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BILANCIO SOCIALE 2009
La nostra missione,
le nostre azioni.
BILANCIO SOCIALE 2009
La nostra missione,
le nostre azioni.
BILANCIO SOCIALE 2009
INDICE
SOMMARIO
PRESENTAZIONE
7
IL SALUTO DELL'ASSESSORE AL DIRITTO ALLA SALUTE REGIONE TOSCANA
9
NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA 10
GLOSSARIO
12
■ SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
18
1 I fondatori di Avis Toscana raccontano la nostra storia 18
2 Intervista a Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue 23
3 Donazione Sangue e produzione di farmaci plasmaderivati
29
4 Associazione e territorio
32
5 Dentro l’Associazione
36
5.1 La dirigenza associativa
36
5.2. Direzione e struttura operativa
39
6 Stakeholder
41
7 Mission
44
■ DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA.
48
SCOPO 1
Il raggiungimento dell’autosufficienza
50
1.1 Le Donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto 50
1.2 Da Un donatore tira l’altro a Moto Donatorio: la nuova campagna di comunicazione 52
1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona 54
SCOPO 2
LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE
56
2.1 La salute attraverso la sicurezza: requisiti minimi per l’accreditamento delle Unità di Raccolta 56
2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini” 58
2.3 Corso di Formazione Culture del Dono 59
2.4 Ricerca & salute: il progetto FiorGen
61
SCOPO 3
INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA
64
3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto “Il dono nello zaino”
65
3.2 Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis 67
SCOPO 4
LA DIFFUSIONE DELL’ASSOCIAZIONE
69
4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito Internet, Newsletter e Intranet
69
4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo
73
4.3 Diffusione associativa nel rispetto delle norme: seminario di aggiornamento per tesorieri
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La nostra missione, le nostre azioni.
BILANCIO SOCIALE 2009
INDICE
SCOPO 5
LO SVILUPPO DELLA DONAZIONE VOLONTARIA, PERIODICA, ASSOCIATA E NON REMUNERATA
76
5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza 76
5.2 Storie di sangue donato
79
SCOPO 6
PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL VOLONTARIATO 80
6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009
80
6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo 82
6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono 84
■ LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE 88
3.1 Dalla scrittura alla lettura 88
3.2 Da dove sono arrivate le risorse… 89
3.3 … e come sono state spese 92
Le fonti 97
La nostra missione, le nostre azioni.
BILANCIO SOCIALE 2009
PRESENTAZIONE
PRESENTAZIONE
Cari amici,
oggi più che mai il Bilancio Sociale si propone come uno strumento ineludibile del lavoro
associativo, a garanzia di trasparenza gestionale e di coerenza tra l’attività e gli scopi
sociali. Anno dopo anno siamo giunti alla sesta edizione, cercando di dar vita a un documento sempre rinnovato sia in termini di contenuto che di processo, e arricchito ogni
edizione di obiettivi di miglioramento.
Il Bilancio Sociale è inoltre diventato nel corso degli anni un vero e proprio strumento di
lavoro e di valutazione della qualità del lavoro svolto da Avis Toscana, utile per i dirigenti
associativi, per i nostri stakeholder e per la società civile. Tuttavia la redazione del Bilancio Sociale richiede impegno ed energie, e si potrebbe domandarsi se è opportuno per
l’associazione continuare ad investire risorse umane ed economiche su un progetto che
ha perso lo smalto di elemento d’innovazione. Recentemente l’Agenzia per le Onlus ha
prodotto le “Linee guida per il Bilancio Sociale delle ONLUS”, a conferma dell’importanza che il Bilancio Sociale assume nella valutazione delle attività delle organizzazioni di
volontariato. In ambienti ministeriali si sta valutando di introdurre il Bilancio Sociale tra i
requisiti richiesti per poter accedere all’ erogazione del 5xmille, mentre sempre l’Agenzia
per le Onlus lo indica, ai fini del rinnovo dell’ iscrizione ai registri del volontariato, tra gli
strumenti di rendicontazione per le organizzazioni con entrate superiori ai 250 mila euro.
Pertanto, anche se ciò che principalmente ci ha spinto a redigere il Bilancio Sociale è stata la voglia di rendicontare le attività in modo semplice e lineare, raccontare gli aspetti
meno noti dell’associazione e coltivare un processo di analisi interna, è evidente che si
attribuisce a questo strumento un grande valore in termini di garanzia di affidabilità del
soggetto che lo realizza. Per questa ragione il Bilancio Sociale si conferma ancora un buon
investimento, e anzi, di più, una tappa importante del processo di crescita associativa.
Per questa edizione abbiamo individuato due principali obiettivi di miglioramento: valorizzare il processo di confronto interno propedeutico alla redazione del rendiconto e
superare la produzione del documento cartaceo, veicolando il Bilancio Sociale soltanto in
maniera digitale, usando il nostro sito web. Attraverso incontri di lavoro e aggiornamenti
via e-mail i membri dell'esecutivo di Avis Toscana e un gruppo di dirigenti associativi di
Avis locali con esperienza di rendicontazione sociale, accompagnati dal nostro consulente
storico Maurizio Catalano, si sono confrontati per raggiungere un contenuto condiviso,
attraverso un processo di confronto non sempre facile ma sempre premiante.
La scelta di non stampare il volume è frutto di un percorso progressivo iniziato da qualche
anno, con il contenimento del numero di pagine prima e la stampa su carta ecologica riciclata poi, a conferma dell'attenzione che Avis Toscana rivolge alla sostenibilità e ai temi
dell'ecologia. Il documento integrale pertanto sarà consultabile soltanto on-line, in formato sfogliabile, e conterrà come sempre interviste, testimonianze, grafici, tabelle, foto
e allegati linkabili, raccontando chi è l'associazione (identità), cosa ha fatto nell'anno di
interesse (attività), e quali sono e come vengono impiegate le proprie risorse (risorse economiche). Per chi non avesse tempo o voglia, il “Bilancio Sociale in pillole” sarà un veloce
estratto del lavoro completo, al quale in ogni caso Vi rimando anche attraverso l’uso del
Qr code. Che sia rapida o approfondita, Vi auguro in ogni caso buona lettura.
Luciano Franchi
Presidente Avis Regionale Toscana
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BILANCIO SOCIALE 2009
IL SALUTO DELL'ASSESSORE
IL SALUTO DELL'ASSESSORE AL DIRITTO ALLA SALUTE REGIONE TOSCANA
Le buone pratiche, come tutte le buone abitudini devono essere confermate e consolidate, ed eccoci quindi alla presentazione del sesto Bilancio Sociale di Avis Toscana, un
appuntamento a cui l’Assessorato regionale alla Sanità guarda con rinnovato apprezzamento e forte interesse.
Apprezzamento perché Avis in Toscana si è distinta all’interno del mondo del volontariato, essendo la prima associazione regionale nel settore socio-sanitario ad editare il bilancio di missione cogliendo così un duplice scopo: quello di veicolare all’esterno il messaggio
solidaristico, utilizzando al tempo stesso il bilancio come strumento di rendicontazione
sociale interna all’organizzazione.
In sintesi il vostro rappresenta ormai un qualificato e riconosciuto strumento di dialogo
con i principali stakeholder: dal vostro corpo associativo alla Regione Toscana, dai centri
trasfusionali ai medici di famiglia.
Uno strumento siffatto sollecita un forte interesse anche da parte della regione ed in
particolare di questo assessorato, che ha pensato di sperimentarlo attraverso il Centro
Regionale Sangue, il quale ha già iniziato l’elaborazione della sua prima edizione.
Un impegno assunto lo scorso anno, che ora la direzione del Crs sta portando avanti con
entusiasmo, coinvolgendo tutti gli attori del sistema in un virtuoso lavoro di rete che utilizza le professionalità e le esperienze già maturate, a partire dalla vostra che si è rivelata
assolutamente preziosa.
D’altra parte lo strumento del Bilancio Sociale ha nel suo Dna la necessità di una ampia
condivisione, che peraltro gli conferisce un valore etico aggiunto, rendendolo maggiormente credibile. Il nostro obiettivo è quello di elaborare un documento trasparente, che
offra ai lettori uno strumento completo attraverso il quale poter conoscere e confrontarsi
sulle scelte e sulle azioni intraprese, sulle risorse utilizzate, sui risultati ottenuti e su quelli
attesi.
Il Bilancio Sociale si configura come un ausilio indispensabile a sostenere e indirizzare la
costante necessità di migliorare le prestazioni del sistema, per offrire la migliore risposta
agli utilizzatori della sanità toscana e quindi in primis ai nostri pazienti, che non sono solo
i residenti toscani, ma che provengono anche da fuori regione, a conferma della qualità e
dell’apprezzamento extraregionale della nostra organizzazione sanitaria.
Inoltre abbiamo iniziato un lavoro di riqualificazione della nostra rete deputata alla raccolta di emocomponenti adeguandone la qualità e la sicurezza agli standard europei che
sono stati recepiti sia dalla normativa nazionale che da quella regionale. Contemporaneamente ci stiamo impegnando per migliorare i percorsi di accoglienza dei donatori e delle
donatrici nei centri trasfusionali delle aziende sanitarie e ospedaliere.
All’Avis e alle altre associazioni di volontariato, l’Assessorato alla Sanità chiede un impegno costante,teso ad implementare la propria capacità di risposta per adeguarla al crescente fabbisogno che registriamo anche quest’anno e quindi ad incrementare le proprie
donazioni di sangue.
Da parte mia, insieme ad un sincero ringraziamento alla vostra organizzazione e all’opera
insostituibile dei vostri volontari, la piena disponibilità a lavorare per un sistema trasfusionale che abbia come obiettivo quello dell’eccellenza.
Daniela Scaramuccia
Assessore al Diritto alla Salute Regione Toscana
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BILANCIO SOCIALE 2009
NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA
NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA
A cura di Maurizio Catalano
Il presente documento è il sesto bilancio sociale realizzato da Avis Toscana. Il contenuto è suddiviso in tre parti:
 Identità
 Relazione sociale
 Bilancio
Nella prima parte viene presentata l’associazione: la sua storia, i suoi valori, gli scopi,
il contesto di relazioni in cui è inserita, la vita associativa e istituzionale nonché l’assetto organizzativo.
La seconda parte racconta – integrando informazioni descrittive, grafici, immagini e
dati quantitativi - l’attività svolta nel 2009.
La terza parte presenta in conti dell’associazione, la provenienza e la destinazione
delle risorse economiche acquisite nell’anno.
Ogni parte è autonoma e allo stesso collegata alle altre riferendosi di fatto allo stesso
“oggetto” ma con punti di vista e di analisi diversi. Esistono quattro “luoghi di connessione” nel documento che rendono evidente questo collegamento:
■ Tra il primo e il secondo capitolo, il connettore è rappresentato dalla tavola di collegamento tra gli scopi della mission e le attività svolte che si trova all’inizio della relazione
sociale. Per ogni scopo dello statuto vengono infatti collegate in modo diretto le attività che hanno permesso nel 2009 di perseguirlo.
SCOPO 1: Il raggiungimento dell'autosufficienza
1.1 LE DONAZIONI AVIS TOSCANA: DOVE, COME E QUANTO
1.2 DA "UN DONATORE TIRA L’ALTRO" A "MOTO DONATORIO":
LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
1.3 STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE: L’AgenDona
➤
■ Sempre tra il primo e secondo capitolo, un collegamento che evidenzia l’intensità delle relazioni tra Avis Toscana e i propri interlocutori si trova all’interno del paragrafo
degli Stakeholder. Con riferimento alle principali categorie di interlocutori vengono
evidenziati i paragrafi dove si parla del tipo di collaborazione o rapporto avvenuti.
DONATOri
➤
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I rapporti con le associate si traducono spesso in attività che vedono coinvolti anche i
donatori: attori in occasione delle donazioni (par. 1.1 Le donazioni Avis Toscana: dove,
come e quanto; par. 5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza); fruitori
di nuovi strumenti di programmazione (par. 1.3 Strumenti per la programmazione:
l’AgenDona) e comunicazione (par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna:
sito internet, Newsletter e Intranet; collaboratori in occasione di progetti e iniziative
particolari come la ricerca Fiorgen (par. 2.4 Ricerca e salute: il progetto Fiorgen) o ospiti
(par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009).
La nostra missione, le nostre azioni.
BILANCIO SOCIALE 2009
NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA
■ Infine, tra il primo, secondo e terzo capitolo, il collegamento si trova per le risorse
in ingresso nel paragrafo sulla provenienza (3.2) mentre per quelle in uscita nel
paragrafo di come sono state spese (3.3).
➤
➤
Questa edizione ha conferme e novità, di seguito le principali:
Le novità
• La scelta di non stampare il documento ma di renderlo più accessibile dal sito attraverso
un software che permette di sfogliarlo come un libro.
• La presenza delle interviste ai fondatori di Avis Toscana, testimoni delle motivazioni e
dei “primi passi” dell’associazione regionale.
Le conferme
• La realizzazione e la stampa del “Bilancio sociale in pillole” per favorire una più ampia
diffusione della conoscenza di Avis Toscana e delle sue attività.
• L’utilizzo, nella sintesi cartacea, del QR code per favorire un rapido collegamento alla
più ampia informazione del documento completo disponibile sul sito.
• La presenza nel documento sfogliabile di collegamenti ipertestuali di approfondimento
.
evidenziati da un piccolo mouse
• L’attenzione alla leggibilità e chiarezza del documento attraverso la cura grafica e l’organizzazione dei contenuti.
QR code
Il documento è stato realizzato con il coinvolgimento di un gruppo di lavoro
composto da dipendenti e da dirigenti associativi, luogo di confronto e riflessione anche rispetto all’utilità e allo sviluppo della rendicontazione sociale
all’interno del contesto associativo regionale.
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
GLOSSARIO
GLOSSARIO
AFERESI
è il termine usato per indicare una metodologia di prelievo a scopo trasfusionale, che
consente la separazione e la raccolta di un singolo, specifico emocomponente. Si effettua con l’ausilio di apparecchiature (separatori cellulari) che, utilizzando materiale
sterile monouso, prelevano il sangue e lo separano per centrifugazione o per filtrazione, restituendo al donatore, attraverso un unico accesso venoso, i componenti non
utilizzati.
Con alcuni tipi di separatori cellulari è addirittura possibile raccogliere i componenti
del sangue variamente combinati tra loro, ad esempio globuli rossi e plasma, globuli
rossi e piastrine, plasma e piastrine…ecc.
Questo tipo di donazione prende il nome di Aferesi Multicomponent.
Il prelievo di solo plasma si chiama Plasmaferesi.
AGENDONA
L’AgenDona è un sistema informatico di prenotazione della donazione via web sviluppato dal CRS che per favorire e migliorare l’accesso alla donazione. Permette di
prenotare il giorno e l’ora della donazione attraverso le Associazioni o direttamente
al Centro Trasfusionale.
AGENZIA REGIONALE DI SANITÀ
Ente della Regione Toscana, svolge compiti di studio e ricerca sulla qualità dei servizi
e delle prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale.
ASL e AO
Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere. In Toscana sono sedici; sono interlocutori privilegiati di AVIS in quanto gestori delle strutture trasfusionali.
AZIENDE PER LA LAVORAZIONE DEL PLASMA
Aziende che svolgono il servizio relativo al ritiro, trasferimento nello stabilimento di
lavorazione, trasformazione del plasma conferito dalle strutture trasfusionali dell’Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione (AIP), produzione, stoccaggio e consegna di emoderivati.
CENTRO TRASFUSIONALE (SERVIZIO TRASFUSIONALE, SIT, SIMT)
Struttura ospedaliera ove si effettua la raccolta, la tipizzazione, la conservazione e
l’assegnazione di sangue. Svolgono inoltre attività di medicina trasfusionale. In Toscana sono complessivamente quaranta, articolati in sedici Simt (servizi di immunoematologia e medicina trasfusionale) da cui dipendono ventiquattro Sit (sezioni trasfusionali).
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La nostra missione, le nostre azioni.
BILANCIO SOCIALE 2009
GLOSSARIO
La rete è completata dalle unità di raccolta fisse o mobili (autoemoteche), gestite dalle associazioni di volontariato, e comunque sotto la responsabilità degli stessi centri
trasfusionali.
CESVOT
Il Centro di Servizio per il Volontariato della Toscana, è un’associazione di associazioni promossa e gestita dalle principali realtà associative della regione. Infatti la
Legge 266/91 prevede la costituzione di “centri di servizio a disposizione delle organizzazioni del volontariato, e da queste gestiti, con la funzione di sostenerne e
qualificarne l’attività.” Il Cesvot offre servizi di formazione, consulenza, assistenza
alla progettazione e svolge attività di ricerca, documentazione, promozione e informazione a favore delle oltre 2.500 associazioni di volontariato presenti nel territorio
toscano. Partecipando ai bandi periodicamente indetti dal Cesvot, Avis Toscana, che
è tra i soci fondatori, realizza progettualità, iniziative, attività formative e di ricerca
sul territorio regionale.
CHIAMATA
Attività fondamentale svolta dalle sezioni Avis, consiste nell’invitare il socio donatore
a recarsi presso il servizio trasfusionale per effettuare la donazione.
COMITATO DI PROGRAMMAZIONE PER LE ATTIVITÀ TRASFUSIONALI
Costituito dalla direzione del Dipartimento per il diritto alla salute, individua annualmente gli obiettivi quantitativi e qualitativi del sistema trasfusionale toscano. Ne fanno parte rappresen­tanti delle direzioni sanitarie delle ASL e AO, medici trasfusionisti,
rappresentanti del volonta­riato, ed è coordinato dal direttore del CRCC. Avis è stata
rappresentata dal Presidente Luciano Franchi.
COMMISSIONE REGIONALE PER LE ATTIVITÀ TRASFUSIONALI
Svolge funzioni di indirizzo e controllo, propositive e consultive per le attività di raccolta e pro­duzione di emocomponenti, per la medicina trasfusionale e per i contenuti
della convenzione per la lavorazione del plasma. Verifica i risultati dell’azione del CRS
in base alle relazioni del direttore.
CRS: CENTRO REGIONALE SANGUE
Organismo regionale di coordinamento, costituito ed operante presso la Direzione
Generale del Dipartimento per Il Diritto alla Salute, coordina i processi di programmazione, monitoraggio e verifica delle attività trasfusionali. Garantisce la raccolta dei
dati dell’attività delle strutture trasfusionali, verifica le rese del plasma inviato al centro di produzione convenzionato, rende disponibili alle sedi regionali le informazioni
relative all’andamento delle donazioni.
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
GLOSSARIO
DONAZIONE
Prelievo di sangue intero, plasma o piastrine. Il volume massimo di sangue prelevato,
stabilito per legge, è uguale a 450 ml +/- il 10%, quello per il plasma è di 650 ml.
INTERNET
è la più grande rete telematica mondiale, termine nato dalla contrazione dell’espressione INTERconnected NETwork. È l’insieme di tecnologie e standard che consentono
ad ogni singolo computer connesso tramite il World Wide Web (Rete Mondiale del
Web) di collegarsi in tempo reale per lo scambio di dati e informazioni.
INTRANET
Una rete ad accesso ristretto che funziona come il Web, ma non si trova sul Web. Generalmente posseduta e gestita da un’azienda, associazione o ente, una rete Intranet
permette al soggetto titolare di condividere le proprie risorse di dati, documenti,
appuntamenti, indirizzi con i suoi interlocutori interni (dipendenti, soci, collaboratori
e dirigenti), senza rendere disponibili le informazioni confidenziali a tutti gli utenti
che dispongono di un accesso ad Internet.
LEUCEMIA
Sotto questo nome rientrano tutti i tumori dei globuli bianchi (leucociti), che sono
una delle popolazioni di cellule circolanti nel sangue. Infatti questa malattia è dovuta
ad una produzione di globuli bianchi superiore di 10 - 20 volte alla quantità normalmente prodotta dall’organismo.
ONLUS
Organizzazione non lucrativa di utilità sociale.
OPERATORI SERVIZIO CIVILE
Ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni, cittadini italiani, che scelgono di dedicare un
anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico presso Associazioni ed
Enti no-profit.
PLASMA
Rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule presenti
nel sangue possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (90%),
e contiene sostanze pre­ziose tra le quali le proteine e i fattori della coagulazione.
Mediante la sua lavorazione si posso­no ottenere l’albumina, le immunoglobuline, i
fattori della coagulazione (VIII e IX).
PLASMASAFE
è un prodotto farmaceutico ottenuto da plasma fresco congelato AB0 gruppo specifi14
La nostra missione, le nostre azioni.
BILANCIO SOCIALE 2009
GLOSSARIO
co attraverso un processo industriale di purificazione e virus inattivazione. Il plasma è
raccolto nella Regione da donatori abituali ed è sottoposto ad un processo industriale
di purificazione ed inattivazione virale e batterica. Ne deriva un prodotto riconosciuto farmaco dal Ministero della Salute, le cui indicazioni d’uso sono le stesse del
plasma fresco congelato.
RELAZIONE ASSEMBLEARE
Documento di apertura dell’assemblea regionale presentato dal presidente dell’associazione, a nome del consiglio direttivo, in cui vengono descritti gli obiettivi e i risultati realizzati nell’arco dell’anno, e proposte le linee di indirizzo per le attività future.
SANGUE
Il sangue è composto da una parte corpuscolare ( globuli rossi, globuli bianchi, piastrine ) e da una parte liquida (plasma).
SOCI DONATORI ATTIVI
Coloro che nel corso dell’anno hanno effettuato almeno una donazione.
SOCI COLLABORATORI
Coloro che non potendo effettuare donazioni, esplicano funzioni non retribuite di
riconosciuta validità nell’ambito associativo.
SOCI EX DONATORI
Coloro che per ragioni di età o di salute hanno cessato l’attività donazionale e partecipano all’at­tività associativa.
UNITÀ DI RACCOLTA
Strutture fisse o mobili (autoemoteche) finalizzate alla raccolta di sangue e plasma.
Sono gestite dalle associazioni di volontariato, e dipendono dal centro trasfusio­nale
competente territorialmente.
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
I fondator i di Av is Tosc a na r ac c ont a no la nos tr a s tor ia
Intervista a Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue
Donazione sangue e produzione di farmaci plasmaderivati
Associazioni e territorio
D e n t r o l'A s s o c i a z i o n e
Stakeholder
Mission
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SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
1 I fondatori di Avis Toscana raccontano la nostra storia
La buona prassi del Bilancio Sociale richiede che si dedichi la parte introduttiva del
documento alla storia del soggetto che si racconta.
Dopo cinque edizioni in cui abbiamo raccontato e descritto la nascita dell’Associazione a livello nazionale e la sua progressiva diffusione locale, diventa difficile non
ripetersi; ed è per questo che quest’anno abbiamo provato a ricostruire la storia della
nostra Associazione regionale attraverso le parole, le testimonianze e i ricordi di alcuni fondatori di Avis Toscana. Avis è nata a Milano nel 1927, e si è costituita in Toscana
come Associazione Regionale nel 1972.
Nella sede associativa di Borgognissanti 16 a Firenze è conservato il quadro che vedete riprodotto e che ricorda i 14 sottoscrittori dell’atto fondativo, che consideriamo un
po’ come i padri fondatori dell’Avis Toscana.
Molti di loro non sono più tra noi, ma altri, tra i firmatari o tra coloro che li affiancarono in quella esperienza, ancora sono legati all’Associazione e addirittura svolgono
attività associativa.
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La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
Queste le loro testimonianze
➤ Manrico Mazzoni - Presidente Onorario Avis Regionale Toscana
Ieri
Oggi
"Le necessità di sangue in passato erano molto inferiori rispetto a quelle odierne, ed
erano soddisfatte in massima parte dai familiari degli ammalati e per il rimanente
fabbisogno ricorrendo a donazioni remunerate, fornite da donatori occasionali.
La trasfusione di sangue intero stava diventando una terapia sempre più seguita perché si dimostrava spesso salvavita e nelle città sedi di ospedali importanti - Firenze,
Pisa, Siena - si andava sempre più diffondendosi. E proprio da queste città partirono
le prime persone che, spesso avendo fatto l’esperienza della prima donazione gratuita per necessità, sentirono maturare nelle loro coscienze la volontà di fare qualcosa
per gli altri, impegnandosi in una cosa tangibile, concreta, umanamente civile, vincendo l’indifferenza e la pigrizia. Davvero, con spirito pionieristico, si misero all’opera, contattando, stimolando e coinvolgendo altri donatori occasionali.
Soltanto in queste città esistevano centri trasfusionali. Nulla in comune con quelli di
oggi: c’erano un medico o due e uno o due infermieri e un tecnico di laboratorio. Fu,
però, attraverso contatti sempre più vicini e sentiti fra donatori e medici che maturò
la necessità di organizzare i futuri donatori.
A Milano era stata costituita, già da diversi anni, un’associazione che voleva appunto
unire i donatori: l’A.V.I.S.
Cominciarono così a nascere le varie sezioni dell’associazione sul territorio nazionale
che raggruppavano i primi donatori disposti ad effettuare le donazioni volontariamente, gratuitamente e anonimamente. Ogni gruppo era qualcosa a sé stante non
conoscendo l’esistenza di altri, ad esempio in provincia di Pisa esisteva già a Volterra
per merito dell’impegno del chirurgo Prof. Casini e dei donatori Flavio Borghesi e
Mario Dominici.
A Firenze presso il Centro trasfusionale dell’allora ospedale S Giovanni di Dio, per
l’impegno del donatore Bruno Bertoletti.
A Pisa, poiché chi scrive è stato fondatore anche di questa sezione, con l’aiuto del
Prof. Fosella, allora direttore del Centro trasfusionale, furono riuniti vari gruppetti:
postelegrafonici, ferrovieri, vigili urbani, gruppi religiosi, studenti.
E così via, piano piano, lavorando costantemente, con impegno e buona volontà spinLa nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
ti da un sentimento che non era altruismo, ma soltanto senso del vivere civilmente in
una società solidale, i donatori formarono nelle città più importanti le sezioni avisine.
Nessun dirigente aveva finanziamenti e le eventuali spese - telefono, posta o altro
- erano sostenute dagli stessi, e per molto tempo fu così. Precorrendo i tempi, con
l’intuito che lo distingueva, Bruno Bertoletti convocò a Firenze, nel lontano 1972, i
presidenti delle sezioni capoluogo di provincia o di città importanti. Quattordici persone. Ci riunimmo in alcuni locali dell’ospedale S. Giovanni di Dio (dove ora è la sede
della comunale di Firenze e della regionale) e decidemmo di costituire la sezione
regionale dell’Associazione. Nacque così l’Avis Regionale Toscana.
Furono presi contatti con l’allora Assessore alla Sanità della Regione, Vestri e cominciò
la collaborazione con gli enti pubblici. Le amministrazioni pubbliche capirono il problema, ma capirono soprattutto che la soluzione sarebbe venuta soltanto collaborando con la neonata Associazione. Successivamente furono costituiti i gruppi Fratres e
della Pubblica Assistenza, oltre che altri gruppetti più piccoli. Ma l’Avis attirò l’attenzione e la simpatia di molti cittadini e il consenso aumentò ogni giorno. A Pisa, e me
ne riconosco, con orgoglio (che mi sia consentito o no) il merito, capimmo la necessità
di contattare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per iniziare i giovani alla
conoscenza di valori umani di civiltà e di solidarietà. Iniziò così la collaborazione con
il Provveditorato agli Studi. Ma occorreva che, per primi, i dirigenti associativi fossero
a conoscenza dei problemi ed avessero, una benché minima cultura della medicina
trasfusionale. Così cominciammo dei corsi serali tenuti dal Direttore del Centro Prof.
Fosella, mentre altre attività furono fatte proprie dal consiglio regionale e diffuse in
tutta la regione. Poiché in tutto il territorio nazionale non esisteva un servizio trasfusionale organizzato, l’Avis Regionale Toscana (forse la prima dopo la Lombardia)
cominciò “l’esportazione” della sua esperienza su altri territori diffondendo i principi
della donazione volontaria. Compito che ancora assolve in maniera encomiabile, ovviamente con metodi diversi da quelli iniziali anche per il progresso della tecnologia
dei mezzi di comunicazione e con l’aiuto finanziario degli enti pubblici.
L’Avis Toscana per prima, si fece promotrice della presentazione a livello regionale, di
nuove norme che regolassero tutta l’attività inerente ai problemi in questione.
Successivamente, e con il trascorrere del tempo ed il progresso scientifico della medicina trasfusionale, anche lo Stato ha sentito il dovere di intervenire con leggi e norme
da estendere su tutto il territorio nazionale.
Anche in questo l’Avis non è stata seconda a nessuno: ha dimostrato, e lo dimostra
sempre, il suo ruolo specifico ed essenziale per la diffusione dei concetti basilari che
devono essere primari per una convivenza partecipe e solidale fra tutti i cittadini in
assoluta libertà di opinioni, di censo e di credenze religiose. Gli effetti si conoscono
poiché, in particolar modo a livello regionale, è stata quasi raggiunta l’autosufficienza per il fabbisogno di sangue intero e di emoderivati.
Per concludere posso dire in tutta coscienza e conoscenza che da quando abbiamo
fondato l’associazione avisina toscana non è mai mancato l’impegno costante e assi20
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BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
duo dei dirigenti e dei donatori per il fine, che poi è il bene comune di tutti i cittadini,
da raggiungere. Entusiasmo, dedizione, spirito soli-daristico e fraterno ci hanno seguito e abbiamo sempre testimoniato, e sono certo di questa affermazione che posso
fare a nome di tutti i soci fondatori anche di quelli che non ci sono più, la nostra fede
in quello che facevamo per la continuazione del nostro credo di umana solidarietà.
Serietà di intenti e onestà assoluta sono stati e saranno la testimonianza dell’operare
di tutti noi e la presentazione più efficace perché ogni cittadino si renda davvero conto di quanto e di come può essere necessario il suo contributo di amore per gli altri.
Tramandiamole in modo da raggiungere così, forse, l’utopia di una società più giusta".
➤ Mario Dominici - Presidente Avis Intercomunale Alta Val di Cecina e
Membro Consiglio Regionale Avis Toscana
Ieri
Oggi
Da sinistra:
Bruno Bertoletti, (Presidente Avis Toscana)
Renzo Innocenti, (Vicepresidente Avis Toscana)
Mario Dominici, (Presidente Avis Volterra)
"Quando nel 1972 fu costituita l’Avis Regionale Toscana, mi ricordo benissimo che
assieme a Flavio Borghesi fummo invitati a parteciparvi e nella mente mi passano
ancora i volti dei tanti amici di estrazioni diverse che vollero aggregarsi a nome dei
territori sparsi nella nostra Toscana, per fondare questo importante organismo.
I principi furono sociali e di aggregazione delle Avis sparse in Toscana, mentre i valori
furono quelli di aiutare il prossimo e di creare un organismo che vigilasse anche per il
buon uso del sangue. 13 Persone si incontrarono nel 1972 e furono operatori di una
attività onesta e disciplinata che ancora oggi prosegue. Non mi è difficile descrivere
la figura di Bertoletti, (il Gran Duca) che conoscevo già per la sua militanza politica
come dirigente nel P.S.I. e incontrato quando era Segretario dell’allora Ministro della
Sanità Mariotti. La sua storia come partigiano e come democratico sarebbe da scrivere, anche perché con il suo carattere sapeva esprimere affetto, amicizia e volontà
di fare sempre meglio, come ha dimostrato in tanti anni di presidenza regionale. Lo
ricordo con affetto e, come dissi in occasione del Convegno tenutosi a Firenze il 24
ottobre 2006 davanti ai suoi familiari e a tante autorità del suo “vecchio partito”, è
La nostra missione, le nostre azioni.
21
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
stato per me uno di famiglia ed un buon dirigente di Avis Toscana. Oggi dei fondatori
di Avis Toscana siamo rimasti in pochi e certamente dal 1972 il ruolo di Avis Toscana
è cambiato in meglio sia per l’organizzazione, sia perché i tempi che progrediscono
hanno portato l’associazione al passo con i tempi per la ricerca e la donazione di
sangue e plasma. è importante mantenere una continuità con le nuove generazioni e
per avvicinare i giovani occorre oltre ad una linearità chiara, una promozione mirata
per i giovani con un linguaggio idoneo dando loro la certezza dell’utilità del loro gesto. Facendo leva su quei sentimenti di solidarietà che purtroppo oggi, non sono così
diffusi e recepiti. Sta all’Avis, ma soprattutto alle istituzioni preposte, fare una compagna di educazione civica, alla donazione di sangue nelle scuole superiori e in tutta
la società e personalmente, anche come uomo della strada, auspico che ciò avvenga
nel più breve tempo possibile".
➤ Bruno Menconi, Presidente Avis Zonale Lunigiana
Ieri
Oggi
"I primi incontri con Bruno Bertoletti avvenivano quasi mensilmente presso la Sede
Provinciale di AVIS Carrara già alcuni anni prima del 1972. Il desiderio maggiore era
di avere un organismo regionale di guida, come avveniva nelle altre regioni soprattutto del Nord Italia. Quando Bertoletti prese maggior confidenza della mia attività
più volte venne ad Aulla presso la sede Avis comunale, e dopo vari incontri mi pose a
conoscenza della sua idea di costruire una sezione regionale credendo nella necessità
di una forza toscana. Bertoletti era un toscano in ogni sua manifestazione: chiaro,
solare, positivo e che nulla lasciava al caso. Fui invitato alla riunione in Firenze presso
la sede del PSI in Via Porta al Prato e ancora non conoscevo le persone che avrebbero, in seguito, fatto parte del gruppo fondatore dell’organo regionale. Durante la
riunione Bertoletti fece una relazione molto convincente e vi furono altri interventi,
tra cui quelli di Mazzoni e di Carlotti, mentre io tacqui perché tale era l’entusiasmo di
quanto stava accadendo che non ebbi parole ma fui molto orgoglioso di partecipare
a questo evento. Nel corso degli anni l’Avis Toscana è cambiata per necessità storiche
e ha assunto una maggiore organizzazione, inserendosi nel tessuto sociale con forza
ed intelligenza come dimostrano i rapporti con il Centro Regionale Sangue e con
l’Assessorato alla Sanità".
22
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
27
19
32
19
A Milano VITTORIO FORMENTANO fonda l’AVIS - Associazione Volontari Italiani Sangue.
In Toscana compaiono i primi gruppi di donatori di sangue.
46
19
A Firenze nasce l’AVIS Comunale.
50
19
avis è riconosciuta dallo Stato con la Legge n. 49.
53
19
A Firenze viene inaugurata la prima autoemoteca.
54
19
avis inaugura a Firenze il primo Centro Trasfusionale della Toscana.
67
19
La prima Legge (n. 592) che regolamenta la raccolta, la conservazione e
la distribuzione del sangue umano sul territorio nazionale.
72
19
Nasce AVIS Regionale Toscana.
78
19
In toscana viene approvata la Legge istitutiva del CRE (Centro Regionale Emoderivati). Primo presidente Bruno bertoletti.
85
19
Con la Legge regionale n. 58 del 7 maggio nasce “l’albo regionale del
volontariato organizzato”. AVIS Toscana si iscrive nel 1987.
90
19
La prima Legge quadro (n. 107) disciplina le attività trasfusionali relative
al sangue umano ed ai suoi componenti e per la produzione di plasmaderivati.
94
19
“Dai il meglio di te stesso”: la prima campagna di Comunicazione di avis
Toscana in collaborazione con la Regione.
95
19
A Firenze nasce il numero verde avis 800-261580. AVIS Toscana è sul web
con il primo SITO internet.
04
20
Parte il primo progetto toscano di servzio civile sulle sedi di: Firenze,
Livorno, Pisa, Prato e Viareggio.
5
200
avis toscana si certifica per la qualità. Pubblicazione del primo Bilancio Sociale Avis Toscana.
09
20
Torrita di Siena (Si) e Serravalle pistoiese (Pt): le ultime associate avis nate
in Toscana.
La nostra missione, le nostre azioni.
23
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
2 Intervista a Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue
Com’è strutturato il Sistema trasfusionale Toscano e qual è il
ruolo del Centro Regionale Sangue?
Il Sistema Trasfusionale Toscano costituisce un modello di rete i
cui nodi principali sono rappresentati da strutture trasfusionali,
associazioni di volontariato e aziende sanitarie.
che fa parte del Settore del Governo Clinico della
Il CRS
Regione Toscana, è il fulcro della rete e ne rappresenta lo strumento di governance.
Con i Servizi Trasfusionali e le Associazioni vengono programmate la raccolta di sangue e plasma in modo da soddisfare le
necessità in un’ottica di autosufficienza.
Simona Carli,
Direttore del Centro
Regionale Sangue
Il Sistema Trasfusionale nel 2009 si è modificato e rinnovato, ottenendo un aumento
delle donazioni totali del 5.6%, un aumento delle donazioni di emazie di oltre il 6%.
Parallelamente, e con più velocità, è cresciuta l’attività sanitaria nella Regione Toscana, determinando un incremento nel consumo di sangue di oltre l’8%. Anche la
raccolta del plasma ha visto buoni risultati con un incremento totale del 5%.
Incremento plasma anno 2009: raffronto raccolta regionale/raccolta Avis
6,99%
5%
Incremento plasma
Avis Toscana
Incremento
nel consumo
di sangue
> 8%
24
La nostra missione, le nostre azioni.
Incremento plasma
raccolta regionale
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
Il Sistema Trasfusionale Toscano
L’organizzazione territoriale
ST
ST
ST
ST
ST
MS
LU
Vg
PT
ST
FI 1
ST
PI
FI 2
Emp
Pont
ST
ST
ST
PO
ST
ST
LI
ST
FI 3
ST
ST
ST
AR
ST
ST
SI
ST
ST
ST
ST
ST
ST
GR
ST
LEGENDA
1 Centro Regionale Sangue
3 SIMT di Azienda Ospedaliera Universitaria
12 SIMT di Azienda USL
ST
25 Sezioni Trasfusionali
74 Unità di Raccolta Associative
La nostra missione, le nostre azioni.
25
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
Il Sistema
ASSESSORE
Trasfusionale della Toscana
DIRETTORE
GENERALE
AREA
COORDINAMENTO SANITà
SETTORE
ASSISTENZA SANITARIA
ORGANISMI DEL GOVERNO CLINICO
ITT
OTT
GRUPPO
TECNICO
DI LAVORO
CSR
DIRETTORE:
Simona Carli
AMMINISTRATIVI:
Barbara Ermini
Susanna Demarchi
AREA VASTA NORD OVEST
ASL 1
Carrara
ADRIANA
TOGNACCINI
Pontremoli
ASL 4
Fivizzano
DOMENICO
D’ELIA
ASL 2
ROSARIA
BONINI*
AREA VASTA CENTRO
ASL 3
Massa
FAUSTO
PECORI
Lucca
Castelnuovo G.na
Barga
GIUSEPPE
DI PIETRO
Viareggio
Livorno
Cecina
ISIO
MASINI
Piombino
Portoferraio
ASL 5
PAOLO
PETRUCCIANI
Pontedera
Volterra
GABRIELE
GRAZIANI
Arezzo
PIERLUIGI
LUMBRUNO
Prato
Bibbiena
Cortona
Sansepolcro
Valdarno
ASL 7
Poggibonsi
Nuovo S. Giovanni
di Dio
Borgo S. Lorenzo
Ponte a Niccheri
Figline
Montepulciano
ASL 9
Grosseto
Massa Marittima
GIULIANA
BARGAGLI
Orbetello
Empoli
Fucecchio
Castelfiorentino
Castel del Piano
AOU SENESE
VITTORIO
Siena
FOSSOMBRONI
Careggi
Legenda
SIMT
AOU MEYER
Meyer
ST
AZIENDA SANITARIA
Cisanello
S. Chiara
DIRETTORE SIMT
(aggiornato al 1 Giugno 2010)
Fonte: CRS
26
Pescia
AOU CAREGGI
AOU PISANA
FABRIZIO
SCATENA
ASL 8
ASL 11
ASL 6
PIERO
PALLA
ANTONELLA
BERTELLI*
AREA VASTA SUD EST
Pistoia
ASL 10
ASL 12
ADOLFO
MORETTI
UFFICIO
DIREZIONE
Il Centro Regionale Sangue
(CRS) è al centro del Sistema
Trasfusionale della Toscana.
Creato il 4 agosto 2008 con
Delibera regionale n.658 è
diretta emanazione dell’Assessorato Diritto alla Salute e
Politiche di Solidarietà.
Mission del CRS è coordinare
le attività del sistema trasfusionale, che risulta essere sempre di più al centro delle attività sanitarie della Toscana.
A questo scopo si relaziona
con le Aziende Sanitarie, le
Associazioni di Volontariato,
i centri di ricerca universitari
e le aziende farmaceutiche di
riferimento.
La nostra missione, le nostre azioni.
*FACENTE FUNZIONI
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
è corretto dire che oltre la quantità, c’è qualità nel Sistema trasfusionale Toscano?
è corretto dire non solo che oltre la quantità c’è la qualità, ma direi che prima della
quantità c’è la qualità per garantire sicurezza al donatore e al ricevente.
Qualità in termini di processo, ma anche qualità che riguarda le strutture sia pubbliche sia associative per il soddisfacimento dei requisiti strutturali, organizzativi e
tecnologici.
Durante l’arco dell’anno sono frequenti gli appelli di carenza o le segnalazioni di
eccedenza. Cosa farà il CRS per provare a ottenere una ragionevole stabilizzazione?
Il consumo crescente sarà sicuramente una realtà con la quale occorrerà confrontarsi
nei prossimi anni. Nel 2009, tra raccolta e consumo di emazie, c’è stato un saldo negativo di circa 2.000 unità.
Il progressivo aumento del consumo rispetto alla raccolta, sta diventando una costante nelle regioni con buoni sistemi sanitari e caratterizzati da punti di eccellenza, che
comportano una forte attrazione di pazienti da fuori Regione. Nel corso del 2009 ci
sono stati spesso momenti di carenza, anche in periodi diversi da quello estivo, nei
quali è stato necessario ricorrere all’approvvigionamento presso regioni eccedentarie. Ma è accaduto anche l’inverso, in momenti di esubero, verso le Regioni carenti.
Il meccanismo della compensazione tra Regioni è testimone di un sistema a rete, che
governato a livello nazionale, consente il mantenimento di un sufficiente grado di
autosufficienza. Uno dei principi basilari del Sistema Trasfusionale è la gestione delle disponibilità su base regionale, ovvero la ricerca dell’autosufficienza regionale. Si
tratta di un sistema che assicura prestazioni di qualità, basato sul contributo di tutti,
anche se sempre di più questo concetto si allarga a livello nazionale, a testimonianza
di un sistema gestito e governato a livello centrale che permette di provvedere alle
necessità di tutta la nazione.
CURIOSITà
I numeri in Toscana
La fascia di popolazione oltre i 65 anni, rappresenta circa il 24%, rispetto a una
media nazionale del 20%.
Negli ultimi 10 anni la vita media delle persone si è allungata di 3 anni.
Sono più dell’11% i pazienti degli ospedali della Toscana provenienti da altre
regioni d’Italia.
La nostra missione, le nostre azioni.
27
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
Perché l’autosufficienza non viene raggiunta?
Occorre ricordare che l’autosufficienza è un obiettivo dinamico che coinvolge più
responsabilità e che si rapporta continuamente alle crescenti esigenze dei pazienti e
alla disponibilità dei donatori.
Il Centro Regionale sangue ha contribuito alla ricerca della minore variabilità infraannuale possibile, mettendo a disposizione dei donatori la possibilità di prenotare le
donazioni con l’AgenDona, e permettendo così, anche una visione anticipata delle
situazioni critiche.
Le Associazioni di volontariato hanno un ruolo chiave in tutto il sistema. Cosa farà il
CRS per supportarle?
Le Associazioni rappresentano un insostituibile punto di forza. Rivestono un ruolo
strategico nella promozione della donazione, nella fidelizzazione, nella tutela dei
donatori e nel contributo attivo e responsabile alla programmazione delle attività
di raccolta. Garantiscono donatori volontari, anonimi, gratuiti, consapevoli e periodici. Le Associazioni di Volontariato sono uno strumento fondamentale per creare
coscienza civica e sociale.
Sul piano concreto dell’attività con il CRS, sono parte integrante del Sistema Trasfusionale Toscano, partecipano attivamente al percorso di programmazione e di definizione degli obiettivi. Sono, inoltre, parte dell’Ufficio di Direzione del CRS e collaborano fattivamente a tutti i progetti.
Il compito del CRS consiste nel fornire alle Associazioni un supporto tecnico scientifico
qualificato, nel rispetto, ovviamente, dei ruoli e delle competenze diverse di ciascuno.
Inoltre, nel percorso di accreditamento delle strutture di raccolta, il CRS potrà svolgere per le Associazioni e per i Centri Trasfusionali, il ruolo di facilitatore e di unificatore
dei processi.
CURIOSITà
Gli strumenti del CRS per le Associazioni
“PERCHè DONARE” il depliant informativo sui percorsi della donazione .
800.000 sono le copie stampate e distribuite alle Associazioni di Volontariato e
nei Centri Trasfusionali degli ospedali. Disponibile in 7 lingue (inglese, francese,
spagnolo, rumeno, albanese, arabo e cinese)
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La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
3 Donazione Sangue e produzione di farmaci plasmaderivati
Intervista a Mario ORLANDO, Responsabile Marketing Kedrion
Intervista a Mario Orlando, responsabile marketing Kedrion, sul nuovo prodotto farmaceutico ottenuto dalla lavorazione del plasma: il Plasmasafe.
Kedrion
è un’azienda biofarmaceutica specializzata nello sviluppo, produzione, commercializzazione e distribuzione di farmaci plasmaderivati. è l’unica azienda convenzionata con il Sistema Sanitario
Nazionale e autorizzata alla lavorazione del plasma proveniente dalle
donazioni volontarie compiute in
Italia.
Lo stabilimento
della Kedrion
❶ In breve, cos’è il Plasmasafe?
Plasmasafe è un prodotto farmaceutico ottenuto da plasma fresco congelato AB0
gruppo specifico attraverso un processo industriale di purificazione e virus inattivazione.
❷ Come si ottiene e qual è il suo impiego?
Plasmasafe in Italia è offerto alle Regioni come servizio per la valorizzazione del plasma donato ed il miglioramento della terapia trasfusionale. Il plasma raccolto nella
Regione da donatori abituali è sottoposto ad un processo industriale di purificazione
ed inattivazione virale e batterica. Ne deriva un prodotto riconosciuto farmaco dal
Ministero della Salute. Il Plasmasafe (plasma di grado farmaceutico) viene quindi riconsegnato alle Regioni per l’uso appropriato nei vari ospedali.
Le indicazioni d’uso di Plasmasafe sono le stesse del plasma fresco congelato:
• deficit combinati di fattori della coagulazione (coagulopatie da consumo o coagulopatia da insufficienza epatica);
• deficit isolati di fattori della coagulazione (in caso di non disponibilità
del concentrato dello specifico fattore);
• terapia sostitutiva nel deficit di fattori della coagulazione in situazioni
di emergenza;
• risoluzione di overdose di anticoagulanti orali (come indanedione o
cumarina);
• Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT) associata a plasmaferesi;
• emorragia critica intraoperatoria.
La nostra missione, le nostre azioni.
29
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
❸ Quali problemi di tipo sanitario consente di superare rispetto al plasma congelato?
Il plasma fresco congelato è un prodotto biologico e come tale il suo utilizzo clinico è
complicato da un lato dalla variabilità nella sua composizione, insita nella sua stessa
natura di prodotto non di sintesi chimica, dall’altro da un rischio di provocare effetti
collaterali nel paziente. Elementi microparticellari immunologicamente influenti (residui di membrane cellulari, leucociti, ecc.) possono provocare nel ricevente reazioni
avverse. Ad esempio, la TRALI (danno polmonare acuto trasfusione-indotto), reazione grave che si manifesta più frequentemente a seguito di trasfusione di plasma fresco congelato, può nel 25% dei casi risultare letale.
Il Plasmasafe, prodotto standardizzato, offre al clinico la possibilità di “dosare” meglio il trattamento terapeutico riducendo i consumi di plasma. Il processo produttivo,
la virus inattivazione e gli step di purificazione del prodotto riducono significativamente gli effetti collaterali associati alla trasfusione. L’analisi dei dati del sistema di
emovigilanza della Regione Piemonte riporta che gli effetti collaterali registrati con
l’uso del Plasmasafe sono stati di grado lieve e dieci volte inferiori rispetto al plasma
fresco congelato.
❹ Cosa cambia nelle modalità di raccolta?
La procedura di donazione e raccolta non cambia. In collaborazione con i centri trasfusionali regionali, sono state messe a punto le procedure di frazionamento e stoccaggio del plasma di partenza per preservarne il valore biologico ed assicurarne elevati livelli di sicurezza.
❺ Se ci sono, quali sono le difficoltà nel produrlo?
Plasmasafe è un farmaco. Il suo processo produttivo è molto complesso e deve essere
strettamente controllato sotto il profilo della sicurezza e della qualità, per essere in linea con tutti i requisiti previsti dalla Farmacopea Europea. Esistono delle norme internazionali estremamente restrittive, le GMP (Good Manufacturing Practices - Norme
di Buona Fabbricazione), che contengono linee guida per tutto quello che riguarda la
produzione farmaceutica, dall’arrivo della materia prima all’industria fino alla consegna del prodotto finito presso il centro trasfusionale. La difficoltà maggiore, al di là
della complessa tecnologia impiegata per produrre il plasma di grado farmaceutico,
sta proprio nel riuscire ad eseguire questo processo in modo rigoroso, controllato e
riproducibile, per ottemperare alle GMP. Ogni sacca di Plasmasafe che lascia i nostri
impianti ha superato dei controlli rigidissimi, inclusi quelli di Stato, eseguiti da un
ente esterno, solitamente l’Istituto Superiore di Sanità.
❻ In termini numerici, quali ottimizzazioni quantitative e economiche consente di
ottenere?
La maggior standardizzazione di Plasmasafe permette al clinico di focalizzare meglio
la terapia, e quindi di avere consumi di plasma inferiori. Ad esempio, l’Azienda Ospe30
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
daliera di Padova ha registrato a partire dal 2005, anno in cui ha introdotto l’utilizzo
di Plasmasafe, una diminuzione del 20% dei consumi clinici di plasma. Uno studio
pilota in corso presso l’Ospedale di Cisanello (Pisa) sta valutando l’uso del plasma nel
trapianto di fegato. Questo studio randomizzato confronta due gruppi di pazienti
durante il trapianto di fegato; il primo gruppo è trattato con plasma da aferesi, il
secondo con Plasmasafe. I risultati preliminari sono molto promettenti ed indicano
una significativa riduzione dell’utilizzo di plasma nel gruppo trattato con Plasmasafe.
Da notare, tra l’altro, che il maggior consumo di plasma congelato, oltre a costituire
un dispendio economico, espone il sistema trasfusionale regionale a maggiori rischi
con conseguenze sociali, economiche e medico-legali.
❼ Il futuro e le prospettive di utilizzo del Plasmasafe.
Molte Regioni italiane hanno adottato il progetto “Plasma di grado farmaceutico”,
attivando, all’interno di accordi di conto lavorazione con Kedrion, la trasformazione
del plasma regionale per l’uso clinico in Plasmasafe. I vari progetti regionali hanno
l’ambizioso obiettivo di migliorare l’appropriatezza nell’utilizzo clinico del plasma
promuovendo l’uso di un prodotto sicuro, controllato e standardizzato, legando
quindi strettamente dosi di utilizzo e risposte terapeutiche. Inoltre, il minor consumo di plasma permetterà l’aumento di produzione degli emoderivati in linea con il
progetto regionale per l’autosufficienza e il contenimento dei costi. Questi progetti
comporteranno vantaggi per tutti, in primis per i pazienti, che beneficeranno di persona del miglioramento terapeutico introdotto da Plasmasafe. Anche le associazioni
di volontari, indirettamente, vedranno aumentare il valore del loro dono. Il “farmaco” plasma aumenterà il suo valore salva vita.
❽ Chi sono i volontari donatori di sangue per un’azienda farmaceutica come Kedrion?
I volontari donatori sono la base del Sistema Sangue italiano. Se il Sistema ha potuto
svilupparsi è proprio grazie all’impegno costante delle associazioni di donatori. Fin
dalla sua nascita, Kedrion, azienda italiana in Italia, ha dato il suo proprio contributo
a per far crescere il Sistema, soprattutto nell’ambito dell’organizzazione, della gestione, della trasformazione e dell’impiego terapeutico del dono. Tutto ciò che di importante è stato fatto è avvenuto solo grazie ad una collaborazione continua di tutti
gli attori, ed è solo alimentando questa consapevolezza di partnership che il Sistema
Sangue italiano potrà raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.
La nostra missione, le nostre azioni.
31
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
4 Associazione e territorio
Avis Toscana ha un rapporto molto stretto con il territorio, dove opera attivamente
grazie alle oltre 170 sedi locali e verso le quali svolge “una funzione di indirizzo, di
coordinamento e verifica per il raggiungimento degli obiettivi associativi rappresentando i propri associati nei confronti di tutti i soggetti, istituzionali, pubblici, privati,
di livello regionale”.
Nel corso del 2009 si sono costituite:
• Torrita di Siena in provincia di Siena;
• Serravalle Pistoiese in provincia di Pistoia.
Arrivare alla costituzione di nuove sedi è frutto di un lavoro di squadra che non può
prescindere dallo studio del contesto locale e soprattutto dall’individuazione di persone entusiaste pronte a mettersi in gioco investendo parte del loro tempo nella
promozione della solidarietà e del dono del sangue.
Torrita di Siena è stata costituita da un gruppo di 17 giovani - il Presidente ha 31
anni, il Vicepresidente 34 anni e il Segretario 26 anni - e anche Serravalle Pistoiese si
distingue per essere composta da dirigenti giovani, infatti il Presidente ha 48 anni, il
Vicepresidente 31 e il Segretario 44 anni.
è soprattutto attraverso la costituzione di nuove sedi che l’azione di Avis garantisce
una maggiore sensibilizzazione verso la popolazione: i dirigenti locali si muovono
all’interno di un contesto dove conoscono dinamiche e meccanismi e questo consente
di svolgere un lavoro mirato e preciso per la promozione del messaggio di Avis.
Il consiglio direttivo dell’Avis di Serravalle Pistoiese
32
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
Al 31/12/2009 le sedi Avis Toscana sono salite a 177, così suddivise:
1
22
153
1
Sede regionale
Sedi provinciali / zonali
Sedi comunali
Sede di base
Una presenza così capillare sul territorio permette ad Avis Toscana di portare avanti
la promozione del dono del sangue e dei suoi derivati rappresentando un punto di
riferimento per i cittadini e le istituzioni, ed è per questo che l’impegno per la costituzione di nuove sedi non si ferma mai.
Al momento di chiudere il documento, grazie all’iniziativa delle Avis di Firenze, di
Rignano sull’Arno e di Borgo San Lorenzo, stanno fervendo i preparativi per la nascita
dell’Avis di Figline Valdarno e San Piero a Sieve, entrambe nella provincia di Firenze.
Massa Carrara
11 2
Prato
Lucca
6 1
11 2 1
Firenze
Pistoia
22 4
16 1
Pisa
16 1
Arezzo
17 5
LEGENDA
Avis Comunali
Livorno
11 4
Siena
16 1
Avis Provinciali/Zonali
Avis di Base
Grosseto
27 1
La nostra missione, le nostre azioni.
33
al 31.12.2009
FI
ZONALE AREA FIORENTINA, MUGELLO, VAL DI SIEVE 2000
Com. Firenze, 1946
Com. Marradi, 1964
Com. Barberino di Mugello, 1954
Com. Palazzuolo sul Senio, 1964
Com. Borgo San Lorenzo, 2005
Com. Londa, 1960
AR
ZONALE CASENTINO, 1976
ZONALE VALDARNO FIORENTINO, 2004
Com. Reggello, 1982
ZONALE ARETINA, 2005
Com. Arezzo, 1932
Com. Rignano sull’Arno, 1955
Com. Badia Prataglia, 1970
Com. Castel San Niccolò, 1970
Com. Bibbiena, 1969
Com. Pratovecchio, 1964
Com. Castel Focognano, 1990
ZONALE SCANDICCI LE SIGNE, 1993
Com. Malmantile, 1971
Com. Signa, 1955
Com. Bucine, 1984
Com. Ponte a Ema, 1993
Com. San Quirico in Collina, 1992
Com. Montevarchi, 1951
Com. Scandicci, 1960
Com. Strada in Chianti, 1977
Com. Sesto Fiorentino, 1954
Com. San Giovanni Valdarno, 2005
Com. Terranuova Bracciolini, 1978
ZONALE VAL DI CHIANA ARETINA, 2003
Com. Campi Bisenzio, 2008
ZONALE EMPOLESE V. I., 1997
Com. Castelfiorentino, 1946 (FI)
Com. Talla, 1998
ZONALE VALDARNO ARETINO, 1981
Com. Montopoli Val d’Arno, 1987 (PI)
Com. Empoli, 1966 (FI)
Com. Santa Croce sull’Arno, 1987 (PI)
Com. Montaione, 1984 (FI)
Com. Staffoli, 1982 (PI)
Com. Montespertoli, 1973 (FI)
Com. Valdegola, 1996 (PI)
Com. Vinci, 2006 (FI)
Com. Certaldo, 2008 (FI)
Com. Castiglion Fiorentino, 1971
Com. Lucignano, 2004
Com. Cortona, 1963
Com. Marciano della Chiana, 1999
Com. Foiano della Chiana,1969
ZONALE VAL TIBERINA, 2005
Com. Sansepolcro, 1994
PT
PROVINCIALE PISTOIA, 1963
Com. Pistoia, 1957
Com. Pescia, 1959
Com. Borgo a Buggiano, 1975
Com. Ponte Buggianese, 1962
Com. Collodi, 1971
Com. Quarrata, 1962
Com. Lamporecchio, 1987
Com. Montagna Pistoiese, 1994
Com. Larciano, 1987
Com. San Quirico, 1972
Com. Ribolla, 1973
Com. Monsummano Terme, 1961
Com. Uzzano, 1981
Com. Roccalbegna, 1973
Com. Montale, 2004
Com. Vellano, 1968
Com. Castiglione della Pescaia, 1984
Com. Roccastrada, 1973
Com. Montecatini Terme, 1965
Com. Serravalle Pistoiese, 2009
Com. Follonica, 1965
Com. Roccatederighi, 1965
PROVINCIALE GROSSETO, 1960
Com. Grosseto, 1960
Com. Montenero, 1984
Com. Arcidosso, 1978
Com. Montieri, 1969
Com. Capalbio, 2004
Com. Orbetello, 1959
Com. Campagnatico, 1986
Com. Pitigliano, 1973
Com. Castell’Azzarra, 1978
Com. Castel del Piano, 1960
GR
LI
Com. Gavorrano, 1968
Com. Sassofortino, 1972
Com. Magliano in Toscana, 1995
Com. Selvena, 1984
Com. Manciano, 1967
Com. Semproniano, 1984
Com. Massa Marittima, 1959
Com. Sorano, 1979
Com. Campiglia Marittima, 1978
Com. Piombino, 1957
Com. Monterotondo, 1979
Com. Sticciano Scalo, 1992
Com. San Vincenzo, 1994
Com. Suvereto, 1978
ZONALE LIVORNO, 2004
Com. Livorno, 1976
Inter. Collesalvetti, 1979
ZONALE VAL DI CORNIA, 1993
Com. Monticello Amiata, 2003
ZONALE ELBA, 1986
Com. Marciana Marina, 1995
PROVINCIALE SIENA, 1957
Com. Porto Azzurro, 1971
Com. Portoferraio, 1957
SI
ZONALE BASSA VAL DI CECINA, 1982
Com. Siena, 1957
Com. Pienza, 1988
Com. Abbadia San Salvatore, 1978
Com. Poggibonsi, 1991
Com. Rosignano Marittimo, 1970 (LI)
Com. Cecina, 1971 (LI)
Com. Castiglion d’Orcia, 1998
Com. Sarteano, 1971
Com Casale Marittimo, 1994 (PI)
Com. Montescudaio, 1986 (PI)
Com. Chianciano, 1962
Com. Sinalunga, 1963
Com. Castellina Marittima, 1997 (PI)
Com. Riparbella, 1992 (PI)
Com. Chiusi, 1958
Com. S.Giovanni d’Asso, 1987
Com. Montalcino, 1976
Com. Taverne-Asciano, 1967
Com. Montepulciano, 1959
Com. Trequanda, 1985
Com. Pisa, 1960
Com. Torrita di Siena, 2009
Com. Capannoli, 1977
Com. Santo Pietro Belvedere, 1983
Com. Cascina, 1958
Inter. Alta Val di Cecina-Volterra, 1953
Com. Fornacette, 1976
Com. Ponsacco, 2000
Com. Piazze, 1995
ZONALE PIANA DI LUCCA, VALLE DEL SERCHIO
Com. Lucca, 1996
PI
LU
PROVINCIALE PISA, 1987
Com. Pontedera, 1982
Com. Vagli di Sotto, 1995
MS
Com. Pieve Fosciana, 1987
ZONALE VERSILIA, 1985
Com. Viareggio, 1950
ZONALE MASSA CARRARA, 1962
Com. Carrara, 1955
Com. Fosdinovo, 1987
Com. Massa, 1956
Com. Serravezza, 1954
Com. Montignoso, 1982
ZONALE LUNIGIANA, 2001
Com. Bargecchia, 1979
Com. Stazzema, 1981
Com. Camaiore, 1974
Com. Massarosa, 1972
Com. Aulla, 1961
Com. Podenzana, 1983
di Base Querceta, 2006
Com. Comano, 1986
Com. Tresana, 1971
Com. Fivizzano, 1967
Com. Casola, 2002
Com. Pietrasanta, 1954
Com. Forte dei Marmi, 1961
Com. Terrarossa
PROVINCIALE PRATO, 1981
Com. Prato, 1950
Com. Vaiano, 1954
Com. Carmignano, 1959
Com. Vernio, 1974
Com. Montemurlo, 1974
Com. Poggio a Caiano, 2006
PO
REGIONALE
1
COMUNALI
PROVINCIALI / ZONALI
22
DI BASE
153
1
TOTALE SEDI
New entry - Nel 2010 sono state costituite due nuove sedi Avis di Figline Valdarno (FI) e San Piero a Sieve (FI)
177
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
APPROFONDIMENTO
L’autosufficienza del sangue e dei suoi derivati costituisce un obiettivo nazionale finalizzato a garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di qualità
e sicurezza della terapia trasfusionale.
del 2005 “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e
La legge 219
della produzione nazionale degli emoderivati” definisce i princìpi fondamentali in materia di attività trasfusionali.
Per quanto ci riguarda in particolare, questa legge così recita:
“lo Stato riconosce la funzione civica e sociale ed i valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione volontaria, periodica, responsabile,
anonima e gratuita del sangue e dei suoi componenti.
Le associazioni di donatori volontari di sangue e le relative federazioni
concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale attraverso
la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata di sangue e la
tutela dei donatori.”
Quindi la Legge nazionale riconosce alle Associazioni di Volontariato del
sangue il ruolo di protagoniste nella gestione della salute pubblica, e per
questa ragione ne sostiene l’attività prevedendo appositi contributi economici.
Infatti la legge così prosegue:
“[…] Viene adottato uno schema tipo per la stipula di convenzioni con
le associazioni e federazioni di donatori di sangue per permettere la partecipazione delle stesse alle attività trasfusionali. Lo schema tipo di convenzione individua anche le tariffe di rimborso delle attività associative
uniformi su tutto il territorio nazionale ”.
Ogni regione recepisce l’indicazione nazionale e riformula - sulla base di tariffe
nazionali - i rimborsi per le attività associative e di raccolta delle associazioni di
donatori di sangue del proprio territorio.
I rimborsi sono articolati in funzione della tipologia della donazione: sangue intero, plasmaferesi e multicomponent.
In Toscana la delibera n. 255 del 06/04/2009 stabilisce il rimborso dei costi delle attività associative e di raccolta delle associazioni di donatori di sangue per l’attività
svolta, secondo la seguente tabella:
Donazioni
Totale (euro)
Avis Comunali
Avis Regionale Toscana
Sangue intero
20,83
15,00
5,83
Plasmaferesi
22,90
16,49
6,41
lticomponent
24,30
17,50
6,80
La nostra missione, le nostre azioni.
35
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
5 Dentro l’Associazione
Secondo la Legge Quadro sul Volontariato (266/91) “è considerato organizzazione di
volontariato ogni organismo liberamente costituito (…..) che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri
aderenti.” A questi, per raggiungere la propria mission e portare a termine i propri
obiettivi possono affiancarsi prestazioni di “lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo esclusivamente nei limiti necessari al loro regolare funzionamento, oppure occorrenti a qualificare o specializzare l’attività da esse svolta.”
In questa ottica Avis Toscana svolge la propria attività attraverso la componente istituzionale, formata da volontari, eletti democraticamente e i cui compiti sono regolati
dallo Statuto Associativo, e grazie all’apporto di una struttura operativa composta da
dipendenti e collaboratori retribuiti, che si occupa del regolare funzionamento delle
attività in maniera qualificata e professionale.
5.1 La dirigenza associativa
Gli organi di governo di Avis Toscana sono, come sottolinea l’art. 8 dello Statuto
associativo, l’Assemblea Regionale degli Associati, il Consiglio Direttivo Regionale, il
Comitato Esecutivo, il Presidente e il Vicepresidente Vicario.
L’organo di controllo è rappresentato dal Collegio dei Revisori dei Conti, mentre l’organo di giurisdizione interna è il Collegio Regionale dei Probiviri.
Gli organi collegiali previsti dallo Statuto sono composti da soci che, in forma volontaria e gratuita, si candidano a ricoprire le cariche sociali.
Il rinnovo della cariche avviene ogni quattro anni in sede di Assemblea Regionale e
l’ultima elezione è avvenuta nell’aprile del 2009 all’assemblea regionale di Campi
Bisenzio.
36
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
ORGANI QUADRIENNIO 2009/2013
Eletti in sede di assemblea regionale avis toscana del 19 aprile
La nostra missione, le nostre azioni.
37
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
ORGANI COLLEGIALI 2009/2013
Membri effettivi
INCARICHI DI LAVORO
Luciano FRANCHI
Presidente
Luciano INNOCENTI
Vice Presidente Vicario
Isa MANCINI
Vice Presidente
Riccardo BELLUCCI
Tesoriere
Alessandro BALLONI
Segretario
Adelmo AGNOLUCCI
Claudia FIRENZE
Convenzioni Università e gemellaggi
Riccardo PRESTIA
Silvana GABICCINI
Scuola e Formazione
INVITATI PERMANENTI
38
Manrico MAZZONI
Presidente Onorario
Bettarino CARLOTTI
Presidente Onorario
Antonio ESPOSITO
Consigliere Nazionale
Luigi ODDO
Nuove Tecnologie
Eleonora BARTOLINI
Referente Giovani
Paolo OMOBONI
Accreditamento Strutture Trasfusionali
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
5.2. Direzione e struttura operativa
La Direzione definisce le responsabilità all'interno della struttura. Coordinati dal Direttore i dipendenti e i collaboratori di Avis Toscana collaborano all'attuazione delle
politiche deliberate dagli organismi associativi. Al 31 dicembre 2009 la struttura operativa di Avis Toscana si avvale complessivamente di dieci unità che operano secondo
il seguente organigramma:
ORGANIGRAMMA STRUTTURA OPERATIVA
➤
➤
AREA
COMUNICAZIONE
A. Falciani
➤
➤
➤
DIRETTORE
A. Falciani
➤
➤
ASSISTENTE
DIREZIONE
AREA
PROGETTAZIONE
➤
D. Marangio
➤
AREA
ORGANIZZAZIONE
F. Autieri
V. Bossi
Gestione materiale propaganda
L. Ortimini
Sviluppo campagne
A. Spulcioni - V. Li Puma
Progettazione, Qualità
S. Ghelli
Scuola Formazione e FAD
G. Pieri
Servizio Civile
V. Li Puma - G. Pieri
➤
Bilancio Sociale, Forum Donne
➤
Monitoraggio e statistiche
➤
Segreteria, Servizi alle sedi e dirigenti
➤
➤
Ufficio stampa, Sito internet, Newsletter
A. Spulcioni
F. Autieri - V. Li Puma
S. Ghelli
Segreteria, Sito web, Intranet
S. Ghelli
AmministraZIONE
P. cagnacci
La nostra missione, le nostre azioni.
39
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
DIREZIONE
40
RESPONSABILE
ATTIVITà
Direttore
Alessandro Falciani
Attua le politiche dell’organizzazione attraverso l’elaborazione del piano annuale degli obiettivi e ne verifica il
raggiungimento. Responsabile della gestione delle risorse umane, coordina le attività affidate al personale, ne
valuta le prestazioni e ne approva il piano di formazione.
Cura l’istruttoria degli atti, la realizzazione dei provvedimenti e la redazione dei verbali degli organi collegiali.
AREE
RESPONSABILE
ATTIVITà
Comunicazione
Alessandro Falciani
Effettua lo studio e la pianificazione dell’attività di comunicazione.
Progettazione,
Formazione,
Qualità
Donata Marangio
Assistente Direzione
Collabora con la direzione ed è responsabile della progettazione e delle attività formative, del Servizio Civile
e del Sistema di Gestione della Qualità. Collabora nello
studio e nella pianificazione delle attività di comunicazione.
Organizzazione
Filomena AUTIERI
Responsabile della segreteria e del monitoraggio attività, raccoglie ed elabora periodicamente le statistiche,
gestisce gli aggiornamenti del sito web, delle mailing
list, cura l’attività di gestione del numero verde e dei
contatti al sito web.
SETTORE
REFERENTE STRUTTURA
ATTIVITà
Amministrazione
Paola CAGNACCI
Responsabile della gestione amministrativa, tiene la
contabilità, il rapporto con i fornitori, la contabilizzazione delle presenze del personale ed elabora il bilancio
consuntivo.
Logistica
Luca ORTIMINI
Responsabile della gestione del magazzino, del materiale associativo promozionale e della manutenzione delle
attrezzature.
Assistente,
Progettazione,
Formazione,
Qualità,
Nuove tecnologie
Simona GHELLI
Cura le attività di Gestione della Qualità e supporta la
segreteria nella gestione delle nuove tecnologie e degli
applicativi informatici in uso. Segue la rendicontazione
e svolge attività di tutoring per i corsi di formazione.
Assistente segreteria,
Servizio Civile,
Comunicazione
Valentina LI PUMA
Cura la segreteria in qualità di responsabile degli archivi
e del protocollo. Segue i servizi alle sedi e ai responsabili
associativi, in particolare per quanto riguarda il cerimoniale. Collabora con il responsabile del Servizio Civile
nelle attività di progettazione e documentazione.
Assistente
Progettazione,
Formazione,
Comunicazione
Angela SPULCIONI
Cura la realizzazione del Bilancio Sociale e del Forum
Donne, coadiuva le attività di comunicazione. Supporta
il responsabile progettazione e formazione.
Assistente
Formazione,
Servizio Civile
Giulia PIERI
Cura le attività di servizio civile in qualità di responsabile
monitoraggio e svolge attività di tutoring della scuola
di formazione di Avis Toscana. Segue la gestione della
piattaforma fad.
SETTORE
REFERENTE ESTERNO
ATTIVITà
Ufficio Stampa
Viviana BOSSI
Responsabile ufficio stampa, cura l’elaborazione dei comunicati, le newsletter e l’aggiornamento della home
del sito.
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
6 Stakeholder
Gli interlocutori di Avis Toscana - detti anche stakeholder o portatori di interesse sono coloro sui quali ricadono gli effetti delle attività e delle scelte decisionali dell’associazione ma sono anche coloro in grado di influenzare l’azione dell’associazione
stessa.
Rientrano in questa categoria i dirigenti associativi, i volontari, i dipendenti e collaboratori, i giovani in Servizio Civile, le Aziende Sanitarie e Ospedaliere, la Regione
Toscana e il Centro Regionale Sangue, Avis Nazionale e le altre Avis Regionali, la scuola, le Comunità di Migranti, la cittadinanza, i medici di famiglia, le altre associazioni.
Mappa degli stakeholder
Comunità migranti
Soci donatori
Regione Toscana
Ufficio Nazionale Servizio Civile
Associate e volontari
ASL e A.O.
Istituti scientifici
e di ricerca
Centri trasfusionali
Pubblica
Amministrazione
Forze dell’Ordine
e Forze Armate
Altre associazioni
Avis Nazionale e
altre Avis Regionali
Scuole e università
Giovani SCN
Dipendenti e collaboratori
Cesvot
Media
Popolazione toscana
CRS
Aziende per la lavorazione
del plasma
Medici di famiglia
Il Bilancio Sociale diventa quindi non solo uno strumento che permette ad Avis Toscana di rendere conto ai propri stakeholder sull’andamento delle attività svolte e sui
risultati conseguiti, ma anche di rappresentare le relazioni che l’associazione ha con
ciascuno di essi e le iniziative che li hanno visti coinvolti.
Nel 2009 le categorie di portatori di interesse con le quali Avis Toscana ha avuto occasione di collaborare o verso le quali ha indirizzato i propri sforzi sono le seguenti,
tenendo comunque conto che le relazioni sono state ben più ampie ed hanno coinvolto numerosi altri interlocutori, anche in modo indiretto.
Per ogni categoria è indicato il paragrafo del capitolo dove trovare maggiori informazioni sul tipo di coinvolgimento.
La nostra missione, le nostre azioni.
41
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
Associate e volontari
Il rapporto di Avis Toscana con le proprie associate e con i volontari, dirigenti o meno,
che ne fanno parte è molto ampio e continuativo coinvolgendo sia le attività istituzionali che operative. Il livello di coinvolgimento riguarda quindi le attività di sensibilizzazione e raccolta (par. 1.1 Le donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto;
par. 1.2 Da "Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la nuova campagna di
comunicazione; par. 2.1 La salute attraverso la sicurezza: requisiti minimi per l’accreditamento delle Unità di Raccolta) e i progetti di ricerca e formazione (par. 2.2
Progetto “Il legame del sangue senza confini”; par. 2.3 Corso di formazione “Culture
del Dono”; par. 2.4 Ricerca & salute: il progetto Fiorgen). Le Avis territoriali sono state
coinvolte anche per lo sviluppo dei progetti di Servizio Civile (par. 3.1 Educare alla
salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il progetto “Il dono nello zaino”) o
per sostenere la ricerca nel campo delle malattie di origine genetica (par. 3.2 Scienza,
salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis) e gli interventi
di ricostruzione in Abruzzo (par. 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo). Infine sono state destinatarie di attività e servizi (par. 4.1 Strumenti di comunicazione
interna ed esterna: sito internet, Newsletter e Intranet; par. 4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo; par. 4.3 Diffusione associativa nel rispetto delle norme: seminario
di aggiornamento per tesorieri).
DONATOri
I rapporti con le associate si traducono spesso in attività che vedono coinvolti anche
i donatori: attori in occasione delle donazioni (par. 1.1 Le donazioni Avis Toscana:
dove, come e quanto; par. 5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza);
fruitori di nuovi strumenti di programmazione (par. 1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona) e comunicazione (par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna
ed esterna: sito internet, Newsletter e Intranet; collaboratori in occasione di progetti
e iniziative particolari come la ricerca Fiorgen (par. 2.4 Ricerca e salute: il progetto
Fiorgen) o ospiti (par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009).
SISTEMA TRASFUSIONALE
Un altro attore fondamentale è il Sistema Trasfusionale che nelle sue articolazioni
regionali - Strutture Trasfusionali, CRS Centro Regionale Sangue, o nazionali - Centro
Nazionale Sangue - è spesso protagonista insieme ad Avis dei risultati raggiunti in
campo della donazione (par 1.1 Le donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto; par.
5.2 Storie di sangue donato). Nel 2009 significativa è stata la collaborazione nello sviluppo dell’AgenDona (par. 1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona) ma anche nelle attività di ricerca insieme anche alle ASL e alle AOU (par. 2.4 Ricerca & salute:
il progetto Fiorgen), di informazione e cultura (par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne
Avis Toscana 2009), di solidarietà (par. 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo) e
formazione (par. 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono).
42
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
UNIVERSITà E CENTRI DI RICERCA
Per qualificare e rafforzare l’azione associativa, numerose sono state le iniziative realizzate in collaborazione con centri di ricerca quali le Fondazioni Fiorgen (par. 2.4
Ricerca & salute: il progetto Fiorgen) e Telethon (par. 3.2 Scienza, salute e solidarietà:
i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis) nonché con il mondo universitario
(par. 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini”; par. 2.3 Corso di formazione
“Culture del Dono”).
CESVOT
I progetti di ricerca e formazione sono stati realizzati anche grazie al supporto del
Centro Servizi per il Volontariato della Toscana, che ha collaborato a sostenerne i costi ma ha anche apportato competenze e collaborazione (par. 2.2 Progetto “Il legame
del sangue senza confini”; par. 2.3 Corso di formazione “Culture del Dono”; par. 3.1
Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il progetto “Il dono
nello zaino”; par. 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono).
REGIONE TOSCANA E ISTITUZIONI LOCALI
L’Amministrazione pubblica è stata coinvolta sia nelle sue articolazioni regionali che
territoriali per la promozione di iniziative quali il “primo treno dell’Avis” decorato in
modo integrale con il messaggio della campagna “Un donatore tira l’altro” (par. 1.2 da
"Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la nuova campagna di comunicazione);
per sostenere l’attività di raccolta (par. 5.2 Storie di sangue donato) o partecipare agli
eventi culturali quali il Forum Donne (par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana
2009). Numerosi sono anche gli altri interlocutori coinvolti in modo diretto nelle attività
di Avis Toscana: i Media (par. 1.2 Da "Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la
nuova campagna di comunicazione); la scuola intesa sia come insegnanti che studenti
attraverso la comunicazione mirata (par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed
esterna: sito internet, Newsletter e Intranet) e le visite dei giovani in Servizio Civile (par.
3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il progetto “Il dono
nello zaino”), a loro volta stakeholder dell’associazione. Rapporti diretti ci sono stati
anche con le altre organizzazioni del terzo settore e in particolare con le altre associazioni del dono (par. 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono), con
le forze dell’ordine e di sicurezza e sempre più intensi con le comunità di migranti (par.
5.2 Storie di sangue donato). Infine, seppur in modo indiretto, sono stati interlocutori
rilevanti per l’associazione anche l’intera popolazione toscana e i potenziali donatori
(par. 1.2 da "Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la nuova campagna di
comunicazione; par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito internet,
Newsletter e Intranet; par. 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo) e i potenziali
ammalati che potranno trovare cure adeguate grazie anche al sostegno dei progetti di
ricerca dato da Avis in Toscana (par. 2.4 Ricerca & salute: il progetto Fiorgen; par. 3.2
Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis).
La nostra missione, le nostre azioni.
43
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
7 Mission
La missione di un'organizzazione o di un’ impresa, profit o no profit che sia, è il suo
scopo ultimo, la giustificazione stessa della sua esistenza, ed è ciò che la caratterizza
distinguendola da tutte le altre. Una sorta di "dichiarazione di intenti", che ispirata
ai valori fondanti del soggetto, dettaglia la strategia di lungo periodo.
Pertanto nel caso di Avis Toscana la missione coincide con gli scopi sociali contenuti
, ai quali tutte le attività svolte devono armonizzarsi.
nello Statuto
La coerenza tra scopi e attività è oggetto di valutazione del Bilancio Sociale, che si
propone di evidenziare eventuali scostamenti allo scopo di attivare eventuali corretivi. Chiarire con nettezza la missione associativa è pertanto il presupposto di ogni
Bilancio Sociale, utile per misurare la qualità del lavoro svolto e migliorare quello
futuro.
Prima di entrare nel dettaglio delle attività svolte da Avis Toscana nel corso del 2009,
è opportuno chiarire i contorni della missione associativa, che di seguito andiamo ad
analizzare ripercorrendo i 6 scopi statutari:
 L'obiettivo primario di Avis è raggiungere e mantenere l’autosufficienza di
sangue, plasma e degli altri emocomponenti, per sostenere i bisogni della
salute del cittadino. Avis è pertanto impegnata per fornire un’adeguata risposta ai consumi crescenti di sangue, plasma e piastrine, nonché a vigilare sul loro
corretto utilizzo.
Per questo promuove la cultura della donazione, partecipa con propri rappresentanti ai Comitati di Coordinamento presenti in ogni centro trasfusionale, e
ai Comitati per il Buon Uso del sangue, costituiti in ogni Azienda Sanitaria ed
Ospedaliera. Collabora inoltre con il Centro Regionale Sangue nelle attività di
sviluppo e di programmazione del Sistema Trasfusionale nel suo complesso.
 Avis tutela il diritto alla salute di donatori e riceventi, ovvero dei pazienti
che hanno necessità di trasfusioni di sangue e plasma o di terapie con emoderivati. Attraverso le donazioni effettuate dai propri soci, il cui stato di salute è
monitorato in forma programmata da esami diagnostici e strumentali, previsti
da una rigorosa normativa sia nazionale che regionale, si fornisce al paziente
sangue sicuro, e allo stesso tempo si tiene sotto controllo lo stato di salute del
donatore,vero e proprio operatore sanitario, sottoposto ad uno scrupoloso programma di medicina preventiva.
 Avis svolge attività di informazione ed educazione sanitaria dei cittadini
promuovendo stili di vita sani che coinvolgono le abitudini quotidiane delle
persone. Educazione alimentare, sesso sicuro, informazione sui danni provocati dal consumo di alcol, fumo e droghe, oltre a prevenire le malattie ma44
La nostra missione, le nostre azioni.
1
BILANCIO SOCIALE 2009
SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA
turano nella popolazione la consapevolezza che la donazione è un gesto di
responsabilità. Per questo Avis promuove - con particolare attenzione verso la
popolazione giovanile e le minoranze, quali donne e comunità dei migranti stili di vita corretti, che aiutano il cittadino a riconoscersi in un circolo virtuoso
che gli consente di approdare con naturalezza alla donazione di sangue come
affermazione del proprio benessere fisico, mentale, e ambientale.
 Promuovere la diffusione delle proprie associate sul territorio regionale è la condizione necessaria per incrementare le donazioni e quindi garantire l’autosufficienza, in quanto strategia fondamentale per poter raggiungere
nuove comunità e nuovi potenziali donatori.
Le sedi Avis presenti nella nostra regione rappresentano l’avamposto della nostra associazione quindi i presidi per compiere la nostra missione. In Toscana
sono 177 a cui vanno ad aggiungersi i numerosi gruppi aziendali diffusi all’interno dei luoghi di lavoro. è un lavoro impegnativo, che richiede disponibilità
da parte di volontari di accollarsi la costituzione e la gestione di una nuova
sede, ma la passione e la motivazione dei nostri associati produce ogni anno
nuove realtà avisine.
 Favorire lo sviluppo della donazione volontaria periodica, associata,
non remunerata, anonima e consapevole significa far crescere la donazione del sangue promuovendo il valore aggiunto rappresentato dal volontariato organizzato. Ciascun donatore Avis sa di essere protagonista del proprio
e dell’altrui diritto alla salute attraverso la donazione, ma anche di partecipare
ad un sistema la cui complessità si può governare proprio grazie alla donazione
anonima, periodica, associata e consapevole. è la chiave di volta del sistema
trasfusionale toscano e nazionale, che conferisce le migliori garanzie di sicurezza e di afflusso ordinato e costante dei donatori presso i centri trasfusionali.
 Promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo è un
impegno verso se stessi e la comunità, una garanzia per la democrazia e la
convivenza civile. Avis collabora attivamente con le altre realtà del volontariato organizzato, nella convinzione che è sempre più necessario fare “massa
critica” nei confronti dei decisori per affermare il principio di sussidiarietà delle
organizzazioni no profit.
Avis è un’associazione aperta agli stimoli, parte integrante dell’articolato mondo del volontariato toscano, con il quale collabora sia sul piano normativo che
organizzativo, partecipando a diversi network del terzo settore, quali il Cesvot,
la Consulta Regionale del Volontariato, il Forum del Terzo Settore.
La nostra missione, le nostre azioni.
45
BILANCIO SOCIALE 2009
DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA.
SCOPO 1
I l r a g g i u n g i m e n t o d e l l'a u t o s u f f i c i e n z a
SCOPO 2
La tutela del dirit to alla salute
SCOPO 3
Informa zione ed educa zione sanitaria
SCOPO 4
L a d i f f u s i o n e d e l l'a s s o c i a z i o n e
SCOPO 5
Lo sviluppo della dona zione volontaria, periodica, associata e non remunerata
SCOPO 6
Promuovere lo sviluppo del volontariato
2
2
estiva
BILANCIO SOCIALE 2009
DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA.
DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA.
SCOPO 1: Il raggiungimento dell'autosufficienza
1.1 LE DONAZIONI AVIS TOSCANA: DOVE, COME E QUANTO
1.2 DA "UN DONATORE TIRA L’ALTRO" A "MOTO DONATORIO":
LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
1.3 STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE: L’AgenDona
SCOPO 2: La tutela del diritto alla salute
2.1 LA SALUTE ATTRAVERSO LA SICUREZZA: REQUISITI MINIMI PER
L’ACCREDITAMENTO DELLE UNITà DI RACCOLTA
2.2 PROGETTO “IL LEGAME DEL SANGUE SENZA CONFINI”
2.3 CORSO DI FORMAZIONE CULTURE DEL DONO
2.4 RICERCA & SALUTE: IL PROGETTO FIORGEN
SCOPO 3: Informazione ed educazione sanitaria
3.1 EDUCARE ALLA SALUTE E ALLA SOLIDARIETà ATTRAVERSO
IL SERVIZIO CIVILE: IL PROGETTO “IL DONO NELLO ZAINO”
Febbraio 2009
Per un'antropologia
dell'altruismo.
3.2 SCIENZA, SALUTE E SOLIDARIETà: I PROGETTI
DEI RICERCATORI
SOMMARIO
Terminato
il
corso
di
formazione
TELETHON ADOTTATI DA AVIS
rande
ande sforzo delle sedi Avis nel sollecitare
i propri soci alla donazione, il
Per un'antropologia
dell'altruismo.
molto tempo una grave carenza regionale di emazie di gruppo 0 positivo e
"Avis è donna, tempo
Oltre 60 volontari avisini hanno partecipato a “Culture del dono”, il
sitivo e negativo. Si invitano le sedi
Avis a porre particolare
attenzione
permettendo"
corso mirato a comprendere come meglio interloquire e
Una nuova Avis a
coinvolgere
le comunità
migranti nella mission associativa
del donatore e a privilegiare la raccolta di sangue intero,
oltre
a
Serravalle Pistoiese
dell’Avis. Il progetto che ha preso spunto dalla ricerca pilota nella
donatori del territorio ad andareAnche
a donare
prima
di partire
per ele
vacanze.
comunità romena
senegalese
dello scorso anno, e raccontata nel
l'Imam dona
il suo
volume
della
collana
Avis
Book “Il sangue degli altri: culture della
sangue.
bisogni
isogni negli ospedali toscani e gli avvenimenti tragici
di Viareggio hanno
donazione tra gli immigrati stranieri in Italia, aveva tra i suoi
Avis a Viareggio...
obiettivi
di trasferire
concretamente
sul territorio
ccuito la situazione precaria delle
scorte.associativi
E' necessario unquello
grande
sforzo
di
Appuntamenti
toscano gliDicembre
esiti della2009
ricerca, e contemporaneamente, quello
Auguri
"ComunicaAvis"
arte di tutti!
di suggerire alcuni strumenti utili per ampliare la conoscenza
Settimana della donazione
dei volontari del Servizio
e il dono nello zaino.
Civile
Mondo Avis
AAA...volontari cercansi
SOMMARIO
sul diverso sentire delle altre culture in tema di dono, e in
particolare del dono del sangue.
Auguri
Tanti auguri di Buone F
Una storia di Natale
La formazione, curata dal Gruppo di ricerca del Professor Dei,
Natale Avis
docente di Antropologia culturale dell’Università di Pisa, ha
Bilancio sociale 2008
affrontato molti temi, tra i quali: il ruolo della comprensione e della comu
Il nuovo gruppo dei giovani
Ottobre 2009
nella promozione del dono e i presupposti culturali del dono. Il corso, con
Avis a Viareggio...
del Servizio
Civile
in Avisdi 24 ore di formazione, di cu
partecipanti
in
per
unRegionale,
totale
Una storia
SOMMARIO
L'Assessore Rossi, intervenuto 9algruppi,
Consiglio
risponde
e di Natal
Appuntamenti
strumento della
Formazioneassociativi
a Distanza (FAD), si è concluso con un
rilancia nuove proposte per un Donazioni
sistema sempre più a misura di
hanno partecipato anche gli esponenti delle comunità straniere. Queste u
Il dialogo con la politica
Me li ricordo sì eccome!
donatore.
Moto
Donatorio
all’unisono quanto
sia
importante la reciproca conoscenza
e il coinvolgim
Il legame del sangue senza
Cecina. Nevicava, anche
donazione
di
sangue,
come
elemento
d’integrazione
sociale e civile.
confini.
consapevolezza di fare
...dal CRS
orgogliosi.
Il nuovo gruppo dei giovani del
L’occasione ha
dato
spazio
anche
per
presentare
l’ultima
pubblicazione de
Servizio Civile in Avis
Il Consiglio in Rosa
Edita
scritta
dal Professor
Dei, da Matteo
Aria
e da un
Luca
Manci
“La Regione Toscana primeggia
perda
la Pacini
qualitàedelle
donazioni
e per un
Non
ricordo
Natale
Appuntamenti associativi
di Antropologia
e cultura
popolare
– Il dono del sangue,
sistema trasfusionale presente
in modo capillare
su tutto
il territorio”.
bene gli per
odoriun’antrop
e i profum
Corso
di aggiornamento
per
La nostra
missione, le
nostre Così
azioni.
ha esordito Enrico Rossi,
assessore
per ledipolitiche
della
vecchio
ospedale
di Volt
Contiene
una serie
contributi,
per la prima volta
tradotti
in italiano
i tesorieri.
Salute della Regione Toscana,
intervenutoeilcerca
3 ottobre
scorso
tante,
tutti i se
internazionali,
di fornire
al lettore unan'erano
visione
multicultura
Al servizio dei donatori
alla seduta del Consiglio di
Avisdel
Toscana.
dono
sangue. Nel libro gli interventi, preceduti da una selezione del
Era il 1952, avevo 21 a
riferimento, di R. Titmus “The gift Relationship”, affrontano sia la motivaz
L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di
la guerra. Gli anni del b
retribuita o volontaria, sia i diversi modelli di cittadinanza nella società c
Il Consiglio in Rosa
problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli
L'Avis era stata fondata
rispetto
al tema. Dall’acquisto
meriti perquello
la reincarnazione
in I
orari dei Centri Trasfusionali,indiana,
al concetto
di autosufficienza
regionale di
e nazionale,
oltre
che
psichiatrico.
Qua
gruppi omossessuali in Australia, alla donazione
tutta al Afemminile
in
sull’innalzamento dell’età perdei
donare.
bottega".
volte, quand
Il dialogo
con la politica
o il progetto di Servizio Civile "Il dono nello
zaino"
getto di Avis Toscana che vedrà impegnati per 12
lontari
ontari di Servizio Civile nell'attività di
nsibilizzazione al dono del sangue verso altri
e interventi nelle scuole e nei centri sportivi AICS
Scolastico Regionale è co-promotore per la
48
tegno del progetto
all’interno della rete delle
vità programmata di concerto con Avis Toscana per l’arricchimento dell’offerta
Servizio Civile selezionati, saranno affiancati dagli operatori dell'associazione con i
SOMMARIO
del Servizio Civile in Avis
partecipanti in 9
per unRegionale,
totale di 24 ore
di formazione,
di cu
Una
storia
L'Assessore Rossi, intervenuto
algruppi,
Consiglio
risponde
e di Natale
Appuntamenti
getto di Avis Toscana che vedrà impegnatirilancia
per 12
strumento della
Formazioneassociativi
a Distanza (FAD), si è concluso con un
nuove proposte per un Donazioni
sistema sempre più a misura di
hanno
partecipato
anche gli esponenti delle comunità straniere. Queste u
Il dialogo con la politica
Me li ricordo sì eccome!
lontari
ontari di Servizio Civile nell'attività di
donatore.
Moto
Donatorio
all’unisono quanto
sia
importante la reciproca conoscenza e il coinvolgime
Il legame del sangue senza
Cecina. Nevicava, anche
BILANCIO SOCIALE 2009
donazione
di
sangue,
come
elemento
d’integrazione
sociale e civile.
nsibilizzazione al confini.
dono del sangue verso altri
consapevolezza di fare
DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA.
...dal CRS
orgogliosi.
Il nuovo gruppo dei giovani del
e interventi nelle scuole
e nei centri sportivi AICS
L’occasione ha
dato spazio
per presentare l’ultima pubblicazione de
Servizio
Civileanche
in Avis
Il Consiglio in Rosa
Edita
scritta
dal Professor
Dei, da Matteo
Aria
e da un
Luca
Mancin
“La Regione Toscana primeggia
perda
la Pacini
qualitàedelle
donazioni
e per un
Non
ricordo
Natale
associativi
Scolastico RegionaleAppuntamenti
è co-promotore
per la
di Antropologia
e cultura
popolare
– Il dono del sangue,
sistema trasfusionale presente
in modo capillare
su tutto
il territorio”.
bene gli per
odoriun’antrop
e i profum
Corso di aggiornamento per
Così ha esordito Enrico Rossi,
assessore
per ledipolitiche
della
vecchio
ospedale
di Volt
Contiene
una serie
contributi,
per la prima volta
tradotti
in italiano
tegno del progetto all’interno
della rete delle
i tesorieri.
Salute della Regione Toscana,
intervenutoeilcerca
3 ottobre
scorso
tante,
tutti i ser
internazionali,
di fornire
al lettore unan'erano
visione
multicultura
servizio dei donatori
vità programmata diAlconcerto
con Avis Toscana
l’arricchimento
dell’offerta
alla sedutaper
del Consiglio
di
Avisdel
Toscana.
dono
sangue.
Nel libro gli interventi, preceduti da una selezione del
2
Era il 1952, avevo 21 a
riferimento, di R. Titmus “The gift Relationship”, affrontano sia la motivaz
L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di
la guerra. Gli anni del b
retribuita o volontaria, sia i diversi modelli di cittadinanza nella società ci
Il Consiglio in Rosa
problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli
L'Avis era stata fondata
indiana, rispetto al tema. Dall’acquisto di meriti per la reincarnazione in I
orari dei Centri Trasfusionali, al concetto di autosufficienza regionale e nazionale,quello
oltre psichiatrico.
che
Qua
dei gruppi omossessuali in Australia, alla donazione tutta al femminile in
sull’innalzamento dell’età per donare.
bottega". A volte, quand
della perdita della forza per l’uomo.
della Larderello spa, in
Appuntamenti associativi
Appuntamenti associativi
Su questi ultimi temi, - Enrico Rossi è anche il coordinatore in seno alla conferenza
Stato-Regioni
di
Borghesi,
ci contattavan
Presentando
libro, il professor
Dei ha sottolineato
che
“se cia si
in u
tutti gli assessori regionali alla
sanità- , hail affermato
che è possibile
iniziare un
dialogo
livello
direttamente
apone
donare.
30.1.2009:
Firenze,
Consiglio
Avis
7 marzo, Montevarchi: Forum
con
essa
si
vuole
instaurare
una
relazione,
occorre
conoscerne
le
differen
nazionale che affronti il tema dell’autosufficienza e dell’innalzamento finosuperiora
a 70 anni
e del persona
Toscana;
Donne Avis Toscana
Avis, ha
il nesso
forte
esiste tramandava
cittadinanza
e donazi
dell’età per poter donare. associazioni
Per entrambecome
le ipotesi,
chiesto
cheche
l’assessorato
venga
investito
in cucina,
nel
17-18.4.2010:
Prato,
Assemblea
4 aprile, Firenze: Consiglio
terreno una
ineludibile
discussione”.
ufficialmente della questione,un
attraverso
richiesta di
formale
avanzata dalle associazioni
dei così. In u
allora si usava
Avis Toscana;
Regionale Avis Toscana
donatori della Toscana e dal Centro Regionale Sangue.
volte ce ne davano due.
21-22-23.5.2010:
Montesilvano,
“Resta ora da
comprendere, con
l’aiuto dei ricercatori dell’Università di P
18/19 aprile, Campi Bisenzio:
(in alto da sx) Isa Mancini, Volga
Assemblea
Avis
Nazionale.
in un percorso che è solo al suo inizio – sono le conclusioni
di Luciano
Era una festa
in tutti iFr
s
Assemblea Generale
Avisaffrontato
Toscana ha riguardato
L’altro tema
l’accoglienza del donatore presso le strutture
Riccucci, Alessandra Campagnano,
Avis
regionale
e forme
ricercate
e sperim
cambiate
molte
cose e i
18/19 aprile,
Malta: Assemblea
trasfusionali.
Da tempo Avis
è propositiva
suToscana.
una serie Modi
di questioni:
daiandranno
parcheggi
riservati
Silvana Gabiccini, Carla Catani.
volontariato
inSu
generale,
hanno
in questo
preciso
gioventù
e a quelle
don
all’ampliamento dell’orario dei
prelievi, ecc.
questo punto
il Rossi
si è impegnato
amomento
ovviare
allela pos
(in basso da sx) IsadoraFIODS
Bartoli,
Donazioni
Ma
vecchi si sa,la
si pr
di
di integrazione,
anche
attraverso
Assemblea
situazioni
più critiche e ha, acollante
sua voltasociale,
proposto,strumento
come già compiuto
per i servizi
del da
pronto
Ilaria Ginanneschi, Claudia22/24
Firenzemaggio,
Generale
Avis
Nazionale
dovrà
necessariamente
assumere
connotazioni
qualitative
e
non
s
soccorso,
di
fare
un’
indagine
conoscitiva
sul
grado
di
soddisfazione
dei
servizi
da
parte
dei
donatori
e Eleonora Bartolini.
Avis Toscana ha registrato nel
(da una telefonata con
confronti dei nuovi cittadini”.
....e tutti gliattraverso
eventi Avis
dellesu
interviste a campione.
mese
di
novembre
un
www.avis.it/toscana
Natale Avis
incremento di donazioni del
Appuntamenti associativi
Oltre
all’approfondimento
e
alle
conoscenze
acquisite idai
volontari, il per
Per incrementare le donazioni intravede la possibilità di coinvolgere e sensibilizzare
50.000
6,28%.
L'incremento
annuo
AvisToscana.
Toscana sulle culture del dono ha già incassato un ulteriore successo
operatori sanitari della Regione
invece, al 30.11.2009 è del
"ComunicaAvis"
dona
ama” è ha
il prog
referente della Consulta dell’immigrazione di “Chi
ANCI
Toscana,
chi
24.10.2009, Firenze: 1° incontro
4,9%.
Natale.
L’intervento
è
poi
proseguito
con
la
proposta
di
individuare,
per
l’anno
2010,
5
strutture
risultati
della
ricerca,
affinchè
iniziative
come
questa
proseguano
e
cresca
del corso di Formazione "ll A
legame
Torino, in occasione del Forum
Con la diverse
collaborazione de
trasfusionali
pilota
che possano mettere in atto modalità di accoglienza del donatore,
del sangue senza confini" Nazionale Avis
Giovani 2009,
verrà
bambini
delle scuole
ele
rispetto a quelle attuali. Una Working
volta fatta progress…..
laMoto
sperimentazione
e monitorato l’andamento
positivo,
si
7.11.2009, Firenze: Corso per
Donatorio
organizzato il workshop dal titolo
donando
un giocattolo
a
potrà pensare a un’estensione
delleIlnuove
modalità
a tutto
il sistema
trasfusionale.
Tesorieri Avis
Nota:
libro
"Il
dono
del
sangue,
per
un’antropologia
dell’altruismo"
può
“ComunicaAvis”: Come raccontare
Il progetto prevede che
5.12.2009, Firenze: Consiglio
direttamente
alla
Pacini
Editore,
oppure
agli
uffici
di
Avis
Toscana,
con
un
ai media una storia di solidarietà".
che l’Avis av
Da ultimo, l’Assessore si è voluto
soffermare
sull’Agendona, il nuovo sistema di contenitori
prenotazione
Regionale Avis
prezzo
di copertina.
Il corso si svolgerà Sabato 28
regali
così raccolti,
elettronico delle donazioni. Ha ribadito che si tratta di un’opportunità che non andrà
imposta
e che, sara
febbraio 2009 dalle ore 14.00 alle
provvederà
a farli avere
attraverso il suo impiego, non
c’è
nessuna
intenzione
di
“scavalcare”
le Associazioni
dei
donatori.
Il
corso
culture
del
dono
rientra
nel
finanziamento
del
bando
formazione
ore
e Domenica 1° marzo
Corso di aggiornamento
per 19.30
i
Ribadisce
che il sistema sanitario,
generale,
ha necessità di programmazione e che non c’è alcuna
4.1 STRUMENTI
DI
COMUNICAZIONE
INTERNAinED
ESTERNA:
2009 dalle ore 8.45 alle ore 13.00
tesorieri.
In questo
“percorso
di s
ragione
per non fareEprogrammazione
proprio nell’attività trasfusionale. Nel frattempo,
la Usl
6
SITO
INTERNET,
NEWSLETTER
INTRANET
presso: HOLIDAY
INN,ha
Piazza
consisterà in un elabora
Livornese
iniziato l’utilizzo dell’AgenDona, seguirà la Usl 2.
Sabato 7 novembre dalle ore 9.00
Servizio Civile selezionati, saranno affiancati dagli operatori dell'associazione con i
nno
no a stretto contatto per tutta la durata dell'esperienza.
tare la candidatura i cittadini italiani in età compresa tra i 18 ed i 28 anni
la
a data di scadenza del bando e interessati a svolgere Servizio Civile in una
is, distribuite in 9 province toscane.
ve essere presentata tassativamente entro le ore 14.00 del 27 luglio 2009
Avis prescelta. Di seguito il numero dei posti disponibili suddivisi per provincia:
ze: 6 posti, Provincia di Grosseto: 4 posti, Provincia di Livorno: 4 posti, Provincia
Provincia di Massa Carrara: 1 posto, Provincia di Pisa: 2 posti, Provincia di Pistoia:
di Prato: 2 posti, Provincia di Siena: 1 posto.
zioni e il modulo per presentare domanda sono scaricabili dal sito web:
scana, oppure possono essere richiesti scrivendo a: [email protected] o
rete fissa al numero verde gratuito 800261580 o allo 055. 23.98.624
alori di cittadinanza attiva:la sfida per il prossimo quadriennio
SCOPO 4: La diffusione dell’associazione
Consiglio di Avis Regionale Toscana, Luciano
sidenza dell’Associazione per il prossimo
4.2 SERVIZI
SEDI: IL MATERIALE ASSOCIATIVO
alle ore 13.00 presso
la sede ALLE
di
Su www.avis.it/toscana il racconto fotografico dell'incontro.
Avis Toscana
(via4.3
Borgognissanti
DIFFUSIONE ASSOCIATIVA NEL RISPETTO DELLE NORME: SEMINARIO
"Moto Donatorio. Dona e passa
16, Firenze), si terrà il Seminario
DI AGGIORNAMENTO
Il legamePER
del TESORIERI
sangue senza confini.
parola".
E'
lo
slogan
della
rivolto ai Tesorieri delle Avis
campagna di Avis Toscana che in
Comunali e Zonali: “Adempimenti
Previste due date per il corso di formazione “Il legame del sangue
questi
giorni
porterà
il
suo
statutari e notività legislative e
senza confini”, rivolto ai dirigenti associativi Avis.
messaggio ai lettori dei maggiori
fiscali nella contabilità delle
ragazzi e dell’insegnant
peggio di noi.
Ci sarà anche un premio
dallo chef del ristorante
La mostra dei lavori e la
l’Istituto Comprensiv
nti (PRATO) e Isa Mancini
NTINO) alla Vicepresidenza. La squadra di
pleta con Alessandro Balloni (FIRENZE) –
Avis”
ardo Bellucci (PRATO)
Adelmo
SCOPO–5:Tesoriere,
Lo sviluppo
donazione
volontaria,
Ildella
24 ottobre
a Firenze e il 21 novembre
a Pisa si
Relazione introduttiva Filippo Dami
svolgeranno, infatti, 2 seminari con lezioni frontali,
ZZO), Riccardo Prestia
(GROSSETO),
Claudia
periodica,
associata
e
non
remunerata
- Presidente Sindaci Revisori Avis
intervallati da una sezione operativa di 4 settimane che utilizzerà
, Professore
di
5.1Università
I DONATORI
AVIS
IN TOSCANA:
PERIODICITà
E SICUREZZAdella
una piattaforma
open source
per la somministrazione
LFIORENTINO) eToscana
Silvana
Gabiccini
(AREZZO).
Siena
Formazione a Distanza.
5.2
STORIE
DI
SANGUE
DONATO
Presiede mandato,
Riccardo
Bellucci
o si avvarrà, in questo
anche- dell’apporto
Tesoriere Avis Regionale Toscana
Il tema cardine del corso sarà quello delle reti sociali come opportunità di sviluppo
uggeritori che parteciperanno
inAvis
veste
Si pregano le sezioni
di daredi invitati.
associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigrati. Il
conferma
della
partecipazione,
progetto nasce dalla collaborazione di Avis Toscana
con l’Osservatorio per il monitoraggio delle
o (San Giovanni telefonando
Valdarno)
e PaolounOmoboni
o inviando
attività
disviluppo
donazione dell’ASL
di Lanciano-Vasto
(CH) e l’Associazione Donatori del Marocco (AMDS),
SCOPO
6:
Promuovere
lo
del
volontariato
messaggio agli uffici di Avis
enzo). A loro si aggiunge
il Consigliere
nazionale
Antonio
Esposito
e affronta
le opportunità
offerte dalla presenza
della popolazione immigrata per il sistema della
Toscana.
6.1 avis in rosa:donazione
il forum
donne
toscana
del sangue
e, avis
nel contempo,
per 2009
i processi di integrazione sociale.
tratta di una novità importante
per l’Associazione. “Infatti, oltre agli incarichi
6.2 AVIS A SOSTEGNO DEL TERREMOTO IN ABRUZZO
deve occupare l’organo esecutivo,
e vista
la forte
complessità
inSUL
cui
6.3 CESVOT:
DAL RINNOVO
DELLE
CARICHE ALLAdell’ambito
TRASVERSALITà
DONO
trovata a operare negli ultimi tempi, – afferma Luciano Franchi - è stato ritenuto
rsi di figure qualificate, che su alcuni temi si sono distinte, in modo particolare, per
La nostra missione, le nostre azioni.
49
2
SCOPO 1
Il raggiungimento dell'autosufficienza
SCOPO 1: Il raggiungimento dell’autosufficienza
Garantire per tutti i cittadini, al bisogno, terapie trasfusionali adeguate, è obiettivo
primario per una sanità universalista. Per questo il primo scopo sociale di Avis Toscana è il raggiungimento dell’autosufficienza, intesa come la capacità di rispondere al
fabbisogno di sangue e plasma degli ospedali toscani grazie alle donazioni effettuate
da donatori volontari, periodici e associati.
Avis Toscana, in maniera diretta e attraverso le proprie associate, svolge quotidianamente attività di promozione, di chiamata del donatore e di programmazione e
vigilanza della raccolta, nelle quali si sostanzia l’impegno per l’autosufficienza.
Ogni anno il Programma Regionale per l’autosufficienza stabilisce gli obiettivi trasfusionali per garantire l’autosufficienza di sangue e suoi derivati, in quanto si tratta di
un valore dinamico che si aggiorna costantemente a causa dell’innalzamento dell’età
media, dei progressi della ricerca scientifica e, fortunatamente, del successo di molte
terapie.
1.1 Le Donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto
Nel corso del 2009 in Toscana le donazioni effettuate da soci Avis sono state 113.173,
con un incremento di quasi il 5% rispetto all’anno precedente (nel 2008 erano
107.948). Un anno positivo che conferma il trend di crescita già registrato negli ultimi
anni: infatti, tra il 2000 e il 2009 le donazioni sono costantemente aumentate passando da 78.969 unità a 113.173, con un incremento di oltre il 43%. Questo considerevole aumento delle donazioni è in parte attribuibile alla crescita sia del numero dei
nuovi soci sia dell’indice di donazione, cioè del numero di donazioni/anno effettuate
dai donatori associati.
113.173
107.948
105.093
103.011
100.013
94.820
89.232
86.876
80.136
78.969
Andamento storico donazioni Avis 2000 - 2009
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
50
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 1
Il raggiungimento dell'autosufficienza
Le 113.173 donazioni del 2009 sono composte da 79.590 unità di sangue intero, pari
al 70,3% della raccolta complessiva, 28.240 unità di plasma e 5.343 di multicomponenti pari rispettivamente al 24,9% e al 4,7% della raccolta totale.
La procedura più gettonata resta pertanto quella del sangue intero, ma confrontando questi dati con quelli del 2008 si evidenzia che l’aumento delle plasmaferesi è
stato davvero sostanzioso, registrando un incremento rispetto all’anno precedente
di circa il 7%. Da registrare un’improvvisa inversione di tendenza per le donazioni di
multicomponent che, sebbene negli ultimi anni siano continuamente cresciute, nel
2009 hanno registrato, rispetto all’anno precedente, un calo del 2%.
Questi dati, all’apparenza un po’ troppo tecnici, ci fanno capire che l’attività di programmazione, per quanto necessaria ed ineludibile, non è né semplice né scontata.
Infatti, rispetto agli obiettivi concordati all’inizio dell’anno, spesso si verifica uno scostamento dovuto a periodi di improvvisa carenza o esubero che alterano l’andamento della programmazione concordata.
La parola d’ordine è pertanto flessibilità e cioè la capacità del sistema di rispondere
alle emergenze, mantenendo inalterata la visione dell’obiettivo finale, che è sempre
l’autosufficienza.
Ma vediamo dove vanno a donare i cittadini toscani. Nella nostra regione le donazioni si effettuano sia presso le Strutture Trasfusionali - raccolta diretta -, sia presso
le Unità di Raccolta fisse e/o mobili gestite dalle associazioni - raccolta indiretta. Nel
2009 delle 113.173 donazioni complessive di soci Avis ben 104.326 - pari al 92,2%
della raccolta totale - sono state effettuate presso Strutture Trasfusionali, mentre
8.847 donazioni pari al 7,8% sono state eseguite presso Unità di Raccolta fisse e mobili. Infatti l’attività di raccolta sul territorio regionale è prevalentemente affidata al
servizio pubblico, ed essendo la scelta dei donatori chiaramente condizionata dalle
caratteristiche organizzative presenti sul territorio i donatori Avis si recano in maggioranza a donare presso le strutture trasfusionali delle ASL.
Avis Toscana sostiene fortemente l’organizzazione della raccolta diretta, ritenendola
più funzionale al sistema, maggiormente produttiva e rispondente ai criteri di sicurezza e qualità a garanzia della salute.
Infatti presso le Unità di Raccolta esterna, si effettuano quasi esclusivamente donazioni di sangue intero e solo nelle date definite dal calendario associativo.
Le Strutture Trasfusionali sono collocate presso gli ospedali, sono dotate di attrezzature per tutte le procedure trasfusionali, hanno locali riservati al colloquio e all’anamnesi del donatore, e sono aperte tutti i giorni, spesso anche i festivi. Per questo - salvo
in quelle zone particolarmente lontane dagli ospedali, dove per il donatore l’Unità
di Raccolta è una grande semplificazione - Avis Toscana privilegia la raccolta diretta.
La nostra missione, le nostre azioni.
51
2
SCOPO 1
Il raggiungimento dell'autosufficienza
Anche perché lasciando la gestione sanitaria a chi lo fa di mestiere, l’associazione
può fare meglio il proprio, e cioè dedicarsi alle attività di promozione, chiamata e
programmazione, vigilando sul sistema a tutela di donatori e riceventi.
1.2 Da Un donatore tira l’altro a Moto Donatorio: la nuova campagna di
comunicazione
Nel corso del 2009, la campagna di promozione “Un donatore tira l’altro” - che ci ha
accompagnato per qualche anno - ha progressivamente lasciato spazio alla nuova
.
campagna "Moto Donatorio"
L’opportunità di mantenere la stessa campagna per molto tempo è da rintracciarsi
in una precisa scelta di politica associativa, che ha puntato su una maggiore capacità
di penetrazione e consolidamento nel tempo del messaggio di Avis Toscana, sino a
trasformare “La generosità dà buoni frutti. Un donatore tira l’altro” in una sorta di
tormentone.
L’estate ha rappresentato il momento ultimo della campagna che è stata veicolata su
molteplici mezzi di comunicazione per mantenere alta l’attenzione della cittadinanza sull’importanza e sul costante bisogno di sangue e plasma: passaggi radiofonici
sulle emittenti toscane che hanno aderito gratuitamente all’appello lanciato da Avis,
uscite sui quotidiani e affissioni di poster 6X3 in molte città della Toscana, sono solo
alcune delle iniziative messe in campo.
Per salutare questa campagna Avis Toscana ha scelto di affiancare alle modalità di
comunicazione tradizionali la decorazione integrale di due carrozze di due diversi
treni regionali, sperimentando una nuova forma di comunicazione per veicolare il
messaggio di sensibilizzazione al dono del sangue. Il “primo treno dell’Avis” è partito
il 29 luglio 2009 dalla stazione Porta a Prato di Firenze “varato” dal Presidente di
Avis Toscana, Luciano Franchi, dal Presidente Commissione Sanità Comune Firenze,
Maurizio Sguanci, e da circa 60 dirigenti associativi provenienti da tutta la regione.
Per tre mesi - da luglio ad ottobre - i treni decorati hanno circolato in tutta la regione:
il Minuetto ha toccato le città di Firenze, Arezzo, Prato, Empoli, Pistoia, mentre un
52
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 1
Il raggiungimento dell'autosufficienza
treno del circuito regionale che ha viaggiato sulla tratta Firenze, Livorno e Pisa, ha
proseguito fuori regione in direzione di Parma, Pontremoli e La Spezia.
Come in altre occasioni, Avis Toscana ha intrapreso un’iniziativa di comunicazione
prima nel suo genere, che a fronte di risorse economiche contenute valorizza il messaggio Avis proprio per il carattere innovativo dell’evento. Inoltre l’opportunità di
destinare il proprio messaggio ai pendolari, e cioè a cittadini sani e attivi che ogni
giorno prendono il treno per andare al lavoro, rende questa forma di comunicazione
particolarmente strategica per l’obiettivo associativo di sensibilizzare nuovi donatori
periodici.
Una rappresentanza di Avis Toscana alla partenza del primo treno Avis
Il 2009 ha visto anche l’avvio della nuova campagna di comunicazione Moto Donatorio, che partendo dall’immagine e dal concetto delle ciliegie li rielabora trasformandoli in pendolo di Newton.
Perché Moto Donatorio?
Sia nell’immagine che nel testo il nuovo soggetto “Moto Donatorio. La forza di chi
dona muove anche te” sottolinea l’importanza dell’essere donatore, valorizzando il
gesto della donazione che genera una forza, una spinta alla solidarietà che inevitabilmente coinvolge anche gli altri (potenziali donatori e beneficiari della donazione).
L’idea del Moto Donatorio richiama i concetti di energia potenziale e cinetica, evocando che tutti siamo potenzialmente donatori, ma è solo quando questa potenzialità si manifesta - traducendosi in un moto - che si propaga agli altri.
La nostra missione, le nostre azioni.
53
2
SCOPO 1
Il raggiungimento dell'autosufficienza
Sulla linea del nuovo soggetto è stato realizzato anche un nuovo spot radio che è stato trasmesso su alcune emittenti regionali e che è a disposizione di tutte le associate
che ne faranno richiesta, che potranno utilizzarlo per diffondere il messaggio sulle
emittenti locali della propria area. A novembre è partita la prima parte della campagna, che ha previsto uscite sui quotidiani regionali e passaggi radiofonici ad alta
intensità di diffusione, e la produzione di alcuni materiali tra cui le cartoline di auguri
di Natale, le locandine e i portachiavi con il nuovo soggetto.
La nuova cartolina di auguri di Natale
1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona
L’AgenDona è un sistema informatico di prenotazione della donazione via web che
il CRS ha sviluppato per favorire e migliorare l’accesso alla donazione. Permette di
prenotare il giorno e l’ora della donazione attraverso le Associazioni, allo scopo di
evitare attese, effettuare le aferesi senza sosta e quindi massimizzare la resa dei macchinari, razionalizzare le donazioni per gruppi sanguigni e le presenze del personale
per il prelievo.
Partendo dalle esperienze di prenotazione già attive in Toscana, sia in forma cartacea
che informatizzata, ma comunque non integrate con il proprio sistema gestionale,
l’AgenDona rappresenta un salto di qualità sulla strada della programmazione trasfusionale.
Grazie alla semplicità del sistema di prenotazione, che garantisce la sua fruibilità a
tutti gli attori del Sistema Trasfusionale senza necessità di possedere competenze
informatiche o particolari manualità all’uso di dotazioni tecnologiche, dopo la prima
fase di sperimentazione partita nella primavera del 2009, i risultati sono piuttosto
incoraggianti. Al momento di andare in stampa, su 40 Strutture Trasfusionali presenti
54
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 1
Il raggiungimento dell'autosufficienza
sul territorio toscano, il servizio dell’AgenDona è stato configurato e attivato su 28
Strutture Trasfusionali, di cui 23 sono quelle che hanno iniziato ad utilizzarlo regolarmente.
Per quanto riguarda le nostre associate, secondo gli indicatori utilizzati dal Centro
Regionale Sangue, alla scadenza di luglio 2010, le Avis che utilizzano in maniera ottimale l’AgenDona sia per le prenotazioni di donazioni di sangue che di plasma, sono
complessivamente 18.
Inoltre, ci sono 6 Avis il cui utilizzo dell’AgenDona è buono, perché la utilizzano solo
parzialmente o per le prenotazioni di sangue o solo per quelle di plasma, infine ci
sono 7 Avis il cui utilizzo dell’AgenDona è ancora in una fase iniziale.
Come per ogni servizio di nuova istituzione è ragionevole valutarne l’efficacia sul
lungo periodo, perché solo quando l’AgenDona sarà a pieno regime se ne potranno
apprezzare pienamente i benefici; tuttavia è evidente che l’introduzione di questa
opportunità risponde alle esigenze dei donatori, all’efficacia del sistema e quindi, in
definitiva, all’interesse dei pazienti.
La nostra missione, le nostre azioni.
55
2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
SCOPO 2: LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE
Avis Toscana svolge attività di tutela del diritto alla salute vigilando sia sulla salute del donatore, in qualità di socio e di protagonista della donazione di sangue e
plasma, sia sulla salute del ricevente, ovvero del paziente che, in quanto tale deve
essere garantito nel suo diritto a ricevere sangue sicuro.
L’azione di vigilanza consiste nel garantire che il processo della donazione sia sicuro
in ogni sua fase; per questo Avis Toscana sviluppa azioni di formazione e di organizzazione legate alla sicurezza del Sistema Trasfusionale toscano e mette in atto politiche associative indirizzate verso maggiori garanzie di qualità del sangue raccolto e
dei suoi derivati, a beneficio di cittadini e pazienti.
2.1 La salute attraverso la sicurezza: requisiti minimi per l’accreditamento
delle Unità di Raccolta
Un aspetto centrale della tutela della salute è garantire la sicurezza dei locali e delle
modalità di prelievo quale prerequisito per la qualità del sangue raccolto. Lo scenario normativo a tutela della qualità del sangue è molto complesso in termini di relazioni fra normative europee e normative nazionali, in particolare per la necessità di
armonizzare le disposizioni legislative nazionali con quelle comunitarie, allo scopo
di assicurare standard di qualità uniformi per tutto il sangue raccolto sul territorio
europeo.
CURIOSITà
La situazione che emerge dalla rilevazione sulle 27 Unità di Raccolta che hanno
risposto al questionario descrive uno scenario migliorabile ma non critico, infatti emerge la necessità di operare interventi soprattutto per quanto riguarda
i requisiti tecnologici. Risultano più in linea, rispetto agli indirizzi normativi, i
requisiti organizzativi e strutturali delle UdR censite, ma l’obiettivo è quello
di rispettare al 100% quanto previsto dalla normativa attuale e da quella in
divenire.
Partendo dalle indicazioni del decreto legislativo n.261/2007, che stabilisce le “norme
di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e
la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti”, l’intero 2009 è stato im56
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
piegato per definire i capisaldi dei “Requisiti Strutturali tecnologici e organizzativi
minimi” per le attività sanitarie dei Servizi Trasfusionali e delle Unità di Raccolta. Le
linee guida sono state poi recepite nel maggio 2010 tramite l’accordo Stato Regioni,
ma per evitare di giungere impreparati alla scadenza della messa a norma delle UdR
a gestione associativa, a partire dal mese di dicembre 2009 Avis Toscana si è attivata per effettuare una mappatura delle Avis titolari dell’autorizzazione all’esercizio
dell’Unità di Raccolta.
Sulla raccolta complessiva regionale di 113.173 donazioni, solo 8.847 donazioni pari
al 7,8% sono quelle eseguite presso Unità di Raccolta, contro le 104.326 effettuate
presso Strutture Trasfusionali pubbliche. Infatti i donatori Avis si recano in maggioranza a donare presso le Strutture Trasfusionali delle ASL e laddove non esistono
Unità di Raccolta associative, come nel caso delle province di Lucca, Pisa, Pistoia e
Arezzo, la raccolta indiretta è in pratica inesistente, mentre a Livorno è pressoché
irrilevante rappresentando appena lo 0,4% della raccolta totale.
Nella provincia di Massa Carrara e di Prato si registrano valori leggermente più alti,
pari rispettivamente al 3,7% e al 4,5% della loro raccolta complessiva, mentre a
Grosseto la raccolta indiretta si attesta sul 6,2%, e sale al 19% nella provincia di
Siena. L’incidenza delle raccolta indiretta risulta maggiore nella provincia di Firenze
dove rappresenta il 49% della raccolta totale, in quanto oltre ad essere la provincia
con il maggior numero di Unità di Raccolta fisse, è anche l’unica dove si effettuano
donazioni con una Unità di Raccolta mobile, che è stata però dismessa nel corso del
2010.
Se, quindi, in Toscana l’attività di raccolta è prevalentemente affidata al servizio
pubblico, è anche vero che la scelta dei donatori è chiaramente condizionata dalle
differenze organizzative presenti sul territorio.
In ogni caso, poiché Avis Toscana sente la responsabilità del proprio ruolo e intende
applicare correttamente i protocolli di sicurezza a garanzia della salute dei donatori
e dei riceventi, attraverso la mappatura ha indagato sui requisiti vigenti presso le
UdR attive e sulle integrazioni necessarie delle Unità di Raccolta associative, ossia
quelle che il decreto 261 descrive come “quelle ove la titolarità autorizzativa è in
capo ad una associazione o Federazione di donatori di sangue”.
Per ottenere l’accreditamento regionale e continuare a svolgere l’attività di raccolta
le UdR dovranno soddisfare alcuni requisiti minimi necessari individuati dal Centro
Nazionale Sangue e che si dividono in tre tipologie:
➲
Requisiti Strutturali: riguardano in particolar modo i locali e gli spazi dove
viene effettuata la raccolta;
➲
Requisiti Tecnologici: inerenti alle attrezzature adibite al prelievo, conservazione e trasporto delle emazie;
La nostra missione, le nostre azioni.
57
2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
➲
Requisiti Organizzativi: riguardano i processi e le risorse umane impiegate
nell’attività delle Unità di Raccolta.
Le UdR dovranno essere gestite attraverso un Sistema di qualità e di sicurezza, mettendo per iscritto tutte le procedure inerenti la gestione dell’attività di raccolta.
Per quanto riguarda il personale l’associazione dei donatori di sangue titolare
dell’autorizzazione di esercizio designa la persona responsabile dell’Unità di Raccolta che dovrà effettuare specifiche revisioni dei risultati relativi ai prodotti e alle
attività svolte.
A questo proposito Avis Toscana ha avviato una collaborazione con il Dr. Fabio Truschi, ex Direttore del CT dell’Ospedale di Santa Maria Annunziata a Firenze, per
vigilare sulla corretta interpretazione delle procedure e sulla puntuale applicazione
delle norme, affidando alla loro consolidata esperienza il conseguimento della messa a norma per tutte le 27 UdR avisine della Toscana.
Esito idoneità UdR sui requisiti tecnologici
Presenti
Non presenti
Dispositivi di prelievo sterili
27
0
Lettini-poltrone da prelievo idonee per
le basilari manovre di primo soccorso
27
0
Almeno una bilancia automatizzata per
ogni lettino o poltrona da prelievo
Apparecchiature per la conservazione temporanea del sangue con sistema di controllo
e di registrazione della temperatura
23
7
20
Almeno 2 apparecchi per la determinazione
della concentrazione emoglobinica
9
18
Almeno un apparecchio termo-saldatore
idoneo a prevenire il rischio di
contaminazione microbica
24
Apparecchiatura per la conservazione
temporanea a temperatura controllata
11
16
Apparecchiature o sistemi per il trasporto
del sangue e degli emocomponenti
13
14
4
3
2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini”
Anche se a prima vista può apparire non immediato, è attraverso le azioni formative che si sostanzia la tutela della salute di donatori e pazienti. La rete associativa
toscana, composta da oltre 170 sedi presso le quali svolgono la propria attività oltre
1.500 dirigenti associativi locali, è il nucleo attraverso il quale si possono presidiare
la consapevolezza del donatore e la qualità della raccolta.
58
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
La formazione dei nostri dirigenti fornisce gli strumenti
necessari per armonizzare sul territorio le politiche di
tutela della salute, sul piano delle norme di sicurezza,
qualità e controllo della donazione e della raccolta.
Il progetto “Il legame del sangue senza confini”
si proponeva di effettuare un’analisi approfondita dei
bisogni formativi dei dirigenti associativi del territorio
regionale, rivolti soprattutto a fronteggiare i cambiamenti del contesto sociale nel quale essi si trovano ad
operare.
Il fenomeno dell’immigrazione è oramai una realtà concreta in tutte le aree della toscana, e la sua incidenza
nel contesto sociale è un’evenienza da affrontare anche
dal punto di vista delle ricadute sul Sistema Sanitario e
Trasfusionale.
Grazie al lavoro preliminare del Prof. Andrea Salvini del Dipartimento di Scienze
Sociali dell’Università di Pisa, che ha condotto una rilevazione su un campione di dirigenti e volontari di Avis toscane per ricavare utili informazioni sui bisogni formativi
dei quadri dirigenti Avis, è emersa la necessità di realizzare momenti di formazione
specifici per favorire sul territorio il dialogo e l’integrazione con le comunità di immigrati presenti localmente.
Ha così preso vita il corso di formazione curato da un team di docenti composto
dal Prof. Salvini, dal Prof. Dei dell’Università di Pisa con la collaborazione del Dott.
Mancini e dalla Dott.ssa Peruzzi dell’Università La Sapienza di Roma, articolato in 2
seminari con lezioni frontali e integrato da 12 ore di formazione a distanza, al quale
hanno partecipato 42 iscritti, di cui la maggioranza dirigenti Avis e alcuni rappresentanti delle associazioni di immigrati della Toscana.
L’obiettivo centrale del corso, e cioè favorire la costruzione di reti sociali viste come
opportunità di sviluppo associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e
l’integrazione degli immigrati, si è associato all’esigenza strategica di rendere gli
immigrati consapevoli del diritto di cittadinanza insito nella donazione del sangue.
Una donazione periodica, gratuita, consapevole e quindi sicura.
2.3 Corso di Formazione Culture del Dono
Anche il corso “Culture del Dono”
si colloca tra le iniziative a tutela del diritto
alla salute, ed ha preso avvio da un’esperienza di ricerca realizzata da Avis Toscana in
La nostra missione, le nostre azioni.
59
2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
collaborazione con l’Università di Pisa (“Il sangue degli altri: culture della donazione
tra gli immigrati stranieri in Italia” Pisa - Firenze 2008) volta a capire in che modo le
comunità di immigrati stranieri in Toscana si rapportano alla donazione del sangue.
La ricerca ha evidenziato che non esiste una maniera univoca di intendere la donazione, ma poiché tutto si basa su particolari presupposti culturali e modelli di cittadinanza, è importante che i volontari Avis ne prendano coscienza, per comunicare in
maniera corretta con i cittadini stranieri.
Il corso si è posto l’obiettivo di ampliare l’esperienza iniziale - circoscritta alle province di Firenze e Pisa - estendendola a tutto il territorio regionale e coinvolgendo
i volontari delle associazioni territoriali, e si è rivelato una concreta esperienza formativa per meglio rapportarsi con le comunità di immigrati presenti sul territorio e
coinvolgerle nella mission associativa dell’Avis.
In particolare si è affrontato l’aspetto del diverso sentire delle altre culture in tema
di dono per aprire percorsi di conoscenza e di dialogo con le comunità straniere
presenti sul territorio, incentivando l’utilizzo e l’applicazione di alcuni elementari
strumenti della ricerca sociale.
In questo percorso è stata di fondamentale importanza la collaborazione con il nucleo di esperti afferenti all’insegnamento di Antropologia Culturale del Dipartimento di Storia dell’Università di Pisa che prima ha condotto la ricerca e che successivamente ha curato la formazione: Fabio Dei, Professore associato di Antropologia culturale all’Università di Pisa, Giovanni Luca Mancini, Matteo Aria, Martina Cavazzini
e Chiara Di Clemente.
È stata preziosa anche la collaborazione con la Consulta per l’immigrazione di Anci
Toscana e del Centro Nord - Sud per i loro abituali e continui rapporti con le Associazioni di immigrati.
Il corso si è articolato in tre lezioni frontali riproposte in ognuna delle 9 sedi coinvolte ed un incontro plenario conclusivo che ha coinvolto tutti i 57 partecipanti, per un
totale di 9 ore di formazione e 9 ore di consulenza, affiancate a 6 ore di formazione
a distanza per un totale di 24 ore di formazione per partecipante.
Le sessioni territoriali si sono svolte nelle sedi di Castelfiorentino, Cecina, Firenze,
Gavorrano, Gracciano, Livorno, Pistoia, Prato e Viareggio, per una diffusione capillare sul territorio ed una più facile interazione con le realtà multiculturali di zona,
mentre l’incontro conclusivo in plenaria ha riunito tutti i corsisti a Firenze il 21 febbraio 2009.
Oltre alla formazione in presenza gli iscritti hanno avuto a disposizione una piat60
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
taforma di formazione a distanza (FAD) pensata sia come supporto alle attività di
formazione in aula, sia per dare la possibilità di condividere le impressioni sul corso svolto. Inoltre, questo spazio ha offerto un momento di confronto e di scambio
costanti sia tra pari che con i docenti e con i tutor sui temi trattati nel corso e sugli
approcci messi in atto con le comunità di immigrati. è quindi evidente che anche
questo progetto si inquadra tra le politiche associative rivolte alla diffusione tra
tutti i cittadini di una cultura della donazione sicura e controllata, e quindi nella più
ampia cornice della tutela alla salute.
Il Presidente Avis Toscana Luciano Franchi e il Prof. Fabio Dei
nell’incontro conclusivo del corso di formazione
2.4 Ricerca & salute: il progetto FiorGen
MetAVIS - Studio epidemiologico di campioni di sangue umano donati da volontari
sani - è il nome del progetto nato nel 2008 dalla collaborazione fra Avis Toscana, CRS
Toscana, il SIMT di Pistoia coordinato dalla Dott.ssa Adriana Tognaccini, e la fondaOnlus di Sesto Fiorentino.
zione farmacogenomica FiorGen
Scopo della collaborazione FiorGen-AVIS è mettere a punto uno o più studi epidemiologici che permettano di comprendere meglio i complessi meccanismi biologici
del nostro organismo, portando la tutela della salute in primo piano.
La nostra missione, le nostre azioni.
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2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
MetAvis deriva dalla fusione delle parole Metabolomica e Avis. Infatti FiorGen opera
con successo nel campo della metabolomica, scienza relativamente nuova che studia
l’insieme dei metaboliti (metaboloma), ossia le piccole molecole chimiche formatesi
nel nostro organismo e presenti nei fluidi biologici, come appunto il sangue, al
fine di determinare correlazioni fra le variazioni di uno o più di essi e l’insorgenza
di patologie.
Tramite l’analisi NMR è possibile “scattare un’istantanea” del metaboloma di un
particolare fluido biologico in un particolare momento. Dall’analisi di questa “impronta digitale” è possibile cercare di studiare l’insieme di tutti i metaboliti e le
loro variazioni relative, creando così uno strumento dalla potenza elevatissima e con
capacità diagnostiche molto più accurate degli attuali approcci analitici, basati sulla
valutazione di un numero limitato di metaboliti correlati ad una specifica malattia.
Il primo studio nato dalla collaborazione FiorGen/Avis si propone di individuare un
indice metabolico di predizione del rischio cardiovascolare.
I volontari Avis che hanno partecipato volontariamente a questo studio, reclutati
dal Centro Trasfusionale di Pistoia, sono 864 donatori (678 maschi e 186 femmine) e
grazie alla disponibilità del CRS che ha autorizzato la procedura, sono stati recapitati
presso i laboratori della Fondazione i campioni di sangue e plasma da sottoporre ad
analisi metabolomica.
Sono state effettuate numerose e sofisticate
analisi statistiche al fine di provare se l’impronta digitale metabolica dei campioni di plasma
contiene informazioni predittive sullo stato di
salute delle persone.
I ricercatori hanno rilevato che la metabolomica è in grado di estrarre anche più sottili informazioni metaboliche, e che i cambiamenti
nella composizione del sangue sono fenomeni
globali che interessano numerose alterazioni
metaboliche, di cui la metabolomica è in grado di delineare anche gli effetti secondari.
Inoltre, raffrontando i valori ricavati da questo studio con analoghi indici tradizionalmente utilizzati per individuare la percentuale di rischio cardiovascolare, i ricercatori
hanno rilevato una certa corrispondenza che dovrà essere ulteriormente indagata.
L’obiettivo è quello di individuare un insieme di marcatori innovativi, correlati al rischio cardiovascolare, che permettano di sviluppare modelli di calcolo del rischio più
accurati di quelli elaborati fino ad oggi.
62
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 2
La tutela del diritto alla salute
Il progetto è tuttora in corso ma speriamo, nel prossimo Bilancio Sociale, di potervi
raccontare ulteriori stati di avanzamento.
La tutela della salute passa anche attraverso queste iniziative di ricerca, per le quali
l’associazione si rende sempre disponibile alla collaborazione, se i soggetti sono accreditati e no profit come appunto la Fondazione FiorGen, collegata - lo ricordiamo
- al centro di risonanze magnetiche del Polo scientifico dell’Università di Firenze e al
Polo Biomedico di Careggi.
Patrizia Bernini e Leonardo Tenori nei laboratori del CERM (Centro Risonanze Magnetiche)
dell’Università degli Studi di Firenze
La nostra missione, le nostre azioni.
63
2
SCOPO 3
Informazione ed educazione sanitaria
SCOPO 3: INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA
L’incremento delle donazioni è un passaggio obbligatorio per garantire l’autosufficienza trasfusionale del Sistema Sanitario Toscano, e le donazioni possono
crescere se cresce il numero dei donatori, che in Toscana attualmente sono circa
150 mila, di cui 71.135 soci Avis. Per questo Avis Toscana svolge costantemente
attività di informazione e di educazione sanitaria, promuovendo la donazione
di sangue e plasma quale gesto di solidarietà e di cittadinanza consapevole, ma
anche quale occasione di medicina preventiva.
Attraverso iniziative ed eventi mirati ad informare i potenziali donatori sulla pratica del dono del sangue, si cerca di avvicinare la cittadinanza alla donazione,
mentre per sviluppare tra i cittadini una solida cultura della salute e stili di vita
corretti, essenziali per la sicurezza delle donazioni, Avis Toscana attiva progettualità finalizzate ad una più intensa e capillare attività di educazione sanitaria.
STORICO 2001 - 2009
anno
2001
anno
2002
anno
2003
anno
2004
anno
2005
anno
2006
anno
2007
anno
2008
anno
2009
Soci
donatori
54.155
54.279
57.299
60.689
63.960
65.886
66.608
68.347
71.135
Donatori
attivi
45.488
46.805
48.784
51.906
53.951
57.032
58.684
58.083
59.433
4.971
5.883
6.428
6.162
6.600
5.996
5.650
6.325
7.588
% Uomini/
nuovi soci
58,90%
57,54%
57,51%
57,40%
58,05%
58,76%
58,51%
59,16%
59,83%
% Donne/
nuovi soci
41,10%
42,46%
42,49%
42,60%
41,95%
41,24%
41,49%
40,84%
40,17%
INDICE
donazione
1,76
1,83
1,83
1,83
1,85
1,81
1,79
1,86
1,90
Incremento
donazioni
1.156
5.365
2.352
5.588
5.193
2.998
2.082
2.855
5.225
Incremento
donazioni %
1,46%
6,79%
2,71%
6,26%
5,48%
3,00%
2,02%
2,72%
4,84%
Nuovi soci
64
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 3
Informazione ed educazione sanitaria
3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto “Il dono nello zaino”
Come abbiamo detto Avis Toscana attiva progetti di educazione alla salute per consolidare la cultura del benessere, che non significa soltanto essere sani, ma vivere con
armonia ed equilibrio tutti gli aspetti della vita, da quello fisiologico individuale a
quello relazionale e collettivo.
La scuola è naturalmente un ambito strategico per svolgere questa funzione, e perciò
l’associazione da sempre coltiva rapporti molto stretti con il mondo scolastico a tutti i
livelli. Negli ultimi anni, accanto alla tradizionale attività svolta dai volontari dirigenti
associativi con interventi tesi a raccontare le esperienze degli adulti, Avis Toscana ha
promosso un’iniziativa di educazione tra pari espressamente dedicata agli alunni.
Attraverso i progetti di Servizio Civile, giovani parlano della donazione ad altri giovani, promuovendo comportamenti solidali, corretti dal punto di vista etico e sanitario, finalizzati a rispondere all’obiettivo dell’autosufficienza ma anche della medicina
preventiva individuale. Dopo gli ottimi risultati raggiunti con le prime due edizioni il
progetto di Servizio Civile “Il dono nello zaino”, giunto nel 2009 alla sua III edizione,
ha coinvolto in Toscana 16 giovani attivi su 8 sedi associative promuovendo la donazione del sangue, la cultura della solidarietà e corretti stili di vita tra gli studenti
delle scuole toscane. L’attività dell’anno 2009 ha permesso di contattare oltre 11.000
studenti attraverso quasi 700 ore di intervento nelle scuole elementari, medie e per
la maggioranza superiori. Un impegno importante, un investimento sostanzioso di
educazione sanitaria e civica, dal quale ci aspettiamo anche sul lungo termine una
risposta positiva.
Volontari Progetto di Servizio Civile "Il dono nello zaino - III edizione"
Da sinistra in alto: Giulio Ortona, Domenico Mitrione, Giovanni Ceccarelli, Francesco Venturini, Massimiliano Bruno,
Maria Teresa Cariglia, Giulia Civeli, Elisa Morabito, Giulia Tagliaferri, Elisa Montagni, Michela Schettino, Laura Palmerini,
Gaia Passarelli, Fabio Acri, Cecilia Loppi
La nostra missione, le nostre azioni.
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2
SCOPO 3
Informazione ed educazione sanitaria
APPROFONDIMENTO
LA FAD (FORMAZIONE A DISTANZA): COS’è E A COSA SERVE
L’organizzazione del Servizio Civile Nazionale prevede che i volontari partecipino ad un
periodo di formazione obbligatorio organizzato dall’Ente titolare del progetto. Questa
formazione deve fornire loro un’adeguata preparazione allo svolgimento delle attività
programmate e deve accrescere la consapevolezza sul significato della scelta che hanno
intrapreso e quindi la partecipazione attiva alla vita sociale.
La FAD si è rivelata lo strumento appropriato per veicolare parte delle ore di formazione
previste dal progetto e per fornire gli strumenti e gli spazi necessari per condividere e
contaminare le esperienze durante l’intero anno di servizio.
Dal 2007 Avis Toscana ha avviato una sperimentazione di formazione a distanza quale
attività formativa complementare e integrativa rispetto alla consolidata formazione in
aula. L’area FAD di Avis Toscana è ospitata nella piattaforma del Cesvot e ad oggi conta
già diverse esperienze di corsi a distanza.
Il Servizio Civile è stato individuato come campo di sperimentazione privilegiato per
questa nuova esperienza di didattica e, come ogni anno, anche il progetto “Il dono nello
zaino - III edizione” ha previsto l’utilizzo della FAD come supporto al percorso formativo
in presenza dei volontari di Servizio Civile.
Lo spazio FAD dedicato al progetto di Servizio Civile ha risposto a tre esigenze:
1. supportare la formazione in aula,
2. offrire spunti di riflessioni su alcune tematiche trattate in presenza dai formatori,
3. offrire ai volontari la possibilità di comunicare e di essere sempre in contatto.
Lo spazio FAD dedicato al progetto ha, infatti, permesso di mettere a disposizione dei
volontari i materiali e le dispense che i docenti hanno utilizzato nel corso degli incontri
in aula. Gli stessi docenti hanno anche veicolato attraverso questi strumenti, del materiale appositamente pensato per la FAD e/o prodotto dalle interazioni avvenute in aula,
sottoponendo specifici questionari sulle tematiche affrontate o spunti di riflessione e di
approfondimento sul corso.
I giovani del Servizio Civile hanno però apprezzato la FAD soprattutto per le possibilità
di comunicazione offerte: sia il forum, infatti, sia la chat, hanno permesso ai volontari di
condividere le prime esperienze vissute nelle proprie sedi di attuazione progetto e così
di creare un buon gruppo affiatato e sempre in contatto.
Nel corso dell’anno di Servizio, poi, questo spazio ha raccolto aggiornamenti sull’andamento delle attività nelle diverse sedi della Toscana e importanti occasioni di contaminazione e di scambio di esperienze.
66
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 3
Informazione ed educazione sanitaria
3.2 Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati
da Avis
Il rapporto di partnership tra Telethon
e Avis
è iniziato nel 2001 e grazie all’impegno dei volontari avisini e allo straordinario coinvolgimento della rete di raccolta e delle sezioni locali di
tutto il territorio nazionale, Avis in questi anni
ha devoluto alla ricerca scientifica più di 3 milioni di euro, con i quali ha potuto sostenere anche
otto progetti di ricerca specifici su patologie del sangue, di cui quattro tuttora
attivi. Il ruolo della Toscana in questa maratona è dignitoso anche se non eccezionale, ma è progressivamente cresciuto nel tempo ed è in ogni caso un tassello importante della collaborazione Avis/Telethon, sul quale la Fondazione può contare
per sviluppare quei programmi di ricerca finalizzati alla risoluzione delle malattie
di origine genetica.
Le associate toscane nel corso del 2009 hanno contribuito con finanziamenti pari
a 20.171,00 euro (dati aggiornati ad aprile 2010), che uniti ai fondi delle altre regioni hanno permesso di proseguire le ricerche avviate nel 2007, quando Avis ha
adottato gli ultimi quattro ricercatori che in questi due anni hanno portato avanti
progetti di ricerca sulle malattie genetiche rare del sangue.
Ma vediamo da vicino alcuni dei lavori di questi ricercatori:
Aurelio Maggio,
primario e responsabile delle attività di ricerca
della divisione di Ematologia e Talassemia
dell’Ospedale Riuniti Villa Sofia - Cervello di Palermo.
Il suo gruppo di ricerca lavora da anni alla terapia genica della beta talassemia,
che mira a correggere il difetto genetico presente nelle cellule midollari di questi
pazienti attraverso l’utilizzo di un vettore virale contenente l’informazione corretta. L’efficacia di questa terapia è già stata ampiamente dimostrata nel modello
animale della malattia: vari gruppi di ricerca nel mondo stanno quindi lavorando
per trasferire questi risultati sull’uomo.
La nostra missione, le nostre azioni.
67
2
SCOPO 3
Informazione ed educazione sanitaria
In particolare, il gruppo di ricerca sta lavorando alla messa a punto di un vettore
virale più efficiente e sicuro rispetto a quelli attualmente disponibili, da utilizzare nelle prime sperimentazioni cliniche sull’uomo. Se questa ricerca porterà ai
risultati attesi, costituirà un passo avanti nell’applicazione di protocolli di terapia
genica per la cura non solo della talassemia, ma anche di altre malattie genetiche.
Parallelamente, Maggio e la sua equipe hanno sviluppato anche un metodo di
diagnosi precoce della talassemia (prima della decima settimana di gravidanza),
attraverso l’isolamento dei precursori dei globuli rossi dal liquido celomatico.
ROBERTO GAMBARI,
professore ordinario di Biochimica all’Università di Ferrara.
Roberto Gambari è professore ordinario di Biochimica all’Università di Ferrara.
Il suo gruppo di ricerca lavora da tempo sulle talassemie, per cercare di identificare
delle molecole in grado di stimolare nei pazienti talassemici la produzione di emoglobina fetale. Questa variante dell’emoglobina, che viene prodotta soltanto durante
la vita fetale dell’individuo, è leggermente diversa da quella presente nell’adulto,
ma può in parte farne le veci: in questo modo si potrebbero rendere i pazienti meno
dipendenti dalle trasfusioni di sangue.
Il suo gruppo ha sviluppato nuove metodologie non invasive di diagnosi prenatale
e identificato nuove molecole capaci di indurre la produzione di emoglobina fetale.
Ha inoltre eseguito esperimenti di terapia genica su cellule di pazienti talassemici,
dimostrando di poter correggere gli effetti della mutazione ß° 39, molto frequente
nel nostro territorio. Infine ha sviluppato nuovi sistemi cellulari per l’identificazione
di nuove molecole di interesse terapeutico e prodotto topi transgenici contenenti le
più frequenti mutazioni causative di ß-talassemia in Italia.
68
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 4
La diffusione dell'associazione
SCOPO 4: LA DIFFUSIONE DELL’ASSOCIAZIONE
Per diffondere verso i cittadini i valori di cui Avis Toscana si fa portavoce, una capillare presenza dell’associazione sul territorio è fondamentale. Per questo, centrale tra
gli scopi associativi, Avis Toscana promuove costantemente la nascita, la crescita e lo
sviluppo delle sedi Avis locali “coordinando l’attività delle Avis sottordinate, nei confronti delle quali svolge attività di supporto e servizio”, come precisa l’articolo 3 dello
statuto. Questo significa fornire alle associate supporti, strumenti e conoscenze per
migliorare e facilitare la loro attività, al fine di creare una solida rete di relazioni tra
l’associazione e le altre realtà presenti sul territorio, e garantire quella capillarità che
fa di Avis la più radicata associazione di volontariato sul territorio nazionale.
4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito Internet, Newsletter
e Intranet
La comunicazione e l’uso di strumenti tecnologicamente avanzati per promuoverla e
gestirla è un passaggio strategico per la diffusione dell’associazione a livello regionale. Per questo Avis Toscana ha investito molto sul sito web, sulla newsletter a diffusione elettronica e sulla rete Intranet per la condivisione della rubrica e dell’agenda
associative.
Sito Internet
Il sito internet di Avis Toscana si
conferma come uno strumento indispensabile per la diffusione dell’associazione come dimostra il monitoraggio sugli accessi e sulle pagine
visitate relative all’anno 2009.
Un trend positivo e in costante crescita: si passa da una media mensile
di visitatori unici di 2.588 del 2008 a
una media mensile di 3.280 del 2009
con un incremento di circa il 27%,
mentre le pagine viste sono 325.841,
pari a una crescita del 103% e anche
il numero totale di visite registra un
incremento del 40%.
La nostra missione, le nostre azioni.
69
2
SCOPO 4
La diffusione dell'associazione
Raffronto visitatori, visite e pagine. Anni 2006/2009
2006
visitatori diversi
2007
2008
numero di visite
2009
pagine
➤ Ma è possibile tracciare un identikit dei visitatori del nostro sito?
Dal monitoraggio effettuato, osservando il tipo di notizie consultate si può affermare
che l’utenza è mista, cioè è composta sia da avisini e da “addetti ai lavori”, sia da navigatori che cercano informazioni su come, dove e quando donare. Inoltre è interessante notare che un visitatore su due ritorna sul nostro sito, segno di una fidelizzazione
da parte degli utenti che diventa sempre più costante. Ogni navigante legge in media
più di 4 pagine del sito al mese e le sezioni più consultate sono le notizie associative,
il servizio civile, la rassegna stampa, i materiali promozionali, le statistiche regionali
sulla donazione e i recapiti per la donazione.
CURIOSITà
Tra le notizie più lette del 2009 in pole position con 924 accessi “le 5 regole di Topo
Gigio per l’influenza A”, contenente le raccomandazioni del Ministero della Salute per
combattere l’influenza A e, a seguire con
768 accessi, la notizia sul progetto di Servizio Civile di Avis Toscana.
70
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 4
La diffusione dell'associazione
Intranet
Condividere le informazioni e conoscere
le attività delle associate è un’ottima regola di qualunque organizzazione che
intenda crescere e lavorare al meglio.
Con questo obiettivo è nata la Intranet
di Avis Toscana, che come abbiamo detto mette in rete gli indirizzi e gli eventi di interesse associativo per allineare
informazioni e attività e dare a tutte le
sedi le stesse opportunità di sviluppo.
A marzo 2010 sulla rete Intranet di Avis Toscana risultavano attivi 88 utenti, di cui
86 utenti associativi e 2 utenti ospiti; degli 86 utenti associativi, 13 appartengono alla
struttura regionale, 71 sono Consiglieri regionali e/o dirigenti/collaboratori delle sedi
Avis e 2 sono dirigenti associativi di Avis Nazionale.
Utenti Intranet
13
2
2
71
Utenti struttura
Avis Toscana
Dirigenti associativi
Avis Nazionale
Utenti
ospiti
Dirigenti associativi
sedi Avis toscane
Dunque, a 22 mesi dalla sua attivazione, avvenuta nel giugno 2008, è progressivamente cresciuto il numero degli utenti della Intranet, che sono passati dai 77 rilevati a giugno 2009 ad 88, registrando un incremento del 14%. Tuttavia, dall’analisi
dei dati di accesso relativi al primo trimestre 2010, è possibile individuare un’utenza
abituale della Intranet, cioè dirigenti o collaborati associativi che la consultano con
La nostra missione, le nostre azioni.
71
2
NEWSLETTER
SCOPO 4
La diffusione dell'associazione
72
periodicità, pari al 66% del totale se si considera solo il segmento di coloro che hanno
effettuato consultazioni nel corso del 2010.
Emerge da questi dati che chi conosce le potenzialità dello strumento lo usa con maggiore frequenza per consultare, condividere e aggiornare indirizzi, agenda e documenti di interesse associativo. Come spesso accade, sono i pregiudizi a limitare il cambiamento: la vera difficoltà consiste nell’avvicinare i neofiti ad un mezzo che, finché
sconosciuto non interessa, ma una volta approcciato si rivela utile e semplice all’uso.
Newsletter
La newsletter
è il principale strumento di comunicazione interna a livello regionale, utile per informare tutte le associate delle attività più rilevanti di Avis Toscana
favorendo l’armonizzazione delle politiche associative. Ma è anche un veicolo di informazione verso l’esterno, e fornisce l’occasione per mantenere le relazioni con i
principali interlocutori associativi, a livello scientifico, istituzionale e politico.
Nel corso del 2009 Avis Toscana Informa è uscita regolarmente con 12 numeri, inviati
mezzo posta elettronica intorno al 15 del mese - attraverso la Intranet associativa - a
un totale di più di 1.500 indirizzi, comprendenti le Avis Toscane e i loro dirigenti, le
altre Avis Regionali, gli stakeholder regionali e nazionali.
Ci si può iscrivere alla newsletter anche attraverso il sito internet: nel corso del 2009
ben 140 utenti hanno chiesto di riceverla per averla visionata on line, la maggior parte dei quali è giovane, maschio, studente o impiegato.
Attraverso la Intranet possiamo monitorare per la newsletter la consultazione delle singole notizie in essa inserite. Dall’analisi dei dati emerge che, se da un lato, i
consiglieri regionali sono i più virtuosi nella lettura, dall’altro i valori assoluti delle
consultazioni di soggetti associativi rivelano che lo strumento non è utilizzato al massimo delle sue possibilità per informarsi sulle attività e sulle tematiche che vengono
affrontate.
Ritenendo tuttavia che lo strumento sia valido e che possa essere ulteriormente valorizzato, sono state pianificate per il 2010 due newsletter tematiche destinate al
mondo della scuola e a quello della sanità, con l’obiettivo di stabilire un contatto tra
l’associazione e questi due ambienti strategici per il nostro sviluppo. Così attraverso
la newsletter l’associazione propone a insegnanti, medici e operatori sanitari temi
e attività associative di comune interesse reciproco, nella prospettiva di intercettare
energie finalizzate a progettualità comuni.
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 4
La diffusione dell'associazione
Alcuni numeri delle nostre Newsletter
Ottobre 2009
SOMMARIO
Il dialogo con la politica
Il legame del sangue senza
confini.
...dal CRS
Il Consiglio in Rosa
Appuntamenti associativi
Settembre 2009
SOMMARIO
Il punto.
SOMMARIO
La carenza si contrasta
anche in treno.
Avisini in Abruzzo
Appuntamenti associativi
Servizio civile
Book della solidarietà
Consulta giovani
Appuntamenti associativi
A
seguito
di
concomitanti
appuntamenti
di
carattere
nazionale le cui date ci sono state
comunicate solo in questi giorni, i
Consigli
Regionali preannunciati
per sabato 26 settembre e sabato
12 dicembre 2009 devono essere
spostati. Le prossime riunioni di
Consiglio Regionale sono pertanto
convocate per sabato 3 ottobre e
sabato 5 dicembre.
Servizio civile
Grande successo per la 4° edizione
del bando per il servizio civile in
Avis. Hanno fatto domanda di
partecipazione al progetto il "Dono
nello zaino" 86 giovani a fronte di
una disponibilità di 28 posti nelle
sedi Avis di tutto il territorio
regionale. Le selezioni inizieranno
il 20 agosto e termineranno l'11
settembre.Per conoscere le date e
le sedi delle selezioni, consultare il
sito
web
di
Avis
Toscana
(www.avis.it/toscana)
alla
sottosezione dedicata al Servizio
Civile.
Book della solidarietà
Presto arriverà la riapertura delle
scuole e la ripresa di tutte quelle
attività
formative
come
l'educazione alla salute e alla
cittadinanza attiva, che alcuni
istituti
inseriscono
nel
piano
dell'offerta formativa. A questo
proposito resta un valido strumento
di supporto la pubblicazione edita
da Avis Nazionale il "Book della
Solidarietà". L'opera è strutturata
i tesorieri.
Crescono le donazioni,
ma i dei
consumi
Al servizio
donatori di più.
Il punto.
Agosto 2009
Corso di aggiornamento per
Il dialogo con la politica
L'Assessore Rossi, intervenuto al Consiglio Regionale, risponde e
rilancia nuove proposte per un sistema sempre più a misura di
donatore.
Novembre 2009
Appello alle sedi Avis
SOMMARIO
alle
sediun
Avis
“La Regione Toscana primeggia per la qualità delle Appello
donazioni
e per
sistema trasfusionale presente in modo capillare suIncontriamoci
tutto il territorio”.
La nuova della
campagna Avis
Così ha esordito Enrico Rossi, assessore per le politiche
Salute della Regione Toscana, intervenuto il 3AgenDona
ottobre scorso
alla seduta del Consiglio di Avis Toscana.
Influenza A: Cambia
Il CRS segnala una gravissima carenza regionale di emazie di gruppo 0 +/ 0- cui si aggiunge una
grave carenza anche di emazie del gruppo A +/-. Si invitano tutte le sedi Avis a porre molta
attenzione nella chiamata del donatore, privilegiando gli appartenenti ai gruppi ematici carenti per
2009
sopperire al fabbisogno. Si invitano i Dicembre
dirigenti dell'Associazione
a consultare costantemente la
bacheca del CRS o il sito web di Avis Toscana.
Auguri
SOMMARIO
l'ordine di priorità nelle
L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di
vaccinazioni
Il Consiglio in Rosa
Incontriamoci
“Il legame del sangue
problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli
Auguri
Le donazioni di sangue dell’Avis, a livello regionale, durante il
Appuntamenti
associativi
senza confini”.
orari dei Centri Trasfusionali, al concetto di autosufficienza
regionale
e nazionale, oltre che
Una storia di Natale
mese di agosto hanno registrato un ulteriore incremento del
Telethon 2009
sull’innalzamento dell’età per donare.
Forum Internazionale
L'Esecutivo Regionale di Avis Toscana ha
pianificato
Natale
Avis una serie di incontri
3,61%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
con i dirigenti delle Avis zonali e provinciali
della
Toscana.
All'inizio del
Giovani Fiods 2009
Bilancio
sociale
2008
Ma crescono, di circa il 5%, anche i consumi. E, crescono in
Su questi ultimi temi, - Enrico Rossi è anche il coordinatore
in seno
alla conferenza Stato-Regioni
quadrienniodidi mandato, ciò contribuirà Il
a raccogliere
le istanze di tutti,
Corsi di formazione.
Appuntamenti
associativi
nuovo gruppo dei giovani
misura più elevata dell’incremento delle donazioni.
tutti gli assessori regionali alla sanità- , ha affermato che è possibile iniziare un dialogo
a livello
per avere
una progettazione delle azioni il più condivisa possibile.
Appuntamenti associativi
del Servizio Civile in Avis
nazionale che affronti il tema dell’autosufficienza e dell’innalzamento fino a 70 anni
In breve
21.11.2009, Pisa - 2°
Come sempre, in situazioni complesse come queste, ove ci sono
Appuntamenti associativi
dell’età per poter donare. Per entrambe le ipotesi, ha chiesto che l’assessorato venga investito
appuntamento del corso di
Adempimenti
pluralità di elementi e fattori, il motivo non è unico.
Donazioni
ufficialmente della questione, attraverso una richiesta formale avanzata dalle associazioni dei
formazione "Il legame del sangue
Emergono, tuttavia, dati molto interessanti sui quali vale la pena di spendere qualche abbozzo di
Moto Donatorio
donatori della Toscana e dal Centro Regionale Sangue.
senza confini"
ragionamento:
La nuova campagna Avis
MancanoAppuntamenti
le scorte negli
ospedali e gli appelli sono ormai
permanenti
(in alto
da sx) Isa Mancini, Volga
associativi
•
il 10, 53% di pazienti che accedono alle strutture ospedaliere toscane provengono da altre
L’altro tema affrontato ha riguardato l’accoglienza
delaldonatore
presso
le strutture
Riccucci, Alessandra Campagnano,
Dal 24
27.11, Arezzo
- 4°
dal 3 giugno.
Il nuovo gruppo dei giovani del
Regioni italiane o, addirittura, dall’estero;
trasfusionali. Da tempo Avis è propositiva su una
serie
questioni:
dai parcheggi
riservati
Silvana Gabiccini, Carla Catani.
Forum
di di
Risk
Management
in
Servizio
Civiledella
in Avis
3.10.2009, Firenze - Consiglio
"Moto Donatorio. Dona e passa parola".
E' lo slogan
campagna di
•
sono stati modificati i protocolli per gli interventi chemioterapici, prevedendo un maggior
all’ampliamento dell’orario dei prelievi, ecc. Su Sanità
questo punto il Rossi si è impegnato a ovviare alle
(in basso da sx) Isadora Bartoli,
Regionale Avis Toscana
Avis Toscana che in questi giorni porterà il suo messaggio ai lettori dei
supporto trasfusionale;
situazioni più critiche e ha, a sua volta proposto, come già compiuto per i servizi del pronto
Ilaria Ginanneschi, Claudia Firenze
5.12.2009, Firenze - Consiglio
maggiori quotidiani regionali e agli ascoltatoti di molte radio. Le ciliegie
•
sono stati realizzati, o sono in via di realizzazione, nuovi reparti di alta chirurgia in0
5.12.2009,
Firenze dei
- Consiglio
soccorso, di fare un’ indagine conoscitiva sul grado
di soddisfazione
servizi da parte dei donatori
e Eleonora Bartolini.
Regionale Avis Toscana
passano il testimone alle palline che propagano il movimento all'infinito in
numerosi
Il CRS segnala una grave carenza regionale di emazie
di ospedali toscani,
Regionale Avis Toscana con
attraverso delle interviste a campione.
un passaparola tra un donatore e l'altro.
gruppo 0 positivo e negativo e A positivo e negativo. Si
presentazione del Bilancio Sociale
La carenza si contrasta anche in treno.
Tanti auguri di Buone Feste a tutti gli Avisini!
Una storia di Natale
Me li ricordo sì eccome! I Natali e gli inverni a Volterra e in Alta Val di
Cecina. Nevicava, anche, e ci sentivamo un po' eroi, anche se avevamo la
consapevolezza di fare solo del bene con un piccolo gesto, ma ci sentivamo
orgogliosi.
Non ricordo un Natale in particolare, sono stati tanti Natali. Ricordo molto
bene gli odori e i profumi di quella cucina. Era era nel seminterrato del
vecchio ospedale di Volterra e si avvicendavano ai fornelli le suore. Allora ce
n'erano tante, tutti i servizi erano affidati a loro, dalle cucine alle corsie.
Ciò conferma
che la sanità
toscana è di livello
tale da provocare mobilità sanitaria intorno a quei
Era il 1952, avevo 21 anni, tanta fame e intorno un'economia che ancora stentava a decollare dopo
invitano le sedi
Avis a porre particolare attenzione
nella
2008 di coinvolgere e sensibilizzare i 50.000
Appuntamenti
associativi
Per incrementare le donazioni intravede la possibilità
In breve
Il motivo grafico è stato inserito in poster, locandine, volantini e
centri
una crescente mobilità
la guerra. Gli anni del boom economico erano ancora lì da venire.
chiamata del donatore e a privilegiare la raccolta
di di eccellenza per la cura di alcune patologie importanti. Quindi,
operatori sanitari della Regione Toscana.
portachiavi a collare. E, in vista delle prossime festività natalizie, un
5.12.2009, Firenze - Al termine
sanitaria intorno a centri che adottano tecniche di cura avanzata che, già per la natura stessa del
L'Avis era stata fondata da appena un anno. I fondatori erano tutti infermieri dell'ospedale civile o di
sangue intero.
24.10.2009, Firenze: 1° incontro
biglietto augurale con l'adattamento giocoso del cappello di Babbo Natale
Il 19 settembre 2009 a partire
del Consiglio Regionale incontro
loro ambito di operatività, richiedono ingenti quantitativi di sangue e plasma. Un esempio per tutti è
quello psichiatrico. Quando c'era bisogno di sangue la chiamata era "uscio a uscio" o venivano "a
E' il bollettino che appare sul sito di Avis Toscana, senza
L’intervento è poi proseguito con la proposta di individuare, per l’anno 2010, 5 strutture
del corso di Formazione "ll legame
e i fiocchi di neve.
dalle ore 9.00 presso la sala
sulle nuove norme di
quello dei trapianti, anche se non l’unico.
bottega". A volte, quando c'era carenza di sangue, Aldo Montauti, l'infermiere dello stabilimento
interruzione dal 3 di giugno. Non basta, anche se i donatori
trasfusionali pilota che possano mettere in atto modalità di accoglienza del donatore, diverse
del sangue senza confini"
polivalente, ex macelli in piazza
accreditamento
delle
strutture
di
della
Larderello
in accordo con il professor Casini e con uno dei fondatori dell'Avis Flavio
dell'Avis hanno fatto e stanno facendo la loro parte.
Il materiale
magazzino di Avis
Toscana. E' sufficiente
rivolgersi
aglispa,
uffici
rispetto a quelle attuali. Una volta fatta la sperimentazione e monitorato l’andamento positivo,
si è già disponibile presso ilAppuntamenti
associativi
7.11.2009, Firenze: Corso per
Moulins a Montepulciano, l'Avis
raccolta associativa.
Anche alla
tendenza, diviene ancor più importante oggi migliorare e rivedere i
Borghesi, ci contattavano e ci mettevano a disposizione una macchina, che dalla fabbrica ci portava
Infatti, è del 6% l'aumento delle donazioni di sangue
e luce di questa Tesorieri
di Avis Toscana chiedendo di Luca Ortimini (tel: 055 23.98.624).
potrà pensare a un’estensione delle nuove modalità a tutto il sistema trasfusionale.
Avis
comunale
di
Montepulciano,
meccanismi
di compensazione
regioni. Ciò porta necessariamente a rivedere il concetto di
direttamente a donare. E lì, dopo la donazione, l'infinita dolcezza della carezza della madre
emocomponenti dei donatori avisini nel primo semestre
dell’anno.
Tuttavia,
latra
partenza
5.12.2009,
Firenze: Consiglio
30.1.2009: Firenze, Consiglio Avis
nell'ambito delle celebrazioni per la
regionale di
sangue e plasma.
superiora e del personale del "gabinetto d'analisi". La ricordo ancora, quella madre superiora. Ci
AgenDona
verso i luoghi di vacanza e il forte aumento dei autosufficienza
bisogni negli ospedali,
impongono
uno
Da
ultimo,
l’Assessore
si
è
voluto
soffermare
sull’Agendona,
il
nuovo
sistema
di
prenotazione
Regionale Avis
Toscana;
Telethon 2009
ricorrenza del suo 50° anniversario
mandava in cucina, nel seminterrato dove le suore ci accudivano, preparandoci una bistecca. Sì,
sforzo importante di solidarietà anche da quelle persone che non si sono ancora
elettronico delle donazioni. Ha ribadito che si tratta di un’opportunità che non andrà imposta e che,
17-18.4.2010: Prato, Assemblea
di
fondazione,
organizza
in
Terminata
la
fase
di
sperimentazione,
ora
l'AgenDona
entra
nel
pieno
Mentre
in
passato
si
è
ragionato
su
quanto
fosse
errato
considerare
raggiunto
l’obiettivo
con
allora si usava così. In un tavolino in cucina, ci davano la bistecca. Ed era buona, tanto buona.... A
interessate a questa forma di solidarietà.
attraverso il suo impiego, non c’è nessuna intenzione di “scavalcare” le Associazioni dei donatori.
Avis Toscana;
collaborazione con le associazioni
della sua operatività. Ad adottarla per prima è la USl 6 livornese. Già in
l’autosufficienza
di ogni
singola
azienda
sanitaria, ora
occorrerà
ragionare su come il sistema
volte ce ne davano due.
Corso
di aggiornamento
per
i
A proposito anche l'assessore regionale per le politiche
della salute,
Enrico
Rossi,
ha lanciato
Ribadisce che il sistema sanitario, in generale, ha necessità di programmazione e che non c’è alcuna
21-22-23.5.2010: Montesilvano,
della donazione il convegno dal
funzione presso la struttura trasfusionale della città di Livorno,
tesorieri.
sanitario
diventato
interdipendente con quello nazionale
e diper
come
superato
anche
un appello nei giorni scorsi sottolineando come l'estate
sia un regionale
periodo disia
sofferenza
per
ragione
nonsia
fare
programmazione
proprio nell’attività trasfusionale. Nel frattempo, la Usl 6
Assemblea Avis Nazionale.
titolo: "AVIS, AIDO, ADMO,
Era una festa in tutti i sensi essere chiamati a donare il sangue. Ancora oggi ci penso. Sono
prossimamente verrà utilizzata anche dalle altre strutture trasfusionali:
riferimento.
Tutte le Regioni d’Italia dovranno raggiungere
uguale
indicedell’AgenDona,
di
l'approvvigionamento di sangue, perché aumentano quest’ultimo
i politraumi dovuti
agli incidenti
Livornese haun
iniziato
l’utilizzo
seguirà la Usl 2.
Sabato e7che
novembre dalle ore 9.00
ADISCO.
Percorsi
diversi,
cambiate molte cose e in meglio, i centri trasfusionali sono moderni e sicuri, ma penso alla mia
Piombino, Cecina e Portoferraio. L'inizio è previsto per il mese di
donazioni
per 1000 che
abitanti
in modo
Non dovrà più essere possibile, come avviene ora
quest'anno, la situazione è aggravata in seguito al dramma
di Viareggio,
ha richiesto
e eguale.
alle
ore 13.00
presso la sede di
stesso
traguardo:
la
gioventù e a quelle donazioni con molta nostalgia.
dicembre. Nel frattempo, si sta concretizzando anche l'adozione da parte
in alcune
Regioni,
interrompere
la raccoltaadiun
sangue, e limitarla Su
solowww.avis.it/toscana
a quella del plasma,il racconto fotografico dell'incontro.
continua a richiedere numerosi interventi molto complessi.
Tutto
questo
va ad
Donazioni
Avisaggiungersi
Toscana
(via Borgognissanti
Siamo ormai prossimi alla nuova
donazione".
Ma da vecchi si sa, si diventa nostalgici.
della USL 2 di Lucca che comprende: Lucca, Barga e Castelnuovo
unicamente
perché i bisogni
interni
soddisfatti. (E molte volte il raggiungimento dell’
costante aumento della richiesta di sangue: aumentano
i trapianti;
il 33%
delle sono
persone
16, Firenze),
si terrà il Seminario
campagna Telethon 2009, che avrà
Garfagnana.
autosufficienza
viene ottenuto
perché non
ci sono consumi, non c’è
per i centri
di confini.
Il capacità
legameattrattiva
del sangue
senza
che fanno chemioterapia hanno necessità di supporto
trasfusionale
perrivolto
sopportare
meglio
Avis Toscana ha registrato nel
(da una telefonata con Mario Dominici, Presidente Avis Volterra, sul ricordo di un Natale)
ai Tesorieri
delle Avis
il suo momento di massima
Il 20 settembre l'Avis comunale di
cura sucon
quella
area
geografica,
noni ci sono centri di eccellenza). Nel mentre, altre
la chemio; e molte patologie degli anziani migliorano
le determinata
trasfusioni;
inoltre,
crescono
mese
di
novembre
un
Comunali e Zonali: “Adempimenti
visibilitàdelnella
maratona televisiva
Pietrasanta, in collaborazione con
L'Agendona è il nuovo sistema di prenotazione che, senza dover installare alcun programma e
Previste
due date
perstrutturale.
il corso di formazione “Il legame
sangue
Regioni come la Toscana, vivono ormai da parecchi mesi una carenza
continua,
ormai
pazienti che vengono in Toscana da altre regioni.
Natale Avis
incremento di donazioni del
statutari e notività legislative e
dei giorni 11, 12 e 13 dicembre.
la
Croce
Verde
locale
e
con procedure semplicissime, consente di avere in tempo reale la situazione delle postazioni
senza
confini”,
rivolto
ai
dirigenti
associativi
Avis.
A fronte di queste crescenti necessità, l'aumento dei donatori non basta a coprire
il fabbisogno
di
6,28%.
L'incremento
annuo
fiscali
nella contabilità
delle
Anche quest’anno è stata rinnovata
l'Associazione Amici del Cuore di
prenotabili e già prenotate per i prelievi di sangue intero, plasma e multicomponent. Ogni donatore
L’augurio
è che,ci
insono
un’ottica
continua
di progresso e di miglioramento per il sistema sanitario,
sangue. Il sistema funziona, chiariscono dall'assessorato:
nel 2008
state
225.318
invece,
al
30.11.2009
è
del
Avis”
la si
collaborazione tra Avis e
Lucca e il supporto dei Medici
ha la possibilità di telefonare alla propria associazione e fare la prenotazione“Chi
che dona
gli consentirà
Il 24 ottobre
a Firenze– ecome
il 21ad
novembre a Pisa
ama” è ildiprogetto che l’Avis di Montopoli realizza per questo
vengano toscano
intraprese
tutte
quelle
volte
facilitare l’accoglienza
del donatore
donazioni, il 3,3% in più rispetto al 2007. Un donatore
dona
inRelazione
mediaazioni
quasi
due a Filippo
4,9%.
introduttiva
Dami
Telethon
per la raccolta fondi
Cardiologi, organizza per "La
avere tempi certi di accesso alla donazione, senza attese inutili e dispendiose.
Nei mesi scorsi ha
svolgeranno,
infatti,
2
seminari
con
lezioni
frontali,
Natale.
esempio
il
prolungamento
dell’orario
di
apertura
dei
Centri
Trasfusionali
e
così
incoraggiare
le
volte l'anno. I nuovi donatori sono aumentati del 6,3%, ma ancora non
ce ne
- basta:
Presidente
Sindaci Revisori Avis
finalizzata
alla
ricerca
sulle
Giornata di prevenzione delle
avuto una lunga fase di sperimentazione. L'avevano testata i Centri trasfusionali
di collaborazione
Pontedera, Sandegli insegnanti, l’obiettivo è quello di motivare i
Con la
dapercorso
una sezione
al gesto della donazione
ma anche che vengaintervallati
iniziato un
di operativa di 4 settimane che utilizzerà
vogliono altri. Sarebbe necessario, secondo unapersone
stima approssimativa,
un 5%didisangue,
Toscana
, donatori
Professore Università di
malattie genetiche del sangue e
Cardiopatie". A tutti coloro che si
Giovanni Val d'Arno e a Firenze l'Ospedale
di Careggi.
bambini delle scuole elementari a compiere un gesto di solidarietà e amore
una piattaforma
open
source
per la somministrazione della
rielaborazione
di autosufficienza tra tutti gli assessori
regionali
alla
sanità.
Moto Donatorio
in più, e servirebbero donazioni costanti nell'arco
dell'anno. del concetto
Siena
non solo e per la diffusione delle
presenteranno, in piazza Duomo a
L’AgenDona, non discrimina in alcun modo i donatori non prenotati, consentedonando
invece alundonatore
giocattolo ai loro coetanei più bisognosi.
Formazione a Distanza.
Per cercare di fare ancora di più per sensibilizzare i cittadini, Avis Toscana, lo
scorso 29
luglio,
Presiede
Riccardo
Bellucci
reciproche attività istituzionali. E’
Pietrasanta a partire dalle ore
prenotato la certezza oraria di accesso alla donazione, fornendo così un servizio
in più. E
al termine
Il progetto
prevede
che i doni siano portati dai bambini e depositati in
Luciano Stanno
Franchi infatti circolando due treni
ha dato il via a una nuova iniziativa di comunicazione.
Tesoriere Avis Regionale Toscana
di fondamentale importanza che
10.00 e fino alle ore 18.00,
della donazione, il volontario ha la possibilità di prenotare per la donazione successiva.
contenitori che l’Avis avrà cura di mettere a disposizione di ogni scuola. I
Il
tema
cardine
del
corso
sarà
quello
delle
reti
sociali
come
opportunità
di
sviluppo
Presidente
Avis
Toscana
regionali decorati con la campagna Avis: “La generosità da buoni frutti”.
Le carrozze
anche
quest’anno
i
volontari
Si pregano
le sezioni Avis di dare
verranno
eseguiti
regali così raccolti, saranno poi consegnati alla Caritas Parrocchiale, che
associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigrati. Il
percorreranno, fino a ottobre, le tratte dei passeggeri pendolari. Transiteranno
le città di
avisini,
che
quotidianamente
confermaper della
partecipazione,
gratuitamente alcuni
esami
di
E proprio
del nuovoasistema
a ai bambini più bisognosi.
provvederà
farli avere
progetto nasce dalla collaborazione di Avis Toscana
con l’Osservatorio per il monitoraggio
dellela certezza dell'appuntamento e dell'orario hanno sancito il successo
“Il legamePrato,
del sangue
Pisa, Firenze, Empoli, Livorno, Pontremoli, Pistoia, Montevarchi,
Arezzotelefonando
e senza
per tutticonfini”.
i paesio inviando
testimoniamo e promuovono la
un
medicina preventiva.
Livorno.
I donatori sono molto contenti. "Prima, per essere puntuali al lavoro venivano tutti alle
attività di donazione dell’ASL di Lanciano-Vasto (CH) e l’Associazione Donatori del Marocco
(AMDS),
delle fermate intermedie.
cultura del dono, siano al fianco
messaggio
agli rivolto
uffici aididirigenti
Avis
7.00,
a volte anche 20 persone alla volta, ora si presentano 5 minuti prima della
donazione
e 20 di solidarietà” è anche previsto un “concorso” tra tutte le Scuole Elementari che
In questo
“percorso
Previste due date per il corso
di formazione
e affronta le opportunità offerte dalla presenza della popolazione immigrata per il sistema
della
Avis ToscanaIlha 3voluto
propagandare
messaggio
in forme nuove per cercare
di raggiungere
ottobre
2009 siil suo
terrà
il
della ricerca per sostenerla. Nel
Toscana.
minuti dopo se ne vanno con la prenotazione della donazione successiva". A dirlo
è Giovanni
consisterà
in un elaborato singolo o di gruppo, in forma di pittura o tema o poesia (a scelta dei
associativi Avis. Il 24 ottobre
a Firenze e il 21 novembre a Pisa
donazione
del
sangue
e,
nel
contempo,
per
i
processi
di
integrazione
sociale.
quelle fasce Congresso
di popolazionedei
sanadonatori
e attiva chedella
ogni giorno prendono il treno per andare al lavoro. La
2008 la raccolta di Avis in
Belfiore - presidente dell'Avis livornese, che già in passato aveva introdotto
pereladell’insegnante)
donazione
ragazzi
sul concetto “universale” della solidarietà e del dono verso chi soffre o sta
si svolgeranno, infatti, 2 seminari con lezioni frontali,
campagna di
solidarietà
è stataparteciperà
declinata, oltre
che sui treni, anche con la messa in onda
Corsica.
All'evento
il
Toscana è stata di quasi 22.000
del plasma un meccanismo di prenotazione. "Certo era un sistema molto più peggio
empirico
non così
di enoi.
intervallati da una sezione operativa di 4 settimane che utilizzerà
di uno spot,presidente
dalle frequenze
di tante
radio locali che hanno offerto gratuitamente il loro
dell'Avis
di Livorno,
euro e vi hanno partecipato 25
informatizzato come quello dell'AgenDona,
attraversoDona
di essoeavevamo
un per il lavoro migliore: la casina di Hansel e Gretel realizzata in cioccolato
sarà ancheche
un era
premio
una piattaforma open source per la somministrazione della
"Moto ma
Donatorio.
passa giàCiriscontrato
contributo per
la
veicolazione
del
messaggio,
oltre
che
sui
quotidiani
e
attraverso
Giovanni
Belfiore, in
sezioni.
Le
sezioni
che
servizio gradito dai donatori. L'estensione,
ora, anche
alla donazione
di sangue
ci consente
andare 4 Gigli, Fulvia Puccioni.
dallo
chef del di
ristorante
Formazione a Distanza.
parola".
E'
lo
slogan
della
l’affissione rappresentanza
di maxi posterdi
inAvis
molte
città.
Toscana
desiderano
partecipare,
maggiormente incontro alle esigenze campagna
di chi lavoradie Avis
ha bisogno
di avere
Per dei
unalavori
volta e la consegna dei premi verrà effettuata Sabato 19 Dicembre presso
mostra
Toscana
che intempiLacerti.
possono rivolgersi agli uffici di
siamo riusciti a dare un servizio, prossimamente
con il completamento
del nuovo
centro Comprensivo G.Galilei di Montopoli alle ore 10,00.
l’Istituto
Il tema cardine del corso sarà quello delle reti sociali come opportunità di sviluppo
questi
giorni
porterà
il
suo
Il 10 ottobre 2009 dalle ore 9.00
Avisini in Abruzzo
Avis Toscana.
trasfusionale, speriamo di poterlo migliorare
di più".
associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigrati. Il
messaggio
ai lettori dei maggiori
la delegazione di Prato del CESVOT
I
fondi
risultanti
dalla
Tanta la solidarietà
dalle Avis della Toscana. progetto
Il racconto
didalla
Daniele
Cammelli.
nasce
collaborazione
di Avis Toscana con l’Osservatorio per il monitoraggio delle
organizza, presso il Salone delle
raccolta dovranno essere devoluti
On line sul sito di Avis Toscana sono scaricabili le slide di presentazione de l'AgenDona.
attività di donazione dell’ASL di Lanciano-Vasto (CH) e l’Associazione Donatori del Marocco (AMDS),
Conferenze di Palazzo Novellucci a
Come accade per molte cose, ora che i riflettori si sono
spenti le opportunità offerte dalla presenza della popolazione immigrata per il sistema della
e affronta
Prato, il convegno dal titolo“La
sull'Abruzzo ed è passata la fase di forte emotività per
quanto del sangue e, nel contempo, per i processi di integrazione sociale.
donazione
Cultura del dono - Come vivere
accaduto, è giunto il momento concreto del fare, per ricostruire e
la
donazione
in
modo
per tornare alla normalità del quotidiano. Per farlo occorrono
L’input del corso è partito dalla rilevazione condotta su un campione di dirigenti e volontari di Avis
consapevole”. Programma non
risorse e volontà ingenti, oltre all'opera insostituibiletoscane
dei volontari
condotta lo scorso anno dal Prof. Salvini del Dipartimento di Scienze Sociali
ancora disponibile.
di Protezione Civile.
dell’Università di Pisa, dalla quale sono emerse informazioni sui bisogni formativi associativi sulle
tematiche relative alla donazione dei migranti. A partire da esse, il Prof. Salvini, il Prof. Dei e la
4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo
Tra gli strumenti a supporto della diffusione associativa i prodotti di comunicazione e
rappresentano una importante opportunità cui Avis Toscana
i gadget associativi
risponde attraverso i progetti di comunicazione e il servizio di magazzino.
Crediamo fortemente che per veicolare in maniera corretta il messaggio di Avis Toscana sia fondamentale adottare una linea comunicativa/promozionale coordinata e
con strumenti armonici su tutto il territorio regionale. Per far sì che questo avvenga
in maniera naturale ed efficace Avis Toscana non solo progetta e produce materiale
associativo, ma lo distribuisce a livello regionale, gratuitamente o sottocosto, dietro il
pagamento di un rimborso spese, a tutte le associate che ne fanno richiesta.
Alla fine del 2009 il magazzino si è rinnovato grazie all’ingresso del nuovo materiale
associativo della campagna “Moto Donatorio”, avviando la produzione di manifesti,
locandine e volantini con questo nuovo soggetto.
In soli 2 mesi sono stati distribuiti sul territorio quasi 1.500 manifesti, 1.000 locandine
e oltre 13.000 volantini, e inoltre sono stati prodotti i nuovi portachiavi a collare, il
calendario associativo e le cartoline di auguri di natale, tutti prodotti coordinati in
linea con la nuova campagna.
La nostra missione, le nostre azioni.
73
2
SCOPO 4
La diffusione dell'associazione
Alcuni esempi dei nuovi materiali Moto Donatorio
portachiavi a collare
calendario 2010
Questa produzione rappresenta soltanto un piccolo assaggio di una più ampia iniziativa che nel corso del 2010 perfezionerà la campagna con l’introduzione di altri nuovi
strumenti di comunicazione a disposizione delle associate toscane e a sostegno delle
loro attività di promozione.
74
NEWSLETTER
2
SCOPO 4
La diffusione dell'associazione
4.3 Diffusione associativa nel rispetto delle norme: seminario di aggiornamento per tesorieri
La diffusione dell’associazione deve avvenire nel rispetto delle norme interne ed
esterne, poichè essere associazioni di volontariato non esime da obblighi di rendicontazione e trasparenza, ma anzi significa muoversi in un universo complesso, fatto di
regolamentazioni e normative fiscali ben precise. Per questa ragione diventa sempre
più stringente formare i dirigenti associativi su queste tematiche, e cavallo di battaglia della legislatura in corso di Avis Toscana è proprio un percorso seminariale di
aggiornamento e approfondimento per dirigenti sui temi specifici di interesse associativo.
Per inaugurare questo percorso, nel novembre scorso si è tenuto il corso di approfondimento rivolto ai tesorieri delle Avis Comunali, Provinciali e Zonali: “Adempimenti
statutari e novità legislative e fiscali nella contabilità delle Avis”. Al seminario, presieduto dal tesoriere Avis Toscana Riccardo Bellucci e condotto dal Prof. Filippo Dami,
Presidente Sindaci Revisori Avis Toscana, erano presenti 48 dirigenti associativi, di cui
26 tesorieri.
Si è trattato di un primo momento di incontro finalizzato all’aggiornamento, alla crescita ed alla responsabilizzazione dei dirigenti Avis; grazie alla consulenza di esperti
sono state affrontate tematiche che hanno spaziato dalla modalità e rendicontazione delle raccolte fondi e del 5X1000, agli adempimenti relativi al modello EAS sino
all’organizzazione di feste sociali. Una “dotazione di base” essenziale per un’efficace
e corretta diffusione associativa sul territorio toscano.
Scorcio della sala riunioni “Bruno Bertoletti” presso la sede Avis Toscana di Firenze in occasione del
seminario per tesorieri
Da sinistra: Isa Mancini, Vicepresidente Avis Toscana, Riccardo Bellucci Tesoriere Avis Toscana e
Filippo Dami Presidente Sindaci Revisori Avis Toscana
NEWSLETTER
75
2
SCOPO 5
Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata
SCOPO 5: LO SVILUPPO DELLA DONAZIONE VOLONTARIA, PERIODICA, ASSOCIATA E NON REMUNERATA
Lo “sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata” è
il quinto scopo statutario che Avis Toscana si propone attraverso iniziative e progetti di contenuto innovativo e qualitativamente elevato che alimentano la politica
di sviluppo della donazione. Tuttavia non si tratta semplicemente di promuovere la
donazione tout-court: essa deve essere un atto volontario, periodico, associato e, naturalmente, non remunerato, per potersi ascrivere tra i compiti associativi con dignità
statutaria.
Queste qualità richiedono un grado di profonda consapevolezza da parte del donatore per poter essere esercitate, conferendo alla donazione le massime caratteristiche di sicurezza
ed affidabilità.
Infatti la volontarietà e la gratuità offrono maggiori garanzie
rispetto alla sincerità del donatore in merito al proprio stato
di salute e la periodicità assicura controlli più assidui e regolari a maggior tutela di donatore e ricevente. Infine l’iscrizione
all’associazione è requisito di periodicità grazie alla regolare
attività di chiamata.
Pertanto, poichè non basta semplicemente decidere di donare, ma è opportuno farlo con le massime garanzie di sicurezza
e affidabilità, Avis incoraggia l’adesione di nuovi soci per poterli accompagnare verso una donazione di qualità.
5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza
La forza associativa di Avis in Toscana conta oltre 70.000 donatori (71.135), di cui
quasi 60.000 (59.433) attivi con almeno 1 donazione nel corso dell’anno.
La loro periodicità ha fatto crescere l’indice di donazione, cioè il numero di donazioni
pro-capite per anno, che è salito dall’1,86 del 2008 all’1,9 di quest’anno, valore più
alto degli ultimi 10 anni.
E come si diceva la periodicità è garanzia di sicurezza, perché permette di monitorare
costantemente lo stato di salute del donatore allontanando i rischi di infezioni per il
paziente, e allo stesso tempo segnalare eventuali alterazioni che possono rappresentare un campanello d’allarme per la salute di chi dona.
76
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 5
Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata
Anche l’incremento percentuale delle donazioni è ulteriormente salito rispetto agli
anni precedenti, passando dal 2,7% maturato nel confronto 2008/2007 al 4,8% del
2009 sul 2008, pari a 5.225 donazioni in più in numeri assoluti.
Questo considerevole aumento delle donazioni è in parte attribuibile ad un miglioramento della periodicità dei soci, che recandosi a donare più frequentemente hanno
fatto crescere l’indice di donazione, ma anche ad un importante aumento dei nuovi
soci che nel 2009 sono stati ben 7.588.
Anche questo valore è il più alto registrato in Toscana dal 2001, quando i nuovi iscritti
Avis furono 4.971, contro i 6.325 rilevati nel 2008. Tra le new entry gli uomini sono
4.540 pari al 59,8% mentre 3.048, pari al 40,2%, sono donne, percentuale che tra i
donatori attivi scende al 33% contro il 67% degli uomini.
59,8% 40,2%
nuovi iscritti 2009
Nuovi donatori dal 2001 al 2009
8.000
7.588
7.000
6.000
5.000
6.600
6.428
6.325
5.883
6.162
5.996
5.650
4.971
4.000
3.000
2.000
1.000
0
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
CURIOSITà
I nuovi soci sono soprattutto giovani
Da segnalare che tra i nuovi iscritti dell’anno i giovani di età compresa tra i 18
e i 34 anni rappresentano ben il 57%, dato che conferma una tendenza già
evidenziata nell’anno precedente, ed un preciso invito a rivolgere l’attenzione
associativa soprattutto al mondo giovanile.
La nostra missione, le nostre azioni.
77
2
SCOPO 5
Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata
Come negli anni passati, si rileva in tutte le fasce di età la prevalenza di nuovi donatori
di sesso maschile rispetto a quello femminile, la cui percentuale si attesta al 53% contro
il 47% delle donne nella classe di età “18 - 24”, mentre sale fino al 64% in quella dei
“35 - 44”, cioè la fase della vita delle donne privilegiata per gravidanze e figli piccoli, e
quindi meno disponibile alla donazione.
Nuovi donatori 2009 per classi di età
5.000
4.500
4.331
4.000
3.500
3.000
2.500
1.883
2.000
1.374
1.500
1.000
500
0
classe di età 18 - 34
classe di età 35 - 44
CURIOSITà
Nelle aree geografiche della Versilia e dell’Empolese questo rapporto registra un’inversione, annotando una prevalenza numerica
di nuovi soci femmine rispetto ai
maschi nella classe di età compresa
tra i 18 - 24 anni, con oltre il 52%
di donne neo iscritte in entrambe
le zone.
78
La nostra missione, le nostre azioni.
classe di età oltre 45
2
SCOPO 5
Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata
5.2 Storie di sangue donato
Negli ultimi anni la crisi economica internazionale, che sta attraversando anche il
nostro paese, ha portato alla chiusura di molte imprese comprese quelle del territorio
toscano.Nel mese di maggio lo stabilimento di Pistoia della Radicifil, un’industria che
produce nylon ha messo in cassa integrazione oltre 130 dipendenti e da allora i lavoratori hanno organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica
sia sulle tematiche del diritto al lavoro, sia su temi sociali. Così a ottobre venti lavoratori si sono recati al Centro Trasfusionale di Pistoia per effettuare la loro donazione:
un gesto di solidarietà nella solidarietà che acquista un ulteriore valore simbolico
perché fatto da persone che, pur vivendo in un momento di forte preoccupazione per
il loro futuro professionale, hanno scelto di compiere un gesto in favore del prossimo.
Ma la solidarietà ha mille volti e trova mille occasioni per manifestarsi ed è così che,
in questo momento di preoccupazione per il futuro, sono molti i soggetti che donando il sangue hanno dato testimonianza di una sensibilità solidale importante e con
diversi significati:
• venti donatori del Gruppo Aziendale AVIS “Paolo Carnicelli” dei Vigili del Fuoco di
Grosseto, composto sia da vigili in servizio che in congedo, si sono recati a novembre
al Centro Trasfusionale dell’Ospedale Misericordia;
• a Pontedera il Sindaco Simone Millozzi, il Vicesindaco Massimiliano Sonetti e l’Assessore Comunale al Sociale Matteo Franconi si sono recati a donare anche per fronteggiare la carenza nelle scorte di sangue per le cure negli ospedali della Regione;
• a febbraio al Centro Trasfusionale di Livorno si sono recati a donare per la prima
volta, insieme all’Imam Abdelghani Boukhari, circa 12 membri della comunità musulmana;
• a Pistoia un terzo dei militari del 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo”, è andato
a donare il sangue al Centro Trasfusionale. Con una media di 10 persone al giorno, a
partire dal 12 gennaio 2009, questi hanno dato il loro contributo al raggiungimento
dell’autosufficienza delle scorte di sangue dell’ospedale.
Infine da segnalare che ad Empoli, nel mese di aprile, è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’Asl 11 e le Associazioni di Volontariato Avis, Croce rossa italiana,
Anpas - Pubbliche Assistenze Toscana e Consociazione nazionale dei gruppi donatori di sangue Fratres, per sviluppare e diffondere la cultura della donazione tra i
dipendenti dell’azienda sanitaria e gli studenti dell’Agenzia per la formazione. Al
momento della sottoscrizione su 2.600 dipendenti dell’Asl 11 solo 151 sono donatori
di sangue, mentre gli studenti dell’Agenzia, potenziali donatori, sono circa 1.500.
Scopo di questa iniziativa - che si pone come un progetto pilota nella Regione Toscana - è incrementare il numero di donatori di sangue tra i dipendenti dell’azienda e gli
studenti dell’Agenzia per la formazione, attuando tramite i propri centri trasfusionali
un’adeguata informazione per favorirne l’iscrizione alle associazioni dei donatori di
sangue convenzionate con l’azienda stessa.
La nostra missione, le nostre azioni.
79
2
SCOPO 6
Promuovere lo sviluppo del volontariato
SCOPO 6: PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL VOLONTARIATO
Se lo scopo principe di Avis Toscana è la promozione del dono del sangue, è altrettanto vero che l’associazione si impegna anche nella promozione del volontariato quale
rete organizzata della solidarietà nel contesto sociale.
Nella convinzione che il volontariato sia indice di valore sociale e che pertanto la sua
diffusione nella comunità ne favorisca il buono stato di salute, Avis promuove lo sviluppo del volontariato con la stesso impegno con cui si diffonde un vaccino.
Il paziente, in questo caso, è il contesto sociale toscano.
Avis Toscana opera dal 1972 sul territorio regionale e oggi, in quasi quarant’anni di
attività, ha consolidato il proprio ruolo all’interno del terzo settore, del quale promuove lo sviluppo attraverso iniziative, testimonianze e relazioni con le istituzioni
e la cittadinanza. Inoltre Avis Toscana opera in rete sia con le altre associazioni del
dono, sia con le altre realtà no profit per sviluppare politiche comuni finalizzate a
potenziare il ruolo del volontariato e alimentare il senso di solidarietà nella comunità
regionale.
6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009
Il Forum Donne di Avis Toscana è
un appuntamento diventato ormai tradizionale. L’intenzione che
negli anni ha mosso l’associazione
a ripetere l’iniziativa è quella di
creare un’occasione di valorizzazione del ruolo femminile, nella
certezza che le donne possano essere motore di sviluppo dell’azione volontaria, nell’area della donazione ma anche in altri ambiti.
Avis è donna, tempo permettendo. La conciliazione dei tempi nella vita delle donne è il titolo della
quarta edizione del Forum Donne
Avis Toscana, che questa volta si
è svolto a Montevarchi, al Centro San Lodovico, sabato 7 Marzo
80
La nostra missione, le nostre azioni.
L’invito della mostra Posa di Lavoro
2
SCOPO 6
Promuovere lo sviluppo del volontariato
2009, come sempre in concomitanza con la Festa della Donna.
Partendo dalla considerazione che la solidarietà di genere è una delle varianti in cui
lo spirito solidale dell’associazione si può esprimere, perchè chi dona sangue conosce
bene anche il valore di donare tempo, attenzione o comprensione al prossimo, il
Forum Donne ha celebrato quest’anno la complessa e specifica abilità delle donne di
conciliare i tempi di tutte le attività che le vedono coinvolte.
✓ Nunzia Pandoli - Associazione Adatta,
✓ Chiara Grassi - Presidente Commissione Regionale Pari Opportunità
Consiglio Regionale Toscana
,
✓ Simona Carli - Direttore Centro Regionale Sangue,
✓ Barbara Orlandi - Responsabile Forum Donne Avis Toscana,
✓ Maruska Fusini - Responsabile Area Donne,
✓ Nadia Acciai - Assessore Pari Opportunità Comune di Montevarchi,
hanno portato il loro contributo ad una platea di circa 80 persone, che hanno poi
partecipato all’inaugurazione della mostra fotografica collegata.
Al termine del dibattito taglio del nastro per la mostra fotografica degli Archivi Alinari “Posa di Lavoro”, resa possibile grazie al patrocinio del Cesvot, di AVIS Nazionale
e al sostegno della Compagnia San Paolo.
80 fotografie in bianco e nero, scattate da alcuni dei fotografi più famosi dell’epoca, - quali i Fratelli Alinari, i Wulz, Vincenzo Balocchi, Giacomo Brogi, Anderson, Enrico del Torso - documentano le molteplici espressioni del lavoro femminile nel nostro paese lungo un arco cronologico che si estende dalla fine dell’Ottocento
alla metà del Novecento.
è il momento in cui il lavoro delle donne, sino allora confinato soprattutto entro la
sfera domestica, tende ad emergere e ad essere visibile anche all’esterno con la graduale occupazione nelle industrie, nel commercio e nei servizi.
La mostra, rimasta aperta per circa 1 mese, mentre ha rappresentato un’occasione di
visibilità per Avis sia nel Valdarno che in tutta la regione, ha permesso al visitatore di
scoprire le profonde trasformazioni verificatesi nella vita delle donne in sessanta anni
di storia italiana (1890 - 1950) e di riflettere parallelamente sui molteplici ruoli che il
gentil sesso ricopre oggi.
La nostra missione, le nostre azioni.
81
2
SCOPO 6
Promuovere lo sviluppo del volontariato
Il Vicepresidente Avis Toscana Isa Mancini, sotto lo sguardo attento
del vicepresidente vicario Luciano Innocenti, taglia il nastro per inaugurare la mostra
6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo
Il 2009 è stato segnato dal tragico evento del
terremoto che ha colpito in Abruzzo la città
dell’Aquila e le aree circostanti. Il terremoto
di magnitudo 6,3 Richter ha interessato circa
26 comuni, ed ha provocato oltre 150 morti,
circa 500 feriti e 70.000 sfollati.
Sin da subito, gli italiani si sono mobilitati per
offrire, ognuno a proprio modo e secondo le
proprie possibilità, il proprio aiuto.
è partita una vera gara di solidarietà, alla
quale Avis ha partecipato fin da subito per
convogliare in maniera organizzata lo slancio del volontariato del sangue di
sostenere le popolazioni colpite, sia economicamente che con la donazione
di sangue.
Attraverso il Numero Verde sono state numerose le telefonate di cittadini
non donatori che sulla scia dell’emozione si offrivano per donare il sangue,
molte quelle di donatori che chiedevano informazioni sulle scorte di sangue,
82
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 6
Promuovere lo sviluppo del volontariato
ma il costante lavoro di Avis in stretto contatto con il CRCC dell’Abruzzo e il
Centro Nazionale Sangue
, ha reso possibile rispondere alle necessità di sangue e plasma in maniera adeguata, evitando che presso i Servizi Trasfusionali
vi fossero afflussi straordinari di donatori più nocivi che utili all’occorrenza.
ha stipulato immediataPer favorire azioni coordinate AVIS Nazionale
mente una convenzione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e nell’ambito di questo accordo sono state individuate le Avis autorizzate
ed organizzate per intervenire sul territorio colpito.
Parallelamente, AVIS Nazionale ha aperto un conto corrente per fronteggiare l’emergenza e contribuire alla ricostruzione della Casa dello Studente
dell’Aquila.
(IBAN: IT 13 D 02008 01601 000041415151 Causale: ABRUZZO)
La Casa dello Studente è diventato il simbolo di questa immane tragedia e
la sua ricostruzione rappresenterà sicuramente uno degli obiettivi più significativi per restituire al più presto alla città la sua anima e ridare speranza e
dignità ai suoi cittadini.
Avis Toscana ha donato € 5.000,00 e molte associate toscane hanno raccolto
fondi e fatto versamenti in favore di questa causa, cosicchè unendo le risorse
a livello nazionale abbiamo superato quota € 600.000,00.
Con questo ricavato AVIS Nazionale ha già finanziato con € 497.024,19 l’arredamento della nuova residenza, inaugurata il 4 novembre 2009 mentre
presto partiranno i lavori per la realizzazione di un campo sportivo polivalente e di un caffè letterario e sarà inoltre finanziata la fornitura degli attrezzi
e degli arredi di una mensa che sorgerà all’interno dell’ex caserma Campomizzi.
Tra i volontari partiti dalla Toscana per dare il loro contributo presso il Campo Globo allestito dalla Protezione Civile, ci risultano Fernando Mosti (Avis
di Casola in Lunigiana) e Daniele Cammelli (Avis zonale Scandicci-Le Signe).
Il primo è noto per i suoi viaggi umanitari in Bielorussia, per portare aiuto ai
bambini e alle famiglie povere di quell’area, mentre il secondo ha partecipato anche al terremoto irpino e a diverse azioni di prevenzione e soccorso
negli incendi.
La testimonianza di Daniele Cammelli:
“I compiti affidati ad Avis richiedono molto impegno: due medici, due infermieri, autisti e volontari del soccorso - tutti avisini - presidiano giorno e
notte il primo soccorso e effettuano servizio di 118 con un’ambulanza messa
a disposizione dall’Avis di Perfugas. Inoltre, i volontari vengono impegnati
nella gestione di un mega guardaroba, composto da sei container, che veste
La nostra missione, le nostre azioni.
83
2
SCOPO 6
Promuovere lo sviluppo del volontariato
tutti gli abitanti del campo, inizialmente composto da 1.200 tra bambini,
anziani e adulti. I volontari totali impiegati per la gestione del campo sono
circa 200 e i turni sono settimanali. è stata un’esperienza unica come volontario, faticosa ma anche gratificante dal punto di vista umano. La possibilità
di incontrare altri avisini e i volontari di altre associazioni sono state un arricchimento, oltre che un prezioso momento per riflettere sulle motivazioni e
sul senso dell’essere volontario”.
6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono
Il 2009 è stato per il Cesvot
l’anno del rinnovo delle cariche, che nel mese di novembre ha visto svolgersi le elezioni dei nuovi organismi dirigenti. Patrizio Petrucci è
stato confermato per la seconda volta presidente del Cesvot da un’Assemblea dove
erano presenti 22 delle 26 associazioni socie.
APPROFONDIMENTO
I Centri di Servizio per il Volontariato sono introdotti dalla legge 266/91
che all’art. 15 prevede la costituzione di un Fondo speciale composto da una
quota parte di proventi di fondazioni di origine bancaria, con il quale istituire e
gestire i Centri di servizio a disposizione delle OO.VV. allo scopo di sostenerne
e qualificarne l’attività.
Il Cesvot - Centro Servizi Volontariato Toscana - è un’associazione di volontariato nata nel 1997 che riunisce ad oggi 26 associazioni socie di rilevanza
regionale con la finalità di erogare prestazioni in forma di servizi gratuiti a tutte le organizzazioni di volontariato della regione. Aderiscono al Cesvot 2.939
associazioni di volontariato toscane.
Grazie al contributo del Cesvot nel corso del 2009 sono stati realizzati da Avis
Toscana i seguenti progetti:
➜ Il progetto “Il legame del sangue senza confini” all’interno del Bando Percorsi d’Innovazione;
➜ il Corso di formazione “Culture del Dono”;
➜ il “Forum Donne Avis Toscana" all’interno del Bando Patrocini 2009.
Inoltre, per la realizzazione dell’edizione 2009 del Bilancio Sociale, Avis Toscana ha beneficiato di un contributo per il percorso di affiancamento alla
redazione.
84
La nostra missione, le nostre azioni.
2
SCOPO 6
Promuovere lo sviluppo del volontariato
Dal 1997 ad oggi il Centro Servizi è cresciuto in attività e rappresentanza del volontariato toscano. All’epoca della sua costituzione le associazioni socie erano 11, oggi
sono diventate 26. In considerazione di ciò l’assemblea ha deciso di aumentare ad 11
il numero dei rappresentanti nel direttivo.
Questi gli eletti: Federico Barni - Acli Toscana, Sergio Coppola - Arci Toscana, Alberto
Corsinovi - Confederazione Nazionale Misericordie, Flora Coscetti - Consociazione Nazionale Fratres, Vareno Cucini - Anpas Toscana, Giuseppe Di Colo - Aido Toscana, Maria
Pace Ferraù - Avo Toscana, Giovanni Forconi - Auser Toscana, Luciano Franchi - Avis
Toscana, Gianni Taccetti - Uisp Solidarietà Toscana, Filippo Toccafondi - Vab Toscana.
Rappresentante delle delegazioni territoriali Cesvot è stata confermata Michela
Buongiovanni.
Il rinnovo della fiducia al gruppo dirigente
uscente è un atto importante che mira a mantenere vivi equilibri e rapporti con le associazioni
membre, in un momento che si è configurato
come molto delicato a causa dalla situazione determinata dalla crisi economica, che ha ridimensionato i trasferimenti economici delle Fondazioni bancarie al Fondo di Gestione, costringendo il Cesvot ad una ridefinizione delle attività
alla luce delle minori disponibilità.
Il clima di collaborazione e di fiducia si è confermato nella realizzazione del progetto di Alta
Patrizio Petrucci, Presidente CESVOT,
Formazione per le Associazioni della Donazione
consegna l’attestato di partecipazione
al corso a Luciano Franchi, Presidente
“La donazione tra responsabilità e competenza
Avis Toscana
- seminari di alta formazione per dirigenti delle
associazioni di volontariato della donazione in
Toscana”, che si è inaugurato in autunno per concludersi nel gennaio 2010.
I quattro seminari di alta formazione su tematiche generali e trasversali inerenti la
donazione sono stati progettati dalle associazioni di volontariato toscane del settore in collaborazione con la Regione Toscana e con il supporto del Cesvot, al fine di
migliorare la conoscenza del sistema e il lavoro di rete. Per Avis Toscana hanno partecipato agli incontri 16 persone tra dirigenti associativi e collaboratori, affrontando
questioni normative e legislative, inquadrando gli scenari europei di riferimento, e
introducendo riflessioni sull’antropologia del dono e sugli strumenti di comunicazione più adatti per veicolare le tematiche della donazione in tutti i suoi aspetti.
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE. PROVENIENZA E DESTINAZIONE
Dalla scrittura alla lettura
Da dove sono arrivate le risorse...
...e come sono state spese
3
3
BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
3.1 Dalla scrittura alla lettura
Conto Economico Avis Toscana Anno 2009
PROVENTI
Proventi da convenzioni con ASL
€ 704.971,75
Rimborsi materiali di propaganda
€
Rimborsi e contributi da Enti
€ 102.434,45
Quote associative
€
860,00
Formazione, Progetti e Ricerche
€
52.090,00
Proventi diversi
€
11.745,41
TOTALE
€ 927.308,96
55.207,35
SPESE
88
Comunicazione e promozione
€ 318.200,50
Assemblee, convegni, seminari e organi collegiali
€
55.864,52
Formazione progetti e ricerche
€
61.506,09
Quote associative
€
70.304,00
Stipendi personale dipendente e collaboratori
€ 168.594,04
Oneri riflessi personale dipendente e collaboratori
€ 144.973,79
Spese generali di gestione
€ 101.895,10
Sopravvenienze passive
€
359,68
Avanzo di esercizio
€
5.611,24
TOTALE
€ 927.308,96
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
In questo capitolo, che mantiene la struttura grafica già
adottata per i documenti passati, troverete la rappresentazione delle modalità attraverso cui Avis Toscana
gestisce e amministra le proprie risorse economiche.
Per
un
ulteriore
approfondimento
sulle risorse economiche si rimanda
Il conto economico, approvato nell’assemblea regionale
2009 è riassunto nella tabella precedente, mentre i due
paragrafi che seguono rappresentano i ricavi, ovvero
“Da dove sono arrivate le risorse…” e i costi con la sezione “… e come sono state spese”.
Inoltre, per ogni voce del bilancio vi è una dettagliata
legenda nella quale viene indicato dove reperire ulteriori approfondimenti all’interno del documento al fine
di consentire il loro collegamento con le attività svolte.
alla lettura del documento integrale
del Bilancio Eco-
nomico 2009 disponibile sul sito di
Avis Toscana.
3.2 Da dove sono arrivate le risorse…
PROVENTI Anno 2009
€ 927.308,96
5,95%
1,27%
11,05%
0,09%
5,62%
76,02%
76,02% PROVENTI DA CONVENZIONI CON ASL (Cap. 1 par. 3.1 Donazioni e donatori Avis in Toscana)
5,95% RIMBORSI MATERIALE PROPAGANDA (Cap. 2 par. 4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo)
1,27% PROVENTI DIVERSI
11,05% RIMBORSI E CONTRIBUTI DA ENTI (Cap. 1 par. 2 CRS)
0,09% QUOTE ASSOCIATIVE (Cap. 1 par. 4 Associazione e territorio)
5,62% FORMAZIONE, PROGETTI, RICERCHE (Cap. 2 par. 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini”;
par. 2.3 Corso di formazione "Culture del Dono"; par. 6.1 Avis i Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009)
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
Proventi da convenzioni con ASL
(€ 704.9715,75)
76,02%
5,95%
La delibera n. 255 approvata dalla Giunta
Regionale il 06/04/2009 stabilisce i rimborsi
per l’attività istituzionale delle Associazioni di Volontariato del Sangue, articolati in
funzione della tipologia della donazione
(sangue intero, plasmaferesi e multicomponent).
Avis Toscana percepisce per ogni donazione effettuata da soci Avis € 5,83 per ogni
unità di sangue intero, € 6,41 per unità
di plasmaferesi e € 6,80 per multicomponent.
Rimborsi materiale propaganda
(€ 55.207,35)
Avis Toscana realizza materiale promozionale mirato a promuovere sinergicamente
attraverso le oltre 170 sedi, il messaggio
dell’associazione su tutto il territorio toscano.
Questa voce è determinata dal parziale
rimborso da parte delle associate dei costi
sostenuti da Avis Toscana per la realizzazione dei prodotti.
1,27%
Proventi diversi
(€ 11.745,41)
Questa voce è determinata dagli interessi
attivi, dalle erogazioni liberali e dalle sopravvenienze attive.
90
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
Rimborsi e contributi da Enti
(€ 102.434,45)
11,05%
Il “Programma di azione 2008 per l’autosufficienza del Sistema Trasfusionale toscano” approvato dalla Giunta Regionale
Toscana con delibera n. 195/08 stabilisce gli
incentivi per le Associazioni del Volontariato sulla base di obiettivi rivolti alla promozione dell’autosufficienza regionale di
sangue ed emocomponenti. Questa voce
ammonta a € 89.959,29. A questo importo
va aggiunto l’importo di € 12.475,16 proveniente dal Comune di Firenze agli effetti
degli artt. 79 - 80 del decreto legge n° 267
del 18/08/2000.
Quote associative
(€ 860,00)
0,09%
Le quote sociali persone giuridiche che le
sedi Avis dei livelli inferiori (Provinciali, Zonali, Comunali e equiparate) versano ad
Avis Regionale Toscana determinano questo importo. La quota capitaria è fissata in
€ 5.
Formazione, Progetti e Ricerche
(€ 52.090,00)
5,62%
Avis Toscana, anche grazie a bandi Cesvot,
realizza progetti di ricerca e di formazione.
Quest’anno i contributi ammessi al finanziamento dal Centro sono pari a € 41.960,00
per il corso di formazione “Il Legame del
Sangue senza Confini” e il Progetto “Culture del Dono”. Inoltre rientrano in questa voce i € 2.700,00 stanziati per il Forum
Donne Avis a cui vanno ad aggiungersi i
€ 5.000,00 erogati dalla Compagnia San
Paolo attraverso un bando di Avis Nazionale.
La nostra missione, le nostre azioni.
91
3
BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
3.3 … e come sono state spese
SPESE Anno 2009
€ 927.308,96
15,63%
18,18%
0,04%
0,61%
10,99%
6,02%
34,31%
7,58%
6,63%
34,31% COMUNICAZIONE E PROMOZIONE (Cap. 2 par. 1.2 Da un donatore tira l’altro a Moto Donatorio: la nuova campagna
di comunicazione; 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto "Il dono nello zaino")
6,63% FORMAZIONE, PROGETTI, RICERCHE (Cap. 2 par. 2.2 Progetto "Il legame del sangue senza confini";
2.3 Corso di formazione "Culture del dono"; par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009)
7,58% QUOTE ASSOCIATIVE (Cap. 1 par. 5 Dentro l’Associazione; par. 5.1 La dirigenza associativa)
6,02% ASSEMBLEE, CONVEGNI, SEMINARI, ORGANI COLLEGIALI
10,99% SPESE GENERALI DI GESTIONE (Cap. 1 par. 5.2 Direzione e struttura operativa)
18,18% STIPENDI PERSONALE DIPENDENTE E COLLABORATORI (Cap. 1 par. 5.2 Direzione e struttura operativa;
Cap. 2 par. 2.2 Progetto "Il legame del sangue senza confini"; 2.3 Corso di formazione "Culture del dono";
par. 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto "Il dono nello zaino";
par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito Internet, Newsletter e Intranet)
15,63% ONERI RIFLESSI PERSONALE DIPENDENTE E COLLABORATORI (Cap. 1 par. 5.2 Direzione e struttura operativa)
0,04% SOPRAVVENIENZE PASSIVE
0,61% AVANZO DI ESERCIZIO
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La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
Comunicazione e Promozione
(€ 318.200,50)
All’interno di questa voce rientrano le spese relative alle attività di promozione che
Avis Toscana diffonde sul territorio per la
promozione del dono del sangue. Nel corso
del 2009 sono stati impiegati € 200.004,60
per campagne promozionali tra cui la nuova campagna di comunicazione “Moto
Donatorio”. Per l’acquisto di materiale di
propaganda a favore delle nostre sedi sono
stati spesi € 77.157,71 a cui vanno aggiunti
€ 4.733,26 delle relative spese di spedizione.
Qui sono conteggiate anche le spese postali per gli invii di comunicazione interna ed
esterna (€ 2.838,48) relativa ad inviti a manifestazioni, convegni ed eventi oltre alle
circolari per comunicazioni interne. Compongono questa sezione € 17.688,15 per il
Servizio Civile, € 15.778,30 per la realizzazione del Bilancio Sociale 2008. Altre spese
sono state sostenute per la partecipazione
ad alcuni eventi, tra i quali ricordiamo la
rassegna Dire e Fare e il Carnevale di Viareggio.
34,31%
Formazione, Progetti e Ricerche
(€ 61.506,09)
Nel 2009 per la formazione dei dirigenti
associativi sono state investite le seguenti
risorse: € 18.380,63 per il corso di formazione “Culture del Dono” e € 19.128,43
per il corso “Il legame del sangue senza
confini”. Per il Forum Donne che quest’anno ha previsto l’allestimento della mostra
fotografica Alinari “Posa di Lavoro” sono
stati spesi € 23.997,03.
6,63%
La nostra missione, le nostre azioni.
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BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
Quote associative
(€ 70.304,00)
7,58%
6,02%
10,99%
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La nostra missione, le nostre azioni.
Per quote associative si intendono le quote
dovute ad AVIS Nazionale per i soci persone fisiche che Avis Toscana versa per conto
delle Avis di tutta la regione. L’importo è
calcolato in ragione di € 1 sulla base associativa di 70.289 soci toscani, come da
verbale della Commissione Verifica Poteri
in sede di Assemblea Regionale 2009 a cui
si somma la quota di € 15,00 che Avis Toscana versa ad AVIS Nazionale quale quota
sociale annuale.
Assemblee, convegni, seminari,
organi collegiali
(€ 55.864,52)
Qui rientrano i costi relativi all’organizzazione della 37° Assemblea Regionale di
Campi Bisenzio (FI) e le spese sostenute
per la partecipazione all’Assemblea Nazionale di Roma. La voce organi collegiali
comprende le spese necessarie alla partecipazione dei rappresentanti associativi regionali alla vita democratica dell’Associazione, compresa la copertura assicurativa.
Spese Generali di Gestione
(€ 101.895,10)
I costi comprendono tutte le spese sostenute per garantire il funzionamento della sede
associativa, e cioè utenze, forniture, canoni
per locali, acquisto e noleggio macchinari,
consumi e materiali d’uso. Sono comprese in
questo segmento anche le consulenze professionali e le spese sostenute per la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità.
3
BILANCIO SOCIALE 2009
LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE
Stipendi personale dipendente
e collaboratori
(€ 168.594,04)
18,18%
Qui rientrano le spese relative agli stipendi dei dipendenti e dei collaboratori della
struttura operativa attraverso i quali Avis
Toscana eroga servizi, sviluppa ricerche,
fornisce assistenza e consulenza, attiva
progetti in favore delle sedi territoriali e
delle attività della dirigenza associativa.
Oneri riflessi personale dipendente
e collaboratori
(€ 144.973,79)
15,63%
La voce riguarda gli oneri previdenziali e
assistenziali, l’IRPEF dei dipendenti e collaboratori e il TFR.
Sopravvenienze passive
(€ 359,68)
0,61%
Rappresentano le minori entrate sui crediti delle ASL / AO iscritti a bilancio.
Avanzo di esercizio
(€ 5.611,24)
0,04%
Consiste nell’avanzo di gestione registrato
nel conto economico dell’esercizio 2009.
La nostra missione, le nostre azioni.
95
Le fonti
• Statuto Avis Regionale Toscana
• Statuto - tipo dell’Avis Provinciale e/o equiparata
• Statuto - tipo Avis Comunale e/o equiparata
• Relazione Assembleare Avis Toscana anni 2009 e 2010
• Bilancio Economico Avis Toscana 2009
• I numeri dell’Avis: Monitoraggio dati associativi 2009
• Verbali delle sedute dell’Esecutivo e del Consiglio Regionale Avis Toscana 2009
• Bilancio Sociale Avis Toscana 2004
• Bilancio Sociale Avis Toscana 2005
• Bilancio Sociale Avis Toscana 2006
• Bilancio Sociale Avis Toscana 2007
• Bilancio Sociale Avis Toscana 2008
• Bilancio Sociale AVIS Nazionale 2009
• “Cinquantesimo della Fondazione Storia e Tradizione” a cura di Avis Comunale Firenze, Edizioni Scramasax, 1996
• “Il Sistema trasfusionale e la donazione del sangue in Toscana” - Anno 2010,
Regione Toscana - CRS-SST, 2010
• Legge n° 219 del 21 ottobre 2005 “Nuova disciplina delle attività trasfusionali
e della produzione nazionale degli emoderivati”
• Decreto Legislativo n. 191 del 19/08/2005 "Norme di qualità e sicurezza per la
raccolta del sangue umano"
• Decreto Legislativo n. 261 del 20/12/2007 "Norme di qualità e sicurezza per la
raccolta del sangue umano"
• Delibera Regione Toscana n. 255 del 06/04/2009 - Schema tipo di accordo per
rimborsi minimi.
• Delibera Regionale n.195/08 “Programma di azione 2008 per l’autosufficienza
del sistema trasfusionale toscano”.
• “Una proposta di standardizzazione per la redazione del Bilancio Sociale in
Avis” a cura di Maurizio Catalano - Le Reti di Kilim, edito da Avis Regionale
Toscana, 2007
97
Gruppo di Lavoro:
Adelmo Agnolucci - Esecutivo Avis Toscana (Ar)
Alessandro Balloni - Esecutivo Avis Toscana (Fi)
Eleonora Bartolini - Esecutivo Avis Toscana (Pt)
Riccardo Bellucci - Esecutivo Avis Toscana (Po)
Viviana Bossi - Ufficio Stampa Avis Toscana
Gianpietro Caporali - Avis Siena
Antonio Esposito - Esecutivo Avis Toscana (Si)
Alessandro Falciani - Direttore Avis Toscana
Silvia Fanella - Avis Prato
Claudia Firenze - Esecutivo Avis Toscana (Fi)
Silvana Gabiccini - Esecutivo Avis Toscana (Ar)
Luciano Innocenti - Esecutivo Avis Toscana (Po)
Isa Mancini - Esecutivo Avis Toscana (Fi)
Donata Marangio - Resp. Progettazione Avis Toscana
Luigi Oddo - Esecutivo Avis Toscana (Ar)
Filippo Omoboni - Avis Borgo San Lorenzo
Paolo Omoboni - Esecutivo Avis Toscana (Fi)
Riccardo Prestia - Esecutivo Avis Toscana (Gr)
Angela Spulcioni - Curatrice Bil. Soc. Avis Toscana
Consulenti:
Maurizio Catalano
Realizzazione editoriale a cura di:
Donata Marangio
Angela Spulcioni
Questo Bilancio sociale è stato realizzato grazie al progetto Cesvot
“Il Bilancio sociale per le associazioni di volontariato”.
Il documento è stato redatto secondo le linee guida pubblicate in
“Il bilancio sociale delle organizzazioni di volontariato - Guida pratica” (“I Quaderni”, n. 34).
Impaginazione grafica
SINTESI - Pisa
Serravalle Pistoiese
dell’Avis. Il progetto che ha preso spunto dalla ricerca pilota ne
tori del territorio ad andareAnche
a donare
prima
di partire
per ele
vacanze.
comunità romena
senegalese
dello scorso anno, e raccontata n
l'Imam dona
il suo
volume della collana Avis Book “Il sangue degli altri: culture
sangue.
ni negli ospedali toscani e gli avvenimenti tragici
di Viareggio hanno
donazione tra gli immigrati stranieri in Italia, aveva tra i suoi
Avis a Viareggio...
obiettivi
di trasferire
concretamente
sul territorio
o la situazione precaria delle
scorte.associativi
E' necessario
unquello
grande
sforzo
di
Appuntamenti
toscano gliDicembre
esiti della2009
ricerca, e contemporaneamente, que
Auguri
"ComunicaAvis"
di tutti!
di suggerire alcuni strumenti utili per ampliare la conosce
Settimana della donazione
dei volontari del Servizio
ono nello zaino.
Civile
Mondo Avis
AAA...volontari cercansi
SOMMARIO
sul diverso sentire delle altre culture in tema di dono, e in
particolare del dono del sangue.
Auguri
Tanti auguri d
Una storia di Natale
La formazione, curata dal Gruppo di ricerca del Professor De
Natale Avis
docente di Antropologia culturale dell’Università di Pisa, h
Bilancio sociale 2008
affrontato molti temi, tra i quali: il ruolo della comprensione e d
Il nuovo gruppo dei giovani
Ottobre 2009
nella promozione del dono e i presupposti culturali del dono. Il c
Avis a Viareggio...
Servizio Civile in Avis
partecipanti in del
9
per unRegionale,
totale di 24 ore
di formazio
Una
storia
SOMMARIO
L'Assessore Rossi, intervenuto
algruppi,
Consiglio
risponde
ed
Appuntamenti
strumento della
Formazioneassociativi
a Distanza (FAD), si è conclus
rilancia nuove proposte per un Donazioni
sistema sempre più a misura di
hanno partecipato anche gli esponenti delle comunità straniere.
Il dialogo con la politica
Me li ricordo s
donatore.
Moto
Donatorio
all’unisono quanto
sia
importante la reciproca conoscenza
e il co
Il legame del sangue senza
Cecina. Nevica
donazione
di
sangue,
come
elemento
d’integrazione
sociale
e civ
confini.
consapevolezz
...dal CRS
orgogliosi.
Il nuovo gruppo dei giovani del
L’occasione ha
dato spazio
per presentare l’ultima pubblic
Servizio
Civileanche
in Avis
Il Consiglio in Rosa
Edita
scritta
dal Professor
Dei, da Matteo
Aria
e da un
Lu
“La Regione Toscana primeggia
perda
la Pacini
qualitàedelle
donazioni
e per un
Non
ricordo
Appuntamenti associativi
di Antropologia
e cultura
popolare
– Il dono del sangue,
sistema trasfusionale presente
in modo capillare
su tutto
il territorio”.
bene gli per
odoriu
Corso di aggiornamento per
Così ha esordito Enrico Rossi,
assessore
per ledipolitiche
della
vecchio
ospeda
Contiene
una serie
contributi,
per la prima volta
tradotti
in
i tesorieri.
Salute della Regione Toscana,
intervenutoeilcerca
3 ottobre
scorso
tante,
internazionali,
di fornire
al lettore unan'erano
visione
mul
Al servizio dei donatori
alla seduta del Consiglio di
Avisdel
Toscana.
dono
sangue. Nel libro gli interventi, preceduti da una sele
Era il 1952, av
riferimento, di R. Titmus “The gift Relationship”, affrontano sia l
L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di
la guerra. Gli a
retribuita o volontaria, sia i diversi modelli di cittadinanza nella
Il Consiglio in Rosa
problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli
L'Avis era stat
indiana, rispetto al tema. Dall’acquisto di meriti per la reincarna
orari dei Centri Trasfusionali, al concetto di autosufficienza regionale e nazionale,quello
oltre psichiat
che
dei gruppi omossessuali in Australia, alla donazione tutta al fem
sull’innalzamento dell’età per donare.
bottega". A vo
della perdita della forza per l’uomo.
della Larderell
Appuntamenti associativi
Appuntamenti associativi
Su questi ultimi temi, - Enrico Rossi è anche il coordinatore in seno alla conferenza
Stato-Regio
Borghesi,
ci co
Presentando
libro, il professor
Dei ha sottolineato
che
“se cia si
tutti gli assessori regionali alla
sanità- , hail affermato
che è possibile
iniziare un
dialogo
lia
direttamente
30.1.2009:
Firenze,
7 marzo, Montevarchi: Forum
con essa
si vuole
instaurare
una Consiglio
relazione,Avis
occorre
conoscerne
nazionale che affronti il tema
dell’autosufficienza
e dell’innalzamento
finosuperiora
a 70 anni
e del
Toscana;
Donne Avis Toscana
Avis, ha
il nesso
forte
esiste tramandava
cittadinanza
dell’età per poter donare. associazioni
Per entrambecome
le ipotesi,
chiesto
cheche
l’assessorato
venga
investi
in cu
17-18.4.2010:
Prato, Assemblea
4 aprile, Firenze: Consiglio
terreno una
ineludibile
discussione”.
ufficialmente della questione,un
attraverso
richiesta di
formale
avanzata dalle associazioni
dei
allora si usava
Avis
Toscana;
Regionale Avis Toscana
donatori della Toscana e dal Centro Regionale Sangue.
volte ce ne da
21-22-23.5.2010:
Montesilvano,
“Resta ora da
comprendere, con
l’aiuto dei ricercatori dell’Unive
18/19 aprile, Campi Bisenzio:
(in alto da sx) Isa Mancini, Volga
Assemblea
Avis
in un percorso
che è solo
al Nazionale.
suo inizio – sono le conclusioni
di Lu
Assemblea Generale
Avisaffrontato
Toscana ha riguardato
Era una festa
L’altro tema
l’accoglienza del donatore presso le strutture
Riccucci, Alessandra Campagnano,
Avis
regionale
Toscana.
Modi
e
forme
andranno
ricercate
cambiate
molte
18/19 aprile,
Malta:
Assemblea
trasfusionali. Da tempo Avis è propositiva su una serie di questioni: dai parcheggi riservati
Silvana Gabiccini, Carla Catani.
volontariato
in
generale,
hanno
in
questo
preciso
moment
gioventù
e
a qa
FIODS
all’ampliamento dell’orario dei prelievi, ecc.
Su questo punto il Rossi si è impegnato a ovviare
(in basso da sx) Isadora Bartoli,
Donazioni
Ma
da
vecchi s
22/24
maggio,
Assemblea
collante
sociale,
strumento
di
integrazione,
anche
attraver
situazioni
più
critiche
e
ha,
a
sua
volta
proposto,
come
già
compiuto
per
i
servizi
del
pronto
Ilaria Ginanneschi, Claudia Firenze
necessariamente
assumere connotazioni
qualitative
Generale Avis
Nazionale
soccorso,
di fare un’ indaginedovrà
conoscitiva
sul grado di soddisfazione
dei servizi da parte
dei dona
e Eleonora Bartolini.
Avis Toscana ha registrato nel
(da una telefo
confronti
dei
nuovi
cittadini”.
....e tutti gliattraverso
eventi Avis
su
delle interviste a campione.
mese
di
novembre
un
www.avis.it/toscana
Natale Avis
incremento di donazioni del
Appuntamenti associativi
Oltre
all’approfondimento
alle conoscenze
acquisite idai
volonta
Per incrementare le donazioni
intravede
la possibilità di ecoinvolgere
e sensibilizzare
50.000
6,28%.
L'incremento
annuo
AvisToscana.
Toscana sulle culture del dono ha già incassato un ulteriore
operatori sanitari della Regione
invece, al 30.11.2009 è del
"ComunicaAvis"
dona
ama
referente della Consulta dell’immigrazione di “Chi
ANCI
Toscan
24.10.2009, Firenze: 1° incontro
4,9%.
Natale.
L’intervento
è
poi
proseguito
con
la
proposta
di
individuare,
per
l’anno
2010,
5
strutture
risultati
della
ricerca,
affinchè
iniziative
come
questa
proseguano
del corso di Formazione "ll A
legame
Torino, in occasione del Forum
Con la diverse
collabor
trasfusionali
pilota
che possano mettere in atto modalità di accoglienza del donatore,
del sangue senza confini" Nazionale Avis
Giovani 2009,
verrà
bambini
delle
rispetto a quelle attuali. Una Working
volta fatta progress…..
laMoto
sperimentazione
e monitorato l’andamento
positivo,
7.11.2009, Firenze: Corso per
Donatorio
organizzato il workshop dal titolo
donando un gi
potrà pensare a un’estensione
delle
nuove
modalità
a
tutto
il
sistema
trasfusionale.
Tesorieri Avis
Nota: Il libro "Il dono del sangue, per un’antropologia dell’altruis
“ComunicaAvis”: Come raccontare
Il progetto pre
5.12.2009, Firenze: Consiglio
direttamente alla Pacini Editore, oppure agli uffici di Avis Toscan
ai media una storia di solidarietà".
che
Da ultimo, l’Assessore si è voluto
soffermare
sull’Agendona, il nuovo sistema di contenitori
prenotazione
Regionale Avis
prezzo
di
copertina.
Il corso si svolgerà Sabato 28
regali
così racc
elettronico delle donazioni. Ha ribadito che si tratta di un’opportunità che non andrà
imposta
e
febbraio 2009 dalle ore 14.00 alle
provvederà
af
attraverso il suo impiego, non
c’è
nessuna
intenzione
di
“scavalcare”
le
Associazioni
dei
donator
Il corso culture del dono rientra nel finanziamento del bando for
e Domenica 1° marzo
Corso di aggiornamento ore
per 19.30
i
Ribadisce che il sistema sanitario, in generale, ha necessità di programmazione e che non c’è al
2009 dalle ore 8.45 alle ore 13.00
tesorieri.
In questo
“per
ragione per non fare programmazione proprio nell’attività trasfusionale. Nel frattempo,
la Usl
6
presso:
HOLIDAY
INN,
Piazza
consisterà
in u
Livornese
ha
iniziato
l’utilizzo
dell’AgenDona,
seguirà
la
Usl
2.
v
i
a
B
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i
1
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0
1
2
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F
i
r
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n
z
e
Sabato 7 novembre dalle ore 9.00
ragazzi e dell’i
alle ore 13.00 presso lat esede
l . 0di5 5 . 2 3 9 8 6 2 4 | f a x 0 5 5 . 2 9 4 1 6 2
Su www.avis.it/toscana il racconto fotografico dell'incontro.
peggio di noi.
Avis Toscana
(via Borgognissanti
Ci sarà anche
"Moto
Donatorio.
Dona
e
passa
16, Firenze), si terrà il Seminario
Il legame del sangue senza confini.
dallo chef del r
parola".
E'
lo
slogan
della
rivolto ai Tesorieri delle Avis
La mostra dei
campagna di Avis Toscana che in
Comunali e Zonali: “Adempimenti
Previste due date per il corso di formazione “Il legame del sangue
l’Istituto Com
questi
giorni
porterà
il
suo
statutari e notività legislative e
senza confini”, rivolto ai dirigenti associativi Avis.
messaggio ai lettori dei maggiori
fiscali nella contabilità delle
Il dialogo
con la politica
ogetto di Servizio Civile "Il dono nello
zaino"
di Avis Toscana che vedrà impegnati per 12
ri di Servizio Civile nell'attività di
lizzazione al dono del sangue verso altri
erventi nelle scuole e nei centri sportivi AICS
stico Regionale è co-promotore per la
del progetto all’interno della rete delle
rogrammata di concerto con Avis Toscana per l’arricchimento dell’offerta
zio
io Civile selezionati, saranno affiancati dagli operatori dell'associazione con i
stretto contatto per tutta la durata dell'esperienza.
la candidatura i cittadini italiani in età compresa tra i 18 ed i 28 anni
ta di scadenza del bando e interessati a svolgere Servizio Civile in una
stribuite in 9 province toscane.
sere presentata tassativamente entro le ore 14.00 del 27 luglio 2009
prescelta. Di seguito il numero dei posti disponibili suddivisi per provincia:
posti, Provincia di Grosseto: 4 posti, Provincia di Livorno: 4 posti, Provincia
ncia di Massa Carrara: 1 posto, Provincia di Pisa: 2 posti, Provincia di Pistoia:
ato: 2 posti, Provincia di Siena: 1 posto.
i e il modulo per presentare domanda sono scaricabili dal sito web:
a, oppure possono essere richiesti scrivendo a: [email protected] o
fissa al numero verde gratuito 800261580 o allo 055. 23.98.624
di cittadinanza attiva:la sfida per il prossimo quadriennio
siglio di Avis Regionale Toscana, Luciano
A v i s R e g i o n a l e To s c a n a
nza
za dell’Associazione per il prossimo
[email protected]
PRATO) e Isa Mancini
skype: avis.toscana
O) alla Vicepresidenza. La squadra di
con Alessandro Balloni w
(FIRENZE)
w w . a v –i s . i t / t o s c a n a
Avis”
Bellucci (PRATO)
– Tesoriere, Adelmo
Il 24 ottobre a Firenze e il 21 novembre a Pisa si
Relazione introduttiva Filippo Dami
svolgeranno, infatti, 2 seminari con lezioni frontali,
, Riccardo Prestia
Claudia
- Presidente (GROSSETO),
Sindaci Revisori Avis
intervallati da una sezione operativa di 4 settimane che utilizzerà
Toscana , Professore Università di
una piattaforma open source per la somministrazione della
RENTINO) eSiena
Silvana Gabiccini (AREZZO).
Formazione a Distanza.
Presiede mandato,
Riccardo
Bellucci
vvarrà, in questo
anche- dell’apporto
Tesoriere Avis Regionale Toscana
Il tema cardine del corso sarà quello delle reti sociali come opportunità di sviluppo
itori
tori che parteciperanno
inAvis
veste
Si pregano le sezioni
di daredi invitati.
associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigra
conferma
della
partecipazione,
progetto nasce dalla collaborazione di Avis Toscana
con l’Osservatorio per il monitoraggio de
an
n Giovanni telefonando
Valdarno)
e
Paolo
Omoboni
o inviando
un
attività di donazione dell’ASL di Lanciano-Vasto (CH) e l’Associazione Donatori del Marocco (AM