la parola del papa
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11 Giugno 2012 - ANNO 6 | N. 2 NOTIZIE DI VARIA VATIC ANITÀ - FOGLIO INFORMALE PER I DIPENDENTI DEL GOVERNATORATO G LA PAROLA DEL PAPA li avvenimenti successi in questi giorni, circa la Curia e i miei collaboratori, hanno recato tristezza nel mio cuore, ma non si è mai offuscata la ferma certezza che, nonostante la debolezza dell’uomo, le difficoltà e le prove, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo e il Signore mai le farà mancare il suo aiuto per sostenerla nel suo cammino. Si sono moltiplicate, tuttavia, illazioni, amplificate da alcuni mezzi di comunicazione, del tutto gratuite e che sono andate ben oltre i fatti, offrendo un’immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà. Desidero, per questo, rinnovare la mia fiducia e il mio incoraggiamento ai miei più stretti collaboratori e a tutti coloro che, quotidianamente, con fedeltà, spirito di sacrificio e nel silenzio, mi aiutano nell’adempimento del mio Ministero. (tratto dal discorso del Santo Padre nell’udienza generale di mercoledì 30 maggio 2012) 11 giugno 2012 Indice 3 Chi continua a lanciare l’allarme sulla cappella sistina, ne conosce la vera storia? 6 La visita in Governatorato del M° Mons. Georg Ratzinger 7 Ricevimento del corpo diplomatico presso le ville Pontificie di Castel Gandolfo 8 Inaugurazione della nuova sede della Direzione delle Telecomunicazioni 9 Da via della Conciliazione in Roma a Plaza de la Constituciones a Santiago del Chile 10 Concerto di canti lirici del Teatro Nazionale Croato di Zagabria 11 “Dai un calcio alla violenza” iniziativa a scopo benefico 12 Il ritiro spirituale per il personale della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile I musei vaticani all’insegna del turismo culturale 13 Germani Reali in Vaticano “Vecchi e Nuovi Amici” in Vaticano REDAZIONE: Dott.ssa arch. Barbara Cappellato (Ufficio Progetti, DST) IMPAGINAZIONE: Roberto Cortesini (UFN, Governatorato) 14 Intervista del Card. Bertone al TG1 Tra le mura vaticane - Intervista al Card. Angelo Sodano 15 Notizie liete e ... tristi STAMPA: Tipografia Vaticana Notizie utili L’Ecc.mo Mons. Presidente riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 82505) L’Ecc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 83158). Si ricorda che il notiziario all’Ombra del Cupolone è accessibile anche dal sito www.vaticanstate.va/IT/News/Bollettini. 2 All’Ombra del Cupolone CHI CONTINUA A LANCIARE L’ALLARME SULLA CAPPELLA SISTINA, NE CONOSCE LA VERA STORIA? di Sandro Barbagallo D al 1980, ossia da quando hanno avuto inizio i lavori di pulitura degli affreschi di Michelangelo, a fasi alterne sui giornali si sono lette opinioni negative sull’esito dei restauri. Come se nessuno avesse mai visto il Tondo Doni o le opere dei manieristi Rosso, Pontormo, Bronzino, si è discusso aspramente sulla perdita del cosiddetto “chiaroscuro di Michelangelo”. A New York, artisti come Segal, Rauschenberg, Christo, Rosenquist e Warhol arrivarono a sostenere che Michelangelo non fosse sufficientemente esperto come pittore e che avesse quindi fatto largo uso della tecnica del tratteggio a secco. Poi però, a restauri ultimati, il riverbero e lo splendore dei colori della Cappella Sistina, ripuliti dall’annerimento prodotto da secoli di polvere grassa, ha placato gli animi e spento le critiche. Dal restauro era emerso non solo che Michelangelo aveva fatto un uso estremamente ridotto della tecnica a secco, limitata al tratteggio, alle dorature dei tondi monocromi, oltre che ad alcuni pentimenti, ma che il grande artista aveva una straordinaria padronanza della tecnica “a fresco”. Recentemente, invece, ha avuto inizio un nuovo ciclo di opinioni. Forse per difendere quei restauri tanto criticati, si discetta sullo stato di salute della Cappella. “La Sistina è malata”, si annuncia con titoli catastrofici. E ancora: “bisogna diminuirne il numero dei visitatori”... Forse non hanno del tutto torto, ma crediamo che chi suona l’allarme non conosca la vera storia della Sistina, spesso identificata solo con gli affreschi di Michelangelo. Pochi sanno infatti che la Cappella Sistina è stata realizzata a partire dal 1477 all’interno di una struttura architettonica preesistente: la Cappella Magna. È a tutt’oggi sconosciuta la data di costruzione della Cappella Magna, citata per la prima volta nel 1368, così come non sappiamo se sia stata costruita ex novo oppure convertendo un edificio destinato ad altro uso. Sappiamo però con certezza che le sue dimensioni erano di poco inferiori all’attuale Cap- pella e che alla fine di gennaio del 1368, solo quattro mesi dopo il ritorno di Urbano V da Avignone, era già arredata e utilizzata. Considerando che alla fine del Duecento della Cappella Magna non si ha nessuna notizia, e che a partire dalla cosiddetta “cattività avignonese” (1305-1367) Roma fu abbandonata a se stessa, tanto che lo stesso Petrarca lamenta lo stato di incuria della basilica di San Pietro, in cui pioveva dentro, è temerario pensare che, proprio in quegli anni, la Cappella Magna sia stata edificata. L’ipotesi più plausibile è invece che al Cappella Sistina. Foto di Biagio Tamarazzo (Direzione Servizi Tecnici) 3 11 giugno 2012 rientro di Urbano V sia stata rapidamente restaurata una qualche struttura preesistente. Questa struttura doveva essere destinata a contenere alloggiamenti ordinari, ipotesi suffragata dal fatto che la Cappella Magna aveva il pavimento e il soffitto in legno. È facile pensare che per la sua veloce realizzazione siano stati smontati i piani intermedi, ottenendo così in breve tempo un ampio spazio. I muri della Sistina coincidono dunque in gran parte con quelli della Cappella Magna, utilizzata per l’ultima volta durante la festa della Purificazione della Vergine, il 2 febbraio 1477, come riporta un documento conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi. Invece i primi Vespri nella Sistina vennero celebrati il 9 agosto 1483, anche se vetrate e arredi vennero ultimati un anno dopo. La maggior parte della letteratura sulla Cappella Sistina riferisce poco sui molti danni e riparazioni subiti dalla Sistina nel corso dei secoli. 4 Parte della sua fragilità deriva dall’annoso problema della sua collocazione su un terreno acquitrinoso. Lo stesso problema portò alla ricostruzione ex novo della Basilica di San Pietro. Nella primavera del 1504 il muro che affianca il perimetro della Basilica cominciò a flettersi verso l’esterno, tanto che la Cappella venne chiusa per oltre sei mesi. Sia Burcardo che Paris de Grassis, entrambi Maestri di Cerimonia, riportano nei loro diari che il 15 maggio 1504 la Sistina era “in rovina e tutta danneggiata” e “spaccata nel mezzo”. Sempre da loro apprendiamo che Giulio II la fece riparare con catene. Le numerose crepe dei muri e della volta vennero quindi risanate. Quella però che tagliava il pennacchio della Giuditta, era talmente vistosa da doverla riempire con un inserto di mattoni. La decisione di affidare la ridipintura della volta a Michelangelo è probabilmente derivata dalla certezza che la decorazione di Piermatteo d’Amelia era ormai irre- parabile. Anche dopo però che Michelangelo realizzò gli splendidi affreschi con la Genesi e la genealogia di Gesù, le fondamenta della Sistina continuarono a cedere nonostante le numerose catene. Nel Natale del 1522 crollò parte della parete divisoria con la Sala Regia proprio mentre Adriano VI entrava nella Cappella per celebrarvi la Messa. In quell’occasione due guardie svizzere persero la vita sotto un pesante architrave. Quando poi il primo ottobre del 1523 ebbe inizio il conclave che avrebbe eletto Clemente VII, i cardinali non vollero entrare nella Sistina fin quando non furono rassicurati sulla sua agibilità da Antonio da Sangallo. La porta d’ingresso crollò altre due volte: il 12 aprile 1525 e il 1 gennaio 1526, come annota Biagio da Cesena nel suo diario. A porre finalmente rimedio al continuo sprofondamento delle mura della Sistina ci pensarono Vignola e Pirro Ligorio che verso il 1570 realizzarono massicci contrafforti esterni. Gli incidenti non finiscono Veduta esterna della Cappella Sistina con in primo piano uno dei contrafforti. Foto di Biagio Tamarazzo (Direzione Servizi Tecnici) All’Ombra del Cupolone “Riproduzione ideale della Sistina prima dell’intervento di Michelangelo”. Incisione di Gustavo Tognetti, sec. XIX. Foto Servizio Fotografico dei Musei Vaticani. Negativo X.39.14. certo qui, perché nell’aprile del 1525, durante una messa, il baldacchino sopra l’altare prese fuoco, ma le pitture della parete non subirono gravi danni. Come si sa la Cappella Sistina è famosa nel mondo proprio per gli affreschi che la decorano interamente. E proprio gli affreschi sono stati fin da subito le prime vittime dei problemi strutturali del’edificio. Con i suoi 40,93 m. di lunghezza, 13,41 di larghezza e 20,70 di altezza, la Sistina ha una dimensione simile al Tempio di Salomone. Ma proprio questa dimensione, troppo alta e allungata, fa sì che all’interno si crei una strana corrente d’aria che spinge la polvere e il nerofumo delle numerose lampade e candele verso l’alto, e poi nella ricaduta le fa depositare sulle pareti. Di questo inconveniente ci si accorse già pochi anni dopo che gli affreschi le Storie di Cristo e di Mosè erano stati terminati. Al 15 agosto 1484 risale infatti il primo pagamento di scale, pertiche e spugne per il lavaggio periodico delle pitture. Al fine di effettuare una spolveratura periodica di tutte le pareti e della volta, così da preservare il più possibile gli affreschi dal deposito di polvere, il 26 ottobre del 1543 Paolo III istituì l’Ufficio del Mundator, affidandolo a Francesco Amadori, detto l’Urbino, già servitore di Michelangelo. La notte del 31 dicembre del 1544 scoppiò un incendio che distrusse quasi tutto il tetto della Sistina. Michelangelo, preoccupatissimo, scrisse una lettera affinché la Cappella venisse coperta anche “selvaticamente, se non altrimenti, per insino a tempo nuovo, per rispecto delle piogge, che non solamente guaston le pitture, ma muovono anche le mura”. L’acqua riuscì però a penetrare lo stesso, tanto che nel 1547 Paolo Giovio scrisse una lettera a Vasari lamentando che gli affreschi della volta “si vanno consumando col salnitro e le fessure”. Il 20 settembre 1565 Nanni di Baccio Bigio scrive una supplica al Governatore di Roma per un nuovo e urgente consolidamento della struttura muraria della Cappella, che veniva intanto puntellata. Nei diari dei cerimonieri Cornelio Firmano e Ludovico Branca è annotato che il 29 dicembre 1565, durante il conclave successivo alla morte di Pio IV, l’architetto Sallustio Peruzzi e Vignola furono fatti entrare nella Sistina per esaminare una vistosa crepa nella parete verso il Belvedere. Sotto il pontificato di Gregorio XIII si dovettero ridipingere totalmente la Resurrezione di Cristo di Ghirlandaio (1572) e la Disputa sul corpo di Mosè di Signorelli (1574). Mentre nel 1625 la Sistina subì per la prima volta una particolare pulitura , testimoniata da Giulio Macini, archiatra di Urbano VIII: panni di lino e poi “fette di pane à baiocco, ò altro più vile stropicciando diligentemente. Nel 1712 l’abate Agostino Taja testimonia il cattivo stato di conservazione degli affreschi. Sul Giudizio scrive addirittura che “si debba ora lasciar perire senza riparo, veggendosi già corrosa dalla fuliggine, dal nitro, e dalla rovina”. 5 11 giugno 2012 Clemente XI affidò quindi i lavori ad Annibale Mazzuoli che in 460 giornate lavorative lavò gli affreschi con “sponghe fine” di Venezia e vino greco “della cantina segreta di Nostro Signore”. Oltre alla pulitura vennero fatti numerosi ritocchi e applicati perni metallici per evitare la caduta dei muri rigonfi dall’umido, ricoprendo poi tutto con uno strato di vernice collosa che avrebbe dovuto ravvivare i colori e invece nel tempo divenne ricettacolo di polvere e nerofumo. Nerofumo che trent’anni fa, non considerando i continui lavaggi con vino greco, fu attribuito a Michelangelo. A dire di molti N l’artista lo usò per sottolineare le ombre e migliorare la definizione delle aree a secco. Dall’11 dicembre 1999 gli affreschi della Sistina mantengono intatto il loro ritrovato splendore nonostante che la media registrata dei visitatori dello scorso anno abbia superato i cinque milioni di visitatori. Ciò che è cambiato rispetto ai secoli passati è che non viene più illuminata a giorno da torce e candele, ma da luce elettrica. Che le finestre sono perennemente chiuse e che l’aria interna è costantemente climatizzata e purificata da sistemi all’avanguardia. Tant’è vero che nono- LA VISITA IN GOVERNATORATO DEL M° MONS. GEORG RATZINGER ella mattinata dello scorso 23 aprile, il Governatorato ha ricevuto la graditissima visita del Rev.mo Mons. Georg Ratzinger, fratello di Sua Santità, che si trovava in Vaticano per festeggiare l’85° genetliaco del Fratello e il settimo anniversario della Sua elezione al Soglio Pontificio. Accompagnato da Sr. Christine Felder, il Prelato è stato ricevuto da S.E. Mons. Giuseppe Sciacca e successivamente dall’Em.mo Cardinale Presidente negli Uffici di Presidenza. Si è mostrato vivamente interessato all’attività del Governatorato nei molteplici compiti svolti dalle Direzioni e dagli Uffici Centrali. Per lunghi anni Direttore del prestigioso Coro della cattedrale di Ratisbona in Germania, meglio noto come “Regensburger Domspatzen”, Mons. Ratzinger si è intrattenuto nella chiesa di Maria Madre della Famiglia, per ascoltare alcuni brani eseguiti all’organo dal M° Antonio Vignera. Per suo tramite, i nostri Superiori hanno voluto far pervenire al Santo Padre i migliori auguri da parte di tutto il personale del Governatorato. 6 stante il calore, l’umidità, la polvere e i batteri portati al suo interno dai milioni di turisti, sono state effettuate solo ordinarie spolverature degli affreschi, non certo lavaggi. È assurdo quindi ripetere che “la Cappella Sistina è malata”. Sarebbe invece più giusto dire che la Sistina è nata malata, è stata malcurata, ma che, nonostante i suoi cinquecento anni, è una paziente che non desta preoccupazioni. E questo non solo grazie al progresso raggiunto dalle nuove tecnologie con cui viene tenuta sotto controllo, ma anche alla particolare sensibilità della direzione dei Musei Vaticani. All’Ombra del Cupolone RICEVIMENTO DEL CORPO DIPLOMATICO PRESSO LE VILLE PONTIFICIE DI CASTEL GANDOLFO L di Danilo Ambrosetti o scorso 10 maggio gli illustri membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, sono stati protagonisti di una splendida cerimonia presso la sede papale di Castel Gandolfo. Gli invitati sono stati accolti da P.Jones Funes (Direttore della Specola Vaticana) che ha dato loro il benvenuto, illustrando lo svolgimento dell’evento e da P. Jones Maj (Vice Direttore Amministrativo della Specola). Infatti è seguita una visita guidata all’interno della Specola Vaticana, considerato uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo, preceduta con una visita all’interno della Biblioteca della sede di Castel Gandolfo ricca di circa 22 mila volumi, che comprende una collezione di libri antichi tra cui opere di Copernico, Galileo, Newton, Keplero ed altri. Gli invitati sono rimasti tra l’altro affascinati nell’ammirare l’importante collezione di meteoriti e strumentazione varia utilizzata nei tempi, per le informazioni sul sistema primordiale solare. Particolare interesse èstato esternato da parte degli ospiti, nel visitare la cupola del Telescopio Visuale, che ha uno speciale filtro “H-alpha” per mostrare le protuberanze e le macchie solari; e la cupola del Doppio Astrofago, una vera rarità considerando che ne esistono 4 in tutto il mondo, un unico supporto dove sono presenti due telescopi, la cui finalità è di classificare in una sola volta un intero gruppo di stelle. A conclusione i rappresentanti diplomatici sono stati salutati dal Cardinale Segretario di Stato S.Em. Tarcisio Bertone, e da S.Em. Giuseppe Bertello Presidente del Governatorato e da S.Ecc. Giuseppe Sciacca Segretario Generale del Governatorato. Quindi all’interno della splendida scenografia dei giardini di Castel Gandolfo, con il sottofondo musicale della banda del Corpo di Gendarmeria, si è svolta una ricca cena, che ha suggellato questa particolare ed unica giornata. Un particolare ringraziamento è stato espresso da P. Funes, al personale di accoglienza dei Musei Vaticani nel particolare il dott. Luciano Gagliano e Vincenzo Ippoliti che hanno coordinato gli operatori presenti e le 10 guide vaticane che con grande professionalità hanno accompagnato gli ospiti nella visita. 7 11 giugno 2012 INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DELLA DIREZIONE DELLE TELECOMUNICAZIONI di Carla Sanna L unedì 16 Aprile 2012, alle ore 16.00, presso il Palazzo Belvedere nella Città del Vaticano, Sua Eminenza il Signor Cardinale Giuseppe Bertello ha presieduto la cerimonia di benedizione e di inaugurazione dei nuovi locali che ospitano gli uffici della Direzione delle Telecomunicazioni. Il Direttore, Padre Fernando Vergez Alzaga, ha formulato alcune parole di introduzione alla cerimonia, rivolgendo l’augurio al Santo Padre Benedetto XVI per la ricorrenza dell’85° genetliaco, salutando i presenti convenuti ed offrendo qualche breve cenno della storia che ha riguardato la Direzione delle Telecomunicazioni. La più giovane delle Direzioni del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha iniziato ad operare autonomamente nel Febbraio del 2008 con la nomina del Direttore Padre Fernando Vergez Alzaga e, nel Marzo 2009, ha assunto l’attuale assetto. Essa svolge i propri compiti istituzionali tramite il Servizio Internet Vaticano (già Ufficio Internet della Santa Sede), il Servizio Telefoni Vaticani ed il Servizio Poste Vaticane, gestendo verso la Santa Sede e, tramite essa, verso tutto il mondo, le comunicazioni telefoniche, i servizi postali e la gestione dei siti web istituzionali e dei servizi internet. Il Cardinale Bertello ha aperto il proprio intervento prendendo spunto dal brano evangelico che contiene il mandato di Gesù “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” e, riferendosi alla Lettera Apostolica “Il rapido sviluppo”, nella quale il Beato Giovanni Paolo II indicò nelle nuove tecnologie uno strumento contenente “ulteriori opportunità per una comunicazione intesa come servizio al governo pastorale e all’organizzazione dei molteplici compiti della comunità cristiana…” e 8 una nuova forma di evangelizzazione, ricorda che fu proprio il Beato Giovanni Paolo II a voler creare, all’interno del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, la Direzione delle Telecomunicazioni. Ad essa è stato assegnato, come obiettivo principale, la razionalizzazione dell’infrastruttura di comunicazione elaborativa ed applicativa della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, al fine di migliorare la qualità dei servizi resi ai Dicasteri ed Organismi, per rendere più efficiente la gestione degli stessi e per permettere un’evoluzione delle infrastrutture tecnologiche in modo più omogeneo. Il Cardinale Bertello, quindi, dopo aver ricordato il ruolo di Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente Emerito, presente alla cerimonia, quale primo sostenitore del riassetto della Direzione delle Telecomunicazioni ed aver espresso la propria gratitudine alle Direzioni ed ai Servizi del Governatorato che hanno contribuito alla realizzazione dei lavori, ha rivolto un saluto ed un ringraziamento speciale alla Fondazione dei Cavalieri di Colombo e, in particolare, al Supremo Cavaliere il Sig. Carl Anderson, per aver contribuito generosamente alle spese di arredo ed allestimento della nuova sede della Direzione delle Telecomunicazioni. Il Cardinale Bertello ha, infine, scoperto, insieme all’Arch. Demajo, in rappresentanza del Sig. Carl Anderson, una targa commemorativa. Alla cerimonia di benedizione e di inaugurazione dei nuovi locali, sono intervenuti: S.E. Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario Generale del Governatorato, Mons. Peter Bryan Wells, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, il Cappellano della Direzione, Don Alberto Fusi, i Direttori e i Capi Ufficio delle Direzioni e dei Servizi del Governatorato. All’Ombra del Cupolone DA VIA DELLA CONCILIAZIONE IN ROMA A PLAZA DE LA CONSTITUCIONES A SANTIAGO DEL CHILE di Danilo Ambrosetti L a Via Crucis monumentale in bronzo esposta durante la Quaresima del 2011 a Roma in Via della Conciliazione è giunta in Chile. L’opera monumentale, commissionata dalla Municipalid di Coquimbo in Chile è stata realizzata dalla Domus Dei di proprietà della Congregazione delle Pie Discepole del Divino Maestro e destinata al Santuario della “Cruz del Tercer Milenio” di Coquimbo, ha fatto sosta e bella mostra nella Plaza de la Constituciones a Santiago del Chile. Il 1 marzo 2006, venne presentato in Vaticano il progetto della Via Crucis Monumentale a Sua Santità Benedetto XVI. In quell’occasione presso l’Arco delle Campane in presenza di Sua Eminenza il Cardinale Jorge Medina Estévez, di Padre Ramón Javier Bravo (coordinatore del progetto), della religiosa messicana Suor Gemma Sandoval, e di Padre Hubert Francisco Abfalter, il Santo Padre benedisse la prima delle quindici stazioni della “Via Crucis Monumentale”. A distanza di 5 anni concluse tutte le maestose 15 stazione, numerosi pellegrini e turisti hanno affollato da domenica 13 marzo 2011, prima domenica di Quaresima, via della Conciliazione, per partecipare al momento di preghiera e allo scoprimento delle statue, della via Crucis in bronzo più grande del mondo, composta da 52 statue, 11 croci alte oltre due metri, che venne ammirata fino al 29 aprile 2011. In quell’occasione l’opera venne inaugurata alla presenza di Sua Eminenza Cardinale Francesco Monterisi, Arci- prete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, Oscar Pereira il Sindaco di Coquimbo, Cile, Sua Eminenza il Cardinale Dario Castrillon Hoyos, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, Padre Ramón Javier Bravo, Sr. M. Regina Cesarato, superiora generale delle Pie Discepole, Sr. M. Rosalia Rossetti presidente del Domus Dei. Nella Plaza de la Constituciones a Santiago del Chile, dinanzi il palazzo presidenziale de La Moneda, l’inaugurazione è stata ancor più spettacolare, alla presenza del Presidente della Repubblica Cilena Sebastian Pinera, l’intero Consiglio dei Ministri e diverse autorità istituzionali, nonché Sua Eminenza il Cardinale Jorge Medina Estévez, il Nunzio Apostolico in Chile Mons. Ivo Scapolo, l’Arcivescovo Emerito de La Serena mons. Bernardino Piñera Carvallo e Padre Ramòn Javier Bravo, alla presenza di una moltitudine di fedeli che nelle due settimane dall’8 al 22 aprile, hanno visitato la via crucis con devota osservanza. A conclusione, la via crucis è stata allestita nel parco circostante la Croce del Terzo Millennio a Coquimbo. Un’opera unica che ha visto l’impiego di quasi venti tonnellate di bronzo, fuse con la tecnica della cera persa e che ha richiesto per la sua realizzazione, circa cinque anni di lavoro, un modo forte e concreto, per dare un’impronta artistica alla missione apostolica. Le 52 sculture e le 11 croci ora parlano al popolo cileno, con il linguaggio dell’arte e della potenza bronzea, dell’amore di Dio per tutti noi. 9 11 giugno 2012 L CONCERTO DI CANTANTI LIRICI DEL TEATRO NAZIONALE CROATO DI ZAGABRIA ’Em.mo Cardinale Presidente, l’Ecc.mo Mons. Segretario Generale e S.E. il Sig. Filip Vučak, Ambasciatore della Repubblica di Croazia presso la Santa Sede, hanno organizzato per il pomeriggio dello scorso 25 maggio nella chiesa di Maria Madre della Famiglia un concerto di musica classica proposto dai Cantanti Lirici provenienti dal Teatro nazionale di Zagabria. L’occasione è stata offerta dalla celebrazione dei venti anni dei Rapporti diplomatici tra Santa Sede e Repubblica Croata. La chiesa, nonostante fosse un venerdì con temperature e tempo estivi, era gremita in 10 ogni posto. Erano presenti oltre all’Em.mo Cardinale Bertello anche gli Em.mi Cardinali Cheli e Grech, Superiori ed Officiali dei Dicasteri della Curia Romana, moltissimi Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, l’Ambasciatore della Repubblica di Croazia presso il Quirinale, l’Ing. Daniele Dalvai, Consigliere dello Stato, molti cittadini croati residenti a Roma e numerosi altri invitati. Dopo le parole di saluto e presentazione dell’Ambasciatore Vučak, sono stati eseguiti vari brani di musica sacra – tra gli altri – di Mozart, Händel e Vivaldi. Superlativi il soprano Miljenka Grđan, il mezzo soprano Tihana Herceg Ivšić, il tenore Hrid Matić ed il basso Ivica Trubić, accompagnati all’arpa da Tajana Vukelić Peić, e dal giovane Gaj Matić Marović al pianoforte - organo. Lunghissimo l’applauso finale che ha portato ad un bis che è uscito dalle righe della musica sacra, per farci ascoltare un noto canto croato. Al termine, l’Ambasciatore Vučak ha ringraziato l’Em.mo Cardinale Bertello per l’ospitalità ricevuta. donandogli una serie di stampe sulla Dalmazia; dal canto suo, il Presidente si è complimentato con gli artisti ed ha donato loro ed all’Ambasciatore Vučak una serie di monete in Euro vaticane. All’Ombra del Cupolone “DAI UN CALCIO ALLA VIOLENZA” Iniziativa a scopo benefico D ai un calcio alla violenza, è questo lo slogan dell’incontro di calcio che si è svolto sabato 12.05.2012 alle 16:30 presso il campo del centro sportivo della Rigamonti di Buffalora. I protagonisti sono stati gli over 35 del Brescia calcio opposti alla RAPPRESENTATIVA DI CALCIO DEL GOVERNATORATO DELLA CITTA’ DEL VATICANO. L’incontro si è concluso con il risultato di due a zero per gli over 35 del brescia calcio. L’incontro, che non ha precedenti per la nostra provincia, ha sottolineato l’ex giocatore del brescia Virginio Canzi, direttore del centro sportivo Rigamonti, ha come obiettivo principale quello di mettere di Savino Doronzo a confronto due compagini che non giocano solo per la vittoria, ma soprattutto per mettere in campo quel fair play, che traduce nel rispetto delle regole in campo e nella vita. L’organizzazione è stata curata per il Governatorato con interesse dal Sig. Doronzo Savino e dal presidente della Rappresentativa Calcio del Governatorato della Città del Vaticano, Dott. Ing. Pier Carlo Cuscianna. La sfida calcistica è stata preceduta dall’incontro con le Autorità Politiche, Sportive e Militari Bresciane. I partecipanti sono stati ricevuti dal Dott. Bianchi Massimo, Assessore allo Sport del comune di Brescia, dal Dott. Bertelli Roberto, Presidente della commissione sportiva della provincia di Brescia, dal Dott. Righetti Roberto, Sindaco di Toscolano Maderno (museo della carta), dal Dott. Ermes Buffoli, Assessore al Turismo di Toscolano Maderno, dal Dott. Ranzetti Ugo, Presidente Provinciale C.O.N.I., dal Maggiore Dott. Donato D’Amato, Comandante Provinciale Carabinieri di Brescia e infine dal Dott. Domenico Renga, Direttore Golf Club Serenissima. Domenica 13 maggio la Rappresentativa di calcio del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano è stata invitata a visitare alcuni luoghi della nostra provincia, tra i quali il museo della carta di Toscolano Maderno e il circolo di golf di Bogliaco. 11 11 giugno 2012 IL RITIRO SPIRITUALE PER IL PERSONALE DELLA DIREZIONE DEI SERVIZI DI SICUREZZA E PROTEZIONE CIVILE di Antonio Perfetti N ella quiete del Santuario della Verna, in provincia di Arezzo, nei giorni 26-27 febbraio/ 28-29 febbraio e 1-2 marzo 2012 i Gendarmi ed i Vigili del Fuoco, divisi in tre turni, hanno trascorso una giornata di riflessione e meditazione condividendo un percorso spirituale con i frati francescani dell’eremo. Il percorso è iniziato nel tardo pomeriggio con la Preghiera dei Vespri e, dopo la cena, con la proiezione di un filmato sulla vita francescana. La mattina successiva, è proseguito con le Celebrazioni delle Lodi, unitamente ai religiosi, e successivamente con una meditazione sul tema “I Discepoli di Emmaus” guidata da Padre Sandro Guarguaglini, e successive riflessioni. La celebrazione della Santa Messa nella Cappella delle Stimmate, presieduta da Padre Santo Guarguaglini e da Padre Joele Schiavella, Cappellano della Direzione, ha chiuso la mattinata. Nel pomeriggio, il percorso si è concluso con la preghiera nell’Ora Media e la partecipazione alla processione, fino alla Cappella delle Stimmate, guidata dai frati francescani. I MUSEI VATICANI ALL’INSEGNA DEL TURISMO CULTURALE D al 7 all’11 novembre 2011, i Musei Vaticani sono stati tra i protagonisti del World Travel Market, la fiera mondiale del turismo, che si è svolta a Londra. La fiera ha coinvolto 187 paesi e oltre 5 mila sono state le aziende turistiche ad esporre con un afflusso nei 4 giorni di oltre 150 mila presenze. Giunta quest’anno alla trentesima edizione, la World Travel Market 2011, si consolida come la più importante fiera per il business-to-business da non perdere, in quanto offre all’intera industria turistica globale un’opportunità unica di realizzare incontri, creare contatti e promuovere i propri prodotti. Per il secondo anno, i Musei Vaticani sono stati presenti con uno stand espositivo al WTM, curato dal responsabile dell’accoglienza dei Musei Vaticani il dott. Luciano Gagliano lì presente con tre collaboratori: Simona Vena, 12 di Danilo Ambrosetti Alessandro Pernini e Rosa Margot Talamo. La presenza dei Musei Vaticani a Londra, da un senso che va oltre il significato di turismo legato alla ricettività, ma va ad allargare l’offerta del turismo culturale, quale traino di un turismo visto a 360 gradi. I Musei Vaticani hanno chiuso il 2011 superando il muro dei cinque milioni di visitatori, più precisamente alla mezzanotte del 31 dicembre scorso risultavano entrati nell’arco dell’anno 2011, 5.078.004 persone, collocando così i Musei Vaticani al terzo posto nel mondo dopo il Louvre e il Metropolitan di New York. Ai Musei Vaticani, infatti, vengono riconosciuti ottanta punti di stima contro i centoventi del Louvre, i novantasette del Metropolitan e i settanta degli Uffizi. Il punteggio è un mix di molti fattori quali, fra gli altri: la notorietà delle collezioni, il fascino dell’ambiente, la qualità dell’acco- glienza, la professionalità dei servizi offerti. Da questo prestigioso risultato, diventa ancor più importante la promozione dei Musei Vaticani attraverso la partecipazione a vetrine internazionali come quella di Londra e le successive a Milano per la BIT (Borsino Internazionale del Turismo) dal 16 al 19 febbraio; a Firenze dal 18 al 20 maggio all’interno della Fortezza da Basso, per la prima edizione di Art&Tourism la fiera internazionale dedicata esclusivamente al turismo culturale e dell’arte. Un appunto quest’ultimo dove non poteva mancare la presenza dei Musei Vaticani, che attraggono il visitatore che resta affascinato e stimolato a conoscere la raccolta d’arte tra le più grandi del mondo, dal momento che i Musei Vaticani espongono l’enorme collezione di opere d’arte accumulata nei secoli dai Papi. All’Ombra del Cupolone “GERMANI REALI” IN VATICANO di Mauro Olivieri C ome tante altre coppie di giovani sposi, ci piace pensare che anche questa coppia di germani reali sia venuta a Roma in viaggio di nozze… Se è vero che a loro è interdetta la visita in Basilica o ai Musei Vaticani, sembrano molto felici di potersi fare una nuotatina nell’acqua fresca della fontana di Piazza San Pietro, nella cornice del Colonnato del Bernini. Per una visita “a volo d’uccello” resta a disposizione della famiglia volatile la Basilica Vaticana e se poi c’è ancora un pò di tempo le innumerevoli e splendide fontane dei Giardini Vaticani. “ VECCHI E NUOVI AMICI” IN VATICANO di Dodo Un caro amico ci scrive... H o varcato per la prima volta la porta di S.Anna nel mese di febbraio del 2004, ero talmente giovane da non capire quello che mi stava succedendo, chi erano questi sconosciuti che mi avevano portato via e non capivo soprattutto cosa volevano da me... quel primo giorno veramente fu una gran confusione! Non è facile cambiare branco ma a quell’età ci si adatta e poi c’era qualcosa che mi incoraggiava… eravamo tutti impauriti della novità e sotto certi aspetti la cosa era stimolante, perché così nessuno partiva svantaggiato e io potevo provare a far valere le mie prerogative di leader. E così ci ho provato, con grinta e determinazione, ma anche con educazione e rispetto, senza mai eccedere, anche perché con il passare del tempo capivo che mi stava succedendo qualcosa di strano, qualcosa che allora non riuscivo ancora a definire. Il nuovo branco era...amorevole; non avevo bisogno di lottare per la ciotola, dovevo solo aspettare, imparavo a conoscerli e io insegnavo loro a conoscere me. E così cominciai a capire cosa significa accettare, accettare di mangiare per ultimo, di dormire da solo, non poter condividere gli spazi e le cose, accettare anche quello che non ti piace, o che non ritieni giusto: la verità era che mi stavo innamorando e che è facile accettare, quando si ama! Sono stato accolto molto bene da tutti, qui in Vaticano; ho imparato a riconoscere i saluti delle guardie Svizzere (che hanno imparato a chiamarmi per nome) e dei gendarmi, sempre curiosi se fossi stato in grado di trovare tartufi o se preferissi correre dietro le volpi (il mio naso sempre a odorare il terreno sembrava protendere a questo, ma la mia vera passione era invece qualche piccolo pezzo di pane caduto). Poi c’era la gente che incontravo e che non so perché si stupiva di questa mia in Vaticano; all’inizio pensavo che ci fosse qualcosa di sbagliato in me e così ho cercato sempre di essere il più anonimo possibile. Non ho mai abbaiato inutilmente, magari qualche volta durante il gioco con il mio branco, non ho mai litigato con nessuno e ho sempre gradito le coccole degli altri cuccioli di uomo che vivevano qui, ho persino evitato di fare qui i miei bisogni fisiologici, aspettando il momento di uscire fuori, e, credetemi, alcune volte è stata un sofferenza! Ora non sono più qui, veramente non ho capito bene cosa è successo ma di colpo tutto è cambiato ma è anche rimasto uguale, percepisco la mancanza dei miei cari ma sento che sono sempre qui vicino a me, continuo ad amarli e ad essere amato, di questo Amore che mi è stato donato, di questo Amore di cui mi sono cibato (ma devo dire onestamente non solo di questo!). Approfitto per salutarvi tutti e soprattutto …per dirvi grazie! 13 11 giugno 2012 INTERVISTA DEL CARD. BERTONE AL TG1 …Ricordo proprio il sabato sera, quando tornavamo dal parco Bresso, dalla grande adunata della sera, verso il Duomo di Milano. Ero con il cardinale Scola ed eravamo vicini in macchina. Abbiamo visto le vetrate del Duomo di Milano illuminate, ed abbiamo commentato immediatamente: “Questa è la Chiesa, una casa luminosa, nonostante tutti i difetti di persone nella Chiesa”. La trasparenza, però, è un fatto di impegno, un fatto di solidarietà gli uni con gli altri, di fiducia. Non è un atto di cinismo o un atto di superficialità: non basta venire a conoscenza di alcuni documenti e pubblicare documenti parziali per conoscere la piena verità sui fatti. Spesso avviene proprio questo: che le chiarificazioni sono frutto di un lavoro di dialogo, di rapporti personali ed anche di conversione del cuore, che non risultano semplicemente dalle carte o dalla burocrazia. Le carte sono importanti, ma i rapporti personali lo sono molto di più. Ciò che c’è di più triste in questi eventi ed in questi fatti è la violazione della privacy del Santo Padre e dei suoi più stretti collaboratori. Vorrei però dire che questi non sono stati e non sono giorni di divisione ma di unità, e vorrei anche aggiungere che sono anzitutto giorni di forza nella fede, di ferma serenità anche nelle decisioni. È il momento della coesione di tutti coloro che vogliono servire veramente la Chiesa. (4 GIUGNO 2012 – PARTE DELL’INTERVISTA) TRA LE MURA VATICANE INTERVISTA AL CARD. DECANO ANGELO SODANO C ome è noto, la Curia è l’insieme dei dicasteri e degli organismi che coadiuvano il Romano Pontefice nel servizio alla Chiesa universale. Il Governatorato invece è preposto alla guida dello Stato della Città del Vaticano. Data la natura della Curia, il suo personale è soprattutto ecclesiastico, mentre quello del Governatorato è in prevalenza laico. Sono uomini e donne delle nazionalità più diverse, che conoscono bene l’importanza del loro lavoro per il successore di Pietro, Pastore della Chiesa universale. Secondo le ultime statistiche, prestano il loro servizio in Curia 2.843 persone e nel Governatorato 2.001. Per esperienza personale posso assicurare che in generale vi è l’impegno a costituire una vera comunità di lavoro, al servizio del Papa. Ovviamente, in una comunità così numerosa, qualcuno può anche venire meno ai suoi doveri. Impeccabili sono solo gli angeli e i santi del Paradiso! È quindi ben comprensibile che fra personalità diverse, diverse per nazionalità, per cultura, 14 per sensibilità sociale, esistano giudizi differenti sui vari metodi di lavoro. Chi non ricorda che già all’inizio della Chiesa vi erano discussioni? Ad esempio, fra Paolo e Barnaba nell’annuncio del Vangelo. «Il dissenso fu tale che si separarono l’uno dall’altro» si legge negli Atti degli apostoli (15, 39). E Barnaba andò a Cipro, mentre Paolo si diresse in Siria. Nei secoli sono poi sorti nella Chiesa gli ordini religiosi più diversi. Fra i loro metodi apostolici appaiono talora antinomie, ma tutto poi si ricompone nell’unità fondamentale dello stesso spirito di servizio alla Chiesa di Cristo. Segretario di Stato per sedici anni, cosa può dire di questo ufficio e di chi ne ha avuto la responsabilità? Ognuno ha la sua personalità e ognuno trova problemi differenti, a seconda dei tempi. Anche se per breve tempo, ho conosciuto il cardinale Domenico Tardini, morto nel 1961. Ho avuto poi contatti frequenti con i successivi compianti segretari di Stato: Amleto Cicognani, Jean Villot e Agostino Casaroli. Ora sono lieto di collaborare, in ciò che ancora posso, con il mio successore, il cardinale Tarcisio Bertone, al quale mi legano un’antica familiarità e un comune spirito di servizio al Romano Pontefice. Tutti noi cardinali di Curia cerchiamo di costituire un «cenacolo apostolico» riunito intorno al successore di Pietro, senza meravigliarci delle difficoltà del momento. In ciò siamo ogni giorno incoraggiati dalla grande bontà di Benedetto XVI e dalle sue sapienti direttive, lieti di potergli prestare il nostro servizio. Monsignor Giuseppe Del Ton, che era un grande latinista, in una poesia composta nella lingua di Virgilio e di Orazio aveva descritto la cupola di San Pietro come simbolo della stabilità della Chiesa. Erano gli anni difficili dell’ultima guerra mondiale e al prelato sembrava che il Cupolone dicesse: ho visto altri venti, ho visto altre tempeste (alios vidi ventos, aliasque tempestates). Questa è la serenità che la storia, maestra di vita, insegna anche a noi. (L’Osservatore Romano, giovedì 7 giugno 2012) All’Ombra del Cupolone NOTIZIE LIETE E TRISTI MATRIMONI Hanno formato una nuova famiglia: Antonio Manna e Maria Elena Giardina il 14/04/2012; Giuseppe Di Pasqua e Marika Migliaccio il 03/06/2012; Andrea Aresu e Juliana Baltianu il 28/04/2012; Danilo Bigini e Emanuela Albano il 03/06/2012; Sara De Luca e David Pelilli il 01/05/2012; Luigi Mariani e Emanuela Breteni il 05/06/2012; Danilo Massimi e Chiara D’Urbano il 24/05/2012; Roberto Pizzicannella e Divina Zingaretti il 10/06/2012. Marica Fabris e Alessandro Valentini il 26/05/2012; CI SONO ANCH’IO ! Diverse famiglie di dipendenti del Gover natorato sono state allietate in questo periodo dalla nascita di figli: Damiano (27/01/2012) di Stefano Sardella; Rebecca (03/02/2012) di Alessio Maria Tanturri; Nicholas Alexander (06/03/2012) di Dinel Serbu; Giorgio(15/03/2012) di Cesare Marzulli; Daniele(17/03/2012) di Alessandro Umbro; Alberto(29/03/2012) di Marco De Pillis; Matilde(29/03/2012) di Giovanni Potasso; Arianna(02/04/2012) di Paolo Pallotta; Alessio(04/04/2012)di Mauro Di Ianni; Sofia(05/04/2012) di Fabrizio Arcangeli; Sara(15/04/2012) di Riccardo Baglioni; Luca(19/04/2012) di Massimo Amatori; Viola(25/04/2012) di Monica D’Aleo; Cecilia(10/05/2012)di Daniele Belladonna; Daniele e Silvia (19/05/2012) di Maurizio Leoni; Adriana(23/05/2012) di Filippo Leopardi; Elena(23/05/2012) di Fabio Vagnoni; Greta(23/05/2012) di Carlo Pellegrini; Sara(30/05/2012) di Fernando Dante; Carola(04/06/2012)di Francesco Minafra Montaruli. Viola NELLA LUCE DI GERUSALEMME CELESTE Con fede in “Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la Vita e l’Immortalità per mezzo del Vangelo”, ricordiamo dei dipendenti: Francesco Tomassetti (23/05/2012) dipendente dell’Ufficio del Personale e alcuni loro familiari: Renato (17/03/2012) padre di Massimo Minicangeli; Giulio Giuliano Lanciotti (18/03/2012) cognato di Luciano Cingolani; Luciana Francioni (28/04/2012) madre di Giuliano Di Gennaro; Michele (28/03/2012) padre di Tonino Di Stasi; Vittorio (29/04/2012) padre di Enrico Chiari; Paola Zamboni (11/04/2012) madre di Valentina Laudonio; Gianfranco (02/05/2012) padre di Aldo Sablone; Angelino(12/04/2012) padre di Giuseppe Ledda; Adris Battini (05/05/2012) padre di Giordano D’Aurizio; (25/04/2012) padre di Luca Della Giovampaola; Daniela (14/04/2012) sorella di Luigi Diotallevi; Carlo Raffaela Sini (18/04/2012) madre di Giuseppe Ledda; Gina Galeri (09/05/2012) madre diLuciano Cingolani; Deborah Marucci (21/04/2012) cognata di Savino Doronzo Mario Sergio Salvatore (11/05/2012)fratellodi Lidia Grisetti; (24/04/2012) padre di Alessandro Lauri; (07/05/2012) padre di Augusto Tricerri; (13/05/2012) padre di Maurizio Golinelli; Marianna Siciliano (24/04/2012) madre di Salvatore Grillone; Francesca Francioso (24/05/2012)madre di Maria Carmela Madeo; Umberto(25/04/2012) padre di Marco Maggio; Vittoria Ascenzi (07/06/2012) madre di Franco Frusone. 15