Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in

Transcript

Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Interventi di consolidamento
e protezione sismica di
edifici in muratura:
elementi normativi
Prof. Ing. Eva Coïsson
Verrès, 2 dicembre 2011
Riferimenti normativi
 D.M. 14.01.08, “Norme Tecniche per le Costruzioni”, 2008.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
 Circolare n.617 del 02.02.09, “Istruzioni per l’applicazione delle «Nuove norme
tecniche per le costruzioni» di cui al D.M. 14 gennaio 2008”, 2009.
 D.P.C.M. 09.02.11, “Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico
del patrimonio culturale tutelato, con riferimento alle NTC 2008”, Supplemento
Ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 54 del 26 febbraio 2011
 Dipartimento Protezione Civile, ReLUIS, “Linee guida per la riparazione e il
rafforzamento di elementi strutturali, tamponature e partizioni”, agosto 2009.
Riferimenti bibliografici
 R. Antonucci, “Restauro e recupero degli edifici a struttura in muratura”, Maggioli
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Editore, 2005.
 A. Giannantoni, “Interventi su fabbricati esistenti in muratura – Esempi di applicazione
delle NTC 2008”, presentazione nell’ambito del Corso di Aggiornamento Ordine Ingegneri
Reggio Emilia “Progettazione e consolidamento di edifici con struttura in muratura in
zona sismica”, Reggio Emilia, Maggio-Ottobre 2010.
 C. Ciavattini, “Apertura vani in pareti portanti in zona sismica”, Grafill Editore, 2011.
 F. Pugi, “Aperture e cerchiature in murature portanti”, Alinea Editrice, 2010.
NTC 2008 8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Si individuano le seguenti categorie di intervento:
- interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza
previsti dalle presenti norme;
- interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza
strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli
richiesti dalle presenti norme;
- riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che
comunque comportino un miglioramento delle condizioni di
sicurezza preesistenti.
Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono essere
sottoposti a collaudo statico.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
8.4.1 INTERVENTO DI ADEGUAMENTO
È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e,
qualora necessario, all’adeguamento della costruzione, a chiunque
intenda:
a) sopraelevare o ampliare la costruzione;
b) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che
comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al
10%;
c) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione
mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un
organismo edilizio diverso dal precedente.
In ogni caso, il progetto dovrà essere riferito all’intera costruzione e
dovrà riportare le verifiche dell’intera struttura post-intervento [...]
Una variazione dell’altezza dell’edificio, per la realizzazione di
cordoli sommitali, sempre che resti immutato il numero di piani, non
è considerata sopraelevazione o ampliamento, ai sensi del punto a).
In tal caso non è necessario procedere all’adeguamento, salvo che
non ricorrano le condizioni di cui ai precedenti punti b) o c).
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
8.4.2 INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO
Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi che
siano comunque finalizzati ad accrescere la capacità di resistenza
delle strutture esistenti alle azioni considerate.
È possibile eseguire interventi di miglioramento nei casi in cui non
ricorrano le condizioni specificate al paragrafo 8.4.1.
Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere estesi a
tutte le parti della struttura potenzialmente interessate da modifiche
di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
“Orientamenti interpretativi in merito a interventi locali o interventi di riparazione
in edifici esistenti”, CTS Regione Toscana (D.G.R. n. 606 del 21/06/2010)
Esempi di casi particolari e specifici nei quali l’intervento di
progetto sia inequivocabilmente migliorativo e che tale risultato sia
chiaramente apprezzabile anche senza la necessità di verifiche
numeriche di conferma:
- inserimento di parete a chiusura della scatola muraria: anche in
questo caso, pur introducendo nuovi elementi strutturali e
modificando il comportamento sismico dell’edificio originario,
l’intervento risulta inequivocabilmente migliorativo. La valutazione
del livello di sicurezza raggiunto (entità massima delle azioni cui la
struttura può resistere) può essere valutato con metodi semplificati.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
“Orientamenti interpretativi in merito a interventi locali o interventi di riparazione
in edifici esistenti”, CTS Regione Toscana (D.G.R. n. 606 del 21/06/2010)
- inserimento di una parete di controvento in posizione pressoché
baricentrica: tale intervento, pur introducendo nuovi elementi
strutturali e modificando il comportamento sismico dell’edificio
originario, risulta inequivocabilmente migliorativo. La valutazione
del livello di sicurezza raggiunto può essere valutato con metodi
semplificati.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
NTC 2008 8.7.4 CRITERI E TIPI D’INTERVENTO
Per tutte le tipologie di costruzioni esistenti gli interventi di
consolidamento vanno applicati, per quanto possibile, in modo
regolare ed uniforme.
L’esecuzione di interventi su porzioni limitate dell’edificio va
opportunamente valutata e giustificata, considerando la variazione
nella distribuzione delle rigidezze e delle resistenze e la conseguente
eventuale interazione con le parti restanti della struttura.
Particolare attenzione deve essere posta alla fase esecutiva degli
interventi, in quanto una cattiva esecuzione può peggiorare il
comportamento globale delle costruzioni.
La scelta del tipo, della tecnica, dell’entità e dell’urgenza
dell’intervento dipende dai risultati della precedente fase di
valutazione, dovendo mirare prioritariamente a contrastare lo
sviluppo di meccanismi locali e/o di meccanismi fragili e, quindi, a
migliorare il comportamento globale della costruzione.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
8.7.4 CRITERI E TIPI D’INTERVENTO
In generale dovranno essere valutati e curati gli aspetti seguenti:
- riparazione di eventuali danni presenti
- riduzione delle carenze dovute ad errori grossolani;
- miglioramento della capacità deformativa ("duttilità") di singoli
elementi,
- riduzione delle condizioni che determinano situazioni di forte
irregolarità degli edifici, in termini di massa, resistenza e/o
rigidezza, anche legate alla presenza di elementi non strutturali;
- riduzione delle masse, anche mediante demolizione parziale o
variazione di destinazione d’uso,
- riduzione dell’impegno degli elementi strutturali originari
mediante l’introduzione di sistemi d’isolamento o di dissipazione di
energia,
- realizzazione, ampliamento, eliminazione di giunti sismici o
interposizione di materiali atti ad attenuare gli urti.
C8A.5. CRITERI PER GLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
EDIFICI IN MURATURA
- Interventi volti a ridurre le carenze dei collegamenti
- Interventi volti a ridurre le spinte di archi e volte ed al loro
consolidamento
- Interventi volti a ridurre l'eccessiva deformabilità dei solai ed al
loro consolidamento
- Interventi in copertura
- Interventi volti ad incrementare la resistenza degli elementi murari
- Pilastri e colonne
- Interventi su elementi non strutturali
- Interventi in fondazione
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
INTERVENTI VOLTI A RIDURRE LE
CARENZE DEI COLLEGAMENTI (C8A.5.1)
COMPORTAMENTO
SCATOLARE
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
La realizzazione di
questi interventi è un
prerequisito essenziale
per l’applicazione dei
metodi di analisi
sismica globale
dell’edificio, che si
basano sul
comportamento delle
pareti murarie nel
proprio piano,
presupponendone la
stabilità nei riguardi di
azioni sismiche fuori
dal piano.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Prerequisiti per
potere applicare
un'analisi
sismica globale:
- ammorsamento
tra pareti
- collegamento
solai-pareti
- contrastare
spinte
- “correggere”
tetti spingenti
C8A.5.1 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE LE CARENZE DEI
COLLEGAMENTI
Tiranti
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Cerchiature esterne
Cordoli in sommità
Connessione dei solai di piano e delle coperture alle murature
Cordoli intermedi
Ammorsature “scuci e cuci”
Perforazioni armate
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Tiranti
- meglio capochiave esterni
(progettati non solo per la funzione
strutturale ma anche estetica)
- in generale meglio capichiave tipo
paletto, che “aggancia” più muro
- per murature scadenti, con elementi
piccoli, meglio le piastre (previo
consolidamento locale)
- si possono sfruttare le travi dei solai
esistenti come tiranti: basta collegarle
con opportuna ferramenta a
capochiavi esterni
- devono essere pretesi, ma non
eccessivamente
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Cerchiature esterne
- adatte per piccoli edifici
o per strutture particolari
(cupole, torri)
- da ancorare in
corrispondenza dei martelli
murari
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Metallo (barre o cavi)
- necessario applicare elementi di
ripartizione negli spigoli
- si possono pretendere a ritendere
anche successivamente
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Materiali compositi (fibre di carbonio o altre)
- si possono applicare con resina epossidica o matrice cementizia
- necessario smussare gli spigoli
- non esiste un macchinario per pretendere le fibre
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Tessuto
(UHTSS)
di
acciaio
- si possono applicare con
resina epossidica o matrice
cementizia
- esiste un macchinario per
pretendere le fibre (Borri)
- necessario smussare gli
spigoli
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Legno
- più leggero e garantisce maggiore dissipazione
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Ammorsature con metodo
“scuci e cuci”
- invasivo e costoso
- risolve solo il problema del
degrado locale del materiale,
non
della
sconnessione
complessiva
- bisogna comunque prima
risolvere il problema della
sconnessione in altro modo
ammorsature
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Perforazioni armate
- sconsigliabile per invasività e dubbia efficacia (bisogna
comunque prima risolvere il problema della sconnessione in
altro modo)
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.1 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE LE CARENZE DEI
COLLEGAMENTI
Cordoli in sommità alla
muratura possono costituire
una soluzione efficace per
collegare le pareti, in una
zona dove la muratura è meno
coesa a causa del limitato
livello di compressione, e per
migliorare l’interazione con
la copertura;
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Muratura armata: armatura metallica
Tecnica volta alla massima conservazione delle caratteristiche murarie esistenti.
Muratura a tutto spessore e di buone caratteristiche […] All’interno deve essere
alloggiata un’armatura metallica o in altro materiale resistente a trazione, resa
aderente alla muratura del cordolo tramite conglomerato. La realizzazione di
collegamenti tra cordolo e muratura, eseguita tramite perfori armati disposti con
andamento inclinato, se necessaria risulta efficace solo in presenza di muratura di
buona qualità. Negli altri casi è opportuno eseguire un consolidamento della
muratura nella parte sommitale della parete ed affidarsi all’aderenza ed al
contributo dell’attrito, da incrementare mediante sagomature della superficie di
appoggio del cordolo.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Muratura armata:
armatura in composito
Prof. Borri
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Acciaio
Rappresentando una valida alternativa per la loro leggerezza e la limitata
invasività. Essi possono essere eseguiti attraverso una leggera struttura reticolare,
in elementi angolari e piatti metallici, o tramite piatti o profili sui due paramenti,
collegati tra loro tramite barre passanti; in entrambi i casi è possibile realizzare un
accettabile collegamento alla muratura senza la necessità di ricorrere a perfori
armati. In presenza di muratura di scarsa qualità, l’intervento deve essere
accompagnato da un’opera di bonifica della fascia di muratura interessata. I
cordoli metallici si prestano particolarmente bene al collegamento degli elementi
lignei della copertura e contribuiscono all’eliminazione delle eventuali spinte.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Calcestruzzo armato
- devono essere limitati in altezza per evitare appesantimenti ed
irrigidimenti (tensioni tangenziali tra cordolo e muratura)
- deve essere consolidata la muratura per evitare eccessiva
differenza di rigidezza
- il collegamento tra cordolo e muratura può essere migliorato
tramite perfori armati,
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.1 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE LE CARENZE DEI
COLLEGAMENTI
[…] va invece evitata
l’esecuzione di cordolature ai
livelli intermedi, eseguite nello
spessore della parete (specie se di
muratura in pietrame), dati gli
effetti negativi che le aperture in
breccia producono nella
distribuzione delle sollecitazioni
sui paramenti.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.1 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE LE CARENZE DEI
COLLEGAMENTI
Devono essere evitati cordoli inseriti nello spessore della
muratura ai livelli intermedi, mentre possono risultare utili
cordoli in acciaio, realizzati con piatti o profili sui due paramenti,
collegati tra loro tramite barre passanti. Essi forniscono una certa
rigidezza flessionale fuori dal piano della parete e ostacolano lo
sviluppo di meccanismi di rottura delle fasce sopra porta e sotto
finestra (meccanismo tirante-puntone).
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Connessione dei solai di piano e
delle coperture
- evita lo sfilamento delle travi
- permette ai solai di svolgere
un’azione di distribuzione delle
forze orizzontali e di contenimento
delle pareti
- ancorare teste delle travi al
paramento opposto
- i collegamenti puntuali non
devono dissestare la muratura
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
INTERVENTI VOLTI A
RIDURRE LE SPINTE DI
ARCHI E VOLTE ED AL
LORO CONSOLIDAMENTO
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Catene
Contrafforti
Controvolte in calcestruzzo
Placcaggi in materiali compositi
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Catene
- meglio alle reni
- se estradossali provocano
taglio e flessione sulla parete,
da verificare
- adeguata rigidezza (A, L)
- adeguata presollecitazione
inferiore alla spinta calcolata
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Contrafforti
- problemi di impatto visivo,
- curare ammorsamento
- curare fondazioni
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Controvolte
calcestruzzo
in
- da evitare:
aumenta i
carichi, modifica
il comportamento
strutturale
riducendo la
compressione,
nasconde alla
vista il materiale
originale
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Placcaggio con fasce di materiale composito
- si possono applicare sia con resine epossidiche che con
matrice cementizia
- da considerare: traspirabilità, durabilità, reversibilità
- per placcaggi all'intradosso vanno equilibrate le spinte a
vuoto (sottarco o ancoraggi puntuali)
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Placcaggio con fasce di materiale composito
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Placcaggio con fasce di materiale composito
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Placcaggio con fasce di materiale composito
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
INTERVENTI VOLTI A RIDURRE L'ECCESSIVA
DEFORMABILITA' DEI SOLAI ED AL LORO
CONSOLIDAMENTO (C8A.5.3)
q
q
l
l
q
q
ql/2
ql/2
ql/4
ql/2
ql/4
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
SOLAI LIGNEI
Doppio tavolato ligneo
irrigidisce,
limita
deformabilità
e
aumenta
resistenza
- collegamento alle pareti
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Soletta in calcestruzzo
- irrigidisce molto (valutare), limita deformabilità e aumenta
resistenza, ma anche masse
- collegamento alle pareti
- solai con pianelle
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Controventamento
tiranti metallici
con
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Bandelle in acciaio o materiale composito
- irrigidisce
- collegamento alle pareti
Prof. Borri
Prof. Modena
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.3 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE L’ECCESSIVA
DEFORMABILITÀ DEI SOLAI
SOLAI METALLICI
Nel caso di solai a putrelle e voltine o
tavelloni è opportuno provvedere
all'irrigidimento mediante solettina
armata resa solidale ai profilati e
collegata alle murature perimetrali.
Nel caso di solai a struttura metallica,
con interposti elementi in laterizio, è
necessario collegare tra loro i profili
saldando bandelle metalliche
trasversali, poste all’intradosso o
all’estradosso. Inoltre, in presenza di
luci significative, gli elementi di bordo
devono essere collegati in mezzeria alla
muratura (lo stesso problema si pone
anche per i solai lignei a semplice
orditura).
C8A.5.4 INTERVENTI IN COPERTURA
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
COLLEGAMENTI
- tra elementi lignei
- tra elementi lignei e murature
- nei nodi delle capriate
COMPENSARE LE SPINTE
IRRIGIDIRE LE FALDE
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Collegamenti tra elementi lignei
È in linea generale
opportuno il
mantenimento dei tetti in
legno, in quanto limitano
l’entità delle masse nella
parte più alta dell'edificio
e garantiscono
un’elasticità simile a
quella della compagine
muraria sottostante
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Collegamenti tra elementi
lignei e murature
È opportuno, ove possibile, adottare
elementi di rafforzamento del punto di
contatto tra muratura e tetto.
In generale, vanno il più possibile
sviluppati i collegamenti e le
connessioni reciproche tra la parte
terminale della muratura e le orditure e
gli impalcati del tetto.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Oltre al collegamento con
capichiave metallici che
impediscano la traslazione, si
possono realizzare cordoli-tirante
in legno o in metallo
opportunamente connessi sia alle
murature che alle orditure in legno
del tetto (cuffie metalliche), a
formare al tempo stesso un bordo
superiore delle murature resistente
a trazione, un elemento di
ripartizione dei carichi agli
appoggi delle orditure del tetto e
un vincolo assimilabile ad una
cerniera tra murature e orditure.
Collegamenti nei nodi delle capriate
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Non devono comunque contrastare il
movimento reciproco (rotazionale) delle
membrature, condizione essenziale per il
corretto funzionamento della capriata
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Irrigidimento delle falde
- Doppio tavolato
- Controventi di falda
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Compensare le spinte
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
L’inserimento di nuove pareti può consentire di limitare i problemi
derivanti da irregolarità planimetriche o altimetriche ed aumentare la
resistenza all’azione sismica; tali effetti devono ovviamente essere
adeguatamente verificati.
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
La realizzazione di nuove aperture, se non strettamente necessaria,
va possibilmente evitata.
Non tutto si può fare, né dal punto di vista tecnico, né da quello
normativo.
“Ma tanto non è portante, il solaio appoggia di là...”
Tutte le pareti (a seconda della direzione del sisma) funzionano da
controvento. Anzi: quelle non “portanti” il solaio hanno già il
deficit di una minore resistenza a taglio!
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Per ripristinare la rigidezza della parete (ed evitare di modificare la
risposta globale) si può:
- disporre un telaio chiuso, di rigidezza e resistenza tali da
ripristinare per quanto possibile la condizione preesistente,
- intervenire sulle spalle della nuova apertura,
- chiudere nicchie, canne fumarie o altri vuoti, purché venga
realizzato un efficace collegamento dei nuovi elementi di muratura
con quelli esistenti attraverso la tecnica dello scuci e cuci.
Negli interventi di inserimento di architravi o telai occorre curare il
perfetto contatto o la messa in forza con la muratura esistente.
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Per ripristinare la rigidezza della parete (ed evitare di modificare
la risposta globale) si può:
- chiudere nicchie, canne fumarie o altri vuoti, purché venga
realizzato un efficace collegamento dei nuovi elementi di
muratura con quelli esistenti attraverso la tecnica dello scuci e
cuci.
Anche se l'intervento è locale, bisogna sempre avere uno sguardo
di insieme, entrare nell'ottica del miglioramento, anche se la
normativa in molti casi ci permette di evitarne i calcoli.
Sapere cosa c'è sotto, sopra e di fianco alla parete che voglio
forare è fondamentale e può farmi risparmiare moltissimo, sia in
termini di calcoli che economici.
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Per ripristinare la rigidezza della parete (ed evitare di modificare
la risposta globale) si può:
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
- intervenire sulle spalle della nuova apertura
Non necessariamente la rigidezza deve essere “restituita”
esattamente là dove la si è tolta: si possono placcare le spalle con
intonaco armato o (meglio) materiali compositi e ottenere
analoghi risultati, con il vantaggio di diminuire le concentrazioni
tensionali, “spalmando” i contatti tra intervento e preesistenza su
una superficie più ampia.
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Per ripristinare la rigidezza della parete (ed evitare di modificare la
risposta globale) si può:
- disporre un telaio chiuso, di rigidezza e resistenza tali da
ripristinare per quanto possibile la condizione preesistente
Il dimensionamento dell'intervento è questione di:
- resistenza
- rigidezza
- deformabilità
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
RESISTENZA
La resistenza ovviamente non può essere inferiore dopo l'intervento
rispetto a prima.
La rottura può avvenire per taglio o pressoflessione
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
RESISTENZA A PRESSOFLESSIONE NEL PIANO
Nel caso di una sezione rettangolare tale momento ultimo può essere
calcolato come:
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
RESISTENZA A TAGLIO
Per gli edifici esistenti in muratura, considerata la notevole varietà
delle tipologie e dei meccanismi di rottura del materiale, la
resistenza a taglio di calcolo per azioni nel piano di un pannello in
muratura potrà essere calcolata con un criterio di rottura per
fessurazione diagonale o con un criterio di scorrimento […]
Nel caso di muratura irregolare o caratterizzata da blocchi non
particolarmente resistenti, la resistenza a taglio di calcolo per azioni
nel piano di un pannello in muratura potrà essere calcolata con la
relazione seguente:
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
RIGIDEZZA
La rigidezza della parete non deve diminuire né aumentare troppo,
per evitare di modificare il comportamento globale della struttura.
Questo però non evita le concentrazioni tensionali tra telaio e
muratura:
Ktot
K1
K2
Kporta = 16000 kN/cm
Ktelaio = Ktot-(K1+K2) = 44000 kN/cm
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
DEFORMABILITA'
Nella verifica allo Stato limite ultimo di salvaguardia della vita,
qualora si esegua l’analisi non lineare, lo spostamento ultimo per
azioni nel piano di ciascun pannello sarà assunto pari a 0,4 %
dell'altezza del pannello, nel caso di rottura per taglio, e pari a 0,6%,
nel caso di rottura per pressoflessione. I predetti limiti sono definiti
al netto degli spostamenti dovuti ad un eventuale moto rigido del
pannello (ad esempio conseguente alla rotazione della base), e si
incrementano di un’aliquota fino al 100% nel caso di rottura per
pressoflessione di pannelli che esibiscono un comportamento a
mensola.
C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI
ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Ma per calcolare tutti questi valori (prima e dopo l'intervento), a che
grandezze faccio riferimento?
Cos'è una parete? L? H?
Che caratteristiche dei materiali?
Che obiettivi mi pongo? Cosa vuol dire modificare “poco”?
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
È fondamentale che gli interventi siano, per quanto
possibile, di tipo “attivo”, in modo da prevenire e
non subire le fisiologiche deformazioni plastiche
Lesione nel muro
Trave deformata
Frattura nello stipite
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
La muratura si
frattura
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
“messa in carico” della trave in corso d’opera,
mediante “sollevamento” del muro con cunei o
martinetti.
Controllo delle
deformazioni in corso
d’opera
Cerniera in asse
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Intervento (invasivo) per la realizzazione di un
vano in un muro portante in zona sismica
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Bisogna fare in modo che i maschi murari si comportino in maniera
monolitica, se no non posso neanche considerare i meccanismi di
ribaltamento!
- riparare localmente parti lesionate o degradate;
- ricostituire la compagine muraria in corrispondenza di
manomissioni quali cavità, vani di varia natura (scarichi e canne
fumarie, ecc.);
- migliorare le caratteristiche di murature particolarmente scadenti
per tipo di apparecchiatura e/o di composto legante.
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Scuci e cuci
Iniezioni
Ristilatura profonda e/o armata
Diatoni artificiali
Tirantini antiespulsivi
Intonaco armato
Placcaggi con materiale composito
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
SCUCI E CUCI
L’intervento di scuci e cuci è finalizzato al ripristino della continuità
muraria lungo le linee di fessurazione ed al risanamento di porzioni
di muratura gravemente deteriorate.
Tale intervento può essere utilizzato anche per la chiusura di
nicchie, canne fumarie e per la riduzione dei vuoti, in particolare nel
caso in cui la nicchia/apertura/cavità sia posizionata a ridosso di
angolate o martelli murari.
Si consiglia di utilizzare materiali simili a quelli originari per forma,
dimensioni, rigidezza e resistenza, collegando i nuovi elementi alla
muratura esistente con adeguate ammorsature nel piano del
paramento murario e se possibile anche trasversalmente al
paramento stesso, in modo da conseguire la massima omogeneità e
monoliticità della parete riparata.
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
INIEZIONI
L'adozione di iniezioni di miscele leganti mira al
miglioramento delle caratteristiche meccaniche della
muratura da consolidare. A tale tecnica, pertanto, non può
essere affidato il compito di realizzare efficaci
ammorsature tra i muri e quindi di migliorare, se applicata
da sola, il comportamento d’assieme della costruzione.
Tale intervento risulta inefficace se impiegato su tipologie
murarie che per loro natura siano scarsamente iniettabili
(scarsa presenza di vuoti e/o vuoti non collegati tra loro).
Particolare attenzione va posta nella scelta della pressione
di immissione della miscela, per evitare l’insorgere di
dilatazioni trasversali prodotte dalla miscela in pressione.
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
INIEZIONI
Nel caso si reputi opportuno
intervenire con iniezioni su
murature incoerenti e caotiche, è
necessario prendere
provvedimenti atti a ridurre il
rischio di sconnessione della
compagine muraria e di
dispersione della miscela.
Particolare cura dovrà essere
rivolta alla scelta della miscela da
iniettare, curandone la
compatibilità chimico-fisicomeccanica con la tipologia
muraria oggetto dell’intervento.
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
RISTILATURA DEI GIUNTI
L’intervento di ristilatura dei giunti, se effettuato in profondità su entrambi
i lati, può migliorare le caratteristiche meccaniche della muratura, in
particolare nel caso di murature di spessore non elevato.
Se eseguito su murature di medio o grosso spessore, con paramenti non
idoneamente collegati tra loro o incoerenti, tale intervento può non essere
sufficiente a garantire un incremento consistente di resistenza, ed è
consigliabile effettuarlo in combinazione con altri.
Particolare cura dovrà essere rivolta alla scelta della malta da utilizzare.
L’eventuale inserimento nei giunti ristilati di piccole barre o piattine,
metalliche o in altri materiali resistenti a trazione, può ulteriormente
migliorare l’efficacia dell’intervento.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Ristilatura dei giunti
- Semplice
- Armata con barre da c.a.
- Armata con materiale composito
- Armata con microtrefoli di acciaio
3
5
4
2
1
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Ristilatura dei giunti con
microtrefoli
(Reticolatus:
Borri)
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Diatoni artificiali
- collega i paramenti murari
- evita il distacco di uno paramento rispetto all'altro
- evita l’innesco di fenomeni di instabilità per compressione;
- conferisce alla parete un comportamento monolitico per azioni
ortogonali al proprio piano
- nel caso di paramenti degradati è opportuno bonificarli preventivamente
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Tirantini antiespulsivi
- adatte a porzioni limitate di muratura
- può essere applicata nel caso di murature a tessitura regolare o in
pietra squadrata, in mattoni o blocchi
- oltre a collegare i paramenti, la possibilità di applicare una
presollecitazione permette di ricollegare paramenti già staccati e
applicare un confinamento
- bisogna considerare la riduzione di resistenza della pietra soggetta
a tensioni per lunghi periodi
- tirantature diffuse nelle tre
direzioni ortogonali
migliorano la monoliticità ed
il comportamento meccanico
del corpo murario,
incrementandone la resistenza
a taglio e a flessione nel piano
e fuori del piano.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Il placcaggio delle murature con INTONACO ARMATO
può essere utile nel caso di murature gravemente danneggiate
e incoerenti, sulle quali non sia possibile intervenire
efficacemente con altre tecniche, o in porzioni limitate di
muratura, pesantemente gravate da carichi verticali, curando
in quest’ultimo caso che la discontinuità di rigidezza e
resistenza tra parti adiacenti, con e senza rinforzo, non sia
dannosa ai fini del comportamento della parete stessa. L’uso
sistematico su intere pareti dell’edificio è sconsigliato, per il
forte incremento di rigidezza e delle masse, oltre che per
ragioni di natura conservativa e funzionale. Tale tecnica è
efficace solo nel caso in cui l’intonaco armato venga
realizzato su entrambi i paramenti e siano posti in opera i
necessari collegamenti trasversali (barre iniettate) bene
ancorati alle reti di armatura. È inoltre fondamentale curare
l’adeguata sovrapposizione dei pannelli di rete elettrosaldata,
in modo da garantire la continuità dell’armatura in verticale
ed in orizzontale, ed adottare tutti i necessari provvedimenti
atti a garantire la durabilità delle armature, se possibile
utilizzando reti e collegamenti in acciaio inossidabile.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Placcaggio con tessuti o lamine in materiale fibrorinforzato
- di norma si utilizza nel caso di murature regolari, in mattoni o blocchi
- più efficace se realizzato su entrambi i paramenti
- da solo non garantisce un collegamento trasversale
- migliora il comportamento a trave di porzioni muratura (es. fasce
sopra porta e sotto finestra)
- Migliora il comportamento a taglio di setti murari (tipo controventi)
- Può migliorare la resistenza di murature a più paramenti se applicato
sui due lati e poi collegati (es. reticolato)
C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI
MASCHI MURARI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
TIRANTI VERTICALI POSTTESI
L’inserimento di tiranti verticali
post-tesi è un intervento
applicabile solo in casi particolari
e se la muratura si dimostra in
grado di sopportare l’incremento
di sollecitazione verticale, sia a
livello globale sia localmente, in
corrispondenza degli ancoraggi;
in ogni caso deve essere tenuta
inconsiderazione la perdita di
tensione iniziale a causa delle
deformazioni differite della
muratura.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.7 INTERVENTI SU PILASTRI E COLONNE
Tenendo presente che pilastri e colonne sono essenzialmente
destinati a sopportare carichi verticali con modeste eccentricità, gli
interventi vanno configurati in modo da:
- ricostituire la resistenza iniziale a sforzo normale, ove perduta,
mediante provvedimenti quali cerchiature e tassellature;
- eliminare o comunque contenere le spinte orizzontali mediante
provvedimenti, quali opposizione di catene ad archi, volte e
coperture e, ove opportuno, realizzazione o rafforzamento di
contrafforti;
- ricostituire i collegamenti atti a trasferire le azioni orizzontali a
elementi murari di maggiore rigidezza.
Sono da evitare, se non in mancanza di alternative da dimostrare con
dettagliata specifica tecnica, gli inserimenti generalizzati di anime
metalliche, perforazioni armate, precompressioni longitudinali
ed in generale, salvo i casi di accertata necessità, gli interventi non
reversibili volti a conferire a colonne e pilastri resistenza a flessione
e taglio, che modificano il comportamento di insieme della struttura.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
PILASTRI E COLONNE (art. 6.3.7)
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.10 INTERVENTI VOLTI AD ASSICURARE I COLLEGAMENTI
DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
Occorre verificare i collegamenti dei più importanti elementi non
strutturali (cornicioni, parapetti, camini), tenendo conto della
possibile amplificazione delle accelerazioni lungo l’altezza
dell’edificio.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.11 INTERVENTI IN FONDAZIONE
Le informazioni ricavabili dalla storia della costruzione devono
essere tenute nel dovuto conto ai fini della scelta degli interventi
sulle fondazioni. È in genere possibile omettere interventi sulle
strutture di fondazione, nonché le relative verifiche, qualora siano
contemporaneamente presenti tutte le condizioni seguenti:
- nella costruzione non siano presenti importanti dissesti di qualsiasi
natura attribuibili a cedimenti delle fondazioni e sia stato accertato
che dissesti della stessa natura non si siano prodotti neppure
in precedenza;
- gli interventi progettati non comportino sostanziali alterazioni dello
schema strutturale del fabbricato;
- gli stessi interventi non comportino rilevanti modificazioni delle
sollecitazioni trasmesse alle fondazioni;
- siano esclusi fenomeni di ribaltamento della costruzione per effetto
delle azioni sismiche.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.11 INTERVENTI IN FONDAZIONE
L’inadeguatezza delle fondazioni è raramente la causa del
danneggiamento osservato nei rilevamenti post-sisma. Comunque,
nel caso in cui la fondazione poggi su terreni dalle caratteristiche
geomeccaniche inadeguate al trasferimento dei carichi, o di
cedimenti fondali localizzati in atto si provvederà al consolidamento
delle fondazioni, attuando uno dei seguenti tipi di intervento, o una
loro combinazione opportuna, o interventi equipollenti, previo
rilievo delle fondazioni esistenti.
[…]
Nelle situazioni in cui si ritiene possibile l’attivazione sismica di
fenomeni d’instabilità del pendio, il problema va affrontato agendo
sul terreno e non semplicemente a livello delle strutture di
fondazione.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.11 INTERVENTI IN FONDAZIONE
Allargamento della fondazione mediante cordoli in c.a. o una platea
armata. L’intervento va realizzato in modo tale da far collaborare
adeguatamente le fondazioni esistenti con le nuove, curando in
particolare la connessione fra nuova e vecchia fondazione al fine di
ottenere un corpo monolitico atto a diffondere le tensioni in modo
omogeneo. Deve essere realizzato un collegamento rigido (travi in
c.a. armate e staffate, traversi in acciaio di idonea rigidezza, barre
post-tese che garantiscono una trasmissione per attrito) in grado di
trasferire parte dei carichi provenienti dalla sovrastruttura ai nuovi
elementi. In presenza di possibili cedimenti differenziali della
fondazione è opportuno valutarne gli effetti sull’intero fabbricato, e
decidere di conseguenza la necessaria estensione dell’intervento di
allargamento.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.11 INTERVENTI IN FONDAZIONE
Consolidamento dei terreni di fondazione. Gli interventi di
consolidamento dei terreni possono essere effettuati mediante
iniezioni di miscele cementizie, resine (ad es. poliuretani che si
espandono nel terreno), od altre sostanze chimiche.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.11 INTERVENTI IN FONDAZIONE
Inserimento di sottofondazioni profonde (micropali, pali radice).
L’esecuzione di questo tipo di intervento può essere effettuata in
alternativa al precedente; nel caso di cedimenti che interessino
singole porzioni di fabbricato, l’intervento può essere effettuato
anche limitatamente alle porzioni interessate, purché omogenee dal
punto di vista delle problematiche fondali. Si dovrà in generale
prevedere un’idonea struttura di collegamento tra micropali e
muratura esistente (ad es. un cordolo armato rigidamente connesso
alla muratura), a meno che i micropali stessi non siano trivellati
attraverso la muratura, con una lunghezza di perforazione sufficiente
a trasferire i carichi ai micropali per aderenza.
C8A.5.12 REALIZZAZIONE DI GIUNTI SISMICI
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
La realizzazione di giunti può essere opportuna nei casi di strutture
adiacenti con marcate differenze di altezza che possano martellare e
quindi dar luogo a concentrazioni di danno in corrispondenza del
punto di contatto con la sommità della struttura più bassa.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.12 REALIZZAZIONE DI GIUNTI SISMICI
Tale situazione è molto frequente nei centri storici, dove gli edifici
in muratura sono spesso costruiti in aderenza l’uno all’altro e
frequentemente sono connessi strutturalmente, magari in modo
parziale. In tali casi tuttavia la realizzazione di giunti sismici può
risultare di fatto impraticabile e a volte addirittura non
raccomandabile, in quanto potrebbe introdurre perturbazioni
notevoli e di difficile valutazione all’equilibrio di un sistema molto
complesso.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
C8A.5.12 REALIZZAZIONE DI GIUNTI SISMICI
In alternativa, si può
valutare nel possibilità
di realizzare il
collegamento strutturale;
in particolare, il
collegamento può essere
realizzato a livello dei
solai se:
a) i solai sono
approssimativamente
complanari,
b) il complesso
risultante ha
caratteristiche di
simmetria e regolarità
non peggiori di quelle
delle due parti
originarie.
Corso di Formazione – INGEGNERIA SISMICA
Interventi di consolidamento e protezione sismica di edifici in muratura
GRAZIE PER L'ATTENZIONE