iii dopofestival africano, d`asia e america latina

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iii dopofestival africano, d`asia e america latina
III
DOPOFESTIVAL AFRICANO,
D’ASIA E AMERICA LATINA
Cinema Masetti, Fano 28-29 aprile 2010
Inizio proiezioni ore 21.15
28 APRILE
• Un transport en commun- Saint Louis Blues
di Dyana Gaye - Senegal - 2010 (49’)
sinossi
Una giornata di fine estate. Durante il viaggio da Dakar a Saint Louis, i passeggeri di un taxi-brousse
incrociano i loro destini e si raccontano… cantando.
Vincitore del premio come miglior cortometraggio all’ultimo festival di Milano, il film si distingue per la
scelta originale di sfruttare lo stile del musical, armonizzando i brani cantati con la narrazione e alternando
con tocco leggero i momenti intimi con quelli corali.
• Maibobo (ragazzi di strada)
di Yves Montand Niyongabo - Ruanda - 2010 (30’)
sinossi
Ad appena 22 anni il regista Yves Montand Niyongabo si rivela capace di cogliere la tragica realtà degli
orfani a volte sieropositivi delle donne ruandesi, violentate durante il genocidio del 1994. La camera, come
bisturi, si insinua nella quotidianità dei ragazzi, limitando dialoghi e suoni all’essenziale, per lasciar parlare
le immagini crude, su cui si accalcano spettri che ancor oggi l’Occidente non è in grado di affrontare.
Menzione speciale al festival di Milano del 2010.
• Percussion Kid
Mohamed Achaour - Marocco - 2007 (17’)
sinossi
Opera prima del regista marocchino, è la storia di un bambino delle montagne del Marocco raccontata al
ritmo delle percussioni. Dall’infanzia in una scuola coranica dove i bimbi battono il tempo sulle tavolette
e i maestri battono gli scolari per punizione, all’età adulta in un mercato dove lo stesso bimbo, diventato
un ciabattino, batte con il martello le suole delle scarpe. Nel mercato tutti i battitori, i ciabattini, i fabbri e i
tappezzieri, danno vita ad una vera e propria band musicale.
28.04
29 APRILE
• Des enfants dans les arbres
di Bania Medjbar - Algeria - 2010 (26’)
sinossi
Karim e la sorella Coralie vivono con la madre in una cité che domina Marsiglia. Ogni mattina osservano
da lontano l’edificio della prigione dove è rinchiuso il padre e ascoltano la radio che manda messaggi ai
detenuti. All’ennesima perquisizione della casa da parte della polizia, i due bambini si lanciano in bicicletta
verso un viaggio iniziatico nella città con il sogno utopico di liberare il padre.
• Négropolitain
di Gary Pierre Victor - Guadalupa - 2010 (18’)
sinossi
Un giovane caraibico, Carl, è al suo primo giorno di lavoro in un commissariato di polizia, lo affidano
all’esperto Alain, cinquantenne caraibico rude e violento, ormai logorato da quel lavoro e ostile a tutti gli
immigrati. Tra i due non c’è comunicazione. Alain si rifiuta di parlar creolo, l’altro lo insulta dandogli del
“négropolitain” ossia del nero francese che rifiuta le sue origini. Il giorno in cui un loro collega bianco si
spara un colpo in testa, la tensione tra colleghi si stempera.
Premiato al festival di Milano da una giuria composta da studenti italiani e stranieri delle Medie superiori.
• Clean hands dirty soap (mani pulite sapone sporco)
Karim Fanous - Egitto - 2008 (25’)
sinossi
Hadi vive con la madre al Cairo ed è fiero del suo lavoro di cura e pulizia dei bagni di un albergo. Conduce
una vita abitudinaria. Sollecitato da un amico che lo invita a conoscere ragazze e a non pensare solo alla
madre, una sera entra in un pub, conosce una danzatrice e se ne innamora. Ritorna altre volte nel locale
e comincia a immaginare una svolta nella sua vita.
• Black sushi
Dean Blumberg - Sudafrica - 2002 (22’)
sinossi
La magia dell’arte culinaria giapponese e la precisione dei gesti del maestro cuoco di un ristorante di
sushi affascinano un giovane black appena uscito di prigione. Ma entrare nel mondo giapponese per un
sudafricano non è facile, soprattutto se hai la pelle nera. Da lavapiatti a discepolo dello chef, il giovane si
conquista poco alla volta la fiducia della clientela più esigente.
29.04