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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
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>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
8
>Matelica
15
n. 12 Anno CIV 28 marzo 2015
>Sport
Quanti nomi
sono passati
al Gentile...
La Banca degli
Occhi sotto
il Partenone
Addio,
carissimo
Don Franco
Il Fabriano
Cerreto sogna
la promozione
A
U
A
L
ttravesro una memoria storica abbiamo rivissuto il dietro
le quinte degli spettacoli, tra Sordi, Manfredi,
Morandi, Fo ed altri.
n importante gemellaggio della
nostra struttura con l'omonima realtà di Atene:
parla il dottor Pietro
Torresan.
Misericordia,
un rapporto
Quotidianamente siamo chiamati ad esprimere valutazioni o voti su concorrenti di
reality, aspiranti cuochi, casi giudiziari,
partite di calcio. Il web in questo caso rappresenta una piattaforma privilegiata, dove
ogni post su facebook può ricevere il suo
“mi piace” e la popolarità di un intervento
o di una foto viene legata così al numero dei
consensi, come quando qualcosa su twitter
ci colpisce possiamo retweettarlo e renderlo
noto ai nostri follower. L’opinione ormai è
una massa magmatica che porta alla sua
irrilevanza: basta pensare a come spesso i
sondaggi sbagliano gli esiti ed i risultati. Ci
siamo trasformati in un gigantesco tribunale
di rito rapidissimo che emette decine di sentenze al giorno. Siamo diventati un popolo
di giudici, ma i primi a non voler essere
giudicati siamo noi.
Poi d’improvviso ci viene in soccorso il
nostro Papa Francesco evocando un termine
che scompagina tutti i nostri giochi, le nostre prospettive, i nostri criteri di giudizio.
E annuncia l’indizione di un Anno Santo
sulla misericordia, quasi a voler regalare una
sorpresa gradita in occasione del secondo
anniversario della sua elezione. Inizierà l’8
dicembre prossimo e si concluderà il 20 novembre 2016. Un anno di riconciliazione, di
prossimità, di conversione. All’insegna, appunto, della misericordia. Parola che ricorre
di sovente nei discorsi di Papa Bergoglio: già
quattro giorni dopo la sua ascesa al soglio
pontificio nella chiesa parrocchiale di S.
Anna in un’omelia a braccio veniva enunciata: “Il messaggio di Gesù è la misericordia,
è il messaggio più forte del Signore”.
Quindi nel primo Angelus che il Papa aveva
pronunciato davanti ai tanti fedeli accorsi si
era soffermato sul tema della misericordia,
citando il teologo cardinale Kasper: “La misericordia è una parola che cambia tutto. E’
il meglio che noi possiamo sentire, cambia il
mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto”. Poi sul volo di
ritorno dal suo primo viaggio internazionale
in Brasile per la Gmg ha ripreso il tasto a
lui caro. “Credo che questo sia il tempo
della misericordia”. Ovvero una circostanza
conveniente, favorevole, un tempo opportuno
per un’iniziativa di Dio da cogliere ora, nel
presente. Perché “Dio non si stanca mai di
perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di
chiedergli perdono”. E ancora in una lettera
inviata all’Università cattolica argentina: “La
misericordia non è solo un atteggiamento pastorale, ma è la stessa sostanza del Vangelo”.
Un filo rosso che lega ogni suo intervento,
quasi a voler preparare il suo popolo ad un
cammino che è sì di fatica e sofferenza, ma
soprattutto di grazia. (...)
(Segue a pagina 2)
87 anni, ci ha lasciato un grande
sacerdote, che ha fatto tanto per Matelica
creando la parrocchia
Regina Pacis. I ricordi.
26
a squadra di calcio
allenata da Nicola
Spuri Forotti è ad un
passo dalla vittoria del
campionato: l'Eccellenza è vicinissima.
I
l disagio mentale e le dinamiche di cura sono al centro dell’attenzione dello spazio
settimanale. Abbiamo preso in esame strutture pubbliche e private, i dipartimenti
esistenti e l’attenzione riservata ai disturbi di soggetti, purtroppo anche giovani.
Per dimostrare che il territorio non vuole farsi trovare impreparato su una problematica che non ha ancora i contorni di un’urgenza vera e propria, ma che richiede
il massimo interesse. Ora anche una mostra. Facciamone memoria...
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e a pag.10 di Sandro Tiberi
Avere...
in mente
Carlo Cammoranesi
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2
>EDITORIALI<
L'Azione 28 MARZO 2015
Noi, quella "spuzza"
non la sopportiamo più
di FRANCESCO BONINI
L
a corruzione “spuzza”: con
la “esse” davanti, quasi
a sottolineare il concetto, ha ripetuto il Papa a
Scampia. “Spuzza” da due punti
di vista, quello spirituale e quello
sociale, due facce, necessariamente
connesse, della stessa medaglia.
“Spuzza”, come un animale morto.
Anche se purtroppo la corruzione
sembra viva e vegeta, a leggere le
cronache: scoperta in un settore,
ricompare in altro.
Per uscirne papa Francesco ha
ripreso la formula di san Giovanni
Bosco: buoni cristiani e onesti cittadini. Perché il Papa è così: il suo
messaggio è semplicissimo, dunque
modernissimo.
Sembra possa andare finalmente
in porto l’accidentato percorso
parlamentare della cosiddetta legge
“anticorruzione”. E’ un passaggio
importante, anche perché aumentare le pene e soprattutto assicurarne
la certezza rappresenta uno degli
ingredienti fondamentali del processo di riassetto e di rilancio della
democrazia, ovvero delle “riforme”
che ci stanno davanti. Ma per raggiungere questo obiettivo, occorre
inserirla in un quadro. Da sola la
legge non basta.
Il singolo corrotto infatti chiama
una catena. Perché mafia e corruzione sono due facce della stessa
medaglia, come ha detto don Ciotti
all’annuale manifestazione di Libera, la Giornata della memoria
e dell’impegno in ricordo delle
vittime innocenti delle mafie da
tutte le mafie.
Se la corruzione necessariamente
richiama un contesto, una catena,
questa catena deve essere spezzata.
Servono dunque strumenti cultura-
li, morali, economici e istituzionali.
Altrimenti, semplicemente, cucita
una toppa, lo “sbrego” si ripresenta, come si è visto per i grandi
lavori. Senza scomodare le mafie
classiche, in tanti contesti, si pensi
alle “terre di mezzo” di Roma, si
costruiscono spezzoni di sistemi
corruttivi e dunque mafiosi, che
si chiudono e si riaprono a fisarmonica.
Per questo bisogna interrogarsi
sul tono complessivo del sistema
politico-istituzionale, mentre si
parla giustamente di riforme.
Bene dunque le pene e le nuove
fattispecie di reato. Bene che si
approvi una legge seria, rigorosa e
concreta, se possibile con un ampio
consenso.
Ma questo passo deve essere
accompagnato da un altrettanto
serio intervento sul sistema politico amministrativo. E’ un sistema
malato quello che deve fare ricorso
ad autorità, a quelli che negli Stati
Uniti si chiamano gli “zar”, ovvero
funzionari o magistrati dotati di
poteri eccezionali, per garantire
un minimo di decoroso funzionamento. Non possono essere che
espedienti momentanei.
Decisivo più che mai è il nesso
politica-amministrazione, ovvero
sistema politico - sistema amministrativo. Nell’arco di poco più
di vent’anni il vecchio quadro
dell’amministrazione di carriera è
stato smantellato a profitto di una
“aziendalizzazione” che, combinata
con la debolezza e la modestia del
personale politico, in molti casi –
emblematico proprio quello oggi
sotto i riflettori delle grandi opere
– ha aperto praterie per il malaffare.
Una “spuzza” che non ci possiamo
più permettere e che non sopportiamo più.
Moltitudine di precari:
i costi della crisi
di ANDREA CASAVECCHIA
S
embra che si stia voltando
pagina e dopo la bufera
economico-finanziaria si
prepari una brezza leggera di ripresa. In questo tempo
sospeso se ci girassimo intorno
potremmo incrociare lo sguardo di
chi ha subito più danni. A pagare
lo scotto maggiore sono i giovani,
che pagano la difficoltà, strutturale
per il nostro Paese, d’inserirsi nel
mondo lavorativo. Lo confermano
alcune indicazioni emerse da una
ricerca su “La composizione sociale
dopo la crisi. Protagonisti ed esclusi
dalla ripresa”, presentata di recente
dal Censis. Tra il 2007 e il 2014
sono andati persi 615mila posti di
lavoro. Quando si scompone per età
il dato numerico scopriamo che il
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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crollo è nella fascia giovanile: tra i
15 e i 34 anni hanno perso il lavoro
oltre 2 milioni di ragazzi, mentre
tra gli over 45 le differenze sono
positive. Insomma nel mercato del
lavoro dopo la crisi i giovani sono
stati espulsi mentre gli adulti e gli
anziani sono stati
trattenuti e hanno
incrementato numericamente, non
solo in percentuale,
la loro presenza. Per
i giovani, all’espulsione dal mondo
del lavoro regolare
si aggiunge una seconda debolezza:
l’avvitamento nella
precarietà. La diffusione dell’occupazione temporanea
Direzione, redazione e amministrazione
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tra gli under 30 - svela la ricerca
- si colloca attorno al 35%, contro
l’11,6% di media. Tra gli assunti il
peso dei “temporary worker” è cresciuto in 4 anni del 12,7%. Per avere
un’idea del peso del contratto a termine si consideri che riguarda quasi
il 70% dei giovani neo-occupati. La
gravità della condizione precaria
si comprende se consideriamo due
aspetti: da un lato aumentano i
contratti a durata breve e brevissima per intendersi quelli di due
mesi e quelli tra i 3 e i 5 mesi (che
riguardano rispettivamente il 18,9% e il 27,9%
dei giovani). Dall’altro
lato crolla la transizione
verso il contratto a tempo
indeterminato: mentre nel
2007 il 25% passava da
una situazione precaria
a una situazione stabile,
sei anni dopo, la quota è
del 18,5%.
In questa situazione non
stupisce verificare che
quasi un milione di giovani non riesce a coprire
Impaginazione
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Misericordia,
un rapporto
(...) Nell’Angelus di quest’anno a gennaio esprimeva il suo
forte desiderio che “i luoghi in
cui si manifesta la Chiesa, le
nostre parrocchie e le nostre
comunità diventino delle isole
di misericordia in mezzo al
mare dell’indifferenza”. La
misericordia non è un sentimento, un qualcosa che ci
sentiamo addosso, ma è un
rapporto, uno sguardo, un
volto su di noi, sulla nostra
vita così incisivo da spezzare
ogni etichetta che ci portiamo
dentro, ogni giudizio che frena le nostre volontà e spesso ci
rende incapaci di stare su questa piazza esistenziale che è il
mondo. Non sopportandoci,
spesso, attraverso le travagliate circostanze che incombono
e scatenano i nostri umori,
ma desiderando non poco di
dire l’ultima parola su tutto,
come un giudice dell’ultimo
grado della Cassazione. Poi
irrompe questo cono di luce e
di ripresa che è la misericordia. E “nessuno è escluso – ha
sottolineato ancora il Papa
nell’omelia che si è conclusa
con l’annuncio del Giubileo
– dalla misericordia di Dio:
tutti conoscono la strada
per accedervi e la Chiesa è
la casa che tutti accoglie e
nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate,
perché quanti sono toccati
dalla grazia possano trovare
la certezza del perdono”.
Non a caso il rito iniziale del
Giubileo è l’apertura della
Porta Santa, che viene aperta
solo durante l’Anno Santo. E
vivere la misericordia è fare
esperienza di accoglienza, di
apertura, non di porte chiuse
o sbarrate. La vita ha tremendamente bisogno di questo.
Anche e soprattutto la nostra.
Carlo Cammoranesi
con il proprio reddito le sue spese
mensili. Il Censis afferma che finora l’aiuto è arrivato dalle loro famiglie. Su 4,4 milioni di giovani che
vivono da soli o in coppia più della
metà riceve un aiuto economico.
Un piccolo sostegno all’inserimento
lavorativo invece proviene dal livello d’istruzione. Sebbene non si
trovi la ricchezza con la laurea, i
dati mostrano che, quando si ha un
basso titolo di studio, “la trappola
della precarietà scatta con molta
maggiore frequenza”.
Speriamo che l’introduzione del
Jobs Act possa aiutare ad alleviare
la diffusione della precarietà, però
non bisogna nascondersi che il pericolo di una diffusione del lavoro
sommerso è vicino, come hanno
ribadito diversi interventi durante
la presentazione della ricerca.
Ag. Corso della Repubblica
Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo
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L'Azione 28 MARZO 2015
3
>INCHIESTA<
Dinamica di cura
del disagio mentale
di ALESSANDRO MOSCÈ
I
l Dipartimento di Salute Mentale è la struttura organizzativa
della zona territoriale di Fabriano preposta al coordinamento delle attività per la tutela e
la promozione della salute mentale
e psicologica degli adulti. L’assetto
organizzativo del dipartimento è a
direzione unica e opera per rimuovere qualsiasi forma di discriminazione e di esclusione nei confronti
delle persone con disagio psichico
e con disturbi psichiatrici, nonché
per promuovere attivamente i diritti
della cittadinanza. Il dipartimento
garantisce che le proprie unità
operative e i propri servizi costituiscano un complesso organizzativo
unico, avendo attenzione di evitare
qualsiasi frammentarietà e carenza
di azioni, assicurando lo stretto
coordinamento e il raccordo con gli
altri servizi ospedalieri e territoriali.
Il Dipartimento di Salute Mentale
è articolato in più unità operative
e strutture. Il Centro Diurno è una
struttura semi-residenziale che
offre a pazienti affetti da patologie
psichiatriche, la cui sintomatologia
non sia attribuibile ad un ritardo
mentale o a condotte di abuso o disturbi antisociali, attività destinate
ad allenare e a migliorare le abilità
sociali, le capacità di attenzione e
quelle di gestione dei compiti della
vita quotidiana. Il centro opera in
stretta interconnessione con le famiglie, con i servizi socio-sanitari,
con il volontariato e le istituzioni.
All’interno della struttura si attuano interventi di provata efficacia
nel recupero della capacità di
rapportarsi alle altre persone e di
svolgere i compiti della vita quotidiana come la terapia psicologica
integrata, la riabilitazione cognitiva
assistita da computer, i gruppi
cognitivo-comportamentali, altri
interventi più divertenti ma con
precise finalità riabilitative (giochi logici, lavoro sulle sequenze
cinematografiche), supporto nei
contatti sociali, attività legate allo
stare insieme e al comunicare (gite
L'attenzione ai giovani
e ai disturbi depressivi
Il disagio psichico è qualcosa che accomuna: secondo una recente ricerca
della Società Italiana di Psichiatria, sono circa 17 milioni gli italiani con
problemi di salute mentale: disturbi d’ansia, depressione, insonnia, disturbo post traumatico da stress. Problemi ai quali non corrisponde un’offerta
di cure adatte, visto che solo l’8-16% incontra un professionista e solo il
2-9% ha un trattamento adeguato di psicoterapia e farmaci. L’altro tema
che la questione della sofferenza mentale porta con sé è il grande abuso
di psicofarmaci cui gli italiani fanno sempre più ricorso: benzodiazepine,
ansiolitici e ipnotici, ma anche antidepressivi, il cui uso, nell’anno in cui
il Prozac compie 25 anni, è quadruplicato in dieci anni, secondo i dati del
Rapporto Osservasalute. Non sempre è facile distinguere un confine netto
tra salute e malattia. Qualcuno afferma che uno dei parametri in grado di
determinare il limite è quello della libertà. Anche perché bisogna considerare qual è la normalità a cui ci riferiamo: la norma in senso biologico,
nel senso di conformità sociale e/o conformità psicologica, lavorativa,
religiosa, etologica ecc. E occhio ai giovani: sono frequentissimi i casi di
chi passa la giornata davanti al monitor del pc per giocare o navigare sul
web, il che aggrava fortemente le tendenze di molti soggetti mettendo a
repentaglio il loro equilibrio. Nei ragazzi tra i 14 e i 19 anni aumentano
le malattie psichiche provocate da abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Psicopatologia. L’assunzione
di droghe, oltre agli effetti immediati, aumenta fino a cinque volte, nelle
persone predisposte, il rischio di sviluppare gravi malattie psichiatriche.
Ad avvalorare l’allarme lanciato da una ricerca sull’abuso di sostanze
(alcol, caffè ed energy drink) condotta su 3.011 adolescenti e giovani tra
i 16 e i 24 anni, emerge che il 53,6% consuma bevande alcoliche e tra
questi, l’89,6% ha avuto comportamenti di binge drinking (ingestione di
cinque o più bevande alcoliche in un’unica occasione, almeno una volta
a settimana). Un altro studio si sofferma invece sugli effetti dell’uso di
cannabis e sulla loro relazione con sintomi psicotici, come allucinazioni
visive, uditive e rallentamento del tempo.
a.m.
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e momenti di contatto e conoscenza
del territorio, laboratori artisticoespressivi, piscina, palestra). La
riabilitazione psicosociale rappresenta il fulcro degli interventi
e consiste nel mettere in luce le
abilità e le conoscenze utili per
il miglioramento della qualità
della vita: prevenire l’isolamento
e l’emarginazione, favorire la
comunicazione interpersonale e
l’integrazione sociale, recuperare
l’autonomia, apprendere norme sociali, lo sviluppo di rapporti di relazione e di miglioramento della comunicazione. Dal momento che le
attività svolte affrontano in maniera
specifica singoli deficit (memoria,
attenzione, abilità sociali, abilità
della vita quotidiana), vengono rilevate le carenze dei punti di forza di
ciascun paziente e le informazioni
raccolte sono utilizzate per definire
un trattamento personalizzato. La
Struttura Residenziale Terapeutica
è una struttura non ospedaliera
della Regione Marche (sperimentale) in cui si svolge una parte del
La casa
che dà
sollievo
La Casa Madonna della Rosa
è un’associazione no profit
che ha lo scopo di fornire
assistenza socio-sanitaria,
assistenza e tutela alle persone
portatrici di handicap psichici
e fisici. L’associazione è il
frutto di una lunga battaglia
culturale iniziata da un comitato cittadino sorto a seguito
dell’approvazione della legge
180/1978, la cosiddetta Legge
Basaglia, che sanciva la definitiva chiusura degli ospedali
psichiatrici. Nel 2000 è nata
Una soluzione
per il recupero sociale
l’associazione Casa Madonna della Rosa onlus che si
propone sia come soluzione
intermedia e diurna, orientandosi ad un recupero funzionale, psicologico e sociale, in
previsione di un rientro nella
famiglia d’origine o di un
inserimento in gruppi appartamento (per quelle persone
alle quali l’evoluzione della
malattia e gli esiti relativi del
trattamento lo consentano),
sia come soluzione residenziale per coloro che abbiano
necessità di mantenere le
abilità acquisite in situazione
protetta. Tra le altre realtà
citiamo l’Anffas, associazione che promuove una nuova
cultura della disabilità e che
si basa sull’aiuto dei soci e
dei volontari.
Un dipartimento con più attività
programma diagnostico, terapeutico
riabilitativo e socio-riabilitativo
per utenti di esclusiva competenza
psichiatrica con lo scopo di offrire
una rete di rapporti e di opportunità
emancipative all’interno di attività
terapeutiche. Accoglie persone in
condizione di patologia psichiatrica e garantisce assistenza ad
alta intensità sanitaria. All’interno
della struttura, allo scopo di favorire
l’adesione ai trattamenti e il reinserimento nel tessuto sociale dei
pazienti, vengono effettuati interventi di terapia cognitivo-comportamentale di gruppo. Il Servizio di
Sollievo nasce dalla collaborazione
del Comune di Fabriano con la zona
territoriale. Ha l’obiettivo di dar vita
a interventi sociali per pazienti con
disturbi psichici e loro familiari. E’
aperto tutti i giorni e al suo interno
vengono promossi laboratori di
pittura e laboratori teatrali, cucina
e ricettario, pittura su magliette,
partecipazione ad eventi cittadini
(per esempio il Palio di San Giovanni, la partita del cuore, la festa
della pace, la festa dei bambini, la
fiera di Santa Lucia, il mercatino
multietnico, l’infiorata europea), il
giornalino, il laboratorio di favole,
il laboratorio di burattini, le gite
sociali e il soggiorno marino.
CHE COS’E’
IL MONDO A COLORI
Il centro diurno del Comune “Un mondo a colori”, situato in via Aldo
Moro, è una struttura residenziale a livello d’Ambito Territoriale n. 10 per
l’accoglienza diurna di soggetti disabili intellettivi con notevole compromissione dell’autonomia nelle funzioni elementari, che abbiano assolto
l’obbligo scolastico e per i quali, nell’immediato, non è programmabile
un percorso di inserimento lavorativo. I principali obiettivi perseguiti dal
centro sono: offrire ospitalità diurna ed assistenza qualificata attraverso
interventi mirati e personalizzati atti all’acquisizione e/o mantenimento
delle capacità comportamentali, cognitive e affettive-relazionali, ricercando risorse e potenzialità di ogni singolo disabile. Quindi contrastare i processi involutivi, sviluppare le autonomie personali e sociali, promuovere
l’integrazione, le capacità relazionali dei disabili, rendendo attuabile la
frequenza in strutture esterne evitando l’emarginazione. Infine sostenere
e supportare le famiglie favorendo la permanenza del disabile nel proprio
nucleo familiare.
STRUTTURE
MALATTIE MENTALI
Il Dipartimento
di Salute mentale
(Centro Diurno - Struttura
Residenziale Terapeutica Servizio di Sollievo)
Altre realtà
(Mondo a colori - Casa Madonna
della Rosa - Anffas)
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L'Azione 28 MARZO 2015
VENDESI
VENDESI capannone artigianale di mq. 400 in fraz. Marischio 140b
(vicino ditta Airforce). Per contatti telefonare al n. 0732 71431.
Auguri Donatella!
5 ANNI
è recato in Perù, presso la missione
delle suore cappuccine di Madre
Rubatto.
I volti dei tanti bambini, molti
probabilmente coetanei dei presenti, che sorridevano nonostante
la povertà materiale e grazie alla
grande ricchezza umana, li hanno
molto colpiti. Hanno voluto sapere
come Raniero comunicasse con
loro, cosa provava a stare insieme,
se pregavano, come si curavano,
se sarebbe contento di tornare a
La Vinci fitness presenta il Milon
Donatella Ansovini
50 ANNI
31 marzo 2015
Che bella bambina dicevano allora,
che affascinante signora dicono ora!
Una piccola vivace, combattiva, loquace,
una donna sempre attiva, grintosa e sappiamo che parlare con tutti ti piace!
Lo stesso sorriso solare, accattivante,
un cuore aperto, generoso, ti rende importante!
Sei sempre la Donatella che da tutti si fa amare
e non è di certo quello zero dopo il cinque che ti può cambiare.
Parenti e amici, sinceri auguri ti fanno!
E' solo il tuo primo cinquantesimo compleanno.
Auguri nonno Nanni!
Sei la roccia della nostra
famiglia, il punto di riferimento più grande per tutti
noi. Sei allegria, solidità,
simpatia e amore sconfinato.
Con il cuore stracolmo di
gioia, buon 74o compleanno!
Tua moglie, i tuoi figli,
i tuoi generi, Ilaria,
Giulia, Chiara, Silvia,
Giacomo, Marta, Andrea,
Francesca e Diego.
Ritorna l’ora legale
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Sabato 21 febbraio ai bambini del
catechismo di San Venanzio il Perù
non è sembrato poi così lontano.
Raniero Zuccaro ha, infatti, incontrato nella sala parrocchiale i
gruppi dei bambini che si stanno
preparando alla Prima Comunione
ed alla Cresima.
Tante le curiosità e le domande
suscitate in loro dalle numerose
foto che sono state proiettate e dai
racconti del poliziotto che, insieme
ad altri due fabrianesi, nel 2010, si
trovarli, se avesse mai
pensato di portarci
la famiglia o se gli
fosse capitato di avere
paura …
Nessuna domanda è
rimasta senza risposta,
Raniero ha soddisfatto
ogni curiosità, emozionandosi ed emozionando.
Ha mostrato con un
video l’idea nata nel
suo primo viaggio e
inaugurata lo scorso
anno, durante il suo secondo viaggio in Perù:
la struttura polivalente
costruita presso il villaggio di Pucallpa dove
le suore possono accogliere, dare un pasto e sostenere
nell’educazione scolastica i tanti
bambini disagiati del villaggio. La
struttura è stata realizzata con la
solidarietà di tante persone che in
questi anni hanno dato sfogo alla
fantasia, organizzando ogni sorta
di eventi, pur di raccogliere fondi
per il Perù.
Ringraziamo Raniero per la bella
testimonianza, un valido stimolo
per iniziare bene la Quaresima.
La Vinci fitness, che ha compiuto
il primo compleanno lo scorso
gennaio, confermandosi una della
realtà emergenti a Fabriano, ha
raggiunto un nuovo importante
risultato, non solo in campo regionale, ma anche a livello nazionale:
ha presentato in prima assoluta,
ospitando il training nazionale dei
responsabili regionali, Pjotr Ghering, il Circuito “Milon”. Che cos’è
Il metodo del circuito “Milon”?
Innanzitutto garanzia di risultati
desiderati, ossia perdita di peso,
sviluppo muscolare, problemi di
schiena e tutto in maniera sicura,
efficace ed estremamente semplice
grazie alla tecnologia e ai trainers
che supervisionano e valutano
Concorso
Mpv:
i premiati
Sabato 28 marzo alle 17
presso il teatrino della Misericordia il Movimento per la
Vita organizza la cerimonia
di premiazione dei partecipanti al concorso europeo
dell’anno scolastico 20132014. Presenterà Daniela
Sensini, responsabile Giovani Movimento per la Vita
Marche, mentre interverrà
Roberto Festa, coordinatore
regionale del concorso europeo. Allieterà l’incontro la
maestra d’organetto Nadia
Girolamini.
l’intero ciclo di allenamenti. Oggi
un modello di successo, con il concetto europeo del circuito “Milon”,
nel panorama del fitness Italiano
che ha già dato ottima prova in
migliaia di palestre in oltre 22 Paesi nel mondo. Una buona notizia
per Fabriano, un nuovo traguardo
per la città, in quanto insieme alla
palestra La Vinci fitness, saranno
referenziati in tutte le località
italiane ed internazionali ove si
svolgeranno i trainings, nonché
nelle principali fiere settoriali a
cominciare dalla prossima Rimini Wellness, a maggio 2015. “La
missione de La Vinci fitness” ha
detto l’amministratore Giancarlo
Cennini, nel corso della conferenza
stampa di presentazione “è quella
di ottenere i risultati desiderati, in
modo facile, sicuro ed efficace per
i propri abbonati. Allenarsi con
Milon – ha aggiunto Pjotr Ghering
- coach internazionale del circuito è un’esperienza divertente, non ci
si annoia mai e ad oggi ci sono nel
mondo oltre due milioni di persone
che si allenano con la smart card on
line che aziona le macchine forza
e resistenza del circuito”. Ghering
ha esemplificato il concetto del
“Milon”, avvalendosi di un filmato
che ha percorso, a muovere della
misurazione del corpo in modo
completamente automatico, un
tracciato in cui vengono salvati i
dati, trasmessi alle macchine in
appena cinque secondi, il tutto
registrato nella smart card su cui
i trainers potranno concentrare la
loro attenzione verso le persone,
allenandosi in maniera adeguata
e rispondente ai loro desideri e
risultati: un'opportunità unica che
si può cogliere solo nella palestra
La Vinci fitness.
Daniele Gattucci
Esattamente nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo
alle ore 2 dobbiamo spostare
le lancette dell’orologio un’ora
avanti. Un’ora in meno di sonno, ma un risparmio di energia
elettrica, potendo godere di
un’ora in più di luce nell’arco
della giornata. L’ora solare
ritornerà domenica 25 ottobre.
25/03/15 10.57
5
L'Azione 28 MARZO 2015
Alcune
immagini
dello
Teatro
Gentile
(Foto Cico)
spot e del backstage
del promo "Mito"
>CRONACA
Personaggi allo specchio
Teatro Gentile: tanti anni raccontati dalla voce della memoria
di ALESSANDRO MOSCÈ
S
ono in molti coloro che
potrebbero raccontare gli
aneddoti legati ai personaggi dello spettacolo
che in tanti anni hanno affollato
il Teatro Gentile anche per poche
ore: custodi, assessori, sindaci,
associati e appassionati. Il direttore
di palcoscenico, come si faceva
chiamare, fu Corrado Santini, che
aprì le porte ai grandi nomi della
televisione in bianco e nero (dal
varietà all’avanspettacolo) a partire
dagli anni Cinquanta e Sessanta.
Aveva un posto assegnato, entrava dal retro e prima di uscire era
solito tirarsi su i calzetti che gli
scendevano infastidendolo e spolverare la giacca del colore carta da
zucchero. Era l’icona di se stesso, e
la sua sagoma è ancora conservata
nel cassetto dei ricordi di molti
concittadini. Ma solo negli ultimi
vent’anni si è avuta un’impennata,
con calibri da novanta del palinsesto, del cosiddetto star system,
venuti settimanalmente a Fabriano per spettacoli, performance,
concerti, residenze. La voce della
memoria, che preferiamo rimanga
fuori campo, ci riferisce episodi e
circostanze che si ritrovano nelle
narrazioni orali del
tempio della cultura
locale, compresa la
leggenda del fantasma del palco, che
durante la notte correrebbe e si nasconderebbe nel loggione
vegliando sulla platea
deserta e sulle file di
poltroncine rosse rimaste al buio quando
si spengono le luci.
Nella carrellata dei
volti noti spicca, di
recente, Alessandro
Gassmann. Cordiale,
umile, senza vezzi.
Un professionista
serio e un po’ ombroso. Un comportamento ineccepibile,
nonostante sia un sex
05 fabriano.indd 2
symbol dal fisico statuario e abituato alla ressa delle ragazze che lo
idolatrano appena muove un passo. Ma lui fa sempre spallucce. Il
peggiore? Senz’altro Alvaro Vitali
al fianco di una procace donna che
lo sovrastava in altezza. L’esatto
opposto del ruolo assegnatogli nei
film trash degli anni Ottanta. Antipatico, scostante, mai disponibile,
perfino burbero. Chi lo avrebbe
mai detto. Dario Fo si esibì in una
caricatura, ma nessuno capì cosa
volesse rappresentare. Sembrava
uscito da un fumetto, con le gote
rosse e gli occhi infossati. La sua
risata risuonava in tutto il teatro
producendo un effetto eco. C’è
chi non dimentica ancora il sorriso
plastico e il buon umore di Fiorello.
Sul palcoscenico esattamente come
dietro le quinte. Della semplicità
ha fatto il suo registro espressivo.
Le battute le improvvisava, nascevano dopo un dialogo inaspettato
che inseriva prontamente nel
copione. Entusiasta. Così come
il suo sparring partner, Tommaso
Accordo, il celebre Tommasino,
un cane sciolto con la scoppola in
testa che mangiava sempre gelati
e si sporcava gli indumenti prima
di entrare in scena. Fiorello non
sapeva se ridere o prendersela. E
ancora Giorgio Panariello, che è
stato a Fabriano quasi due mesi:
un comico dirompente, senza peli
sulla lingua, affabile. Lasciò al
teatro le salsicce che aveva usato
in scena perché le mangiasse qualcuno. Si disse che erano intossicate.
Clownesco. Sabrina Ferilli? La più
amata dagli italiani, e anche dai
fabrianesi. Dolce, mai su di giri.
Addirittura vibrante con quel sorriso adolescenziale che ammaliava.
Valeria Marini? Seducente, ma
distaccata. Caparbia sulla scena,
stakanovista del lavoro, eppure glaciale come una nordica. E sul fronte
dei cantanti, curioso l’episodio che
riguarda l’intramontabile Gianni
Morandi. La sera di un concerto,
non tutto andò per il verso giusto.
La sua band non lo seguiva a dovere, qualcuno era ubriaco e una
chitarra sembrò male accordata. Il
giorno dopo cambiò lo staff. Perse
la testa per ricomporsi ben presto,
ma tanto bastò per mandare a casa
chi non meritava la sua fiducia.
Intransigente. Continua il diario di
bordo di questa voce fuori campo.
Ivano Fossati aveva un’aurea che
lo rendeva fascinoso. Un senso di
vaghezza da poeta francese che
lasciava dietro di sé. Carismatico.
Mario Biondi finì gli anni in teatro,
tra una sigaretta e l’altra, e una torta
che mangiò con gusto. Offriva fette
a tutti, anche a chi non conosceva.
Lascivo. Massimo Ranieri si era appassionato al salame di Fabriano e
voleva sempre una fetta da gustare
durante le prove. Godereccio. Milva è stata senz’altro la cantante più
scrupolosa, avvezza a non lasciare
nulla al caso. Parlava tra sé e sé
a voce alta torturandosi i capelli.
Inavvicinabile. I Pooh sono definiti,
non a caso, i veri galantuomini della musica leggera italiana. Rigorosi
fino all’eccesso. Giorgio Gaber,
stava già male, era sofferente, si
appoggiava alla sedia. Ironico e
sulfureo, con il volto scavato e i capelli scarmigliati. Ghignante. Morì
poco dopo e quella di Fabriano fu la
sua ultima apparizione in pubblico.
Enzo Iannacci dimostrò di essere
un vero affabulatore anche a tavola,
con quel suo tono canzonatorio ma
severo, ilare. E poi due mostri sacri
del cinema: Alberto Sordi e Nino
Manfredi. Sordi si lasciava andare
ai ricordi con spirito di commozione, come dovesse stilare un
resoconto il più in fretta possibile.
Temeva la morte e le sue parole
erano un nudo testamento. Amava
il pubblico, qualunque pubblico.
Diceva che era il suo tesoro, che
doveva la sua fama alla
gente comune, e non se
ne dimenticò neanche
a Fabriano, attorniato,
in Piazza del Comune,
da una folla che gli
tendeva la mano. “Sono
ancora un pacioccone”,
sussurrò. Il segreto per
svegliarsi bene? Andare
a dormire presto. Nino
Manfredi colpì per l’educazione e la finezza,
così come la moglie.
Impagabili, innamorati
della città, nella quale
erano stati spesso, anche da giovanissimi. “Il
segreto della provincia
è che non ha segreti”,
disse rivolgendosi ad un
ragazzo che gli chiese
l’autografo.
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 28 marzo e domenica 29 marzo
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25/03/15 10.59
6
>FABRIANO<
Il debutto di Raf
per il nuovo tour
P
arte la nuova tournée
di Raf: “Sono io tour
2015”. Da aprile il
cantante sarà in tutta
Italia per presentare dal vivo
il brano “Come una Favola”
(tra i più programmati in
radio, con un ottimo airplay
tra le canzoni del Festival di
Sanremo) e il nuovo album
di prossima pubblicazione,
tra palasport e locali dove
passano i live più seguiti dal
pubblico. Il tour di Raf prevede la data zero del 25 aprile
al Teatro Gentile di Fabriano.
Quindi la tappa del 28 aprile
all’Obihall di Firenze. Tra
le date già confermate, il 29
all’Alcatraz di Milano, l’8
maggio al Casinò Perla di
Nuova Gorica (Slovenia) e
il 15 maggio all’Atlantico
Live di Roma. Il 22 maggio
sarà al Gran Teatro Geox
di Padova, mentre i già an-
nunciati concerti di Napoli,
Bari e Cesena sono stati
rinviati ad ottobre. Quindi è
Fabriano la sede scelta per
il battesimo del cantautore
con la formula delle brevi
residenze che tanto successo ha avuto in passato.
Con Raf, in tour, ci saranno
Stefano Bechini (batteria),
Maurizio Campo (tastiere)
e Cesare Chiodo (basso). I
biglietti sono già disponibili
in prevendita su Ticketone.
it, nei punti vendita e nelle
prevendite abituali. Il sogno
di dolcezza che scaturisce
dalla quotidianità e cje è
sempre più difficile: questo il
messaggio chiave del brano
“Come una favola”, la nuova
ballata romantica del pugliese. Raf ha deciso di vivere
un anno in Florida prima di
tornare a calcare la scena nel
nostro Paese. Nessun segreto,
dopo anni di viaggi in giro
per il mondo, si era stabilito
lontano dalla sua terra, ma
con al fianco la sua famiglia.
Respirando un’aria nuova ha
ritrovato gli stimoli giusti
per ricominciare a comporre
brani. “I tempi cambiano,
Al Ludicum
vince
Falcioni
Anche quest'anno si è
svolto, con il consueto
scanzonato impegno, il
"Ludicum Certamen",
la gara di traduzione dal
Latino che vede impegnati gli ex alunni del Liceo Classico Francesco
Stelluti di Fabriano. La versione assegnata dal duo di prof. Luciana Corvi e
Bice Baravelli, un brano del teorico latinista contemporaneo Remi Brague
sull'influenza che ha avuto la cultura romana al di fuori dei suoi confini,
non era quel che si dice semplice, tuttavia, per la prima volta nella storia
della competizione, non si sono registrate insufficienze. Ha però vinto
il liceale Niccolò Falcioni (nella foto), diciassettenne, che ha stracciato
senza pietà tutti gli avversari.
06 fabriano.indd 2
soprattutto è il linguaggio
ad essere in costante evoluzione. Con quest’ultimo
album mi rendo davvero
conto che nel 2015 le
canzoni devono essere
costruite in maniera un
po’ diversa. Attenzione
però, non è che sia necessario andare al passo con i
tempi, ma trovare formule
che anticipino i tempi”,
ha detto di recente Raf
in un’intervista. Fabriano
viene così scelta per l’ennesima volta come sede
del debutto di un concerto.
E’ accaduto tante volte da
quindici anni a questa parte,
con cantautori di primo ordine, desiderosi di tranquillità
per preparare i loro debutti.
Raf resterà diversi giorni in
città per perfezionare i dettagli tecnici di un concerto che
si annuncia molto seguito.
Elisa Favilli
e i gesuiti
nell'arte
Bella conferenza quella di Elisa Favilli,
sabato 14 marzo nella Biblioteca comunale.
Oratrice avvincente, ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico trattando un
argomento specialistico come la chiesa
del S. Cuore e il collegio dei Gesuiti a
Fabriano, ma lo ha incorniciato con una
cornice di gran pregio parlando dell’importanza storica, anche da un punto di
vista culturale, della Compagnia di Gesù
e del suo particolare impegno nell’architettura sacra e civile (chiese e collegi). il
suo dire si appoggiava su belle immagini,
proiettate sul grande schermo, di insigni
costruzioni gesuitiche di Roma e di altre
città, oltre che della nostra chiesa del
Gesù (ora del S. Cuore), che è forse la più
bella del settecento marchigiano.
Così l’uditorio poteva rivivere lì impetuoso sviluppo dei Gesuiti nei primi due
secoli di vita e librarsi nella contemplazione delle arti da loro espresse, grazie
a questa giovane donna, ricercatrice di
storia dell’arte che era venuta a Fabriano
per preparare la sua tesi di laurea presso
l’Università di Pisa e di Fabriano ha finito
per innamorarsi.
Veramente per noi fabrianesi è un po’
strano che per narrarci ciò che avvenne a
Fabriano nel Settecento ci fosse bisogno
di una studentessa toscana, ma è anche
vero che se dalla Toscana si mandano
studenti a studiare storia e architettura
fabrianesi, ciò vuol dire che la nostra
storia è tale da suscitare l’interesse degli
storici e che da noi ci sono cose belle
che meritano ammirazione e di essere
conosciute anche altrove.
La conferenza è stata organizzata dal Centro Studi Riganelli, a cui si deve la recente
pubblicazione di un dvd con bellissime
immagini che esaltano lo splendore di un
tempio: quello del S. Cuore.
Questo dvd può essere richiesto al Centro
Studi don Riganelli.
L'Azione 28 MARZO 2015
A MODO MIO
a cura di Luciano Gambucci
Quei soldati
nemici che
brindarono
insieme
Da qualche tempo sto lavorando alla organizzazione
di una “giornata” che si svolgerà ad Ancona nei primi
giorni di maggio nel corso della quale saranno ricordati
alcuni colleghi giornalisti che morirono nel corso della
prima guerra mondiale. Alla iniziativa mi ha coinvolto
un collega romano Pier Luigi Franz, che siede con me
nel Consiglio Nazionale dei Giornalisti, grande appassionato di storia, profondo conoscitore di “tante cose”
e, soprattutto, divulgatore innamorato delle sue ricerche.
Sono stato coinvolto – e di conseguenza ho fatto altrettanto con i colleghi dell’Ordine regionale – perché il
primo degli oltre centocinquanta giornalisti che persero
la vita nella “grande guerra” era marchigiano, Lamberto
Duranti di Ancona che, addirittura, perse la vita con le
brigate garibaldine sul fronte delle Argonne francesi
ancor prima che l’Italia entrasse in guerra. Cinque furono
i giornalisti della “marca” a perdere la vita più altri tre
che, pur provenendo da altre regioni, avevano trascorso
la loro vita lavorativa dalle nostre parti.
In questi giorni, mentre pensavo a cosa passasse in
testa ad un giovane di soli venticinque anni che parte
volontario con la camicia garibaldina –tanti ne aveva
Duranti - ben sapendo che con altissime probabilità
non avrebbe più rivisto l’azzurro del suo mare, mi sono
tornati in mente i contorni di un episodio relativo alla
prima guerra mondiale. Un episodio che pochi conoscono
e che io ho scoperto leggendo una bellissima e per molti
versi struggente lettera che un soldato inglese inviò ai
suoi familiari.
Accadde che alla vigilia di Natale del 1914 mentre tedeschi ed inglesi si fronteggiavano nelle trincee a poche
centinaia di metri di distanza sul fronte di Francia e Belgio, proprio da quelle tedesche cominciò a diffondersi un
canto natalizio. Il canto partì quasi sussurrato, poi salì di
intensità fino a che tutti i soldati teutonici fecero altrettanto. I tedeschi - è noto - sono grandi amanti della musica
e tutti fin da bambini imparano a cantare con piacere.
Dall’altra parte lo sconcerto iniziale fu forte anche perché il canto era stato preceduto da tanti piccoli lumini,
il segno più simbolico del Natale che porta luce, che i
tedeschi avevano posizionato sui bordi delle trincee. La
sorpresa, però, non durò tantissimo perché anche i “figli
di Albione” organizzarono le loro ugole in un tradizionale
canto natalizio. Ma noi – scrive il soldato inglese – non
eravamo bravi come i nemici. Mai ho sentito un canto
così bello e soave!
Sono partiti applausi da una parte e dall’altra. Poi inviti
ad uscire fuori da quelle trincee ricche solo di fango e
dell’acre odore della terra inzuppata d’acqua e che nei
giorni precedenti avevano visto solo morti e feriti. Il
miracolo accadde: i nemici uscirono in massa, si sorrisero, si abbracciarono, si augurarono Buon Natale che
“tradotto” dovrebbe significare solo “pace e fratellanza”!
Brindarono insieme, parlarono, si raccontarono delle loro
famiglie, delle mogli e dei bambini che aspettavano a
casa. Quasi esclusivamente in inglese perché i tedeschi
la lingua di Albione, in genere la conoscono. Cosa che
non sanno fare gli inglesi che in questo ci somigliano.
Il brindisi durò qualche giorno. Addirittura vennero organizzate mini partite di calcio. I soldati si augurarono di
finire presto quella guerra, ognuno convinto che avrebbe
vinto la propria parte. In realtà la “grande guerra” ha fatto
tra i quindici ed i diciassette milioni di morti, anche se
c’è chi parla di oltre sessanta computando anche quelli
provocati dalla terribile influenza di “spagnola” i cui
virus sarebbero partiti e mutati da qualche parte durante il conflitto. Al fronte occidentale, poi, tutto tornò…
all’origine con colpi di obice, bombardamenti, assalti.
I comandi militari rimasero sorpresi dalla “tregua di Natale”, tentarono di fermarla senza riuscirci, e soprattutto
tentarono di non far sapere niente a nessuno. Ed in larga
parte ci riuscirono se in proposito, successivamente,
anche se con molta fatica saltarono fuori testimonianze
e documenti come la lettera che ho citato.
Nello scrivere queste righe gli occhi mi si sono bagnati,
la riflessione di partenza sulla stupidità della guerra
continua ad accompagnarmi anche se mi sforzo di capire, senza mai riuscirci, perché l’uomo da sempre abbia
bisogno di ricorrere alla violenza.
Il soldato inglese di cui cito la lettera, lunga, affascinante, ricca di umanità, alla sorella a cui l’invia scrive
testualmente: “…che succederebbe se i nostri governanti
si scambiassero auguri invece di ultimatum? Canzoni
invece di insulti? Doni al posto di rappresaglie? Non
finirebbero tutte le guerre?”.
Il suo nome era Tom.
25/03/15 11.25
L'Azione 28 MARZO 2015
7
>SPECIALE SCUOLA<
Buona scuola: cosa serve
Non si reputa fondamentale la cura ai primi gradi dell'istruzione
L
di ADELE GIOIA
a ‘buona scuola’ è nelle
aule del nostro Parlamento, se ne scrive nella stampa soprattutto per quanto
concerne l’assunzione in ruolo dei
precari: non la si potrà concedere
a tutti gli aventi diritto e certo gli
esclusi non accetteranno in silenzio
l’esclusione. Tra gli esclusi, una
buona metà degli insegnanti della
Scuola dell’Infanzia, non verrà
assunta in attesa di “chiarire con i
Comuni la strategia sulle materne”
e comunque con la delega al Governo sul piano dell’istruzione per
i bambini dagli zero ai sei anni.
Sarebbe facile ironia chiedersi: a
quando? Si prova, invece, una profonda amarezza nel constatare che
per “la buona scuola” non si reputa
fondamentale una cura particolare
ai primi gradi d’istruzione. Insieme
all’amarezza però, sorge spontanea, una riflessione doverosa su
quanto è possibile fare per vivere,
nell’esistente, in modo innovativo,
creativo, utilizzando proficuamente
l’autonomia.
Per la famiglia viene il momento di
trovare nella scuola la responsabile
collaboratrice alla propria prioritaria missione di dare ai figli un’adeguata formazione civile e culturale.
La Scuola dell’Infanzia è il primo
gradino che i piccolissimi debbono
salire. Non è esagerato affermare
che questo primo ingresso nella
Scuola, ha un’importanza decisiva
nel favorire – o meno – la buona
disposizione dei bimbi a vivere, sia
pure giocando e cantando, le regole
che rendono gioioso e fruttuoso il
vivere in una comunità. La Scuola
dell’Infanzia, però, è anche il momento prezioso che offre ai genitori
e ai docenti, l’opportunità di un significativo e leale rapporto umano,
da tradurre in un’intesa finalizzata
a conoscere a fondo i piccoli scolari. Trovare le occasioni per rendere
possibile e gradito questo incontro,
è decisivo per una ‘buona scuola’
che non può ignorare l’importanza
di stabilire corretti e leali rapporti
docenti-genitori a tutti i livelli
dell’istruzione ma, in particolare,
negli anni dell’obbligo scolastico
che si conclude con i sedici anni.
Da questi incontri deve iniziare
l’osservazione attenta delle attitudini, degli interessi, delle innate
abilità degli alunni, per poter consegnare loro un giudizio orientativo
non superficiale e improvvisato,
alla conclusione dell’obbligo.
Salito il primo grado dell’istruzione
(la Scuola dell’infanzia), il bambino accede alla Scuola Primaria
(nome nuovo delle Elementari) alla
quale farà seguito la Secondaria di
primo grado.
Quale il giudizio su questo percorso educativo? I docenti universitari
lamentano la povertà linguistica e
la scorrettezza grammaticale evidenti nelle tesi di laurea. Di chi la
responsabilità? Alcuni giornalisti
non sempre adeguatamente al corrente dell’argomento che affrontano, parlano della Scuola Media
come anello debole dell’istruzione.
Per comprendere i limiti o meglio
le difficoltà dell’Istituto comprensivo, bisogna fare un brevissimo
ricorso alla storia. L’ottima riforma
che condusse all’unificazione della
Scuola di Avviamento con la Media
07 fabriano.indd 2
unica e la successiva
riforma delle splendide Elementari del
Maestro e della Maestra unici, ha determinato una situazione di
scollamento tra i due
tronconi. E’ un’opinione personale, discutibilissima, ma tale
da motivare indicazioni operative sul da
farsi, per migliorare
i passaggi dall’uno
all’altro gradino della
scuola dell’obbligo.
Nel cancellare la
grande ingiustizia che
troppo spesso determinava la scelta della
scuola per i figli sulla base delle proprie
risorse economiche,
comunicare. Il passaggio dalla primaria alla
secondaria di primo
grado, è spesso vissuto
come un’esperienza
difficile ma non stimolante come quella
della primaria e quindi
meno feconda. Spetta
ai Presidi il compito di stabilire tra i
docenti dei due rami
un rapporto di intesa
e di collaborazione
favorendo incontri,
esperienze condivise,
ma soprattutto avendo la consapevolezza
dell’obiettivo comune da raggiungere: la
formazione umana e
culturale degli alunni.
E’ molto utile la condivisione di un metodo
comune d’insegnamento che consenta
l’attuazione di un curriculum verticale di
apprendimento. Unico
dovrà divenire il ruolo
organico dei docenti
dell’Istituto Comprensivo, ma l’ideale sarebbe tornare al Maestro
e alla Maestra unici, almeno per i
primi anni della primaria: questo
accade nella maggioranza delle
scuole europee.
Il Capo d’istituto ha grandi responsabilità nel progetto di legge per la
‘buona scuola’ e gli si attribuiscono
poteri maggiori di quelli che già
ha. Si compie un grave errore nel
definirlo Dirigente quasi avesse la
responsabilità di un’industria che
produca beni di consumo. Il Preside
era considerato e deve ritornare
ad essere un “primus inter pares”
per fare della Scuola una palestra
operosa in cui ognuno sia messo
in condizione di rispondere, al
meglio, ai propri doveri.
Non si può ignorare
l'importanza di corretti
e leali rapporti docenti-genitori
a tutti i livelli scolastici
non si tenne sufficientemente conto
della formazione di classi troppo
eterogenee in quanto a capacità
di apprendimento e senza valutare
le attitudini particolari da dover
conoscere e coltivare.
La “Lettera a una professoressa”
di don Milani è da rileggere per
comprendere il significato di questa
affermazione.
Si parla molto e giustamente, di
insegnamento individualizzato che
però resta nel mondo dei sogni, in
classi molto numerose e talora, per
vari motivi, difficili. La sfida per i
Presidi è quella di inventare iniziative che consentano di curare i più
deboli, senza penalizzare l’apprendimento dei più intellettualmente
dotati; questo è vero in particolar
modo quando ci sia la presenza
di portatori di handicap, sfida che
può essere vinta solo avendo un
organico funzionale, con docenti
adeguatamente formati. Desidero
motivare l’aver parlato di ‘scollamento’ di due rami dell’Istituto
Comprensivo: il nodo è quello della
secondarizzazione precoce dell’insegnamento nella scuola primaria.
Prima della sostituzione del ruolo
del maestro e della maestra unici
con una pluralità di docenti, i ragazzi iniziavano il percorso della
Scuola Media sapendo ‘scrivere,
leggere e far di conto’, esprimere
le proprie idee ed esperienze con
sicurezza e correttezza tali da
destare negli insegnanti grande
ammirazione per chi li aveva precedentemente preparati. E’ una mia
esperienza personale.
Rompere l’unità del sapere in
una pluralità di docenti, comporta
inevitabilmente un maggior numero di nozioni e informazioni
tutte interessanti, ma poco utili a
formare capacità di riflettere e di
25/03/15 11.05
8
>FABRIANO<
L'Azione 28 MARZO 2015
Un gemellaggio con Atene
La Banca degli Occhi di Fabriano coinvolta in Grecia: parla Torresan
di GIGLIOLA MARINELLI
U
n importante gemellaggio che vede protagoniste le Banche degli
Occhi di Fabriano ed
Atene e che dimostra quanti passi
in avanti si sono compiuti in questo
settore medico avanzato. Abbiamo
incontrato il dottor Pietro Torresan,
direttore della Banca degli Occhi
della Regione Marche per un approfondimento.
Dottore è notizia dell’ultim’ora
che la Banca degli Occhi della
Regione Marche approderà in
Grecia. Può parlarci di questo
importante progetto?
Sabato 21 marzo, nel corso del
Congresso Internazionale del Lions
Mediterraneo, si è svolta a Pescara
la cerimonia di proclamazione del
gemellaggio fra le due Banche degli Occhi di Atene e Fabriano. Tale
iniziativa è il risultato degli accordi
intercorsi nei mesi precedenti fra le
due Banche, con l’intermediazione
dei due Club Lions, che prevedono
una stretta collaborazione al fine di
consentire alla neonata Banca di
Atene di iniziare la sua attività di
prelievo, raccolta, processazione e
distribuzione delle cornee donate a
scopo di trapianto in Grecia. Trattandosi della prima Banca degli Occhi greca è stato per noi un orgoglio
aderire al loro invito di partecipare
alla sua creazione avendo scelto
Fabriano come punto di riferimento
nel nostro Paese. Più precisamente
noi trasmetteremo a loro tutta la
nostra esperienza e competenza in
materia di Eye-Banking offrendo
la possibilità di accogliere i loro
biologi per uno stage presso di
noi con il patrocinio del Club di
Fabriano. Daremo inoltre la nostra
disponibilità a recarci ad Atene
per seguire più da vicino i lavori
e dare così un ulteriore aiuto alla
realizzazione di questa prestigiosa
struttura. Tale realtà potrà inoltre
esse inserita nel grande progetto
della “Macroregione AdriaticoIonica” di prossima realizzazione.
Il dottor Stefano Lippera ed il sottoscritto, entrambi soci Lions, sono
responsabile officer del “service
della vista” nel nostro Distretto
108A. In quanto tali sono artefici
di tutte le iniziative inerenti la problematica dei disturbi visivi, non
ultimo il recupero visivo tramite
il trapianto corneale. In ultimo,
l’avvocato Maurizio Benvenuto,
presidente del Club di Fabriano,
e la dott.ssa Franca Sprega, nuovo
direttore della Banca degli Occhi,
erano presenti alla cerimonia di
Pescara per sottoscrivere l’accordo
di gemellaggio.
La Banca degli Occhi della Re-
gione Marche si colloca in una
posizione leader per quanto concerne la raccolta e la distribuzione delle membrane amniotiche.
Abbiamo compiuto importanti
passi in avanti?
Per quanto concerne la preparazione delle Membrane Amniotiche la
nostra Banca rimane leader in Italia
fra tutte le Banche degli Occhi e a
tal proposito è stata invitata recentemente a dare il suo contributo alla
Regione Toscana per la creazione
nella città di Lucca di un Centro
conseguiti dai dottor Ottaviani e
Carnali presso il nostro Ospedale
sono stati molto incoraggianti al
punto che prevediamo di estendere
tale servizio anche in altri ospedali
regionali.
Dottore, si riuscirà ad incrementare nella popolazione la cultura
della donazione come cardine
dell’attività di trapiantologia?
La cultura della donazione è e sarà
sempre il cardine della nostra attività nel campo della trapiantologia
poiché, come asserisce un famoso
che svolga tale attività. Accanto al
suo impiego in oftalmologia queste
membrane vengono utilizzate anche in altre specialità - dermatologia e chirurgia - per la riparazione
delle ulcere cutanee. I risultati
detto spagnolo, “nessuna donazione-nessun trapianto”. In questa
materia la nostra Regione detiene il
primato nazionale di donazioni per
milione di abitanti raggiungendo
addirittura i primi posti percentuali
L'offerta odontoiatrica
sempre più vasta
“La nostra attività assistenziale
odontostomatologica pubblica offre
al cittadino-utente una ampia gamma di prestazioni specialistiche:
dalla chirurgia orale ambulatoriale,
in regime di ricovero, andiamo
al servizio di fornitura di protesi
dentaria a costi sociali e alla recente istituzione del servizio di
ortognatodonzia pubblica e quello
odontoiatrico dedicato a pazienti
affetti da angioedema ereditari, fino
al pronto soccorso odontoiatrico e
consulenza ospedaliera”.
Sintesi perfetta che il dottor Roberto Mazzanti, responsabile della
Unità Operativa Complessa dell'Area Vasta 2, Dirigente MedicoOdontoiatra di II° livello (Primario)
dell’Ospedale “Profili” di Fabriano
dal 1992 (opera anche presso l’Ospedale “S. Casa” di Loreto dal
2001) ci ha fatto della sua Unità
Operativa.
Come è stato possibile offrire
una così ampia assistenza odontoiatrica?
“Grazie alla collaborazione di alcuni odontoiatri che afferiscono a
noi in regime di Contratto Libero
Professionale. Il 6 giugno 2012,
alla presenza del presidente della
Giunta Regionale, e delle autorità
cittadine, sono stati inaugurati i
nuovi locali della Unità Operativa
Chirurgia Orale e Odontostomatologia che si trovano al primo piano
del nosocomio fabrianese. Questa
nuova connotazione logistica presso l’Ospedale “Profili” di Fabriano,
rappresenta una bellissima realtà
per la sanità pubblica di Area Vasta
e potrebbe fungere da volano per
08 fabriano.indd 2
la ottimizzazione della organizzazione delle attività assistenziali per
questo settore specialistico”.
Qual è l’attuale organico?
”Con me, che sono Dirigente Medico di II° livello (Primario) dal
1992, attualmente lavorano odontoiatri liberi professionisti titolari
di contratto di consulenza: Mirco
Coloccini, Francesco Fiorani, Mauro Del Brutto, Gianluca Micucci,
Christian Vianale e Roberto Volpi,
due infermiere professionali, Adelaide Regno e Luciana Falcioni,
una operatrice tecnico assistenziale, ed alcuni odontoiatri con
cartellino di presenza e funzioni
di supporto e collaborazione con
i medici-odontoiatri strutturati”.
Per quanto riguarda invece la
struttura?
”Nei nuovi locali messi a disposizione dalla Direzione Generale, dal
mese di giugno 2012, la Chirurgia
Orale-Odontostomatologia dispone
di quattro sale attrezzate con poltrone odontoiatriche, di un riunito
odontoiatrico mobile chirurgico per
l’utilizzo in Sala Operatoria nonché
di altri locali destinati a studi medici, segreteria-accettazione, magazzino, sala macchine, lavaggio
e stoccaggio dello strumentario”.
Ci descriva l’assistenza offerta…
”La U.O.C. offre una ampia gamma di servizi all’utenza che va
dalla prima visita odontoiatrica, al
pronto soccorso odontoiatrico sino
alla chirurgia orale e stomatologia
in regime ambulatoriale.
In questo ambito dal ’92, anno di
entrata in servizio del sottoscritto,
fino ad oggi sono state effettuate cir-
ca 80.000 prestazioni
ambulatoriali odontoiatriche. Invece il
regime di Ricovero
Ospedaliero in “daysurgery”, istituito dal
novembre del ’96, si
rende necessario nei
casi di prestazioni
chirurgiche ad alta
specializzazione relative a neoformazioni benigne del cavo orale dei
tessuti duri e molli, neoformazioni
cistiche dei mascellari, chirurgia
preprotesica maggiore, chirurgia
ripartiva delle comunicazioni orosinusali, trattamento delle infezioni
il ricovero ordinario, è riservata ai
pazienti che devono essere sottoposti a terapia odontoiatrica, affetti
da gravi cardiopatie o patologie
vascolari, discrasie ematologiche
e del ricambio nonché a terapie
chirurgiche odontostomatologiche
connesse con l’attività di sala operatoria non trattabili in anestesia
locale, gravi atrofie dei mascellari,
patologia del seno mascellare di
pertinenza odontostomatologica
ecc. Questa particolare attività
assistenziale viene offerta grazie
alla collaborazione di odontoiatri
a contratto libero professionale: i
dottori Mauro Del Brutto e Chri-
Intervista al dottor Roberto Mazzanti
responsabile dell'Unità Operativa
odontogene gravi delle atrofie dei
mascellari, inclusioni dentarie
profonde. L’attività assistenziale
della U.O.C. di Chirurgia Orale e
Odontostomatologia si avvale anche della disponibilità di un posto
letto, tra quelli “indistinti” del Dipartimento Specialità Chirurgiche
della Area Vasta 2, in regime di
ricovero ordinario. Tale modalità di
accesso alla struttura ospedaliera,
stian Vianale, entrambi specialisti
di Chirurgia Orale e Francesco
Fiorani.
L’utente è tenuto al pagamento
delle sole spese odontotecniche
vive, mentre la prescrizione medica è regolamentata dal Tariffario
Pubblico delle Prestazioni Odontoiatriche che attualmente vede
l’utenza suddivisa tra pazienti
inseriti nei L.E.A. (Livelli Essen-
in Europa. Il nostro impegno in
tal senso permane costante anche
grazie alla collaborazione della
coordinatrice locale dei trapianti
dott.ssa Karer. La sensibilizzazione
della popolazione viene perseguita
con vari incontri in sedi scolastiche,
presso sedi di Associazioni di volontariato, attraverso i mass-media
e direttamente con le famigli dei
donatori.
La Banca degli Occhi sarà protagonista anche in televisione nello
spazio “Viaggiando-Speciale città
di Fabriano”. Quanto è importante la comunicazione per diffondere la conoscenza e l’operato
di un’equipe professionale come
quella che lei dirige?
L’utilizzo del mezzo televisivo
risulta di primaria importanza per
ottenere un adeguato riscontro del
messaggio sia informativo che promozionale in materia di donazione
di organi e tessuti. Per tale motivo
la Banca aderisce sempre molto
volentieri agli inviti in tal senso
che offrono inoltre la possibilità
di illustrare meglio con immagini
il contenuto di ogni messaggio. A
riprova di quanto asserito abbiamo
osservato, nella nostra esperienza di banca, che l’incremento di
donazioni era strettamente legato
all’attività di informazione e sensibilizzazione della popolazione.
ziali di Assistenza) ed extra L.E.A.
Evidenti i vantaggi a favore delle
fasce economicamente più deboli
della popolazione: come anziani o
persone affette da deficit motori e
neurosensoriali oppure provenienti
da comunità protette o terapeutiche. La nostra attività assistenziale
è rivolta anche verso la terapia
odontoiatrica a favore di pazienti
affetti da malattie rare, quale ad
esempio l’Angioedema Ereditario. La nostra U.O.C. rappresenta
l’unico servizio clinico per tutta la
fascia adriatica, che offre assistenza odontoiatrica a questi pazienti;
ne esistono solo pochissimi altri
in Italia ubicati presso Policlinici
Universitari di grandi città come
Milano, Roma e Padova.
Da pochi anni abbiamo anche
voluto iniziare una ulteriore ed
importantissima attività odontoiatrica pubblica, molto richiesta dal
cittadino utente: il servizio ospedaliero di Ortognatodonzia che si
avvale dell’opera di uno specialista
di questa branca dell’Odontoiatria:
il dottor Mirko Coloccini. Anche in
questo caso, come per il servizio
di protesi dentaria a costi sociali,
i pazienti sono accolti in base alla
patologia presente ed al reddito”.
Il futuro?
“Siamo orgogliosi e soddisfatti di
quanto è stato possibile realizzare fino ad oggi. Certamente con
adeguati interventi sul personale
(assunzione di Odontoiatri Ospedalieri in ambito di Area Vasta),
e strutturali (Ospedale di Loreto),
sarebbe possibile incrementare ed
ottimizzare quanto abbiamo già ottenuto. Però mi preme sottolineare
la grande disponibilità e la sensibilità che la direzione della Area
Vasta 2, nella persona del direttore
generale, Giovanni Stroppa, sta
dimostrando nei nostri confronti.
Questo mi consente di sperare in un
futuro ancora migliore per la nostra
attività assistenziale pubblica”.
Daniele Gattucci
25/03/15 11.06
9
>FABRIANO<
L'Azione 28 MARZO 2015
Il Classico riprende quota
Torna una classe prima dopo un anno di stop: pronta la nuova cittadella
di MARCO ANTONINI
G
enitori e studenti hanno
concluso da poco le
iscrizioni per il nuovo anno scolastico che
prenderà il via il 14 settembre prossimo. Classi confermate in tutte le
strutture cittadine con una novità
che arriva dal Liceo Classico “Stelluti”. L’anno 2015-2016 porterà sui
banchi anche una classe prima dopo
un anno di stop visto che proprio
dodici mesi fa il liceo non aveva
raggiunto un numero sufficiente di
iscrizioni. Ora si guarda al futuro
con l’accoglienza della classe IV
ginnasio grazie a più di
venti alunni della scuola
secondaria di primo grado
che hanno scelto la formazione classica. “Una
bella notizia – commenta
l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara
Pallucca – che dimostra
come la scuola abbia lavorato bene negli anni e
nelle settimane di orientamento che si sono svolte
negli ultimi mesi. Tutte le scuole
stanno vagliando, in questi giorni,
le pre-iscrizioni e i dati in nostro
possesso ci confermano che non
abbiamo perso nessuna formazione
di nuova classe”. A Fabriano sono
5.700 gli studenti. Nel nuovo anno
scolastico i tre istituti comprensivi
confermano il trend di quest’anno.
All’Istituto Est Aldo Moro sono
101 i nuovi iscritti alla secondaria
di primo grado Giovanni Paolo II,
in 65 debutteranno in prima presso
la Primaria Aldo Moro mentre 38 –
ed è boom – hanno scelto la scuola
elementare di Santa Maria. Per
quanto riguarda la scuola dell’In-
fanzia sono 34 i nuovi iscritti alla
scuola Aldo Moro, 30 all’asilo Don
Petruio e solo 9 presso la struttura
di Albacina. Al quartiere Borgo
numeri positivi. L’istituto Comprensivo Ovest Marco Polo registra
78 nuovi iscritti alla scuola media,
60 in classe prima elementare, 14 a
Marischio. Nelle scuole dell’infanzia: 66 iscrizioni dei bambini di 3
anni al Borgo, 13 a Melano e 10 a
San Michele. Anche l’istituto comprensivo Centro Imondi Romagnoli
conferma le iscrizioni degli ultimi
anni. Alla scuola dell’infanzia
Malfaiera sono 43 i nuovi iscritti
con 122 alunni totali. Nel plesso
L'ingresso del Liceo
Scientifico prima
di trasferirsi da settembre
in zona S. Croce
Vetrina fotografica
per i giovani Fabula
Oreal ha organizzato a Bologna
un’iniziativa dal titolo United Pro
Future. 300 giovani acconciatori
provenienti da tutta Italia sono
stati presenti il 21, 22 e 23 marzo
alla fiera Worldwide. Potevano
prendere parte parrucchieri under
30 portando una modella e creando
un look.
I fabrianesi Nicolò Massaccesi e
Giada Guiducci di Fabula sono stati
protagonisti di un servizio fotografico vissuto con dinamismo e con
Miliani, invece, 23 nuovi ingressi
su 75. Alla scuola primaria Di
Nuzio si formeranno, a settembre,
due classi prime a tempo pieno (49
iscritti) e una a tempo normale con
19 bambini. Alla Collodi si formerà
una nuova classe a tempo pieno e
una a tempo normale con 41 nuove
iscrizioni in tutto. 13 le classi alla
secondaria di primo grado Gentile.
Quattro le nuove prime con 100
alunni. Ci sono, poi, cinque seconde con 110 studenti e quattro terze
con 101 ragazzi che affronteranno
il primo esame scolastico della loro
vita prima del debutto in scuola
superiore della città. Occhi puntati sui lavori nella nuova
Cittadella degli Studi in
località Santa Croce. Sarà
un basckstage professionale
di quaranta minuti dedicati
al trucco e al parrucco. Gli
scatti migliori potranno aggiudicarsi gli Hair Awards
assegnati dagli sponsors. Trent’anni fa, Fabio Massaccesi, padre di Niccolò, partecipò allo stesso
concorso. Il figlio d’arte,
evidentemente, prosegue
nello stesso lavoro e con
la stessa dedizione.
L'amore ai tempi di WhatsApp
L’Associazione “Genitori in Crescita“ e l’Aimc. (Associazione Italiana Maestri Cattolici) promuovono per
sabato 28 marzo alle ore 17, presso l'Istituto Tecnico
Industriale “A.Merloni” di Fabriano, un incontro per
genitori ed insegnanti dal titolo: “AMORE 2.0 - L’amore ai tempi di WhatsApp”. Guidati da Lorenzo Lattanzi,
presidente Regionale Aiart Marche – cercheremo di
capire come poter educare i nostri figli o studenti ai
sentimenti in un tempo in cui tutto corre veloce nel
web con il rischio della superficialità se non addirittura
della spersonalizzazione. Siamo, infatti, consapevoli
che per costruire rapporti di amicizia, di amore o
di semplice conoscenza c’è bisogno di presenza, di
tempo, di rispetto, di scambio reciproco di pensieri
e di esperienze. Tutto questo non sempre è possibile
con i nuovi mezzi di comunicazione, perciò vogliamo
confrontarci per cercare insieme stimoli da offrire ai
nostri ragazzi per aiutarli a sviluppare pienamente il
loro personale “bagaglio sentimentale”. Questo tema
ci sta molto a cuore perché crediamo che sentimenti
veri e forti siano la base per far crescere generazioni
libere e consapevoli in grado di vivere pienamente il
proprio futuro. L’incontro di sabato 28 sarà, inoltre,
un’occasione particolare. Un’occasione importante
per l’Associazione Genitori in Crescita. Dopo oltre
15 anni di attività, l’Associazione “chiude i battenti”!
Con un po’ di tristezza, ma grata per le molte e belle
esperienze vissute insieme a tutti gli amici che nel
corso di questi anni l’hanno seguita e sostenuta, l’Associazione Genitori in Crescita ringrazia di cuore tutti
i partecipanti, relatori, collaboratori ed enti sostenitori,
per quanto è stato condiviso sin dalla sua nascita.
il campus più grande del territorio
provinciale ed ospiterà il Liceo
Classico “Stelluti”, il Liceo Scientifico “Volterra” e l’Istituto d’Arte
“Mannucci”. Oltre le tre scuole
superiori ci saranno due palestre e
una piazza di aggregazione. Ogni
istituto avrà un ingresso autonomo
e un numero di aule e spazi che
riflettono le specifiche esigenze. Il
Liceo Scientifico potrà contenere
600 studenti e si svilupperà su una
superficie di 4.087 mq. Il Liceo
Classico sarà realizzato per 850
studenti in poco meno di 5 mila
mq. L’Istituto d’Arte, per 250
studenti, occuperà una superficie
di 2.317 mq. “I lavori proseguono
senza sosta e da un sopralluogo
effettuato nei mesi scorsi posso
confermare che i tempi previsti dal
crono programma della Provincia
sono al momento pienamente
rispettati. La Provincia – spiega il
sindaco Giancarlo Sagramola - ha
assicurato che il campus, che occupa un’area di circa 95 mila mq, sarà
terminato in questo mese di maggio
per consentire l’inizio dell’anno
scolastico 2015-2016.
Bacchi, un video
per il crowdfunding
Paolo Bacchi(nella foto a sinistra),
giovane e bravissimo video maker
fabrianese, ha firmato uno dei
video più finanziati per una campagna di crowdfunding negli Stati
Uniti. Paolo, infatti, ha conosciuto
per caso Kabeer Arora, di Miami,
l’ideatore di un progetto per realizzare scarpe, interamente create da
artigiani marchigiani. Kabeer ha
coinvolto Paolo nella sua campagna
di crowdfunding, confidando nel talento e nei lavori già fatti
dal nostro video maker.
Il giovane fabrianese ha
investito tempo, energia
ed ha messo a disposizione la sua arte, credendo nell’idea di Kabeer
e realizzando per lui il
video promo. Il progetto
è stato sostenuto in maniera così straordinaria
che ha realizzato molto
più delle aspettative,
ottenendo un successo
grazie anche all’ottima
comunicazione emozionale raccontata da
Paolo Bacchi con la sua
produzione.
Occhi nella notte a Valleremita
Sabato 28 marzo, a Valleremita, si terrà l’XI° edizione
della Notte Europea della Civetta organizzato dal Cea
(Centro educazione ambientale - Aula Verde). L’evento
è dedicato ai rapaci notturni. La visita guidata prevede
una presentazione alla scoperta di gufi e civette tra
scienza e magia. A seguire una cena (19.40). Alle
20.45 partenza su un percorso di facile percorrenza nel
09 fabriano.indd 2
bosco, all’ascolto degli animali notturni con l’ausilio di
richiami indotti. Il contributo alla partecipazione è di
5 euro. E’ richiesto di attrezzarsi con torcia elettrica,
scarpe da trekking e felpa pesante. La prenotazione,
obbligatoria, dovrà avvenire entro le 15 del 28 marzo,
telefonando ad uno dei seguenti numeri: 347/2702462;
339/4132085; 338/4514476; 338/3614779.
25/03/15 11.10
10
>FABRIANO<
L'Azione 28 MARZO 2015
Madonna della Rosa,
mostra al Gonfalone
di SANDRO TIBERI
S
abato 28 marzo alle ore
17.30 si inaugura, nel
magnifico Oratorio del
Gonfalone di Fabriano,
una mostra curata dagli ospiti
della Casa Madonna della Rosa.
Sono trascorsi diciotto anni
dall’apertura, nel 1997, della
prima struttura residenziale in via
Romualdo Sassi, opera voluta con
tenacia e caparbietà dal sacerdote-missionario, Don Nicola Gatti.
La Casa Madonna della Rosa è
nata per favorire l’integrazione
sociale dei malati psichici, che
non hanno più la famiglia o che
non hanno famiglie idonee per
l’assistenza quotidiana. Nel 2006
è stato necessario aprire una seconda struttura a pochi metri di
distanza dalla prima, dove sono
ospitate circa 18 persone assistite
da personale specializzato e dai
volontari. Il presidente della Casa
Madonna della Rosa, ing. Francesco Giardini, eletto da pochi mesi,
ha accolto con molto interesse
l’invito dei curatori dell’Oratorio
del Gonfalone, di organizzare
una mostra che raccontasse alla
città la storia, la vita e il lavoro
artigianale che ogni giorno viene prodotto dagli ospiti con la
collaborazione di artisti e non,
volontari, che danno un prezioso e fondamentale contributo a
ridare autostima, affetto, dignità
e capacità lavorativa, secondo
quanto fortemente voluto dal
suo ideatore Don Nicola Gatti.
L’obiettivo della struttura è quello
di estendere a tutti gli ospiti il
recupero funzionale, psicologico
e sociale, in previsione di un
rientro nella famiglia d’origine o
di un inserimento in gruppi appartamento, per quelle persone alle
quali l’evoluzione della malattia
lo consentono. Tutti gli ospiti,
anche con ridotte potenzialità
evolutive, devono essere in grado
di utilizzare l’ambiente comunitario, e gli interventi individuali
e di gruppo proposti, seguendo
un progetto riabilitativo stabilito
con l’ospite stesso. Il fiore all’occhiello della Casa Madonna della
Rosa sono le centinaia e centinaia
di volontari che in diciotto anni
di presenza fissa hanno, con turni
giornalieri e notturni, affiancato
gli operatori specializzati, contribuendo a fornire una tipologia di
assistenza più vicina al modello
familiare, oltre a dare un supporto
sociale autentico, un aiuto reale
per l’inserimento armonioso della
comunità nel tessuto sociale e per
La storia della struttura
raccontata dagli ospiti
ospiti si sentono attivi e partecipi
nel dare il loro contributo per la
gestione della struttura. La Casa
Madonna della Rosa dispone di
un pulmino per spostamenti in
città, di ampi spazi per passeggiare nel giardino e annualmente
vengono offerte vacanze marine
ed in montagna per gli ospiti. La
mostra al Gonfalone seguirà il seguente orario: sabato e domenica
e festività infrasettimanale dalle
ore 10.30- 12.30 e 16.30- 19 fino
al 19 aprile.
"Pulcinella" per la Stagione Sinfonica
Ormai giunta nella sua seconda
metà di svolgimento, la Stagione
Sinfonica 2014-2015 prosegue
venerdì 27 marzo, alle ore 21.15,
con un concerto costruito su due
brani. Il direttore David Crescenzi, (nella foto) divenuto ormai
familiare al pubblico del Gentile,
e la Form-Filarmonica Marchigiana apriranno il programma con
la Suite “Pulcinella” (1920) di
Igor Stravinskij, selezione di parti
dell'omonimo balletto.
Questo lavoro, basato su materiale
tematico tratto da varie musiche
del nostro conterraneo Giovanni
Battista Pergolesi, è forse il più
pedagogicamente adatto a capire
cosa abbia significato - e cosa
rappresenti per noi - parlare del
cosiddetto periodo neoclassico,
successivo alla stagione dei grandi balletti parigini, nell'ambito
della produzione del compositore
russo. Dal punto di vista tecnicoformale, Stravinskij non fa altro
che lasciare
pressoché intatte le melodie originali,
modificando
strutturalmente, però,
ritmo ed armonia che diventano tendenzialmente
asimmetrici e
decontestualizzati rispetto all'assetto
originario;
attraverso tale processo, il tessuto orchestrale assume quasi il
ruolo di laboratorio per trattare la
musica come materia sonora oggettiva, scevra da connotazioni di
urgenza espressiva riconducibile
all'estetica tardoromantica.
Obiettivo polemico di questa
operazione non poteva che essere
Wagner, la cui concezione musi-
cale costituì
un parametro
costantemente e negativamente dissociativo per le
scelte artistiche effettuate
da Stravinskij
durante la sua
carriera. Nella successiva
composizione
in programma, il Concerto per violino
op. 47 (1904) di Jean Sibelius,
troviamo un altro solista conosciuto in città e che avrà, a margine del concerto, la possibilità di
incontrare, in specifiche occasioni che saranno opportunamente
pubblicizzate, i cittadini e gli
studenti delle scuole secondarie
di II° grado: il carismatico violinista serbo-americano Stefan
~ CONFESSA DANNI E SCIPPO
Fabriano, 16 marzo. I Carabinieri scoprono l’autore dei danni arrecati recentemente alla vetrina del pub Tanning. E’
un 16enne extracomunitario che voleva
introdursi e rubare, ma si era ferito ad
una mano, c’erano rimaste gocce di
sangue ed i militari lo avevano convocato
in caserma e lì confessava anche di aver
scippato il telefonino ad una ragazza in
piazzale Matteotti e di aver venduto il
cellulare ad un altro ragazzo. E’ stato
denunciato per danni e furto aggravato
e con strappo.
~ LA NONNA DORMIVA
Via Pellico, 14 marzo ore 22. I parenti
di una donna che vive sola si allarmano
perché l’anziana da qualche ora non
risponde al telefono ed al campanello.
I VdF accorsi dovevano e rompere il
vetro di una finestra per entrare in casa,
lei stava a letto e solo quando l'hanno
toccata apriva gli occhi. Poi spiegava loro
che aveva tanto sonno ed i soccorritori
sollevati rientravano in sede.
La struttura de La Casa Madonna della Rosa
far sentire gli ospiti circondati
da quel clima di accoglienza e di
affetto, basilare per consentire il
recupero delle persone affette da
disagio mentale. Le attività che
si svolgono nelle due belle case
sono molteplici e di vario genere,
oltre all’utilizzo della musicoterapia e dell’ippoterapia, grazie ai
cinque laboratori dove si creano:
lavorazione della carta “a mano”,
oggettistica da regalo, taglio e
cucito, ceramica e coltivazione
e vendita di piante officinali, gli
BREVI DA
FABRIANO
Milenkovich. In questo suo primo
ed unico concerto per violino,
Sibelius proietta di certo la sua
aspirazione, peraltro mai compiuta anche se sempre intimamente
coltivata, ad essere un violinista
professionista.
Insieme a tale motivazione egli
riesce, comunque e soprattutto,
a costruire una mirabile sintesi
di quanto la specifica letteratura
europea aveva sino ad allora prodotto: dal concerto per violino di
Mendelssohn, passando per quello di Brahms fino a Caikovskij,
il massimo musicista finnico
dimostra di averne assimilato in
profondità gli elementi costitutivi
trasfigurandoli, però, attraverso
il suo particolare caratterismo
nordico, psichicamente evocativo più che naturalisticamente
descrittivo, con sensibilità plurali
anche di tipo decadentistico ed
impressionistico.
Emilio Procaccini
~ L’AUTO DIFETTOSA RISOLVE
Via Don Minzoni, 16 marzo, ore 10. Una
nonna aveva dimenticato le chiavi sul
sedile della Golf che guidava, cosicché
scatta probabilmente la chiusura a tempo
delle portiere; ma nel sedile posteriore
c’è anche la nipotina di tre anni e pur in
pena chiamava i VdF. Questi per prima
cosa notano che la bimba era tranquilla,
poi controllano gli sportelli, vedono che
il portellone non si è chiuso, quindi da lì
recuperano le chiavi, aprono la portiera
e la donna – commossa - riabbraccia la
nipotina e ringrazia i vigili.
~ BRONTOLONE
Viale XIII Luglio. Lo scivolo per le carrozzelle c’è nel marciapiede presso il
Bar nuovo, ma manca sul marciapiede
dell’altro lato.
~ TRATTORE IN BILICO
Civita, 20 marzo, pomeriggio. Nell’arare
un suo terreno con il trattore, un uomo
rimane in bilico con il suo veicolo presso
un fossato e vicino alla linea ferroviaria.
Accorrevano i Vigili del Fuoco che in circa
quattro ore riuscivano a rimettere il trattore sul terreno buono. Illeso il guidatore.
~ DENUNCIATO SPACCIATORE, CONVOCATI ACQUIRENTI
Fabriano, 20 marzo. Denunciato dai Carabinieri un 24enne nigeriano residente in
città per spaccio aggravato e continuato
di droga a minorenni e maggiorenni; era
già noto alle Forze dell’Ordine. Convocati
in caserma anche gli acquirenti maggiorenni ed i minorenni accompagnati dai
genitori. L’uomo era conosciuto anche
come posteggiatore abusivo.
~ RAPPRESENTANTE DERUBATO
DELL’IPAD
Via Corsi, giorni fa. Un 42enne rappresentante di bevande contratta con i
proprietari di un ristorante, ma quando
torna per riprendere la sua Golf, nota
che una portiera è stata forzata e l’ipad
che teneva a bordo non c’è più e sporge
denuncia di furto.
~ TRE TENTANO UN FURTO
Fabriano, 16 marzo. I Carabinieri denunciano tre romeni per tentato furto
aggravato.
~ FURTO IN PARROCCHIA
Chiesa della Misericordia 20 marzo. Tra le
20.30 e le 22.40 - periodo in cui il parroco
è stato fuori per attività pastorali - ladri
scardinano una porta di servizio della
casa parrocchiale, si introducono, rovistano dappertutto, forzano un’altra porta
e la cassaforte nella quale c’erano 6.500
euro e se ne appropriano e spariscono.
Indagini dei Carabinieri.
Il Vespa Club Fabriano
per l'autismo
Il 2 aprile viene organizzata la Giornata Mondiale
dell’Autismo e tutti i monumenti più importanti
del mondo si illumineranno di blu.
Anche il Vespa Club di Fabriano, in collaborazione con Angsa (associazione nazionale), ha deciso
di aderire all’iniziativa patrocinata dal Comune
di Fabriano.
10 fabriano.indd 2
Nella nostra città verranno illuminate la fontana
Sturinalto e il loggiato San Francesco dalle 20
alle 24.
E proprio il Vespa Club chiede ai fabrianesi di
uscire di casa e di fare una passeggiata passando
per il centro, così da poter godere dello spettacolo.
La causa è certamente importante: in Italia, negli
ultimi anni, ci sono stati aumenti pari a 680.000
casi di autismo. Il club locale, ogni anno, dona
una parte del ricavato in favore della cura e della
ricerca nel settore specifico.
25/03/15 11.40
L'Azione 28 MARZO 2015
>FABRIANO<
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Infiora giovani tra i banchi
Segreti e tecniche di realizzazione per gli alunni degli istituti comprensivi
di MARCO ANTONINI
“I
nfiora giovani” è il nuovo progetto dell’Ente Autonomo Palio
di San Giovanni Battista di Fabriano all’interno delle scuole
della città. Dopo la realizzazione dei bozzetti
per le infiorate delle quattro Porte con gli
alunni del Liceo Artistico "Mannucci", ora
è la volta degli istituti comprensivi che si
cimentano nello studio e nella realizzazione
conclusiva di un’infiorata presso il sagrato
della Cattedrale San Venanzio in occasione
della processione in onore del patrono di
Fabriano, il 24 giugno. In questi giorni si è
tenuto il primo incontro presso l’istituto comprensivo "Imondi-Romagnoli" alla presenza
di un nutrito gruppo di alunni, docenti e del
dirigente scolastico Emilio Procaccini e dei
Mastri infioratori di Fabriano. L’obiettivo
è quello di insegnare la tecnica di realizzazione delle infiorate artistiche ai ragazzi del
secondo anno di scuola secondaria di primo
grado con lezioni teorico-pratiche inerenti la
storia di Fabriano, la creazione del bozzetto,
la conoscenza dei fiori, la loro lavorazione e
la realizzazione vera e propria dell’infiorata
con la messa a terra dei materiali. Il team
dell’Ente Palio intende, con questo progetto,
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sviluppare nei ragazzi conoscenze e creatività in una dinamica di gruppo attraverso il
coinvolgimento degli insegnanti di educazione artistica, educazione tecnica, scienze,
religione e storia per tramandare ai giovani la
storia, la cultura e le tradizioni della propria
città e il valore socio–aggregativo di una
manifestazione come il Palio di San Giovanni
Battista e garantire nel tempo la realizzazione delle infiorate. Nel
corso delle lezioni che
si svolgeranno a scuola
e nel centro della città –
proprio per stimolare fin
da giovanissimi il senso
di appartenenza alla città e al Palio – saranno
approfondite le seguenti
tematiche: progettazione
ed elaborazione bozzetto,
valutazione d’insieme
della cromia del bozzetto
e scelta dei colori, realizzazione dell’infiorata, del
“lucido in negative”.
Il percorso formativo
prevede la presenza di
un massimo di 35 alunni
delle seconde classi, in
2 corsi distinti ed è articolato in 10 lezioni
di 2 ore settimanali in orario extrascolastico pomeridiano. Previsto un saggio finale
dimostrativo il giorno di San Giovanni Battista - 24 giugno - con realizzazione delle
infiorate di contorno alla processione del
Santo Patrono sul sagrato della Cattedrale
di San Venanzio.
Al primo incontro ha partecipato anche il
poeta dialettale fabrianese Teseo Tesei. “La
prima lezione – spiega Maurizio Fini coordinatore dell’iniziativa per il Palio – è andata
bene, c’è stata molta partecipazione da parte
degli alunni. I giovani sono interessati alla
macchina organizzativa del Palio e sono veramente curiosi di conoscere quanto impegno
c’è tutto l’anno per una manifestazione che
ha permesso di riportare in centro i fabrianesi e di far conoscere
Fabriano sia in Italia che
all’estero”. Soddisfazione anche dal consiglio
direttivo dell’Ente Palio
che ha fatto dei giovani
e del loro coinvolgimento l’obiettivo principale
del 2015. Coordinano il
progetto per l’Ente Palio:
Maurizio Fini, Andreina
Leporoni, Vittorugo Sassi
e Sandra Mori. L’Ente
Palio ringrazia i Mastri
infioratori che dando la
loro disponibilità hanno
permesso la realizzazione
dell’iniziativa affiancando
con competenza i docenti
nelle lezioni settimanali.
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>EVENTI<
L'Azione 28 MARZO 2015
Il grottesco... Rabbit!
Arriva al Teatro Gentile l'opera scritta da Lorenzo Allegrini
di ROBERTA STAZI
A
ndrà in scena sabato 11
aprile al Teatro Gentile
di Fabriano lo spettacolo
“Rabbit, la mossa del
Coniglio” un’opera grottesca scritta
da Lorenzo Allegrini, liberamente
tratta dal romanzo Oblomov dello
scrittore russo Ivan Goncarov. La
regia è di Giovanni Boni e sul palco
due volti noti e cari ai fabrianesi:
Mauro Allegrini e Laura Pavoni. Il
testo, complesso e denso di significati, ha ispirato in primis Lorenzo
che lo ha liberamente ridotto e
riscritto, rispettando il senso dell’opera originale, ed ha conquistato poi
il regista che attraverso il grottesco
ha messo in scena uno spettacolo
che fa riflettere e divertire. Saranno
solo due gli attori sul palco: Mauro
Allegrini, nei panni del protagonista, e Laura Pavoni, nel ruolo del
fedele maggiordomo Orazio. “Rabbit – ci racconta Laura - è la storia
di una persona che vive isolata,
che non vuole vivere all’esterno e
che non vuole avere contatti con il
mondo fuori. Vuole solo stare nella
sua stanza, piena dei suoi pupazzi,
di cui conosce i difetti e sa come
affrontarli” . “Il protagonista – con-
tinua Laura - vuole
vivere solo con ciò
che conosce, nel
luogo dove riesce a
controllare la situazione, dove l’unica
relazione conosciuta
e sicura è quella
con il maggiordomo
Orazio. Ma qualcosa
lo porterà davanti ad
una scelta da fare”.
“E’ una storia da
ridere – continua Mauro Allegrini –
con aneddoti comici, cambiamenti
repentini di ritmo e di stile che
porteranno lo spettatore a riflettere,
sorridere, ridere, pensare, stupirsi”.
L’opera, estremamente variegata e
scorrevole, fa riferimento, come
dice Mauro: “A situazioni che
viviamo, dove potremo cogliere
anche un’amplificazione dei difetti
che vediamo negli altri. Vivremo
una sorta di “ultimo giorno” del
protagonista dei suoi giorni tutti
uguali, perché è il giorno in cui un
cambiamento imporrà una scelta”.
Abituati a lavori di qualità e appagati nella scelta di testi che diano
qualcosa a se stessi da trasmettere
poi al pubblico, Mauro e Laura sono
“sotto prove” da ottobre, insieme ad
uno staff fatto non solo di professionisti – rigorosamente locali – ma
anche di amici: Marco Agostinelli
che ha curato le musiche, l’azienda
Videomotive per le riprese video,
Antonio Solinas per il service.
Una collaborazione fatta di stima e
amicizia, che ha il suo apice nel regista Giovanni Boni: “Una persona
straordinaria – commentano Laura
e Mauro - un grande professionista
che ha trovato le soluzioni più fantasiose ed originali in ogni dettaglio.
Un regista di spessore, che stimola
le persone non dicendo loro cosa
fare, ma portandole a tirar fuori
da sole la soluzione più giusta, il
modo più adatto di dire la battuta,
indicando la strada e lasciando che
tutto arrivi da te. Riesce a tirar fuori
il senso, la chiave di volta
dietro alla parola, quello
che serve a renderla viva.
Un regista esigente, ma
che ci ha gratificato nella
fatica del lavoro dando
senso ad ogni minimo
gesto e battuta”. Il protagonista, come dicevamo,
è interpretato da Mauro
Allegrini, attore, cantante
e regista conosciuto e stimato, con alle spalle tanti
spettacoli d’eccellenza e qualità e
che è il cuore di quest’opera. “Senza Mauro – sottolinea Laura – non
ce l’avremmo mai fatta, perché è
lui quello che tiene tutto in piedi
e che ha fatto e fa mille cose”.
La produzione di Rabbit è firmata
dagli Animalisti Italiani sezione
di Fabriano, che hanno creduto e
sostenuto il progetto, insieme al
patrocinio del Comune di Fabriano,
della Fondazione Cassa di Risparmio, dell’Associazione Culturale
InArte e dall’Amat. Lo spettacolo
è adatto a tutti: dai bambini (che
vivranno in questa stanza piena di
peluche) ai grandi che sapranno
dare la loro chiave di lettura personale ad un’opera che certamente li
appassionerà.
Giocagin sempre solidale
pensa ai bambini africani
Oltre trecento gli spettatori paganti che hanno assistito alla 17° edizione
della manifestazione Giocagin, “Il divertimento in movimento” promosso
ed organizzato dal comitato territoriale Uisp di Fabriano. L’iniziativa,
patrocinata dal Comune di Fabriano, si è svolta al PalaGuerrieri con l’esibizione di varie società sportive, dal taekwondo, alla ginnastica ritmica,
dalla danza alla pallacanestro femminile fino a numerosi bambini coinvolti
nel progetto “Primi Passi” di educazione motoria che si svolge nelle scuole.
Al termine di ogni esibizione è stato consegnato ad ogni partecipante uno
zainetto grazie alla sponsorizzazione dell’iniziativa da parte del supermercato Conad. Sono intervenuti alle premiazioni l’assessore allo Sport
Giovanni Balducci del Comune di Fabriano, il presidente regionale Uisp
Marche Armando Stopponi, un esponente del direttivo Uisp di Fabriano
Carlo Sabbatini ed il direttore del Conad di Fabriano Maurizio Mingarelli.
L’appuntamento è per l’anno prossimo. Quest’anno i fondi raccolti andranno a sostenere due progetti di cooperazione per i bambini del Sahara
Occidentale e del Senegal.
“Capire di Lirica” fa il bis
con il maestro Ezio Maria Tisi
Si è concluso il primo corso di “Capire di Lirica” tenuto, presso la sede di
Accademia dei Musici, dal docente Ezio Maria Tisi (nella foto).
Durante gli appuntamenti sono stati “svelati” tanti particolari nascosti sui
grandi nomi dell'Opera, sulla tecnica vocale, sulle figure ed i ruoli che
compongono le rappresentazioni sceniche, dando chiavi di lettura per
meglio comprendere gli aspetti più complessi di questa affascinante parte
della musica classica. Il basso Ezio Maria Tisi, artista di chiara fama che
calca le scene di tutti i più importanti Teatri italiani ed internazionali, ha
coinvolto il pubblico raccontando anche esperienze personali, conoscenze
dirette ed amicizie professionali con i grandi cantanti d'Opera, confermando in tal modo la qualità dell'operazione culturale rivolta da Accademia
dei Musici a tutti i cittadini. Durante gli
appuntamenti si sono esibiti il tenore Guido
Carmenati ed il baritono Roberto Monti
accompagnati dalla pianista Rosita Tassi,
riproponendo anche tutti gli aspetti tipicamente didattico-artistici che l'attività del
canto necessariamente presenta. Il caloroso
successo è stato sottolineato da un brindisi
finale ed ha aperto le programmazioni di Accademia dei Musici a nuovi appuntamenti.
Infatti già da venerdì 27 marzo sarà possibile iscriversi ad un nuovo corso che vedrà
sempre il Maestro Ezio Maria Tisi trattare
approfonditamente delle Opere liriche, in
tutti i suoi aspetti: la musica, i personaggi, la
storia.... i tradimenti, gli inganni e gli amori.
Per informazioni www.accademiadeimusici.
it – segreteria 0732 24065 (dal martedì al
sabato ore 10 – 12).
12 eventi.indd 2
La scuola
digitale,
le novità
“Gli spazi aumentati – le nuove geometrie
della scuola digitale” è il tema dell’incontro organizzato dal Liceo Classico
“Stelluti” per giovedì 26 marzo alle 16
presso il Ridotto del Gentile.
Dopo la presentazione del dirigente
scolastico Francesco Orsolini, interverranno Rita Coccia, dirigente scolastico
dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale
“Volta” di Perugia, Antonella Giannuzzi,
Ufficio Studi Usr per le Marche, Luigia
Lombardi, docente di Lettere classiche e
coordinatrice Classe 2.0 Liceo Classico
“Stelluti”, Stefano Moriggi, filosofo della
scienza e studioso delle interazioni tra
tecnologia, comunicazione e apprendimento, Università di Milano Bicocca,
Leonardo Tosi, ricercatore ed esperto
di tecnologie per la didattica, Indire.
La famiglia
Chiavelli
in un libro
Sabato 28 marzo alle ore 17 si terrà
presso la Biblioteca Multimediale
"R.Sassi", la presentazione del volume
di Giovanni Ciappelloni “Chiavelli e
de Clavellis”, in collaborazione con la
Fondazione Carifac.
Il programma prevede il saluto del
sindaco Giancarlo Sagramola e gli
interventi di Giovanna Giubbini, direttrice
dell’Archivio di Stato di Ancona e di
Ugo Paoli Direttore della Biblioteca e
Archivio Storico presso il Monastero
di San Silvestro di Fabriano.
A seguire l’autore, Giovanni Ciappelloni,
illustrerà il volume, descrivendo obiettivi
e motivazioni del percorso di studio
e riflessione che lo ha condotto alla
stesura di questo interessante saggio.
Un'uscita
per la pulizia
del bosco
Domenica 29 marzo ore 8.30 - Uscita
straordinaria per la "Pulizia del bosco".
I vari gruppi micologici marchigiani
organizzano, in tutta la regione, per domenica 29 marzo, l'uscita straordinaria
per la pulizia di un bosco.
Con ritrovo e partenza alle ore 8.30
dal piazzale antistante la chiesa della
Sacra Famiglia di Fabriano, il Gruppo
Micologico Naturalistico Fabrianese, insieme a quanti intenderanno aggregarsi
per dare una mano, si occuperà della
pulizia della pineta dei Monticelli che,
tradizionalmente, è il più classico dei
luoghi di escursione o ritrovo "montano"
della nostra città.
Si ringraziano il Comune di Fabriano,
l'assessore all'Ambiente e Ancona
Ambiente per la disponibilità e l'accoglienza riservata a questa iniziativa con
la messa a disposizione dei sacchi per
la raccolta dei rifiuti e del camion per il
loro smaltimento.
La partecipazione alla pulizia del bosco
è libera e aperta a tutti i volontari che si
presenteranno con la semplice raccomandazione di essere dotati di guanti,
scarponcini e/o altro abbigliamento
ritenuto consono data la personale
responsabilità prevista per questo tipo
di attività.
Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno
393-2351701, Sandro Morettini 3483985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook.
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A tema il cliente
tra gli imprenditori
Appuntamento Cdo: Urbano Urbani alla Sala Ubaldi
S
iamo un gruppo di
amici imprenditori
e professionisti che
si incontrano spontaneamente per condividere
la nostra vita ed aiutarci nel
lavoro. Eventi pubblici periodici segnano il percorso
di crescita imprenditoriale
ed umana. L'incontro di
giovedì 26 marzo presso
la sala Ubaldi alle ore 18
che ospita l'imprenditore
Urbano Urbani patron di Air
Force, ha a tema il rapporto
con il cliente, considerato
a ragione uno degli aspetti
fondamentali sia del fare
impresa che del day by day
quotidiano. Il tema è ampio,
ma intrigante ed interessa sia
chi vende prevalentemente
ad altre aziende (esempio
accessori per la cucina) sia
chi ha rapporti con il cliente
finale (negozi). Tante le
tematiche a cui prestare attenzione. Non possiamo dare
per scontato che il nostro
cliente conosca veramente la
nostra proposta. A volte riceviamo dei "no" ma il cliente
non sa a cosa sta dicendo
no. Non possiamo dare per
scontato che la nostra offerta
è stata costruita su quello
che il cliente desidera e
che lui abbia compreso la
nostra proposta. Infine non
possiamo dare per scontato
che egli sia soddisfatto del
nostro servizio/prodotto.
Mettere al centro il cliente
è troppo spesso uno slogan,
ma effettivamente non avviene in modo sistematico,
non avviene orientando tutte
le azioni dell'organizzazione
verso il cliente. Le nostre
imprese sono ancora troppo
a compartimenti stagni e non
vivono la trasversalità adeguata per rispondere e soddisfare un cliente oggi molto
esigente. Alcuni spunti di
riflessione: il cliente deve essere messo al centro perché
è prezioso e va conosciuto
nelle sue abitudini e nei
suoi bisogni, non siamo più
nel mass market ma nel one
to one market dove i clienti
hanno bisogno e prediligono
soluzioni customizzate, taylor made. Viviamo in un ambiente di iper-competition,
è una lotta di sopravvivenza
e molti attori non riescono
a rimanere nel mercato, si
sviluppa la qualità, l'innovazione; è un mercato in
cui bisogna diversificare, le
Seminari gratuiti
sull'agricoltura
Incontri condotti da esperti dell'Efedra
Gli incontri, condotti da esperti della soc. Coop. Efedra, liberi
professionisti e da docenti del Servizio Veterinario dell’Asur, sono destinati ad agricoltori, proprietari o conduttori di
aziende agricole e a tutti coloro che intendono approfondire
le proprie conoscenze sulle tecniche di coltivazione ed allevamento, volti alla tutela e valorizzazione del paesaggio
ed ottenere un prodotto di qualità, sicuro dal punto di vista
agroalimentare; costituiscono una importante occasione di
formazione per apprendere nuove tecniche, accorgimenti e
spunti pratici da attuare nel quotidiano, per salvaguardare la
biodiversità dei sistemi agro-silvo-pastorali. Offrono inoltre
la possibilità di scambiare idee ed esperienze su tematiche
quali l’allevamento, le coltivazione delle arboree ed erbacee
a basso impatto ambientale, le normative da rispettare e le
modalità di accesso ai fondi agricoli. Il mese di marzo si
prospetta ricchissimo di contenuti.
Lunedì 23 marzo presso la sede dell’Unione Montana, Paolo
Giacchini ha affrontato il tema della “difesa e stabilità del
suolo”, con uscita pratico-dimostrativa su campo il 30 marzo.
L’11 maggio saranno esplicate le misure di conservazione da
attuare in ambito agricolo nelle aree della Rete Natura 2000:
le aziende agricole come gestori dell’ambiente, possibilità e
difficoltà nell’attuazione.
Infine, il 16 ed il 22 maggio si svolgeranno le ultime uscite
pratiche, rispettivamente sulla gestione dei pascoli montani
e presso un’azienda locale, per una semina diretta su letto
di cover crops.
La cooperativa Efedra svolge questa attività di informazione
agli agricoltori anche in altre due aree, il Parco del Conero
e il Parco Sasso Simone e Simoncello.
Per richiedere informazioni o visionare il programma
completo, contattare la Soc. Coop. Efedra, via S. Filippo
2- Fabriano, tel. 338.6213349, e-mail: [email protected] o
visitare il sito www.efedra.org e www.cmesinofrasassi.it e
www.parcogolarossa.it.
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>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 28 MARZO 2015
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ LAVORO IN SVIZZERA
Il Kiener’s Bistro di Finsterhennen (Svizzera) ricerca un aiuto cucina
e una cameriera con buona conoscenza della lingua tedesca, età
compresa tra i 18 ed i 40 anni, preferibilmente con esperienza. Si
offre: contratto a tempo indeterminato per 9 ore giornaliere per 5 giorni
lavorativi, lunedì e martedì di riposo, la retribuzione per entrambe
le figure va da 4.180 a 4.400 franchi svizzeri lordi mensili per 13
mensilità. Per candidature inviare il cv a: [email protected]
(e per conoscenza a: [email protected]). Per informazioni
contattare la Sig.ra Ursula Kiener al numero: 0041323962986.
~ CORSI DI FORMAZIONE GARANZIA GIOVANI - SCADENZA 2
APRILE
Sono aperte le iscrizioni ai due corsi di formazione gratuiti organizzati
da Enfap Marche e legati a Garanzia Giovani: “Operatore contabilità”
e “Tecnico commerciale estero (esperto in lingua inglese)”. I corsi, di
200 ore (140 di teoria e 60 di pratica), si terranno a Fabriano e sono
destinati, ognuno, a 15 partecipanti (di cui almeno 8 donne) iscritti
al programma Garanzia Giovani che abbiano sottoscritto il patto di
servizio. Non sono previste indennità di frequenza per i partecipanti
ai corsi di formazione. Scadenza per la presentazione delle domande:
2 aprile. Per scaricare bando e modulistica: www.enfapmarche.it. Per
maggiori informazioni scrivere a [email protected] o contattare
i referenti di zona Cristiana (392.8791463) - Lucia (335.5252548)
o direttamente Enfap Marche (071.2275384).
IL CENTRO INFORMAGIOVANI DI FABRIANO CHIUDE DAL 2 AL
7 APRILE COMPRESI E AUGURA BUONA PASQUA AI LETTORI
DE L’AZIONE!
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su
altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro
Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel.
0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.
marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario
di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e
giovedì, 14:30/18:00.
persone fanno la differenza,
la qualità, la professionalità,
la formazione delle persone
sono un asset decisivo, non
sono intercambiabili, ma
sono in continua formazione
long - life - learning. La relazione col cliente attiva un
processo per cui l'organizzazione deve essere flessibile e
imparare dalla realtà. Infine
non meno importante è la
relazione comportamentale:
ascolto, empatia, umiltà,
feedback e la capacità di fare
domande. Per tutte queste
ragioni occorre un percorso
di crescita personale che
permetta al rapporto con
l'altro di diventare agente di
creazione di valore per tutti
e di continua verifica che
si stia andando nella giusta
direzione. Desideriamo fare
questo percorso e vogliamo
proporlo anche ad altri. L'incontro di giovedì 26 marzo è
un’occasione utile.
di Giorgia Rinaldi
Eccoci questa
settimana a raccontarvi un nuovo
viaggio… Elena
che ha scoperto il
Centro Sviluppo
e Occupazione
di Fabriano “per
caso” ed ha trovato un sostegno
molto utile per la sua ricerca!
“Eccomi qua al Cso, un pomeriggio di due anni fa, un
Centro che ho scoperto per
caso…mentre mi trovavo al
Centro per l'Impiego!
Appena arrivata nella sede
del Cso, vengo accolta da
Daniele e Carlo, due persone squisite che mi hanno
subito guidata con molti
consigli pratici, dozzine di
link specializzati nella ricerca del lavoro, iniziando per
prima cosa a "stravolgere"
il mio cv.
Mi sono sentita molto incoraggiata: con garbo e
pazienza mi hanno consigliata, mi hanno fornito molta
documentazione specifica
per la ricerca del mio lavoro.
Ho ricevuto da loro tantissimi consigli pratici, documentazione accurata, e senza
fare interminabili file come
succede spesso nei vari enti
ed agenzie che frequenta chi
cerca lavoro.
Mi hanno inoltre spiegato
l'importanza di un database
per organizzare la ricerca
del lavoro.
Tutto ciò, vorrei sottolinearlo, del tutto gratuitamente,
dopo il loro orario lavorativo, rubando spazio alla loro
vita privata.
E… se ora sto lavorando, è
anche grazie alle loro dritte
ed ai loro insegnamenti!”.
Vi ricordiamo che la segreteria del Cso della Diocesi
di Fabriano-Matelica, dove
potete venire a trovarci è
situata in via Gioberti 15 a
Fabriano, con i seguenti orari: lunedì dalle 18.30 alle 20.
Per contattarci [email protected], cell.
3290390514.
Servizio civile
volontario in Caritas
Sono stati assegnati cinque posti alla Caritas diocesana di Fabriano-Matelica con il bando nazionale del
Servizio Civile e sono così ripartiti: 3 a Fabriano, 1 a
Sassoferrato, 1 Matelica. L’età dei partecipanti deve
essere compresa tra i 18 e i 28 anni; il termine di presentazione della domanda è il giorno 16 aprile alle ore
14. Ad eccezione degli appartenenti ai corpi militari o
alle forze di polizia, possono partecipare alla selezione
i giovani, senza distinzione di sesso che, alla data di
presentazione della domanda, abbiano compiuto il
diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di
età, in possesso di vari requisiti tra cui:
- cittadini dell’Unione europea;
- familiari dei cittadini dell’Unione europea non aventi
la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari
del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno
permanente;
- titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- titolari di permesso di soggiorno per asilo;
- titolari di permesso per protezione sussidiaria.
Per informazioni rivolgersi alla Caritas diocesana di
Fabriano, in Largo F.lli Spacca 8/9 dalle ore 9 alle ore
12 dal lunedì al venerdì oppure al numero di telefono
0732-22429.
Bar o ristoranti,
corsi di abilitazione
La Cna organizza corsi di abilitazione per chi vuole aprire un
bar, ristorante o un negozio alimentare. Ce ne danno conto
Brunella Bianchi, segretario e Mauro Cucco, presidente della
Cna di Fabriano.
“Per avviare un’attività dove si somministrano alimenti e
bevande o si vendono prodotti alimentari servono alcuni
requisiti professionali – spiegano – per ottenerli è sufficiente
frequentare un corso di formazione con esame finale. Ecco
perché Cna e FormArt Marche stanno organizzando un corso
di formazione per la somministrazione di alimenti e bevande
(Sab) e di commercio alimentare (Cal). “La legge - chiariscono - prevede che per avviare un’attività legata al ristoro
o alla vendita di prodotti alimentari servono dei requisiti:
aver lavorato almeno due anni presso imprese del settore
o aver conseguito un diploma in scuole professionali come
l'alberghiero; se non si è in possesso di tali requisiti si deve
frequentare un corso di formazione con esame finale". Per
garantire il possesso dei requisiti professionali a partire da
aprile (data da definire) partirà nella sede della Cna di viale
Martiri della Libertà, 46 a Fabriano un corso della durata di
100 ore per l’abilitazione alla somministrazione e alla vendita.
Daniele Gattucci
25/03/15 11.20
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>MATELICA<
L'Azione 28 MARZO 2015
Viaggio dai confini
dell'Ucraina
Tatiana è la ragazza
con il giubbotto blu,
mentre Azzurra è quella con
il berretto insieme
alla sorellina Serena
e ai suoi genitori
di AZZURRA OTTAVIANI
B
abbo mi ha chiamata dicendomi che
da noi viene a stare
una ragazza per un
po’. Arriva dall’Ucraina, non
ha più una casa e ha 15 anni,
quasi la tua stessa età. Che
ne pensi?
Poche parole, molte perplessità. Una sconosciuta a casa
nostra, che non parla l’italiano, proveniente da un Paese
totalmente diverso, con altra
cultura e modi di fare…
-Assolutamente no mamma,
non ci pensate neanche!
Non smetterò mai di ringraziare i miei genitori per
avermi dato l’opportunità,
accogliendo questa ragazza,
di vivere un’esperienza fantastica che penso ricorderò
per tutta la vita!
Tatiana: questo il nome della
ragazza dagli occhi tristi, con
molta voglia di comunicare
attraverso lo sguardo, unico
mezzo di comunicazione a
disposizione.
Saluto freddo, sorriso forzato,
stretta di mano insicura, imbarazzo più totale: cosa dire?
Da dove cominciare?
- Che brutto tempo stasera!!
Una semplice affermazione
capace di far sbocciare una
gran bella amicizia, basata
principalmente su sorrisi,
risate e lingue totalmente
differenti.
Perché Tatiana è venuta in
Italia? Tatiana insieme ad
altri 130 ragazzi fa parte
dell’associazione “Nel cuore
delle Marche - con i bambini
nel cuore” che ormai da 15
anni si occupa dei progetti
internazionali per dare la possibilità ai giovani ucraini di
fare una breve vacanza presso
le famiglie italiane, imparando l’italiano e visitando
le città stupende che l’Italia
ha da offrire. Attualmente
si ha inoltre la possibilità
di ottenere la riabilitazione
psicologica dei ragazzi dopo
la tragedia che sta vivendo
l’intera zona dell’Ucraina devastata dai russi. È grazie alla
conoscenza con uno di questi
ragazzi, come con Tatiana ad
esempio, che si può riuscire a
comprendere quanta fortuna
abbiamo attualmente noi
italiani: la libertà, la pace,
il diritto di poter pensare liberamente.. è questo ciò che
farebbe crescere umanamente
i ragazzi della mia età anche
in un solo mese!
Vivendo per un breve periodo
con Tatiana ho imparato ad
apprezzare sempre più le cose
semplici della vita, senza dare
importanza alle superficialità.
Tatiana ha una luce che brilla
nei suoi occhi di adolescente,
nonostante sia lontana dalla
sua famiglia e non sappia
una minima parola in italiano. Ama molto la biologia e
vorrebbe fare il medico, sua
madre ha perso il lavoro e
suo padre guadagna soli 60€
al mese facendo l’ingegnere.
La sua famiglia non ha una
macchina perché la benzina
costerebbe troppo e i suoi genitori per spostarsi da una città all’altra vanno in bicicletta
(percorrendo 30 km al giorno
per andare semplicemente a
fare la spesa). Tatiana ama
molto camminare, specialmente sotto la pioggia senza
ombrello perché vuole che
le gocce la percorrano tutta
dalla testa ai piedi, lasciando
che le sue preoccupazioni e i
suoi cattivi pensieri scivolino
via il più presto possibile.
Ride tanto, è ottimista, ama
la vita e pensa che commuoversi sia una cosa stupida:
“perché piangere? Si piange
per motivi più gravi!”. Le
piace molto ascoltare la musica italiana, perché la trova
ricca di sentimenti e di dolci
melodie; ama mangiare le
arance siciliane visto che in
Ucraina non vengono coltivate e soprattutto leggere e
studiare la Divina Commedia
del famosissimo poeta fiorentino. Desiderava sempre stare
sveglia fino a tardi
per parlarmi della
vita in Ucraina, della
sorella Nastasìa che,
a 5 anni, sta vivendo
tutto questo ingiustamente, della sua
casa bombardata,
dei giorni passati in
una cantina sotterranea per salvarsi
la vita, mangiando
solo pane. Parla in
modo pacato, dolce,
misto a tristezza ed
ironia, perché non
vuole che la gente
si impietosisca ascoltandola.
Una domenica mattina, precisamente il 15 febbraio, Tatiana aveva il desiderio di visitare San Marino e abbiamo
deciso di passare una giornata in maniera spensierata tutti
insieme. Tante foto, molte
chiacchierate, per la prima
volta ha potuto assaggiare
un piatto di spaghetti allo
scoglio (approvati al primo
boccone), siamo saliti sulla
funivia e abbiamo ammirato
il panorama spettacolare.
Tutti ricevono amore ma
pochi lo sanno dare. Tuttora penso: quanto basta per
rendere felice una persona?
Ospitata a Matelica
la giovane Tatiana
con la guerra...sotto casa
Poco, anzi pochissimo. Non
si parla la stessa lingua, non
si pratica la stessa religione,
non si ha lo stesso modo
di pensare riguardo determinati argomenti… eppure
da un’occasione del genere
nascono fortissime amicizie.
Nonostante Tatiana sia partita
venerdì scorso per tornare a
casa, la sua immagine è ancora riflessa nella mia mente.
Spero che tutto si aggiusti
in Ucraina e che fra poco
tempo potrò rivederla per
poter tornare a ridere con lei.
Sono troppe poche le righe
dedicate ad una persona speciale e semplice. Spero che
qualcuno di voi lettori abbiate
percepito una parte minima di
emozioni sentite da me, che
ho vissuto questa bellissima
esperienza. Spero anche che
voi come me vogliate vivere
in prima persona tutto questo.
E ricordate! L’Europa respira
a due polmoni: uno al nord
e uno al sud. Ne è presente
anche un terzo ad est pronto
a respirare, nonostante sia
ferito.
stimonianza
Un'altra te nte questa
riguarda a pagina
ospitalità è logo
31 dia
Il Charter Night per il Lions
La scorsa domenica 15 marzo il presidente del Lions Club
Matelica, Massimo Pacini, insieme a tutti i soci e a molti
graditissimi ospiti, ha celebrato la IX Charter Night.
La Charter Night è il compleanno
del Lions Club e tutti gli anni viene
festeggiato con grande partecipazione.
Un’occasione conviviale che però viene anche colta per fare il punto della
situazione, per rivedere tutti i progetti
del Club e per rinnovare l’impegno
che tutti i soci prendono aderendo al
“We serve” (“noi serviamo”), motto
del Lions Club, che ne caratterizza
l’essenza.
Alla presenza delle autorità lionistiche,
tra le quali il Governatore distrettuale
Nicola Nacchia ed il presidente della
Terza Circoscrizione Mario Petrucci,
14 matelica.indd 2
delle autorità civili, il sindaco Alessandro Delpriori, delle
autorità militari, il Capitano Sandro Sborgia (Comandante del
Nucleo Antisofisticazioni e Sanità - Nas - dei Carabinieri di
Ancona), il Comandante Fabrizio Cataluffi della Stazione dei Carabinieri
di Matelica, e di vari rappresentanti di
altre associazioni, la serata è trascorsa
nell’usuale clima di serena allegria ed
ha anche regalato un’inaspettata sorpresa e un momento particolarmente
importante per la vita del Club. Dopo
il saluto del sindaco Delpriori, infatti,
c’è stata la consegna, da parte del Past
Governatore Raffaele Di Vito, di una
Melvin Jones Fellow (un significativo
riconoscimento che viene conferito a
colui che ha, con forte impegno, perseguito le finalità dell’associazione)
ad una emozionata e stupita socia:
Matilde Amina Murani Mattozzi. Il
riconoscimento della Melvin Jones
Fellow ha, poi, un doppio valore
perché ad ogni Melvin Jones Fellow
attribuita la Lions Club International
Foundation fa partire una campagna
di vaccinazione contro il morbillo
che coinvolge ben mille bambini.
In seguito, inoltre, si è dato il via al
festeggiamento di un evento sicuramente fondamentale per un Club:
l’ingresso di nuovi soci. I tre padrini,
Matilde Amina Murani Mattozzi,
Giovanni Trampini e Sauro Grimaldi, hanno quindi introdotto le nuove
leve che sono, rispettivamente,
Mario Giugliucci, Silvio Innocenzi
e Giancarlo Temperilli.
La cerimonia è stata condotta dal
Governatore e dal presidente del
Club Massimo Pacini che ha auspicato un apporto di dinamismo ed
I nuovi soci con
al centro il presidente
del Club e il Governatore distrettuale e
davanti i loro padrini
Sulla destra il sindaco Delpriori
durante il suo intervento
energia da parte dei nuovi entrati.
Il presidente ha poi nel suo intervento ricordato i Service
realizzati (come il progetto “Cani Guida: due occhi per chi
non vede”, il contributo alla Caritas locale, il dono di una
sedia con pedali e maniglie all’Unitalsi e di un defibrillatore
al Tennis Club di Matelica) e le attività ancora da svolgere
sino al 30 giugno, termine del suo anno di carica.
Il Governatore, infine, nel suo intervento ha ringraziato tutte
le autorità presenti ed ha augurato al Club di Matelica di
continuare ad operare come sempre è stato fatto, ricordando
e tenendo sempre nel cuore il motto Lions: “We serve”.
25/03/15 11.44
15
L'Azione 28 MARZO 2015
Quel ragazzo
del Novecento
D
unque non ce l’ha fatta.
Don Franco Paglioni
non ha superato la crisi
dovuta al blocco renale
che lo aveva colpito due settimane prima ed è morto lunedì sera,
alle 22.30 circa, sotto il peso di
87 pienissimi anni. Durante tutta
la giornata di martedì le visite
in chiesa, per l’occasione diventata camera ardente, sono state
continue: don Franco era, è don
Franco. Inutile ripetere le tante
cose che ha fatto, l’esperienza a
Braccano, l’epopea di Regina Pacis, la chiesa voluta a tutti i costi.
Per ricordarlo, proponiamo le
parole, il ricordo, le impressioni
di tre persone che lo hanno conosciuto bene.
Un prete
di frontiera
Il suono triste delle campane ci ha
annunciato che tu, don Franco, non
sei più fisicamente tra noi. Anche
se consapevoli delle tue condizioni
di salute, siamo ancora increduli,
perché tu, per tutti, non eri solo
una persona, ma “un’istituzione”.
Sei stato un prete fuori dagli schemi, che raggiungeva e conquistava
il cuore con un fare schietto, a volte
anche troppo, sincero e attento alle
necessità di tutti, in modo particolare dei più bisognosi.
Come uomo avevi i tuoi limiti e i
tuoi difetti, ma ci piacevi così: un
prete “strano”, forse un precursore
dei preti che oggi chiamiamo “di
strada o di frontiera” per il modo
tutto tuo di avvicinare la gente: al
bar con gli anziani, allo stadio con
gli sportivi, da fedele juventino…
Eri amico di tutti: quando parlavi
con le persone, le guardavi negli
occhi e per tutti, vicini o lontani
dalla Chiesa, avevi una parola di
conforto nelle avversità e di gioia
negli eventi belli della vita.
Memorabili restano le tue omelie:
sei stato un comunicatore efficace, un vero trascinatore. Questa
chiesa, anzi questo complesso, è la
testimonianza della tua intraprendenza e della tua tenacia e, come
tu scherzosamente dicevi, “di me
parleranno questi mattoni”… e ne
hai fatti sistemare tanti tanti!
La nostra è una parrocchia sorta in
periferia senza tradizioni, formata
anche da famiglie giovani provenienti dai paesi vicini che tu hai
saputo amalgamare e organizzare
socialmente. Ci piace pensarti accanto a San Pietro al quale ci presenterai dicendo: “Questo è uno dei
miei”. Ti preghiamo di chiedere al
Signore, e la faccia non ti manca, di
suscitare nella Chiesa, oggi, tante
vocazioni di preti “strani” come
te, per attuare un risveglio a vita
nuova, nella nostra comunità.
Carla Trecciola
Una gioia
godere
della sua vita
Mi unisco alla comunità parrocchiale, ai confratelli e al vescovo
diocesano per esprimere ai parenti
di don Franco in particolare alla
famiglia le mie più sincere condoglianze per la dipartita di un
fratello, un amico, un sacerdote
affezionato, ma anche per ringraziare il Signore Gesù Buon Pastore
per averci dato la gioia di godere
del dono della sua vita, del Suo
apostolato e dello zelo sacerdotale
offerto con generosità, semplicità, e
gioia. La Chiesa dedicata a Maria,
frutto della sua iniziativa, che accoglie la comunità parrocchiale ogni
giorno continuerà a ricordare don
La scomparsa
di don
Franco
Paglioni
Franco, a benedire la Sua memoria
e a invocare il suo aiuto dal Cielo.
Con la vicinanza dello spirito e la
commozione del cuore.
Don Elio Sgreccia,
confratello e condiscepolo
L’iniziativa
di bontà
per i bambini
rumeni
Don Franco carissimo,
siamo qui, accanto a te, per darti
l’ultimo saluto con il cuore affranto perché sei stato e sei come
un componente della famiglia di
ognuno di noi. La tua è stata una
via intensa, così ricca di eventi che
non è possibile ricordarli tutti ma si
può solo fare cenno ad una piccola
parte. Chi è già nonno o nonna ricorda come, da prete giovanissimo
accompagnavi nelle escursioni durante i campeggi i lupetti, essendo
per loro Balù, l’orso coraggioso,
fin sotto la croce del San Vicino o
quando parlavi nella chiesa di Braccano alle “giovanissime” di Azione
Cattolica, che erano ospitate nel
vecchio edificio scolastico, per dare
loro una opportuna preparazione
religiosa. Con il passare degli anni
hai dato vita a tante iniziative anche
sociali di cui eri fiero come quando
organizzavi anche giornate di svago
per i tuoi parrocchiani di Braccano,
che per la prima volta scoprivano
la bellezza di una giornata al mare.
Ecco poi la nomina di parroco di
Regina Pacis, la popolosa parrocchia del quartiere nuovo della città,
con un grande numero di abitanti
da curare: tanti battesimi, tante
comunioni, tante cresime, tanti
matrimoni, tanti funerali che hai
vissuto con noi nella gioia e nella
sofferenza. E poi il progetto di una
chiesa che ha assorbito tante tue
energie e che finalmente hai realizzato: ecco la posa della prima pietra
accanto al Vescovo e al sindaco,
con tanta folla e tanti giorni di
lavoro, nei quali il sogno diventava
realtà. Nel frattempo avevi dato vita
a tante iniziative religiose e sociali
come la festa della parrocchia e
del quartiere, con l’aiuto di tante
persone coinvolte anche per il tuo
entusiasmo. Hai ospitato anche
la Corale "Antonelli" con grande
generosità, seguendola in romania
dove hai avuto modo di conoscere
un villaggio poverissimo, con
bambini e donne abbandonate
dalle famiglie, per cui, con l’aiuto
di benefattori, hai organizzato la
raccolta e l’invio di generi di prima
necessità a Natale di ogni anno con
un autotreno. Ma questi sono solo
piccoli esempi delle tante iniziative
a cui hai dato vita, anche con l’aiuto
dei parrocchiani. Poi abbiamo pal-
Cari lettori ricordiamolo insieme!
Gli aneddoti gustosi su don Franco sono
sempre stati numerosi. La sua stessa personalità li alimentava e forse, chissà, rendeva
vero ciò che era magari solo verosimile.
Ma amato e popolare lo è stato anche
per quello: sarebbe piaciuto tantissimo a
Giovannino Guareschi. Abbiamo pensato
ad un modo particolare, vivo, per ricordarlo, un modo che piacerebbe anche a lui:
aiutateci e inviateci un vostro messaggio
con un ricordo, una sua storia, una sua
battuta, un aneddoto che lo ha riguardato.
Saranno i mattoni per un affresco corale
(e mi raccomando, niente finestre!). Nel
prossimo numero li pubblicheremo e lo
ricorderemo così, tutti insieme, con il
sorriso sulle labbra. Potete inserire le
vostre frasi nella cassetta della posta de
“L’Azione” (via Parrocchia 3), all’indirizzo matelica.redazione@
lazione.com o per telefono al 340/0528381.
La Vigor apre e invita
tutti alla nuova sede!
Piccolo grande evento sabato
28 marzo, in casa Vigor basket.
La società inaugura infatti la
nuova sede di Piazza Enrico
Mattei e, per l'occasione, invita
tutti gli appassionati e i curiosi
a partecipare. Per la verità la
Vigor operava già in quelle stanze, parte del Palazzo Comunale. Ma quest'anno la società del presidente ha deciso
per un vigoroso restyling che ha totalmente messo a nuovo
la sede, grazie alla disponibilità di Grimaldi Costruzioni e
dei fratelli Remolini. Sabato mattina, finalmente, alle 11,
15 matelica.indd 2
ci sarà il taglio del nastro e la
benedizione, con un prete della
parrocchia di Santa Maria e il sindaco Alessandro Delpriori.
Dopodiché, per festeggiare insieme, ci sarà un rinfresco, e
la possibilità di vedere la nuova sistemazione. Dopodiché,
pitato per la tua salute
in seguito agli eventi
legati al tuo ricovero
a Roma, dopo il quale
sei tornato alla tua
parrocchia, pronto a
dare vita a tante altre
ammirevoli iniziative.
Non è possibile in poche parole riassumere
la tua intensa attività
di sacerdote e di parroco che ti ha visto per
anni dirigere anche
le pagine matelicesi del giornale
periodico “L’Azione”.
Chiediamo a Dio che abbracci la
tua anima e la faccia gioire per
sempre. Noi ti diciamo grazie con
tutto il cuore per utto ciò che hai
fatto per la madre Chiesa, per la
Fede e per ognuno di noi, sia per
quello che tutti conoscono e hanno
vissuto, sia per quello che rimarrà
nascosto, noto solo all’Onnipotente.
Fiorella Conti
“L’Azione”, un suo grande amore
Chi scrive non lo conosceva bene,
don Franco. Non lo ha avuto
come catechista, non ha fatto
con lui Comunione e Cresima,
lo ha avuto come parroco solo a
partire dai quattordici anni.Di lui
so quello che si poteva capire dalle
sue celebri omelie, in cui ficcava
i concetti che voleva far passare
nelle teste e nei cuori dei fedeli,
“scassinandoli” con il grimaldello della battuta, della risata, del
rimprovero ruvido ma bonario. So
quello che si sentiva raccontare
in giro. Gli aneddoti gustosi su
don Franco erano numerosissimi, forse neanche tutti veri, ma
utili a spiegare la personalità di
questo prete che non ha caso fu
scelto per creare dal nulla una
parrocchia in un quartiere nuovo,
giovane, vergine, da inquadrare
e far crescere con i metodi di un
padre: duro, ma schietto. Quando
però sono entrato nella redazione
de “L’Azione”, ho avuto modo di
parlare con lui per tre volte: per i
cinquant’anni di sacerdozio, per i
quarant’anni di Regina Pacis, per
la presentazione del suo libro: “Il
ragazzo del Novecento”. In quelle
occasioni ritornava ad essere
quello che è stato a lungo: un bravissimo collega, il caporedattore
che per anni ha gestito le pagine
matelicesi del settimanale diocesano. Poco lucido negli ultimi tempi?
Di certo non con me: preciso
nelle risposte, praticamente non
rispondeva alle domande, me le
dettava, con l’unico stile adatto a
lui: asciutto, diretto, retorica zero,
ma grande attenzione a mettere
quella battuta che stemperava,
che diverte il lettore e gli rende
piacevole la lettura.
Antonio Gentilucci
da sabato, la sede sarà pronta per le riunioni,
e le decisioni, della Vigor di domani. Spazio
per altri e nuovi trofei ce ne è! Il rinnovo dei
locali della sede è il culmine di un anno molto
laborioso per la Vigor. Poche settimane fa infatti, era stata anche aperta, in una stanza del
Palazzetto dello Sport, la sala degli allenatori,
con alcuni dirigenti e allenatori che, rimboccatisi le maniche, hanno pulito, rinnovato,
riordinato e anche collegato la stanza. Ora la sede, segno di
una società più che mai in fermento.
a.g.
25/03/15 11.27
16
>MATELICA<
L'Azione 28 MARZO 2015
Benni racconta Cyrano
de Bergerac al Piermarini
di LAURA ANTONELLI
di ANTONIO GENTILUCCI
A
rriva al Teatro Piermarini venerdì 27 marzo
alle 21.15 uno dei big
attesi in questa stagione
teatrale: il poeta, scrittore e giornalista Stefano Benni (nella foto).
Bolognese, impostosi con libri
come “Al bar dello sport” e poi
con tante collaborazioni importanti
con giornali come Repubblica, Panorama, Il Manifesto, MicroMega,
e Cuore, vecchio giornale satirico
per definizione.
E alla sua grande capacità di ironia
e satira, strumenti con cui modella
ritratti impietosi gli aspetti grotteschi e surreali dell’Italia, i suoi vizi
e i suoi difetti. Ma se Benni deve
alla satira l’inizio del suo successo,
è vero anche che questo è fondato
su una capacità di narrazione, di
scrivere e descrivere fuori dal comune. La sua penna non è capace
solo di tagliare dunque, ma anche
di modellare, disegnare, ricreare.E
questo ha fatto con uno dei classici del teatro europeo: “Cyrano
De Bergerac”. Ricordate la storia
ideata nell’Ottocento da Edmond
Rostand? Cyrano, spadaccino abile
sia con la spada che con le parole,
ama in cuor suo Roxanne, ma non
trova il coraggio di dichiararsi per
via del suo difetto: un naso enorme.
E quando lei corrisponde al corteggiamento dell’amico di Cyrano,
Cristiano, è lo stesso spadaccino a
suggerire al secondo tutte le sue più
parole più belle e più romantiche.
Di queste Roxanne si innamora,
anche se solo in punto di morte
Cyrano le svelerà la verità.
Una storia ed un personaggio che
devono essere piaciuti molto a
Benni, che è noto per essere un
personaggio assai schivo e riservato, che si concede pochissimo ai
media così come rarissime sono le
sue interviste, per non parlare delle
apparizioni televisive.
Dunque la ritrosia del suo personaggio deve essergli piaciuta.
L’idea di metterlo in scena, con
questo monologo, è nata da un
progetto della Scuola Holden di
Alessandro Baricco e del Gruppo
editoriale L'Espresso: ad alcuni dei
maggiori autori italiani e non era
stato chiesto di riscrivere i grandi
classici della letteratura in una
versione dedicata ai più giovani.
E Benni lo ha fatto, a modo suo:
mai banale, determinato, sagace,
pungente, ironico al punto giusto,
impreziosito dalla complice musica
della talentuosa e giovane pianista
Prima selezione di Miss Italia:
vince Ilenia "ma penso allo studio"
Anche per quest'anno sono iniziate
le selezioni per il concorso di Miss
Italia, il celebre concorso nazionale
di bellezza giunto alla sua 76esima
candelina, partendo con la prima
fase, quella delle selezioni provinciali. Venerdì 13 marzo, nella
Sala del Lampadario del Circolo
cittadino di Jesi si è svolta la prima
tappa ufficiale delle selezioni alla
quale hanno partecipato concorrenti
da tutta la regione. Ad aggiudicarsi il titolo di
prima classificata
ottenendo la fascia
di Miss Circolo
Tennis, è stata la
nostra bellezza
matelicese Ilenia
Bravetti.
Ilenia ha 20 anni,
è una studentessa
presso l'Università degli Studi di
Macerata ed è una
ragazza molto solare, la quale, con
grande disponibilità ha risposto a
qualche nostra domanda riguardo
la sua esperienza a Miss Italia e ai
suoi progetti.
Ci puoi descrivere con poche
parole chi è Ilenia Bravetti?
Per iniziare direi che sono una
ragazza molto semplice, sembra
banale come aggettivo ma in realtà
è quello che più mi rispecchia. Affronto ogni piccola battaglia della
mia vita con umiltà ma allo stesso
tempo con carattere e
grinta, credo nei sani
valori e principi che
mi hanno insegnato
fin da piccola i miei
genitori. Credo profondamente nell'amicizia e amo curare i
legami stretti che mi
uniscono con persone
per me importanti.
Come ti sei avvicinata al concorso di
Miss Italia?
L'ho fatto esattamente
Deserto, nuova fonte
e le nostre montagne?
Ritorno sul tema
delle risorse che
il nostro territorio offre e di cui
l'amministrazione potrebbe avvalersi
affinchè, anche il nostro, diventi
un “Comune Virtuoso”. Ritorno
sull'argomento anche se un articolo
pubblicato recentemente in questo
giornale, sullo stesso tema, non ha
suscitato un visibile interesse e non
ha prodotto alcun commento. Mi
sono sentito sollecitato a ripetermi, dopo aver letto un notiziario
sulla realizzazione di un'enorme
impianto con 8 milioni di pannelli solari, realizzato nel deserto
della California. Si tratta di uno
16 matelica.indd 2
degli impianti solari più grandi al
mondo realizzato da una azienda
americana a cui è stata assegnata,
dal Governo Federale, un'area di
1540 ettari insieme a contributi.
L'impianto produce 550 mw e provvede a fornire energia a 160.000
case. Un deserto inutile fino a ieri
è diventato, grazie alla tecnologia
e allo spirito imprenditoriale degli
americani, un tesoro di raggi solari,
una fonte di energia pulita che corrisponde ad una riduzione di emissione di carbonio di 65.000 auto
sulla strada. Il Governo Federale
amministra 101 milioni di ettari e,
una nona parte di essi, nella maggior parte nell'ovest, è un deserto in
cui abbonda luce solare per almeno
Il celebre
concorso fa tappa
a Jesi e trionfa
la ventenne
Bravetti
per puro caso: inizialmente ho cominciato ad avvicinarmi al mondo
dell'immagine e moda facendo foto
per progetti e compagnie aziendali,
nell'estate del 2014 sono riuscita a
comparire sulla rivista Lifeandpeople con foto estive, successivamente
ho continuato a posare per altre
iniziative e la sorpresa di Miss Italia
è arrivata esattamente l'anno scorso,
quando sono stata invitata a provare
l'esperienza dalle organizzatrici
del medesimo concorso. È stata
una piacevole sorpresa che mi ha
300 giorni l'anno. L'impianto è
ora economicamente valido grazie
alla nuova generazione di pannelli
solari che sono più efficienti e
soprattutto meno costosi. Noi non
disponiamo di un deserto e la nostra
penisola è intensamente coltivata
ma, tuttavia, disponiamo di enormi
aree nelle zone montane dove ci
sono solo pietre esposte al sole.
Avere una pietra esposta al sole o
un pannello solare opportunamente
e stilisticamente ben esposto che
differenza fa? Lucertole, ramarri e
le serpi possono usare il pannello
solare come base di appoggio.
Quello che manca a noi e ci differenzia dagli americani, è lo spirito
di iniziativa, la voglia del fare e
la determinazione di affrontare e
superare gli innumerevoli ostacoli
burocratici e di vecchie concezioni.
La montagna presenta tanti aspetti
utili alla comunità e a quello sportivo e salubre, andrebbe associato
anche quello industriale e, a quello
spinto a rimettermi in gioco anche
quest'anno.
Cosa ti ha lasciato per ora questa
esperienza?
Questa esperienza per me è stata
positiva, ho avuto l'opportunità di
conoscere gente nuova, di confrontarmi con ragazze che non conoscevo e trovare amicizie inaspettate
che tutt'ora fanno parte della mia
boschivo e di pascolo, quello di
produzione di energia eolica e
solare. Ostinarsi a non vedere la
montagna come una multiforme
risorsa più che un unico valore
Giulia Tagliavia. Un lavoro ben
riuscito, che terrà per due ore
attente le diverse generazioni presenti allietando e coinvolgendo con
spirito, la platea. E d’altra parte,
Chi non si è mai sentito un po’
Cyrano; brutto e goffo da sentirsi
niente per qualcuno. Rifugiarsi così
nella scrittura per immaginare di
superare le paure. Sperando di dichiarare poi, (liberamente a voce),
quello che le parole fanno da sole.
E chi non si è mai sentita nei panni
di Roxane, desiderando un uomo,
che l’omaggiasse di frasi di quel
tipo, e fosse poi non solo in grado
di scrivere, ma di parlare!
Antonio Gentilucci
Per informazioni e biglietti (da
8 a 15 euro): biglietteria Teatro
Piermarini 0737 85088, Amat 071
2072439 (orario continuato dalle
10 alle 16).
quotidianeità.
Ti senti agguerrita
per le prossime fasi
della competizione?
Per le prossime fasi
della competizione ci
saranno dei momenti
importanti come finali
regionali nelle quali
sarò particolarmente
competitiva e allo stesso tempo le affronterò
con sorriso e spensieratezza.
Al di là di Miss Italia
quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Miss Italia rappresenta
per me una carta da
giocare nella vita, i
miei programmi che
definirei primari sono
composti da obiettivi
prefissati già da molto:
intendo laurearmi e
qualificarmi nella vita al meglio.
Ed è proprio questo l'augurio che
facciamo ad Ilenia, ringraziandola
per la breve intervista concessaci,
di raggiungere con l'entusiasmo
di oggi ogni obiettivo stabilito,
facendogli un grande 'in bocca al
lupo' anche per l'immediato futuro
con le prossime tappe del concorso.
Laura Antonelli
paesaggistico e di riserva
naturale è voler perdere
opportunità di lavoro e di
progresso.
E' necessario un cambiamento che stenta ad attuarsi
nel nostro paese, quello
della razionalità e del pragmatismo che farebbe sì che
ogni metro quadro di superfice debba trovare il suo
giusto impiego. Un territorio montano a macchia di
leopardo in cui il paesaggio
sia composto dall'alternarsi
di coltivazioni, boschi, riserve, turbine fluviali, pannelli
solari, torri eoliche, pascoli
e sentieri di percorsi naturalistici. Gli americani hanno
trovato il modo di utilizzare
proficuamente i pannelli solari nel
deserto, noi dovremmo attuare un
programma uguale, ma nelle aree
montane pietrose e improduttive.
Gianni Trecciola
25/03/15 11.50
17
L'Azione 28 MARZO 2015
L’amministrazione precisa che questo non dipende dall’attività della Sacci
La Giunta: "Le patologie sono
in aumento nel Comune"
di ANTONIO GENTILUCCI
L
a settimana scorsa è stata importante
per tutto ciò che ruota attorno al
Cementificio Sacci.
A livello economico, la proprietà ha
annunciato per maggio la chiusura. Il giorno
dopo, è arrivata una richiesta per rilevare l’attività, da parte della Buzzi Unicem, gigante
del cemento.
Si starà a vedere. Se gli 83 dipendenti sono
preoccupati e ansiosi per il proprio futuro,
tutto il territorio in realtà tiene un occhio
sulle vicende del cementificio, per la preoccupazione che possa sempre trasformarsi in
un inceneritore, con tutti gli annessi e connessi per la salute di un intero comprensorio.
A tal proposito, si è svolto in Regione il
tavolo tecnico convocato sul rinnovo della
autorizzazione ambientale della cementeria
Sacci. Per la nostra amministrazione era
presente l’assessore ai Rapporti Istituzionali
Massimo Montesi. E l’amministrazione così
commenta l’incontro: “Sono arrivate molte
conferme e buone notizie. Al tavolo sono
stati invitati tutti i soggetti in qualche modo
interessati e che avevano espresso questa
richiesta, come votato dal nostro Consiglio
comunale. È stato confermata l’assoluta
estraneità del tema in discussione
rispetto al temuto Css (Combustibile Solido Secondario), così come
il tema dell’incenerimento non è
all’ordine del giorno e non ha alcuna
relazione con la Sacci, come sostenuto da noi da mesi. In discussione
sono il rinnovo dell’autorizzazione
per l’impianto esistente e l’adeguamento alle bat conclusion europee
(migliori pratiche ambientali) che
saranno coercitive da aprile 2017.
Nel corso dell’incorntro sono state
inoltre resi noti i risultati delle indagini ambientali per aria e suolo,
che saranno formalizzate entro 60
gg da Arpam. Le analisi sono state
effettuate nei territori di Gagliole e
San Severino da giugno a novembre;
tutti i valori inquinanti o pericolosi, sono al
di sotto ampiamente (con punte dell’80 per
cento) ai valori di riferimento. È stato inoltre
reso noto che il procedimento andrà avanti
con la conferenza dei servizi, ma contemporaneamente la dichiarazione di cessazione
dell’attività dell’impianto da parte di Sacci,
comporta oltre che preoccupazione per gli
impatti economici e sociali sul territorio anche perplessità amministrative sull’iter pro-
Perchè non ricicliamo i rifiuti
invece di bruciarli?
Nei giorni scorsi è stata annunciata la chiusura, dal prossimo
mese di maggio, dell’attività
del cementificio Sacci di
Castelraimondo/Gagliole e
la conseguente messa in mobilità
dei suoi 83 dipendenti. Contemporaneamente,
con una singolare coincidenza, è arrivata però
anche l’offerta di acquisto del cementificio,
per 120 milioni di euro, da parte della multinazionale Buzzi Unicem, autentico colosso
del cemento, che vanta un fatturato due miliardi e mezzo di euro. Naturalmente siamo
tutti contenti per questa notizia che, speriamo,
servirà a scongiurare il licenziamento degli 83
operai. Troviamo però quantomeno singolare
il “tempismo” con cui la ditta Sacci ha annunciato la chiusura attività e subito dopo l’arrivo
dell’offerta di rilevamento del cementificio
da parte della Buzzi, specie in un momento
di grande crisi del mercato e dei consumi di
cemento e calcestruzzo. Ci si chiede, infatti,
se l’offerta della Buzzi miri in realtà, non
tanto all’acquisto di uno stabilimento ormai
tecnologicamente obsoleto, o al rilevamento
di una ditta in crisi, ed indebitata fino al
collo, quanto invece alla sua possibile riconversione in un mega inceneritore, in grado di
bruciare fino a 100.000 tonnellate all’anno
di combustibili da rifiuti (C.S.S.). Questi
rifiuti, secondo il progetto di riconversione
presentato dalla Sacci, ed autorizzato dalla
Regione Marche in data 4 gennaio 2013,
proverranno da tutte le Marche, ma anche da
altre Regioni italiane, come la vicina Umbria
o la Campania, essendo quello di Castelraimondo l’unico cementificio regionale. Tale
autorizzazione venne poi annullata dal Tar
nel giugno del 2014, ma nel settembre scorso
la ditta Sacci ha nuovamente richiesto l’avvio
del procedimento per il riesame dell’A.I.A.
- Autorizzazione Integrata Ambientale, che
la Regione Marche ha subito concesso. Ci
risulta difficile quindi non vedere una stretta
relazione tra queste due notizie, anche perché in Italia ci sono esempi emblematici di
ricatti occupazionali da parte delle aziende
coinvolte (vedi acciaierie Ilva di Taranto) e
A giorni
le analisi
dell'Arpam
Una nota del Comune di
Matelica informa che il
direttore tecnico scientifico dell'Arpam, Gianni
Corvatta, ha confermato
al Comune di Matelica che
questa settimana i tecnici
dell'Agenzia avrebbero
provveduto all'effettuazione delle misurazioni
relative alle emissioni in atmosfera da parte dell'impianto a
biogas in località Pezze, successivamente all'installazione del
post-combustore, avvenuta nel mese di dicembre dello scorso
anno. Proprio la mancanza di questo elemento dell’impianto
aveva portato al sequestro dell’impianto nel novembre del 2014,
con una decisione del Procuratore della Repubblica di Macerata,
Giovanni Giorgio, in quanto l'Arpam aveva rilevato l'assenza del
post-combustore in difformità rispetto alla prescrizione contenuta
nell'autorizzazione regionale a suo tempo rilasciata.
a.g.
17 matelica.indd 2
cedurale della Via”. Tutto a norma dunque,
da quanto emerge dal comunicato. Epperò ci
sono anche notizie inquietanti: sono stati comunicati i risultati delle analisi epidemiologiche effettuate dalla Ars (Azienda Regionale
Sanitaria) nei comuni di Gagliole, Castelraimondo e Matelica. Tali risultati non sono stati
illustrati nel dettaglio, si riferiscono a dati del
periodo 2006 - 2012, ed evidenziano, anche
sui residenti del Comune di Matelica dei casi
di compromessi al ribasso da parte di coloro
che dovrebbero invece tutelare la salute dei
cittadini, compresa quella degli operai che
in quelle aziende lavorano. Ci chiediamo,
infatti, perché la Regione Marche, invece
di intraprendere l’obiettivo virtuoso dei
“Rifiuti Zero”, continui a scegliere le opzioni
di destinare i propri rifiuti in discarica o
all’incenerimento? Come mai, malgrado la
percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti dei Comuni facenti parte del Consorzio
del Cosmari sfiori il 75%, con punte di oltre
l’80% e sia tra le più alte della Regione, lo
stesso Cosmari, per Statuto, abbia scelto di
bruciare una parte dei rifiuti raccolti e, soprattutto, di utilizzare per questo proprio il
cementificio Sacci? Soprattutto ci si domanda il perché i politici dei Comuni più vicini
al cementificio abbiano deciso di mettere a
serio rischio la salute dei cittadini che li hanno eletti, esponendoli alle emissioni nocive
di un mega inceneritore, che a pieno regime
arriveranno a 350.000 metri cubi all’ora? A
questo proposito, nei giorni scorsi sono stati
resi noti dall’Ars (Azienda Regionale Sanitaria) i risultati delle indagini epidemiologiche
nei Comuni di Gagliole, Castelraimondo e
Matelica, per il periodo che va dal 2006
al 2012, dove si evidenzia un’incidenza
della mortalità per tipologie tumorali legate
all’apparato respiratorio ed ai Linfomi non
Hodgkin, superiore alla media nazionale, in
Eccellenze enogastronomiche
Domenica 29 marzo, dalle 10.30, si terrà al Centro Italiano di Analisi Sensoriale di Matelica una
tavola rotonda dedicata ai prodotti di eccellenza
del territorio. Dopo i saluti del sindaco Delpriori ci
sarà l’introduzione dell’assessore all’Agricoltura e
allo sviluppo economico Roberto Potentini, fresco
di Vinitaly. Dopodiché si entrerà nel vivo della
discussione, con il presidente del Cias, il prof.
Giuseppe Potentini, il dott. Marcello Pennazzi, resp.
commerciale del Pastificio Mosconi, il dott. Claudio
Modesti, gastronomo, il prof. Stefano Rea, docente
della Facoltà di Veterinaria. A moderare sarà il dott.
Ugo Bellesi, della Delegazione di Macerata dell’Accademia Italiana della Cucina. Proprio l’Accademia
infatti, è l’organizzatrice di questo incontro. A tirare
le conclusioni dell’incontro, alla fine, sarà il Rettore
dell’Università di Camerino, Flavio Corradini.
percentuali superiori alla media per
alcune patologie, come leucemie e
tumori. La Giunta, a tal proposito,
ha precisato: “E' stato affermato con
chiarezza naturalmente ad oggi non
ascrivibili all’attività del cementificio. Siamo intervenuti ringraziando
la Regione e la sua struttura per l’accoglimento della nostra richiesta di
aprire un tavolo tecnico di confronto
e mostrando soddisfazione per risultati ambientali. Abbiamo espresso
grande preoccupazione per il lavoro
e per le sorti di un’azienda e dei suoi
dipendenti che in un territorio già in
difficoltà se non si trovasse continuità aziendale e lavorativa con un
danno molto pesante. Preoccupazione inoltre per i dati purtroppo appena
accennati sulla ricerca epidemiologica. A tal
proposito abbiamo avanzato richiesta alla
Regione e all’Azienda Regionale Sanitaria di
essere messi a conoscenza immediatamente
dei dati completi, per avviare da subito
un’analisi approfondita delle dimensioni
del fenomeno e per andare con le strutture
preposte alla immediata ricerca di eventuali
cause ambientali o di qualsiasi altro tipo”.
E, auspichiamo, in fretta anche.
particolare nel Comune di Matelica! Perché
invece non puntare sulla trasformazione del
cementificio Sacci in un impianto per il recupero ed il riciclo dei rifiuti, soluzione che,
oltre a non avere un impatto negativo sulla
salute dei cittadini e sull’ambiente, avrebbe
il grande pregio di garantire un aumento
esponenziale degli attuali livelli occupazionali della ditta? Ci sono in Italia vari esempi
di queste scelte intelligenti, soprattutto da
parte di quei cosiddetti “Comuni virtuosi”,
che hanno saputo “valorizzare” i propri
rifiuti e quelli degli altri, non bruciandoli,
ma riutilizzandoli per altri scopi (si veda
ad esempio il modello “Contarina Spa” che
vanta ben 600 dipendenti nella lavorazione
del riciclo dei rifiuti). Perché finora i rifiuti
sono stati sempre considerati, stoltamente,
come banale “spazzatura” di cui sbarazzarsi
in ogni modo e non invece come una preziosa risorsa da cui è possibile ricavare altri
utili prodotti. Queste sono le domande a cui
dovrebbero rispondere i nostri politici ed
amministratori, specie i sindaci dei Comuni
interessati territorialmente dalla possibile
attività dell’inceneritore, ma che vengono
sempre evitate, anche perché si sa benissimo
che le vere decisioni sul destino dei nostri
territori non vengono prese localmente, ma
ad Ancona!
Danilo Baldini,
per il Comitato Tutela del Territorio
taccuino
FARMACIE
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COMUNALE Orari: 8.30-13 15.30-19
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18
>SASSOFERRATO<
Sentino... in rosa
con le prime donne
L
a scena, stavolta, si tinge di…
rosa! Tre donne di spettacolo,
note al grande pubblico, saranno protagoniste, mercoledì 1°
aprile, alle ore 21, dell’ultimo appuntamento (rappresentazioni in abbonamento) della stagione di prosa 2014/15 del
Teatro del Sentino. Un trio inedito ed
intrigante di primedonne, ovvero Corinne
Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, le
quali porteranno in scena una commedia
molto divertente, 3 donne in cerca di
guai, di Jean-Marie Chevret, per la regia
di Nicasio Anzelmo. Completano il cast
due giovani, eccellenti attori: Giovanni
Di Lonardo e Nicola Paduano.
3 donne in cerca di guai è una rappresentazione brillante, coinvolgente, originale,
dal finale sorprendente, che in Francia
riscuote grande successo da ben cinque
anni sotto il titolo di Les amazones. Una
commedia sapientemente gestita da una
serie di delicati, comici equilibri, dove
il piacere della seduzione è motivo di
autoironia, giocato sempre con gusto,
eleganza, divertimento e allegria.
L’abile e prolifica penna dell’autore teatrale francese Chevret
indaga, con questo testo raffinato e carico di humor, sul tema
della solitudine con cui spesso convivono, loro malgrado, le
donne single alle prese con l’età che avanza.
Le prime rughe che iniziano a segnare il viso, i sogni infranti, le aspettative andate deluse e le sconfitte in amore, più o
meno è così che si materializza, al femminile, la crisi della
Primavera Fai,
anche stranieri
Successo di pubblico per le giornate di primavera Fai a Sassoferrato. “Dati alla mano – commenta Gianni Pesciarelli, socio
coordinatore del Fai locale - abbiamo avuto 380 turisti ed un
centinaio, oltre alla Madonna della Valle (di origini medievali)
e alla chiesa di San Francesco (sec. XIII), hanno voluto visitare
Santa Croce”. La provenienza? Molti della vicinissima Jesi,
poi Senigallia, dal maceratese e 4 stranieri. Bravi, competenti,
cordiali. I complimenti piovono sui ciceroni del liceo scientifico "Vito Volterra" coinvolti dalle docenti di storia dell’arte,
Eleonora Loretelli, che ha curato il progetto didattico, e Paola
Bellucci, che si è occupata del coordinamento tra il Fai e la
stessa istituzione scolastica. Il sodalizio tra il parroco di San
Pietro Apostolo, Mons. Pietro Fedeli, e la delegata del Gruppo
Fai per le città di Fabriano e Sassoferrato, prof.ssa Rosella
Quagliarini Angelini è stato dunque più che proficuo. E tanto
per ricordarli, ecco i nomi dei 22 ciceroni che hanno saputo
dare lustro al paese: Jacopo Barbadoro, Mirko Battistini, Andrea Caggiati, Mattia Cesauri, Luca Checchi, Samuele Cicetti,
Benedetta Corporente, Tommaso Luigi Danieli, Samuele Di
Girolamo, Leonardo Falcioni, Rebecca Lenci, Aaron Mariani, Vivian Moroni, Ilenia Pesciarelli, Nicolas Quajani, Elisa
Rossi, Emanuele Rossi, Ilir Saliji, Giulia Scorzoni, Andrea
Stefanelli, Silvia Trinei, Daniele Vitaletti. Senza dimenticare
il lavoro instancabile dei cinque volontari della Pro Loco,
appassionati “custodi” del patrimonio storico locale: Alberto
Albertini, Loredana Amori, Vincenzo Passarini, Edgardo Rossi
e Rita Sacco e la presenza operativa del gruppo comunale della
Protezione civile.
Véronique Angeletti
mezza età. Le nostre tre donne, nel caso
specifico tre amiche, non sfuggono alla
regola e allora per vincere questo opprimente senso di solitudine, per ritrovare
smalto e per ridare un pizzico di verve
alle rispettive quotidianità, perché non
decidere di andare a convivere?
La casa parigina di una di loro diventa
così il regno nel quale gestire il proprio
universo, libere da ogni condizionamento e lontane, soprattutto, da qualsiasi
presenza maschile. Giornate serene da
trascorrere insieme, conversando piacevolmente o, in pantofole, davanti alla tv.
Sarà proprio così? Riusciranno le tre
amiche a tradurre in realtà le loro intenzioni e i loro buoni propositi e a tenere
gli uomini lontani dalle rispettive vite?
Oppure il destino le metterà di fronte
ad una nuova realtà e le chiamerà ancora a fare delle scelte, risvegliandone,
come moderne amazzoni, la voglia di
combattere, gli ardori e le pulsioni che
si scatenano immancabilmente nelle
donne quando si accende in loro il sacro
fuoco dell’amore?
Scoprirlo non è difficile…occorrerà semplicemente accomodarsi in sala.
Info: Comune di Sassoferrato - Ufficio Relazioni con il Pubblico - Piazza Matteotti, 4 - tel. 0732/956218-231-232 - cell.
377/1203522 - fax 0732/956234, e-mail: teatrodelsentino@
comune.sassoferrato.an.it, oppure consultare il sito internet
www.comune.sassoferrato.an.it, area “Teatro”.
Rappresentazione
al Castello
Come, da tradizione, venerdì santo, la sera del 3 aprile,
a partire dalle 21, si svolge al castello la rappresentazione dal vivo della Passione di Nostro Signore. La
manifestazione, che risale al 1954, si distingue dalla
Turba di Cantiano e da altre rappresentazioni, per il
semplice fatto che i quadri viventi non sono ricostruiti
ma ambientati sulla piazza Matteotti e sfruttano scalinate e portoni dei suoi palazzi.
“L'evento – spiega Alberto Albertini della Pro Loco - si
è svolto nel tempo con carattere di biennalità, pur
con qualche pausa dovuta a fattori contingenti,
ed è progressivamente cresciuto sia come
livello qualitativo, sia come partecipazione
di pubblico.
Anche quest’anno, coinvolgerà un centinaio di figuranti, tutti in rigorosi in
costumi d’epoca, che formeranno quadri
viventi, dando volto e voce ai principali
protagonisti delle drammatiche fasi
che hanno portato alla crocifissione
di Gesù.
Il tutto in un’atmosfera carica di
spiritualità e commozione, capace di
coinvolgere emotivamente gli spettatori, grazie anche alla particolare cura di
ambientazione, scene, musiche e costumi.
La passione di Cristo rivivrà attraverso la
rappresentazione dell’Orto degli Ulivi, del
Pretorio, del Sinedrio e dell’incontro con le
Pie Donne. Seguirà, poi, la Via Crucis, con le
tre cadute di Gesù, che si snoderà lungo Corso
Don Minzoni per raggiungere la duecentesca chiesa
romanica di San Francesco, il cui sagrato diventerà
scenario dell’agonia e della morte di Gesù. La chiesa,
dunque, quale teatro dello struggente momento della
deposizione e sepolcro, e luogo da cui, subito dopo,
prenderà il via un altro significativo evento storicorievocativo, la secolare Processione dei Sacconi”.
Un bellissimo spettacolo che, privilegiando una gestualità che ricorda l’iconografia di maestri della pittura,
esalta il dolore e la speranza del venerdì santo.
v.a.
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L'Azione 28 MARZO 2015
Miele e veleno:
uno spettacolo
tra amore e rancore
Poesia e, insieme, cruda realtà in scena al teatro del
Sentino. Si chiama Miele e Veleno il nuovo spettacolo
dell’Associazione culturale fabrianese “Talìa”, che verrà
presentato a Sassoferrato sabato 28 marzo, alle ore
21.15 con il patrocinio del Comune.
Una rappresentazione intensa, carica di suggestioni,
interamente scritta, prodotta e diretta dalla stessa Associazione culturale “Talìa”, che verrà portata in scena da
un cast composto da sei artisti, tre donne e tre uomini:
Laura Donini, Paola Martini, Sandra Girolametti, Augusto Cicinelli, Ferdinando Fioranelli e Walter Bruno.
Miele e Veleno è un’emozionante pièce ricca di curiosità
e passioni svelate tra le pagine di un diario.
«Uno spettacolo in cui - si legge nelle note di regia suggestione lirica, rappresentazione scenica, passato e
presente raccontano verità, passioni profonde e dolorosi
abbandoni. Così numerose donne vivono il loro amore
per il Vate. Ma in mezzo alla folla di donne dalla fortuna incostante e destinate a passare dai trionfi notturni
all’oblio definitivo, Aèlis rimane sempre al centro della
scena, capace di convivere con le sue rivali, rivelandosi
abilissima nel simulare e dissimulare i sentimenti, pur sapendo che nessuna potrà mai competere con la Divina».
Al centro della storia c’è, dunque, l’amore con le sue
tante sfaccettature, dal “miele” dell’attrazione e della
passione, al “veleno” del rancore, del contrasto e della
sofferenza. Info e prenotazioni: tel. 0732/956218 - cell.
377/1203522 - cell. 335/6599783.
La processione
dei Sacconi
Al termine della rappresentazione della Passione, sarà il turno dei Sacconi di sfilare
in processione dalla bella chiesa
di San Francesco alla splendida
chiesa dedicata a San Pietro.
E’ la processione del Cristo
Morto.
Le sue origini sono antichissime, risalgono addirittura ai movimenti
laici penitenziali del XIII
secolo.
Il loro nome lo devono al
saio bianco e al cappuccio con i quali si vestono.
Nelle loro mani, i simboli della Passione.
Ossia il martello, i chiodi,
i flagelli, il gallo, la corona
di spine, la veste, la croce, il
teschio e anche altri oggetti
che testimoniano la morte di
Cristo. Spettacolare il modo con
cui escono da San Francesco per
dare il via alla processione.
Si spalancano i portoni ed emerge l’ombra di uno di loro attorniata da un abbagliante
fascio di luce.
Poi, il loro lento incedere scandito dal lugubre e sordo rumore prodotto della “battistangola”, un arnese di legno dotato
di duemaniglie metalliche, da un'ulteriore solennità ad una
processione che già di per sé è densa di significati. Insomma
una delle più belle ed importanti tradizioni del sentinate che
riposa su un movimento di volontari che, con calore, invitano
nuovi soci a contattarli per entrare nella loro grande famiglia.
v.a.
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L'Azione 28 MARZO 2015
19
>CERRETO D'ESI<
Va in scena la Passione
di GIAN MARCO LODOVICI
G
Settimana Santa
all'insegna dei riti
della tradizione
così sentiti in paese
iunti quasi al termine dell'ultima
settimana prima della Domenica
di Pasqua la parrocchia di Cerreto
d'Esi lavora dietro il sipario da molte
settimane per quella che sarà la tradizionale
rappresentazione vivente della Passione.
Come la storia ci insegna, nella Settimana
Santa, cioè la settimana che precede la Pasqua,
viene ricordata la Passione di Gesù Cristo, uno
dei misteri del Cristianesimo, attraverso quegli
avvenimenti sofferenti e agonizzanti che lo
hanno condotto fino alla crocifissione. L'ultima
domenica prima della Pasqua sarà il 29 marzo,
che inizierà con la Benedizione degli Ulivi in
Programma parrocchiale di Pasqua
Domenica delle Palme
29 marzo
Ore 10.30: benedizione degli
ulivi (piazza Marconi) e Santa
Messa di Passione.
Ore 21: Passione animata per le
vie del castello. Partenza presso
le scuole medie
Giovedì Santo
2 aprile
ore 21.15 - chiesa Collegiata
Messa dell’Ultima cena del Signore, lavanda dei piedi, a seguire
adorazione Santa Maria della Porta
(in caso di pioggia celebrazione
presso chiesa Collegiata).
Venerdì Santo
3 aprile
ore 21 – chiesa Collegiata
Passione del Signore con scene
Sorpresa, la bandiera
dei Savoia per l'unità
La ricorrenza dell’Unità d’Italia
festeggiata in una cerimonia
istituzionale con la bandiera dei
Savoia. Proprio il vessillo sabaudo
peraltro di notevoli proporzioni,
tra l’inevitabile stupore di diversi
dei partecipanti all’iniziativa, domenica scorsa è stato posizionato
davanti al Monumento dei Caduti.
Si trattava, appunto, di un’iniziativa voluta dal Comune
attualmente guidato
dal commissario prefettizio Angela Buzzanca ed organizzata
assieme ad alcune
realtà locali tra cui
la Banda municipale.
La giornata, infatti, è cominciata con
l’inno nazionale per
poi proseguire con gli
interventi dello stesso
commissario e dallo
storico locale Angelo Porcarelli.
Nel giorno della storica ricorrenza
di quanto avvenuto il 17 marzo del
1861, Cerreto d’Esi ha deciso di intitolare i suoi due giardini pubblici
rispettivamente a Vittorio Emanuele II e Camillo Cavour. Ma durante
la cerimonia si è anche proceduto a
piazzare la maxi-bandiera sotto il
Monumento dei Caduti che si trova
animate intorno il castello ( in caso
di pioggia celebrazione in chiesa
Collegiata).
Sabato Santo
4 aprile chiesa Collegiata
Ore 15-18: confessioni
Ore 21.15: veglia pasquale con
battesimi
Domenica di Pasqua
5 aprile chiesa Collegiata
L’enorme vessillo
è comparso
domenica scorsa
per la cerimonia
ufficiale
di fatto all’intersezione tra i due
parchi. Ebbene, al posto dell’attuale vessillo nazionale, ecco
spuntare la bandiera d’antan dei
Savoia, ovvero quella ugualmente
con le medesime strisce verticali
verde, bianco e rosso, ma con al
centro lo stemma
del casato reale.
C’è anche chi non
ha esitato a diffondere l’immagine
attraverso i social
network facendo
in qualche modo
diventare un caso
nazionale quello
della bandiera nostalgica posizionata nei pressi del
monumento.
mattinata dopo le Sante Messe e che terminerà
nella serata proprio con la rappresentazione
vivente: il percorso che verrà fatto partirà di
fronte la stazione ferroviaria proprio sotto le
mura antiche del paese con l'ultima cena, continuando poi tutto intorno le mura e passando
per l'arco del ponte levatoio fino alla Collegiata,
dove avverrà la crocifissione di Gesù.
Don Gabriele Trombetti, parroco e organizzatore dell'evento assieme a Manuel Pupilli
è affiancato nella collaborazione per le prove
rappresentative a don Umberto Rotili, tra sceneggiature e costumi tipici dell'epoca che riprodurranno fedelmente i figuranti e lo stesso Gesù
Cristo. Don Andrea Simone parroco fabrianese
guiderà la rappresentazione come predicatore.
Santa Messa ore 8.30
– 11,15. Ore 9.45 presso la Madonna delle
Grazie.
Lunedì dell’Angelo
6 aprile
Ore 13 presso il centro parrocchiale
pranzo organizzato dalla Confraternita della Madonna del Rosario
Ore 21.15 – chiesa Santa Maria
della Porta Processione Beata
Vergine Maria del Rosario fino
alla chiesa Collegiata. Veglia di
preghiera e fuochi artificiali (in caso di pioggia
celebrazione in chiesa
Collegiata).
Martedì di Pasqua
7 aprile
Ore 17.30 Solenne pontificale
presieduto da Mons. Vescovo
Vecerrica e a seguire processione
con la venerata immagine della
Madonna del Rosario (in caso
di pioggia celebrazione in chiesa
Collegiata).
Cresce la tensione
per le sorti della Desi Mobili
Si muovono le istituzioni perché la situazione rischia di precipitare. La
triste vicenda del fallimento della Desi Mobili, la storica azienda cerretese
che per circa tre decenni ha prodotto cucine, potrebbe riservare un finale
positivo qualora giungessero altri imprenditori interessati a subentrare.
Così, in attesa della nomina del curatore fallimentare, che arriverà entro
la fine di marzo, i sindacati puntano con forza a coinvolgere gli organismi istituzionali, dal Comune alla Regione Marche, con l’obiettivo di
mantenere elevata l’attenzione su una questione decisamente vitale per
l’economia di Cerreto d’Esi e, più in generale, dell’intero comprensorio
fabrianese. Martedì scorso i rappresentanti di Feneal-Uil, Filca-Cisl e
Fillea-Cgil sono stati ricevuti in municipio dalla dottoressa Angela Buzzanca, il commissario prefettizio che dalla metà di agosto sta gestendo
il Comune di Cerreto d’Esi, in seguito all’improvviso scioglimento del
Consiglio comunale (all’inizio di agosto si dimisero ben otto consiglieri
sui dodici totali del civico consesso), che aveva messo fine all’esperienza
di sindaco di Livia Ciappelloni, durata appena 74 giorni. Di contatti stretti
le organizzazioni sindacali del settore continuano ad averne anche con la
Regione Marche, in particolare con il Governatore Gian Mario Spacca e
con l’assessore alle Politiche del Lavoro Marco Luchetti, per cui è assai
probabile che a breve ci sarà un incontro anche ai vertici di Palazzo Raffaello. “Certo è”, spiegano le parti sociali, “che se alla Desi non subentrerà
alcuna ditta, sarà un duro colpo per l'economia del territorio”. Intanto,
dopo l’apertura della mobilità volontaria per 80 lavoratori, con l’arrivo
del curatore fallimentare se ne saprà di più anche per ciò che riguarda la
cassa integrazione straordinaria per gli altri 60 dipendenti. La cittadina
di Cerreto torna a sperare in questi giorni convulsi.
Premio a Strasburgo
per il giovane Monticelli
Le classi quarte degli istituti superiori della città hanno partecipato al ‘Concorso europeo’ indetto dal Movimento per la Vita. Il
primo premio è andato a Marco Monticelli del Liceo Scientifico
Volterra che ha vinto la possibilità di visitare il Parlamento europeo di Strasburgo. Il giovane, residente a Cerreto d’Esi, è volato
in Francia mentre due studenti hanno partecipato ad una settimana
di formazione indetta dal Movimento per approfondire i problemi
legato al mondo dell’adolescenza.
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L'Azione 28 MARZO 2015
>CHIESA
L'invito
di Bagnasco
al Consiglio
permanente
dei Vescovi
italiani
L'amore richiede coraggio
U
di DOMENICO DELLE FOGLIE*
n amore profondo e incondizionato per l’umano.
Coniugato con la fiducia dei cristiani che ha una
riserva preziosa nella speranza, impressa con un
marchio di fuoco nel nostro cuore. Un amore che
emerge palpabile dalle parole del cardinale Angelo Bagnasco
nella sua prolusione al Consiglio permanente dei vescovi
italiani.
Una prolusione che con uno stile nuovo, fatto di tante domande
per nulla retoriche, traccia il cammino della Chiesa italiana in
sintonia con Papa Francesco. E al tempo stesso parla direttamente ai credenti e a tutti gli uomini di buona volontà, ai quali
chiede di interrogarsi su tre temi decisivi per il futuro: il senso
più profondo della persecuzione contro i cristiani che “cresce
e si incrudelisce”, il ruolo “del malcostume e del malaffare
che sembrano diventati un ‘regime’ talmente ramificato da
sembrare intoccabile” e la cui penetrazione è decisiva anche
nel negare il lavoro buono, la “dilagante colonizzazione da
parte della cosiddetta teoria del gender, ‘sbaglio della mente
umana’ come ha detto Papa Francesco a Napoli”.
Ma ciò che è importante è la lettura trasversale che si può
fare della prolusione attraverso l’invito ad accettare come
un “grande dono” del Papa il Giubileo della Misericordia.
L’icona evangelica della misericordia, ricorda Bagnasco, è
la parabola del buon Samaritano, nella quale “Gesù non solo
annuncia l’azione misericordiosa del Padre, ma ne esplicita
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Una parola per tutti
i diversi sentimenti e i gesti concreti”. Da cui derivano direttamente le cinque vie del Convegno ecclesiale di Firenze,
espresse con cinque verbi: uscire, annunciare, abitare, educare
e trasfigurare.
Dunque ai cristiani e alle comunità cristiane dev’essere chiaro
che è la misericordia che ci spinge su terreni inesplorati e
oggettivamente pericolosi come quelli delle persecuzioni
contro i cristiani, del “regime” del malcostume e del malaffare
che soffocano il Paese e la convivenza civile, del gender che
vuole colonizzare la cultura e il vissuto delle nuove generazioni. Dunque, è la misericordia che ci deve muovere. Senza
dunque condannare senza appello chi ci è di fronte, ma con
la responsabilità di essere sino in fondo noi stessi. Cioè credenti in un Dio che si è fatto uomo e che scegliendo questo
destino per suo Figlio ha voluto dichiararci tutto il suo amore
per l’umano. È in nome di quell’amore che abbiamo titolo
di dire la nostra, di agire e testimoniare secondo la nostra
coscienza, di pagare un prezzo se si renderà necessario. Ma
lo faremo anche come cittadini liberi e responsabili di una
Repubblica democratica nella quale la voce dei cattolici ha
pieno diritto di cittadinanza.
Intanto i moderni martiri, nostri fratelli, già pagano in terre
lontane e vicine un prezzo altissimo. Pensiamo anche ai
quattro italiani trucidati a Tunisi nel museo del Bardo. Non
sappiamo se fossero credenti oppure non credenti. Ma il loro
sangue è stato versato, per un odio disumano, dagli uomini
dell’Isis. Un odio che suscita domande profonde alle quali ci
Domenica 29 marzo dal Vangelo
secondo Marco (Mc 14,1-15,47)
Nelle ultime ore della sua vita terrena il Figlio di Dio attraversa tutti i drammatici momenti che lo porteranno a
morire in croce: l’ultima cena, la preghiera nel Getsemani, il tradimento di Giuda, la cattura da parte dei soldati
romani e il rinnegamento di Pietro. Quest’ultimo, di fronte alla sofferenza, ha il tipico comportamento umano: ha
paura, si tira indietro, fugge.
Gesù è solo di fronte ai suoi nemici; non si difende, non si oppone alla sentenza, comportandosi come lo descrivevano
i Profeti: un “agnello condotto al macello”. Pilato, rappresentante dell’autorità, nella sua mediocrità e indecisione
è schiavo della massa e non sa prendersi le sue responsabilità. Pur sapendolo innocente, ha paura di rischiare
e lo fa crocifiggere compiendo un’ingiustizia. L’Unigenito viene condannato per invidia dei capi e degli ipocriti,
ma nel medesimo tempo quella morte libera dal dominio del peccato. La sua vita diventa martirio e attraverso
l’espiazione, il sacrificio, l’olocausto di un solo uomo, si attua il riscatto, la redenzione, la salvezza di tutta l’umanità.
Come la possiamo vivere
- Il popolo cristiano con la domenica delle Palme entra nella Settimana Santa, la più densa di significato dell’anno
liturgico. È il momento di interrogarci sinceramente su come abbiamo vissuto il tempo forte della Quaresima e di
riconciliarci col Signore per tutte le nostre mancanze.
- Molti rispondono alla chiamata del Messia con la derisione e lo scherno, intimandogli di scendere dalla croce,
perché non danno più valore al sacrificio e al dono di sé libero e disinteressato.
- Noi che ci professiamo cristiani dovremmo riflettere su quando, come Giuda, abbiamo tradito l’Emmanuele
limitando il suo amore, il nostro cammino e quello della Chiesa. Dovremmo chiederci se, come Pietro, abbiamo
detto di sì al Signore, ma poi abbiamo fatto tutto il contrario.
- Il Figlio di Dio non farà nulla per salvare la propria vita, ma dirà semplicemente la verità, anche se ciò lo porterà
alla morte tra atroci dolori. Noi, invece, molto spesso ci nascondiamo per paura, convenienza o perché non
vogliamo accettare la realtà.
- Solo Cristo ci rende liberi purificando attraverso lo Spirito il nostro cuore e ponendo le basi per una nuova civiltà,
quella fondata sull’amore.
20 chiesa.indd 2
richiama Bagnasco. Domande da non lasciare senza risposta.
E se ci è consentito, tutti noi credenti dobbiamo unirci alla
preghiera dei nostri vescovi per i martiri. La nostra preghiera
sincera varrà qualcosa agli occhi del nostro Dio!
Così come non possiamo non fare nostra la condanna del
malaffare e del malcostume perché “la disonestà non solo
non sia un danno comune, ma anche non sia offesa gravissima per i poveri e gli onesti”. È insopportabile! Denuncia
il cardinale, e noi con lui. Ma non basterà la denuncia, noi
lo sappiamo. Bisognerà remare forte e controcorrente, ma se
saremo in tanti, troveremo la forza per risalire alle sorgenti e
forse daremo una mano a questo Paese, oltre che alle nostre
famiglie e ai nostri figli.
E a proposito di famiglie, saper dire no alla penetrazione della
teoria del gender diventa giorno dopo giorno una questione
dirimente. La denuncia del cardinale di una “governance
mondiale” costituita da “inventori e manipolatori” e da Organizzazioni non governative che “non esprimono nessuna
volontà popolare” non può restare isolata.
E solo i genitori sensibili, insieme con gli educatori e le loro
associazioni possono far sentire alta la loro voce in tutte le
sedi pubbliche. Amare l’uomo in tutte le sue condizioni, di
perseguitato per la propria fede, di disoccupato perché derubato del lavoro dal malaffare, di bambino e giovane pressato
dalla teoria del gender, di migrante che attraversa il mare alla
ricerca di futuro... ecco l’impegno. Contate su di noi.
*direttore Sir
OFFERTE SAN VINCENZO DE’ PAOLI
Mesi di dicembre 2014 e gennaio-febbraio 2015
CORRADO SANTINI, Chiari Franca; MANUEL SABBIETI, Turchi Cristina; PIERINA COTALONI, Famiglia Animobono;
EZIO SPADONI, Simona Piermezzani; ATTILIO ROTILI, Famiglia Turchi; MASCI GIOVANNI, Masci Pietro; PROPRI
DEFUNTI, Famiglia MASCI; FRANCESCO LEZZERINI, Zepponi Franco e Emilio; FRANCO CORESI, Petrucci Gabriele;
RICCIONI AGNESE, Deangelis Mario; PROPRI DEFUNTI, Mirasole Lucia; PIERINA MELONI, Famiglia Tintino Renato
e Nello; TOMASSETTI SANDRO - PELLEGRINI MARIANNA, Cingolani Sergio; MARIO RUZZICONI, Erminio e Maria;
SENTINELLI FRANCO, Famiglia Montesi Nicola; GIOVANNI ROTILI, Ubaldo e Nicoletta; ARCHETTI GIUSEPPE,
Chiucchi e Micheletti; PROPRI DEFUNTI, Maria Antonietta Bernabei; PROPRI DEFUNTI, Mazzoli Assunta; UGO
TULLI, Carsetti Milvia; UGO TULLI, Maria Angeloni; MONTESI PRIMO, Silvi Pietro; PROPRI DEFUNTI, Corsi Anna;
QUINTO LUCARINI, LIVIA TITTARELLI, Famiglia Naspi Giovanni; MINELLI MARIA DE BELLIS MORENO, Mazzarini
Manuele; SORCI GUERRIERO, Sebastiana; RADAMES BORDI, Grazia; PROPRI DEFUNTI, Carloni; PROPRI DEFUNTI,
Lacchè Milvia; PROPRI DEFUNTI, Famiglia Frati; PROPRI DEFUNTI, Naida Bravi in Melacotte; PROPRI DEFUNTI,
n.n.; VENTURELLI FABRIZIO, Adriana; PROPRI DEFUNTI, Famiglia Gioia, FRANCESCO MICHELINI, Fattorini Pina
e Giovanni; AMBROSINETTI GIANNI, Baldoni Mezzanotte Rosina; FRANCESCO LECCESE, Famiglia Castriconi
Vincenzo; PIERGIORGIO MANCINI, Erminio e Marina; MINGARELLI ELENA, Minelli Angela e Famiglia; PETRINI
ENZO, Giachini Valentino e Gambini Onorina; LUISA, Olga e Palmiro; ZANNINI DANTE, Zannini Luciano; LUISA,
Ubaldo e Nicoletta; FAGGIONI NELLO, Famiglia Ragni Mauro; ROMUALDA QUAGLIA, Bellocchi Costanza e Famiglia;
ITALO BASSETTI, Famiglia Riccioni Domenico; MANCINI, Ragni Irene; PROPRI DEFUNTI, n.n.; ANNA PECORELLI,
Manuela Patacconi; PROPRI DEFUNTI, Trinei Franco; GUERRINO MARAVIGLIA, Famiglia Paolini; PROPRI DEFUNTI,
Casadio Tarabusi Elena; BERNA NICOLA, FATTORINI MARIO, Berna Roberto; EUGENIO, Castellani Dina; CARSETTI
GUERRINO, Famiglia Sagramola Giovanni; SAGRAMOLA ENZO, Famiglia Sagramola Giovanni; BALDONI UGO, I
nipoti Maria Pia e Bartolo; IGINO MOLINELLI, Comodi Erminio; MARIOTTI ITALO, Minelli Angela; IOLE FILOSOFI,
Famiglia Falsetti e Grillini; PROPRI CARI, n.n.; BARBONI MARIA FRANCA, Angela e Rosanna Grillini; BORNORONI
LIDIA, n.n.; CAMMORANESI ARDUINO, Grazia Salari; CERAGNO ALDO, Marsiliani Maria Ersilla; MANLIO VIVARELLI, Gabriele Petrucci; PALECO ANTONIO, Marsiliani Maria Ersilla; VENANZETTI FRANCO, Carla Busco; PELIA
PALOMBI RUGGERI, n.n.; CAMMORANESI ARDUINO, Aldo Crialesi; ALESSANDRO CARANCINI, Aldo Crialesi; LIDIA
BORNORONI, n.n. PELLEGRINI ANDREINA, Franca Chiari; CIAMBRIGNONI CARLO, Zuccatosta Lina e Stamura;
PELLEGRINI MARIA, Luciana e Riccardo; PELLEGRINI MARIA, Luciana e Torina; PELLEGRINI MARIA, Famiglia
Mearelli e Pellegrini; CERAGNO ALDO, Luigi e Laura Conti; CERAGNO ALDO, Chiari Franca.
Le offerte, per il “fiore che non marcisce”, si ricevono presso:
Agenzia Ecclesiastica (via Balbo)-Pompe Funebri Marchigiano (p.le XX Settembre)-Tabaccheria (v.le G.Miliani)Tabaccheria Balducci (p.za del Comune)-Tabaccheria Bartoccetti (via la Spina)-La Magnolia (via De Gasperi)-Idea
Fiore (via Marconi) Piante e Fiori snc (via G.B.Miliani).
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21
>CHIESA<
L'Azione 28 MARZO 2015
Giovani, occupate i ponti
La Domenica delle Palme prepara la Gmg: la meta è Cracovia nel 2016
di DANIELE ROCCHI
“O
ccupate i ponti!
Invitare i giovani
delle diocesi italiane a ritrovarsi
con il proprio vescovo nella Domenica delle Palme, utilizzando i
ponti come luogo di incontro”. È
la proposta del Servizio nazionale
per la pastorale giovanile (Snpg)
per la prossima Giornata mondiale
della gioventù, che si celebra nella
Domenica delle Palme, 29 marzo.
L’invito prende spunto dalle parole
di Papa Francesco il 9 novembre
scorso all’Angelus che, partendo
dall’anniversario della caduta
del Muro di Berlino, ricordava la
necessità di non chiudere i cuori,
ma di aprirli costruendo ponti che
favoriscano l’incontro: “Dove c’è
un muro, c’è chiusura di cuore.
Servono ponti, non muri!”.
Un paesi di ponti. “L’Italia - ricorda il Snpg - è piena di ponti: sui
fiumi, sulle strade, sulle autostrade.
L’idea sarebbe quella, stavolta, di
partire dalla chiesa dove solitamente ci si radunava, per andare su
un ponte vicino e ‘occuparlo’ per
comunicare questa idea: i giovani
italiani vogliono sentirsi Chiesa in
uscita, sapendo che la fede celebrata chiede di essere vissuta nei
luoghi del quotidiano”. “Per una
sera, quella della Domenica delle
Palme 2015, i giovani italiani sui
ponti d’Italia per dire la volontà di
un cuore puro che vuole incontrare
l’altro per quello che è e rappresenta: un dono di Dio. Un’immagine
che il giorno dopo sarà da raccontare sui giornali, per dire con forza
questo desiderio e questo impegno
di incontro nella società e non solo
nella Chiesa. L’invito è quello di
provarci e poi di inviarci delle
segnalazioni per poter pubblicare
le immagini dei ponti invasi dai
giovani”. Tra i primi a raccogliere
l’invito le Pie Discepole del Divin
Maestro che, il 28 marzo, occuperanno Ponte Sant'Angelo, luogo
significativo per la sua storia - radunava i pellegrini che nel Medioevo
giungevano a Roma - e per il suo
significato artistico. E infatti è
adornato da alcune statue di angeli,
opera del Bernini e dei suoi allievi,
che riportano gli strumenti della
Passione del Signore. Le religiose
convocheranno i giovani presso la
chiesa di Santa Maria in Transpontina, su via della Conciliazione da
dove partirà la veglia di preghiera
itinerante fino al ponte trasformato
in luogo di preghiera e riflessione.
Il giorno dopo, 29 marzo, l'appuntamento è a piazza San Pietro per
partecipare alla Messa delle Palme
con Papa Francesco.
In cammino verso Cracovia. Nello stesso giorno partirà sempre da
piazza San Pietro, il pellegrinaggio
del Crocifisso di San Damiano e
della Madonna di Loreto che per un
anno viaggeranno tra tutte le diocesi italiane per poi essere donati
alla Chiesa polacca durante la Gmg
di Cracovia. È dalla Gmg di Roma
(2000) che la Chiesa italiana e i
giovani che partecipano alla Gmg,
offrono in dono alla Chiesa che
ospita il raduno mondiale, una copia del Crocifisso di San Damiano e
della Madonna di Loreto. È successo a Toronto, a Colonia, a Sidney, a
Madrid e a Rio de Janeiro. In vista
della prossima Gmg a Cracovia nel
2016, secondo quanto riferito dal
Snpg, “l’idea è quella di far fare a
questi due doni il giro delle diocesi
italiane con alcuni obiettivi specifici. Un pellegrinaggio della croce
e della statua, diventa l’occasione
per molte diocesi di organizzare
momenti di preghiera o di veglia.
Questo aiuta a vivere momenti di
raduno in comunione con le altre
diocesi, visto che il segno è comune
per tutti. Inoltre sarebbe bello che
a Cracovia potessero arrivare due
segni ai quali i giovani si sono
legati attraverso la preghiera: i
Pellegrinaggio
a Lourdes
con la Diocesi
momenti nelle diocesi, possiamo
immaginarlo, avranno significato
pensieri e riflessioni, richieste di
affidamento a Gesù e a Maria di
gioie e dolori personali. In questo
modo i segni potrebbero acquistare
un significato più profondo”. Per
questo dal Servizio nazionale giunge la proposta alle diocesi di aprire
il pellegrinaggio del Crocifisso e
della Madonna dalla Domenica
delle Palme 2015 facendolo terminare alle Palme del 2016. Le prime
regioni a partire saranno Lazio e
Campania. In questi giorni, infine,
si sta ultimando un sussidio per
i responsabili diocesani da usare
come strumento per la preparazione
del pellegrinaggio.
Eventi nelle diocesi. Intanto nelle
diocesi italiane fervono i preparativi per la prossima Gmg. Non tutte
occuperanno i ponti come Milano
dove il 28 marzo, in Duomo, la
Gmg verrà celebrata con il rito
antico della consegna del Credo
ai catecumeni. L'arcidiocesi di
Campobasso - Bojano promuove
nello stesso giorno un pellegrinaggio a piedi da Sant'Angelo in
Grotte (Isernia) verso Basilica di
Castelpetroso (Isernia). A fare da
catalizzatore sono le frasi che Papa
Francesco ha rivolto ai 30mila giovani il 5 luglio 2014, in Molise. La
diocesi pugliese di San Severo ha
previsto, invece, uno scambio di
lenzuoli con sopra un’immagine
delle Beatitudini realizzata dalle
parrocchie e dai gruppi ecclesiali.
Sulle Beatitudini rifletteranno anche i giovani della pastorale giova-
L’ufficio Pellegrinaggi Diocesano
organizza un pellegrinaggio a
Lourdes dal 17 al 20 agosto come
gesto di ringraziamento alla Madonna per i 50 anni di ordinazione
sacerdotale di Mons. Giancarlo
Vecerrica, che presiederà lo
stesso pellegrinaggio. Partenza
prevista per il 17 agosto in aereo
da Ancona. Prenotazioni entro e
non oltre il 15 maggio. Info: don
Andrea Simone 338 3027782,
[email protected].
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ UFFICIO GIURIDICO REGIONALE: venerdì 27 marzo alle ore 9.30, in Curia.
~ VIA CRUCIS CITTADINA: venerdì 27 marzo alle ore 21, con partenza dalla parrocchia della Misericordia.
~ RIFLESSIONE DEL VESCOVO ALL’AVULSS REGIONALE: sabato 28 marzo alle ore 15 presso l’ospedale di Torrette.
~ MESSA DEL VESCOVO NELLO STABILIMENTO ARISTON DI GENGA: domenica 29 marzo alle ore 10.30.
~ MESSA CRISMALE: mercoledì 1 aprile alle ore 18 nella Cattedrale di Fabriano.
~ MESSA DEL VESCOVO ALL’OSPEDALE DI MATELICA: giovedì 2 aprile alle ore 15.30.
~ MESSA IN COENA DOMINI DEL VESCOVO NELLA CONCATTEDRALE DI MATELICA: giovedì 2 aprile alle ore 18.
21 chiesa.indd 2
nile di Conversano-Monopoli che
si raduneranno a Turi per ascoltare
le parole dei genitori della beata
Chiara Luce Badano.
CATTEDRALE
DI S. VENANZIO
CELEBRAZIONI LITURGICHE
DELLA SETTIMANA SANTA
29 MARZO - DOMENICA
DELLE PALME
Ore 11 (Portico del Buon Gesù)
Benedizione delle palme, processione
e S. Messa.
1 APRILE - MERCOLEDI' SANTO
Ore 18 – Messa Crismale.
2 APRILE - GIOVEDI' SANTO
Ore 10 - Confessioni per ragazzi e
giovani;
Messa “Nella Cena del Signore”: ore
17 - a S. Biagio; ore 18.30 - a S. Venanzio; ore 21 - Adorazione Comunitaria.
3 APRILE - VENERDI' SANTO
Digiuno e astinenza dalla carne;
celebrazione della Passione e Morte
del Signore: Ore 15.30 - a S. Biagio;
ore 18.30 - a S. Venanzio (presieduta
dal Vescovo).
4 APRILE - SABATO SANTO
Dalle ore 16 in chiesa sono a disposizione i sacerdoti per le confessioni.
Ore 22 - Veglia pasquale presieduta
dal Vescovo.
ORARIO Ss. MESSE IN CATTEDRALE
DA DOMENICA 29 MARZO
FESTIVO: Ore 9.30 - 11.15 - 16.30
SABATO (prefestiva): Ore 18.30
FERIALE: Ore 18.30
Via Crucis
con il Vescovo
Venerdì 27 marzo alle ore 21 avrà
luogo la XIV° via Crucis cittadina
dal titolo “Via della Croce, via delle
Beatitudini”, dando seguito al tema
dell'anno pastorale dedicato appunto alle Beatitudini. L'appuntamento
di quest'anno avrà questo itinerario:
chiesa della Misericordia – Scuola
Media Gentile, (I^ staz.) – via V.
Veneto – Piazzale Matteotti, (II^
e III^ staz.) - via Toti – Istituto
S. Antonio, (IV^ staz.) – via G.B.
Miliani – Piazzale Miliani (Poste),
(V^ staz.) – Corso della Repubblica
– S. Filippo, (VI^ staz.) - piazza
del Comune, (VII^ staz.) - piazza Garibaldi, (VIII^ staz.) – via
Mamiani – piazza F. Altini, (IX
^ staz.) - sagrato della Cattedrale,
(X^ staz.) – concluderà il saluto e la
benedizione del Vescovo Giancarlo
Vecerrica.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com.
- Collegiglioni
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 8.00: - M. della Misericordia
- Casa di Riposo
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
ore 8.45: - S. Luca
- Cappella dell’ospedale
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
ore 10.00: - M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
ore 10.15: - Attiggio
- Moscano
ore 10.30: - S. Silvestro
ore 11.00: - S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
ore 11.30: - M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
ore 11.45: - Argignano
ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio
ore 17.00: - S. Maria in Campo
ore 18.00: - M.della Misericordia
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
19.00:- Regina Pacis
25/03/15 11.08
22
>DEFUNTI<
L'Azione 28 MARZO 2015
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CESIRO STOPPONI
ENRICA CERINI
25-03-2011
25-03-2014
Nella ricorrenza dell'anniversario
della scomparsa dell'amata
La sera…., questa sera… è una sera
come tante, scesa lentamente, con
calma, spegnendo luce, contorni e
colori. Avvolgendo tutto perché è
così che si spegne il giorno. Piano,
senza far rumore.Si lascia assorbire dalla notte. Quasi inghiottire…
come quella sera. Guardo l’orologio, scandisce le stesse ore ed io
percorro minuto dopo minuto una
sequenza che è rimasta indelebile.
Nei miei pensieri, nel mio ricordo
scolpite. Chiudo gli occhi… riesco
a percepire i rumori, gli stessi……
sento le voci, riconosco i suoni.
Ricordo poi come sono diventati silenzio e pianto. Quella sera…
perché era sera quella sera. Scesa
lentamente anche quella volta…..
mentre andavi via da noi…..MAMMA. I volti di quel momento …..e
il tuo….. li vedo bene. Ti penso…
..,molto intensamente ti penso!
Una lacrima scende….riga il mio
viso….anche lei non fa rumore,ma
tutto è in lei riflesso.Scivola lentamente sulla mia guancia….la sento…..sento il percorso che sta facendo. Non l’asciugo….aspetto che
cada sul foglio. Sul foglio però non
cade. La sensazione è nuova,una
sensazione diversa….di pacata serenità e infinita dolcezza.Sento...
voglio credere che Qualcuno la stia
raccogliendo e la sua dolcezza……è
simile…..molto simile ad una carezza. Dopo tanto tempo…..dopo
quattro lunghi anni…..nel silenzio
d’una sera ritrovarti vicina, così
vicina, così tanto vicina…..come
sempre... MAMMA!!
OLGA ALLEGRINI
in ACUTI
La madre, il figlio, il marito ed i familiari la ricordano con affetto. S.
Messa venerdì 27 marzo alle ore
18 nella chiesa di S. Venanzio. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S. NICOLO'
Lunedì 30 marzo
ricorre il 10° anniversario
della scomparsa dell'amato
PIETRO BERNA
Le figlie Paola, Anna, Carla e Iolanda, i generi, i nipoti ed i parenti
lo ricordano con affetto. S.Messa
lunedì 30 marzo alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ORATORIO di S. MARIA
Nel 4° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA di MARISCHIO
Mercoledì 25 marzo
ricorre il 17° anniversario
della scomparsa dell'amato
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.MICHELE
Lunedì 30 marzo
ricorre il 3° anniversario
della scomparsa dell'amata
ROSA MARANI
ved. CONTI
I figli, la nuora, il genero, i nipoti, i
fratelli ed i parenti la ricordano con
affetto. S.Messa domenica 29 marzo alle ore 10.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
Nel 2° anniversario
della scomparsa della
Prof.ssa MARIA GOSTOLI
in FALCIONELLA
sarà celebrata una S.Messa domenica 29 marzo alle ore 9 nella cappella del Collegio Gentile. Si ringrazia chi potrà partecipare.
"Sei sempre nei nostri pensieri".
Peppino e Massimo
e i parenti tutti
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
A due anni dalla tua scomparsa,
giovedì 2 aprile alle 18.30 verrà celebrata una Santa Messa nella chiesa della Misericordia. La famiglia
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Nel silenzio ti sei allontanato da noi
lasciandoci il tuo ricordo che conserviamo nel nostro cuore. Ci hai
dato e insegnato tanto, con il tuo
aiuto e la tua presenza costante.
Su di te si poteva sempre contare, per questo te ne siamo grati.
Il valore più grande per te era la
famiglia e nella vita ti sei dedicato
al lavoro, sempre disponibile verso
tutti. Sei riuscito a portare a compimento ogni tuo progetto terreno
come desideravi, fino al momento
in cui il Signore ti ha voluto con Lui.
Consapevole di tutto, con umiltà,
hai ringraziato il Signore per quanto ti ha concesso: tra le gioie e le
difficoltà. Intorno a noi tutto parla
di te, ti sentiamo sempre vicino: ci
sei, ti amiamo tanto come ieri oggi
e sempre.
Tua moglie, i figli,
i tuoi affezionati nipotini
e i parenti tutti
ANNUNCIO
Martedì 17 marzo, a 59 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ALFREDO VITALI
Lo comunicano la mamma Natalina, la moglie Ilia, i figli Alessandro
con Francesca e Manuele con Deborah, la sorella Maria con Mario,
i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
MICHELE FALCIONI
La moglie, le figlie, i generi, i nipoti
ed i parenti lo ricordano con affetto. Durante la S.Messa di lunedì 30
marzo alle ore 18.30 saranno ricordati anche i fratelli
GIOVANNI e FLAVIO
ANNIVERSARIO
GIUSTINO CARNEVALI
I figli, le nuore, il genero ed i nipoti
lo ricordano con affetto. S.Messa
sabato 28 marzo alle ore 18. Durante la celebrazione sarà ricordata
anche la moglie
ELISA RIGANELLI
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Martedì 31 marzo
ricorre il 7° anniversario
della scomparsa dell'amato
BENITO FATTORINI
La moglie Anita, i figli, la nuora, i
nipotini, il fratello, la sorella ed i
parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì 31 marzo alle
ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ANNIVERSARIO
RICORDO
RINGRAZIAMENTO
GIANFRANCO VENANZONI
La moglie e la figlia lo ricordano con
immutato affetto. S.Messa lunedì
30 marzo alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ORATORIO di S.MARIA
Sabato 28 marzo
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
AUGUSTO CHIUCCHI
La moglie, i figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato
28 marzo alle ore 18. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.NICOLO'
Sabato 28 marzo
ricorre il 8° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESA della MISERICORDIA
In ricordo dell'amata
Le famiglie Vitali e Paolucci,
nell'impossibilità di farlo personalmente, ringraziano commosse, tutti coloro che hanno partecipato al
dolore per la perdita del loro amato
ALFREDO
ANNUNCIO
Martedì 17 marzo, a 68 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
NATALE GRASSI
Lo comunicano la moglie Angela, la
figlia Lorena con Pietro e la nipote
Elena, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 19 marzo, a 88 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ELISABETTA LATINI
ved. BATTELLI
Lo comunicano il figlio Annibale,
la nuora Alba Cioccolanti, i nipoti,
Nicola e Lorenzo, i fratelli Ernesto
e Raffaele, i cognati, le cognate, i
parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
La tua vivacità, la tua creatività, le
tue passioni e l'amore per la famiglia ti hanno distinta nella vita e rimarranno con noi. Buon ritorno alla
Casa del Padre.
Lunedì 23 marzo, a 81 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA (Mariella)
SPARVOLI in GASPARI
Lo comunicano il marito Mario, i figli Antonello, Mauro, Letizia, Gioia,
le nuore Andreina e Lucia, i generi
Marco ed Enzo, i nipoti Caterina,
Tommaso, Agnese, Filippo, Violetta, Elena, Francesco, Lorenzo, Perla, i parenti tutti.
Marchigiano
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LOLITA DUCA
in TORTOLINI
Il marito Massimo, il fratello Gianni,
la cognata Gina, il nipote Mosè, Lilia e Tiziana ed i parenti la ricordano con affetto. S. Messa domenica
5 aprile alle ore 18.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
31.3.2006
31.03.2015
FRANCESCA
Là in alto ricordi un viso, nuvola,
che improvviso il vento soffia via,
con l'ultimo sorriso.
Mario, Marco ed Eleonora
S. Messa martedì 31 marzo alle ore
18.30 nella Cattedrale di S. Venanzio.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Domenica 22 marzo, a 65 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
FABRIZIO MERLONI
Lo comunicano la mamma Sestilia
Battistoni, la moglie Loriana Conti,
Annalisa e Andrea, Silvia e Fabrizio,
la sorella Tiziana, gli amatissimi
nipoti Jacopo, Chiara, Giulia, Thomas, Desirèe, il cognato, la cognata e i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Martedì 24 marzo, a 89 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GISLENO PALANGA
Lo comunicano la moglie Anna Pellacchia, le figlie Maria Pia e Daniela, i generi Piero e Norino, i nipoti
Valeria, Ilaria, Andrea, Ludovica, la
sorella Delfina, i parenti tutti.
Marchigiano
Gli annunci
vanno portati
in redazione
entro il martedì
mattina
CHIESA M. della MISERICORDIA
Mercoledì 25 marzo
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amata
GIOVANNINA MANCINELLI
I familiari la ricordano con affetto.
Nella S.Messa di domenica 29 marzo alle ore 11.30 verrà ricordato
anche il marito
ANSELMO FEDELI
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
CHIESETTA
MADONNA delle GRAZIE
di ATTIGGIO
Giovedì 26 marzo
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amata
FERMINIA CANAVARI
S.Messa lunedì 30 marzo alle ore
17.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
"Ti ricordiamo sempre con tanto affetto".
La tua famiglia
Mercoledì 25 marzo
è ricorso il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
EDOARDO BARONI
I familiari ed i parenti lo ricordano
con grande affetto.
Diocesi di Fabriano-Matelica
Il Vescovo e i Sacerdoti annunciano
che è ritornato alla Casa del Padre
Don Franco Paglioni
Ammiriamo la testimonianza del suo bel Sacerdozio, impegnato e gioviale, nel servizio alle parrocchie di Braccano e di Regina Pacis, e nella redazione del nostro settimanale “L’Azione”.
Lo raccomandiamo alla preghiera di tutti e in particolare della popolazione della sua amata Matelica.
Le esequie si sono celebrate il 25 marzo, alle ore
15, nella chiesa di Regina Pacis.
25/03/15 11.06
23
L'Azione 28 MARZO 2015
>CULTURA
E' scomparso
Giuseppe Terenzi,
il dialettale per eccellenza
Cantore dell'anima popolare
P
oeta autentico, è stato
l’interprete e il cantore
dell’anima popolare fabrianese. Le sue poesie, nel
nostro vernacolo, sono destinate a
rimanere, come piccoli capolavori,
nella letteratura marchigiana. Così
ha detto il presidente del Centro
Studi don Giuseppe Riganelli, Aldo
Crialesi, nella mesta cerimonia
di commiato a Giuseppe Terenzi,
deceduto per improvviso malore
all’età di 87 anni, cerimonia svoltasi
in forma civile mercoledì 18 marzo,
nel piazzale antistante il piazzale
del cimitero di S. Maria.
In un clima di intensa emozione
sono risuonati i versi, a molti familiari, di due sue poesie: una (“er
camposantaro”) letta dal parroco
della S. Famiglia, l’altra (“c’era
‘na vorta”) recitata a memoria da
Gianni Ricciotti. A questa è stata
aggiunta una terza poesia (di Teseo
Tesei, questa) che paragona la vita
dell’uomo ad una candela che arde,
dà luce e poi si spegne.
E’ stata ricordata la serata del 15
gennaio 2001 al Teatro Gentile
“Omaggio a Giuseppe Terenzi” per
la consegna a lui, da parte del sindaco di Fabriano (era allora Francesco
Santini) di una targa d’argento, a
riconoscimento dell’importanza per
i fabrianesi della sua opera poetica.
Ed è stata auspicata l’intitolazione
di una via cittadina a Giuseppe Terenzi, quale maggiore poeta dialettale fabrianese, l’apposizione di una
lapide in suo ricordo. La semplice
cerimonia funebre, iniziata con la
tradizionale preghiera ai defunti, si
è conclusa - dopo il commosso ringraziamento della vedova, a nome
anche delle due figlie e delle loro
famiglie - con la stessa preghiera
“l’eterno riposo dona a lui, o Signore” intonata da don Gianni, cui
si erano uniti in coro tutti i presenti.
68 poesie di Giuseppe Terenzi sono
state raccolte nel 2000 nel volume
edito dal Centro Studi Riganelli
“Poesie in dialetto fabrianese” con
illustrazioni di Andreina Leporoni,
ampia biografia e saggi critici di
Don Nicola Gatti e Aldo Crialesi.
Un centinaio di suoi componimenti
poetici è stato pubblicato nel 1977
in un volume dal titolo “Er vorgare fabrianese”. Altri fanno bella
figura nell’Antologia della poesia
dialettale dell’Alta Valle dell’Esino” (edizioni 1979 e 1983). Poesie
declamate dallo stesso Terenzi sono
state incise nel 1981 in un’audiocassetta, riversata ora in un dvd.
Molte di queste poesie erano state
pubblicate, di volta in volta, da”
L’Azione” negli anni ‘70-‘80-‘90
del secolo scorso.
L’ultimo affetto
Tu mi dirai: “Pe ‘n cane ammo’ ce piagni?“
Che t’ho da fa, cusci so’ fatto io!
La compagnia ce l’hai quanno tu magni?
Per uno che sta solo è come un fio.
Prenni pr’esempio a me che ammo’ so’ vecchio;
cio’ ‘na penzione che me passa er pane,
chi me guardava è morta ch’è parecchio
me c’era armasto solo che sto cane.
Se ‘na persona cia’ ‘na vestiola,
poèsse un cane, un gatto, un purcinello,
se dopo jè se mòre e armane sola
per forza te lo fai quer piantarello.
Quer pòro Cicci non facèa ‘na abbajo,
lue quanno vole fa la passeggiata
te se piazzàa davanti cor guinzajo
come per di: me scappa ‘na pisciata.
Se te dicessi quello che m’ha fatto
‘sta vestia quanno che so’ stato male,
tu me risponni che sarò un po’ matto.
J’aveo ‘mparato annà a comprà el giornale.
Ce credi? Drento casa ce parlao!
Me ce sfogào cuscì come un compagno,
se me vedea a la porta che scappào…..
Ma famme lascià perde, se no piagno!
Due poesie
dell'artista
fabrianese
La prima nepote
Fiabe e leggende nel volume di Beltrame
Si è svolta domenica 15 marzo la presentazione di “Radici di donna.
La memoria delle madri”, volume a cura di Balilla Beltrame che ha
raccolto fiabe, leggende sacre e profane, stornelli e giochi di fanciulli
in vernacolo fabrianese e in italiano. Il volume è edito da InArte
in collaborazione con la Regione Marche, la Città di Fabriano, la
Fondazione Carifac, Inner Wheel Club di Fabriano e Lions Club
Fabriano. Abbiamo incontrato le socie di Inner Wheel, che hanno
promosso la presentazione della scorsa settimana.
Come è nata la collaborazione di Inner Wheel a questo progetto?
Nell’intento di aderire il più possibile al tema della presidente
internazionale “We, for women”, lo scorso anno le socie del Club
Inner Wheel di Fabriano hanno deciso di partecipare ad un progetto editoriale proposto dalla presidente dell’associazione InArte,
Anna Massinissa. Si trattava di un'affascinante raccolta di fiabe,
leggende sacre, leggende profane, filastrocche e giochi di fanciulli
23 cultura.indd 2
di Balilla Beltrame, noto storico delle tradizioni popolari locali.
Quale è lo scopo di questa seconda presentazione?
Dopo la presentazione natalizia, il libro è stato riproposto alla città
dalle socie del Club Inner Wheel di Fabriano in una nuova veste,
in pratica come se il libro si aprisse e si animasse dando vita ad
un tesoro nascosto che è quello delle nostre tradizioni.
Come?
Con l’aiuto di alcune figure esperte nel settore come Teseo
Tesei, Mauro Allegrini, Laura Pavoni, Nicola Cristalli e i monelli
del Palio, gli stornellatori del Cantamaggio e naturalmente Anna
Massinissa alla quale va il merito per la sua opera di sensibilizzazione al recupero di questo patrimonio culturale. Si è svolto così
un pomeriggio di indubbia piacevolezza, tra letture in vernacolo,
giochi, canti e degustazione di dolci della tradizione locale.
“Que dice a nonno quella cellettella?”
“Guardela, Annè, pare che me capisce.
Che Dio la benedica! Quant’è bella!
Questa la fame, Annè, non le patisce!
Sentela Annè, vèni a sentì che cosce!”
“Je fai la risatella adesso a nonno?”
“Guardela, Annè, pare che m’arconosce;
me gira l’occhi sempre tutt’attorno”.
“Leva quer dito, zozza, da la vocca!
Ue fai, te pocci er dito ammò, te pocci?
Lascia l’occhiali a nonno. Non se tocca!
Lascia, brutta puzzona, chè li scocci!”
“ Chi sa che guarda a mò, sta puzzolente?
Que dici, Annè, me vede? Sta a fissà”
“Vedè n’er so; però te sente:
puzzi de vino che fai vommità…..”
Gaia Germoni
25/03/15 11.02
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>CULTURA<
L'Azione 28 MARZO 2015
Magia del gesto musicale
Al Rotary Lorenzo Sbaffi e una lectio magistralis ricca di aneddoti
di FRANCESCA AGOSTINELLI
S
i è svolta venerdì 13 marzo
la lectio magistralis Rotary,
la terza di una serie che si
propone di ri-scoprire e
valorizzare il territorio, oltre che
l’arte, la letteratura, la musica e la
cultura in generale.
Questa volta la protagonista dell’incontro è stata la musica. Ospite
d’onore all’incontro Rotary, su suggerimento dell’artista fabrianese
Gabriele Mazzara, Lorenzo Sbaffi
che ha tenuto una lezione dal titolo
“il gesto del Direttore d’Orchestra
nell’interpretazione musicale”.
Lorenzo Sbaffi è un grande personaggio della musica: diplomato
con il massimo dei voti in Violino,
Composizione e Direzione d’orchestra, disciplina nella quale consegue anche la laurea specialistica
con lode (tesi sulla 4° sinfonia di
Gustav Mahler).
E’ direttore della scuola musicale
Bartolomeo Barbarino di Fabriano,
istituzione che è stata insignita
del P. Harris Fellow nel 2014. Di
recentissima pubblicazione un cd
inciso per l’etichetta “Amadeus”
con il flautista Mario Ancillotti.
Prossimamente sarà impegnato in
un concerto e in una nuova registrazione discografica in Finlandia
con la Vaasa Orchestra nel mese di
aprile. E’ docente di esercitazioni
d’orchestra presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Pietro
Mascagni” di Livorno.
In un clima di generale crisi culturale scegliere di trattare un tema
così specifico e purtroppo non
valorizzato quanto merita è
stato un segno importante. Sarebbe sicuramente lodevole se
si riuscisse ad ampliare questi
incontri a tutta la cittadinanza
perché queste lezioni meritano
l’attenzione di tutta la comunità che si deve riprendere da
una crisi economica attraverso
la cultura, unico mezzo che
permette alla città di rinascere
in un clima sereno e ricco non
solo economicamente, ma
umanamente.
La musica è vita e fa da
sempre parte dell’uomo; da
ricordare, fin dai tempi più
antichi, è la figura dell’aedo
che aveva il compito di raccontare
aneddoti e recitare i grandi poemi
dell’antichità appunto attraverso il
canto e la musica.
E come non nominare i tanti musicisti che giravano negli incantevoli
castelli medievali per allietare gli
animi dei signori dell’epoca ed
ancora sarebbe infinita la trattazione se si percorresse tutta la storia
fino ai giorni nostri. Insomma, se
avessimo una macchina del tempo
in grado di riportarci indietro nella
storia vedremmo quanto affascinante sia questo argomento, così
vicino ad ognuno di noi.
La musica è infatti parte integrante
della nostra vita ed è per questo che
va valorizzata ed amata. L’incontro ha permesso ai partecipanti di
riflettere sulla musica in generale
oltre che sul particolare aspetto
riguardante l’orchestra e la figura
del direttore. Quante volte, magari
davanti alla tv, ci emozioniamo
guardando un concerto di musica
classica; l’armonia dei suoni, il talento dei musicisti colpiscono tutti,
anche i più ignoranti in materia.
L’occhio cade spesso sulla figura
del direttore che con quei suoi
movimenti aggiunge qualcosa alla
musica stessa.
Solitamente quando si parla di
musica in una conferenza, o in
qualsiasi tipo di evento o incontro, non si analizza mai il ruolo di
questa figura che rimane perciò un
po’ enigmatica a chi non è esperto
di musica.
Introdotto dal presidente del Rotary
club Fabriano Maurizio Marchegini, Lorenzo Sbaffi ha tenuto una
lezione risultata interessantissima
a tutto il pubblico che è rimasto
sempre attento e concentrato grazie
Il violino e il talento dei fabrianesi
Compositori e pianisti per un concerto della Gioventù Musicale
Splendide emozioni per il concerto di
violino, violoncello
e pianoforte che si
è tenuto sabato 14
marzo nel Ridotto
del Teatro Gentile,
organizzato dalla
Gioventù Musicale
d’Italia di Fabriano.
Per le mani di Simone Grizi, violinista nella Form,
Alessandro Culiani, primo violoncello della stessa
orchestra e Matteo
Angeloni, compositore e pianista,
gli spartiti scritti
dal compositore
italiano naturalizzato statunitense
Mario Castelnuovo
Tedesco. I tre maestri, che vantano
importanti registrazioni e prestigiose collaborazioni a livello internazionale, hanno infatti eseguito il
Concerto per violino e orchestra, la
Toccata per violoncello e pianoforte, e il Trio n. 2 in sol minore per
violino, violoncello e pianoforte
op. 70, un programma nuovissimo
ed interessante. In particolare il
Concerto per violino e orchestra
n. 1, detto “l’Italiano” e scritto nel
1924, rappresenta un vero gioiello
24 cultura.indd 2
della musica neoclassica del compositore di origini ebraiche che fu
costretto ad emigrare negli Stati
Uniti. Si tratta di un concerto scritto
originariamente per violino solista ed orchestra, molto popolare,
eseguito in tutta Europa, prima di
essere bandito con la promulgazione delle leggi razziali del 1938. Lo
stesso autore ne aveva curato una
riduzione per pianoforte, come ci
ha raccontato il responsabile della
Gioventù Musicale d’Italia di Fa-
briano, Alberto
Signori, che ha
avuto il piacere
di trovarla in un
archivio ed ha
pensato di proporla per questa
stagione. E’ il
primo concerto
per violino ed
orchestra scritto
in Italia dai tempi di Paganini.
Musica emozionante, commovente, splendidamente interpretata con passione
e trasporto da
Simone Grizi e
Matteo Angeloni.
In sala, tra l’altro, è stato applaudito il giovanissimo mezzosoprano fabrianese
Beatrice Mezzanotte, recentemente
vincitrice del Concorso Belli di
Spoleto. Beatrice ha firmato un
contratto che la vedrà impegnata
per la stagione del Teatro Belli per
un paio d’anni. Un grande in bocca
al lupo, dunque!...E chissà che non
si riesca prima o poi ad ascoltare a
Fabriano il “Concerto italiano” con
l'orchestra sinfonica; ne varrebbe
davvero la pena.
alla chiarezza espressiva del grande
ospite.
La lectio è stata accompagnata dalla proiezione di alcuni filmati nei
quali si mettevano in evidenza le
differenze gestuali di vari direttori
nel condurre un pezzo. Particolarmente interessante è stato vedere
come questo potesse rispecchiare
le diverse personalità dei conduttori
e riflettere sui vari comportamenti
che coinvolgono sia implicitamente
che esplicitamente le emozioni
degli ascoltatori.
Dopo l’analisi di questa figura nel
corso delle varie epoche, Sbaffi
si è concentrato sull’attualità, su
cosa fa oggi il direttore d’orchestra
analizzando inoltre la funzione
della bacchetta che il direttore può
anche scegliere di non utilizzare.
Questo oggetto produce un effetto
di allungamento del braccio quan-
do si compiono i movimenti
ed è funzionale, quindi, per
trasmettere una maggiore
espressività.
Se i movimenti sono molto
ampi la bacchetta diventa evidente da lontano e il direttore,
punto focale dell’immagine,
crea, attraverso questo strumento, un punto di espressione che aumenta di importanza
quando i movimenti del direttore sono molto ampi. “La
gestualità è personale, il gesto
è legato alla propria esperienza”. Questo dice Sbaffi che
sottolinea quanta umanità e
personalità necessita di avere
il direttore d’orchestra che
continuamente sfida se stesso per
trasmettere al pubblico l’amore per
la musica mediante un lavoro di interazione con i musicisti in maniera
da strutturare armoniosamente il
suono d'insieme.
Il direttore è estraneo all’orchestra,
è un ospite, un organismo che si
collega ai musicisti e comunica
con essi attraverso un linguaggio
condiviso.
E’ stata dunque una lectio magistralis stimolante che ha sicuramente appagato i presenti di grandi
conoscenze, ma soprattutto ha
offerto loro innumerevoli spunti di
riflessione sulla musica in generale.
Una lectio magistralis in-formativa
legata alla nostra essenza di uomini
e cittadini, stimolante per far capire
quanto non si può mai smettere di
crescere culturalmente attraverso
ogni forma di arte.
LA GUERRA E LA FEDE
di Don Leopoldo Paloni
In occasione dei 100 anni dell’intervento italiano nella Grande Guerra volevamo
aprire una rubrica ricordando episodi legati alla fede o alla spiritualità. L’approccio
che se ne intende fare vuole essere solo di testimonianza storica-memorialistica
senza entrare nel merito dell’autenticità che solo spetta alla Chiesa.
La beata Maria Giovanna
Bonomo di Asiago
Nel 1606 nacque ad Asiago e si fece monaca benedettina. Ricevette il dono delle
stimmate e quello di rivivere settimanalmente la Passione di Cristo. Ciò, in un primo
momento gli procurò grandi persecuzioni all’interno del convento fino a quando, in
forza della sua umiltà, le cose cambiarono e venne addirittura nominata Badessa. Si
distinse anche nella carità prodigandosi nella cura dei soldati feriti durante la guerra
dei 30 anni. Morì a Bassano del Grappa nel 1670. Proclamata Beata da Pio VI divenne
Patrona di Asiago e di Bassano. I concittadini nel 1908 gli eressero un monumento
davanti alla casa natale nel centro del paese. In seguito alla ritirata di Caporetto la
linea del fronte si spostò dentro il paese di Asiago ed il monumento rimase proprio
nella terra di nessuno. Per più di un anno centinaia di migliaia di cannonate rasero al
suolo l’abitato e al termine del conflitto rimase incredibilmente illeso solo il monumento
della Beata. Testimonianze diaristiche raccontano dell’abitudine di “un saluto alla
Beata” da parte di soldati di entrambi gli schieramenti inviati nottetempo nella terra
di nessuno prima d’iniziare la loro missione. Lo storico ufficiale del Comando Diaz
colonnello Pietro Meraviglia nel libro “Guerra e vittoria”, titola la foto del monumento
in un mare di macerie: “Il miracolo di Asiago”. La stessa foto è visibile ancor oggi
ai piedi della statua.
Sara Bonfili
25/03/15 11.01
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L'Azione 28 MARZO 2015
>SPORT
Alcuni "runners"
della Podistica Avis Fabriano
presenti alla Maratona di Roma
Ritmica: anche le piccole
si fanno valere, che brave
La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano ha partecipato alla gara che si è svolta
a Camerino organizzata dalla locale società di ritmica. Sono state oltre 40 le piccole
ginnaste fabrianesi che hanno preso parte alla seconda giornata del Campionato Regionale Confsport, ente di promozione sportiva che ha dato la possibilità di una intera
giornata di gare, dove le nostre ginnaste hanno ben figurato prendendosi la meritata
gloria della premiazione e medaglia sul podio. Inoltre, ottima vittoria nel Campionato
di Categoria per la nostra Roberta Giardinieri in prestito sportivo alla società siciliana
Gymnasium, che ha conquistato a Battipaglia il titolo di Campionessa Regionale Zona
Sud. Infine, trasferta internazionale per la Nazionale Italiana Junior, tutta composta da
ginnaste fabrianesi che questa settimana parteciperanno alla World Cup in Portogallo.
Agnese Duranti, Anna Basta, Milena Baldassarri, Daniela Mogurean, Lavinia Muccini
e Anna Bajraktari dovranno dimostrare la loro crescita nella esecuzione dell’esercizio
che le porterà alla gara più importante della stagione, cioè il Campionato Europeo di
Minsk in Bielorussia dal 1° al 3 maggio prossimi.
Le giovani ginnaste fabrianesi
con il trofeo vinto
a Camerino
PODISMO
Maratona di Roma
La capitale vista... di corsa
Nonostante la pioggia, undici runners dell'Avis alla gara di 42 km
N
Pianeta calcio a 5: i risultati
eanche la pioggia ha fermato i
dodicimila “runners” che domenica 22 marzo hanno partecipato alla Maratona di Roma, i classici 42
chilometri e 195 metri corsi nella città
eterna, con partenza ed arrivo da Via dei
Fori Imperiali, sotto lo sguardo vigile
del millenario Colosseo. Nella moltitudine della maratona più partecipata
d’Italia, c’erano anche undici fabrianesi
della Podistica Avis Fabriano, che con
entusiasmo hanno affrontato questa
gara dopo mesi di preparazione, tanto
era il desiderio di correre in luoghi storici di rara bellezza e suggestione come
Piazza Venezia e il Circo Massimo, San
Pietro e il lungotevere, Piazza Navona,
Piazza del Popolo, Piazza di Spagna,
tanto per citarne alcuni. La pioggia,
dicevamo, l’ha fatta da padrona per
gran parte della mattinata (inzuppando
gli atleti e rendendo viscidi i famigerati
“sampietrini”), tanto da far dire a Papa
Francesco durante l’Angelus: “Nono-
stante il brutto tempo siete venuti in
tanti. Complimenti, siete stati molto
coraggiosi, proprio come i maratoneti:
li saluto con affetto”. Per la precisione,
in 11.516 sono giunti al traguardo. Ha
vinto l’etiope Degefa con il tempo di 2
ore 12 minuti e 23 secondi. Ma questo
è solo un dettaglio, che - per quanto
importante – non riguarda la stragrande maggioranza dei partecipanti, per
i quali la “vera” vittoria è quella di
esserci, di mettere alla prova se stessi,
di migliorarsi dopo un’accurata preparazione o semplicemente giungere
all’arrivo. Tra i fabrianesi dell’Avis, in
tre erano alla prima maratona assoluta
e si sono davvero ben comportanti: si
tratta di Sauro Tittarelli (che tra l’altro
ha fatto registrare il miglior tempo del
gruppo con 3 ore 18 minuti e 19 secondi), Maria Silvia Mezzanotte (3h 44’
56”) e Gabriele Fiorani (4h 06’ 59”).
Costanti come sempre due “veterani”
della maratona come Gabriele Salvatori
RUGBY
(3h 29’ 01”) e Maria Bornoroni (3h 44’
18”). Hanno “limato” i propri tempi
personali Lanfranco Ninno (3h 53’
41”), Crescenzo Papale (3h 58’ 27”)
e Mario Gubbiotti (4h 08’ 35”). Sono
tornati a correre una maratona dopo
diversi anni Ferruccio Cocco (4h 09’
57”) ed Andrea Tomassetti (4h 37’ 32”).
Purtroppo Massimo Gambella si è dovuto ritirare dopo alcuni chilometri per
un infortunio: ma vista la tempra e le
doti atletiche, senza dubbio avrà modo
di rifarsi nelle prossime maratone a cui
prenderà parte. Nel complesso è stata
una piacevole trasferta per il gruppo
podistico avisino, vissuta in allegria e
con il desiderio di condividere emozioni nel segno della corsa, in una delle
città più belle del mondo. Messa agli
archivi anche questa bella esperienza, il
prossimo appuntamento agonistico è in
programma il 6 aprile a Senigallia per
il classico trofeo podistico cittadino di
10 chilometri.
Sei Nazioni 2015
C'era anche Fabriano a tifare per l'Italia
Due pullman, quasi cento tifosi partiti dalla città della carta,
ed una passione che (nonostante i piccoli ritardi imprevisti
pochi secondi prima della partenza) fa muovere alle prime
luci dell’alba alla volta della capitale. Un viaggio spedito
che, dopo una brevissima sosta per un pranzo decisamente
in anticipo, ha portato la “truppa” fabrianese a due passi
dallo stadio Olimpico. È proseguita anche quest’anno quindi la tradizione del Fabriano Rugby di accompagnare la
passione ovale cittadina fino a pochissimi metri dal quindici
Il gruppo fabrianese prima del match Italia-Galles
25 sport.indd 2
azzurro, portando sugli spalti la voglia di sostenere i propri
colori insieme ad uno stadio gremito in ogni ordine di posto. Un Olimpico colorato, equamente diviso tra bandiere
tricolori e dragoni gallesi, che ha visto una grande Italia
nei primissimi minuti ed un Galles letteralmente devastante
una volta compreso (e spento) il gioco dei padroni di casa.
Un 20-61 durissimo per gli azzurri di Brunel, prossimi al
Mondiale in terra d’Inghilterra, ed ora alle prese con dubbi
ed infortuni. Ma nonostante la sconfitta, accompagnata
dalla grande prestazione del Galles inutile per conquistare
il torneo, l’ultima giornata del 6 Nazioni 2015 è stata una
grande festa di sport. Da ricordare anche l’ultima presenza
in nazionale per il grande veterano Mauro Bergamasco, che
a 36 anni e 94 presenze saluta l’ovale. Quasi 80.000 persone sugli spalti, tifoserie unite pur supportando due squadre
diverse: differenze minime se la passione per lo sport è più
forte di ogni presunta differenza. La “battaglia” sul campo
dell’Olimpico è stata sostenuta a gran voce dai tifosi presenti,
tra cori, incitamenti e la consapevolezza che lo sport unisce.
Più forte delle bandiere e dalle “presunte differenze” quella
palla ovale è fatta per unire le passioni anche ben oltre gli
ottanta minuti regolamentari per un terzo tempo che va ben
oltre i confini nazionali. Dopo la conclusione del 6 Nazioni si
avvia verso la fine anche il campionato del Fabriano Rugby,
che domenica affronterà in trasferta la temibile formazione
dell’Amatori Ascoli.
Saverio Spadavecchia
SERIE C1: IL REAL FABRIANO
SCONFITTO DI MISURA
Il Real Fabriano fa un passo indietro nella
corsa salvezza facendosi fermare dalla
Nuova Ottrano per 3-4. Partita sempre in
equilibrio nonostante l'estenuante possesso palla degli ospiti. Fa discutere nel finale
un rigore solare non concesso dall'arbitro
che era lì a pochi passi e che non poteva
esimersi dal non fischiare. I "pagliacci"
restano a -8 dalle zone tranquille della
classifica e dovranno continuare a cercare
punti. La juniores invece riposava e nell'ultimo turno ha visto infrangersi il sogno
playoff vista la vittoria dell'Alma Juventus
Fano nel derby con il PesaroFano.
l.a.
SERIE C2, GIRONE A:
VIRTUS FABRIANO SENZA SCAMPO
Nulla ha potuto la Virtus Fabriano nel
testacoda contro la capolista Dinamis
Falconara, che si è imposta per 6-0. I
cartai, con speranze di salvezza ridotte
al lumicino, cercheranno di onorare le
prossime gare – come sempre hanno
fatto finora – a cominciare dal prossimo
match in casa contro il Cagli (venerdì
27 marzo, PalaGuerrieri, ore 21.30). La
classifica dopo ventisei giornate: Dinamis
Falconara 69; Pieve d’Ico 55; Cagli 50;
Futsal Ancona 49; Ankon 48; Casine 47;
Jesi 43; San Costanzo 38; Pietralacroce
35; Chiaravalle e Numana 34; Pianaccio
32; Tre Colli Pinocchio 21; Brecce Bianche
16; Virtus Fabriano 13; Acli Mantonani 5.
f.c.
SERIE C2, GIRONE B:
IL CERRETO D'ESI VINCE CON GRINTA
Il Cerreto di mister Kristian Giordani
ha perso 3-1 a Campocavallo e viene
raggiunto al secondo posto dalla Futsal
Macerata. Nel prossimo turno, venerdì
27 marzo, incontro casalingo contro
il Recanati (PalaCarifac, ore 21.30).
Successo netto, invece, per il Cerreto
d’Esi di mister Maurizio Buratti: 8-2 sul
malcapitato Osimo, in un match archiviato
già a metà gara. Tra i cerretesi sono andati
a segno Baldoni (2), Buldrini, Lippera (2),
Rodriguez, Di Ronza e Lo Muzio. Sabato
28 marzo ostica trasferta a Gagliole. Infine, la Junior Matelica di mister Antonio
Colluto ha perso a Montelupone per 5-1.
Di Ferretti il gol della bandiera. Venerdì
27 marzo gara interna contro il Santa
Maria Nuova (palestra Mancinelli, ore
21). La classifica dopo ventisei giornate:
Sambucheto 69; Cerreto e Futsal Macerata
46; Montelupone 45; Campocavallo 43;
Cerreto d’Esi e San Severino 41; Cantine
Riunite Tolentino 40; Castrum Lauri 36;
Gagliole ed Osimo 34; Santa Maria Nuova
32; Fontespina 27; Junior Matelica 25;
Recanati 22; Real Trading 8.
f.c.
SERIE D: CAMPODONICO
E AVIS GENGA SENZA FORTUNA
Giornata amara sia per l’Avis Genga
(sconfitto 3-0 dall’Imbrecciata) sia per il
Campodonico (battuto 10-5 dal Villa Musone). Per il Campodonico hanno segnato
Biocco, Mauro Lezzerini (3) e Bartocci. Il
match tra Nebbiano ed Anconitana è stato
posticipato a venerdì 3 aprile. La classifica
dopo ventidue giornate: Imbrecciata 54;
Cupramontana 50; Villa Musone 43; Casenuove e Giovane Aurora 33; Virtus Moie
ed Aspio 32; Anconitana 28; Nebbiano 26;
Dorica 25; Monserra e Candia Baraccola
Aspio 22; Avis Genga 18; Campodonico 16.
f.c.
AMATORI UISP: TABACCHERIA SPIGHI
SI LAUREA CAMPIONE
La Tabaccheria Spighi si laurea campione
Uisp per la stagione 2014-2015 di calcio a
5, vincendo la finale per 12-1 sul Casablanca. Un tracollo maturato nella ripresa, visto
che il primo tempo si era chiuso sul 3-1.
La finale del 3°/4° posto ha visto la vittoria
della Juventude che ha superato per 7-4 la
formazione degli Orange. Alla fine rituale
delle premiazioni, con la coppa disciplina
vinta dalla Dimax 52, titolo di capocannoniere in mano a Vlad della Tabaccheria
Spighi che ha preceduto di un gol l’altro
cannoniere Tempestini della Juventude.
L’arrivederci è per l’anno prossimo, con
la Uisp sempre disponibile ad organizzare
una manifestazione come quella del calcio
a 5 che raccoglie sempre più praticanti.
25/03/15 10.57
26
>SPORT<
L'Azione 28 MARZO 2015
Promozione
CALCIO Seconda Categoria
Il Fabriano Cerreto è vicino
al sogno della promozione
Argignano
agguanta
il pareggio
CALCIO
I
di ANGELO CAMPIONI
l Fabriano Cerreto è superstar
anche sul campo della terza forza
del campionato, quel Piandimeleto
che per una decina di minuti, soprattutto
nella ripresa, ha messo in pericolo la
supremazia dei ragazzi di Spuri Forotti
che, dopo il breve sbandamento, si sono
ripresi e hanno portato a casa il sedicesimo risultato utile, frutto di tredici
vittorie (fra le quali dodici consecutive)
e tre pareggi. Davvero una macchinavincente e da gol perfetta e una strategia
del mister che premia questa compagine
che nel girone di ritorno sta dando una
lezione di calcio a tutte le avversarie.
Contro il Piandimeleto, il Fabriano
Cerreto ha iniziato un po’ sottotono,
senza troppo spingere sull’acceleratore,
ma poi, piano piano, le due formazioni
hanno iniziato a giocare senza troppo
offendersi, ma nel primo tempo l’andamento della gara ha vissuto un perfetto
equilibrio. Nella ripresa i locali sono
passati in vantaggio dopo 10’ con Monaldi. In questo frangente il rischio è
stato doppio perché il Piandimeleto ha
avuto un’altra occasione per chudere
CALCIO
PIANDIMELETO
FABRIANO CERRETO
1
2
PIANDIMELETO - Spinaci, Poggiaspalla,
Fabbri, Amantini, Fraternali, Solfi, Turchi,
Serafini (4’ st Montanari), Seck, Paternoster, Monaldi. All. Dominici
FABRIANO CERRETO - Latini, Pierotti,
Berrettoni, La Mantia, Galuppa, Boria,
Zaccagnini, Bartoli, Marinelli, Silvi (40’ st
Martellucci), Piergallini (30’ st Zuccaro).
All. Spuri Forotti
RETI - 10’ st Monaldi, 22’ st Silvi, 25’
st Marinelli (r)
l’incontro, ma ha fallito una facile
occasione a porta sguarnita. Dal probabile 2-0 in favore del Piandimeleto
alla svolta della partita con il Fabriano
Cerreto che, punto nell’orgoglio, ha
dato il là alla rimonta. Al 22’ Silvi
ristabilisce l’equilibrio approfittando di
una corta respinta della difesa. Il raddoppio tre minuti dopo con il Fabriano
Cerreto che chiudeva le ostilità con
Marinelli che entrava in area ma veniva
steso da Solfi. L’arbitro concedeva la
Serie D
massima punizione che lo
stesso attaccante, bomber
del campionato con 15 sigilli
stagionali, trasformava dando
i tre punti ai suoi compagni.
Una vittoria sofferta, ma in
questo momento la squadra
all’ombra della torre riesce
anche a superare le più ardue
e ostiche avversità. Al termine
del campionato mancano tre
turni e il Fabriano Cerreto
vede avvicinarsi la vittoria
finale anche se la Pergolese
ha ricominciato a vincere. I
sei punti di distanza non sono
ancora sufficienti per vincere
il torneo.
Prossimo appuntamento in
casa contro il Marina quinta
forza del campionato: si gioca
sabato alle ore 15 allo stadio
comunale di Fabriano. Una
vittoria del Fabriano Cerreto
e un concomitante pareggio
della vice capolista darà ai
ragazzi di Spuri Forotti il pass per
salire in Eccellenza con due giornate
di anticipo.
CALCIO
La straordinaria coppia-gol
del Fabriano Cerreto:
Diego Marinelli e Francesco Silvi
Prima Categoria girone B
Il Matelica non vince più: Fortitudo, ko di rigore
un punto in due partite che allontana dai playoff
MATELICA
RECANATESE
1
1
MATELICA - Spitoni, Girolamini, Corazzi, Borgese, D’Addazio, Gilardi (40’
Lazzoni), Iotti, Moretti, Ambrosini (70’
Ferretti), Mandorino (84’ Jachetta),
Scotini. All. Bartoccetti
RECANATESE - Verdicchio, Candidi,
Brugiadipaglia, Di Iulio, Patrizi, Narducci, Rapaccini (57’ Agostinelli M.),
Traini (79’ Latini), Galli, Gigli, Agostinelli
L. (55’ Marolda). All. Magrini
RETI - 29’ Moretti, 81’ Latini
CAMPOBASSO
MATELICA
1
0
CAMPOBASSO - Conti, Di Gioacchino,
Bernardi, Marinucci Palermo, Fusano,
Minadeo, Pani, Vitone (61’ Vitelli),
Di Gennaro (77’ Pignataro), Todino,
Lapenna (60’ Dragone). All. Vullo
MATELICA - Spitoni, Girolamini, Corazzi, Borgese, D’Addazio, Gilardi, Iotti
(78’ Moras), Moretti, Api (68’ Ferretti),
Ambrosini (80’ Mandorino), Scotini.
All. Bartoccetti
RETE - 75’ Todino
Pareggio amaro per il Matelica contro
la Recanatese. I biancorossi, pur non
giocando una gran partita, vanno in
vantaggio nel primo tempo con il gol
dell’ex Moretti, ma non riescono a
chiuderla e vengono raggiunti nel finale
dalla rete di Latini. Mister Bartoccetti
cambia ancora qualcosa nell’undici
iniziale e schiera un centrocampo a tre
con Borgese davanti alla difesa e Scotini
e Iotti mezze ali. In avanti la coppia
Mandorino-Moretti supporta l’unica
punta Ambrosini.
Il Matelica parte con il piede giusto e
ci prova due volte dalla distanza nei
primi cinque minuti, ma le conclusioni
di Mandorino e Scotini non centrano
lo specchio della porta. Al 29’ il gol
del vantaggio; gran contropiede dei
biancorossi imbastito da Ambrosini e
26 sport.indd 2
Iotti con quest’ultimo che serve Moretti
in area: il numero otto del Matelica
controlla e batte Verdicchio. Al 37’ si
fa male Gilardi; nel Matelica non è a
disposizione neanche Ercoli per problemi fisici e mister Bartoccetti è costretto
al cambio inserendo Lazzoni che si va
a posizionare come playmaker, mentre
Borgese scala al centro della difesa
insieme a D’Addazio.
Nella ripresa, la Recanatese opera
alcuni cambi ed i nuovi entrati danno
vivacità agli ospiti che alzano il baricentro e costringono i biancorossi
sulla difensiva. Al 13’ Gigli appoggia
il pallone di testa a Galli che calcia di
controbalzo ma non inquadra lo specchio. Al 18’ lungo lancio per Marolda
che taglia alle spalle della difesa del
Matelica e controlla il pallone di petto,
ma sul più bello perde l’equilibrio e non
riesce a concludere.
Al 29’ grande occasione per il Matelica: D’Addazio calcia al volo su corner
battuto da Moretti, pallone salvato
sulla linea e poi sul prosieguo dell’azione Verdicchio para i tiri da distanza
ravvicinata di Scotini, Moretti e dello
stesso D’Addazio; la Recanatese rimane
miracolosamente in partita. Al 31’ Galli
controlla in area e calcia di sinistro
sul primo palo: Spitoni respinge. Al
36’ il pareggio ospite: sugli sviluppi
di un calcio di punizione Galli mette
un pallone rasoterra a centro area e
Latini, entrato da due minuti, trova la
deviazione vincente che beffa Spitoni
e porta il risultato sull’1-1.
Mister Bartoccetti inserisce Jachetta e
sposta Scotini in avanti nel tentativo di
riportarsi in vantaggio, ma i padroni di
casa non si fanno mai realmente pericolosi; la partita finisce in parità. Il Matelica rimane al settimo posto in classifica,
a pari punti con la Civitanovese.
Mercoledì 18 marzo i biancorossi hanno recuperato la trasferta in casa del
Campobasso (precedentemente rinviata
causa neve). La partita è terminata sul
risultato di 1-0 per i molisani, decisivo
il gol di Todino.
Prossimo turno in trasferta sul campo
del Castelfidardo, domenica 29 marzo
ore 14.30.
Diego Piciotti
FORTITUDO FABRIANO
OSIMANA
0
1
FORTITUDO FABRIANO - Tamburini,
Ruggeri, Gobbi, Porcarelli, Clementi,
Ippolito, Carmenati, Biocco, Mamudi,
Pallotta, Piccolini, All. Ruggeri
OSIMANA - Vaccarini, Varo, Durazzi,
Campanelli, Stabile, Postacchini, Beduako, Ferri, Giuliani, Mastri, Braconi.
All. Tedoldi
RETE - 27’ st Mastri (r)
E’ la Fortitudo Fabriano che non
ti aspetti quella vista al Comunale
di Fabriano. Gioca male e perde. E,
soprattutto, interrompe la serie positiva e si allontana dalla zona play-off
uscendo sconfitta contro un’Osimana
che è passata su calcio di rigore, ma
che forse ha giocato anche un po’
meglio dei locali. Fortitudo che nella
prima parte della gara non è stata molto
brillante e che ha chiuso il tempo in
sostanziale equilibrio. Poi nella ripresa
è successo di tutto il calcio di rigore
per l’Osimana trasformato da Mastri e
l’assalto finale dei ragazzi di Ruggeri
alla ricerca del pareggio. Infatti dopo
CALCIO
lo svantaggio i rossoblù hanno avuto
un paio di occasioni per pareggiare e,
soprattutto, hanno reclamato per un
penalty non concesso dall’arbitro per
un fallo di mano in area ospite. Tutto
sommato alla fine il pareggio sarebbe
stato il risultato più giusto. Sul terreno
amico la Fortitudo ha alternato ottime
prestazioni ad altre molto deludenti.
Adesso con questa sconfitta risulta fuori
dai playoff, anche se al termine del
campionato mancato tre giornate con
9 punti a disposizione. La Fortitudo è
a quota 40 punti. Davanti ci sono Filottranese a quota 43, Osimana e Miciulli
a 44 e Villa Musone a 45. A quota 61,
ormai promossa, la Vigor Castelfidardo
con 61 punti.
Prossimo impegno in trasferta contro
il Colle 2006 che è ultimo in classifica a quota 25 punti in compagnia
di Collemarino, Leonessa Montoro e
Castelfrettese.
Quindi la Fortitudo troverà una squadra
molto concentrata perché si gioca la
permanenza nel campionato di Promozione. Un successo potrebbe dare un po’
di speranza alla formazione cartaia per
raggiungere i tanto agognati play-off,
anche lo scorso campionato sfiorati, ma
mai raggiunti. Speriamo bene.
a.c.
Prima Categoria girone A
Preziosi punti salvezza
per il Sassoferrato Genga
Ottima vittoria in chiave salvezza per il Sassoferrato Genga che batte il Mondolfo
per 1-0 e raggiunge il dodicesimo posto in classifica a quota 31 punti. A regalare
il successo alla squadra di Guerri è stato Piermattei autore del gol vittoria al secondo minuto di gioco. Nel corso della ripresa il Sassoferrato Genga crea diverse
palle gol ma il raddoppio non arriva e la partita si chiude sul risultato di 1-0. Da
segnalare un salvataggio sulla linea di porta da parte di Altarocca nel primo tempo.
La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini, Marchi
(72’ Fioranelli), Pizzi, Tinti, Hoxha, Arcangeli, Zucca (85’ Baldarelli), Monno,
Piermattei (82’ Conti); all. Guerri. Prossimo turno: Cantiano-Sassoferrato Genga
(all'andata 1-0)
l.a.s.
Nel girone D, termina 1-1 la sfida tra
il Chiaravalle e l’Argignano. I padroni
di casa aprono le marcature al 20’ con
Ciarimboli, ma nella ripresa Nubola
trova il gol del pari che permette ai
suoi di mantenere il decimo posto in
classifica e di allontanarsi, per ora,
dalla zona retrocessione. La formazione dell’Argignano: Pecci, Lucernoni,
Cofani, Mancini, Galuppa, Peccarisi,
Ragni, Mazzoli (46’ Conti), Jonuzi,
Mariani (80’ Zampetti), Nubola; all.
Sentinelli. Ventesima sconfitta stagionale per il Serradica che perde in casa
contro la Sampaolese 0-2. La squadra
di Colonnelli crea molto ma non riesce
a finalizzare le occasioni da rete. La
formazione del Serradica: Baroni, Monticelli, Stridi, Zampetti (46’ Giampaoli),
Pierotti, Nabil, Birelli, Scotini, Bucchi,
Vinciarelli (73’ Ercoli), Archetti (75’
Regini); all. Colonnelli. Nel girone
F, vittoria schiacciante per la Fabiani
Matelica che si impone sulla Samb
Montecassiano per 6-0. Prossimo turno:
Argignano-Borgo Minonna (all'andata
1-2), Serradica-Victoria Strada (2-4),
Serralta-Fabiani Matelica (3-6)
Luca Antonio Somma
classifiche
SERIE D girone F
Maceratese 63; Fano
57; Sambenedettese 54;
Campobasso 47; Chieti
44; Civitanovese e Matelica 41; Jesina e San Nicolò 37;
Giulianova 35; Fermana 34; Recanatese
30; Castelfidardo 28; Termoli 26; Amiternina 24; Agnonese 23; Vis Pesaro
19; Celano Marsica 16.
PROMOZIONE girone A
Fabriano Cerreto 61; Pergolese 55;
Piandimeleto 48; Real Metauro e
Barbara 43; Marina e Marzocca 41;
Passatempese 37; Dorica Torrette 36;
Conero Dribbling 35; Camerano 33;
Marotta e Belvederese 30; Valfoglia 29;
Vadese 14; Cagliese 13.
PRIMA CATEGORIA girone A
Laurentina 48; Cantiano 47; Villa San
Martino 46; Mercatellese 43; Gabicce
Gradara e S. Orso 42; Piobbico 41;
Fermignanese e Montecalvo 39; Mondolfo e Montelabbate 32; Sassoferrato
Genga 31; Peglio 29; Urbino Pieve 27;
Usav Pesaro 23; Della Rovere 16.
PRIMA CATEGORIA girone B
Vigor Castelfidardo 61; Villa Musone
45; Osimana e Miciulli Senigallia 44;
Filottranese 43; Fortitudo Fabriano 40;
Le Torri, Filottrano e Vallesina 37; Monsano 33; Avis Arcevia 31; Cameranese
28; Colle, Castelfrettese, Collemarino e
Leonessa Montoro 25.
SECONDA CATEGORIA girone D
San Biagio 57; Osimo Stazione 56;
Borgo Minonna 50; Cupramontana e
Borghetto 49; Chiaravalle 47; Sampaolese 46; Staffolo 39; Labor 34;
Argignano e Osimo 29; Castelbellino
26; Offagna 24; Victoria Strada 23;
Serradica e Spes Jesi 15.
SECONDA CATEGORIA girone F
Valdichienti 60; Pioraco 54; Sarnano
51; Rione Pace 50; Trodica e Caldarola
45; Elfa Tolentino 42; Esanatoglia 38;
Robur 36; San Ginesio 35; Fabiani
Matelica 33; Sefrense 31; Corridonia
e Serralta 23; Montecassiano 19; Nova
Camers 11.
TERZA CATEGORIA girone F
Treiese 58; Castelraimondo 57; Visso
49; Real Tolentino 41; Juventus Club
39; Pievebovigliana 36; Belfortese 32;
San Francesco Cingoli 30; Chiesanuova
29; Palombese 27; Abbadiense 24; Real
Matelica 16; Appignano 13; Collevario 3.
25/03/15 10.59
BASKET
Serie C regionale
Janus già promossa
ora gioca per il titolo
di LUCA CIAPPELLONI
U
na settimana di sosta per ricaricare le pile in vista del gran
finale. La Janus Fabriano si
prepara alla seconda fase del campionato di C Regionale: dieci partite per
determinare la classifica finale, ed i
relativi premi in denaro elargiti dalla
Fip, in programma dal 28 marzo (esordio a Pesaro contro la Bramante) al 24
maggio (gran chiusura al PalaGuerrieri
contro Fossombrone) con due turni
infrasettimanali, primo dei quali già
mercoledì 1 aprile (al PalaGuerrieri
alle 21 arriverà Fermignano).
“E’ stata una prima fase in cui siamo
andati oltre le nostre aspettative –
sorride Bolzonetti, coach della Janus
– Sapevamo di aver costruito una
squadra valida sia tecnicamente che
umanamente ma i ragazzi ci hanno
BASKET
27
>SPORT<
L'Azione 28 MARZO 2015
sorpreso, costruendo un gruppo solido
anche fuori dal campo. I meriti degli ottimi risultati fin qui ottenuti li ripartisco
fra loro e Christian (Rapanotti, viceallenatore, ndr): la squadra è sempre
stata disponibile e coesa; con Christian
si è confermato un grande feeling che
ha reso tutto più facile”.
“Con Luciano c’è un rapporto che va
oltre l’aspetto tecnico – annuisce Rapanotti – In estate ho accettato questo
incarico perché sapevo di avere a fianco
una persona di valore, sotto tutti i punti
di vista, e questa esperienza mi sta
arricchendo. Voglio fare anche io un
plauso ai ragazzi, hanno dato sempre
il meglio di loro stessi sopperendo ai
tanti infortuni che ci sono occorsi senza
mai piangersi addosso. Ora però non ci
accontentiamo, vogliamo arrivare primi
il 24 maggio e daremo il massimo per
questo”.
Promozione
BASKET
Serie C nazionale
Un'Halley demotivata
cade sul parquet
della forte Falconara
FALCONARA
HALLEY MATELICA
72
47
FALCONARA - Gnaccarini 17, Pozzetti
14, Benini 8, Chiorri 5, Oprandi 6, Baldoni
4, Maggiotto 6, Bartoli 6, Valentini 4,
Tessitore 2. All. Reggiani
HALLEY MATELICA - Sorci, Pecchia J.
2, Ferretti 1, Novatti 4, Servadio, Cintioli
2, Nasini, Amoroso 11, Dolic 17, Usberti
10. All. Pecchia A.
Bolzonetti e Rapanotti, gli allenatori
della Janus (foto di Martina Lippera)
Femminile
Brown Sugar mette Thunder si impegna
la vittoria nel... Sacco ma Perugia è forte
Prezioso successo esterno dei Brown Sugar Fabriano che
con un canestro decisivo di Luca Sacco ottengono la seconda
vittoria consecutiva, 59-60 ad Acqualagna, e si regalano ancora speranze di agguantare uno dei primi quattro posti validi
per l’accesso diretto al secondo turno playoff. Il tabellino del
team di Gentili: Fabrianesi 3, Busco, Narcisi 4, Sacco A. 11,
Ceresani 11, Sacco L. 8, Cimarra 4, Pallotta 19. Sabato 28
marzo (ore 18.15, Palestra Mazzini) i gialloviola ospiteranno
la Dinamis Falconara, seconda forza del girone. Perdono
invece un match molto importante per accedere alla postseason i Gladiatores Matelica, battuti 64-54 a Chiaravalle.
Il tabellino matelicese: Picchetti 4, Cingolani, D’Amato 12,
Mencucci 12, Sestili, Papilli, Frattali, Gagliardi 1, Massari,
Luzi 9, Pietrini 7, Colonnelli 9. La squadra di Sestili, che
domenica 29 marzo alle ore 19 riceverà al Palasport di
Matelica il fanalino di coda Osimo, non potrà più fallire se
vuole agguantare uno dei primi tre posti.
l.c.
BASKET
La Thunder Halley Matelica esce sconfitta dal campo
di Perugia per 53-31 nel secondo match di "poule promozione". Lo scarto finale è fin troppo punitivo, visto che le
matelicesi hanno giocato tecnicamente una buona partita,
riuscendo a mettere in difficoltà la squadra di casa. Il tabellino: Cerioni 3, Ricciutelli I. 12, Nowafor 7, Mosconi,
Crescentini, Gargiullo, Ricciutelli G. 4, Pedica, Stronati F.
5, Stronati A; all. Costantini. Durante la pausa che avranno
di fronte, coach e giocatrici non dovranno tralasciare nulla
per capire dove risulta possibile migliorare per arrivare al
primo appuntamento in casa di questo girone delle migliori
del campionato di serie C, domenica 12 aprile, al meglio
delle condizioni fisiche e mentali.
Anche l’under 15 ha perso contro il Vallesina 58-25. Il tabellino: Mariotti, Ricco, Montanari 2, Lopergolo, Soverchia,
Lori 4, Di Gregorio, Riccitelli 8, Martelli 11, Minetti; all.
Costantini.
Lucia Granini
L’Halley Matelica si è presentata al
PalaBadiali di Falconara già con lo
spirito da vittima sacrificale, un atteggiamento dovuto alla mancanza di
motivazioni, allo stato di forma non eccelso, ai problemi fisici di un giocatore
chiave come Nasini. I padroni di casa
cercano subito di scappar via. L'Halley
rintuzza prima con Novatti poi con
Dolic, ma sotto canestro Pozzetti crea
problemi e ben presto si assiste solo ad
un monologo dei padroni di casa, con
Gnaccarini e Maggiotto che continuano
a punire una difesa matelicese tutt’altro
che pungente. Coach Pecchia rivoluziona invano il quintetto nella speranza di
scuotere i suoi. Il primo quarto termina
con un eloquente 26-10 per Falconara.
Sempre ad alta percentuale i tiri dei
padroni di casa. Sempre forzati quelli
dei matelicesi. E’ un gioco a due fantastico di Usberti, che snocciola un gran
pallone per Amoroso, a far sperare i
matelicesi in avvio di secondo perio-
Serie D: il Cerreto
sale... sull'altalena
Inizia con una vittoria e una sconfitta la
seconda fase del Cerreto in serie D.
Dopo aver bagnato l’esordio con un
convincente successo casalingo contro
Castelraimondo 72-59 (Moscatelli 20,
BASKET
do. Ma vengono nuovamente puniti
da Pozzetti e poi da un Bartoli molto
dinamico (48-30 al riposo). La ripresa
vede una Halley mentalmente più presente, anche e soprattutto in difesa, ma
in attacco non riesce a capitalizzare. E
così è Falconara a spuntare il massimo
vantaggio sul 54-33. E' 62-37 il parziale
del terzo quarto, 72-45 il finale. Per
Matelica quella di sabato 28 marzo
contro Pedaso sarà l’ultima gara casalinga (PalaCarifac, ore 18.30), prima
delle due ultime trasferte, a Osimo e
Ortona.
Antonio Gentilucci
Dolic al tiro (foto di Martina Lippera)
Chiarucci 16), i ragazzi di Sonaglia hanno
ceduto il passo 84-68 (Moscatelli 23,
Chiarucci 12) al Basket Giovane Pesaro,
unica squadra fin qui imbattuta del minigirone a quattro squadre.
Lunedì 30 marzo, ore 21.30 PalaCarifac,
il Cerreto ospiterà la Fortitudo Porto
Recanati nell’incontro che chiude questa
fase di andata.
l.c.
Settore giovanile
Di Salvo: "C'è chi pensa solo a criticare e ad autoincensarsi"
Sono Mario Di Salvo,
presidente della Janus
Basket Fabriano, non
sono seduto a cena in
un ristorante, nessuno è intorno
a me e per questo decido di prendere
carta e penna e scrivere alcune considerazioni in merito ad articoli usciti
recentemente su questa testata. Se
ricordate bene, due settimane fa iniziava in maniera similare un articolo del
signor Enrico Cimarra, un racconto a
mo’ di fiaba, conclusosi con un finale
thriller. Una settimana fa un altro
articolo e altre dichiarazioni hanno
colto la mia attenzione e allora decido
di replicare, sentendo chiamati in
causa direttamente la mia persona e la
società che ho il piacere di presiedere.
Non sono un politico, motivo per il
quale non devo badare bene a ciò che
scrivo o dico per ottenere il maggiore
gradimento possibile, sono un ragazzo
di 27 anni con una grande passione
per la pallacanestro, sport che mi fa
battere il cuore, e quindi posso parlare
liberamente.
Non mi piace molto mettermi in mostra
o apparire, lascio ad altri i titoli sui
giornali e le immagini di copertina o
auto slogan, ma oggi non potevo non
rispondere e replicare. Penso che in
ogni cosa, quando ci si crede veramente, sia necessario e doveroso metterci
la faccia! In quanto presidente della
27 sport.indd 2
prima realtà cestistica fabrianese, non
posso accettare e leggere alcune cose,
proprio perché chi non è al dentro della
pallacanestro potrebbe non conoscere
bene tante questioni e potrebbe anche
scambiare l’oro per argento. Quindi
rispondo al signor Enrico Cimarra
invitandolo - prima di far riferimento
a condottieri, iniziative democratiche,
iniziative disinteressate, pochi improvvisati e finti benefattori - ad informarsi
e documentarsi sulla situazione della
pallacanestro nella nostra città. Sfortunatamente o fortunatamente, molte
società hanno avuto “rapporti” con chi
gestisce i ragazzi a Fabriano. Tutte avventure finite poi con una separazione
come accaduto allo Sterlino Sporting
Club, alla Spider e alla Janus. Signor
Cimarra, è anche possibile che in tutti
e tre i casi la colpa non sia dei “suoi
amici” seduti al tavolo ma, per lo
meno, dovrebbe avere l’accortezza di
informarsi sui fatti prima di sentenziare additando ed emettendo giudizi
inappropriati, non corretti e volti solo
a osannare una realtà. Alcune righe
voglio dedicarle alla Janus Fabriano
attraverso la quale abbiamo provato a
compattare e coinvolgere intorno alla
pallacanestro senior i tanti appassionati
della palla a spicchi che, in ogni nostra
gara casalinga e anche in trasferta,
accorrono per seguire e sostenere la
nostra squadra. Chi lo sa un giorno
cosa potrà fare la Janus: potrebbe
fallire, come tornare in serie A. Ma
quest’incertezza vi è solo perché le
non indifferenti risorse, messe a disposizione da importanti realtà industriali
cittadine, che qualcuno, neanche troppo
tempo fa, ha utilizzato e usufruito, noi
non le avremo probabilmente mai. La
cosa certa è che l’anno prossimo il
basket a Fabriano andrà a disputare un
campionato di Serie C Unica che si preannuncia impegnativo sotto tutti i punti
di vista e ci auguriamo che il pubblico
al nostro fianco possa continuare a crescere e ad essere ancora così numeroso,
come in queste ultime due stagioni di
Serie C Regionale, condotte sempre
ai vertici. E’ inoltre giusto ricordare
come tra la nostra società e la Basket
School Fabriano, a settembre 2013, sia
stato stipulato un contratto di stretta
collaborazione, questo nonostante ci
fosse stato suggerito di evitare di farlo
non solo da chi aveva avuto la ventura di vivere un’esperienza simile, ma
anche da tanti appassionati della città.
Il tutto finalizzato in un’ottica di quella
che ritenevamo, a torto evidentemente,
una crescita nostra e dell’intero movimento fabrianese. Questa esperienza
è durata una sola stagione, con esiti
fortemente negativi, a seguito di un
recesso unilaterale pervenuto con raccomandata da parte della Basket School
solamente il giorno precedente rispetto
al termine previsto per l’iscrizione ai
campionati giovanili, obbligatori per
società che partecipano a campionati
senior. Fortunatamente siamo riusciti
a sopperire potendo contare sulla
disponibilità di due società non della
città, che intendo ancora ringraziare,
come la Pallacanestro Vallesina e la
Maior Senigallia. Parlando di futuro,
ho estremo piacere nel constatare che
un’iniziativa di un gruppo di ragazzi
ha dato vita ad una nuova realtà di
settore giovanile, la “MVP Fabriano
Basket”, la quale in tempi - come dal
signor Cimarra definiti - deprimenti
ed economicamente disastrosi, dà la
possibilità a chi vuole di praticare la
pallacanestro gratuitamente. Chissà
cosa avrebbe fatto in tempi d’oro
quando grandi aziende di questa città
per questo sport e per i ragazzi hanno
sborsato fior di soldi! Il basket a Fabriano è molto unito e compatto e forse il
signor Cimarra è male informato, come
anche i benefattori della Basket School.
A causa della crisi sono rimaste tre
società senior, tutte unite con un unico
intento: far crescere i ragazzi attraverso
la “MVP Fabriano Basket” che fin da
subito ha operato mettendo in campo
la cosa fondamentale per andare avanti
e che spinge tutti noi, la passione! E
attenzione a nominare, sempre per auto
promozione, alcuni personaggi che
veramente hanno fatto la storia della
pallacanestro cittadina, i quali hanno
avuto il coraggio e l’intraprendenza di
iniziare e scrivere una storia ineguagliabile senza poter contare e disporre
di risorse che, in quegli anni, non erano
minimamente immaginabili. Concludo
ritenendo che forse anche atteggiamenti
di altri soggetti, non sempre solamente
delle controparti, sono stati volti più a
disgregare, a dividere, a separare, che
non a costruire, a crescere, ricordando,
ancora una volta la difficoltà o l’impossibilità di positive collaborazioni
sempre fallite a Fabriano. Forse, anche
se in maniera totalmente involontaria,
tutto ciò potrebbe aver aperto gli occhi
ad altri appassionati, favorendo il dialogo e la condivisione di pura passione
per questo sport meraviglioso tra le
altre realtà cestistiche della città (Bad
Boys, Brown Sugar, Janus Basket,
MVP Fabriano Basket, Villaggio dello
Sport in ordine puramente alfabetico)
che coinvolgono nelle loro attività circa
200 tesserati.
Questa è e sarà la mia ultima risposta
sia perché rischieremmo di essere noiosi e ripetitivi, oltre che non costruttivi,
ritenendo più utile utilizzare il poco
tempo a disposizione per provare a
realizzare ciò che vogliamo, anziché
criticare gli altri e continuare ad autoincensarsi.
Mario Di Salvo,
presidente Janus Basket Fabriano
25/03/15 10.58
28
>SPORT<
ATLETICA
Esordienti
Ben 35 promesse
ad Atleticando 2015
di SANDRO PETRUCCI
U
n successo strepitoso, come
nelle più rosee previsioni, per
“Atleticando 2015”, la manifestazione Indoor per gli Esordienti voluta dalla Federazione Marchigiana di
Atletica Leggera e dal nostro dirigente
Giuseppe Agabiti Rosei in prima persona. Tanta determinazione nei confronti
dei giovanissimi è stata ripagata da una
presenza senza precedenti, con ben 302
piccolissimi aspiranti atleti (dai 6 agli
11 anni) giunti anche da fuori regione,
che si sono giocosamente cimentati sia
nelle discipline più classiche dell’atletica (corsa, lancio e salto) che nei percorsi ginnici di abilità e destrezza. L’Atletica Fabriano è stata presente con ben
35 Esordienti (gli iscritti quest’anno
sono addirittura 103), accompagnati
dai loro istruttori Stefano Falcioni e
Gabriele Archetti. Ricordiamoli: Siria
Monteverde, Alessandro Giacometti,
Giulia Eleonori, Sofia Coppari, Jacopo
Coppari, Filippo Antonelli, Matteo
Loroni, Marco Riccioni, Maria Sestili,
Valeria Fracassini, Pietro Stopponi,
Valeria Picheler Ott, Sara Agostinelli,
Anna Lou Tappi, Rachele Corrieri, Jean
Marc Gerini, Lorenzo Biocchi, Alessia
Rosi, Matteo Ambrosini, Davide Paccapelo, Jesuneh Cornelli, Francesco
Crialesi, Thomas Bergamo, Giacomo
Romani, Giulia Lucernoni, Rebecca
Pettinari, Aicha Gatti, Gabriele Giampieri, Edoardo Boldrini, Jacopo Ruggeri, Simone Raggi, Giacomo Picheler
Ott, Andrea Pupilli, Silvia Corrieri,
Valentina Corrieri. Tutti, indistintamente, hanno affrontato questa esperienza di gioco sport con entusiasmo
e divertimento, ma anche con estrema
serietà ed impegno. Anche se non era
certo la supremazia agonistica negli
obbiettivi della partecipazione,
va comunque ricordato che gli
atletini biancorossi hanno evidenziato delle qualità tecniche
di indubbio valore. Alessandro
Giacometti ha vinto la corona
del migliore nella sua categoria
di lancio del peso, riuscendo
anche a centrare la finale dei
50 metri, Matteo Ambrosini ha
bissato il successo nello sprint
con quello del salto in lungo,
Matteo Loroni e Sofia Coppari
ugualmente hanno trionfato
nelle loro categorie di lancio
del peso, a coronamento di una
mattinata riservata allo sport
nella sua forma più ludica e
serena. Gli Esordienti dell'Atletica
Fabriano che hanno preso
parte ad Atleticando 2015
PATTINAGGIO
Campionato Regionale
CALCIO
L'Azione 28 marzo 2015
BASKET
Settimana impegnativa
per la Basket School:
esultano gli Under 15
La squadra
Under 15
UNDER 17 ELITE
SENIGALLIA–FABRIANO = 68-55
Partita tirata, con troppi errori dei
fabrianesi, decisamente sottotono. Ne
approfittano i padroni di casa che si
aggiudicano l’incontro.
UNDER 13
POLVERIGI – FABRIANO = 67-58
Partita senza forti emozioni con i fabrianesi evanescenti. Nel terzo quarto
i “nostri” reagiscono e arrivano fino a
-3, ma troppo in ritardo.
UNDER 15
FABRIANO-SENIGALLIA = 52-33
Partita dominata sin dall’inizio vista la
Settore giovanile
I giovani fabrianesi I fortitudini si allenano
ci sanno proprio fare! con il club rossonero
I Giovanissimi
sul podio
Buoni responsi giungono dai campionati regionali di pattinaggio
su strada che si sono svolti a Fabriano nel weekend scorso, con la
Fortitudo Fabriano Pattinaggio che ha ottenuto il secondo posto
assoluto su sedici squadre partecipanti. Cominciamo con i Giovanissimi con il primo posto di Cristian Scassellati nei 100 sprint,
negli 800 in linea e nella combinata. Bene Alessandro Eleuteri, 3°
nei 100 sprint, 5° negli 800 in linea, 3° nella combinata, Alessio
Pacini 5° nei 100 sprint, 2° negli 800 in linea, 2° nella combinata,
Francesco Bonazelli 6° nei 100 sprint, 11° negli 800 in linea e 9° in
combinata, Riccardo Delpriori 13° nei 100 sprint, 13° negli 800 in
linea e 14° nella combinata, Tommaso Mearelli 15° nei 100 sprint,
14° negli 800 in linea e 15° nella combinata. Tra gli Esordienti (1°
anno) Asia Fileri ha ottenuto 16° posto nei 200 sprint, ma anche un
12° nei 1.200 in linea ed un 15° nella combinata, Lorenzo Nista 8°
nei 200 sprint, 9° nei 1.200 in linea e 8° nella combinata; tra gli
Esordienti (2° anno) Emma Ninno 1° nei 200 sprint, 1° nella 1.500
in linea e 1° combinata; tra i Ragazzi Elisa Scassellati 4° nei 300
sprnt, 1° nella 2.000 a punti e 1° nella 3.000 americana, Maria Ninno
9° nei 300 sprint, 8° nella 2.000 a punti e 1° nella 3.000 americana,
Anna Raiola 16° nei 300 sprint, 16° nella 2.000 a punti, Alessandro
Carnevali 3° nella 300 sprint, 1° nella 2.000 a punti, 4° nella 3.000
americana, Roberto Raiola 2° nei 300 sprint, 3° nella 2.000 a punti,
4° nella 3.000 americana, Nicolò Delpriori 12° nei 300 sprint, 8°
nella 2.000 a punti, 4° nella 3.000 americana, Giovanni Fiorucci 11°
nei 300 sprint, 14° nella 2.000 a punti; tra gli Allievi Erica Greci
3° nei 200 crono, 3° nella 5.000 a punti, 1° nella 3.000 americana,
Camilla Fattori 5° nei 200 crono, 5° nella 5.000 a punti, 1° nella
3.000 americana; tra gli Junior Alice Comodi Ballanti 3° nei 200
crono, 4° nella 5.000 a punti, Alessandro Mataloni 2° nei 200 crono,
8° nella 5.000 a punti, 4° nella 5.000 americana; tra i Senior Tiziano
Arteconi 12° nei 200 crono, 10° nella 5.000 a punti, 4° nella 5.000
americana, Leonardo Lori 13° nei 200 crono, 13° nella 5.000 a punti,
4° nella 5.000 americana.
28 sport.indd 2
Settore giovanile
Una data che per
molti può non significare molto, ma
che per i Giovanissimi della Fortitudo,
Scuola Calcio Città
di Fabriano (anno
2001) rimarrà per
sempre nei ricordi.
E’ stata un’esperienza, sì, proprio in
linea con il progetto
Scuola Calcio Milan: quattro nostri
rappresentanti ospiti
al Centro Sportivo Vismara dei pari età dell’A.C. Milan per una
sessione di allenamento e partita amichevole che ha rappresentato
un’occasione unica per confrontarsi con il calcio vero. Grande
l’emozione di calpestare i campi di gioco su cui sono cresciuti e
crescono i campioni di ieri, oggi e domani.
Provenienti dalle scuole calcio affiliate dell’intero territorio nazionale (dalla Sicilia al Friuli passando per la Sardegna, per un totale
di circa 40 ragazzi) per un giorno hanno vissuto con i tecnici delle
giovanili del Milan provando l’ebrezza di giocare in un ambiente
estremamente serio e professionale vestendo una maglia prestigiosa
riponendo per un giorno le loro diverse fedi calcistiche.
Dopo una piccola riunione preliminare e la definizione delle due
squadre che si sarebbero affrontate in quattro tempi, il saluto del
responsabile del settore giovanile Filippo Galli (non proprio da tutti i
ragazzi riconosciuto visto la loro età troppo “verde”) ha ulteriormente
aumentato la loro carica agonistica.
Con molta tranquillità possiamo comunque dire che i nostri atleti
hanno dimostrato le loro capacità tecniche, fisiche ed agonistiche,
denotando che il lavoro societario è assolutamente al livello delle
altre società e che deve crescere e stimolare sempre di più tutti, dai
ragazzini ai tecnici ai rappresentanti e dirigenti passando infine ai
genitori. Diego, Carmine, Jacopo e Lorenzo (nella foto) - ed idealmente tutti gli altri che seguiranno queste esperienze - ringraziano
chi ha permesso di vivere questa giornata. “Il nostro obiettivo era
tornare a casa avendo imparato qualcosa di nuovo – commenta
Lorenzo - Abbiamo imparato davvero molto, è stata un’esperienza
positiva che ci ha fatto capire come il gioco del calcio sia tanto bello,
divertente, entusiasmante, ma anche difficile”.
Antonello Baroni
VOLLEY
netta superiorità tecnica dei fabrianesi.
Gli avversari si dimostrano però buoni
agonisti e lottano su ogni pallone.
UNDER 17 REGIONALE
FABRIANO-FALCONARA = 65-83
Partita difficilissima per i fabrianesi,
che hanno retto l’onda d’urto nei primi
due quarti, per poi perdere il treno della
partita subendo rapidi contropiedi.
UNDER 14 ELITE
FABRIANO-CIVITANOVA = 60-69
Ultima di campionato della fase regolare. Gara al cardiopalma, giocata bene
dai fabrianesi, che però purtroppo “regalano” i primi due quarti agli avversari.
Serie D e settore giovanile
Chiamata "azzurra"
per Erica Paolucci
Grande soddisfazione
in casa Pallavolo Fabriano che vede una
delle proprie atlete,
l’unica marchigiana,
tra le dodici convocate a vestire la maglia
azzurra nel prossimo appuntamento
della Nazionale Allieve Femminile. A
far parte del gruppo
guidato dal tecnico
federale Giuseppe
Davide Galli sarà Erica Paolucci, classe
2000, centrale nelle
formazioni di Prima
Divisione e Under
16 Giallo, che per la
prima volta giocherà
con i colori della Nazionale in occasione
del Trofeo Internazionale “Paolo Bussinello” in programma
a Modena dall'1 al
4 aprile. Tantissimi
complimenti ed un
grande “in bocca al
lupo” da parte della dirigenza, dello staff tecnico e tutta la Pallavolo
Fabriano. Per quanto riguarda la squadra maggiore di serie D, la
settimana scorsa ha disputato due partite (mercoledì e sabato), vinte
entrambe meritatamente. Mercoledì 18 marzo è arrivata una vittoria
per 3-0 sul Senigallia (25-13, 25-19, 25-15). Partita perfetta quella
giocata dalle ragazze di Baldoni e Moretti che, ospitando la prima
della classe, hanno sfoderato una prestazione corale di alto livello.
La formazione: Angeletti, Angione, Balducci, Carnevali, Fattorini,
Malefora, Mearelli, Ragni, Sonaglia, Vincenti (L1), Ruggeri (L2).
Dopodichè, sabato 21 marzo exploit sul campo di Gabicce per 2-3
(21-25; 22-25; 25-20; 25-19; 12-15), terza vittoria consecutiva, su
un campo tabù nelle ultime due stagioni. La formazione: Angeletti,
Angione, Balducci, Carnevali, Fattorini, Malefora, Mearelli, Ragni,
Sonaglia, Vincenti (L1), Ruggeri (L2).
25/03/15 11.42
29
>CRONACA<
L'Azione 28 MARZO 2015
Lo svincolo verrà riaperto
Ma il progetto in via Dante andrà avanti, nell'attesa di recuperare fondi
di PAOLA ROTOLO
G
iovedì 19 marzo presso
l’Oratorio della Carità
si è tenuta l’assemblea
pubblica sul tema “Cittadella dello Sport”, durante la quale
si è discussa la riapertura dello
svincolo di via Dante.
A parlare è l’assessore allo Sport
Giovanni Balducci che esordisce:
“Come si era detto 3 mesi fa, durante la prima riunione del 19 dicembre
sul tema della Cittadella, ecco che
ci ritroviamo per fare un po’ il punto
della situazione e tirare le somme,
ma soprattutto per decidere come
andare avanti nel progetto”.
Ha poi così presentato l’altro interlocutore presente, Franco Berionni:
“E’ la persona con cui mi sono
confrontato regolarmente in questa
vicenda ed ora mi aiuterà a fare un
po’ il resoconto del tutto per ripercorrere insieme questa vicenda”; e
subito Berionni prende la parola e
comincia: “Abitando io stesso nella
zona degli impianti sportivi, mi
sono subito accorto delle scomode
transenne poste dall'1 ottobre in
corrispondenza dello svincolo in
questione e, per chiedere spiegazioni in merito, ho immediatamente
contattato l’assessore Balducci, il
quale mi ha risposto che si trattava
di una sperimentazione, stabilita dal
comune, che sarebbe dovuta andare
avanti per 6 mesi. Via Dante è una
delle vie principali di Fabriano,
ed essendo altamente trafficata
dovremmo creare vie di fuga, non
toglierle!”. Ma Berionni non si è
limitato a questo, ha accompagnato
tale lettera di protesta a 900 firme
raccolte personalmente, indirizzando poi il tutto all’amministrazione
comunale.
Non ottenendo risposte, la sua
indignazione cresce come anche il
numero di firme raccolte, che erano
diventate 2120, ma che probabilmente, come lui stesso ci fa presente, ne simboleggiavano il doppio se
non il triplo, visto che ogni firma
stava a rappresentanza di un’intera
famiglia; forte anche dell’appoggio
di tutte queste persone, Berionni decide di reinviare, insieme alle firme
raccolte, una nuova lettera dai toni
più accesi, ricca di domande più
che lecite: “Come viene valutata
questa fase sperimentale? Perché
se tutto ciò è temporaneo, sono stati
cementati i paletti e la cartellonistica stradale annessa? Verrà mai
preso in considerazione il P.U.T.
(Piano Urbano del Traffico), che
sarebbe obbligatorio per ogni città
che superi i 30.000 abitanti? Come
viene garantita la sicurezza degli
atleti che frequentano gli impianti
sportivi adiacenti, visto il traffico? I livelli di polveri sottili sono
stati misurati? Sono pericolosi?
L’amministrazione comunale è a
conoscenza di quante persone che
prima utilizzavano suddetto svincolo ora siano costrette a percorrere
più strada, più volte al giorno tutti
i giorni, con un notevole aumento
anche del rischio? Si è tenuto presente dell’esistenza della scuola
Aldo Moro e dei disagi che questa
chiusura ha provocato? Con quale
criterio si può continuare a tener
chiuso lo svincolo?”, tutto ciò unito
alla richiesta di poter avere visione
della pratica relativa alla Cittadella
dello Sport.
Arriva poi, giratagli dalla Prefettura, la prima vera risposta del
Comune di Fabriano, che, tra le
altre cose, diceva: “E’ durante la
Giunta comunale del 2 settembre
2014 che è stata discussa ed approvata la chiusura al traffico dello
svincolo di via Dante; sono stati
disposti dei monitoraggi costanti
dai quali emerge un lieve aumento
del traffico veicolare con solo pochi
episodici rallentamenti, senza un
significativo aumento dei sinistri né
un allarmante livello delle polveri
sottili”.
Alla lettura di tale risposta l’assemblea è diventata tutto un polemico
e sommesso insieme di voci amareggiate e sdegnate, tanto che l’assessore Balducci si è visto costretto
a prendere prontamente la parola
per riportare l’ordine: “Creeremo
parcheggi perimetrali, aree verdi
dove ora ci sono distese di asfalto
e tutta la zona della Cittadella
sarà accessibile solo a piedi, con
biciclette e pattini! Miglioreremo
la disponibilità degli spazi, delle
strutture, degli impianti già esistenti
e di conseguenza anche il rapporto
con le società che gestiscono gli
impianti sportivi!”.
Dichiarazione questa che si è
immediatamente trascinata dietro
obiezioni e dubbi, che Balducci
chiarisce così: “La fase sperimentale, come avevamo previsto, finirà
il 31 marzo, dopodiché lo svincolo
verrà riaperto perché dobbiamo
tener conto della volontà della
cittadinanza; ma il progetto andrà
avanti: innanzitutto provvederemo
a trasferire la sede della Protezio-
Ritornano le frecce fabrianesi
Con la primavera tornano a volare le
frecce. Dopo un lungo inverno passato a provare e riprovare tecniche di
tiro, frecce, nuovi archi, finalmente
è ora di iniziare a fare sul serio. Ci
eravamo lasciati con le splendide
performance degli arcieri fabrianesi
nell'ultima gara 2014 in quel di San
Ginesio, che già domenica 29 marzo
si ricomincia con il nuovo campionato nazionale Fitast nella roccaforte
di Todi. Come anteprima della prima
di campionato si è svolta lo scorso
22 marzo una disfida dal sapore
medioevale. Oggetto del contendere
la prima disfida della Sagitta tra i
migliori arcieri della Lega Italica
Fitast ed i migliori arcieri della
Lega Toscana dei liberi Comuni. Lo
scenario era la bellissima Montecatini Terme. Per i toscani non c'è stato scampo...uno ad uno i migliori arcieri
di Pescia, Pistoia, Arezzo, Firenze, Larciano, Piombino, Vinci sono capitolati sotto l'incalzare delle frecce della
Fitast. Grandi soddisfazioni per il piccolo drappello dei fabrianesi selezionato dalla Fitast per questa gara. Anna
Ciarlantini ha completamente surclassato ed annichilito i pari età di categoria toscani, vincendo l'ambito premio, gustoso preludio ad un lungo campionato che sta per iniziare. Per chi lo desiderasse la Compagnia Arcieri
Fabriano ricorda che sono sempre aperte le iscrizioni ai corsi di tiro con l'arco: non ci sono limiti di età, basta
avere lo spirito giusto di competizione ed una sana goliardia nello stare insieme. I corsi si terranno presso la
sede di via Cavallotti, alle spalle della chiesa di San Biagio, tutti i lunedì e mercoledì a partire dalle ore 21.
29 cronaca.indd 2
ne civile in un posto più
idoneo, provvisoriamente
in una parte del mattatoio
comunale e poi, come sede
definitiva, se il ministero
accetta la convenzione, abbiamo pensato all’edificio
di fronte all’attuale sede dei
Vigili del Fuoco”, anticipa
l’assessore, e visibilmente
entusiasta del progetto seguita: “Poi provvederemo a
trovare i fondi necessari per
poter avviare tutti i lavori
necessari al nostro fine: è
un’occasione questa da non
sottovalutare per la nostra
città, anche perchè ci consentirà di presentarci in maniera
diversa agli occhi delle federazioni
che si occupano delle manifestazioni sportive”.
Certamente questa è davvero un’occasione importante per Fabriano,
un progetto che potrebbe creare
economia attirando molte persone
soprattutto in corrispondenza con
le gare sportive, ma tutto ha un
prezzo ed infatti le prime critiche
poste sono state proprio riguardanti
i costi previsti, ma anche qua l’assessore Balducci non si tira indietro
e tranquillizza i presenti: “I costi
sono sì elevati, ma non impossibili: ci siamo posti due step, se ci
fermassimo al primo, sarebbero
sufficienti circa 200.000 euro, che
includono tutta la riqualificazione
interna dell’area e la definizione
perimetrale definitiva con annessi
parcheggi; se poi riuscissimo ad
andare avanti al secondo step, allora
l’impegno economico sarebbe un
po’ più elevato, poiché in previsione
c’è lo spostamento dell’attuale pista
di pattinaggio con annesse revisioni
di spazi ed elementi”, ma, come
ha più volte ripetuto, si vedrà man
mano come procedere, in base ai
fondi ed ai risultati ottenuti.
In definitiva, l’unico dubbio che
legittimamente ci resta è perché si
siano spesi dei soldi per cementare
dei paletti di divieto con annessa
cartellonistica in una fase sperimentale, quindi temporanea, domanda
intrinseca questa, alla quale Balducci è riuscito sempre a svicolare
grazie alla sua magistrale oratoria.
Ma la cosa chiara è che lo svincolo
sarà presto riaperto e che questo
progetto è sicuramente valido: un
contesto urbano piacevole, che
alimenti la passione della pratica
sportiva nei cittadini di ogni fascia
d’età.
Servizio Civile
dell'Asur Area Vasta
Fino a1 16 aprile alle ore 14 è possibile presentare la domanda di
partecipazione alla selezione di n. 26 volontari di Servizio Civile
Nazionale da inserire nel progetto “Tanti amici in ospedale” proposto dall’Asur Marche – Area Vasta 2. I volontari, di età compresa
tra i 18 e i 28 anni, saranno suddivisi nelle 4 sedi dell’AV 2 come
segue: 8 a Fabriano, di cui uno a Sassoferrato, 7 ad Ancona, di cui
due a Osimo, 4 a Jesi e 7 a Senigallia, di cui uno presso la Rsa di
Corinaldo. Il Servizio Civile ha durata annuale e prevede 30 ore di
servizio settimanale, distribuite in 5 giorni lavorativi.
Tutti i candidati ammessi ai colloqui per il progetto “Tanti amici
in ospedale”, saranno convocati tramite avviso pubblicato sul sito
www.asurzona6.marche.it. Non sono previste altre modalità di
convocazione.
Il candidato che, pur avendo presentato la domanda, non si presenta
nel giorno, nel luogo e all’orario indicato nella convocazione, sarà
escluso dalla selezione. Ai volontari spetta un compenso economico di euro 433,80 mensili e la possibilità di beneficiare di crediti
formativi scolastici e universitari. I testi integrali dei progetti, la
normativa di riferimento, le modalità di presentazione della domanda
di partecipazione sono reperibili sui siti istituzionali dell’AV2 www.
asurzona6.marche.it, www.asurzona7.marche.it, www.asurzona5.
marche.it e www.asurzona4.marche.it.
25/03/15 10.53
30
>DIALOGO<
L'Azione 28 MARZO 2015
Un giorno a Gerusalemme
I luoghi dove Gesù fu protagonista: e se fossimo presenti anche noi?
di GIANFRANCO PELLEGRINI
I
n una strada della Giudea, a pochi chilometri da Gerusalemme
un pomeriggio. Un gruppo di
uomini si avvicina di buon passo alla capitale. Sono una ventina:
Gesù, gli apostoli e alcuni discepoli.
Gerusalemme è vicina, ma ancora
non si vede.
Bisogna salire lungo una dolce altura, detta Monte degli Olivi, e di lassù
si potrà vederla. Poi non resterà
che discendere l’altro versante del
monte varcare la valle del torrente
Cedron, e la nuova salita porterà
dentro la Città Santa.
E’ una marcia chiassosa e gioiosa,
perché la piccola comitiva ha trascorso alcuni giorni a Betania, in
casa di amici molto ospitali.
Lungo il cammino applausi spontanei hanno salutato il passaggio di
Gesù. Ma la marcia s’interrompe.
Due discepoli, che nel frattempo
si erano allontanati, tornano nel
gruppo tirandosi dietro un asinello,
improvvisano una specie di sella
con i loro mantelli, e quasi di peso
costringono Gesù a salirvi. Altri
fanno dei loro mantelli un rustico
tappeto in terra, altri vanno a tagliare
fronde nella campagna e tornano di
corsa sventolandole.
Nel procedere, sul suo asinello,
Gesù, si trova seguito e preceduto
da una folla festosa, che diventa
sempre più numerosa e grida sempre
più forte inneggiandolo come Re
dei Giudei.
Ora Gerusalemme è apparsa dall’altura oltre il Cedron, con le mura, i
palazzi, con il suo tempio.
Un brivido di esaltazione gioiosa si
diffonde tra la folla.
Gesù non partecipa all’euforia generale. Anche i suoi occhi vedono
Gerusalemme, ma non sorridono,
osserva e tace triste e assente. Poi
improvvisamente, tra lo stupore dei
presenti, piange.
Rivela ai presenti il motivo della sua
tristezza e della sofferenza: prevede
la distruzione di Gerusalemme e
l’accusa di non aver compreso il
messaggio di pace portato.
Gerusalemme è una città santa per
tutti coloro che riconoscono un solo
Dio, anche se la loro idea di divinità
non è la stessa.
Per gli Ebrei, la città è diventata
sacra da quando Re David l’ha
conquistata, più di mille anni prima
di Cristo. Per venti secoli, i Cananei
erano stati i padroni di quel luogo,
importante per la presenza di sorgenti e per la buona possibilità di
difesa. Ma né Giosuè e Saul erano
riusciti ad impadronirsene.
David, dopo la conquista, ne fece
la sua capitale politica, amministrativa e giudiziaria. Vi costruì il
suo palazzo e vi portò solennemente
l’Arca dell’Alleanza, il cofano sacro
contenente le tavole della legge, che
aveva seguito i figli di Israele in tutte
le loro peregrinazioni.
A quell’epoca la città era piccola,
poi si estese verso il nord e occupò
la zona sulla quale Salomone fece
costruire il tempio depositandovi
l’Arca.
Cinquecento anni dopo, gli ebrei
partirono per l’esilio, e ai loro occhi
Gerusalemme divenne il simbolo di
un passato glorioso e di una speranza, che valicò secoli e millenni.
Ogni ebreo considera Gerusalemme, come il luogo in cui si è sviluppata l’esperienza religiosa dei
primi uomini con i quali Dio abbia
dialogato.
E’ luogo della terra più vicino a
Dio: tutte le preghiere che un ebreo
Il Partito Democratico della Zona
Montana si è riunito
per svolgere un'ampia consultazione
tra gli iscritti al fine
dell'individuazione delle proposte
di candidature per
le prossime elezioni
regionali.
Considerata la delicata e complessa
situazione sociale e
politica che si trova a
vivere la Zona Montana, in particolare la città di Fabriano,
è fondamentale individuare i candidati
che sul nostro territorio meglio riescano
a portare avanti le istanze che riteniamo
ineludibili al fine di garantire una corretta
rappresentanza dell'entroterra marchigiano.
Dobbiamo essere in grado di mettere piena-
fa, in qualsiasi parte del mondo,
viene concentrata a Gerusalemme,
prima di essere presentata a Dio.
Per i cristiani è diverso. Gerusalemme non rappresenta il passato,
il presente e il futuro della fede
appartiene solo al passato. E’ stata
teatro di avvenimenti che non si
ripeteranno più e pertanto rimane
solamente un valore affettivo e
simbolico: Il Cenacolo, dove si riunirono Gesù e gli apostoli, l’Orto
degli Ulivi, il Golgota e il Santo
Sepolcro sono punti di riferimento
di un destino indimenticabile: ma
Cristo non è più a Gerusalemme
soltanto, è ovunque.
Infine, Gerusalemme, occupa un
posto particolarissimo anche nell’universo religioso musulmano. I
seguaci dell’Islam la chiamano:
”Al Quds (la sacra) ed anche per
loro essa è il punto in cui la terra si
avvicina al cielo: è da Gerusalemme
che Maometto salì in sogno verso
i cieli ed è lì che tutti gli uomini
verranno giudicati.
La Mecca per i musulmani è il
pellegrinaggio dei corpi, quello in
cui si incontra il volto dei fratelli
venuti da ogni parte del mondo.
Gerusalemme è invece il luogo di
pellegrinaggio delle anime, quello
in cui gli uomini, alla fine della vita
hanno appuntamento con Dio.
Ora cerchiamo di entrare anche noi
nella Gerusalemme di quel giorno. Il
Paese è da un secolo sotto il domino
romano.
Al tempo di questo ingresso, la vita
di Gerusalemme romana continua
vivace. Gli abitanti di ogni quartiere hanno uno specifico mestiere
secondo il costume orientale: c’è
il quartiere dei fabbri, quello dei
mercanti di lana, che diffonde un
acre odore di unto, la puzza delle
"Entrata di Cristo in Gerusalemme", affresco di Pietro Lorenzetti (1310-1319)
concerie, gli aromi dell’incenso e
delle spezie.
Le strette vie sono sempre intasate
di gente, e si ode un brusio interminabile, sovrastato dai richiami
dei venditori, dai belati delle greggi
sospinte verso il Tempio, e dagli
squilli delle trombe d’argento nelle
tre pause rituali della giornata all’ora dei sacrifici.
L’animazione si fa più convulsa nei
giorni delle grandi feste religiose
ebraiche: la Pasqua, il Gran Perdono, i Tabernacoli.
La città ha circa 100 mila abitanti,
e si distende fino alla sommità di
un’altura.
I romani lasciano che gli abitanti di
Gerusalemme – suscettibili ad ogni
sospetto di affronto - si occupino in
Il Pd alle regionali
sceglie i candidati
mente a frutto le nostre potenzialità: Fabriano, Cerreto d'Esi,
Genga e Sassoferrato, debbono tornare a rappresentare un
modello virtuoso di
capacità industriale e produttiva, in
grado di saper raccogliere le nuove
sfide che ci si pongono con soluzioni
nuove e strategiche.
Ed è per tali motivi che l'assemblea
ha indicato con la
più ampia maggioranza la figura del
candidato Stefano
pace dei loro affari, del loro culto e
delle loro leggi, purché restino salvi
gli interessi fondamentali di Roma
e i proventi delle imposte. Dopo
qualche incertezza il potere romano
su Gerusalemme si è assestato nella
forma di protettorato, sotto l’autorità
di un procuratore imperiale.
I Romani non sono venuti in Palestina con la forza. Sono stati chiamati
da gente di Palestina, da Ebrei. Nel
63 a.C. andarono a Damasco dove
Pompeo riposava dopo aver sconfitto Mitriade.
E gli chiesero di venire con le legioni a Gerusalemme per restaurare la
pace a seguito di un uomo chiamato
Alesssandro Janneo proclamatosi re
e Sommo Sacerdote, suscitando così
la rivolta dei Farisei.
Santini: egli raccoglie pienamente in sé le caratteristiche di
chi, con grande esperienza e capacità di valutazione attenta
e critica, è in grado di comprendere e valorizzare la realtà
dell'entroterra fabrianese.
La seconda indicazione è stata realizzata nel nome di Manuela
Bora: l'importante risultato raggiunto in ragione delle elezioni
europee, determinato da un forte spirito di rinnovamento e
voglia di mettersi in gioco, non può che rappresentare al meglio i valori di una politica nuova, trasparente ed innovatrice.
L'importanza dell’assemblea è fondamentale: il Partito Democratico, con un grande coinvolgimento della propria base
territoriale, ha indicato una coppia di candidati che sono diretta
espressione di una ampissima condivisione in tutti i territori
della zona montana: siamo convinti che Stefano e Manuela
sapranno raggiungere il miglior risultato auspicabile, perché
rappresentano competenza, capacità, onestà e soprattutto quel
cambiamento e rinnovamento che ci chiedono i
cittadini: non solo anagrafico, ma di metodo e
mentalità.
Michele Crocetti,
segretario Pd Fabriano
La sinistra unita e un orizzonte di governo alternativo
Riparte dal basso il nuovo progetto regionale Cantiere Altre Marche che
vuole una sinistra unita, propositiva, aperta e trasversale. La Regione Marche
e Fabriano in primis hanno bisogno di avviare nuove iniziative e politiche
capaci di ridare fiato allo sviluppo dei nostri territori, con un forte accento
sulle tematiche per una crescita equa, sostenibile, e innovativa.
Con l’intento di declinare proposte pragmatiche e incisive, il Cantiere
raccoglie l’adesione di partiti, associazioni, movimenti sociali e sindacati:
condividendo un comune orizzonte di lotte e di avanzamento dei diritti
è necessario incrociare le esperienze per dar vita ad un altro modello di
sviluppo per la nostra Regione.
I cardini programmatici di questo nuovo progetto saranno volti alla tutela
dei diritti fondamentali su cui non è possibile cedere in alcun modo: sanità
30 dialogo.indd 2
ed istruzione devono rimanere pubbliche ed accessibili. La salute e la
formazione dei nostri giovani non possono diventare merci di scambio, e
le politiche di welfare non possono essere studiate in un’ottica di profitto
aziendale. Il Cantiere altre Marche è dunque un movimento concreto che
vuole dare vita ad un’alternativa di governo, capace di affrontare efficacemente le questioni economiche e sociali, che tuteli concretamente ambiente e territorio e che possa mettere in campo un progetto occupazionale
reale e realizzabile. Anche la nostra città chiama un progetto innovativo,
che possa colpire nel segno e scommettere che un’altra regione è possibile:
con questi intenti ambiziosi muove i primi passi il comitato fabrianese
“Cantiere Altre Marche Unita”.
Comitato Altre Marche
25/03/15 10.54
31
>DIALOGO<
L'Azione 28 MARZO 2015
Risolveremo entro maggio
I
di GIANCARLO SAGRAMOLA*
n risposta alla lettera
dal titolo “La nostra
incolumità a rischio”
pubblicata ne “L’Azione” del 14 marzo 2015 nella
quale l’avvocato Morosini lamenta la negligenza da parte
del Comune e mi chiama in
causa personalmente insieme
ad altri funzionari dell’Ente,
ritengo doveroso specificare
quanto segue. L’avvocato
Morosini omette di descrivere tutte le vicissitudini
che ci sono state riguardo
all’immobile a cui si riferisce
nella suddetta lettera. E’ necessario chiarire la questione
sin dall’inizio: l’immobile,
ubicato in frazione Serradica
di Fabriano, risulta essere di
diversi proprietari e precisamente i signori Morosini, i
signori Tritelli e la signora
Merullo la quale risultava
essere l’unica residente alla
data del 26 settembre 1997,
data di inizio degli eventi
sismici che hanno colpito
il territorio di Fabriano e a
seguito dei quali, l’immobile
risultò inagibile e l’unica re-
sidente dovette lasciare la sua
abitazione. Nell’immediato
fu assegnato alla signora Merullo un container abitativo
presso il “Villaggio Agnese”
nel capoluogo. Successivamente fu ospitata presso una
casetta di legno a Campodonico. La Merullo presentò
regolare domanda di contributo ai sensi della
L. 61/98 (riparazione
dei danni a seguito
degli eventi sismici del 26/09/1997 e
seguenti). L’intervento venne inserito nell’elenco degli
edifici aventi priorità
e venne finanziato nell’anno 1999.
La Merullo presentò
il progetto redatto
da un geometra di
Fabriano e tra gli
allegati al progetto
erano presenti anche
le procure rilasciate
dagli altri proprietari dell’immobile
(tra cui anche quella
sottoscritta dai Mo-
rosini) a favore della signora
Merullo la quale veniva investita di tutti i poteri per l’esecuzione degli interventi. In
data 27/06/2000 il Comune
di Fabriano autorizzava i lavori in questione ed accordava un contributo pari ad euro
148.554,53 divenuto poi pari
ad euro 189.335,38 a seguito
di successive varianti. In data
25/09/2000 ebbero inizio i
lavori ed il Comune provvide a liquidare alla signoa
la prima rata del contributo
pari ad euro 58.144.48. Nel
frattempo la signora Merullo
rescindeva il contratto sia
con la ditta incaricata che con
il tecnico entrambi da lei individuati. Incaricò un nuovo
tecnico ed una nuova ditta
entrambi della provincia
di Avellino. Ma anche
questi nuovi incarichi non
ebbero buon seguito in
quanto ben presto vennero
“licenziati”. Così vennero
incaricati, sempre dalla
signora Merullo, un nuovo ingegnere di Fabriano
ed una nuova ditta che
lavorava nella zona sugli
interventi relativi alla
ricostruzione post sisma.
Nel frattempo, a seguito di
presentazione dello stato
di avanzamento dei lavori,
il Comune versava la seconda rata del contributo
pari ad euro 85.222,89 e
quindi erogato anticipazioni per complessivi euro
143.367,37. Nonostante
ciò, i lavori non vennero
portati a compimento. Dopo
diversi solleciti scritti da
parte del Comune sia al soggetto delegato che a tutti gli
altri comproprietari dell’immobile al fine di portare a
compimento i lavori e considerato che questi non ebbero
efficacia, nell’anno 2003 il
Comune, con decreto sindacale, fece l’immissione in
possesso dell’edificio al fine
di effettuare la sostituzione
nei confronti dei soggetti
inadempienti per l’esecuzione dei lavori. Venne contestualmente richiesto a tutti
i proprietari dell’immobile
il versamento delle relative
quote di accollo spettanti
a ciascuno dei proprietari
come risultanti dall’ultimo
progetto approvato. Nessuno versò tali quote, così il
Comune si vide costretto ad
adire l’autorità giudiziaria al
fine di poter iscrivere ipoteca
giudiziale a garanzia delle
somme che l’ente avrebbe
dovuto anticipare.
Oggi, ovvero dopo che si è
giunti a notificare gli atti di
precetto a tutti i proprietari
dell’immobile, si presenta
L'indecisione di Genga
Legalità, concetto
può danneggiare il territorio da tenere a cuore
Sembra che il Comune di Genga (nella
foto) non riesca a decidere in merito al
proprio futuro, pur essendo circondata
da amministrazioni comunali che hanno
avviato il percorso verso quelle unioni
previste dalla Legge. Tale comportamento,
apparentemente inspiegabile, può trovare
motivazioni di ordine territoriale e storico;
il territorio è infatti orograficamente diviso
e gran parte delle genti gengarine appartengono a due distinte etnie. La Gola di
Frasassi rappresenta la separazione tra la
parte di sopra e quella di sotto e la strada
che l’attraversa, ex provinciale divenuta
comunale per volontà degli amministratori
locali e che congiunge le due parti, manifesta crescenti difficoltà nella viabilità,
rendendo precaria la continuità territoriale. Non per questo, ma forse per motivi
storici, la gola separa i residenti nelle due
Azzurra e la sua famiglia
hanno aderito ad un progetto dell’Associazione Internazionale Onlus Nabat.
Nello scorso mese di gennaio hanno ospitato a Matelica Tatiana una ragazza
proveniente da Kramatorsk
in Ucraina. L’Associazione
che un tempo si occupava
di aiutare bambini orfani,
ha attualmente altre finalità e come in questo caso
quella di far venire in Italia
ragazzi vittime del conflitto
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etnie dominanti: i “pirosajoli” di sotto ed
i “caccetti” di sopra. La parte del territorio gengarino, presidiata dai “pirosajoli”,
fiancheggia il fiume Esino ed ha nella Gola
della Rossa un ostacolo naturale che si oppone ad una armonizzazione con quello di
Serra San Quirico, mentre è aperto verso la
direzione opposta, quella rivolta a Fabriano
che i residenti locali raggiungono, in treno
o in auto, in 10-15 minuti. La parte di
sopra del territorio è invece aperto verso
Sassoferrato, facilmente raggiungibile
dalla maggior parte dei “caccetti” che la
presiedono. L’amministrazione comunale
potrebbe uscire dall’attuale situazione di indeterminazione chiamando i cittadini, di sopra e di sotto, a
pronunciarsi tramite consultazione,
certamente non impegnativa dato il
limitato numero di gengarini, sceso
ormai a meno di 2.000.
Ciò non esclude che in futuro
entrambe le etnie si ritrovino in
un’unica amministrazione; in questo caso esse andranno a sommarsi
ad altre, non in perenne contrasto
tra loro, vivacizzato dalle amministrazioni
locali che da tempo si sono susseguite,
anche mediante accordi, mai rimessi in
discussione e che hanno sempre enfatizzato le differenze.
Alvaro Standardi
Fin dal XV secolo gli Statuti Comunali di Fabriano avevano in grande cura ed attenzione il benessere dei cittadini,
la loro tranquillità ed il quieto vivere, arrivando a proibire
schiamazzi ed assembramenti chiassosi, perfino durante i
matrimoni. Lo abbiamo appreso con molto piacere durante
un’interessantissima lezione tenuta dalla dottoressa Sturba
all’Università Popolare di Fabriano. Ripercorrere a ritroso la
storia del nostro glorioso Comune, per ritrovarvi, tra l’altro,
norme che risuonano di grande attualità, rende questi documenti vivi ed eloquenti. Di questi tempi uno dei concetti più
sbandierati (purtroppo insieme a quello della corruzione) è
la parola legalità, come conformità a quell’insieme di leggi,
che ogni cittadino, degno di questo nome, deve rispettare e
sentire anzitutto come dovere morale insito nel suo dna. E
questo perché ogni comunità si dà delle regole di comportamento, che contemplano libertà e limitazioni, nel rispetto del
bene comune. Legalità quindi nel nostro vivere quotidiano,
quando in nome di un malinteso senso della socialità e della
libertà si permette il perdurare di musiche rompitimpani,
che in certi bar, caffè, pub, osterie del centro storico, vanno
ben oltre la mezzanotte (ora peraltro del tutto discutibile)
di venerdì, sabato, domenica ed altre feste comandate, ad
libitum! E ciò in barba all’art.656 del Codice Penale, che
viene molto prima e supera ogni tipo di ordinanza locale. Vi
si menziona esplicitamente “il disturbo alle occupazioni ed
al riposo delle persone”, reato punibile financo con l’arresto!
Legalità, legalità: il tuo nome è donna! Perché accanto al commendevolissimo e recentemente varato sportello antiviolenza
sulle donne non si pensa ad uno sportello permanente della
legalità? Sarebbe in linea con quanto in Italia ed anche nelle
Marche sta avvenendo.
Marisa Bianchini
Una ragazza ucraina ospitata a Matelica
in corso con l’intenzione di
aiutarli a studiare la lingua
italiana e fare in modo che
un viaggio/studio diventi per
loro anche una riabilitazione
psicologica per superare i
traumi causati dalla guerra. Tatiana al mattino frequentava una scuola locale
e nei pomeriggi partecipava
alle varie escursioni nelle
Marche proposte dal gruppo.
Poi nel fine settimana viveva
in casa con Azzurra e questa
è stata una bellissima esperienza per entrambe. Mentre
Tatiana ha potuto fare molte
cose che non sono possibili
nella sua città, Azzurra ascoltava le testimonianze di un
paese in guerra. La cosa che
più l’ha colpita è stato il rac-
conto di come abbia dovuto
sfuggire ai bombardamenti
trascorrendo tre giorni nella
cantina di una casa disabitata in periferia della città,
mangiando solo pane e acqua. A Kramatorsk vive con
sua sorella di cinque anni
ed i suoi genitori che sono
ingegneri ma guadagnano
solo 60 euro al mese e hanno
dovuto vendere la loro auto
per pagare i debiti e perchè la
benzina costerebbe troppo.
Gli spostamenti avvengono a
piedi o in bicicletta. Durante
il soggiorno in Italia Tatiana
contattava la sua famiglia
e le sue amiche via skype
ma si sentivano pochissimo
e solo in certi orari perchè
poi c’è il coprifuoco ed è
l’avvocato Morosini.
Verrebbe spontaneo chiedersi
perché non lo abbia fatto
quando poteva risolvere i
problemi relativi all’immobile di proprietà in parte dei
suoi genitori?
Per ciò che concerne le affermazioni nei confronti del
geometra Lesti preciso, per
completezza informativa,
che da un bel po’ di tempo
non è più dedito a tempo
pieno all’ufficio sisma, essendo stato incaricato ad altri
servizi a seguito della minor
mole di lavoro ricadente
nel predetto ufficio. Quanto
sopra al fine di aver maggior
chiarezza nel burrascoso iter
che ha interessato l’intervento. Comunque, riguardo
alla richiesta inoltrata al
Comune dall’avvocato Morosini lo scorso novembre, il
giorno 13 marzo si è tenuto
un incontro presso gli uffici
comunale alla presenza dello
stesso avvocato con il quale è
stato concordato di addivenire alle necessarie e possibili
determinazioni entro la metà
del mese di maggio 2015.
*sindaco di Fabriano
Spazi verdi
da tutelare
Venerdì 13 marzo il Circolo Legambiente Valle dell'Acquarella
in collaborazione con la Scuola
Materna D. Petruio di Fabriano,
grazie alla sensibilità della Vice
Presidente del Circolo nonché
insegnante della stessa scuola
Lucia Cucchi, ha organizzato la
manifestazione “Nontiscordardime” dedicata alla sistemazione
ed alla manutenzione dei plessi
scolastici con particolare attenzione agli spazi verdi utilizzati
dagli alunni nelle belle giornate
con giochi all’aria aperta. Dei
volontari dell’Associazione hanno
provveduto alla sistemazione degli
alberi ed in particolare alla loro
potatura mentre grazie all’intervento dell’assessore all’Ambiente
del Comune di Fabriano Claudio
Alianello, sempre sensibile alle
problematiche dell’istruzione
ed alle nostre iniziative, è stato
rimosso dal giardino un gioco
ormai usurato dal tempo e non più
utilizzabile.La settimana prossima
ripeteremo l’iniziativa, rimandata
per il maltempo, presso la Scuola
Materna Aldo Moro.
Circolo Legambiente
Valle dell’Acquarella
più sicuro rinchiudersi in
casa. Quando il progetto
di solidarietà è volto al
termine è stato un giorno
commovente per tutti.
Tatiana salutava la sua
famiglia italiana e tornava
al suo paese con dei sogni
e delle speranze: “Vorrei
studiare per diventare medico e desidero che il mio
paese possa avere la libertà
e la pace e che un giorno
possa diventare europeo”.
Camilla Zuccaro
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>ULTIMA<
L'Azione 28 MARZO 2014
I negozi convenzionati con la nostra shopping card
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