ALo Bello - Confindustria Sicilia
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ALo Bello - Confindustria Sicilia
li Sole 24Ore- , (VE1nerd112 ~ebbraii:> 2010-N.42 \ ALo Bello l'«Ezio Tarantelli» Ivanhoe Lo Bello (nella foto), imprenditore, presidente di Confmdustria Sicilia, è ilvincitore del "Premio Ezio Tarantelli" per la migliore idea economica Edizione 2009, assegnato dal Club dell'Economia, l'associazione degli editorialisti e dei commentatori di economia e fmanza italiani presieduta da Bruno Costi. O) o E ~ e o u u c: 0u; o -o Cl> E g>8 -o "C 012 0";::: -a, .. ~ Q) l::: -o g, 02 = ....g E o- E o oS ~e ~.~ e o E Cl> o ~ - o V') ELC c: o o eo- :.-E 8 ·0 _Cl> -o o c::: c::: <t: c::: I:j o -o... _S "L: 8 o u c: et-2 o Cl> ·u e Cl> OJ "- 1:::...3 0S; 05d 0--0 o 02 l::: ::> u o OJ e .2 -o -o Cl> o 0g ~ V') ::> $-§ '- 00 °N -~Cl> ...3 ... ~ W ce o - --l :J o ~o'" Vl:« Qa>"" ",a> -I U W LW UJ crLL. --l « Z ii!: ~ ac: .-. o~ - UJ \:Iz UJ > D L/) O:::: w CL O:::: W CL W Z D N w ....J W L/) O O:::: w l- Dal pizzo ai fornitori La sanità privata sceglie la strada della trasparenza tt) Protocollo fra Aiop e Asp: previste anche sanzioni O:::: U O l!:J O:::: lL/) Fabrizio Parisi > W ~€i)( O:::: CL D ~ :::> O- L/) LW ,« ~ « L/) tu ~ u « o:::: --J .-CIIN .••O Z 00 -- ,« o:::: w u z :::> Z w O = O 00 u fU ••••• II manager dell'Asp2: «Una svolta. Ho scoperto situazioni di parzialità e superficialità nell'azione amministrativa, poco chiara e trasparente». Z z :r: GELA Un codice etico dovrà ridurre i rischi di infiltrazioni mafiose anche nel campo della sanità, sia pubblica che privata. 10 hanno adottato in Confindustria le imprese, con un protocollo diautoregolamentazione che porta persino all'espulsione di una associata nel caso in cui non denunci il pizzo o una turbativa d'asta. E per la prima volta in sanità, le case di cura private dell' Aiop (associazioneitalianaspedalit~privata) dellaprovinc~adi.Ca:ta~ russetta hanno sottOSCrItto IerI un <~protocollodi legalità per le aziende sanitarie» che introduce rigidi criteri di selezione del personale, dei fornitori e dei clienti e che attiva «relazioni virtuose» con le associazioni di categoria, le istituzioni e le forze dell'ordine. La scelta di applicare regole rigide e di rendersi impermeabili alla commissione di reati nasce dalla consapevolezza che la ricerca della qualità delle prestazioni di cura non può prescindere dall'efficienza, dalla trasparenza e dalla legalità dei comportamenti, della gestione e dell' organizzazione delle aziende. La firma del protocollo tra Aiop nissena e Asp 2 è awenuta a Gela, nella casa di cura Santa Barbara -I (nata nel 1966 per volontà di Enri- Codice è già stato apprezzato dalla co Mattei all'interno del villaggio Confindustria nazionale, dallaBanMacchitella), da parte del presidenca d'Italia e daIl'università Boccote regionale dell'Aiop, Barbara Cit- ni, ed è diventato punto di riferitadini, di quello provinciale, Fran- .mento per la Regione siciliana che cesco Crimaldi, e del dirigente ge- ha recentemente varato un codice nerale dell'Asp 2 di Caltanissetta, antimafia per le pubbliche amminiPaolo Cantaro, alla presenza dell' strazioni. estensore del protocollo, il giurista il manager dell'Asp 2, Paolo Giovanni Fiandaca, del presidente Cantaro, ha annunciato che sottodella commissione Antimafia dell' scriverà un protocollo di legalità Ars, Lillo Speziale, e del presidente con Prefettura di Caltanissetta, dell' associazione Antiracket di Ge- Confindustrianissena, Guardia di la, Renzo Caponetti. La casa di cu- firlanza, Polizia e carabinieri, per il ra Santa Barbara ha incaricato il Di- controllo sugli ingenti investimenpartimento universitario diretto ti che si stanno sbloccando per il miglioramento delle strutture samtarie della provincia: «Quella di ieri è una vera e propria svolta - ha det~'": to - in linea con i programmi che ci AN eH E L'AZI EN DA siamo dati. Quando mi sono insediato ho trovato una provincia con NISSENA SIGLERÀ . notevoli contraddizioni, con una grave dispersione dei servizi e strutUN', NTE SA SUGLI ture non adeguate. Ho scoperto siINVESTIMENTI tuazioni di parzialità e superficialità nell'azione amministrativa, poda Fiandaca di redigere uno specifi- co chiara e trasparente». Cantaro ha sottolineato che l'obiettivo è co codice di autoregolamentazioquello razionalizzare l'offerta sanine interno, in linea con le recenti norme che introducono una preci- taria sul territorio fra centri sa responsabilità penale per le im- d'emergenza e per acuti, residenprese coinvolte in procedimenti di ze sanitarie, poliambulatoriinracmafia. cordo con i medici territoriali e di Il protocollo nasce dal «codice famiglia «affinché sia rispettato il antimafia» redatto nel 2007 dal pro- diritto del paziente ad essere curacuratore Pier Luigi Vigna, Giovan- to nel proprio territorio», ed ha anni Fiandaca e Donato Masciandanunciato un prossimo protocollo ro e adottato nel 2009 dal gruppo congiunto per adottare nelle sale Italcernenti, e in particolare dalla operatorie la «check list» elaboracontrollata Calcestruzzi, come an- ta dal Ministero della Salute per tidoto alle infiltrazioni mafiose. TI prevenire il rischio clinico. ("FAP') *", I - *'I( GIORNALE DI SICILl~1 VENERDì 12 FEBBRAIO 20,0 l.l'n~rE~Vis·rJ;~. La presidente dell'Aiop: «Darà più efficienza al sistema» La Cittadini: patto (ontro la mafia Adesso va esteso a tutta la Sicilia GELA Barbara Cittadini ricorda che pro prio da Caltanissetta nel settembre del 2007 partì la rivolta antimafia degli industriali siciliani guidati da Ivan Lo Bello. Il codice etico firmato ieri a Gela è un ulteriore passo in avanti. "'''''~ Perché c'era bisogno di un protocollo di legalità? «Perché c'è la necessità di permeare di liceità i comportamenti in campo sanitario. Obiettivamente, da rappresentante di· Confindustria, dico che i rischi di infiltrazione della criminalità nelle aziende sanitarie sono bassi. Conosciamo queste aziende, sono spesso storiche ed a conduzione fami- I Siamo orgogliosi che Regione e Asp entrino nelle nostre cliniche per verifiche liare». {;11i!F'€ Ed allora quali saranno i vantaggi per i cittadini? «Questo protocollo è un importante punto di novità per il sistema sanitario privato. Lo sottoporremo al direttivo regionale dell'Aiop perchè sia adottato da tutte le associazioni territo- riali. È un patto sociale tra pub--blicoe privato. L'obiettivo è comune. Bisogna razionalizzare le risorse, contribuire a ridurre le liste d'attesa, studiare ilfabbisogno e dare risposte ai cittadini. Si può lavorare in sinergia, nell 'interesse del paziente e del suo bisogno di salute». {ji;(i)€, Insomma, sicambiapagina? «Sitratta di un nuovo modello virtuoso impostato sulla re. sponsabilità, sull' efficienza e sulla trasparenza di chi opera nel settore. Siamo orgogliosi del fatto che Regione e Asp entrino nelle nostre cliniche per verificare come operiamo». (-FAP-) 84 MF Venerdì 12 Febbraio 2010 TERRITORIO & IMPRESE SIGLATO PROTOCOLLO TRA I.A.IOP E I MANAGER DELIASP 2 A Gela la sanità privata sulla strada della legalità P er la prima volta in sanità, le case di cura private dell' Aiop della provincia di Caltanissetta hanno sottoscritto un <<protocollodi legalità per le aziende sanitarie» che introduce rigidi criteri di selezione del personale, dei fornitori e dei clienti e che attiva relazioni virtuose con le associazioni di categoria, le istituzioni e le forze dell' ordine. La scelta di applicare le regole e di rendersi impermeabili alla commissione di reati nasce dalla consapevolezza che la costante ricerca della qualità delle prestazioni di cura non può prescindere dall'efficienza, dalla trasparenza e dalla legalità dei comportamenti, della gestione e dell' organizzazione delle aziende. TIprotocollo deriva dal «codice antimafia» redatto nel 2007 da Pier Luigi Vigna, Giovanni Fiandaca e Donato Masciandaro e adottato nel 2009 dal gruppo Italcementi, e in particolare dalla controllata Calcestruzzi, come antidoto alle infiltrazioni mafiose. TIcodice è già stato apprezzato dalla Confindustria nazionale, dalla Banca d'Italia e dall'università Bocconi, ed è diventato punto di riferimento per la Regione siciliana che ha recentemente varato un codice antimafia per le pubbliche amministrazioni. La fuma del protocollo tra Aiop nissena e Asp 2 è avvenuta ieri a Gela, nella casa di cura Santa Barbara (nata nel 1963 per volontà di Enrico Mattei all'interno del villaggio Maeehitella creato a servizio del petrolchimico), da parte del presidente regionale dell' Aiop, Barbara Cittadini, di quello provinciale, Francesco' Crimaldi, e del dirigente generale dell' Asp 2 di Caltanissetta, Paolo Cantaro, alla presenza dell' estensore del protocollo, il giurista Giovanni Fiandaca, del presidente della commissione Antimafia dell' Ars, Lillo Speziale, e del presidente dell'associazione Antiracket di Gela, Renzo Caponetti. La casa di cura Santa Barbara ha incaricato il dipartimento universitario diretto da Fiandaca di redigere uno specifico «modello di organizzazione e prevenzione interna» in linea con quanto previsto dal decreto legislativo 231 dellOO l e dalle recenti norme che introducono una precisa responsabilità penale per le imprese in caso di reati di mafia TImanager dell' Asp 2, Paolo Cantaro, ha anche annunciato che a breve sottoscriverà un protocollo di legalità con Prefettura di Caltanissetta, Confindustria nissena, Guardia di finanza, Polizia di Stato e Carabinieri' per il controllo sugli ingenti investimenti che si stanno sbloccando per il miglioramento delle strutture sanitarie della provincia: «Quella di oggi è una vera e propria svolta», ha detto, «in linea con i programmi che ci siamo dati». Barbara Cittadini, nel ricordare che «è proprio da Caltanissetta che nel settembre del 2007 partì la rivolta antimafia degli industriali siciliani guidati dal presidente Ivan Lo Bello», ha spiegato che questo protocollo, importante punto di novità per il sistema sanitario privato, sarà da lei sottoposto al direttivo regionale dell' Aiop perché sia adottato da tutte le associazioni territoriali». Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore regionale alla sanità, Massimo Russo. «Da uomo di legge e delle istituzioni», ha commentato, «sono felice di riscontrare una sempre maggiore esigenza di legalità e di comportamenti etici nel mondo sanitario a conferma che tutto il sistema, pubblico e privato, deve andare avanti con comportamenti virtuosi». Venerdì 12 Febbraio 2010 Gazzetta del Sud Lega~itàal Caltanissetta Protocollo d'intesa tra Aiop e Asp {~;,~tr,;NlSS~TI~"'. Per la prima volta nel settore della sanità in Sicilia, un protocollo di legalità è stato sottoscritto ieri dalle case di cura dell'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) della provincia di Caltanissetta e dall'Azienda sanitaria provinciale. Il testo intrroduce rigidi criteri di selezione del personale; dei fornitori e dei clienti e attiva "relazioni virtuose» con le associazioni di categoria, le istituzioni e le forze dell'ordine. Il protocollo deriva dal "codice antimafia» redatto nel 2007 da Pier Luigi Vigna, Giovanni Fiandaca e Donato Masciandaro e adottato nel 2009 dal gruppo Italcementi, e in particolare dalla controllata Calcestruzzi, come antidoto alle infiltrazioni mafiose. Il Codice è già stato apprezzato dalla Confindustria nazionale, dalla Banca d'Italia e dall'università Bocconi, ed è diventato punto di riferimento per la Regione siciliana che ha recentemente varato un codice antimafia per le pubbliche amministrazioni. Presenti alla firma, il presidente regionale dell'Aiop, Barbara Cittadini, di quello provinciale, Francesco Crimaldi, il dirigente generale dell'Asp, Paolo Cantaro, il giu- Lillo Speziale rista Giovanni Fiandaca, il presidente della commissione Antimafia dell'Ars, Lillo Speziale, e quello dell'associazione Antiracket di Gela, Renzo Caponetti. La casa di cura "Santa Barbara» di Gela, dov'è stato siglato il documento, ha incaricato il Dipartimento universitario diretto da Fiandaca di redigere uno specifico "modello di organizzazione e prevenzione interna» in linea con quanto previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 e dalle recenti norme che introducono una precisa responsabilità penale per le imprese in caso di reati di mafia. i VENERDì 12 FEBBRAIO 2010 LA SICILIA i FATTI .9 CALTANISSETTA Antimafia, protocollo di legalità sottoscritto dalle cliniche Aiop GELA.Le case di cura private dell' Aiop della provincia di Caltanissetta hanno sottoscritto ieri un protocollo di legalità per le aziende sanitarie che introduce rigidi criteri di selezione del personale, dei fornitori e dei clienti e che attiva relazioni virtuose con le associazioni di categoria, le istituzioni e le forze dell' ordine. Lafirma del protocollo tra Aiop nissena e Asp 2 è awenuta a Gela, nella casa di cura Santa Barbara (nata nel 1966 per volontà di Enrico Mattei all'interno del villaggio Macchitella creato a servizio del petrolchimico), da parte del presidente regionale dell' Aiop, Barbara Cittadini, di quello provinciale, Francesco Crimaldi, e del dirigente generale dell' Asp 2 di Caltanissetta, Paolo Cantaro. L'accordo è stato siglato alla presenza dell'estensore del protocollo, il giurista Giovanni Fiandaca, del presidente della commissione Antimafia dell' Ars, LilloSpezia le. e del presidente dell' associazione antiracket di Gela, Renzo Caponetti. La casa di cura Santa Barbara ha incaricato il Dipartimento universitario diretto da Fiandaca di redigere uno specifico «modello di organizzazione e prevenzione interna)) in linea con quanto previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 e dalle recenti norme che introducono una precisa responsabilità penale per le imprese in caso di reati di mafia. Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010 Attualizzare la normativa antimafia sulla gestione degli appalti pubblici Alessandro Bonglorno RAGUSA «Lenormative antimafia sugli appalti pubblici sono vecchie di vent'anni e vanno attualizzate»: è la proposta che i cinque prefetti della Sicilia orientale intendono inoltrare al Parlamento e al Ministero dell'Interno. Ne hanno discusso ieri a Ragusa, nel corso della conferenza interprovinciale delle autorità di pubblica sicurezza, coordinata dal prefetto di Catania, Vincenzo Santoro. Erano presenti anche i vertici di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza delle province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna. Sono stati affrontati temi comuni a questa area di Siciliae che richiedono anche un coordinamento delle forze. Tra le esigenze emerse, l'aggiornamento delle norme relative alla concessione delle certificazioni antimafia sui lavori pubblici. «Dal rilascio di questa certificazione - ha spiegato ilprefetto di Catania - può dipendere il futuro di un'azienda e questa decisione ha anche inevitabili ripercussioni sul piano dell'occupazione». Da qui la richiesta a Parlamento e Governo di attualizzare le norme, rendendo più efficaci gli strumenti di controllo che oggihanno a disposizione iprefetti. «Viviamo una fase - ha aggiunto il prefetto di Messina, Francesco Alecci nella quale stanno per essere avviate opere pubbliche di grande rilevanza. Mi riferisco, in partico- I prefetti Perrotta, Cannizzo, Santoro, Alecci, Floreno lare, al ponte sullo Stretto e alle realtà di Messina ed Enna, da doopere di compensazione previste ve, talvolta, ha origine la transunel progetto per ammortizzare manza. Non a caso, alla riunione l'impatto di quest'opera nel terri- sono stati anche invitati i veteritorio di Messina. Sentiamo tutti nari delle Asp che hanno offerto l'esigenza di poter disporre di spunti interessanti per affrontare strumenti di controllo più ade- il fenomeno anche sotto il profilo renti alle esigenze di oggi», sanitario. Anche in questo caso, è Non si è discusso solo delle emersa la necessità di un maggior proposte da suggerire per l'ag- coordinamento per contròllare in giornamento delle norme anti- .modo più efficace il territorio e mafia sugli appalti pubblici. Tra i dare risposte alle popolazioni. temi affrontati, su proposta del Una curiosità. Al tavolo della prefetto di Ragusa, Francesca presidenza, tra i cinque prefetti, Gannizzo, anche quello del pa- hanno trovato posto tre donne: scolo abusivo e della transuman- GiulianaPerrotta (Enna), Carmeza degli animali. Il problema è la Floreno (Siracusa) e Francesca particolarmente avvertito in al- Cannizzo (Ragusa). «Tre donne cune zone dei montiIblei (Monte- prefetto? VuoIdire - ha commenrOssoAlmo) che segnano il confi- tato, a margine dei lavori, la "pane tra le province di Catania, Sira- drona di casa" Francesca Cannizcusa e Ragusa, ma tocca anche le zo - che sipuò fare meglio». 1 / LA SICILIA VENERDì 12 FEBBRAIO 2010 Thedayafter.All'indomani della sentenza che ha ~~.·.~[e.· DI~ stop al Pears annullato alcune disposizioni del progetto della Regione si cercano strade per uscire dall'impasse. Per ora si torna alla disciplina antecedente Piano energetico bocciato la Regione corre ai ripari Forse una legge per ripristinare la regolamentazione Secondo l'economista Jeremy Rifkin, che ha contribuito alla stesura del Pears, il Piano .mantiene inalterata la sua forPALERMO. All'indomani della sentenza za innovativa e non risente affatto delle del Tribunale amministrativo regionale decisioni del Tar Sicilia, che vertono so(Tar) che ha annullato alcune disposiIa su alcune marginali questioni procezioni del Piano energetico ambientale della Regione siciliana (Pears) e ne ha durali e autorizzative». Mentre, per Rifkin, .rimangono valide le previsioni dichiarato l'inapplicabilità retro attiva, la Regione siciliana sta lavorando ad un più qualificanti, come il favore verso la creazione di filiere industriali e occupaprowedimento che ripristini in maniezionali regionali e l'impulso alle tecnora più organica tutta la regolamentalogie innovative come il solare termodizione riguardante gli impianti da fonti namico, l'industria dell'idrogeno per i rinnovabili. Il prowedimento in quetrasporti e per il residenziale,"le reti instione potrebbe essere un atto regolamentare o meglio ancora una legge. Di telligenti e l'edilizia avanzata a energia positiva, il sostegno alle famiglie e alle sicuro una norma di rango superiore piccole e medie imprese •. alla delibera di giunta che, il 13 marzo prowedimento giudiziario - ha 2009, ha dato il via libera al Pears. puntualizzato la nota dell'economista .Al momento - ha detto l'ingegnere Rifkin - non mette in discussione nessuGandi Gallina, capo di gabinetto delno di questi provvedimenti, e quindL sol'assessorato regionale all'Energia - torna in campo la disciplina precedente •. lo una lettura semplicistica e superficiaEntrando nel merito della sentenza dei le può portare a considerare il Pears giudici amministrativi, l'ingegnere Gal- svuotato o addirittura annullato da tale lina ha aggiunto: .Non mi pare che ci decisione». Di diverso avviso Franco Piro, composiano grossi margini per un nuovo ricorso. Questo perché il Tar fa riferimento a nente della direzione regionale del Parsentenze della Corte costituzionale che tito democratico siciliano .• La sentenza - ha affermato Piro - offre invece l'occa- . delimitano l'ambito in cui le Regioni sione per rimettere mano ad un nuovo possono disciplinare la materia, potestà legislativa concorrente tra Stato e Regio- piano energetico regionale. Questo deve essere adeguato alla linee di indirizne'. La sentenza, ha fatto sapere la Regio- zo emanate dall'Unione Europa compresa la Vas (Valutazione ambientale ne, non blocca il business delle energie strategica, ndc) e finalizzato al raggiunalternative in Sicilia e che le 1.700 istangimento degli obiettivi che spettano alze per impianti eolici, fotovoltaici e termodinamici solari, presentate negli ul- la Sicilia. Ma soprattutto dovrà essere approvato dall'Ars, che dovrà anche timi cinque anni, saranno comunque emanare una normativa che renda il riesaminate. Le pratiche, infatti, verranno vagliate una ad una. L'assessore re- piano efficace e vincolante». Anche la Cgil siciliana, con Alfio La gionale all'Energia, Pier Carmelo Russo, in attesa della sentenza, lo aveva già Rosa, responsabile del dipartimento terprevisto e 1'8 febbraio aveva dato di- ritorio e ambiente del sindacato, sollecita .una riflessione sul piano energetico sposizione ai suoi uffici di pubblicare regionale, datato, non adeguato e che online tutte le istanze presentate. pertanto va rivisto senza indugi». Se«Il Pears comunque - ha precisato condo La Rosa.i1 piano va modulato in Gallina - è vigente, fatte salve le disposizioni annullate dal Tar». Nessuno stop, raccordo con gli obiettivi europei, per secondo la Regione, anche se sul Pears . fare in modo di avere impianti efficienti nel rispetto delle regole. Queste ultiincombono altre sentenze dei giudici me devono riguardare, ad esempio,l'acamministrativi. Oltre al ricorso, presencesso alla rete e l'obiettivo finale deve tato e vinto dalla Zefira srl. sono quasi essere quello della crescita della filiera». 60 i ricorsi pendenti. DANIELEDmA .n IlPears, Piano energetico ..ambientale della Regione Siciliana, è ..~to approvato esattamente un anno fa dalla giunta Lombardo, per mettere in moto risorse per centinaia di milioni di euro e dar respiro all'economia regionale. I suoi obiettivi dichiarati sono: • favorire le mndizioni perla continuità degli approwigionamenti eletbid • lo sviluppo di un mercato libero dell'energia • la promozione dell'innovazione tecnologica con l'introduzione di tecnologie più pulite nelle industrie ad elevata intensità energetica, supportandone la diffusione nelle P.M.I. • la promozione e lo sviluppo delle fon!i energetiche rinnovabili. Fondamentali nel Pears sono le fonti rinnova bili,dalla promozione di nuove filiere prod uttive alla dotazione di tecnologie pulite (pannelli solari fotovoltaid e termici, impianti eolici, ecc.) per le industrie altamente energivore; dal potenzia mento c:ielle interconnessioni (raddoppio dell' elettrodotto Sidlia-Continente e la realizzazione della rete ad altissima tensione) allo sviluppo di un polo di produzione dell'idrogeno. IlPiano privilegia le imprese che si impegnano a stabilire in Siciliala sede legale e fiscale, e che quindi paghano le tasse inSicilia. Icriteri di selezione dei progetti ammissibili faranno riferimento alle emissione di (02 evitate rispetto al costo di investimento, al grado di innovazione tecnologica e alla riduzione di altri gas serra. IlPiano contiene oltre 60 piani di azionevolti il risolvere le principali emergenze energetiche: tra questi anche quello che riguarda idue rigassificatori. LA SITUAZIONE La sentenza, ha fatto sapere la Regione, non blocca il business delle energie alternative in Sicilia e che le 1.700 istanze per impianti eolici, fotovoltaici e termodinamici solari, presentate negli ultimi cinque anni, saranno comunque riesaminate. Le pratiche, infatti, verranno vagliate una ad una LA SICILIA MONCADA VENERDì 12 FEBBRAIO 2010 SULLA BOCCIATURA DEL TAR «Quando criticavo avevo ragione» La sentenza del Tar Sicilia, che ha bocciato quasi tutte le disposizioni del piano energetico regionale, non poteva non riaccendere la polemica che qualche settimana addietro ha visto come protagonisti l'assessore regionale all'industria Marco Venturi e l'imprenditore agrigentino Salvatore Moncada. «Questa é la conferma che avevo ragione quandò ho mosso delle critiche al piano - afferma quest'ultimo -la verità é che sono stati posti in essere degli atti scientificamente illegittimi, che poi il Tribunale amministrativo regionale ha sistematicamente bocciato, che sono finalizzati a fare aumentare il valore delle autorizzazioni a quei pochi che già le hanno. Queste cose io le dico da un anno e mezzo e le ho anche c.onfermate alla Procura della Rep~bblica di Palermo. Mi rammarico soltanto della lentezza con cui certe indagini vanno avanti». Ma nei sessanta ricorsi ancora pendenti davanti al Tar sul piano energetico ce ne sono suoi? «In passato sono stato sempre tra i primi ad appellarmi alla giustizia, amministrativa, civile e penale. Questa volta ho preferito aspettare: sapevo già che ci sarebbero state parecchie ditte che avrebbero impugnato quel piano, che ci sarebbe stata una montagna di ricorsi. Inoltre il piano era stato avallato da Confindustria della cui giunta regionale io fino a qualche giorno ad- AGRIGENTO. " SALVATORE MONCADA Queste cose le dico da un anno e mezzoele ho ripetute alla Procura diPalenno dietro facevo parte, per cui avevo ritenuto più opportuno non muovermi. D'altra parte mi avevano sempre detto che si sarebbe trovata una soluzione idonea per modificare alcune norme, ma poi non se n'é fatto nulla». Per questo è uscito dalla giunta? «Ribadisco che sono uscito dalla giunta per avere le mani libere e potermi difendere nel migliore dei modi e senza alcun condizionamento per me ma anche senza creare imbarazzo a quanti mi stavano vicino». Come si sa, Moncada martedì scorso si è dimesso dalla giunta ragionale di Confindustria proprio con quest'ultima motivazione, ma nel contempo ha dato la propria disponibilità ad assumere la presidenza di Confindustria agrigentina nel caso in cui i suoi colleghi imprenditori della provincia dei templi glielo dovessero chiedere alla scadenza del mandato dell'attuale presidente Giuseppe Catanzaro, prevista proprio nei prossimi mesi. Dai rappresentanti delle varie categorie industriali agrigentine non è venuto alcun commento: tutti si sono dati la consegna del silenzio in attesa che maturino gli eventi, mentre della situazione venutasi a determinare molto probabilmente si parlerà nel corso di una riunione del comitato di Confindustria Agrigento prevista, a quanto pare, per oggi. SALVATORE FUCÀ o o N O < ""c:J c:J U- UJ N 'Ci ""UJ Z UJ > c ::; ;:; .. C iii Q) C 13 ro +J E -.E l-< Q) o.. o V'I - c::> c= ~ •••••• ~ C> ~ ~ ~ I • =c= •••••• ~ ~ I I Qj c::J ::::::: re ~ ~ .=' t: O t: re • '1""'"4 ~ ~ re V') O t: c::> O t: I I Qj ~ ~ Q) O "'O ~ ~ Q) ~ ?r t: t-tS •I ~ ~ = =c= •••••• ..= c= 5 ~ O ::::::: • '1""'"4 c::J ?-t & O I M:S o _ CON =!Q U<l: - a,: -"'m m o 'C .•.... .•.... ::J o -o l- o.. iO QJ "D u C ~ QJ iO I- iO .•.... VI ::J rr u rtl I- D. Q) iO .•.... N C iO .•.... VI C O E •.... QJ N I- .:!::: Q) O I- li.. ClLU ••• N W C·":: LU iO I- Q) Q) +-' VI I- ::J ::J .•.... .•.... ZO o:lli Qz - '-'> )P N N Q) -iO lI- Q) o.. Q) VI C O- -::J Q) I- .. +-' O I- 2 W ood :i ~ 0= ~ A.. - re .LO ••••••••• re > .••••••••• O u o ~ O U "EIII VI '" IU >O Vl li) iX'" re o... , U ~ O:::: U N c o :;0 _ "'0 \A <t ~ Cl< O - Qco z';:! ~ffi O LLJ C'" Cl< lll'O Q > W ~Z LLJ O O Z IZ LLJ ~ « O:::: ~ -I fa fU Q. u o •••• c ---..- e'" ~8 •••• c :J ~-a c .-nsEo C·- o -c U ra fa eli u ra Gal l- o .c •••• ra o .> c ::5 C c .« ::J ~ O:::: LLJ a... Z O N O:::: ti; LLJ O:::: O LLJ Z ~ O Z O O LLJ I U -I O -I a... LLJ O -I -I LLJ CO ""O:::: Gr:LLJ C3':I c ti; :tU ••• ::J ~« '-'LLJ W« LU-I ....• ••••• Vl QJ C o Vl Vl E E o u c o -+-J Vl QJ ..•...• ro -o c ...o "" al lE:I ";: "so 8 "CI C III al III '5 c E i III III E 'i ! ii. ~c ~ '6 ~ '$ "CI ,g 'ii ~ c 2 III l:! .c al "Bi .'t:: .11I e ] ::J &. ~ <$ .'% <$tì@> ro ~ o QJ l- o ro Vl Vl QJ Vl Vl :-., QJ -o o l:: QJ E ro ro .:j::j "Vi QJ 82 QJ ro QJ QJ -o E ro V'l QJ :-., '-" • L'ASSESSORE DI MAURO NON CONCEDEAPERTURE:, «I BENEFICI PER LE ATIIVITÀ COMMERCIALI IN UN'ALTRA LEGGE» I due gruppi del Pdl GIORNALE DI SICILIA VENERDì 12 FEBBRAIO 2010 •• •• SI rlaVVIClnano: «I vincoli del Piano • • sono ecceSSIVI» (I LaAdamo chiede un incontro urgente a Lombardo Piano casa a quanto rientra in questa definizione. Il resto confluirà in un'altra legge che mi impegno a presentare da assessore all'Urbanistica». Posizione che non soddisfa i miccicheiani: «Noi sosteniamo il governo - ha detto la capogruppo Giulia Adamo . tuttavia non è scandaloso in quest' ottica migliorare il Piano casa». Ma Di Mauro non ha concesso aperture: «Laposizione del governo è rigorosa e su questo converge responsabilmente il Pd».LaAdamo ieri ha notato il feeling fra l'assessore autonomi- Il governo presenterà un emendamento che concederà qualcosa al Pdl Sicilia ma non gli ampliamenti per industrie o commercio. Giacinto Pipitone PALERMO ••..,,,.Mpa e Pdda un lato. Ribelli di Miccichè e lealisti del PdI dall'altro. IlPiano casa apre le prime crepe nella maggioranza di governo e riavvicina (almeno per ora) le due anime del partito di Berlusconi e Fini. Anche se Lombardo proverà già nei prossimi giorni a mettere le pezze: ha accettato la richiesta del PdI Sicilia di un incontro '@',t,,:· prima di mercoledì per trovare' una intesa sugli emendamenti. CASCIO:«IL CLIMA Mail passaggio parlamentare è trai più delicati. Lo stesso assesso- ÈCAMBIATO». PRIMO re al Territorio Roberto Di Mauro, INCONTRO FRA LE spedito da Lombardo in commissione insieme al tìtolare della leg- DUEANIME EXAN ge (l'assessore ai Lavori pubblici, Luigi Gentile, del PdI Sicilia), am- sta e i democratici e ha chiamato metteva'ieri che «questa norma è Lombardo: «Gliabbiamo chiesto piena di insidie, si rischialalaceraun incontro urgente. Vogliamo cazione». Di Mauro in commissione pire se ci sono motivi che non ha blindato il testo, accogliendo le comprendiamo contro i nostri obiezioni del Pd di escludere le at- emendamenti». Il dubbio è che si tività commerciali. Il governo pre- debba superare il veto del Pd e su senterà un emendamento che questo il Pdl Sicilia chiederà ga· concederà qualcosa al PdI Sicilia ranzie a Lombardo. E così per la ma non l'estensione alle attività terza volta in pochi giomi gliuomicommerciali: «Tuttoruoterà -anti- ni di Micdchè prendono le distancipaDiMauro-intornoalladefinize dalla linea del governo: è già zione "edilizia abitativa" che sosti- successo sull'annunciata acquisituirà il concetto di "immobile" ' zione da parte della Regione della permettendo l'applicazione del Spo dal Comune di Palermo con I . ~~___ ,~c, ,~_,_~, __ "~ __ ~ , __ , ,~, I relativa stabilizzazione di 1.300 precari e sulla nomina di Antonio Fiumefreddo al vertice di CineSicilia (poi non realizzatasi a vantaggio del miccicheiano Rampello). Segnaliche danno voce a quantiall'Arsda giorni parlano di un clima diverso. Una sorta di tregua nello scontro fra le due anime del PdI, che avrebbe suggerito Berlusconi a Miccichè, almeno fino alle Regionali. Francesco Cascio, presidente dell'Ars, ha mostrato cautela: «Che ci sia un clima diverso è evidente, altrimenti non avremmo varato tre leggi in pochi giorni. Forse si può anche parlare di una tregua ma la posizione dei ribelli di Miccichè sul Piano casa mi sembra un fatto episodico legata alla diversità di vedute col Pd». E Fabio Mancuso ha sintetizzato: «Miccichè e il Pd parlano a due elettorati diversÌ>,. Va detto però che almeno una parte delle due anime del Pdl è già tornata a sedersi a un tavolo. I d· belli e i lealisti di estrazione An hanno cenato tutti insieme martedi sera alla Scuderia a Palermo. Un incontro organizzato da Vincenzo Vinciullo, espressione dell'area che a Roma fa capo aGasparri e La Russa. C'erano lO dei 12ex An (4 su 6 dei ribelli e 6 su 6 dei lealisti). Assenti solo Incardona e Scilla.Nessun accordo politico è stato chiuso ma, per dirla con il ribelle Alessandro Aricò, «stare su posizioni distanti pesa a noi come a loro. Non so se è tregua, ma il clima diverso si tocca con mano». ~l ••.•.•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ~ELAlIONE~ I •••••••••••••••••••.•••••••••••••••••••••••••••••••• GIORNALE DI SICILIA VENERDì 12 ~ •••••••••••••• FEBBRAIO - - _ •• __ • 2010 - - • - I giudici: «Troppe rettifiche contabili». Russo: «Dati vecchi» Sanità, dubbi sul piano di rientro della Corte dei Conti nazionale Corte dei Conti si è soffermata sonote della Regione si prattutto sulle «numerose e conprecisa che sono già in fase di su- sistenti rettifiche contabili» nei peramento i presupposti per il bilanci delle Asl e degli ospedali, sollevando così dubbi sulle cifre commissariamento. Le risultanindicate per rinnovi contrattuali ze dei tavoli tecnici non sembrae prodotti farmaceutici. Lo stesno corroborare questa opinione»: è la frase con cui la Corte dei so advisor che assiste la Regione ha rilevato «particolari criticità» Conti nazionale ha di fatto riaperto il caso-Sicilia nella sanità. An- sui bilanci. Ma soprattutto, i magistrati contabili hanno notato che se il governo ha subito parla«disfunzioni gravi sulla gestione to di dati superati. amministrativa e contabile di alI magistrati contabili • nella annuale relazione che riguarda cune aziende», sollevando il caso tutte le Regioni - hanno preso in delle «forti variazioni di rimanenesame i documenti che la Sicilia ze che sembrerebbero sovradiha portato al tavolo ministeriale . mensionate per la normale gestione in quanto, se rapportate al che verifica l'attuazione del piano di rientro e ne hanno ricavato consumo, evidenzierebbero scorpiù di un dubbio. L'ultimo verbate in alcuni casi superiori ai due le preso in esame è quello di fine mesi di normale attività». Dubbi giugno e da lì «emergono difficol- anche sulle prestazioni acquistatà assolutamente rilevanti». La te dagli specialisti privati accrediPALERMO ;'@~'!l «Nelle tati e dai laboratori di analisi. Il caso è approdato subito all'Ars, perchè il deputato del Pd Giovanni Barbagallo ha riportato tutto in una interrogazione: «La strada del miglioramento sanitario è ancora molto lunga. Si rischia il commissariamento». Ma l'assessore Massimo Russo respinge i sospetti segnalando che «la relazione della Corte dei Conti risale a quattro mesi fa» (ma è stata depositata un mese fa). Per Russo «quei dati sono superati, oggi il piano di rientro è concluso e la Sicilia è l'unica Regione ad aver evitato il commissariamento. Abbiamo così conquistato stima e credibilità di cui essere orgogliosi. Continueremo però a operare con rigore migliorando l'appropriatezza organiz- ' zativa». GIA.PI. GIORNALE DI SICILIA VEN ERDi 12 FEBBRAIO 2010 A FERRUCCIO DAROANELLO «LA SICILIA PUNTI SUL TURISMO» Marco Romano PALERMO «Sono le piccole e medie imprese il volano per uscire dalla crisi congiunturale. Ma nel Meri· diane, in Sicilia in particolare, la diffusione di qUesto modello organizzativo è ancora molto limitata. Bisogna credere di più nelle proprie potenzialità, nel territorio, nella capacità di fare impresa». Èla ricetta di Ferruccio Dardanello, presidente nazionale di Unioncamere, oggi a Palermo per presentare i dati dell'Osservatorio economico provinciale 2009. Ferruccio Dardanello I I la ricetta del presidente di Unioncamere per uscire dalla crisi ~ 1;)... Dati che parlano di una crisi superata o cosa? <<AI di là dell ottimistiche previsioni di chi governa il Paese, credo che qualche segnale positivo emerga. Nonostante lo tsunami che si è abbattuto nel più esperienze e conscenze 2009 sul sistema economico e specifiche al mondo delle professioni. Il basso valore di conodelle imprese, abbiamo registrtao un saldo attivo a fine anno scenza non consente più di esdello 0,2%. È la prova che i gio- sere competitivi come invece vani credono nell'impresa co- . l'innovazione». me strumento per la valorizza••~~ A queste latitudini vige zione delle proprie ambizioni». ancora la logica del posto pubblico fisso come ambizio'!>Ilìò. Anche in Sicilia e nel ne spesso massima. •• suo capoluogo? «Per questo serve un approc«I nostri dati, così come quelli cio culturale diverso. 1 giovani di Mediobanca, parlano di un devono saper valorizzare le saldo negativo di 400 imprese proprie capacità, scommettere venute meno nel 2009 nella so- maggiormente su se stessÌ». la Palermò, un dato peggiore anche della media regionale, ol- '"~~ Inquallambitiinparticolare? tre che di quella nazionale. Non bisogna però scoraggiarsi, «La Sicilia ha un prezioso scriquesta terra ha davanti un'opgno nel cassetto che si chiama pòrtunità unica e si chiama Me- turismo: lo tiri fuori, lo valorizditerraneo. La Sicilia deve sve- zi e il gap sarà addirittura ribalstire i panni della Cenerentola tato. Su una lapide nella piazd'Italia e indossare quellidi Re- zetta di Amalfi c'è scritto che gina del Mediterraneo». nel giorno del giudizio universale, se un amalfitano andasse ~~~ Investendo su cosa in in paradiso, per lui sarebbe particolare? una giornata qualsiasi. Ecco, «Servono specializzazioni, l'im- quella lapide in Sicilia la si poprenditoria richiede sempre trebbe piazzare ad ogni curva». / .." GIORNALE DI SICILIA VENERDì 12 FEBBRAIO 2010 .~.~~~~~.~:.~.:~~!t~.Ia..~!~.~i~~ta. dei pm Messineo e Marzella.L'aziendaper i rifiuti affidata a tre commissari ............................................................... Arnia, il tribunale dichiaral'insolvenza «Non è in grado di pagare i creditori» guardare i creditori e le finanze pubbliche, visto che la voragine Arnia viene periodicamente riempita dal Comune con denaro proprio o erogato dallo Stato. Messineo ieri ha preso atto della decisione, giudicata necesRiccardo Arena saria e inevitabile, ad avviso delPALERMO la Procura. I legali dell'Arnia, i ••• il dissesto dell'Arnia esce professori Alberto Stagno d'Aldalle aule del tribunale: i giudici contres e Bartolomeo Romano, depositano la loro sentenza e valuteranno adesso se presentare un ricorso allo stesso tribunal'azienda per l'Igiene ambientale di Palermo ne esce, a sua volta, le. Nel frattempo, però, gliammicon le ossa rotte. E non solo nistratori dell'Arnia diventano i l'Arnia, azienda speciale e socie- tre esperti indicati dalla Procura con l'istanza di fallimento: entro tà per azioni: anche il Comune, che è il suo azionista unico. Ma un mese Salvatore SorbeIlo, Giunonostante tutto il sindaco, Die- seppe Romano e Paolo Lupi dogo Cammarata, rivendica di ave- vranno presentare una relazione al ministero dello Sviluppo ecore vinto la propria sfida, condotta {(contenacia e caparbietà, per nomico e ai giudici. Nel documento ci dovranno mettere ordine nei conti e nei servizi dell'Arnia», cosa in cui «sia- essere le loro proposte: fallimento o amministrazione straordinamo riusciti». L'azienda, travolta da debiti ria, cioè un programma di risanache hanno sfiorato i 200 milioni, mento da verificare entro sei meè stata però dichiarata lo stesso si e poi a scadenze fisse, fUlO a un massimo di quattordici mesi. insolvente, messa in amministrazione giudiziaria, affidata a tre L'obiettivo è la salvaguardia dei esperti, collocata nell'anticarne-', livellioccupazionali, che comunra dell' amministrazione straordi- que dovranno essere notevolnariao dell' ipotesi alternativa, la mente compressi, dopo i fasti più catastrofica: il fallimento. La del passato: tra le altre cose, nel decisione fotografa una siLuazio- 2007, grazie a un accordo passane in cui l'Arnia è sempre più allo to col beneplacito dei sindacati, sbando, dopo le difficoltà dei me- 450 figli presero il posto dei pasi scorsi, le proteste sindacali e i dri andati in pensione. problemi strutturali che hanno Cammarata viene attaccato lasciato Palermo sudicia per me- duramente dall'opposizione di si. sinistra: contro di lui, fra gli altri, La svolta è arrivata ieri pomeil portavoce nazionale di Idv, Leriggio, con la decisione del colle- oluca Orlando, ex sindaco, poi gio presieduto da Antonio Nova- battuto da Carnmarata alle elera, a latere Giacomo Maria Non- zioni del 2007. Ma a contestare il no e Aldo De Negri: se ne cono- sindaco anche le frange dissidensce solo il dispositivo, che ha ac- ti del Pdl: parla di "disastro ancolto in pieno le richieste del pro- nunciato già da mesi» il capocuratore Francesco Messineo e gruppo del Pdl Sicilia al Comune del sostituto Carlo Marzella. Era- di Palermo, ManfrediAgnello, vino stati loro a sollecitare l'avvio cino al sottosegretario alla Presidella procedura concorsuale o denza del Consiglio Gianfranco comunque la messa in amminiMiccichè. strazione controllata, per salvaIl dissesto ha radici negli anni La sezione fallimentare: rilevata l'impossibilità a risollevarsi, si va verso l'antministrazione straordinaria. Il smdaco: fatto quel che si poteva. o Ci ! N ..a O V1[]J o <i: n:: •••N WLL.. iSffi et·':::' ZO a::E:5 OZ W~> - o C ~ -z o 1ft '" ~ ••a:: ••• lllI o 1ft ~ - a= ••• Do Do - ••• ••• C Z ~ o o N O « O! Cl) Cl) L.L. "-' N O! 'O "-' Z "-' > III: ~ - ti III III: ..• LA SICILIA LETTERA DI MARCHIONNE. VENERDì 12 FEBBRAIO 2010 Il Lingotto collaborerà con il ministero dello Sviluppo «Pronti a trovare una soluzione)) RoMA.Fiat conferma la sua piena disponibilità a trovare una soluzione industriale per Termini Imerese anche se si trattasse di iniziative a vocazione automobilistica. È la promessa contenuta in una lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola e che porta in calce la firma dell'ad del Gruppo, Sergio Marchionne. Chiuso il capitolo incentivi in Italia, intanto, l'ad di Fiat-Chrysler mette un nuoVo paletto nella strategia di intemazionalizzazione del gruppo con la firma di un mega accordo di joint -venture la russa Sollers, la ex ServerstaI. per l'assemblaggio della Fiat «Linea» e la produzione, entro il 2016, di 500 mila veicoli l'anno con nove nuovi modelli. Sul piatto ci sono oltre 2 miliardi di investimenti da parte della banca statale russa e la possibilità per Fiat-Chrysler di diventare il secondo gruppo automobilistico nel pae- se, dopo Avtovas - Renault. «Unavera alleanza globale», «un punto di svolta nella presenza della Fiat e della Chrysler nel mercato russOl)commenta Marchionne con orgoglio perché, ricorda, «irussi potevano scegliere chiunque e invece hanno scelto noi, riconoscendo le nostre capacità». Ela Fiat ce la metterà tutta per essere all'altezza di questa preferenza e per coltivare il «terreno fertile» della domanda che la Russia può rappresentare. «II2010 sarà un anno duro ma la Fiat sarà capace di affrontarlo» promette marchionne, assicurando di condividere il punto di vista del ministro Scajola sugli incentivi. Ledifficoltà, quindi, ci saranno ma verranno affrontate così come il nodo di Termini. «Le confermo la nostra totale disponibilità a collaborare come già sta awenendo nel Gruppo di lavoro in corso al ministero per valutare, nel rispetto dei reciproci ruoli. il tipo di supporto che il Gruppo Fiat può dare in relazione alle diverse iniziative che verranno presentate al tavolo», scrive Marchionne a Scajola, il quale risponde di apprezzare «l'impegno di Fiat»e ricorda che «ilGruppo di lavoro del ministero, coadiuvato dall'advisor Invitalia, sta esaminando in stretta collaborazione con la Regione Siciliana la decina di manifestazioni di interesse già pervenute ed è pronto ad accoglierne di nuove». Fiat ripete di essere pronta anche a mettere a disposizione lo stabilimento pur di mantenere i posti di lavoro e Marchionne assicura che, anche di fronte alla possibilità di iniziative industriali che abbiano una spiccata vocazione automobilistica, «la disponibilità e la collaborazione della Fiat saranno le stesse». P.R.A. GIORNALE DI SICILIA VENERDì 12 FEBBRAIO 2010 PALERMO. A vuoto incontro fra azienda e comitati Trenitalia-Regione, nessuna intesa e pagano i pendolari ............................................ I Troppi disservizi, e nessuna soluzione all'orizzonte. I comitati dei pendolari sono ormai esasperati, tra cambi d'orario non comunicati e soliti disservizi. I . Luigi Ansaloni PALERMO ~~$ Treni soppressi, ritardi di ore, strutture al limite del decadimento e poca, pochissima informazione. La vita dei pendolari delle ferrovie siciliane è sempre più nel caos, e la situazione non è destinata a migliorare in tempi brevi, anzi: potrebbero arrivare momenti ancora più duri, visto che tra nuovi orari e altre "novità" non comunicate il limite di sopportazione sembra essere davvero vicino. La causa di tutto questo a quanto pare sta nel mancato accordo sul nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, che doveva essere firmato entro gennaio ma invece non è ancora stipulato. Sul piatto ci sono in ballo più di cento milioni di euro, ma tra la domanda delle ferrovie (130) e l'offerta regionale (HO) la forbice di 20 milioni di euro appare ormai da mesi ostacolo insormontabile . Martedì si è svolto a Palermo un incontro tra gli otto gruppi di pendolari sparsi in tutta la Sicilia e Trenitalia. Un modo per confrontarsi tutti insieme e decidere le azioni da intraprendere se la situazione attuale dovesse continuare ancora per tanto tempo. "Trenitalia sostiene che la Regione ormai ha competenza sul trasporto ferroviario, ma poteva benissimo rifiutarla dallo Stato, se non se la sentiva di farsi carico della materia - dice Giacomo Fazio, presidente del comitato pendolari della Palermo-Sant'Agata di Militello - Quello che sta accadendo è dovuto al fatto che Trenitalianon ha materiale affidabile, perché non ha ricevuto i soldi del Contratto di servizio. Rispetto all'offerta del 13 Dicembre, le variazioni proposte dai Comitati sono state "congelate" dalla Regione aggiunge Fazio -. E' chiaro che alcuni disservizi sono dovuti all'incapacità dell'azienda nel gestire la situazione. I risultati attuali raccontano una storia drammatica, per migliaia di pendolari, ormai esasperati" . (*LANS*) ;:: ..... rJJ C E l- al -+-' (1j o 0.0 ll- (1) (1j "';:: <! (1) ::l > o U o c -+-' (1j (1) 'J) co (1j u o l- o. o. ro o rJJ u ro o -+-' c ro c -+-' S .;:: o ..c ..... :J <! u -o rJJ o a:l o .....I al .~ c :J -+-' (1) l- (1) > o (1) rJJ rJJ rJJ rJJ ro :-e ì:J :J ro rJJ l- c (1) <! o rJJ rJJ u E E o Q) c ;:: Q) .-C .-I..be ••• "- o "O) l-l C\l .l-J I=: l-l O) ;> O CO ....-I O) ~ O) .l-J O) I=: N cd 'ij ....-I O) O CO ;> l-l O) I=: O I=: N C\l O I=: O I=: O) ....-I C\l I=: '"d O -fa J9 .-ca O -S; :19 -- E ~ ....-I O) l:.I.:l cd ~ l-l O) cd O) '"d ... 0) '"d o u S :=-- .--Sf o••• ~ .l-J CI) .l-J ;:l N I=: o O) '"d 1:: .a.o .-.Q) o:l O) r::: r::: cd .l-J v v •••• .C .- LPJ Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010 I perché del dietrofront e dena pausa di riflessione della Regione spiegati da Lombardo Sulle aree della Falce si continua a giocare una lunga partita di "Risiko" Lucio D'Amico Il messaggio che il presidente Raffaele Lombardo ha lanciato durante il dibattito di mercoledì sera all'Ars è stato chiaro: la Regione non è disposta a rinunciare a cuor leggero a quanto di propria pertinenza, a quelle aree e strutture di competenza dell'Ente porto, costate a Palermo "qualcosa come 41 miliardi di lire». Con altrettanta franchezza il presidente ha ammesso il perché del "cambio di rotta", evidenziando senza infingi-menti quale sia la vera posta in palio: il mantenimento, come in una partita di Risiko, delle "armatine" sulle varie caselle della Zona falcata. Èuno scontro di interessi e di visioni contrapposte, un film già visto, che sta andando avanti ormai da quasi 60 anni. E tutto ciò si replica sulla pelle dei messinesL delle loro speranze per un futuro diverso, che passi dalla riqualificazione delle porzioni più preziose del territorio e non da uno sfruttamento insensato e ormai assolutamente incompatibile con i piani di sviluppo e gli strumenti di programmazione di cui la città si è dotata. Lombardo ha confessato diaver agito, in un primo tempo, sull'onda emotiva delle campagne di stampa, ed è per quello che la giunta di governo decise di avviare la liquidazione dell'Ente autonomo portuale e di nominare un commissario liquidatore. Poi, il 29 dicembre, il dietrofront. "Per due ragioni che non conoscevamo - ha sottolineato il presidente -, la prima risalente all'l dicembre, allorché il legislatore nazionale ha ritenuto di non inserire tra le norme da cancellare con pròvvedimenti Il presidente Raffaele Lombardo di delegificazione la legge del 1951 istitutiva del Punto franco nel porto di Messina. La seconda è nel giudizio del Cga che ha accolto il ricorso dell'Ente porto contro rAutorità portuale in merito alla titolarità delle aree. il 29 dicembre eravamo in attesa della sentenza, abbiamo deciso di nominare per tre mesi un commissario. Il 25 gennaia il Cgaha d&o ragione all'Enre porto e dunque credo che vada apprezzato il nostro atteggiamento». Ciò non vuoI dire - ha aggiunto Lombardo-che sia stata presa una decisione netta e definitiva, riesumando l'Ente porto e riportando in vita le attività di bunkeraggio e rimpianto degassificatore, ma solo che il Governo siciliano vuole approfondire tutte le questioni sul tappeto, tenendo conto delle esigenze della città di Messina senza però ledere i diritti e gli interessi della Regione. A questo proposito, c'è un altro passaggio estremamente significativo, allorché il presidente sostiene che la sosta delle navi che avrebbero fatto riServa di carburante sarebbe stata una ricchezza straordinaria per le casse di Palermo, visto che le compagnie di navigazione avrebbero riversato le tasse e le accise nelle tasche della Regione. "Diverso è il discorso sul risanamento dell'area», si limita a dire il governatore. E qui Lombardo lancia un'evidente "frecciata", parlando delle comprensibili rivendicazioni, ad esempio, "di una società che si chiama Come· can, la Compagnia mediterranea per la cantieristica e rambiente, che si prefigge di "valorizzare" quell'area. Per carità, da prendere in considerazione, ma Visto che i beni e le prerogative restano della Regione, è la Regione che decide eventualmente se vendere, se trasferire in altre zone i serbatoi, eccetera. In ogni caso va evitato che qualsiasi ipotesi futura finisca con randare a scapito della Regione». La Comecan era la società costituita negli anniNovanta da tre gruppi imprenditoriali messinesi (Franza, Cuzzocrea 'e Mobilia), che avrebbe voluto gestire il Punto franco e, dunque, anche le attività collegate. Lombardo, dal suo punto di vista, ha voluto lanciare un monito: "No alle speculazioni». Ma la sensazione è che qui si continua a non capire che la Falce non può più essere "ad uso e consumo" di niente e nessuno che non sia la città e rinteresse prioritario della tutela e della valorizzazione ambientale. Stato, Regione ed enti locali hanno il dovere di mettersi d'accordo, lasciando che i messinesi si riapproprino della parte più importante del loro territorio. Speriamo che gli att1 dei prossimi giorni siano conseguenti a questa ormai imprescindibile scelta di campo . .; / Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010 l~tlè$$ird'"Sarà presentato oggi alle 14,30 al Palacultura dal ministro Matteoli e dal presidente dell' Anas Ciucci Ecco il progetto del Ponte Domani mattina alle lO la conferenza si svolgerà a Villa San Giovanni Natalia La Rosa MESSINA Sarà il Ponte il protagonista assoluto della due giorni in riva allo Stretto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, che oggi, insieme con il presidente dell'Anas e amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci, presenterà la colossale opera al pubblico messinese, dedicando invece la giornata di domani a quello calabrese. Sede oggi dell'incontro messinese - aperto, come ribadisce l'ufficio stampa dell'Anas, a chiunque voglia partecipare sarà l'appena ultimato Palazzo ger Parsons Transportation della Cultura di viale Boccetta, Group) , Marco Steardo (diretdi recente intitolato ad Antonel- tore esecutivo della direzione ambiente Fenice), Edoardo lo da Messina, il cui auditorium ospiterà alle 14,30 la conferen- Lozza (direttore di ricerca GfK za promossa dall'Anas, azioni- Eurisko). Concluderà i lavori il sta di maggioranza della società ministro Matteoli, che alle 1B .Stretto di Messina, che è con- incontrerà i giornalisti. cessionaria per la progettazioDomani, invece, il ministro ne, realizzazione e gestione del Matteoli e il presidente Ciucci ponte fra Sicilia e Calabria. saranno alle 10 all'hotel Plaza di Oltre a Matteoli e a Ciucci in- Villa San Giovanni. Alla manifeterverranno il presidente della stazione parteciperanno il preRegione siciliana Raffaele Lom- sidente della Provincia di Regbardo, il presidente della Pro- gio Calabria, Pietro Morabito; il vincia di Messina Giovanru. Ri- commissario straordinario del cevuto e il sindaco di Messina Comune di Villa San Giovanni, Giuseppe Buzzanca. Le relazio- Mario Rosario Ruffo; l'amminini saranno svolte dal presidente stratore delegato di Rfi, Michele Ciucci, sulla società concessio- Mario Elia; il contraente genenaria, e poi dall'amministratore rale Alberto Rubegni, amminidelegato di Ferrovie dello Stato stratore delegato di Impregilo; Mauro Moretti sul sistema fer- Carlo Silva, presidente di Euroroviario che sarà parte integran- link; il project management te della grande infrastruttura, consultant (gestione e controllo mentre Alberto Rubegni, ammi- del progetto), James R. Shapnistratore delegato di Impregi- pell, group executive Parsons lo, parlerà del general contrac- corporation; Ettore Morelli, toroParteciperanno anche Carlo country manager Parsons tranSilva, presidente di Eurolink, sportation group; Marco ScarJames R. Shappell (group exe- rone, responsabile di progetto cutive Parsons Corporation), Fenice, e Claudio Bosio, vice Ettore Morelli (country mana- presidente di GfKEurisko.( Gazzetta del Sud Venerdì 12 Febbraio 2010 Ragusa Nel tratto di mare compreso tra Vittoria e Scicli Trivella texana cercherà petrolio allargo delle coste iblee Alessandro Bonglorno RAGUSA Una concessione per la ricerca di idrocarburi al largo delle coste della provincia di Ragusa è stata rilasciata dal ministero dello Sviluppo economico alla società "Sviluppo risorse naturali». L'area della ricerca si estende per 460 chilometri quadrati e comprende il tratto di mare tra Vittoria e Scicli. Allargo di Ragusa, già opera il campo <Nega» e, sulla terraferma, sono in attività una ventina di pozzi di petrolio. Ragusa si conferma, quindi, al pari della Basilicata, come il territorio di maggiore interesse per le ricerche petrolifere. La società. A operare le ricerche sarà la "Sviluppo risorse naturali» (Sm), una società con sede a Roma, controllata dalla "Mediterranean Resources Uc» con sede in Austin, in Texas. Ha iniziato la sua attività di esplorazione e produzione di idrocarburi in Italia nel 2003. Opera già a Ragusa, da una ventina d'anni, nei pozzi sulla terraferma, con la concessione denominata <<Irminio». La concessione. La Sm è in possesso di un'autorizzazione rilasciata dalla Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie (Cirm) del ministero La piattaforma Vega dello Sviluppo .economico, datata 6 aprile 2009. La concessione, cosÌ come prevede la legge, ha una durata di sei anni e riguarda, al momento, solo la possibilità di effettuare indagini strumentali per verificare l'eventuale esistenza di giacimenti petroliferi. I tempi. Il via alle ricerche non potrà avvenire prima della fine dell'anno. La Sm attende, infatti, il rilascio della documentazione da parte del ministero dell'Ambiente e del ministero dello Sviluppo economico. Se non ci saranno intoppi burocra- tici, l'iter dovrebbe concludersi entro il mese di dicembre. Se, poi, le ricerche dovessero confortare la società petrolifera, si calcola che passeranno almeno una decina d'anni, prima che il pozzo (o i pozzi) entrino in attività. Le royalties. In caso di sfruttamento dei giacimenti, le royalties, trattandosi di pozzi off-shore, andranno, in massima parte allo Stato e Roma incasserà anche le tasse. È, tuttavia, in discussione, in Parlamento, una normativa che distribuisce in modo diverso le royalties, ma nessuno è in grado di pronunciarsi sui tempi di una eventuale approvazione. La preoccupazione degli ambientalisti. Sono catastrofiche le reazioni di Legambiente: «La nuova immagine del mare della provincia di Ragusa sarà quella di Montalbano che nuota in una chiazza di petrolio. Il nostro futuro è legato a uno sviluppo sostenibile e il petrolio non è il nostro futuro». Le rassicurazioni di Srn. «Opereremo - dichiara il direttore generale Antonio Pica - sotto le direttive del ministero dell'Ambiente. In Italia, conqueste direttive, si sono sfruttati circa 7000 giacimenti di petrolio e i disastri temuti dagli ambientalisti sono fermi a quota zero». GIORNALE DI SICILIA VEN EROì 12 FEBBRAIO 2010 'rEL1Ef;:OMUNU:Al§ONt La connessione sarà parte di Géant, la rete informatica europea per la ricerca ......................................................................................................... . " , Un cavo unirà Catania e Malta Atenei collegati a banda larga Nata nel 2000, la rete Géant, di cui il progetto Sicilia- Malta fa parte, ha permesso inedite forme di collaborazione nel campo della ricerca in diversi settori: dal clima alle biotecnologie. Dario Clrrindone PALERMO "@@@ La Sicilia diventa protagonista 'di Géant: la più grande rete informatica europea dedicata alla ricerca e all'insegna~ mento. La connessione a banda larga ad alta velocità collegherà le università di Malta e Catania mediante il nuovo cavo sottomarino in fibra ottica di Melita (operatore telefonicomaltese) e la rete in fibra ottica di Wind in Sicilia. Il cavo sottomarino, lungo 100 km, avrà come terminale la landing station del gruppo italiano a Pozzallo. In Europa Géant collega tra loro circa 30 milioni di utenti, sparsi in più di 3.500 università e centri di ricerca. Nata nel 2000 con un finanziamento totale di circa 200 milioni, Géant ha permesso la realizzazione di inedite forme' di collaborazione nel campo della ricerca in diversi settori: dai cambiamenti climatici alle biotecnologie. L'investimento è di circa lO .Pierpaolo Festino di Wind I €i. f$ I IL PROGETTO DA UN ACCORDO TRA GLI OPERATORI MELlTAEWIND I f4!* I IL COLLEGAMENTO OPERATIVO DA APRI LE, 5T ANZIATI DIECI MILIONI milionLAttualmente ne bene" ficiano già i clienti Internet small and medium business nazionali di Melita a cui la società ha offerto un "salto di qualità" gratuito delle connessioni da 2 Megabyte al secondo a 5 Mb al secondo e di quelle superveloci da 30 Mb al secondo a 50Mb al secondo. "Il collegamento a banda larga - ha spiegato Pierpaolo Festino, direttore Business Unit di Wind - beneficia degli importanti investimenti realizzati negli ultimi anni per estendere la rete proprietaria di Wind in Sicilia. Forte del suo costante impegno nel miglioramento . dell'eccellenza del servizio e del supporto ai clienti; Wind si concentra principalmente sulla qualità, per servire il segmento top customers e operators, e si propone come partner dei propri clienti per aiutarli a migliorare il loro business". La nuova landing station di Pozzallo, che serve il nuovo cavo sottomarino dell' operatore Maltese Melita, è un ulteriore investimento di Wind in Sicilia che sarà determinante per rendere l'isola un nodo di scambio fondamentale per le reti di telecomunicazioni del bacino del Mediterraneo. Attualmente Wind è uno dei pochi operatori che si muove in controtendenza positiva nelle telecomunicazioni: 15 trimestri in crescita nel mobile( marchio Wind), nel fisso (Infostrada) e nel web con il portale Libero.it. Il nuovo investimento arricchisce le infrastrutture del gruppo che comprendono oltre 19.000 chilometri di dorsale in fibra ottica e 4.000 chilometri di anelli metropolitani. La società possiede inoltre un' estesa e innovativa rete mobile con oltre 11.000 stazioni radiabase. "Siamo felici di poter soddisfare le esigenze eliconnettività internazionale di un autorevole organismo europeo e dell' Università di Malta - ha affermatoAndrei Torriani, direttore operativo di Melita - L' accordo con Dante (organizzazione finanziata dall'UE per migliorare la connettività tra Malta e l'Europa continentale, ndr) è il primo successo tangibile che dimostra come i nostri recenti investimenti fossero di fatto una valida decisione aziendale. Melita è certamente all' avanguardia nel soddisfare le esigenze di comunicazione dei propri clienti corporate e privati". Il collegamento sarà operativo a partire dal prossimo mese di aprile. ('DACI') l