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BILANCIO SOCIALE 2009 La nostra missione, le nostre azioni. BILANCIO SOCIALE 2009 La nostra missione, le nostre azioni. BILANCIO SOCIALE 2009 INDICE SOMMARIO PRESENTAZIONE 7 IL SALUTO DELL'ASSESSORE AL DIRITTO ALLA SALUTE REGIONE TOSCANA 9 NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA 10 GLOSSARIO 12 ■ SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 18 1 I fondatori di Avis Toscana raccontano la nostra storia 18 2 Intervista a Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue 23 3 Donazione Sangue e produzione di farmaci plasmaderivati 29 4 Associazione e territorio 32 5 Dentro l’Associazione 36 5.1 La dirigenza associativa 36 5.2. Direzione e struttura operativa 39 6 Stakeholder 41 7 Mission 44 ■ DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA. 48 SCOPO 1 Il raggiungimento dell’autosufficienza 50 1.1 Le Donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto 50 1.2 Da Un donatore tira l’altro a Moto Donatorio: la nuova campagna di comunicazione 52 1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona 54 SCOPO 2 LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE 56 2.1 La salute attraverso la sicurezza: requisiti minimi per l’accreditamento delle Unità di Raccolta 56 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini” 58 2.3 Corso di Formazione Culture del Dono 59 2.4 Ricerca & salute: il progetto FiorGen 61 SCOPO 3 INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA 64 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto “Il dono nello zaino” 65 3.2 Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis 67 SCOPO 4 LA DIFFUSIONE DELL’ASSOCIAZIONE 69 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito Internet, Newsletter e Intranet 69 4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo 73 4.3 Diffusione associativa nel rispetto delle norme: seminario di aggiornamento per tesorieri 75 La nostra missione, le nostre azioni. BILANCIO SOCIALE 2009 INDICE SCOPO 5 LO SVILUPPO DELLA DONAZIONE VOLONTARIA, PERIODICA, ASSOCIATA E NON REMUNERATA 76 5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza 76 5.2 Storie di sangue donato 79 SCOPO 6 PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL VOLONTARIATO 80 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009 80 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo 82 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono 84 ■ LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE 88 3.1 Dalla scrittura alla lettura 88 3.2 Da dove sono arrivate le risorse… 89 3.3 … e come sono state spese 92 Le fonti 97 La nostra missione, le nostre azioni. BILANCIO SOCIALE 2009 PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE Cari amici, oggi più che mai il Bilancio Sociale si propone come uno strumento ineludibile del lavoro associativo, a garanzia di trasparenza gestionale e di coerenza tra l’attività e gli scopi sociali. Anno dopo anno siamo giunti alla sesta edizione, cercando di dar vita a un documento sempre rinnovato sia in termini di contenuto che di processo, e arricchito ogni edizione di obiettivi di miglioramento. Il Bilancio Sociale è inoltre diventato nel corso degli anni un vero e proprio strumento di lavoro e di valutazione della qualità del lavoro svolto da Avis Toscana, utile per i dirigenti associativi, per i nostri stakeholder e per la società civile. Tuttavia la redazione del Bilancio Sociale richiede impegno ed energie, e si potrebbe domandarsi se è opportuno per l’associazione continuare ad investire risorse umane ed economiche su un progetto che ha perso lo smalto di elemento d’innovazione. Recentemente l’Agenzia per le Onlus ha prodotto le “Linee guida per il Bilancio Sociale delle ONLUS”, a conferma dell’importanza che il Bilancio Sociale assume nella valutazione delle attività delle organizzazioni di volontariato. In ambienti ministeriali si sta valutando di introdurre il Bilancio Sociale tra i requisiti richiesti per poter accedere all’ erogazione del 5xmille, mentre sempre l’Agenzia per le Onlus lo indica, ai fini del rinnovo dell’ iscrizione ai registri del volontariato, tra gli strumenti di rendicontazione per le organizzazioni con entrate superiori ai 250 mila euro. Pertanto, anche se ciò che principalmente ci ha spinto a redigere il Bilancio Sociale è stata la voglia di rendicontare le attività in modo semplice e lineare, raccontare gli aspetti meno noti dell’associazione e coltivare un processo di analisi interna, è evidente che si attribuisce a questo strumento un grande valore in termini di garanzia di affidabilità del soggetto che lo realizza. Per questa ragione il Bilancio Sociale si conferma ancora un buon investimento, e anzi, di più, una tappa importante del processo di crescita associativa. Per questa edizione abbiamo individuato due principali obiettivi di miglioramento: valorizzare il processo di confronto interno propedeutico alla redazione del rendiconto e superare la produzione del documento cartaceo, veicolando il Bilancio Sociale soltanto in maniera digitale, usando il nostro sito web. Attraverso incontri di lavoro e aggiornamenti via e-mail i membri dell'esecutivo di Avis Toscana e un gruppo di dirigenti associativi di Avis locali con esperienza di rendicontazione sociale, accompagnati dal nostro consulente storico Maurizio Catalano, si sono confrontati per raggiungere un contenuto condiviso, attraverso un processo di confronto non sempre facile ma sempre premiante. La scelta di non stampare il volume è frutto di un percorso progressivo iniziato da qualche anno, con il contenimento del numero di pagine prima e la stampa su carta ecologica riciclata poi, a conferma dell'attenzione che Avis Toscana rivolge alla sostenibilità e ai temi dell'ecologia. Il documento integrale pertanto sarà consultabile soltanto on-line, in formato sfogliabile, e conterrà come sempre interviste, testimonianze, grafici, tabelle, foto e allegati linkabili, raccontando chi è l'associazione (identità), cosa ha fatto nell'anno di interesse (attività), e quali sono e come vengono impiegate le proprie risorse (risorse economiche). Per chi non avesse tempo o voglia, il “Bilancio Sociale in pillole” sarà un veloce estratto del lavoro completo, al quale in ogni caso Vi rimando anche attraverso l’uso del Qr code. Che sia rapida o approfondita, Vi auguro in ogni caso buona lettura. Luciano Franchi Presidente Avis Regionale Toscana La nostra missione, le nostre azioni. 7 BILANCIO SOCIALE 2009 IL SALUTO DELL'ASSESSORE IL SALUTO DELL'ASSESSORE AL DIRITTO ALLA SALUTE REGIONE TOSCANA Le buone pratiche, come tutte le buone abitudini devono essere confermate e consolidate, ed eccoci quindi alla presentazione del sesto Bilancio Sociale di Avis Toscana, un appuntamento a cui l’Assessorato regionale alla Sanità guarda con rinnovato apprezzamento e forte interesse. Apprezzamento perché Avis in Toscana si è distinta all’interno del mondo del volontariato, essendo la prima associazione regionale nel settore socio-sanitario ad editare il bilancio di missione cogliendo così un duplice scopo: quello di veicolare all’esterno il messaggio solidaristico, utilizzando al tempo stesso il bilancio come strumento di rendicontazione sociale interna all’organizzazione. In sintesi il vostro rappresenta ormai un qualificato e riconosciuto strumento di dialogo con i principali stakeholder: dal vostro corpo associativo alla Regione Toscana, dai centri trasfusionali ai medici di famiglia. Uno strumento siffatto sollecita un forte interesse anche da parte della regione ed in particolare di questo assessorato, che ha pensato di sperimentarlo attraverso il Centro Regionale Sangue, il quale ha già iniziato l’elaborazione della sua prima edizione. Un impegno assunto lo scorso anno, che ora la direzione del Crs sta portando avanti con entusiasmo, coinvolgendo tutti gli attori del sistema in un virtuoso lavoro di rete che utilizza le professionalità e le esperienze già maturate, a partire dalla vostra che si è rivelata assolutamente preziosa. D’altra parte lo strumento del Bilancio Sociale ha nel suo Dna la necessità di una ampia condivisione, che peraltro gli conferisce un valore etico aggiunto, rendendolo maggiormente credibile. Il nostro obiettivo è quello di elaborare un documento trasparente, che offra ai lettori uno strumento completo attraverso il quale poter conoscere e confrontarsi sulle scelte e sulle azioni intraprese, sulle risorse utilizzate, sui risultati ottenuti e su quelli attesi. Il Bilancio Sociale si configura come un ausilio indispensabile a sostenere e indirizzare la costante necessità di migliorare le prestazioni del sistema, per offrire la migliore risposta agli utilizzatori della sanità toscana e quindi in primis ai nostri pazienti, che non sono solo i residenti toscani, ma che provengono anche da fuori regione, a conferma della qualità e dell’apprezzamento extraregionale della nostra organizzazione sanitaria. Inoltre abbiamo iniziato un lavoro di riqualificazione della nostra rete deputata alla raccolta di emocomponenti adeguandone la qualità e la sicurezza agli standard europei che sono stati recepiti sia dalla normativa nazionale che da quella regionale. Contemporaneamente ci stiamo impegnando per migliorare i percorsi di accoglienza dei donatori e delle donatrici nei centri trasfusionali delle aziende sanitarie e ospedaliere. All’Avis e alle altre associazioni di volontariato, l’Assessorato alla Sanità chiede un impegno costante,teso ad implementare la propria capacità di risposta per adeguarla al crescente fabbisogno che registriamo anche quest’anno e quindi ad incrementare le proprie donazioni di sangue. Da parte mia, insieme ad un sincero ringraziamento alla vostra organizzazione e all’opera insostituibile dei vostri volontari, la piena disponibilità a lavorare per un sistema trasfusionale che abbia come obiettivo quello dell’eccellenza. Daniela Scaramuccia Assessore al Diritto alla Salute Regione Toscana La nostra missione, le nostre azioni. 9 BILANCIO SOCIALE 2009 NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA A cura di Maurizio Catalano Il presente documento è il sesto bilancio sociale realizzato da Avis Toscana. Il contenuto è suddiviso in tre parti: Identità Relazione sociale Bilancio Nella prima parte viene presentata l’associazione: la sua storia, i suoi valori, gli scopi, il contesto di relazioni in cui è inserita, la vita associativa e istituzionale nonché l’assetto organizzativo. La seconda parte racconta – integrando informazioni descrittive, grafici, immagini e dati quantitativi - l’attività svolta nel 2009. La terza parte presenta in conti dell’associazione, la provenienza e la destinazione delle risorse economiche acquisite nell’anno. Ogni parte è autonoma e allo stesso collegata alle altre riferendosi di fatto allo stesso “oggetto” ma con punti di vista e di analisi diversi. Esistono quattro “luoghi di connessione” nel documento che rendono evidente questo collegamento: ■ Tra il primo e il secondo capitolo, il connettore è rappresentato dalla tavola di collegamento tra gli scopi della mission e le attività svolte che si trova all’inizio della relazione sociale. Per ogni scopo dello statuto vengono infatti collegate in modo diretto le attività che hanno permesso nel 2009 di perseguirlo. SCOPO 1: Il raggiungimento dell'autosufficienza 1.1 LE DONAZIONI AVIS TOSCANA: DOVE, COME E QUANTO 1.2 DA "UN DONATORE TIRA L’ALTRO" A "MOTO DONATORIO": LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 1.3 STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE: L’AgenDona ➤ ■ Sempre tra il primo e secondo capitolo, un collegamento che evidenzia l’intensità delle relazioni tra Avis Toscana e i propri interlocutori si trova all’interno del paragrafo degli Stakeholder. Con riferimento alle principali categorie di interlocutori vengono evidenziati i paragrafi dove si parla del tipo di collaborazione o rapporto avvenuti. DONATOri ➤ 10 I rapporti con le associate si traducono spesso in attività che vedono coinvolti anche i donatori: attori in occasione delle donazioni (par. 1.1 Le donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto; par. 5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza); fruitori di nuovi strumenti di programmazione (par. 1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona) e comunicazione (par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito internet, Newsletter e Intranet; collaboratori in occasione di progetti e iniziative particolari come la ricerca Fiorgen (par. 2.4 Ricerca e salute: il progetto Fiorgen) o ospiti (par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009). La nostra missione, le nostre azioni. BILANCIO SOCIALE 2009 NOTA METODOLOGICA AVIS TOSCANA ■ Infine, tra il primo, secondo e terzo capitolo, il collegamento si trova per le risorse in ingresso nel paragrafo sulla provenienza (3.2) mentre per quelle in uscita nel paragrafo di come sono state spese (3.3). ➤ ➤ Questa edizione ha conferme e novità, di seguito le principali: Le novità • La scelta di non stampare il documento ma di renderlo più accessibile dal sito attraverso un software che permette di sfogliarlo come un libro. • La presenza delle interviste ai fondatori di Avis Toscana, testimoni delle motivazioni e dei “primi passi” dell’associazione regionale. Le conferme • La realizzazione e la stampa del “Bilancio sociale in pillole” per favorire una più ampia diffusione della conoscenza di Avis Toscana e delle sue attività. • L’utilizzo, nella sintesi cartacea, del QR code per favorire un rapido collegamento alla più ampia informazione del documento completo disponibile sul sito. • La presenza nel documento sfogliabile di collegamenti ipertestuali di approfondimento . evidenziati da un piccolo mouse • L’attenzione alla leggibilità e chiarezza del documento attraverso la cura grafica e l’organizzazione dei contenuti. QR code Il documento è stato realizzato con il coinvolgimento di un gruppo di lavoro composto da dipendenti e da dirigenti associativi, luogo di confronto e riflessione anche rispetto all’utilità e allo sviluppo della rendicontazione sociale all’interno del contesto associativo regionale. La nostra missione, le nostre azioni. 11 BILANCIO SOCIALE 2009 GLOSSARIO GLOSSARIO AFERESI è il termine usato per indicare una metodologia di prelievo a scopo trasfusionale, che consente la separazione e la raccolta di un singolo, specifico emocomponente. Si effettua con l’ausilio di apparecchiature (separatori cellulari) che, utilizzando materiale sterile monouso, prelevano il sangue e lo separano per centrifugazione o per filtrazione, restituendo al donatore, attraverso un unico accesso venoso, i componenti non utilizzati. Con alcuni tipi di separatori cellulari è addirittura possibile raccogliere i componenti del sangue variamente combinati tra loro, ad esempio globuli rossi e plasma, globuli rossi e piastrine, plasma e piastrine…ecc. Questo tipo di donazione prende il nome di Aferesi Multicomponent. Il prelievo di solo plasma si chiama Plasmaferesi. AGENDONA L’AgenDona è un sistema informatico di prenotazione della donazione via web sviluppato dal CRS che per favorire e migliorare l’accesso alla donazione. Permette di prenotare il giorno e l’ora della donazione attraverso le Associazioni o direttamente al Centro Trasfusionale. AGENZIA REGIONALE DI SANITÀ Ente della Regione Toscana, svolge compiti di studio e ricerca sulla qualità dei servizi e delle prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale. ASL e AO Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere. In Toscana sono sedici; sono interlocutori privilegiati di AVIS in quanto gestori delle strutture trasfusionali. AZIENDE PER LA LAVORAZIONE DEL PLASMA Aziende che svolgono il servizio relativo al ritiro, trasferimento nello stabilimento di lavorazione, trasformazione del plasma conferito dalle strutture trasfusionali dell’Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione (AIP), produzione, stoccaggio e consegna di emoderivati. CENTRO TRASFUSIONALE (SERVIZIO TRASFUSIONALE, SIT, SIMT) Struttura ospedaliera ove si effettua la raccolta, la tipizzazione, la conservazione e l’assegnazione di sangue. Svolgono inoltre attività di medicina trasfusionale. In Toscana sono complessivamente quaranta, articolati in sedici Simt (servizi di immunoematologia e medicina trasfusionale) da cui dipendono ventiquattro Sit (sezioni trasfusionali). 12 La nostra missione, le nostre azioni. BILANCIO SOCIALE 2009 GLOSSARIO La rete è completata dalle unità di raccolta fisse o mobili (autoemoteche), gestite dalle associazioni di volontariato, e comunque sotto la responsabilità degli stessi centri trasfusionali. CESVOT Il Centro di Servizio per il Volontariato della Toscana, è un’associazione di associazioni promossa e gestita dalle principali realtà associative della regione. Infatti la Legge 266/91 prevede la costituzione di “centri di servizio a disposizione delle organizzazioni del volontariato, e da queste gestiti, con la funzione di sostenerne e qualificarne l’attività.” Il Cesvot offre servizi di formazione, consulenza, assistenza alla progettazione e svolge attività di ricerca, documentazione, promozione e informazione a favore delle oltre 2.500 associazioni di volontariato presenti nel territorio toscano. Partecipando ai bandi periodicamente indetti dal Cesvot, Avis Toscana, che è tra i soci fondatori, realizza progettualità, iniziative, attività formative e di ricerca sul territorio regionale. CHIAMATA Attività fondamentale svolta dalle sezioni Avis, consiste nell’invitare il socio donatore a recarsi presso il servizio trasfusionale per effettuare la donazione. COMITATO DI PROGRAMMAZIONE PER LE ATTIVITÀ TRASFUSIONALI Costituito dalla direzione del Dipartimento per il diritto alla salute, individua annualmente gli obiettivi quantitativi e qualitativi del sistema trasfusionale toscano. Ne fanno parte rappresentanti delle direzioni sanitarie delle ASL e AO, medici trasfusionisti, rappresentanti del volontariato, ed è coordinato dal direttore del CRCC. Avis è stata rappresentata dal Presidente Luciano Franchi. COMMISSIONE REGIONALE PER LE ATTIVITÀ TRASFUSIONALI Svolge funzioni di indirizzo e controllo, propositive e consultive per le attività di raccolta e produzione di emocomponenti, per la medicina trasfusionale e per i contenuti della convenzione per la lavorazione del plasma. Verifica i risultati dell’azione del CRS in base alle relazioni del direttore. CRS: CENTRO REGIONALE SANGUE Organismo regionale di coordinamento, costituito ed operante presso la Direzione Generale del Dipartimento per Il Diritto alla Salute, coordina i processi di programmazione, monitoraggio e verifica delle attività trasfusionali. Garantisce la raccolta dei dati dell’attività delle strutture trasfusionali, verifica le rese del plasma inviato al centro di produzione convenzionato, rende disponibili alle sedi regionali le informazioni relative all’andamento delle donazioni. La nostra missione, le nostre azioni. 13 BILANCIO SOCIALE 2009 GLOSSARIO DONAZIONE Prelievo di sangue intero, plasma o piastrine. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 ml +/- il 10%, quello per il plasma è di 650 ml. INTERNET è la più grande rete telematica mondiale, termine nato dalla contrazione dell’espressione INTERconnected NETwork. È l’insieme di tecnologie e standard che consentono ad ogni singolo computer connesso tramite il World Wide Web (Rete Mondiale del Web) di collegarsi in tempo reale per lo scambio di dati e informazioni. INTRANET Una rete ad accesso ristretto che funziona come il Web, ma non si trova sul Web. Generalmente posseduta e gestita da un’azienda, associazione o ente, una rete Intranet permette al soggetto titolare di condividere le proprie risorse di dati, documenti, appuntamenti, indirizzi con i suoi interlocutori interni (dipendenti, soci, collaboratori e dirigenti), senza rendere disponibili le informazioni confidenziali a tutti gli utenti che dispongono di un accesso ad Internet. LEUCEMIA Sotto questo nome rientrano tutti i tumori dei globuli bianchi (leucociti), che sono una delle popolazioni di cellule circolanti nel sangue. Infatti questa malattia è dovuta ad una produzione di globuli bianchi superiore di 10 - 20 volte alla quantità normalmente prodotta dall’organismo. ONLUS Organizzazione non lucrativa di utilità sociale. OPERATORI SERVIZIO CIVILE Ragazzi e ragazze dai 18 ai 28 anni, cittadini italiani, che scelgono di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico presso Associazioni ed Enti no-profit. PLASMA Rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule presenti nel sangue possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (90%), e contiene sostanze preziose tra le quali le proteine e i fattori della coagulazione. Mediante la sua lavorazione si possono ottenere l’albumina, le immunoglobuline, i fattori della coagulazione (VIII e IX). PLASMASAFE è un prodotto farmaceutico ottenuto da plasma fresco congelato AB0 gruppo specifi14 La nostra missione, le nostre azioni. BILANCIO SOCIALE 2009 GLOSSARIO co attraverso un processo industriale di purificazione e virus inattivazione. Il plasma è raccolto nella Regione da donatori abituali ed è sottoposto ad un processo industriale di purificazione ed inattivazione virale e batterica. Ne deriva un prodotto riconosciuto farmaco dal Ministero della Salute, le cui indicazioni d’uso sono le stesse del plasma fresco congelato. RELAZIONE ASSEMBLEARE Documento di apertura dell’assemblea regionale presentato dal presidente dell’associazione, a nome del consiglio direttivo, in cui vengono descritti gli obiettivi e i risultati realizzati nell’arco dell’anno, e proposte le linee di indirizzo per le attività future. SANGUE Il sangue è composto da una parte corpuscolare ( globuli rossi, globuli bianchi, piastrine ) e da una parte liquida (plasma). SOCI DONATORI ATTIVI Coloro che nel corso dell’anno hanno effettuato almeno una donazione. SOCI COLLABORATORI Coloro che non potendo effettuare donazioni, esplicano funzioni non retribuite di riconosciuta validità nell’ambito associativo. SOCI EX DONATORI Coloro che per ragioni di età o di salute hanno cessato l’attività donazionale e partecipano all’attività associativa. UNITÀ DI RACCOLTA Strutture fisse o mobili (autoemoteche) finalizzate alla raccolta di sangue e plasma. Sono gestite dalle associazioni di volontariato, e dipendono dal centro trasfusionale competente territorialmente. La nostra missione, le nostre azioni. 15 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA I fondator i di Av is Tosc a na r ac c ont a no la nos tr a s tor ia Intervista a Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue Donazione sangue e produzione di farmaci plasmaderivati Associazioni e territorio D e n t r o l'A s s o c i a z i o n e Stakeholder Mission 1 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 1 I fondatori di Avis Toscana raccontano la nostra storia La buona prassi del Bilancio Sociale richiede che si dedichi la parte introduttiva del documento alla storia del soggetto che si racconta. Dopo cinque edizioni in cui abbiamo raccontato e descritto la nascita dell’Associazione a livello nazionale e la sua progressiva diffusione locale, diventa difficile non ripetersi; ed è per questo che quest’anno abbiamo provato a ricostruire la storia della nostra Associazione regionale attraverso le parole, le testimonianze e i ricordi di alcuni fondatori di Avis Toscana. Avis è nata a Milano nel 1927, e si è costituita in Toscana come Associazione Regionale nel 1972. Nella sede associativa di Borgognissanti 16 a Firenze è conservato il quadro che vedete riprodotto e che ricorda i 14 sottoscrittori dell’atto fondativo, che consideriamo un po’ come i padri fondatori dell’Avis Toscana. Molti di loro non sono più tra noi, ma altri, tra i firmatari o tra coloro che li affiancarono in quella esperienza, ancora sono legati all’Associazione e addirittura svolgono attività associativa. 18 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA Queste le loro testimonianze ➤ Manrico Mazzoni - Presidente Onorario Avis Regionale Toscana Ieri Oggi "Le necessità di sangue in passato erano molto inferiori rispetto a quelle odierne, ed erano soddisfatte in massima parte dai familiari degli ammalati e per il rimanente fabbisogno ricorrendo a donazioni remunerate, fornite da donatori occasionali. La trasfusione di sangue intero stava diventando una terapia sempre più seguita perché si dimostrava spesso salvavita e nelle città sedi di ospedali importanti - Firenze, Pisa, Siena - si andava sempre più diffondendosi. E proprio da queste città partirono le prime persone che, spesso avendo fatto l’esperienza della prima donazione gratuita per necessità, sentirono maturare nelle loro coscienze la volontà di fare qualcosa per gli altri, impegnandosi in una cosa tangibile, concreta, umanamente civile, vincendo l’indifferenza e la pigrizia. Davvero, con spirito pionieristico, si misero all’opera, contattando, stimolando e coinvolgendo altri donatori occasionali. Soltanto in queste città esistevano centri trasfusionali. Nulla in comune con quelli di oggi: c’erano un medico o due e uno o due infermieri e un tecnico di laboratorio. Fu, però, attraverso contatti sempre più vicini e sentiti fra donatori e medici che maturò la necessità di organizzare i futuri donatori. A Milano era stata costituita, già da diversi anni, un’associazione che voleva appunto unire i donatori: l’A.V.I.S. Cominciarono così a nascere le varie sezioni dell’associazione sul territorio nazionale che raggruppavano i primi donatori disposti ad effettuare le donazioni volontariamente, gratuitamente e anonimamente. Ogni gruppo era qualcosa a sé stante non conoscendo l’esistenza di altri, ad esempio in provincia di Pisa esisteva già a Volterra per merito dell’impegno del chirurgo Prof. Casini e dei donatori Flavio Borghesi e Mario Dominici. A Firenze presso il Centro trasfusionale dell’allora ospedale S Giovanni di Dio, per l’impegno del donatore Bruno Bertoletti. A Pisa, poiché chi scrive è stato fondatore anche di questa sezione, con l’aiuto del Prof. Fosella, allora direttore del Centro trasfusionale, furono riuniti vari gruppetti: postelegrafonici, ferrovieri, vigili urbani, gruppi religiosi, studenti. E così via, piano piano, lavorando costantemente, con impegno e buona volontà spinLa nostra missione, le nostre azioni. 19 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA ti da un sentimento che non era altruismo, ma soltanto senso del vivere civilmente in una società solidale, i donatori formarono nelle città più importanti le sezioni avisine. Nessun dirigente aveva finanziamenti e le eventuali spese - telefono, posta o altro - erano sostenute dagli stessi, e per molto tempo fu così. Precorrendo i tempi, con l’intuito che lo distingueva, Bruno Bertoletti convocò a Firenze, nel lontano 1972, i presidenti delle sezioni capoluogo di provincia o di città importanti. Quattordici persone. Ci riunimmo in alcuni locali dell’ospedale S. Giovanni di Dio (dove ora è la sede della comunale di Firenze e della regionale) e decidemmo di costituire la sezione regionale dell’Associazione. Nacque così l’Avis Regionale Toscana. Furono presi contatti con l’allora Assessore alla Sanità della Regione, Vestri e cominciò la collaborazione con gli enti pubblici. Le amministrazioni pubbliche capirono il problema, ma capirono soprattutto che la soluzione sarebbe venuta soltanto collaborando con la neonata Associazione. Successivamente furono costituiti i gruppi Fratres e della Pubblica Assistenza, oltre che altri gruppetti più piccoli. Ma l’Avis attirò l’attenzione e la simpatia di molti cittadini e il consenso aumentò ogni giorno. A Pisa, e me ne riconosco, con orgoglio (che mi sia consentito o no) il merito, capimmo la necessità di contattare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per iniziare i giovani alla conoscenza di valori umani di civiltà e di solidarietà. Iniziò così la collaborazione con il Provveditorato agli Studi. Ma occorreva che, per primi, i dirigenti associativi fossero a conoscenza dei problemi ed avessero, una benché minima cultura della medicina trasfusionale. Così cominciammo dei corsi serali tenuti dal Direttore del Centro Prof. Fosella, mentre altre attività furono fatte proprie dal consiglio regionale e diffuse in tutta la regione. Poiché in tutto il territorio nazionale non esisteva un servizio trasfusionale organizzato, l’Avis Regionale Toscana (forse la prima dopo la Lombardia) cominciò “l’esportazione” della sua esperienza su altri territori diffondendo i principi della donazione volontaria. Compito che ancora assolve in maniera encomiabile, ovviamente con metodi diversi da quelli iniziali anche per il progresso della tecnologia dei mezzi di comunicazione e con l’aiuto finanziario degli enti pubblici. L’Avis Toscana per prima, si fece promotrice della presentazione a livello regionale, di nuove norme che regolassero tutta l’attività inerente ai problemi in questione. Successivamente, e con il trascorrere del tempo ed il progresso scientifico della medicina trasfusionale, anche lo Stato ha sentito il dovere di intervenire con leggi e norme da estendere su tutto il territorio nazionale. Anche in questo l’Avis non è stata seconda a nessuno: ha dimostrato, e lo dimostra sempre, il suo ruolo specifico ed essenziale per la diffusione dei concetti basilari che devono essere primari per una convivenza partecipe e solidale fra tutti i cittadini in assoluta libertà di opinioni, di censo e di credenze religiose. Gli effetti si conoscono poiché, in particolar modo a livello regionale, è stata quasi raggiunta l’autosufficienza per il fabbisogno di sangue intero e di emoderivati. Per concludere posso dire in tutta coscienza e conoscenza che da quando abbiamo fondato l’associazione avisina toscana non è mai mancato l’impegno costante e assi20 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA duo dei dirigenti e dei donatori per il fine, che poi è il bene comune di tutti i cittadini, da raggiungere. Entusiasmo, dedizione, spirito soli-daristico e fraterno ci hanno seguito e abbiamo sempre testimoniato, e sono certo di questa affermazione che posso fare a nome di tutti i soci fondatori anche di quelli che non ci sono più, la nostra fede in quello che facevamo per la continuazione del nostro credo di umana solidarietà. Serietà di intenti e onestà assoluta sono stati e saranno la testimonianza dell’operare di tutti noi e la presentazione più efficace perché ogni cittadino si renda davvero conto di quanto e di come può essere necessario il suo contributo di amore per gli altri. Tramandiamole in modo da raggiungere così, forse, l’utopia di una società più giusta". ➤ Mario Dominici - Presidente Avis Intercomunale Alta Val di Cecina e Membro Consiglio Regionale Avis Toscana Ieri Oggi Da sinistra: Bruno Bertoletti, (Presidente Avis Toscana) Renzo Innocenti, (Vicepresidente Avis Toscana) Mario Dominici, (Presidente Avis Volterra) "Quando nel 1972 fu costituita l’Avis Regionale Toscana, mi ricordo benissimo che assieme a Flavio Borghesi fummo invitati a parteciparvi e nella mente mi passano ancora i volti dei tanti amici di estrazioni diverse che vollero aggregarsi a nome dei territori sparsi nella nostra Toscana, per fondare questo importante organismo. I principi furono sociali e di aggregazione delle Avis sparse in Toscana, mentre i valori furono quelli di aiutare il prossimo e di creare un organismo che vigilasse anche per il buon uso del sangue. 13 Persone si incontrarono nel 1972 e furono operatori di una attività onesta e disciplinata che ancora oggi prosegue. Non mi è difficile descrivere la figura di Bertoletti, (il Gran Duca) che conoscevo già per la sua militanza politica come dirigente nel P.S.I. e incontrato quando era Segretario dell’allora Ministro della Sanità Mariotti. La sua storia come partigiano e come democratico sarebbe da scrivere, anche perché con il suo carattere sapeva esprimere affetto, amicizia e volontà di fare sempre meglio, come ha dimostrato in tanti anni di presidenza regionale. Lo ricordo con affetto e, come dissi in occasione del Convegno tenutosi a Firenze il 24 ottobre 2006 davanti ai suoi familiari e a tante autorità del suo “vecchio partito”, è La nostra missione, le nostre azioni. 21 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA stato per me uno di famiglia ed un buon dirigente di Avis Toscana. Oggi dei fondatori di Avis Toscana siamo rimasti in pochi e certamente dal 1972 il ruolo di Avis Toscana è cambiato in meglio sia per l’organizzazione, sia perché i tempi che progrediscono hanno portato l’associazione al passo con i tempi per la ricerca e la donazione di sangue e plasma. è importante mantenere una continuità con le nuove generazioni e per avvicinare i giovani occorre oltre ad una linearità chiara, una promozione mirata per i giovani con un linguaggio idoneo dando loro la certezza dell’utilità del loro gesto. Facendo leva su quei sentimenti di solidarietà che purtroppo oggi, non sono così diffusi e recepiti. Sta all’Avis, ma soprattutto alle istituzioni preposte, fare una compagna di educazione civica, alla donazione di sangue nelle scuole superiori e in tutta la società e personalmente, anche come uomo della strada, auspico che ciò avvenga nel più breve tempo possibile". ➤ Bruno Menconi, Presidente Avis Zonale Lunigiana Ieri Oggi "I primi incontri con Bruno Bertoletti avvenivano quasi mensilmente presso la Sede Provinciale di AVIS Carrara già alcuni anni prima del 1972. Il desiderio maggiore era di avere un organismo regionale di guida, come avveniva nelle altre regioni soprattutto del Nord Italia. Quando Bertoletti prese maggior confidenza della mia attività più volte venne ad Aulla presso la sede Avis comunale, e dopo vari incontri mi pose a conoscenza della sua idea di costruire una sezione regionale credendo nella necessità di una forza toscana. Bertoletti era un toscano in ogni sua manifestazione: chiaro, solare, positivo e che nulla lasciava al caso. Fui invitato alla riunione in Firenze presso la sede del PSI in Via Porta al Prato e ancora non conoscevo le persone che avrebbero, in seguito, fatto parte del gruppo fondatore dell’organo regionale. Durante la riunione Bertoletti fece una relazione molto convincente e vi furono altri interventi, tra cui quelli di Mazzoni e di Carlotti, mentre io tacqui perché tale era l’entusiasmo di quanto stava accadendo che non ebbi parole ma fui molto orgoglioso di partecipare a questo evento. Nel corso degli anni l’Avis Toscana è cambiata per necessità storiche e ha assunto una maggiore organizzazione, inserendosi nel tessuto sociale con forza ed intelligenza come dimostrano i rapporti con il Centro Regionale Sangue e con l’Assessorato alla Sanità". 22 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 27 19 32 19 A Milano VITTORIO FORMENTANO fonda l’AVIS - Associazione Volontari Italiani Sangue. In Toscana compaiono i primi gruppi di donatori di sangue. 46 19 A Firenze nasce l’AVIS Comunale. 50 19 avis è riconosciuta dallo Stato con la Legge n. 49. 53 19 A Firenze viene inaugurata la prima autoemoteca. 54 19 avis inaugura a Firenze il primo Centro Trasfusionale della Toscana. 67 19 La prima Legge (n. 592) che regolamenta la raccolta, la conservazione e la distribuzione del sangue umano sul territorio nazionale. 72 19 Nasce AVIS Regionale Toscana. 78 19 In toscana viene approvata la Legge istitutiva del CRE (Centro Regionale Emoderivati). Primo presidente Bruno bertoletti. 85 19 Con la Legge regionale n. 58 del 7 maggio nasce “l’albo regionale del volontariato organizzato”. AVIS Toscana si iscrive nel 1987. 90 19 La prima Legge quadro (n. 107) disciplina le attività trasfusionali relative al sangue umano ed ai suoi componenti e per la produzione di plasmaderivati. 94 19 “Dai il meglio di te stesso”: la prima campagna di Comunicazione di avis Toscana in collaborazione con la Regione. 95 19 A Firenze nasce il numero verde avis 800-261580. AVIS Toscana è sul web con il primo SITO internet. 04 20 Parte il primo progetto toscano di servzio civile sulle sedi di: Firenze, Livorno, Pisa, Prato e Viareggio. 5 200 avis toscana si certifica per la qualità. Pubblicazione del primo Bilancio Sociale Avis Toscana. 09 20 Torrita di Siena (Si) e Serravalle pistoiese (Pt): le ultime associate avis nate in Toscana. La nostra missione, le nostre azioni. 23 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 2 Intervista a Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue Com’è strutturato il Sistema trasfusionale Toscano e qual è il ruolo del Centro Regionale Sangue? Il Sistema Trasfusionale Toscano costituisce un modello di rete i cui nodi principali sono rappresentati da strutture trasfusionali, associazioni di volontariato e aziende sanitarie. che fa parte del Settore del Governo Clinico della Il CRS Regione Toscana, è il fulcro della rete e ne rappresenta lo strumento di governance. Con i Servizi Trasfusionali e le Associazioni vengono programmate la raccolta di sangue e plasma in modo da soddisfare le necessità in un’ottica di autosufficienza. Simona Carli, Direttore del Centro Regionale Sangue Il Sistema Trasfusionale nel 2009 si è modificato e rinnovato, ottenendo un aumento delle donazioni totali del 5.6%, un aumento delle donazioni di emazie di oltre il 6%. Parallelamente, e con più velocità, è cresciuta l’attività sanitaria nella Regione Toscana, determinando un incremento nel consumo di sangue di oltre l’8%. Anche la raccolta del plasma ha visto buoni risultati con un incremento totale del 5%. Incremento plasma anno 2009: raffronto raccolta regionale/raccolta Avis 6,99% 5% Incremento plasma Avis Toscana Incremento nel consumo di sangue > 8% 24 La nostra missione, le nostre azioni. Incremento plasma raccolta regionale 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA Il Sistema Trasfusionale Toscano L’organizzazione territoriale ST ST ST ST ST MS LU Vg PT ST FI 1 ST PI FI 2 Emp Pont ST ST ST PO ST ST LI ST FI 3 ST ST ST AR ST ST SI ST ST ST ST ST ST GR ST LEGENDA 1 Centro Regionale Sangue 3 SIMT di Azienda Ospedaliera Universitaria 12 SIMT di Azienda USL ST 25 Sezioni Trasfusionali 74 Unità di Raccolta Associative La nostra missione, le nostre azioni. 25 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA Il Sistema ASSESSORE Trasfusionale della Toscana DIRETTORE GENERALE AREA COORDINAMENTO SANITà SETTORE ASSISTENZA SANITARIA ORGANISMI DEL GOVERNO CLINICO ITT OTT GRUPPO TECNICO DI LAVORO CSR DIRETTORE: Simona Carli AMMINISTRATIVI: Barbara Ermini Susanna Demarchi AREA VASTA NORD OVEST ASL 1 Carrara ADRIANA TOGNACCINI Pontremoli ASL 4 Fivizzano DOMENICO D’ELIA ASL 2 ROSARIA BONINI* AREA VASTA CENTRO ASL 3 Massa FAUSTO PECORI Lucca Castelnuovo G.na Barga GIUSEPPE DI PIETRO Viareggio Livorno Cecina ISIO MASINI Piombino Portoferraio ASL 5 PAOLO PETRUCCIANI Pontedera Volterra GABRIELE GRAZIANI Arezzo PIERLUIGI LUMBRUNO Prato Bibbiena Cortona Sansepolcro Valdarno ASL 7 Poggibonsi Nuovo S. Giovanni di Dio Borgo S. Lorenzo Ponte a Niccheri Figline Montepulciano ASL 9 Grosseto Massa Marittima GIULIANA BARGAGLI Orbetello Empoli Fucecchio Castelfiorentino Castel del Piano AOU SENESE VITTORIO Siena FOSSOMBRONI Careggi Legenda SIMT AOU MEYER Meyer ST AZIENDA SANITARIA Cisanello S. Chiara DIRETTORE SIMT (aggiornato al 1 Giugno 2010) Fonte: CRS 26 Pescia AOU CAREGGI AOU PISANA FABRIZIO SCATENA ASL 8 ASL 11 ASL 6 PIERO PALLA ANTONELLA BERTELLI* AREA VASTA SUD EST Pistoia ASL 10 ASL 12 ADOLFO MORETTI UFFICIO DIREZIONE Il Centro Regionale Sangue (CRS) è al centro del Sistema Trasfusionale della Toscana. Creato il 4 agosto 2008 con Delibera regionale n.658 è diretta emanazione dell’Assessorato Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà. Mission del CRS è coordinare le attività del sistema trasfusionale, che risulta essere sempre di più al centro delle attività sanitarie della Toscana. A questo scopo si relaziona con le Aziende Sanitarie, le Associazioni di Volontariato, i centri di ricerca universitari e le aziende farmaceutiche di riferimento. La nostra missione, le nostre azioni. *FACENTE FUNZIONI 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA è corretto dire che oltre la quantità, c’è qualità nel Sistema trasfusionale Toscano? è corretto dire non solo che oltre la quantità c’è la qualità, ma direi che prima della quantità c’è la qualità per garantire sicurezza al donatore e al ricevente. Qualità in termini di processo, ma anche qualità che riguarda le strutture sia pubbliche sia associative per il soddisfacimento dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici. Durante l’arco dell’anno sono frequenti gli appelli di carenza o le segnalazioni di eccedenza. Cosa farà il CRS per provare a ottenere una ragionevole stabilizzazione? Il consumo crescente sarà sicuramente una realtà con la quale occorrerà confrontarsi nei prossimi anni. Nel 2009, tra raccolta e consumo di emazie, c’è stato un saldo negativo di circa 2.000 unità. Il progressivo aumento del consumo rispetto alla raccolta, sta diventando una costante nelle regioni con buoni sistemi sanitari e caratterizzati da punti di eccellenza, che comportano una forte attrazione di pazienti da fuori Regione. Nel corso del 2009 ci sono stati spesso momenti di carenza, anche in periodi diversi da quello estivo, nei quali è stato necessario ricorrere all’approvvigionamento presso regioni eccedentarie. Ma è accaduto anche l’inverso, in momenti di esubero, verso le Regioni carenti. Il meccanismo della compensazione tra Regioni è testimone di un sistema a rete, che governato a livello nazionale, consente il mantenimento di un sufficiente grado di autosufficienza. Uno dei principi basilari del Sistema Trasfusionale è la gestione delle disponibilità su base regionale, ovvero la ricerca dell’autosufficienza regionale. Si tratta di un sistema che assicura prestazioni di qualità, basato sul contributo di tutti, anche se sempre di più questo concetto si allarga a livello nazionale, a testimonianza di un sistema gestito e governato a livello centrale che permette di provvedere alle necessità di tutta la nazione. CURIOSITà I numeri in Toscana La fascia di popolazione oltre i 65 anni, rappresenta circa il 24%, rispetto a una media nazionale del 20%. Negli ultimi 10 anni la vita media delle persone si è allungata di 3 anni. Sono più dell’11% i pazienti degli ospedali della Toscana provenienti da altre regioni d’Italia. La nostra missione, le nostre azioni. 27 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA Perché l’autosufficienza non viene raggiunta? Occorre ricordare che l’autosufficienza è un obiettivo dinamico che coinvolge più responsabilità e che si rapporta continuamente alle crescenti esigenze dei pazienti e alla disponibilità dei donatori. Il Centro Regionale sangue ha contribuito alla ricerca della minore variabilità infraannuale possibile, mettendo a disposizione dei donatori la possibilità di prenotare le donazioni con l’AgenDona, e permettendo così, anche una visione anticipata delle situazioni critiche. Le Associazioni di volontariato hanno un ruolo chiave in tutto il sistema. Cosa farà il CRS per supportarle? Le Associazioni rappresentano un insostituibile punto di forza. Rivestono un ruolo strategico nella promozione della donazione, nella fidelizzazione, nella tutela dei donatori e nel contributo attivo e responsabile alla programmazione delle attività di raccolta. Garantiscono donatori volontari, anonimi, gratuiti, consapevoli e periodici. Le Associazioni di Volontariato sono uno strumento fondamentale per creare coscienza civica e sociale. Sul piano concreto dell’attività con il CRS, sono parte integrante del Sistema Trasfusionale Toscano, partecipano attivamente al percorso di programmazione e di definizione degli obiettivi. Sono, inoltre, parte dell’Ufficio di Direzione del CRS e collaborano fattivamente a tutti i progetti. Il compito del CRS consiste nel fornire alle Associazioni un supporto tecnico scientifico qualificato, nel rispetto, ovviamente, dei ruoli e delle competenze diverse di ciascuno. Inoltre, nel percorso di accreditamento delle strutture di raccolta, il CRS potrà svolgere per le Associazioni e per i Centri Trasfusionali, il ruolo di facilitatore e di unificatore dei processi. CURIOSITà Gli strumenti del CRS per le Associazioni “PERCHè DONARE” il depliant informativo sui percorsi della donazione . 800.000 sono le copie stampate e distribuite alle Associazioni di Volontariato e nei Centri Trasfusionali degli ospedali. Disponibile in 7 lingue (inglese, francese, spagnolo, rumeno, albanese, arabo e cinese) 28 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 3 Donazione Sangue e produzione di farmaci plasmaderivati Intervista a Mario ORLANDO, Responsabile Marketing Kedrion Intervista a Mario Orlando, responsabile marketing Kedrion, sul nuovo prodotto farmaceutico ottenuto dalla lavorazione del plasma: il Plasmasafe. Kedrion è un’azienda biofarmaceutica specializzata nello sviluppo, produzione, commercializzazione e distribuzione di farmaci plasmaderivati. è l’unica azienda convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale e autorizzata alla lavorazione del plasma proveniente dalle donazioni volontarie compiute in Italia. Lo stabilimento della Kedrion ❶ In breve, cos’è il Plasmasafe? Plasmasafe è un prodotto farmaceutico ottenuto da plasma fresco congelato AB0 gruppo specifico attraverso un processo industriale di purificazione e virus inattivazione. ❷ Come si ottiene e qual è il suo impiego? Plasmasafe in Italia è offerto alle Regioni come servizio per la valorizzazione del plasma donato ed il miglioramento della terapia trasfusionale. Il plasma raccolto nella Regione da donatori abituali è sottoposto ad un processo industriale di purificazione ed inattivazione virale e batterica. Ne deriva un prodotto riconosciuto farmaco dal Ministero della Salute. Il Plasmasafe (plasma di grado farmaceutico) viene quindi riconsegnato alle Regioni per l’uso appropriato nei vari ospedali. Le indicazioni d’uso di Plasmasafe sono le stesse del plasma fresco congelato: • deficit combinati di fattori della coagulazione (coagulopatie da consumo o coagulopatia da insufficienza epatica); • deficit isolati di fattori della coagulazione (in caso di non disponibilità del concentrato dello specifico fattore); • terapia sostitutiva nel deficit di fattori della coagulazione in situazioni di emergenza; • risoluzione di overdose di anticoagulanti orali (come indanedione o cumarina); • Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT) associata a plasmaferesi; • emorragia critica intraoperatoria. La nostra missione, le nostre azioni. 29 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA ❸ Quali problemi di tipo sanitario consente di superare rispetto al plasma congelato? Il plasma fresco congelato è un prodotto biologico e come tale il suo utilizzo clinico è complicato da un lato dalla variabilità nella sua composizione, insita nella sua stessa natura di prodotto non di sintesi chimica, dall’altro da un rischio di provocare effetti collaterali nel paziente. Elementi microparticellari immunologicamente influenti (residui di membrane cellulari, leucociti, ecc.) possono provocare nel ricevente reazioni avverse. Ad esempio, la TRALI (danno polmonare acuto trasfusione-indotto), reazione grave che si manifesta più frequentemente a seguito di trasfusione di plasma fresco congelato, può nel 25% dei casi risultare letale. Il Plasmasafe, prodotto standardizzato, offre al clinico la possibilità di “dosare” meglio il trattamento terapeutico riducendo i consumi di plasma. Il processo produttivo, la virus inattivazione e gli step di purificazione del prodotto riducono significativamente gli effetti collaterali associati alla trasfusione. L’analisi dei dati del sistema di emovigilanza della Regione Piemonte riporta che gli effetti collaterali registrati con l’uso del Plasmasafe sono stati di grado lieve e dieci volte inferiori rispetto al plasma fresco congelato. ❹ Cosa cambia nelle modalità di raccolta? La procedura di donazione e raccolta non cambia. In collaborazione con i centri trasfusionali regionali, sono state messe a punto le procedure di frazionamento e stoccaggio del plasma di partenza per preservarne il valore biologico ed assicurarne elevati livelli di sicurezza. ❺ Se ci sono, quali sono le difficoltà nel produrlo? Plasmasafe è un farmaco. Il suo processo produttivo è molto complesso e deve essere strettamente controllato sotto il profilo della sicurezza e della qualità, per essere in linea con tutti i requisiti previsti dalla Farmacopea Europea. Esistono delle norme internazionali estremamente restrittive, le GMP (Good Manufacturing Practices - Norme di Buona Fabbricazione), che contengono linee guida per tutto quello che riguarda la produzione farmaceutica, dall’arrivo della materia prima all’industria fino alla consegna del prodotto finito presso il centro trasfusionale. La difficoltà maggiore, al di là della complessa tecnologia impiegata per produrre il plasma di grado farmaceutico, sta proprio nel riuscire ad eseguire questo processo in modo rigoroso, controllato e riproducibile, per ottemperare alle GMP. Ogni sacca di Plasmasafe che lascia i nostri impianti ha superato dei controlli rigidissimi, inclusi quelli di Stato, eseguiti da un ente esterno, solitamente l’Istituto Superiore di Sanità. ❻ In termini numerici, quali ottimizzazioni quantitative e economiche consente di ottenere? La maggior standardizzazione di Plasmasafe permette al clinico di focalizzare meglio la terapia, e quindi di avere consumi di plasma inferiori. Ad esempio, l’Azienda Ospe30 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA daliera di Padova ha registrato a partire dal 2005, anno in cui ha introdotto l’utilizzo di Plasmasafe, una diminuzione del 20% dei consumi clinici di plasma. Uno studio pilota in corso presso l’Ospedale di Cisanello (Pisa) sta valutando l’uso del plasma nel trapianto di fegato. Questo studio randomizzato confronta due gruppi di pazienti durante il trapianto di fegato; il primo gruppo è trattato con plasma da aferesi, il secondo con Plasmasafe. I risultati preliminari sono molto promettenti ed indicano una significativa riduzione dell’utilizzo di plasma nel gruppo trattato con Plasmasafe. Da notare, tra l’altro, che il maggior consumo di plasma congelato, oltre a costituire un dispendio economico, espone il sistema trasfusionale regionale a maggiori rischi con conseguenze sociali, economiche e medico-legali. ❼ Il futuro e le prospettive di utilizzo del Plasmasafe. Molte Regioni italiane hanno adottato il progetto “Plasma di grado farmaceutico”, attivando, all’interno di accordi di conto lavorazione con Kedrion, la trasformazione del plasma regionale per l’uso clinico in Plasmasafe. I vari progetti regionali hanno l’ambizioso obiettivo di migliorare l’appropriatezza nell’utilizzo clinico del plasma promuovendo l’uso di un prodotto sicuro, controllato e standardizzato, legando quindi strettamente dosi di utilizzo e risposte terapeutiche. Inoltre, il minor consumo di plasma permetterà l’aumento di produzione degli emoderivati in linea con il progetto regionale per l’autosufficienza e il contenimento dei costi. Questi progetti comporteranno vantaggi per tutti, in primis per i pazienti, che beneficeranno di persona del miglioramento terapeutico introdotto da Plasmasafe. Anche le associazioni di volontari, indirettamente, vedranno aumentare il valore del loro dono. Il “farmaco” plasma aumenterà il suo valore salva vita. ❽ Chi sono i volontari donatori di sangue per un’azienda farmaceutica come Kedrion? I volontari donatori sono la base del Sistema Sangue italiano. Se il Sistema ha potuto svilupparsi è proprio grazie all’impegno costante delle associazioni di donatori. Fin dalla sua nascita, Kedrion, azienda italiana in Italia, ha dato il suo proprio contributo a per far crescere il Sistema, soprattutto nell’ambito dell’organizzazione, della gestione, della trasformazione e dell’impiego terapeutico del dono. Tutto ciò che di importante è stato fatto è avvenuto solo grazie ad una collaborazione continua di tutti gli attori, ed è solo alimentando questa consapevolezza di partnership che il Sistema Sangue italiano potrà raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. La nostra missione, le nostre azioni. 31 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 4 Associazione e territorio Avis Toscana ha un rapporto molto stretto con il territorio, dove opera attivamente grazie alle oltre 170 sedi locali e verso le quali svolge “una funzione di indirizzo, di coordinamento e verifica per il raggiungimento degli obiettivi associativi rappresentando i propri associati nei confronti di tutti i soggetti, istituzionali, pubblici, privati, di livello regionale”. Nel corso del 2009 si sono costituite: • Torrita di Siena in provincia di Siena; • Serravalle Pistoiese in provincia di Pistoia. Arrivare alla costituzione di nuove sedi è frutto di un lavoro di squadra che non può prescindere dallo studio del contesto locale e soprattutto dall’individuazione di persone entusiaste pronte a mettersi in gioco investendo parte del loro tempo nella promozione della solidarietà e del dono del sangue. Torrita di Siena è stata costituita da un gruppo di 17 giovani - il Presidente ha 31 anni, il Vicepresidente 34 anni e il Segretario 26 anni - e anche Serravalle Pistoiese si distingue per essere composta da dirigenti giovani, infatti il Presidente ha 48 anni, il Vicepresidente 31 e il Segretario 44 anni. è soprattutto attraverso la costituzione di nuove sedi che l’azione di Avis garantisce una maggiore sensibilizzazione verso la popolazione: i dirigenti locali si muovono all’interno di un contesto dove conoscono dinamiche e meccanismi e questo consente di svolgere un lavoro mirato e preciso per la promozione del messaggio di Avis. Il consiglio direttivo dell’Avis di Serravalle Pistoiese 32 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA Al 31/12/2009 le sedi Avis Toscana sono salite a 177, così suddivise: 1 22 153 1 Sede regionale Sedi provinciali / zonali Sedi comunali Sede di base Una presenza così capillare sul territorio permette ad Avis Toscana di portare avanti la promozione del dono del sangue e dei suoi derivati rappresentando un punto di riferimento per i cittadini e le istituzioni, ed è per questo che l’impegno per la costituzione di nuove sedi non si ferma mai. Al momento di chiudere il documento, grazie all’iniziativa delle Avis di Firenze, di Rignano sull’Arno e di Borgo San Lorenzo, stanno fervendo i preparativi per la nascita dell’Avis di Figline Valdarno e San Piero a Sieve, entrambe nella provincia di Firenze. Massa Carrara 11 2 Prato Lucca 6 1 11 2 1 Firenze Pistoia 22 4 16 1 Pisa 16 1 Arezzo 17 5 LEGENDA Avis Comunali Livorno 11 4 Siena 16 1 Avis Provinciali/Zonali Avis di Base Grosseto 27 1 La nostra missione, le nostre azioni. 33 al 31.12.2009 FI ZONALE AREA FIORENTINA, MUGELLO, VAL DI SIEVE 2000 Com. Firenze, 1946 Com. Marradi, 1964 Com. Barberino di Mugello, 1954 Com. Palazzuolo sul Senio, 1964 Com. Borgo San Lorenzo, 2005 Com. Londa, 1960 AR ZONALE CASENTINO, 1976 ZONALE VALDARNO FIORENTINO, 2004 Com. Reggello, 1982 ZONALE ARETINA, 2005 Com. Arezzo, 1932 Com. Rignano sull’Arno, 1955 Com. Badia Prataglia, 1970 Com. Castel San Niccolò, 1970 Com. Bibbiena, 1969 Com. Pratovecchio, 1964 Com. Castel Focognano, 1990 ZONALE SCANDICCI LE SIGNE, 1993 Com. Malmantile, 1971 Com. Signa, 1955 Com. Bucine, 1984 Com. Ponte a Ema, 1993 Com. San Quirico in Collina, 1992 Com. Montevarchi, 1951 Com. Scandicci, 1960 Com. Strada in Chianti, 1977 Com. Sesto Fiorentino, 1954 Com. San Giovanni Valdarno, 2005 Com. Terranuova Bracciolini, 1978 ZONALE VAL DI CHIANA ARETINA, 2003 Com. Campi Bisenzio, 2008 ZONALE EMPOLESE V. I., 1997 Com. Castelfiorentino, 1946 (FI) Com. Talla, 1998 ZONALE VALDARNO ARETINO, 1981 Com. Montopoli Val d’Arno, 1987 (PI) Com. Empoli, 1966 (FI) Com. Santa Croce sull’Arno, 1987 (PI) Com. Montaione, 1984 (FI) Com. Staffoli, 1982 (PI) Com. Montespertoli, 1973 (FI) Com. Valdegola, 1996 (PI) Com. Vinci, 2006 (FI) Com. Certaldo, 2008 (FI) Com. Castiglion Fiorentino, 1971 Com. Lucignano, 2004 Com. Cortona, 1963 Com. Marciano della Chiana, 1999 Com. Foiano della Chiana,1969 ZONALE VAL TIBERINA, 2005 Com. Sansepolcro, 1994 PT PROVINCIALE PISTOIA, 1963 Com. Pistoia, 1957 Com. Pescia, 1959 Com. Borgo a Buggiano, 1975 Com. Ponte Buggianese, 1962 Com. Collodi, 1971 Com. Quarrata, 1962 Com. Lamporecchio, 1987 Com. Montagna Pistoiese, 1994 Com. Larciano, 1987 Com. San Quirico, 1972 Com. Ribolla, 1973 Com. Monsummano Terme, 1961 Com. Uzzano, 1981 Com. Roccalbegna, 1973 Com. Montale, 2004 Com. Vellano, 1968 Com. Castiglione della Pescaia, 1984 Com. Roccastrada, 1973 Com. Montecatini Terme, 1965 Com. Serravalle Pistoiese, 2009 Com. Follonica, 1965 Com. Roccatederighi, 1965 PROVINCIALE GROSSETO, 1960 Com. Grosseto, 1960 Com. Montenero, 1984 Com. Arcidosso, 1978 Com. Montieri, 1969 Com. Capalbio, 2004 Com. Orbetello, 1959 Com. Campagnatico, 1986 Com. Pitigliano, 1973 Com. Castell’Azzarra, 1978 Com. Castel del Piano, 1960 GR LI Com. Gavorrano, 1968 Com. Sassofortino, 1972 Com. Magliano in Toscana, 1995 Com. Selvena, 1984 Com. Manciano, 1967 Com. Semproniano, 1984 Com. Massa Marittima, 1959 Com. Sorano, 1979 Com. Campiglia Marittima, 1978 Com. Piombino, 1957 Com. Monterotondo, 1979 Com. Sticciano Scalo, 1992 Com. San Vincenzo, 1994 Com. Suvereto, 1978 ZONALE LIVORNO, 2004 Com. Livorno, 1976 Inter. Collesalvetti, 1979 ZONALE VAL DI CORNIA, 1993 Com. Monticello Amiata, 2003 ZONALE ELBA, 1986 Com. Marciana Marina, 1995 PROVINCIALE SIENA, 1957 Com. Porto Azzurro, 1971 Com. Portoferraio, 1957 SI ZONALE BASSA VAL DI CECINA, 1982 Com. Siena, 1957 Com. Pienza, 1988 Com. Abbadia San Salvatore, 1978 Com. Poggibonsi, 1991 Com. Rosignano Marittimo, 1970 (LI) Com. Cecina, 1971 (LI) Com. Castiglion d’Orcia, 1998 Com. Sarteano, 1971 Com Casale Marittimo, 1994 (PI) Com. Montescudaio, 1986 (PI) Com. Chianciano, 1962 Com. Sinalunga, 1963 Com. Castellina Marittima, 1997 (PI) Com. Riparbella, 1992 (PI) Com. Chiusi, 1958 Com. S.Giovanni d’Asso, 1987 Com. Montalcino, 1976 Com. Taverne-Asciano, 1967 Com. Montepulciano, 1959 Com. Trequanda, 1985 Com. Pisa, 1960 Com. Torrita di Siena, 2009 Com. Capannoli, 1977 Com. Santo Pietro Belvedere, 1983 Com. Cascina, 1958 Inter. Alta Val di Cecina-Volterra, 1953 Com. Fornacette, 1976 Com. Ponsacco, 2000 Com. Piazze, 1995 ZONALE PIANA DI LUCCA, VALLE DEL SERCHIO Com. Lucca, 1996 PI LU PROVINCIALE PISA, 1987 Com. Pontedera, 1982 Com. Vagli di Sotto, 1995 MS Com. Pieve Fosciana, 1987 ZONALE VERSILIA, 1985 Com. Viareggio, 1950 ZONALE MASSA CARRARA, 1962 Com. Carrara, 1955 Com. Fosdinovo, 1987 Com. Massa, 1956 Com. Serravezza, 1954 Com. Montignoso, 1982 ZONALE LUNIGIANA, 2001 Com. Bargecchia, 1979 Com. Stazzema, 1981 Com. Camaiore, 1974 Com. Massarosa, 1972 Com. Aulla, 1961 Com. Podenzana, 1983 di Base Querceta, 2006 Com. Comano, 1986 Com. Tresana, 1971 Com. Fivizzano, 1967 Com. Casola, 2002 Com. Pietrasanta, 1954 Com. Forte dei Marmi, 1961 Com. Terrarossa PROVINCIALE PRATO, 1981 Com. Prato, 1950 Com. Vaiano, 1954 Com. Carmignano, 1959 Com. Vernio, 1974 Com. Montemurlo, 1974 Com. Poggio a Caiano, 2006 PO REGIONALE 1 COMUNALI PROVINCIALI / ZONALI 22 DI BASE 153 1 TOTALE SEDI New entry - Nel 2010 sono state costituite due nuove sedi Avis di Figline Valdarno (FI) e San Piero a Sieve (FI) 177 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA APPROFONDIMENTO L’autosufficienza del sangue e dei suoi derivati costituisce un obiettivo nazionale finalizzato a garantire a tutti i cittadini uguali condizioni di qualità e sicurezza della terapia trasfusionale. del 2005 “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e La legge 219 della produzione nazionale degli emoderivati” definisce i princìpi fondamentali in materia di attività trasfusionali. Per quanto ci riguarda in particolare, questa legge così recita: “lo Stato riconosce la funzione civica e sociale ed i valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue e dei suoi componenti. Le associazioni di donatori volontari di sangue e le relative federazioni concorrono ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale attraverso la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata di sangue e la tutela dei donatori.” Quindi la Legge nazionale riconosce alle Associazioni di Volontariato del sangue il ruolo di protagoniste nella gestione della salute pubblica, e per questa ragione ne sostiene l’attività prevedendo appositi contributi economici. Infatti la legge così prosegue: “[…] Viene adottato uno schema tipo per la stipula di convenzioni con le associazioni e federazioni di donatori di sangue per permettere la partecipazione delle stesse alle attività trasfusionali. Lo schema tipo di convenzione individua anche le tariffe di rimborso delle attività associative uniformi su tutto il territorio nazionale ”. Ogni regione recepisce l’indicazione nazionale e riformula - sulla base di tariffe nazionali - i rimborsi per le attività associative e di raccolta delle associazioni di donatori di sangue del proprio territorio. I rimborsi sono articolati in funzione della tipologia della donazione: sangue intero, plasmaferesi e multicomponent. In Toscana la delibera n. 255 del 06/04/2009 stabilisce il rimborso dei costi delle attività associative e di raccolta delle associazioni di donatori di sangue per l’attività svolta, secondo la seguente tabella: Donazioni Totale (euro) Avis Comunali Avis Regionale Toscana Sangue intero 20,83 15,00 5,83 Plasmaferesi 22,90 16,49 6,41 lticomponent 24,30 17,50 6,80 La nostra missione, le nostre azioni. 35 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 5 Dentro l’Associazione Secondo la Legge Quadro sul Volontariato (266/91) “è considerato organizzazione di volontariato ogni organismo liberamente costituito (…..) che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.” A questi, per raggiungere la propria mission e portare a termine i propri obiettivi possono affiancarsi prestazioni di “lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo esclusivamente nei limiti necessari al loro regolare funzionamento, oppure occorrenti a qualificare o specializzare l’attività da esse svolta.” In questa ottica Avis Toscana svolge la propria attività attraverso la componente istituzionale, formata da volontari, eletti democraticamente e i cui compiti sono regolati dallo Statuto Associativo, e grazie all’apporto di una struttura operativa composta da dipendenti e collaboratori retribuiti, che si occupa del regolare funzionamento delle attività in maniera qualificata e professionale. 5.1 La dirigenza associativa Gli organi di governo di Avis Toscana sono, come sottolinea l’art. 8 dello Statuto associativo, l’Assemblea Regionale degli Associati, il Consiglio Direttivo Regionale, il Comitato Esecutivo, il Presidente e il Vicepresidente Vicario. L’organo di controllo è rappresentato dal Collegio dei Revisori dei Conti, mentre l’organo di giurisdizione interna è il Collegio Regionale dei Probiviri. Gli organi collegiali previsti dallo Statuto sono composti da soci che, in forma volontaria e gratuita, si candidano a ricoprire le cariche sociali. Il rinnovo della cariche avviene ogni quattro anni in sede di Assemblea Regionale e l’ultima elezione è avvenuta nell’aprile del 2009 all’assemblea regionale di Campi Bisenzio. 36 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA ORGANI QUADRIENNIO 2009/2013 Eletti in sede di assemblea regionale avis toscana del 19 aprile La nostra missione, le nostre azioni. 37 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA ORGANI COLLEGIALI 2009/2013 Membri effettivi INCARICHI DI LAVORO Luciano FRANCHI Presidente Luciano INNOCENTI Vice Presidente Vicario Isa MANCINI Vice Presidente Riccardo BELLUCCI Tesoriere Alessandro BALLONI Segretario Adelmo AGNOLUCCI Claudia FIRENZE Convenzioni Università e gemellaggi Riccardo PRESTIA Silvana GABICCINI Scuola e Formazione INVITATI PERMANENTI 38 Manrico MAZZONI Presidente Onorario Bettarino CARLOTTI Presidente Onorario Antonio ESPOSITO Consigliere Nazionale Luigi ODDO Nuove Tecnologie Eleonora BARTOLINI Referente Giovani Paolo OMOBONI Accreditamento Strutture Trasfusionali La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 5.2. Direzione e struttura operativa La Direzione definisce le responsabilità all'interno della struttura. Coordinati dal Direttore i dipendenti e i collaboratori di Avis Toscana collaborano all'attuazione delle politiche deliberate dagli organismi associativi. Al 31 dicembre 2009 la struttura operativa di Avis Toscana si avvale complessivamente di dieci unità che operano secondo il seguente organigramma: ORGANIGRAMMA STRUTTURA OPERATIVA ➤ ➤ AREA COMUNICAZIONE A. Falciani ➤ ➤ ➤ DIRETTORE A. Falciani ➤ ➤ ASSISTENTE DIREZIONE AREA PROGETTAZIONE ➤ D. Marangio ➤ AREA ORGANIZZAZIONE F. Autieri V. Bossi Gestione materiale propaganda L. Ortimini Sviluppo campagne A. Spulcioni - V. Li Puma Progettazione, Qualità S. Ghelli Scuola Formazione e FAD G. Pieri Servizio Civile V. Li Puma - G. Pieri ➤ Bilancio Sociale, Forum Donne ➤ Monitoraggio e statistiche ➤ Segreteria, Servizi alle sedi e dirigenti ➤ ➤ Ufficio stampa, Sito internet, Newsletter A. Spulcioni F. Autieri - V. Li Puma S. Ghelli Segreteria, Sito web, Intranet S. Ghelli AmministraZIONE P. cagnacci La nostra missione, le nostre azioni. 39 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA DIREZIONE 40 RESPONSABILE ATTIVITà Direttore Alessandro Falciani Attua le politiche dell’organizzazione attraverso l’elaborazione del piano annuale degli obiettivi e ne verifica il raggiungimento. Responsabile della gestione delle risorse umane, coordina le attività affidate al personale, ne valuta le prestazioni e ne approva il piano di formazione. Cura l’istruttoria degli atti, la realizzazione dei provvedimenti e la redazione dei verbali degli organi collegiali. AREE RESPONSABILE ATTIVITà Comunicazione Alessandro Falciani Effettua lo studio e la pianificazione dell’attività di comunicazione. Progettazione, Formazione, Qualità Donata Marangio Assistente Direzione Collabora con la direzione ed è responsabile della progettazione e delle attività formative, del Servizio Civile e del Sistema di Gestione della Qualità. Collabora nello studio e nella pianificazione delle attività di comunicazione. Organizzazione Filomena AUTIERI Responsabile della segreteria e del monitoraggio attività, raccoglie ed elabora periodicamente le statistiche, gestisce gli aggiornamenti del sito web, delle mailing list, cura l’attività di gestione del numero verde e dei contatti al sito web. SETTORE REFERENTE STRUTTURA ATTIVITà Amministrazione Paola CAGNACCI Responsabile della gestione amministrativa, tiene la contabilità, il rapporto con i fornitori, la contabilizzazione delle presenze del personale ed elabora il bilancio consuntivo. Logistica Luca ORTIMINI Responsabile della gestione del magazzino, del materiale associativo promozionale e della manutenzione delle attrezzature. Assistente, Progettazione, Formazione, Qualità, Nuove tecnologie Simona GHELLI Cura le attività di Gestione della Qualità e supporta la segreteria nella gestione delle nuove tecnologie e degli applicativi informatici in uso. Segue la rendicontazione e svolge attività di tutoring per i corsi di formazione. Assistente segreteria, Servizio Civile, Comunicazione Valentina LI PUMA Cura la segreteria in qualità di responsabile degli archivi e del protocollo. Segue i servizi alle sedi e ai responsabili associativi, in particolare per quanto riguarda il cerimoniale. Collabora con il responsabile del Servizio Civile nelle attività di progettazione e documentazione. Assistente Progettazione, Formazione, Comunicazione Angela SPULCIONI Cura la realizzazione del Bilancio Sociale e del Forum Donne, coadiuva le attività di comunicazione. Supporta il responsabile progettazione e formazione. Assistente Formazione, Servizio Civile Giulia PIERI Cura le attività di servizio civile in qualità di responsabile monitoraggio e svolge attività di tutoring della scuola di formazione di Avis Toscana. Segue la gestione della piattaforma fad. SETTORE REFERENTE ESTERNO ATTIVITà Ufficio Stampa Viviana BOSSI Responsabile ufficio stampa, cura l’elaborazione dei comunicati, le newsletter e l’aggiornamento della home del sito. La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 6 Stakeholder Gli interlocutori di Avis Toscana - detti anche stakeholder o portatori di interesse sono coloro sui quali ricadono gli effetti delle attività e delle scelte decisionali dell’associazione ma sono anche coloro in grado di influenzare l’azione dell’associazione stessa. Rientrano in questa categoria i dirigenti associativi, i volontari, i dipendenti e collaboratori, i giovani in Servizio Civile, le Aziende Sanitarie e Ospedaliere, la Regione Toscana e il Centro Regionale Sangue, Avis Nazionale e le altre Avis Regionali, la scuola, le Comunità di Migranti, la cittadinanza, i medici di famiglia, le altre associazioni. Mappa degli stakeholder Comunità migranti Soci donatori Regione Toscana Ufficio Nazionale Servizio Civile Associate e volontari ASL e A.O. Istituti scientifici e di ricerca Centri trasfusionali Pubblica Amministrazione Forze dell’Ordine e Forze Armate Altre associazioni Avis Nazionale e altre Avis Regionali Scuole e università Giovani SCN Dipendenti e collaboratori Cesvot Media Popolazione toscana CRS Aziende per la lavorazione del plasma Medici di famiglia Il Bilancio Sociale diventa quindi non solo uno strumento che permette ad Avis Toscana di rendere conto ai propri stakeholder sull’andamento delle attività svolte e sui risultati conseguiti, ma anche di rappresentare le relazioni che l’associazione ha con ciascuno di essi e le iniziative che li hanno visti coinvolti. Nel 2009 le categorie di portatori di interesse con le quali Avis Toscana ha avuto occasione di collaborare o verso le quali ha indirizzato i propri sforzi sono le seguenti, tenendo comunque conto che le relazioni sono state ben più ampie ed hanno coinvolto numerosi altri interlocutori, anche in modo indiretto. Per ogni categoria è indicato il paragrafo del capitolo dove trovare maggiori informazioni sul tipo di coinvolgimento. La nostra missione, le nostre azioni. 41 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA Associate e volontari Il rapporto di Avis Toscana con le proprie associate e con i volontari, dirigenti o meno, che ne fanno parte è molto ampio e continuativo coinvolgendo sia le attività istituzionali che operative. Il livello di coinvolgimento riguarda quindi le attività di sensibilizzazione e raccolta (par. 1.1 Le donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto; par. 1.2 Da "Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la nuova campagna di comunicazione; par. 2.1 La salute attraverso la sicurezza: requisiti minimi per l’accreditamento delle Unità di Raccolta) e i progetti di ricerca e formazione (par. 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini”; par. 2.3 Corso di formazione “Culture del Dono”; par. 2.4 Ricerca & salute: il progetto Fiorgen). Le Avis territoriali sono state coinvolte anche per lo sviluppo dei progetti di Servizio Civile (par. 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il progetto “Il dono nello zaino”) o per sostenere la ricerca nel campo delle malattie di origine genetica (par. 3.2 Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis) e gli interventi di ricostruzione in Abruzzo (par. 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo). Infine sono state destinatarie di attività e servizi (par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito internet, Newsletter e Intranet; par. 4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo; par. 4.3 Diffusione associativa nel rispetto delle norme: seminario di aggiornamento per tesorieri). DONATOri I rapporti con le associate si traducono spesso in attività che vedono coinvolti anche i donatori: attori in occasione delle donazioni (par. 1.1 Le donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto; par. 5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza); fruitori di nuovi strumenti di programmazione (par. 1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona) e comunicazione (par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito internet, Newsletter e Intranet; collaboratori in occasione di progetti e iniziative particolari come la ricerca Fiorgen (par. 2.4 Ricerca e salute: il progetto Fiorgen) o ospiti (par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009). SISTEMA TRASFUSIONALE Un altro attore fondamentale è il Sistema Trasfusionale che nelle sue articolazioni regionali - Strutture Trasfusionali, CRS Centro Regionale Sangue, o nazionali - Centro Nazionale Sangue - è spesso protagonista insieme ad Avis dei risultati raggiunti in campo della donazione (par 1.1 Le donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto; par. 5.2 Storie di sangue donato). Nel 2009 significativa è stata la collaborazione nello sviluppo dell’AgenDona (par. 1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona) ma anche nelle attività di ricerca insieme anche alle ASL e alle AOU (par. 2.4 Ricerca & salute: il progetto Fiorgen), di informazione e cultura (par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009), di solidarietà (par. 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo) e formazione (par. 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono). 42 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA UNIVERSITà E CENTRI DI RICERCA Per qualificare e rafforzare l’azione associativa, numerose sono state le iniziative realizzate in collaborazione con centri di ricerca quali le Fondazioni Fiorgen (par. 2.4 Ricerca & salute: il progetto Fiorgen) e Telethon (par. 3.2 Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis) nonché con il mondo universitario (par. 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini”; par. 2.3 Corso di formazione “Culture del Dono”). CESVOT I progetti di ricerca e formazione sono stati realizzati anche grazie al supporto del Centro Servizi per il Volontariato della Toscana, che ha collaborato a sostenerne i costi ma ha anche apportato competenze e collaborazione (par. 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini”; par. 2.3 Corso di formazione “Culture del Dono”; par. 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il progetto “Il dono nello zaino”; par. 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono). REGIONE TOSCANA E ISTITUZIONI LOCALI L’Amministrazione pubblica è stata coinvolta sia nelle sue articolazioni regionali che territoriali per la promozione di iniziative quali il “primo treno dell’Avis” decorato in modo integrale con il messaggio della campagna “Un donatore tira l’altro” (par. 1.2 da "Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la nuova campagna di comunicazione); per sostenere l’attività di raccolta (par. 5.2 Storie di sangue donato) o partecipare agli eventi culturali quali il Forum Donne (par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009). Numerosi sono anche gli altri interlocutori coinvolti in modo diretto nelle attività di Avis Toscana: i Media (par. 1.2 Da "Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la nuova campagna di comunicazione); la scuola intesa sia come insegnanti che studenti attraverso la comunicazione mirata (par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito internet, Newsletter e Intranet) e le visite dei giovani in Servizio Civile (par. 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il progetto “Il dono nello zaino”), a loro volta stakeholder dell’associazione. Rapporti diretti ci sono stati anche con le altre organizzazioni del terzo settore e in particolare con le altre associazioni del dono (par. 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono), con le forze dell’ordine e di sicurezza e sempre più intensi con le comunità di migranti (par. 5.2 Storie di sangue donato). Infine, seppur in modo indiretto, sono stati interlocutori rilevanti per l’associazione anche l’intera popolazione toscana e i potenziali donatori (par. 1.2 da "Un donatore tira l’altro" al "Moto Donatorio": la nuova campagna di comunicazione; par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito internet, Newsletter e Intranet; par. 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo) e i potenziali ammalati che potranno trovare cure adeguate grazie anche al sostegno dei progetti di ricerca dato da Avis in Toscana (par. 2.4 Ricerca & salute: il progetto Fiorgen; par. 3.2 Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis). La nostra missione, le nostre azioni. 43 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA 7 Mission La missione di un'organizzazione o di un’ impresa, profit o no profit che sia, è il suo scopo ultimo, la giustificazione stessa della sua esistenza, ed è ciò che la caratterizza distinguendola da tutte le altre. Una sorta di "dichiarazione di intenti", che ispirata ai valori fondanti del soggetto, dettaglia la strategia di lungo periodo. Pertanto nel caso di Avis Toscana la missione coincide con gli scopi sociali contenuti , ai quali tutte le attività svolte devono armonizzarsi. nello Statuto La coerenza tra scopi e attività è oggetto di valutazione del Bilancio Sociale, che si propone di evidenziare eventuali scostamenti allo scopo di attivare eventuali corretivi. Chiarire con nettezza la missione associativa è pertanto il presupposto di ogni Bilancio Sociale, utile per misurare la qualità del lavoro svolto e migliorare quello futuro. Prima di entrare nel dettaglio delle attività svolte da Avis Toscana nel corso del 2009, è opportuno chiarire i contorni della missione associativa, che di seguito andiamo ad analizzare ripercorrendo i 6 scopi statutari: L'obiettivo primario di Avis è raggiungere e mantenere l’autosufficienza di sangue, plasma e degli altri emocomponenti, per sostenere i bisogni della salute del cittadino. Avis è pertanto impegnata per fornire un’adeguata risposta ai consumi crescenti di sangue, plasma e piastrine, nonché a vigilare sul loro corretto utilizzo. Per questo promuove la cultura della donazione, partecipa con propri rappresentanti ai Comitati di Coordinamento presenti in ogni centro trasfusionale, e ai Comitati per il Buon Uso del sangue, costituiti in ogni Azienda Sanitaria ed Ospedaliera. Collabora inoltre con il Centro Regionale Sangue nelle attività di sviluppo e di programmazione del Sistema Trasfusionale nel suo complesso. Avis tutela il diritto alla salute di donatori e riceventi, ovvero dei pazienti che hanno necessità di trasfusioni di sangue e plasma o di terapie con emoderivati. Attraverso le donazioni effettuate dai propri soci, il cui stato di salute è monitorato in forma programmata da esami diagnostici e strumentali, previsti da una rigorosa normativa sia nazionale che regionale, si fornisce al paziente sangue sicuro, e allo stesso tempo si tiene sotto controllo lo stato di salute del donatore,vero e proprio operatore sanitario, sottoposto ad uno scrupoloso programma di medicina preventiva. Avis svolge attività di informazione ed educazione sanitaria dei cittadini promuovendo stili di vita sani che coinvolgono le abitudini quotidiane delle persone. Educazione alimentare, sesso sicuro, informazione sui danni provocati dal consumo di alcol, fumo e droghe, oltre a prevenire le malattie ma44 La nostra missione, le nostre azioni. 1 BILANCIO SOCIALE 2009 SCOPI E IDENTITà DI AVIS TOSCANA turano nella popolazione la consapevolezza che la donazione è un gesto di responsabilità. Per questo Avis promuove - con particolare attenzione verso la popolazione giovanile e le minoranze, quali donne e comunità dei migranti stili di vita corretti, che aiutano il cittadino a riconoscersi in un circolo virtuoso che gli consente di approdare con naturalezza alla donazione di sangue come affermazione del proprio benessere fisico, mentale, e ambientale. Promuovere la diffusione delle proprie associate sul territorio regionale è la condizione necessaria per incrementare le donazioni e quindi garantire l’autosufficienza, in quanto strategia fondamentale per poter raggiungere nuove comunità e nuovi potenziali donatori. Le sedi Avis presenti nella nostra regione rappresentano l’avamposto della nostra associazione quindi i presidi per compiere la nostra missione. In Toscana sono 177 a cui vanno ad aggiungersi i numerosi gruppi aziendali diffusi all’interno dei luoghi di lavoro. è un lavoro impegnativo, che richiede disponibilità da parte di volontari di accollarsi la costituzione e la gestione di una nuova sede, ma la passione e la motivazione dei nostri associati produce ogni anno nuove realtà avisine. Favorire lo sviluppo della donazione volontaria periodica, associata, non remunerata, anonima e consapevole significa far crescere la donazione del sangue promuovendo il valore aggiunto rappresentato dal volontariato organizzato. Ciascun donatore Avis sa di essere protagonista del proprio e dell’altrui diritto alla salute attraverso la donazione, ma anche di partecipare ad un sistema la cui complessità si può governare proprio grazie alla donazione anonima, periodica, associata e consapevole. è la chiave di volta del sistema trasfusionale toscano e nazionale, che conferisce le migliori garanzie di sicurezza e di afflusso ordinato e costante dei donatori presso i centri trasfusionali. Promuovere lo sviluppo del volontariato e dell’associazionismo è un impegno verso se stessi e la comunità, una garanzia per la democrazia e la convivenza civile. Avis collabora attivamente con le altre realtà del volontariato organizzato, nella convinzione che è sempre più necessario fare “massa critica” nei confronti dei decisori per affermare il principio di sussidiarietà delle organizzazioni no profit. Avis è un’associazione aperta agli stimoli, parte integrante dell’articolato mondo del volontariato toscano, con il quale collabora sia sul piano normativo che organizzativo, partecipando a diversi network del terzo settore, quali il Cesvot, la Consulta Regionale del Volontariato, il Forum del Terzo Settore. La nostra missione, le nostre azioni. 45 BILANCIO SOCIALE 2009 DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA. SCOPO 1 I l r a g g i u n g i m e n t o d e l l'a u t o s u f f i c i e n z a SCOPO 2 La tutela del dirit to alla salute SCOPO 3 Informa zione ed educa zione sanitaria SCOPO 4 L a d i f f u s i o n e d e l l'a s s o c i a z i o n e SCOPO 5 Lo sviluppo della dona zione volontaria, periodica, associata e non remunerata SCOPO 6 Promuovere lo sviluppo del volontariato 2 2 estiva BILANCIO SOCIALE 2009 DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA. DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA. SCOPO 1: Il raggiungimento dell'autosufficienza 1.1 LE DONAZIONI AVIS TOSCANA: DOVE, COME E QUANTO 1.2 DA "UN DONATORE TIRA L’ALTRO" A "MOTO DONATORIO": LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 1.3 STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE: L’AgenDona SCOPO 2: La tutela del diritto alla salute 2.1 LA SALUTE ATTRAVERSO LA SICUREZZA: REQUISITI MINIMI PER L’ACCREDITAMENTO DELLE UNITà DI RACCOLTA 2.2 PROGETTO “IL LEGAME DEL SANGUE SENZA CONFINI” 2.3 CORSO DI FORMAZIONE CULTURE DEL DONO 2.4 RICERCA & SALUTE: IL PROGETTO FIORGEN SCOPO 3: Informazione ed educazione sanitaria 3.1 EDUCARE ALLA SALUTE E ALLA SOLIDARIETà ATTRAVERSO IL SERVIZIO CIVILE: IL PROGETTO “IL DONO NELLO ZAINO” Febbraio 2009 Per un'antropologia dell'altruismo. 3.2 SCIENZA, SALUTE E SOLIDARIETà: I PROGETTI DEI RICERCATORI SOMMARIO Terminato il corso di formazione TELETHON ADOTTATI DA AVIS rande ande sforzo delle sedi Avis nel sollecitare i propri soci alla donazione, il Per un'antropologia dell'altruismo. molto tempo una grave carenza regionale di emazie di gruppo 0 positivo e "Avis è donna, tempo Oltre 60 volontari avisini hanno partecipato a “Culture del dono”, il sitivo e negativo. Si invitano le sedi Avis a porre particolare attenzione permettendo" corso mirato a comprendere come meglio interloquire e Una nuova Avis a coinvolgere le comunità migranti nella mission associativa del donatore e a privilegiare la raccolta di sangue intero, oltre a Serravalle Pistoiese dell’Avis. Il progetto che ha preso spunto dalla ricerca pilota nella donatori del territorio ad andareAnche a donare prima di partire per ele vacanze. comunità romena senegalese dello scorso anno, e raccontata nel l'Imam dona il suo volume della collana Avis Book “Il sangue degli altri: culture della sangue. bisogni isogni negli ospedali toscani e gli avvenimenti tragici di Viareggio hanno donazione tra gli immigrati stranieri in Italia, aveva tra i suoi Avis a Viareggio... obiettivi di trasferire concretamente sul territorio ccuito la situazione precaria delle scorte.associativi E' necessario unquello grande sforzo di Appuntamenti toscano gliDicembre esiti della2009 ricerca, e contemporaneamente, quello Auguri "ComunicaAvis" arte di tutti! di suggerire alcuni strumenti utili per ampliare la conoscenza Settimana della donazione dei volontari del Servizio e il dono nello zaino. Civile Mondo Avis AAA...volontari cercansi SOMMARIO sul diverso sentire delle altre culture in tema di dono, e in particolare del dono del sangue. Auguri Tanti auguri di Buone F Una storia di Natale La formazione, curata dal Gruppo di ricerca del Professor Dei, Natale Avis docente di Antropologia culturale dell’Università di Pisa, ha Bilancio sociale 2008 affrontato molti temi, tra i quali: il ruolo della comprensione e della comu Il nuovo gruppo dei giovani Ottobre 2009 nella promozione del dono e i presupposti culturali del dono. Il corso, con Avis a Viareggio... del Servizio Civile in Avisdi 24 ore di formazione, di cu partecipanti in per unRegionale, totale Una storia SOMMARIO L'Assessore Rossi, intervenuto 9algruppi, Consiglio risponde e di Natal Appuntamenti strumento della Formazioneassociativi a Distanza (FAD), si è concluso con un rilancia nuove proposte per un Donazioni sistema sempre più a misura di hanno partecipato anche gli esponenti delle comunità straniere. Queste u Il dialogo con la politica Me li ricordo sì eccome! donatore. Moto Donatorio all’unisono quanto sia importante la reciproca conoscenza e il coinvolgim Il legame del sangue senza Cecina. Nevicava, anche donazione di sangue, come elemento d’integrazione sociale e civile. confini. consapevolezza di fare ...dal CRS orgogliosi. Il nuovo gruppo dei giovani del L’occasione ha dato spazio anche per presentare l’ultima pubblicazione de Servizio Civile in Avis Il Consiglio in Rosa Edita scritta dal Professor Dei, da Matteo Aria e da un Luca Manci “La Regione Toscana primeggia perda la Pacini qualitàedelle donazioni e per un Non ricordo Natale Appuntamenti associativi di Antropologia e cultura popolare – Il dono del sangue, sistema trasfusionale presente in modo capillare su tutto il territorio”. bene gli per odoriun’antrop e i profum Corso di aggiornamento per La nostra missione, le nostre Così azioni. ha esordito Enrico Rossi, assessore per ledipolitiche della vecchio ospedale di Volt Contiene una serie contributi, per la prima volta tradotti in italiano i tesorieri. Salute della Regione Toscana, intervenutoeilcerca 3 ottobre scorso tante, tutti i se internazionali, di fornire al lettore unan'erano visione multicultura Al servizio dei donatori alla seduta del Consiglio di Avisdel Toscana. dono sangue. Nel libro gli interventi, preceduti da una selezione del Era il 1952, avevo 21 a riferimento, di R. Titmus “The gift Relationship”, affrontano sia la motivaz L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di la guerra. Gli anni del b retribuita o volontaria, sia i diversi modelli di cittadinanza nella società c Il Consiglio in Rosa problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli L'Avis era stata fondata rispetto al tema. Dall’acquisto meriti perquello la reincarnazione in I orari dei Centri Trasfusionali,indiana, al concetto di autosufficienza regionale di e nazionale, oltre che psichiatrico. Qua gruppi omossessuali in Australia, alla donazione tutta al Afemminile in sull’innalzamento dell’età perdei donare. bottega". volte, quand Il dialogo con la politica o il progetto di Servizio Civile "Il dono nello zaino" getto di Avis Toscana che vedrà impegnati per 12 lontari ontari di Servizio Civile nell'attività di nsibilizzazione al dono del sangue verso altri e interventi nelle scuole e nei centri sportivi AICS Scolastico Regionale è co-promotore per la 48 tegno del progetto all’interno della rete delle vità programmata di concerto con Avis Toscana per l’arricchimento dell’offerta Servizio Civile selezionati, saranno affiancati dagli operatori dell'associazione con i SOMMARIO del Servizio Civile in Avis partecipanti in 9 per unRegionale, totale di 24 ore di formazione, di cu Una storia L'Assessore Rossi, intervenuto algruppi, Consiglio risponde e di Natale Appuntamenti getto di Avis Toscana che vedrà impegnatirilancia per 12 strumento della Formazioneassociativi a Distanza (FAD), si è concluso con un nuove proposte per un Donazioni sistema sempre più a misura di hanno partecipato anche gli esponenti delle comunità straniere. Queste u Il dialogo con la politica Me li ricordo sì eccome! lontari ontari di Servizio Civile nell'attività di donatore. Moto Donatorio all’unisono quanto sia importante la reciproca conoscenza e il coinvolgime Il legame del sangue senza Cecina. Nevicava, anche BILANCIO SOCIALE 2009 donazione di sangue, come elemento d’integrazione sociale e civile. nsibilizzazione al confini. dono del sangue verso altri consapevolezza di fare DAGLI SCOPI ALLE ATTIVITà. L'IMPEGNO DI AVIS TOSCANA. ...dal CRS orgogliosi. Il nuovo gruppo dei giovani del e interventi nelle scuole e nei centri sportivi AICS L’occasione ha dato spazio per presentare l’ultima pubblicazione de Servizio Civileanche in Avis Il Consiglio in Rosa Edita scritta dal Professor Dei, da Matteo Aria e da un Luca Mancin “La Regione Toscana primeggia perda la Pacini qualitàedelle donazioni e per un Non ricordo Natale associativi Scolastico RegionaleAppuntamenti è co-promotore per la di Antropologia e cultura popolare – Il dono del sangue, sistema trasfusionale presente in modo capillare su tutto il territorio”. bene gli per odoriun’antrop e i profum Corso di aggiornamento per Così ha esordito Enrico Rossi, assessore per ledipolitiche della vecchio ospedale di Volt Contiene una serie contributi, per la prima volta tradotti in italiano tegno del progetto all’interno della rete delle i tesorieri. Salute della Regione Toscana, intervenutoeilcerca 3 ottobre scorso tante, tutti i ser internazionali, di fornire al lettore unan'erano visione multicultura servizio dei donatori vità programmata diAlconcerto con Avis Toscana l’arricchimento dell’offerta alla sedutaper del Consiglio di Avisdel Toscana. dono sangue. Nel libro gli interventi, preceduti da una selezione del 2 Era il 1952, avevo 21 a riferimento, di R. Titmus “The gift Relationship”, affrontano sia la motivaz L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di la guerra. Gli anni del b retribuita o volontaria, sia i diversi modelli di cittadinanza nella società ci Il Consiglio in Rosa problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli L'Avis era stata fondata indiana, rispetto al tema. Dall’acquisto di meriti per la reincarnazione in I orari dei Centri Trasfusionali, al concetto di autosufficienza regionale e nazionale,quello oltre psichiatrico. che Qua dei gruppi omossessuali in Australia, alla donazione tutta al femminile in sull’innalzamento dell’età per donare. bottega". A volte, quand della perdita della forza per l’uomo. della Larderello spa, in Appuntamenti associativi Appuntamenti associativi Su questi ultimi temi, - Enrico Rossi è anche il coordinatore in seno alla conferenza Stato-Regioni di Borghesi, ci contattavan Presentando libro, il professor Dei ha sottolineato che “se cia si in u tutti gli assessori regionali alla sanità- , hail affermato che è possibile iniziare un dialogo livello direttamente apone donare. 30.1.2009: Firenze, Consiglio Avis 7 marzo, Montevarchi: Forum con essa si vuole instaurare una relazione, occorre conoscerne le differen nazionale che affronti il tema dell’autosufficienza e dell’innalzamento finosuperiora a 70 anni e del persona Toscana; Donne Avis Toscana Avis, ha il nesso forte esiste tramandava cittadinanza e donazi dell’età per poter donare. associazioni Per entrambecome le ipotesi, chiesto cheche l’assessorato venga investito in cucina, nel 17-18.4.2010: Prato, Assemblea 4 aprile, Firenze: Consiglio terreno una ineludibile discussione”. ufficialmente della questione,un attraverso richiesta di formale avanzata dalle associazioni dei così. In u allora si usava Avis Toscana; Regionale Avis Toscana donatori della Toscana e dal Centro Regionale Sangue. volte ce ne davano due. 21-22-23.5.2010: Montesilvano, “Resta ora da comprendere, con l’aiuto dei ricercatori dell’Università di P 18/19 aprile, Campi Bisenzio: (in alto da sx) Isa Mancini, Volga Assemblea Avis Nazionale. in un percorso che è solo al suo inizio – sono le conclusioni di Luciano Era una festa in tutti iFr s Assemblea Generale Avisaffrontato Toscana ha riguardato L’altro tema l’accoglienza del donatore presso le strutture Riccucci, Alessandra Campagnano, Avis regionale e forme ricercate e sperim cambiate molte cose e i 18/19 aprile, Malta: Assemblea trasfusionali. Da tempo Avis è propositiva suToscana. una serie Modi di questioni: daiandranno parcheggi riservati Silvana Gabiccini, Carla Catani. volontariato inSu generale, hanno in questo preciso gioventù e a quelle don all’ampliamento dell’orario dei prelievi, ecc. questo punto il Rossi si è impegnato amomento ovviare allela pos (in basso da sx) IsadoraFIODS Bartoli, Donazioni Ma vecchi si sa,la si pr di di integrazione, anche attraverso Assemblea situazioni più critiche e ha, acollante sua voltasociale, proposto,strumento come già compiuto per i servizi del da pronto Ilaria Ginanneschi, Claudia22/24 Firenzemaggio, Generale Avis Nazionale dovrà necessariamente assumere connotazioni qualitative e non s soccorso, di fare un’ indagine conoscitiva sul grado di soddisfazione dei servizi da parte dei donatori e Eleonora Bartolini. Avis Toscana ha registrato nel (da una telefonata con confronti dei nuovi cittadini”. ....e tutti gliattraverso eventi Avis dellesu interviste a campione. mese di novembre un www.avis.it/toscana Natale Avis incremento di donazioni del Appuntamenti associativi Oltre all’approfondimento e alle conoscenze acquisite idai volontari, il per Per incrementare le donazioni intravede la possibilità di coinvolgere e sensibilizzare 50.000 6,28%. L'incremento annuo AvisToscana. Toscana sulle culture del dono ha già incassato un ulteriore successo operatori sanitari della Regione invece, al 30.11.2009 è del "ComunicaAvis" dona ama” è ha il prog referente della Consulta dell’immigrazione di “Chi ANCI Toscana, chi 24.10.2009, Firenze: 1° incontro 4,9%. Natale. L’intervento è poi proseguito con la proposta di individuare, per l’anno 2010, 5 strutture risultati della ricerca, affinchè iniziative come questa proseguano e cresca del corso di Formazione "ll A legame Torino, in occasione del Forum Con la diverse collaborazione de trasfusionali pilota che possano mettere in atto modalità di accoglienza del donatore, del sangue senza confini" Nazionale Avis Giovani 2009, verrà bambini delle scuole ele rispetto a quelle attuali. Una Working volta fatta progress….. laMoto sperimentazione e monitorato l’andamento positivo, si 7.11.2009, Firenze: Corso per Donatorio organizzato il workshop dal titolo donando un giocattolo a potrà pensare a un’estensione delleIlnuove modalità a tutto il sistema trasfusionale. Tesorieri Avis Nota: libro "Il dono del sangue, per un’antropologia dell’altruismo" può “ComunicaAvis”: Come raccontare Il progetto prevede che 5.12.2009, Firenze: Consiglio direttamente alla Pacini Editore, oppure agli uffici di Avis Toscana, con un ai media una storia di solidarietà". che l’Avis av Da ultimo, l’Assessore si è voluto soffermare sull’Agendona, il nuovo sistema di contenitori prenotazione Regionale Avis prezzo di copertina. Il corso si svolgerà Sabato 28 regali così raccolti, elettronico delle donazioni. Ha ribadito che si tratta di un’opportunità che non andrà imposta e che, sara febbraio 2009 dalle ore 14.00 alle provvederà a farli avere attraverso il suo impiego, non c’è nessuna intenzione di “scavalcare” le Associazioni dei donatori. Il corso culture del dono rientra nel finanziamento del bando formazione ore e Domenica 1° marzo Corso di aggiornamento per 19.30 i Ribadisce che il sistema sanitario, generale, ha necessità di programmazione e che non c’è alcuna 4.1 STRUMENTI DI COMUNICAZIONE INTERNAinED ESTERNA: 2009 dalle ore 8.45 alle ore 13.00 tesorieri. In questo “percorso di s ragione per non fareEprogrammazione proprio nell’attività trasfusionale. Nel frattempo, la Usl 6 SITO INTERNET, NEWSLETTER INTRANET presso: HOLIDAY INN,ha Piazza consisterà in un elabora Livornese iniziato l’utilizzo dell’AgenDona, seguirà la Usl 2. Sabato 7 novembre dalle ore 9.00 Servizio Civile selezionati, saranno affiancati dagli operatori dell'associazione con i nno no a stretto contatto per tutta la durata dell'esperienza. tare la candidatura i cittadini italiani in età compresa tra i 18 ed i 28 anni la a data di scadenza del bando e interessati a svolgere Servizio Civile in una is, distribuite in 9 province toscane. ve essere presentata tassativamente entro le ore 14.00 del 27 luglio 2009 Avis prescelta. Di seguito il numero dei posti disponibili suddivisi per provincia: ze: 6 posti, Provincia di Grosseto: 4 posti, Provincia di Livorno: 4 posti, Provincia Provincia di Massa Carrara: 1 posto, Provincia di Pisa: 2 posti, Provincia di Pistoia: di Prato: 2 posti, Provincia di Siena: 1 posto. zioni e il modulo per presentare domanda sono scaricabili dal sito web: scana, oppure possono essere richiesti scrivendo a: [email protected] o rete fissa al numero verde gratuito 800261580 o allo 055. 23.98.624 alori di cittadinanza attiva:la sfida per il prossimo quadriennio SCOPO 4: La diffusione dell’associazione Consiglio di Avis Regionale Toscana, Luciano sidenza dell’Associazione per il prossimo 4.2 SERVIZI SEDI: IL MATERIALE ASSOCIATIVO alle ore 13.00 presso la sede ALLE di Su www.avis.it/toscana il racconto fotografico dell'incontro. Avis Toscana (via4.3 Borgognissanti DIFFUSIONE ASSOCIATIVA NEL RISPETTO DELLE NORME: SEMINARIO "Moto Donatorio. Dona e passa 16, Firenze), si terrà il Seminario DI AGGIORNAMENTO Il legamePER del TESORIERI sangue senza confini. parola". E' lo slogan della rivolto ai Tesorieri delle Avis campagna di Avis Toscana che in Comunali e Zonali: “Adempimenti Previste due date per il corso di formazione “Il legame del sangue questi giorni porterà il suo statutari e notività legislative e senza confini”, rivolto ai dirigenti associativi Avis. messaggio ai lettori dei maggiori fiscali nella contabilità delle ragazzi e dell’insegnant peggio di noi. Ci sarà anche un premio dallo chef del ristorante La mostra dei lavori e la l’Istituto Comprensiv nti (PRATO) e Isa Mancini NTINO) alla Vicepresidenza. La squadra di pleta con Alessandro Balloni (FIRENZE) – Avis” ardo Bellucci (PRATO) Adelmo SCOPO–5:Tesoriere, Lo sviluppo donazione volontaria, Ildella 24 ottobre a Firenze e il 21 novembre a Pisa si Relazione introduttiva Filippo Dami svolgeranno, infatti, 2 seminari con lezioni frontali, ZZO), Riccardo Prestia (GROSSETO), Claudia periodica, associata e non remunerata - Presidente Sindaci Revisori Avis intervallati da una sezione operativa di 4 settimane che utilizzerà , Professore di 5.1Università I DONATORI AVIS IN TOSCANA: PERIODICITà E SICUREZZAdella una piattaforma open source per la somministrazione LFIORENTINO) eToscana Silvana Gabiccini (AREZZO). Siena Formazione a Distanza. 5.2 STORIE DI SANGUE DONATO Presiede mandato, Riccardo Bellucci o si avvarrà, in questo anche- dell’apporto Tesoriere Avis Regionale Toscana Il tema cardine del corso sarà quello delle reti sociali come opportunità di sviluppo uggeritori che parteciperanno inAvis veste Si pregano le sezioni di daredi invitati. associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigrati. Il conferma della partecipazione, progetto nasce dalla collaborazione di Avis Toscana con l’Osservatorio per il monitoraggio delle o (San Giovanni telefonando Valdarno) e PaolounOmoboni o inviando attività disviluppo donazione dell’ASL di Lanciano-Vasto (CH) e l’Associazione Donatori del Marocco (AMDS), SCOPO 6: Promuovere lo del volontariato messaggio agli uffici di Avis enzo). A loro si aggiunge il Consigliere nazionale Antonio Esposito e affronta le opportunità offerte dalla presenza della popolazione immigrata per il sistema della Toscana. 6.1 avis in rosa:donazione il forum donne toscana del sangue e, avis nel contempo, per 2009 i processi di integrazione sociale. tratta di una novità importante per l’Associazione. “Infatti, oltre agli incarichi 6.2 AVIS A SOSTEGNO DEL TERREMOTO IN ABRUZZO deve occupare l’organo esecutivo, e vista la forte complessità inSUL cui 6.3 CESVOT: DAL RINNOVO DELLE CARICHE ALLAdell’ambito TRASVERSALITà DONO trovata a operare negli ultimi tempi, – afferma Luciano Franchi - è stato ritenuto rsi di figure qualificate, che su alcuni temi si sono distinte, in modo particolare, per La nostra missione, le nostre azioni. 49 2 SCOPO 1 Il raggiungimento dell'autosufficienza SCOPO 1: Il raggiungimento dell’autosufficienza Garantire per tutti i cittadini, al bisogno, terapie trasfusionali adeguate, è obiettivo primario per una sanità universalista. Per questo il primo scopo sociale di Avis Toscana è il raggiungimento dell’autosufficienza, intesa come la capacità di rispondere al fabbisogno di sangue e plasma degli ospedali toscani grazie alle donazioni effettuate da donatori volontari, periodici e associati. Avis Toscana, in maniera diretta e attraverso le proprie associate, svolge quotidianamente attività di promozione, di chiamata del donatore e di programmazione e vigilanza della raccolta, nelle quali si sostanzia l’impegno per l’autosufficienza. Ogni anno il Programma Regionale per l’autosufficienza stabilisce gli obiettivi trasfusionali per garantire l’autosufficienza di sangue e suoi derivati, in quanto si tratta di un valore dinamico che si aggiorna costantemente a causa dell’innalzamento dell’età media, dei progressi della ricerca scientifica e, fortunatamente, del successo di molte terapie. 1.1 Le Donazioni Avis Toscana: dove, come e quanto Nel corso del 2009 in Toscana le donazioni effettuate da soci Avis sono state 113.173, con un incremento di quasi il 5% rispetto all’anno precedente (nel 2008 erano 107.948). Un anno positivo che conferma il trend di crescita già registrato negli ultimi anni: infatti, tra il 2000 e il 2009 le donazioni sono costantemente aumentate passando da 78.969 unità a 113.173, con un incremento di oltre il 43%. Questo considerevole aumento delle donazioni è in parte attribuibile alla crescita sia del numero dei nuovi soci sia dell’indice di donazione, cioè del numero di donazioni/anno effettuate dai donatori associati. 113.173 107.948 105.093 103.011 100.013 94.820 89.232 86.876 80.136 78.969 Andamento storico donazioni Avis 2000 - 2009 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 50 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 1 Il raggiungimento dell'autosufficienza Le 113.173 donazioni del 2009 sono composte da 79.590 unità di sangue intero, pari al 70,3% della raccolta complessiva, 28.240 unità di plasma e 5.343 di multicomponenti pari rispettivamente al 24,9% e al 4,7% della raccolta totale. La procedura più gettonata resta pertanto quella del sangue intero, ma confrontando questi dati con quelli del 2008 si evidenzia che l’aumento delle plasmaferesi è stato davvero sostanzioso, registrando un incremento rispetto all’anno precedente di circa il 7%. Da registrare un’improvvisa inversione di tendenza per le donazioni di multicomponent che, sebbene negli ultimi anni siano continuamente cresciute, nel 2009 hanno registrato, rispetto all’anno precedente, un calo del 2%. Questi dati, all’apparenza un po’ troppo tecnici, ci fanno capire che l’attività di programmazione, per quanto necessaria ed ineludibile, non è né semplice né scontata. Infatti, rispetto agli obiettivi concordati all’inizio dell’anno, spesso si verifica uno scostamento dovuto a periodi di improvvisa carenza o esubero che alterano l’andamento della programmazione concordata. La parola d’ordine è pertanto flessibilità e cioè la capacità del sistema di rispondere alle emergenze, mantenendo inalterata la visione dell’obiettivo finale, che è sempre l’autosufficienza. Ma vediamo dove vanno a donare i cittadini toscani. Nella nostra regione le donazioni si effettuano sia presso le Strutture Trasfusionali - raccolta diretta -, sia presso le Unità di Raccolta fisse e/o mobili gestite dalle associazioni - raccolta indiretta. Nel 2009 delle 113.173 donazioni complessive di soci Avis ben 104.326 - pari al 92,2% della raccolta totale - sono state effettuate presso Strutture Trasfusionali, mentre 8.847 donazioni pari al 7,8% sono state eseguite presso Unità di Raccolta fisse e mobili. Infatti l’attività di raccolta sul territorio regionale è prevalentemente affidata al servizio pubblico, ed essendo la scelta dei donatori chiaramente condizionata dalle caratteristiche organizzative presenti sul territorio i donatori Avis si recano in maggioranza a donare presso le strutture trasfusionali delle ASL. Avis Toscana sostiene fortemente l’organizzazione della raccolta diretta, ritenendola più funzionale al sistema, maggiormente produttiva e rispondente ai criteri di sicurezza e qualità a garanzia della salute. Infatti presso le Unità di Raccolta esterna, si effettuano quasi esclusivamente donazioni di sangue intero e solo nelle date definite dal calendario associativo. Le Strutture Trasfusionali sono collocate presso gli ospedali, sono dotate di attrezzature per tutte le procedure trasfusionali, hanno locali riservati al colloquio e all’anamnesi del donatore, e sono aperte tutti i giorni, spesso anche i festivi. Per questo - salvo in quelle zone particolarmente lontane dagli ospedali, dove per il donatore l’Unità di Raccolta è una grande semplificazione - Avis Toscana privilegia la raccolta diretta. La nostra missione, le nostre azioni. 51 2 SCOPO 1 Il raggiungimento dell'autosufficienza Anche perché lasciando la gestione sanitaria a chi lo fa di mestiere, l’associazione può fare meglio il proprio, e cioè dedicarsi alle attività di promozione, chiamata e programmazione, vigilando sul sistema a tutela di donatori e riceventi. 1.2 Da Un donatore tira l’altro a Moto Donatorio: la nuova campagna di comunicazione Nel corso del 2009, la campagna di promozione “Un donatore tira l’altro” - che ci ha accompagnato per qualche anno - ha progressivamente lasciato spazio alla nuova . campagna "Moto Donatorio" L’opportunità di mantenere la stessa campagna per molto tempo è da rintracciarsi in una precisa scelta di politica associativa, che ha puntato su una maggiore capacità di penetrazione e consolidamento nel tempo del messaggio di Avis Toscana, sino a trasformare “La generosità dà buoni frutti. Un donatore tira l’altro” in una sorta di tormentone. L’estate ha rappresentato il momento ultimo della campagna che è stata veicolata su molteplici mezzi di comunicazione per mantenere alta l’attenzione della cittadinanza sull’importanza e sul costante bisogno di sangue e plasma: passaggi radiofonici sulle emittenti toscane che hanno aderito gratuitamente all’appello lanciato da Avis, uscite sui quotidiani e affissioni di poster 6X3 in molte città della Toscana, sono solo alcune delle iniziative messe in campo. Per salutare questa campagna Avis Toscana ha scelto di affiancare alle modalità di comunicazione tradizionali la decorazione integrale di due carrozze di due diversi treni regionali, sperimentando una nuova forma di comunicazione per veicolare il messaggio di sensibilizzazione al dono del sangue. Il “primo treno dell’Avis” è partito il 29 luglio 2009 dalla stazione Porta a Prato di Firenze “varato” dal Presidente di Avis Toscana, Luciano Franchi, dal Presidente Commissione Sanità Comune Firenze, Maurizio Sguanci, e da circa 60 dirigenti associativi provenienti da tutta la regione. Per tre mesi - da luglio ad ottobre - i treni decorati hanno circolato in tutta la regione: il Minuetto ha toccato le città di Firenze, Arezzo, Prato, Empoli, Pistoia, mentre un 52 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 1 Il raggiungimento dell'autosufficienza treno del circuito regionale che ha viaggiato sulla tratta Firenze, Livorno e Pisa, ha proseguito fuori regione in direzione di Parma, Pontremoli e La Spezia. Come in altre occasioni, Avis Toscana ha intrapreso un’iniziativa di comunicazione prima nel suo genere, che a fronte di risorse economiche contenute valorizza il messaggio Avis proprio per il carattere innovativo dell’evento. Inoltre l’opportunità di destinare il proprio messaggio ai pendolari, e cioè a cittadini sani e attivi che ogni giorno prendono il treno per andare al lavoro, rende questa forma di comunicazione particolarmente strategica per l’obiettivo associativo di sensibilizzare nuovi donatori periodici. Una rappresentanza di Avis Toscana alla partenza del primo treno Avis Il 2009 ha visto anche l’avvio della nuova campagna di comunicazione Moto Donatorio, che partendo dall’immagine e dal concetto delle ciliegie li rielabora trasformandoli in pendolo di Newton. Perché Moto Donatorio? Sia nell’immagine che nel testo il nuovo soggetto “Moto Donatorio. La forza di chi dona muove anche te” sottolinea l’importanza dell’essere donatore, valorizzando il gesto della donazione che genera una forza, una spinta alla solidarietà che inevitabilmente coinvolge anche gli altri (potenziali donatori e beneficiari della donazione). L’idea del Moto Donatorio richiama i concetti di energia potenziale e cinetica, evocando che tutti siamo potenzialmente donatori, ma è solo quando questa potenzialità si manifesta - traducendosi in un moto - che si propaga agli altri. La nostra missione, le nostre azioni. 53 2 SCOPO 1 Il raggiungimento dell'autosufficienza Sulla linea del nuovo soggetto è stato realizzato anche un nuovo spot radio che è stato trasmesso su alcune emittenti regionali e che è a disposizione di tutte le associate che ne faranno richiesta, che potranno utilizzarlo per diffondere il messaggio sulle emittenti locali della propria area. A novembre è partita la prima parte della campagna, che ha previsto uscite sui quotidiani regionali e passaggi radiofonici ad alta intensità di diffusione, e la produzione di alcuni materiali tra cui le cartoline di auguri di Natale, le locandine e i portachiavi con il nuovo soggetto. La nuova cartolina di auguri di Natale 1.3 Strumenti per la programmazione: l’AgenDona L’AgenDona è un sistema informatico di prenotazione della donazione via web che il CRS ha sviluppato per favorire e migliorare l’accesso alla donazione. Permette di prenotare il giorno e l’ora della donazione attraverso le Associazioni, allo scopo di evitare attese, effettuare le aferesi senza sosta e quindi massimizzare la resa dei macchinari, razionalizzare le donazioni per gruppi sanguigni e le presenze del personale per il prelievo. Partendo dalle esperienze di prenotazione già attive in Toscana, sia in forma cartacea che informatizzata, ma comunque non integrate con il proprio sistema gestionale, l’AgenDona rappresenta un salto di qualità sulla strada della programmazione trasfusionale. Grazie alla semplicità del sistema di prenotazione, che garantisce la sua fruibilità a tutti gli attori del Sistema Trasfusionale senza necessità di possedere competenze informatiche o particolari manualità all’uso di dotazioni tecnologiche, dopo la prima fase di sperimentazione partita nella primavera del 2009, i risultati sono piuttosto incoraggianti. Al momento di andare in stampa, su 40 Strutture Trasfusionali presenti 54 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 1 Il raggiungimento dell'autosufficienza sul territorio toscano, il servizio dell’AgenDona è stato configurato e attivato su 28 Strutture Trasfusionali, di cui 23 sono quelle che hanno iniziato ad utilizzarlo regolarmente. Per quanto riguarda le nostre associate, secondo gli indicatori utilizzati dal Centro Regionale Sangue, alla scadenza di luglio 2010, le Avis che utilizzano in maniera ottimale l’AgenDona sia per le prenotazioni di donazioni di sangue che di plasma, sono complessivamente 18. Inoltre, ci sono 6 Avis il cui utilizzo dell’AgenDona è buono, perché la utilizzano solo parzialmente o per le prenotazioni di sangue o solo per quelle di plasma, infine ci sono 7 Avis il cui utilizzo dell’AgenDona è ancora in una fase iniziale. Come per ogni servizio di nuova istituzione è ragionevole valutarne l’efficacia sul lungo periodo, perché solo quando l’AgenDona sarà a pieno regime se ne potranno apprezzare pienamente i benefici; tuttavia è evidente che l’introduzione di questa opportunità risponde alle esigenze dei donatori, all’efficacia del sistema e quindi, in definitiva, all’interesse dei pazienti. La nostra missione, le nostre azioni. 55 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute SCOPO 2: LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE Avis Toscana svolge attività di tutela del diritto alla salute vigilando sia sulla salute del donatore, in qualità di socio e di protagonista della donazione di sangue e plasma, sia sulla salute del ricevente, ovvero del paziente che, in quanto tale deve essere garantito nel suo diritto a ricevere sangue sicuro. L’azione di vigilanza consiste nel garantire che il processo della donazione sia sicuro in ogni sua fase; per questo Avis Toscana sviluppa azioni di formazione e di organizzazione legate alla sicurezza del Sistema Trasfusionale toscano e mette in atto politiche associative indirizzate verso maggiori garanzie di qualità del sangue raccolto e dei suoi derivati, a beneficio di cittadini e pazienti. 2.1 La salute attraverso la sicurezza: requisiti minimi per l’accreditamento delle Unità di Raccolta Un aspetto centrale della tutela della salute è garantire la sicurezza dei locali e delle modalità di prelievo quale prerequisito per la qualità del sangue raccolto. Lo scenario normativo a tutela della qualità del sangue è molto complesso in termini di relazioni fra normative europee e normative nazionali, in particolare per la necessità di armonizzare le disposizioni legislative nazionali con quelle comunitarie, allo scopo di assicurare standard di qualità uniformi per tutto il sangue raccolto sul territorio europeo. CURIOSITà La situazione che emerge dalla rilevazione sulle 27 Unità di Raccolta che hanno risposto al questionario descrive uno scenario migliorabile ma non critico, infatti emerge la necessità di operare interventi soprattutto per quanto riguarda i requisiti tecnologici. Risultano più in linea, rispetto agli indirizzi normativi, i requisiti organizzativi e strutturali delle UdR censite, ma l’obiettivo è quello di rispettare al 100% quanto previsto dalla normativa attuale e da quella in divenire. Partendo dalle indicazioni del decreto legislativo n.261/2007, che stabilisce le “norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti”, l’intero 2009 è stato im56 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute piegato per definire i capisaldi dei “Requisiti Strutturali tecnologici e organizzativi minimi” per le attività sanitarie dei Servizi Trasfusionali e delle Unità di Raccolta. Le linee guida sono state poi recepite nel maggio 2010 tramite l’accordo Stato Regioni, ma per evitare di giungere impreparati alla scadenza della messa a norma delle UdR a gestione associativa, a partire dal mese di dicembre 2009 Avis Toscana si è attivata per effettuare una mappatura delle Avis titolari dell’autorizzazione all’esercizio dell’Unità di Raccolta. Sulla raccolta complessiva regionale di 113.173 donazioni, solo 8.847 donazioni pari al 7,8% sono quelle eseguite presso Unità di Raccolta, contro le 104.326 effettuate presso Strutture Trasfusionali pubbliche. Infatti i donatori Avis si recano in maggioranza a donare presso le Strutture Trasfusionali delle ASL e laddove non esistono Unità di Raccolta associative, come nel caso delle province di Lucca, Pisa, Pistoia e Arezzo, la raccolta indiretta è in pratica inesistente, mentre a Livorno è pressoché irrilevante rappresentando appena lo 0,4% della raccolta totale. Nella provincia di Massa Carrara e di Prato si registrano valori leggermente più alti, pari rispettivamente al 3,7% e al 4,5% della loro raccolta complessiva, mentre a Grosseto la raccolta indiretta si attesta sul 6,2%, e sale al 19% nella provincia di Siena. L’incidenza delle raccolta indiretta risulta maggiore nella provincia di Firenze dove rappresenta il 49% della raccolta totale, in quanto oltre ad essere la provincia con il maggior numero di Unità di Raccolta fisse, è anche l’unica dove si effettuano donazioni con una Unità di Raccolta mobile, che è stata però dismessa nel corso del 2010. Se, quindi, in Toscana l’attività di raccolta è prevalentemente affidata al servizio pubblico, è anche vero che la scelta dei donatori è chiaramente condizionata dalle differenze organizzative presenti sul territorio. In ogni caso, poiché Avis Toscana sente la responsabilità del proprio ruolo e intende applicare correttamente i protocolli di sicurezza a garanzia della salute dei donatori e dei riceventi, attraverso la mappatura ha indagato sui requisiti vigenti presso le UdR attive e sulle integrazioni necessarie delle Unità di Raccolta associative, ossia quelle che il decreto 261 descrive come “quelle ove la titolarità autorizzativa è in capo ad una associazione o Federazione di donatori di sangue”. Per ottenere l’accreditamento regionale e continuare a svolgere l’attività di raccolta le UdR dovranno soddisfare alcuni requisiti minimi necessari individuati dal Centro Nazionale Sangue e che si dividono in tre tipologie: ➲ Requisiti Strutturali: riguardano in particolar modo i locali e gli spazi dove viene effettuata la raccolta; ➲ Requisiti Tecnologici: inerenti alle attrezzature adibite al prelievo, conservazione e trasporto delle emazie; La nostra missione, le nostre azioni. 57 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute ➲ Requisiti Organizzativi: riguardano i processi e le risorse umane impiegate nell’attività delle Unità di Raccolta. Le UdR dovranno essere gestite attraverso un Sistema di qualità e di sicurezza, mettendo per iscritto tutte le procedure inerenti la gestione dell’attività di raccolta. Per quanto riguarda il personale l’associazione dei donatori di sangue titolare dell’autorizzazione di esercizio designa la persona responsabile dell’Unità di Raccolta che dovrà effettuare specifiche revisioni dei risultati relativi ai prodotti e alle attività svolte. A questo proposito Avis Toscana ha avviato una collaborazione con il Dr. Fabio Truschi, ex Direttore del CT dell’Ospedale di Santa Maria Annunziata a Firenze, per vigilare sulla corretta interpretazione delle procedure e sulla puntuale applicazione delle norme, affidando alla loro consolidata esperienza il conseguimento della messa a norma per tutte le 27 UdR avisine della Toscana. Esito idoneità UdR sui requisiti tecnologici Presenti Non presenti Dispositivi di prelievo sterili 27 0 Lettini-poltrone da prelievo idonee per le basilari manovre di primo soccorso 27 0 Almeno una bilancia automatizzata per ogni lettino o poltrona da prelievo Apparecchiature per la conservazione temporanea del sangue con sistema di controllo e di registrazione della temperatura 23 7 20 Almeno 2 apparecchi per la determinazione della concentrazione emoglobinica 9 18 Almeno un apparecchio termo-saldatore idoneo a prevenire il rischio di contaminazione microbica 24 Apparecchiatura per la conservazione temporanea a temperatura controllata 11 16 Apparecchiature o sistemi per il trasporto del sangue e degli emocomponenti 13 14 4 3 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini” Anche se a prima vista può apparire non immediato, è attraverso le azioni formative che si sostanzia la tutela della salute di donatori e pazienti. La rete associativa toscana, composta da oltre 170 sedi presso le quali svolgono la propria attività oltre 1.500 dirigenti associativi locali, è il nucleo attraverso il quale si possono presidiare la consapevolezza del donatore e la qualità della raccolta. 58 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute La formazione dei nostri dirigenti fornisce gli strumenti necessari per armonizzare sul territorio le politiche di tutela della salute, sul piano delle norme di sicurezza, qualità e controllo della donazione e della raccolta. Il progetto “Il legame del sangue senza confini” si proponeva di effettuare un’analisi approfondita dei bisogni formativi dei dirigenti associativi del territorio regionale, rivolti soprattutto a fronteggiare i cambiamenti del contesto sociale nel quale essi si trovano ad operare. Il fenomeno dell’immigrazione è oramai una realtà concreta in tutte le aree della toscana, e la sua incidenza nel contesto sociale è un’evenienza da affrontare anche dal punto di vista delle ricadute sul Sistema Sanitario e Trasfusionale. Grazie al lavoro preliminare del Prof. Andrea Salvini del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Pisa, che ha condotto una rilevazione su un campione di dirigenti e volontari di Avis toscane per ricavare utili informazioni sui bisogni formativi dei quadri dirigenti Avis, è emersa la necessità di realizzare momenti di formazione specifici per favorire sul territorio il dialogo e l’integrazione con le comunità di immigrati presenti localmente. Ha così preso vita il corso di formazione curato da un team di docenti composto dal Prof. Salvini, dal Prof. Dei dell’Università di Pisa con la collaborazione del Dott. Mancini e dalla Dott.ssa Peruzzi dell’Università La Sapienza di Roma, articolato in 2 seminari con lezioni frontali e integrato da 12 ore di formazione a distanza, al quale hanno partecipato 42 iscritti, di cui la maggioranza dirigenti Avis e alcuni rappresentanti delle associazioni di immigrati della Toscana. L’obiettivo centrale del corso, e cioè favorire la costruzione di reti sociali viste come opportunità di sviluppo associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigrati, si è associato all’esigenza strategica di rendere gli immigrati consapevoli del diritto di cittadinanza insito nella donazione del sangue. Una donazione periodica, gratuita, consapevole e quindi sicura. 2.3 Corso di Formazione Culture del Dono Anche il corso “Culture del Dono” si colloca tra le iniziative a tutela del diritto alla salute, ed ha preso avvio da un’esperienza di ricerca realizzata da Avis Toscana in La nostra missione, le nostre azioni. 59 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute collaborazione con l’Università di Pisa (“Il sangue degli altri: culture della donazione tra gli immigrati stranieri in Italia” Pisa - Firenze 2008) volta a capire in che modo le comunità di immigrati stranieri in Toscana si rapportano alla donazione del sangue. La ricerca ha evidenziato che non esiste una maniera univoca di intendere la donazione, ma poiché tutto si basa su particolari presupposti culturali e modelli di cittadinanza, è importante che i volontari Avis ne prendano coscienza, per comunicare in maniera corretta con i cittadini stranieri. Il corso si è posto l’obiettivo di ampliare l’esperienza iniziale - circoscritta alle province di Firenze e Pisa - estendendola a tutto il territorio regionale e coinvolgendo i volontari delle associazioni territoriali, e si è rivelato una concreta esperienza formativa per meglio rapportarsi con le comunità di immigrati presenti sul territorio e coinvolgerle nella mission associativa dell’Avis. In particolare si è affrontato l’aspetto del diverso sentire delle altre culture in tema di dono per aprire percorsi di conoscenza e di dialogo con le comunità straniere presenti sul territorio, incentivando l’utilizzo e l’applicazione di alcuni elementari strumenti della ricerca sociale. In questo percorso è stata di fondamentale importanza la collaborazione con il nucleo di esperti afferenti all’insegnamento di Antropologia Culturale del Dipartimento di Storia dell’Università di Pisa che prima ha condotto la ricerca e che successivamente ha curato la formazione: Fabio Dei, Professore associato di Antropologia culturale all’Università di Pisa, Giovanni Luca Mancini, Matteo Aria, Martina Cavazzini e Chiara Di Clemente. È stata preziosa anche la collaborazione con la Consulta per l’immigrazione di Anci Toscana e del Centro Nord - Sud per i loro abituali e continui rapporti con le Associazioni di immigrati. Il corso si è articolato in tre lezioni frontali riproposte in ognuna delle 9 sedi coinvolte ed un incontro plenario conclusivo che ha coinvolto tutti i 57 partecipanti, per un totale di 9 ore di formazione e 9 ore di consulenza, affiancate a 6 ore di formazione a distanza per un totale di 24 ore di formazione per partecipante. Le sessioni territoriali si sono svolte nelle sedi di Castelfiorentino, Cecina, Firenze, Gavorrano, Gracciano, Livorno, Pistoia, Prato e Viareggio, per una diffusione capillare sul territorio ed una più facile interazione con le realtà multiculturali di zona, mentre l’incontro conclusivo in plenaria ha riunito tutti i corsisti a Firenze il 21 febbraio 2009. Oltre alla formazione in presenza gli iscritti hanno avuto a disposizione una piat60 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute taforma di formazione a distanza (FAD) pensata sia come supporto alle attività di formazione in aula, sia per dare la possibilità di condividere le impressioni sul corso svolto. Inoltre, questo spazio ha offerto un momento di confronto e di scambio costanti sia tra pari che con i docenti e con i tutor sui temi trattati nel corso e sugli approcci messi in atto con le comunità di immigrati. è quindi evidente che anche questo progetto si inquadra tra le politiche associative rivolte alla diffusione tra tutti i cittadini di una cultura della donazione sicura e controllata, e quindi nella più ampia cornice della tutela alla salute. Il Presidente Avis Toscana Luciano Franchi e il Prof. Fabio Dei nell’incontro conclusivo del corso di formazione 2.4 Ricerca & salute: il progetto FiorGen MetAVIS - Studio epidemiologico di campioni di sangue umano donati da volontari sani - è il nome del progetto nato nel 2008 dalla collaborazione fra Avis Toscana, CRS Toscana, il SIMT di Pistoia coordinato dalla Dott.ssa Adriana Tognaccini, e la fondaOnlus di Sesto Fiorentino. zione farmacogenomica FiorGen Scopo della collaborazione FiorGen-AVIS è mettere a punto uno o più studi epidemiologici che permettano di comprendere meglio i complessi meccanismi biologici del nostro organismo, portando la tutela della salute in primo piano. La nostra missione, le nostre azioni. 61 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute MetAvis deriva dalla fusione delle parole Metabolomica e Avis. Infatti FiorGen opera con successo nel campo della metabolomica, scienza relativamente nuova che studia l’insieme dei metaboliti (metaboloma), ossia le piccole molecole chimiche formatesi nel nostro organismo e presenti nei fluidi biologici, come appunto il sangue, al fine di determinare correlazioni fra le variazioni di uno o più di essi e l’insorgenza di patologie. Tramite l’analisi NMR è possibile “scattare un’istantanea” del metaboloma di un particolare fluido biologico in un particolare momento. Dall’analisi di questa “impronta digitale” è possibile cercare di studiare l’insieme di tutti i metaboliti e le loro variazioni relative, creando così uno strumento dalla potenza elevatissima e con capacità diagnostiche molto più accurate degli attuali approcci analitici, basati sulla valutazione di un numero limitato di metaboliti correlati ad una specifica malattia. Il primo studio nato dalla collaborazione FiorGen/Avis si propone di individuare un indice metabolico di predizione del rischio cardiovascolare. I volontari Avis che hanno partecipato volontariamente a questo studio, reclutati dal Centro Trasfusionale di Pistoia, sono 864 donatori (678 maschi e 186 femmine) e grazie alla disponibilità del CRS che ha autorizzato la procedura, sono stati recapitati presso i laboratori della Fondazione i campioni di sangue e plasma da sottoporre ad analisi metabolomica. Sono state effettuate numerose e sofisticate analisi statistiche al fine di provare se l’impronta digitale metabolica dei campioni di plasma contiene informazioni predittive sullo stato di salute delle persone. I ricercatori hanno rilevato che la metabolomica è in grado di estrarre anche più sottili informazioni metaboliche, e che i cambiamenti nella composizione del sangue sono fenomeni globali che interessano numerose alterazioni metaboliche, di cui la metabolomica è in grado di delineare anche gli effetti secondari. Inoltre, raffrontando i valori ricavati da questo studio con analoghi indici tradizionalmente utilizzati per individuare la percentuale di rischio cardiovascolare, i ricercatori hanno rilevato una certa corrispondenza che dovrà essere ulteriormente indagata. L’obiettivo è quello di individuare un insieme di marcatori innovativi, correlati al rischio cardiovascolare, che permettano di sviluppare modelli di calcolo del rischio più accurati di quelli elaborati fino ad oggi. 62 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 2 La tutela del diritto alla salute Il progetto è tuttora in corso ma speriamo, nel prossimo Bilancio Sociale, di potervi raccontare ulteriori stati di avanzamento. La tutela della salute passa anche attraverso queste iniziative di ricerca, per le quali l’associazione si rende sempre disponibile alla collaborazione, se i soggetti sono accreditati e no profit come appunto la Fondazione FiorGen, collegata - lo ricordiamo - al centro di risonanze magnetiche del Polo scientifico dell’Università di Firenze e al Polo Biomedico di Careggi. Patrizia Bernini e Leonardo Tenori nei laboratori del CERM (Centro Risonanze Magnetiche) dell’Università degli Studi di Firenze La nostra missione, le nostre azioni. 63 2 SCOPO 3 Informazione ed educazione sanitaria SCOPO 3: INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA L’incremento delle donazioni è un passaggio obbligatorio per garantire l’autosufficienza trasfusionale del Sistema Sanitario Toscano, e le donazioni possono crescere se cresce il numero dei donatori, che in Toscana attualmente sono circa 150 mila, di cui 71.135 soci Avis. Per questo Avis Toscana svolge costantemente attività di informazione e di educazione sanitaria, promuovendo la donazione di sangue e plasma quale gesto di solidarietà e di cittadinanza consapevole, ma anche quale occasione di medicina preventiva. Attraverso iniziative ed eventi mirati ad informare i potenziali donatori sulla pratica del dono del sangue, si cerca di avvicinare la cittadinanza alla donazione, mentre per sviluppare tra i cittadini una solida cultura della salute e stili di vita corretti, essenziali per la sicurezza delle donazioni, Avis Toscana attiva progettualità finalizzate ad una più intensa e capillare attività di educazione sanitaria. STORICO 2001 - 2009 anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008 anno 2009 Soci donatori 54.155 54.279 57.299 60.689 63.960 65.886 66.608 68.347 71.135 Donatori attivi 45.488 46.805 48.784 51.906 53.951 57.032 58.684 58.083 59.433 4.971 5.883 6.428 6.162 6.600 5.996 5.650 6.325 7.588 % Uomini/ nuovi soci 58,90% 57,54% 57,51% 57,40% 58,05% 58,76% 58,51% 59,16% 59,83% % Donne/ nuovi soci 41,10% 42,46% 42,49% 42,60% 41,95% 41,24% 41,49% 40,84% 40,17% INDICE donazione 1,76 1,83 1,83 1,83 1,85 1,81 1,79 1,86 1,90 Incremento donazioni 1.156 5.365 2.352 5.588 5.193 2.998 2.082 2.855 5.225 Incremento donazioni % 1,46% 6,79% 2,71% 6,26% 5,48% 3,00% 2,02% 2,72% 4,84% Nuovi soci 64 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 3 Informazione ed educazione sanitaria 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto “Il dono nello zaino” Come abbiamo detto Avis Toscana attiva progetti di educazione alla salute per consolidare la cultura del benessere, che non significa soltanto essere sani, ma vivere con armonia ed equilibrio tutti gli aspetti della vita, da quello fisiologico individuale a quello relazionale e collettivo. La scuola è naturalmente un ambito strategico per svolgere questa funzione, e perciò l’associazione da sempre coltiva rapporti molto stretti con il mondo scolastico a tutti i livelli. Negli ultimi anni, accanto alla tradizionale attività svolta dai volontari dirigenti associativi con interventi tesi a raccontare le esperienze degli adulti, Avis Toscana ha promosso un’iniziativa di educazione tra pari espressamente dedicata agli alunni. Attraverso i progetti di Servizio Civile, giovani parlano della donazione ad altri giovani, promuovendo comportamenti solidali, corretti dal punto di vista etico e sanitario, finalizzati a rispondere all’obiettivo dell’autosufficienza ma anche della medicina preventiva individuale. Dopo gli ottimi risultati raggiunti con le prime due edizioni il progetto di Servizio Civile “Il dono nello zaino”, giunto nel 2009 alla sua III edizione, ha coinvolto in Toscana 16 giovani attivi su 8 sedi associative promuovendo la donazione del sangue, la cultura della solidarietà e corretti stili di vita tra gli studenti delle scuole toscane. L’attività dell’anno 2009 ha permesso di contattare oltre 11.000 studenti attraverso quasi 700 ore di intervento nelle scuole elementari, medie e per la maggioranza superiori. Un impegno importante, un investimento sostanzioso di educazione sanitaria e civica, dal quale ci aspettiamo anche sul lungo termine una risposta positiva. Volontari Progetto di Servizio Civile "Il dono nello zaino - III edizione" Da sinistra in alto: Giulio Ortona, Domenico Mitrione, Giovanni Ceccarelli, Francesco Venturini, Massimiliano Bruno, Maria Teresa Cariglia, Giulia Civeli, Elisa Morabito, Giulia Tagliaferri, Elisa Montagni, Michela Schettino, Laura Palmerini, Gaia Passarelli, Fabio Acri, Cecilia Loppi La nostra missione, le nostre azioni. 65 2 SCOPO 3 Informazione ed educazione sanitaria APPROFONDIMENTO LA FAD (FORMAZIONE A DISTANZA): COS’è E A COSA SERVE L’organizzazione del Servizio Civile Nazionale prevede che i volontari partecipino ad un periodo di formazione obbligatorio organizzato dall’Ente titolare del progetto. Questa formazione deve fornire loro un’adeguata preparazione allo svolgimento delle attività programmate e deve accrescere la consapevolezza sul significato della scelta che hanno intrapreso e quindi la partecipazione attiva alla vita sociale. La FAD si è rivelata lo strumento appropriato per veicolare parte delle ore di formazione previste dal progetto e per fornire gli strumenti e gli spazi necessari per condividere e contaminare le esperienze durante l’intero anno di servizio. Dal 2007 Avis Toscana ha avviato una sperimentazione di formazione a distanza quale attività formativa complementare e integrativa rispetto alla consolidata formazione in aula. L’area FAD di Avis Toscana è ospitata nella piattaforma del Cesvot e ad oggi conta già diverse esperienze di corsi a distanza. Il Servizio Civile è stato individuato come campo di sperimentazione privilegiato per questa nuova esperienza di didattica e, come ogni anno, anche il progetto “Il dono nello zaino - III edizione” ha previsto l’utilizzo della FAD come supporto al percorso formativo in presenza dei volontari di Servizio Civile. Lo spazio FAD dedicato al progetto di Servizio Civile ha risposto a tre esigenze: 1. supportare la formazione in aula, 2. offrire spunti di riflessioni su alcune tematiche trattate in presenza dai formatori, 3. offrire ai volontari la possibilità di comunicare e di essere sempre in contatto. Lo spazio FAD dedicato al progetto ha, infatti, permesso di mettere a disposizione dei volontari i materiali e le dispense che i docenti hanno utilizzato nel corso degli incontri in aula. Gli stessi docenti hanno anche veicolato attraverso questi strumenti, del materiale appositamente pensato per la FAD e/o prodotto dalle interazioni avvenute in aula, sottoponendo specifici questionari sulle tematiche affrontate o spunti di riflessione e di approfondimento sul corso. I giovani del Servizio Civile hanno però apprezzato la FAD soprattutto per le possibilità di comunicazione offerte: sia il forum, infatti, sia la chat, hanno permesso ai volontari di condividere le prime esperienze vissute nelle proprie sedi di attuazione progetto e così di creare un buon gruppo affiatato e sempre in contatto. Nel corso dell’anno di Servizio, poi, questo spazio ha raccolto aggiornamenti sull’andamento delle attività nelle diverse sedi della Toscana e importanti occasioni di contaminazione e di scambio di esperienze. 66 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 3 Informazione ed educazione sanitaria 3.2 Scienza, salute e solidarietà: i progetti dei ricercatori Telethon adottati da Avis Il rapporto di partnership tra Telethon e Avis è iniziato nel 2001 e grazie all’impegno dei volontari avisini e allo straordinario coinvolgimento della rete di raccolta e delle sezioni locali di tutto il territorio nazionale, Avis in questi anni ha devoluto alla ricerca scientifica più di 3 milioni di euro, con i quali ha potuto sostenere anche otto progetti di ricerca specifici su patologie del sangue, di cui quattro tuttora attivi. Il ruolo della Toscana in questa maratona è dignitoso anche se non eccezionale, ma è progressivamente cresciuto nel tempo ed è in ogni caso un tassello importante della collaborazione Avis/Telethon, sul quale la Fondazione può contare per sviluppare quei programmi di ricerca finalizzati alla risoluzione delle malattie di origine genetica. Le associate toscane nel corso del 2009 hanno contribuito con finanziamenti pari a 20.171,00 euro (dati aggiornati ad aprile 2010), che uniti ai fondi delle altre regioni hanno permesso di proseguire le ricerche avviate nel 2007, quando Avis ha adottato gli ultimi quattro ricercatori che in questi due anni hanno portato avanti progetti di ricerca sulle malattie genetiche rare del sangue. Ma vediamo da vicino alcuni dei lavori di questi ricercatori: Aurelio Maggio, primario e responsabile delle attività di ricerca della divisione di Ematologia e Talassemia dell’Ospedale Riuniti Villa Sofia - Cervello di Palermo. Il suo gruppo di ricerca lavora da anni alla terapia genica della beta talassemia, che mira a correggere il difetto genetico presente nelle cellule midollari di questi pazienti attraverso l’utilizzo di un vettore virale contenente l’informazione corretta. L’efficacia di questa terapia è già stata ampiamente dimostrata nel modello animale della malattia: vari gruppi di ricerca nel mondo stanno quindi lavorando per trasferire questi risultati sull’uomo. La nostra missione, le nostre azioni. 67 2 SCOPO 3 Informazione ed educazione sanitaria In particolare, il gruppo di ricerca sta lavorando alla messa a punto di un vettore virale più efficiente e sicuro rispetto a quelli attualmente disponibili, da utilizzare nelle prime sperimentazioni cliniche sull’uomo. Se questa ricerca porterà ai risultati attesi, costituirà un passo avanti nell’applicazione di protocolli di terapia genica per la cura non solo della talassemia, ma anche di altre malattie genetiche. Parallelamente, Maggio e la sua equipe hanno sviluppato anche un metodo di diagnosi precoce della talassemia (prima della decima settimana di gravidanza), attraverso l’isolamento dei precursori dei globuli rossi dal liquido celomatico. ROBERTO GAMBARI, professore ordinario di Biochimica all’Università di Ferrara. Roberto Gambari è professore ordinario di Biochimica all’Università di Ferrara. Il suo gruppo di ricerca lavora da tempo sulle talassemie, per cercare di identificare delle molecole in grado di stimolare nei pazienti talassemici la produzione di emoglobina fetale. Questa variante dell’emoglobina, che viene prodotta soltanto durante la vita fetale dell’individuo, è leggermente diversa da quella presente nell’adulto, ma può in parte farne le veci: in questo modo si potrebbero rendere i pazienti meno dipendenti dalle trasfusioni di sangue. Il suo gruppo ha sviluppato nuove metodologie non invasive di diagnosi prenatale e identificato nuove molecole capaci di indurre la produzione di emoglobina fetale. Ha inoltre eseguito esperimenti di terapia genica su cellule di pazienti talassemici, dimostrando di poter correggere gli effetti della mutazione ß° 39, molto frequente nel nostro territorio. Infine ha sviluppato nuovi sistemi cellulari per l’identificazione di nuove molecole di interesse terapeutico e prodotto topi transgenici contenenti le più frequenti mutazioni causative di ß-talassemia in Italia. 68 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 4 La diffusione dell'associazione SCOPO 4: LA DIFFUSIONE DELL’ASSOCIAZIONE Per diffondere verso i cittadini i valori di cui Avis Toscana si fa portavoce, una capillare presenza dell’associazione sul territorio è fondamentale. Per questo, centrale tra gli scopi associativi, Avis Toscana promuove costantemente la nascita, la crescita e lo sviluppo delle sedi Avis locali “coordinando l’attività delle Avis sottordinate, nei confronti delle quali svolge attività di supporto e servizio”, come precisa l’articolo 3 dello statuto. Questo significa fornire alle associate supporti, strumenti e conoscenze per migliorare e facilitare la loro attività, al fine di creare una solida rete di relazioni tra l’associazione e le altre realtà presenti sul territorio, e garantire quella capillarità che fa di Avis la più radicata associazione di volontariato sul territorio nazionale. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito Internet, Newsletter e Intranet La comunicazione e l’uso di strumenti tecnologicamente avanzati per promuoverla e gestirla è un passaggio strategico per la diffusione dell’associazione a livello regionale. Per questo Avis Toscana ha investito molto sul sito web, sulla newsletter a diffusione elettronica e sulla rete Intranet per la condivisione della rubrica e dell’agenda associative. Sito Internet Il sito internet di Avis Toscana si conferma come uno strumento indispensabile per la diffusione dell’associazione come dimostra il monitoraggio sugli accessi e sulle pagine visitate relative all’anno 2009. Un trend positivo e in costante crescita: si passa da una media mensile di visitatori unici di 2.588 del 2008 a una media mensile di 3.280 del 2009 con un incremento di circa il 27%, mentre le pagine viste sono 325.841, pari a una crescita del 103% e anche il numero totale di visite registra un incremento del 40%. La nostra missione, le nostre azioni. 69 2 SCOPO 4 La diffusione dell'associazione Raffronto visitatori, visite e pagine. Anni 2006/2009 2006 visitatori diversi 2007 2008 numero di visite 2009 pagine ➤ Ma è possibile tracciare un identikit dei visitatori del nostro sito? Dal monitoraggio effettuato, osservando il tipo di notizie consultate si può affermare che l’utenza è mista, cioè è composta sia da avisini e da “addetti ai lavori”, sia da navigatori che cercano informazioni su come, dove e quando donare. Inoltre è interessante notare che un visitatore su due ritorna sul nostro sito, segno di una fidelizzazione da parte degli utenti che diventa sempre più costante. Ogni navigante legge in media più di 4 pagine del sito al mese e le sezioni più consultate sono le notizie associative, il servizio civile, la rassegna stampa, i materiali promozionali, le statistiche regionali sulla donazione e i recapiti per la donazione. CURIOSITà Tra le notizie più lette del 2009 in pole position con 924 accessi “le 5 regole di Topo Gigio per l’influenza A”, contenente le raccomandazioni del Ministero della Salute per combattere l’influenza A e, a seguire con 768 accessi, la notizia sul progetto di Servizio Civile di Avis Toscana. 70 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 4 La diffusione dell'associazione Intranet Condividere le informazioni e conoscere le attività delle associate è un’ottima regola di qualunque organizzazione che intenda crescere e lavorare al meglio. Con questo obiettivo è nata la Intranet di Avis Toscana, che come abbiamo detto mette in rete gli indirizzi e gli eventi di interesse associativo per allineare informazioni e attività e dare a tutte le sedi le stesse opportunità di sviluppo. A marzo 2010 sulla rete Intranet di Avis Toscana risultavano attivi 88 utenti, di cui 86 utenti associativi e 2 utenti ospiti; degli 86 utenti associativi, 13 appartengono alla struttura regionale, 71 sono Consiglieri regionali e/o dirigenti/collaboratori delle sedi Avis e 2 sono dirigenti associativi di Avis Nazionale. Utenti Intranet 13 2 2 71 Utenti struttura Avis Toscana Dirigenti associativi Avis Nazionale Utenti ospiti Dirigenti associativi sedi Avis toscane Dunque, a 22 mesi dalla sua attivazione, avvenuta nel giugno 2008, è progressivamente cresciuto il numero degli utenti della Intranet, che sono passati dai 77 rilevati a giugno 2009 ad 88, registrando un incremento del 14%. Tuttavia, dall’analisi dei dati di accesso relativi al primo trimestre 2010, è possibile individuare un’utenza abituale della Intranet, cioè dirigenti o collaborati associativi che la consultano con La nostra missione, le nostre azioni. 71 2 NEWSLETTER SCOPO 4 La diffusione dell'associazione 72 periodicità, pari al 66% del totale se si considera solo il segmento di coloro che hanno effettuato consultazioni nel corso del 2010. Emerge da questi dati che chi conosce le potenzialità dello strumento lo usa con maggiore frequenza per consultare, condividere e aggiornare indirizzi, agenda e documenti di interesse associativo. Come spesso accade, sono i pregiudizi a limitare il cambiamento: la vera difficoltà consiste nell’avvicinare i neofiti ad un mezzo che, finché sconosciuto non interessa, ma una volta approcciato si rivela utile e semplice all’uso. Newsletter La newsletter è il principale strumento di comunicazione interna a livello regionale, utile per informare tutte le associate delle attività più rilevanti di Avis Toscana favorendo l’armonizzazione delle politiche associative. Ma è anche un veicolo di informazione verso l’esterno, e fornisce l’occasione per mantenere le relazioni con i principali interlocutori associativi, a livello scientifico, istituzionale e politico. Nel corso del 2009 Avis Toscana Informa è uscita regolarmente con 12 numeri, inviati mezzo posta elettronica intorno al 15 del mese - attraverso la Intranet associativa - a un totale di più di 1.500 indirizzi, comprendenti le Avis Toscane e i loro dirigenti, le altre Avis Regionali, gli stakeholder regionali e nazionali. Ci si può iscrivere alla newsletter anche attraverso il sito internet: nel corso del 2009 ben 140 utenti hanno chiesto di riceverla per averla visionata on line, la maggior parte dei quali è giovane, maschio, studente o impiegato. Attraverso la Intranet possiamo monitorare per la newsletter la consultazione delle singole notizie in essa inserite. Dall’analisi dei dati emerge che, se da un lato, i consiglieri regionali sono i più virtuosi nella lettura, dall’altro i valori assoluti delle consultazioni di soggetti associativi rivelano che lo strumento non è utilizzato al massimo delle sue possibilità per informarsi sulle attività e sulle tematiche che vengono affrontate. Ritenendo tuttavia che lo strumento sia valido e che possa essere ulteriormente valorizzato, sono state pianificate per il 2010 due newsletter tematiche destinate al mondo della scuola e a quello della sanità, con l’obiettivo di stabilire un contatto tra l’associazione e questi due ambienti strategici per il nostro sviluppo. Così attraverso la newsletter l’associazione propone a insegnanti, medici e operatori sanitari temi e attività associative di comune interesse reciproco, nella prospettiva di intercettare energie finalizzate a progettualità comuni. La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 4 La diffusione dell'associazione Alcuni numeri delle nostre Newsletter Ottobre 2009 SOMMARIO Il dialogo con la politica Il legame del sangue senza confini. ...dal CRS Il Consiglio in Rosa Appuntamenti associativi Settembre 2009 SOMMARIO Il punto. SOMMARIO La carenza si contrasta anche in treno. Avisini in Abruzzo Appuntamenti associativi Servizio civile Book della solidarietà Consulta giovani Appuntamenti associativi A seguito di concomitanti appuntamenti di carattere nazionale le cui date ci sono state comunicate solo in questi giorni, i Consigli Regionali preannunciati per sabato 26 settembre e sabato 12 dicembre 2009 devono essere spostati. Le prossime riunioni di Consiglio Regionale sono pertanto convocate per sabato 3 ottobre e sabato 5 dicembre. Servizio civile Grande successo per la 4° edizione del bando per il servizio civile in Avis. Hanno fatto domanda di partecipazione al progetto il "Dono nello zaino" 86 giovani a fronte di una disponibilità di 28 posti nelle sedi Avis di tutto il territorio regionale. Le selezioni inizieranno il 20 agosto e termineranno l'11 settembre.Per conoscere le date e le sedi delle selezioni, consultare il sito web di Avis Toscana (www.avis.it/toscana) alla sottosezione dedicata al Servizio Civile. Book della solidarietà Presto arriverà la riapertura delle scuole e la ripresa di tutte quelle attività formative come l'educazione alla salute e alla cittadinanza attiva, che alcuni istituti inseriscono nel piano dell'offerta formativa. A questo proposito resta un valido strumento di supporto la pubblicazione edita da Avis Nazionale il "Book della Solidarietà". L'opera è strutturata i tesorieri. Crescono le donazioni, ma i dei consumi Al servizio donatori di più. Il punto. Agosto 2009 Corso di aggiornamento per Il dialogo con la politica L'Assessore Rossi, intervenuto al Consiglio Regionale, risponde e rilancia nuove proposte per un sistema sempre più a misura di donatore. Novembre 2009 Appello alle sedi Avis SOMMARIO alle sediun Avis “La Regione Toscana primeggia per la qualità delle Appello donazioni e per sistema trasfusionale presente in modo capillare suIncontriamoci tutto il territorio”. La nuova della campagna Avis Così ha esordito Enrico Rossi, assessore per le politiche Salute della Regione Toscana, intervenuto il 3AgenDona ottobre scorso alla seduta del Consiglio di Avis Toscana. Influenza A: Cambia Il CRS segnala una gravissima carenza regionale di emazie di gruppo 0 +/ 0- cui si aggiunge una grave carenza anche di emazie del gruppo A +/-. Si invitano tutte le sedi Avis a porre molta attenzione nella chiamata del donatore, privilegiando gli appartenenti ai gruppi ematici carenti per 2009 sopperire al fabbisogno. Si invitano i Dicembre dirigenti dell'Associazione a consultare costantemente la bacheca del CRS o il sito web di Avis Toscana. Auguri SOMMARIO l'ordine di priorità nelle L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di vaccinazioni Il Consiglio in Rosa Incontriamoci “Il legame del sangue problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli Auguri Le donazioni di sangue dell’Avis, a livello regionale, durante il Appuntamenti associativi senza confini”. orari dei Centri Trasfusionali, al concetto di autosufficienza regionale e nazionale, oltre che Una storia di Natale mese di agosto hanno registrato un ulteriore incremento del Telethon 2009 sull’innalzamento dell’età per donare. Forum Internazionale L'Esecutivo Regionale di Avis Toscana ha pianificato Natale Avis una serie di incontri 3,61%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. con i dirigenti delle Avis zonali e provinciali della Toscana. All'inizio del Giovani Fiods 2009 Bilancio sociale 2008 Ma crescono, di circa il 5%, anche i consumi. E, crescono in Su questi ultimi temi, - Enrico Rossi è anche il coordinatore in seno alla conferenza Stato-Regioni quadrienniodidi mandato, ciò contribuirà Il a raccogliere le istanze di tutti, Corsi di formazione. Appuntamenti associativi nuovo gruppo dei giovani misura più elevata dell’incremento delle donazioni. tutti gli assessori regionali alla sanità- , ha affermato che è possibile iniziare un dialogo a livello per avere una progettazione delle azioni il più condivisa possibile. Appuntamenti associativi del Servizio Civile in Avis nazionale che affronti il tema dell’autosufficienza e dell’innalzamento fino a 70 anni In breve 21.11.2009, Pisa - 2° Come sempre, in situazioni complesse come queste, ove ci sono Appuntamenti associativi dell’età per poter donare. Per entrambe le ipotesi, ha chiesto che l’assessorato venga investito appuntamento del corso di Adempimenti pluralità di elementi e fattori, il motivo non è unico. Donazioni ufficialmente della questione, attraverso una richiesta formale avanzata dalle associazioni dei formazione "Il legame del sangue Emergono, tuttavia, dati molto interessanti sui quali vale la pena di spendere qualche abbozzo di Moto Donatorio donatori della Toscana e dal Centro Regionale Sangue. senza confini" ragionamento: La nuova campagna Avis MancanoAppuntamenti le scorte negli ospedali e gli appelli sono ormai permanenti (in alto da sx) Isa Mancini, Volga associativi • il 10, 53% di pazienti che accedono alle strutture ospedaliere toscane provengono da altre L’altro tema affrontato ha riguardato l’accoglienza delaldonatore presso le strutture Riccucci, Alessandra Campagnano, Dal 24 27.11, Arezzo - 4° dal 3 giugno. Il nuovo gruppo dei giovani del Regioni italiane o, addirittura, dall’estero; trasfusionali. Da tempo Avis è propositiva su una serie questioni: dai parcheggi riservati Silvana Gabiccini, Carla Catani. Forum di di Risk Management in Servizio Civiledella in Avis 3.10.2009, Firenze - Consiglio "Moto Donatorio. Dona e passa parola". E' lo slogan campagna di • sono stati modificati i protocolli per gli interventi chemioterapici, prevedendo un maggior all’ampliamento dell’orario dei prelievi, ecc. Su Sanità questo punto il Rossi si è impegnato a ovviare alle (in basso da sx) Isadora Bartoli, Regionale Avis Toscana Avis Toscana che in questi giorni porterà il suo messaggio ai lettori dei supporto trasfusionale; situazioni più critiche e ha, a sua volta proposto, come già compiuto per i servizi del pronto Ilaria Ginanneschi, Claudia Firenze 5.12.2009, Firenze - Consiglio maggiori quotidiani regionali e agli ascoltatoti di molte radio. Le ciliegie • sono stati realizzati, o sono in via di realizzazione, nuovi reparti di alta chirurgia in0 5.12.2009, Firenze dei - Consiglio soccorso, di fare un’ indagine conoscitiva sul grado di soddisfazione servizi da parte dei donatori e Eleonora Bartolini. Regionale Avis Toscana passano il testimone alle palline che propagano il movimento all'infinito in numerosi Il CRS segnala una grave carenza regionale di emazie di ospedali toscani, Regionale Avis Toscana con attraverso delle interviste a campione. un passaparola tra un donatore e l'altro. gruppo 0 positivo e negativo e A positivo e negativo. Si presentazione del Bilancio Sociale La carenza si contrasta anche in treno. Tanti auguri di Buone Feste a tutti gli Avisini! Una storia di Natale Me li ricordo sì eccome! I Natali e gli inverni a Volterra e in Alta Val di Cecina. Nevicava, anche, e ci sentivamo un po' eroi, anche se avevamo la consapevolezza di fare solo del bene con un piccolo gesto, ma ci sentivamo orgogliosi. Non ricordo un Natale in particolare, sono stati tanti Natali. Ricordo molto bene gli odori e i profumi di quella cucina. Era era nel seminterrato del vecchio ospedale di Volterra e si avvicendavano ai fornelli le suore. Allora ce n'erano tante, tutti i servizi erano affidati a loro, dalle cucine alle corsie. Ciò conferma che la sanità toscana è di livello tale da provocare mobilità sanitaria intorno a quei Era il 1952, avevo 21 anni, tanta fame e intorno un'economia che ancora stentava a decollare dopo invitano le sedi Avis a porre particolare attenzione nella 2008 di coinvolgere e sensibilizzare i 50.000 Appuntamenti associativi Per incrementare le donazioni intravede la possibilità In breve Il motivo grafico è stato inserito in poster, locandine, volantini e centri una crescente mobilità la guerra. Gli anni del boom economico erano ancora lì da venire. chiamata del donatore e a privilegiare la raccolta di di eccellenza per la cura di alcune patologie importanti. Quindi, operatori sanitari della Regione Toscana. portachiavi a collare. E, in vista delle prossime festività natalizie, un 5.12.2009, Firenze - Al termine sanitaria intorno a centri che adottano tecniche di cura avanzata che, già per la natura stessa del L'Avis era stata fondata da appena un anno. I fondatori erano tutti infermieri dell'ospedale civile o di sangue intero. 24.10.2009, Firenze: 1° incontro biglietto augurale con l'adattamento giocoso del cappello di Babbo Natale Il 19 settembre 2009 a partire del Consiglio Regionale incontro loro ambito di operatività, richiedono ingenti quantitativi di sangue e plasma. Un esempio per tutti è quello psichiatrico. Quando c'era bisogno di sangue la chiamata era "uscio a uscio" o venivano "a E' il bollettino che appare sul sito di Avis Toscana, senza L’intervento è poi proseguito con la proposta di individuare, per l’anno 2010, 5 strutture del corso di Formazione "ll legame e i fiocchi di neve. dalle ore 9.00 presso la sala sulle nuove norme di quello dei trapianti, anche se non l’unico. bottega". A volte, quando c'era carenza di sangue, Aldo Montauti, l'infermiere dello stabilimento interruzione dal 3 di giugno. Non basta, anche se i donatori trasfusionali pilota che possano mettere in atto modalità di accoglienza del donatore, diverse del sangue senza confini" polivalente, ex macelli in piazza accreditamento delle strutture di della Larderello in accordo con il professor Casini e con uno dei fondatori dell'Avis Flavio dell'Avis hanno fatto e stanno facendo la loro parte. Il materiale magazzino di Avis Toscana. E' sufficiente rivolgersi aglispa, uffici rispetto a quelle attuali. Una volta fatta la sperimentazione e monitorato l’andamento positivo, si è già disponibile presso ilAppuntamenti associativi 7.11.2009, Firenze: Corso per Moulins a Montepulciano, l'Avis raccolta associativa. Anche alla tendenza, diviene ancor più importante oggi migliorare e rivedere i Borghesi, ci contattavano e ci mettevano a disposizione una macchina, che dalla fabbrica ci portava Infatti, è del 6% l'aumento delle donazioni di sangue e luce di questa Tesorieri di Avis Toscana chiedendo di Luca Ortimini (tel: 055 23.98.624). potrà pensare a un’estensione delle nuove modalità a tutto il sistema trasfusionale. Avis comunale di Montepulciano, meccanismi di compensazione regioni. Ciò porta necessariamente a rivedere il concetto di direttamente a donare. E lì, dopo la donazione, l'infinita dolcezza della carezza della madre emocomponenti dei donatori avisini nel primo semestre dell’anno. Tuttavia, latra partenza 5.12.2009, Firenze: Consiglio 30.1.2009: Firenze, Consiglio Avis nell'ambito delle celebrazioni per la regionale di sangue e plasma. superiora e del personale del "gabinetto d'analisi". La ricordo ancora, quella madre superiora. Ci AgenDona verso i luoghi di vacanza e il forte aumento dei autosufficienza bisogni negli ospedali, impongono uno Da ultimo, l’Assessore si è voluto soffermare sull’Agendona, il nuovo sistema di prenotazione Regionale Avis Toscana; Telethon 2009 ricorrenza del suo 50° anniversario mandava in cucina, nel seminterrato dove le suore ci accudivano, preparandoci una bistecca. Sì, sforzo importante di solidarietà anche da quelle persone che non si sono ancora elettronico delle donazioni. Ha ribadito che si tratta di un’opportunità che non andrà imposta e che, 17-18.4.2010: Prato, Assemblea di fondazione, organizza in Terminata la fase di sperimentazione, ora l'AgenDona entra nel pieno Mentre in passato si è ragionato su quanto fosse errato considerare raggiunto l’obiettivo con allora si usava così. In un tavolino in cucina, ci davano la bistecca. Ed era buona, tanto buona.... A interessate a questa forma di solidarietà. attraverso il suo impiego, non c’è nessuna intenzione di “scavalcare” le Associazioni dei donatori. Avis Toscana; collaborazione con le associazioni della sua operatività. Ad adottarla per prima è la USl 6 livornese. Già in l’autosufficienza di ogni singola azienda sanitaria, ora occorrerà ragionare su come il sistema volte ce ne davano due. Corso di aggiornamento per i A proposito anche l'assessore regionale per le politiche della salute, Enrico Rossi, ha lanciato Ribadisce che il sistema sanitario, in generale, ha necessità di programmazione e che non c’è alcuna 21-22-23.5.2010: Montesilvano, della donazione il convegno dal funzione presso la struttura trasfusionale della città di Livorno, tesorieri. sanitario diventato interdipendente con quello nazionale e diper come superato anche un appello nei giorni scorsi sottolineando come l'estate sia un regionale periodo disia sofferenza per ragione nonsia fare programmazione proprio nell’attività trasfusionale. Nel frattempo, la Usl 6 Assemblea Avis Nazionale. titolo: "AVIS, AIDO, ADMO, Era una festa in tutti i sensi essere chiamati a donare il sangue. Ancora oggi ci penso. Sono prossimamente verrà utilizzata anche dalle altre strutture trasfusionali: riferimento. Tutte le Regioni d’Italia dovranno raggiungere uguale indicedell’AgenDona, di l'approvvigionamento di sangue, perché aumentano quest’ultimo i politraumi dovuti agli incidenti Livornese haun iniziato l’utilizzo seguirà la Usl 2. Sabato e7che novembre dalle ore 9.00 ADISCO. Percorsi diversi, cambiate molte cose e in meglio, i centri trasfusionali sono moderni e sicuri, ma penso alla mia Piombino, Cecina e Portoferraio. L'inizio è previsto per il mese di donazioni per 1000 che abitanti in modo Non dovrà più essere possibile, come avviene ora quest'anno, la situazione è aggravata in seguito al dramma di Viareggio, ha richiesto e eguale. alle ore 13.00 presso la sede di stesso traguardo: la gioventù e a quelle donazioni con molta nostalgia. dicembre. Nel frattempo, si sta concretizzando anche l'adozione da parte in alcune Regioni, interrompere la raccoltaadiun sangue, e limitarla Su solowww.avis.it/toscana a quella del plasma,il racconto fotografico dell'incontro. continua a richiedere numerosi interventi molto complessi. Tutto questo va ad Donazioni Avisaggiungersi Toscana (via Borgognissanti Siamo ormai prossimi alla nuova donazione". Ma da vecchi si sa, si diventa nostalgici. della USL 2 di Lucca che comprende: Lucca, Barga e Castelnuovo unicamente perché i bisogni interni soddisfatti. (E molte volte il raggiungimento dell’ costante aumento della richiesta di sangue: aumentano i trapianti; il 33% delle sono persone 16, Firenze), si terrà il Seminario campagna Telethon 2009, che avrà Garfagnana. autosufficienza viene ottenuto perché non ci sono consumi, non c’è per i centri di confini. Il capacità legameattrattiva del sangue senza che fanno chemioterapia hanno necessità di supporto trasfusionale perrivolto sopportare meglio Avis Toscana ha registrato nel (da una telefonata con Mario Dominici, Presidente Avis Volterra, sul ricordo di un Natale) ai Tesorieri delle Avis il suo momento di massima Il 20 settembre l'Avis comunale di cura sucon quella area geografica, noni ci sono centri di eccellenza). Nel mentre, altre la chemio; e molte patologie degli anziani migliorano le determinata trasfusioni; inoltre, crescono mese di novembre un Comunali e Zonali: “Adempimenti visibilitàdelnella maratona televisiva Pietrasanta, in collaborazione con L'Agendona è il nuovo sistema di prenotazione che, senza dover installare alcun programma e Previste due date perstrutturale. il corso di formazione “Il legame sangue Regioni come la Toscana, vivono ormai da parecchi mesi una carenza continua, ormai pazienti che vengono in Toscana da altre regioni. Natale Avis incremento di donazioni del statutari e notività legislative e dei giorni 11, 12 e 13 dicembre. la Croce Verde locale e con procedure semplicissime, consente di avere in tempo reale la situazione delle postazioni senza confini”, rivolto ai dirigenti associativi Avis. A fronte di queste crescenti necessità, l'aumento dei donatori non basta a coprire il fabbisogno di 6,28%. L'incremento annuo fiscali nella contabilità delle Anche quest’anno è stata rinnovata l'Associazione Amici del Cuore di prenotabili e già prenotate per i prelievi di sangue intero, plasma e multicomponent. Ogni donatore L’augurio è che,ci insono un’ottica continua di progresso e di miglioramento per il sistema sanitario, sangue. Il sistema funziona, chiariscono dall'assessorato: nel 2008 state 225.318 invece, al 30.11.2009 è del Avis” la si collaborazione tra Avis e Lucca e il supporto dei Medici ha la possibilità di telefonare alla propria associazione e fare la prenotazione“Chi che dona gli consentirà Il 24 ottobre a Firenze– ecome il 21ad novembre a Pisa ama” è ildiprogetto che l’Avis di Montopoli realizza per questo vengano toscano intraprese tutte quelle volte facilitare l’accoglienza del donatore donazioni, il 3,3% in più rispetto al 2007. Un donatore dona inRelazione mediaazioni quasi due a Filippo 4,9%. introduttiva Dami Telethon per la raccolta fondi Cardiologi, organizza per "La avere tempi certi di accesso alla donazione, senza attese inutili e dispendiose. Nei mesi scorsi ha svolgeranno, infatti, 2 seminari con lezioni frontali, Natale. esempio il prolungamento dell’orario di apertura dei Centri Trasfusionali e così incoraggiare le volte l'anno. I nuovi donatori sono aumentati del 6,3%, ma ancora non ce ne - basta: Presidente Sindaci Revisori Avis finalizzata alla ricerca sulle Giornata di prevenzione delle avuto una lunga fase di sperimentazione. L'avevano testata i Centri trasfusionali di collaborazione Pontedera, Sandegli insegnanti, l’obiettivo è quello di motivare i Con la dapercorso una sezione al gesto della donazione ma anche che vengaintervallati iniziato un di operativa di 4 settimane che utilizzerà vogliono altri. Sarebbe necessario, secondo unapersone stima approssimativa, un 5%didisangue, Toscana , donatori Professore Università di malattie genetiche del sangue e Cardiopatie". A tutti coloro che si Giovanni Val d'Arno e a Firenze l'Ospedale di Careggi. bambini delle scuole elementari a compiere un gesto di solidarietà e amore una piattaforma open source per la somministrazione della rielaborazione di autosufficienza tra tutti gli assessori regionali alla sanità. Moto Donatorio in più, e servirebbero donazioni costanti nell'arco dell'anno. del concetto Siena non solo e per la diffusione delle presenteranno, in piazza Duomo a L’AgenDona, non discrimina in alcun modo i donatori non prenotati, consentedonando invece alundonatore giocattolo ai loro coetanei più bisognosi. Formazione a Distanza. Per cercare di fare ancora di più per sensibilizzare i cittadini, Avis Toscana, lo scorso 29 luglio, Presiede Riccardo Bellucci reciproche attività istituzionali. E’ Pietrasanta a partire dalle ore prenotato la certezza oraria di accesso alla donazione, fornendo così un servizio in più. E al termine Il progetto prevede che i doni siano portati dai bambini e depositati in Luciano Stanno Franchi infatti circolando due treni ha dato il via a una nuova iniziativa di comunicazione. Tesoriere Avis Regionale Toscana di fondamentale importanza che 10.00 e fino alle ore 18.00, della donazione, il volontario ha la possibilità di prenotare per la donazione successiva. contenitori che l’Avis avrà cura di mettere a disposizione di ogni scuola. I Il tema cardine del corso sarà quello delle reti sociali come opportunità di sviluppo Presidente Avis Toscana regionali decorati con la campagna Avis: “La generosità da buoni frutti”. Le carrozze anche quest’anno i volontari Si pregano le sezioni Avis di dare verranno eseguiti regali così raccolti, saranno poi consegnati alla Caritas Parrocchiale, che associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigrati. Il percorreranno, fino a ottobre, le tratte dei passeggeri pendolari. Transiteranno le città di avisini, che quotidianamente confermaper della partecipazione, gratuitamente alcuni esami di E proprio del nuovoasistema a ai bambini più bisognosi. provvederà farli avere progetto nasce dalla collaborazione di Avis Toscana con l’Osservatorio per il monitoraggio dellela certezza dell'appuntamento e dell'orario hanno sancito il successo “Il legamePrato, del sangue Pisa, Firenze, Empoli, Livorno, Pontremoli, Pistoia, Montevarchi, Arezzotelefonando e senza per tutticonfini”. i paesio inviando testimoniamo e promuovono la un medicina preventiva. Livorno. I donatori sono molto contenti. "Prima, per essere puntuali al lavoro venivano tutti alle attività di donazione dell’ASL di Lanciano-Vasto (CH) e l’Associazione Donatori del Marocco (AMDS), delle fermate intermedie. cultura del dono, siano al fianco messaggio agli rivolto uffici aididirigenti Avis 7.00, a volte anche 20 persone alla volta, ora si presentano 5 minuti prima della donazione e 20 di solidarietà” è anche previsto un “concorso” tra tutte le Scuole Elementari che In questo “percorso Previste due date per il corso di formazione e affronta le opportunità offerte dalla presenza della popolazione immigrata per il sistema della Avis ToscanaIlha 3voluto propagandare messaggio in forme nuove per cercare di raggiungere ottobre 2009 siil suo terrà il della ricerca per sostenerla. Nel Toscana. minuti dopo se ne vanno con la prenotazione della donazione successiva". A dirlo è Giovanni consisterà in un elaborato singolo o di gruppo, in forma di pittura o tema o poesia (a scelta dei associativi Avis. Il 24 ottobre a Firenze e il 21 novembre a Pisa donazione del sangue e, nel contempo, per i processi di integrazione sociale. quelle fasce Congresso di popolazionedei sanadonatori e attiva chedella ogni giorno prendono il treno per andare al lavoro. La 2008 la raccolta di Avis in Belfiore - presidente dell'Avis livornese, che già in passato aveva introdotto pereladell’insegnante) donazione ragazzi sul concetto “universale” della solidarietà e del dono verso chi soffre o sta si svolgeranno, infatti, 2 seminari con lezioni frontali, campagna di solidarietà è stataparteciperà declinata, oltre che sui treni, anche con la messa in onda Corsica. All'evento il Toscana è stata di quasi 22.000 del plasma un meccanismo di prenotazione. "Certo era un sistema molto più peggio empirico non così di enoi. intervallati da una sezione operativa di 4 settimane che utilizzerà di uno spot,presidente dalle frequenze di tante radio locali che hanno offerto gratuitamente il loro dell'Avis di Livorno, euro e vi hanno partecipato 25 informatizzato come quello dell'AgenDona, attraversoDona di essoeavevamo un per il lavoro migliore: la casina di Hansel e Gretel realizzata in cioccolato sarà ancheche un era premio una piattaforma open source per la somministrazione della "Moto ma Donatorio. passa giàCiriscontrato contributo per la veicolazione del messaggio, oltre che sui quotidiani e attraverso Giovanni Belfiore, in sezioni. Le sezioni che servizio gradito dai donatori. L'estensione, ora, anche alla donazione di sangue ci consente andare 4 Gigli, Fulvia Puccioni. dallo chef del di ristorante Formazione a Distanza. parola". E' lo slogan della l’affissione rappresentanza di maxi posterdi inAvis molte città. Toscana desiderano partecipare, maggiormente incontro alle esigenze campagna di chi lavoradie Avis ha bisogno di avere Per dei unalavori volta e la consegna dei premi verrà effettuata Sabato 19 Dicembre presso mostra Toscana che intempiLacerti. possono rivolgersi agli uffici di siamo riusciti a dare un servizio, prossimamente con il completamento del nuovo centro Comprensivo G.Galilei di Montopoli alle ore 10,00. l’Istituto Il tema cardine del corso sarà quello delle reti sociali come opportunità di sviluppo questi giorni porterà il suo Il 10 ottobre 2009 dalle ore 9.00 Avisini in Abruzzo Avis Toscana. trasfusionale, speriamo di poterlo migliorare di più". associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigrati. Il messaggio ai lettori dei maggiori la delegazione di Prato del CESVOT I fondi risultanti dalla Tanta la solidarietà dalle Avis della Toscana. progetto Il racconto didalla Daniele Cammelli. nasce collaborazione di Avis Toscana con l’Osservatorio per il monitoraggio delle organizza, presso il Salone delle raccolta dovranno essere devoluti On line sul sito di Avis Toscana sono scaricabili le slide di presentazione de l'AgenDona. attività di donazione dell’ASL di Lanciano-Vasto (CH) e l’Associazione Donatori del Marocco (AMDS), Conferenze di Palazzo Novellucci a Come accade per molte cose, ora che i riflettori si sono spenti le opportunità offerte dalla presenza della popolazione immigrata per il sistema della e affronta Prato, il convegno dal titolo“La sull'Abruzzo ed è passata la fase di forte emotività per quanto del sangue e, nel contempo, per i processi di integrazione sociale. donazione Cultura del dono - Come vivere accaduto, è giunto il momento concreto del fare, per ricostruire e la donazione in modo per tornare alla normalità del quotidiano. Per farlo occorrono L’input del corso è partito dalla rilevazione condotta su un campione di dirigenti e volontari di Avis consapevole”. Programma non risorse e volontà ingenti, oltre all'opera insostituibiletoscane dei volontari condotta lo scorso anno dal Prof. Salvini del Dipartimento di Scienze Sociali ancora disponibile. di Protezione Civile. dell’Università di Pisa, dalla quale sono emerse informazioni sui bisogni formativi associativi sulle tematiche relative alla donazione dei migranti. A partire da esse, il Prof. Salvini, il Prof. Dei e la 4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo Tra gli strumenti a supporto della diffusione associativa i prodotti di comunicazione e rappresentano una importante opportunità cui Avis Toscana i gadget associativi risponde attraverso i progetti di comunicazione e il servizio di magazzino. Crediamo fortemente che per veicolare in maniera corretta il messaggio di Avis Toscana sia fondamentale adottare una linea comunicativa/promozionale coordinata e con strumenti armonici su tutto il territorio regionale. Per far sì che questo avvenga in maniera naturale ed efficace Avis Toscana non solo progetta e produce materiale associativo, ma lo distribuisce a livello regionale, gratuitamente o sottocosto, dietro il pagamento di un rimborso spese, a tutte le associate che ne fanno richiesta. Alla fine del 2009 il magazzino si è rinnovato grazie all’ingresso del nuovo materiale associativo della campagna “Moto Donatorio”, avviando la produzione di manifesti, locandine e volantini con questo nuovo soggetto. In soli 2 mesi sono stati distribuiti sul territorio quasi 1.500 manifesti, 1.000 locandine e oltre 13.000 volantini, e inoltre sono stati prodotti i nuovi portachiavi a collare, il calendario associativo e le cartoline di auguri di natale, tutti prodotti coordinati in linea con la nuova campagna. La nostra missione, le nostre azioni. 73 2 SCOPO 4 La diffusione dell'associazione Alcuni esempi dei nuovi materiali Moto Donatorio portachiavi a collare calendario 2010 Questa produzione rappresenta soltanto un piccolo assaggio di una più ampia iniziativa che nel corso del 2010 perfezionerà la campagna con l’introduzione di altri nuovi strumenti di comunicazione a disposizione delle associate toscane e a sostegno delle loro attività di promozione. 74 NEWSLETTER 2 SCOPO 4 La diffusione dell'associazione 4.3 Diffusione associativa nel rispetto delle norme: seminario di aggiornamento per tesorieri La diffusione dell’associazione deve avvenire nel rispetto delle norme interne ed esterne, poichè essere associazioni di volontariato non esime da obblighi di rendicontazione e trasparenza, ma anzi significa muoversi in un universo complesso, fatto di regolamentazioni e normative fiscali ben precise. Per questa ragione diventa sempre più stringente formare i dirigenti associativi su queste tematiche, e cavallo di battaglia della legislatura in corso di Avis Toscana è proprio un percorso seminariale di aggiornamento e approfondimento per dirigenti sui temi specifici di interesse associativo. Per inaugurare questo percorso, nel novembre scorso si è tenuto il corso di approfondimento rivolto ai tesorieri delle Avis Comunali, Provinciali e Zonali: “Adempimenti statutari e novità legislative e fiscali nella contabilità delle Avis”. Al seminario, presieduto dal tesoriere Avis Toscana Riccardo Bellucci e condotto dal Prof. Filippo Dami, Presidente Sindaci Revisori Avis Toscana, erano presenti 48 dirigenti associativi, di cui 26 tesorieri. Si è trattato di un primo momento di incontro finalizzato all’aggiornamento, alla crescita ed alla responsabilizzazione dei dirigenti Avis; grazie alla consulenza di esperti sono state affrontate tematiche che hanno spaziato dalla modalità e rendicontazione delle raccolte fondi e del 5X1000, agli adempimenti relativi al modello EAS sino all’organizzazione di feste sociali. Una “dotazione di base” essenziale per un’efficace e corretta diffusione associativa sul territorio toscano. Scorcio della sala riunioni “Bruno Bertoletti” presso la sede Avis Toscana di Firenze in occasione del seminario per tesorieri Da sinistra: Isa Mancini, Vicepresidente Avis Toscana, Riccardo Bellucci Tesoriere Avis Toscana e Filippo Dami Presidente Sindaci Revisori Avis Toscana NEWSLETTER 75 2 SCOPO 5 Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata SCOPO 5: LO SVILUPPO DELLA DONAZIONE VOLONTARIA, PERIODICA, ASSOCIATA E NON REMUNERATA Lo “sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata” è il quinto scopo statutario che Avis Toscana si propone attraverso iniziative e progetti di contenuto innovativo e qualitativamente elevato che alimentano la politica di sviluppo della donazione. Tuttavia non si tratta semplicemente di promuovere la donazione tout-court: essa deve essere un atto volontario, periodico, associato e, naturalmente, non remunerato, per potersi ascrivere tra i compiti associativi con dignità statutaria. Queste qualità richiedono un grado di profonda consapevolezza da parte del donatore per poter essere esercitate, conferendo alla donazione le massime caratteristiche di sicurezza ed affidabilità. Infatti la volontarietà e la gratuità offrono maggiori garanzie rispetto alla sincerità del donatore in merito al proprio stato di salute e la periodicità assicura controlli più assidui e regolari a maggior tutela di donatore e ricevente. Infine l’iscrizione all’associazione è requisito di periodicità grazie alla regolare attività di chiamata. Pertanto, poichè non basta semplicemente decidere di donare, ma è opportuno farlo con le massime garanzie di sicurezza e affidabilità, Avis incoraggia l’adesione di nuovi soci per poterli accompagnare verso una donazione di qualità. 5.1 I donatori Avis in Toscana: periodicità e sicurezza La forza associativa di Avis in Toscana conta oltre 70.000 donatori (71.135), di cui quasi 60.000 (59.433) attivi con almeno 1 donazione nel corso dell’anno. La loro periodicità ha fatto crescere l’indice di donazione, cioè il numero di donazioni pro-capite per anno, che è salito dall’1,86 del 2008 all’1,9 di quest’anno, valore più alto degli ultimi 10 anni. E come si diceva la periodicità è garanzia di sicurezza, perché permette di monitorare costantemente lo stato di salute del donatore allontanando i rischi di infezioni per il paziente, e allo stesso tempo segnalare eventuali alterazioni che possono rappresentare un campanello d’allarme per la salute di chi dona. 76 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 5 Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata Anche l’incremento percentuale delle donazioni è ulteriormente salito rispetto agli anni precedenti, passando dal 2,7% maturato nel confronto 2008/2007 al 4,8% del 2009 sul 2008, pari a 5.225 donazioni in più in numeri assoluti. Questo considerevole aumento delle donazioni è in parte attribuibile ad un miglioramento della periodicità dei soci, che recandosi a donare più frequentemente hanno fatto crescere l’indice di donazione, ma anche ad un importante aumento dei nuovi soci che nel 2009 sono stati ben 7.588. Anche questo valore è il più alto registrato in Toscana dal 2001, quando i nuovi iscritti Avis furono 4.971, contro i 6.325 rilevati nel 2008. Tra le new entry gli uomini sono 4.540 pari al 59,8% mentre 3.048, pari al 40,2%, sono donne, percentuale che tra i donatori attivi scende al 33% contro il 67% degli uomini. 59,8% 40,2% nuovi iscritti 2009 Nuovi donatori dal 2001 al 2009 8.000 7.588 7.000 6.000 5.000 6.600 6.428 6.325 5.883 6.162 5.996 5.650 4.971 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 CURIOSITà I nuovi soci sono soprattutto giovani Da segnalare che tra i nuovi iscritti dell’anno i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni rappresentano ben il 57%, dato che conferma una tendenza già evidenziata nell’anno precedente, ed un preciso invito a rivolgere l’attenzione associativa soprattutto al mondo giovanile. La nostra missione, le nostre azioni. 77 2 SCOPO 5 Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata Come negli anni passati, si rileva in tutte le fasce di età la prevalenza di nuovi donatori di sesso maschile rispetto a quello femminile, la cui percentuale si attesta al 53% contro il 47% delle donne nella classe di età “18 - 24”, mentre sale fino al 64% in quella dei “35 - 44”, cioè la fase della vita delle donne privilegiata per gravidanze e figli piccoli, e quindi meno disponibile alla donazione. Nuovi donatori 2009 per classi di età 5.000 4.500 4.331 4.000 3.500 3.000 2.500 1.883 2.000 1.374 1.500 1.000 500 0 classe di età 18 - 34 classe di età 35 - 44 CURIOSITà Nelle aree geografiche della Versilia e dell’Empolese questo rapporto registra un’inversione, annotando una prevalenza numerica di nuovi soci femmine rispetto ai maschi nella classe di età compresa tra i 18 - 24 anni, con oltre il 52% di donne neo iscritte in entrambe le zone. 78 La nostra missione, le nostre azioni. classe di età oltre 45 2 SCOPO 5 Lo sviluppo della donazione volontaria, periodica, associata e non remunerata 5.2 Storie di sangue donato Negli ultimi anni la crisi economica internazionale, che sta attraversando anche il nostro paese, ha portato alla chiusura di molte imprese comprese quelle del territorio toscano.Nel mese di maggio lo stabilimento di Pistoia della Radicifil, un’industria che produce nylon ha messo in cassa integrazione oltre 130 dipendenti e da allora i lavoratori hanno organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sia sulle tematiche del diritto al lavoro, sia su temi sociali. Così a ottobre venti lavoratori si sono recati al Centro Trasfusionale di Pistoia per effettuare la loro donazione: un gesto di solidarietà nella solidarietà che acquista un ulteriore valore simbolico perché fatto da persone che, pur vivendo in un momento di forte preoccupazione per il loro futuro professionale, hanno scelto di compiere un gesto in favore del prossimo. Ma la solidarietà ha mille volti e trova mille occasioni per manifestarsi ed è così che, in questo momento di preoccupazione per il futuro, sono molti i soggetti che donando il sangue hanno dato testimonianza di una sensibilità solidale importante e con diversi significati: • venti donatori del Gruppo Aziendale AVIS “Paolo Carnicelli” dei Vigili del Fuoco di Grosseto, composto sia da vigili in servizio che in congedo, si sono recati a novembre al Centro Trasfusionale dell’Ospedale Misericordia; • a Pontedera il Sindaco Simone Millozzi, il Vicesindaco Massimiliano Sonetti e l’Assessore Comunale al Sociale Matteo Franconi si sono recati a donare anche per fronteggiare la carenza nelle scorte di sangue per le cure negli ospedali della Regione; • a febbraio al Centro Trasfusionale di Livorno si sono recati a donare per la prima volta, insieme all’Imam Abdelghani Boukhari, circa 12 membri della comunità musulmana; • a Pistoia un terzo dei militari del 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo”, è andato a donare il sangue al Centro Trasfusionale. Con una media di 10 persone al giorno, a partire dal 12 gennaio 2009, questi hanno dato il loro contributo al raggiungimento dell’autosufficienza delle scorte di sangue dell’ospedale. Infine da segnalare che ad Empoli, nel mese di aprile, è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’Asl 11 e le Associazioni di Volontariato Avis, Croce rossa italiana, Anpas - Pubbliche Assistenze Toscana e Consociazione nazionale dei gruppi donatori di sangue Fratres, per sviluppare e diffondere la cultura della donazione tra i dipendenti dell’azienda sanitaria e gli studenti dell’Agenzia per la formazione. Al momento della sottoscrizione su 2.600 dipendenti dell’Asl 11 solo 151 sono donatori di sangue, mentre gli studenti dell’Agenzia, potenziali donatori, sono circa 1.500. Scopo di questa iniziativa - che si pone come un progetto pilota nella Regione Toscana - è incrementare il numero di donatori di sangue tra i dipendenti dell’azienda e gli studenti dell’Agenzia per la formazione, attuando tramite i propri centri trasfusionali un’adeguata informazione per favorirne l’iscrizione alle associazioni dei donatori di sangue convenzionate con l’azienda stessa. La nostra missione, le nostre azioni. 79 2 SCOPO 6 Promuovere lo sviluppo del volontariato SCOPO 6: PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL VOLONTARIATO Se lo scopo principe di Avis Toscana è la promozione del dono del sangue, è altrettanto vero che l’associazione si impegna anche nella promozione del volontariato quale rete organizzata della solidarietà nel contesto sociale. Nella convinzione che il volontariato sia indice di valore sociale e che pertanto la sua diffusione nella comunità ne favorisca il buono stato di salute, Avis promuove lo sviluppo del volontariato con la stesso impegno con cui si diffonde un vaccino. Il paziente, in questo caso, è il contesto sociale toscano. Avis Toscana opera dal 1972 sul territorio regionale e oggi, in quasi quarant’anni di attività, ha consolidato il proprio ruolo all’interno del terzo settore, del quale promuove lo sviluppo attraverso iniziative, testimonianze e relazioni con le istituzioni e la cittadinanza. Inoltre Avis Toscana opera in rete sia con le altre associazioni del dono, sia con le altre realtà no profit per sviluppare politiche comuni finalizzate a potenziare il ruolo del volontariato e alimentare il senso di solidarietà nella comunità regionale. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009 Il Forum Donne di Avis Toscana è un appuntamento diventato ormai tradizionale. L’intenzione che negli anni ha mosso l’associazione a ripetere l’iniziativa è quella di creare un’occasione di valorizzazione del ruolo femminile, nella certezza che le donne possano essere motore di sviluppo dell’azione volontaria, nell’area della donazione ma anche in altri ambiti. Avis è donna, tempo permettendo. La conciliazione dei tempi nella vita delle donne è il titolo della quarta edizione del Forum Donne Avis Toscana, che questa volta si è svolto a Montevarchi, al Centro San Lodovico, sabato 7 Marzo 80 La nostra missione, le nostre azioni. L’invito della mostra Posa di Lavoro 2 SCOPO 6 Promuovere lo sviluppo del volontariato 2009, come sempre in concomitanza con la Festa della Donna. Partendo dalla considerazione che la solidarietà di genere è una delle varianti in cui lo spirito solidale dell’associazione si può esprimere, perchè chi dona sangue conosce bene anche il valore di donare tempo, attenzione o comprensione al prossimo, il Forum Donne ha celebrato quest’anno la complessa e specifica abilità delle donne di conciliare i tempi di tutte le attività che le vedono coinvolte. ✓ Nunzia Pandoli - Associazione Adatta, ✓ Chiara Grassi - Presidente Commissione Regionale Pari Opportunità Consiglio Regionale Toscana , ✓ Simona Carli - Direttore Centro Regionale Sangue, ✓ Barbara Orlandi - Responsabile Forum Donne Avis Toscana, ✓ Maruska Fusini - Responsabile Area Donne, ✓ Nadia Acciai - Assessore Pari Opportunità Comune di Montevarchi, hanno portato il loro contributo ad una platea di circa 80 persone, che hanno poi partecipato all’inaugurazione della mostra fotografica collegata. Al termine del dibattito taglio del nastro per la mostra fotografica degli Archivi Alinari “Posa di Lavoro”, resa possibile grazie al patrocinio del Cesvot, di AVIS Nazionale e al sostegno della Compagnia San Paolo. 80 fotografie in bianco e nero, scattate da alcuni dei fotografi più famosi dell’epoca, - quali i Fratelli Alinari, i Wulz, Vincenzo Balocchi, Giacomo Brogi, Anderson, Enrico del Torso - documentano le molteplici espressioni del lavoro femminile nel nostro paese lungo un arco cronologico che si estende dalla fine dell’Ottocento alla metà del Novecento. è il momento in cui il lavoro delle donne, sino allora confinato soprattutto entro la sfera domestica, tende ad emergere e ad essere visibile anche all’esterno con la graduale occupazione nelle industrie, nel commercio e nei servizi. La mostra, rimasta aperta per circa 1 mese, mentre ha rappresentato un’occasione di visibilità per Avis sia nel Valdarno che in tutta la regione, ha permesso al visitatore di scoprire le profonde trasformazioni verificatesi nella vita delle donne in sessanta anni di storia italiana (1890 - 1950) e di riflettere parallelamente sui molteplici ruoli che il gentil sesso ricopre oggi. La nostra missione, le nostre azioni. 81 2 SCOPO 6 Promuovere lo sviluppo del volontariato Il Vicepresidente Avis Toscana Isa Mancini, sotto lo sguardo attento del vicepresidente vicario Luciano Innocenti, taglia il nastro per inaugurare la mostra 6.2 Avis a sostegno del terremoto in Abruzzo Il 2009 è stato segnato dal tragico evento del terremoto che ha colpito in Abruzzo la città dell’Aquila e le aree circostanti. Il terremoto di magnitudo 6,3 Richter ha interessato circa 26 comuni, ed ha provocato oltre 150 morti, circa 500 feriti e 70.000 sfollati. Sin da subito, gli italiani si sono mobilitati per offrire, ognuno a proprio modo e secondo le proprie possibilità, il proprio aiuto. è partita una vera gara di solidarietà, alla quale Avis ha partecipato fin da subito per convogliare in maniera organizzata lo slancio del volontariato del sangue di sostenere le popolazioni colpite, sia economicamente che con la donazione di sangue. Attraverso il Numero Verde sono state numerose le telefonate di cittadini non donatori che sulla scia dell’emozione si offrivano per donare il sangue, molte quelle di donatori che chiedevano informazioni sulle scorte di sangue, 82 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 6 Promuovere lo sviluppo del volontariato ma il costante lavoro di Avis in stretto contatto con il CRCC dell’Abruzzo e il Centro Nazionale Sangue , ha reso possibile rispondere alle necessità di sangue e plasma in maniera adeguata, evitando che presso i Servizi Trasfusionali vi fossero afflussi straordinari di donatori più nocivi che utili all’occorrenza. ha stipulato immediataPer favorire azioni coordinate AVIS Nazionale mente una convenzione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e nell’ambito di questo accordo sono state individuate le Avis autorizzate ed organizzate per intervenire sul territorio colpito. Parallelamente, AVIS Nazionale ha aperto un conto corrente per fronteggiare l’emergenza e contribuire alla ricostruzione della Casa dello Studente dell’Aquila. (IBAN: IT 13 D 02008 01601 000041415151 Causale: ABRUZZO) La Casa dello Studente è diventato il simbolo di questa immane tragedia e la sua ricostruzione rappresenterà sicuramente uno degli obiettivi più significativi per restituire al più presto alla città la sua anima e ridare speranza e dignità ai suoi cittadini. Avis Toscana ha donato € 5.000,00 e molte associate toscane hanno raccolto fondi e fatto versamenti in favore di questa causa, cosicchè unendo le risorse a livello nazionale abbiamo superato quota € 600.000,00. Con questo ricavato AVIS Nazionale ha già finanziato con € 497.024,19 l’arredamento della nuova residenza, inaugurata il 4 novembre 2009 mentre presto partiranno i lavori per la realizzazione di un campo sportivo polivalente e di un caffè letterario e sarà inoltre finanziata la fornitura degli attrezzi e degli arredi di una mensa che sorgerà all’interno dell’ex caserma Campomizzi. Tra i volontari partiti dalla Toscana per dare il loro contributo presso il Campo Globo allestito dalla Protezione Civile, ci risultano Fernando Mosti (Avis di Casola in Lunigiana) e Daniele Cammelli (Avis zonale Scandicci-Le Signe). Il primo è noto per i suoi viaggi umanitari in Bielorussia, per portare aiuto ai bambini e alle famiglie povere di quell’area, mentre il secondo ha partecipato anche al terremoto irpino e a diverse azioni di prevenzione e soccorso negli incendi. La testimonianza di Daniele Cammelli: “I compiti affidati ad Avis richiedono molto impegno: due medici, due infermieri, autisti e volontari del soccorso - tutti avisini - presidiano giorno e notte il primo soccorso e effettuano servizio di 118 con un’ambulanza messa a disposizione dall’Avis di Perfugas. Inoltre, i volontari vengono impegnati nella gestione di un mega guardaroba, composto da sei container, che veste La nostra missione, le nostre azioni. 83 2 SCOPO 6 Promuovere lo sviluppo del volontariato tutti gli abitanti del campo, inizialmente composto da 1.200 tra bambini, anziani e adulti. I volontari totali impiegati per la gestione del campo sono circa 200 e i turni sono settimanali. è stata un’esperienza unica come volontario, faticosa ma anche gratificante dal punto di vista umano. La possibilità di incontrare altri avisini e i volontari di altre associazioni sono state un arricchimento, oltre che un prezioso momento per riflettere sulle motivazioni e sul senso dell’essere volontario”. 6.3 Cesvot: dal rinnovo delle cariche alla trasversalità sul dono Il 2009 è stato per il Cesvot l’anno del rinnovo delle cariche, che nel mese di novembre ha visto svolgersi le elezioni dei nuovi organismi dirigenti. Patrizio Petrucci è stato confermato per la seconda volta presidente del Cesvot da un’Assemblea dove erano presenti 22 delle 26 associazioni socie. APPROFONDIMENTO I Centri di Servizio per il Volontariato sono introdotti dalla legge 266/91 che all’art. 15 prevede la costituzione di un Fondo speciale composto da una quota parte di proventi di fondazioni di origine bancaria, con il quale istituire e gestire i Centri di servizio a disposizione delle OO.VV. allo scopo di sostenerne e qualificarne l’attività. Il Cesvot - Centro Servizi Volontariato Toscana - è un’associazione di volontariato nata nel 1997 che riunisce ad oggi 26 associazioni socie di rilevanza regionale con la finalità di erogare prestazioni in forma di servizi gratuiti a tutte le organizzazioni di volontariato della regione. Aderiscono al Cesvot 2.939 associazioni di volontariato toscane. Grazie al contributo del Cesvot nel corso del 2009 sono stati realizzati da Avis Toscana i seguenti progetti: ➜ Il progetto “Il legame del sangue senza confini” all’interno del Bando Percorsi d’Innovazione; ➜ il Corso di formazione “Culture del Dono”; ➜ il “Forum Donne Avis Toscana" all’interno del Bando Patrocini 2009. Inoltre, per la realizzazione dell’edizione 2009 del Bilancio Sociale, Avis Toscana ha beneficiato di un contributo per il percorso di affiancamento alla redazione. 84 La nostra missione, le nostre azioni. 2 SCOPO 6 Promuovere lo sviluppo del volontariato Dal 1997 ad oggi il Centro Servizi è cresciuto in attività e rappresentanza del volontariato toscano. All’epoca della sua costituzione le associazioni socie erano 11, oggi sono diventate 26. In considerazione di ciò l’assemblea ha deciso di aumentare ad 11 il numero dei rappresentanti nel direttivo. Questi gli eletti: Federico Barni - Acli Toscana, Sergio Coppola - Arci Toscana, Alberto Corsinovi - Confederazione Nazionale Misericordie, Flora Coscetti - Consociazione Nazionale Fratres, Vareno Cucini - Anpas Toscana, Giuseppe Di Colo - Aido Toscana, Maria Pace Ferraù - Avo Toscana, Giovanni Forconi - Auser Toscana, Luciano Franchi - Avis Toscana, Gianni Taccetti - Uisp Solidarietà Toscana, Filippo Toccafondi - Vab Toscana. Rappresentante delle delegazioni territoriali Cesvot è stata confermata Michela Buongiovanni. Il rinnovo della fiducia al gruppo dirigente uscente è un atto importante che mira a mantenere vivi equilibri e rapporti con le associazioni membre, in un momento che si è configurato come molto delicato a causa dalla situazione determinata dalla crisi economica, che ha ridimensionato i trasferimenti economici delle Fondazioni bancarie al Fondo di Gestione, costringendo il Cesvot ad una ridefinizione delle attività alla luce delle minori disponibilità. Il clima di collaborazione e di fiducia si è confermato nella realizzazione del progetto di Alta Patrizio Petrucci, Presidente CESVOT, Formazione per le Associazioni della Donazione consegna l’attestato di partecipazione al corso a Luciano Franchi, Presidente “La donazione tra responsabilità e competenza Avis Toscana - seminari di alta formazione per dirigenti delle associazioni di volontariato della donazione in Toscana”, che si è inaugurato in autunno per concludersi nel gennaio 2010. I quattro seminari di alta formazione su tematiche generali e trasversali inerenti la donazione sono stati progettati dalle associazioni di volontariato toscane del settore in collaborazione con la Regione Toscana e con il supporto del Cesvot, al fine di migliorare la conoscenza del sistema e il lavoro di rete. Per Avis Toscana hanno partecipato agli incontri 16 persone tra dirigenti associativi e collaboratori, affrontando questioni normative e legislative, inquadrando gli scenari europei di riferimento, e introducendo riflessioni sull’antropologia del dono e sugli strumenti di comunicazione più adatti per veicolare le tematiche della donazione in tutti i suoi aspetti. La nostra missione, le nostre azioni. 85 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE. PROVENIENZA E DESTINAZIONE Dalla scrittura alla lettura Da dove sono arrivate le risorse... ...e come sono state spese 3 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE 3.1 Dalla scrittura alla lettura Conto Economico Avis Toscana Anno 2009 PROVENTI Proventi da convenzioni con ASL € 704.971,75 Rimborsi materiali di propaganda € Rimborsi e contributi da Enti € 102.434,45 Quote associative € 860,00 Formazione, Progetti e Ricerche € 52.090,00 Proventi diversi € 11.745,41 TOTALE € 927.308,96 55.207,35 SPESE 88 Comunicazione e promozione € 318.200,50 Assemblee, convegni, seminari e organi collegiali € 55.864,52 Formazione progetti e ricerche € 61.506,09 Quote associative € 70.304,00 Stipendi personale dipendente e collaboratori € 168.594,04 Oneri riflessi personale dipendente e collaboratori € 144.973,79 Spese generali di gestione € 101.895,10 Sopravvenienze passive € 359,68 Avanzo di esercizio € 5.611,24 TOTALE € 927.308,96 La nostra missione, le nostre azioni. 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE In questo capitolo, che mantiene la struttura grafica già adottata per i documenti passati, troverete la rappresentazione delle modalità attraverso cui Avis Toscana gestisce e amministra le proprie risorse economiche. Per un ulteriore approfondimento sulle risorse economiche si rimanda Il conto economico, approvato nell’assemblea regionale 2009 è riassunto nella tabella precedente, mentre i due paragrafi che seguono rappresentano i ricavi, ovvero “Da dove sono arrivate le risorse…” e i costi con la sezione “… e come sono state spese”. Inoltre, per ogni voce del bilancio vi è una dettagliata legenda nella quale viene indicato dove reperire ulteriori approfondimenti all’interno del documento al fine di consentire il loro collegamento con le attività svolte. alla lettura del documento integrale del Bilancio Eco- nomico 2009 disponibile sul sito di Avis Toscana. 3.2 Da dove sono arrivate le risorse… PROVENTI Anno 2009 € 927.308,96 5,95% 1,27% 11,05% 0,09% 5,62% 76,02% 76,02% PROVENTI DA CONVENZIONI CON ASL (Cap. 1 par. 3.1 Donazioni e donatori Avis in Toscana) 5,95% RIMBORSI MATERIALE PROPAGANDA (Cap. 2 par. 4.2 Servizi alle sedi: il materiale associativo) 1,27% PROVENTI DIVERSI 11,05% RIMBORSI E CONTRIBUTI DA ENTI (Cap. 1 par. 2 CRS) 0,09% QUOTE ASSOCIATIVE (Cap. 1 par. 4 Associazione e territorio) 5,62% FORMAZIONE, PROGETTI, RICERCHE (Cap. 2 par. 2.2 Progetto “Il legame del sangue senza confini”; par. 2.3 Corso di formazione "Culture del Dono"; par. 6.1 Avis i Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009) La nostra missione, le nostre azioni. 89 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE Proventi da convenzioni con ASL (€ 704.9715,75) 76,02% 5,95% La delibera n. 255 approvata dalla Giunta Regionale il 06/04/2009 stabilisce i rimborsi per l’attività istituzionale delle Associazioni di Volontariato del Sangue, articolati in funzione della tipologia della donazione (sangue intero, plasmaferesi e multicomponent). Avis Toscana percepisce per ogni donazione effettuata da soci Avis € 5,83 per ogni unità di sangue intero, € 6,41 per unità di plasmaferesi e € 6,80 per multicomponent. Rimborsi materiale propaganda (€ 55.207,35) Avis Toscana realizza materiale promozionale mirato a promuovere sinergicamente attraverso le oltre 170 sedi, il messaggio dell’associazione su tutto il territorio toscano. Questa voce è determinata dal parziale rimborso da parte delle associate dei costi sostenuti da Avis Toscana per la realizzazione dei prodotti. 1,27% Proventi diversi (€ 11.745,41) Questa voce è determinata dagli interessi attivi, dalle erogazioni liberali e dalle sopravvenienze attive. 90 La nostra missione, le nostre azioni. 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE Rimborsi e contributi da Enti (€ 102.434,45) 11,05% Il “Programma di azione 2008 per l’autosufficienza del Sistema Trasfusionale toscano” approvato dalla Giunta Regionale Toscana con delibera n. 195/08 stabilisce gli incentivi per le Associazioni del Volontariato sulla base di obiettivi rivolti alla promozione dell’autosufficienza regionale di sangue ed emocomponenti. Questa voce ammonta a € 89.959,29. A questo importo va aggiunto l’importo di € 12.475,16 proveniente dal Comune di Firenze agli effetti degli artt. 79 - 80 del decreto legge n° 267 del 18/08/2000. Quote associative (€ 860,00) 0,09% Le quote sociali persone giuridiche che le sedi Avis dei livelli inferiori (Provinciali, Zonali, Comunali e equiparate) versano ad Avis Regionale Toscana determinano questo importo. La quota capitaria è fissata in € 5. Formazione, Progetti e Ricerche (€ 52.090,00) 5,62% Avis Toscana, anche grazie a bandi Cesvot, realizza progetti di ricerca e di formazione. Quest’anno i contributi ammessi al finanziamento dal Centro sono pari a € 41.960,00 per il corso di formazione “Il Legame del Sangue senza Confini” e il Progetto “Culture del Dono”. Inoltre rientrano in questa voce i € 2.700,00 stanziati per il Forum Donne Avis a cui vanno ad aggiungersi i € 5.000,00 erogati dalla Compagnia San Paolo attraverso un bando di Avis Nazionale. La nostra missione, le nostre azioni. 91 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE 3.3 … e come sono state spese SPESE Anno 2009 € 927.308,96 15,63% 18,18% 0,04% 0,61% 10,99% 6,02% 34,31% 7,58% 6,63% 34,31% COMUNICAZIONE E PROMOZIONE (Cap. 2 par. 1.2 Da un donatore tira l’altro a Moto Donatorio: la nuova campagna di comunicazione; 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto "Il dono nello zaino") 6,63% FORMAZIONE, PROGETTI, RICERCHE (Cap. 2 par. 2.2 Progetto "Il legame del sangue senza confini"; 2.3 Corso di formazione "Culture del dono"; par. 6.1 Avis in Rosa: il Forum Donne Avis Toscana 2009) 7,58% QUOTE ASSOCIATIVE (Cap. 1 par. 5 Dentro l’Associazione; par. 5.1 La dirigenza associativa) 6,02% ASSEMBLEE, CONVEGNI, SEMINARI, ORGANI COLLEGIALI 10,99% SPESE GENERALI DI GESTIONE (Cap. 1 par. 5.2 Direzione e struttura operativa) 18,18% STIPENDI PERSONALE DIPENDENTE E COLLABORATORI (Cap. 1 par. 5.2 Direzione e struttura operativa; Cap. 2 par. 2.2 Progetto "Il legame del sangue senza confini"; 2.3 Corso di formazione "Culture del dono"; par. 3.1 Educare alla salute e alla solidarietà attraverso il Servizio Civile: il Progetto "Il dono nello zaino"; par. 4.1 Strumenti di comunicazione interna ed esterna: sito Internet, Newsletter e Intranet) 15,63% ONERI RIFLESSI PERSONALE DIPENDENTE E COLLABORATORI (Cap. 1 par. 5.2 Direzione e struttura operativa) 0,04% SOPRAVVENIENZE PASSIVE 0,61% AVANZO DI ESERCIZIO 92 La nostra missione, le nostre azioni. 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE Comunicazione e Promozione (€ 318.200,50) All’interno di questa voce rientrano le spese relative alle attività di promozione che Avis Toscana diffonde sul territorio per la promozione del dono del sangue. Nel corso del 2009 sono stati impiegati € 200.004,60 per campagne promozionali tra cui la nuova campagna di comunicazione “Moto Donatorio”. Per l’acquisto di materiale di propaganda a favore delle nostre sedi sono stati spesi € 77.157,71 a cui vanno aggiunti € 4.733,26 delle relative spese di spedizione. Qui sono conteggiate anche le spese postali per gli invii di comunicazione interna ed esterna (€ 2.838,48) relativa ad inviti a manifestazioni, convegni ed eventi oltre alle circolari per comunicazioni interne. Compongono questa sezione € 17.688,15 per il Servizio Civile, € 15.778,30 per la realizzazione del Bilancio Sociale 2008. Altre spese sono state sostenute per la partecipazione ad alcuni eventi, tra i quali ricordiamo la rassegna Dire e Fare e il Carnevale di Viareggio. 34,31% Formazione, Progetti e Ricerche (€ 61.506,09) Nel 2009 per la formazione dei dirigenti associativi sono state investite le seguenti risorse: € 18.380,63 per il corso di formazione “Culture del Dono” e € 19.128,43 per il corso “Il legame del sangue senza confini”. Per il Forum Donne che quest’anno ha previsto l’allestimento della mostra fotografica Alinari “Posa di Lavoro” sono stati spesi € 23.997,03. 6,63% La nostra missione, le nostre azioni. 93 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE Quote associative (€ 70.304,00) 7,58% 6,02% 10,99% 94 La nostra missione, le nostre azioni. Per quote associative si intendono le quote dovute ad AVIS Nazionale per i soci persone fisiche che Avis Toscana versa per conto delle Avis di tutta la regione. L’importo è calcolato in ragione di € 1 sulla base associativa di 70.289 soci toscani, come da verbale della Commissione Verifica Poteri in sede di Assemblea Regionale 2009 a cui si somma la quota di € 15,00 che Avis Toscana versa ad AVIS Nazionale quale quota sociale annuale. Assemblee, convegni, seminari, organi collegiali (€ 55.864,52) Qui rientrano i costi relativi all’organizzazione della 37° Assemblea Regionale di Campi Bisenzio (FI) e le spese sostenute per la partecipazione all’Assemblea Nazionale di Roma. La voce organi collegiali comprende le spese necessarie alla partecipazione dei rappresentanti associativi regionali alla vita democratica dell’Associazione, compresa la copertura assicurativa. Spese Generali di Gestione (€ 101.895,10) I costi comprendono tutte le spese sostenute per garantire il funzionamento della sede associativa, e cioè utenze, forniture, canoni per locali, acquisto e noleggio macchinari, consumi e materiali d’uso. Sono comprese in questo segmento anche le consulenze professionali e le spese sostenute per la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità. 3 BILANCIO SOCIALE 2009 LE RISORSE ECONOMICHE: PROVENIENZA E DESTINAZIONE Stipendi personale dipendente e collaboratori (€ 168.594,04) 18,18% Qui rientrano le spese relative agli stipendi dei dipendenti e dei collaboratori della struttura operativa attraverso i quali Avis Toscana eroga servizi, sviluppa ricerche, fornisce assistenza e consulenza, attiva progetti in favore delle sedi territoriali e delle attività della dirigenza associativa. Oneri riflessi personale dipendente e collaboratori (€ 144.973,79) 15,63% La voce riguarda gli oneri previdenziali e assistenziali, l’IRPEF dei dipendenti e collaboratori e il TFR. Sopravvenienze passive (€ 359,68) 0,61% Rappresentano le minori entrate sui crediti delle ASL / AO iscritti a bilancio. Avanzo di esercizio (€ 5.611,24) 0,04% Consiste nell’avanzo di gestione registrato nel conto economico dell’esercizio 2009. La nostra missione, le nostre azioni. 95 Le fonti • Statuto Avis Regionale Toscana • Statuto - tipo dell’Avis Provinciale e/o equiparata • Statuto - tipo Avis Comunale e/o equiparata • Relazione Assembleare Avis Toscana anni 2009 e 2010 • Bilancio Economico Avis Toscana 2009 • I numeri dell’Avis: Monitoraggio dati associativi 2009 • Verbali delle sedute dell’Esecutivo e del Consiglio Regionale Avis Toscana 2009 • Bilancio Sociale Avis Toscana 2004 • Bilancio Sociale Avis Toscana 2005 • Bilancio Sociale Avis Toscana 2006 • Bilancio Sociale Avis Toscana 2007 • Bilancio Sociale Avis Toscana 2008 • Bilancio Sociale AVIS Nazionale 2009 • “Cinquantesimo della Fondazione Storia e Tradizione” a cura di Avis Comunale Firenze, Edizioni Scramasax, 1996 • “Il Sistema trasfusionale e la donazione del sangue in Toscana” - Anno 2010, Regione Toscana - CRS-SST, 2010 • Legge n° 219 del 21 ottobre 2005 “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati” • Decreto Legislativo n. 191 del 19/08/2005 "Norme di qualità e sicurezza per la raccolta del sangue umano" • Decreto Legislativo n. 261 del 20/12/2007 "Norme di qualità e sicurezza per la raccolta del sangue umano" • Delibera Regione Toscana n. 255 del 06/04/2009 - Schema tipo di accordo per rimborsi minimi. • Delibera Regionale n.195/08 “Programma di azione 2008 per l’autosufficienza del sistema trasfusionale toscano”. • “Una proposta di standardizzazione per la redazione del Bilancio Sociale in Avis” a cura di Maurizio Catalano - Le Reti di Kilim, edito da Avis Regionale Toscana, 2007 97 Gruppo di Lavoro: Adelmo Agnolucci - Esecutivo Avis Toscana (Ar) Alessandro Balloni - Esecutivo Avis Toscana (Fi) Eleonora Bartolini - Esecutivo Avis Toscana (Pt) Riccardo Bellucci - Esecutivo Avis Toscana (Po) Viviana Bossi - Ufficio Stampa Avis Toscana Gianpietro Caporali - Avis Siena Antonio Esposito - Esecutivo Avis Toscana (Si) Alessandro Falciani - Direttore Avis Toscana Silvia Fanella - Avis Prato Claudia Firenze - Esecutivo Avis Toscana (Fi) Silvana Gabiccini - Esecutivo Avis Toscana (Ar) Luciano Innocenti - Esecutivo Avis Toscana (Po) Isa Mancini - Esecutivo Avis Toscana (Fi) Donata Marangio - Resp. Progettazione Avis Toscana Luigi Oddo - Esecutivo Avis Toscana (Ar) Filippo Omoboni - Avis Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni - Esecutivo Avis Toscana (Fi) Riccardo Prestia - Esecutivo Avis Toscana (Gr) Angela Spulcioni - Curatrice Bil. Soc. Avis Toscana Consulenti: Maurizio Catalano Realizzazione editoriale a cura di: Donata Marangio Angela Spulcioni Questo Bilancio sociale è stato realizzato grazie al progetto Cesvot “Il Bilancio sociale per le associazioni di volontariato”. Il documento è stato redatto secondo le linee guida pubblicate in “Il bilancio sociale delle organizzazioni di volontariato - Guida pratica” (“I Quaderni”, n. 34). Impaginazione grafica SINTESI - Pisa Serravalle Pistoiese dell’Avis. Il progetto che ha preso spunto dalla ricerca pilota ne tori del territorio ad andareAnche a donare prima di partire per ele vacanze. comunità romena senegalese dello scorso anno, e raccontata n l'Imam dona il suo volume della collana Avis Book “Il sangue degli altri: culture sangue. ni negli ospedali toscani e gli avvenimenti tragici di Viareggio hanno donazione tra gli immigrati stranieri in Italia, aveva tra i suoi Avis a Viareggio... obiettivi di trasferire concretamente sul territorio o la situazione precaria delle scorte.associativi E' necessario unquello grande sforzo di Appuntamenti toscano gliDicembre esiti della2009 ricerca, e contemporaneamente, que Auguri "ComunicaAvis" di tutti! di suggerire alcuni strumenti utili per ampliare la conosce Settimana della donazione dei volontari del Servizio ono nello zaino. Civile Mondo Avis AAA...volontari cercansi SOMMARIO sul diverso sentire delle altre culture in tema di dono, e in particolare del dono del sangue. Auguri Tanti auguri d Una storia di Natale La formazione, curata dal Gruppo di ricerca del Professor De Natale Avis docente di Antropologia culturale dell’Università di Pisa, h Bilancio sociale 2008 affrontato molti temi, tra i quali: il ruolo della comprensione e d Il nuovo gruppo dei giovani Ottobre 2009 nella promozione del dono e i presupposti culturali del dono. Il c Avis a Viareggio... Servizio Civile in Avis partecipanti in del 9 per unRegionale, totale di 24 ore di formazio Una storia SOMMARIO L'Assessore Rossi, intervenuto algruppi, Consiglio risponde ed Appuntamenti strumento della Formazioneassociativi a Distanza (FAD), si è conclus rilancia nuove proposte per un Donazioni sistema sempre più a misura di hanno partecipato anche gli esponenti delle comunità straniere. Il dialogo con la politica Me li ricordo s donatore. Moto Donatorio all’unisono quanto sia importante la reciproca conoscenza e il co Il legame del sangue senza Cecina. Nevica donazione di sangue, come elemento d’integrazione sociale e civ confini. consapevolezz ...dal CRS orgogliosi. Il nuovo gruppo dei giovani del L’occasione ha dato spazio per presentare l’ultima pubblic Servizio Civileanche in Avis Il Consiglio in Rosa Edita scritta dal Professor Dei, da Matteo Aria e da un Lu “La Regione Toscana primeggia perda la Pacini qualitàedelle donazioni e per un Non ricordo Appuntamenti associativi di Antropologia e cultura popolare – Il dono del sangue, sistema trasfusionale presente in modo capillare su tutto il territorio”. bene gli per odoriu Corso di aggiornamento per Così ha esordito Enrico Rossi, assessore per ledipolitiche della vecchio ospeda Contiene una serie contributi, per la prima volta tradotti in i tesorieri. Salute della Regione Toscana, intervenutoeilcerca 3 ottobre scorso tante, internazionali, di fornire al lettore unan'erano visione mul Al servizio dei donatori alla seduta del Consiglio di Avisdel Toscana. dono sangue. Nel libro gli interventi, preceduti da una sele Era il 1952, av riferimento, di R. Titmus “The gift Relationship”, affrontano sia l L’intervento è stato l'occasione per fare il punto su una serie di la guerra. Gli a retribuita o volontaria, sia i diversi modelli di cittadinanza nella Il Consiglio in Rosa problematiche: dalla carenza che si è registrata nel periodo estivo agli L'Avis era stat indiana, rispetto al tema. Dall’acquisto di meriti per la reincarna orari dei Centri Trasfusionali, al concetto di autosufficienza regionale e nazionale,quello oltre psichiat che dei gruppi omossessuali in Australia, alla donazione tutta al fem sull’innalzamento dell’età per donare. bottega". A vo della perdita della forza per l’uomo. della Larderell Appuntamenti associativi Appuntamenti associativi Su questi ultimi temi, - Enrico Rossi è anche il coordinatore in seno alla conferenza Stato-Regio Borghesi, ci co Presentando libro, il professor Dei ha sottolineato che “se cia si tutti gli assessori regionali alla sanità- , hail affermato che è possibile iniziare un dialogo lia direttamente 30.1.2009: Firenze, 7 marzo, Montevarchi: Forum con essa si vuole instaurare una Consiglio relazione,Avis occorre conoscerne nazionale che affronti il tema dell’autosufficienza e dell’innalzamento finosuperiora a 70 anni e del Toscana; Donne Avis Toscana Avis, ha il nesso forte esiste tramandava cittadinanza dell’età per poter donare. associazioni Per entrambecome le ipotesi, chiesto cheche l’assessorato venga investi in cu 17-18.4.2010: Prato, Assemblea 4 aprile, Firenze: Consiglio terreno una ineludibile discussione”. ufficialmente della questione,un attraverso richiesta di formale avanzata dalle associazioni dei allora si usava Avis Toscana; Regionale Avis Toscana donatori della Toscana e dal Centro Regionale Sangue. volte ce ne da 21-22-23.5.2010: Montesilvano, “Resta ora da comprendere, con l’aiuto dei ricercatori dell’Unive 18/19 aprile, Campi Bisenzio: (in alto da sx) Isa Mancini, Volga Assemblea Avis in un percorso che è solo al Nazionale. suo inizio – sono le conclusioni di Lu Assemblea Generale Avisaffrontato Toscana ha riguardato Era una festa L’altro tema l’accoglienza del donatore presso le strutture Riccucci, Alessandra Campagnano, Avis regionale Toscana. Modi e forme andranno ricercate cambiate molte 18/19 aprile, Malta: Assemblea trasfusionali. Da tempo Avis è propositiva su una serie di questioni: dai parcheggi riservati Silvana Gabiccini, Carla Catani. volontariato in generale, hanno in questo preciso moment gioventù e a qa FIODS all’ampliamento dell’orario dei prelievi, ecc. Su questo punto il Rossi si è impegnato a ovviare (in basso da sx) Isadora Bartoli, Donazioni Ma da vecchi s 22/24 maggio, Assemblea collante sociale, strumento di integrazione, anche attraver situazioni più critiche e ha, a sua volta proposto, come già compiuto per i servizi del pronto Ilaria Ginanneschi, Claudia Firenze necessariamente assumere connotazioni qualitative Generale Avis Nazionale soccorso, di fare un’ indaginedovrà conoscitiva sul grado di soddisfazione dei servizi da parte dei dona e Eleonora Bartolini. Avis Toscana ha registrato nel (da una telefo confronti dei nuovi cittadini”. ....e tutti gliattraverso eventi Avis su delle interviste a campione. mese di novembre un www.avis.it/toscana Natale Avis incremento di donazioni del Appuntamenti associativi Oltre all’approfondimento alle conoscenze acquisite idai volonta Per incrementare le donazioni intravede la possibilità di ecoinvolgere e sensibilizzare 50.000 6,28%. L'incremento annuo AvisToscana. Toscana sulle culture del dono ha già incassato un ulteriore operatori sanitari della Regione invece, al 30.11.2009 è del "ComunicaAvis" dona ama referente della Consulta dell’immigrazione di “Chi ANCI Toscan 24.10.2009, Firenze: 1° incontro 4,9%. Natale. L’intervento è poi proseguito con la proposta di individuare, per l’anno 2010, 5 strutture risultati della ricerca, affinchè iniziative come questa proseguano del corso di Formazione "ll A legame Torino, in occasione del Forum Con la diverse collabor trasfusionali pilota che possano mettere in atto modalità di accoglienza del donatore, del sangue senza confini" Nazionale Avis Giovani 2009, verrà bambini delle rispetto a quelle attuali. Una Working volta fatta progress….. laMoto sperimentazione e monitorato l’andamento positivo, 7.11.2009, Firenze: Corso per Donatorio organizzato il workshop dal titolo donando un gi potrà pensare a un’estensione delle nuove modalità a tutto il sistema trasfusionale. Tesorieri Avis Nota: Il libro "Il dono del sangue, per un’antropologia dell’altruis “ComunicaAvis”: Come raccontare Il progetto pre 5.12.2009, Firenze: Consiglio direttamente alla Pacini Editore, oppure agli uffici di Avis Toscan ai media una storia di solidarietà". che Da ultimo, l’Assessore si è voluto soffermare sull’Agendona, il nuovo sistema di contenitori prenotazione Regionale Avis prezzo di copertina. Il corso si svolgerà Sabato 28 regali così racc elettronico delle donazioni. Ha ribadito che si tratta di un’opportunità che non andrà imposta e febbraio 2009 dalle ore 14.00 alle provvederà af attraverso il suo impiego, non c’è nessuna intenzione di “scavalcare” le Associazioni dei donator Il corso culture del dono rientra nel finanziamento del bando for e Domenica 1° marzo Corso di aggiornamento ore per 19.30 i Ribadisce che il sistema sanitario, in generale, ha necessità di programmazione e che non c’è al 2009 dalle ore 8.45 alle ore 13.00 tesorieri. In questo “per ragione per non fare programmazione proprio nell’attività trasfusionale. Nel frattempo, la Usl 6 presso: HOLIDAY INN, Piazza consisterà in u Livornese ha iniziato l’utilizzo dell’AgenDona, seguirà la Usl 2. v i a B o r g o g n i s s a n t i 1 6 | 5 0 1 2 3 F i r e n z e Sabato 7 novembre dalle ore 9.00 ragazzi e dell’i alle ore 13.00 presso lat esede l . 0di5 5 . 2 3 9 8 6 2 4 | f a x 0 5 5 . 2 9 4 1 6 2 Su www.avis.it/toscana il racconto fotografico dell'incontro. peggio di noi. Avis Toscana (via Borgognissanti Ci sarà anche "Moto Donatorio. Dona e passa 16, Firenze), si terrà il Seminario Il legame del sangue senza confini. dallo chef del r parola". E' lo slogan della rivolto ai Tesorieri delle Avis La mostra dei campagna di Avis Toscana che in Comunali e Zonali: “Adempimenti Previste due date per il corso di formazione “Il legame del sangue l’Istituto Com questi giorni porterà il suo statutari e notività legislative e senza confini”, rivolto ai dirigenti associativi Avis. messaggio ai lettori dei maggiori fiscali nella contabilità delle Il dialogo con la politica ogetto di Servizio Civile "Il dono nello zaino" di Avis Toscana che vedrà impegnati per 12 ri di Servizio Civile nell'attività di lizzazione al dono del sangue verso altri erventi nelle scuole e nei centri sportivi AICS stico Regionale è co-promotore per la del progetto all’interno della rete delle rogrammata di concerto con Avis Toscana per l’arricchimento dell’offerta zio io Civile selezionati, saranno affiancati dagli operatori dell'associazione con i stretto contatto per tutta la durata dell'esperienza. la candidatura i cittadini italiani in età compresa tra i 18 ed i 28 anni ta di scadenza del bando e interessati a svolgere Servizio Civile in una stribuite in 9 province toscane. sere presentata tassativamente entro le ore 14.00 del 27 luglio 2009 prescelta. Di seguito il numero dei posti disponibili suddivisi per provincia: posti, Provincia di Grosseto: 4 posti, Provincia di Livorno: 4 posti, Provincia ncia di Massa Carrara: 1 posto, Provincia di Pisa: 2 posti, Provincia di Pistoia: ato: 2 posti, Provincia di Siena: 1 posto. i e il modulo per presentare domanda sono scaricabili dal sito web: a, oppure possono essere richiesti scrivendo a: [email protected] o fissa al numero verde gratuito 800261580 o allo 055. 23.98.624 di cittadinanza attiva:la sfida per il prossimo quadriennio siglio di Avis Regionale Toscana, Luciano A v i s R e g i o n a l e To s c a n a nza za dell’Associazione per il prossimo [email protected] PRATO) e Isa Mancini skype: avis.toscana O) alla Vicepresidenza. La squadra di con Alessandro Balloni w (FIRENZE) w w . a v –i s . i t / t o s c a n a Avis” Bellucci (PRATO) – Tesoriere, Adelmo Il 24 ottobre a Firenze e il 21 novembre a Pisa si Relazione introduttiva Filippo Dami svolgeranno, infatti, 2 seminari con lezioni frontali, , Riccardo Prestia Claudia - Presidente (GROSSETO), Sindaci Revisori Avis intervallati da una sezione operativa di 4 settimane che utilizzerà Toscana , Professore Università di una piattaforma open source per la somministrazione della RENTINO) eSiena Silvana Gabiccini (AREZZO). Formazione a Distanza. Presiede mandato, Riccardo Bellucci vvarrà, in questo anche- dell’apporto Tesoriere Avis Regionale Toscana Il tema cardine del corso sarà quello delle reti sociali come opportunità di sviluppo itori tori che parteciperanno inAvis veste Si pregano le sezioni di daredi invitati. associativo, per migliorare la qualità dei rapporti interni e l’integrazione degli immigra conferma della partecipazione, progetto nasce dalla collaborazione di Avis Toscana con l’Osservatorio per il monitoraggio de an n Giovanni telefonando Valdarno) e Paolo Omoboni o inviando un attività di donazione dell’ASL di Lanciano-Vasto (CH) e l’Associazione Donatori del Marocco (AM