corriere - ASL CN1
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20 GIOVEDI 21 NOVEMBRE 2013 CORRIERE di CAVALLERMAGGIORE In un incidente stradale, avvenuto venerdì nella curva di Santa Rosalia, ha perso la vita Gianpaolo Allasia, 29 anni La città piange la morte di “Gianpy” Ti ricorderemo così di giovanni monsello Era da poco passato mezzogiorno, venerdì scorso 15 novembre, quando la tremenda notizia è arrivata a Cavallermaggiore. Sulla strada provinciale 20, all’altezza del bivio per la frazione saviglianese Santa Rosalia, intorno alle 11,30, una “Fiat Punto”, dopo aver sbandato, aveva invaso la corsia andandosi a scontrare contro una vettura che proveniva dalla direzione opposta finendo la sua corsa contro un albero. Alla guida c’era un giovane di Cavallermaggiore, Gianpaolo Allasia, 29 anni, che stava andando a Savigliano, dove lavorava da qualche tempo come addetto al caricamento dei prodotti presso il centro commerciale “Leclerc”. In quella maledetta curva, già teatro in passato di altre tragedie automobilistiche, Gianpaolo ha perso la vita. Vani i soccorsi prestati dall’equipe medica del 118 giunta sul posto, che ha cercato invano di rianimarlo, dopo che i vigili del fuoco lo avevano estratto dall’abitacolo in condizioni disperate. Nell’urto anche gli occupanti dell’altra vettura (T.H. 35 anni, e B.S. 26 anni, entrambi di Racconigi), Dall’assessore alle Manifestazioni Davide Sannazzaro riceviamo e pubblichiamo questo ricordo anche a nome dell’Am m inist r azione comunale: La drammatica scena dell’incidente Gianpaolo Allasia hanno riportato ferite e sono dovuti ricorrere alle cure mediche. La strada è stata subito chiusa al traffico per permettere la rimozione delle auto incidentate. Gianpaolo – “Gianpy”, così lo chiamavano gli amici - era figlio di Matteo Troppe giovani vite spezzate su quel tratto della provinciale 20 Quel tratto di strada provinciale 20 che da Cavallermaggiore conduce a Savigliano è stato più volte in passato teatro di numerosi incidenti, molti dei quali con conseguenze mortali. Quasi nello stesso punto dove ha perso la vita Gianpaolo Allasia, la sera del primo aprile 2012, intorno alle 20, era morto a soli 19 anni, un altro giovane, Andrea Giammetta, elettricista cavallermaggiorese, La sua auto, uscita di strada, aveva finito la corsa contro un albero. Nel 2001, qualche centinaio di metri prima, all’altezza del salumificio Real, sempre nel medesimo tratto di strada, nella notte di Halloween (31 ottobre), intorno alle 3, aveva perso la vita, a bordo della sua Lotus “Elise” spider, Alberto Pinta, 31 anni, idraulico saviglianese. Nell’affrontare la serie di curve (poi eliminate) aveva urtato una Ford Fiesta sulla quale viaggiavano due fratelli di Cavallermaggiore. La sua potente auto sportiva si era schiantata, spezzandosi in due, contro il cancello del salumificio. Allasia, operaio originario di Foresto (località Bertolini) e di Franca Canello, insegnante. Una decina di anni fa la famiglia Allasia – Gianpaolo ha una sorella, Mariachiara, di 25 anni, attualmente impegnata negli studi a Genova si era trasferita nel capoluogo, in via Papa Giovanni XXIII al civico 5, lasciando la frazione Foresto. Gianpaolo per alcuni anni aveva unito il lavoro agli studi, frequentando il Politecnico di Torino. Con l’entusiasmo di chi ha voglia di fare per il suo paese, aveva accettato di aderire al nuovo corso della giovane Pro loco. Con i suoi amici dell’associazione turistica locale, ha promosso tante manifestazioni, divenendone il portavoce. Tra le sue ultime fatiche, il “Cavarock” di fine ottobre e quel “CavaMountain”, che sarebbe dovuto andare in scena proprio sabato e domenica e che è stato annullato in segno di lutto. La sua intraprendenza lo aveva portato anche ad occuparsi del Palazzetto dello Sport, di cui era gestore e custode. Il suo attivismo lo aveva spinto alle avventure del Carnevale e anche alla recitazione sul palco del San Giorgio. Per “Gianpy” c’era stato anche l’impegno civico con la partecipazione diretta al gruppo di “Cavallermaggiore Viva”, formazione di cui era stato rappresentante di lista alle scorse elezioni comunali. Grande appassionato di musica metal, con la stessa Pro loco aveva proposto (con successo) vari eventi musicali in città, che ora rimarranno un ricordo della sua vita, stroncata prematuramente sull’asfalto in una grigia tarda mattinata di metà novembre. «Con Gianpaolo ci eravamo sentiti intorno alle 11 di venerdì – dice con un filo di voce l’amico e compagno di tante avventure in Pro loco, Marco Martini -. Mi ha detto che sarebbe andato a Savigliano a fare spesa per la manifestazione “CavaMountain” in programma il giorno successivo. Era l’anima del nostro gruppo: generoso, sempre disponibile con tutti, diretto e schietto nei rapporti, un ragazzo che interpretava perfettamente il volontariato». La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto la comunità cavallermaggiorese, che ancora una volta piange la morte di un giovane. Venerdì sera, nel salone polivalente di piazza Vittorio Emanuele, dove si teneva il concerto benefico del cantautore Gianmaria Testa, ad inizio serata, don Gallo e l’assessore Sannazzaro lo hanno voluto ricordare dal palco. «Seppur con il cuore spezzato – ha detto l’assessore – abbiamo deciso di tenere ugualmente il concerto in considerazione della finalità benefica dell’evento. É un dolore indicibile pensare che solo ieri sera “Gianpy” era qui con noi a sistemare le sedie per il concerto». Gianmaria Testa, di fronte ad un pubblico provato dalla tragedia, gli ha voluto dedicare due brani. La squadra di calcio femminile, domenica scorsa, allo stadio di San Giorgio, prima della gara con il Saluzzo lo ha ricordato osservando un minuto di silenzio e identica cosa ha voluto fare al lunedì il calcio a 5. La famiglia ha acconsentito alla donazione delle cornee. Al termine del rito funebre, svoltosi lunedì alle 14,30 nella chiesa di San Michele, diversi amici hanno voluto ricordarlo con toccanti testimonianze. Alla famiglia, colpita da un così grave lutto, giungano le sentite condoglianze della nostra redazione. Ex consigliere comunale e donatore Avis, era stato titolare dell’unico esercizio della frazione Se n’è andato “Piero dla Madona” Pietro Ghigo Si è spento improvvisamente, nel fine settimana, nella sua amata Madonna del Pilone, Pietro Ghigo (per tutti “Piero ‘dla Madona”), 76 anni, noto esercente conosciuto ben oltre i confini della frazione; tra una ventina di giorni, il 4 dicembre prossimo, ne avrebbe compiuti 77. Nel 1938, i genitori di Piero, papà Antonino e mamma Lucia (Lisiota), acquistarono l’osteria che si trovava nel luogo dove ora c’è il peso pubblico. Alla Passaggio pedonale in via Asilo L’Amministrazione comunale ha predisposto, in via Asilo, un passaggio pedonale per dare maggior sicurezza all’accesso del pubblico alla struttura dove ha sede il Consorzio Monviso Solidale. Nell’ambito di questo intervento, si è colta l’occasione per prolungare il passaggio in sicurezza fino all’altezza dell’ingresso dell’asilo Borrone. morte del padre, la madre con l’aiuto dei famigliari e dello stesso Piero che aveva allora solo 11 anni, continuò l’attività. Quei locali, un negozio e due sale giochi, rappresentavano il punto d’incontro della comunità pilonese e non solo. Nell’esercizio c’era di tutto, dagli alimentari al tabacco, dai giornali agli articoli di ferramenta. Il suo era l’unico negozio di Madonna del Pilone. In questo piccolo mondo della sua frazione, Piero ha vissuto tutta la sua vita. Nel ’74 ha rifatto il suo negozio e poi ha cominciato ad andare a vendere in giro con il suo furgone, dedicandosi in seguito anche all’attività di commercio delle uve. É stato per 10 anni (due mandati) consigliere comunale al fianco del sindaco Mauro Mana dal 1980 al 1990. Impegnato anche socialmente, Piero è stato, con il maestro Rocca, uno dei promotori dell’attiva sezione Avis della frazione, di cui il figlio Antonio è ora presidente. Promessa delle bocce in gioventù (insuperabile nelle gare al libero), è stato per decenni il punto di riferimento della frazione pilonese, ben voluto e stimato da tutti. Lascia la moglie Mariuccia Fissore ed tre figli: Antonio, Silvio e Marco. I funerali si sono svolti lunedì mattina, alle 10,30 nella chiesa parrocchiale del Pilone. Alla famiglia le condoglianze della redazione del Corriere. g.m. A Giampaolo un grazie per l’esempio che ha lasciato nella nostra città in questi giorni velata di tristezza. Ognuno lo ricorda per come lo ha conosciuto per il suo sorriso, per la passione per la musica metal, per la disponibilità nel portare avanti le pratiche burocratiche ed economiche della Pro loco, per la gentilezza nel fare il suo ruolo di custode del Palazzetto dello sport, per chi ha costruito il carro di Carnevale con lui, per chi ha sognato un progetto di città con Cavallermaggiore Viva, per chi lo ha amato come fidanzato…. Tutti in questi giorni hanno cercato di ricordarlo con i mezzi che avevano dalle bellissime parole su Facebook (in tantissimi), stando vicino ai suoi familiari ed alla sua fidanzata, dedicandogli un minuto di silenzio prima della partita o del concerto. Io lo ricordo sorridente insieme agli amici della Pro loco sotto l’ala la sera prima mentre si scherzava dopo aver montato il palco. Me lo immagino quella fatidica mattina che, come molte altre, passa in Comune a prendere la posta della Pro loco, saluta con discrezione e come le altre volte, cercando quasi di passare inosservato, fa le sue cose e poi se ne va per fare la sua parte di volontariato per la città andando a fare le spese per Cavamountain. La sua timidezza lo ha sempre portato a svolgere un enorme lavoro dietro le quinte ed ad apparire molto poco in foto o sul palco, anzi era bravo a sparire in quei momenti. Grazie Gianpy per quanto hai dedicato alla nostra città; di te ci rimane moltissimo e un vuoto che ora facciamo fatica a colmare. Tutta l’Amministrazione si stringe intorno alla tua famiglia e a Flavia portandoti nel cuore come un esempio da seguire per continuare a sognare una città viva in cui i giovani si possano divertire e possano fare delle cose come tu ci hai insegnato. Davide Sannazzaro – assessore alle Manifestazioni Ciao Gianpy, Probabilmente la cosa giusta da fare sarebbe stare in silenzio e piazzare su un pezzo di quelli che ti piacciono tanto, ma c'è qualcosa che vogliamo dirti. Vogliamo ringraziarti, per tutto quello che hai regalato a Cavallermaggiore, prima col carro e poi con la Pro loco, dove tu eri l'anima, eri quella guida che ci permetteva di non sbagliare strada e arrenderci. Come tanti giovani tra noi, anche tu hai delle perplessità su fede e religione, ma siamo sicuri che una brava persona non si giudica solo dell'intensità con cui pratica, ma dalle azioni che compie, dal tempo che incondizionatamente dedica agli altri e tu in questo eri il numero uno. Passare con te questi anni è stato un onore e una gioia, non hai mai negato disponibilità ed aiuto ad un amico. Lasci un vuoto che è impossibile da descrivere a parole, vogliamo ricordarti con un'immagine che è solo tua: tu, di fronte ad un palco infinito con nell'aria le note del tuo amico Lemmy...e il giorno dopo chiederti:"Gianpy, com'è andato il concerto?". E tu rispondere "Devastante". Arrivederci amico. Marco Martini a nome della Pro loco “Ciao Gianpy, In questi ultimi anni le nostre strade si sono incrociate. Insieme abbiamo condiviso l'esperienza di Cavallermaggiore Viva. Abbiamo conosciuto la tua disponibilità, la tua voglia di metterti in gioco, il tuo sorriso ricco e profondo. Momenti seri e momenti goliardici, discussioni anche animate ma sempre con l'obiettivo di trovare un'intesa comune. Ci mancherai molto ma sappiamo , vogliamo credere che continuerai a seguirci e a darci il tuo aiuto, lassù dal cielo. Ti abbracciamo forte, in attesa di incontrare ancora il tuo sorriso. I tuoi amici di Cavallermaggiore Viva Il sindaco ha avviato contatti con i responsabili, ma non si mostra ottimista sull’esito della trattativa Biblioteca negli ex locali dell’Asl? La scorsa settimana ci siamo occupati di una possibile nuova sistemazione della Biblioteca Civica, alle prese con il problema della carenza di spazi. Tra le soluzioni ventilate, c’è l’ipotesi dell’utilizzo dei locali Asl di piazza Santa Chiara, struttura rimasta fitta dopo il trasferimento del servizio veterinario e la sistemazione del “Monviso Solidale” nei locali dell’asilo Borrone. L’Amministrazione comunale si è fatta carico del problema, cominciando a tastare il polso dell’ Asl, proprietaria dell’immobile. «Abbiamo provato a sentire il dottor Ghigo, responsabile Asl della zona, per capire le intenzioni riguardo al fabbricato. Ovviamente – mette le mani avanti il sindaco Parodi – vogliamo verificare se esistono le condizioni per poter avviare una trattativa». Tutto dipende quindi dalle decisioni dei vertici dell’Asl, che, tramite il dottor Ghigo, nelle prossime settimane faranno sapere al Comune le loro intenzioni sul fabbricato di piazza Santa Chiara. Ma il primo a mostrarsi dubbioso è proprio Parodi: «Si tratterebbe – afferma – di una operazione molto onerosa per le casse comunali, perchè occorrono parecchi interventi. Anche se ci fosse la disponibilità da parte dell’Asl, andranno comunque verificate attentamente tutte le spese. Il mio timore – conclude il sindaco – è che le spese da affrontare siano tali e tante da scoraggiare l’operazione che in linea teorica potrebbe anche essere presa in considerazione». L’edificio di piazza Santa Chiara lasciato libero da Asl e Consorzio Monviso Solidale