2° call INTERREG MED
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2° call INTERREG MED
NOTA DI APPROFONDIMENTO PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE INTERREG MED 2014-2020 Il programma INTERREG MED è il programma europeo di cooperazione transnazionale per l'area del Mediterraneo. I partner provengono dai 13 paesi dell'intera costa settentrionale del Mediterraneo. Seguendo le nuove linee della Politica Europea di Coesione 2014 – 2020 e gli obiettivi di Europa 2020, INTERREG MED è stato ridisegnato per raggiungere un risultato più efficace e un miglior uso degli investimenti. Il programma Interreg-MED nasce per promuovere la crescita sostenibile nell’area mediterranea incoraggiando lo sviluppo di concetti e pratiche innovativi (tecnologie, governance, servizi, ecc.), l’uso razionale delle risorse (energia, acqua, risorse marittime, ecc.) e il supporto all’integrazione sociale, tramite un approccio integrato basato sulla cooperazione territoriale. L'impostazione transnazionale permetterà di affrontare sfide nazionali oltre le frontiere, come l'aumento dell'efficienza energetica, la protezione delle risorse naturali e culturali e il rafforzamento dell'innovazione. L’Interreg MED si basa su alcuni principi fondamentali coerenti con la promozione dello sviluppo, della buona governance e con la politica di coesione dell’UE: • Concentrazione tematica: il programma si concentra su un numero limitato di temi, ovvero su quattro assi prioritari, connessi a sei priorità di investimento e sette obiettivi specifici. I quattro obiettivi tematici di riferimento sono: innovazione, economia a basso livello di carbonio, ambiente e governance. • Orientamento ai risultati: i progetti cofinanziati dovranno dimostrare il raggiungimento di output che portino a risultati concreti, visibili e sostenibili, a mutamenti delle condizioni iniziali e a risposte reali ai problemi identificati nell’area MED. A questo fine, per ogni obiettivo specifico il programma ha definito i risultati attesi e gli indicatori. 1 • Transnazionalità: la promozione di partnership formate da strutture site in almeno quattro diversi Stati partecipanti al programma deve portare a interventi e risultati transnazionali, ovvero approcci e analisi comuni, apprendimento collettivo, correlazioni e sinergie, scambio di conoscenze, comportamento cooperativo. • Rilevanza territoriale: progetti e attività devono coinvolgere una parte significativa della società civile, favorendo lo sviluppo dello spazio comune di interazione. Rilevanza territoriale significa anche capacità dei progetti di favorire la trasmissione dei risultati ad un territorio più vasto. • Sostenibilità: i progetti devono evitare una deteriorazione significativa dell’ambiente e l’esaurimento delle risorse naturali, devono adottare dei metodi che consentano di individuare l’ambiente più favorevole allo svolgimento delle loro pratiche. • Trasferibilità: il programma intende assicurare la continuazione e un impatto a lungo termine delle attività che supporta. Trasferibilità si riferisce anche al grado in cui il principale output del progetto può essere generalizzato e replicato in altri contesti. • Capitalizzazione: risponde all’esigenza di un’implementazione più efficiente e di risultati più solidi tramite la creazione di comunità progettuali, sistematizzazione della conoscenza, individuazione di tendenze dominanti. I progetti dovranno diluire i propri limiti, prevedere lavoro di gruppo, raggiungere output che si adattino ai futuri utenti, coinvolgere gli stakeholder, contribuire alla valutazione dei programmi e progetti vicini. • Principi orizzontali: il programma assicura il rispetto di principi generali quali sviluppo sostenibile e protezione ambientale, pari opportunità e non discriminazione, parità di genere. Il nuovo approccio del Programma Interreg MED 2014 – 2020 prevede la suddivisione dei progetti in diversi moduli a cui i candidati si devono riferire per l’elaborazione delle attività realizzabili. L’approccio modulare risponde all’esigenza di sfruttare in modo ottimale le diverse competenze, caratteristiche e proposte provenienti dai partner MED, offrendo loro una varietà di combinazioni possibili per la realizzazione degli obiettivi piuttosto che un unico e rigido modello. Sono stati identificati 3 differenti moduli: • Modulo 1: Studio • Modulo 2: Verifica • Modulo 3: Capitalizzazione Ogni tipo di progetto ha i suoi obiettivi, contribuisce agli indicatori del Programma in modo specifico e richiede una partnership adatta e diversi livelli di organizzazione, monitoraggio e comunicazione. Di seguito sono riportate brevi descrizioni dei moduli previsti dal secondo bando Interreg MED, ovvero il Modulo 2, il Modulo 3 e il Progetto Integrato. Modulo 2 (M2): Verifica Questo tipo di progetto ha lo scopo di testare gli strumenti, le politiche, le strategie e i piani congiunti già identificati in progetti precedenti (non necessariamente MED) attraverso attività 2 pilota, nella prospettiva di rintracciare soluzioni applicabili a un grande set di utenti e territori. Le attività pilota possono essere organizzate solo se il contesto, i dati e gli attori sono già stati definiti e quando le condizioni tecniche e istituzionali sono favorevoli. Possono includere, ove necessario, lo sviluppo di studi preliminari nella fase di partenza. Devono invece necessariamente includere una valutazione delle azioni pilota e una fase finale per la trasferibilità dei risultati nei territori del progetto. I principali output sono: studi preliminari e di fattibilità, attività pilota, piani di trasferibilità dei risultati. La durata massima del progetto è di 30 mesi. Il budget totale per ogni progetto è compreso tra 1.200.000 e 2.500.000 EUR. Per la partnership, è raccomandata l’inclusione di partner istituzionali e operativi fino a 10 partner totali. Attività di comunicazione suggerite: uso intensivo delle tecniche di pubbliche relazioni e strategie di diffusione; storie, interviste, testimonianze e immagini; attività sui social media per sensibilizzare ed entrare in contatto con i cittadini a livello locale/regionale. Modulo 3 (M3): Capitalizzazione Questa tipologia ha l’obiettivo di capitalizzare i risultati di progetti esistenti (non necessariamente MED). I progetti devono basarsi su metodologie, pratiche, strumenti di intervento già testati e implementati dagli stakeholder a livello ragionale o locale. L’obiettivo è fare passi avanti sui risultati già ottenuti su uno specifico tema scelto dal partenariato. I progetti M3 devono identificare chiaramente un numero limitato di output/esperienze raggiunti da precedenti iniziative in un ambito specifico e capitalizzarli. I principali output sono: raccomandazioni di policy, Memorandum of Understanding, accordi, proposte regolative e procedurali, documenti, protocolli. La durata massima prevista è di 18 mesi. Il budget totale a progetto è tra i 600.000 e 1.200.000 EUR. Nella partnership si consiglia di includere partner istituzionali e network per un massimo di 8 soggetti. Le attività di comunicazione suggerite sono: mappatura iniziale degli stakeholder con ruoli e target; attività e strategie di pubbliche relazioni; creazione di network locali e regionali per sensibilizzare gli stakeholder attraverso i social media e strategie i comunicazione. Modulo 1, 2 e 3 (M1+M2+M3): Progetti integrati I progetti di questo tipo hanno l’ambizione di creare un impatto diretto sulle politiche regionali e locali dello spazio MED ed europeo e integrare tutti i tipi di attività visti sino ad ora. La loro struttura e le azioni dovrebbero esser pienamente orientati verso la ricerca di soluzioni transnazionali connesse all’area MED in maniera globale, e non a specifici territori. Dovrebbero inoltre essere elaborati in connessione con altri progetti MED e non. I progetti integrati si focalizzano su questioni altamente rilevanti per l’area mediterranea prendendo in considerazione il lavoro realizzato a livello locale, i cui risultati dovrebbero esser traslati su scala transnazionale. 3 I principali output sono: analisi SWOT, stato dell’arte, analisi di benchmarking, modelli, piani di azione, strategie, strumenti, attività pilota e piani di trasferibilità dei risultati, raccomandazioni di policy, Memorandum of Understanding, accordi, proposte regolative e procedurali, documenti, protocolli. La durata massima per un progetto è di 48 mesi: 15 mesi per M1, 21 mesi per M2 e 12 mesi per M3. Il budget totale a progetto previsto è tra i 3.600.000 e 6.000.000 EUR. Per la partnership si raccomandano partner scientifici, istituzionali, operazionali e network fino ad un massimo di 15 soggetti a progetto. Potrebbe esser necessario stabilire un gruppo di partner che formi il nucleo principale coinvolto in ogni fase del progetto; gli altri partner sarebbero coinvolti per la maggior parte in uno solo dei moduli. Il partner leader e il responsabile dei work package deve essere un ente regionale o statale. Attività di comunicazione suggerite sono: uso internazionale dei media; sviluppo di storie, interviste, testimonianze e immagini; assicurarsi che i risultati siano al 100% trasparenti e trasferiti ai target del progetto in modo adatto; prevedere almeno un’attività di promozione per l’output finale; assicurare azioni appropriate per guidare il network a livello europeo e transnazionale; uso intensivo delle tecniche di pubbliche relazioni e strategie di diffusione; attività sui social media per sensibilizzare ed entrare in contatto con i cittadini a livello locale/regionale. 4 Aree ammissibili del programma L’area interessata dall’Interreg MED rappresenta l’intera parte nord delle regioni costiere del Mediterraneo e comprende Stati Membri e alcuni Stati in stato di pre-adesione all’Unione. Per gli Stati UE: Croazia Cipro Francia - 5 regioni: Corsica, Linguadoca-Rossiglione, Midi-Pirenei, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Rodano-Alpi Grecia Italia - eccetto il Trentino Alto Adige Malta Portogallo - 3 regioni: Algarve, Alentejo, Lisbona Slovenia Spagna - 6 regioni autonome: Andalusia, Aragona, Catalogna, Isole Baleari, Murcia, Valencia; 2 città autonome: Ceuta e Melilla Regno Unito - Gibilterra Paesi che partecipano tramite l’IPA Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro. 5 Il secondo bando per progetti modulari Il Programma Interreg MED è composto da 4 Assi Prioritari di intervento e 7 Obiettivi Specifici (OS), che fanno riferimento alle 6 Priorità d’Investimento (PI) del programma. Il secondo bando per progetti modulari è aperto solo per alcuni moduli e permette la presentazione di proposte progettuali per determinati Obiettivi Specifici all’interno degli Assi Prioritari 1, 2 e 3. I tipi di progetti ammessi nel secondo bando sono: Moduli singoli di verifica (M2) e capitalizzazione (M3) Progetti integrati studio (M1) + verifica (M2) + capitalizzazione (M3). Le proposte progettuali devono essere presentate per un singolo OS del Programma. Il secondo bando per progetti modulari è aperto alla presentazione di proposte progettuali solo per gli OS 1.1, 2.3, 3.1 e 3.2. ASSE PRIORITARIO 1 - PROMOZIONE DELL’INNOVAZIONE NEL MEDITERRANEO PER UNA CRESCITA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE . Priorità di Investimento 1.b: promuovere gli investimenti in R&I, sviluppare legami e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell’educazione superiore. Obiettivo Specifico 1.1: incrementare l’attività transnazionale dei cluster e delle reti innovative nei settore chiave nell’area MED. Tipi di progetti: M2, M3, M1+M2+M3. Risultato atteso: rafforzare ed accrescere i cluster e network transnazionali innovativi nei settore chiave nell’area MED. L’Asse Prioritario 1 nasce per rafforzare le capacità di innovazione degli attori pubblici e privati nella regione del Mediterraneo e sostenere la crescita sostenibile e intelligente. Per quegli attori che non si trovano strutturati in cluster, i progetti dovrebbero contribuire in maniera tangibile a creare una massa critica e un tipo di ambiente adatti a promuoverli. Per l’Asse Prioritario 1 è stato stanziato un budget totale di 84.450.833 EUR, il 32% dell’intero Programma. Questo ammontare tiene conto la necessità di aumentare le capacità innovative 6 nell’area MED, lo sforzo che verrà fatto per attirar operatori economici e la capacità di mobilitazione degli altri stakeholder. L’obiettivo tematico dell’Asse e di questa call è aumentare le capacità di innovazione degli attori pubblici e private coinvolti nei settori della crescita green e blu, nelle industrie culturali e creative e nell’innovazione sociale attraverso una maggiore cooperazione transnazionale e migliori connessioni tra gli attori provenienti da centri di ricerca, aziende, autorità pubbliche e società civile. I progetti di successo dovrebbero contribuire direttamente o indirettamente a raggiungere gli indicatori stabiliti dal programma e l’OS, in particolare: condivisione dei cluster sull’innovazione (membership: compagnie e centri di ricerca, compagnie con settori dedicati alla ricerca) che offrano ai membri un consolidato mix di servizi in attività transnazionali che riguardano settori chiave dell’area MED. Il rafforzamento dei cluster transnazionali è il centro di tutte le proposte. I cluster dovrebbero sviluppare almeno 3 su 5 tipi di attività previsti con un minimo di 2 subcategorie su base regolare: conoscenza e accesso al mercato (commercio, sviluppo tecnologico, intelligenza di mercato, servizi legali), capacity building (formazione, coaching), scambio e partnership internazionali (commercio, brockeraggio), opportunità finanziarie (forum di investimento, opportunità finanziarie innovative e di fondi pubblici) cooperazione internazionale e networking (cluster, network, progetti europei e internazionali). Temi e attività I settori di interesse strategico per le azioni che il MED può sostenere sono: Crescita blu: energia blu, pesca e colture in acqua, sorveglianza marittima, biotecnologie, turismo marittimo e costiero. Crescita green: energia rinnovabile, efficienza energetica, riciclaggio e gestione dei rifiuti, città smart, innovazione ecologica. Industrie culturali e creative: cultura, arte e intrattenimento, industrie dei media e culturali, servizi creativi (design, comunicazione). Innovazione sociale: open data, imprenditoria sociale, innovazione nel settore pubblico, network e conoscenza. Data la connessione con altri Assi Prioritari del MED, ci si aspetta che i progetti siano collegati ad essi e creino approcci integrati. Alcuni aspetti importanti da considerare: la declinazione territoriale di ognuno di loro che si riferisce alle specificità del Mediterraneo; il concetto di innovazione intesa come innovazione nella produzione, nei processi, nel marketing, nell’organizzazione; gli interventi devono ove possibile toccare altri aspetti quali ICT, l’economia circolare, il concetto di sostegno all’innovazione guidato dalla domanda e processi decisionali partecipativi. I tipi di azioni consistono per la maggior parte nello sviluppo di network e cluster, di modelli e strumenti e nel trasferimento di conoscenza, sensibilizzazione e attività di capitalizzazione. Modulo 2: Verifica – azioni pilota di dimostrazione Testare, valutare e dimostrare il loro valore aggiunto e trasferire il potenziale di azioni in settori o territori chiave, come: strumenti di supporto decisionale per l’innovazione; politiche 7 pubbliche per l’innovazione, sistemi e processi innovativi che utilizzano nuovi modelli economici, innovazione guidata dalla domanda e partnership pubblico-privato; supporto a servizi per il settore privato per stimolare le capacità di creare innovazione; meccanismi di rafforzamento della cooperazione nell’elica quadrupla; rafforzamento dei network e cluster. Modulo 3 – Capitalizzazione: trasferire, diffondere e capitalizzare Lista non esaustiva di possibili azioni: trasformazione di iniziative pilota in progetti a larga scala; migliorare, riformulare i risultati e le attività già ottenute; implementare politiche pubbliche per l’innovazione e dottare piani di azioni pubblici; trasferire i sistemi transnazionali in altri territori o settori; coinvolgere le Regioni per rafforzare la cooperazione sulle strategie intelligenti esistenti a livello transnazionale; creare o rafforzare network con attori rilevanti con connessioni europee; rafforzare i cluster e network esistenti e aumentare la loro connessione con strategie a livello MED; aumentare il capacity building di autorità pubbliche, cluster e attori sociali. Progetti integrati M1+M2+M3 Per i progetti integrati si prevede una combinazione consistente delle azioni possibili nei tre diversi moduli studio M1, verifica M2 e capitalizzazione M3. Modulo 1 – Studio: disegnare approcci comuni e strategie a livello transnazionale. Le azioni riguardando lo studio e l’analisi di argomenti nuovi su come stimolare l’innovazione a livello EU e MED; identificare, analizzare e adattare strumenti decisionali sull’innovazione, politiche pubbliche, sistemi e processi di innovazione, meccanismi cooperativi; elaborare metodologie comuni per il monitoraggio delle politiche innovative. Per le possibili azioni delle fasi M2 ed M3, si veda supra. 8 ASSE PRIORITARIO 2 - FAVORIRE LE STRATEGIE A BASSE EMISSIONE DI CARBONIO E L’EFFICACIA ENERGETICA IN SPECIFICI TERRITORI MED: CITTÀ, ISOLE E TERRITORI REMOTI Priorità di Investimento 4.e: promuovere strategie a basso livello di carbonio in tutti i territori, in particolare nelle aree urbane, compresa la promozione di una mobilità multimodale sostenibile e misure di adattamento al cambiamento climatico. Obiettivo Specifico 2.3: Aumentare la capacità di utilizzare i sistemi di trasporto a basse emissioni di carbonio e creare connessioni multimodali tra essi. Tipo di progetti: M1+ M2+M3. Risultato atteso: maggiore capacità di utilizzare mezzi di trasporto a basse emissioni di carbonio nelle aree MED. I progetti nell’ambito dell’OS 2.3 sono volti ad incrementare la capacità di utilizzo degli attuali sistemi di trasporto a basse emissioni di carbonio e creare connessioni multimodali tra essi. Per raggiungere questo obiettivo, le attività si dovranno concentrare sul potenziamento del capacity building, la pianificazione e altri strumenti decisionali (analisi, modelli, raccolta dati) e la promozione di soluzioni innovative, assicurando a queste misure un effetto leva che ne massimizzi i risultati. L’obiettivo specifico è accrescere l’utilizzo del sistema trasporti sostenibile sviluppando connettività e piani di mobilità urbana a basse emissioni ed implementando servizi per i passeggeri e il trasporto nei territori MED. Il risultato atteso è la definizione, l’aumento e il miglioramento del numero di piani urbani che includano trasporti sostenibili e connessioni multi-modali nelle città mediterranee. Il Programma interverrà nello specifico sulla questione dell’accesso e dell’utilizzo del sistema di trasporti a basse emissioni per diverse categorie della popolazione e diversi territori, sviluppando azioni transnazionali dirette a sostenere i servizi di trasporto pubblico multimodali (trasporti urbani, marittimi, ferroviari). Anche in questo caso, l’OS non può dirsi estraneo a diversi altri temi, quali la lotta all’inquinamento, soprattutto dell’aria, l’innovazione, il turismo e la tutela del patrimonio naturale e culturale, da cui l’esigenza di utilizzare un approccio olistico e integrato. Temi e attività Per questo OS, la sfida principale è incrementare i clienti ad accedere ed utilizzare il sistema di trasporti sostenibile, promuovendo il concetto di Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS). In questo contesto, i progetti dovranno: • Migliorare il PUMS o il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) nella sezione trasporti con l’analisi e la promozione di modelli su servizi di trasporto sostenibile; il lancio di servizi di trasporto pilota; l’adattamento delle misure attraverso la pianificazione, l’implementazione e la promozione di piani per la mobilità a basse emissioni di carbonio e sistemi di trasporto e servizi basati sulla tecnologia informatica; sensibilizzazione e promozione del capacity building. 9 • Assicurare coerenza e complementarietà con i fondi ESI e i programmi nazionali o altri piani locali e regionali rilevanti, con i programmi tematici e le politiche pubbliche internazionali o europei, considerando le azioni in corso e supportando il trasferimento dei risultati dal programma MED a questi programmi. La replicabilità delle pratiche di successo e l’effetto moltiplicatore delle azioni dovrebbero essere la base per la costruzione di progetti MED. L’approccio MED per il trasporto urbano sostenibile in questo bando si concentrerà su piani di mobilità urbana sostenibile o altre misure che implementano servizi per turisti, passeggeri e per il trasporto merci tutelando al contempo il patrimonio culturale e naturale e la coesione sociale che fanno uniche e attraenti le città mediterranee. I tipi di azioni previsti per progetti integrati M1+M2+M3 dell’OS 2.3 sono numerosi, dalla raccolta dati alle attività di sensibilizzazione. Un elenco non esaustivo comprende attività per: Migliorare la performance dei PUMS già esistenti o dei PAES nell’area mediterranea per conoscere lo stato dell’arte e il livello di implementazione nei diversi territori. Tali informazioni sono importanti per le pianificazioni future. I risultati del progetto dovrebbero fornire raccomandazioni per i piani futuri. L’impegno dei decision maker di implementare tali raccomandazioni viene considerato come un risultato. Rafforzare la conoscenza e le capacità delle autorità locali. Senza rafforzare le conoscenze e le capacità delle autorità del Mediterraneo, una trasformazione della pianificazione in materia di mobilità urbana non è possibile. Le proposte dai network di autorità locali devono includere strumenti e meccanismi per lo scambio di informazioni nella fase di preparazione dei SUMP. I piani dovrebbero esser costruiti su una solida metodologia, includere target quantificativi, utilizzare una visione a lungo termine fondata su consultazioni locali e coordinamento interdipartimentale, includere monitoraggio e valutazione, opzioni finanziarie, e considerare più soluzioni, dalle nuove tecnologie alle le politiche e misure soft. Dimostrare e verificare soluzioni innovative per un trasporto urbano più pulito e una migliore mobilità. Molte città del mediterraneo non riescono ad affrontare le sfide legate al trasporto. Se è vero che stanno emergendo misure innovative, è difficile implementare su larga scala. Le città esitano ad implementare soluzioni innovative perché mancano le informazioni sulla loro efficacia e su come superare gli ostacoli verso il successo. Le soluzioni devono combinare nuove tecnologie, politiche e misure soft con alto potenziale di trasferibilità. Devono coprire un di queste categorie: servizi pubblici pilota per il trasporto di passeggeri e/o beni con il treno o la nave in prospettiva multimodale; strategie di gestione della domanda; gestione della mobilità; sicurezza; logistica di trasporto urbano; servizi e sistemi di informazione; veicoli a basse emissioni e carburanti puliti; stili di vita indipendenti dall’automobile. Sviluppare un quadro comune e trasparente per la raccolta dati e misurazione della performance per permettere comparazioni e replicazione di soluzioni e best practice identificate nel contesto Mediterraneo. Gli indicatori di performance dovrebbero essere sviluppati almeno sulle dimensioni ambientale ed economica del trasporto urbano sostenibile. Le azioni dovrebbero coinvolgere la società civile nei processi di gestione dei dati in modo da migliorare il livello di fiducia, la conoscenza sul tema e stabilire raccomandazioni ai policy maker per la raccolta dati. 10 ASSE PRIORITARIO 3 - Tutelare e promuovere le risorse naturali e culturali del Mediterraneo. Priorità di Investimento 6.c: conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio culturale e naturale. Obiettivo Specifico 3.1: Favorire lo sviluppo di un turismo costiero e marittimo sostenibile e responsabile nella zona MED. Tipo di progetto: M3, M1+M2+M3. Risultato atteso: accrescere la cooperazione e la programmazione condivisa per lo sviluppo di un turismo costiero e marittimo sostenibile e responsabile. I Paesi che promuovono le loro aree costiere per il turismo sono sempre più consapevoli del bisogno di proteggere queste zone per mantenere la loro naturale bellezza e aiutare a rafforzare la loro lunga vita come destinazioni turistiche. In risposta al crescente bisogno di protezione, il settore turistico ha lavorato per sviluppare approcci e strategie che consentano una migliore pianificazione e gestione delle sue attività. Le attività nei progetti sotto l’OS 3.1 dell’Interreg MED devono permettere lo sviluppo di un turismo marittimo e costiero sostenibile e responsabile nell’area MED. L’OS cerca di favorire lo sviluppo di politiche pubbliche e incrementare la coordinazione delle strategie tra territori a livello transnazionale e interregionale sullo sviluppo di un turismo costiero e marittimo sostenibile e responsabile. Il Programma garantirà particolare attenzione al modo in cui le attività turistiche sono sviluppate e a come le strategie e i piani di sviluppo possono essere adattati e migliorati per ridurre o gestire al meglio l’impatto delle attività turistiche sull’ambiente. La sfida principale è dunque migliorare la cooperazione, la pianificazione congiunta e integrata e la gestione degli interessi in conflitto per lo sviluppo del turismo come settore di riferimento nei discorsi sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle regioni mediterranee. L’OS 3.1 non può prescindere dall’occuparsi anche di altri temi. Un approccio olistico e integrato deve considerare l’OS 3.2, l’Asse Prioritario 1 e l’Asse Prioritario 2. Temi e attività Il MED vuole proposte progettuali realistiche che integrino misure creative e innovative con lo scopo di provvedere a effettive soluzioni ai persistenti problemi del Mediterraneo come la protezione del patrimonio naturale e culturale. Tali proposte devono: Implementare concretamente e su larga scala la Gestione Integrata delle Zone Costiere (GICZ), la Pianificazione dello Spazio Marittimo (PSM), l’adattamento a politiche pubbliche, attività economiche e strumenti di pianificazione, una miglior 11 cooperazione tra stakeholder, azioni coordinate tra autorità pubbliche di diversi territori MED, una maggior cooperazione interregionale e transnazionale. Assicurare coerenza e complementarietà con i fondi ESI e i programmi nazionali o altri piani locali e regionali rilevanti, con i programmi tematici e le politiche pubbliche internazionali o europei, considerando le azioni in corso e supportando il trasferimento dei risultati dal programma MED a questi programmi. La replicabilità delle pratiche di successo e l’effetto moltiplicatore delle azioni dovrebbero essere la base per la costruzione di progetti MED. I progetti possono essere classificati in due categorie sulla base dell’approccio scelto per rafforzare il turismo sostenibile: • approccio basato sul turismo: attività di diversificazione, pianificazione, turismo da crociera, turismo ecologico, stagionalità; • approccio basato sulla protezione ambientale: indicatori di sostenibilità, GIZC, MSP, rischi ambientali. I tipi di azioni previsti per l’OS 3.1 devono rispondere a due domande che corrispondono a due larghi campi di intervento, uno orientato alla policy, l’altro alla pianificazione con enfasi sul turismo nell’GIZC, nella PSM, nelle politiche regionali. Modulo 3 - Capitalizzazione I progetti a modulo singolo M3 dell’OS 3.1 riguardano: integrazione dei principi GIZC o PSM; implementazione di un assetto regionale integrato a supporto del GICZ; regolazione regionale e internazionale; sinergie e meccanismi di cooperazione per azioni congiunte; meccanismi di governance per la promozione del turismo marittimo e costiero come cuore delle politiche costiere regionali; coordinamento tra corpi nazionali, regionali e locali; aumento nelle capacità delle autorità pubbliche, degli stakeholder, degli operatori economici; coinvolgimento degli stakeholder e sviluppo di partnership. Un elenco non esaustivo dei tipi di azioni previste comprende: utilizzo di strumenti di pianificazione per un turismo sostenibile e responsabile; sviluppo del turismo marittimo e costiero diversificato; attività nautiche e ricreative; interazione con altri segmenti del mercato; promozione del turismo fuori stagione; utilizzo o adattamento di strumenti, servizi, politiche e piani sulla competitività delle destinazioni, stagionalità, tutela del patrimonio, diversificazione dei prodotti, interconnessioni tra costa e zone interne, infrastrutture; gestione dei rischi ambientali connessi alle attività turistiche tramite sistemi di osservazione, allerta e informazione; gestione dei terreni; misure di efficienza energetica e per l’utilizzo dell’acqua; riduzione di rifiuti, emissioni, scarichi in acqua; prevenzione dell’inquinamento; strumenti per la resilienza di aree costiere, ecosistemi marini e attività marittime rispetto ai cambiamenti climatici; promozione del valore ambientale, sociale ed economico delle destinazioni turistiche; nuove strategie per le isole; meccanismi cooperativi e network tra diverse destinazioni e diverse autorità pubbliche nelle aree MED. Modulo M1+M2+M3 – Progetti Integrati 12 La scelta di aprire il bando anche a progetti integrati deriva dal bisogno di migliorare la conoscenza ed identificare i gap per una migliore pianificazione e gestione delle destinazioni e incrementare la coerenza e comparabilità tra statistiche del turismo marittimo e costiero. Un elenco non esaustivo dei tipi di azioni previste comprende (oltre a quelli elencati per M3): monitoraggio dello stato delle coste mediterranee; raccolta e monitoraggio dati sulla sostenibilità del turismo; sviluppo di strumenti di valutazione. Priorità di investimento 6.d: proteggere e ristabilire la biodiversità e i suoli e promuovere servizi per gli ecosistemi naturali. Obiettivo Specifico 3.2: Assicurare la biodiversità e gli ecosistemi naturali attraverso il potenziamento della gestione e messa in rete delle aree protette. Tipo di progetto: M2, M3, M1+M2+M3. Risultato atteso: mantenere la biodiversità e gli ecosistemi naturali tramite una migliore integrazione delle aree protette nelle strategie di sviluppo territoriali. Le politiche EU hanno riaffermato il ruolo delle aree protette per la conservazione della diversità biologica e l’uso sostenibile delle loro componenti. Tre principali caratteristiche possono essere identificate come essenziali per un’effettiva implementazione delle misure di conservazione delle aree protette: essere coerenti con la Regolazione esistente, basarsi sulle migliori informazioni scientifiche e inserirsi in un sistema di aree protette ben connesso e rappresentativo dal punto di vista ecologico. L’OS 3.2 rafforza le capacità di adattamento e migliora le misure di protezione per il mantenimento della biodiversità degli ecosistemi marini e costieri tramite l’integrazione delle aree protette nelle strategie di sviluppo regionale e una cooperazione più intensiva nei territori MED. Il programma cerca proposte progettuali realistiche che rafforzino la gestione integrata e la cooperazione tra aree protette per accrescerne le capacità, ad esempio, di migliorare il proprio stato di conservazione, la gestione dell’acqua, la lotta contro le specie invasive, il monitoraggio della pesca e delle attività turistiche. In particolare il programma sosterrà una più intensiva collaborazione tra le regioni mediterranee, con l’adozione e l’estensione delle aree protette quando necessario, la protezione dei servizi per l’ecosistema, la riduzione dei conflitti nello sfruttamento nelle zone. I maggiori siti e le specie a rischio per il ciclo della vita saranno il target principale. Sarà poi data priorità alle aree protette che comprendono componenti e proprietà di rappresentatività delle diverse suddivisioni biogeografiche, connettività ecologica, siti adeguati e sostenibili, così come alti importanti servizi ecologici e biologici. È inoltre considerato fondamentale coinvolgere direttamente il management e i responsabili delle aree protette come partner del progetto. 13 Per i temi trattati, l’OS 3.1 non può prescindere dall’occuparsi anche di altri temi. Un approccio olistico e integrato deve considerare l’OS 3.2, l’Asse Prioritario 1 e l’Asse Prioritario 2. Temi e attività Il MED vuole proposte progettuali realistiche che integrino misure creative e innovative con lo scopo di provvedere a effettive soluzioni ai persistenti problemi dei territori mediterranei. Tali proposte devono: Essere implementate a livello transnazionale con una condivisione efficiente di conoscenza, politiche e capacità per accrescere l’interesse e la protezione delle aree fragili, delle specie e degli habitat naturali Assicurare coerenza e complementarietà con i fondi ESI e i programmi nazionali o altri piani locali e regionali rilevanti, con i programmi tematici e le politiche pubbliche internazionali o europei, considerando le azioni in corso e supportando il trasferimento dei risultati dal programma MED a questi programmi. La replicabilità delle pratiche di successo e l’effetto moltiplicatore delle azioni dovrebbero essere la base per la costruzione di progetti MED. L’Interreg MED supporta la sperimentazione di strumenti comuni e metodologie, la condivisione e armonizzazione di dati e conoscenze, il rafforzamento di network tra aree protette, meccanismi di governance e gestione delle strutture. Le azioni nello specifico si concentreranno sulla governance e la gestione integrata delle aree protette, includendo passi avanti nell’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità di sorveglianza e monitoraggio. Per quanto riguarda le aree protette per la pesca e le aree di ricostituzione degli stock di pesce, l’integrazione dei vari attori (ad es. i pescatori) nella co-gestione e lo sviluppo delle aree è fondamentale per l’ammissibilità del progetto così come le risposte ai bisogni economici di questi soggetti. I tipi di azione possibili sotto il OS 3.2 sono diversi e variano a seconda dello scopo del progetto. A titolo di esempio, se lo scopo è: Migliore integrazione delle aree protette nelle strategie di sviluppo locale, regionale e nazionale attraverso sensibilizzazione e generando supporto delle associazioni locali e dei decisori pubblici. Le azioni possibili sono: sviluppo, trasferimento e capitalizzazione dei benefici economici e valorizzazione economica delle aree protette, mostrando il valore di habitat e specie per il settore del turismo, della pesca o per la resilienza al cambiamento climatico; favorire i contributi individuali per la conservazione della biodiversità e per il guadagno di benefici socio-economici; dimostrare e capitalizzare le analisi sociali ed economiche dei costi della degradazione; rafforzare la consapevolezza degli impatti del cambiamento climatico e della degradazione per le comunità di pescatori; testare e dimostrare piani e azioni di governance e strategie locali e regionali innovative; rafforzare la consapevolezza sui modelli di gestione degli spazi marini e costieri; formare sulle opportunità e le minacce connesse alla protezione delle aree fragili. 14 Rafforzamento del network di aree protette supportando una cooperazione più intensiva tra autorità pubbliche competenti e stakeholder chiave, incluse le associazioni di comunità locali. Azioni possibili sono: supportare le piattaforme transnazionali esistenti, creare strutture infra-regionali e la cooperazione; rafforzare la cooperazione oltre le frontiere e lo scambio di informazioni; creare un quadro di azione comune transnazionale; sviluppo e implementazione della connettività ecologica delle aree protette; trasferire e diffondere buone pratiche, dati a livello locale, regionale e nazionale, metodi di coordinamento e governance; rafforzare i programmi di formazione per le autorità pubbliche e gli attori chiave. Migliorare il monitoraggio e la gestione delle aree protette tramite il sostegno alla conoscenza scientifica, tecnica e gestionale per il monitoraggio delle pressioni e degli impatti sugli ecosistemi. Attività ammissibili sono: armonizzazione dei dati e delle metodologie a tutti i livelli; testare, adattare e implementare meccanismi e strumenti finanziari innovativi; testare e capitalizzare strumenti e metodologie per la gestione dello spazio e delle aree protette; monitorare e gestire gli impatti/pressioni sulla biodiversità e gli ecosistemi; trasferire, disseminare e capitalizzare le buona pratiche sulla gestione e sui modelli di governance; migliorare l’implementazione degli impegni legali. Per quanto riguarda la tipologia di progetti modulari ammissibili per questo bando, si tratta di progetti M2, M3 e progetti integrati M1+M2+M3. Modulo 2 – Verifica e Modulo 3 – Capitalizzazione Il tipo di modulo scelto dipende dallo scopo del progetto. Risultano difatti ammissibili tutte le azioni prima elencate se in connessione con la modalità progettuale. Progetti integrati M1+M2+M3 Le azioni previste dai progetti integrati devono risultare da una combinazione degli elementi prima presentati. 15 Dotazione finanziaria Il Programma Interreg MED è cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e dallo Strumento di Preadesione (IPA). In entrambi i casi è previsto il supplemento della controparte nazionale. Il contributo del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) al programma ammonta a circa 224.300.000 EUR. Il contributo dell’IPA ammonta a circa 9.300.000 EUR. L’intero budget del Programma, incluse le controparti nazionali, ammonta a 275.900.000 EUR. Il cofinanziamento massimo per gli enti pubblici è dell’85% dei costi totali ammissibili. Il tasso di cofinanziamento per i partner privati è del 50% dei costi totali ammissibili. Il cofinanziamento per i partner IPA è dell’80% dei costi totali ammissibili. Per il secondo bando per progetti modulari, il budget totale stanziato dal FESR ammonta a 65.000.000 EUR, differenziato a seconda del modulo utilizzato: Budget totale per progetti di verifica M2: 15.000.000 EUR. Budget totale per progetti di capitalizzazione M3: 15.000.000 EUR. Budget totale per progetti integrati M1+M2+M3: 35.000.000 EUR. Per l’OS 1.1 dovrebbero essere finanziati 4 progetti M2, 7 progetti M3, 3 progetti integrati (uno sulla crescita blu, uno sulla crescita green e uno sull’innovazione sociale e le industrie creative e culturali). Per l’OS 2.3 verrà finanziato 1 progetto integrato. Per l’OS 3.1 verranno finanziati 4 progetti M3, 1 progetto integrato. Per l’OS 3.2 verranno finanziati 3 progetti M2, 4 progetti M3, 1 progetto integrato. Presentare domanda Le proposte progettuali devono essere presentate tramite lo strumento di monitoraggio online del Programma Interreg MED, SYNERGIE CTE. Il modulo di iscrizione deve essere presentato entro il 31 marzo 2017; gli annessi obbligatori devono essere presentati entro il 14 aprile 2017. Le richieste per progetti M2 ed M3 saranno condotte in un’unica fase. Tuttavia la valutazione del Segretariato Congiunto sarà fatta in due fasi: i progetti che non avranno ottenuto il punteggio minimo nella prima, non proseguiranno nella seconda. Le richieste per progetti integrati verranno avanzate in due fasi: una fase di pre-domanda e la fase di domanda finale. La prima fase, fino al 31 marzo, richiede solo un’espressione di interesse verso la formazione di una partnership. Sarà poi necessario caricare sull’apposito portale tutti gli annessi obbligatori entro il 14 aprile 2017. La seconda, a cui si accede solo 16 avendo raggiunto un punteggio minimo, prevede la compilazione della dichiarazione di partenariato insieme agli impegni sul budget e si svolgerà da inizio giugno fino a fine luglio 2017. Il modello organizzativo del Programma Comitato di monitoraggio Il Comitato di Monitoraggio (CM) è formato da rappresentanti degli Stati Membri ed è responsabile per l’implementazione efficiente del Programma di Coesione, per il monitoraggio dei progressi rispetto agli obiettivi e per la selezione delle operazioni. Il CM ha creato un Comitato Direttivo per la selezione e modifica delle operazioni, responsabile con il Segretariato Congiunto della selezione in ogni fase della procedura di assegnazione e dell’approvazione o rifiuto dei cambiamenti per tutti i tipi di progetti sotto gli Assi Prioritari 1, 2, 3. Il CM è responsabile per 1) la validazione finale della lista di progetti selezionati dal Comitato Direttivo; 2) la selezione e modifica dei progetti dell’Asse Prioritario 4. Le decisioni sono prese sulla base del consenso espresso da ogni delegazione nazionali con un voto a Paese. Autorità di Gestione L’Autorità di Gestione (AG) è responsabile della gestione e implementazione del programma di cooperazione in accordo con il principio di sana gestione finanziaria. Svolge anche attività di informazione e ricerca dati. L’AG scelta dai Paesi partecipanti al MED è la regione ProvenzaAlpi-Costa Azzurra (Tel.: +33 4 88 10 76 14 - email: [email protected]) Segretariato Congiunto Il Segretariato Congiunto (SC) è un team transnazionale che assiste gli altri organi nell’implementazione del programma. Si occupa delle iscrizioni, procura le informazioni ai potenziali beneficiari e li assiste nella fase di implementazione dei progetti. Il SC si trova nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Tel.: +33 4 91 57 52 96 – email: [email protected]). Autorità di Certificazione L’Autorità di Certificazione (AC) certifica spese e richieste di pagamenti prima che arrivino in Commissione; riceve i pagamenti della Commissione e si occupa dei rimborsi. Gestisce inoltre il conto annuale. Per il periodo 2014 2020, è stato scelto come AC il Ministro della Finanza e della Pubblica Amministrazione della Spagna. Autorità Audit Funzionalmente indipendente, l’Autorità Audit è responsabile dell’effettivo funzionamento del Sistema di controllo e di management. È composta da una commissione interministeriale ed è assistita da un gruppo di personalità indipendenti provenienti da ogni Stato partecipante al programma. L’Autorità Audit si trova a Parigi (Tel.: +33 1 53 44 23 07 - email: [email protected]). 17 Stati partecipanti Ogni Stato partecipante è libero di organizzare il proprio corpo nazionale anche creando, ad esempio, comitati nazionali e corpi consultivi. Contact Point Nazionali I Contact Point Nazionali possono essere individui o corpi amministrativi. Il loro ruolo è assicurare la transnazionalità del programma e aiutare lo sviluppo dei progetti. Sono in diretto contatto con gli stakeholder nazionali e provvedono informazioni sul programma, sui bandi per i progetti, i requisiti di ammissibilità, etc. Sono coordinati dalle Autorità Nazionali. Il Contact Point Nazionale italiano si trova nella Regione Emilia-Romagna (MED National Contact Point: Tel.: +39 051 6450415; [email protected]) Partnership Possono essere partner del progetto: Enti pubblici locali, regionali e nazionali; Istituzione private, incluse le compagnie private; Organizzazioni internazionali. Scadenza 31 marzo 2017 per il modulo di domanda. 14 aprile 2017 per gli annessi. Maggiori Informazioni Link alla call. 18