Diapositiva 1 - Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Transcript

Diapositiva 1 - Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Incontri pediatrici San Camillo
Presidente Aldo Morrone 27 11 2013
La cute e le malattie rare dermatologiche
Mauro Paradisi [email protected]
DEFINIZIONE
• Per malattia rara s’intende una malattia che presenta una prevalenza uguale o inferiore a 5 casi ogni 10 000 abitanti. • Molto rappresentate in dermatologia pediatrica
• Molte di esse sono di origine genetica e riguardano la cute (genodermatosi)
• Ma ci sono dermatosi rare di altra origine…
Scopo: promuovere le
conoscenze sulle malattie rare
in dermatologia pediatrica per
facilitarne il riconoscimento e
favorire lo sviluppo di
protocolli diagnostici e
terapeutici incentrati
sull’approccio multidisciplinare
Qualche caso clinico…
• Una curiosa dermatite da pannolino
• «Non puo’ più andare in piscina!»
• La mano di Alice
Una curiosa dermatite da pannolino
Luigi, 11 mesi: dopo prima somministrazione di uovo:
•diarrea persistente, ittero (inizia dieta priva di uovo e latte)
•dermatite eritematosa e pruriginosa all’area del pannolino e
pieghe cutanee, miglioramento con ZnO
•improvvisa recidiva il mese dopo in coincidenza con sindrome
influenzale: ricovero in ospedale pediatrico
•accertamenti (anche zinchemia) nella norma
A 13 mesi
• ricovero per recidiva
• dermatite eritematoerosivo-essudativa regione
pannolino e perineale
• dermatite eritematodesquamativa perioculare,
periorale e pieghe
Aspetti
erosivi
perineali
Si decide
per una
biopsia
Il secondo giorno dal ricovero:
• pz febbrile (38.2°C), terapia con Sobrepin, Augmentin e
Tachipirina
• la sera dello stesso giorno il bambino si presenta di colpo
apatico, non febbrile, ma con respiro affannato
• Nella notte tachipnoico, dispnoico, ipotermico, ipotonico,
con marcata disidratazione delle mucose
• O2 terapia, Sol.Glu.+ elettroliti e.v., sedazione, intubazione,
trasferimento in TI pediatrica (Gemelli)
diagnosi: coma acidosico resistente
Come vi orientereste ?
?
1. Una variante di acrodermatite enteropatica
2. Una istiocitosi
3. Una malattia da difetto enzimatico
4. Una infezione virale in immunodepresso
Una malattia da difetto enzimatico, che si renda evidente sotto un fattore scatenante (febbre, infezione, digiuno…)
Abbiamo pensato ad un difetto del metabolismo della biotina, derivato imidazolico, sintetizzata in grande quantità da batteri intestinali, assunta con la dieta e
coenzima delle carbossilasi umane (piruvato c, propionil CoA c, metilcrotonil CoA c, acetil CoA c), che interviene nel metabolismo di AA e piruvato
Biotinidasi (gene:BTD)
La biotinidasi è un enzima
presente ad alti livelli in fegato,
siero, reni, che scinde la biotina
dalla biocitina e così mantiene le
riserve di biotina per l’utilizzo
come cofattore per le 4
carbossilasi umane, la cui
compromissione causa anomalie
nella sintesi di acidi grassi, nella
gluconeogenesi e nel
catabolismo degli AA
L’ eccessivo apporto di avidina
(albume d’uovo crudo) lega la
biotina impedendone
l’assorbimento intestinale, può dare
stato carenziale
Ciclo della biotina
Dieta
Flora intestino
biotina
Olocarbossilasi
sintetasi
biotinidasi
biocitina
PCC PC MCC ACC
Degradazione
proteolitica
Olocarbossilasi
apocarbossilasi
Apocarbossilasi+biotina
ACC
Sintesi ac
grassi
PC
gluconeogenesi
PCC MCC
Catabolismo AA
I pazienti con deficit parziale non
trattato possono essere asintomatici,
ma la comparsa dei sintomi può essere
scatenata da stress metabolico come
malattia intercorrente, febbre, digiuno
Olocarbossilasi sintetasi (OCS)
•
Enzima responsabile del legame covalente della biotina alle varie apocarbossilasi: il suo deficit rende necessaria una grande quantità di biotina
libera per determinare il legame
sintomi
Neurologici: (coma acidosico, convulsioni, ritardo dello sviluppo,
atassia, neuropatia, disfunzione del n. acustico, paraparesi
spastica, ipotonia)
Immunologici: (infezioni fungine croniche)
Oculari: (atrofia ottica)
Cutanei: (dermatite eczematosa periorifiziale, alopecia, perdita di
colore dei capelli)
Nel frattempo….
• Al mattino colloquio con la TI del Gemelli e il servizio di malattie metaboliche de B.G.
• Il bambino esce dal coma e si riprende
• Si attivano gli accertamenti per verificare deficit enzimatici riguardanti: metabolismo della biotina, malattia delle urine a sciroppo d’acero, aciduria metilmalonica
Analisi
• dosaggio attività biotinidasica su spot = presente
• misurazione attività carbossilasica mitocondriale
biotina-dipendente su fibroblasti in coltura (cellule
coltivate su substrati contenenti differenti quantità
di biotina):
• propionil CoA carbossilasi 133 (183-1451) a basse
concentrazioni di biotina 0,1 nmol/L
• metilcrotonil CoA carbossilasi 33 (52-642) a basse
concentrazioni di biotina 0,1 nmol/L
Ospedale Bambino Gesù
Conclusioni
• Attività delle carbossilasi mitocondriali in mezzi di
coltura carenti di biotina al di sotto dei limiti
inferiori del range, benchè non completamente
deficitaria
• Attività diventano normali in mezzi di coltura con
maggiori concentrazioni di biotina
• Caratteristica suggestiva di deficit multiplo di
carbossilasi dovuto ad un difetto di olocarbossilasi
sintetasi
es.istologico: iperplasia
psoriasiforme dell’epidermide,
focale paracheratosi,
dilatazione vasi dermici
papillomatosi e scarso
infiltrato perivascolare
superficiale di linfociti
Terapia:
• Biotina per os
• Dieta con cibi contenenti biotina (interiora, tuorlo,
fegato, lievito, arachidi, cereali, latte)
«non puo’ più andare in piscina !»
Il racconto
della mamma
• Flavio, 4 anni e ½
• da 3‐4 mesi le mani presentano una strana reazione all’acqua • pochi minuti dopo il contatto colorazione biancastra, aspetto “aggrinzito” e macerato; scompare dopo l’asciugatura
• lavare le mani e fare il bagno: un problema
• la reazione e’ tanto evidente da dover abbandonare la piscina, che frequentava da due mesi
CI MOSTRA UNA FOTO DELLA REAZIONE…
E.O. NEGATIVO, LIEVE IPERIDROSI PALMARE
DECIDIAMO DI RIPETERE L’ESPERIMENTO
DOPO 4 MINUTI CIRCA….
DISSEMINAZIONE DI PAPULE
BIANCASTRE O TRANSLUCIDE
CON UNA DEPRESSIONE
PUNTIFORME CENTRALE,
CONFLUENTI IN PLACCHE
EDEMATOSE, DI ASPETTO
MACERATO
“SEGNO DELLA MANO
NEL CATINO”
“HAND IN THE BUCKET
SIGN” Yan et al. JAAD
2001;44:696-699
Cheratoderma acquagenico
patologia scatenata/esacerbata da immersione delle regioni p.p. in acqua
ispessimento e raggrinzimento
cutaneo
papule simmetriche bilaterali
biancastre o traslucide di 1-3 mm
con depressione puntata centrale
placche edematose e di aspetto
macerato
in piu’ della meta’ dei casi
sensazione di bruciore, dolore,
pizzicore, prurito o “fastidio”
Decorso cronico fluttuante
Schmults Dermat Online, 2003
LETTERATURA
Onwukwe: prima descrizione (Arch Dermat 1973)
SINONIMI:
Transient reactive papulotranslucent acrokeratoderma (English JAAD 1996)
Aquagenic palmoplantar keratoderma (Yan, JAAD 2001)
Aquagenic syringeal acrokeratoderma (MacCormack JAAD 2001)
Aquagenic keratoderma -AK- (Betlloch J Eur Acad Dermat Venereol 2003)
Acquired aquagenic papulotranlucens keratoderma (Yalcin J Eur Acad Dermat
Venereol 2005)
Aquagenic Wrinkling of the Palms -AWP-(Katz Arch Dermat 2005)
Transient aquagenic palmar hyperwrinkling (Neri Pediatr Dermatol 2006)
Acquired aquagenic keratoderma (Bardazzi, Pediatr Dermatol 2007)
Aquagenic (pseudo) keratoderma (Rongioletti Pediatr Dermatol 2012)
EPIDEMIOLOGIA
circa un centinaio di casi riportati in letteratura, per lo piu’ sporadici
descritte aggregazioni familiari:
aut rec: (English 1996)
aut dom: (Onwukwe 1973, Saray 2005)
colpisce
adolescenti/giovani adulti
in prevalenza il sesso femminile
sede: palmare, plantare o dorsale mani in una minoranza
Pastor et al Acta Dermosifiliogr. 2008
Istologia
Aquagenic syringeal acrokeratoderma
Hsing-Chuang L. Dermatol Sinica, 2008
Acroqueratodermia siríngea acuagénica
Sais G. Actas Dermo-Sifiliográficas, 2007
• Acrosiringi dilatati nel contesto di una lieve
ipercheratosi ortocheratinica
Quale è la più importante
associazione con questa dermatosi ?
1.
2.
3.
4.
5.
Iperidrosi
Assunzione di farmaci
Diabete
Fibrosi cistica
Nessuna associazione
Associazioni
Idiopatica (Davis Pediatr Dermatol 2004)
Iperidrosi Nella Meta’ Dei Casi
Assunzione Inibitori Cox-2, Aspirina, Tobramicina:
ƒROFECOXIB (Carder et al. Ped Dermatol 2002)
ƒCELECOXIB (Vildòsola et al. Acta Dermosifiliogr 2005)
ƒASPIRINA (Khuu Arch Dermat 2005)
ƒTOBRAMICINA (Ludgate Clin Exp Dermatol. 2009)
ƒ Con la Fibrosi Cistica (sia in omozigosi
che in eterozigosi
specie per mutazioni DeltaF508 del gene CFTR)
ƒ(Lowes et al. Austral J Dermatol 2000, Berk Arch Dermat 2009,
Gild Br J Derm 2010, Garçon-Michel Br J Derm 2010, Arkin Pediatr
Dermatol 2012, Park Pediatr Dermatol 2012)
Eziopatogenesi Sconosciuta
Ipotesi Eziologiche:
1. alterazione funzione di barriera strato corneo (es.
cheratina, transglutaminasi, involucrina) ⇒
ipercheratosi ⇒ aumentato assorbimento di acqua ⇒
dilatazione dei dotti eccrini
2. alterazione ghiandole sudoripare in associazione a
fattori esterni di frizione e/o occlusione ⇒ dilatazione
degli ostii eccrini
3. difetto dei canali del cloro (es. fibrosi cistica) o ↑
na+ cutaneo (es. effetti dei cox-2) ⇒ creazione di
ambiente ipertonico e gradiente osmotico ⇒
dilatazione degli ostii eccrini
Terapia
Tendenza alla remissione spontanea
Trattamenti Efficaci:
Antiperspiranti
Tossina Botulinica
Ionoforesi
Topici Cheratolitici
Creme Barriera
Il Nostro Caso
•
•
•
•
No biopsia
Test del sudore negativo Consigliato test genetico per FC
Miglioramento con alcuni accorgimenti
ƒ
ƒ
ƒ
no piscina e bagno in vasca
terapia antitraspirante (lattato di Al 8% spray)
crema barriera
CONCLUSIONI
• Nostro caso: età insorgenza precoce e miglioramento con terapia antitraspirante
• Patologia rara, probabilmente sottostimata
• La AWP/AK: possibile segno minore di fibrosi cistica, o unico segno di carrier
Il caso di Alice
ƒ
11 anni. Ha sempre goduto di buona salute
ƒ
Padre impiegato, madre casalinga, un fratello di 16 anni, una sorella di 6 anni
ƒ
Bambina con forte senso di responsabilità, con buon profitto scolastico, riservata
Il caso di Alice
ƒ Al passaggio alle medie si trova “staccata” dal resto
dei compagni ed in una classe in cui è fortemente
isolata ed incompresa
ƒ Nella nuova classe accoglie, sola tra tutti, la
richiesta di aiuto di una nuova alunna cinese, che
non comprende bene la nostra lingua e la assilla di
continue richieste a cui lei non si sottrae
Il caso di Alice
ƒ Sotto pressione, richiede di cambiare classe,
richiesta che non viene accolta. Comincia a lamentare
mal di testa e mal di stomaco, per cui
saltuariamente si assenta da scuola
ƒ Una mattina resta sola in casa per il solito mal di
testa ed al ritorno della madre…
Il caso di Alice
ƒ La diagnosi di dermatite artefatta è immediata.
Prescriviamo una cura dermatologica. Alice inizia dei
colloqui con la psicologa da cui emerge lo stato di
disagio psichico in cui versa.
ƒ Sentimenti di esclusione dalle dinamiche affettive
della famiglia e necessità di mantenere un’immagine
“ideale e positiva” di sé e della famiglia
ƒ Non indica, né lo chiediamo esplicitamente, se e
come si è procurata le lesioni
Il caso di Alice
ƒ Nel frattempo senza colpevolizzare la ragazza
rendiamo edotta la famiglia della “indiretta richiesta
di aiuto” di Alice e chiediamo tramite i genitori alla
Preside di farle cambiare classe
ƒ
La Preside rifiuta
ƒ Nel frattempo le lesioni subiscono una evoluzione
cheloidea e la madre non porta più Alice ai controlli
da noi
Finore ED et al. Dermatitis
artefacta in a child. Pediatr
Dermatol. 2007
Dermatite Artefatta
„
esordio acuto
„
“hollow history”
„
lesioni geometriche, bizzarre
„
netta separazione dalla cute sana
„
sedi accessibili
Dermatite artefatta e Patomimia
„
ƒ
Lesioni cutanee che il paziente si provoca per
bisogni psicologici. Il paziente può essere più o
meno conscio di prodursi le lesioni, di cui nega
generalmente la responsabilità
Per alcuni AA nella Patomimia:
piena consapevolezza, fini pratici
ƒ Per altri l’inverso
ƒ Per la maggior parte i due termini sono sinonimi
ƒ In inglese usati: dermatitis artefacta, factitia,
malingering, patomimicry
Facticious disorders in dermatology
Harth W, Taube KM, Gieler U. JDDG, 2010
„
„
„
„
Dermatiti artefatte autoaggressione inconscia
Dermatiti Parartefatte (manipolazoni di preesistente dermatosi, escoriazioni nevrotiche, acne
escoriata, cheilite factitia, morsicatio buccarum,
onicofagia, onicotillomania, tricotillomania,
tricotemnomania)
Patomimia da simulazione (malingering)
Forme speciali (S. di Gardner Diamond, S. di
Munchhausen, S. di Munchhausen by proxy)
D.A. e Patomimia in pediatria
AA
anno
Pz
F
M
Ratio
14
13
1
13:1
32
24
8
3:1
Saez de Ocara
2004
29
25
4
6,2:1
_____________________________________________________________
Tot
75
62
13
4,7:1
Libow
Rogers
„
„
„
„
„
2000
2001
Pochi studi, incidenza sconosciuta
Prevalenza femminile
Lesione più frequente: erosioni o escoriazioni superficiali
Sedi predilette: viso, arti superiori
Diagnosi psicopatologiche associate in proporzione minore
che negli adulti; frequenti difficoltà scolastiche, familiari, relazionali,
immaturità e dipendenza, disturbo da stress postraumatico (abuso
sessuale), disturbo di ansia da separazione, disordini del
comportamento alimentare
ATTEGGIAMENTI DA EVITARE
l
non valutare la possibilità che la dermopatia sia “organica”
l
“smascherare” il pz e/o colpevolizzare i familiari
l
affidare immediatamente il pz allo psicologo/-atra
l
diminuire la significatività che ha la guarigione delle
manifestazioni dermatologiche
l
dare al Pz e ai suoi Genitori rassicurazioni inadeguate e/o
creare inopportune aspettative di cura
LA GESTIONE IDEALE
l
l
l
l
l
l
stabilire una relazione valida con il pz e la famiglia
mediare il “cry for help” tra pz e ambiente
prescrivere una terapia dermatologica
possedere una formazione psicosomatica
facilitare l’accettazione dell’ intervento psicosociale
mantenere una fattiva reciproca collaborazione
dermatologo-psicologo/psichiatra (liason-consultation) e/o
avere la possibilità di inserire il pz in gruppi terapeutici
La sorpresa è sempre in agguato !
Grazie x l’attenzione !!!