Questionario di valutazione della qualità del servizio educativo
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Questionario di valutazione della qualità del servizio educativo
carta dei genitori nido d’infanzia ambarabà di pegognaga dialoghi del nido che cambia dal questionario di valutazione della qualità del servizio educativo riflessioni iniziali Nell’anno scolastico 2003/2004, a fronte della necessità per l’Amministrazione pubblica e a seguito di una direttiva del Ministero di misurare il grado di soddisfazione (customer satisfaction) degli utenti dei servizi pubblici, il gruppo di lavoro insieme alla pedagogista e all’amministrazione comunale, ha proposto una riflessione ai genitori del nido per indagare e capire in merito alla qualità percepita dagli utenti nei confronti del servizio pubblico. Questa indagine dimostra una diffusa cultura di orientamento al cittadino e di consapevolezza dell’importanza del suo punto di vista per orientare le scelte dell’Amministrazione e valutare la qualità del servizio offerto. La customer satisfaction non è un sondaggio d’opinione volto a raccogliere dati attraverso la somministrazione di un questionario; rappresenta un sistema di ascolto con l’utente volto al confronto e allo scambio di idee e pensieri che nella discussione dialogata possano restituire e dare valore al significato del progetto educativo all’interno del sistema nido. Intendiamo costruire un dialogo trasformativo insieme alle famiglie, un dialogo, cioè, capace di modificare ed arricchire non solo i reciproci punti di vista, ma le stesse identità. significati della valutazione al nido d’infanzia Riflettendo sul significato che assume l’indagine riferita alla qualità del servizio, dobbiamo tenere presente il contesto al quale l’indagine è rivolta; il nido d’infanzia. E’ fondamentale calare dentro al contesto di riferimento qualsiasi analisi o indagine volta a raccogliere informazioni o valutazioni su di esso. A tal proposito occorre sottolineare cosa significa e rappresenta il servizio nido d’infanzia dentro ad una società; esso si pone come luogo di costruzione ed elaborazione sociale e culturale; fondamento per l’identità culturale di una comunità. Nido non solo come sistema, ma sistema di sistemi, un sistema di relazioni e comunicazioni tra bambini, insegnanti e genitori. Luogo di senso per una comunità, una società; il luogo dove si fa qualcosa, si vive, si sta insieme, si forma una cultura: si entra nella vita. Nido come istituzione pubblica, luogo aperto, democratico, accogliente, attivo, fatto di cultura compartecipata. Nido come ambiente che si dichiara e dichiara fortemente una pensiero, una filosofia educativa; dichiara delle scelte valoriali, etiche e politiche. Luogo dove il pensiero è promotore di apprendimenti e conoscenze; dove l’ascolto sostiene e valorizza le soggettività e le complessità; luogo dove l’immagine di bambino riconduce ad un’idea ottimista e positiva, profondamente mutata negli anni che accredita diritti, forti competenze e potenzialità al bambino fin da piccolo. Nido come sistema che vive attraverso la pedagogia dell’ascolto che dà significato al pensiero e alle teorie di ognuno costruendo, in questo modo, conoscenza senza preconcetti. Da queste brevi analisi riguardanti l’essenza di significato del sistema-nido, possiamo pensare al concetto di valutazione in modo nuovo, complesso e circolare che interconnetta, senza svilire, l’intento che ci si pone calato all’interno del contesto. Ritenendo il processo di valutazione e autovalutazione fondamentale all’interno del nostro pensiero in quanto sostiene e favorisce riletture e riflessioni in grado di avanzare scelte, pensieri, idee volte al futuro, abbiamo individuato nella documentazione pedagogica uno strumento atto a significare i processi di apprendimento dei bambini e la sostanza del fare dentro al nido. La documentazione si prefigura come strumento didattico capace di modificare le pratiche e i processi conoscitivi dei bambini e degli adulti; documentazione, quindi, che modifica le dinamiche all’interno del gruppo. Le documentazioni vengono dai processi degli insegnanti; non ci sono soltanto domande e ipotesi, ma valutazioni attraverso i pensieri dei processi dei bambini. Gli insegnanti rendono visibili i processi dei bambini, interpretando e condividendo teorie, saperi, pensieri ... si introduce, così, il concetto di valutazione come qualcosa che dà valore. Per questo attraverso la documentazione crediamo si possa comprendere, dialogare, porsi interrogativi, dubbi e domande riguardo l’idea di bambino, infanzia e di conseguenza riguardo l’offerta educativa che il servizio propone al cittadino. allargamento culturale: la valutazione in svezia “Il concetto di qualità in Svezia, attorno agli anni ’80, è cambiato. Prima di allora la qualità non veniva applicata in campo educativo. La ricerca sulla qualità è stata legata al processo di decentralizzazione: da qui è stato introdotto il concetto di valutazione che può essere legato, in riferimento allo stato, al concetto di controllo. E’ così che l’idea della valutazione diventa un elemento fondamentale in campo educativo. Le persone, però non sono tanto interessate al processo della valutazione, ma al prodotto stesso della valutazione. Oggi in tantissimi paesi si utilizzano statistiche e test che indicano standard e sono legati ai concetti di individualismo e competizione; non sono, quindi, valori neutri. I metodi utilizzati rinforzano la standardizzazione e normalizzazione svalorizzando i processi di apprendimento dei bambini. Il modo di utilizzare la documentazione per valutare le prassi educative restituisce dignità e valore ai processi e non ai prodotti. Ritengo, così, la documentazione pedagogica uno strumento idoneo alla valutazione dei processi di conoscenza e apprendimento dei bambini perchè essa viene effettuata non solo dagli insegnanti, ma anche dai bambini stessi. Oltre a seguire i processi, la documentazione pedagogica si rivela strumento di dialogo, mediazione e relazione tra teoria e prassi. La documentazione aiuta a valutare e ad apportare modifiche e trasformazioni; documentazione, quindi, come strumento di cambiamento”. Gunilla Dahlberg docente di filosofia e pedagogia dell’educazione in Svezia. Autrice insieme a Peter Moss e Alan Pence del testo: “Oltre la qualità nell’educazione e cura della prima infanzia: i linguaggi della valutazione” il questionario presentato ai genitori Il questionario presentato ai genitori del nido d’infanzia e del centro giochi è stato strutturato in modo da poter avere a disposizione differenti tipologie di domande/risposte: una serie di domande chiuse presupponevano risposte di gradimento in una scala che prevedeva 4 scelte: ottimo, buono, sufficiente, scarso. Differenti domande aperte, invece, presupponevano riflessioni e punti di vista “liberi”, dove esprimere il proprio pensiero significava restituire letture, criticità, ripensamenti intorno ai concetti fondanti la nostra filosofia educativa. i risultati del questionario n° di questionari distribuiti: ! n° di questionari distribuiti: nido d’infanzia 33 n° di questionari compilati: ! ! centro giochi 20 n° di questionari compilati: nido d’infanzia 21 ! centro giochi nido d’infanzia 10 centro giochi domande chiuse sezione di appartenenza piccoli grandi 9 12 piccoli grandi 3 7 come valuta complessivamente l’esperienza del figlio/a al nido - centro giochi? ottima buona sufficiente scarsa 14 7 0 0 ottima buona sufficiente scarsa 6 4 0 0 procedura per l’iscrizione del bambino/a al nido - centro giochi ottima buona sufficiente scarsa 1 11 9 0 ottima buona sufficiente scarsa 5 4 1 0 qualità e quantità di acquisizioni di’informazioni sull’organizzazione del servizio nido d’infanzia centro giochi ottima buona sufficiente scarsa 5 11 5 0 ottima buona sufficiente scarsa 2 6 2 0 ottima buona sufficiente scarsa 5 5 0 0 igiene e pulizia nido- centro giochi ottima buona sufficiente scarsa 7 14 0 0 appropriatezza del cibo e delle diete per il nido ottima buona sufficiente scarsa 15 6 0 0 attenzione alla salute dei bambini nido- centro giochi ottima buona sufficiente scarsa 13 7 1 0 ottima buona sufficiente scarsa 1 6 3 0 ottima buona sufficiente scarsa 6 2 1 0 costo della retta nido - centro giochi ottima buona sufficiente scarsa 1 3 7 9 tempo di apertura del servizio nel corso dell’anno per il nido ottima buona sufficiente scarsa 8 6 3 4 anno 5 5 0 0 centro giochi settimana giornata 7 3 0 0 6 4 0 0 note e considerazioni per il nido retta troppo elevata 8 richiesta di apertura del servizio anche durante le festività natalizie e pasquali 5 domande aperte 1- Quale ritenete che sia la forma dialogica (comunicazioni verbali quotidiane, diario giornaliero...) più utilizzata all’interno del nido per restituire le esperienze dei bambini? In che modo vi vengono narrati i vissuti dei bambini al nido? 2- Quale significato assume secondo il vostro punto di vista la documentazione (pannelli a parete, pubblicazioni ...) presente all’interno del nido? Pensate che possa rappresentare una forma di visibilità in grado di restituire i processi di conoscenza e le esperienze dei bambini? 3- Quanto ritenete importante la partecipazione dei genitori al progetto educativo? Quali strategie proporreste per dialogare insieme in modo da costruire significati condivisi e presupposti di pensiero volti alla valorizzazione dell’esperienza educativa? 4- Che valore assume, dal vostro punto di vista, la relazione tra bambini piccoli? Ritenete sia sostenuto e valorizzato questo aspetto al nido? 5- L’ambientamento è un momento molto importante e “delicato” che apre l’esperienza del bambino in comunità. Come avete vissuto questo momento? 6- Secondo il vostro punto di vista qual è l’immagine di bambino che il nido sostiene? Rispetto all’idea di nido di un tempo, ritenuto un servizio assistenziale alle famiglie credete sia mutata oggi? Condividete l’approccio educativo proposto dal servizio? 7- Quale contesto educativo (vivibilità, accoglienza, benessere, clima, atmosfere ...) restituisce l’ambiente - nido? 8- La relazione del nido con l’ambiente esterno (paese, territorio, strutture pubbliche ...) rappresenta, secondo voi, una risorsa da valorizzare? Il nido sostiene questa connessione? 9- Il vostro punto di vista in merito alla filosofia educativa del nido: il progetto educativo. * Riportiamo qui di seguito i risultati delle domande aperte. Tante sono state le risposte eleborate, per questo abbiamo scelto di restituirle, in forma sintetica, attraverso le parole dei genitori come forma di comunicazione efficace, immediata e partecipata. parole dei genitori buona attenta importante comuni cazione efficace curata la forma dialogica più utilizzata all’interno del nido per i genitori è: comunicazione verbale: 16 bacheca: 3 diario settimanale: 5 giornaliero: 3 pannelli e pubblicazioni: 6 immediata ed eloquente fondamentale divertente e piacevole molto gratificante utile perchè permette di “vivere” le esperienze dei bambini rappresenta anche una forma di memoria, rimane un ricordo dei nostri bambini documentazione ottima forma di visibilità è un completamento molto esaustivo alla comunicazione verbale spunto per dialogare anche con i bambini stimolo per approfondire possibilità di conoscenza valida forma di partecipazione rende visibile e valorizza il tempo che i bambini passano al nido è importante per il confronto con gli altri genitori è importante anche se non deve essere determinante è importante avere scambi tra nido e famiglia, ad es. richiesta di materiali, presenza dei nonni per raccontare le storie, preparazione di ricette... serve per trasmettere al bambino lo stesso messaggio molto utili e interessanti i momenti di confronto fra genitori, insegnanti, pedagogisti o altre figure che “sanno” di bambini partecipazione aumenta la fiducia verso il servizio molto importante importante perchè il progetto educativo sia a 360° molto positiva nelle forme proposte è importante; interessanti sono stati i laboratori (partecipazione attiva nella realizzazione di un progetto) un modo per coinvolgere di più i genitori può essere quello di renderli partecipi alle esperienze del nido (chiedendo loro di portare materiali inerenti alle attività) è importante e preziosa anche per superare eventuali problemi il nido è sicuramente impegnato sostiene e sviluppa questo valore è adeguato per accogliere i bambini valorizza la relazione tra bambini e bambini e spazi le educatrici e l’ambiente aiutano la relazione è importante condividere uno spazio sociale relazione il nido sostiene e valorizza la essa è una delle ragioni fondamentali dell’esistenza stessa del nido il nido è il luogo fondamentale per le socializzazioni, i confronti e gli scambi tra bambini le esperienze al nido sono un valido mezzo valorizzano la relazione anche le attività di gruppo che si svolgono al nido nascono le prime relazioni fatte di scambi, giochi, morsi e le educatrici abilmente riescono a gestire tutto questo ansie e diffidenze iniziali si sono trasformate in fiducia mi hanno colpito la dolcezza e la pazienza delle educatrici e ho sentito che potevo fidarmi massima serenità, massima fiducia in tutto il personale; fiducia ben riposta momento doloroso ma inevitabile; mio figlio però è in mani sicure, esperte, come una seconda famiglia molto positivo grazie ai tempi e modi proposti abbiamo vissuto questo momento con naturalezza molta ansia, superata grazie all’intervento generoso e competente delle educatrici pazienti e gentili ambientamento grazie alle educatrici è andato tutto bene le educatrici mi hanno aiutato nei cambiamenti della bambina in modo molto positivo bene grazie alla disponibilità delle insegnanti bene per la sicurezza di lasciare mia figlia in ottime mani bene perchè nostra figlia ci ha rimandato un senso di benessere molte ansie, ma attraverso il dialogo costante e rassicurante con le educatrici lo abbiamo superato ci siamo da subito trovati in un ambiente professionale con educatrici preparate abbiamo superato le prime “difficoltà del distacco” grazie alle motivazioni che ci sono state date il nido parla di un bambino competente e questo traspare perfettamente dalle pubblicazioni e dai pannelli; non si punta tanto al prodotto finito, ma ci si basa su ciò che il bambino sa fare e come lo fa ora il bambino l’immagine di bambino è cambiata ed è viene educato giusto offrirgli molte opportunità per il suo valorizzando apprendimento le sue capacità il nido è un luogo stimolante rivolto a nuove esperienze e conoscenze; il bambino stesso è stimolante, quindi uno spunto per il progetto educativo bambino con molte capacità e potenzialità da far emergere immagine di bambino libero di esprimersi e pienamente rispettato vedo il nido come luogo di fiducia e benessere bambino non più tabula rasa, ma persona con dignità, libertà di espressione e doti innate da sviluppare il nido sostiene l’immagine di un bambino disponibile a nuove esperienze; riteniamo il nido un luogo educativo molto importante e valido l’approccio educativo del nido esalta le potenzialità dei bambini anche così piccoli condivido le scelte di oggi dove viene dato rilievo all’aspetto creativo e alla spontaneità del bambino il nido è un servizio educativo per il bambino e anche un po’ per i genitori il nido restituisce un ottimo compromesso tra ambiente familiare, ma educativo molto accogliente buona vivibilità per spazi decisamente buono sufficientemente vivibilità e benessere ampi gioioso benessere e giocosa serenità ben disponibile all’accoglienza accoglienza, familiarità e benessere luogo educativo e ambiente familiare familiarità,cortesia,sicurezza e vivibilità su misura contesto educativo serenità, accoglienza, benessere e attenzione il contesto più importante accogliente, curato che manifesta l’impegno delle insegnanti di far vivere bene i bambini e rendere partecipi i genitori di ciò che accade attraverso le documentazioni positivo; fondamentale è notare sempre un sorriso nelle educatrici e così è. L’atmosfera è buona e semplice e se piace ai genitori è più facile che piaccia anche ai bambini il clima che rimanda il nido è strettamente legato alle insegnanti che con piccoli gesti e sguardi premurosi ci rassicurano è il clima che le persone che gestiscono i bambini sanno creare, clima che nel nostro nido ritengo sia molto felice e sereno il nido sostiene questo impegno raggiungendo ottimi risultati non è una connessione necessaria, ma così come è stata fatta quest’anno va benissimo sicuramente positivo ben valorizzata; i bambini fanno tante esperienze all’esterno e non sono mai casuali, ma vengono pensate e progettate dalle educatrici; questo è un buon metodo di lavoro il nido sostiene adeguatamente e giustamente questo aspetto ci sta provando con successo è positivo e spesso questa possibilità viene sfruttata è bello vedere come le educatrici lavorino affinchè i bambini vivano ambiente esterno come risorsa condivido le esperienze nel territorio; tramite la documentazione ho potuto constatare che nel progetto educativo viene considerata la relazione bambino-ambiente esterno il nido valorizza le relazioni con l’esterno sia riflettendo le immagini positive della società, sia rapportando i bambini con alcune strutture pubbliche e private il nido sostiene questa connessione perchè non è più come una volta un “contenitore” di bambini, ma dal nido e insieme a famiglia e ambiente si costruisce tassello dopo tassello la personalità dell’individuo è positivo sia nel metodo che nel merito utile e coinvolgente ritengo sia il metodo migliore sicuramente idoneo siamo assolutamente d’accordo è importante perchè “piccole” esperienze il bambino deve essere sostenuto ad svelano ai nostri figli esprimere il proprio talento e le importanti verità, proprie doti e questo è sensazioni ed emozioni il delicato ruolo delle educatrici siamo contenti di aver affidato a persone ben motivate e qualificate i nostri bambini mette il bambino al centro della comunità al fine di valorizzare le sue competenze positivo e condivisibile perchè tende a valorizzare il modo in cui i bambini conoscono piuttosto che ciò che conoscono progetto educativo è importante lavorare per progetti e non per programmi rigidi e definiti molto non ritengo di avere basi conoscitive per importante esprimere un giudizio, ma confido nella perchè abbiamo conoscenza e nell’esperienza delle letto in nostra figlia insegnanti e della pedagogista interesse, entusiasmo e gioia; voglia di apprendere e di fare il parere è del tutto positivo (connubio tra scienza pedagogica delle educatrici e “scienza dell’istinto o del cuore” dei genitori) ritengo che il progetto educativo che le educatrici portano avanti, in collaborazione con i pedagogisti, sia ottimo perchè ci viene illustrato ampiamente nelle assemblee di sezione e perchè tiene in considerazione il bambino e il genitore riflessioni conclusive Dai dati emersi dai questionari (che sono stati fondamentali e importanti per comprendere a fondo i pensieri e le esigenze dei genitori in quanto sono stati compilati in modo completo, esustivo e ricco) si può concludere che, complessivamente, il senso, il significato e soprattutto la qualità del servizio sia molto buona; condivisa, compresa e apprezzata. Le positività sono esplicitate in modo molto forte ed emerge una grande fiducia da parte dei genitori verso l’istituzione e un importante valore che il nido riesce a restituire. Le criticità (che sono state espresse da un numero minimo di utenti) riguardano alcuni aspetti inerenti: documentazione, partecipazione e tempi di consegna del questionario. Attraverso una riflessione del gruppo di lavoro e della pedagogista si possono pensare modalità e strategie nuove che possano accogliere le piccole richieste dei genitori. Per ciò che riguarda, invece, i tempi di consegna dei questionari ci si può attivare in un periodo dell’anno che permetta la compilazione da parte dei genitori e un successivo momento di verifica, commento e restituizione partecipata e dialogata tra famiglie, gruppo di lavoro, pedagogista e amministrazione. “parlare di partecipazione significa chiedere ai genitori di “assumere una parte” nel progetto educativo , portando ciò che come persone, uomini/donne, padri/madri, cittadini/cittadine sentono di poter mettere in gioco nel contesto nido” documentazione a cura della pedagogista Tania Bertacchi e delle educatrici del nido Ambarabà comune di Pegognaga (c) dicembre 2005 Coordinamento pedagogico Terre dei Gonzaga www.spazio06.com a t r a c irotineg ied agangogep id àbarabma aiznafni’d odin aibmac ehc odin led ihgolaid ovitacude oizivres led àtilauq alled enoizatulav id oiranoitseuq lad