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Illuminazione artistica del cavallo di Leonardo a Milano www.disano.it 1 LA STORIA Dal settembre 1999 a S. Siro, Milano, è presente un nuovo monumento: un gigantesco cavallo di bronzo ispirato ai disegni di Leonardo, realizzato negli Stati Uniti e donato alla città dalla Fondazione "Leonardo's Horse" Leonardo aveva concepito la costruzione della più grande statua equestre del mondo, un'impresa che coniugava arte e sfida tecnica; durante i diciassette anni di permanenza a Milano Leonardo riuscì però a preparare soltanto un Charles Dent di fianco ad un modellino del cavallo gigantesco modello in creta che venne distrutto durante l'occupazione francese della città, dai soldati francesi che scelsero il modello come bersaglio per le loro balestre. Quasi cinquecento anni dopo, nel 1977, Charles Dent, un ex-pilota di linea statunitense lesse un articolo del National Geographic sul Cavallo di Leonardo e si innamorò dell'idea di realizzare quel cavallo che Leonardo aveva potuto soltanto sognare e di regalarlo alla città di Milano come segno di gratitudine verso il Rinascimento italiano che tanto aveva dato al mondo intero. Dent creò quindi una fondazione per raccogliere i fondi necessari alla costosissima fusione del Cavallo; il problema era però che in realtà dell'idea originale di Leonardo non restavano che pochi schizzi, del tutto insufficienti a farsi un'idea precisa del progetto originale. Dent creò un comitato scientifico di esperti leonardeschi e fece realizzare un modello del cavallo che però neppure lui riuscirà a vedere realizzato in bronzo: morirà infatti nel 1994. Nel 1999, finalmente, sotto la guida della scultrice Nina Akamu, il cavallo viene fuso in pezzi separati poi uniti; nel settembre 1999 il Cavallo viene portato a Milano, presso l'Ippodromo di S. Siro, luogo nel quale è oggi visibile in tutta la sua mole e Il modello a grandezza naturale in fonderia la sua bellezza. www.disano.it 2 IL PROGETTO Per questo delicato lavoro d’illuminazione artistica è stata richiesta una luce che non fosse piatta, ma in grado di conferire tridimensionalità al soggetto illuminato. In pratica, è risultato necessario individuare precisi punti di fuga e realizzare un gioco di ombre proprie e ombre portate. Lo studio del posizionamento dei proiettori Quantita' Articolo Potenza 8 1147 Star JMT 150 sul cavallo 28 1147 Star JMT 150 sulla facciata dell'edificio www.disano.it 3 Per ottenere il risultato voluto nell’illuminazione del cavallo di Leonardo è stato fatto un attento studio a tavolino e sul campo riguardo la collocazione dei corpi illuminanti. In pratica, ponendo il cavallo al centro è stato creato un percorso rotatorio, testando l’effetto della luce in ogni punto della curva intorno al cavallo, fino a trovare il punto esatto in cui collocare il proiettore a fasci diversificati. Inoltre per garantire maggiore profondità è stata studiata una particolare illuminazione dell’edificio retrostante il cavallo, che è stato utilizzato come una vera e propria quinta teatrale. La facciata di questo edificio è stata illuminata in maniera tale da far risaltare le forme architettoniche, come colonne e portici. L’effetto è stato ottenuto collocando alcuni corpi luminosi, alcuni dei quali colorati, all’interno dei portici e altri all’esterno,sistema ti a terra in modo tale da proiettare la luce dal basso verso l’alto. www.disano.it 4 I RISULTATI Gli apparecchi per l’illuminazione della statua sono installati a 8 metri a come risultato illuminotecnico sono stati ottenuti 40 lux di media. Gli apparecchi per l’illumiazione dell’edificio sono installati a filo terreno e come risultato illuminotecnico sono stati ottenuti 60 lux di media. Le immagini mostrano da varie angolazioni l’effetto scenografico ottenuto, anche rispetto al palazzo retrostante. www.disano.it 5