un filo di cultura

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un filo di cultura
a cura della Redazione
LIBRI
A proposito di giovani...
UN FILO DI CULTURA
LIBRI
titolo
GIOVANI VOLONTARI
autore
Elena Marta
Eugenia Scabini
edizione
Ed. Giunti, 2003
Cosa spinge le persone a dedicare il proprio tempo e le
proprie risorse ad altri senza
ricevere nulla in cambio? È
soltanto uno degli interrogativi che sorgono quando si
cerca di osservare un fenomeno complesso e sfaccettato come il volontaiato giovanile. Il volume si sofferma
sugli interrogativi più ricorrenti quando si parla di
volontariato giovanile, analizzando le motivazioni che
spingono le persone ad impegnarsi in organizzazioni
di volontariato, la valenza che assume il volontariato
presso i giovani approfondendo alcuni concetti come
l’altrusimo e la prosocialità. La novità del volume sta
nel fatto che gli autori cercano di rispondere a questi
interrogativi sia in termini teorici che dando voce ai
protagonisti dell’azione volontaria (i giovani e le loro
famiglie) esaminandoli anche in un’ottica famigliareintergenerazionale.
Il volume si divide in due parti. Nella prima, di natura teorica, vengono presentati e discussi criticamente
approcci e modelli, quelli classici così come quelli più
recenti. Nella seconda, viene presentata una ricerca
multi-metodologica sulla matrice e la componente
sociale-amicale del volontariato giovanile. Il testo
si rivolge a studenti e giovani volontari, riportando
esperienze e casi concreti, ma anche alle loro famiglie,
quale mezzo per comprendere più approfonditamente
alcuni aspetti di se stesse e dell’universo dei propri figli. Il volume vuole però essere anche uno strumento
di servizio, offrendo spunti di riflessione che possono
avere interessanti ricadute operative presso operatori e
organizzazioni di volontariato.
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il filo di arianna
luglio-settembre 2005
titolo
IL RISCHIO EDUCATIVO
autore
Luigi Giussani
edizione
Ed. Rizzoli, 2005
Opera fondamentale e fra
le più originali della produzione letteraria di Luigi
Giussani, Il rischio educativo esprime la preoccupazione che è al centro dell’intera
sua proposta – come viene
ricordato nell’introduzione:
«Il tema principale, per noi, in tutti i nostri discorsi, è
l’educazione» – . Tre i fattori costitutivi della proposta
educativa dell’autore: la comunicazione di una tradizione, dentro una esperienza presente, per liberare i
giovani e metterli nelle condizioni migliori per valutare
criticamente ogni aspetto della realtà.
Dal «rischio» del confronto con l’ambiente circostante
si genera la personalità di chi è educato: la sua libertà,
cioè, «diviene». Si coglie, in queste pagine, la freschezza di una concezione educativa vissuta e sperimentata
– prima come insegnante al Liceo «Berchet» di Milano,
e poi come Professore all’Università Cattolica di Milano
– frutto di profonda conoscenza della natura umana e,
al tempo stesso, delle condizioni culturali e storiche
che caratterizzano la vita dell’uomo oggi. L’attenzione
con cui quest’opera è stata accolta da parte di studiosi
di vari Paesi – dagli Stati Uniti alla Russia, da Paesi
africani a regioni dell’Asia – attesta l’importanza e il
valore di una impostazione che si rivolge a ogni uomo
del nostro tempo. Il rischio educativo viene riproposto in un momento in cui anche la pedagogia italiana
mostra interesse e attenzione verso questo scritto, che
rappresenta una tappa essenziale e attualissima nella
storia dell’educazione contemporanea.
(da www.meetingrimini.org)
a cura della Redazione
MUSICA
E FILM
Musica ragazzi!
L’Autostrada
autore
Daniele Silvestri
album
unò-duè
A volte è necessario
non accontentarsi solo
dei vari Festivalbar
o di Sanremo: noi e
i nostri giovani dobbiamo pretendere qualcosa di più
dei prodotti discografici che ogni giorno ci riempiono
e condizionano la mente, non lasciandoci pensare.
Daniele Silvestri, un giovane e affermato cantautore,
con “L’autostrada”, (contenuta nell’album “unò-duè”)
ha usato uno stile di comunicazione come il rap per
esprimersi più modernamente ma imprimendo come
un marchio a fuoco alcune idee e principi di vitale importanza, soprattutto a livello giovanile.
Con un linguaggio estremamente poetico, un arrangiamento maturo e sofisticato e un interpretazione delicata
ed emozionante, questa canzone lascia il segno per chi
la sa ascoltare: è la storia di un incontro intrecciato da
immagini e sensazioni molto originali; c’è la desolazione dell’indifferenza della gente, c’è la forte malinconia
di un paesaggio senza sbocco apparente, l’autostrada
è una speranza, una via di fuga, anche se forse può
bastare quell’incontro per trovare la forza di guardare
le cose sotto un’altra luce, trovare la forza di “aprire
le ali” al di là dello” spettacolo atroce della gente che
passa veloce”.
Questo è un viaggio che tutti facciamo prima o poi
ma che forse ci lascia troppo assorti nel nostro mondo senza scoprire il fascino profondo e la bellezza di
uno sguardo, anche quando le situazioni sembrano
essere totalmente di segno negativo, quando la nostra
indifferenza ci porta a chiudere gli occhi e magari ad
accontentarsi di quello che non abbiamo.
Dott. Gianni Moretti
il filo di arianna
luglio-settembre 2005
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MUSICA E FILM
Nel 1994 due giovani bolognesi di vent’anni, Gianca e
Nick, si conoscono a Perugia
durante lo stage per giovani
musicisti di Umbria Jazz e
diventano amici. Gianca è
stato spinto a suonare il sax
dal padre, musicista fallito e rampante commercialista.
Nick suona la tromba e ha grande talento. Con il suo
carattere estroverso entrerà con decisione anche nella
vita della sorella di Gianca, Selvaggia, dalla quale avrà
la figlia Zoe. I due ragazzi, uniti dalla comune passione
per la musica e dalle notevoli differenze tra loro, mettono su una band e formano il “Joy Spring Quintet”, ma
ben presto il talento naturale e assoluto di Nick emerge,
portandolo lontando da Bologna e facendo crescere in
Gianca una forte delusione per la sua mediocrità artistica...
Il fascino dell’ultimo lavoro di Pupi Avati sta nel raccontare una storia insieme personale e universale : a
cominciare dall’apparente nostalgia giovanilistica che si
rivela a poco a poco uno stoico controcanto alla fatica di
diventare adulti. Una spirale esistenziale che attraversa
la linea d’ombra tra giovinezza e maturità e s’infrange
solo quando l’uno rientra nei ranghi della normalità
borghese e l’altro imbocca la strada della celebrità.
Una pellicola in cui rimorsi, gelosie, grandi amicizie e
sogni infranti o inaspettati si mescolano, a formare un
intreccio tra passato e presente in cui ognuno finirà col
trovare il suo posto, come in un puzzle. E finalmente i
falliti si metteranno l’anima in pace e torneranno alla
realtà, illuminati dalla polvere di una stella cometa che
si allontana.
titolo canzone
UN FILO DI CULTURA
titolo
MA QUANDO
ARRIVANO LE
RAGAZZE?
regia
Pupi Avati
anno
2005