Il Sole 24 Ore
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Il Sole 24 Ore Mercoledì 13 Aprile 2016 - N. 101 Finanza & Mercati 29 Tlc. A fine mese la decisione su Inwit - All’assemblea del 25 maggio sarà proposta la riduzione del board da 17 a 16 componenti PARTERRE ppp Alibaba sempre più leader accelera con lo shopping libaba, il leader mondiale del commercio elettronico, continua a tenere banco e a lavorare su più fronti. Dopo l’impegno preso per accelerare le vendite di vino italiano in Cina, ieri il colosso cinese (che vanta utili trimestrali a quasi 2 miliardi di dollari a fronte di ricavi per oltre 5 miliardi) ha annunciato di aver rilevato il controllo della piattaforma indonesiana di e-commerce Lazada che opera nel sud est asiatico. L’accordo prevede un investimento di circa 500 milioni di dollari in azioni di nuova emissione di Lazada e l’acquisizione di azioni da alcuni azionisti per un investimento complessivo da parte di Alibaba stimato in circa 1 miliardo di dollari. Lazada è ora controllata dalla tedesca Rocket Internet che ha deciso di vendere il 44% delle sue azioni (9,1% su base diluita) di Lazada per 137 milioni di dollari. Rocket Internet e Alibaba hanno anche raggiounto un accordo di put-call per la restante partecipazione diluita in Lazada del 8,8%, tra 12 e 18 mesi dopo la chiusura della transazione. Rocker è stata seguita dall’inglese Tesco, che ha ceduto la sua quota dell’8,6% per 129 milioni. (R.Fi.) A Telecom pronta a chiudere su Metroweb Il dossier è tra le priorità del nuovo ad Flavio Cattaneo, ieri al suo primo cda Antonella Olivieri pIl primo consiglio di Telecom Inwit, con connesso obbligo di Opa, lasciando solo una quota del 15% a Telecom (sufficiente ad avere una rappresentanza in consiglio nella società delle torri mobili), ma presentava problematiche antitrust. Quella dell’operatore del gruppo Mediaset avrebbe lasciato a Telecom una quota intorno al 30%, ma presentava problematiche Consob relative all’Opa che non sarebbe stata lanciata. Il tema ufficiale in discussione al cda di ieri era comunque un altro. Dopo l’uscita di Marco Patuano si è deciso di non procedere con la cooptazione di un nuovo consigliere e di proporre quindi all’assemblea la riduzione del numero degli amministratori da 17 a 16 per l’ultimo anno di mandato del board. Ma ai soci sarà sottopostaanchelapropostadiunincentivo speciale per il top management che riguarda il nuovo ad e i manager di prima linea da lui individuati. In sostanza Cattaneo, a quanto risulta, subentrerà a Patuano con lo stesso trattamento contrattuale in termini di retribuzione fissa e variabile, benefit e piano di stock option (che scade tra un anno). In più gli sarà riconosciuto un incentivo speciale al superamento di tutti gli obiettivi fissati dal piano, anno per anno, con corresponsione del bonus al termine del secondo mandato, cioè tra quattro anni, nella primavera del 2020. Poichè si punta sul turnaround industriale, gli obiettivi non riguardano le quotazioni del titolo, bensì la crescita dell’Ebitda, principalmente, e anche la riduzione delle spese operative nonchè il ridimensionamento del debito. Su questa parte, che andrà appunto sottoposta al giudizio dell’assemblea, c’era stato qualche appunto da parte del collegio sindacale, dal momento che si legano benefici al piano definito dal precedente ad. Ma la risposta del comitato nomine e remunerazione presieduto da David Benello (in quota Assogestioni) è stata che non c’è tempo per riformulare un altro piano. Governance e conto economico ziende che hanno utilizzato l’M&A come leva strategica per la crescita industriale e che esprimono coraggio imprenditoriale. In base a queste motivazioni sono stati nominati i vincitrici della XII edizione dell’M&A Award, iniziativa promossa da Kpmg e Fineurop Soditic, con il patrocinio di Aifi e Università Bocconi. In particolare, nella categoria Italia su Italia è stata premiata Seri Jakala per l’acquisizione di Value Lab, mentre l’operazione G-Tech-Igt ha vinto la categoria Italia su Estero. L’ingresso di ChemChina in Pirelli ha vinto il premio per l’Estero sull’Italia, mentre il premio Finanza per la Crescita è stato assegnato ad Interpump. Ma il riconoscimento come operazione dell’anno è stato assegnato a Yoox-Net a Porter. (R.Fi.) Italia con Flavio Cattaneo amministratore delegato si è tenuto nella sede milanese di via Negri con la maggioranza dei partecipanti collegati in teleconferenza e soli tre amministratori fisicamente presenti: il neo ad, appunto, il presidente Giuseppe Recchi, e il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine. Da sbrigare, ufficialmente, c’erano solo gli ultimi adempimenti tecnici in vista dell’assemblea, già convocata per il 25 maggio. Un po’ poco per giustificare la presenza del numero uno operativo di Vivendi, che, subito dopo la colazione con Recchi e Cattaneo, se ne è tornato in volo a Parigi. Possibile che l’incontro si sia prestato per una discussione al vertice sui temi caldi del momento: Metroweb, ancora prima delle torri Inwit, visto che la società partecipata da F2i e Cdp è impegnata in negoziati intensi anche con Enel Open Fiber e che i due tavoli non sono conciliabili. Sul fronte Metroweb non è escluso che a breve - così almeno le aspettative - Telecom formalizzi la volontàdichiudereilnegoziatoanche con il nuovo ad con una propostascritta.Dapartedelsociodiriferimento c’è il desiderio di dimostrare concretamente quanto ripetuto più volte dal socio di riferimento francese e cioè che Vivendi intende essere un azionista amichevole e collaborativo con il Governo e con le autorità italiane. Si vedrà se la proposta finale rifletterà questa posizione con un’apertura “politica” alla controparte e se questo sarà sufficiente a convincere Metroweb a chiudere con Telecom, anzichè con Enel. Sul fronte Inwit, dopo che sono arrivate due offerte - strutturalmente diverse - da parte di Cellnex-F2i e da parte di EiTowers, dovrebbe essere un prossimo consiglio, prima della fine del mese, a prendere la decisione finale. L’offerta dell’operatore iberico insieme al fondo infrastrutturale italiano era per la maggioranza di Credito. Obiettivo: rafforzarsi nel Nord Italia M&A. Il fondo chiude un accordo con Catelli Srl per rilevare il 60% del gruppo di prodotti per l’infanzia ppp Moleskine, i 10 anni da socio di Syntegra e le attese sul riassetto hi sarà la prossima preda del private equity a Piazza Affari? Molti addetti ai lavori guardano a Moleskine. Sono infatti diversi gli indizi che fanno pensare che l’azionista di controllo, il fondo Syntegra Capital, sia ormai arrivato alla fine del suo investimento: anche se proprio Syntegra, contattato, nega una cessione a breve. L’ingresso di Syntegra, azionista con il 42,2%, risale al 2006, cioè ben 10 annifa.Dopol’IpoinBorsadel2013,oral’aziendaparedifronteaunbivio per concretizzare la crescita generata dagli investimenti. Le banche d’affari (si parla di un coinvolgimento di Rothschild che ben conosce il dossier) da qualche tempo stanno facendo le stesse riflessioni. UnnuovoazionistaalpostodiSyntegra,probabilmenteappartenente allostessomondodelprivateequity,potrebbeessereunasoluzione.Ildossier era stato preso in passato in considerazione da fondi come Permira e Blackstone. Di recente, si vocifera di un interesse dell’americana Triton. Nel frattempo, il titolo nell’ultimo mese è cresciuto del 16%. (C.Fe.) C ppp Yoox-Net a Porter operazione dell’anno A © RIPRODUZIONE RISERVATA Amministratore Amministratore indipendente Dati in mld di euro e var. % ‘15 su ’14 Candidato da Ricavi Tarak Ben Ammar David Benello Lucia Calvosa Giuseppe Recchi Flavio Cattaneo Laura Cioli Francesca Cornelli Giorgio Valerio MILANO pInvestindustrial conqui- Giovanni Vegezzi pFrancesco Cosmelli arriva alla guida del private banking di Banca Ifigest e punta a una crescita a doppia cifra nei prossimi 5 anni, non escludendo un allargamento a Nordest. Il manager che nel 1997 ha creato la Direzione private banking di Banca Akros lascia dopo quasi vent’anni l’istituto milanese per approdare al gruppo fiorentino guidato da Gianni Bizzarri. Cosmelli però continuerà a fare base a Milano con l’obiettivo di aumentare il radicamento di Ifigest soprattutto fra la clientela pri- LA STRATEGIA Il manager: «Vogliamo essere una banca locale e non un ufficio di rappresentanza» Pronti a valutare opportunità in Emilia Romagna e Veneto vate del Nord-Italia. «Sono convinto che nel private banking sia necessario un equilibrio fra la qualità e una certa dimensione, utile per investire nei due pilastri fondamentali di questa attività: la tecnologia e le persone – ha spiegato a Il Sole 24 Ore -. Una realtà con una raccolta fra i 2 e gli 8 miliardi può generare risultati di ottimo livello. Banca Ifigest raccoglie oggi 2,7 miliardi. L’obiettivo è una crescita organica e omogenea attraverso realtà molto interessanti per lo sviluppo del private banking del gruppo e cioè Torino, Genova, Milano e Roma che si affiancano alla storica presenza fiorentina. In queste città sono già presenti team ben strutturati e dotati di autonomia che credo possano garantire una crescita a doppia cifra nei prossimi 5 anni. È inevitabile per questo che cresca anche il numero dei nostri banker, visto che vogliamo mantenere un elevato livello di qualità. La crescita del numero di banker dedicati – oggi una sessantina – potrebbe arrivare anche grazie all'espansione in nuove regioni, ad iniziare dal Nord-est. La strategia di Cosmelli sembra escludere invece del tutto acquisizioni di altri istituti private. «Non abbiamo una logica della conquista del territorio e non vogliamo mettere bandierine in nuove città senza avere strutture adeguate - continua il nuovo responsabile private banking del gruppo -. Il private banking di Ifigest si svilupperà con connessioni importanti fra i team delle 5 città in cui siamo presenti, che continueranno a lavorare in autonomia con l’obiettivo di essere una banca locale e non un ufficio di rappresentanza. Certamente se trovassimo in futuro team di banker di qualità in Veneto ed Emilia Romagna potremmo valutare di integrarli nella nostra struttura». Tuttavia oltre alla conquista di nuova clientela, Cosmelli dovrà fronteggiare anche la sfida di rendere sostenibile la gestione private per i clienti meno avvezzi al rischio. «Certamente la maggiore sfida in questo periodo – conclude il manager - riguarda i clienti meno propensi al rischio: con i rendimenti a zero non è semplice infatti rendere interessanti i costi di una gestione private a fronte di assunzioni di rischio molto contenute». © RIPRODUZIONE RISERVATA sta il controllo del gruppo Artsana-Chicco. È infatti stato ufficializzato, dopo i rumors delle scorse settimane, l’accordo con Catelli Srl (di Enrico, Michele e Francesca Catelli) per diventare azionista di maggioranza, con una quota del 60%, di Artsana, gruppo internazionale leader nei settori dell’infanzia con il marchio Chicco e dell’health&beauty Care con i marchi Pic Solution, Lycia e Control. L’attuale azionista, la famiglia Catelli, resterà socio di Artsana con una quota del 40% e continuerà a guidarne lo sviluppo al fianco di Investindustrial. La valutazione dell’azienda sarebbe superiore a 1,3 miliardi di euro (più di 10 volte il Margine operativo lordo del 2015 di oltre 100 milioni). Michele Catelli sarà presidente e Claudio De Conto è confermato amministratore delegato della società garantendone la continuità gestionale. GOVERNANCE La famiglia Catelli resterà socio di Artsana con una quota del 40% e continuerà a guidarne lo sviluppo insieme al private equity 25 21,57 20 19,72 15 TELCO FONDI FONDI TELCO TELCO Presidente Amm. Delegato TELCO FONDI TELCO 10 5 0 2014 2015 Risultato netto 1,40 1,35 1,20 TELCO TELCO VIVENDI TELCO TELCO VIVENDI VIVENDI VIVENDI 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 Jean Paul Fitoussi Giorgina Gallo Félicité Herzog Denise Kingsmill Luca Marzotto Hérvé Philippe -0,07 0 Stéphane Arnaud -0,20 Roussel de Puyfontaine 2014 2015 La rete. I due tavoli infrastrutturali non sono destinati a convergere - Vivendi punta a rinsaldare i rapporti con Cdp Il nodo-controllo allontana l’incumbent da Enel etroweb e Enel Open Fiber non sono d'accordo su chi deve gestire i 4 miliardi di appalti legati alla costruzione della nuova rete in fibra. Tant'è che, almeno nella fase iniziale, ciascuna delle due parti pone come pregiudiziale di avere la maggioranza del 51% della newco in fase di studio. Un nodo che rischia di far abortire un'alleanza da stringere, negli obiettivi, in un paio di settimane. Questo dice M che l'incumbent, nonostante i ripetuti inviti, non potrà aggiungersi al tavolo. Telecom infatti non potrà andare a rimorchio perchè , a differenza degli altri player, ha da difendere il valore della sua rete fissa che, già oggi, offre una copertura Fttc-Ftth (fibra fino al cabinet, e misura marginale fino alle abitazioni) del 44%, con l'obiettivo di piano di arrivare all'84% per il 2018 (di cui il 20% in Ftth): copertura sufficiente ad assicurare, per le percentuali citate, un minimo di 30 mega ai clienti. Telecom potrebbe rientrare in gioco, invece, chiudendo il negoziato con Metroweb, che era già arrivato a buon punto con il precedente ad Marco Patuano: per quanto il tema si presti a discussioni, restava solo ancora da discutere la questione della governance. Il nuovo ad, Flavio Cattaneo, a quanto risulta, non ha intenzione di fare marcia indietro eil dossier è tra le priorità sul tavolo. Banca Ifigest, Investindustrial conquista il controllo di Artsana-Chicco Cosmelli a capo LA PAROLA del private banking CHIAVE Carlo Festa -8,6 Il closing dell’operazione è atteso entro il mese di giugno al ricevimento delle necessarie autorizzazioni Antitrust. Artsana, che nel 2015 ha registrato ricavi consolidati per 1,420 miliardi di euro e un ebitda consolidato di 126 milioni di euro, ha il suo quartier generale a Grandate, in provincia di Como. L’obiettivo è ora la crescita, anche internazionale, del gruppo lombardo: una strategia che Investindustrial sta già seguendo per altre società partecipate come B&B Italia, Flos e Sergio Rossi con le quali ha intrapreso un percorso condiviso di sviluppo internazionale di lungo periodo. La stessa Investindustrial starebbe inoltre trattando in queste settimane l’acquisto di un altro brand italiano, questa volta nel turismo: cioè i villaggi Valtur. «L’accordo - ha commentato ieri Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial - consente a Investindustrial di affiancare ancora una volta un brand storico del made in Italy, ma anche un gruppo che da sempre investe in innovazione. Siamo pronti a investire importanti risorse umane e finanziarie in quello che sono certo sarà un percorso comune di crescita». «Artsana - indica Michele Catelli, presidente di Artsana- è un gruppo multinazionale con un presenza in circa Private equity 7Sono investitori istituzionali che rilevano quote azionarie di società. Il loro obiettivo è di acquisire una partecipazione in una società che ritengono interessante e con buone prospettive di crescita, acquisendo azioni esistenti da terzi o sottoscrivendo azioni di nuova emissione. L'obiettivo è rivendere l'azienda (o di quotarla) dopo alcuni anni di gestione. Questo non cancellerà la prospettiva di concorrenza infrastrutturale, ma forse l'operazione Metroweb, che ha Cdp come principale azionista insieme a F2i, potrebbe contribuire a riequilibrare i rapporti con la controparte pubblica, un fattore - prezzato persino nei report degli analisti che un incumbent non può permettersi di sottovalutare. E che l’azionista di riferimento Vivendi, da francese, infatti non sottovaluta. (A.Ol.) cento Paesi, e siamo convinti del suo ulteriore potenziale di crescita». La famiglia Catelli è stata assistita nell’operazione da Lazard come advisor finanziario e dallo studio legale Chiomenti in qualità di advisor legale. Investindustrial è stata assistita dallo studio Lombardi Molinari Segni in qualità di advisor legale, da studio legale Chiomenti come advisor fiscale, da Pwc per la due diligence finanziaria, da Bain & Co che per la business and market due diligence, da UniCredit come advisor finanziario e da Kirkland & Ellis in qualità di advisor legale per quanto riguarda il finanziamento. Il finanziamento è inoltre stato fornito da UniCredit come global coordinator e da Bnp, Banca Imi e Natixis. © RIPRODUZIONE RISERVATA Aeroporti. In partnership con easyJet che a Malpensa ha la sua base strategica Trasporto aereo. Il ceo O’Leary anticipa i conti Sea: entro giugno il nuovo Terminal 2 Ryanair stima utili a 1,2 miliardi di euro Mara Monti MILANO pMalpensa si allarga e a giugno inaugurerà la nuova configurazione del Terminal 2 in attesa del prolungamento ferroviario di Malpensa Express di Trenord il quale potrebbe essere pronto entro la fine dell’anno. Una rivoluzione per il secondo terminal dell'aeroporto lombardo che da anni attende la nuova stazione per il collegamento con il Terminal T1 per i treni in partenza da Milano. L’opera infrastrutturale è costata 114 milioni di euro di cui 33 sostenuti da Sea, la società aeroportuale di Linate e Malpensa, a cui ha contribuito la compagnia low cost easyJet da sempre presente al terminal T2 diventato la sua principale base di armamento. Ad annunciare le novità sono stati Frances Ouseley, direttore di easyJet per l'Italia e Giulio De Metrio, chief operating officer di Sea ieri nella cornice del Salone del Mobile a Milano. Per easyJet quella di ieri è stata l'occasione per festeggiare 10 anni di presenza a Malpensa «diventata la nostra più grande base in Europa Continentale - ha detto Ouseley -. In dieci anni le abitudini di viaggio degli italiani sono cambiate radicalmente e noi abbiamo contribuito a questa evoluzione». Un decennio durante il quale easyJet ha trasportato 50 milioni di passeggeri e da giugno aumenterà di 3 nuovi aeromobili che andranno ad integrare l’attuale flotta di 21 aerei, oltre ad aggiungere 11 destinazioni, tra i due aeroporti di Malpensa e Linate, per un totale di 60 destinazioni verso 20 paesi in Europa. «Dopo Expo con oltre SVILUPPI Il presidente della società aeroportuale Modiano firma a Teheran un’intesa con Iran Airport per il progetto dello scalo da 250 milioni mille visitatori in più trasportati ogni giorno, per il 2016 prevediamo di aumentare gli investimenti del 6%, con l'obiettivo di trasportare 8 milioni di passeggeri tra i due aeroporti milanesi», ha aggiunto il direttore di easyJet. Fin dall’avvio, Sea e easyJet hanno lavorato in partnership: «Il T2 è diventato il terminal di easyJet - ha detto De Metrio - con l’impegno di Sea che negli ultimi 10 anni ha investito circa 28 milioni di euro per migliorarne la funzionalità e la qualità del servizio e circa 23 milioni per il piazzale». Il nuovo Terminal T2 avrà una nuova stazione ferroviaria interrata dove arriveranno i treni in partenza da Milano, mentre all'interno verranno rifatte l'area dei controlli di sicurezza e quella dei banchi check in. Nonostante gli attentati all’aeroporto di Bruxelles, il traffico a Malpensa ha continuato a crescere con una media del 5% nei primi tre mesi e un picco a febbraio del 9% portando il numero di passeg- geri a circa 20milioni di cui 7,5 milioni dal Terminal T2 di fatto trasportati dalla compagnia low cost. I progetti di Sea, intanto, arrivano in Iran. Ieri il presidente della società aeroportuale Pietro Modiano, insieme alla delegazione del premier Matteo Renzi in visita a Teheran, ha firmato il memorandum d'intesa con i vertici di Iac, Iran Airport Company, per il progetto di sviluppo dell'aeroporto Mehrabad di Teheran, il più grande aeroporto del paese. Un progetto valutato 250 milioni di euro e dove la società italiana è destinata a giocare il ruolo di capofila con partner industriali e finanziari. La Sea sulla base degli accordi di febbraio, ha già realizzato un primo concept del progetto. Il memorandum sarà valido per un periodo di quattro mesi, dopo i quali si procederà, in caso di approvazione, a discutere e negoziare la stipula del Joint Venture Agreement. © RIPRODUZIONE RISERVATA pSarà pari a 1,2 miliardi di eu- ro l’utile di Ryanair per l’anno fiscale 2015-2016. Lo ha annunciato ieri a Dublino il numero uno della compagnia aerea low cost irlandese, Michael O’Leary, anticipando i dati ufficiali previsti per maggio. Il manager della compagnia low cost ha anticipato anche che gli attentati di Bruxelles e i recenti scioperi dei controllori di volo (specialmente in Francia) costeranno da 10 a 20 milioni di euro alla compagnia. Ryanair ieri ha peraltro lanciato nuove iniziative per migliorare l’esperienza dei clienti per il 2016, terzo anno del suo programma «Always Getting Better». Tra le novità, tariffe di volo più basse «trasferendo così ai 106 milioni di clienti Ryanair i risparmi dovuti al minore costo del carburante»; tariffe leisure plus con pacchetto che include posti riservati, imbarco prioritario e 20kg di bagaglio da stiva; servizio business plus migliorato con ancora più flessibilità nei biglietti, più aeroporti dotati di fast-track e auto check-in. Gli aerei - sostiene la compagnia - avranno nuovi interni con sedili snelli, più spazio per le gambe, mentre servizi «extra» di viaggio saranno prenotabili attraverso la app mobile (cambio del posto, acquisto del fast-track, prenotazione del parcheggio o del transfer). Tra le altre iniziative, Ryanair migliora il servizio voucher regalo per doni personali o aziendali; prevede sconti per eventi e ristoranti e lancia la Ryanair Schools Travel, l'agenzia viaggi dedicata alle gite scolastiche per offrire più scelta e risparmio. © RIPRODUZIONE RISERVATA