Leggi un`anteprima - Tangram Edizioni Scientifiche
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Marco Pozzi La ri-mediazione digitale nell’esperienza museale scientifica Il caso studio del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena Collana Risorse digitali per l’e-Learning e il knowledge management 01 Marco Pozzi, La ri-mediazione digitale nell’esperienza museale scientifica Copyright © 2011 Tangram Edizioni Scientifiche Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A – 38122 Trento www.edizioni-tangram.it – [email protected] Collana iGnosis – Risorse digitali per l’e-Learning e il knowledge management – NIC 01 Prima edizione: dicembre 2011, Printed in Italy ISBN 978-88-6458-035-7 Progetto grafico di copertina: Stampa su carta ecologica proveniente da zone in silvicoltura, totalmente priva di cloro. Non contiene sbiancanti ottici, è acid free con riserva alcalina A mio padre, a mio zio, due persone giuste. Sommario Prefazione 11 Presentazione collana 13 Premessa 15 Le fonti 17 1. L’esperienza museale 25 28 31 2. Le nuove tecnologie e l’esperienza museale 51 56 62 67 83 Note sui risultati ottenuti dalle stringhe di ricerca per questo lavoro 23 1.1 Evoluzione storica 1.2 Obiettivi fondamentali di un museo 2.1 La ri-mediazione digitale 2.2 Le collezioni museali ri-mediate 2.3 La base di dati e il sistema informativo 2.4 Verso un nuovo modello di museo 3. Il “caso studio” del Museo di Storia Naturale di Siena 95 95 98 107 115 Conclusioni 119 Tavole 123 Bibliografia 127 139 140 Ringraziamenti 143 3.1 Introduzione 3.2 Il progetto tecnologico 3.3 Le fasi dello sviluppo 3.4 Il museo “aumentato” Sitografia Blog La ri-mediazione digitale nell’esperienza museale scientifica Il caso studio del Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena 11 Prefazione Nella storia delle tecnologie dell’informazione il museo rappresenta un riferimento epistemologicamente intrigante, è il simbolo di un paradigma della conoscenza caratterizzato da percorsi non rigidamente sequenziali, bensì da tratti, ritmi, modi personalizzati: si acquisisce conoscenza in modo esplorativo, attraverso sguardi preliminari, intuizioni, avvicinamenti, allontanamenti, ripensamenti e rivisitazioni. Dal punto di vista dell’Instructional Design l’immagine del museo ha rappresentato una buona metafora del mondo della navigazione ipermediale, un modello a cui più o meno tacitamente si sono ispirati i progettisti di taglio costruttivistico e connettivistico degli ultimi 20 anni. E oggi, benché il costruttivismo e la sua pedagogia siano oggetto di un vivace dibattito e sottoposti a forti critiche da parte di tutti coloro che mostrano la minore efficacia rispetto a modelli didattici mirati ed eterodiretti (Tobias Duffy 2009; Hattie 2009) rimangono ineludibili le contro-osservazioni di altri autori (Jonassen in Tobias. op cit.) sul fatto che esistono dimensione dell’apprendimento per le quali non sono applicabili i criteri convenzionali di efficacia/efficienza, in quanto rimane indispensabile dar spazio a motivazioni, scelte compiute dall’utente, esplorazione e problem solving in contesti più aperti e meno eterodiretti. L’educazione alla scienza in particolare ha bisogno, accanto a percorsi di apprendimento più razionalmente e coerentemente strutturati, indispensabili per far acquisire le conoscenze di base – aspetto di cui l’educazione scolastica dovrebbe farsi meglio carico – anche di Prefazione 12 ambienti e momenti per esperienze eccellenti, di emotività intensa, capaci di far esperire ai giovani il gusto stesso della conoscenza, sì da rafforzare le loro motivazioni profonde e inclinazioni future (Calvani, 2011). Musei e luoghi della scienza possono rappresentare dei buoni candidati in tal senso. Questi però devono trovare nuove soluzioni e sperimentare nuovi percorsi tra la funzione storicamente insopprimibile a cui sono preposti, di conservazione del bene culturale, e quella di trasformarsi in ambienti capace di far vivere esperienze pedagogicamentesignificative. Il caso oggetto di studio da parte di Marco Pozzi si muove su questo sentiero; esso vuole indicarci il potenziale che può venire dalla rimediazione cioè dal processo di rimodellamento a scopo educativo e conoscitivo delle risorse museali che può essere compiuto attraverso i nuovi media; per questa strada il museo si può trasformare in un ambiente multiaccessibile, multimodale, potenziato attraverso la virtualizzazione con navigazione immersiva, trasformazioni immaginarie, integrazione con consultazioni e partecipazioni a comunità web. In questo ambito alle speculazioni teoriche raramente corrisponde un adeguato corredo di evidenze empiriche e di competenze relative ai diversi ambiti in gioco (museale, tecnologico, educativo). Questo lavoro rappresenta una felice eccezione. Il suo merito principale è di dimostrare sul campo come si possa progettare e avviare un percorso concreto di innovazione museale, una strada con cui i musei della scienza sono chiamati sempre più a confrontarsi dinanzi alle straordinarie potenzialità in continua e rapida evoluzione offerte dalle nuove tecnologie. Prof. Antonio Calvani Università degli Studi di Firenze Direttore scientifico del master “Metodi e tecnologie per l’e-learning” 13 Presentazione collana La collana iGnosis – Risorse digitali per l’e-Learning e il knowledge management nasce dall’esigenza di rendere fruibili le diverse metodologie informatiche che vengono utilizzate per la trasmissione della conoscenza in un ambito legato sia al mondo dell’educazione (elearning) sia alla ricerca e all’impresa (kwoledge management) in modo trasversale rispetto ai molteplici campi di applicazione. Particolare attenzione verrà prestata alle relazioni che intercorrono tra l’informatica stessa, intesa come insieme di discipline che studiano la risoluzione efficace di problemi, e contesti culturali diversi, scientifici e non. In tal senso la collana ha tra i suoi obiettivi principali quello di trasmettere una conoscenza ”non banale” di una disciplina quale l’informatica applicata che, seppur molto in voga, viene spesso assimilata al semplice utilizzo del computer. Nel mondo di oggi, caratterizzato dal fortissimo impulso della rete e delle sue correlazioni in tempo reale, abbiamo il dovere di essere all’altezza della conoscenza informatica che struttura la base di ogni disciplina del sapere. Verrà mantenuto un approccio quanto più pragmatico possibile alle nuove tecnologie, che devono essere considerate uno strumento potente sì ma non miracoloso per tutte le diverse discipline affrontate. I contenuti devono rimanere al loro posto, anzi devono essere messi in risalto proprio grazie alle nuove tecnologie che non devono essere accentratici dell’interesse dell’utente, ma devono viceversa rappresentare un mezzo per ottimizzare i contenuti stessi, renderli più fruibili ed accessibili. 14 Presentazione collana La collana sarà suddivisa in tre macroaree: scienza/educazione, impresa/formazione, umanistico/pedagogica. Queste, contraddistinte da simboli grafici diversi (codici QR identificativi), sono state concepite per operare una selezione all’interno delle opere presentate e per mettere bene in evidenza l’affinità di ciascun lavoro nei confronti di un particolare ambito di studio. La Collana iGnosis si adopererà, quindi, per pubblicare opere scientifiche che afferiscono all’area delle Scienze della Formazione, dell’Educazione e della Ricerca, con particolare attenzione alle nuove tecnologie che in questi campi vengono adottate per consentire un maggior livello qualitativo e che si distinguono per la sinergia fra le seguenti caratteristiche: –– l’originalità del tema e/o dell’impostazione; –– la documentazione precisa e puntuale delle fonti su cui si è basata la ricerca; –– il taglio critico e/o metodologico innovativo; –– l’apporto tangibile al dibattito scientifico nazionale e/o internazionale. Saranno privilegiate le opere a carattere monografico, basate su ricerche originali e documentazione inedita, i lavori scientifici di alto livello specialistico, che apportano un avanzamento nelle specifiche discipline di riferimento. Possono essere pubblicate anche: –– raccolte di saggi e articoli, con una qualificata introduzione critica; –– edizioni critiche di testi o fonti, corredate da un opportuno studio introduttivo; –– atti di Convegni nazionali o internazionali; –– tesi di Dottorato o di Master. 15 Premessa Le nuove tecnologie applicate ai beni culturali hanno rappresentato – e continuano a rappresentare – un elemento di grande innovazione che può configurarsi come una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle istituzioni culturali. Il computer ha modificato aspetti importanti sia nell’ambito della ricerca e della conservazione sia nel settore della divulgazione e della promozione. Le più avanzate tecnologie comunicative hanno favorito la ricerca di nuove forme di apprendimento e un diverso modo di interagire con i contenuti di conoscenza. Questo lavoro vuol mettere in relazione le nuove tecnologie con il sistema museale scientifico, una delle più importanti istituzioni culturali, considerato nella sua interezza quindi come esperienza globale e non solo come mera fruizione di contenuti. Verrà realizzato e discusso un progetto relativo alle principali tecnologie digitali oggi disponibili in relazione a un’istituzione museale ‘classica’ settecentesca rappresentata dal Museo di Storia Naturale dei Fisiocritici di Siena. Si tratta di una realtà scientifico-divulgativa di importanza mondiale per l’unicità di alcune sue collezioni che ha come obiettivo quello di interfacciarsi con la realtà tecnologica del web 2.0 sia a scopo divulgativo sia a scopo più squisitamente scientifico e didattico. Accostare una realtà settecentesca alle nuove tecnologie risulta un obiettivo affascinante e al tempo stesso non facile ma certamente indispensabile per incrementare i parametri di usabilità e accessibilità che ciascuna struttura museale dovrebbe coltivare con grande rigore. Verrà realizzato un processo di rimediazione ovvero una trasforma- 16 Premessa zione progressiva dei diversi canali (media) che veicolano le informazioni che il museo offre al pubblico. Questo processo non può essere semplicistico tantomeno immediato ma deve riflettere un progetto di evoluzione temporale costante dello sviluppo della realtà museale. Esso ha come origine la creazione e il continuo sviluppo di una base di dati digitali da implementare all’interno dei diversi canali comunicativi. La strutturazione rigorosa e flessibile della base di dati risulta uno dei parametri fondamentali per la buona riuscita di tutto il progetto. La struttura del lavoro è stata articolata con un capitolo iniziale descrittivo delle metodologie che sono state adottate per l’acquisizione delle fonti informative riguardanti la materia oggetto di studio e gli eventuali collegamenti ad essa. Segue un capitolo riguardante l’esperienza museale e la sua evoluzione nel tempo. Viene qui fatta una breve disamina dei principali obiettivi fondanti la struttura e la ‘mission’ del museo. Nel capitolo successivo vengono introdotte le nuove tecnologie e la loro applicazione nella realtà museale. Vengono introdotti i concetti di rimediazione digitale e sistema informativo applicati alle realtà museali con la valutazione dei principali vantaggi e delle criticità. Segue un caso studio progettato e in parte realizzato nella realtà del Museo di Storia Naturale di Siena. Qui viene descritto il progetto di rimediazione digitale in corso all’interno della struttura. Sarà così in parte possibile vedere applicate una serie di nozioni generali introdotte in precedenza. Seguono poi le conclusioni con la sezione bibliografica e sitografica. In conclusione vengono proposte una serie di tavole che illustrano l’organizzazione delle collezioni all’interno delle sale del Museo di Siena. 17 Le fonti Prima di iniziare il lavoro è stata condotta una ricerca delle fonti che sono state successivamente e progressivamente consultate per costruire la base di conoscenza indispensabile per lo sviluppo dell’intero progetto. Gli strumenti utilizzati per tale approccio sono stati oltre ai testi cartacei, sufficientemente aggiornati, anche i motori di ricerca del web. Oggi l’utilizzo dei motori di ricerca consente un’indagine molto più rapida di un tempo e si riescono a setacciare territori molto più vasti riguardanti l’argomento scelto. Essi consentono anche ulteriori divagazioni dall’argomento stesso grazie alla loro ‘ipertestualità nativa’ ovvero sono portatori essi stessi di nuove connessioni e quindi divengono possibili ampliamenti e integrazioni dell’argomento originale. Esistono una lunga serie di pro e contro sulla qualità delle ricerche operate sul web soprattutto riguardo all’affidabilità dei risultati ottenuti, ma non è questa la sede adatta per discuterne; è opportuno invece riflettere in sede di progettazione del lavoro sulle possibili lacune che tali ricerche possono avere e le conseguenze che ne derivano. Cosa significa porre l’accento su ciò che manca o ancor meglio sulla consapevolezza che può mancare qualcosa? Studi sulla rete evidenziano il fatto che solo un 10-20% delle pagine internet vengono coperte dai motori di ricerca, quindi esiste una ‘rete profonda’ che non solo rimane oscura ma neanche investigabile1. http://lenst.det.unifi.it/~mucchi/DOCS/LETT/TLM1/Ricerca%20Inf%20Web.pdf (verificato l’8 gennaio 2011). 1 Le fonti 18 Anche gli algoritmi più complessi ed efficaci non riescono a elevare di molto la percentuale. Ecco che risulta indispensabile un approccio non condizionato e non condizionabile dai risultati ottenuti in senso stretto. Dobbiamo sempre tenere ben presente anche la consapevolezza che i criteri di ricerca più complessi sono anche quelli più oscuri per l’utenza finale non conoscendo le relazioni esistenti tra procedimento di ricerca e i risultati. Sono stati utilizzati per questo lavoro i seguenti motori di ricerca: –– [Google scholar] – http://scholar.google.it/; –– [Google] – http://google.it; –– [Eric] – http://www.eric.ed.gov/; –– [Science Direct] – http://www.sciencedirect.com/; –– [SBN] – http://opac.internetculturale.it/cgi-bin/stpage.cgi? tem plate=base; –– [CNR Solar] – http://eprints.bice.rm.cnr.it/; –– [Archimuse] – http://www.archimuse.com/publishing/museums.html: –– [Slideshare] – http://www.slideshare.net/; –– [CNR] – http://www.cnr.it/istituti/Banchedati.html?cds=063; –– [Archeologia e calcolatori] – http://soi.cnr.it/~archcalc/Bibliografia_new.htm; –– [Museum Association] – http://www.museumsassociation.org/ home; –– [Curator The Museum Journal] – http://onlinelibrary.wiley.com/ journal/10.1111/(ISSN)2151-6952/issues. Le stringhe utilizzate per le ricerche sono state le seguenti: ITALIANO Museo/i esperienza Museo e Web 2.0 Musei virtuali Musei online INGLESE Museum experience Museum web 2.0 Virtual museum Online museum Le fonti 19 ITALIANO INGLESE Rimediazione Rimediazione digitale Rimediazione (esperienza) museale I nuovi media e il museo Remediation Museum remediation Museum and new media Digital remediation Qualità dei dati museali Sistemi informativi museali Banche dati museali Museum data quality Museum information system Museum archives Sono state utilizzate sia forme italiane che inglesi volendo accedere anche al mondo anglosassone quale deposito informativo di gran lunga più fornito. Molti autori pubblicano in inglese anche se di altra nazionalità poiché la maggior parte delle riviste specializzate, sia cartacee che online, impongono questa come lingua ufficiale. Alle suddette stringhe di ricerca sono state aggiunte anche alcune parole chiave per agevolare l’estrazione di determinate tipologie di lavori. queste sono state soprattutto le seguenti (con il corrispettivo inglese quando presente): PAROLE CHIAVE Tesi PDF PPT Libro [(e) book] DESCRIZIONE Per estrarre contenuti inerenti a tesi di laurea, dottorato, master e comunque a contenuti prevalentemente di tipo accademico. Per estrarre contenuti del formato indicato come sono spesso pubblicazioni specialistiche, tesi, articoli, atti di congressi e conferenze, comunicazioni scientifiche. Presenza anche di documenti OCR. Per estrarre contenuti in formato di presentazione e quindi slides di congressi, conferenze, lezioni d’aula, lezioni online o semplicemente comunicazioni multimediali. Per estrarre contenuti con formato libro cartaceo, libro elettronico, libro di prossima stampa, testi di bibliografie che indicizzano questo termine.