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Advanced Robotics Technology
and Systems Laboratory
Università di Pisa
Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica
Corso di Bioingegneria della Riabilitazione
Anno Accademico 2010/2011
Le scale di valutazione
della disabilità motoria
Stefano Mazzoleni, PhD
ARTS Lab, Scuola Superiore Sant’Anna
Sommario della presentazione
„
Valutazione della disabilità motoria
„
Analisi critica delle scale di valutazione
„
Barthel Index
„
Altri indici
„
FIM
„
La scala Fugl-Meyer
„
Sviluppi futuri
„
Conclusioni
Definizione di misura
„
La misura è un processo che dà luogo
all’assegnazione
di
caratteristiche
che
consentono di classificare, ordinare o contare
oggetti o individui (Wade, 1992).
Definizione di misura
„
„
„
Misura: descrizione quantitativa degli aspetti di
un fenomeno fisico
Valutazione: interpretazione delle misure,
orientata a conclusioni e scelte operative
Valutazione
funzionale:
riguarda
una
funzione e le relative prestazioni (es.
deambulazione)
Valutazione della disabilità motoria
„
„
„
„
Nel maggio 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità
ha presentato la International Classification of
Functioning, Disability and Health, ICF, in cui vengono
definite le norme per la classificazione della disabilità (WHO,
2001), riconosciuta da 191 Paesi.
La Classificazione ICF è lo strumento dell’OMS per descrivere
e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni.
La ICF si basa sulla valutazione dell’interazione dinamica tra lo
stato di salute del soggetto e i fattori ambientali e personali
che lo caratterizzano.
Il concetto di disabilità è associato al concetto di funzione
e il concetto di menomazione a quello di funzione
corporea e di struttura corporea.
International
Classification
of
Functioning, Disability and Health (ICF)
„
Funzione: tutte le funzioni corporee, le attività
e la partecipazione
„
„
Aspetto positivo dell’interazione tra stato di salute e
fattori contestuali personali e ambientali con cui
l’individuo si confronta
Disabilità: danno, limitazione all’attività o
restrizione della partecipazione
„
Aspetto negativo dell’interazione tra stato di salute e
fattori contestuali personali e ambientali con cui
l’individuo si confronta
Compiti o azioni compiute da un
individuo (es. il movimento)
International
Classification
of
Functioning, Disability and Health (ICF)
„
Concetto di funzione (disabilità)
„
„
Strutture e funzioni corporee (menomazione
Qualsiasi funzione
fisica)
fisiologica (es. la mobilità)
Attività e partecipazione (limitazione e
Coinvolgimento del soggetto nelle situazioni
restrizione)
di vita sociale (es. interazione fra persone)
Qualsiasi struttura
anatomica (es. un organo)
danno (impairment):
irregolarità, difetto, perdita o significativo allontanamento
dalla norma delle funzioni o delle strutture corporee
International
Classification
of
Functioning, Disability and Health (ICF)
„
Fattori contestuali
„
„
Fattori ambientali
Fattori personali
Formano l’ambiente fisico,
sociale e attitudinale in cui
vive una persona
Attualmente non
classificati, a causa della
varietà sociale e culturale
associata ad essi
International
Classification
of
Functioning, Disability and Health (ICF)
„
„
„
Limitazione delle attività riferita alle difficoltà,
qualitative o quantitative, che si possono
incontrare nel loro svolgimento.
Restrizione nella partecipazione determinata
dalle difficoltà nella vita quotidiana.
I concetti di limitazione delle attività e di
restrizione della partecipazione sostituiscono
quelli di disabiltà e di handicap, presenti nella
precedente International Classification of
Health and Disease (WHO, 1980).
International
Classification
of
Functioning, Disability and Health (ICF)
Riabilitazione (Delisa, Martin, Curie, 1993)
La riabilitazione è definita come quel processo che
deve portare una persona a raggiungere un livello di
capacità fisica, psicologica, sociale, professionale
ed educativa completo rispetto alla propria
menomazione fisiologica o anatomica e alle proprie
limitazioni rispetto all’ambiente circostante. Gli obiettivi
reali di un processo riabilitativo devono essere
determinati dalla persona e da chi si occupa della sua
cura, in modo da lavorare per raggiungere le funzioni
ottimali a dispetto della disabilità residua, anche nel caso
in cui la menomazione sia causata da un processo
patologico e quindi non reversibile.
Riabilitazione
„
Obiettivo della riabilitazione: contenere le
conseguenze di un danno, riducendo il livello di
limitazione delle attività e/o di restrizione alla
partecipazione e di assicurare al disabile le
migliori condizioni di vita
„
„
Riabilitazione medica: “normalizzare” il soggetto
Riabilitazione sociale: “ottimizzare” l’ambiente per le
esigenze del disabile
Approccio sistematico al processo di
riabilitazione
Valutazione della disabilità motoria
definire le esigenze riabilitative ed
orientare l’intervento riabilitativo
„ corretta scelta di ausili, protesi, ortesi…
„ verificare la correttezza della terapia
„ correggerla e riorientarla, se necessario
„ documentare eventuali progressi
„
Le scale di valutazione
„
„
Basate su apprezzamento qualitativo da parte del terapista/fisiatra, espresso
„ in termini qualitativi (assente, lieve, moderato, o grave)
„ mediante punteggio numerico, basato su criteri di giudizio predeterminati
Scale qualitative o semi-quantitative
„ Svantaggi
„ forti elementi di soggettività
„ approssimazione e/o imprecisione
„ definizione dettagliata criteri di giudizio e/o suddivisione in item da
valutare singolarmente
„ Vantaggi
„ impiego rapido ed economico
„ uso nullo o limitato di strumenti
„ nessun disagio per il paziente
„ strumento di valutazione valido e d efficace in varie applicazioni
Le scale di valutazione
„
„
„
„
I difetti della valutazione qualitativa (o semi-quantitativa) si
possono superare utilizzando valutazioni quantitative
rigorose, basate sull’uso sistematico di misure strumentali
Lo strumento di misura, se usato correttamente, può
garantire oggettività e ripetibilità della misura,
migliorarne sensibilità ed accuratezza
L’uso di uno strumento non garantisce, di per sé, né
l’oggettività né l’utilità della misura ai fini della valutazione
della disabilità
Il ricorso alla misura strumentale non è né immediato né
semplice
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
„
Una scala è costituita da un insieme di misure
rilevanti per effettuare una valutazione in un
dato contesto
Le proprietà di una scala sono:
„
„
„
„
„
Appropriatezza
Validità
Affidabilità
Riproducibilità o ripetibilità
Sensibilità
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
„
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti
per effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:
„
Appropriatezza
Ogni scala ha il proprio ambito di applicazione (patologia o funzione da
valutare) e non deve essere impiegata in ambiti diversi, a meno che
non sia stata validata scientificamente per il nuovo impiego.
„
„
„
„
Validità
Affidabilità
Riproducibilità o ripetibilità
Sensibilità
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
„
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti
per effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:
„
„
Appropriatezza
Validità
„
„
„
„
„
deve essere dimostrata una correlazione tra il fenomeno da valutare
e le grandezze impiegate per descriverlo nella scala;
la dimostrazione si basa sul confronto con il contenuto, con un
modello o con uno standard di riferimento.
Affidabilità
Riproducibilità o ripetibilità
Sensibilità
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
„
„
Per ogni misura bisogna poter provare il tipo di validità più giusto
per lo scopo per cui essa è stata effettuata. Le affermazioni fatte
sulla validità devono inoltre riferirsi a situazioni particolari, obiettivi o
popolazioni da studiare;
se si usano dei sottopunteggi o dei punteggi composti, bisogna
dimostrare la validità anche di ognuno di questi. Ad ogni stima di
validità bisogna infine aggiungere sempre una descrizione della
statistica usata;
è’ importante sottolineare che l’affidabilità è una condizione
necessaria e non sufficiente per la validità.
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
„
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti per
effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:
„
„
„
Appropriatezza
Validità
Affidabilità
„
„
„
„
è il grado con cui una misura è libera da errori casuali o occasionali.
Riflette il grado di consistenza della misura;
la valutazione di uno stesso caso (= stesso soggetto nelle stesse
condizioni) deve dare lo stesso esito, indipendentemente dal valutatore;
Riproducibilità o ripetibilità
Sensibilità
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
L’affidabilità di una misura può essere valutata in più modi:
„
„
„
„
Le tecniche statistiche comunemente usate per determinare l’affidabilità sono:
„
„
„
„
Affidabilità inter-rater: è il grado di consistenza tra misure effettuate da due
diversi osservatori precedentemente formati (“se due diversi individui ugualmente
preparati non concordano, la procedura di misura è di dubbia obiettività ed utilità”,
Johnston et al.,1992).
Affidabilità test-retest (Stabilità): rispecchia la consistenza o la stabilità dei
punteggi nel tempo ed è quindi critica se si studiano fenomeni in evoluzione.
Consistenza interna: riflette la relazione tra vari elementi stabiliti per misurare la
stessa caratteristica o capacità.
Intra Class Correlation (ICC)
Kappa (k)
Correlazione di Pearson (r)
Qualsiasi documento che contenga il resoconto di misure effettuate per
l’analisi della riabilitazione dovrebbe essere accompagnato da stime
numeriche sull’affidabilità della popolazione scelta, nonché da una descrizione
del metodo usato per calcolarle.
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
„
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti
per effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:
„
„
„
„
„
Appropriatezza
Validità
Affidabilità
Riproducibilità o ripetibilità
Pazienti nelle stesse condizioni devono ricevere la stessa
valutazione, indipendentemente dal valutatore, dal momento e
dal contesto.
Sensibilità
Le scale di valutazione qualitative o
semi-quantitative
„
„
Una scala è costituita da un insieme di misure rilevanti
per effettuare una valutazione in un dato contesto
Le proprietà di una scala sono:
E’ opportuno che la scala
„
„
„
„
„
Appropriatezza
Validità
Affidabilità
Riproducibilità o ripetibilità
Sensibilità
„
„
garantisca facilità d’uso e
breve durata del test
la scala deve essere in grado di documentare con la necessaria
sensibilità le variazioni del quadro clinico, indipendentemente dalla
normale fluttuazione dei sintomi;
si osserva spesso una diminuzione della sensibilità agli estremi
inferiore e/o superiore del campo di misura (saturazione verso l’alto
e/o verso il basso, floor and ceiling effect).
Scale di misurazione della disabilità
Le scale di misurazione della disabilità valutano le attività di vita quotidiana
(ADL) o le attività strumentali di vita quotidiana (IADL)
Gli strumenti ADL misurano le attività
personali:
ƒ vestirsi
ƒ mangiare
ƒ fare il bagno
ƒ cura della persona
Gli strumenti IADL valutano le capacità del
soggetto di:
ƒ adattarsi all’ambiente
ƒ condurre la gestione della casa
ƒ fare la spesa
Le scale più diffuse sono:
ƒ Barthel Index
ƒ FIM
ƒ PULSES Profile
Indici ADL
„
Scale di valutazione basate su questionari (5-30 min)
„
Indice di Katz delle attività della vita quotidiana (Activities of Daily
Living, ADL) (Katz et al., 1963)
„
„
„
Indice di Barthel (Mahoney e Barthel, 1965), Indice di Barthel ampliato,
Indice di Barthel come punteggio di autovalutazione secondo McGinnis
(McGinnis et al., 1986), Indice di Barthel modificato (Shah et al., 1989)
„
„
„
Standard della valutazione dell’indipendenza nelle ADL.
Contiene sei item nel campo delle funzioni quotidiane (igiene personale,
vestirsi, uso del bagno, continenza, alimentazione, capacità di spostarsi)
Indici riferiti alle ADL dopo ictus cerebrale, ma applicabili anche ad altre
situazioni
Da 10 a 20 item
Rivermead Mobility Index (RMI, Collen et al., 1991)
„
„
„
Indaga vari aspetto della mobilità in situazioni della vita quotidiana
15 item
Punteggio binario poco adatto a documentare progressi nelle singole funzioni
Barthel Index
„
„
„
„
Sviluppato nel 1965 per valutare le condizioni funzionali e le capacità di
mobilità dei pazienti neuromuscolari e muscoloscheletrici degli ospedali per
malati cronici del Maryland (Mahoney e Barthel, 1965).
usato per valutare il grado di indipendenza di un paziente nell’esecuzione di
alcuni compiti ADL di cura della persona e di mobilità prima del ricovero e
per documentare i progressi durante la riabilitazione nel corso del ricovero.
Ciascuna voce misura una singola funzione ADL(igiene personale,
alimentazione, vestirsi, salire le scale…).
2 versioni:
„
„
„
„
Wade e Collin (Collin 1988) contiene 10 voci ADL e fornisce un punteggio totale
che varia da 0 (dip. totale) a 20 (ind. totale) con incrementi di 1 punto
Granger (Granger, 1992) comprende 15 voci ADL e fornisce un punteggio che
varia da 0 a 100 con incrementi di 5 punti
elevata affidabilità test-ritest r=0,89 e interesaminatori r>0,95 (Granger,
Albrecht e Hamilton, 1979)
sensibile alle modificazioni funzionali e ai trattamenti riabilitativi
Barthel Index
„
Pros
„
„
„
„
semplice da somministrare (può essere autosomministato,
somministrato da un operatore sanitario o per telefono)
tempo di somministrazione: 20 min
possibilità di eseguire interviste telefoniche di follow-up
Cons
„
„
„
„
„
non è una scala ordinale: i pesi attribuiti a ciascuna voce sono talvolta
arbitrari e pertanto non lineari (Duckworth, 1980)
le modificazioni di un dato numero di punti non riflettono equivalenti
cambiamenti nella funzione ADL nelle diverse attività
campo di valutazione limitato: la scala misura solo funzioni molto
basilari (non include altri domini, come il benessere psicologico)
distorsione nei valori massimi e minimi (non comprende l’intera gamma
delle modifiche comportamentali che si possono ottenere con la
riabilitazione)
i pazienti possono avere compromissioni cognitive significative e avere
un punteggio complessivo elevato al Barthel Index
Altri indici
„
Scale di valutazione basate sull’osservazione del paziente
„
Gait Assessment Rating Scale (GARS, Wolfson et al., 1990)
„
„
„
„
„
„
Osservazione meticolosa della camminata
Laboriosa e lunga (1h)
Richiede accurata preparazione e valutatori addestrati
Buona affidabilità, buona sensibilità
GARS modificata (GARS-M)
Physical Performance Test (PPT, Reuben e Sui, 1990)
„
„
„
„
Da sette a nove semplici funzioni della vita quotidiana, cronometrando i tempi
di esecuzione
Mobilità fine e grossolana degli arti superiori, equilibrio, mobilità, coordinazione
e resistenza
20 min
Attendibilità >90%
Altri indici
„
Scale di valutazione basate sull’osservazione del paziente
„
Scala MRC (Medical Research Council, MRC, 1976)
„
„
„
Valutazione della forza muscolare, facendo compiere al soggetto movimenti
semplici
10 min ca.
Test di Tinetti (Tinetti, 1986)
„
„
„
In ambito geriatrico, per la valutazione del controllo dell’equilibrio
13 item per la valutazione della stabilità posturale e 8 per la valutazione della
camminata (valutazioni indipendenti e si possono effettuare separatamente)
Anche in versioni ridotte
Indici IADL
„
„
„
Questi indici si differenziano da quelli ADL perché valutano attività più
complesse, legate non tanto alla cura di sé, quanto piuttosto ad
attività quotidiane come il cucinare, lo shopping, il telefonare, ecc..
Alcuni di questi indici possono essere calcolati da un semplice
osservatore, altri richiedono la presenza di un terapista o di un
medico. Così come per gli indici ADL, il loro campo d’applicazione è
quello della valutazione del bisogno di un soggetto di un processo
riabilitativo o di ausili tecnologici.
Gli indici principali di questo tipo sono il PULSES Profile, l’AMPS
(Assessment of Motor and Process Skills) e il FIM (Functional
Independence Measure)
FIM, Functional Independence Measure
„
„
„
„
„
„
„
La Misura d’Indipendenza Funzionale (FIM) è la misura di disabilità più utilizzata e
accettata dalla comunità internazionale
Sviluppata in USA nel 1983 per valutare il costo di trattamenti riabilitativi è
utilizzata per valutare le condizioni funzionali, i progressi e i risultati di pazienti in
riabilitazione
E’ una scala di misura utilizzabile per tutti i pazienti e per tutte le patologie per
stabilire il livello i disabilità di un individuo in termini di bisogno di assistenza
La FIM si è sviluppata a partire dalla UDS (Uniform Data System) per la medicina
riabilitativa
La UDS parte dalla distinzione tra menomazione (funzionalità), disabilità (attività) e
handicap (vita sociale)
La FIM fa riferimento ai due ambiti funzionali e delle attività ed è un indicatore
mirato a stabilire il grado di disabilità, in termini di livello d’assistenza necessaria
per portare a compimento le attività di vita quotidiana
Vengono stabiliti vari livelli della riabilitazione e l’efficienza dell’assistenza può
essere stimata dividendo l’aumento delle capacità funzionali del soggetto
(misurabile con un aumento del punteggio FIM) per il costo dei servizi per la
riabilitazione
FIM, Functional Independence Measure
(Rehabilitation Research & Training Center, UB)
FIM, Functional Independence Measure
„
Costituita da 18 voci organizzate in 6 sottoscale che valutano 2
dimensioni:
Caratteristiche fisiche: alimentazione, pulizia personale, vestirsi, ecc.
„
Capacità cognitive: comunicazione, interazioni sociale, memoria, ecc.
Le voci legate alle condizioni fisiche sono tratte dall’indice di Barthel. Le tre voci
legate alle capacità cognitive coprono gli ambiti dell’interazione sociale, della
capacità di risolvere problemi e della memoria.
„
„
„
„
„
„
„
difficile da apprendere, da usare e da autoamministrare
Una scala ordinale di sette punteggi rappresenta i vari gradi d’indipendenza,
legati al livello di assistenza necessario per il paziente;
1 (dipendente)..7 (indipendente), con granularità poco definita
I punteggi si basano sulle performance pratiche più che sulle capacità generiche, e
devono essere assegnati in base ad osservazioni dirette, ai colloqui con i pazienti e
alle loro cartelle cliniche. I valutatori sono generalmente fisiatri, infermieri o
terapisti e in genere servono 30 minuti per la valutazione di un paziente.
La FIM è stata usata sia per gli adulti che per i bambini (in una versione
modificata, dal nome WeeFIM)
FIM, Functional Independence Measure
„
„
„
„
„
Per ogni voce, ci sono due livelli di indipendenza funzionale che distinguono la
completa indipendenza dall’indipendenza modificata, cioè quella per cui un’attività viene
eseguita ma con lentezza, o con pericolo, o con l’aiuto di qualche ausilio.
Due livelli dipendenti si riferiscono invece alla fornitura di assistenza: una dipendenza
modificata è quella per cui un assistente fornisce meno della metà dello sforzo necessario
per eseguire un compito, mentre la dipendenza completa è quella per cui l’assistente
fornisce più della metà di tale sforzo.
Ad ogni livello si possono poi stabilire delle ulteriori suddivisioni dei vari livelli. Uno
strumento di calcolo apposito, somma i vari punteggi fornendo una scala di valori tra il 18
(dipendenza massima) al 126 (indipendenza massima).
Validità e ripetibilità della FIM sono state ampiamente dimostrate. Il principale punto di
forza di tale scala sta nel suo essere basata sull’UDS e nel fatto che il lato fisico è trattato
anche meglio che negli altri indici di misura delle ADL.
„
elevata affidabilità test-ritest r=0,84 (Rockwood, 1993)
La principale lacuna di tale misura è la sua bassa sensibilità per ciò che riguarda il campo
della comunicazione. Se lo si guarda solo come un breve strumento di misura della
disabilità più che come uno strumento generico per la misura dello stato di salute,
quest’indice può essere usato per “misurare il paziente” nell’ottica della sua valutazione.
FIM
„
LIVELLI di punteggio
7. Autosufficienza completa
6. Autosufficienza con adattamenti/ausili
5. Supervisione/Adattamenti
4. Assistenza minima
3. Assistenza moderata
2. Assistenza intensa
1. Assistenza completa
FIM
„
„
„
I punteggi cumulativi producono un indice quantitativo
della disabilità della persona. Una scheda standard
socio-sanitaria consente di correlarli a variabili rilevanti a
fini clinico-epidemiologici
Il punteggio FIM™ ha una grande validità metrico-statistica,
è un indice di appropriatezza del ricovero e di
efficacia della riabilitazione, è correlato al tempo di
degenza ed ai minuti di assistenza. Il profilo dei punteggi
nelle singole voci fornisce informazioni sulla necessità di
riconsiderare specifici processi assistenziali.
I campi di applicazione spaziano dalla degenza riabilitativa
post-acuta, alla casa di riposo, all'assistenza domiciliare.
FIM
„
ITEMS:
ƒ Cura della persona
ƒ Locomozione
1.Nutrirsi
12. Cammino-Carrozzina
2.Rassettarsi
13. Scale
3.Lavarsi
4.Vestirsi, dalla vita in su
5.Vestirsi, dalla vita in giù ƒ Comunicazione
6.Igiene perineale
14.Comprensione
15.Espressione
ƒ Controllo sfinterico
7.Vescica
8.Alvo
ƒ
Mobilità
(Trasferimenti)
9. Letto-sedia-carrozzina
10.W.C.
11.Vasca o doccia
ƒ Capacità relazionaliCognitive
16. Rapporto con gli altri
17.Soluzione di problemi
18.Memoria
Range di punteggio
motorio (items 1-13):13-91
cognitivo (items14-18):5-35
totale (items 1-18):18-126
FIM
„
Nel diagramma "a
stella" l'aumento di
autosufficienza fra
ingresso e dimissione
in un singolo paziente
viene rappresentato
dall'area sottesa dalle
curve rossa e verde,
rispettivamente.
FAM, Functional Assessment Measure
„
„
„
La FAM è stata sviluppata da un insieme di clinici rappresentanti di tutte le
possibili categorie coinvolte in un processo riabilitativo.
Quest’indice, calcolato a partire da dodici voci, nasce come aggiunta alla FIM ed
è indirizzata in particolar modo alle aree funzionali meno enfatizzate in
quest’ultima,
come
quella cognitiva, comportamentale e della
comunicazione.
Ognuna delle 12 categorie non è pensata come a sé stante, ma va integrata alle
18 della FIM: le 30 voci totali sono note anche come FIM+FAM.
La scala Fugl-Meyer
„
„
„
„
The post-stroke hemiplegic patient. I. A method for evaluation of
physical performance, A. R. Fugl-Meyer, L. Jaasko, I. Leyman, S. Olsson,
S. Steglind, Scand J Rehabil Med 1975;7:13-31.
Scala di valutazione della funzione motoria
Tempo di somministrazione: 30-40 min.
Vantaggi
„
„
„
utilizzata in maniera estesa
buona validità e affidabilità per la valutazione della funzione sensorimotoria e
dell’equilibrio
Svantaggi
„
considerata da molti troppo complessa e con tempo di somministrazione
troppo elevato
La scala Fugl-Meyer
„
La valutazione
interdipendenti:
„
„
„
„
„
comprende
tre
parti
differenti,
ma
Motor function and balance
Some sensation qualities
Passive range of motion and occurrence of joint pain
La scala include 3 gradi: 0,1,2
E’ stata costruita seguendo l’ipotesi che il recupero della
funzione motoria nei pazienti emiplegici segue un decorso
definibile a passi (per un paziente con emiparesi, la
comparsa di riflessi precede sempre l’azione motoria
volontaria)
La scala Fugl-Meyer
UPPER EXTREMITY
A Shoulder/Elbow/Forearm
I Reflex-activity
Flexors
Extensors
II a Shoulder
Retraction
Elevation
IIa: Flexor sinergy
Abduction
Outwards rotation
Elbow
Flexion
Forearm
Supination
„
IIb: Extensor sinergy
La scala Fugl-Meyer
II b
III
IV
V
Shoulder
Elbow
Forearm
Hand to lumbar
Shoulder
Elbow 90°
Shoulder
Add-/inw.rotation
Extension
Pronation
spine
Flexion 0°-90°
Pro-/Supination
Abduction 0°-90°
Flexion 90°-180°
Elbow 0°
Pro-/Supination
Normal reflex activity
La scala Fugl-Meyer
B WRIST
Elbow 90°
Wrist-stability
Elbow 90°
Wrist-flexion/extension
Elbow 0°
Wrist-stability
Elbow 0°
Wrist-flexion/extension
Circumduction
C HAND
Fingers Massflexion
Fingers Massextension
Grasp a
Grasp b
Grasp c
Grasp d
Grasp e
La scala Fugl-Meyer
D CORDINATION/SPEED
Tremor
Dysmetria
Time
„ LOWER EXTREMITY
E HIP/KNEE/ANKLE
I Reflex-activity
Flexors
Extensors
II a Hip
Flexion
Knee
Flexion
IIa: Flexor sinergy
La scala Fugl-Meyer
II b
III
IV
V
Hip
Extension
Adduction
IIb: Extensor sinergy
Knee
Extension
Ankle
Plantarflexion
Knee
Flexion
Ankle
Dorsi-flexion
Knee
Flexion
Ankle
Dorsi-flexion
Normal reflex-activity
Punteggio massimo per funzione motoria delle
estremità inferiori: 34 punti
Punteggio totale funzione motoria (A-F): 100 punti
La scala Fugl-Meyer
F COORDINATION/SPEED
Tremor
Dysmetria
Time
G BALANCE (max 14 p.ti)
Sit without support
Protective reaction non-affected side
Protective reaction affected side
Stand without support
Stand without support
Stand on non-affected side
Stand on affected leg
Punteggio massimo a: 8 punti, b: 16 punti
Punteggio totale H: 24
La scala Fugl-Meyer
H SENSATION
a
Light touch
b
Position
Arm
Palmar surface of hands
Leg
Plantar
Shoulder
Elbow
Wrist
Thumb
Hip
Knee
Ankle
Toes
Punteggio massimo per range-of-motion: 44
Punteggio totale per joint pain: 44
La scala Fugl-Meyer
J PASSIVE JOINT MOTION/JOINT PAIN
Shoulder
Flexion
Abduction-90°
Outw. rotation
Inw. rotation
Elbow
Flexion/Extension
Forearm
Pronation/Supination
Wrist
Flexion/Extension
Fingers
Flexion/Extension
Hip
Flexion/Abduction/Outw.rot/Inw.rot
Knee
Flexion/Extension
Ankle
Dorsi-flexion/Plantar-flexion
Foot
Pronation/Supination
Scale di misurazione dell’impairment
ƒ Le scale di misurazione dell’impairment o del danno quantificano
l’effetto della patologia sulle strutture anatomiche o sui sistemi
funzionali dell’organismo umano.
ƒ Le scale più diffuse sono:
ƒ Motricity Index
ƒ EDSS (Expanded Disability Status Scale)
ƒ NIHSS (National Insitutes of Health Stroke Scale): valuta lo
stato neurologico del paziente con ictus
ƒ Ashworth Scale: misura il grado di spasticità di un gruppo
muscolare
Scale di misurazione dell’handicap
„
„
Le scale di misurazione dell’handicap valutano
gli aspetti psicologici, sociali ed economici del
soggetto.
Le scale più diffuse sono:
„
„
„
CHART (Craig Handicap Assessment and
Reporting Technique) Questionnaire
CIQ (Community Integration Questionnaire)
London Handicap Scale
Scale di misurazione della qualità della vita
ƒ Le scale di misurazione della qualità della vita valutano
l’impatto della malattia dal punto di vista del paziente e
misurano parametri legati alla percezione che il soggetto ha
di sé dal punto di vista psicologico e fisico
ƒ Le scale più applicate sono:
ƒ SIP (Sickness Impact Profile)
ƒ SF-36 (36-Item Short-Form)
ƒ MRFA (Medical Rehabilitation Follow Along)
IST-2003-507424
Information Society
Technologies
ALLADIN
Natural Language Based Decision
Support in Neuro-rehabilitation
ƒ Arteveldehogeschool (B) – Project Coordinator
ƒ Language and Computing NV (B)
ƒ Budapest University of Technology and Economics (HU)
ƒ Univerza v Ljubljani, Fakulteta za Elektrotehniko (SL)
ƒ Zenon SA, Robotics and Informatics (EL)
ƒ University of Wales Cardiff (UK)
www.alladin-ehealth.org
ƒ Multitel ASBL (B)
ƒ The Provost Fellows and Scholars of the College of the
Holy and Undivided Trinity of Queen Elizabeth near Dublin
(IRL)
ƒ Országos Orvosi Rehabilitációs Intézet (HU)
ƒ Scuola Superiore Sant’Anna (I)
ƒ Università Campus-Biomedico (I)
Information Society
Technologies
Sviluppi futuri: il progetto ALLADIN
„
„
„
Il principale obiettivo del progetto ALLADIN
è quello di offrire un nuovo standard per il
calcolo e la predizione del recupero
funzionale in pazienti post ictus
Questo è un fattore cruciale nella
pratica“client centred evidence based”,
nella pianificazione delle dimissioni e
nell’utilizzazione delle risorse riabilitative
Progettazione e sviluppo di:
„
„
Una piattaforma meccatronica per il
monitoraggio di forze/coppie durante
movimenti isometrici
un software di supporto alle decisioni cliniche,
facile da usare, basato sul linguaggio naturale,
per la riabilitazione neurologica post-ictus
Sviluppi futuri: il progetto ALLADIN
Information Society
Technologies
Sviluppi futuri: il Progetto ALLADIN
„
„
„
Nelle sperimetazioni si utilizzano
compiti relativi ad attività di vita
quotidiana, Activity of Daily Living
(ADL).
Per la prima volta, la funzionalità è
tradotta direttamente in codici standard
che provengono dai punti guida
(milestones) e dagli indicatori
(marker) per il recupero.
Questo metodo potrà condurre non
soltanto ad una standardizzazione
della diagnosi funzionale nell’ictus,
ma colmerà anche la lacuna fra analisi
ed intervento riabilitativo, generando un
collegamento fra entrambi.
Piattaforma meccatronica per la
valutazione funzionale in riabilitazione
Trial clinici presso:
-
ADD, Alladin
Diagnostic
Device
8 F/T sensors
Maria Middelares Hospital
(Gent Belgium)
St. James/Adelaide & Meath
Hospital (SJH/AMNCH)
(Dublin Ireland)
Szent János Hospital
(Budapest, Hungary)
Circa 200 soggetti (100 controlli,
100 pazienti)
J. Van Vaerenbergh et al., Assessment of
recovery at stroke patients by whole-body
isometric force-torque measurements of
functional tasks I: mechanical design of the
device, 3rd European Medical and Biological
Engineering
Conference
(EMBEC
2005),
November 20 - 25, 2005, Prague, Czech Republic
Misure isometriche di
forza/coppia
Task funzionali
AHS-018_Task 5_s02_m52_Big Toe
0
1
22 43 64 85 106 127 148 169 190 211 232 253 274 295 316 337 358 379 400
Force
-2
Fx
-4
Fy
-6
Fz
-8
-10
Timee
Tasks funzionali
Conclusioni
„
„
„
„
Nella valutazione del disabile motorio è largamente diffuso il ricorso a scale qualitative o
semi-quantitative
„
vantaggi
„
semplicità;
„
rapidità.
„
svantaggi
„
fattori soggettivi di giudizio;
„
difetti intrinseci dell’eventuale scala numerica (scarsa risoluzione, floor and
ceiling effect).
Sensori e strumenti per la misura del movimento: valutazione più rigorosa e più
oggettiva (standardizzazione misure e definizione di criteri di giudizio omogenei e
confrontabili)
Misure semplici, dirette, di minimo disturbo per il paziente/disabile con strumentazione
affidabile, di basso costo e di facile impiego
Validazione della metodica, riguardo:
„
caratteristiche intrinseche del principio di misura e della strumentazione
(accuratezza, precisione)
„
capacità di distinguere tra performance alterata e normale (sensibilità e specificità)
„
capacità di seguire l’evoluzione della disabilità
Conclusioni
Una scala di valutazione ideale deve:
ƒ valutare la prestazione complessiva del sistema utente-attività(ausilio)-contesto e non solo il grado di disabilità della persona fisica o il
carico assistenziale richiesto
ƒ valutare i soggetti in modo globale e non solo su alcune tipologie di
attività (cura della persona, vita quotidiana, studio, divertimento,
inserimento lavorativo, ecc.)
ƒ misurare contemporaneamente il grado di abilità, di partecipazione
e della qualità della vita
ƒ mettere in risalto anche il grado di autonomia percepito dalla
persona, specialmente in riferimento ai bisogni considerati prioritari e
alle preferenze dalla persona. Ciò può comportare la necessità di un
eventuale utilizzo di pesi nella valutazione
Conclusioni
Una scala di valutazione ideale dovrebbe essere:
ƒ valida
ƒ affidabile
ƒ precisa
ƒ sensibile e fattibile all’uso
ƒ formattata in modo tale che i dati possano essere usati
individualmente o come un aggregato
ƒ concisa e facile da amministrare
Dittmar & Gresham, 1996
Conclusioni
l’ICF…
ƒ può costituire una base per la politica della salute e della
disabilità a livello nazionale, oltre che strumento di
classificazione
ƒ può essere utilizzato come strumento uniforme di raccolta
dati comparabili fra patologie diverse, e anche fra paesi
diversi (a vantaggio della programmazione degli interventi)
ƒ permetterà la revisione dei criteri di accertamento
dell’invalidità
Link utili
Progetto ICF in Italia:
http://www.welfare.gov.it/icf/it/index.html
ICF in inglese e altre informazioni utili:
www.who.int/classification/icf
Italia Lavoro
www.italialavoro.it/ICF/home.asp
ERM (Elematal Resource Model):
www-ee.uta.edu/hpi/PAGES/ERM_main.html
Link utili
Specific Stroke Scales:
http://www.strokecenter.org/trials/scales/index.htm
Uniform Data System for Medical Rehabilitation:
http://www.udsmr.org/