali degli insegnanti al cambiamento, al métisage, il quale, come ho messo in evidenza nello sforzo di modellizzazione, dovrebbe creare un significativo impatto sulle concezioni e quindi pratiche del docente in un aula sempre più complessa ed aperta. Bibliografia BERNSTEIN B. 1996, Pedagogy, Symbolic Control and Identity (1996 / 2000 second edition) London: Taylor and Francis BONK C. J., WISHER R. & NIGRELLI M., Capitolo 12. Learning Communities, Communities of practices: principles, technologies and examples in Littleton, K., Miell, D. and Faulkner, D. eds. (2004). Learning to collaborate, collaborating to learn: understanding and promoting educationally productive collaborative work. Nova Science Publishers Inc., NY, 2004. CALVANI A., Elementi di didattica. Problemi e strategie, Carocci: Roma, 2000. CHAIKLIN S. & LAVE J. 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