ALo Bello - Confindustria Sicilia

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ALo Bello - Confindustria Sicilia
li Sole 24Ore- ,
(VE1nerd112 ~ebbraii:> 2010-N.42
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ALo Bello
l'«Ezio Tarantelli»
Ivanhoe Lo Bello (nella
foto), imprenditore,
presidente di Confmdustria
Sicilia, è ilvincitore del
"Premio Ezio Tarantelli" per
la migliore idea economica Edizione 2009, assegnato dal
Club dell'Economia,
l'associazione degli
editorialisti e dei
commentatori di economia
e fmanza italiani presieduta
da Bruno Costi.
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Dal pizzo ai fornitori
La sanità privata
sceglie la strada
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tt) Protocollo fra Aiop e Asp: previste anche sanzioni
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II manager dell'Asp2: «Una
svolta. Ho scoperto situazioni
di parzialità e superficialità
nell'azione amministrativa,
poco chiara e trasparente».
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GELA
Un codice etico dovrà ridurre
i rischi di infiltrazioni mafiose anche nel campo della sanità, sia pubblica che privata. 10 hanno adottato in Confindustria le imprese, con
un protocollo diautoregolamentazione che porta persino all'espulsione di una associata nel caso in
cui non denunci il pizzo o una turbativa d'asta. E per la prima volta
in sanità, le case di cura private dell'
Aiop (associazioneitalianaspedalit~privata) dellaprovinc~adi.Ca:ta~
russetta hanno sottOSCrItto IerI un
<~protocollodi legalità per le aziende sanitarie» che introduce rigidi
criteri di selezione del personale,
dei fornitori e dei clienti e che attiva «relazioni virtuose» con le associazioni di categoria, le istituzioni
e le forze dell'ordine. La scelta di
applicare regole rigide e di rendersi impermeabili alla commissione
di reati nasce dalla consapevolezza che la ricerca della qualità delle
prestazioni di cura non può prescindere dall'efficienza, dalla trasparenza e dalla legalità dei comportamenti, della gestione e dell' organizzazione delle aziende.
La firma del protocollo tra Aiop
nissena e Asp 2 è awenuta a Gela,
nella casa di cura Santa Barbara
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(nata nel 1966 per volontà di Enri- Codice è già stato apprezzato dalla
co Mattei all'interno del villaggio Confindustria nazionale, dallaBanMacchitella), da parte del presidenca d'Italia e daIl'università Boccote regionale dell'Aiop, Barbara Cit- ni, ed è diventato punto di riferitadini, di quello provinciale, Fran- .mento per la Regione siciliana che
cesco Crimaldi, e del dirigente ge- ha recentemente varato un codice
nerale dell'Asp 2 di Caltanissetta,
antimafia per le pubbliche amminiPaolo Cantaro, alla presenza dell' strazioni.
estensore del protocollo, il giurista
il manager dell'Asp 2, Paolo
Giovanni Fiandaca, del presidente
Cantaro, ha annunciato che sottodella commissione Antimafia dell' scriverà un protocollo di legalità
Ars, Lillo Speziale, e del presidente
con Prefettura di Caltanissetta,
dell' associazione Antiracket di Ge- Confindustrianissena, Guardia di
la, Renzo Caponetti. La casa di cu- firlanza, Polizia e carabinieri, per il
ra Santa Barbara ha incaricato il Di- controllo sugli ingenti investimenpartimento universitario diretto
ti che si stanno sbloccando per il
miglioramento delle strutture samtarie della provincia: «Quella di ieri
è una vera e propria svolta - ha det~'":
to - in linea con i programmi che ci
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siamo dati. Quando mi sono insediato ho trovato una provincia con
NISSENA SIGLERÀ
.
notevoli contraddizioni, con una
grave dispersione dei servizi e strutUN', NTE SA SUGLI
ture
non adeguate. Ho scoperto siINVESTIMENTI
tuazioni di parzialità e superficialità nell'azione amministrativa, poda Fiandaca di redigere uno specifi- co chiara e trasparente». Cantaro
ha sottolineato che l'obiettivo è
co codice di autoregolamentazioquello razionalizzare l'offerta sanine interno, in linea con le recenti
norme che introducono una preci- taria sul territorio fra centri
sa responsabilità penale per le im- d'emergenza e per acuti, residenprese coinvolte in procedimenti di ze sanitarie, poliambulatoriinracmafia.
cordo con i medici territoriali e di
Il protocollo nasce dal «codice famiglia «affinché sia rispettato il
antimafia» redatto nel 2007 dal pro- diritto del paziente ad essere curacuratore Pier Luigi Vigna, Giovan- to nel proprio territorio», ed ha anni Fiandaca e Donato Masciandanunciato un prossimo protocollo
ro e adottato nel 2009 dal gruppo
congiunto per adottare nelle sale
Italcernenti, e in particolare dalla operatorie la «check list» elaboracontrollata Calcestruzzi, come an- ta dal Ministero della Salute per
tidoto alle infiltrazioni mafiose. TI prevenire il rischio clinico. ("FAP')
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GIORNALE DI SICILl~1
VENERDì
12 FEBBRAIO 20,0
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La presidente dell'Aiop: «Darà più efficienza al sistema»
La Cittadini: patto (ontro la mafia
Adesso va esteso a tutta la Sicilia
GELA
Barbara Cittadini ricorda che
pro prio da Caltanissetta nel settembre del 2007 partì la rivolta
antimafia degli industriali siciliani guidati da Ivan Lo Bello. Il
codice etico firmato ieri a Gela
è un ulteriore passo in avanti.
"'''''~ Perché c'era bisogno di
un protocollo di legalità?
«Perché c'è la necessità di permeare di liceità i comportamenti in campo sanitario.
Obiettivamente, da rappresentante di· Confindustria, dico
che i rischi di infiltrazione della
criminalità nelle aziende sanitarie sono bassi. Conosciamo
queste aziende, sono spesso
storiche ed a conduzione fami-
I
Siamo orgogliosi che
Regione e Asp
entrino nelle nostre
cliniche per verifiche
liare».
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Ed allora quali saranno i
vantaggi per i cittadini?
«Questo protocollo è un importante punto di novità per il sistema sanitario privato. Lo sottoporremo al direttivo regionale dell'Aiop perchè sia adottato
da tutte le associazioni territo-
riali. È un patto sociale tra pub--blicoe privato. L'obiettivo è comune. Bisogna razionalizzare
le risorse, contribuire a ridurre
le liste d'attesa, studiare ilfabbisogno e dare risposte ai cittadini. Si può lavorare in sinergia,
nell 'interesse del paziente e del
suo bisogno di salute».
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Insomma, sicambiapagina?
«Sitratta di un nuovo modello
virtuoso impostato sulla re. sponsabilità, sull' efficienza e
sulla trasparenza di chi opera
nel settore. Siamo orgogliosi
del fatto che Regione e Asp entrino nelle nostre cliniche per
verificare come operiamo».
(-FAP-)
84
MF
Venerdì 12 Febbraio 2010
TERRITORIO & IMPRESE
SIGLATO PROTOCOLLO TRA I.A.IOP E I MANAGER DELIASP 2
A Gela la sanità privata
sulla strada della legalità
P
er la prima volta in sanità, le case di cura private dell' Aiop della provincia di Caltanissetta
hanno sottoscritto un <<protocollodi legalità
per le aziende sanitarie» che introduce rigidi
criteri di selezione del personale, dei fornitori e dei
clienti e che attiva relazioni virtuose con le associazioni di categoria, le istituzioni e le forze dell' ordine. La
scelta di applicare le regole e di rendersi impermeabili
alla commissione di reati nasce dalla consapevolezza
che la costante ricerca della qualità delle prestazioni di cura non può prescindere dall'efficienza, dalla
trasparenza e dalla legalità dei comportamenti, della
gestione e dell' organizzazione delle aziende. TIprotocollo deriva dal «codice antimafia» redatto nel 2007
da Pier Luigi Vigna, Giovanni Fiandaca e Donato
Masciandaro e adottato nel 2009 dal gruppo Italcementi, e in particolare dalla controllata Calcestruzzi,
come antidoto alle infiltrazioni mafiose. TIcodice è
già stato apprezzato dalla Confindustria nazionale,
dalla Banca d'Italia e dall'università Bocconi, ed è
diventato punto di riferimento per la Regione siciliana
che ha recentemente varato un codice antimafia per le
pubbliche amministrazioni. La fuma del protocollo
tra Aiop nissena e Asp 2 è avvenuta ieri a Gela, nella
casa di cura Santa Barbara (nata nel 1963 per volontà
di Enrico Mattei all'interno del villaggio Maeehitella creato a servizio del petrolchimico), da parte del
presidente regionale dell' Aiop, Barbara Cittadini, di
quello provinciale, Francesco' Crimaldi, e del dirigente generale dell' Asp 2 di Caltanissetta, Paolo Cantaro,
alla presenza dell' estensore del protocollo, il giurista
Giovanni Fiandaca, del presidente della commissione
Antimafia dell' Ars, Lillo Speziale, e del presidente
dell'associazione Antiracket di Gela, Renzo Caponetti. La casa di cura Santa Barbara ha incaricato il
dipartimento universitario diretto da Fiandaca di redigere uno specifico «modello di organizzazione e
prevenzione interna» in linea con quanto previsto dal
decreto legislativo 231 dellOO l e dalle recenti norme
che introducono una precisa responsabilità penale per
le imprese in caso di reati di mafia
TImanager dell' Asp 2, Paolo Cantaro, ha anche annunciato che a breve sottoscriverà un protocollo di
legalità con Prefettura di Caltanissetta, Confindustria
nissena, Guardia di finanza, Polizia di Stato e Carabinieri' per il controllo sugli ingenti investimenti che si
stanno sbloccando per il miglioramento delle strutture
sanitarie della provincia: «Quella di oggi è una vera e
propria svolta», ha detto, «in linea con i programmi
che ci siamo dati». Barbara Cittadini, nel ricordare
che «è proprio da Caltanissetta che nel settembre del
2007 partì la rivolta antimafia degli industriali siciliani
guidati dal presidente Ivan Lo Bello», ha spiegato
che questo protocollo, importante punto di novità per
il sistema sanitario privato, sarà da lei sottoposto al
direttivo regionale dell' Aiop perché sia adottato da
tutte le associazioni territoriali». Soddisfazione è stata
espressa anche dall'assessore regionale alla sanità,
Massimo Russo. «Da uomo di legge e delle istituzioni», ha commentato, «sono felice di riscontrare una
sempre maggiore esigenza di legalità e di comportamenti etici nel mondo sanitario a conferma che
tutto il sistema, pubblico e privato, deve andare
avanti con comportamenti virtuosi».
Venerdì 12 Febbraio 2010
Gazzetta del Sud
Lega~itàal Caltanissetta
Protocollo d'intesa
tra Aiop e Asp
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Per la prima
volta nel settore della sanità in
Sicilia, un protocollo di legalità è stato sottoscritto ieri dalle
case di cura dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità
privata) della provincia di Caltanissetta e dall'Azienda sanitaria provinciale. Il testo intrroduce rigidi criteri di selezione del personale; dei fornitori
e dei clienti e attiva "relazioni
virtuose» con le associazioni
di categoria, le istituzioni e le
forze dell'ordine.
Il protocollo deriva dal "codice antimafia» redatto nel
2007 da Pier Luigi Vigna, Giovanni Fiandaca e Donato Masciandaro e adottato nel 2009
dal gruppo Italcementi, e in
particolare dalla controllata
Calcestruzzi, come antidoto
alle infiltrazioni mafiose. Il
Codice è già stato apprezzato
dalla Confindustria nazionale,
dalla Banca d'Italia e dall'università Bocconi, ed è diventato punto di riferimento per la
Regione siciliana che ha recentemente varato un codice
antimafia per le pubbliche
amministrazioni.
Presenti alla firma, il presidente regionale
dell'Aiop,
Barbara Cittadini, di quello
provinciale, Francesco Crimaldi, il dirigente generale
dell'Asp, Paolo Cantaro, il giu-
Lillo Speziale
rista Giovanni Fiandaca, il
presidente della commissione
Antimafia dell'Ars, Lillo Speziale, e quello dell'associazione Antiracket di Gela, Renzo
Caponetti.
La casa di cura "Santa Barbara» di Gela, dov'è stato siglato il documento, ha incaricato il Dipartimento universitario diretto da Fiandaca di redigere uno specifico "modello
di organizzazione e prevenzione interna» in linea con
quanto previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 e dalle
recenti norme che introducono una precisa responsabilità
penale per le imprese in caso
di reati di mafia. i
VENERDì 12 FEBBRAIO 2010
LA SICILIA
i FATTI
.9
CALTANISSETTA
Antimafia, protocollo di legalità
sottoscritto dalle cliniche Aiop
GELA.Le case di cura private dell' Aiop della provincia di Caltanissetta hanno
sottoscritto ieri un protocollo di legalità per le aziende sanitarie che
introduce rigidi criteri di selezione del personale, dei fornitori e dei clienti e
che attiva relazioni virtuose con le associazioni di categoria, le istituzioni e
le forze dell' ordine. Lafirma del protocollo tra Aiop nissena e Asp 2 è
awenuta a Gela, nella casa di cura Santa Barbara (nata nel 1966 per volontà
di Enrico Mattei all'interno del villaggio Macchitella creato a servizio del
petrolchimico), da parte del presidente regionale dell' Aiop, Barbara
Cittadini, di quello provinciale, Francesco Crimaldi, e del dirigente generale
dell' Asp 2 di Caltanissetta, Paolo Cantaro. L'accordo è stato siglato alla
presenza dell'estensore del protocollo, il giurista Giovanni Fiandaca, del
presidente della commissione Antimafia dell' Ars, LilloSpezia le. e del
presidente dell' associazione antiracket di Gela, Renzo Caponetti. La casa di
cura Santa Barbara ha incaricato il Dipartimento universitario diretto da
Fiandaca di redigere uno specifico «modello di organizzazione e
prevenzione interna)) in linea con quanto previsto dal decreto legislativo
231 del 2001 e dalle recenti norme che introducono una precisa
responsabilità penale per le imprese in caso di reati di mafia.
Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010
Attualizzare la normativa antimafia
sulla gestione degli appalti pubblici
Alessandro Bonglorno
RAGUSA
«Lenormative antimafia sugli appalti pubblici sono vecchie di
vent'anni e vanno attualizzate»: è
la proposta che i cinque prefetti
della Sicilia orientale intendono
inoltrare al Parlamento e al Ministero dell'Interno. Ne hanno discusso ieri a Ragusa, nel corso
della conferenza interprovinciale
delle autorità di pubblica sicurezza, coordinata dal prefetto di Catania, Vincenzo Santoro. Erano
presenti anche i vertici di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza
delle province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna.
Sono stati affrontati temi comuni a questa area di Siciliae che
richiedono anche un coordinamento delle forze. Tra le esigenze
emerse, l'aggiornamento delle
norme relative alla concessione
delle certificazioni antimafia sui
lavori pubblici.
«Dal rilascio di questa certificazione - ha spiegato ilprefetto di
Catania - può dipendere il futuro
di un'azienda e questa decisione
ha anche inevitabili ripercussioni
sul piano dell'occupazione». Da
qui la richiesta a Parlamento e
Governo di attualizzare le norme,
rendendo più efficaci gli strumenti di controllo che oggihanno
a disposizione iprefetti. «Viviamo
una fase - ha aggiunto il prefetto
di Messina, Francesco Alecci nella quale stanno per essere avviate opere pubbliche di grande
rilevanza. Mi riferisco, in partico-
I prefetti Perrotta, Cannizzo, Santoro, Alecci, Floreno
lare, al ponte sullo Stretto e alle realtà di Messina ed Enna, da doopere di compensazione previste ve, talvolta, ha origine la transunel progetto per ammortizzare manza. Non a caso, alla riunione
l'impatto di quest'opera nel terri- sono stati anche invitati i veteritorio di Messina. Sentiamo tutti nari delle Asp che hanno offerto
l'esigenza di poter disporre di spunti interessanti per affrontare
strumenti di controllo più ade- il fenomeno anche sotto il profilo
renti alle esigenze di oggi»,
sanitario. Anche in questo caso, è
Non si è discusso solo delle emersa la necessità di un maggior
proposte da suggerire per l'ag- coordinamento per contròllare in
giornamento delle norme anti- .modo più efficace il territorio e
mafia sugli appalti pubblici. Tra i dare risposte alle popolazioni.
temi affrontati, su proposta del
Una curiosità. Al tavolo della
prefetto di Ragusa, Francesca presidenza, tra i cinque prefetti,
Gannizzo, anche quello del pa- hanno trovato posto tre donne:
scolo abusivo e della transuman- GiulianaPerrotta (Enna), Carmeza degli animali. Il problema è la Floreno (Siracusa) e Francesca
particolarmente avvertito in al- Cannizzo (Ragusa). «Tre donne
cune zone dei montiIblei (Monte- prefetto? VuoIdire - ha commenrOssoAlmo) che segnano il confi- tato, a margine dei lavori, la "pane tra le province di Catania, Sira- drona di casa" Francesca Cannizcusa e Ragusa, ma tocca anche le zo - che sipuò fare meglio». 1
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LA SICILIA
VENERDì 12 FEBBRAIO 2010
Thedayafter.All'indomani della sentenza che ha
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stop al Pears
annullato alcune disposizioni del progetto della
Regione si cercano strade per uscire dall'impasse. Per
ora si torna alla disciplina antecedente
Piano energetico bocciato
la Regione corre ai ripari
Forse una legge per ripristinare la regolamentazione
Secondo l'economista Jeremy Rifkin,
che ha contribuito alla stesura del Pears,
il Piano .mantiene inalterata la sua forPALERMO. All'indomani
della sentenza
za innovativa e non risente affatto delle
del Tribunale amministrativo regionale
decisioni del Tar Sicilia, che vertono so(Tar) che ha annullato alcune disposiIa su alcune marginali questioni procezioni del Piano energetico ambientale
della Regione siciliana (Pears) e ne ha durali e autorizzative». Mentre, per
Rifkin, .rimangono valide le previsioni
dichiarato l'inapplicabilità retro attiva,
la Regione siciliana sta lavorando ad un più qualificanti, come il favore verso la
creazione di filiere industriali e occupaprowedimento che ripristini in maniezionali regionali e l'impulso alle tecnora più organica tutta la regolamentalogie innovative come il solare termodizione riguardante gli impianti da fonti
namico, l'industria dell'idrogeno per i
rinnovabili. Il prowedimento
in quetrasporti e per il residenziale,"le reti instione potrebbe essere un atto regolamentare o meglio ancora una legge. Di telligenti e l'edilizia avanzata a energia
positiva, il sostegno alle famiglie e alle
sicuro una norma di rango superiore
piccole e medie imprese •.
alla delibera di giunta che, il 13 marzo
prowedimento
giudiziario - ha
2009, ha dato il via libera al Pears.
puntualizzato la nota dell'economista
.Al momento - ha detto l'ingegnere
Rifkin - non mette in discussione nessuGandi Gallina, capo di gabinetto delno di questi provvedimenti, e quindL sol'assessorato regionale all'Energia - torna in campo la disciplina precedente •. lo una lettura semplicistica e superficiaEntrando nel merito della sentenza dei le può portare a considerare il Pears
giudici amministrativi, l'ingegnere Gal- svuotato o addirittura annullato da tale
lina ha aggiunto: .Non mi pare che ci decisione».
Di diverso avviso Franco Piro, composiano grossi margini per un nuovo ricorso. Questo perché il Tar fa riferimento a nente della direzione regionale del Parsentenze della Corte costituzionale che tito democratico siciliano .• La sentenza
- ha affermato Piro - offre invece l'occa- .
delimitano l'ambito in cui le Regioni
sione per rimettere mano ad un nuovo
possono disciplinare la materia, potestà
legislativa concorrente tra Stato e Regio- piano energetico regionale. Questo deve essere adeguato alla linee di indirizne'.
La sentenza, ha fatto sapere la Regio- zo emanate dall'Unione Europa compresa la Vas (Valutazione ambientale
ne, non blocca il business delle energie
strategica, ndc) e finalizzato al raggiunalternative in Sicilia e che le 1.700 istangimento degli obiettivi che spettano alze per impianti eolici, fotovoltaici e termodinamici solari, presentate negli ul- la Sicilia. Ma soprattutto dovrà essere
approvato dall'Ars, che dovrà anche
timi cinque anni, saranno comunque
emanare una normativa che renda il
riesaminate. Le pratiche, infatti, verranno vagliate una ad una. L'assessore re- piano efficace e vincolante».
Anche la Cgil siciliana, con Alfio La
gionale all'Energia, Pier Carmelo Russo,
in attesa della sentenza, lo aveva già Rosa, responsabile del dipartimento terprevisto e 1'8 febbraio aveva dato di- ritorio e ambiente del sindacato, sollecita .una riflessione sul piano energetico
sposizione ai suoi uffici di pubblicare
regionale, datato, non adeguato e che
online tutte le istanze presentate.
pertanto va rivisto senza indugi». Se«Il Pears comunque - ha precisato
condo La Rosa.i1 piano va modulato in
Gallina - è vigente, fatte salve le disposizioni annullate dal Tar». Nessuno stop, raccordo con gli obiettivi europei, per
secondo la Regione, anche se sul Pears . fare in modo di avere impianti efficienti nel rispetto delle regole. Queste ultiincombono altre sentenze dei giudici
me devono riguardare, ad esempio,l'acamministrativi. Oltre al ricorso, presencesso alla rete e l'obiettivo finale deve
tato e vinto dalla Zefira srl. sono quasi
essere quello della crescita della filiera».
60 i ricorsi pendenti.
DANIELEDmA
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IlPears, Piano energetico
..ambientale della Regione Siciliana, è
..~to approvato esattamente un
anno fa dalla giunta Lombardo, per
mettere in moto risorse per
centinaia di milioni di euro e dar
respiro all'economia regionale. I
suoi obiettivi dichiarati sono:
• favorire le mndizioni perla continuità degli approwigionamenti
eletbid
• lo sviluppo di un mercato libero
dell'energia
• la promozione dell'innovazione
tecnologica con l'introduzione di
tecnologie più pulite nelle industrie
ad elevata intensità energetica, supportandone la diffusione nelle P.M.I.
• la promozione e lo sviluppo delle
fon!i energetiche rinnovabili.
Fondamentali nel Pears sono le fonti
rinnova bili,dalla promozione di
nuove filiere prod uttive alla
dotazione di tecnologie pulite
(pannelli solari fotovoltaid e termici,
impianti eolici, ecc.) per le industrie
altamente energivore; dal
potenzia mento c:ielle
interconnessioni (raddoppio
dell' elettrodotto Sidlia-Continente
e la realizzazione della rete ad
altissima tensione) allo sviluppo di
un polo di produzione dell'idrogeno.
IlPiano privilegia le imprese che si
impegnano a stabilire in Siciliala
sede legale e fiscale, e che quindi
paghano le tasse inSicilia. Icriteri di
selezione dei progetti ammissibili
faranno riferimento alle emissione di
(02 evitate rispetto al costo di
investimento, al grado di
innovazione tecnologica e alla
riduzione di altri gas serra. IlPiano
contiene oltre 60 piani di azionevolti
il risolvere le principali emergenze
energetiche: tra questi anche quello
che riguarda idue rigassificatori.
LA SITUAZIONE
La sentenza, ha fatto sapere
la Regione, non blocca il business
delle energie alternative in Sicilia
e che le 1.700 istanze
per impianti eolici, fotovoltaici e
termodinamici solari, presentate
negli ultimi cinque anni, saranno
comunque riesaminate.
Le pratiche, infatti,
verranno vagliate una ad una
LA SICILIA
MONCADA
VENERDì 12 FEBBRAIO 2010
SULLA BOCCIATURA DEL TAR
«Quando criticavo avevo ragione»
La sentenza del Tar Sicilia, che ha
bocciato quasi tutte le disposizioni del piano
energetico regionale, non poteva non riaccendere la polemica che qualche settimana
addietro ha visto come protagonisti l'assessore
regionale all'industria Marco Venturi e l'imprenditore agrigentino Salvatore Moncada.
«Questa é la conferma che avevo ragione
quandò ho mosso delle critiche al piano - afferma quest'ultimo -la verità é che sono stati posti in essere degli atti scientificamente illegittimi, che poi il Tribunale amministrativo regionale ha sistematicamente bocciato, che sono finalizzati a fare aumentare il valore delle autorizzazioni a quei pochi che già le hanno. Queste
cose io le dico da un anno e mezzo e le ho anche
c.onfermate alla Procura della Rep~bblica di
Palermo. Mi rammarico soltanto della lentezza
con cui certe indagini vanno avanti».
Ma nei sessanta ricorsi ancora pendenti davanti al Tar sul piano energetico ce ne sono
suoi?
«In passato sono stato sempre tra i primi ad appellarmi alla giustizia, amministrativa, civile e
penale. Questa volta ho preferito aspettare: sapevo già che ci sarebbero state parecchie ditte
che avrebbero impugnato quel piano, che ci
sarebbe stata una montagna di ricorsi. Inoltre il
piano era stato avallato da Confindustria della
cui giunta regionale io fino a qualche giorno ad-
AGRIGENTO.
"
SALVATORE MONCADA
Queste cose
le dico da
un anno e
mezzoele
ho ripetute
alla Procura
diPalenno
dietro facevo parte, per cui avevo ritenuto più
opportuno non muovermi. D'altra parte mi
avevano sempre detto che si sarebbe trovata
una soluzione idonea per modificare alcune
norme, ma poi non se n'é fatto nulla».
Per questo è uscito dalla giunta?
«Ribadisco che sono uscito dalla giunta per
avere le mani libere e potermi difendere nel migliore dei modi e senza alcun condizionamento per me ma anche senza creare imbarazzo a
quanti mi stavano vicino».
Come si sa, Moncada martedì scorso si è dimesso dalla giunta ragionale di Confindustria
proprio con quest'ultima motivazione, ma nel
contempo ha dato la propria disponibilità ad
assumere la presidenza di Confindustria agrigentina nel caso in cui i suoi colleghi imprenditori della provincia dei templi glielo dovessero
chiedere alla scadenza del mandato dell'attuale presidente Giuseppe Catanzaro, prevista proprio nei prossimi mesi.
Dai rappresentanti delle varie categorie industriali agrigentine non è venuto alcun commento: tutti si sono dati la consegna del silenzio in attesa che maturino gli eventi, mentre
della situazione venutasi a determinare molto
probabilmente si parlerà nel corso di una riunione del comitato di Confindustria Agrigento
prevista, a quanto pare, per oggi.
SALVATORE
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L'ASSESSORE DI MAURO NON CONCEDEAPERTURE:,
«I BENEFICI PER LE ATIIVITÀ COMMERCIALI IN UN'ALTRA LEGGE»
I due gruppi del Pdl
GIORNALE DI SICILIA
VENERDì
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2010
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SI rlaVVIClnano:
«I vincoli del Piano
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sono ecceSSIVI»
(I LaAdamo chiede un incontro urgente a Lombardo
Piano casa a quanto rientra in questa definizione. Il resto confluirà
in un'altra legge che mi impegno
a presentare da assessore all'Urbanistica».
Posizione che non soddisfa i
miccicheiani: «Noi sosteniamo il
governo - ha detto la capogruppo
Giulia Adamo . tuttavia non è
scandaloso in quest' ottica migliorare il Piano casa». Ma Di Mauro
non ha concesso aperture: «Laposizione del governo è rigorosa e su
questo converge responsabilmente il Pd».LaAdamo ieri ha notato il
feeling fra l'assessore autonomi-
Il governo presenterà un
emendamento che concederà qualcosa al Pdl Sicilia ma
non gli ampliamenti per industrie o commercio.
Giacinto Pipitone
PALERMO
••..,,,.Mpa e Pdda un lato. Ribelli
di Miccichè e lealisti del PdI dall'altro. IlPiano casa apre le prime crepe nella maggioranza di governo
e riavvicina (almeno per ora) le
due anime del partito di Berlusconi e Fini. Anche se Lombardo proverà già nei prossimi giorni a mettere le pezze: ha accettato la richiesta del PdI Sicilia di un incontro
'@',t,,:·
prima di mercoledì per trovare'
una intesa sugli emendamenti.
CASCIO:«IL CLIMA
Mail passaggio parlamentare è
trai più delicati. Lo stesso assesso- ÈCAMBIATO». PRIMO
re al Territorio Roberto Di Mauro, INCONTRO FRA LE
spedito da Lombardo in commissione insieme al tìtolare della leg- DUEANIME EXAN
ge (l'assessore ai Lavori pubblici,
Luigi Gentile, del PdI Sicilia), am- sta e i democratici e ha chiamato
metteva'ieri che «questa norma è Lombardo: «Gliabbiamo chiesto
piena di insidie, si rischialalaceraun incontro urgente. Vogliamo cazione». Di Mauro in commissione pire se ci sono motivi che non
ha blindato il testo, accogliendo le comprendiamo contro i nostri
obiezioni del Pd di escludere le at- emendamenti». Il dubbio è che si
tività commerciali. Il governo pre- debba superare il veto del Pd e su
senterà un emendamento che questo il Pdl Sicilia chiederà ga·
concederà qualcosa al PdI Sicilia ranzie a Lombardo. E così per la
ma non l'estensione alle attività terza volta in pochi giomi gliuomicommerciali: «Tuttoruoterà -anti- ni di Micdchè prendono le distancipaDiMauro-intornoalladefinize dalla linea del governo: è già
zione "edilizia abitativa" che sosti- successo sull'annunciata acquisituirà il concetto di "immobile" ' zione da parte della Regione della
permettendo l'applicazione del Spo dal Comune di Palermo con
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relativa stabilizzazione di 1.300
precari e sulla nomina di Antonio
Fiumefreddo al vertice di CineSicilia (poi non realizzatasi a vantaggio del miccicheiano Rampello).
Segnaliche danno voce a quantiall'Arsda giorni parlano di un clima diverso. Una sorta di tregua
nello scontro fra le due anime del
PdI, che avrebbe suggerito Berlusconi a Miccichè, almeno fino alle
Regionali. Francesco Cascio, presidente dell'Ars, ha mostrato cautela: «Che ci sia un clima diverso è
evidente, altrimenti non avremmo varato tre leggi in pochi giorni.
Forse si può anche parlare di una
tregua ma la posizione dei ribelli
di Miccichè sul Piano casa mi sembra un fatto episodico legata alla
diversità di vedute col Pd». E Fabio Mancuso ha sintetizzato:
«Miccichè e il Pd parlano a due
elettorati diversÌ>,.
Va detto però che almeno una
parte delle due anime del Pdl è già
tornata a sedersi a un tavolo. I d·
belli e i lealisti di estrazione An
hanno cenato tutti insieme martedi sera alla Scuderia a Palermo.
Un incontro organizzato da Vincenzo Vinciullo, espressione dell'area che a Roma fa capo aGasparri e La Russa. C'erano lO dei
12ex An (4 su 6 dei ribelli e 6 su 6
dei lealisti). Assenti solo Incardona e Scilla.Nessun accordo politico è stato chiuso ma, per dirla con
il ribelle Alessandro Aricò, «stare
su posizioni distanti pesa a noi come a loro. Non so se è tregua, ma il
clima diverso si tocca con mano».
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I giudici: «Troppe rettifiche contabili». Russo: «Dati vecchi»
Sanità, dubbi sul piano di rientro
della Corte dei Conti nazionale
Corte dei Conti si è soffermata sonote della Regione si prattutto sulle «numerose e conprecisa che sono già in fase di su- sistenti rettifiche contabili» nei
peramento i presupposti per il bilanci delle Asl e degli ospedali,
sollevando così dubbi sulle cifre
commissariamento. Le risultanindicate
per rinnovi contrattuali
ze dei tavoli tecnici non sembrae
prodotti
farmaceutici. Lo stesno corroborare questa opinione»: è la frase con cui la Corte dei so advisor che assiste la Regione
ha rilevato «particolari criticità»
Conti nazionale ha di fatto riaperto il caso-Sicilia nella sanità. An- sui bilanci. Ma soprattutto, i magistrati contabili hanno notato
che se il governo ha subito parla«disfunzioni gravi sulla gestione
to di dati superati.
amministrativa e contabile di alI magistrati contabili • nella
annuale relazione che riguarda
cune aziende», sollevando il caso
tutte le Regioni - hanno preso in delle «forti variazioni di rimanenesame i documenti che la Sicilia ze che sembrerebbero sovradiha portato al tavolo ministeriale . mensionate per la normale gestione in quanto, se rapportate al
che verifica l'attuazione del piano di rientro e ne hanno ricavato
consumo, evidenzierebbero scorpiù di un dubbio. L'ultimo verbate in alcuni casi superiori ai due
le preso in esame è quello di fine mesi di normale attività». Dubbi
giugno e da lì «emergono difficol- anche sulle prestazioni acquistatà assolutamente rilevanti». La te dagli specialisti privati accrediPALERMO
;'@~'!l «Nelle
tati e dai laboratori di analisi.
Il caso è approdato subito all'Ars, perchè il deputato del Pd
Giovanni Barbagallo ha riportato
tutto in una interrogazione: «La
strada del miglioramento sanitario è ancora molto lunga. Si rischia il commissariamento».
Ma l'assessore Massimo Russo respinge i sospetti segnalando
che «la relazione della Corte dei
Conti risale a quattro mesi fa»
(ma è stata depositata un mese
fa). Per Russo «quei dati sono superati, oggi il piano di rientro è
concluso e la Sicilia è l'unica Regione ad aver evitato il commissariamento. Abbiamo così conquistato stima e credibilità di cui essere orgogliosi. Continueremo
però a operare con rigore migliorando l'appropriatezza organiz- '
zativa». GIA.PI.
GIORNALE DI SICILIA
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A FERRUCCIO DAROANELLO
«LA SICILIA PUNTI
SUL TURISMO»
Marco Romano
PALERMO
«Sono le piccole e medie imprese il volano per uscire dalla crisi congiunturale. Ma nel Meri·
diane, in Sicilia in particolare,
la diffusione di qUesto modello
organizzativo è ancora molto limitata. Bisogna credere di più
nelle proprie potenzialità, nel
territorio, nella capacità di fare
impresa». Èla ricetta di Ferruccio Dardanello, presidente nazionale di Unioncamere, oggi a
Palermo per presentare i dati
dell'Osservatorio
economico
provinciale 2009.
Ferruccio Dardanello
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la ricetta del
presidente di
Unioncamere per
uscire dalla crisi
~ 1;)... Dati che parlano di una
crisi superata o cosa?
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di là dell ottimistiche previsioni di chi governa il Paese,
credo che qualche segnale positivo emerga. Nonostante lo tsunami che si è abbattuto nel più esperienze e conscenze
2009 sul sistema economico e specifiche al mondo delle professioni. Il basso valore di conodelle imprese, abbiamo registrtao un saldo attivo a fine anno
scenza non consente più di esdello 0,2%. È la prova che i gio- sere competitivi come invece
vani credono nell'impresa co- . l'innovazione».
me strumento per la valorizza••~~ A queste latitudini vige
zione delle proprie ambizioni».
ancora la logica del posto
pubblico fisso come ambizio'!>Ilìò. Anche
in Sicilia e nel ne spesso massima. ••
suo capoluogo?
«Per questo serve un approc«I nostri dati, così come quelli cio culturale diverso. 1 giovani
di Mediobanca, parlano di un devono saper valorizzare le
saldo negativo di 400 imprese
proprie capacità, scommettere
venute meno nel 2009 nella so- maggiormente su se stessÌ».
la Palermò, un dato peggiore
anche della media regionale, ol- '"~~ Inquallambitiinparticolare?
tre che di quella nazionale.
Non bisogna però scoraggiarsi,
«La Sicilia ha un prezioso scriquesta terra ha davanti un'opgno nel cassetto che si chiama
pòrtunità unica e si chiama Me- turismo: lo tiri fuori, lo valorizditerraneo. La Sicilia deve sve- zi e il gap sarà addirittura ribalstire i panni della Cenerentola
tato. Su una lapide nella piazd'Italia e indossare quellidi Re- zetta di Amalfi c'è scritto che
gina del Mediterraneo».
nel giorno del giudizio universale, se un amalfitano andasse
~~~ Investendo su cosa in in paradiso, per lui sarebbe
particolare?
una giornata qualsiasi. Ecco,
«Servono specializzazioni, l'im- quella lapide in Sicilia la si poprenditoria richiede sempre
trebbe piazzare ad ogni curva».
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GIORNALE DI SICILIA
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dei pm Messineo e Marzella.L'aziendaper i rifiuti affidata a tre commissari
...............................................................
Arnia, il tribunale dichiaral'insolvenza
«Non è in grado di pagare i creditori»
guardare i creditori e le finanze
pubbliche, visto che la voragine
Arnia viene periodicamente
riempita dal Comune con denaro proprio o erogato dallo Stato.
Messineo ieri ha preso atto
della decisione, giudicata necesRiccardo Arena
saria e inevitabile, ad avviso delPALERMO
la Procura. I legali dell'Arnia, i
••• il dissesto dell'Arnia esce professori Alberto Stagno d'Aldalle aule del tribunale: i giudici contres e Bartolomeo Romano,
depositano la loro sentenza e valuteranno adesso se presentare un ricorso allo stesso tribunal'azienda per l'Igiene ambientale di Palermo ne esce, a sua volta, le. Nel frattempo, però, gliammicon le ossa rotte. E non solo nistratori dell'Arnia diventano i
l'Arnia, azienda speciale e socie- tre esperti indicati dalla Procura
con l'istanza di fallimento: entro
tà per azioni: anche il Comune,
che è il suo azionista unico. Ma un mese Salvatore SorbeIlo, Giunonostante tutto il sindaco, Die- seppe Romano e Paolo Lupi dogo Cammarata, rivendica di ave- vranno presentare una relazione
al ministero dello Sviluppo ecore vinto la propria sfida, condotta {(contenacia e caparbietà, per nomico e ai giudici.
Nel documento ci dovranno
mettere ordine nei conti e nei servizi dell'Arnia», cosa in cui «sia- essere le loro proposte: fallimento o amministrazione straordinamo riusciti».
L'azienda, travolta da debiti ria, cioè un programma di risanache hanno sfiorato i 200 milioni, mento da verificare entro sei meè stata però dichiarata lo stesso si e poi a scadenze fisse, fUlO a un
massimo di quattordici mesi.
insolvente, messa in amministrazione giudiziaria, affidata a tre L'obiettivo è la salvaguardia dei
esperti, collocata nell'anticarne-', livellioccupazionali, che comunra dell' amministrazione straordi- que dovranno essere notevolnariao dell' ipotesi alternativa, la mente compressi, dopo i fasti
più catastrofica: il fallimento. La del passato: tra le altre cose, nel
decisione fotografa una siLuazio- 2007, grazie a un accordo passane in cui l'Arnia è sempre più allo to col beneplacito dei sindacati,
sbando, dopo le difficoltà dei me- 450 figli presero il posto dei pasi scorsi, le proteste sindacali e i dri andati in pensione.
problemi strutturali che hanno
Cammarata viene attaccato
lasciato Palermo sudicia per me- duramente dall'opposizione di
si.
sinistra: contro di lui, fra gli altri,
La svolta è arrivata ieri pomeil portavoce nazionale di Idv, Leriggio, con la decisione del colle- oluca Orlando, ex sindaco, poi
gio presieduto da Antonio Nova- battuto da Carnmarata alle elera, a latere Giacomo Maria Non- zioni del 2007. Ma a contestare il
no e Aldo De Negri: se ne cono- sindaco anche le frange dissidensce solo il dispositivo, che ha ac- ti del Pdl: parla di "disastro ancolto in pieno le richieste del pro- nunciato già da mesi» il capocuratore Francesco Messineo e gruppo del Pdl Sicilia al Comune
del sostituto Carlo Marzella. Era- di Palermo, ManfrediAgnello, vino stati loro a sollecitare l'avvio cino al sottosegretario alla Presidella procedura concorsuale o denza del Consiglio Gianfranco
comunque la messa in amminiMiccichè.
strazione controllata, per salvaIl dissesto ha radici negli anni
La sezione fallimentare: rilevata l'impossibilità a risollevarsi, si va verso l'antministrazione straordinaria. Il smdaco: fatto quel che si poteva.
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LA SICILIA
LETTERA DI MARCHIONNE.
VENERDì 12 FEBBRAIO 2010
Il Lingotto collaborerà con il ministero dello Sviluppo
«Pronti a trovare una soluzione))
RoMA.Fiat conferma la sua piena disponibilità
a trovare una soluzione industriale per Termini Imerese anche se si trattasse di iniziative a
vocazione automobilistica. È la promessa
contenuta in una lettera inviata al ministro
dello Sviluppo economico, Claudio Scajola e
che porta in calce la firma dell'ad del Gruppo,
Sergio Marchionne. Chiuso il capitolo incentivi in Italia, intanto, l'ad di Fiat-Chrysler mette un nuoVo paletto nella strategia di intemazionalizzazione del gruppo con la firma di un
mega accordo di joint -venture la russa Sollers, la ex ServerstaI. per l'assemblaggio della Fiat «Linea» e la produzione, entro il 2016,
di 500 mila veicoli l'anno con nove nuovi
modelli. Sul piatto ci sono oltre 2 miliardi di
investimenti da parte della banca statale russa e la possibilità per Fiat-Chrysler di diventare il secondo gruppo automobilistico nel pae-
se, dopo Avtovas - Renault. «Unavera alleanza globale», «un punto di svolta nella presenza della Fiat e della Chrysler nel mercato russOl)commenta Marchionne con orgoglio perché, ricorda, «irussi potevano scegliere chiunque e invece hanno scelto noi, riconoscendo
le nostre capacità». Ela Fiat ce la metterà tutta per essere all'altezza di questa preferenza
e per coltivare il «terreno fertile» della domanda che la Russia può rappresentare.
«II2010 sarà un anno duro ma la Fiat sarà
capace di affrontarlo» promette marchionne, assicurando di condividere il punto di vista del ministro Scajola sugli incentivi. Ledifficoltà, quindi, ci saranno ma verranno affrontate così come il nodo di Termini. «Le
confermo la nostra totale disponibilità a collaborare come già sta awenendo nel Gruppo
di lavoro in corso al ministero per valutare,
nel rispetto dei reciproci ruoli. il tipo di supporto che il Gruppo Fiat può dare in relazione
alle diverse iniziative che verranno presentate al tavolo», scrive Marchionne a Scajola, il
quale risponde di apprezzare «l'impegno di
Fiat»e ricorda che «ilGruppo di lavoro del ministero, coadiuvato dall'advisor Invitalia, sta
esaminando in stretta collaborazione con la
Regione Siciliana la decina di manifestazioni
di interesse già pervenute ed è pronto ad accoglierne di nuove». Fiat ripete di essere pronta anche a mettere a disposizione lo stabilimento pur di mantenere i posti di lavoro e
Marchionne assicura che, anche di fronte alla possibilità di iniziative industriali che abbiano una spiccata vocazione automobilistica, «la disponibilità e la collaborazione della
Fiat saranno le stesse».
P.R.A.
GIORNALE DI SICILIA
VENERDì
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FEBBRAIO
2010
PALERMO. A vuoto incontro fra azienda e comitati
Trenitalia-Regione,
nessuna intesa
e pagano i pendolari
............................................
I Troppi disservizi, e nessuna soluzione all'orizzonte. I comitati
dei pendolari sono ormai esasperati, tra cambi d'orario non
comunicati
e soliti disservizi.
I
.
Luigi Ansaloni
PALERMO
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Treni soppressi, ritardi
di ore, strutture al limite del
decadimento e poca, pochissima informazione.
La vita dei pendolari delle
ferrovie siciliane è sempre
più nel caos, e la situazione
non è destinata a migliorare
in tempi brevi, anzi: potrebbero arrivare momenti ancora
più duri, visto che tra nuovi
orari e altre "novità" non comunicate il limite di sopportazione sembra essere davvero
vicino.
La causa di tutto questo a
quanto pare sta nel mancato
accordo sul nuovo contratto
di servizio tra Regione e Trenitalia, che doveva essere firmato entro gennaio ma invece
non è ancora stipulato. Sul
piatto ci sono in ballo più di
cento milioni di euro, ma tra
la domanda
delle ferrovie
(130) e l'offerta regionale
(HO) la forbice di 20 milioni
di euro appare ormai da mesi
ostacolo insormontabile .
Martedì si è svolto a Palermo un incontro tra gli otto
gruppi di pendolari sparsi in
tutta la Sicilia e Trenitalia. Un
modo per confrontarsi tutti
insieme e decidere le azioni
da intraprendere se la situazione attuale dovesse continuare ancora per tanto tempo.
"Trenitalia sostiene che la
Regione ormai ha competenza sul trasporto ferroviario,
ma poteva benissimo rifiutarla dallo Stato, se non se la sentiva di farsi carico della materia - dice Giacomo Fazio, presidente del comitato pendolari della Palermo-Sant'Agata
di Militello - Quello che sta accadendo è dovuto al fatto che
Trenitalianon ha materiale affidabile, perché non ha ricevuto i soldi del Contratto di servizio. Rispetto all'offerta del 13
Dicembre, le variazioni proposte dai Comitati sono state
"congelate" dalla Regione aggiunge Fazio -. E' chiaro
che alcuni disservizi sono dovuti all'incapacità dell'azienda nel gestire la situazione. I risultati attuali raccontano una
storia drammatica, per migliaia di pendolari, ormai esasperati" . (*LANS*)
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Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010
I perché del dietrofront
e dena pausa di riflessione della Regione spiegati da Lombardo
Sulle aree della Falce si continua
a giocare una lunga partita di "Risiko"
Lucio D'Amico
Il messaggio che il presidente Raffaele Lombardo ha lanciato durante il dibattito di mercoledì sera
all'Ars è stato chiaro: la Regione
non è disposta a rinunciare a cuor
leggero a quanto di propria pertinenza, a quelle aree e strutture di
competenza dell'Ente porto, costate a Palermo "qualcosa come 41
miliardi di lire». Con altrettanta
franchezza il presidente ha ammesso il perché del "cambio di rotta", evidenziando senza infingi-menti quale sia la vera posta in palio: il mantenimento, come in una
partita di Risiko, delle "armatine"
sulle varie caselle della Zona falcata. Èuno scontro di interessi e di visioni contrapposte, un film già visto, che sta andando avanti ormai
da quasi 60 anni. E tutto ciò si replica sulla pelle dei messinesL delle loro speranze per un futuro diverso, che passi dalla riqualificazione delle porzioni più preziose
del territorio e non da uno sfruttamento insensato e ormai assolutamente incompatibile con i piani di
sviluppo e gli strumenti di programmazione di cui la città si è dotata.
Lombardo ha confessato diaver
agito, in un primo tempo, sull'onda emotiva delle campagne di
stampa, ed è per quello che la
giunta di governo decise di avviare
la liquidazione dell'Ente autonomo portuale e di nominare un
commissario liquidatore. Poi, il 29
dicembre, il dietrofront. "Per due
ragioni che non conoscevamo - ha
sottolineato il presidente -, la prima risalente all'l dicembre, allorché il legislatore nazionale ha ritenuto di non inserire tra le norme
da cancellare con pròvvedimenti
Il presidente Raffaele Lombardo
di delegificazione la legge del
1951 istitutiva del Punto franco
nel porto di Messina. La seconda è
nel giudizio del Cga che ha accolto
il ricorso dell'Ente porto contro
rAutorità portuale in merito alla
titolarità delle aree. il 29 dicembre
eravamo in attesa della sentenza,
abbiamo deciso di nominare per
tre mesi un commissario. Il 25 gennaia il Cgaha d&o ragione all'Enre
porto e dunque credo che vada apprezzato il nostro atteggiamento».
Ciò non vuoI dire - ha aggiunto
Lombardo-che sia stata presa una
decisione netta e definitiva, riesumando l'Ente porto e riportando in
vita le attività di bunkeraggio e
rimpianto degassificatore, ma solo che il Governo siciliano vuole
approfondire tutte le questioni sul
tappeto, tenendo conto delle esigenze della città di Messina senza
però ledere i diritti e gli interessi
della Regione. A questo proposito,
c'è un altro passaggio estremamente significativo, allorché il presidente sostiene che la sosta delle
navi che avrebbero fatto riServa di
carburante sarebbe stata una ricchezza straordinaria per le casse di
Palermo, visto che le compagnie di
navigazione avrebbero riversato
le tasse e le accise nelle tasche della Regione. "Diverso è il discorso
sul risanamento dell'area», si limita a dire il governatore. E qui Lombardo lancia un'evidente "frecciata", parlando delle comprensibili
rivendicazioni, ad esempio, "di
una società che si chiama Come·
can, la Compagnia mediterranea
per la cantieristica e rambiente,
che si prefigge di "valorizzare"
quell'area. Per carità, da prendere
in considerazione, ma Visto che i
beni e le prerogative restano della
Regione, è la Regione che decide
eventualmente se vendere, se trasferire in altre zone i serbatoi, eccetera. In ogni caso va evitato che
qualsiasi ipotesi futura finisca con
randare a scapito della Regione».
La Comecan era la società costituita negli anniNovanta da tre gruppi
imprenditoriali messinesi (Franza, Cuzzocrea 'e Mobilia), che
avrebbe voluto gestire il Punto
franco e, dunque, anche le attività
collegate. Lombardo, dal suo punto di vista, ha voluto lanciare un
monito: "No alle speculazioni».
Ma la sensazione è che qui si
continua a non capire che la Falce
non può più essere "ad uso e consumo" di niente e nessuno che non
sia la città e rinteresse prioritario
della tutela e della valorizzazione
ambientale. Stato, Regione ed enti
locali hanno il dovere di mettersi
d'accordo, lasciando che i messinesi si riapproprino della parte più
importante
del loro territorio.
Speriamo che gli att1 dei prossimi
giorni siano conseguenti a questa
ormai imprescindibile scelta di
campo . .;
/
Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010
l~tlè$$ird'"Sarà presentato
oggi alle 14,30 al Palacultura dal ministro Matteoli e dal presidente dell' Anas Ciucci
Ecco il progetto del Ponte
Domani mattina alle lO la conferenza si svolgerà a Villa San Giovanni
Natalia La Rosa
MESSINA
Sarà il Ponte il protagonista assoluto della due giorni in riva allo Stretto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, che oggi, insieme
con il presidente dell'Anas e amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro
Ciucci, presenterà la colossale
opera al pubblico messinese,
dedicando invece la giornata di
domani a quello calabrese.
Sede oggi dell'incontro messinese - aperto, come ribadisce
l'ufficio stampa dell'Anas, a
chiunque voglia partecipare sarà l'appena ultimato Palazzo ger Parsons Transportation
della Cultura di viale Boccetta, Group) , Marco Steardo (diretdi recente intitolato ad Antonel- tore esecutivo della direzione
ambiente Fenice), Edoardo
lo da Messina, il cui auditorium
ospiterà alle 14,30 la conferen- Lozza (direttore di ricerca GfK
za promossa dall'Anas, azioni- Eurisko). Concluderà i lavori il
sta di maggioranza della società ministro Matteoli, che alle 1B
.Stretto di Messina, che è con- incontrerà i giornalisti.
cessionaria per la progettazioDomani, invece, il ministro
ne, realizzazione e gestione del Matteoli e il presidente Ciucci
ponte fra Sicilia e Calabria.
saranno alle 10 all'hotel Plaza di
Oltre a Matteoli e a Ciucci in- Villa San Giovanni. Alla manifeterverranno il presidente della stazione parteciperanno il preRegione siciliana Raffaele Lom- sidente della Provincia di Regbardo, il presidente della Pro- gio Calabria, Pietro Morabito; il
vincia di Messina Giovanru. Ri- commissario straordinario del
cevuto e il sindaco di Messina Comune di Villa San Giovanni,
Giuseppe Buzzanca. Le relazio- Mario Rosario Ruffo; l'amminini saranno svolte dal presidente stratore delegato di Rfi, Michele
Ciucci, sulla società concessio- Mario Elia; il contraente genenaria, e poi dall'amministratore
rale Alberto Rubegni, amminidelegato di Ferrovie dello Stato stratore delegato di Impregilo;
Mauro Moretti sul sistema fer- Carlo Silva, presidente di Euroroviario che sarà parte integran- link; il project management
te della grande infrastruttura,
consultant (gestione e controllo
mentre Alberto Rubegni, ammi- del progetto), James R. Shapnistratore delegato di Impregi- pell, group executive Parsons
lo, parlerà del general contrac- corporation; Ettore Morelli,
toroParteciperanno anche Carlo country manager Parsons tranSilva, presidente di Eurolink, sportation group; Marco ScarJames R. Shappell (group exe- rone, responsabile di progetto
cutive Parsons Corporation),
Fenice, e Claudio Bosio, vice
Ettore Morelli (country mana- presidente di GfKEurisko.(
Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010
Ragusa Nel tratto di mare compreso tra Vittoria e Scicli
Trivella texana cercherà petrolio
allargo delle coste iblee Alessandro Bonglorno
RAGUSA
Una concessione per la ricerca di
idrocarburi al largo delle coste
della provincia di Ragusa è stata
rilasciata dal ministero dello
Sviluppo economico alla società
"Sviluppo risorse naturali».
L'area della ricerca si estende
per 460 chilometri quadrati e
comprende il tratto di mare tra
Vittoria e Scicli.
Allargo di Ragusa, già opera il
campo <Nega» e, sulla terraferma, sono in attività una ventina
di pozzi di petrolio. Ragusa si
conferma, quindi, al pari della
Basilicata, come il territorio di
maggiore interesse per le ricerche petrolifere.
La società. A operare le ricerche sarà la "Sviluppo risorse naturali» (Sm), una società con sede a Roma, controllata dalla
"Mediterranean Resources Uc»
con sede in Austin, in Texas. Ha
iniziato la sua attività di esplorazione e produzione di idrocarburi in Italia nel 2003. Opera già
a Ragusa, da una ventina d'anni,
nei pozzi sulla terraferma, con la
concessione denominata <<Irminio».
La concessione. La Sm è in
possesso di un'autorizzazione
rilasciata dalla Commissione
per gli idrocarburi e le risorse
minerarie (Cirm) del ministero
La piattaforma Vega
dello Sviluppo .economico, datata 6 aprile 2009. La concessione,
cosÌ come prevede la legge, ha
una durata di sei anni e riguarda, al momento, solo la possibilità di effettuare indagini strumentali per verificare l'eventuale esistenza di giacimenti petroliferi.
I tempi. Il via alle ricerche
non potrà avvenire prima della
fine dell'anno. La Sm attende,
infatti, il rilascio della documentazione da parte del ministero
dell'Ambiente e del ministero
dello Sviluppo economico. Se
non ci saranno intoppi burocra-
tici, l'iter dovrebbe concludersi
entro il mese di dicembre. Se,
poi, le ricerche dovessero confortare la società petrolifera, si
calcola che passeranno almeno
una decina d'anni, prima che il
pozzo (o i pozzi) entrino in attività.
Le royalties. In caso di sfruttamento dei giacimenti, le royalties, trattandosi di pozzi off-shore, andranno, in massima parte
allo Stato e Roma incasserà anche le tasse. È, tuttavia, in discussione, in Parlamento, una
normativa che distribuisce in
modo diverso le royalties, ma
nessuno è in grado di pronunciarsi sui tempi di una eventuale
approvazione.
La preoccupazione
degli
ambientalisti. Sono catastrofiche le reazioni di Legambiente:
«La nuova immagine del mare
della provincia di Ragusa sarà
quella di Montalbano che nuota
in una chiazza di petrolio. Il nostro futuro è legato a uno sviluppo sostenibile e il petrolio non è
il nostro futuro».
Le rassicurazioni
di Srn.
«Opereremo - dichiara il direttore generale Antonio Pica - sotto le direttive del ministero
dell'Ambiente. In Italia, conqueste direttive, si sono sfruttati circa 7000 giacimenti di petrolio e i
disastri temuti dagli ambientalisti sono fermi a quota zero».
GIORNALE DI SICILIA
VEN EROì
12
FEBBRAIO
2010
'rEL1Ef;:OMUNU:Al§ONt La connessione sarà parte di Géant, la rete informatica europea per la ricerca
.........................................................................................................
.
"
,
Un cavo unirà Catania e Malta
Atenei collegati a banda larga
Nata nel 2000, la rete Géant, di
cui il progetto Sicilia- Malta fa
parte, ha permesso inedite forme di collaborazione nel campo della ricerca in diversi settori: dal clima alle biotecnologie.
Dario Clrrindone
PALERMO
"@@@
La Sicilia diventa protagonista 'di Géant: la più grande rete informatica europea dedicata alla ricerca e all'insegna~
mento. La connessione a banda larga ad alta velocità collegherà le università di Malta e
Catania mediante il nuovo cavo sottomarino in fibra ottica
di Melita (operatore telefonicomaltese) e la rete in fibra ottica di Wind in Sicilia. Il cavo
sottomarino,
lungo 100 km,
avrà come terminale la landing station del gruppo italiano a Pozzallo. In Europa
Géant collega tra loro circa 30
milioni di utenti, sparsi in più
di 3.500 università e centri di ricerca. Nata nel 2000 con un finanziamento
totale di circa
200 milioni, Géant ha permesso la realizzazione di inedite
forme' di collaborazione
nel
campo della ricerca in diversi
settori: dai cambiamenti
climatici alle biotecnologie.
L'investimento è di circa lO
.Pierpaolo Festino di Wind
I €i. f$ I
IL PROGETTO
DA UN ACCORDO
TRA GLI OPERATORI
MELlTAEWIND
I
f4!*
I
IL COLLEGAMENTO
OPERATIVO DA
APRI LE, 5T ANZIATI
DIECI MILIONI
milionLAttualmente
ne bene"
ficiano già i clienti Internet
small and medium business
nazionali di Melita a cui la società ha offerto un "salto di
qualità" gratuito delle connessioni da 2 Megabyte al secondo a 5 Mb al secondo e di quelle superveloci da 30 Mb al secondo a 50Mb al secondo.
"Il collegamento a banda
larga - ha spiegato Pierpaolo
Festino, direttore
Business
Unit di Wind - beneficia degli
importanti investimenti realizzati negli ultimi anni per estendere la rete proprietaria
di
Wind in Sicilia. Forte del suo
costante impegno nel miglioramento . dell'eccellenza
del
servizio e del supporto ai clienti; Wind si concentra principalmente sulla qualità, per servire il segmento top customers e
operators, e si propone come
partner dei propri clienti per
aiutarli a migliorare il loro business". La nuova landing station di Pozzallo, che serve il
nuovo cavo sottomarino dell'
operatore Maltese Melita, è un
ulteriore
investimento
di
Wind in Sicilia che sarà determinante per rendere l'isola un
nodo di scambio fondamentale per le reti di telecomunicazioni del bacino del Mediterraneo. Attualmente Wind è uno
dei pochi operatori che si muove in controtendenza
positiva
nelle telecomunicazioni: 15 trimestri in crescita nel mobile(
marchio Wind), nel fisso (Infostrada) e nel web con il portale
Libero.it. Il nuovo investimento arricchisce le infrastrutture
del gruppo che comprendono
oltre 19.000 chilometri di dorsale in fibra ottica e 4.000 chilometri di anelli metropolitani.
La società possiede inoltre un'
estesa e innovativa rete mobile con oltre 11.000 stazioni radiabase.
"Siamo felici di poter soddisfare le esigenze eliconnettività internazionale di un autorevole organismo europeo e dell'
Università di Malta - ha affermatoAndrei Torriani, direttore operativo di Melita - L' accordo con Dante (organizzazione
finanziata dall'UE per migliorare la connettività tra Malta e
l'Europa continentale, ndr) è
il primo successo tangibile
che dimostra come i nostri recenti investimenti fossero di
fatto una valida decisione
aziendale. Melita è certamente all' avanguardia nel soddisfare le esigenze di comunicazione dei propri clienti corporate
e privati". Il collegamento sarà
operativo a partire dal prossimo mese di aprile. ('DACI')
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