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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 5 >Fabriano Fabriano-Matelica euro 1,20 8 >Matelica 15 n. 12 Anno CIV 28 marzo 2015 >Sport Quanti nomi sono passati al Gentile... La Banca degli Occhi sotto il Partenone Addio, carissimo Don Franco Il Fabriano Cerreto sogna la promozione A U A L ttravesro una memoria storica abbiamo rivissuto il dietro le quinte degli spettacoli, tra Sordi, Manfredi, Morandi, Fo ed altri. n importante gemellaggio della nostra struttura con l'omonima realtà di Atene: parla il dottor Pietro Torresan. Misericordia, un rapporto Quotidianamente siamo chiamati ad esprimere valutazioni o voti su concorrenti di reality, aspiranti cuochi, casi giudiziari, partite di calcio. Il web in questo caso rappresenta una piattaforma privilegiata, dove ogni post su facebook può ricevere il suo “mi piace” e la popolarità di un intervento o di una foto viene legata così al numero dei consensi, come quando qualcosa su twitter ci colpisce possiamo retweettarlo e renderlo noto ai nostri follower. L’opinione ormai è una massa magmatica che porta alla sua irrilevanza: basta pensare a come spesso i sondaggi sbagliano gli esiti ed i risultati. Ci siamo trasformati in un gigantesco tribunale di rito rapidissimo che emette decine di sentenze al giorno. Siamo diventati un popolo di giudici, ma i primi a non voler essere giudicati siamo noi. Poi d’improvviso ci viene in soccorso il nostro Papa Francesco evocando un termine che scompagina tutti i nostri giochi, le nostre prospettive, i nostri criteri di giudizio. E annuncia l’indizione di un Anno Santo sulla misericordia, quasi a voler regalare una sorpresa gradita in occasione del secondo anniversario della sua elezione. Inizierà l’8 dicembre prossimo e si concluderà il 20 novembre 2016. Un anno di riconciliazione, di prossimità, di conversione. All’insegna, appunto, della misericordia. Parola che ricorre di sovente nei discorsi di Papa Bergoglio: già quattro giorni dopo la sua ascesa al soglio pontificio nella chiesa parrocchiale di S. Anna in un’omelia a braccio veniva enunciata: “Il messaggio di Gesù è la misericordia, è il messaggio più forte del Signore”. Quindi nel primo Angelus che il Papa aveva pronunciato davanti ai tanti fedeli accorsi si era soffermato sul tema della misericordia, citando il teologo cardinale Kasper: “La misericordia è una parola che cambia tutto. E’ il meglio che noi possiamo sentire, cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto”. Poi sul volo di ritorno dal suo primo viaggio internazionale in Brasile per la Gmg ha ripreso il tasto a lui caro. “Credo che questo sia il tempo della misericordia”. Ovvero una circostanza conveniente, favorevole, un tempo opportuno per un’iniziativa di Dio da cogliere ora, nel presente. Perché “Dio non si stanca mai di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedergli perdono”. E ancora in una lettera inviata all’Università cattolica argentina: “La misericordia non è solo un atteggiamento pastorale, ma è la stessa sostanza del Vangelo”. Un filo rosso che lega ogni suo intervento, quasi a voler preparare il suo popolo ad un cammino che è sì di fatica e sofferenza, ma soprattutto di grazia. (...) (Segue a pagina 2) 87 anni, ci ha lasciato un grande sacerdote, che ha fatto tanto per Matelica creando la parrocchia Regina Pacis. I ricordi. 26 a squadra di calcio allenata da Nicola Spuri Forotti è ad un passo dalla vittoria del campionato: l'Eccellenza è vicinissima. I l disagio mentale e le dinamiche di cura sono al centro dell’attenzione dello spazio settimanale. Abbiamo preso in esame strutture pubbliche e private, i dipartimenti esistenti e l’attenzione riservata ai disturbi di soggetti, purtroppo anche giovani. Per dimostrare che il territorio non vuole farsi trovare impreparato su una problematica che non ha ancora i contorni di un’urgenza vera e propria, ma che richiede il massimo interesse. Ora anche una mostra. Facciamone memoria... Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e a pag.10 di Sandro Tiberi Avere... in mente Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 25/03/15 11.34 2 >EDITORIALI< L'Azione 28 MARZO 2015 Noi, quella "spuzza" non la sopportiamo più di FRANCESCO BONINI L a corruzione “spuzza”: con la “esse” davanti, quasi a sottolineare il concetto, ha ripetuto il Papa a Scampia. “Spuzza” da due punti di vista, quello spirituale e quello sociale, due facce, necessariamente connesse, della stessa medaglia. “Spuzza”, come un animale morto. Anche se purtroppo la corruzione sembra viva e vegeta, a leggere le cronache: scoperta in un settore, ricompare in altro. Per uscirne papa Francesco ha ripreso la formula di san Giovanni Bosco: buoni cristiani e onesti cittadini. Perché il Papa è così: il suo messaggio è semplicissimo, dunque modernissimo. Sembra possa andare finalmente in porto l’accidentato percorso parlamentare della cosiddetta legge “anticorruzione”. E’ un passaggio importante, anche perché aumentare le pene e soprattutto assicurarne la certezza rappresenta uno degli ingredienti fondamentali del processo di riassetto e di rilancio della democrazia, ovvero delle “riforme” che ci stanno davanti. Ma per raggiungere questo obiettivo, occorre inserirla in un quadro. Da sola la legge non basta. Il singolo corrotto infatti chiama una catena. Perché mafia e corruzione sono due facce della stessa medaglia, come ha detto don Ciotti all’annuale manifestazione di Libera, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie da tutte le mafie. Se la corruzione necessariamente richiama un contesto, una catena, questa catena deve essere spezzata. Servono dunque strumenti cultura- li, morali, economici e istituzionali. Altrimenti, semplicemente, cucita una toppa, lo “sbrego” si ripresenta, come si è visto per i grandi lavori. Senza scomodare le mafie classiche, in tanti contesti, si pensi alle “terre di mezzo” di Roma, si costruiscono spezzoni di sistemi corruttivi e dunque mafiosi, che si chiudono e si riaprono a fisarmonica. Per questo bisogna interrogarsi sul tono complessivo del sistema politico-istituzionale, mentre si parla giustamente di riforme. Bene dunque le pene e le nuove fattispecie di reato. Bene che si approvi una legge seria, rigorosa e concreta, se possibile con un ampio consenso. Ma questo passo deve essere accompagnato da un altrettanto serio intervento sul sistema politico amministrativo. E’ un sistema malato quello che deve fare ricorso ad autorità, a quelli che negli Stati Uniti si chiamano gli “zar”, ovvero funzionari o magistrati dotati di poteri eccezionali, per garantire un minimo di decoroso funzionamento. Non possono essere che espedienti momentanei. Decisivo più che mai è il nesso politica-amministrazione, ovvero sistema politico - sistema amministrativo. Nell’arco di poco più di vent’anni il vecchio quadro dell’amministrazione di carriera è stato smantellato a profitto di una “aziendalizzazione” che, combinata con la debolezza e la modestia del personale politico, in molti casi – emblematico proprio quello oggi sotto i riflettori delle grandi opere – ha aperto praterie per il malaffare. Una “spuzza” che non ci possiamo più permettere e che non sopportiamo più. Moltitudine di precari: i costi della crisi di ANDREA CASAVECCHIA S embra che si stia voltando pagina e dopo la bufera economico-finanziaria si prepari una brezza leggera di ripresa. In questo tempo sospeso se ci girassimo intorno potremmo incrociare lo sguardo di chi ha subito più danni. A pagare lo scotto maggiore sono i giovani, che pagano la difficoltà, strutturale per il nostro Paese, d’inserirsi nel mondo lavorativo. Lo confermano alcune indicazioni emerse da una ricerca su “La composizione sociale dopo la crisi. Protagonisti ed esclusi dalla ripresa”, presentata di recente dal Censis. Tra il 2007 e il 2014 sono andati persi 615mila posti di lavoro. Quando si scompone per età il dato numerico scopriamo che il Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 crollo è nella fascia giovanile: tra i 15 e i 34 anni hanno perso il lavoro oltre 2 milioni di ragazzi, mentre tra gli over 45 le differenze sono positive. Insomma nel mercato del lavoro dopo la crisi i giovani sono stati espulsi mentre gli adulti e gli anziani sono stati trattenuti e hanno incrementato numericamente, non solo in percentuale, la loro presenza. Per i giovani, all’espulsione dal mondo del lavoro regolare si aggiunge una seconda debolezza: l’avvitamento nella precarietà. La diffusione dell’occupazione temporanea Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] tra gli under 30 - svela la ricerca - si colloca attorno al 35%, contro l’11,6% di media. Tra gli assunti il peso dei “temporary worker” è cresciuto in 4 anni del 12,7%. Per avere un’idea del peso del contratto a termine si consideri che riguarda quasi il 70% dei giovani neo-occupati. La gravità della condizione precaria si comprende se consideriamo due aspetti: da un lato aumentano i contratti a durata breve e brevissima per intendersi quelli di due mesi e quelli tra i 3 e i 5 mesi (che riguardano rispettivamente il 18,9% e il 27,9% dei giovani). Dall’altro lato crolla la transizione verso il contratto a tempo indeterminato: mentre nel 2007 il 25% passava da una situazione precaria a una situazione stabile, sei anni dopo, la quota è del 18,5%. In questa situazione non stupisce verificare che quasi un milione di giovani non riesce a coprire Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Misericordia, un rapporto (...) Nell’Angelus di quest’anno a gennaio esprimeva il suo forte desiderio che “i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza”. La misericordia non è un sentimento, un qualcosa che ci sentiamo addosso, ma è un rapporto, uno sguardo, un volto su di noi, sulla nostra vita così incisivo da spezzare ogni etichetta che ci portiamo dentro, ogni giudizio che frena le nostre volontà e spesso ci rende incapaci di stare su questa piazza esistenziale che è il mondo. Non sopportandoci, spesso, attraverso le travagliate circostanze che incombono e scatenano i nostri umori, ma desiderando non poco di dire l’ultima parola su tutto, come un giudice dell’ultimo grado della Cassazione. Poi irrompe questo cono di luce e di ripresa che è la misericordia. E “nessuno è escluso – ha sottolineato ancora il Papa nell’omelia che si è conclusa con l’annuncio del Giubileo – dalla misericordia di Dio: tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono”. Non a caso il rito iniziale del Giubileo è l’apertura della Porta Santa, che viene aperta solo durante l’Anno Santo. E vivere la misericordia è fare esperienza di accoglienza, di apertura, non di porte chiuse o sbarrate. La vita ha tremendamente bisogno di questo. Anche e soprattutto la nostra. Carlo Cammoranesi con il proprio reddito le sue spese mensili. Il Censis afferma che finora l’aiuto è arrivato dalle loro famiglie. Su 4,4 milioni di giovani che vivono da soli o in coppia più della metà riceve un aiuto economico. Un piccolo sostegno all’inserimento lavorativo invece proviene dal livello d’istruzione. Sebbene non si trovi la ricchezza con la laurea, i dati mostrano che, quando si ha un basso titolo di studio, “la trappola della precarietà scatta con molta maggiore frequenza”. Speriamo che l’introduzione del Jobs Act possa aiutare ad alleviare la diffusione della precarietà, però non bisogna nascondersi che il pericolo di una diffusione del lavoro sommerso è vicino, come hanno ribadito diversi interventi durante la presentazione della ricerca. Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 25/03/15 10.52 L'Azione 28 MARZO 2015 3 >INCHIESTA< Dinamica di cura del disagio mentale di ALESSANDRO MOSCÈ I l Dipartimento di Salute Mentale è la struttura organizzativa della zona territoriale di Fabriano preposta al coordinamento delle attività per la tutela e la promozione della salute mentale e psicologica degli adulti. L’assetto organizzativo del dipartimento è a direzione unica e opera per rimuovere qualsiasi forma di discriminazione e di esclusione nei confronti delle persone con disagio psichico e con disturbi psichiatrici, nonché per promuovere attivamente i diritti della cittadinanza. Il dipartimento garantisce che le proprie unità operative e i propri servizi costituiscano un complesso organizzativo unico, avendo attenzione di evitare qualsiasi frammentarietà e carenza di azioni, assicurando lo stretto coordinamento e il raccordo con gli altri servizi ospedalieri e territoriali. Il Dipartimento di Salute Mentale è articolato in più unità operative e strutture. Il Centro Diurno è una struttura semi-residenziale che offre a pazienti affetti da patologie psichiatriche, la cui sintomatologia non sia attribuibile ad un ritardo mentale o a condotte di abuso o disturbi antisociali, attività destinate ad allenare e a migliorare le abilità sociali, le capacità di attenzione e quelle di gestione dei compiti della vita quotidiana. Il centro opera in stretta interconnessione con le famiglie, con i servizi socio-sanitari, con il volontariato e le istituzioni. All’interno della struttura si attuano interventi di provata efficacia nel recupero della capacità di rapportarsi alle altre persone e di svolgere i compiti della vita quotidiana come la terapia psicologica integrata, la riabilitazione cognitiva assistita da computer, i gruppi cognitivo-comportamentali, altri interventi più divertenti ma con precise finalità riabilitative (giochi logici, lavoro sulle sequenze cinematografiche), supporto nei contatti sociali, attività legate allo stare insieme e al comunicare (gite L'attenzione ai giovani e ai disturbi depressivi Il disagio psichico è qualcosa che accomuna: secondo una recente ricerca della Società Italiana di Psichiatria, sono circa 17 milioni gli italiani con problemi di salute mentale: disturbi d’ansia, depressione, insonnia, disturbo post traumatico da stress. Problemi ai quali non corrisponde un’offerta di cure adatte, visto che solo l’8-16% incontra un professionista e solo il 2-9% ha un trattamento adeguato di psicoterapia e farmaci. L’altro tema che la questione della sofferenza mentale porta con sé è il grande abuso di psicofarmaci cui gli italiani fanno sempre più ricorso: benzodiazepine, ansiolitici e ipnotici, ma anche antidepressivi, il cui uso, nell’anno in cui il Prozac compie 25 anni, è quadruplicato in dieci anni, secondo i dati del Rapporto Osservasalute. Non sempre è facile distinguere un confine netto tra salute e malattia. Qualcuno afferma che uno dei parametri in grado di determinare il limite è quello della libertà. Anche perché bisogna considerare qual è la normalità a cui ci riferiamo: la norma in senso biologico, nel senso di conformità sociale e/o conformità psicologica, lavorativa, religiosa, etologica ecc. E occhio ai giovani: sono frequentissimi i casi di chi passa la giornata davanti al monitor del pc per giocare o navigare sul web, il che aggrava fortemente le tendenze di molti soggetti mettendo a repentaglio il loro equilibrio. Nei ragazzi tra i 14 e i 19 anni aumentano le malattie psichiche provocate da abuso di alcol e sostanze stupefacenti. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Psicopatologia. L’assunzione di droghe, oltre agli effetti immediati, aumenta fino a cinque volte, nelle persone predisposte, il rischio di sviluppare gravi malattie psichiatriche. Ad avvalorare l’allarme lanciato da una ricerca sull’abuso di sostanze (alcol, caffè ed energy drink) condotta su 3.011 adolescenti e giovani tra i 16 e i 24 anni, emerge che il 53,6% consuma bevande alcoliche e tra questi, l’89,6% ha avuto comportamenti di binge drinking (ingestione di cinque o più bevande alcoliche in un’unica occasione, almeno una volta a settimana). Un altro studio si sofferma invece sugli effetti dell’uso di cannabis e sulla loro relazione con sintomi psicotici, come allucinazioni visive, uditive e rallentamento del tempo. a.m. 03 inchiesta.indd 2 e momenti di contatto e conoscenza del territorio, laboratori artisticoespressivi, piscina, palestra). La riabilitazione psicosociale rappresenta il fulcro degli interventi e consiste nel mettere in luce le abilità e le conoscenze utili per il miglioramento della qualità della vita: prevenire l’isolamento e l’emarginazione, favorire la comunicazione interpersonale e l’integrazione sociale, recuperare l’autonomia, apprendere norme sociali, lo sviluppo di rapporti di relazione e di miglioramento della comunicazione. Dal momento che le attività svolte affrontano in maniera specifica singoli deficit (memoria, attenzione, abilità sociali, abilità della vita quotidiana), vengono rilevate le carenze dei punti di forza di ciascun paziente e le informazioni raccolte sono utilizzate per definire un trattamento personalizzato. La Struttura Residenziale Terapeutica è una struttura non ospedaliera della Regione Marche (sperimentale) in cui si svolge una parte del La casa che dà sollievo La Casa Madonna della Rosa è un’associazione no profit che ha lo scopo di fornire assistenza socio-sanitaria, assistenza e tutela alle persone portatrici di handicap psichici e fisici. L’associazione è il frutto di una lunga battaglia culturale iniziata da un comitato cittadino sorto a seguito dell’approvazione della legge 180/1978, la cosiddetta Legge Basaglia, che sanciva la definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici. Nel 2000 è nata Una soluzione per il recupero sociale l’associazione Casa Madonna della Rosa onlus che si propone sia come soluzione intermedia e diurna, orientandosi ad un recupero funzionale, psicologico e sociale, in previsione di un rientro nella famiglia d’origine o di un inserimento in gruppi appartamento (per quelle persone alle quali l’evoluzione della malattia e gli esiti relativi del trattamento lo consentano), sia come soluzione residenziale per coloro che abbiano necessità di mantenere le abilità acquisite in situazione protetta. Tra le altre realtà citiamo l’Anffas, associazione che promuove una nuova cultura della disabilità e che si basa sull’aiuto dei soci e dei volontari. Un dipartimento con più attività programma diagnostico, terapeutico riabilitativo e socio-riabilitativo per utenti di esclusiva competenza psichiatrica con lo scopo di offrire una rete di rapporti e di opportunità emancipative all’interno di attività terapeutiche. Accoglie persone in condizione di patologia psichiatrica e garantisce assistenza ad alta intensità sanitaria. All’interno della struttura, allo scopo di favorire l’adesione ai trattamenti e il reinserimento nel tessuto sociale dei pazienti, vengono effettuati interventi di terapia cognitivo-comportamentale di gruppo. Il Servizio di Sollievo nasce dalla collaborazione del Comune di Fabriano con la zona territoriale. Ha l’obiettivo di dar vita a interventi sociali per pazienti con disturbi psichici e loro familiari. E’ aperto tutti i giorni e al suo interno vengono promossi laboratori di pittura e laboratori teatrali, cucina e ricettario, pittura su magliette, partecipazione ad eventi cittadini (per esempio il Palio di San Giovanni, la partita del cuore, la festa della pace, la festa dei bambini, la fiera di Santa Lucia, il mercatino multietnico, l’infiorata europea), il giornalino, il laboratorio di favole, il laboratorio di burattini, le gite sociali e il soggiorno marino. CHE COS’E’ IL MONDO A COLORI Il centro diurno del Comune “Un mondo a colori”, situato in via Aldo Moro, è una struttura residenziale a livello d’Ambito Territoriale n. 10 per l’accoglienza diurna di soggetti disabili intellettivi con notevole compromissione dell’autonomia nelle funzioni elementari, che abbiano assolto l’obbligo scolastico e per i quali, nell’immediato, non è programmabile un percorso di inserimento lavorativo. I principali obiettivi perseguiti dal centro sono: offrire ospitalità diurna ed assistenza qualificata attraverso interventi mirati e personalizzati atti all’acquisizione e/o mantenimento delle capacità comportamentali, cognitive e affettive-relazionali, ricercando risorse e potenzialità di ogni singolo disabile. Quindi contrastare i processi involutivi, sviluppare le autonomie personali e sociali, promuovere l’integrazione, le capacità relazionali dei disabili, rendendo attuabile la frequenza in strutture esterne evitando l’emarginazione. Infine sostenere e supportare le famiglie favorendo la permanenza del disabile nel proprio nucleo familiare. STRUTTURE MALATTIE MENTALI Il Dipartimento di Salute mentale (Centro Diurno - Struttura Residenziale Terapeutica Servizio di Sollievo) Altre realtà (Mondo a colori - Casa Madonna della Rosa - Anffas) 25/03/15 10.54 4 L'Azione 28 MARZO 2015 VENDESI VENDESI capannone artigianale di mq. 400 in fraz. Marischio 140b (vicino ditta Airforce). Per contatti telefonare al n. 0732 71431. Auguri Donatella! 5 ANNI è recato in Perù, presso la missione delle suore cappuccine di Madre Rubatto. I volti dei tanti bambini, molti probabilmente coetanei dei presenti, che sorridevano nonostante la povertà materiale e grazie alla grande ricchezza umana, li hanno molto colpiti. Hanno voluto sapere come Raniero comunicasse con loro, cosa provava a stare insieme, se pregavano, come si curavano, se sarebbe contento di tornare a La Vinci fitness presenta il Milon Donatella Ansovini 50 ANNI 31 marzo 2015 Che bella bambina dicevano allora, che affascinante signora dicono ora! Una piccola vivace, combattiva, loquace, una donna sempre attiva, grintosa e sappiamo che parlare con tutti ti piace! Lo stesso sorriso solare, accattivante, un cuore aperto, generoso, ti rende importante! Sei sempre la Donatella che da tutti si fa amare e non è di certo quello zero dopo il cinque che ti può cambiare. Parenti e amici, sinceri auguri ti fanno! E' solo il tuo primo cinquantesimo compleanno. Auguri nonno Nanni! Sei la roccia della nostra famiglia, il punto di riferimento più grande per tutti noi. Sei allegria, solidità, simpatia e amore sconfinato. Con il cuore stracolmo di gioia, buon 74o compleanno! Tua moglie, i tuoi figli, i tuoi generi, Ilaria, Giulia, Chiara, Silvia, Giacomo, Marta, Andrea, Francesca e Diego. Ritorna l’ora legale 04 mercatino.indd 2 Sabato 21 febbraio ai bambini del catechismo di San Venanzio il Perù non è sembrato poi così lontano. Raniero Zuccaro ha, infatti, incontrato nella sala parrocchiale i gruppi dei bambini che si stanno preparando alla Prima Comunione ed alla Cresima. Tante le curiosità e le domande suscitate in loro dalle numerose foto che sono state proiettate e dai racconti del poliziotto che, insieme ad altri due fabrianesi, nel 2010, si trovarli, se avesse mai pensato di portarci la famiglia o se gli fosse capitato di avere paura … Nessuna domanda è rimasta senza risposta, Raniero ha soddisfatto ogni curiosità, emozionandosi ed emozionando. Ha mostrato con un video l’idea nata nel suo primo viaggio e inaugurata lo scorso anno, durante il suo secondo viaggio in Perù: la struttura polivalente costruita presso il villaggio di Pucallpa dove le suore possono accogliere, dare un pasto e sostenere nell’educazione scolastica i tanti bambini disagiati del villaggio. La struttura è stata realizzata con la solidarietà di tante persone che in questi anni hanno dato sfogo alla fantasia, organizzando ogni sorta di eventi, pur di raccogliere fondi per il Perù. Ringraziamo Raniero per la bella testimonianza, un valido stimolo per iniziare bene la Quaresima. La Vinci fitness, che ha compiuto il primo compleanno lo scorso gennaio, confermandosi una della realtà emergenti a Fabriano, ha raggiunto un nuovo importante risultato, non solo in campo regionale, ma anche a livello nazionale: ha presentato in prima assoluta, ospitando il training nazionale dei responsabili regionali, Pjotr Ghering, il Circuito “Milon”. Che cos’è Il metodo del circuito “Milon”? Innanzitutto garanzia di risultati desiderati, ossia perdita di peso, sviluppo muscolare, problemi di schiena e tutto in maniera sicura, efficace ed estremamente semplice grazie alla tecnologia e ai trainers che supervisionano e valutano Concorso Mpv: i premiati Sabato 28 marzo alle 17 presso il teatrino della Misericordia il Movimento per la Vita organizza la cerimonia di premiazione dei partecipanti al concorso europeo dell’anno scolastico 20132014. Presenterà Daniela Sensini, responsabile Giovani Movimento per la Vita Marche, mentre interverrà Roberto Festa, coordinatore regionale del concorso europeo. Allieterà l’incontro la maestra d’organetto Nadia Girolamini. l’intero ciclo di allenamenti. Oggi un modello di successo, con il concetto europeo del circuito “Milon”, nel panorama del fitness Italiano che ha già dato ottima prova in migliaia di palestre in oltre 22 Paesi nel mondo. Una buona notizia per Fabriano, un nuovo traguardo per la città, in quanto insieme alla palestra La Vinci fitness, saranno referenziati in tutte le località italiane ed internazionali ove si svolgeranno i trainings, nonché nelle principali fiere settoriali a cominciare dalla prossima Rimini Wellness, a maggio 2015. “La missione de La Vinci fitness” ha detto l’amministratore Giancarlo Cennini, nel corso della conferenza stampa di presentazione “è quella di ottenere i risultati desiderati, in modo facile, sicuro ed efficace per i propri abbonati. Allenarsi con Milon – ha aggiunto Pjotr Ghering - coach internazionale del circuito è un’esperienza divertente, non ci si annoia mai e ad oggi ci sono nel mondo oltre due milioni di persone che si allenano con la smart card on line che aziona le macchine forza e resistenza del circuito”. Ghering ha esemplificato il concetto del “Milon”, avvalendosi di un filmato che ha percorso, a muovere della misurazione del corpo in modo completamente automatico, un tracciato in cui vengono salvati i dati, trasmessi alle macchine in appena cinque secondi, il tutto registrato nella smart card su cui i trainers potranno concentrare la loro attenzione verso le persone, allenandosi in maniera adeguata e rispondente ai loro desideri e risultati: un'opportunità unica che si può cogliere solo nella palestra La Vinci fitness. Daniele Gattucci Esattamente nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo alle ore 2 dobbiamo spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti. Un’ora in meno di sonno, ma un risparmio di energia elettrica, potendo godere di un’ora in più di luce nell’arco della giornata. L’ora solare ritornerà domenica 25 ottobre. 25/03/15 10.57 5 L'Azione 28 MARZO 2015 Alcune immagini dello Teatro Gentile (Foto Cico) spot e del backstage del promo "Mito" >CRONACA Personaggi allo specchio Teatro Gentile: tanti anni raccontati dalla voce della memoria di ALESSANDRO MOSCÈ S ono in molti coloro che potrebbero raccontare gli aneddoti legati ai personaggi dello spettacolo che in tanti anni hanno affollato il Teatro Gentile anche per poche ore: custodi, assessori, sindaci, associati e appassionati. Il direttore di palcoscenico, come si faceva chiamare, fu Corrado Santini, che aprì le porte ai grandi nomi della televisione in bianco e nero (dal varietà all’avanspettacolo) a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta. Aveva un posto assegnato, entrava dal retro e prima di uscire era solito tirarsi su i calzetti che gli scendevano infastidendolo e spolverare la giacca del colore carta da zucchero. Era l’icona di se stesso, e la sua sagoma è ancora conservata nel cassetto dei ricordi di molti concittadini. Ma solo negli ultimi vent’anni si è avuta un’impennata, con calibri da novanta del palinsesto, del cosiddetto star system, venuti settimanalmente a Fabriano per spettacoli, performance, concerti, residenze. La voce della memoria, che preferiamo rimanga fuori campo, ci riferisce episodi e circostanze che si ritrovano nelle narrazioni orali del tempio della cultura locale, compresa la leggenda del fantasma del palco, che durante la notte correrebbe e si nasconderebbe nel loggione vegliando sulla platea deserta e sulle file di poltroncine rosse rimaste al buio quando si spengono le luci. Nella carrellata dei volti noti spicca, di recente, Alessandro Gassmann. Cordiale, umile, senza vezzi. Un professionista serio e un po’ ombroso. Un comportamento ineccepibile, nonostante sia un sex 05 fabriano.indd 2 symbol dal fisico statuario e abituato alla ressa delle ragazze che lo idolatrano appena muove un passo. Ma lui fa sempre spallucce. Il peggiore? Senz’altro Alvaro Vitali al fianco di una procace donna che lo sovrastava in altezza. L’esatto opposto del ruolo assegnatogli nei film trash degli anni Ottanta. Antipatico, scostante, mai disponibile, perfino burbero. Chi lo avrebbe mai detto. Dario Fo si esibì in una caricatura, ma nessuno capì cosa volesse rappresentare. Sembrava uscito da un fumetto, con le gote rosse e gli occhi infossati. La sua risata risuonava in tutto il teatro producendo un effetto eco. C’è chi non dimentica ancora il sorriso plastico e il buon umore di Fiorello. Sul palcoscenico esattamente come dietro le quinte. Della semplicità ha fatto il suo registro espressivo. Le battute le improvvisava, nascevano dopo un dialogo inaspettato che inseriva prontamente nel copione. Entusiasta. Così come il suo sparring partner, Tommaso Accordo, il celebre Tommasino, un cane sciolto con la scoppola in testa che mangiava sempre gelati e si sporcava gli indumenti prima di entrare in scena. Fiorello non sapeva se ridere o prendersela. E ancora Giorgio Panariello, che è stato a Fabriano quasi due mesi: un comico dirompente, senza peli sulla lingua, affabile. Lasciò al teatro le salsicce che aveva usato in scena perché le mangiasse qualcuno. Si disse che erano intossicate. Clownesco. Sabrina Ferilli? La più amata dagli italiani, e anche dai fabrianesi. Dolce, mai su di giri. Addirittura vibrante con quel sorriso adolescenziale che ammaliava. Valeria Marini? Seducente, ma distaccata. Caparbia sulla scena, stakanovista del lavoro, eppure glaciale come una nordica. E sul fronte dei cantanti, curioso l’episodio che riguarda l’intramontabile Gianni Morandi. La sera di un concerto, non tutto andò per il verso giusto. La sua band non lo seguiva a dovere, qualcuno era ubriaco e una chitarra sembrò male accordata. Il giorno dopo cambiò lo staff. Perse la testa per ricomporsi ben presto, ma tanto bastò per mandare a casa chi non meritava la sua fiducia. Intransigente. Continua il diario di bordo di questa voce fuori campo. Ivano Fossati aveva un’aurea che lo rendeva fascinoso. Un senso di vaghezza da poeta francese che lasciava dietro di sé. Carismatico. Mario Biondi finì gli anni in teatro, tra una sigaretta e l’altra, e una torta che mangiò con gusto. Offriva fette a tutti, anche a chi non conosceva. Lascivo. Massimo Ranieri si era appassionato al salame di Fabriano e voleva sempre una fetta da gustare durante le prove. Godereccio. Milva è stata senz’altro la cantante più scrupolosa, avvezza a non lasciare nulla al caso. Parlava tra sé e sé a voce alta torturandosi i capelli. Inavvicinabile. I Pooh sono definiti, non a caso, i veri galantuomini della musica leggera italiana. Rigorosi fino all’eccesso. Giorgio Gaber, stava già male, era sofferente, si appoggiava alla sedia. Ironico e sulfureo, con il volto scavato e i capelli scarmigliati. Ghignante. Morì poco dopo e quella di Fabriano fu la sua ultima apparizione in pubblico. Enzo Iannacci dimostrò di essere un vero affabulatore anche a tavola, con quel suo tono canzonatorio ma severo, ilare. E poi due mostri sacri del cinema: Alberto Sordi e Nino Manfredi. Sordi si lasciava andare ai ricordi con spirito di commozione, come dovesse stilare un resoconto il più in fretta possibile. Temeva la morte e le sue parole erano un nudo testamento. Amava il pubblico, qualunque pubblico. Diceva che era il suo tesoro, che doveva la sua fama alla gente comune, e non se ne dimenticò neanche a Fabriano, attorniato, in Piazza del Comune, da una folla che gli tendeva la mano. “Sono ancora un pacioccone”, sussurrò. Il segreto per svegliarsi bene? Andare a dormire presto. Nino Manfredi colpì per l’educazione e la finezza, così come la moglie. Impagabili, innamorati della città, nella quale erano stati spesso, anche da giovanissimi. “Il segreto della provincia è che non ha segreti”, disse rivolgendosi ad un ragazzo che gli chiese l’autografo. taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 28 marzo e domenica 29 marzo SILVESTRINI Via Brodolini, 24 (zona Borgo) Tel. 0732 252056 DISTRIBUTORI Domenica 29 marzo Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 29 marzo Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio L'Edicolante Via Profili Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 25/03/15 10.59 6 >FABRIANO< Il debutto di Raf per il nuovo tour P arte la nuova tournée di Raf: “Sono io tour 2015”. Da aprile il cantante sarà in tutta Italia per presentare dal vivo il brano “Come una Favola” (tra i più programmati in radio, con un ottimo airplay tra le canzoni del Festival di Sanremo) e il nuovo album di prossima pubblicazione, tra palasport e locali dove passano i live più seguiti dal pubblico. Il tour di Raf prevede la data zero del 25 aprile al Teatro Gentile di Fabriano. Quindi la tappa del 28 aprile all’Obihall di Firenze. Tra le date già confermate, il 29 all’Alcatraz di Milano, l’8 maggio al Casinò Perla di Nuova Gorica (Slovenia) e il 15 maggio all’Atlantico Live di Roma. Il 22 maggio sarà al Gran Teatro Geox di Padova, mentre i già an- nunciati concerti di Napoli, Bari e Cesena sono stati rinviati ad ottobre. Quindi è Fabriano la sede scelta per il battesimo del cantautore con la formula delle brevi residenze che tanto successo ha avuto in passato. Con Raf, in tour, ci saranno Stefano Bechini (batteria), Maurizio Campo (tastiere) e Cesare Chiodo (basso). I biglietti sono già disponibili in prevendita su Ticketone. it, nei punti vendita e nelle prevendite abituali. Il sogno di dolcezza che scaturisce dalla quotidianità e cje è sempre più difficile: questo il messaggio chiave del brano “Come una favola”, la nuova ballata romantica del pugliese. Raf ha deciso di vivere un anno in Florida prima di tornare a calcare la scena nel nostro Paese. Nessun segreto, dopo anni di viaggi in giro per il mondo, si era stabilito lontano dalla sua terra, ma con al fianco la sua famiglia. Respirando un’aria nuova ha ritrovato gli stimoli giusti per ricominciare a comporre brani. “I tempi cambiano, Al Ludicum vince Falcioni Anche quest'anno si è svolto, con il consueto scanzonato impegno, il "Ludicum Certamen", la gara di traduzione dal Latino che vede impegnati gli ex alunni del Liceo Classico Francesco Stelluti di Fabriano. La versione assegnata dal duo di prof. Luciana Corvi e Bice Baravelli, un brano del teorico latinista contemporaneo Remi Brague sull'influenza che ha avuto la cultura romana al di fuori dei suoi confini, non era quel che si dice semplice, tuttavia, per la prima volta nella storia della competizione, non si sono registrate insufficienze. Ha però vinto il liceale Niccolò Falcioni (nella foto), diciassettenne, che ha stracciato senza pietà tutti gli avversari. 06 fabriano.indd 2 soprattutto è il linguaggio ad essere in costante evoluzione. Con quest’ultimo album mi rendo davvero conto che nel 2015 le canzoni devono essere costruite in maniera un po’ diversa. Attenzione però, non è che sia necessario andare al passo con i tempi, ma trovare formule che anticipino i tempi”, ha detto di recente Raf in un’intervista. Fabriano viene così scelta per l’ennesima volta come sede del debutto di un concerto. E’ accaduto tante volte da quindici anni a questa parte, con cantautori di primo ordine, desiderosi di tranquillità per preparare i loro debutti. Raf resterà diversi giorni in città per perfezionare i dettagli tecnici di un concerto che si annuncia molto seguito. Elisa Favilli e i gesuiti nell'arte Bella conferenza quella di Elisa Favilli, sabato 14 marzo nella Biblioteca comunale. Oratrice avvincente, ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico trattando un argomento specialistico come la chiesa del S. Cuore e il collegio dei Gesuiti a Fabriano, ma lo ha incorniciato con una cornice di gran pregio parlando dell’importanza storica, anche da un punto di vista culturale, della Compagnia di Gesù e del suo particolare impegno nell’architettura sacra e civile (chiese e collegi). il suo dire si appoggiava su belle immagini, proiettate sul grande schermo, di insigni costruzioni gesuitiche di Roma e di altre città, oltre che della nostra chiesa del Gesù (ora del S. Cuore), che è forse la più bella del settecento marchigiano. Così l’uditorio poteva rivivere lì impetuoso sviluppo dei Gesuiti nei primi due secoli di vita e librarsi nella contemplazione delle arti da loro espresse, grazie a questa giovane donna, ricercatrice di storia dell’arte che era venuta a Fabriano per preparare la sua tesi di laurea presso l’Università di Pisa e di Fabriano ha finito per innamorarsi. Veramente per noi fabrianesi è un po’ strano che per narrarci ciò che avvenne a Fabriano nel Settecento ci fosse bisogno di una studentessa toscana, ma è anche vero che se dalla Toscana si mandano studenti a studiare storia e architettura fabrianesi, ciò vuol dire che la nostra storia è tale da suscitare l’interesse degli storici e che da noi ci sono cose belle che meritano ammirazione e di essere conosciute anche altrove. La conferenza è stata organizzata dal Centro Studi Riganelli, a cui si deve la recente pubblicazione di un dvd con bellissime immagini che esaltano lo splendore di un tempio: quello del S. Cuore. Questo dvd può essere richiesto al Centro Studi don Riganelli. L'Azione 28 MARZO 2015 A MODO MIO a cura di Luciano Gambucci Quei soldati nemici che brindarono insieme Da qualche tempo sto lavorando alla organizzazione di una “giornata” che si svolgerà ad Ancona nei primi giorni di maggio nel corso della quale saranno ricordati alcuni colleghi giornalisti che morirono nel corso della prima guerra mondiale. Alla iniziativa mi ha coinvolto un collega romano Pier Luigi Franz, che siede con me nel Consiglio Nazionale dei Giornalisti, grande appassionato di storia, profondo conoscitore di “tante cose” e, soprattutto, divulgatore innamorato delle sue ricerche. Sono stato coinvolto – e di conseguenza ho fatto altrettanto con i colleghi dell’Ordine regionale – perché il primo degli oltre centocinquanta giornalisti che persero la vita nella “grande guerra” era marchigiano, Lamberto Duranti di Ancona che, addirittura, perse la vita con le brigate garibaldine sul fronte delle Argonne francesi ancor prima che l’Italia entrasse in guerra. Cinque furono i giornalisti della “marca” a perdere la vita più altri tre che, pur provenendo da altre regioni, avevano trascorso la loro vita lavorativa dalle nostre parti. In questi giorni, mentre pensavo a cosa passasse in testa ad un giovane di soli venticinque anni che parte volontario con la camicia garibaldina –tanti ne aveva Duranti - ben sapendo che con altissime probabilità non avrebbe più rivisto l’azzurro del suo mare, mi sono tornati in mente i contorni di un episodio relativo alla prima guerra mondiale. Un episodio che pochi conoscono e che io ho scoperto leggendo una bellissima e per molti versi struggente lettera che un soldato inglese inviò ai suoi familiari. Accadde che alla vigilia di Natale del 1914 mentre tedeschi ed inglesi si fronteggiavano nelle trincee a poche centinaia di metri di distanza sul fronte di Francia e Belgio, proprio da quelle tedesche cominciò a diffondersi un canto natalizio. Il canto partì quasi sussurrato, poi salì di intensità fino a che tutti i soldati teutonici fecero altrettanto. I tedeschi - è noto - sono grandi amanti della musica e tutti fin da bambini imparano a cantare con piacere. Dall’altra parte lo sconcerto iniziale fu forte anche perché il canto era stato preceduto da tanti piccoli lumini, il segno più simbolico del Natale che porta luce, che i tedeschi avevano posizionato sui bordi delle trincee. La sorpresa, però, non durò tantissimo perché anche i “figli di Albione” organizzarono le loro ugole in un tradizionale canto natalizio. Ma noi – scrive il soldato inglese – non eravamo bravi come i nemici. Mai ho sentito un canto così bello e soave! Sono partiti applausi da una parte e dall’altra. Poi inviti ad uscire fuori da quelle trincee ricche solo di fango e dell’acre odore della terra inzuppata d’acqua e che nei giorni precedenti avevano visto solo morti e feriti. Il miracolo accadde: i nemici uscirono in massa, si sorrisero, si abbracciarono, si augurarono Buon Natale che “tradotto” dovrebbe significare solo “pace e fratellanza”! Brindarono insieme, parlarono, si raccontarono delle loro famiglie, delle mogli e dei bambini che aspettavano a casa. Quasi esclusivamente in inglese perché i tedeschi la lingua di Albione, in genere la conoscono. Cosa che non sanno fare gli inglesi che in questo ci somigliano. Il brindisi durò qualche giorno. Addirittura vennero organizzate mini partite di calcio. I soldati si augurarono di finire presto quella guerra, ognuno convinto che avrebbe vinto la propria parte. In realtà la “grande guerra” ha fatto tra i quindici ed i diciassette milioni di morti, anche se c’è chi parla di oltre sessanta computando anche quelli provocati dalla terribile influenza di “spagnola” i cui virus sarebbero partiti e mutati da qualche parte durante il conflitto. Al fronte occidentale, poi, tutto tornò… all’origine con colpi di obice, bombardamenti, assalti. I comandi militari rimasero sorpresi dalla “tregua di Natale”, tentarono di fermarla senza riuscirci, e soprattutto tentarono di non far sapere niente a nessuno. Ed in larga parte ci riuscirono se in proposito, successivamente, anche se con molta fatica saltarono fuori testimonianze e documenti come la lettera che ho citato. Nello scrivere queste righe gli occhi mi si sono bagnati, la riflessione di partenza sulla stupidità della guerra continua ad accompagnarmi anche se mi sforzo di capire, senza mai riuscirci, perché l’uomo da sempre abbia bisogno di ricorrere alla violenza. Il soldato inglese di cui cito la lettera, lunga, affascinante, ricca di umanità, alla sorella a cui l’invia scrive testualmente: “…che succederebbe se i nostri governanti si scambiassero auguri invece di ultimatum? Canzoni invece di insulti? Doni al posto di rappresaglie? Non finirebbero tutte le guerre?”. Il suo nome era Tom. 25/03/15 11.25 L'Azione 28 MARZO 2015 7 >SPECIALE SCUOLA< Buona scuola: cosa serve Non si reputa fondamentale la cura ai primi gradi dell'istruzione L di ADELE GIOIA a ‘buona scuola’ è nelle aule del nostro Parlamento, se ne scrive nella stampa soprattutto per quanto concerne l’assunzione in ruolo dei precari: non la si potrà concedere a tutti gli aventi diritto e certo gli esclusi non accetteranno in silenzio l’esclusione. Tra gli esclusi, una buona metà degli insegnanti della Scuola dell’Infanzia, non verrà assunta in attesa di “chiarire con i Comuni la strategia sulle materne” e comunque con la delega al Governo sul piano dell’istruzione per i bambini dagli zero ai sei anni. Sarebbe facile ironia chiedersi: a quando? Si prova, invece, una profonda amarezza nel constatare che per “la buona scuola” non si reputa fondamentale una cura particolare ai primi gradi d’istruzione. Insieme all’amarezza però, sorge spontanea, una riflessione doverosa su quanto è possibile fare per vivere, nell’esistente, in modo innovativo, creativo, utilizzando proficuamente l’autonomia. Per la famiglia viene il momento di trovare nella scuola la responsabile collaboratrice alla propria prioritaria missione di dare ai figli un’adeguata formazione civile e culturale. La Scuola dell’Infanzia è il primo gradino che i piccolissimi debbono salire. Non è esagerato affermare che questo primo ingresso nella Scuola, ha un’importanza decisiva nel favorire – o meno – la buona disposizione dei bimbi a vivere, sia pure giocando e cantando, le regole che rendono gioioso e fruttuoso il vivere in una comunità. La Scuola dell’Infanzia, però, è anche il momento prezioso che offre ai genitori e ai docenti, l’opportunità di un significativo e leale rapporto umano, da tradurre in un’intesa finalizzata a conoscere a fondo i piccoli scolari. Trovare le occasioni per rendere possibile e gradito questo incontro, è decisivo per una ‘buona scuola’ che non può ignorare l’importanza di stabilire corretti e leali rapporti docenti-genitori a tutti i livelli dell’istruzione ma, in particolare, negli anni dell’obbligo scolastico che si conclude con i sedici anni. Da questi incontri deve iniziare l’osservazione attenta delle attitudini, degli interessi, delle innate abilità degli alunni, per poter consegnare loro un giudizio orientativo non superficiale e improvvisato, alla conclusione dell’obbligo. Salito il primo grado dell’istruzione (la Scuola dell’infanzia), il bambino accede alla Scuola Primaria (nome nuovo delle Elementari) alla quale farà seguito la Secondaria di primo grado. Quale il giudizio su questo percorso educativo? I docenti universitari lamentano la povertà linguistica e la scorrettezza grammaticale evidenti nelle tesi di laurea. Di chi la responsabilità? Alcuni giornalisti non sempre adeguatamente al corrente dell’argomento che affrontano, parlano della Scuola Media come anello debole dell’istruzione. Per comprendere i limiti o meglio le difficoltà dell’Istituto comprensivo, bisogna fare un brevissimo ricorso alla storia. L’ottima riforma che condusse all’unificazione della Scuola di Avviamento con la Media 07 fabriano.indd 2 unica e la successiva riforma delle splendide Elementari del Maestro e della Maestra unici, ha determinato una situazione di scollamento tra i due tronconi. E’ un’opinione personale, discutibilissima, ma tale da motivare indicazioni operative sul da farsi, per migliorare i passaggi dall’uno all’altro gradino della scuola dell’obbligo. Nel cancellare la grande ingiustizia che troppo spesso determinava la scelta della scuola per i figli sulla base delle proprie risorse economiche, comunicare. Il passaggio dalla primaria alla secondaria di primo grado, è spesso vissuto come un’esperienza difficile ma non stimolante come quella della primaria e quindi meno feconda. Spetta ai Presidi il compito di stabilire tra i docenti dei due rami un rapporto di intesa e di collaborazione favorendo incontri, esperienze condivise, ma soprattutto avendo la consapevolezza dell’obiettivo comune da raggiungere: la formazione umana e culturale degli alunni. E’ molto utile la condivisione di un metodo comune d’insegnamento che consenta l’attuazione di un curriculum verticale di apprendimento. Unico dovrà divenire il ruolo organico dei docenti dell’Istituto Comprensivo, ma l’ideale sarebbe tornare al Maestro e alla Maestra unici, almeno per i primi anni della primaria: questo accade nella maggioranza delle scuole europee. Il Capo d’istituto ha grandi responsabilità nel progetto di legge per la ‘buona scuola’ e gli si attribuiscono poteri maggiori di quelli che già ha. Si compie un grave errore nel definirlo Dirigente quasi avesse la responsabilità di un’industria che produca beni di consumo. Il Preside era considerato e deve ritornare ad essere un “primus inter pares” per fare della Scuola una palestra operosa in cui ognuno sia messo in condizione di rispondere, al meglio, ai propri doveri. Non si può ignorare l'importanza di corretti e leali rapporti docenti-genitori a tutti i livelli scolastici non si tenne sufficientemente conto della formazione di classi troppo eterogenee in quanto a capacità di apprendimento e senza valutare le attitudini particolari da dover conoscere e coltivare. La “Lettera a una professoressa” di don Milani è da rileggere per comprendere il significato di questa affermazione. Si parla molto e giustamente, di insegnamento individualizzato che però resta nel mondo dei sogni, in classi molto numerose e talora, per vari motivi, difficili. La sfida per i Presidi è quella di inventare iniziative che consentano di curare i più deboli, senza penalizzare l’apprendimento dei più intellettualmente dotati; questo è vero in particolar modo quando ci sia la presenza di portatori di handicap, sfida che può essere vinta solo avendo un organico funzionale, con docenti adeguatamente formati. Desidero motivare l’aver parlato di ‘scollamento’ di due rami dell’Istituto Comprensivo: il nodo è quello della secondarizzazione precoce dell’insegnamento nella scuola primaria. Prima della sostituzione del ruolo del maestro e della maestra unici con una pluralità di docenti, i ragazzi iniziavano il percorso della Scuola Media sapendo ‘scrivere, leggere e far di conto’, esprimere le proprie idee ed esperienze con sicurezza e correttezza tali da destare negli insegnanti grande ammirazione per chi li aveva precedentemente preparati. E’ una mia esperienza personale. Rompere l’unità del sapere in una pluralità di docenti, comporta inevitabilmente un maggior numero di nozioni e informazioni tutte interessanti, ma poco utili a formare capacità di riflettere e di 25/03/15 11.05 8 >FABRIANO< L'Azione 28 MARZO 2015 Un gemellaggio con Atene La Banca degli Occhi di Fabriano coinvolta in Grecia: parla Torresan di GIGLIOLA MARINELLI U n importante gemellaggio che vede protagoniste le Banche degli Occhi di Fabriano ed Atene e che dimostra quanti passi in avanti si sono compiuti in questo settore medico avanzato. Abbiamo incontrato il dottor Pietro Torresan, direttore della Banca degli Occhi della Regione Marche per un approfondimento. Dottore è notizia dell’ultim’ora che la Banca degli Occhi della Regione Marche approderà in Grecia. Può parlarci di questo importante progetto? Sabato 21 marzo, nel corso del Congresso Internazionale del Lions Mediterraneo, si è svolta a Pescara la cerimonia di proclamazione del gemellaggio fra le due Banche degli Occhi di Atene e Fabriano. Tale iniziativa è il risultato degli accordi intercorsi nei mesi precedenti fra le due Banche, con l’intermediazione dei due Club Lions, che prevedono una stretta collaborazione al fine di consentire alla neonata Banca di Atene di iniziare la sua attività di prelievo, raccolta, processazione e distribuzione delle cornee donate a scopo di trapianto in Grecia. Trattandosi della prima Banca degli Occhi greca è stato per noi un orgoglio aderire al loro invito di partecipare alla sua creazione avendo scelto Fabriano come punto di riferimento nel nostro Paese. Più precisamente noi trasmetteremo a loro tutta la nostra esperienza e competenza in materia di Eye-Banking offrendo la possibilità di accogliere i loro biologi per uno stage presso di noi con il patrocinio del Club di Fabriano. Daremo inoltre la nostra disponibilità a recarci ad Atene per seguire più da vicino i lavori e dare così un ulteriore aiuto alla realizzazione di questa prestigiosa struttura. Tale realtà potrà inoltre esse inserita nel grande progetto della “Macroregione AdriaticoIonica” di prossima realizzazione. Il dottor Stefano Lippera ed il sottoscritto, entrambi soci Lions, sono responsabile officer del “service della vista” nel nostro Distretto 108A. In quanto tali sono artefici di tutte le iniziative inerenti la problematica dei disturbi visivi, non ultimo il recupero visivo tramite il trapianto corneale. In ultimo, l’avvocato Maurizio Benvenuto, presidente del Club di Fabriano, e la dott.ssa Franca Sprega, nuovo direttore della Banca degli Occhi, erano presenti alla cerimonia di Pescara per sottoscrivere l’accordo di gemellaggio. La Banca degli Occhi della Re- gione Marche si colloca in una posizione leader per quanto concerne la raccolta e la distribuzione delle membrane amniotiche. Abbiamo compiuto importanti passi in avanti? Per quanto concerne la preparazione delle Membrane Amniotiche la nostra Banca rimane leader in Italia fra tutte le Banche degli Occhi e a tal proposito è stata invitata recentemente a dare il suo contributo alla Regione Toscana per la creazione nella città di Lucca di un Centro conseguiti dai dottor Ottaviani e Carnali presso il nostro Ospedale sono stati molto incoraggianti al punto che prevediamo di estendere tale servizio anche in altri ospedali regionali. Dottore, si riuscirà ad incrementare nella popolazione la cultura della donazione come cardine dell’attività di trapiantologia? La cultura della donazione è e sarà sempre il cardine della nostra attività nel campo della trapiantologia poiché, come asserisce un famoso che svolga tale attività. Accanto al suo impiego in oftalmologia queste membrane vengono utilizzate anche in altre specialità - dermatologia e chirurgia - per la riparazione delle ulcere cutanee. I risultati detto spagnolo, “nessuna donazione-nessun trapianto”. In questa materia la nostra Regione detiene il primato nazionale di donazioni per milione di abitanti raggiungendo addirittura i primi posti percentuali L'offerta odontoiatrica sempre più vasta “La nostra attività assistenziale odontostomatologica pubblica offre al cittadino-utente una ampia gamma di prestazioni specialistiche: dalla chirurgia orale ambulatoriale, in regime di ricovero, andiamo al servizio di fornitura di protesi dentaria a costi sociali e alla recente istituzione del servizio di ortognatodonzia pubblica e quello odontoiatrico dedicato a pazienti affetti da angioedema ereditari, fino al pronto soccorso odontoiatrico e consulenza ospedaliera”. Sintesi perfetta che il dottor Roberto Mazzanti, responsabile della Unità Operativa Complessa dell'Area Vasta 2, Dirigente MedicoOdontoiatra di II° livello (Primario) dell’Ospedale “Profili” di Fabriano dal 1992 (opera anche presso l’Ospedale “S. Casa” di Loreto dal 2001) ci ha fatto della sua Unità Operativa. Come è stato possibile offrire una così ampia assistenza odontoiatrica? “Grazie alla collaborazione di alcuni odontoiatri che afferiscono a noi in regime di Contratto Libero Professionale. Il 6 giugno 2012, alla presenza del presidente della Giunta Regionale, e delle autorità cittadine, sono stati inaugurati i nuovi locali della Unità Operativa Chirurgia Orale e Odontostomatologia che si trovano al primo piano del nosocomio fabrianese. Questa nuova connotazione logistica presso l’Ospedale “Profili” di Fabriano, rappresenta una bellissima realtà per la sanità pubblica di Area Vasta e potrebbe fungere da volano per 08 fabriano.indd 2 la ottimizzazione della organizzazione delle attività assistenziali per questo settore specialistico”. Qual è l’attuale organico? ”Con me, che sono Dirigente Medico di II° livello (Primario) dal 1992, attualmente lavorano odontoiatri liberi professionisti titolari di contratto di consulenza: Mirco Coloccini, Francesco Fiorani, Mauro Del Brutto, Gianluca Micucci, Christian Vianale e Roberto Volpi, due infermiere professionali, Adelaide Regno e Luciana Falcioni, una operatrice tecnico assistenziale, ed alcuni odontoiatri con cartellino di presenza e funzioni di supporto e collaborazione con i medici-odontoiatri strutturati”. Per quanto riguarda invece la struttura? ”Nei nuovi locali messi a disposizione dalla Direzione Generale, dal mese di giugno 2012, la Chirurgia Orale-Odontostomatologia dispone di quattro sale attrezzate con poltrone odontoiatriche, di un riunito odontoiatrico mobile chirurgico per l’utilizzo in Sala Operatoria nonché di altri locali destinati a studi medici, segreteria-accettazione, magazzino, sala macchine, lavaggio e stoccaggio dello strumentario”. Ci descriva l’assistenza offerta… ”La U.O.C. offre una ampia gamma di servizi all’utenza che va dalla prima visita odontoiatrica, al pronto soccorso odontoiatrico sino alla chirurgia orale e stomatologia in regime ambulatoriale. In questo ambito dal ’92, anno di entrata in servizio del sottoscritto, fino ad oggi sono state effettuate cir- ca 80.000 prestazioni ambulatoriali odontoiatriche. Invece il regime di Ricovero Ospedaliero in “daysurgery”, istituito dal novembre del ’96, si rende necessario nei casi di prestazioni chirurgiche ad alta specializzazione relative a neoformazioni benigne del cavo orale dei tessuti duri e molli, neoformazioni cistiche dei mascellari, chirurgia preprotesica maggiore, chirurgia ripartiva delle comunicazioni orosinusali, trattamento delle infezioni il ricovero ordinario, è riservata ai pazienti che devono essere sottoposti a terapia odontoiatrica, affetti da gravi cardiopatie o patologie vascolari, discrasie ematologiche e del ricambio nonché a terapie chirurgiche odontostomatologiche connesse con l’attività di sala operatoria non trattabili in anestesia locale, gravi atrofie dei mascellari, patologia del seno mascellare di pertinenza odontostomatologica ecc. Questa particolare attività assistenziale viene offerta grazie alla collaborazione di odontoiatri a contratto libero professionale: i dottori Mauro Del Brutto e Chri- Intervista al dottor Roberto Mazzanti responsabile dell'Unità Operativa odontogene gravi delle atrofie dei mascellari, inclusioni dentarie profonde. L’attività assistenziale della U.O.C. di Chirurgia Orale e Odontostomatologia si avvale anche della disponibilità di un posto letto, tra quelli “indistinti” del Dipartimento Specialità Chirurgiche della Area Vasta 2, in regime di ricovero ordinario. Tale modalità di accesso alla struttura ospedaliera, stian Vianale, entrambi specialisti di Chirurgia Orale e Francesco Fiorani. L’utente è tenuto al pagamento delle sole spese odontotecniche vive, mentre la prescrizione medica è regolamentata dal Tariffario Pubblico delle Prestazioni Odontoiatriche che attualmente vede l’utenza suddivisa tra pazienti inseriti nei L.E.A. (Livelli Essen- in Europa. Il nostro impegno in tal senso permane costante anche grazie alla collaborazione della coordinatrice locale dei trapianti dott.ssa Karer. La sensibilizzazione della popolazione viene perseguita con vari incontri in sedi scolastiche, presso sedi di Associazioni di volontariato, attraverso i mass-media e direttamente con le famigli dei donatori. La Banca degli Occhi sarà protagonista anche in televisione nello spazio “Viaggiando-Speciale città di Fabriano”. Quanto è importante la comunicazione per diffondere la conoscenza e l’operato di un’equipe professionale come quella che lei dirige? L’utilizzo del mezzo televisivo risulta di primaria importanza per ottenere un adeguato riscontro del messaggio sia informativo che promozionale in materia di donazione di organi e tessuti. Per tale motivo la Banca aderisce sempre molto volentieri agli inviti in tal senso che offrono inoltre la possibilità di illustrare meglio con immagini il contenuto di ogni messaggio. A riprova di quanto asserito abbiamo osservato, nella nostra esperienza di banca, che l’incremento di donazioni era strettamente legato all’attività di informazione e sensibilizzazione della popolazione. ziali di Assistenza) ed extra L.E.A. Evidenti i vantaggi a favore delle fasce economicamente più deboli della popolazione: come anziani o persone affette da deficit motori e neurosensoriali oppure provenienti da comunità protette o terapeutiche. La nostra attività assistenziale è rivolta anche verso la terapia odontoiatrica a favore di pazienti affetti da malattie rare, quale ad esempio l’Angioedema Ereditario. La nostra U.O.C. rappresenta l’unico servizio clinico per tutta la fascia adriatica, che offre assistenza odontoiatrica a questi pazienti; ne esistono solo pochissimi altri in Italia ubicati presso Policlinici Universitari di grandi città come Milano, Roma e Padova. Da pochi anni abbiamo anche voluto iniziare una ulteriore ed importantissima attività odontoiatrica pubblica, molto richiesta dal cittadino utente: il servizio ospedaliero di Ortognatodonzia che si avvale dell’opera di uno specialista di questa branca dell’Odontoiatria: il dottor Mirko Coloccini. Anche in questo caso, come per il servizio di protesi dentaria a costi sociali, i pazienti sono accolti in base alla patologia presente ed al reddito”. Il futuro? “Siamo orgogliosi e soddisfatti di quanto è stato possibile realizzare fino ad oggi. Certamente con adeguati interventi sul personale (assunzione di Odontoiatri Ospedalieri in ambito di Area Vasta), e strutturali (Ospedale di Loreto), sarebbe possibile incrementare ed ottimizzare quanto abbiamo già ottenuto. Però mi preme sottolineare la grande disponibilità e la sensibilità che la direzione della Area Vasta 2, nella persona del direttore generale, Giovanni Stroppa, sta dimostrando nei nostri confronti. Questo mi consente di sperare in un futuro ancora migliore per la nostra attività assistenziale pubblica”. Daniele Gattucci 25/03/15 11.06 9 >FABRIANO< L'Azione 28 MARZO 2015 Il Classico riprende quota Torna una classe prima dopo un anno di stop: pronta la nuova cittadella di MARCO ANTONINI G enitori e studenti hanno concluso da poco le iscrizioni per il nuovo anno scolastico che prenderà il via il 14 settembre prossimo. Classi confermate in tutte le strutture cittadine con una novità che arriva dal Liceo Classico “Stelluti”. L’anno 2015-2016 porterà sui banchi anche una classe prima dopo un anno di stop visto che proprio dodici mesi fa il liceo non aveva raggiunto un numero sufficiente di iscrizioni. Ora si guarda al futuro con l’accoglienza della classe IV ginnasio grazie a più di venti alunni della scuola secondaria di primo grado che hanno scelto la formazione classica. “Una bella notizia – commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Pallucca – che dimostra come la scuola abbia lavorato bene negli anni e nelle settimane di orientamento che si sono svolte negli ultimi mesi. Tutte le scuole stanno vagliando, in questi giorni, le pre-iscrizioni e i dati in nostro possesso ci confermano che non abbiamo perso nessuna formazione di nuova classe”. A Fabriano sono 5.700 gli studenti. Nel nuovo anno scolastico i tre istituti comprensivi confermano il trend di quest’anno. All’Istituto Est Aldo Moro sono 101 i nuovi iscritti alla secondaria di primo grado Giovanni Paolo II, in 65 debutteranno in prima presso la Primaria Aldo Moro mentre 38 – ed è boom – hanno scelto la scuola elementare di Santa Maria. Per quanto riguarda la scuola dell’In- fanzia sono 34 i nuovi iscritti alla scuola Aldo Moro, 30 all’asilo Don Petruio e solo 9 presso la struttura di Albacina. Al quartiere Borgo numeri positivi. L’istituto Comprensivo Ovest Marco Polo registra 78 nuovi iscritti alla scuola media, 60 in classe prima elementare, 14 a Marischio. Nelle scuole dell’infanzia: 66 iscrizioni dei bambini di 3 anni al Borgo, 13 a Melano e 10 a San Michele. Anche l’istituto comprensivo Centro Imondi Romagnoli conferma le iscrizioni degli ultimi anni. Alla scuola dell’infanzia Malfaiera sono 43 i nuovi iscritti con 122 alunni totali. Nel plesso L'ingresso del Liceo Scientifico prima di trasferirsi da settembre in zona S. Croce Vetrina fotografica per i giovani Fabula Oreal ha organizzato a Bologna un’iniziativa dal titolo United Pro Future. 300 giovani acconciatori provenienti da tutta Italia sono stati presenti il 21, 22 e 23 marzo alla fiera Worldwide. Potevano prendere parte parrucchieri under 30 portando una modella e creando un look. I fabrianesi Nicolò Massaccesi e Giada Guiducci di Fabula sono stati protagonisti di un servizio fotografico vissuto con dinamismo e con Miliani, invece, 23 nuovi ingressi su 75. Alla scuola primaria Di Nuzio si formeranno, a settembre, due classi prime a tempo pieno (49 iscritti) e una a tempo normale con 19 bambini. Alla Collodi si formerà una nuova classe a tempo pieno e una a tempo normale con 41 nuove iscrizioni in tutto. 13 le classi alla secondaria di primo grado Gentile. Quattro le nuove prime con 100 alunni. Ci sono, poi, cinque seconde con 110 studenti e quattro terze con 101 ragazzi che affronteranno il primo esame scolastico della loro vita prima del debutto in scuola superiore della città. Occhi puntati sui lavori nella nuova Cittadella degli Studi in località Santa Croce. Sarà un basckstage professionale di quaranta minuti dedicati al trucco e al parrucco. Gli scatti migliori potranno aggiudicarsi gli Hair Awards assegnati dagli sponsors. Trent’anni fa, Fabio Massaccesi, padre di Niccolò, partecipò allo stesso concorso. Il figlio d’arte, evidentemente, prosegue nello stesso lavoro e con la stessa dedizione. L'amore ai tempi di WhatsApp L’Associazione “Genitori in Crescita“ e l’Aimc. (Associazione Italiana Maestri Cattolici) promuovono per sabato 28 marzo alle ore 17, presso l'Istituto Tecnico Industriale “A.Merloni” di Fabriano, un incontro per genitori ed insegnanti dal titolo: “AMORE 2.0 - L’amore ai tempi di WhatsApp”. Guidati da Lorenzo Lattanzi, presidente Regionale Aiart Marche – cercheremo di capire come poter educare i nostri figli o studenti ai sentimenti in un tempo in cui tutto corre veloce nel web con il rischio della superficialità se non addirittura della spersonalizzazione. Siamo, infatti, consapevoli che per costruire rapporti di amicizia, di amore o di semplice conoscenza c’è bisogno di presenza, di tempo, di rispetto, di scambio reciproco di pensieri e di esperienze. Tutto questo non sempre è possibile con i nuovi mezzi di comunicazione, perciò vogliamo confrontarci per cercare insieme stimoli da offrire ai nostri ragazzi per aiutarli a sviluppare pienamente il loro personale “bagaglio sentimentale”. Questo tema ci sta molto a cuore perché crediamo che sentimenti veri e forti siano la base per far crescere generazioni libere e consapevoli in grado di vivere pienamente il proprio futuro. L’incontro di sabato 28 sarà, inoltre, un’occasione particolare. Un’occasione importante per l’Associazione Genitori in Crescita. Dopo oltre 15 anni di attività, l’Associazione “chiude i battenti”! Con un po’ di tristezza, ma grata per le molte e belle esperienze vissute insieme a tutti gli amici che nel corso di questi anni l’hanno seguita e sostenuta, l’Associazione Genitori in Crescita ringrazia di cuore tutti i partecipanti, relatori, collaboratori ed enti sostenitori, per quanto è stato condiviso sin dalla sua nascita. il campus più grande del territorio provinciale ed ospiterà il Liceo Classico “Stelluti”, il Liceo Scientifico “Volterra” e l’Istituto d’Arte “Mannucci”. Oltre le tre scuole superiori ci saranno due palestre e una piazza di aggregazione. Ogni istituto avrà un ingresso autonomo e un numero di aule e spazi che riflettono le specifiche esigenze. Il Liceo Scientifico potrà contenere 600 studenti e si svilupperà su una superficie di 4.087 mq. Il Liceo Classico sarà realizzato per 850 studenti in poco meno di 5 mila mq. L’Istituto d’Arte, per 250 studenti, occuperà una superficie di 2.317 mq. “I lavori proseguono senza sosta e da un sopralluogo effettuato nei mesi scorsi posso confermare che i tempi previsti dal crono programma della Provincia sono al momento pienamente rispettati. La Provincia – spiega il sindaco Giancarlo Sagramola - ha assicurato che il campus, che occupa un’area di circa 95 mila mq, sarà terminato in questo mese di maggio per consentire l’inizio dell’anno scolastico 2015-2016. Bacchi, un video per il crowdfunding Paolo Bacchi(nella foto a sinistra), giovane e bravissimo video maker fabrianese, ha firmato uno dei video più finanziati per una campagna di crowdfunding negli Stati Uniti. Paolo, infatti, ha conosciuto per caso Kabeer Arora, di Miami, l’ideatore di un progetto per realizzare scarpe, interamente create da artigiani marchigiani. Kabeer ha coinvolto Paolo nella sua campagna di crowdfunding, confidando nel talento e nei lavori già fatti dal nostro video maker. Il giovane fabrianese ha investito tempo, energia ed ha messo a disposizione la sua arte, credendo nell’idea di Kabeer e realizzando per lui il video promo. Il progetto è stato sostenuto in maniera così straordinaria che ha realizzato molto più delle aspettative, ottenendo un successo grazie anche all’ottima comunicazione emozionale raccontata da Paolo Bacchi con la sua produzione. Occhi nella notte a Valleremita Sabato 28 marzo, a Valleremita, si terrà l’XI° edizione della Notte Europea della Civetta organizzato dal Cea (Centro educazione ambientale - Aula Verde). L’evento è dedicato ai rapaci notturni. La visita guidata prevede una presentazione alla scoperta di gufi e civette tra scienza e magia. A seguire una cena (19.40). Alle 20.45 partenza su un percorso di facile percorrenza nel 09 fabriano.indd 2 bosco, all’ascolto degli animali notturni con l’ausilio di richiami indotti. Il contributo alla partecipazione è di 5 euro. E’ richiesto di attrezzarsi con torcia elettrica, scarpe da trekking e felpa pesante. La prenotazione, obbligatoria, dovrà avvenire entro le 15 del 28 marzo, telefonando ad uno dei seguenti numeri: 347/2702462; 339/4132085; 338/4514476; 338/3614779. 25/03/15 11.10 10 >FABRIANO< L'Azione 28 MARZO 2015 Madonna della Rosa, mostra al Gonfalone di SANDRO TIBERI S abato 28 marzo alle ore 17.30 si inaugura, nel magnifico Oratorio del Gonfalone di Fabriano, una mostra curata dagli ospiti della Casa Madonna della Rosa. Sono trascorsi diciotto anni dall’apertura, nel 1997, della prima struttura residenziale in via Romualdo Sassi, opera voluta con tenacia e caparbietà dal sacerdote-missionario, Don Nicola Gatti. La Casa Madonna della Rosa è nata per favorire l’integrazione sociale dei malati psichici, che non hanno più la famiglia o che non hanno famiglie idonee per l’assistenza quotidiana. Nel 2006 è stato necessario aprire una seconda struttura a pochi metri di distanza dalla prima, dove sono ospitate circa 18 persone assistite da personale specializzato e dai volontari. Il presidente della Casa Madonna della Rosa, ing. Francesco Giardini, eletto da pochi mesi, ha accolto con molto interesse l’invito dei curatori dell’Oratorio del Gonfalone, di organizzare una mostra che raccontasse alla città la storia, la vita e il lavoro artigianale che ogni giorno viene prodotto dagli ospiti con la collaborazione di artisti e non, volontari, che danno un prezioso e fondamentale contributo a ridare autostima, affetto, dignità e capacità lavorativa, secondo quanto fortemente voluto dal suo ideatore Don Nicola Gatti. L’obiettivo della struttura è quello di estendere a tutti gli ospiti il recupero funzionale, psicologico e sociale, in previsione di un rientro nella famiglia d’origine o di un inserimento in gruppi appartamento, per quelle persone alle quali l’evoluzione della malattia lo consentono. Tutti gli ospiti, anche con ridotte potenzialità evolutive, devono essere in grado di utilizzare l’ambiente comunitario, e gli interventi individuali e di gruppo proposti, seguendo un progetto riabilitativo stabilito con l’ospite stesso. Il fiore all’occhiello della Casa Madonna della Rosa sono le centinaia e centinaia di volontari che in diciotto anni di presenza fissa hanno, con turni giornalieri e notturni, affiancato gli operatori specializzati, contribuendo a fornire una tipologia di assistenza più vicina al modello familiare, oltre a dare un supporto sociale autentico, un aiuto reale per l’inserimento armonioso della comunità nel tessuto sociale e per La storia della struttura raccontata dagli ospiti ospiti si sentono attivi e partecipi nel dare il loro contributo per la gestione della struttura. La Casa Madonna della Rosa dispone di un pulmino per spostamenti in città, di ampi spazi per passeggiare nel giardino e annualmente vengono offerte vacanze marine ed in montagna per gli ospiti. La mostra al Gonfalone seguirà il seguente orario: sabato e domenica e festività infrasettimanale dalle ore 10.30- 12.30 e 16.30- 19 fino al 19 aprile. "Pulcinella" per la Stagione Sinfonica Ormai giunta nella sua seconda metà di svolgimento, la Stagione Sinfonica 2014-2015 prosegue venerdì 27 marzo, alle ore 21.15, con un concerto costruito su due brani. Il direttore David Crescenzi, (nella foto) divenuto ormai familiare al pubblico del Gentile, e la Form-Filarmonica Marchigiana apriranno il programma con la Suite “Pulcinella” (1920) di Igor Stravinskij, selezione di parti dell'omonimo balletto. Questo lavoro, basato su materiale tematico tratto da varie musiche del nostro conterraneo Giovanni Battista Pergolesi, è forse il più pedagogicamente adatto a capire cosa abbia significato - e cosa rappresenti per noi - parlare del cosiddetto periodo neoclassico, successivo alla stagione dei grandi balletti parigini, nell'ambito della produzione del compositore russo. Dal punto di vista tecnicoformale, Stravinskij non fa altro che lasciare pressoché intatte le melodie originali, modificando strutturalmente, però, ritmo ed armonia che diventano tendenzialmente asimmetrici e decontestualizzati rispetto all'assetto originario; attraverso tale processo, il tessuto orchestrale assume quasi il ruolo di laboratorio per trattare la musica come materia sonora oggettiva, scevra da connotazioni di urgenza espressiva riconducibile all'estetica tardoromantica. Obiettivo polemico di questa operazione non poteva che essere Wagner, la cui concezione musi- cale costituì un parametro costantemente e negativamente dissociativo per le scelte artistiche effettuate da Stravinskij durante la sua carriera. Nella successiva composizione in programma, il Concerto per violino op. 47 (1904) di Jean Sibelius, troviamo un altro solista conosciuto in città e che avrà, a margine del concerto, la possibilità di incontrare, in specifiche occasioni che saranno opportunamente pubblicizzate, i cittadini e gli studenti delle scuole secondarie di II° grado: il carismatico violinista serbo-americano Stefan ~ CONFESSA DANNI E SCIPPO Fabriano, 16 marzo. I Carabinieri scoprono l’autore dei danni arrecati recentemente alla vetrina del pub Tanning. E’ un 16enne extracomunitario che voleva introdursi e rubare, ma si era ferito ad una mano, c’erano rimaste gocce di sangue ed i militari lo avevano convocato in caserma e lì confessava anche di aver scippato il telefonino ad una ragazza in piazzale Matteotti e di aver venduto il cellulare ad un altro ragazzo. E’ stato denunciato per danni e furto aggravato e con strappo. ~ LA NONNA DORMIVA Via Pellico, 14 marzo ore 22. I parenti di una donna che vive sola si allarmano perché l’anziana da qualche ora non risponde al telefono ed al campanello. I VdF accorsi dovevano e rompere il vetro di una finestra per entrare in casa, lei stava a letto e solo quando l'hanno toccata apriva gli occhi. Poi spiegava loro che aveva tanto sonno ed i soccorritori sollevati rientravano in sede. La struttura de La Casa Madonna della Rosa far sentire gli ospiti circondati da quel clima di accoglienza e di affetto, basilare per consentire il recupero delle persone affette da disagio mentale. Le attività che si svolgono nelle due belle case sono molteplici e di vario genere, oltre all’utilizzo della musicoterapia e dell’ippoterapia, grazie ai cinque laboratori dove si creano: lavorazione della carta “a mano”, oggettistica da regalo, taglio e cucito, ceramica e coltivazione e vendita di piante officinali, gli BREVI DA FABRIANO Milenkovich. In questo suo primo ed unico concerto per violino, Sibelius proietta di certo la sua aspirazione, peraltro mai compiuta anche se sempre intimamente coltivata, ad essere un violinista professionista. Insieme a tale motivazione egli riesce, comunque e soprattutto, a costruire una mirabile sintesi di quanto la specifica letteratura europea aveva sino ad allora prodotto: dal concerto per violino di Mendelssohn, passando per quello di Brahms fino a Caikovskij, il massimo musicista finnico dimostra di averne assimilato in profondità gli elementi costitutivi trasfigurandoli, però, attraverso il suo particolare caratterismo nordico, psichicamente evocativo più che naturalisticamente descrittivo, con sensibilità plurali anche di tipo decadentistico ed impressionistico. Emilio Procaccini ~ L’AUTO DIFETTOSA RISOLVE Via Don Minzoni, 16 marzo, ore 10. Una nonna aveva dimenticato le chiavi sul sedile della Golf che guidava, cosicché scatta probabilmente la chiusura a tempo delle portiere; ma nel sedile posteriore c’è anche la nipotina di tre anni e pur in pena chiamava i VdF. Questi per prima cosa notano che la bimba era tranquilla, poi controllano gli sportelli, vedono che il portellone non si è chiuso, quindi da lì recuperano le chiavi, aprono la portiera e la donna – commossa - riabbraccia la nipotina e ringrazia i vigili. ~ BRONTOLONE Viale XIII Luglio. Lo scivolo per le carrozzelle c’è nel marciapiede presso il Bar nuovo, ma manca sul marciapiede dell’altro lato. ~ TRATTORE IN BILICO Civita, 20 marzo, pomeriggio. Nell’arare un suo terreno con il trattore, un uomo rimane in bilico con il suo veicolo presso un fossato e vicino alla linea ferroviaria. Accorrevano i Vigili del Fuoco che in circa quattro ore riuscivano a rimettere il trattore sul terreno buono. Illeso il guidatore. ~ DENUNCIATO SPACCIATORE, CONVOCATI ACQUIRENTI Fabriano, 20 marzo. Denunciato dai Carabinieri un 24enne nigeriano residente in città per spaccio aggravato e continuato di droga a minorenni e maggiorenni; era già noto alle Forze dell’Ordine. Convocati in caserma anche gli acquirenti maggiorenni ed i minorenni accompagnati dai genitori. L’uomo era conosciuto anche come posteggiatore abusivo. ~ RAPPRESENTANTE DERUBATO DELL’IPAD Via Corsi, giorni fa. Un 42enne rappresentante di bevande contratta con i proprietari di un ristorante, ma quando torna per riprendere la sua Golf, nota che una portiera è stata forzata e l’ipad che teneva a bordo non c’è più e sporge denuncia di furto. ~ TRE TENTANO UN FURTO Fabriano, 16 marzo. I Carabinieri denunciano tre romeni per tentato furto aggravato. ~ FURTO IN PARROCCHIA Chiesa della Misericordia 20 marzo. Tra le 20.30 e le 22.40 - periodo in cui il parroco è stato fuori per attività pastorali - ladri scardinano una porta di servizio della casa parrocchiale, si introducono, rovistano dappertutto, forzano un’altra porta e la cassaforte nella quale c’erano 6.500 euro e se ne appropriano e spariscono. Indagini dei Carabinieri. Il Vespa Club Fabriano per l'autismo Il 2 aprile viene organizzata la Giornata Mondiale dell’Autismo e tutti i monumenti più importanti del mondo si illumineranno di blu. Anche il Vespa Club di Fabriano, in collaborazione con Angsa (associazione nazionale), ha deciso di aderire all’iniziativa patrocinata dal Comune di Fabriano. 10 fabriano.indd 2 Nella nostra città verranno illuminate la fontana Sturinalto e il loggiato San Francesco dalle 20 alle 24. E proprio il Vespa Club chiede ai fabrianesi di uscire di casa e di fare una passeggiata passando per il centro, così da poter godere dello spettacolo. La causa è certamente importante: in Italia, negli ultimi anni, ci sono stati aumenti pari a 680.000 casi di autismo. Il club locale, ogni anno, dona una parte del ricavato in favore della cura e della ricerca nel settore specifico. 25/03/15 11.40 L'Azione 28 MARZO 2015 >FABRIANO< 11 Infiora giovani tra i banchi Segreti e tecniche di realizzazione per gli alunni degli istituti comprensivi di MARCO ANTONINI “I nfiora giovani” è il nuovo progetto dell’Ente Autonomo Palio di San Giovanni Battista di Fabriano all’interno delle scuole della città. Dopo la realizzazione dei bozzetti per le infiorate delle quattro Porte con gli alunni del Liceo Artistico "Mannucci", ora è la volta degli istituti comprensivi che si cimentano nello studio e nella realizzazione conclusiva di un’infiorata presso il sagrato della Cattedrale San Venanzio in occasione della processione in onore del patrono di Fabriano, il 24 giugno. In questi giorni si è tenuto il primo incontro presso l’istituto comprensivo "Imondi-Romagnoli" alla presenza di un nutrito gruppo di alunni, docenti e del dirigente scolastico Emilio Procaccini e dei Mastri infioratori di Fabriano. L’obiettivo è quello di insegnare la tecnica di realizzazione delle infiorate artistiche ai ragazzi del secondo anno di scuola secondaria di primo grado con lezioni teorico-pratiche inerenti la storia di Fabriano, la creazione del bozzetto, la conoscenza dei fiori, la loro lavorazione e la realizzazione vera e propria dell’infiorata con la messa a terra dei materiali. Il team dell’Ente Palio intende, con questo progetto, 11 fabriano.indd 2 sviluppare nei ragazzi conoscenze e creatività in una dinamica di gruppo attraverso il coinvolgimento degli insegnanti di educazione artistica, educazione tecnica, scienze, religione e storia per tramandare ai giovani la storia, la cultura e le tradizioni della propria città e il valore socio–aggregativo di una manifestazione come il Palio di San Giovanni Battista e garantire nel tempo la realizzazione delle infiorate. Nel corso delle lezioni che si svolgeranno a scuola e nel centro della città – proprio per stimolare fin da giovanissimi il senso di appartenenza alla città e al Palio – saranno approfondite le seguenti tematiche: progettazione ed elaborazione bozzetto, valutazione d’insieme della cromia del bozzetto e scelta dei colori, realizzazione dell’infiorata, del “lucido in negative”. Il percorso formativo prevede la presenza di un massimo di 35 alunni delle seconde classi, in 2 corsi distinti ed è articolato in 10 lezioni di 2 ore settimanali in orario extrascolastico pomeridiano. Previsto un saggio finale dimostrativo il giorno di San Giovanni Battista - 24 giugno - con realizzazione delle infiorate di contorno alla processione del Santo Patrono sul sagrato della Cattedrale di San Venanzio. Al primo incontro ha partecipato anche il poeta dialettale fabrianese Teseo Tesei. “La prima lezione – spiega Maurizio Fini coordinatore dell’iniziativa per il Palio – è andata bene, c’è stata molta partecipazione da parte degli alunni. I giovani sono interessati alla macchina organizzativa del Palio e sono veramente curiosi di conoscere quanto impegno c’è tutto l’anno per una manifestazione che ha permesso di riportare in centro i fabrianesi e di far conoscere Fabriano sia in Italia che all’estero”. Soddisfazione anche dal consiglio direttivo dell’Ente Palio che ha fatto dei giovani e del loro coinvolgimento l’obiettivo principale del 2015. Coordinano il progetto per l’Ente Palio: Maurizio Fini, Andreina Leporoni, Vittorugo Sassi e Sandra Mori. L’Ente Palio ringrazia i Mastri infioratori che dando la loro disponibilità hanno permesso la realizzazione dell’iniziativa affiancando con competenza i docenti nelle lezioni settimanali. 25/03/15 11.14 12 >EVENTI< L'Azione 28 MARZO 2015 Il grottesco... Rabbit! Arriva al Teatro Gentile l'opera scritta da Lorenzo Allegrini di ROBERTA STAZI A ndrà in scena sabato 11 aprile al Teatro Gentile di Fabriano lo spettacolo “Rabbit, la mossa del Coniglio” un’opera grottesca scritta da Lorenzo Allegrini, liberamente tratta dal romanzo Oblomov dello scrittore russo Ivan Goncarov. La regia è di Giovanni Boni e sul palco due volti noti e cari ai fabrianesi: Mauro Allegrini e Laura Pavoni. Il testo, complesso e denso di significati, ha ispirato in primis Lorenzo che lo ha liberamente ridotto e riscritto, rispettando il senso dell’opera originale, ed ha conquistato poi il regista che attraverso il grottesco ha messo in scena uno spettacolo che fa riflettere e divertire. Saranno solo due gli attori sul palco: Mauro Allegrini, nei panni del protagonista, e Laura Pavoni, nel ruolo del fedele maggiordomo Orazio. “Rabbit – ci racconta Laura - è la storia di una persona che vive isolata, che non vuole vivere all’esterno e che non vuole avere contatti con il mondo fuori. Vuole solo stare nella sua stanza, piena dei suoi pupazzi, di cui conosce i difetti e sa come affrontarli” . “Il protagonista – con- tinua Laura - vuole vivere solo con ciò che conosce, nel luogo dove riesce a controllare la situazione, dove l’unica relazione conosciuta e sicura è quella con il maggiordomo Orazio. Ma qualcosa lo porterà davanti ad una scelta da fare”. “E’ una storia da ridere – continua Mauro Allegrini – con aneddoti comici, cambiamenti repentini di ritmo e di stile che porteranno lo spettatore a riflettere, sorridere, ridere, pensare, stupirsi”. L’opera, estremamente variegata e scorrevole, fa riferimento, come dice Mauro: “A situazioni che viviamo, dove potremo cogliere anche un’amplificazione dei difetti che vediamo negli altri. Vivremo una sorta di “ultimo giorno” del protagonista dei suoi giorni tutti uguali, perché è il giorno in cui un cambiamento imporrà una scelta”. Abituati a lavori di qualità e appagati nella scelta di testi che diano qualcosa a se stessi da trasmettere poi al pubblico, Mauro e Laura sono “sotto prove” da ottobre, insieme ad uno staff fatto non solo di professionisti – rigorosamente locali – ma anche di amici: Marco Agostinelli che ha curato le musiche, l’azienda Videomotive per le riprese video, Antonio Solinas per il service. Una collaborazione fatta di stima e amicizia, che ha il suo apice nel regista Giovanni Boni: “Una persona straordinaria – commentano Laura e Mauro - un grande professionista che ha trovato le soluzioni più fantasiose ed originali in ogni dettaglio. Un regista di spessore, che stimola le persone non dicendo loro cosa fare, ma portandole a tirar fuori da sole la soluzione più giusta, il modo più adatto di dire la battuta, indicando la strada e lasciando che tutto arrivi da te. Riesce a tirar fuori il senso, la chiave di volta dietro alla parola, quello che serve a renderla viva. Un regista esigente, ma che ci ha gratificato nella fatica del lavoro dando senso ad ogni minimo gesto e battuta”. Il protagonista, come dicevamo, è interpretato da Mauro Allegrini, attore, cantante e regista conosciuto e stimato, con alle spalle tanti spettacoli d’eccellenza e qualità e che è il cuore di quest’opera. “Senza Mauro – sottolinea Laura – non ce l’avremmo mai fatta, perché è lui quello che tiene tutto in piedi e che ha fatto e fa mille cose”. La produzione di Rabbit è firmata dagli Animalisti Italiani sezione di Fabriano, che hanno creduto e sostenuto il progetto, insieme al patrocinio del Comune di Fabriano, della Fondazione Cassa di Risparmio, dell’Associazione Culturale InArte e dall’Amat. Lo spettacolo è adatto a tutti: dai bambini (che vivranno in questa stanza piena di peluche) ai grandi che sapranno dare la loro chiave di lettura personale ad un’opera che certamente li appassionerà. Giocagin sempre solidale pensa ai bambini africani Oltre trecento gli spettatori paganti che hanno assistito alla 17° edizione della manifestazione Giocagin, “Il divertimento in movimento” promosso ed organizzato dal comitato territoriale Uisp di Fabriano. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Fabriano, si è svolta al PalaGuerrieri con l’esibizione di varie società sportive, dal taekwondo, alla ginnastica ritmica, dalla danza alla pallacanestro femminile fino a numerosi bambini coinvolti nel progetto “Primi Passi” di educazione motoria che si svolge nelle scuole. Al termine di ogni esibizione è stato consegnato ad ogni partecipante uno zainetto grazie alla sponsorizzazione dell’iniziativa da parte del supermercato Conad. Sono intervenuti alle premiazioni l’assessore allo Sport Giovanni Balducci del Comune di Fabriano, il presidente regionale Uisp Marche Armando Stopponi, un esponente del direttivo Uisp di Fabriano Carlo Sabbatini ed il direttore del Conad di Fabriano Maurizio Mingarelli. L’appuntamento è per l’anno prossimo. Quest’anno i fondi raccolti andranno a sostenere due progetti di cooperazione per i bambini del Sahara Occidentale e del Senegal. “Capire di Lirica” fa il bis con il maestro Ezio Maria Tisi Si è concluso il primo corso di “Capire di Lirica” tenuto, presso la sede di Accademia dei Musici, dal docente Ezio Maria Tisi (nella foto). Durante gli appuntamenti sono stati “svelati” tanti particolari nascosti sui grandi nomi dell'Opera, sulla tecnica vocale, sulle figure ed i ruoli che compongono le rappresentazioni sceniche, dando chiavi di lettura per meglio comprendere gli aspetti più complessi di questa affascinante parte della musica classica. Il basso Ezio Maria Tisi, artista di chiara fama che calca le scene di tutti i più importanti Teatri italiani ed internazionali, ha coinvolto il pubblico raccontando anche esperienze personali, conoscenze dirette ed amicizie professionali con i grandi cantanti d'Opera, confermando in tal modo la qualità dell'operazione culturale rivolta da Accademia dei Musici a tutti i cittadini. Durante gli appuntamenti si sono esibiti il tenore Guido Carmenati ed il baritono Roberto Monti accompagnati dalla pianista Rosita Tassi, riproponendo anche tutti gli aspetti tipicamente didattico-artistici che l'attività del canto necessariamente presenta. Il caloroso successo è stato sottolineato da un brindisi finale ed ha aperto le programmazioni di Accademia dei Musici a nuovi appuntamenti. Infatti già da venerdì 27 marzo sarà possibile iscriversi ad un nuovo corso che vedrà sempre il Maestro Ezio Maria Tisi trattare approfonditamente delle Opere liriche, in tutti i suoi aspetti: la musica, i personaggi, la storia.... i tradimenti, gli inganni e gli amori. Per informazioni www.accademiadeimusici. it – segreteria 0732 24065 (dal martedì al sabato ore 10 – 12). 12 eventi.indd 2 La scuola digitale, le novità “Gli spazi aumentati – le nuove geometrie della scuola digitale” è il tema dell’incontro organizzato dal Liceo Classico “Stelluti” per giovedì 26 marzo alle 16 presso il Ridotto del Gentile. Dopo la presentazione del dirigente scolastico Francesco Orsolini, interverranno Rita Coccia, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Volta” di Perugia, Antonella Giannuzzi, Ufficio Studi Usr per le Marche, Luigia Lombardi, docente di Lettere classiche e coordinatrice Classe 2.0 Liceo Classico “Stelluti”, Stefano Moriggi, filosofo della scienza e studioso delle interazioni tra tecnologia, comunicazione e apprendimento, Università di Milano Bicocca, Leonardo Tosi, ricercatore ed esperto di tecnologie per la didattica, Indire. La famiglia Chiavelli in un libro Sabato 28 marzo alle ore 17 si terrà presso la Biblioteca Multimediale "R.Sassi", la presentazione del volume di Giovanni Ciappelloni “Chiavelli e de Clavellis”, in collaborazione con la Fondazione Carifac. Il programma prevede il saluto del sindaco Giancarlo Sagramola e gli interventi di Giovanna Giubbini, direttrice dell’Archivio di Stato di Ancona e di Ugo Paoli Direttore della Biblioteca e Archivio Storico presso il Monastero di San Silvestro di Fabriano. A seguire l’autore, Giovanni Ciappelloni, illustrerà il volume, descrivendo obiettivi e motivazioni del percorso di studio e riflessione che lo ha condotto alla stesura di questo interessante saggio. Un'uscita per la pulizia del bosco Domenica 29 marzo ore 8.30 - Uscita straordinaria per la "Pulizia del bosco". I vari gruppi micologici marchigiani organizzano, in tutta la regione, per domenica 29 marzo, l'uscita straordinaria per la pulizia di un bosco. Con ritrovo e partenza alle ore 8.30 dal piazzale antistante la chiesa della Sacra Famiglia di Fabriano, il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, insieme a quanti intenderanno aggregarsi per dare una mano, si occuperà della pulizia della pineta dei Monticelli che, tradizionalmente, è il più classico dei luoghi di escursione o ritrovo "montano" della nostra città. Si ringraziano il Comune di Fabriano, l'assessore all'Ambiente e Ancona Ambiente per la disponibilità e l'accoglienza riservata a questa iniziativa con la messa a disposizione dei sacchi per la raccolta dei rifiuti e del camion per il loro smaltimento. La partecipazione alla pulizia del bosco è libera e aperta a tutti i volontari che si presenteranno con la semplice raccomandazione di essere dotati di guanti, scarponcini e/o altro abbigliamento ritenuto consono data la personale responsabilità prevista per questo tipo di attività. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 3483985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. 25/03/15 11.16 A tema il cliente tra gli imprenditori Appuntamento Cdo: Urbano Urbani alla Sala Ubaldi S iamo un gruppo di amici imprenditori e professionisti che si incontrano spontaneamente per condividere la nostra vita ed aiutarci nel lavoro. Eventi pubblici periodici segnano il percorso di crescita imprenditoriale ed umana. L'incontro di giovedì 26 marzo presso la sala Ubaldi alle ore 18 che ospita l'imprenditore Urbano Urbani patron di Air Force, ha a tema il rapporto con il cliente, considerato a ragione uno degli aspetti fondamentali sia del fare impresa che del day by day quotidiano. Il tema è ampio, ma intrigante ed interessa sia chi vende prevalentemente ad altre aziende (esempio accessori per la cucina) sia chi ha rapporti con il cliente finale (negozi). Tante le tematiche a cui prestare attenzione. Non possiamo dare per scontato che il nostro cliente conosca veramente la nostra proposta. A volte riceviamo dei "no" ma il cliente non sa a cosa sta dicendo no. Non possiamo dare per scontato che la nostra offerta è stata costruita su quello che il cliente desidera e che lui abbia compreso la nostra proposta. Infine non possiamo dare per scontato che egli sia soddisfatto del nostro servizio/prodotto. Mettere al centro il cliente è troppo spesso uno slogan, ma effettivamente non avviene in modo sistematico, non avviene orientando tutte le azioni dell'organizzazione verso il cliente. Le nostre imprese sono ancora troppo a compartimenti stagni e non vivono la trasversalità adeguata per rispondere e soddisfare un cliente oggi molto esigente. Alcuni spunti di riflessione: il cliente deve essere messo al centro perché è prezioso e va conosciuto nelle sue abitudini e nei suoi bisogni, non siamo più nel mass market ma nel one to one market dove i clienti hanno bisogno e prediligono soluzioni customizzate, taylor made. Viviamo in un ambiente di iper-competition, è una lotta di sopravvivenza e molti attori non riescono a rimanere nel mercato, si sviluppa la qualità, l'innovazione; è un mercato in cui bisogna diversificare, le Seminari gratuiti sull'agricoltura Incontri condotti da esperti dell'Efedra Gli incontri, condotti da esperti della soc. Coop. Efedra, liberi professionisti e da docenti del Servizio Veterinario dell’Asur, sono destinati ad agricoltori, proprietari o conduttori di aziende agricole e a tutti coloro che intendono approfondire le proprie conoscenze sulle tecniche di coltivazione ed allevamento, volti alla tutela e valorizzazione del paesaggio ed ottenere un prodotto di qualità, sicuro dal punto di vista agroalimentare; costituiscono una importante occasione di formazione per apprendere nuove tecniche, accorgimenti e spunti pratici da attuare nel quotidiano, per salvaguardare la biodiversità dei sistemi agro-silvo-pastorali. Offrono inoltre la possibilità di scambiare idee ed esperienze su tematiche quali l’allevamento, le coltivazione delle arboree ed erbacee a basso impatto ambientale, le normative da rispettare e le modalità di accesso ai fondi agricoli. Il mese di marzo si prospetta ricchissimo di contenuti. Lunedì 23 marzo presso la sede dell’Unione Montana, Paolo Giacchini ha affrontato il tema della “difesa e stabilità del suolo”, con uscita pratico-dimostrativa su campo il 30 marzo. L’11 maggio saranno esplicate le misure di conservazione da attuare in ambito agricolo nelle aree della Rete Natura 2000: le aziende agricole come gestori dell’ambiente, possibilità e difficoltà nell’attuazione. Infine, il 16 ed il 22 maggio si svolgeranno le ultime uscite pratiche, rispettivamente sulla gestione dei pascoli montani e presso un’azienda locale, per una semina diretta su letto di cover crops. La cooperativa Efedra svolge questa attività di informazione agli agricoltori anche in altre due aree, il Parco del Conero e il Parco Sasso Simone e Simoncello. Per richiedere informazioni o visionare il programma completo, contattare la Soc. Coop. Efedra, via S. Filippo 2- Fabriano, tel. 338.6213349, e-mail: [email protected] o visitare il sito www.efedra.org e www.cmesinofrasassi.it e www.parcogolarossa.it. 13 spazio lavoro.indd 2 13 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 28 MARZO 2015 SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ LAVORO IN SVIZZERA Il Kiener’s Bistro di Finsterhennen (Svizzera) ricerca un aiuto cucina e una cameriera con buona conoscenza della lingua tedesca, età compresa tra i 18 ed i 40 anni, preferibilmente con esperienza. Si offre: contratto a tempo indeterminato per 9 ore giornaliere per 5 giorni lavorativi, lunedì e martedì di riposo, la retribuzione per entrambe le figure va da 4.180 a 4.400 franchi svizzeri lordi mensili per 13 mensilità. Per candidature inviare il cv a: [email protected] (e per conoscenza a: [email protected]). Per informazioni contattare la Sig.ra Ursula Kiener al numero: 0041323962986. ~ CORSI DI FORMAZIONE GARANZIA GIOVANI - SCADENZA 2 APRILE Sono aperte le iscrizioni ai due corsi di formazione gratuiti organizzati da Enfap Marche e legati a Garanzia Giovani: “Operatore contabilità” e “Tecnico commerciale estero (esperto in lingua inglese)”. I corsi, di 200 ore (140 di teoria e 60 di pratica), si terranno a Fabriano e sono destinati, ognuno, a 15 partecipanti (di cui almeno 8 donne) iscritti al programma Garanzia Giovani che abbiano sottoscritto il patto di servizio. Non sono previste indennità di frequenza per i partecipanti ai corsi di formazione. Scadenza per la presentazione delle domande: 2 aprile. Per scaricare bando e modulistica: www.enfapmarche.it. Per maggiori informazioni scrivere a [email protected] o contattare i referenti di zona Cristiana (392.8791463) - Lucia (335.5252548) o direttamente Enfap Marche (071.2275384). IL CENTRO INFORMAGIOVANI DI FABRIANO CHIUDE DAL 2 AL 7 APRILE COMPRESI E AUGURA BUONA PASQUA AI LETTORI DE L’AZIONE! Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet. marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. persone fanno la differenza, la qualità, la professionalità, la formazione delle persone sono un asset decisivo, non sono intercambiabili, ma sono in continua formazione long - life - learning. La relazione col cliente attiva un processo per cui l'organizzazione deve essere flessibile e imparare dalla realtà. Infine non meno importante è la relazione comportamentale: ascolto, empatia, umiltà, feedback e la capacità di fare domande. Per tutte queste ragioni occorre un percorso di crescita personale che permetta al rapporto con l'altro di diventare agente di creazione di valore per tutti e di continua verifica che si stia andando nella giusta direzione. Desideriamo fare questo percorso e vogliamo proporlo anche ad altri. L'incontro di giovedì 26 marzo è un’occasione utile. di Giorgia Rinaldi Eccoci questa settimana a raccontarvi un nuovo viaggio… Elena che ha scoperto il Centro Sviluppo e Occupazione di Fabriano “per caso” ed ha trovato un sostegno molto utile per la sua ricerca! “Eccomi qua al Cso, un pomeriggio di due anni fa, un Centro che ho scoperto per caso…mentre mi trovavo al Centro per l'Impiego! Appena arrivata nella sede del Cso, vengo accolta da Daniele e Carlo, due persone squisite che mi hanno subito guidata con molti consigli pratici, dozzine di link specializzati nella ricerca del lavoro, iniziando per prima cosa a "stravolgere" il mio cv. Mi sono sentita molto incoraggiata: con garbo e pazienza mi hanno consigliata, mi hanno fornito molta documentazione specifica per la ricerca del mio lavoro. Ho ricevuto da loro tantissimi consigli pratici, documentazione accurata, e senza fare interminabili file come succede spesso nei vari enti ed agenzie che frequenta chi cerca lavoro. Mi hanno inoltre spiegato l'importanza di un database per organizzare la ricerca del lavoro. Tutto ciò, vorrei sottolinearlo, del tutto gratuitamente, dopo il loro orario lavorativo, rubando spazio alla loro vita privata. E… se ora sto lavorando, è anche grazie alle loro dritte ed ai loro insegnamenti!”. Vi ricordiamo che la segreteria del Cso della Diocesi di Fabriano-Matelica, dove potete venire a trovarci è situata in via Gioberti 15 a Fabriano, con i seguenti orari: lunedì dalle 18.30 alle 20. Per contattarci [email protected], cell. 3290390514. Servizio civile volontario in Caritas Sono stati assegnati cinque posti alla Caritas diocesana di Fabriano-Matelica con il bando nazionale del Servizio Civile e sono così ripartiti: 3 a Fabriano, 1 a Sassoferrato, 1 Matelica. L’età dei partecipanti deve essere compresa tra i 18 e i 28 anni; il termine di presentazione della domanda è il giorno 16 aprile alle ore 14. Ad eccezione degli appartenenti ai corpi militari o alle forze di polizia, possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso di vari requisiti tra cui: - cittadini dell’Unione europea; - familiari dei cittadini dell’Unione europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; - titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; - titolari di permesso di soggiorno per asilo; - titolari di permesso per protezione sussidiaria. Per informazioni rivolgersi alla Caritas diocesana di Fabriano, in Largo F.lli Spacca 8/9 dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì al venerdì oppure al numero di telefono 0732-22429. Bar o ristoranti, corsi di abilitazione La Cna organizza corsi di abilitazione per chi vuole aprire un bar, ristorante o un negozio alimentare. Ce ne danno conto Brunella Bianchi, segretario e Mauro Cucco, presidente della Cna di Fabriano. “Per avviare un’attività dove si somministrano alimenti e bevande o si vendono prodotti alimentari servono alcuni requisiti professionali – spiegano – per ottenerli è sufficiente frequentare un corso di formazione con esame finale. Ecco perché Cna e FormArt Marche stanno organizzando un corso di formazione per la somministrazione di alimenti e bevande (Sab) e di commercio alimentare (Cal). “La legge - chiariscono - prevede che per avviare un’attività legata al ristoro o alla vendita di prodotti alimentari servono dei requisiti: aver lavorato almeno due anni presso imprese del settore o aver conseguito un diploma in scuole professionali come l'alberghiero; se non si è in possesso di tali requisiti si deve frequentare un corso di formazione con esame finale". Per garantire il possesso dei requisiti professionali a partire da aprile (data da definire) partirà nella sede della Cna di viale Martiri della Libertà, 46 a Fabriano un corso della durata di 100 ore per l’abilitazione alla somministrazione e alla vendita. Daniele Gattucci 25/03/15 11.20 14 >MATELICA< L'Azione 28 MARZO 2015 Viaggio dai confini dell'Ucraina Tatiana è la ragazza con il giubbotto blu, mentre Azzurra è quella con il berretto insieme alla sorellina Serena e ai suoi genitori di AZZURRA OTTAVIANI B abbo mi ha chiamata dicendomi che da noi viene a stare una ragazza per un po’. Arriva dall’Ucraina, non ha più una casa e ha 15 anni, quasi la tua stessa età. Che ne pensi? Poche parole, molte perplessità. Una sconosciuta a casa nostra, che non parla l’italiano, proveniente da un Paese totalmente diverso, con altra cultura e modi di fare… -Assolutamente no mamma, non ci pensate neanche! Non smetterò mai di ringraziare i miei genitori per avermi dato l’opportunità, accogliendo questa ragazza, di vivere un’esperienza fantastica che penso ricorderò per tutta la vita! Tatiana: questo il nome della ragazza dagli occhi tristi, con molta voglia di comunicare attraverso lo sguardo, unico mezzo di comunicazione a disposizione. Saluto freddo, sorriso forzato, stretta di mano insicura, imbarazzo più totale: cosa dire? Da dove cominciare? - Che brutto tempo stasera!! Una semplice affermazione capace di far sbocciare una gran bella amicizia, basata principalmente su sorrisi, risate e lingue totalmente differenti. Perché Tatiana è venuta in Italia? Tatiana insieme ad altri 130 ragazzi fa parte dell’associazione “Nel cuore delle Marche - con i bambini nel cuore” che ormai da 15 anni si occupa dei progetti internazionali per dare la possibilità ai giovani ucraini di fare una breve vacanza presso le famiglie italiane, imparando l’italiano e visitando le città stupende che l’Italia ha da offrire. Attualmente si ha inoltre la possibilità di ottenere la riabilitazione psicologica dei ragazzi dopo la tragedia che sta vivendo l’intera zona dell’Ucraina devastata dai russi. È grazie alla conoscenza con uno di questi ragazzi, come con Tatiana ad esempio, che si può riuscire a comprendere quanta fortuna abbiamo attualmente noi italiani: la libertà, la pace, il diritto di poter pensare liberamente.. è questo ciò che farebbe crescere umanamente i ragazzi della mia età anche in un solo mese! Vivendo per un breve periodo con Tatiana ho imparato ad apprezzare sempre più le cose semplici della vita, senza dare importanza alle superficialità. Tatiana ha una luce che brilla nei suoi occhi di adolescente, nonostante sia lontana dalla sua famiglia e non sappia una minima parola in italiano. Ama molto la biologia e vorrebbe fare il medico, sua madre ha perso il lavoro e suo padre guadagna soli 60€ al mese facendo l’ingegnere. La sua famiglia non ha una macchina perché la benzina costerebbe troppo e i suoi genitori per spostarsi da una città all’altra vanno in bicicletta (percorrendo 30 km al giorno per andare semplicemente a fare la spesa). Tatiana ama molto camminare, specialmente sotto la pioggia senza ombrello perché vuole che le gocce la percorrano tutta dalla testa ai piedi, lasciando che le sue preoccupazioni e i suoi cattivi pensieri scivolino via il più presto possibile. Ride tanto, è ottimista, ama la vita e pensa che commuoversi sia una cosa stupida: “perché piangere? Si piange per motivi più gravi!”. Le piace molto ascoltare la musica italiana, perché la trova ricca di sentimenti e di dolci melodie; ama mangiare le arance siciliane visto che in Ucraina non vengono coltivate e soprattutto leggere e studiare la Divina Commedia del famosissimo poeta fiorentino. Desiderava sempre stare sveglia fino a tardi per parlarmi della vita in Ucraina, della sorella Nastasìa che, a 5 anni, sta vivendo tutto questo ingiustamente, della sua casa bombardata, dei giorni passati in una cantina sotterranea per salvarsi la vita, mangiando solo pane. Parla in modo pacato, dolce, misto a tristezza ed ironia, perché non vuole che la gente si impietosisca ascoltandola. Una domenica mattina, precisamente il 15 febbraio, Tatiana aveva il desiderio di visitare San Marino e abbiamo deciso di passare una giornata in maniera spensierata tutti insieme. Tante foto, molte chiacchierate, per la prima volta ha potuto assaggiare un piatto di spaghetti allo scoglio (approvati al primo boccone), siamo saliti sulla funivia e abbiamo ammirato il panorama spettacolare. Tutti ricevono amore ma pochi lo sanno dare. Tuttora penso: quanto basta per rendere felice una persona? Ospitata a Matelica la giovane Tatiana con la guerra...sotto casa Poco, anzi pochissimo. Non si parla la stessa lingua, non si pratica la stessa religione, non si ha lo stesso modo di pensare riguardo determinati argomenti… eppure da un’occasione del genere nascono fortissime amicizie. Nonostante Tatiana sia partita venerdì scorso per tornare a casa, la sua immagine è ancora riflessa nella mia mente. Spero che tutto si aggiusti in Ucraina e che fra poco tempo potrò rivederla per poter tornare a ridere con lei. Sono troppe poche le righe dedicate ad una persona speciale e semplice. Spero che qualcuno di voi lettori abbiate percepito una parte minima di emozioni sentite da me, che ho vissuto questa bellissima esperienza. Spero anche che voi come me vogliate vivere in prima persona tutto questo. E ricordate! L’Europa respira a due polmoni: uno al nord e uno al sud. Ne è presente anche un terzo ad est pronto a respirare, nonostante sia ferito. stimonianza Un'altra te nte questa riguarda a pagina ospitalità è logo 31 dia Il Charter Night per il Lions La scorsa domenica 15 marzo il presidente del Lions Club Matelica, Massimo Pacini, insieme a tutti i soci e a molti graditissimi ospiti, ha celebrato la IX Charter Night. La Charter Night è il compleanno del Lions Club e tutti gli anni viene festeggiato con grande partecipazione. Un’occasione conviviale che però viene anche colta per fare il punto della situazione, per rivedere tutti i progetti del Club e per rinnovare l’impegno che tutti i soci prendono aderendo al “We serve” (“noi serviamo”), motto del Lions Club, che ne caratterizza l’essenza. Alla presenza delle autorità lionistiche, tra le quali il Governatore distrettuale Nicola Nacchia ed il presidente della Terza Circoscrizione Mario Petrucci, 14 matelica.indd 2 delle autorità civili, il sindaco Alessandro Delpriori, delle autorità militari, il Capitano Sandro Sborgia (Comandante del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità - Nas - dei Carabinieri di Ancona), il Comandante Fabrizio Cataluffi della Stazione dei Carabinieri di Matelica, e di vari rappresentanti di altre associazioni, la serata è trascorsa nell’usuale clima di serena allegria ed ha anche regalato un’inaspettata sorpresa e un momento particolarmente importante per la vita del Club. Dopo il saluto del sindaco Delpriori, infatti, c’è stata la consegna, da parte del Past Governatore Raffaele Di Vito, di una Melvin Jones Fellow (un significativo riconoscimento che viene conferito a colui che ha, con forte impegno, perseguito le finalità dell’associazione) ad una emozionata e stupita socia: Matilde Amina Murani Mattozzi. Il riconoscimento della Melvin Jones Fellow ha, poi, un doppio valore perché ad ogni Melvin Jones Fellow attribuita la Lions Club International Foundation fa partire una campagna di vaccinazione contro il morbillo che coinvolge ben mille bambini. In seguito, inoltre, si è dato il via al festeggiamento di un evento sicuramente fondamentale per un Club: l’ingresso di nuovi soci. I tre padrini, Matilde Amina Murani Mattozzi, Giovanni Trampini e Sauro Grimaldi, hanno quindi introdotto le nuove leve che sono, rispettivamente, Mario Giugliucci, Silvio Innocenzi e Giancarlo Temperilli. La cerimonia è stata condotta dal Governatore e dal presidente del Club Massimo Pacini che ha auspicato un apporto di dinamismo ed I nuovi soci con al centro il presidente del Club e il Governatore distrettuale e davanti i loro padrini Sulla destra il sindaco Delpriori durante il suo intervento energia da parte dei nuovi entrati. Il presidente ha poi nel suo intervento ricordato i Service realizzati (come il progetto “Cani Guida: due occhi per chi non vede”, il contributo alla Caritas locale, il dono di una sedia con pedali e maniglie all’Unitalsi e di un defibrillatore al Tennis Club di Matelica) e le attività ancora da svolgere sino al 30 giugno, termine del suo anno di carica. Il Governatore, infine, nel suo intervento ha ringraziato tutte le autorità presenti ed ha augurato al Club di Matelica di continuare ad operare come sempre è stato fatto, ricordando e tenendo sempre nel cuore il motto Lions: “We serve”. 25/03/15 11.44 15 L'Azione 28 MARZO 2015 Quel ragazzo del Novecento D unque non ce l’ha fatta. Don Franco Paglioni non ha superato la crisi dovuta al blocco renale che lo aveva colpito due settimane prima ed è morto lunedì sera, alle 22.30 circa, sotto il peso di 87 pienissimi anni. Durante tutta la giornata di martedì le visite in chiesa, per l’occasione diventata camera ardente, sono state continue: don Franco era, è don Franco. Inutile ripetere le tante cose che ha fatto, l’esperienza a Braccano, l’epopea di Regina Pacis, la chiesa voluta a tutti i costi. Per ricordarlo, proponiamo le parole, il ricordo, le impressioni di tre persone che lo hanno conosciuto bene. Un prete di frontiera Il suono triste delle campane ci ha annunciato che tu, don Franco, non sei più fisicamente tra noi. Anche se consapevoli delle tue condizioni di salute, siamo ancora increduli, perché tu, per tutti, non eri solo una persona, ma “un’istituzione”. Sei stato un prete fuori dagli schemi, che raggiungeva e conquistava il cuore con un fare schietto, a volte anche troppo, sincero e attento alle necessità di tutti, in modo particolare dei più bisognosi. Come uomo avevi i tuoi limiti e i tuoi difetti, ma ci piacevi così: un prete “strano”, forse un precursore dei preti che oggi chiamiamo “di strada o di frontiera” per il modo tutto tuo di avvicinare la gente: al bar con gli anziani, allo stadio con gli sportivi, da fedele juventino… Eri amico di tutti: quando parlavi con le persone, le guardavi negli occhi e per tutti, vicini o lontani dalla Chiesa, avevi una parola di conforto nelle avversità e di gioia negli eventi belli della vita. Memorabili restano le tue omelie: sei stato un comunicatore efficace, un vero trascinatore. Questa chiesa, anzi questo complesso, è la testimonianza della tua intraprendenza e della tua tenacia e, come tu scherzosamente dicevi, “di me parleranno questi mattoni”… e ne hai fatti sistemare tanti tanti! La nostra è una parrocchia sorta in periferia senza tradizioni, formata anche da famiglie giovani provenienti dai paesi vicini che tu hai saputo amalgamare e organizzare socialmente. Ci piace pensarti accanto a San Pietro al quale ci presenterai dicendo: “Questo è uno dei miei”. Ti preghiamo di chiedere al Signore, e la faccia non ti manca, di suscitare nella Chiesa, oggi, tante vocazioni di preti “strani” come te, per attuare un risveglio a vita nuova, nella nostra comunità. Carla Trecciola Una gioia godere della sua vita Mi unisco alla comunità parrocchiale, ai confratelli e al vescovo diocesano per esprimere ai parenti di don Franco in particolare alla famiglia le mie più sincere condoglianze per la dipartita di un fratello, un amico, un sacerdote affezionato, ma anche per ringraziare il Signore Gesù Buon Pastore per averci dato la gioia di godere del dono della sua vita, del Suo apostolato e dello zelo sacerdotale offerto con generosità, semplicità, e gioia. La Chiesa dedicata a Maria, frutto della sua iniziativa, che accoglie la comunità parrocchiale ogni giorno continuerà a ricordare don La scomparsa di don Franco Paglioni Franco, a benedire la Sua memoria e a invocare il suo aiuto dal Cielo. Con la vicinanza dello spirito e la commozione del cuore. Don Elio Sgreccia, confratello e condiscepolo L’iniziativa di bontà per i bambini rumeni Don Franco carissimo, siamo qui, accanto a te, per darti l’ultimo saluto con il cuore affranto perché sei stato e sei come un componente della famiglia di ognuno di noi. La tua è stata una via intensa, così ricca di eventi che non è possibile ricordarli tutti ma si può solo fare cenno ad una piccola parte. Chi è già nonno o nonna ricorda come, da prete giovanissimo accompagnavi nelle escursioni durante i campeggi i lupetti, essendo per loro Balù, l’orso coraggioso, fin sotto la croce del San Vicino o quando parlavi nella chiesa di Braccano alle “giovanissime” di Azione Cattolica, che erano ospitate nel vecchio edificio scolastico, per dare loro una opportuna preparazione religiosa. Con il passare degli anni hai dato vita a tante iniziative anche sociali di cui eri fiero come quando organizzavi anche giornate di svago per i tuoi parrocchiani di Braccano, che per la prima volta scoprivano la bellezza di una giornata al mare. Ecco poi la nomina di parroco di Regina Pacis, la popolosa parrocchia del quartiere nuovo della città, con un grande numero di abitanti da curare: tanti battesimi, tante comunioni, tante cresime, tanti matrimoni, tanti funerali che hai vissuto con noi nella gioia e nella sofferenza. E poi il progetto di una chiesa che ha assorbito tante tue energie e che finalmente hai realizzato: ecco la posa della prima pietra accanto al Vescovo e al sindaco, con tanta folla e tanti giorni di lavoro, nei quali il sogno diventava realtà. Nel frattempo avevi dato vita a tante iniziative religiose e sociali come la festa della parrocchia e del quartiere, con l’aiuto di tante persone coinvolte anche per il tuo entusiasmo. Hai ospitato anche la Corale "Antonelli" con grande generosità, seguendola in romania dove hai avuto modo di conoscere un villaggio poverissimo, con bambini e donne abbandonate dalle famiglie, per cui, con l’aiuto di benefattori, hai organizzato la raccolta e l’invio di generi di prima necessità a Natale di ogni anno con un autotreno. Ma questi sono solo piccoli esempi delle tante iniziative a cui hai dato vita, anche con l’aiuto dei parrocchiani. Poi abbiamo pal- Cari lettori ricordiamolo insieme! Gli aneddoti gustosi su don Franco sono sempre stati numerosi. La sua stessa personalità li alimentava e forse, chissà, rendeva vero ciò che era magari solo verosimile. Ma amato e popolare lo è stato anche per quello: sarebbe piaciuto tantissimo a Giovannino Guareschi. Abbiamo pensato ad un modo particolare, vivo, per ricordarlo, un modo che piacerebbe anche a lui: aiutateci e inviateci un vostro messaggio con un ricordo, una sua storia, una sua battuta, un aneddoto che lo ha riguardato. Saranno i mattoni per un affresco corale (e mi raccomando, niente finestre!). Nel prossimo numero li pubblicheremo e lo ricorderemo così, tutti insieme, con il sorriso sulle labbra. Potete inserire le vostre frasi nella cassetta della posta de “L’Azione” (via Parrocchia 3), all’indirizzo matelica.redazione@ lazione.com o per telefono al 340/0528381. La Vigor apre e invita tutti alla nuova sede! Piccolo grande evento sabato 28 marzo, in casa Vigor basket. La società inaugura infatti la nuova sede di Piazza Enrico Mattei e, per l'occasione, invita tutti gli appassionati e i curiosi a partecipare. Per la verità la Vigor operava già in quelle stanze, parte del Palazzo Comunale. Ma quest'anno la società del presidente ha deciso per un vigoroso restyling che ha totalmente messo a nuovo la sede, grazie alla disponibilità di Grimaldi Costruzioni e dei fratelli Remolini. Sabato mattina, finalmente, alle 11, 15 matelica.indd 2 ci sarà il taglio del nastro e la benedizione, con un prete della parrocchia di Santa Maria e il sindaco Alessandro Delpriori. Dopodiché, per festeggiare insieme, ci sarà un rinfresco, e la possibilità di vedere la nuova sistemazione. Dopodiché, pitato per la tua salute in seguito agli eventi legati al tuo ricovero a Roma, dopo il quale sei tornato alla tua parrocchia, pronto a dare vita a tante altre ammirevoli iniziative. Non è possibile in poche parole riassumere la tua intensa attività di sacerdote e di parroco che ti ha visto per anni dirigere anche le pagine matelicesi del giornale periodico “L’Azione”. Chiediamo a Dio che abbracci la tua anima e la faccia gioire per sempre. Noi ti diciamo grazie con tutto il cuore per utto ciò che hai fatto per la madre Chiesa, per la Fede e per ognuno di noi, sia per quello che tutti conoscono e hanno vissuto, sia per quello che rimarrà nascosto, noto solo all’Onnipotente. Fiorella Conti “L’Azione”, un suo grande amore Chi scrive non lo conosceva bene, don Franco. Non lo ha avuto come catechista, non ha fatto con lui Comunione e Cresima, lo ha avuto come parroco solo a partire dai quattordici anni.Di lui so quello che si poteva capire dalle sue celebri omelie, in cui ficcava i concetti che voleva far passare nelle teste e nei cuori dei fedeli, “scassinandoli” con il grimaldello della battuta, della risata, del rimprovero ruvido ma bonario. So quello che si sentiva raccontare in giro. Gli aneddoti gustosi su don Franco erano numerosissimi, forse neanche tutti veri, ma utili a spiegare la personalità di questo prete che non ha caso fu scelto per creare dal nulla una parrocchia in un quartiere nuovo, giovane, vergine, da inquadrare e far crescere con i metodi di un padre: duro, ma schietto. Quando però sono entrato nella redazione de “L’Azione”, ho avuto modo di parlare con lui per tre volte: per i cinquant’anni di sacerdozio, per i quarant’anni di Regina Pacis, per la presentazione del suo libro: “Il ragazzo del Novecento”. In quelle occasioni ritornava ad essere quello che è stato a lungo: un bravissimo collega, il caporedattore che per anni ha gestito le pagine matelicesi del settimanale diocesano. Poco lucido negli ultimi tempi? Di certo non con me: preciso nelle risposte, praticamente non rispondeva alle domande, me le dettava, con l’unico stile adatto a lui: asciutto, diretto, retorica zero, ma grande attenzione a mettere quella battuta che stemperava, che diverte il lettore e gli rende piacevole la lettura. Antonio Gentilucci da sabato, la sede sarà pronta per le riunioni, e le decisioni, della Vigor di domani. Spazio per altri e nuovi trofei ce ne è! Il rinnovo dei locali della sede è il culmine di un anno molto laborioso per la Vigor. Poche settimane fa infatti, era stata anche aperta, in una stanza del Palazzetto dello Sport, la sala degli allenatori, con alcuni dirigenti e allenatori che, rimboccatisi le maniche, hanno pulito, rinnovato, riordinato e anche collegato la stanza. Ora la sede, segno di una società più che mai in fermento. a.g. 25/03/15 11.27 16 >MATELICA< L'Azione 28 MARZO 2015 Benni racconta Cyrano de Bergerac al Piermarini di LAURA ANTONELLI di ANTONIO GENTILUCCI A rriva al Teatro Piermarini venerdì 27 marzo alle 21.15 uno dei big attesi in questa stagione teatrale: il poeta, scrittore e giornalista Stefano Benni (nella foto). Bolognese, impostosi con libri come “Al bar dello sport” e poi con tante collaborazioni importanti con giornali come Repubblica, Panorama, Il Manifesto, MicroMega, e Cuore, vecchio giornale satirico per definizione. E alla sua grande capacità di ironia e satira, strumenti con cui modella ritratti impietosi gli aspetti grotteschi e surreali dell’Italia, i suoi vizi e i suoi difetti. Ma se Benni deve alla satira l’inizio del suo successo, è vero anche che questo è fondato su una capacità di narrazione, di scrivere e descrivere fuori dal comune. La sua penna non è capace solo di tagliare dunque, ma anche di modellare, disegnare, ricreare.E questo ha fatto con uno dei classici del teatro europeo: “Cyrano De Bergerac”. Ricordate la storia ideata nell’Ottocento da Edmond Rostand? Cyrano, spadaccino abile sia con la spada che con le parole, ama in cuor suo Roxanne, ma non trova il coraggio di dichiararsi per via del suo difetto: un naso enorme. E quando lei corrisponde al corteggiamento dell’amico di Cyrano, Cristiano, è lo stesso spadaccino a suggerire al secondo tutte le sue più parole più belle e più romantiche. Di queste Roxanne si innamora, anche se solo in punto di morte Cyrano le svelerà la verità. Una storia ed un personaggio che devono essere piaciuti molto a Benni, che è noto per essere un personaggio assai schivo e riservato, che si concede pochissimo ai media così come rarissime sono le sue interviste, per non parlare delle apparizioni televisive. Dunque la ritrosia del suo personaggio deve essergli piaciuta. L’idea di metterlo in scena, con questo monologo, è nata da un progetto della Scuola Holden di Alessandro Baricco e del Gruppo editoriale L'Espresso: ad alcuni dei maggiori autori italiani e non era stato chiesto di riscrivere i grandi classici della letteratura in una versione dedicata ai più giovani. E Benni lo ha fatto, a modo suo: mai banale, determinato, sagace, pungente, ironico al punto giusto, impreziosito dalla complice musica della talentuosa e giovane pianista Prima selezione di Miss Italia: vince Ilenia "ma penso allo studio" Anche per quest'anno sono iniziate le selezioni per il concorso di Miss Italia, il celebre concorso nazionale di bellezza giunto alla sua 76esima candelina, partendo con la prima fase, quella delle selezioni provinciali. Venerdì 13 marzo, nella Sala del Lampadario del Circolo cittadino di Jesi si è svolta la prima tappa ufficiale delle selezioni alla quale hanno partecipato concorrenti da tutta la regione. Ad aggiudicarsi il titolo di prima classificata ottenendo la fascia di Miss Circolo Tennis, è stata la nostra bellezza matelicese Ilenia Bravetti. Ilenia ha 20 anni, è una studentessa presso l'Università degli Studi di Macerata ed è una ragazza molto solare, la quale, con grande disponibilità ha risposto a qualche nostra domanda riguardo la sua esperienza a Miss Italia e ai suoi progetti. Ci puoi descrivere con poche parole chi è Ilenia Bravetti? Per iniziare direi che sono una ragazza molto semplice, sembra banale come aggettivo ma in realtà è quello che più mi rispecchia. Affronto ogni piccola battaglia della mia vita con umiltà ma allo stesso tempo con carattere e grinta, credo nei sani valori e principi che mi hanno insegnato fin da piccola i miei genitori. Credo profondamente nell'amicizia e amo curare i legami stretti che mi uniscono con persone per me importanti. Come ti sei avvicinata al concorso di Miss Italia? L'ho fatto esattamente Deserto, nuova fonte e le nostre montagne? Ritorno sul tema delle risorse che il nostro territorio offre e di cui l'amministrazione potrebbe avvalersi affinchè, anche il nostro, diventi un “Comune Virtuoso”. Ritorno sull'argomento anche se un articolo pubblicato recentemente in questo giornale, sullo stesso tema, non ha suscitato un visibile interesse e non ha prodotto alcun commento. Mi sono sentito sollecitato a ripetermi, dopo aver letto un notiziario sulla realizzazione di un'enorme impianto con 8 milioni di pannelli solari, realizzato nel deserto della California. Si tratta di uno 16 matelica.indd 2 degli impianti solari più grandi al mondo realizzato da una azienda americana a cui è stata assegnata, dal Governo Federale, un'area di 1540 ettari insieme a contributi. L'impianto produce 550 mw e provvede a fornire energia a 160.000 case. Un deserto inutile fino a ieri è diventato, grazie alla tecnologia e allo spirito imprenditoriale degli americani, un tesoro di raggi solari, una fonte di energia pulita che corrisponde ad una riduzione di emissione di carbonio di 65.000 auto sulla strada. Il Governo Federale amministra 101 milioni di ettari e, una nona parte di essi, nella maggior parte nell'ovest, è un deserto in cui abbonda luce solare per almeno Il celebre concorso fa tappa a Jesi e trionfa la ventenne Bravetti per puro caso: inizialmente ho cominciato ad avvicinarmi al mondo dell'immagine e moda facendo foto per progetti e compagnie aziendali, nell'estate del 2014 sono riuscita a comparire sulla rivista Lifeandpeople con foto estive, successivamente ho continuato a posare per altre iniziative e la sorpresa di Miss Italia è arrivata esattamente l'anno scorso, quando sono stata invitata a provare l'esperienza dalle organizzatrici del medesimo concorso. È stata una piacevole sorpresa che mi ha 300 giorni l'anno. L'impianto è ora economicamente valido grazie alla nuova generazione di pannelli solari che sono più efficienti e soprattutto meno costosi. Noi non disponiamo di un deserto e la nostra penisola è intensamente coltivata ma, tuttavia, disponiamo di enormi aree nelle zone montane dove ci sono solo pietre esposte al sole. Avere una pietra esposta al sole o un pannello solare opportunamente e stilisticamente ben esposto che differenza fa? Lucertole, ramarri e le serpi possono usare il pannello solare come base di appoggio. Quello che manca a noi e ci differenzia dagli americani, è lo spirito di iniziativa, la voglia del fare e la determinazione di affrontare e superare gli innumerevoli ostacoli burocratici e di vecchie concezioni. La montagna presenta tanti aspetti utili alla comunità e a quello sportivo e salubre, andrebbe associato anche quello industriale e, a quello spinto a rimettermi in gioco anche quest'anno. Cosa ti ha lasciato per ora questa esperienza? Questa esperienza per me è stata positiva, ho avuto l'opportunità di conoscere gente nuova, di confrontarmi con ragazze che non conoscevo e trovare amicizie inaspettate che tutt'ora fanno parte della mia boschivo e di pascolo, quello di produzione di energia eolica e solare. Ostinarsi a non vedere la montagna come una multiforme risorsa più che un unico valore Giulia Tagliavia. Un lavoro ben riuscito, che terrà per due ore attente le diverse generazioni presenti allietando e coinvolgendo con spirito, la platea. E d’altra parte, Chi non si è mai sentito un po’ Cyrano; brutto e goffo da sentirsi niente per qualcuno. Rifugiarsi così nella scrittura per immaginare di superare le paure. Sperando di dichiarare poi, (liberamente a voce), quello che le parole fanno da sole. E chi non si è mai sentita nei panni di Roxane, desiderando un uomo, che l’omaggiasse di frasi di quel tipo, e fosse poi non solo in grado di scrivere, ma di parlare! Antonio Gentilucci Per informazioni e biglietti (da 8 a 15 euro): biglietteria Teatro Piermarini 0737 85088, Amat 071 2072439 (orario continuato dalle 10 alle 16). quotidianeità. Ti senti agguerrita per le prossime fasi della competizione? Per le prossime fasi della competizione ci saranno dei momenti importanti come finali regionali nelle quali sarò particolarmente competitiva e allo stesso tempo le affronterò con sorriso e spensieratezza. Al di là di Miss Italia quali sono i tuoi programmi per il futuro? Miss Italia rappresenta per me una carta da giocare nella vita, i miei programmi che definirei primari sono composti da obiettivi prefissati già da molto: intendo laurearmi e qualificarmi nella vita al meglio. Ed è proprio questo l'augurio che facciamo ad Ilenia, ringraziandola per la breve intervista concessaci, di raggiungere con l'entusiasmo di oggi ogni obiettivo stabilito, facendogli un grande 'in bocca al lupo' anche per l'immediato futuro con le prossime tappe del concorso. Laura Antonelli paesaggistico e di riserva naturale è voler perdere opportunità di lavoro e di progresso. E' necessario un cambiamento che stenta ad attuarsi nel nostro paese, quello della razionalità e del pragmatismo che farebbe sì che ogni metro quadro di superfice debba trovare il suo giusto impiego. Un territorio montano a macchia di leopardo in cui il paesaggio sia composto dall'alternarsi di coltivazioni, boschi, riserve, turbine fluviali, pannelli solari, torri eoliche, pascoli e sentieri di percorsi naturalistici. Gli americani hanno trovato il modo di utilizzare proficuamente i pannelli solari nel deserto, noi dovremmo attuare un programma uguale, ma nelle aree montane pietrose e improduttive. Gianni Trecciola 25/03/15 11.50 17 L'Azione 28 MARZO 2015 L’amministrazione precisa che questo non dipende dall’attività della Sacci La Giunta: "Le patologie sono in aumento nel Comune" di ANTONIO GENTILUCCI L a settimana scorsa è stata importante per tutto ciò che ruota attorno al Cementificio Sacci. A livello economico, la proprietà ha annunciato per maggio la chiusura. Il giorno dopo, è arrivata una richiesta per rilevare l’attività, da parte della Buzzi Unicem, gigante del cemento. Si starà a vedere. Se gli 83 dipendenti sono preoccupati e ansiosi per il proprio futuro, tutto il territorio in realtà tiene un occhio sulle vicende del cementificio, per la preoccupazione che possa sempre trasformarsi in un inceneritore, con tutti gli annessi e connessi per la salute di un intero comprensorio. A tal proposito, si è svolto in Regione il tavolo tecnico convocato sul rinnovo della autorizzazione ambientale della cementeria Sacci. Per la nostra amministrazione era presente l’assessore ai Rapporti Istituzionali Massimo Montesi. E l’amministrazione così commenta l’incontro: “Sono arrivate molte conferme e buone notizie. Al tavolo sono stati invitati tutti i soggetti in qualche modo interessati e che avevano espresso questa richiesta, come votato dal nostro Consiglio comunale. È stato confermata l’assoluta estraneità del tema in discussione rispetto al temuto Css (Combustibile Solido Secondario), così come il tema dell’incenerimento non è all’ordine del giorno e non ha alcuna relazione con la Sacci, come sostenuto da noi da mesi. In discussione sono il rinnovo dell’autorizzazione per l’impianto esistente e l’adeguamento alle bat conclusion europee (migliori pratiche ambientali) che saranno coercitive da aprile 2017. Nel corso dell’incorntro sono state inoltre resi noti i risultati delle indagini ambientali per aria e suolo, che saranno formalizzate entro 60 gg da Arpam. Le analisi sono state effettuate nei territori di Gagliole e San Severino da giugno a novembre; tutti i valori inquinanti o pericolosi, sono al di sotto ampiamente (con punte dell’80 per cento) ai valori di riferimento. È stato inoltre reso noto che il procedimento andrà avanti con la conferenza dei servizi, ma contemporaneamente la dichiarazione di cessazione dell’attività dell’impianto da parte di Sacci, comporta oltre che preoccupazione per gli impatti economici e sociali sul territorio anche perplessità amministrative sull’iter pro- Perchè non ricicliamo i rifiuti invece di bruciarli? Nei giorni scorsi è stata annunciata la chiusura, dal prossimo mese di maggio, dell’attività del cementificio Sacci di Castelraimondo/Gagliole e la conseguente messa in mobilità dei suoi 83 dipendenti. Contemporaneamente, con una singolare coincidenza, è arrivata però anche l’offerta di acquisto del cementificio, per 120 milioni di euro, da parte della multinazionale Buzzi Unicem, autentico colosso del cemento, che vanta un fatturato due miliardi e mezzo di euro. Naturalmente siamo tutti contenti per questa notizia che, speriamo, servirà a scongiurare il licenziamento degli 83 operai. Troviamo però quantomeno singolare il “tempismo” con cui la ditta Sacci ha annunciato la chiusura attività e subito dopo l’arrivo dell’offerta di rilevamento del cementificio da parte della Buzzi, specie in un momento di grande crisi del mercato e dei consumi di cemento e calcestruzzo. Ci si chiede, infatti, se l’offerta della Buzzi miri in realtà, non tanto all’acquisto di uno stabilimento ormai tecnologicamente obsoleto, o al rilevamento di una ditta in crisi, ed indebitata fino al collo, quanto invece alla sua possibile riconversione in un mega inceneritore, in grado di bruciare fino a 100.000 tonnellate all’anno di combustibili da rifiuti (C.S.S.). Questi rifiuti, secondo il progetto di riconversione presentato dalla Sacci, ed autorizzato dalla Regione Marche in data 4 gennaio 2013, proverranno da tutte le Marche, ma anche da altre Regioni italiane, come la vicina Umbria o la Campania, essendo quello di Castelraimondo l’unico cementificio regionale. Tale autorizzazione venne poi annullata dal Tar nel giugno del 2014, ma nel settembre scorso la ditta Sacci ha nuovamente richiesto l’avvio del procedimento per il riesame dell’A.I.A. - Autorizzazione Integrata Ambientale, che la Regione Marche ha subito concesso. Ci risulta difficile quindi non vedere una stretta relazione tra queste due notizie, anche perché in Italia ci sono esempi emblematici di ricatti occupazionali da parte delle aziende coinvolte (vedi acciaierie Ilva di Taranto) e A giorni le analisi dell'Arpam Una nota del Comune di Matelica informa che il direttore tecnico scientifico dell'Arpam, Gianni Corvatta, ha confermato al Comune di Matelica che questa settimana i tecnici dell'Agenzia avrebbero provveduto all'effettuazione delle misurazioni relative alle emissioni in atmosfera da parte dell'impianto a biogas in località Pezze, successivamente all'installazione del post-combustore, avvenuta nel mese di dicembre dello scorso anno. Proprio la mancanza di questo elemento dell’impianto aveva portato al sequestro dell’impianto nel novembre del 2014, con una decisione del Procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Giorgio, in quanto l'Arpam aveva rilevato l'assenza del post-combustore in difformità rispetto alla prescrizione contenuta nell'autorizzazione regionale a suo tempo rilasciata. a.g. 17 matelica.indd 2 cedurale della Via”. Tutto a norma dunque, da quanto emerge dal comunicato. Epperò ci sono anche notizie inquietanti: sono stati comunicati i risultati delle analisi epidemiologiche effettuate dalla Ars (Azienda Regionale Sanitaria) nei comuni di Gagliole, Castelraimondo e Matelica. Tali risultati non sono stati illustrati nel dettaglio, si riferiscono a dati del periodo 2006 - 2012, ed evidenziano, anche sui residenti del Comune di Matelica dei casi di compromessi al ribasso da parte di coloro che dovrebbero invece tutelare la salute dei cittadini, compresa quella degli operai che in quelle aziende lavorano. Ci chiediamo, infatti, perché la Regione Marche, invece di intraprendere l’obiettivo virtuoso dei “Rifiuti Zero”, continui a scegliere le opzioni di destinare i propri rifiuti in discarica o all’incenerimento? Come mai, malgrado la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti dei Comuni facenti parte del Consorzio del Cosmari sfiori il 75%, con punte di oltre l’80% e sia tra le più alte della Regione, lo stesso Cosmari, per Statuto, abbia scelto di bruciare una parte dei rifiuti raccolti e, soprattutto, di utilizzare per questo proprio il cementificio Sacci? Soprattutto ci si domanda il perché i politici dei Comuni più vicini al cementificio abbiano deciso di mettere a serio rischio la salute dei cittadini che li hanno eletti, esponendoli alle emissioni nocive di un mega inceneritore, che a pieno regime arriveranno a 350.000 metri cubi all’ora? A questo proposito, nei giorni scorsi sono stati resi noti dall’Ars (Azienda Regionale Sanitaria) i risultati delle indagini epidemiologiche nei Comuni di Gagliole, Castelraimondo e Matelica, per il periodo che va dal 2006 al 2012, dove si evidenzia un’incidenza della mortalità per tipologie tumorali legate all’apparato respiratorio ed ai Linfomi non Hodgkin, superiore alla media nazionale, in Eccellenze enogastronomiche Domenica 29 marzo, dalle 10.30, si terrà al Centro Italiano di Analisi Sensoriale di Matelica una tavola rotonda dedicata ai prodotti di eccellenza del territorio. Dopo i saluti del sindaco Delpriori ci sarà l’introduzione dell’assessore all’Agricoltura e allo sviluppo economico Roberto Potentini, fresco di Vinitaly. Dopodiché si entrerà nel vivo della discussione, con il presidente del Cias, il prof. Giuseppe Potentini, il dott. Marcello Pennazzi, resp. commerciale del Pastificio Mosconi, il dott. Claudio Modesti, gastronomo, il prof. Stefano Rea, docente della Facoltà di Veterinaria. A moderare sarà il dott. Ugo Bellesi, della Delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina. Proprio l’Accademia infatti, è l’organizzatrice di questo incontro. A tirare le conclusioni dell’incontro, alla fine, sarà il Rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini. percentuali superiori alla media per alcune patologie, come leucemie e tumori. La Giunta, a tal proposito, ha precisato: “E' stato affermato con chiarezza naturalmente ad oggi non ascrivibili all’attività del cementificio. Siamo intervenuti ringraziando la Regione e la sua struttura per l’accoglimento della nostra richiesta di aprire un tavolo tecnico di confronto e mostrando soddisfazione per risultati ambientali. Abbiamo espresso grande preoccupazione per il lavoro e per le sorti di un’azienda e dei suoi dipendenti che in un territorio già in difficoltà se non si trovasse continuità aziendale e lavorativa con un danno molto pesante. Preoccupazione inoltre per i dati purtroppo appena accennati sulla ricerca epidemiologica. A tal proposito abbiamo avanzato richiesta alla Regione e all’Azienda Regionale Sanitaria di essere messi a conoscenza immediatamente dei dati completi, per avviare da subito un’analisi approfondita delle dimensioni del fenomeno e per andare con le strutture preposte alla immediata ricerca di eventuali cause ambientali o di qualsiasi altro tipo”. E, auspichiamo, in fretta anche. particolare nel Comune di Matelica! Perché invece non puntare sulla trasformazione del cementificio Sacci in un impianto per il recupero ed il riciclo dei rifiuti, soluzione che, oltre a non avere un impatto negativo sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, avrebbe il grande pregio di garantire un aumento esponenziale degli attuali livelli occupazionali della ditta? Ci sono in Italia vari esempi di queste scelte intelligenti, soprattutto da parte di quei cosiddetti “Comuni virtuosi”, che hanno saputo “valorizzare” i propri rifiuti e quelli degli altri, non bruciandoli, ma riutilizzandoli per altri scopi (si veda ad esempio il modello “Contarina Spa” che vanta ben 600 dipendenti nella lavorazione del riciclo dei rifiuti). Perché finora i rifiuti sono stati sempre considerati, stoltamente, come banale “spazzatura” di cui sbarazzarsi in ogni modo e non invece come una preziosa risorsa da cui è possibile ricavare altri utili prodotti. Queste sono le domande a cui dovrebbero rispondere i nostri politici ed amministratori, specie i sindaci dei Comuni interessati territorialmente dalla possibile attività dell’inceneritore, ma che vengono sempre evitate, anche perché si sa benissimo che le vere decisioni sul destino dei nostri territori non vengono prese localmente, ma ad Ancona! Danilo Baldini, per il Comitato Tutela del Territorio taccuino FARMACIE Sabato 28 e domenica 29 MARZO COMUNALE Orari: 8.30-13 15.30-19 Viale dei Martiri tel 073783640 - tel. 0737 85440 EDICOLE Domenica 29 marzo EDICOLA TABACCHERIA DI PIERINI RITA Viale dei Martiri, 66 CARTOLIBRERIA CENTRALE di Botta Michela e Mencucci Marta Piazza E. Mattei, 8 - tel. 0737 787958 APERTURA REDAZIONE MATELICA Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30 Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) Tel. e Fax 0737 787551 e-mail: [email protected] 25/03/15 11.18 18 >SASSOFERRATO< Sentino... in rosa con le prime donne L a scena, stavolta, si tinge di… rosa! Tre donne di spettacolo, note al grande pubblico, saranno protagoniste, mercoledì 1° aprile, alle ore 21, dell’ultimo appuntamento (rappresentazioni in abbonamento) della stagione di prosa 2014/15 del Teatro del Sentino. Un trio inedito ed intrigante di primedonne, ovvero Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, le quali porteranno in scena una commedia molto divertente, 3 donne in cerca di guai, di Jean-Marie Chevret, per la regia di Nicasio Anzelmo. Completano il cast due giovani, eccellenti attori: Giovanni Di Lonardo e Nicola Paduano. 3 donne in cerca di guai è una rappresentazione brillante, coinvolgente, originale, dal finale sorprendente, che in Francia riscuote grande successo da ben cinque anni sotto il titolo di Les amazones. Una commedia sapientemente gestita da una serie di delicati, comici equilibri, dove il piacere della seduzione è motivo di autoironia, giocato sempre con gusto, eleganza, divertimento e allegria. L’abile e prolifica penna dell’autore teatrale francese Chevret indaga, con questo testo raffinato e carico di humor, sul tema della solitudine con cui spesso convivono, loro malgrado, le donne single alle prese con l’età che avanza. Le prime rughe che iniziano a segnare il viso, i sogni infranti, le aspettative andate deluse e le sconfitte in amore, più o meno è così che si materializza, al femminile, la crisi della Primavera Fai, anche stranieri Successo di pubblico per le giornate di primavera Fai a Sassoferrato. “Dati alla mano – commenta Gianni Pesciarelli, socio coordinatore del Fai locale - abbiamo avuto 380 turisti ed un centinaio, oltre alla Madonna della Valle (di origini medievali) e alla chiesa di San Francesco (sec. XIII), hanno voluto visitare Santa Croce”. La provenienza? Molti della vicinissima Jesi, poi Senigallia, dal maceratese e 4 stranieri. Bravi, competenti, cordiali. I complimenti piovono sui ciceroni del liceo scientifico "Vito Volterra" coinvolti dalle docenti di storia dell’arte, Eleonora Loretelli, che ha curato il progetto didattico, e Paola Bellucci, che si è occupata del coordinamento tra il Fai e la stessa istituzione scolastica. Il sodalizio tra il parroco di San Pietro Apostolo, Mons. Pietro Fedeli, e la delegata del Gruppo Fai per le città di Fabriano e Sassoferrato, prof.ssa Rosella Quagliarini Angelini è stato dunque più che proficuo. E tanto per ricordarli, ecco i nomi dei 22 ciceroni che hanno saputo dare lustro al paese: Jacopo Barbadoro, Mirko Battistini, Andrea Caggiati, Mattia Cesauri, Luca Checchi, Samuele Cicetti, Benedetta Corporente, Tommaso Luigi Danieli, Samuele Di Girolamo, Leonardo Falcioni, Rebecca Lenci, Aaron Mariani, Vivian Moroni, Ilenia Pesciarelli, Nicolas Quajani, Elisa Rossi, Emanuele Rossi, Ilir Saliji, Giulia Scorzoni, Andrea Stefanelli, Silvia Trinei, Daniele Vitaletti. Senza dimenticare il lavoro instancabile dei cinque volontari della Pro Loco, appassionati “custodi” del patrimonio storico locale: Alberto Albertini, Loredana Amori, Vincenzo Passarini, Edgardo Rossi e Rita Sacco e la presenza operativa del gruppo comunale della Protezione civile. Véronique Angeletti mezza età. Le nostre tre donne, nel caso specifico tre amiche, non sfuggono alla regola e allora per vincere questo opprimente senso di solitudine, per ritrovare smalto e per ridare un pizzico di verve alle rispettive quotidianità, perché non decidere di andare a convivere? La casa parigina di una di loro diventa così il regno nel quale gestire il proprio universo, libere da ogni condizionamento e lontane, soprattutto, da qualsiasi presenza maschile. Giornate serene da trascorrere insieme, conversando piacevolmente o, in pantofole, davanti alla tv. Sarà proprio così? Riusciranno le tre amiche a tradurre in realtà le loro intenzioni e i loro buoni propositi e a tenere gli uomini lontani dalle rispettive vite? Oppure il destino le metterà di fronte ad una nuova realtà e le chiamerà ancora a fare delle scelte, risvegliandone, come moderne amazzoni, la voglia di combattere, gli ardori e le pulsioni che si scatenano immancabilmente nelle donne quando si accende in loro il sacro fuoco dell’amore? Scoprirlo non è difficile…occorrerà semplicemente accomodarsi in sala. Info: Comune di Sassoferrato - Ufficio Relazioni con il Pubblico - Piazza Matteotti, 4 - tel. 0732/956218-231-232 - cell. 377/1203522 - fax 0732/956234, e-mail: teatrodelsentino@ comune.sassoferrato.an.it, oppure consultare il sito internet www.comune.sassoferrato.an.it, area “Teatro”. Rappresentazione al Castello Come, da tradizione, venerdì santo, la sera del 3 aprile, a partire dalle 21, si svolge al castello la rappresentazione dal vivo della Passione di Nostro Signore. La manifestazione, che risale al 1954, si distingue dalla Turba di Cantiano e da altre rappresentazioni, per il semplice fatto che i quadri viventi non sono ricostruiti ma ambientati sulla piazza Matteotti e sfruttano scalinate e portoni dei suoi palazzi. “L'evento – spiega Alberto Albertini della Pro Loco - si è svolto nel tempo con carattere di biennalità, pur con qualche pausa dovuta a fattori contingenti, ed è progressivamente cresciuto sia come livello qualitativo, sia come partecipazione di pubblico. Anche quest’anno, coinvolgerà un centinaio di figuranti, tutti in rigorosi in costumi d’epoca, che formeranno quadri viventi, dando volto e voce ai principali protagonisti delle drammatiche fasi che hanno portato alla crocifissione di Gesù. Il tutto in un’atmosfera carica di spiritualità e commozione, capace di coinvolgere emotivamente gli spettatori, grazie anche alla particolare cura di ambientazione, scene, musiche e costumi. La passione di Cristo rivivrà attraverso la rappresentazione dell’Orto degli Ulivi, del Pretorio, del Sinedrio e dell’incontro con le Pie Donne. Seguirà, poi, la Via Crucis, con le tre cadute di Gesù, che si snoderà lungo Corso Don Minzoni per raggiungere la duecentesca chiesa romanica di San Francesco, il cui sagrato diventerà scenario dell’agonia e della morte di Gesù. La chiesa, dunque, quale teatro dello struggente momento della deposizione e sepolcro, e luogo da cui, subito dopo, prenderà il via un altro significativo evento storicorievocativo, la secolare Processione dei Sacconi”. Un bellissimo spettacolo che, privilegiando una gestualità che ricorda l’iconografia di maestri della pittura, esalta il dolore e la speranza del venerdì santo. v.a. 18 sasso.indd 2 L'Azione 28 MARZO 2015 Miele e veleno: uno spettacolo tra amore e rancore Poesia e, insieme, cruda realtà in scena al teatro del Sentino. Si chiama Miele e Veleno il nuovo spettacolo dell’Associazione culturale fabrianese “Talìa”, che verrà presentato a Sassoferrato sabato 28 marzo, alle ore 21.15 con il patrocinio del Comune. Una rappresentazione intensa, carica di suggestioni, interamente scritta, prodotta e diretta dalla stessa Associazione culturale “Talìa”, che verrà portata in scena da un cast composto da sei artisti, tre donne e tre uomini: Laura Donini, Paola Martini, Sandra Girolametti, Augusto Cicinelli, Ferdinando Fioranelli e Walter Bruno. Miele e Veleno è un’emozionante pièce ricca di curiosità e passioni svelate tra le pagine di un diario. «Uno spettacolo in cui - si legge nelle note di regia suggestione lirica, rappresentazione scenica, passato e presente raccontano verità, passioni profonde e dolorosi abbandoni. Così numerose donne vivono il loro amore per il Vate. Ma in mezzo alla folla di donne dalla fortuna incostante e destinate a passare dai trionfi notturni all’oblio definitivo, Aèlis rimane sempre al centro della scena, capace di convivere con le sue rivali, rivelandosi abilissima nel simulare e dissimulare i sentimenti, pur sapendo che nessuna potrà mai competere con la Divina». Al centro della storia c’è, dunque, l’amore con le sue tante sfaccettature, dal “miele” dell’attrazione e della passione, al “veleno” del rancore, del contrasto e della sofferenza. Info e prenotazioni: tel. 0732/956218 - cell. 377/1203522 - cell. 335/6599783. La processione dei Sacconi Al termine della rappresentazione della Passione, sarà il turno dei Sacconi di sfilare in processione dalla bella chiesa di San Francesco alla splendida chiesa dedicata a San Pietro. E’ la processione del Cristo Morto. Le sue origini sono antichissime, risalgono addirittura ai movimenti laici penitenziali del XIII secolo. Il loro nome lo devono al saio bianco e al cappuccio con i quali si vestono. Nelle loro mani, i simboli della Passione. Ossia il martello, i chiodi, i flagelli, il gallo, la corona di spine, la veste, la croce, il teschio e anche altri oggetti che testimoniano la morte di Cristo. Spettacolare il modo con cui escono da San Francesco per dare il via alla processione. Si spalancano i portoni ed emerge l’ombra di uno di loro attorniata da un abbagliante fascio di luce. Poi, il loro lento incedere scandito dal lugubre e sordo rumore prodotto della “battistangola”, un arnese di legno dotato di duemaniglie metalliche, da un'ulteriore solennità ad una processione che già di per sé è densa di significati. Insomma una delle più belle ed importanti tradizioni del sentinate che riposa su un movimento di volontari che, con calore, invitano nuovi soci a contattarli per entrare nella loro grande famiglia. v.a. 25/03/15 11.21 L'Azione 28 MARZO 2015 19 >CERRETO D'ESI< Va in scena la Passione di GIAN MARCO LODOVICI G Settimana Santa all'insegna dei riti della tradizione così sentiti in paese iunti quasi al termine dell'ultima settimana prima della Domenica di Pasqua la parrocchia di Cerreto d'Esi lavora dietro il sipario da molte settimane per quella che sarà la tradizionale rappresentazione vivente della Passione. Come la storia ci insegna, nella Settimana Santa, cioè la settimana che precede la Pasqua, viene ricordata la Passione di Gesù Cristo, uno dei misteri del Cristianesimo, attraverso quegli avvenimenti sofferenti e agonizzanti che lo hanno condotto fino alla crocifissione. L'ultima domenica prima della Pasqua sarà il 29 marzo, che inizierà con la Benedizione degli Ulivi in Programma parrocchiale di Pasqua Domenica delle Palme 29 marzo Ore 10.30: benedizione degli ulivi (piazza Marconi) e Santa Messa di Passione. Ore 21: Passione animata per le vie del castello. Partenza presso le scuole medie Giovedì Santo 2 aprile ore 21.15 - chiesa Collegiata Messa dell’Ultima cena del Signore, lavanda dei piedi, a seguire adorazione Santa Maria della Porta (in caso di pioggia celebrazione presso chiesa Collegiata). Venerdì Santo 3 aprile ore 21 – chiesa Collegiata Passione del Signore con scene Sorpresa, la bandiera dei Savoia per l'unità La ricorrenza dell’Unità d’Italia festeggiata in una cerimonia istituzionale con la bandiera dei Savoia. Proprio il vessillo sabaudo peraltro di notevoli proporzioni, tra l’inevitabile stupore di diversi dei partecipanti all’iniziativa, domenica scorsa è stato posizionato davanti al Monumento dei Caduti. Si trattava, appunto, di un’iniziativa voluta dal Comune attualmente guidato dal commissario prefettizio Angela Buzzanca ed organizzata assieme ad alcune realtà locali tra cui la Banda municipale. La giornata, infatti, è cominciata con l’inno nazionale per poi proseguire con gli interventi dello stesso commissario e dallo storico locale Angelo Porcarelli. Nel giorno della storica ricorrenza di quanto avvenuto il 17 marzo del 1861, Cerreto d’Esi ha deciso di intitolare i suoi due giardini pubblici rispettivamente a Vittorio Emanuele II e Camillo Cavour. Ma durante la cerimonia si è anche proceduto a piazzare la maxi-bandiera sotto il Monumento dei Caduti che si trova animate intorno il castello ( in caso di pioggia celebrazione in chiesa Collegiata). Sabato Santo 4 aprile chiesa Collegiata Ore 15-18: confessioni Ore 21.15: veglia pasquale con battesimi Domenica di Pasqua 5 aprile chiesa Collegiata L’enorme vessillo è comparso domenica scorsa per la cerimonia ufficiale di fatto all’intersezione tra i due parchi. Ebbene, al posto dell’attuale vessillo nazionale, ecco spuntare la bandiera d’antan dei Savoia, ovvero quella ugualmente con le medesime strisce verticali verde, bianco e rosso, ma con al centro lo stemma del casato reale. C’è anche chi non ha esitato a diffondere l’immagine attraverso i social network facendo in qualche modo diventare un caso nazionale quello della bandiera nostalgica posizionata nei pressi del monumento. mattinata dopo le Sante Messe e che terminerà nella serata proprio con la rappresentazione vivente: il percorso che verrà fatto partirà di fronte la stazione ferroviaria proprio sotto le mura antiche del paese con l'ultima cena, continuando poi tutto intorno le mura e passando per l'arco del ponte levatoio fino alla Collegiata, dove avverrà la crocifissione di Gesù. Don Gabriele Trombetti, parroco e organizzatore dell'evento assieme a Manuel Pupilli è affiancato nella collaborazione per le prove rappresentative a don Umberto Rotili, tra sceneggiature e costumi tipici dell'epoca che riprodurranno fedelmente i figuranti e lo stesso Gesù Cristo. Don Andrea Simone parroco fabrianese guiderà la rappresentazione come predicatore. Santa Messa ore 8.30 – 11,15. Ore 9.45 presso la Madonna delle Grazie. Lunedì dell’Angelo 6 aprile Ore 13 presso il centro parrocchiale pranzo organizzato dalla Confraternita della Madonna del Rosario Ore 21.15 – chiesa Santa Maria della Porta Processione Beata Vergine Maria del Rosario fino alla chiesa Collegiata. Veglia di preghiera e fuochi artificiali (in caso di pioggia celebrazione in chiesa Collegiata). Martedì di Pasqua 7 aprile Ore 17.30 Solenne pontificale presieduto da Mons. Vescovo Vecerrica e a seguire processione con la venerata immagine della Madonna del Rosario (in caso di pioggia celebrazione in chiesa Collegiata). Cresce la tensione per le sorti della Desi Mobili Si muovono le istituzioni perché la situazione rischia di precipitare. La triste vicenda del fallimento della Desi Mobili, la storica azienda cerretese che per circa tre decenni ha prodotto cucine, potrebbe riservare un finale positivo qualora giungessero altri imprenditori interessati a subentrare. Così, in attesa della nomina del curatore fallimentare, che arriverà entro la fine di marzo, i sindacati puntano con forza a coinvolgere gli organismi istituzionali, dal Comune alla Regione Marche, con l’obiettivo di mantenere elevata l’attenzione su una questione decisamente vitale per l’economia di Cerreto d’Esi e, più in generale, dell’intero comprensorio fabrianese. Martedì scorso i rappresentanti di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil sono stati ricevuti in municipio dalla dottoressa Angela Buzzanca, il commissario prefettizio che dalla metà di agosto sta gestendo il Comune di Cerreto d’Esi, in seguito all’improvviso scioglimento del Consiglio comunale (all’inizio di agosto si dimisero ben otto consiglieri sui dodici totali del civico consesso), che aveva messo fine all’esperienza di sindaco di Livia Ciappelloni, durata appena 74 giorni. Di contatti stretti le organizzazioni sindacali del settore continuano ad averne anche con la Regione Marche, in particolare con il Governatore Gian Mario Spacca e con l’assessore alle Politiche del Lavoro Marco Luchetti, per cui è assai probabile che a breve ci sarà un incontro anche ai vertici di Palazzo Raffaello. “Certo è”, spiegano le parti sociali, “che se alla Desi non subentrerà alcuna ditta, sarà un duro colpo per l'economia del territorio”. Intanto, dopo l’apertura della mobilità volontaria per 80 lavoratori, con l’arrivo del curatore fallimentare se ne saprà di più anche per ciò che riguarda la cassa integrazione straordinaria per gli altri 60 dipendenti. La cittadina di Cerreto torna a sperare in questi giorni convulsi. Premio a Strasburgo per il giovane Monticelli Le classi quarte degli istituti superiori della città hanno partecipato al ‘Concorso europeo’ indetto dal Movimento per la Vita. Il primo premio è andato a Marco Monticelli del Liceo Scientifico Volterra che ha vinto la possibilità di visitare il Parlamento europeo di Strasburgo. Il giovane, residente a Cerreto d’Esi, è volato in Francia mentre due studenti hanno partecipato ad una settimana di formazione indetta dal Movimento per approfondire i problemi legato al mondo dell’adolescenza. 19 cerreto.indd 2 25/03/15 11.23 20 L'Azione 28 MARZO 2015 >CHIESA L'invito di Bagnasco al Consiglio permanente dei Vescovi italiani L'amore richiede coraggio U di DOMENICO DELLE FOGLIE* n amore profondo e incondizionato per l’umano. Coniugato con la fiducia dei cristiani che ha una riserva preziosa nella speranza, impressa con un marchio di fuoco nel nostro cuore. Un amore che emerge palpabile dalle parole del cardinale Angelo Bagnasco nella sua prolusione al Consiglio permanente dei vescovi italiani. Una prolusione che con uno stile nuovo, fatto di tante domande per nulla retoriche, traccia il cammino della Chiesa italiana in sintonia con Papa Francesco. E al tempo stesso parla direttamente ai credenti e a tutti gli uomini di buona volontà, ai quali chiede di interrogarsi su tre temi decisivi per il futuro: il senso più profondo della persecuzione contro i cristiani che “cresce e si incrudelisce”, il ruolo “del malcostume e del malaffare che sembrano diventati un ‘regime’ talmente ramificato da sembrare intoccabile” e la cui penetrazione è decisiva anche nel negare il lavoro buono, la “dilagante colonizzazione da parte della cosiddetta teoria del gender, ‘sbaglio della mente umana’ come ha detto Papa Francesco a Napoli”. Ma ciò che è importante è la lettura trasversale che si può fare della prolusione attraverso l’invito ad accettare come un “grande dono” del Papa il Giubileo della Misericordia. L’icona evangelica della misericordia, ricorda Bagnasco, è la parabola del buon Samaritano, nella quale “Gesù non solo annuncia l’azione misericordiosa del Padre, ma ne esplicita VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Una parola per tutti i diversi sentimenti e i gesti concreti”. Da cui derivano direttamente le cinque vie del Convegno ecclesiale di Firenze, espresse con cinque verbi: uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare. Dunque ai cristiani e alle comunità cristiane dev’essere chiaro che è la misericordia che ci spinge su terreni inesplorati e oggettivamente pericolosi come quelli delle persecuzioni contro i cristiani, del “regime” del malcostume e del malaffare che soffocano il Paese e la convivenza civile, del gender che vuole colonizzare la cultura e il vissuto delle nuove generazioni. Dunque, è la misericordia che ci deve muovere. Senza dunque condannare senza appello chi ci è di fronte, ma con la responsabilità di essere sino in fondo noi stessi. Cioè credenti in un Dio che si è fatto uomo e che scegliendo questo destino per suo Figlio ha voluto dichiararci tutto il suo amore per l’umano. È in nome di quell’amore che abbiamo titolo di dire la nostra, di agire e testimoniare secondo la nostra coscienza, di pagare un prezzo se si renderà necessario. Ma lo faremo anche come cittadini liberi e responsabili di una Repubblica democratica nella quale la voce dei cattolici ha pieno diritto di cittadinanza. Intanto i moderni martiri, nostri fratelli, già pagano in terre lontane e vicine un prezzo altissimo. Pensiamo anche ai quattro italiani trucidati a Tunisi nel museo del Bardo. Non sappiamo se fossero credenti oppure non credenti. Ma il loro sangue è stato versato, per un odio disumano, dagli uomini dell’Isis. Un odio che suscita domande profonde alle quali ci Domenica 29 marzo dal Vangelo secondo Marco (Mc 14,1-15,47) Nelle ultime ore della sua vita terrena il Figlio di Dio attraversa tutti i drammatici momenti che lo porteranno a morire in croce: l’ultima cena, la preghiera nel Getsemani, il tradimento di Giuda, la cattura da parte dei soldati romani e il rinnegamento di Pietro. Quest’ultimo, di fronte alla sofferenza, ha il tipico comportamento umano: ha paura, si tira indietro, fugge. Gesù è solo di fronte ai suoi nemici; non si difende, non si oppone alla sentenza, comportandosi come lo descrivevano i Profeti: un “agnello condotto al macello”. Pilato, rappresentante dell’autorità, nella sua mediocrità e indecisione è schiavo della massa e non sa prendersi le sue responsabilità. Pur sapendolo innocente, ha paura di rischiare e lo fa crocifiggere compiendo un’ingiustizia. L’Unigenito viene condannato per invidia dei capi e degli ipocriti, ma nel medesimo tempo quella morte libera dal dominio del peccato. La sua vita diventa martirio e attraverso l’espiazione, il sacrificio, l’olocausto di un solo uomo, si attua il riscatto, la redenzione, la salvezza di tutta l’umanità. Come la possiamo vivere - Il popolo cristiano con la domenica delle Palme entra nella Settimana Santa, la più densa di significato dell’anno liturgico. È il momento di interrogarci sinceramente su come abbiamo vissuto il tempo forte della Quaresima e di riconciliarci col Signore per tutte le nostre mancanze. - Molti rispondono alla chiamata del Messia con la derisione e lo scherno, intimandogli di scendere dalla croce, perché non danno più valore al sacrificio e al dono di sé libero e disinteressato. - Noi che ci professiamo cristiani dovremmo riflettere su quando, come Giuda, abbiamo tradito l’Emmanuele limitando il suo amore, il nostro cammino e quello della Chiesa. Dovremmo chiederci se, come Pietro, abbiamo detto di sì al Signore, ma poi abbiamo fatto tutto il contrario. - Il Figlio di Dio non farà nulla per salvare la propria vita, ma dirà semplicemente la verità, anche se ciò lo porterà alla morte tra atroci dolori. Noi, invece, molto spesso ci nascondiamo per paura, convenienza o perché non vogliamo accettare la realtà. - Solo Cristo ci rende liberi purificando attraverso lo Spirito il nostro cuore e ponendo le basi per una nuova civiltà, quella fondata sull’amore. 20 chiesa.indd 2 richiama Bagnasco. Domande da non lasciare senza risposta. E se ci è consentito, tutti noi credenti dobbiamo unirci alla preghiera dei nostri vescovi per i martiri. La nostra preghiera sincera varrà qualcosa agli occhi del nostro Dio! Così come non possiamo non fare nostra la condanna del malaffare e del malcostume perché “la disonestà non solo non sia un danno comune, ma anche non sia offesa gravissima per i poveri e gli onesti”. È insopportabile! Denuncia il cardinale, e noi con lui. Ma non basterà la denuncia, noi lo sappiamo. Bisognerà remare forte e controcorrente, ma se saremo in tanti, troveremo la forza per risalire alle sorgenti e forse daremo una mano a questo Paese, oltre che alle nostre famiglie e ai nostri figli. E a proposito di famiglie, saper dire no alla penetrazione della teoria del gender diventa giorno dopo giorno una questione dirimente. La denuncia del cardinale di una “governance mondiale” costituita da “inventori e manipolatori” e da Organizzazioni non governative che “non esprimono nessuna volontà popolare” non può restare isolata. E solo i genitori sensibili, insieme con gli educatori e le loro associazioni possono far sentire alta la loro voce in tutte le sedi pubbliche. Amare l’uomo in tutte le sue condizioni, di perseguitato per la propria fede, di disoccupato perché derubato del lavoro dal malaffare, di bambino e giovane pressato dalla teoria del gender, di migrante che attraversa il mare alla ricerca di futuro... ecco l’impegno. Contate su di noi. *direttore Sir OFFERTE SAN VINCENZO DE’ PAOLI Mesi di dicembre 2014 e gennaio-febbraio 2015 CORRADO SANTINI, Chiari Franca; MANUEL SABBIETI, Turchi Cristina; PIERINA COTALONI, Famiglia Animobono; EZIO SPADONI, Simona Piermezzani; ATTILIO ROTILI, Famiglia Turchi; MASCI GIOVANNI, Masci Pietro; PROPRI DEFUNTI, Famiglia MASCI; FRANCESCO LEZZERINI, Zepponi Franco e Emilio; FRANCO CORESI, Petrucci Gabriele; RICCIONI AGNESE, Deangelis Mario; PROPRI DEFUNTI, Mirasole Lucia; PIERINA MELONI, Famiglia Tintino Renato e Nello; TOMASSETTI SANDRO - PELLEGRINI MARIANNA, Cingolani Sergio; MARIO RUZZICONI, Erminio e Maria; SENTINELLI FRANCO, Famiglia Montesi Nicola; GIOVANNI ROTILI, Ubaldo e Nicoletta; ARCHETTI GIUSEPPE, Chiucchi e Micheletti; PROPRI DEFUNTI, Maria Antonietta Bernabei; PROPRI DEFUNTI, Mazzoli Assunta; UGO TULLI, Carsetti Milvia; UGO TULLI, Maria Angeloni; MONTESI PRIMO, Silvi Pietro; PROPRI DEFUNTI, Corsi Anna; QUINTO LUCARINI, LIVIA TITTARELLI, Famiglia Naspi Giovanni; MINELLI MARIA DE BELLIS MORENO, Mazzarini Manuele; SORCI GUERRIERO, Sebastiana; RADAMES BORDI, Grazia; PROPRI DEFUNTI, Carloni; PROPRI DEFUNTI, Lacchè Milvia; PROPRI DEFUNTI, Famiglia Frati; PROPRI DEFUNTI, Naida Bravi in Melacotte; PROPRI DEFUNTI, n.n.; VENTURELLI FABRIZIO, Adriana; PROPRI DEFUNTI, Famiglia Gioia, FRANCESCO MICHELINI, Fattorini Pina e Giovanni; AMBROSINETTI GIANNI, Baldoni Mezzanotte Rosina; FRANCESCO LECCESE, Famiglia Castriconi Vincenzo; PIERGIORGIO MANCINI, Erminio e Marina; MINGARELLI ELENA, Minelli Angela e Famiglia; PETRINI ENZO, Giachini Valentino e Gambini Onorina; LUISA, Olga e Palmiro; ZANNINI DANTE, Zannini Luciano; LUISA, Ubaldo e Nicoletta; FAGGIONI NELLO, Famiglia Ragni Mauro; ROMUALDA QUAGLIA, Bellocchi Costanza e Famiglia; ITALO BASSETTI, Famiglia Riccioni Domenico; MANCINI, Ragni Irene; PROPRI DEFUNTI, n.n.; ANNA PECORELLI, Manuela Patacconi; PROPRI DEFUNTI, Trinei Franco; GUERRINO MARAVIGLIA, Famiglia Paolini; PROPRI DEFUNTI, Casadio Tarabusi Elena; BERNA NICOLA, FATTORINI MARIO, Berna Roberto; EUGENIO, Castellani Dina; CARSETTI GUERRINO, Famiglia Sagramola Giovanni; SAGRAMOLA ENZO, Famiglia Sagramola Giovanni; BALDONI UGO, I nipoti Maria Pia e Bartolo; IGINO MOLINELLI, Comodi Erminio; MARIOTTI ITALO, Minelli Angela; IOLE FILOSOFI, Famiglia Falsetti e Grillini; PROPRI CARI, n.n.; BARBONI MARIA FRANCA, Angela e Rosanna Grillini; BORNORONI LIDIA, n.n.; CAMMORANESI ARDUINO, Grazia Salari; CERAGNO ALDO, Marsiliani Maria Ersilla; MANLIO VIVARELLI, Gabriele Petrucci; PALECO ANTONIO, Marsiliani Maria Ersilla; VENANZETTI FRANCO, Carla Busco; PELIA PALOMBI RUGGERI, n.n.; CAMMORANESI ARDUINO, Aldo Crialesi; ALESSANDRO CARANCINI, Aldo Crialesi; LIDIA BORNORONI, n.n. PELLEGRINI ANDREINA, Franca Chiari; CIAMBRIGNONI CARLO, Zuccatosta Lina e Stamura; PELLEGRINI MARIA, Luciana e Riccardo; PELLEGRINI MARIA, Luciana e Torina; PELLEGRINI MARIA, Famiglia Mearelli e Pellegrini; CERAGNO ALDO, Luigi e Laura Conti; CERAGNO ALDO, Chiari Franca. Le offerte, per il “fiore che non marcisce”, si ricevono presso: Agenzia Ecclesiastica (via Balbo)-Pompe Funebri Marchigiano (p.le XX Settembre)-Tabaccheria (v.le G.Miliani)Tabaccheria Balducci (p.za del Comune)-Tabaccheria Bartoccetti (via la Spina)-La Magnolia (via De Gasperi)-Idea Fiore (via Marconi) Piante e Fiori snc (via G.B.Miliani). 25/03/15 11.12 21 >CHIESA< L'Azione 28 MARZO 2015 Giovani, occupate i ponti La Domenica delle Palme prepara la Gmg: la meta è Cracovia nel 2016 di DANIELE ROCCHI “O ccupate i ponti! Invitare i giovani delle diocesi italiane a ritrovarsi con il proprio vescovo nella Domenica delle Palme, utilizzando i ponti come luogo di incontro”. È la proposta del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) per la prossima Giornata mondiale della gioventù, che si celebra nella Domenica delle Palme, 29 marzo. L’invito prende spunto dalle parole di Papa Francesco il 9 novembre scorso all’Angelus che, partendo dall’anniversario della caduta del Muro di Berlino, ricordava la necessità di non chiudere i cuori, ma di aprirli costruendo ponti che favoriscano l’incontro: “Dove c’è un muro, c’è chiusura di cuore. Servono ponti, non muri!”. Un paesi di ponti. “L’Italia - ricorda il Snpg - è piena di ponti: sui fiumi, sulle strade, sulle autostrade. L’idea sarebbe quella, stavolta, di partire dalla chiesa dove solitamente ci si radunava, per andare su un ponte vicino e ‘occuparlo’ per comunicare questa idea: i giovani italiani vogliono sentirsi Chiesa in uscita, sapendo che la fede celebrata chiede di essere vissuta nei luoghi del quotidiano”. “Per una sera, quella della Domenica delle Palme 2015, i giovani italiani sui ponti d’Italia per dire la volontà di un cuore puro che vuole incontrare l’altro per quello che è e rappresenta: un dono di Dio. Un’immagine che il giorno dopo sarà da raccontare sui giornali, per dire con forza questo desiderio e questo impegno di incontro nella società e non solo nella Chiesa. L’invito è quello di provarci e poi di inviarci delle segnalazioni per poter pubblicare le immagini dei ponti invasi dai giovani”. Tra i primi a raccogliere l’invito le Pie Discepole del Divin Maestro che, il 28 marzo, occuperanno Ponte Sant'Angelo, luogo significativo per la sua storia - radunava i pellegrini che nel Medioevo giungevano a Roma - e per il suo significato artistico. E infatti è adornato da alcune statue di angeli, opera del Bernini e dei suoi allievi, che riportano gli strumenti della Passione del Signore. Le religiose convocheranno i giovani presso la chiesa di Santa Maria in Transpontina, su via della Conciliazione da dove partirà la veglia di preghiera itinerante fino al ponte trasformato in luogo di preghiera e riflessione. Il giorno dopo, 29 marzo, l'appuntamento è a piazza San Pietro per partecipare alla Messa delle Palme con Papa Francesco. In cammino verso Cracovia. Nello stesso giorno partirà sempre da piazza San Pietro, il pellegrinaggio del Crocifisso di San Damiano e della Madonna di Loreto che per un anno viaggeranno tra tutte le diocesi italiane per poi essere donati alla Chiesa polacca durante la Gmg di Cracovia. È dalla Gmg di Roma (2000) che la Chiesa italiana e i giovani che partecipano alla Gmg, offrono in dono alla Chiesa che ospita il raduno mondiale, una copia del Crocifisso di San Damiano e della Madonna di Loreto. È successo a Toronto, a Colonia, a Sidney, a Madrid e a Rio de Janeiro. In vista della prossima Gmg a Cracovia nel 2016, secondo quanto riferito dal Snpg, “l’idea è quella di far fare a questi due doni il giro delle diocesi italiane con alcuni obiettivi specifici. Un pellegrinaggio della croce e della statua, diventa l’occasione per molte diocesi di organizzare momenti di preghiera o di veglia. Questo aiuta a vivere momenti di raduno in comunione con le altre diocesi, visto che il segno è comune per tutti. Inoltre sarebbe bello che a Cracovia potessero arrivare due segni ai quali i giovani si sono legati attraverso la preghiera: i Pellegrinaggio a Lourdes con la Diocesi momenti nelle diocesi, possiamo immaginarlo, avranno significato pensieri e riflessioni, richieste di affidamento a Gesù e a Maria di gioie e dolori personali. In questo modo i segni potrebbero acquistare un significato più profondo”. Per questo dal Servizio nazionale giunge la proposta alle diocesi di aprire il pellegrinaggio del Crocifisso e della Madonna dalla Domenica delle Palme 2015 facendolo terminare alle Palme del 2016. Le prime regioni a partire saranno Lazio e Campania. In questi giorni, infine, si sta ultimando un sussidio per i responsabili diocesani da usare come strumento per la preparazione del pellegrinaggio. Eventi nelle diocesi. Intanto nelle diocesi italiane fervono i preparativi per la prossima Gmg. Non tutte occuperanno i ponti come Milano dove il 28 marzo, in Duomo, la Gmg verrà celebrata con il rito antico della consegna del Credo ai catecumeni. L'arcidiocesi di Campobasso - Bojano promuove nello stesso giorno un pellegrinaggio a piedi da Sant'Angelo in Grotte (Isernia) verso Basilica di Castelpetroso (Isernia). A fare da catalizzatore sono le frasi che Papa Francesco ha rivolto ai 30mila giovani il 5 luglio 2014, in Molise. La diocesi pugliese di San Severo ha previsto, invece, uno scambio di lenzuoli con sopra un’immagine delle Beatitudini realizzata dalle parrocchie e dai gruppi ecclesiali. Sulle Beatitudini rifletteranno anche i giovani della pastorale giova- L’ufficio Pellegrinaggi Diocesano organizza un pellegrinaggio a Lourdes dal 17 al 20 agosto come gesto di ringraziamento alla Madonna per i 50 anni di ordinazione sacerdotale di Mons. Giancarlo Vecerrica, che presiederà lo stesso pellegrinaggio. Partenza prevista per il 17 agosto in aereo da Ancona. Prenotazioni entro e non oltre il 15 maggio. Info: don Andrea Simone 338 3027782, [email protected]. AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ UFFICIO GIURIDICO REGIONALE: venerdì 27 marzo alle ore 9.30, in Curia. ~ VIA CRUCIS CITTADINA: venerdì 27 marzo alle ore 21, con partenza dalla parrocchia della Misericordia. ~ RIFLESSIONE DEL VESCOVO ALL’AVULSS REGIONALE: sabato 28 marzo alle ore 15 presso l’ospedale di Torrette. ~ MESSA DEL VESCOVO NELLO STABILIMENTO ARISTON DI GENGA: domenica 29 marzo alle ore 10.30. ~ MESSA CRISMALE: mercoledì 1 aprile alle ore 18 nella Cattedrale di Fabriano. ~ MESSA DEL VESCOVO ALL’OSPEDALE DI MATELICA: giovedì 2 aprile alle ore 15.30. ~ MESSA IN COENA DOMINI DEL VESCOVO NELLA CONCATTEDRALE DI MATELICA: giovedì 2 aprile alle ore 18. 21 chiesa.indd 2 nile di Conversano-Monopoli che si raduneranno a Turi per ascoltare le parole dei genitori della beata Chiara Luce Badano. CATTEDRALE DI S. VENANZIO CELEBRAZIONI LITURGICHE DELLA SETTIMANA SANTA 29 MARZO - DOMENICA DELLE PALME Ore 11 (Portico del Buon Gesù) Benedizione delle palme, processione e S. Messa. 1 APRILE - MERCOLEDI' SANTO Ore 18 – Messa Crismale. 2 APRILE - GIOVEDI' SANTO Ore 10 - Confessioni per ragazzi e giovani; Messa “Nella Cena del Signore”: ore 17 - a S. Biagio; ore 18.30 - a S. Venanzio; ore 21 - Adorazione Comunitaria. 3 APRILE - VENERDI' SANTO Digiuno e astinenza dalla carne; celebrazione della Passione e Morte del Signore: Ore 15.30 - a S. Biagio; ore 18.30 - a S. Venanzio (presieduta dal Vescovo). 4 APRILE - SABATO SANTO Dalle ore 16 in chiesa sono a disposizione i sacerdoti per le confessioni. Ore 22 - Veglia pasquale presieduta dal Vescovo. ORARIO Ss. MESSE IN CATTEDRALE DA DOMENICA 29 MARZO FESTIVO: Ore 9.30 - 11.15 - 16.30 SABATO (prefestiva): Ore 18.30 FERIALE: Ore 18.30 Via Crucis con il Vescovo Venerdì 27 marzo alle ore 21 avrà luogo la XIV° via Crucis cittadina dal titolo “Via della Croce, via delle Beatitudini”, dando seguito al tema dell'anno pastorale dedicato appunto alle Beatitudini. L'appuntamento di quest'anno avrà questo itinerario: chiesa della Misericordia – Scuola Media Gentile, (I^ staz.) – via V. Veneto – Piazzale Matteotti, (II^ e III^ staz.) - via Toti – Istituto S. Antonio, (IV^ staz.) – via G.B. Miliani – Piazzale Miliani (Poste), (V^ staz.) – Corso della Repubblica – S. Filippo, (VI^ staz.) - piazza del Comune, (VII^ staz.) - piazza Garibaldi, (VIII^ staz.) – via Mamiani – piazza F. Altini, (IX ^ staz.) - sagrato della Cattedrale, (X^ staz.) – concluderà il saluto e la benedizione del Vescovo Giancarlo Vecerrica. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com. - Collegiglioni ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 8.00: - M. della Misericordia - Casa di Riposo ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita ore 8.45: - S. Luca - Cappella dell’ospedale ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello ore 10.00: - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo ore 10.15: - Attiggio - Moscano ore 10.30: - S. Silvestro ore 11.00: - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia ore 11.30: - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano ore 11.45: - Argignano ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio ore 17.00: - S. Maria in Campo ore 18.00: - M.della Misericordia ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa 19.00:- Regina Pacis 25/03/15 11.08 22 >DEFUNTI< L'Azione 28 MARZO 2015 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CESIRO STOPPONI ENRICA CERINI 25-03-2011 25-03-2014 Nella ricorrenza dell'anniversario della scomparsa dell'amata La sera…., questa sera… è una sera come tante, scesa lentamente, con calma, spegnendo luce, contorni e colori. Avvolgendo tutto perché è così che si spegne il giorno. Piano, senza far rumore.Si lascia assorbire dalla notte. Quasi inghiottire… come quella sera. Guardo l’orologio, scandisce le stesse ore ed io percorro minuto dopo minuto una sequenza che è rimasta indelebile. Nei miei pensieri, nel mio ricordo scolpite. Chiudo gli occhi… riesco a percepire i rumori, gli stessi…… sento le voci, riconosco i suoni. Ricordo poi come sono diventati silenzio e pianto. Quella sera… perché era sera quella sera. Scesa lentamente anche quella volta….. mentre andavi via da noi…..MAMMA. I volti di quel momento …..e il tuo….. li vedo bene. Ti penso… ..,molto intensamente ti penso! Una lacrima scende….riga il mio viso….anche lei non fa rumore,ma tutto è in lei riflesso.Scivola lentamente sulla mia guancia….la sento…..sento il percorso che sta facendo. Non l’asciugo….aspetto che cada sul foglio. Sul foglio però non cade. La sensazione è nuova,una sensazione diversa….di pacata serenità e infinita dolcezza.Sento... voglio credere che Qualcuno la stia raccogliendo e la sua dolcezza……è simile…..molto simile ad una carezza. Dopo tanto tempo…..dopo quattro lunghi anni…..nel silenzio d’una sera ritrovarti vicina, così vicina, così tanto vicina…..come sempre... MAMMA!! OLGA ALLEGRINI in ACUTI La madre, il figlio, il marito ed i familiari la ricordano con affetto. S. Messa venerdì 27 marzo alle ore 18 nella chiesa di S. Venanzio. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S. NICOLO' Lunedì 30 marzo ricorre il 10° anniversario della scomparsa dell'amato PIETRO BERNA Le figlie Paola, Anna, Carla e Iolanda, i generi, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 30 marzo alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ORATORIO di S. MARIA Nel 4° anniversario della scomparsa dell'amato CHIESA di MARISCHIO Mercoledì 25 marzo ricorre il 17° anniversario della scomparsa dell'amato ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S.MICHELE Lunedì 30 marzo ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amata ROSA MARANI ved. CONTI I figli, la nuora, il genero, i nipoti, i fratelli ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 29 marzo alle ore 10.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Nel 2° anniversario della scomparsa della Prof.ssa MARIA GOSTOLI in FALCIONELLA sarà celebrata una S.Messa domenica 29 marzo alle ore 9 nella cappella del Collegio Gentile. Si ringrazia chi potrà partecipare. "Sei sempre nei nostri pensieri". Peppino e Massimo e i parenti tutti ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO A due anni dalla tua scomparsa, giovedì 2 aprile alle 18.30 verrà celebrata una Santa Messa nella chiesa della Misericordia. La famiglia ringrazia chi si unirà alle preghiere. Nel silenzio ti sei allontanato da noi lasciandoci il tuo ricordo che conserviamo nel nostro cuore. Ci hai dato e insegnato tanto, con il tuo aiuto e la tua presenza costante. Su di te si poteva sempre contare, per questo te ne siamo grati. Il valore più grande per te era la famiglia e nella vita ti sei dedicato al lavoro, sempre disponibile verso tutti. Sei riuscito a portare a compimento ogni tuo progetto terreno come desideravi, fino al momento in cui il Signore ti ha voluto con Lui. Consapevole di tutto, con umiltà, hai ringraziato il Signore per quanto ti ha concesso: tra le gioie e le difficoltà. Intorno a noi tutto parla di te, ti sentiamo sempre vicino: ci sei, ti amiamo tanto come ieri oggi e sempre. Tua moglie, i figli, i tuoi affezionati nipotini e i parenti tutti ANNUNCIO Martedì 17 marzo, a 59 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ALFREDO VITALI Lo comunicano la mamma Natalina, la moglie Ilia, i figli Alessandro con Francesca e Manuele con Deborah, la sorella Maria con Mario, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano MICHELE FALCIONI La moglie, le figlie, i generi, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. Durante la S.Messa di lunedì 30 marzo alle ore 18.30 saranno ricordati anche i fratelli GIOVANNI e FLAVIO ANNIVERSARIO GIUSTINO CARNEVALI I figli, le nuore, il genero ed i nipoti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 28 marzo alle ore 18. Durante la celebrazione sarà ricordata anche la moglie ELISA RIGANELLI Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S.MARIA MADDALENA Martedì 31 marzo ricorre il 7° anniversario della scomparsa dell'amato BENITO FATTORINI La moglie Anita, i figli, la nuora, i nipotini, il fratello, la sorella ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì 31 marzo alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO RICORDO RINGRAZIAMENTO GIANFRANCO VENANZONI La moglie e la figlia lo ricordano con immutato affetto. S.Messa lunedì 30 marzo alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ORATORIO di S.MARIA Sabato 28 marzo ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amato AUGUSTO CHIUCCHI La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 28 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S.NICOLO' Sabato 28 marzo ricorre il 8° anniversario della scomparsa dell'amato CHIESA della MISERICORDIA In ricordo dell'amata Le famiglie Vitali e Paolucci, nell'impossibilità di farlo personalmente, ringraziano commosse, tutti coloro che hanno partecipato al dolore per la perdita del loro amato ALFREDO ANNUNCIO Martedì 17 marzo, a 68 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari NATALE GRASSI Lo comunicano la moglie Angela, la figlia Lorena con Pietro e la nipote Elena, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 19 marzo, a 88 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ELISABETTA LATINI ved. BATTELLI Lo comunicano il figlio Annibale, la nuora Alba Cioccolanti, i nipoti, Nicola e Lorenzo, i fratelli Ernesto e Raffaele, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO La tua vivacità, la tua creatività, le tue passioni e l'amore per la famiglia ti hanno distinta nella vita e rimarranno con noi. Buon ritorno alla Casa del Padre. Lunedì 23 marzo, a 81 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA (Mariella) SPARVOLI in GASPARI Lo comunicano il marito Mario, i figli Antonello, Mauro, Letizia, Gioia, le nuore Andreina e Lucia, i generi Marco ed Enzo, i nipoti Caterina, Tommaso, Agnese, Filippo, Violetta, Elena, Francesco, Lorenzo, Perla, i parenti tutti. Marchigiano 22 defunti.indd 2 LOLITA DUCA in TORTOLINI Il marito Massimo, il fratello Gianni, la cognata Gina, il nipote Mosè, Lilia e Tiziana ed i parenti la ricordano con affetto. S. Messa domenica 5 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. 31.3.2006 31.03.2015 FRANCESCA Là in alto ricordi un viso, nuvola, che improvviso il vento soffia via, con l'ultimo sorriso. Mario, Marco ed Eleonora S. Messa martedì 31 marzo alle ore 18.30 nella Cattedrale di S. Venanzio. ANNIVERSARIO ANNUNCIO Domenica 22 marzo, a 65 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari FABRIZIO MERLONI Lo comunicano la mamma Sestilia Battistoni, la moglie Loriana Conti, Annalisa e Andrea, Silvia e Fabrizio, la sorella Tiziana, gli amatissimi nipoti Jacopo, Chiara, Giulia, Thomas, Desirèe, il cognato, la cognata e i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Martedì 24 marzo, a 89 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GISLENO PALANGA Lo comunicano la moglie Anna Pellacchia, le figlie Maria Pia e Daniela, i generi Piero e Norino, i nipoti Valeria, Ilaria, Andrea, Ludovica, la sorella Delfina, i parenti tutti. Marchigiano Gli annunci vanno portati in redazione entro il martedì mattina CHIESA M. della MISERICORDIA Mercoledì 25 marzo ricorre il 2° anniversario della scomparsa dell'amata GIOVANNINA MANCINELLI I familiari la ricordano con affetto. Nella S.Messa di domenica 29 marzo alle ore 11.30 verrà ricordato anche il marito ANSELMO FEDELI Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESETTA MADONNA delle GRAZIE di ATTIGGIO Giovedì 26 marzo ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amata FERMINIA CANAVARI S.Messa lunedì 30 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Ti ricordiamo sempre con tanto affetto". La tua famiglia Mercoledì 25 marzo è ricorso il 1° anniversario della scomparsa dell'amato EDOARDO BARONI I familiari ed i parenti lo ricordano con grande affetto. Diocesi di Fabriano-Matelica Il Vescovo e i Sacerdoti annunciano che è ritornato alla Casa del Padre Don Franco Paglioni Ammiriamo la testimonianza del suo bel Sacerdozio, impegnato e gioviale, nel servizio alle parrocchie di Braccano e di Regina Pacis, e nella redazione del nostro settimanale “L’Azione”. Lo raccomandiamo alla preghiera di tutti e in particolare della popolazione della sua amata Matelica. Le esequie si sono celebrate il 25 marzo, alle ore 15, nella chiesa di Regina Pacis. 25/03/15 11.06 23 L'Azione 28 MARZO 2015 >CULTURA E' scomparso Giuseppe Terenzi, il dialettale per eccellenza Cantore dell'anima popolare P oeta autentico, è stato l’interprete e il cantore dell’anima popolare fabrianese. Le sue poesie, nel nostro vernacolo, sono destinate a rimanere, come piccoli capolavori, nella letteratura marchigiana. Così ha detto il presidente del Centro Studi don Giuseppe Riganelli, Aldo Crialesi, nella mesta cerimonia di commiato a Giuseppe Terenzi, deceduto per improvviso malore all’età di 87 anni, cerimonia svoltasi in forma civile mercoledì 18 marzo, nel piazzale antistante il piazzale del cimitero di S. Maria. In un clima di intensa emozione sono risuonati i versi, a molti familiari, di due sue poesie: una (“er camposantaro”) letta dal parroco della S. Famiglia, l’altra (“c’era ‘na vorta”) recitata a memoria da Gianni Ricciotti. A questa è stata aggiunta una terza poesia (di Teseo Tesei, questa) che paragona la vita dell’uomo ad una candela che arde, dà luce e poi si spegne. E’ stata ricordata la serata del 15 gennaio 2001 al Teatro Gentile “Omaggio a Giuseppe Terenzi” per la consegna a lui, da parte del sindaco di Fabriano (era allora Francesco Santini) di una targa d’argento, a riconoscimento dell’importanza per i fabrianesi della sua opera poetica. Ed è stata auspicata l’intitolazione di una via cittadina a Giuseppe Terenzi, quale maggiore poeta dialettale fabrianese, l’apposizione di una lapide in suo ricordo. La semplice cerimonia funebre, iniziata con la tradizionale preghiera ai defunti, si è conclusa - dopo il commosso ringraziamento della vedova, a nome anche delle due figlie e delle loro famiglie - con la stessa preghiera “l’eterno riposo dona a lui, o Signore” intonata da don Gianni, cui si erano uniti in coro tutti i presenti. 68 poesie di Giuseppe Terenzi sono state raccolte nel 2000 nel volume edito dal Centro Studi Riganelli “Poesie in dialetto fabrianese” con illustrazioni di Andreina Leporoni, ampia biografia e saggi critici di Don Nicola Gatti e Aldo Crialesi. Un centinaio di suoi componimenti poetici è stato pubblicato nel 1977 in un volume dal titolo “Er vorgare fabrianese”. Altri fanno bella figura nell’Antologia della poesia dialettale dell’Alta Valle dell’Esino” (edizioni 1979 e 1983). Poesie declamate dallo stesso Terenzi sono state incise nel 1981 in un’audiocassetta, riversata ora in un dvd. Molte di queste poesie erano state pubblicate, di volta in volta, da” L’Azione” negli anni ‘70-‘80-‘90 del secolo scorso. L’ultimo affetto Tu mi dirai: “Pe ‘n cane ammo’ ce piagni?“ Che t’ho da fa, cusci so’ fatto io! La compagnia ce l’hai quanno tu magni? Per uno che sta solo è come un fio. Prenni pr’esempio a me che ammo’ so’ vecchio; cio’ ‘na penzione che me passa er pane, chi me guardava è morta ch’è parecchio me c’era armasto solo che sto cane. Se ‘na persona cia’ ‘na vestiola, poèsse un cane, un gatto, un purcinello, se dopo jè se mòre e armane sola per forza te lo fai quer piantarello. Quer pòro Cicci non facèa ‘na abbajo, lue quanno vole fa la passeggiata te se piazzàa davanti cor guinzajo come per di: me scappa ‘na pisciata. Se te dicessi quello che m’ha fatto ‘sta vestia quanno che so’ stato male, tu me risponni che sarò un po’ matto. J’aveo ‘mparato annà a comprà el giornale. Ce credi? Drento casa ce parlao! Me ce sfogào cuscì come un compagno, se me vedea a la porta che scappào….. Ma famme lascià perde, se no piagno! Due poesie dell'artista fabrianese La prima nepote Fiabe e leggende nel volume di Beltrame Si è svolta domenica 15 marzo la presentazione di “Radici di donna. La memoria delle madri”, volume a cura di Balilla Beltrame che ha raccolto fiabe, leggende sacre e profane, stornelli e giochi di fanciulli in vernacolo fabrianese e in italiano. Il volume è edito da InArte in collaborazione con la Regione Marche, la Città di Fabriano, la Fondazione Carifac, Inner Wheel Club di Fabriano e Lions Club Fabriano. Abbiamo incontrato le socie di Inner Wheel, che hanno promosso la presentazione della scorsa settimana. Come è nata la collaborazione di Inner Wheel a questo progetto? Nell’intento di aderire il più possibile al tema della presidente internazionale “We, for women”, lo scorso anno le socie del Club Inner Wheel di Fabriano hanno deciso di partecipare ad un progetto editoriale proposto dalla presidente dell’associazione InArte, Anna Massinissa. Si trattava di un'affascinante raccolta di fiabe, leggende sacre, leggende profane, filastrocche e giochi di fanciulli 23 cultura.indd 2 di Balilla Beltrame, noto storico delle tradizioni popolari locali. Quale è lo scopo di questa seconda presentazione? Dopo la presentazione natalizia, il libro è stato riproposto alla città dalle socie del Club Inner Wheel di Fabriano in una nuova veste, in pratica come se il libro si aprisse e si animasse dando vita ad un tesoro nascosto che è quello delle nostre tradizioni. Come? Con l’aiuto di alcune figure esperte nel settore come Teseo Tesei, Mauro Allegrini, Laura Pavoni, Nicola Cristalli e i monelli del Palio, gli stornellatori del Cantamaggio e naturalmente Anna Massinissa alla quale va il merito per la sua opera di sensibilizzazione al recupero di questo patrimonio culturale. Si è svolto così un pomeriggio di indubbia piacevolezza, tra letture in vernacolo, giochi, canti e degustazione di dolci della tradizione locale. “Que dice a nonno quella cellettella?” “Guardela, Annè, pare che me capisce. Che Dio la benedica! Quant’è bella! Questa la fame, Annè, non le patisce! Sentela Annè, vèni a sentì che cosce!” “Je fai la risatella adesso a nonno?” “Guardela, Annè, pare che m’arconosce; me gira l’occhi sempre tutt’attorno”. “Leva quer dito, zozza, da la vocca! Ue fai, te pocci er dito ammò, te pocci? Lascia l’occhiali a nonno. Non se tocca! Lascia, brutta puzzona, chè li scocci!” “ Chi sa che guarda a mò, sta puzzolente? Que dici, Annè, me vede? Sta a fissà” “Vedè n’er so; però te sente: puzzi de vino che fai vommità…..” Gaia Germoni 25/03/15 11.02 24 >CULTURA< L'Azione 28 MARZO 2015 Magia del gesto musicale Al Rotary Lorenzo Sbaffi e una lectio magistralis ricca di aneddoti di FRANCESCA AGOSTINELLI S i è svolta venerdì 13 marzo la lectio magistralis Rotary, la terza di una serie che si propone di ri-scoprire e valorizzare il territorio, oltre che l’arte, la letteratura, la musica e la cultura in generale. Questa volta la protagonista dell’incontro è stata la musica. Ospite d’onore all’incontro Rotary, su suggerimento dell’artista fabrianese Gabriele Mazzara, Lorenzo Sbaffi che ha tenuto una lezione dal titolo “il gesto del Direttore d’Orchestra nell’interpretazione musicale”. Lorenzo Sbaffi è un grande personaggio della musica: diplomato con il massimo dei voti in Violino, Composizione e Direzione d’orchestra, disciplina nella quale consegue anche la laurea specialistica con lode (tesi sulla 4° sinfonia di Gustav Mahler). E’ direttore della scuola musicale Bartolomeo Barbarino di Fabriano, istituzione che è stata insignita del P. Harris Fellow nel 2014. Di recentissima pubblicazione un cd inciso per l’etichetta “Amadeus” con il flautista Mario Ancillotti. Prossimamente sarà impegnato in un concerto e in una nuova registrazione discografica in Finlandia con la Vaasa Orchestra nel mese di aprile. E’ docente di esercitazioni d’orchestra presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Pietro Mascagni” di Livorno. In un clima di generale crisi culturale scegliere di trattare un tema così specifico e purtroppo non valorizzato quanto merita è stato un segno importante. Sarebbe sicuramente lodevole se si riuscisse ad ampliare questi incontri a tutta la cittadinanza perché queste lezioni meritano l’attenzione di tutta la comunità che si deve riprendere da una crisi economica attraverso la cultura, unico mezzo che permette alla città di rinascere in un clima sereno e ricco non solo economicamente, ma umanamente. La musica è vita e fa da sempre parte dell’uomo; da ricordare, fin dai tempi più antichi, è la figura dell’aedo che aveva il compito di raccontare aneddoti e recitare i grandi poemi dell’antichità appunto attraverso il canto e la musica. E come non nominare i tanti musicisti che giravano negli incantevoli castelli medievali per allietare gli animi dei signori dell’epoca ed ancora sarebbe infinita la trattazione se si percorresse tutta la storia fino ai giorni nostri. Insomma, se avessimo una macchina del tempo in grado di riportarci indietro nella storia vedremmo quanto affascinante sia questo argomento, così vicino ad ognuno di noi. La musica è infatti parte integrante della nostra vita ed è per questo che va valorizzata ed amata. L’incontro ha permesso ai partecipanti di riflettere sulla musica in generale oltre che sul particolare aspetto riguardante l’orchestra e la figura del direttore. Quante volte, magari davanti alla tv, ci emozioniamo guardando un concerto di musica classica; l’armonia dei suoni, il talento dei musicisti colpiscono tutti, anche i più ignoranti in materia. L’occhio cade spesso sulla figura del direttore che con quei suoi movimenti aggiunge qualcosa alla musica stessa. Solitamente quando si parla di musica in una conferenza, o in qualsiasi tipo di evento o incontro, non si analizza mai il ruolo di questa figura che rimane perciò un po’ enigmatica a chi non è esperto di musica. Introdotto dal presidente del Rotary club Fabriano Maurizio Marchegini, Lorenzo Sbaffi ha tenuto una lezione risultata interessantissima a tutto il pubblico che è rimasto sempre attento e concentrato grazie Il violino e il talento dei fabrianesi Compositori e pianisti per un concerto della Gioventù Musicale Splendide emozioni per il concerto di violino, violoncello e pianoforte che si è tenuto sabato 14 marzo nel Ridotto del Teatro Gentile, organizzato dalla Gioventù Musicale d’Italia di Fabriano. Per le mani di Simone Grizi, violinista nella Form, Alessandro Culiani, primo violoncello della stessa orchestra e Matteo Angeloni, compositore e pianista, gli spartiti scritti dal compositore italiano naturalizzato statunitense Mario Castelnuovo Tedesco. I tre maestri, che vantano importanti registrazioni e prestigiose collaborazioni a livello internazionale, hanno infatti eseguito il Concerto per violino e orchestra, la Toccata per violoncello e pianoforte, e il Trio n. 2 in sol minore per violino, violoncello e pianoforte op. 70, un programma nuovissimo ed interessante. In particolare il Concerto per violino e orchestra n. 1, detto “l’Italiano” e scritto nel 1924, rappresenta un vero gioiello 24 cultura.indd 2 della musica neoclassica del compositore di origini ebraiche che fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti. Si tratta di un concerto scritto originariamente per violino solista ed orchestra, molto popolare, eseguito in tutta Europa, prima di essere bandito con la promulgazione delle leggi razziali del 1938. Lo stesso autore ne aveva curato una riduzione per pianoforte, come ci ha raccontato il responsabile della Gioventù Musicale d’Italia di Fa- briano, Alberto Signori, che ha avuto il piacere di trovarla in un archivio ed ha pensato di proporla per questa stagione. E’ il primo concerto per violino ed orchestra scritto in Italia dai tempi di Paganini. Musica emozionante, commovente, splendidamente interpretata con passione e trasporto da Simone Grizi e Matteo Angeloni. In sala, tra l’altro, è stato applaudito il giovanissimo mezzosoprano fabrianese Beatrice Mezzanotte, recentemente vincitrice del Concorso Belli di Spoleto. Beatrice ha firmato un contratto che la vedrà impegnata per la stagione del Teatro Belli per un paio d’anni. Un grande in bocca al lupo, dunque!...E chissà che non si riesca prima o poi ad ascoltare a Fabriano il “Concerto italiano” con l'orchestra sinfonica; ne varrebbe davvero la pena. alla chiarezza espressiva del grande ospite. La lectio è stata accompagnata dalla proiezione di alcuni filmati nei quali si mettevano in evidenza le differenze gestuali di vari direttori nel condurre un pezzo. Particolarmente interessante è stato vedere come questo potesse rispecchiare le diverse personalità dei conduttori e riflettere sui vari comportamenti che coinvolgono sia implicitamente che esplicitamente le emozioni degli ascoltatori. Dopo l’analisi di questa figura nel corso delle varie epoche, Sbaffi si è concentrato sull’attualità, su cosa fa oggi il direttore d’orchestra analizzando inoltre la funzione della bacchetta che il direttore può anche scegliere di non utilizzare. Questo oggetto produce un effetto di allungamento del braccio quan- do si compiono i movimenti ed è funzionale, quindi, per trasmettere una maggiore espressività. Se i movimenti sono molto ampi la bacchetta diventa evidente da lontano e il direttore, punto focale dell’immagine, crea, attraverso questo strumento, un punto di espressione che aumenta di importanza quando i movimenti del direttore sono molto ampi. “La gestualità è personale, il gesto è legato alla propria esperienza”. Questo dice Sbaffi che sottolinea quanta umanità e personalità necessita di avere il direttore d’orchestra che continuamente sfida se stesso per trasmettere al pubblico l’amore per la musica mediante un lavoro di interazione con i musicisti in maniera da strutturare armoniosamente il suono d'insieme. Il direttore è estraneo all’orchestra, è un ospite, un organismo che si collega ai musicisti e comunica con essi attraverso un linguaggio condiviso. E’ stata dunque una lectio magistralis stimolante che ha sicuramente appagato i presenti di grandi conoscenze, ma soprattutto ha offerto loro innumerevoli spunti di riflessione sulla musica in generale. Una lectio magistralis in-formativa legata alla nostra essenza di uomini e cittadini, stimolante per far capire quanto non si può mai smettere di crescere culturalmente attraverso ogni forma di arte. LA GUERRA E LA FEDE di Don Leopoldo Paloni In occasione dei 100 anni dell’intervento italiano nella Grande Guerra volevamo aprire una rubrica ricordando episodi legati alla fede o alla spiritualità. L’approccio che se ne intende fare vuole essere solo di testimonianza storica-memorialistica senza entrare nel merito dell’autenticità che solo spetta alla Chiesa. La beata Maria Giovanna Bonomo di Asiago Nel 1606 nacque ad Asiago e si fece monaca benedettina. Ricevette il dono delle stimmate e quello di rivivere settimanalmente la Passione di Cristo. Ciò, in un primo momento gli procurò grandi persecuzioni all’interno del convento fino a quando, in forza della sua umiltà, le cose cambiarono e venne addirittura nominata Badessa. Si distinse anche nella carità prodigandosi nella cura dei soldati feriti durante la guerra dei 30 anni. Morì a Bassano del Grappa nel 1670. Proclamata Beata da Pio VI divenne Patrona di Asiago e di Bassano. I concittadini nel 1908 gli eressero un monumento davanti alla casa natale nel centro del paese. In seguito alla ritirata di Caporetto la linea del fronte si spostò dentro il paese di Asiago ed il monumento rimase proprio nella terra di nessuno. Per più di un anno centinaia di migliaia di cannonate rasero al suolo l’abitato e al termine del conflitto rimase incredibilmente illeso solo il monumento della Beata. Testimonianze diaristiche raccontano dell’abitudine di “un saluto alla Beata” da parte di soldati di entrambi gli schieramenti inviati nottetempo nella terra di nessuno prima d’iniziare la loro missione. Lo storico ufficiale del Comando Diaz colonnello Pietro Meraviglia nel libro “Guerra e vittoria”, titola la foto del monumento in un mare di macerie: “Il miracolo di Asiago”. La stessa foto è visibile ancor oggi ai piedi della statua. Sara Bonfili 25/03/15 11.01 25 L'Azione 28 MARZO 2015 >SPORT Alcuni "runners" della Podistica Avis Fabriano presenti alla Maratona di Roma Ritmica: anche le piccole si fanno valere, che brave La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano ha partecipato alla gara che si è svolta a Camerino organizzata dalla locale società di ritmica. Sono state oltre 40 le piccole ginnaste fabrianesi che hanno preso parte alla seconda giornata del Campionato Regionale Confsport, ente di promozione sportiva che ha dato la possibilità di una intera giornata di gare, dove le nostre ginnaste hanno ben figurato prendendosi la meritata gloria della premiazione e medaglia sul podio. Inoltre, ottima vittoria nel Campionato di Categoria per la nostra Roberta Giardinieri in prestito sportivo alla società siciliana Gymnasium, che ha conquistato a Battipaglia il titolo di Campionessa Regionale Zona Sud. Infine, trasferta internazionale per la Nazionale Italiana Junior, tutta composta da ginnaste fabrianesi che questa settimana parteciperanno alla World Cup in Portogallo. Agnese Duranti, Anna Basta, Milena Baldassarri, Daniela Mogurean, Lavinia Muccini e Anna Bajraktari dovranno dimostrare la loro crescita nella esecuzione dell’esercizio che le porterà alla gara più importante della stagione, cioè il Campionato Europeo di Minsk in Bielorussia dal 1° al 3 maggio prossimi. Le giovani ginnaste fabrianesi con il trofeo vinto a Camerino PODISMO Maratona di Roma La capitale vista... di corsa Nonostante la pioggia, undici runners dell'Avis alla gara di 42 km N Pianeta calcio a 5: i risultati eanche la pioggia ha fermato i dodicimila “runners” che domenica 22 marzo hanno partecipato alla Maratona di Roma, i classici 42 chilometri e 195 metri corsi nella città eterna, con partenza ed arrivo da Via dei Fori Imperiali, sotto lo sguardo vigile del millenario Colosseo. Nella moltitudine della maratona più partecipata d’Italia, c’erano anche undici fabrianesi della Podistica Avis Fabriano, che con entusiasmo hanno affrontato questa gara dopo mesi di preparazione, tanto era il desiderio di correre in luoghi storici di rara bellezza e suggestione come Piazza Venezia e il Circo Massimo, San Pietro e il lungotevere, Piazza Navona, Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, tanto per citarne alcuni. La pioggia, dicevamo, l’ha fatta da padrona per gran parte della mattinata (inzuppando gli atleti e rendendo viscidi i famigerati “sampietrini”), tanto da far dire a Papa Francesco durante l’Angelus: “Nono- stante il brutto tempo siete venuti in tanti. Complimenti, siete stati molto coraggiosi, proprio come i maratoneti: li saluto con affetto”. Per la precisione, in 11.516 sono giunti al traguardo. Ha vinto l’etiope Degefa con il tempo di 2 ore 12 minuti e 23 secondi. Ma questo è solo un dettaglio, che - per quanto importante – non riguarda la stragrande maggioranza dei partecipanti, per i quali la “vera” vittoria è quella di esserci, di mettere alla prova se stessi, di migliorarsi dopo un’accurata preparazione o semplicemente giungere all’arrivo. Tra i fabrianesi dell’Avis, in tre erano alla prima maratona assoluta e si sono davvero ben comportanti: si tratta di Sauro Tittarelli (che tra l’altro ha fatto registrare il miglior tempo del gruppo con 3 ore 18 minuti e 19 secondi), Maria Silvia Mezzanotte (3h 44’ 56”) e Gabriele Fiorani (4h 06’ 59”). Costanti come sempre due “veterani” della maratona come Gabriele Salvatori RUGBY (3h 29’ 01”) e Maria Bornoroni (3h 44’ 18”). Hanno “limato” i propri tempi personali Lanfranco Ninno (3h 53’ 41”), Crescenzo Papale (3h 58’ 27”) e Mario Gubbiotti (4h 08’ 35”). Sono tornati a correre una maratona dopo diversi anni Ferruccio Cocco (4h 09’ 57”) ed Andrea Tomassetti (4h 37’ 32”). Purtroppo Massimo Gambella si è dovuto ritirare dopo alcuni chilometri per un infortunio: ma vista la tempra e le doti atletiche, senza dubbio avrà modo di rifarsi nelle prossime maratone a cui prenderà parte. Nel complesso è stata una piacevole trasferta per il gruppo podistico avisino, vissuta in allegria e con il desiderio di condividere emozioni nel segno della corsa, in una delle città più belle del mondo. Messa agli archivi anche questa bella esperienza, il prossimo appuntamento agonistico è in programma il 6 aprile a Senigallia per il classico trofeo podistico cittadino di 10 chilometri. Sei Nazioni 2015 C'era anche Fabriano a tifare per l'Italia Due pullman, quasi cento tifosi partiti dalla città della carta, ed una passione che (nonostante i piccoli ritardi imprevisti pochi secondi prima della partenza) fa muovere alle prime luci dell’alba alla volta della capitale. Un viaggio spedito che, dopo una brevissima sosta per un pranzo decisamente in anticipo, ha portato la “truppa” fabrianese a due passi dallo stadio Olimpico. È proseguita anche quest’anno quindi la tradizione del Fabriano Rugby di accompagnare la passione ovale cittadina fino a pochissimi metri dal quindici Il gruppo fabrianese prima del match Italia-Galles 25 sport.indd 2 azzurro, portando sugli spalti la voglia di sostenere i propri colori insieme ad uno stadio gremito in ogni ordine di posto. Un Olimpico colorato, equamente diviso tra bandiere tricolori e dragoni gallesi, che ha visto una grande Italia nei primissimi minuti ed un Galles letteralmente devastante una volta compreso (e spento) il gioco dei padroni di casa. Un 20-61 durissimo per gli azzurri di Brunel, prossimi al Mondiale in terra d’Inghilterra, ed ora alle prese con dubbi ed infortuni. Ma nonostante la sconfitta, accompagnata dalla grande prestazione del Galles inutile per conquistare il torneo, l’ultima giornata del 6 Nazioni 2015 è stata una grande festa di sport. Da ricordare anche l’ultima presenza in nazionale per il grande veterano Mauro Bergamasco, che a 36 anni e 94 presenze saluta l’ovale. Quasi 80.000 persone sugli spalti, tifoserie unite pur supportando due squadre diverse: differenze minime se la passione per lo sport è più forte di ogni presunta differenza. La “battaglia” sul campo dell’Olimpico è stata sostenuta a gran voce dai tifosi presenti, tra cori, incitamenti e la consapevolezza che lo sport unisce. Più forte delle bandiere e dalle “presunte differenze” quella palla ovale è fatta per unire le passioni anche ben oltre gli ottanta minuti regolamentari per un terzo tempo che va ben oltre i confini nazionali. Dopo la conclusione del 6 Nazioni si avvia verso la fine anche il campionato del Fabriano Rugby, che domenica affronterà in trasferta la temibile formazione dell’Amatori Ascoli. Saverio Spadavecchia SERIE C1: IL REAL FABRIANO SCONFITTO DI MISURA Il Real Fabriano fa un passo indietro nella corsa salvezza facendosi fermare dalla Nuova Ottrano per 3-4. Partita sempre in equilibrio nonostante l'estenuante possesso palla degli ospiti. Fa discutere nel finale un rigore solare non concesso dall'arbitro che era lì a pochi passi e che non poteva esimersi dal non fischiare. I "pagliacci" restano a -8 dalle zone tranquille della classifica e dovranno continuare a cercare punti. La juniores invece riposava e nell'ultimo turno ha visto infrangersi il sogno playoff vista la vittoria dell'Alma Juventus Fano nel derby con il PesaroFano. l.a. SERIE C2, GIRONE A: VIRTUS FABRIANO SENZA SCAMPO Nulla ha potuto la Virtus Fabriano nel testacoda contro la capolista Dinamis Falconara, che si è imposta per 6-0. I cartai, con speranze di salvezza ridotte al lumicino, cercheranno di onorare le prossime gare – come sempre hanno fatto finora – a cominciare dal prossimo match in casa contro il Cagli (venerdì 27 marzo, PalaGuerrieri, ore 21.30). La classifica dopo ventisei giornate: Dinamis Falconara 69; Pieve d’Ico 55; Cagli 50; Futsal Ancona 49; Ankon 48; Casine 47; Jesi 43; San Costanzo 38; Pietralacroce 35; Chiaravalle e Numana 34; Pianaccio 32; Tre Colli Pinocchio 21; Brecce Bianche 16; Virtus Fabriano 13; Acli Mantonani 5. f.c. SERIE C2, GIRONE B: IL CERRETO D'ESI VINCE CON GRINTA Il Cerreto di mister Kristian Giordani ha perso 3-1 a Campocavallo e viene raggiunto al secondo posto dalla Futsal Macerata. Nel prossimo turno, venerdì 27 marzo, incontro casalingo contro il Recanati (PalaCarifac, ore 21.30). Successo netto, invece, per il Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti: 8-2 sul malcapitato Osimo, in un match archiviato già a metà gara. Tra i cerretesi sono andati a segno Baldoni (2), Buldrini, Lippera (2), Rodriguez, Di Ronza e Lo Muzio. Sabato 28 marzo ostica trasferta a Gagliole. Infine, la Junior Matelica di mister Antonio Colluto ha perso a Montelupone per 5-1. Di Ferretti il gol della bandiera. Venerdì 27 marzo gara interna contro il Santa Maria Nuova (palestra Mancinelli, ore 21). La classifica dopo ventisei giornate: Sambucheto 69; Cerreto e Futsal Macerata 46; Montelupone 45; Campocavallo 43; Cerreto d’Esi e San Severino 41; Cantine Riunite Tolentino 40; Castrum Lauri 36; Gagliole ed Osimo 34; Santa Maria Nuova 32; Fontespina 27; Junior Matelica 25; Recanati 22; Real Trading 8. f.c. SERIE D: CAMPODONICO E AVIS GENGA SENZA FORTUNA Giornata amara sia per l’Avis Genga (sconfitto 3-0 dall’Imbrecciata) sia per il Campodonico (battuto 10-5 dal Villa Musone). Per il Campodonico hanno segnato Biocco, Mauro Lezzerini (3) e Bartocci. Il match tra Nebbiano ed Anconitana è stato posticipato a venerdì 3 aprile. La classifica dopo ventidue giornate: Imbrecciata 54; Cupramontana 50; Villa Musone 43; Casenuove e Giovane Aurora 33; Virtus Moie ed Aspio 32; Anconitana 28; Nebbiano 26; Dorica 25; Monserra e Candia Baraccola Aspio 22; Avis Genga 18; Campodonico 16. f.c. AMATORI UISP: TABACCHERIA SPIGHI SI LAUREA CAMPIONE La Tabaccheria Spighi si laurea campione Uisp per la stagione 2014-2015 di calcio a 5, vincendo la finale per 12-1 sul Casablanca. Un tracollo maturato nella ripresa, visto che il primo tempo si era chiuso sul 3-1. La finale del 3°/4° posto ha visto la vittoria della Juventude che ha superato per 7-4 la formazione degli Orange. Alla fine rituale delle premiazioni, con la coppa disciplina vinta dalla Dimax 52, titolo di capocannoniere in mano a Vlad della Tabaccheria Spighi che ha preceduto di un gol l’altro cannoniere Tempestini della Juventude. L’arrivederci è per l’anno prossimo, con la Uisp sempre disponibile ad organizzare una manifestazione come quella del calcio a 5 che raccoglie sempre più praticanti. 25/03/15 10.57 26 >SPORT< L'Azione 28 MARZO 2015 Promozione CALCIO Seconda Categoria Il Fabriano Cerreto è vicino al sogno della promozione Argignano agguanta il pareggio CALCIO I di ANGELO CAMPIONI l Fabriano Cerreto è superstar anche sul campo della terza forza del campionato, quel Piandimeleto che per una decina di minuti, soprattutto nella ripresa, ha messo in pericolo la supremazia dei ragazzi di Spuri Forotti che, dopo il breve sbandamento, si sono ripresi e hanno portato a casa il sedicesimo risultato utile, frutto di tredici vittorie (fra le quali dodici consecutive) e tre pareggi. Davvero una macchinavincente e da gol perfetta e una strategia del mister che premia questa compagine che nel girone di ritorno sta dando una lezione di calcio a tutte le avversarie. Contro il Piandimeleto, il Fabriano Cerreto ha iniziato un po’ sottotono, senza troppo spingere sull’acceleratore, ma poi, piano piano, le due formazioni hanno iniziato a giocare senza troppo offendersi, ma nel primo tempo l’andamento della gara ha vissuto un perfetto equilibrio. Nella ripresa i locali sono passati in vantaggio dopo 10’ con Monaldi. In questo frangente il rischio è stato doppio perché il Piandimeleto ha avuto un’altra occasione per chudere CALCIO PIANDIMELETO FABRIANO CERRETO 1 2 PIANDIMELETO - Spinaci, Poggiaspalla, Fabbri, Amantini, Fraternali, Solfi, Turchi, Serafini (4’ st Montanari), Seck, Paternoster, Monaldi. All. Dominici FABRIANO CERRETO - Latini, Pierotti, Berrettoni, La Mantia, Galuppa, Boria, Zaccagnini, Bartoli, Marinelli, Silvi (40’ st Martellucci), Piergallini (30’ st Zuccaro). All. Spuri Forotti RETI - 10’ st Monaldi, 22’ st Silvi, 25’ st Marinelli (r) l’incontro, ma ha fallito una facile occasione a porta sguarnita. Dal probabile 2-0 in favore del Piandimeleto alla svolta della partita con il Fabriano Cerreto che, punto nell’orgoglio, ha dato il là alla rimonta. Al 22’ Silvi ristabilisce l’equilibrio approfittando di una corta respinta della difesa. Il raddoppio tre minuti dopo con il Fabriano Cerreto che chiudeva le ostilità con Marinelli che entrava in area ma veniva steso da Solfi. L’arbitro concedeva la Serie D massima punizione che lo stesso attaccante, bomber del campionato con 15 sigilli stagionali, trasformava dando i tre punti ai suoi compagni. Una vittoria sofferta, ma in questo momento la squadra all’ombra della torre riesce anche a superare le più ardue e ostiche avversità. Al termine del campionato mancano tre turni e il Fabriano Cerreto vede avvicinarsi la vittoria finale anche se la Pergolese ha ricominciato a vincere. I sei punti di distanza non sono ancora sufficienti per vincere il torneo. Prossimo appuntamento in casa contro il Marina quinta forza del campionato: si gioca sabato alle ore 15 allo stadio comunale di Fabriano. Una vittoria del Fabriano Cerreto e un concomitante pareggio della vice capolista darà ai ragazzi di Spuri Forotti il pass per salire in Eccellenza con due giornate di anticipo. CALCIO La straordinaria coppia-gol del Fabriano Cerreto: Diego Marinelli e Francesco Silvi Prima Categoria girone B Il Matelica non vince più: Fortitudo, ko di rigore un punto in due partite che allontana dai playoff MATELICA RECANATESE 1 1 MATELICA - Spitoni, Girolamini, Corazzi, Borgese, D’Addazio, Gilardi (40’ Lazzoni), Iotti, Moretti, Ambrosini (70’ Ferretti), Mandorino (84’ Jachetta), Scotini. All. Bartoccetti RECANATESE - Verdicchio, Candidi, Brugiadipaglia, Di Iulio, Patrizi, Narducci, Rapaccini (57’ Agostinelli M.), Traini (79’ Latini), Galli, Gigli, Agostinelli L. (55’ Marolda). All. Magrini RETI - 29’ Moretti, 81’ Latini CAMPOBASSO MATELICA 1 0 CAMPOBASSO - Conti, Di Gioacchino, Bernardi, Marinucci Palermo, Fusano, Minadeo, Pani, Vitone (61’ Vitelli), Di Gennaro (77’ Pignataro), Todino, Lapenna (60’ Dragone). All. Vullo MATELICA - Spitoni, Girolamini, Corazzi, Borgese, D’Addazio, Gilardi, Iotti (78’ Moras), Moretti, Api (68’ Ferretti), Ambrosini (80’ Mandorino), Scotini. All. Bartoccetti RETE - 75’ Todino Pareggio amaro per il Matelica contro la Recanatese. I biancorossi, pur non giocando una gran partita, vanno in vantaggio nel primo tempo con il gol dell’ex Moretti, ma non riescono a chiuderla e vengono raggiunti nel finale dalla rete di Latini. Mister Bartoccetti cambia ancora qualcosa nell’undici iniziale e schiera un centrocampo a tre con Borgese davanti alla difesa e Scotini e Iotti mezze ali. In avanti la coppia Mandorino-Moretti supporta l’unica punta Ambrosini. Il Matelica parte con il piede giusto e ci prova due volte dalla distanza nei primi cinque minuti, ma le conclusioni di Mandorino e Scotini non centrano lo specchio della porta. Al 29’ il gol del vantaggio; gran contropiede dei biancorossi imbastito da Ambrosini e 26 sport.indd 2 Iotti con quest’ultimo che serve Moretti in area: il numero otto del Matelica controlla e batte Verdicchio. Al 37’ si fa male Gilardi; nel Matelica non è a disposizione neanche Ercoli per problemi fisici e mister Bartoccetti è costretto al cambio inserendo Lazzoni che si va a posizionare come playmaker, mentre Borgese scala al centro della difesa insieme a D’Addazio. Nella ripresa, la Recanatese opera alcuni cambi ed i nuovi entrati danno vivacità agli ospiti che alzano il baricentro e costringono i biancorossi sulla difensiva. Al 13’ Gigli appoggia il pallone di testa a Galli che calcia di controbalzo ma non inquadra lo specchio. Al 18’ lungo lancio per Marolda che taglia alle spalle della difesa del Matelica e controlla il pallone di petto, ma sul più bello perde l’equilibrio e non riesce a concludere. Al 29’ grande occasione per il Matelica: D’Addazio calcia al volo su corner battuto da Moretti, pallone salvato sulla linea e poi sul prosieguo dell’azione Verdicchio para i tiri da distanza ravvicinata di Scotini, Moretti e dello stesso D’Addazio; la Recanatese rimane miracolosamente in partita. Al 31’ Galli controlla in area e calcia di sinistro sul primo palo: Spitoni respinge. Al 36’ il pareggio ospite: sugli sviluppi di un calcio di punizione Galli mette un pallone rasoterra a centro area e Latini, entrato da due minuti, trova la deviazione vincente che beffa Spitoni e porta il risultato sull’1-1. Mister Bartoccetti inserisce Jachetta e sposta Scotini in avanti nel tentativo di riportarsi in vantaggio, ma i padroni di casa non si fanno mai realmente pericolosi; la partita finisce in parità. Il Matelica rimane al settimo posto in classifica, a pari punti con la Civitanovese. Mercoledì 18 marzo i biancorossi hanno recuperato la trasferta in casa del Campobasso (precedentemente rinviata causa neve). La partita è terminata sul risultato di 1-0 per i molisani, decisivo il gol di Todino. Prossimo turno in trasferta sul campo del Castelfidardo, domenica 29 marzo ore 14.30. Diego Piciotti FORTITUDO FABRIANO OSIMANA 0 1 FORTITUDO FABRIANO - Tamburini, Ruggeri, Gobbi, Porcarelli, Clementi, Ippolito, Carmenati, Biocco, Mamudi, Pallotta, Piccolini, All. Ruggeri OSIMANA - Vaccarini, Varo, Durazzi, Campanelli, Stabile, Postacchini, Beduako, Ferri, Giuliani, Mastri, Braconi. All. Tedoldi RETE - 27’ st Mastri (r) E’ la Fortitudo Fabriano che non ti aspetti quella vista al Comunale di Fabriano. Gioca male e perde. E, soprattutto, interrompe la serie positiva e si allontana dalla zona play-off uscendo sconfitta contro un’Osimana che è passata su calcio di rigore, ma che forse ha giocato anche un po’ meglio dei locali. Fortitudo che nella prima parte della gara non è stata molto brillante e che ha chiuso il tempo in sostanziale equilibrio. Poi nella ripresa è successo di tutto il calcio di rigore per l’Osimana trasformato da Mastri e l’assalto finale dei ragazzi di Ruggeri alla ricerca del pareggio. Infatti dopo CALCIO lo svantaggio i rossoblù hanno avuto un paio di occasioni per pareggiare e, soprattutto, hanno reclamato per un penalty non concesso dall’arbitro per un fallo di mano in area ospite. Tutto sommato alla fine il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Sul terreno amico la Fortitudo ha alternato ottime prestazioni ad altre molto deludenti. Adesso con questa sconfitta risulta fuori dai playoff, anche se al termine del campionato mancato tre giornate con 9 punti a disposizione. La Fortitudo è a quota 40 punti. Davanti ci sono Filottranese a quota 43, Osimana e Miciulli a 44 e Villa Musone a 45. A quota 61, ormai promossa, la Vigor Castelfidardo con 61 punti. Prossimo impegno in trasferta contro il Colle 2006 che è ultimo in classifica a quota 25 punti in compagnia di Collemarino, Leonessa Montoro e Castelfrettese. Quindi la Fortitudo troverà una squadra molto concentrata perché si gioca la permanenza nel campionato di Promozione. Un successo potrebbe dare un po’ di speranza alla formazione cartaia per raggiungere i tanto agognati play-off, anche lo scorso campionato sfiorati, ma mai raggiunti. Speriamo bene. a.c. Prima Categoria girone A Preziosi punti salvezza per il Sassoferrato Genga Ottima vittoria in chiave salvezza per il Sassoferrato Genga che batte il Mondolfo per 1-0 e raggiunge il dodicesimo posto in classifica a quota 31 punti. A regalare il successo alla squadra di Guerri è stato Piermattei autore del gol vittoria al secondo minuto di gioco. Nel corso della ripresa il Sassoferrato Genga crea diverse palle gol ma il raddoppio non arriva e la partita si chiude sul risultato di 1-0. Da segnalare un salvataggio sulla linea di porta da parte di Altarocca nel primo tempo. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini, Marchi (72’ Fioranelli), Pizzi, Tinti, Hoxha, Arcangeli, Zucca (85’ Baldarelli), Monno, Piermattei (82’ Conti); all. Guerri. Prossimo turno: Cantiano-Sassoferrato Genga (all'andata 1-0) l.a.s. Nel girone D, termina 1-1 la sfida tra il Chiaravalle e l’Argignano. I padroni di casa aprono le marcature al 20’ con Ciarimboli, ma nella ripresa Nubola trova il gol del pari che permette ai suoi di mantenere il decimo posto in classifica e di allontanarsi, per ora, dalla zona retrocessione. La formazione dell’Argignano: Pecci, Lucernoni, Cofani, Mancini, Galuppa, Peccarisi, Ragni, Mazzoli (46’ Conti), Jonuzi, Mariani (80’ Zampetti), Nubola; all. Sentinelli. Ventesima sconfitta stagionale per il Serradica che perde in casa contro la Sampaolese 0-2. La squadra di Colonnelli crea molto ma non riesce a finalizzare le occasioni da rete. La formazione del Serradica: Baroni, Monticelli, Stridi, Zampetti (46’ Giampaoli), Pierotti, Nabil, Birelli, Scotini, Bucchi, Vinciarelli (73’ Ercoli), Archetti (75’ Regini); all. Colonnelli. Nel girone F, vittoria schiacciante per la Fabiani Matelica che si impone sulla Samb Montecassiano per 6-0. Prossimo turno: Argignano-Borgo Minonna (all'andata 1-2), Serradica-Victoria Strada (2-4), Serralta-Fabiani Matelica (3-6) Luca Antonio Somma classifiche SERIE D girone F Maceratese 63; Fano 57; Sambenedettese 54; Campobasso 47; Chieti 44; Civitanovese e Matelica 41; Jesina e San Nicolò 37; Giulianova 35; Fermana 34; Recanatese 30; Castelfidardo 28; Termoli 26; Amiternina 24; Agnonese 23; Vis Pesaro 19; Celano Marsica 16. PROMOZIONE girone A Fabriano Cerreto 61; Pergolese 55; Piandimeleto 48; Real Metauro e Barbara 43; Marina e Marzocca 41; Passatempese 37; Dorica Torrette 36; Conero Dribbling 35; Camerano 33; Marotta e Belvederese 30; Valfoglia 29; Vadese 14; Cagliese 13. PRIMA CATEGORIA girone A Laurentina 48; Cantiano 47; Villa San Martino 46; Mercatellese 43; Gabicce Gradara e S. Orso 42; Piobbico 41; Fermignanese e Montecalvo 39; Mondolfo e Montelabbate 32; Sassoferrato Genga 31; Peglio 29; Urbino Pieve 27; Usav Pesaro 23; Della Rovere 16. PRIMA CATEGORIA girone B Vigor Castelfidardo 61; Villa Musone 45; Osimana e Miciulli Senigallia 44; Filottranese 43; Fortitudo Fabriano 40; Le Torri, Filottrano e Vallesina 37; Monsano 33; Avis Arcevia 31; Cameranese 28; Colle, Castelfrettese, Collemarino e Leonessa Montoro 25. SECONDA CATEGORIA girone D San Biagio 57; Osimo Stazione 56; Borgo Minonna 50; Cupramontana e Borghetto 49; Chiaravalle 47; Sampaolese 46; Staffolo 39; Labor 34; Argignano e Osimo 29; Castelbellino 26; Offagna 24; Victoria Strada 23; Serradica e Spes Jesi 15. SECONDA CATEGORIA girone F Valdichienti 60; Pioraco 54; Sarnano 51; Rione Pace 50; Trodica e Caldarola 45; Elfa Tolentino 42; Esanatoglia 38; Robur 36; San Ginesio 35; Fabiani Matelica 33; Sefrense 31; Corridonia e Serralta 23; Montecassiano 19; Nova Camers 11. TERZA CATEGORIA girone F Treiese 58; Castelraimondo 57; Visso 49; Real Tolentino 41; Juventus Club 39; Pievebovigliana 36; Belfortese 32; San Francesco Cingoli 30; Chiesanuova 29; Palombese 27; Abbadiense 24; Real Matelica 16; Appignano 13; Collevario 3. 25/03/15 10.59 BASKET Serie C regionale Janus già promossa ora gioca per il titolo di LUCA CIAPPELLONI U na settimana di sosta per ricaricare le pile in vista del gran finale. La Janus Fabriano si prepara alla seconda fase del campionato di C Regionale: dieci partite per determinare la classifica finale, ed i relativi premi in denaro elargiti dalla Fip, in programma dal 28 marzo (esordio a Pesaro contro la Bramante) al 24 maggio (gran chiusura al PalaGuerrieri contro Fossombrone) con due turni infrasettimanali, primo dei quali già mercoledì 1 aprile (al PalaGuerrieri alle 21 arriverà Fermignano). “E’ stata una prima fase in cui siamo andati oltre le nostre aspettative – sorride Bolzonetti, coach della Janus – Sapevamo di aver costruito una squadra valida sia tecnicamente che umanamente ma i ragazzi ci hanno BASKET 27 >SPORT< L'Azione 28 MARZO 2015 sorpreso, costruendo un gruppo solido anche fuori dal campo. I meriti degli ottimi risultati fin qui ottenuti li ripartisco fra loro e Christian (Rapanotti, viceallenatore, ndr): la squadra è sempre stata disponibile e coesa; con Christian si è confermato un grande feeling che ha reso tutto più facile”. “Con Luciano c’è un rapporto che va oltre l’aspetto tecnico – annuisce Rapanotti – In estate ho accettato questo incarico perché sapevo di avere a fianco una persona di valore, sotto tutti i punti di vista, e questa esperienza mi sta arricchendo. Voglio fare anche io un plauso ai ragazzi, hanno dato sempre il meglio di loro stessi sopperendo ai tanti infortuni che ci sono occorsi senza mai piangersi addosso. Ora però non ci accontentiamo, vogliamo arrivare primi il 24 maggio e daremo il massimo per questo”. Promozione BASKET Serie C nazionale Un'Halley demotivata cade sul parquet della forte Falconara FALCONARA HALLEY MATELICA 72 47 FALCONARA - Gnaccarini 17, Pozzetti 14, Benini 8, Chiorri 5, Oprandi 6, Baldoni 4, Maggiotto 6, Bartoli 6, Valentini 4, Tessitore 2. All. Reggiani HALLEY MATELICA - Sorci, Pecchia J. 2, Ferretti 1, Novatti 4, Servadio, Cintioli 2, Nasini, Amoroso 11, Dolic 17, Usberti 10. All. Pecchia A. Bolzonetti e Rapanotti, gli allenatori della Janus (foto di Martina Lippera) Femminile Brown Sugar mette Thunder si impegna la vittoria nel... Sacco ma Perugia è forte Prezioso successo esterno dei Brown Sugar Fabriano che con un canestro decisivo di Luca Sacco ottengono la seconda vittoria consecutiva, 59-60 ad Acqualagna, e si regalano ancora speranze di agguantare uno dei primi quattro posti validi per l’accesso diretto al secondo turno playoff. Il tabellino del team di Gentili: Fabrianesi 3, Busco, Narcisi 4, Sacco A. 11, Ceresani 11, Sacco L. 8, Cimarra 4, Pallotta 19. Sabato 28 marzo (ore 18.15, Palestra Mazzini) i gialloviola ospiteranno la Dinamis Falconara, seconda forza del girone. Perdono invece un match molto importante per accedere alla postseason i Gladiatores Matelica, battuti 64-54 a Chiaravalle. Il tabellino matelicese: Picchetti 4, Cingolani, D’Amato 12, Mencucci 12, Sestili, Papilli, Frattali, Gagliardi 1, Massari, Luzi 9, Pietrini 7, Colonnelli 9. La squadra di Sestili, che domenica 29 marzo alle ore 19 riceverà al Palasport di Matelica il fanalino di coda Osimo, non potrà più fallire se vuole agguantare uno dei primi tre posti. l.c. BASKET La Thunder Halley Matelica esce sconfitta dal campo di Perugia per 53-31 nel secondo match di "poule promozione". Lo scarto finale è fin troppo punitivo, visto che le matelicesi hanno giocato tecnicamente una buona partita, riuscendo a mettere in difficoltà la squadra di casa. Il tabellino: Cerioni 3, Ricciutelli I. 12, Nowafor 7, Mosconi, Crescentini, Gargiullo, Ricciutelli G. 4, Pedica, Stronati F. 5, Stronati A; all. Costantini. Durante la pausa che avranno di fronte, coach e giocatrici non dovranno tralasciare nulla per capire dove risulta possibile migliorare per arrivare al primo appuntamento in casa di questo girone delle migliori del campionato di serie C, domenica 12 aprile, al meglio delle condizioni fisiche e mentali. Anche l’under 15 ha perso contro il Vallesina 58-25. Il tabellino: Mariotti, Ricco, Montanari 2, Lopergolo, Soverchia, Lori 4, Di Gregorio, Riccitelli 8, Martelli 11, Minetti; all. Costantini. Lucia Granini L’Halley Matelica si è presentata al PalaBadiali di Falconara già con lo spirito da vittima sacrificale, un atteggiamento dovuto alla mancanza di motivazioni, allo stato di forma non eccelso, ai problemi fisici di un giocatore chiave come Nasini. I padroni di casa cercano subito di scappar via. L'Halley rintuzza prima con Novatti poi con Dolic, ma sotto canestro Pozzetti crea problemi e ben presto si assiste solo ad un monologo dei padroni di casa, con Gnaccarini e Maggiotto che continuano a punire una difesa matelicese tutt’altro che pungente. Coach Pecchia rivoluziona invano il quintetto nella speranza di scuotere i suoi. Il primo quarto termina con un eloquente 26-10 per Falconara. Sempre ad alta percentuale i tiri dei padroni di casa. Sempre forzati quelli dei matelicesi. E’ un gioco a due fantastico di Usberti, che snocciola un gran pallone per Amoroso, a far sperare i matelicesi in avvio di secondo perio- Serie D: il Cerreto sale... sull'altalena Inizia con una vittoria e una sconfitta la seconda fase del Cerreto in serie D. Dopo aver bagnato l’esordio con un convincente successo casalingo contro Castelraimondo 72-59 (Moscatelli 20, BASKET do. Ma vengono nuovamente puniti da Pozzetti e poi da un Bartoli molto dinamico (48-30 al riposo). La ripresa vede una Halley mentalmente più presente, anche e soprattutto in difesa, ma in attacco non riesce a capitalizzare. E così è Falconara a spuntare il massimo vantaggio sul 54-33. E' 62-37 il parziale del terzo quarto, 72-45 il finale. Per Matelica quella di sabato 28 marzo contro Pedaso sarà l’ultima gara casalinga (PalaCarifac, ore 18.30), prima delle due ultime trasferte, a Osimo e Ortona. Antonio Gentilucci Dolic al tiro (foto di Martina Lippera) Chiarucci 16), i ragazzi di Sonaglia hanno ceduto il passo 84-68 (Moscatelli 23, Chiarucci 12) al Basket Giovane Pesaro, unica squadra fin qui imbattuta del minigirone a quattro squadre. Lunedì 30 marzo, ore 21.30 PalaCarifac, il Cerreto ospiterà la Fortitudo Porto Recanati nell’incontro che chiude questa fase di andata. l.c. Settore giovanile Di Salvo: "C'è chi pensa solo a criticare e ad autoincensarsi" Sono Mario Di Salvo, presidente della Janus Basket Fabriano, non sono seduto a cena in un ristorante, nessuno è intorno a me e per questo decido di prendere carta e penna e scrivere alcune considerazioni in merito ad articoli usciti recentemente su questa testata. Se ricordate bene, due settimane fa iniziava in maniera similare un articolo del signor Enrico Cimarra, un racconto a mo’ di fiaba, conclusosi con un finale thriller. Una settimana fa un altro articolo e altre dichiarazioni hanno colto la mia attenzione e allora decido di replicare, sentendo chiamati in causa direttamente la mia persona e la società che ho il piacere di presiedere. Non sono un politico, motivo per il quale non devo badare bene a ciò che scrivo o dico per ottenere il maggiore gradimento possibile, sono un ragazzo di 27 anni con una grande passione per la pallacanestro, sport che mi fa battere il cuore, e quindi posso parlare liberamente. Non mi piace molto mettermi in mostra o apparire, lascio ad altri i titoli sui giornali e le immagini di copertina o auto slogan, ma oggi non potevo non rispondere e replicare. Penso che in ogni cosa, quando ci si crede veramente, sia necessario e doveroso metterci la faccia! In quanto presidente della 27 sport.indd 2 prima realtà cestistica fabrianese, non posso accettare e leggere alcune cose, proprio perché chi non è al dentro della pallacanestro potrebbe non conoscere bene tante questioni e potrebbe anche scambiare l’oro per argento. Quindi rispondo al signor Enrico Cimarra invitandolo - prima di far riferimento a condottieri, iniziative democratiche, iniziative disinteressate, pochi improvvisati e finti benefattori - ad informarsi e documentarsi sulla situazione della pallacanestro nella nostra città. Sfortunatamente o fortunatamente, molte società hanno avuto “rapporti” con chi gestisce i ragazzi a Fabriano. Tutte avventure finite poi con una separazione come accaduto allo Sterlino Sporting Club, alla Spider e alla Janus. Signor Cimarra, è anche possibile che in tutti e tre i casi la colpa non sia dei “suoi amici” seduti al tavolo ma, per lo meno, dovrebbe avere l’accortezza di informarsi sui fatti prima di sentenziare additando ed emettendo giudizi inappropriati, non corretti e volti solo a osannare una realtà. Alcune righe voglio dedicarle alla Janus Fabriano attraverso la quale abbiamo provato a compattare e coinvolgere intorno alla pallacanestro senior i tanti appassionati della palla a spicchi che, in ogni nostra gara casalinga e anche in trasferta, accorrono per seguire e sostenere la nostra squadra. Chi lo sa un giorno cosa potrà fare la Janus: potrebbe fallire, come tornare in serie A. Ma quest’incertezza vi è solo perché le non indifferenti risorse, messe a disposizione da importanti realtà industriali cittadine, che qualcuno, neanche troppo tempo fa, ha utilizzato e usufruito, noi non le avremo probabilmente mai. La cosa certa è che l’anno prossimo il basket a Fabriano andrà a disputare un campionato di Serie C Unica che si preannuncia impegnativo sotto tutti i punti di vista e ci auguriamo che il pubblico al nostro fianco possa continuare a crescere e ad essere ancora così numeroso, come in queste ultime due stagioni di Serie C Regionale, condotte sempre ai vertici. E’ inoltre giusto ricordare come tra la nostra società e la Basket School Fabriano, a settembre 2013, sia stato stipulato un contratto di stretta collaborazione, questo nonostante ci fosse stato suggerito di evitare di farlo non solo da chi aveva avuto la ventura di vivere un’esperienza simile, ma anche da tanti appassionati della città. Il tutto finalizzato in un’ottica di quella che ritenevamo, a torto evidentemente, una crescita nostra e dell’intero movimento fabrianese. Questa esperienza è durata una sola stagione, con esiti fortemente negativi, a seguito di un recesso unilaterale pervenuto con raccomandata da parte della Basket School solamente il giorno precedente rispetto al termine previsto per l’iscrizione ai campionati giovanili, obbligatori per società che partecipano a campionati senior. Fortunatamente siamo riusciti a sopperire potendo contare sulla disponibilità di due società non della città, che intendo ancora ringraziare, come la Pallacanestro Vallesina e la Maior Senigallia. Parlando di futuro, ho estremo piacere nel constatare che un’iniziativa di un gruppo di ragazzi ha dato vita ad una nuova realtà di settore giovanile, la “MVP Fabriano Basket”, la quale in tempi - come dal signor Cimarra definiti - deprimenti ed economicamente disastrosi, dà la possibilità a chi vuole di praticare la pallacanestro gratuitamente. Chissà cosa avrebbe fatto in tempi d’oro quando grandi aziende di questa città per questo sport e per i ragazzi hanno sborsato fior di soldi! Il basket a Fabriano è molto unito e compatto e forse il signor Cimarra è male informato, come anche i benefattori della Basket School. A causa della crisi sono rimaste tre società senior, tutte unite con un unico intento: far crescere i ragazzi attraverso la “MVP Fabriano Basket” che fin da subito ha operato mettendo in campo la cosa fondamentale per andare avanti e che spinge tutti noi, la passione! E attenzione a nominare, sempre per auto promozione, alcuni personaggi che veramente hanno fatto la storia della pallacanestro cittadina, i quali hanno avuto il coraggio e l’intraprendenza di iniziare e scrivere una storia ineguagliabile senza poter contare e disporre di risorse che, in quegli anni, non erano minimamente immaginabili. Concludo ritenendo che forse anche atteggiamenti di altri soggetti, non sempre solamente delle controparti, sono stati volti più a disgregare, a dividere, a separare, che non a costruire, a crescere, ricordando, ancora una volta la difficoltà o l’impossibilità di positive collaborazioni sempre fallite a Fabriano. Forse, anche se in maniera totalmente involontaria, tutto ciò potrebbe aver aperto gli occhi ad altri appassionati, favorendo il dialogo e la condivisione di pura passione per questo sport meraviglioso tra le altre realtà cestistiche della città (Bad Boys, Brown Sugar, Janus Basket, MVP Fabriano Basket, Villaggio dello Sport in ordine puramente alfabetico) che coinvolgono nelle loro attività circa 200 tesserati. Questa è e sarà la mia ultima risposta sia perché rischieremmo di essere noiosi e ripetitivi, oltre che non costruttivi, ritenendo più utile utilizzare il poco tempo a disposizione per provare a realizzare ciò che vogliamo, anziché criticare gli altri e continuare ad autoincensarsi. Mario Di Salvo, presidente Janus Basket Fabriano 25/03/15 10.58 28 >SPORT< ATLETICA Esordienti Ben 35 promesse ad Atleticando 2015 di SANDRO PETRUCCI U n successo strepitoso, come nelle più rosee previsioni, per “Atleticando 2015”, la manifestazione Indoor per gli Esordienti voluta dalla Federazione Marchigiana di Atletica Leggera e dal nostro dirigente Giuseppe Agabiti Rosei in prima persona. Tanta determinazione nei confronti dei giovanissimi è stata ripagata da una presenza senza precedenti, con ben 302 piccolissimi aspiranti atleti (dai 6 agli 11 anni) giunti anche da fuori regione, che si sono giocosamente cimentati sia nelle discipline più classiche dell’atletica (corsa, lancio e salto) che nei percorsi ginnici di abilità e destrezza. L’Atletica Fabriano è stata presente con ben 35 Esordienti (gli iscritti quest’anno sono addirittura 103), accompagnati dai loro istruttori Stefano Falcioni e Gabriele Archetti. Ricordiamoli: Siria Monteverde, Alessandro Giacometti, Giulia Eleonori, Sofia Coppari, Jacopo Coppari, Filippo Antonelli, Matteo Loroni, Marco Riccioni, Maria Sestili, Valeria Fracassini, Pietro Stopponi, Valeria Picheler Ott, Sara Agostinelli, Anna Lou Tappi, Rachele Corrieri, Jean Marc Gerini, Lorenzo Biocchi, Alessia Rosi, Matteo Ambrosini, Davide Paccapelo, Jesuneh Cornelli, Francesco Crialesi, Thomas Bergamo, Giacomo Romani, Giulia Lucernoni, Rebecca Pettinari, Aicha Gatti, Gabriele Giampieri, Edoardo Boldrini, Jacopo Ruggeri, Simone Raggi, Giacomo Picheler Ott, Andrea Pupilli, Silvia Corrieri, Valentina Corrieri. Tutti, indistintamente, hanno affrontato questa esperienza di gioco sport con entusiasmo e divertimento, ma anche con estrema serietà ed impegno. Anche se non era certo la supremazia agonistica negli obbiettivi della partecipazione, va comunque ricordato che gli atletini biancorossi hanno evidenziato delle qualità tecniche di indubbio valore. Alessandro Giacometti ha vinto la corona del migliore nella sua categoria di lancio del peso, riuscendo anche a centrare la finale dei 50 metri, Matteo Ambrosini ha bissato il successo nello sprint con quello del salto in lungo, Matteo Loroni e Sofia Coppari ugualmente hanno trionfato nelle loro categorie di lancio del peso, a coronamento di una mattinata riservata allo sport nella sua forma più ludica e serena. Gli Esordienti dell'Atletica Fabriano che hanno preso parte ad Atleticando 2015 PATTINAGGIO Campionato Regionale CALCIO L'Azione 28 marzo 2015 BASKET Settimana impegnativa per la Basket School: esultano gli Under 15 La squadra Under 15 UNDER 17 ELITE SENIGALLIA–FABRIANO = 68-55 Partita tirata, con troppi errori dei fabrianesi, decisamente sottotono. Ne approfittano i padroni di casa che si aggiudicano l’incontro. UNDER 13 POLVERIGI – FABRIANO = 67-58 Partita senza forti emozioni con i fabrianesi evanescenti. Nel terzo quarto i “nostri” reagiscono e arrivano fino a -3, ma troppo in ritardo. UNDER 15 FABRIANO-SENIGALLIA = 52-33 Partita dominata sin dall’inizio vista la Settore giovanile I giovani fabrianesi I fortitudini si allenano ci sanno proprio fare! con il club rossonero I Giovanissimi sul podio Buoni responsi giungono dai campionati regionali di pattinaggio su strada che si sono svolti a Fabriano nel weekend scorso, con la Fortitudo Fabriano Pattinaggio che ha ottenuto il secondo posto assoluto su sedici squadre partecipanti. Cominciamo con i Giovanissimi con il primo posto di Cristian Scassellati nei 100 sprint, negli 800 in linea e nella combinata. Bene Alessandro Eleuteri, 3° nei 100 sprint, 5° negli 800 in linea, 3° nella combinata, Alessio Pacini 5° nei 100 sprint, 2° negli 800 in linea, 2° nella combinata, Francesco Bonazelli 6° nei 100 sprint, 11° negli 800 in linea e 9° in combinata, Riccardo Delpriori 13° nei 100 sprint, 13° negli 800 in linea e 14° nella combinata, Tommaso Mearelli 15° nei 100 sprint, 14° negli 800 in linea e 15° nella combinata. Tra gli Esordienti (1° anno) Asia Fileri ha ottenuto 16° posto nei 200 sprint, ma anche un 12° nei 1.200 in linea ed un 15° nella combinata, Lorenzo Nista 8° nei 200 sprint, 9° nei 1.200 in linea e 8° nella combinata; tra gli Esordienti (2° anno) Emma Ninno 1° nei 200 sprint, 1° nella 1.500 in linea e 1° combinata; tra i Ragazzi Elisa Scassellati 4° nei 300 sprnt, 1° nella 2.000 a punti e 1° nella 3.000 americana, Maria Ninno 9° nei 300 sprint, 8° nella 2.000 a punti e 1° nella 3.000 americana, Anna Raiola 16° nei 300 sprint, 16° nella 2.000 a punti, Alessandro Carnevali 3° nella 300 sprint, 1° nella 2.000 a punti, 4° nella 3.000 americana, Roberto Raiola 2° nei 300 sprint, 3° nella 2.000 a punti, 4° nella 3.000 americana, Nicolò Delpriori 12° nei 300 sprint, 8° nella 2.000 a punti, 4° nella 3.000 americana, Giovanni Fiorucci 11° nei 300 sprint, 14° nella 2.000 a punti; tra gli Allievi Erica Greci 3° nei 200 crono, 3° nella 5.000 a punti, 1° nella 3.000 americana, Camilla Fattori 5° nei 200 crono, 5° nella 5.000 a punti, 1° nella 3.000 americana; tra gli Junior Alice Comodi Ballanti 3° nei 200 crono, 4° nella 5.000 a punti, Alessandro Mataloni 2° nei 200 crono, 8° nella 5.000 a punti, 4° nella 5.000 americana; tra i Senior Tiziano Arteconi 12° nei 200 crono, 10° nella 5.000 a punti, 4° nella 5.000 americana, Leonardo Lori 13° nei 200 crono, 13° nella 5.000 a punti, 4° nella 5.000 americana. 28 sport.indd 2 Settore giovanile Una data che per molti può non significare molto, ma che per i Giovanissimi della Fortitudo, Scuola Calcio Città di Fabriano (anno 2001) rimarrà per sempre nei ricordi. E’ stata un’esperienza, sì, proprio in linea con il progetto Scuola Calcio Milan: quattro nostri rappresentanti ospiti al Centro Sportivo Vismara dei pari età dell’A.C. Milan per una sessione di allenamento e partita amichevole che ha rappresentato un’occasione unica per confrontarsi con il calcio vero. Grande l’emozione di calpestare i campi di gioco su cui sono cresciuti e crescono i campioni di ieri, oggi e domani. Provenienti dalle scuole calcio affiliate dell’intero territorio nazionale (dalla Sicilia al Friuli passando per la Sardegna, per un totale di circa 40 ragazzi) per un giorno hanno vissuto con i tecnici delle giovanili del Milan provando l’ebrezza di giocare in un ambiente estremamente serio e professionale vestendo una maglia prestigiosa riponendo per un giorno le loro diverse fedi calcistiche. Dopo una piccola riunione preliminare e la definizione delle due squadre che si sarebbero affrontate in quattro tempi, il saluto del responsabile del settore giovanile Filippo Galli (non proprio da tutti i ragazzi riconosciuto visto la loro età troppo “verde”) ha ulteriormente aumentato la loro carica agonistica. Con molta tranquillità possiamo comunque dire che i nostri atleti hanno dimostrato le loro capacità tecniche, fisiche ed agonistiche, denotando che il lavoro societario è assolutamente al livello delle altre società e che deve crescere e stimolare sempre di più tutti, dai ragazzini ai tecnici ai rappresentanti e dirigenti passando infine ai genitori. Diego, Carmine, Jacopo e Lorenzo (nella foto) - ed idealmente tutti gli altri che seguiranno queste esperienze - ringraziano chi ha permesso di vivere questa giornata. “Il nostro obiettivo era tornare a casa avendo imparato qualcosa di nuovo – commenta Lorenzo - Abbiamo imparato davvero molto, è stata un’esperienza positiva che ci ha fatto capire come il gioco del calcio sia tanto bello, divertente, entusiasmante, ma anche difficile”. Antonello Baroni VOLLEY netta superiorità tecnica dei fabrianesi. Gli avversari si dimostrano però buoni agonisti e lottano su ogni pallone. UNDER 17 REGIONALE FABRIANO-FALCONARA = 65-83 Partita difficilissima per i fabrianesi, che hanno retto l’onda d’urto nei primi due quarti, per poi perdere il treno della partita subendo rapidi contropiedi. UNDER 14 ELITE FABRIANO-CIVITANOVA = 60-69 Ultima di campionato della fase regolare. Gara al cardiopalma, giocata bene dai fabrianesi, che però purtroppo “regalano” i primi due quarti agli avversari. Serie D e settore giovanile Chiamata "azzurra" per Erica Paolucci Grande soddisfazione in casa Pallavolo Fabriano che vede una delle proprie atlete, l’unica marchigiana, tra le dodici convocate a vestire la maglia azzurra nel prossimo appuntamento della Nazionale Allieve Femminile. A far parte del gruppo guidato dal tecnico federale Giuseppe Davide Galli sarà Erica Paolucci, classe 2000, centrale nelle formazioni di Prima Divisione e Under 16 Giallo, che per la prima volta giocherà con i colori della Nazionale in occasione del Trofeo Internazionale “Paolo Bussinello” in programma a Modena dall'1 al 4 aprile. Tantissimi complimenti ed un grande “in bocca al lupo” da parte della dirigenza, dello staff tecnico e tutta la Pallavolo Fabriano. Per quanto riguarda la squadra maggiore di serie D, la settimana scorsa ha disputato due partite (mercoledì e sabato), vinte entrambe meritatamente. Mercoledì 18 marzo è arrivata una vittoria per 3-0 sul Senigallia (25-13, 25-19, 25-15). Partita perfetta quella giocata dalle ragazze di Baldoni e Moretti che, ospitando la prima della classe, hanno sfoderato una prestazione corale di alto livello. La formazione: Angeletti, Angione, Balducci, Carnevali, Fattorini, Malefora, Mearelli, Ragni, Sonaglia, Vincenti (L1), Ruggeri (L2). Dopodichè, sabato 21 marzo exploit sul campo di Gabicce per 2-3 (21-25; 22-25; 25-20; 25-19; 12-15), terza vittoria consecutiva, su un campo tabù nelle ultime due stagioni. La formazione: Angeletti, Angione, Balducci, Carnevali, Fattorini, Malefora, Mearelli, Ragni, Sonaglia, Vincenti (L1), Ruggeri (L2). 25/03/15 11.42 29 >CRONACA< L'Azione 28 MARZO 2015 Lo svincolo verrà riaperto Ma il progetto in via Dante andrà avanti, nell'attesa di recuperare fondi di PAOLA ROTOLO G iovedì 19 marzo presso l’Oratorio della Carità si è tenuta l’assemblea pubblica sul tema “Cittadella dello Sport”, durante la quale si è discussa la riapertura dello svincolo di via Dante. A parlare è l’assessore allo Sport Giovanni Balducci che esordisce: “Come si era detto 3 mesi fa, durante la prima riunione del 19 dicembre sul tema della Cittadella, ecco che ci ritroviamo per fare un po’ il punto della situazione e tirare le somme, ma soprattutto per decidere come andare avanti nel progetto”. Ha poi così presentato l’altro interlocutore presente, Franco Berionni: “E’ la persona con cui mi sono confrontato regolarmente in questa vicenda ed ora mi aiuterà a fare un po’ il resoconto del tutto per ripercorrere insieme questa vicenda”; e subito Berionni prende la parola e comincia: “Abitando io stesso nella zona degli impianti sportivi, mi sono subito accorto delle scomode transenne poste dall'1 ottobre in corrispondenza dello svincolo in questione e, per chiedere spiegazioni in merito, ho immediatamente contattato l’assessore Balducci, il quale mi ha risposto che si trattava di una sperimentazione, stabilita dal comune, che sarebbe dovuta andare avanti per 6 mesi. Via Dante è una delle vie principali di Fabriano, ed essendo altamente trafficata dovremmo creare vie di fuga, non toglierle!”. Ma Berionni non si è limitato a questo, ha accompagnato tale lettera di protesta a 900 firme raccolte personalmente, indirizzando poi il tutto all’amministrazione comunale. Non ottenendo risposte, la sua indignazione cresce come anche il numero di firme raccolte, che erano diventate 2120, ma che probabilmente, come lui stesso ci fa presente, ne simboleggiavano il doppio se non il triplo, visto che ogni firma stava a rappresentanza di un’intera famiglia; forte anche dell’appoggio di tutte queste persone, Berionni decide di reinviare, insieme alle firme raccolte, una nuova lettera dai toni più accesi, ricca di domande più che lecite: “Come viene valutata questa fase sperimentale? Perché se tutto ciò è temporaneo, sono stati cementati i paletti e la cartellonistica stradale annessa? Verrà mai preso in considerazione il P.U.T. (Piano Urbano del Traffico), che sarebbe obbligatorio per ogni città che superi i 30.000 abitanti? Come viene garantita la sicurezza degli atleti che frequentano gli impianti sportivi adiacenti, visto il traffico? I livelli di polveri sottili sono stati misurati? Sono pericolosi? L’amministrazione comunale è a conoscenza di quante persone che prima utilizzavano suddetto svincolo ora siano costrette a percorrere più strada, più volte al giorno tutti i giorni, con un notevole aumento anche del rischio? Si è tenuto presente dell’esistenza della scuola Aldo Moro e dei disagi che questa chiusura ha provocato? Con quale criterio si può continuare a tener chiuso lo svincolo?”, tutto ciò unito alla richiesta di poter avere visione della pratica relativa alla Cittadella dello Sport. Arriva poi, giratagli dalla Prefettura, la prima vera risposta del Comune di Fabriano, che, tra le altre cose, diceva: “E’ durante la Giunta comunale del 2 settembre 2014 che è stata discussa ed approvata la chiusura al traffico dello svincolo di via Dante; sono stati disposti dei monitoraggi costanti dai quali emerge un lieve aumento del traffico veicolare con solo pochi episodici rallentamenti, senza un significativo aumento dei sinistri né un allarmante livello delle polveri sottili”. Alla lettura di tale risposta l’assemblea è diventata tutto un polemico e sommesso insieme di voci amareggiate e sdegnate, tanto che l’assessore Balducci si è visto costretto a prendere prontamente la parola per riportare l’ordine: “Creeremo parcheggi perimetrali, aree verdi dove ora ci sono distese di asfalto e tutta la zona della Cittadella sarà accessibile solo a piedi, con biciclette e pattini! Miglioreremo la disponibilità degli spazi, delle strutture, degli impianti già esistenti e di conseguenza anche il rapporto con le società che gestiscono gli impianti sportivi!”. Dichiarazione questa che si è immediatamente trascinata dietro obiezioni e dubbi, che Balducci chiarisce così: “La fase sperimentale, come avevamo previsto, finirà il 31 marzo, dopodiché lo svincolo verrà riaperto perché dobbiamo tener conto della volontà della cittadinanza; ma il progetto andrà avanti: innanzitutto provvederemo a trasferire la sede della Protezio- Ritornano le frecce fabrianesi Con la primavera tornano a volare le frecce. Dopo un lungo inverno passato a provare e riprovare tecniche di tiro, frecce, nuovi archi, finalmente è ora di iniziare a fare sul serio. Ci eravamo lasciati con le splendide performance degli arcieri fabrianesi nell'ultima gara 2014 in quel di San Ginesio, che già domenica 29 marzo si ricomincia con il nuovo campionato nazionale Fitast nella roccaforte di Todi. Come anteprima della prima di campionato si è svolta lo scorso 22 marzo una disfida dal sapore medioevale. Oggetto del contendere la prima disfida della Sagitta tra i migliori arcieri della Lega Italica Fitast ed i migliori arcieri della Lega Toscana dei liberi Comuni. Lo scenario era la bellissima Montecatini Terme. Per i toscani non c'è stato scampo...uno ad uno i migliori arcieri di Pescia, Pistoia, Arezzo, Firenze, Larciano, Piombino, Vinci sono capitolati sotto l'incalzare delle frecce della Fitast. Grandi soddisfazioni per il piccolo drappello dei fabrianesi selezionato dalla Fitast per questa gara. Anna Ciarlantini ha completamente surclassato ed annichilito i pari età di categoria toscani, vincendo l'ambito premio, gustoso preludio ad un lungo campionato che sta per iniziare. Per chi lo desiderasse la Compagnia Arcieri Fabriano ricorda che sono sempre aperte le iscrizioni ai corsi di tiro con l'arco: non ci sono limiti di età, basta avere lo spirito giusto di competizione ed una sana goliardia nello stare insieme. I corsi si terranno presso la sede di via Cavallotti, alle spalle della chiesa di San Biagio, tutti i lunedì e mercoledì a partire dalle ore 21. 29 cronaca.indd 2 ne civile in un posto più idoneo, provvisoriamente in una parte del mattatoio comunale e poi, come sede definitiva, se il ministero accetta la convenzione, abbiamo pensato all’edificio di fronte all’attuale sede dei Vigili del Fuoco”, anticipa l’assessore, e visibilmente entusiasta del progetto seguita: “Poi provvederemo a trovare i fondi necessari per poter avviare tutti i lavori necessari al nostro fine: è un’occasione questa da non sottovalutare per la nostra città, anche perchè ci consentirà di presentarci in maniera diversa agli occhi delle federazioni che si occupano delle manifestazioni sportive”. Certamente questa è davvero un’occasione importante per Fabriano, un progetto che potrebbe creare economia attirando molte persone soprattutto in corrispondenza con le gare sportive, ma tutto ha un prezzo ed infatti le prime critiche poste sono state proprio riguardanti i costi previsti, ma anche qua l’assessore Balducci non si tira indietro e tranquillizza i presenti: “I costi sono sì elevati, ma non impossibili: ci siamo posti due step, se ci fermassimo al primo, sarebbero sufficienti circa 200.000 euro, che includono tutta la riqualificazione interna dell’area e la definizione perimetrale definitiva con annessi parcheggi; se poi riuscissimo ad andare avanti al secondo step, allora l’impegno economico sarebbe un po’ più elevato, poiché in previsione c’è lo spostamento dell’attuale pista di pattinaggio con annesse revisioni di spazi ed elementi”, ma, come ha più volte ripetuto, si vedrà man mano come procedere, in base ai fondi ed ai risultati ottenuti. In definitiva, l’unico dubbio che legittimamente ci resta è perché si siano spesi dei soldi per cementare dei paletti di divieto con annessa cartellonistica in una fase sperimentale, quindi temporanea, domanda intrinseca questa, alla quale Balducci è riuscito sempre a svicolare grazie alla sua magistrale oratoria. Ma la cosa chiara è che lo svincolo sarà presto riaperto e che questo progetto è sicuramente valido: un contesto urbano piacevole, che alimenti la passione della pratica sportiva nei cittadini di ogni fascia d’età. Servizio Civile dell'Asur Area Vasta Fino a1 16 aprile alle ore 14 è possibile presentare la domanda di partecipazione alla selezione di n. 26 volontari di Servizio Civile Nazionale da inserire nel progetto “Tanti amici in ospedale” proposto dall’Asur Marche – Area Vasta 2. I volontari, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, saranno suddivisi nelle 4 sedi dell’AV 2 come segue: 8 a Fabriano, di cui uno a Sassoferrato, 7 ad Ancona, di cui due a Osimo, 4 a Jesi e 7 a Senigallia, di cui uno presso la Rsa di Corinaldo. Il Servizio Civile ha durata annuale e prevede 30 ore di servizio settimanale, distribuite in 5 giorni lavorativi. Tutti i candidati ammessi ai colloqui per il progetto “Tanti amici in ospedale”, saranno convocati tramite avviso pubblicato sul sito www.asurzona6.marche.it. Non sono previste altre modalità di convocazione. Il candidato che, pur avendo presentato la domanda, non si presenta nel giorno, nel luogo e all’orario indicato nella convocazione, sarà escluso dalla selezione. Ai volontari spetta un compenso economico di euro 433,80 mensili e la possibilità di beneficiare di crediti formativi scolastici e universitari. I testi integrali dei progetti, la normativa di riferimento, le modalità di presentazione della domanda di partecipazione sono reperibili sui siti istituzionali dell’AV2 www. asurzona6.marche.it, www.asurzona7.marche.it, www.asurzona5. marche.it e www.asurzona4.marche.it. 25/03/15 10.53 30 >DIALOGO< L'Azione 28 MARZO 2015 Un giorno a Gerusalemme I luoghi dove Gesù fu protagonista: e se fossimo presenti anche noi? di GIANFRANCO PELLEGRINI I n una strada della Giudea, a pochi chilometri da Gerusalemme un pomeriggio. Un gruppo di uomini si avvicina di buon passo alla capitale. Sono una ventina: Gesù, gli apostoli e alcuni discepoli. Gerusalemme è vicina, ma ancora non si vede. Bisogna salire lungo una dolce altura, detta Monte degli Olivi, e di lassù si potrà vederla. Poi non resterà che discendere l’altro versante del monte varcare la valle del torrente Cedron, e la nuova salita porterà dentro la Città Santa. E’ una marcia chiassosa e gioiosa, perché la piccola comitiva ha trascorso alcuni giorni a Betania, in casa di amici molto ospitali. Lungo il cammino applausi spontanei hanno salutato il passaggio di Gesù. Ma la marcia s’interrompe. Due discepoli, che nel frattempo si erano allontanati, tornano nel gruppo tirandosi dietro un asinello, improvvisano una specie di sella con i loro mantelli, e quasi di peso costringono Gesù a salirvi. Altri fanno dei loro mantelli un rustico tappeto in terra, altri vanno a tagliare fronde nella campagna e tornano di corsa sventolandole. Nel procedere, sul suo asinello, Gesù, si trova seguito e preceduto da una folla festosa, che diventa sempre più numerosa e grida sempre più forte inneggiandolo come Re dei Giudei. Ora Gerusalemme è apparsa dall’altura oltre il Cedron, con le mura, i palazzi, con il suo tempio. Un brivido di esaltazione gioiosa si diffonde tra la folla. Gesù non partecipa all’euforia generale. Anche i suoi occhi vedono Gerusalemme, ma non sorridono, osserva e tace triste e assente. Poi improvvisamente, tra lo stupore dei presenti, piange. Rivela ai presenti il motivo della sua tristezza e della sofferenza: prevede la distruzione di Gerusalemme e l’accusa di non aver compreso il messaggio di pace portato. Gerusalemme è una città santa per tutti coloro che riconoscono un solo Dio, anche se la loro idea di divinità non è la stessa. Per gli Ebrei, la città è diventata sacra da quando Re David l’ha conquistata, più di mille anni prima di Cristo. Per venti secoli, i Cananei erano stati i padroni di quel luogo, importante per la presenza di sorgenti e per la buona possibilità di difesa. Ma né Giosuè e Saul erano riusciti ad impadronirsene. David, dopo la conquista, ne fece la sua capitale politica, amministrativa e giudiziaria. Vi costruì il suo palazzo e vi portò solennemente l’Arca dell’Alleanza, il cofano sacro contenente le tavole della legge, che aveva seguito i figli di Israele in tutte le loro peregrinazioni. A quell’epoca la città era piccola, poi si estese verso il nord e occupò la zona sulla quale Salomone fece costruire il tempio depositandovi l’Arca. Cinquecento anni dopo, gli ebrei partirono per l’esilio, e ai loro occhi Gerusalemme divenne il simbolo di un passato glorioso e di una speranza, che valicò secoli e millenni. Ogni ebreo considera Gerusalemme, come il luogo in cui si è sviluppata l’esperienza religiosa dei primi uomini con i quali Dio abbia dialogato. E’ luogo della terra più vicino a Dio: tutte le preghiere che un ebreo Il Partito Democratico della Zona Montana si è riunito per svolgere un'ampia consultazione tra gli iscritti al fine dell'individuazione delle proposte di candidature per le prossime elezioni regionali. Considerata la delicata e complessa situazione sociale e politica che si trova a vivere la Zona Montana, in particolare la città di Fabriano, è fondamentale individuare i candidati che sul nostro territorio meglio riescano a portare avanti le istanze che riteniamo ineludibili al fine di garantire una corretta rappresentanza dell'entroterra marchigiano. Dobbiamo essere in grado di mettere piena- fa, in qualsiasi parte del mondo, viene concentrata a Gerusalemme, prima di essere presentata a Dio. Per i cristiani è diverso. Gerusalemme non rappresenta il passato, il presente e il futuro della fede appartiene solo al passato. E’ stata teatro di avvenimenti che non si ripeteranno più e pertanto rimane solamente un valore affettivo e simbolico: Il Cenacolo, dove si riunirono Gesù e gli apostoli, l’Orto degli Ulivi, il Golgota e il Santo Sepolcro sono punti di riferimento di un destino indimenticabile: ma Cristo non è più a Gerusalemme soltanto, è ovunque. Infine, Gerusalemme, occupa un posto particolarissimo anche nell’universo religioso musulmano. I seguaci dell’Islam la chiamano: ”Al Quds (la sacra) ed anche per loro essa è il punto in cui la terra si avvicina al cielo: è da Gerusalemme che Maometto salì in sogno verso i cieli ed è lì che tutti gli uomini verranno giudicati. La Mecca per i musulmani è il pellegrinaggio dei corpi, quello in cui si incontra il volto dei fratelli venuti da ogni parte del mondo. Gerusalemme è invece il luogo di pellegrinaggio delle anime, quello in cui gli uomini, alla fine della vita hanno appuntamento con Dio. Ora cerchiamo di entrare anche noi nella Gerusalemme di quel giorno. Il Paese è da un secolo sotto il domino romano. Al tempo di questo ingresso, la vita di Gerusalemme romana continua vivace. Gli abitanti di ogni quartiere hanno uno specifico mestiere secondo il costume orientale: c’è il quartiere dei fabbri, quello dei mercanti di lana, che diffonde un acre odore di unto, la puzza delle "Entrata di Cristo in Gerusalemme", affresco di Pietro Lorenzetti (1310-1319) concerie, gli aromi dell’incenso e delle spezie. Le strette vie sono sempre intasate di gente, e si ode un brusio interminabile, sovrastato dai richiami dei venditori, dai belati delle greggi sospinte verso il Tempio, e dagli squilli delle trombe d’argento nelle tre pause rituali della giornata all’ora dei sacrifici. L’animazione si fa più convulsa nei giorni delle grandi feste religiose ebraiche: la Pasqua, il Gran Perdono, i Tabernacoli. La città ha circa 100 mila abitanti, e si distende fino alla sommità di un’altura. I romani lasciano che gli abitanti di Gerusalemme – suscettibili ad ogni sospetto di affronto - si occupino in Il Pd alle regionali sceglie i candidati mente a frutto le nostre potenzialità: Fabriano, Cerreto d'Esi, Genga e Sassoferrato, debbono tornare a rappresentare un modello virtuoso di capacità industriale e produttiva, in grado di saper raccogliere le nuove sfide che ci si pongono con soluzioni nuove e strategiche. Ed è per tali motivi che l'assemblea ha indicato con la più ampia maggioranza la figura del candidato Stefano pace dei loro affari, del loro culto e delle loro leggi, purché restino salvi gli interessi fondamentali di Roma e i proventi delle imposte. Dopo qualche incertezza il potere romano su Gerusalemme si è assestato nella forma di protettorato, sotto l’autorità di un procuratore imperiale. I Romani non sono venuti in Palestina con la forza. Sono stati chiamati da gente di Palestina, da Ebrei. Nel 63 a.C. andarono a Damasco dove Pompeo riposava dopo aver sconfitto Mitriade. E gli chiesero di venire con le legioni a Gerusalemme per restaurare la pace a seguito di un uomo chiamato Alesssandro Janneo proclamatosi re e Sommo Sacerdote, suscitando così la rivolta dei Farisei. Santini: egli raccoglie pienamente in sé le caratteristiche di chi, con grande esperienza e capacità di valutazione attenta e critica, è in grado di comprendere e valorizzare la realtà dell'entroterra fabrianese. La seconda indicazione è stata realizzata nel nome di Manuela Bora: l'importante risultato raggiunto in ragione delle elezioni europee, determinato da un forte spirito di rinnovamento e voglia di mettersi in gioco, non può che rappresentare al meglio i valori di una politica nuova, trasparente ed innovatrice. L'importanza dell’assemblea è fondamentale: il Partito Democratico, con un grande coinvolgimento della propria base territoriale, ha indicato una coppia di candidati che sono diretta espressione di una ampissima condivisione in tutti i territori della zona montana: siamo convinti che Stefano e Manuela sapranno raggiungere il miglior risultato auspicabile, perché rappresentano competenza, capacità, onestà e soprattutto quel cambiamento e rinnovamento che ci chiedono i cittadini: non solo anagrafico, ma di metodo e mentalità. Michele Crocetti, segretario Pd Fabriano La sinistra unita e un orizzonte di governo alternativo Riparte dal basso il nuovo progetto regionale Cantiere Altre Marche che vuole una sinistra unita, propositiva, aperta e trasversale. La Regione Marche e Fabriano in primis hanno bisogno di avviare nuove iniziative e politiche capaci di ridare fiato allo sviluppo dei nostri territori, con un forte accento sulle tematiche per una crescita equa, sostenibile, e innovativa. Con l’intento di declinare proposte pragmatiche e incisive, il Cantiere raccoglie l’adesione di partiti, associazioni, movimenti sociali e sindacati: condividendo un comune orizzonte di lotte e di avanzamento dei diritti è necessario incrociare le esperienze per dar vita ad un altro modello di sviluppo per la nostra Regione. I cardini programmatici di questo nuovo progetto saranno volti alla tutela dei diritti fondamentali su cui non è possibile cedere in alcun modo: sanità 30 dialogo.indd 2 ed istruzione devono rimanere pubbliche ed accessibili. La salute e la formazione dei nostri giovani non possono diventare merci di scambio, e le politiche di welfare non possono essere studiate in un’ottica di profitto aziendale. Il Cantiere altre Marche è dunque un movimento concreto che vuole dare vita ad un’alternativa di governo, capace di affrontare efficacemente le questioni economiche e sociali, che tuteli concretamente ambiente e territorio e che possa mettere in campo un progetto occupazionale reale e realizzabile. Anche la nostra città chiama un progetto innovativo, che possa colpire nel segno e scommettere che un’altra regione è possibile: con questi intenti ambiziosi muove i primi passi il comitato fabrianese “Cantiere Altre Marche Unita”. Comitato Altre Marche 25/03/15 10.54 31 >DIALOGO< L'Azione 28 MARZO 2015 Risolveremo entro maggio I di GIANCARLO SAGRAMOLA* n risposta alla lettera dal titolo “La nostra incolumità a rischio” pubblicata ne “L’Azione” del 14 marzo 2015 nella quale l’avvocato Morosini lamenta la negligenza da parte del Comune e mi chiama in causa personalmente insieme ad altri funzionari dell’Ente, ritengo doveroso specificare quanto segue. L’avvocato Morosini omette di descrivere tutte le vicissitudini che ci sono state riguardo all’immobile a cui si riferisce nella suddetta lettera. E’ necessario chiarire la questione sin dall’inizio: l’immobile, ubicato in frazione Serradica di Fabriano, risulta essere di diversi proprietari e precisamente i signori Morosini, i signori Tritelli e la signora Merullo la quale risultava essere l’unica residente alla data del 26 settembre 1997, data di inizio degli eventi sismici che hanno colpito il territorio di Fabriano e a seguito dei quali, l’immobile risultò inagibile e l’unica re- sidente dovette lasciare la sua abitazione. Nell’immediato fu assegnato alla signora Merullo un container abitativo presso il “Villaggio Agnese” nel capoluogo. Successivamente fu ospitata presso una casetta di legno a Campodonico. La Merullo presentò regolare domanda di contributo ai sensi della L. 61/98 (riparazione dei danni a seguito degli eventi sismici del 26/09/1997 e seguenti). L’intervento venne inserito nell’elenco degli edifici aventi priorità e venne finanziato nell’anno 1999. La Merullo presentò il progetto redatto da un geometra di Fabriano e tra gli allegati al progetto erano presenti anche le procure rilasciate dagli altri proprietari dell’immobile (tra cui anche quella sottoscritta dai Mo- rosini) a favore della signora Merullo la quale veniva investita di tutti i poteri per l’esecuzione degli interventi. In data 27/06/2000 il Comune di Fabriano autorizzava i lavori in questione ed accordava un contributo pari ad euro 148.554,53 divenuto poi pari ad euro 189.335,38 a seguito di successive varianti. In data 25/09/2000 ebbero inizio i lavori ed il Comune provvide a liquidare alla signoa la prima rata del contributo pari ad euro 58.144.48. Nel frattempo la signora Merullo rescindeva il contratto sia con la ditta incaricata che con il tecnico entrambi da lei individuati. Incaricò un nuovo tecnico ed una nuova ditta entrambi della provincia di Avellino. Ma anche questi nuovi incarichi non ebbero buon seguito in quanto ben presto vennero “licenziati”. Così vennero incaricati, sempre dalla signora Merullo, un nuovo ingegnere di Fabriano ed una nuova ditta che lavorava nella zona sugli interventi relativi alla ricostruzione post sisma. Nel frattempo, a seguito di presentazione dello stato di avanzamento dei lavori, il Comune versava la seconda rata del contributo pari ad euro 85.222,89 e quindi erogato anticipazioni per complessivi euro 143.367,37. Nonostante ciò, i lavori non vennero portati a compimento. Dopo diversi solleciti scritti da parte del Comune sia al soggetto delegato che a tutti gli altri comproprietari dell’immobile al fine di portare a compimento i lavori e considerato che questi non ebbero efficacia, nell’anno 2003 il Comune, con decreto sindacale, fece l’immissione in possesso dell’edificio al fine di effettuare la sostituzione nei confronti dei soggetti inadempienti per l’esecuzione dei lavori. Venne contestualmente richiesto a tutti i proprietari dell’immobile il versamento delle relative quote di accollo spettanti a ciascuno dei proprietari come risultanti dall’ultimo progetto approvato. Nessuno versò tali quote, così il Comune si vide costretto ad adire l’autorità giudiziaria al fine di poter iscrivere ipoteca giudiziale a garanzia delle somme che l’ente avrebbe dovuto anticipare. Oggi, ovvero dopo che si è giunti a notificare gli atti di precetto a tutti i proprietari dell’immobile, si presenta L'indecisione di Genga Legalità, concetto può danneggiare il territorio da tenere a cuore Sembra che il Comune di Genga (nella foto) non riesca a decidere in merito al proprio futuro, pur essendo circondata da amministrazioni comunali che hanno avviato il percorso verso quelle unioni previste dalla Legge. Tale comportamento, apparentemente inspiegabile, può trovare motivazioni di ordine territoriale e storico; il territorio è infatti orograficamente diviso e gran parte delle genti gengarine appartengono a due distinte etnie. La Gola di Frasassi rappresenta la separazione tra la parte di sopra e quella di sotto e la strada che l’attraversa, ex provinciale divenuta comunale per volontà degli amministratori locali e che congiunge le due parti, manifesta crescenti difficoltà nella viabilità, rendendo precaria la continuità territoriale. Non per questo, ma forse per motivi storici, la gola separa i residenti nelle due Azzurra e la sua famiglia hanno aderito ad un progetto dell’Associazione Internazionale Onlus Nabat. Nello scorso mese di gennaio hanno ospitato a Matelica Tatiana una ragazza proveniente da Kramatorsk in Ucraina. L’Associazione che un tempo si occupava di aiutare bambini orfani, ha attualmente altre finalità e come in questo caso quella di far venire in Italia ragazzi vittime del conflitto 31 dialogo.indd 2 etnie dominanti: i “pirosajoli” di sotto ed i “caccetti” di sopra. La parte del territorio gengarino, presidiata dai “pirosajoli”, fiancheggia il fiume Esino ed ha nella Gola della Rossa un ostacolo naturale che si oppone ad una armonizzazione con quello di Serra San Quirico, mentre è aperto verso la direzione opposta, quella rivolta a Fabriano che i residenti locali raggiungono, in treno o in auto, in 10-15 minuti. La parte di sopra del territorio è invece aperto verso Sassoferrato, facilmente raggiungibile dalla maggior parte dei “caccetti” che la presiedono. L’amministrazione comunale potrebbe uscire dall’attuale situazione di indeterminazione chiamando i cittadini, di sopra e di sotto, a pronunciarsi tramite consultazione, certamente non impegnativa dato il limitato numero di gengarini, sceso ormai a meno di 2.000. Ciò non esclude che in futuro entrambe le etnie si ritrovino in un’unica amministrazione; in questo caso esse andranno a sommarsi ad altre, non in perenne contrasto tra loro, vivacizzato dalle amministrazioni locali che da tempo si sono susseguite, anche mediante accordi, mai rimessi in discussione e che hanno sempre enfatizzato le differenze. Alvaro Standardi Fin dal XV secolo gli Statuti Comunali di Fabriano avevano in grande cura ed attenzione il benessere dei cittadini, la loro tranquillità ed il quieto vivere, arrivando a proibire schiamazzi ed assembramenti chiassosi, perfino durante i matrimoni. Lo abbiamo appreso con molto piacere durante un’interessantissima lezione tenuta dalla dottoressa Sturba all’Università Popolare di Fabriano. Ripercorrere a ritroso la storia del nostro glorioso Comune, per ritrovarvi, tra l’altro, norme che risuonano di grande attualità, rende questi documenti vivi ed eloquenti. Di questi tempi uno dei concetti più sbandierati (purtroppo insieme a quello della corruzione) è la parola legalità, come conformità a quell’insieme di leggi, che ogni cittadino, degno di questo nome, deve rispettare e sentire anzitutto come dovere morale insito nel suo dna. E questo perché ogni comunità si dà delle regole di comportamento, che contemplano libertà e limitazioni, nel rispetto del bene comune. Legalità quindi nel nostro vivere quotidiano, quando in nome di un malinteso senso della socialità e della libertà si permette il perdurare di musiche rompitimpani, che in certi bar, caffè, pub, osterie del centro storico, vanno ben oltre la mezzanotte (ora peraltro del tutto discutibile) di venerdì, sabato, domenica ed altre feste comandate, ad libitum! E ciò in barba all’art.656 del Codice Penale, che viene molto prima e supera ogni tipo di ordinanza locale. Vi si menziona esplicitamente “il disturbo alle occupazioni ed al riposo delle persone”, reato punibile financo con l’arresto! Legalità, legalità: il tuo nome è donna! Perché accanto al commendevolissimo e recentemente varato sportello antiviolenza sulle donne non si pensa ad uno sportello permanente della legalità? Sarebbe in linea con quanto in Italia ed anche nelle Marche sta avvenendo. Marisa Bianchini Una ragazza ucraina ospitata a Matelica in corso con l’intenzione di aiutarli a studiare la lingua italiana e fare in modo che un viaggio/studio diventi per loro anche una riabilitazione psicologica per superare i traumi causati dalla guerra. Tatiana al mattino frequentava una scuola locale e nei pomeriggi partecipava alle varie escursioni nelle Marche proposte dal gruppo. Poi nel fine settimana viveva in casa con Azzurra e questa è stata una bellissima esperienza per entrambe. Mentre Tatiana ha potuto fare molte cose che non sono possibili nella sua città, Azzurra ascoltava le testimonianze di un paese in guerra. La cosa che più l’ha colpita è stato il rac- conto di come abbia dovuto sfuggire ai bombardamenti trascorrendo tre giorni nella cantina di una casa disabitata in periferia della città, mangiando solo pane e acqua. A Kramatorsk vive con sua sorella di cinque anni ed i suoi genitori che sono ingegneri ma guadagnano solo 60 euro al mese e hanno dovuto vendere la loro auto per pagare i debiti e perchè la benzina costerebbe troppo. Gli spostamenti avvengono a piedi o in bicicletta. Durante il soggiorno in Italia Tatiana contattava la sua famiglia e le sue amiche via skype ma si sentivano pochissimo e solo in certi orari perchè poi c’è il coprifuoco ed è l’avvocato Morosini. Verrebbe spontaneo chiedersi perché non lo abbia fatto quando poteva risolvere i problemi relativi all’immobile di proprietà in parte dei suoi genitori? Per ciò che concerne le affermazioni nei confronti del geometra Lesti preciso, per completezza informativa, che da un bel po’ di tempo non è più dedito a tempo pieno all’ufficio sisma, essendo stato incaricato ad altri servizi a seguito della minor mole di lavoro ricadente nel predetto ufficio. Quanto sopra al fine di aver maggior chiarezza nel burrascoso iter che ha interessato l’intervento. Comunque, riguardo alla richiesta inoltrata al Comune dall’avvocato Morosini lo scorso novembre, il giorno 13 marzo si è tenuto un incontro presso gli uffici comunale alla presenza dello stesso avvocato con il quale è stato concordato di addivenire alle necessarie e possibili determinazioni entro la metà del mese di maggio 2015. *sindaco di Fabriano Spazi verdi da tutelare Venerdì 13 marzo il Circolo Legambiente Valle dell'Acquarella in collaborazione con la Scuola Materna D. Petruio di Fabriano, grazie alla sensibilità della Vice Presidente del Circolo nonché insegnante della stessa scuola Lucia Cucchi, ha organizzato la manifestazione “Nontiscordardime” dedicata alla sistemazione ed alla manutenzione dei plessi scolastici con particolare attenzione agli spazi verdi utilizzati dagli alunni nelle belle giornate con giochi all’aria aperta. Dei volontari dell’Associazione hanno provveduto alla sistemazione degli alberi ed in particolare alla loro potatura mentre grazie all’intervento dell’assessore all’Ambiente del Comune di Fabriano Claudio Alianello, sempre sensibile alle problematiche dell’istruzione ed alle nostre iniziative, è stato rimosso dal giardino un gioco ormai usurato dal tempo e non più utilizzabile.La settimana prossima ripeteremo l’iniziativa, rimandata per il maltempo, presso la Scuola Materna Aldo Moro. Circolo Legambiente Valle dell’Acquarella più sicuro rinchiudersi in casa. Quando il progetto di solidarietà è volto al termine è stato un giorno commovente per tutti. Tatiana salutava la sua famiglia italiana e tornava al suo paese con dei sogni e delle speranze: “Vorrei studiare per diventare medico e desidero che il mio paese possa avere la libertà e la pace e che un giorno possa diventare europeo”. Camilla Zuccaro 25/03/15 11.32 32 >ULTIMA< L'Azione 28 MARZO 2014 I negozi convenzionati con la nostra shopping card 32 ultima.indd 2 25/03/15 11.30