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LIVING LIBRARY: REGOLE REDAZIONALI www. federica.unina.it P.O. FESR 2007-2013 Asse V, O.O. 5.1 e-government ed e-inclusion - Progetto: Campus Virtuale INDICE 1. CRITERI TIPOGRAFICI 5 1.1. Un elenco delle parole ricorrenti 5 1.2. Titoli delle schede, nomi dei siti Web, denominazioni istituzionali 7 1.3. Acronimi 8 1.4. Parole straniere 8 1.5. Parole composte e trattini d’unione 9 1.6. Numeri e quantità 9 2. ALTRI CRITERI GENERALI 12 2.1. Usi vari per maiuscole e minuscole 12 2.2. Un elenco dei periodici italiani 15 3. PROMEMORIA ORTOGRAFICO, GRAMMATICALE, STILISTICO 17 3.1. Accenti e apostrofi 17 3.2. Formazione del plurale 19 3.3. Uso delle d eufoniche 19 3.4. Punteggiatura 20 1. CRITERI TIPOGRAFICI 1.1. UN ELENCO DELLE PAROLE RICORRENTI Per molte parole è attestato l’uso di diverse lezioni. Elenchiamo qui di seguito la grafia più diffusa e preferibile di alcuni termini ricorrenti nella Library, invitando ad adoperarla esclusivamente: login (sempre al maschile: il login) la interfaccia (sempre al femminile) lo slide show (al maschile) ma la slide (femminile) metadato, metadati (ma: meta-archivio, perché c'è la stessa vocale) online email ebook database audiolibro plugin clic audiovisivo, audiovideo ecc. Internet (iniziale maiuscola) homepage (iniziale minuscola) newsletter (iniziale minuscola) podcast (iniziale minuscola) feed (iniziale minuscola) parola chiave, parole chiave 5 banca dati, banche dati CD-ROM (tutto maiuscolo e con trattino) DVD, FAQ, RSS, OPAC ecc. (tutto maiuscolo) DOC, PDF, SMS, CD, DVD, TV ecc. (tutto maiuscolo) Web (sempre con iniziale maiuscola: il Web, un sito Web, una risorsa Web ecc.) Creative Commons (iniziali maiuscole) QuickTime open access, open source, open archive, open learning ecc. (tutto minuscolo) full text (senza trattino) no profit (senza trattino) linee guida (senza trattino) onlus (tutto minuscolo e non puntato) wiki (iniziale minuscola) medievale (No: medioevale) peer-review e peer-reviewed pay-per-view (No: log-in, log in; meta-dati, meta dati; on-line, on line; e-mail; e-book; data-base, data base; audio-visivo, audio visivo; Homepage, home-page ecc.) informazioni sempre per esteso, non usare la forma abbreviata info ecc. (No: etc. o eccetera o etcetera), mai preceduto da virgola, mai seguito né preceduto da puntini di sospensione menù (con accento; No: menu) 6 1.2. TITOLI DELLE SCHEDE, NOMI DEI SITI WEB, DENOMINAZIONI ISTITUZIONALI I titoli dei siti, delle sezioni dei siti e la denominazione di qualsiasi azienda, ente o istituzione citati nella scheda si scriveranno sempre con tutte le iniziali maiuscole. Dal momento che i siti stessi sono spesso difformi al proprio interno e raramente esiste una denominazione ufficiale cui attenersi, applicheremo un nostro criterio. Esempi: Archivio Digitale Biblioteca Virtuale Unione Accademica Nazionale Accademia della Crusca Faranno eccezione quei siti dove vi sia un criterio evidente e adoperato con coerenza, ad esempio: “il manifesto” (quotidiano), minimum fax (editore), “la Repubblica” (quotidiano) ecc. (Cfr. anche il paragrafo 2.2 di questa guida). Si invita in ogni caso a porre attenzione a eventuali specificità nei nomi dei siti recensiti, all’uso di maiuscole e minuscole, alla presenza di cifre o simboli grafici ecc., e di essere il più possibile fedeli alla fonte. I nomi dei siti, o di sezioni dei siti, non dovranno essere racchiusi tra virgolette: Sì: Nella sezione Education; No: Nella sezione “Education” Le virgolette andranno altresì usate per racchiudere qualsiasi altra titolistica eventualmente presente: film, libri, periodici, poesie, canzoni, album di canzoni ecc. 7 1.3. ACRONIMI Gli acronimi non dovranno essere usati nei titoli delle schede. In corso testo, fatto salvo il buonsenso di ciascuno e il contesto specifico, varrà la regola generale di citare un’istituzione per esteso nella prima occorrenza (esempio: Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza) ed eventualmente di abbreviarla nelle occorrenze seguenti, qualora risulti opportuno (ANCR; cfr. scheda corrispondente). Gli acronimi – tranne le eccezioni già viste nel paragrafo 1.1 ‒ si scriveranno generalmente con tutte le iniziali maiuscole: FAQ, USA, ANCR, URBS ecc. 1.4. PAROLE STRANIERE Le parole inglesi che rientrano nell’uso comune della lingua italiana andranno scritte sempre al singolare e non al plurale, es.: file, report, ebook, working paper, feature, tool, journal, item, lecture e non files, reports, ebooks ecc.). Fanno eccezione, perché generalmente più usati nella forma plurale: credits, case studies Per i nomi dei siti stranieri, riportare con attenzione le corrette grafie comprensive di accenti gravi o acuti e di segni diacritici. Eventuali parole in alfabeto altro da quello latino (per esempio cirillico, greco, cinese ecc.) dovranno essere correttamente traslitterate in alfabeto latino in base alle tabelle ufficiali reperibili anche in Internet. 8 1.5. PAROLE COMPOSTE E TRATTINI D’UNIONE Per unire due parole o una parola e un prefisso, rari sono ormai i casi che prevedono l’uso del trattino: minigonna, nordamericano, Nordest, vicepresidente ecc. Si ricorda comunque che i prefissi anti, auto, extra, filo, iper, neo, pseudo, post, retro, pre ecc. devono essere uniti alla parola cui si riferiscono: anticomunista, filoamericano, iperrealismo, neofascista, pseudointellettuale, postcomunista, presocratico ecc. Il prefisso ex non va mai unito al sostantivo cui si riferisce, né con il trattino né senza: ex moglie, ex comandante. In caso di dubbio, fare anche riferimento alla pagina che l’Accademia della Crusca dedica all’argomento: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=8213&ctg_id=93. 1.6. NUMERI E QUANTITÀ I numeri da 10 in poi si scriveranno generalmente in cifre arabe: Sì: Sono presenti circa 1500 interviste, No: Sono presenti circa millecinquecento interviste Sì: è costituita da 16 biblioteche; No: è costituita da sedici biblioteche I numeri da 0 a 9 andranno generalmente scritti a lettere, tranne il caso in cui vi sia un elenco di dati: Sì: Il sito è diviso in due sezioni; No: il sito è diviso in 2 sezioni 9 Sì: Sono schedate 250 fotografie, 50 stampe e 6 riviste; No: Sono schedate 250 fotografie, 50 stampe e sei riviste I numeri arabi andranno scritti senza puntino se inferiori alle quattro cifre, col puntino se superiori: 1000, 10.000. Altri casi: Sì: 100.000; No: 100mila Sì: 3 milioni; No: 3.000.000 Sì: 3 miliardi; No: 3.000.000.000 Date: Le date dovranno essere indicate con il giorno in cifra e il mese scritto in lettere. Anche l’anno è preferibile scriverlo per esteso. Quindi: 25 novembre 1967 e non 25/11/’67. Nelle date del tipo la guerra del 1914-18, il numero dopo il trattino non andrà mai apostrofato, anche nel caso in cui lo sia quello prima del trattino. Quindi, Sì: la guerra del ’14-18, No: del ’14-’18. Qualora si vengano a trovare accanto due apostrofi, si opterà per la riduzione a uno solo, quindi non dell’’88, ma dell’88. Opteremo per la forma in lettere ‒ con iniziale maiuscola ‒ anziché in cifre, per l’indicazione di epoche, decenni e secoli: Sì: il Cinquecento; No: il cinquecento, il’500 Sì: gli anni Settanta; No: gli anni settanta, gli anni ’70 Sì: il Ventesimo secolo; No: il ventesimo secolo, il XX secolo 10 Cifre romane: Si scriveranno in cifre romane maiuscole i numeri che fanno parte di un nome proprio o del nome di un regnante o di un papa. I numeri romani non vogliono mai l’esponente. Esempi: Sì: papa Giovanni Paolo II; No: papa Giovanni Paolo II°, 2°, secondo Percentuali: Si userà sempre il simbolo e non la forma estesa. Sì: %; No: per cento o percento Unità di misura: Generalmente si userà la formula estesa anziché quella abbreviata: Sì: 20 chilometri, 250 metri quadri, 13 litri ecc. No: 20 km ecc. Simboli monetari: Davanti a cifra, si userà il simbolo € per l'euro, $ per i dollari ecc. anziché la forma in lettere. 11 2. ALTRI CRITERI GENERALI 2.1. USI VARI PER MAIUSCOLE E MINUSCOLE Iniziale minuscola: Con i nomi di popoli. Si scriverà: gli italiani, gli inglesi, i francesi Si userà tuttavia il maiuscolo per i nomi dei popoli antichi e delle tribù: i Maya, i Persiani, i Romani, i Greci Con i nomi che indicano cariche, titoli nobiliari, ecclesiastici, accademici: presidente, re, conte, ministro, papa, vescovo, professore a meno che non si trovino in un contesto marcatamente ufficiale o la carica non sia parte integrante dell’appellativo (es.: Re Sole) Con i titoli ecclesiastici che precedono il nome proprio: don, suor, madre, padre, monsignor Con i gradi e i corpi militari: generale, reggimento, armata Con san, santo, santa quando indicano la persona: il patrono d’Italia è san Francesco. Con i nomi che indicano strumenti, oggetti, personalità del culto: messa, comunione, santo padre 12 Con i termini relativi alla toponomastica: via, vicolo, corso, largo, piazza si scriverà tuttavia, come nella lingua originale: Rue, Avenue, Quai, Street, Place, Square Con i nomi di accordi, leghe, battaglie, paci, trattati, premi: il concordato di Worms, la pace di Vienna, il premio Strega Si usa generalmente l’iniziale minuscola con termini quali: monarchia, repubblica, governo, prefettura, ministero la cui specificazione avrà però l’iniziale della prima parola maiuscola: ministero della Difesa, della Salute, dei Beni culturali, della Pubblica istruzione Avrà iniziale minuscola università in senso generale: partecipano numerose università L'iniziale sarà maiuscola quando il termine è parte integrante di una denominazione: promosso dall'Università di Siena Avranno iniziale minuscola le denominazioni di docenze, materie ecc.: è ordinario di filosofia L'iniziale sarà maiuscola quando la materia identifica la facoltà o il corso di studi: la facoltà di Lettere e Filosofia Iniziale maiuscola: 13 Con i nomi che indicano epoche, eventi storici di rilievo, documenti ufficiali. In caso di locuzioni composte da sostantivi e aggettivi sarà maiuscola solo l’iniziale della prima parola: il Trecento, il Rinascimento, il Risorgimento, il Terziario, il Paleolitico, il Medioevo; la Rivoluzione francese, la Rivoluzione americana, la Rivoluzione industriale, la Rivoluzione d’ottobre; la Prima guerra mondiale, la Seconda guerra d’indipendenza, la Guerra dei trent’anni (ma la Grande Guerra); la Bolla d’oro, la Carta del lavoro, la Magna Charta Con gli appellativi e i soprannomi: Lorenzo il Magnifico, Riccardo Cuor di leone, Re Sole Con i punti cardinali, nei casi in cui indichino una regione e non una direzione: Il Nord dell’India, ma: a nord dell’India L’America del Sud, ma: ci dirigiamo a sud I Paesi dell’Est, ma: a est di Roma La cultura d’Oriente, ma: infine volgemmo a oriente Con i nomi geografici costituiti da due sostantivi o da un sostantivo e un aggettivo in funzione di nomi propri: la Terra del Fuoco, l’Oceano Pacifico, l’Australia Occidentale, il Fiume Giallo, il Monte Bianco, il Lago Maggiore, l’America Latina Con gli aggettivi sostantivati che indicano una zona: il Mantovano, il Varesotto, il Bergamasco ma anche, con accezione storiografica: 14 il Nuovo Mondo Con San, Santo, Santa quando fanno parte del nome proprio di una chiesa, di una località, di una via: Nella chiesa di Santa Chiara; Le torri di San Gimignano Con le parole Madame, Monsieur, Lord, Lady, Sir Per evitare qualsiasi ambiguità di significato, con le parole Stato, Paese (nazione), Camera (dei deputati), Corte (d’appello), e per assimilazione logica con Camera si userà l’iniziale maiuscola anche per Senato e Parlamento; Chiesa (quando s’intende l’istituzione, non quando s’intende l’edificio); Terra (quando si indica il pianeta), Luna e Sole in un contesto astronomico, come nomi propri di corpi celesti La Costituzione (italiana, francese ecc.) vuole l'iniziale maiuscola; le costituzioni in generale, l'iniziale minuscola. 2.2. UN ELENCO DEI PERIODICI ITALIANI Ricordiamo qui la grafia corretta del nome di alcuni quotidiani e riviste a tiratura nazionale (da scrivere tra virgolette): “il Giornale” e non “Il Giornale” “il manifesto” e non “Il manifesto” “l’Unità” e non “L’Unità” “la Repubblica” e non “La Repubblica” “la Voce” e non “La Voce” 15 “Corriere della Sera” e non “Il Corriere della Sera” né “il Corriere della Sera” “Il Giorno” “Il Messaggero” “Il Sole – 24 Ore” “La Stampa” “La Nazione” “Il Secolo XIX” “Il Mattino” “Panorama” “L’espresso” “L’Europeo” 16 3. PROMEMORIA ORTOGRAFICO, GRAMMATICALE, STILISTICO 3.1. ACCENTI E APOSTROFI Le vocali a, i, o, u accentate in fine di parola prendono sempre e solo l’accento grave (canterà, così, perciò, gioventù). La vocale e, al contrario, se in fine di parola richiede quasi sempre l’accento acuto (perché, poiché, né, poté, affinché, trentatré) a eccezione di alcuni casi: è, cioè, caffè, tè, ahimè, lacchè, piè, diè. Gravi saranno anche gli accenti di parole derivanti dal francese (gilè, canapè, lacchè, bignè) e di nomi come Mosè, Giosuè, Noè. Le parole spagnole hanno solo accenti acuti. Si scrive con l’accento egli dà. Si scrivono senza accento egli fa; poco fa; io do. L’uso dell’apostrofo è errato nel troncamento (qual è, nessun uomo, qualcun altro). Si scrivono con l’apostrofo gli imperativi da’ (dal verbo dare); fa’ (dal verbo fare); va’ (ma: egli va, all’indicativo presente); sta’ (ma: egli sta all’indicativo presente); di’ (dal verbo dire). Si scrive anche con l’apostrofo po’ (da poco). Si scrivono senza apostrofo fra (frate); qual (qual è); tal (tal individuo). 17 Non utilizzare mai l’apostrofo al posto dell’accento, tranne che per le lettere maiuscole qualora non sia possibile usare la corrispondente lettera accentata. Nei casi in cui i titoli di romanzi, opere d’arte ecc. o i nomi di quotidiani e riviste siano preceduti da preposizioni articolate è preferibile eliminare l’articolo del titolo piuttosto che quello della preposizione: Sì: Nei “Promessi sposi”; No: Ne “I promessi sposi” Sì: Sulla “Repubblica”; No: Su “la Repubblica” In ogni caso, meglio sempre optare per la preposizione semplice anziché per il troncamento di quella articolata: Sì: La recensione di “La vita è bella”; No: La recensione de “La vita è bella” A proposito dell'uso dell'apostrofo davanti alle parole che iniziano con h, ci regoleremo in base a quanto segue: “Le parole che iniziano con h, poiché in italiano questa consonante non è quasi mai pronunciata, sono trattate come quelle che iniziano con vocale e prendono pertanto l’articolo l’: l’habitat, l’hamburger, l’handicap. Nelle poche parole straniere pronunciate con h aspirata si può trovare la forma lo: lo hardware, lo hobby; tuttavia anche in questi casi si sta generalizzando l’uso della forma l’: l’hardware, l’hobby. Attenzione alla parola humour, che prevede una pronuncia con h aspirata: è richiesto l’articolo lo”. (Pietro Trifone e Massimo Palermo, Grammatica italiana di base, Zanichelli, Bologna 2000) 18 3.2. FORMAZIONE DEL PLURALE Le parole terminanti in io al plurale vogliono una sola i (es.: oli vari). La i raddoppia solo nel caso in cui sulla i del dittongo finale io cada l’accento tonico (es.: rullìo, plur.: rullii; formicolìo, pl.: formicolii). I nomi e gli aggettivi terminanti in cia e gia con la i muta hanno il plurale in ce e ge se la c e la g sono precedute da consonante (province, cosce, strisce, guance, denunce, angosce, pellicce). Hanno invece il plurale in cie e gie se sono precedute da una vocale (valigie, ciliegie, camicie, grigie). I nomi composti di un nome e di un aggettivo vogliono i plurali di tutte e due le parole (acqueforti, altiforni, casseforti, altipiani). 3.3. USO DELLE D EUFONICHE L’uso della d eufonica con le congiunzioni (ed, ad, od) dovrà essere evitato quando segue parola iniziante con vocale diversa dalla congiunzione. Quando le vocali coincidono sarà invece preferibile mantenerla. Esempi: Sì: bello e amabile; No: bello ed amabile Sì: vado a Empoli; No: vado ad Empoli Ma: Sì: ed ecco; No: e ecco Sì: vado ad Amsterdam; No: vado a Amsterdam La d eufonica rimane in alcune espressioni particolari consolidate dall’uso, come: ad esempio 19 ad ogni modo fino ad ora 3.4. PUNTEGGIATURA Attenzione a non lasciare spazi prima della punteggiatura, né dopo l’apertura o prima della chiusura di parentesi o virgolette. Dopo la punteggiatura, ci vuole sempre uno spazio. Lo spazio deve sempre essere uno soltanto (attenzione a spazi doppi, tripli, quadrupli...). La virgola non va usata: - in un elenco, tra la penultima parola e la congiunzione e, ad esempio: Sì: Il sito comprende dieci sezioni, una parte in inglese e un motore di ricerca. No: Il sito comprende dieci sezioni, una parte in inglese, e un motore di ricerca - dopo il soggetto, a meno che non ci sia un inciso, ad esempio: Sì: Il sito Internet della più grande biblioteca italiana è strutturato in due diverse parti; No: Il sito Internet della più grande biblioteca italiana, è strutturato in due diverse parti Sì: Questo sito, ricco di contenuti, è strutturato in due diverse parti; No: Questo sito, ricco di contenuti è strutturato in due diverse parti Distinguere sempre il trattino congiuntivo (senza spazi prima e dopo) dal trattino disgiuntivo, da utilizzare per gli incisi (spaziato prima e dopo) e le elencazioni. Puntini di sospensione: 20 Devono sempre essere tre (non due, né quattro, né altrimenti). Vanno staccati dalla parola che precedono e uniti a quella che seguono: ... non saprei; non saprei... . È consigliabile usarli con parsimonia. 21