Giovanicampionidiidee “Noivisalveremodallacrisi”
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Giovanicampionidiidee “Noivisalveremodallacrisi”
T1 CV PR T2 50 .Cronaca di Torino STAMPA .LA GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 Giovani campioni di idee “Noi vi salveremo dalla crisi” All’UniCredit la premiazione di nove imprenditori esordienti La storia CRISTINA INSALACO A salvarci sarà il talento. «Non possiamo uscire dalla crisi con gli strumenti che abbiamo, l’Italia deve scommettere su qualcosa di nuovo», ne è convinto Alberto Lazzaro, vincitore del «Talento delle idee 2012» edizione Nord Ovest. Un concorso organizzato e lanciato da UniCredit e dai Giovani Imprenditori di Confindustria, per sostenere i giovani imprenditori italiani in grado di produrre idee innovative. I migliori progetti sono stati premiati ieri all’ Unimanagement di Unicredit. Alberto Lazzaro, ingegnere biomedico, ha vinto il primo premio con la sua «Twocare», società che nasce all’interno dell’incubatore universitario. Insieme a Federico Mussano e Maria Giulia Faga, gli altri due membri del gruppo, ha ideato un nuovo tipo di impianto dentale, caratterizzato da una geometria diversa da quelli in commercio, che accelera la guarigione ed Eccellenza torinese Ieri Elena Rotundo, Emiliano Lepore e Alberto Lazzaro hanno vinto le tre targhe della selezione locale esteticamente è più bello.. Al secondo posto Emiliano Lepore, 27 anni, ingegnere biomedico pure lui. «Medallcare» è l’azienda torinese in cui ha brevettato (insieme a Roberto Capocelli e Vincenzo Carvnevali) una medicazione compressiva avanzata. Sono nuove garze per pazienti gravemente ustionati che inglobano in un unico tessuto i tre strati dei bendaggi tradizionali. «Oggi le operazioni di sbendaggio e rimedicazione richiedono almeno tre infermieri e durano due ore, durante le quali il paziente rischia un’infezione - spiega Lepore -, il nostro prodotto è sottile, pratico e veloce». Emiliano non si vuole rassegnare all’idea che in Italia non si possa fare più nulla: «Potevo scegliere di accontentarmi o di fuggire all’estero - dice -, ma ho deciso di puntare sulle mie capacità e sul made in Italy». Elena Rotundo, 29 anni, laureata in Disegno Industriale, si è classificata terza con il suo «Clipit»: una piattaforma web dedicata all’arredamento, all’artigianato e al design, che vuole promuovere le piccole medie imprese italiane con consulenze e vendite online. «Mi ero stufata di guadagnare 600 euro al mese per dare la mia creatività agli altri - dice Rotundo -, così ho deciso di fare affidamento su me stessa». Un progetto di matrimonio che fallisce e i soldi destinati ad una vita coniugale Elena li usa per dare vita a «Clipit». Due anni di lavoro e da settembre la piattaforma sarà attiva. Insieme ai tre vincitori, ieri sono state premiate anche altre sei aziende piemontesi. In tutto sono arrivate 436 domande da sette aree territoriali (Triveneto, Nord ovest, Lombardia, Centro Nord, Centro, Sud, Sicilia). Il vincitore di ognuna andrà ad ottobre alla finalissima di Capri, con le otto migliori proposte tra il secondo e terzo posto. E i torinesi Lazzaro e Lepore sono già nella lista dei 15 finalisti. In palio 25.000 euro, master e percorsi di tutoraggio. Per i ragazzi questa è l’occasione far crescere la loro fame di creare idee fresche per l’Italia. Perchè «siamo noi - dicono - a dover risolvere la crisi». Saper spendere Simonetta [email protected] La toeletta della nonna e una sedia da barbiere L eggo La Stampa da trent’anni e la rubrica Saper spendere è tra quelle che non mi perdo mai». Così scrive Marica M. di Venezia in data 8 gennaio 2012. E per scusarci della lunga attesa le abbiamo già inviato una mail. Si tratta di oggetti di famiglia, quelli che ci sono più cari: «Una toeletta a fagiolo di mia nonna (deve essere dei primi del ‘900; una sedia da barbiere in legno, girevole con schienale reclinabile e un quadro firmato Nei Pasinetti del 1918. Sarei grata se mi deste una (seppur piccola) stima». Le risponde il prof. Ferdinando Viglieno Cossalino: «La toeletta della nonna risale alla prima metà del Novecento, caratteristica la forma a fagiolo con lo specchio ovale; può valere 150 euro. Curiosa e piacevole la sedia girevole da barbiere, valore 200 euro. Infine il dipinto (65 per 38 cm):stima 200 euro». Paola dalla provincia di Milano (non sappiamo se nella sua zona trova ancora la nostra rubrica su La Stampa, quindi le abbiamo inviato una mail) ha tre dipinti a firma Mario Fattori acquistati da suo padre inizio Anni 70. Secondo l’esperto le opere di questo pittore, seppur pagate allora a caro prezzo, come si de- duce dalle etichette sul retro, oggi non hanno valore di mercato. Su alcuni siti Internet abbiamo trovato alcuni quadri a prezzi che variano dai 40 ai 300 euro. Forse c’è una delusione anche per Eliette di Biella che ha anche messo un annuncio su Internet per un quadro del quale chiede a noi la stima. Su questo pittore non possiamo accontentarla. Lo stesso è per il quadro del pittore futurista Pippo Oriani (c’è a Milano anche una fondazione a suo nome). Secondo il perito «l’opera deve essere vista dal vivo poiché vi sono sul mercato anche dei falsi». Invece per le due piccole icone precisa: «Sono del XIX secolo e possono valere circa 150 euro ciascuna». Per Andreano di Torino. Il prof. Viglieno Cossalino non riesce a comprendere dalla foto inviata se l’opera su carta è una litografia di Marino Marini (1924-1997) oppure una riproduzione: «Se fosse una litografia - dice - può valere circa 400 euro; se è una riproduzione, nessun valore». Ricordiamo ai lettori che desiderano la stima di un oggetto di inviare foto a colori, misure e scrivere nome, città di residenza e telefono. Altrimenti non rispondiamo.