pof 2014-2015 - Scuola materna Maria Immacolata

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pof 2014-2015 - Scuola materna Maria Immacolata
 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
STORIA DELLA SCUOLA E SUA UBICAZIONE
La scuola dell’infanzia “Maria Immacolata” nasce nel
1956 grazie alla tenacia e alla generosità di Mons. Luigi
Fusaroli, fondatore e gestore per tanti anni della scuola.
E’ una scuola paritaria in applicazione della lex.62 del
10/03/2000.
Dall’anno scolastico 2001/2002 la scuola materna da via
V. Bottego n. 100 si trasferisce in via Cardinal Massaia n.
66, in una struttura molto più ampia e funzionale
capace di accogliere un numero maggiore di bambini.
Ora, nel vecchio edificio ristrutturato, la scuola
dell’infanzia offre il servizio di accoglienza di bambini
24-36 mesi: la sezione primavera (sezione margherite).
L’attuale gestore è Don Marcello Palazzi, parroco della comunità parrocchiale “Maria Immacolata”
di Case Finali dal 2001.
La scuola è suddivisa in tre sezioni omogenee per età:
-sezione delle primule (primo anno di scuola dell’infanzia)
-sezione dei tulipani (secondo anno di scuola dell’infanzia)
-sezione dei girasoli (terzo anno di scuola dell’ infanzia)
oltre alla sezione primavera (24-36 mesi d’età), chiamata appunto sezione delle margherite.
Per l’anno scolastico 2014-2015
il personale docente della scuola è così organizzato:
-Sezione margherite: Chiara Campana e Valentina Vitali
-Sezione primule: Francesca Mancini e Angela Arcuri
-Sezione tulipani: Sara Decalli, Selene Fiorillo, Jennifer Bolognesi
-Sezione girasoli: Valentina Aliberti e Michela Mordenti
-Coordinatrice: Decalli Sara
il personale non docente della scuola è così organizzato:
-Segretario: Renato Caprili
-Cucina: Franca Bragagni, Carla Guerra
-Personale addetto alle pulizie: Sara Tamagnini, Francesca Pinto, Carmela Campo
Dall’anno scolastico 2012/2013, la scuola è associata a CoMete, associazione di scuole dell’infanzia
cattoliche ubicata in Forlì. L’associazione fornisce opera di consulenza e supervisione amministrativa,
pedagogica e psicologica: al suo interno infatti è presente la figura della psicologa e della
coordinatrice pedagogica, che mensilmente visitano le scuole e supervisione la progettazione e
l’approccio pedagogico-didattico dell’equipe insegnante. Annualmente organizzano momenti di
formazione iniziale e durante l’anno scolastico, in rete con le altre scuole associate.
LA STRUTTURA DELLA NOSTRA SCUOLA
P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata La scuola è ubicata in via Cardinal Massaia 66.
Oltre alle aule (una per ogni sezione)ed ai bagni (uno per la sezione delle primule ed uno in
comune per la sezione dei tulipani e dei girasoli) sono presenti spazi polivalenti:
- un grande salone utilizzato per il pranzo e per le attività pomeridiane
- una sala adibita a biblioteca della scuola ed utilizzata anche per i laboratori di intersezione
o per attività in piccolo gruppo
- una terrazza per le attività all’esterno
- due giardini
L’UTENZA DELLA NOSTRA SCUOLA
La nostra scuola si colloca all’interno della parrocchia di Case Finali: gran parte dell’utenza è proprio quella delle famiglie della parrocchia e dintorni. Data la capacità di accoglienza della scuola (90 bambini suddivisi nelle tre sezioni) e il desiderio di essere una scuola aperta a tutti: “la scuola è aperta a tutti: tanti bambini o ragazzi provenienti da culture e religioni diverse hanno libero accesso nelle nostre scuole. Non c’è per loro nessuna preclusione” (La scuola cattolica – Settembre 2014 – D. Rigattieri) P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata LA NOSTRA ISPIRAZIONE PEDAGOGICA
GIANFRANCO ZAVALLONI E LA PEDAGOGIA DELLA LUMACA
La pedagogia della lumaca e I diritti naturali di bambini e delle bambine sono grandi principi ispiratori della nostra impostazione pedagogica quotidiana. La pedagogia della lumaca esprimere nel “perdere tempo per crescere” la necessità di una ritmo lento a scuola: “perdere tempo è guadagnare tempo “diceva Rousseau. La lentezza, intesa come tempo a misura di bambino, non un percorso dritto, netto, già precostituito, ma un percorso che si co‐costruisce con il bambino, dando possibilità a tutti di conoscere, capire, ma anche approfondire, deviare, sbagliare, andare a fondo, interrogarsi su significati ed inventandone di nuovi. I diritti naturali invece richiamano l’importanza nella scuola moderna di lasciare spazio ai sensi, agli odori, all’uso delle mani, all’ozio, alla natura. In questa direzione si iscrive anche il nostro progetto dell’orto botanico‐didattico. In questa prospettiva pedagogica l’errore è un fondamentale strumento di crescita: L’errore è uno strumento didattico fondamentale. Ma l’aspetto che più mi interessa è l’errore come risposta creativa, come nuova opportunità che la mente e la mano dell’uomo utilizzano per dare nuove risposte, per creare nuove soluzioni. (Errare, voce eretica del verbo creare – 2012 – G. Zavalloni). Il percorso educativo‐didattico non è quindi per noi una strada univoca che porta ad un bersaglio da colpire, ma un pensiero ed un percorso costruito insieme ai bambini, modulato a seconda delle loro domande, bisogni, necessità ed errori. In fondo anche il pensiero scientifico trova le basi in una modalità procedurale di “prove ed errori”, ipotesi da verificare, tesi da confutare. ALBERTO MANZI E L’EDUCAZIONE AL PENSIERO CRITICO
Alberto Manzi, IL MAESTRO per eccellenza, è ispirazione del nostro operato come insegnanti all’interno del mondo della scuola. Egli infatti concepiva l’insegnamento come più di una semplice professione, ma come un accompagnamento ed una condivisione del percorso scolastico vissuto per ed insieme agli alunni. P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata Alberto Manzi inoltre rivendica un grande ruolo all’educazione al senso critico, fin dai primi anni di vita: una scuola che attraverso il fare educhi a pensare, un fare non fine a se stesso, ma l’attività mediata dall’adulto, costruita, commentata, rielaborata attraverso il linguaggio che struttura il pensiero. “Se la scuola è una scuola del fare, del costruire il proprio sapere attraverso le esperienze, lo studiare diventa gioia di scoperta (…). E’ importante dunque che il bambino faccia, costruisca, smonti…ma è altresi importante parlare con il bambino, far parlare il bambino. Per spiegarci quel che sta facendo, il bambino è costretto a chiarire a se stesso e le azioni e il perché delle azioni, il che significa confrontare esperienze passate, metterle in relazione con le nuove, riesaminare tutto quel che si sapeva o si credeva di sapere su un certo argomento per costruire un nuovo concetto.” (“Educare a pensare”, 1989, A. Manzi) LORIS MALAGUZZI E IL BAMBINO PROTAGONISTA
Loris Malaguzzi crede fermamente che ciò che i bambini apprendono non discende automaticamente da un rapporto lineare di causa‐effetto tra processi di insegnamento e risultati, ma è in gran parte opera degli stessi bambini, delle loro attività e dell'impiego delle risorse di cui sono dotati. I bambini svolgono sempre un ruolo attivo nella costruzione e nell'acquisizione del sapere e del capire. L’insegnante è quindi chiamata ad essere un regista del processo educativo, offrendo situazioni, setting e strumenti utiliad innescare processi di apprendimento. Malaguzzi inoltre sottolinea l’importanza del processo e non del prodotto finale e di strumenti come l’osservazione e la documentazione (individuale e collettiva) dei processi vissuti. P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata LA PEDAGOGIA CRISTIANA
Non ultima la pedagogia di stampo cristiano, che ritrova le sue fondamenta nella figura di Gesù Cristo, primo maestro di vita, e poi in figure carismatiche che hanno dedicato la loro vita alla cura e all’educazione degli altri (Don Milani, Baden Powell, Madre Teresa di Calcutta,..) sono l’ispirazione alla nostra impostazione valoriale della scuola: la cura dell’altro come gesto basilare della relazione e del benessere, il volto dell’Altro come il volto di Gesù Cristo che si rivolge a noi, la vita di comunità come campo di crescita. Il motto della nostra scuola è: “Non si possono fare grandi cose, solo piccole cose con grande amore” (Madre Teresa di Calcutta) P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata LE FINALITA’ EDUCATIVE
Così come indicato dalle Indicazioni Nazionali per il curriculo le principali finalità della nostra scuola dell’infanzia sono: -
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Consolidare l’identità del bambino, significa vivere serenamente ed in maniera armonica tutte le dimensioni del proprio io, vivere una situazione di benessere psico‐fisico affinchè ci si possa sentire sicuri nello sperimentare la propria personalità, scoprirsi attraverso la relazione con l’altro e sentirrsi parte di un gruppo. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e negli altri; aver piacere e riuscire a far da soli, attuando strategie, provando, sbagliando e riprovando fino a trovare il proprio modo, aver cura del proprio corpo, rispettarsi, esprimere le proprie emozioni e le proprie opinioni in un clima di rispetto reciproco. Acquisire competenze significa sviluppare l’intelligenza della molteplicità delle proprie dimensioni, attraverso il gioco, la relazione, nuove esperienze. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’io e l’altro da sé, vivere una dimensione sociale nella quale ci si sente appartenenti, condividere e rispettare regole di vita comune, dialogare, vivere il conflitto sperimentando diverse forme di risoluzione, vivere nella reciprocità. I principali attori coinvolti nella scuola dell’infanzia sono quindi: - il bambino, come soggetto unico ed irripetibile, competente, portatore di desideri, intenti, specificità. La nostra scuola vuole offrire tante e diversificate possibilità di crescita per offrire a ciascun bambino la possibilità di esprimere le proprie potenzialità. - i genitori e le famiglie, prima contesto di crescita e di educazione del bambino. Ogni famiglia è portatrice di una differente storia di vita. Noi cerchiamo di creare le condizioni affinchè ogni famiglia si senta accolta nella comunità scolastica e affinchè si instauri una relazione di scambio, fiducia reciproca e cooperazione nel percorso di crescita del figlio. - le insegnanti, motivate, accoglienti, competenti, il cui stile educativo si ispira a criteri di ascolto, interazione partecipata, mediazione comunicativa, unito ad una costante osservazione del bambino sono i pilastri del nostro essere insegnanti‐educatrici. Nella progettualità si esplicano le finalità educative nel vivere quotidiano. La collegialità e la formazione costante iniziale ed in itinere delineano invece gli strumenti di supporto, confronto e crescita professionale. La nostra scuola viene intesa e vissuta come “comunità educante” dove a fianco dei tre soggetti principali ci sono il gestore Don Marcello, il personale non‐docente della scuola, i volontari e la parrocchia stessa. “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” (proverbio africano) Queste finalità sono perseguite attraverso la cura e l’organizzazione condivisa anche nell’equipe docente dell’ambiente scolastico, spazi educativi, tempi della giornata scolastica e delle metodologie di lavoro scelte dalle insegnanti in team. P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata LA METODOLOGIA EDUCATIVO-DIDATTICA
La metodologia si fonda sull’esperienza non insegnata ma vissuta, nel quale il bambino è il protagonista e la maestra è il regista. La metodologia scelta delle insegnanti ha alcuni elementi fondanti: - il personaggio mediatore, verrà utilizzato sia per introdurre le attività di programmazione giornaliera (e anche di coltivarne la motivazione) sia quando si presenta la necessità di una mediazione nel rapporto fra adulti e bambini o fra pari, sia come guida e compagno nelle routines quotidiane. - la scelta di una tematica comune come linea‐guida di tutte le sezioni della scuola, esplicitata nella progettazione curriculare (Allegato 1) - l’intersezione, durante alcune routines e in progetti speciali (per l’anno scolastico 2014‐
2015: Il laboratorio della terra – allegato2‐ e il laboratorio gioca yoga –allegato 3‐)come esperienza di tutoraggio e di scaffolding nell’apprendimento - la manipolazione, l’azione e la sperimentazione di materiale reale…in un’unica parola l’esperienza che motiva e sostiene l’apprendimento - il ruolo dell’insegnante che si fa mediatore delle conoscenze (nel nostro caso scientifiche): non ne propone di pre‐costituite, ma stimola le domande e nuove rappresentazioni degli eventi - l’osservazione attenta e precisa del bambino, nei suoi aspetti di sviluppo sociale, emotivo, relazionale, cognitivo - la progettazione lungo tutto il corso dell’anno, in team, tesa ad affrontare i bisogni e le necessità del gruppo sezione, nella esplicitazione degli obiettivi funzionali al gruppo, secondo le Indicazioni Nazionali del curriculum - la documentazione individuale (per ogni singolo bambino) e di gruppo (nelle bacheche di sezione e nel sito) come strumento di rielaborazione delle esperienze vissute, rende visibile le competenze raggiunte, è un ponte di comunicazione fra la scuola e la famiglia. Viene consegnata in itinere alle famiglie affinchè sia uno strumento “vivo” di mediazione - la verifica e la valutazione si basa sull’osservazione e su attività mirate di verifica delle competenze - la comunicazione con le famiglie, attraverso diversi strumenti, colloqui individuali, riunioni di sezione, bacheche, sito, oltre che alla più importante accoglienza e scambio quotidiano con le famiglie. - la collegialità: le insegnanti progettano e realizzano le scelte educativo‐pedagogiche sempre in team, nella convinzione che la scuola sia una comunità educante e che la coerenza educativa sia una buona base per la crescita sicura - la supervisione dell’operato delle insegnanti e delle scelte della scuola da parte della psicologa e della pedagogista dell’associazione CoMete alla quale la scuola è associata, oltre che quella della neuropsichiatra C. Hamon. P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata -
nel corso dell’anno posso essere attività progetti con esperti esterni in supporto alla programmazione delle insegnanti ed in riferimento ai bisogni specifici della sezione GLI SPAZI E I TEMPI DELLA SCUOLA
LA NOSTRA GIORNATA SCOLASTICA
Le scansioni dei tempi assumono un’esplicita valenza pedagogica in ragione delle esigenze di relazione e di apprendimento del bambino ponendo un corretto equilibrio con le regole che disciplinano i periodi di apertura del servizio. Una corretta scansione dei tempi consente ai bambini di acquisire e di far proprie alcune regole fondamentali del vivere in comunità. Le routine scandiscono il tempo di vita di sezione con regolarità e prevedibilità. Per routine s’intendono eventi stabili e ricorrenti che, rispetto al continuo fluire degli eventi, restituiscono al bambino stabilità e continuità. Dal punto di vista cognitivo consentono l’organizzazione della memoria e della capacità di rappresentazione. La nostra giornata è così scandita: 8.00‐9.00: Buongiorno! (Per le famiglie con necessità lavorative, i bambini possono essere accolti dalle 7.30 alle 8.00) E’ il momento dell’accoglienza dei bambini, dove si presta attenzione a salutare per nome il bambino e chi lo accompagna. L’entrata, così come l’uscita, rappresentano momenti densi di significato di ritualità e di transizione. Parlare della routine d’entrata e di uscita significa parlare dei contenuti relativi al lasciare‐
lasciarsi e, ritrovare‐ritrovarsi. Lo spazio prescelto è pensato per essere accogliente e stabile, che conservi tracce, che ha memoria di quanto avviene al suo interno. Giochi rituali e la presenza di un educatore stabile aiutano il bambino ad affrontare la separazione. Ogni educatrice ha con i singoli bambini rituali di ingresso che aiuteranno a salutare serenamente il genitore. Durante l’accoglienza i bambini si organizzano attraverso il gioco libero in sezione nei centri d’interesse predisposti dalle insegnanti. Dalle 7.30 alle 8.00 i bambini vengono accolti (salvo nel primo mese di inserimento) nella sezione delle primule. Dalle 8.00 un’insegnante della sezione delle primule accoglie i bambini nella sezione di riferimento, mentre dalle 8.00 alle 8.30 i bambini della sezione dei tulipani e dei girasoli sono accolti nella sezione dei tulipani e dalle 8.30 ogni bambino viene accolto nella sua sezione di riferimento da una delle sue insegnanti di sezione. 9.00‐9.15: Ogni cosa al suo posto! Riordino dei giochi e dei libri utilizzati nel momento dell’accoglienza: i bambini vengono aiutati e stimolati dalle educatrici perchè il riordino sia un momento significativo e positivo allo stesso tempo, un momento in cui sperimentare la collaborazione, il piacere di vivere in un ambiente curato e ordinato, anche mettendo in atto importanti competenze cognitive quali la classificazione. P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata 9.15‐10.00: Preghiera e circle‐time! In sezione ci si dispone in cerchio per la preghiera a Gesù, per il gioco delle presenze e per un momento di canti e giochi. I bambini sono protagonisti di questo momento: vengono chiamati per nome ed invitati ad attaccare la loro foto nel cartellone, che sta ad indicare il proprio esserci a scuola. Anche nei canti e nei giochi in gruppo i bambini sono coinvolti in prima persona proponendo le canzoni preferite, giocando con gli amici. Il circle‐time è un momento importante di condivisione delle proprie esperienze attraverso la verbalizzazione, e in forma di turnazione il bambino vive il protagonismo del racconto ma anche l’ascolto dell’altro. Ogni sezione organizza e gestisce questo momento in modalità diverse in base all’età e alle caratteristiche del gruppo‐sezione decidendo quali incarichi assegnare ai bambini (come forma di responsabilizzazione nel gruppo), quando e come vivere la routine del bagno. Quest’ultima è un momento molto importante perchè valorizza l’autonomia e il senso di cura verso il proprio corpo. Segue la merenda, a base di frutta di stagione (la scuola segue il menù proposto dalla dietista dell’USL di Cesena per le scuole dell’infanzia e nidi) 10.00‐ 11.20 (per la sezione delle primule) – 10.00‐11.40 (per la sezione dei tulipani e dei girasoli) Centri di interesse e la proposta delle insegnanti: In questo momento della giornata i bambini si dividono in piccoli gruppi nei diversi centri di interesse (spazi di gioco e di attività pensate dalle insegnanti autoregolate dai bambini nei quali è possibile sperimentare e potenziare alcune competenze specifiche). Un piccolo gruppo di bambini sarà spronato a partecipare alla proposta dell’insegnante: di volta in volta, attività specifiche finalizzate ad un obiettivo di apprendimento, collegate fra loro nel tempo ed in tema alla progettazione curriculare. Grande importanza ritrovano le esperienze vissute, attraverso il corpo e la sperimentazione diretta, attraverso gli oggetti fino ad arrivare ad attività di astrazione dopo l’interiorizzazione delle esperienze vissute. Per l’educazione al gesto grafico le insegnanti utilizzano il “metodo Venturelli”. 11.20‐12.00 (per la sezione delle primule) 11.40‐12.40 (per la sezione dei tulipani e dei girasoli) Tutti a tavola! Il momento del pranzo è preceduto in tutte le sezioni dalla routine del bagno. Segue il pranzo, un momento davvero importante per i bambini: è sia un momento di educazione alimentare (trovare il coraggio di assaggiar, sapersi dosare nei consumi,…) sia di socializzazione con le maestre e fra pari. La sezione dei tulipani e dei girasoli pranzano insieme, cercando di favorire anche rapporti di tutoraggio e di nuove amicizie. 12.00‐12.40 (per la sezione delle primule): i giochi prima del riposo P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata I bambini vivono un momento di gioco prima del rilassamento, lettura di storie, canti. Poi si preparano al rilassamento con la routine del bagno 12.40‐15.00 (per la sezione delle primule e dei tulipani)Il rilassamento Dopo essere andati in bagni, i bambini si stendono nei lettini e guidati dalle insegnanti, attraverso la lettura di storie, l’ascolto di musica rilassante e fiabe sonore, giochi di visualizzazione guidata, nel rilassamento psico‐fisico, e per chi ne sente la necessità, nel sonno. I bambini di queste due sezioni che decidono di non vivere il momento del rilassamento a scuola usufruiranno dell’uscita intermedia (dalle 12.45 alle 14.00). 12.40 – 14.00 sezione dei Girasoli (5 anni): I giochi del dopo pranzo I bambini della sezione dei girasoli, insieme ai bambini delle sezioni dei tulipani e delle primule che non si fermano a scuola per il rilassamento, giocano in giardino o in sezione con giochi semi –strutturati predisposti dalle insegnanti. 14.00‐15.00: attività da grandi!! (per la sezione dei girasoli) I bambini svolgono attività predisposte dalle insegnanti e finalizzate ad obiettivi specifici. 15.00‐15.30: routine dell’igiene e della merenda Dopo la routine dell’igiene dove i bambini a piccoli gruppi si recano in bagno, i bambini della sezione dei girasoli fanno merenda nei locali della sezione delle primule, mentre i bambini della sezione delle primule e dei tulipani scendono insieme nella locanda dei fiori e fanno merenda. 15.30‐16.00: Ciao, a domani!! Altro momento della ritualità quotidiana molto significativo: il bimbo saluta gli amici e le educatrici con un “ci vediamo domani!”. Dalle mani dell’insegnante il bambino, carico di tutte le esperienze fatte nella mattinata, torna dal genitore, che è invitato ad osservare assieme al figlio le tracce di quanto fatto in giornata presenti nei corridoi e nel squadernino di sezione. Questo è un momento emotivamente molto importante anche per il genitore ed educatrice, la quale condivide con il genitore come il bambino ha vissuto il suo stare a scuola quel giorno. P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata IL CALENDARIO SCOLASTICO 2014-2015
La scuola segue le vacanze del calendario scolastico regionale. La scuola inizia l’8 Settembre 2014 (per la sezione delle primule secondo il calendario dell’inserimento). Le vacanze scolastiche:  Immacolata Concezione Lunedì 8 Dicembre  Vacanze natalizie da Mercoledì 24 Dic. 2014 a Martedì 6 Gen. 2015  Vacanze pasquali da Giovedì 2 Aprile a Martedì 7 Aprile  Festa del Lavoro Venerdì 1 Maggio Sospensione delle attività Lunedì 1 Giugno  Festa della Repubblica Italiana Martedì 2 Giugno  Festa del Patrono (San Giovanni) Mercoledì 24 Giugno IL NOSTRO CALENDARIO RELIGIOSO
Come scuola cattolica, il nostro stare a scuola è scandito, non solo nelle routine, ma anche nelle festività da momenti a tema religioso condivisi con gli amici delle altre sezioni. Preghiera di inizio anno (Don Marcello passa per le sezioni)
Preghiera per la Festa della Fiorita (Don Marcello “presenta” il luogo sacro della chiesa ai bimbi della scuola divisi in due gruppi) “Festa‐ Incontro” delle famiglie della scuola materna Preghiera ai Santi (tutti i bimbi insieme in chiesa)
Lanternata di San Martino organizzata dai rappresentanti e genitori della scuola e della parrocchia Preghiera dell’Immacolata Concezione Visita ai nostri nonni della casa protetta per auguri di Natale
Rappresentazione di Natale in chiesa Grande tombola di beneficenza scuola‐famiglia organizzata dai rappresentanti della scuola per Mahawa Anniversario Don Gino Fusaroli (fondatore della scuola)
Festa di Carnevale (festa in teatro e sfilata per le vie del quartiere fino dai nonni della casa protetta) P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata Mercoledì 24 Settembre ore 10,15
Mercoledì 8 Ottobre ore 10.15
Domenica 26 Ottobre ore 11.30
Venerdì 31 Ottobre ore 10,15
Domenica 9 Novembre ore 17.30
Venerdì 5 Dicembre ore 10.15
Mercoledì 17 e Giovedì 18 Dicembre ore 10.00
Sabato 20 Dicembre ore 20,00
Domenica 25 Gennaio ore 16.00
Venerdì 6 Febbraio ore 10.15
Lunedì 16 Febbraio Martedì 17 febbraio ore 10,00
Festa del Fuoco di S.Giuseppe organizzata dai genitori della scuola e della parrocchia Mercoledì 18 Marzo Preghiera per la Festa del papà Mercoledì 18 Marzo Pellegrinaggio settimana santa ore 10.15
Mercoledì1 Aprile ore 10.15
Preghiera per la Festa della mamma Messa di fine anno scolastico
ore 20,30
Settimana di mare Ultimo giorno di scuola Preghiera di fine anno scolastico P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata Venerdì 8 Maggio ore 10,15
Sabato 24 Maggio ore 18,30
dal 25 al 29 Maggio Martedì 30 Giugno ore 10,15
LA COLLEGIALITÀ
A seguito dell’emanazione del DPR 275/99 (Autonomia delle Istituzioni Scolastiche) è richiesto il rafforzamento della capacità di negoziazione e di condivisione. Il lavoro degli insegnanti è impegnato a curare la dimensione della collegialità, ovvero la promozione della cultura della partecipazione e della condivisione delle scelte. Questo stile professionale, che fa parte del lavoro di ciascun docente, si esplica nella corresponsabilità educativa, nell’impostazione unitaria e coordinata del progetto educativo, nella capacità di modulare gli interventi, nella condivisione delle attività educative a livello di sezione, intersezione e scuola. COLLEGGIALITA’ INTERNA
La collegialità è, per tutto il personale della scuola, condivisione di esperienze, volontà, responsabilità, impegno e gioia di vita comunitaria: è vivere la scuola come comunità educativa costruita sulla base di valori progettuali condivisi, è vivere la comunione non a senso unico, ma come reciprocità nella consapevolezza Tutto questo si realizza all’interno della nostra scuola attraverso incontri e modalità di condivisione: - incontri di equipe mensili, formati dall’equipe docente e dalla coordinatrice in cui si struttura un tempo e uno spazio necessario per riflettere su tematiche pedagogiche e didattiche della scuola che prendono vita dalle esigenze, bisogni e desideri che nascono dai soggetti coinvolti; - progettazione di sezione: si tratta di incontri durante i quali le docenti di sezione organizzano la propria attività didattica. Vengono svolti per tutte le sezioni nello stesso giorno per dare la possibilità di condividere idee e progetti trasversali; - incontri di accoglienza con le nuove famiglie: si tratta di incontri durante i quali si invitano le famiglie nuove a scuola per presentare l’organizzazione ed il progetto educativo, nei quali partecipano tutto il personale docente, non docente, direttivo, gestionale e amministrativo nella consapevolezza che “per crescere un bambino è necessario un intero villaggio”; - proposte di incontro scuola‐famiglie: possono nascere sia dalla scuola che dalle famiglie, con l’intento principale di stare insieme anche in momenti extra scolastici (presenti nel nostro calendario religioso). COLLEGIALITA’ DI RETE
Per la scuola dell’infanzia è molto importante creare rapporti interattivi con le altre istituzioni ad essa contigue, configurandosi come contesto educativo e di apprendimento saldamente raccordato con tutte le esperienze e conoscenze precedenti, collaterali e successive dei bambini. E’ quindi necessario prestare attenzione alla coerenza degli stili educativi e dar luogo, in base a precisi criteri operativi e in direzione sia orizzontale che verticale, a raccordi che consentano alla P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata scuola di fruire, secondo un proprio progetto pedagogico, delle risorse umane, culturali e didattiche presenti nella famiglia e nel territorio, e di quelle messe a disposizione dagli enti locali, dalle associazioni e dalla comunità. La nostra scuola è associata a CoMete (associazione di scuole dell’infanzia cattoliche della provincia di Forlì‐Cesena): l’associazione oltre ad offrire consulenza e supervisione educativa, psicologica ed amministrativa, crea occasioni di collegialità di rete fra le scuole, in particolare formazione delle insegnanti, incontri in rete nel corso dell’anno, progetti condivisi, coordinamento condiviso. LA CONTINUITÀ
La prima continuità necessaria al bambino é quella tra i due principali ambienti in cui egli vive: la scuola e la famiglia. Questa continuità, che deve essere vissuta e sostenuta nella quotidianità, si avvale nella nostra scuola anche di momenti specifici volti proprio a rafforzare il rapporto scuola‐
famiglia, ovvero insegnanti‐genitori: - assemblee di sezione e di scuola per eleggere i rappresentanti, per discutere del piano personalizzato; - colloqui personali con le insegnanti per parlare dei bambini e confrontarsi sulle loro singole esperienze di crescita; - incontri assembleari su temi educativi tenuti da esperti in campo educativo, pedagogico o psicologico; - colloqui personali con la coordinatrice pedagogica interna ed esterna, con la psicologa del gruppo CoMete - incontri del consiglio d’istituto. Tale organo collegiale, formato dal gestore, dalla coordinatrice, dall’amministratore, dalle rappresentanti delle insegnanti, dai rappresentanti dei genitori delle quattro sezioni e dalla responsabile della comunicazione della scuola si riunisce tre volte all’anno per confrontarsi su questioni soprattutto organizzative che riguardano la vita scolastica. È un organo consultivo e non deliberativo - il rappresentante di sezione è un ponte di comunicazione fra la scuola e il sito - il sito www.scuolamaterancasefinali.it è uno strumento di comunicazione con l’utenza interna ed esterna alla scuola La nostra scuola, insieme alle altre scuole dell’infanzia del territorio, è solita realizzare una continuità verticale con le scuole primarie nelle quali saranno inseriti i bambini nel successivo anno scolastico, attivando un progetto mirato, organizzando incontri nei vari plessi per far conoscere le proprie esperienze di attività significative, con un dialogo aperto con le insegnanti dei vari ordini di scuola al fine di cooperare assieme a progetti comuni. Sempre nell’ottica della continuità didattica educativa anche all’interno della stessa scuola dell’infanzia viene pensato un progetto di continuità tra sezione primavera e scuola dell’infanzia, per facilitare il naturale passaggio degli alunni. P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata La scuola inoltre è aperta a collaborazioni con le agenzie educative e altri enti del territorio: alcune sono stabili nel tempo (la collaborazione per uscite didattiche e progetti educativi e di intrattenimento con la casa protetta del quartiere Violante Malatesta; la collaborazione con il Liceo della Comunicazione, il Liceo Monti di Cesena e l’Università di Bologna e Ferrara nell’accogliere studenti in esperienze di tirocinio), altri sono legati ad esperienze annuali (corsi di formazione e ricerca con specialisti, come ad esempio la Dott.ssa Venturelli, progetti con il servizio USL di Cesena). P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata Lettera del 1976 di Alberto Manzi ai suoi alunni di V elementare, letta a Sanremo dall'attore Claudio Santamaria il 19 febbraio 2014 Cari ragazzi, abbiamo camminato insieme per tanti anni. Abbiamo cercato, insieme, di godere la vita; e per goderla abbiamo cercato di conoscerla, di scoprirne alcuni segreti. Abbiamo cercato di capire questo nostro magnifico e stranissimo mondo non solo vedendone i lati migliori, ma infilando le dita nelle sue piaghe, infilandole fino in fondo perché volevamo capire se era possibile fare qualcosa, insieme, per sanare le piaghe e rendere il mondo migliore. Abbiamo cercato di vivere insieme nel modo più felice possibile. E' vero che non sempre è stato così, ma ci abbiamo messo tutta la nostra buona volontà. E in fondo in fondo siamo stati felici. Abbiamo vissuto insieme anni sereni (anche quando borbottavamo) e per anni ci siamo sentiti “sangue dello stesso sangue”. Ora dobbiamo salutarci. Io devo salutarvi. Spero che abbiate capito quel che ho cercato sempre di farvi comprendere: NON RINUNCIATE MAI, per nessun motivo, sotto qualsiasi pressione, AD ESSERE VOI STESSI. Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere.(…) Perciò avanti serenamente, allegramente, con quel macinino del vostro cervello SEMPRE in funzione; con l'affetto verso tutte le cose e gli animali e le genti che è gia in voi e che deve sempre rimanere in voi; con onestà, onestà, onestà, e ancora onesta, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo e voi dovete ridarla; e intelligenza, e ancora intelligenza e sempre intelligenza, il che significa prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere, il che significa riuscire ad amare, e… amore, amore. E ricordatevi: io rimango qui, al solito posto. Ma se qualcuno, qualcosa vorrà distruggere la vostra libertà, la vostra generosità, la vostra intelligenza, io sono qui, pronto a lottare con voi, pronto a riprendere il cammino insieme, perché voi siete parte di me, e io di voi. Ciao. (Lettera del 1976 di Alberto Manzi ai suoi alunni di V elementare, letta a Sanremo dall'attore Claudio Santamaria il 19 febbraio 2014) APPROVATO dall’equipe docente: IL 30 Ottobre 2014 Redatto da Sara Decalli P.O.F. a.s. 2014/2015 Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata