continua il dramma della chiesa cinese che il governo

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continua il dramma della chiesa cinese che il governo
CONTINUA IL DRAMMA DELLA CHIESA CINESE CHE IL GOVERNO
COMUNISTA STA FIACCANDO PER «NORMALIZZARE»
“Cambiare l’essenza dell’Associazione patriottica è una speranza vana” e
chiedere una “libertà necessaria” senza “libertà completa” si rischia di non
avere alcuna libertà. Sono alcune delle affermazioni che due sacerdoti, uno
della comunità sotterranea, l’altro della comunità ufficiale, hanno inviato
ad AsiaNews a commento dell’articolo del card. John Tong su “Il futuro
del dialogo Sino-Vaticano dal punto di vista ecclesiologico”.
Quanto essi dicono mostra i molti dubbi e stanchezze presenti fra i membri
della Chiesa cinese davanti ai molti proclami sul dialogo fra Cina e Santa
Sede. I nomi dei due sacerdoti sono stati cambiati per evidenti ragioni di
sicurezza.
P. Wang
Nel suo articolo, il card. Tong suggerisce che la Chiesa possa sacrificare
alcuni principi per evangelizzare e proteggere la Chiesa in diversi modi. Da questo punto di vista il vescovo di Shanghai [mons. Taddeo Ma
Daqin] ha ammesso il suo errore! Il suo essere fedele alla Santa Sede ha portato la diocesi di Shanghai nel caos. Forse la Santa Sede non lo
vuole così fedele.
Il card. Tong spiega la sua visione dal punto di vista ecclesiologico ed evidenzia i fondamenti teologici. Io penso che il suo articolo produrrà un
grande effetto nella Chiesa in Cina. È ovvio: i punti trattati da Tong sono in linea con il pensiero della Chiesa ufficiale, con i gruppi che vogliono
il compromesso e l’indipendenza dalla Santa Sede. E naturalmente, ci sono alcuni punti che piacciono al governo. L’articolo del card. Tong
sembra far emergere tre vincitori. In altre parole, il suo scritto porterà beneficio a tre gruppi: la Chiesa ufficiale, i gruppi del compromesso e
dell’indipendenza dalla Santa Sede e il governo cinese. Mia opinione personale: l’articolo di Tong incoraggia le persone a iscriversi
all’Associazione patriottica.
Non sono d’accordo sul fatto che la Chiesa debba anzitutto sacrificare la libertà completa per una libertà necessaria. Se la Chiesa non ha libertà
assoluta, forse non potrà avere nemmeno quella necessaria. Verità e libertà sono collegate. La libertà non è vera se la libertà non pesca nella
verità. La nostra Chiesa sotterranea ha sopportato ogni tipo di pressione dal governo per ottenere una libertà vera.
In dettaglio il card. Tong si esprime con idee piene di super-ottimismo e di auto-glorificazione. Ma egli non è cresciuto nella Cina popolare e
coltiva illusioni sul Partito comunista. Oltretutto non cita la “sinicizzazione”. L’ha forse dimenticata?
P. Li
Sebbene l’analisi del card. Tong abbia buoni fondamenti, essa è distante dalla realtà. La speranza della Santa Sede di cambiare l’essenza
dell’Associazione patriottica, è una speranza vana. La Cina rimane l’autorità che prende decisioni nell’elezione dei vescovi. L’approvazione
della Santa Sede è solo formale. Inoltre, la “libertà necessaria” che il card. Tong cita è solo propaganda ingannevole a se stessi e agli altri.
Anzi, questa idea nuoce all’idea di una Chiesa locale che aderisca alla verità, e nuoce pure a tutti i fedeli che hanno testimoniato subendo
umiliazioni.
da «AsiaNews»