Nota settoriale calzature

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Nota settoriale calzature
NOTA SETTORIALE
Calzature
La produzione coreana
La distribuzione
Congiuntura
L’interscambio commerciale
Normative doganali
Contatti locali
Allegato: Statistiche 2012
Data: febbraio 2013
Trade Analyst: Sabina Hong
ICE Seoul
12F. Leema Bldg, 42 Soosong-dong, Jongno-1gil Jongno-gu, Seoul, Corea del Sud
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Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane
La produzione coreana
Secondo i dati del 2011 rilasciati dall’Ufficio Statistico Nazionale (gli ultimi disponibili) i produttori
coreani di calzature, comprese le scarpe da ginnastica, sono circa 300 per un valore complessivo
della produzione superiore a 1,9 mld USD, di cui poco meno della meta` si tratta di calzature da
donna. Lo stile preferito per le calzature da donna e` quello piu` tipicamente “femminile”, che non
disdegna i tacchi, anche molto alti. La qualita` della produzione coreana, pur vantando un buon
grado di precisione e di rifinitura, non e` ancora competitiva a livello globale perche` ancora
insufficiente sotto il profilo del design e dell’innovazione. I coreani sono infatti in grado di creare un
prodotto di buona fattura a cui pero` manca la fantasia e quel valore aggiunto che lo renderebbero
particolare.
Gli anni ‘70~’80 sono stati i piu` prolifici per i produttori coreani di calzature, arrivando fino al 6%
del totale delle esportazioni nel mondo. La citta` di Busan, situata a sudest del Paese, era la
mecca del settore, da cui proveniva il 50% dell’intera produzione. Tuttavia, a partire degli anni ’90,
e` cominciata una fase di declino ed i produttori coreani hanno cosi` cominciato a delocalizzare le
proprie fabbriche in Cina e nel Sudest asiatico alla ricerca di manodopera a basso costo.
Il quadriennio 2002~2005 e` stato caratterizzato da un’acuta crisi del settore e la ripresa e`
cominciata solo nel 2006, anno in cui la vendita nei grandi magazzini e` tornata a mostrare valori in
crescita, grazie anche alla nascita di nuovi marchi dallo stile fantasioso e creativo e dal buon
rapporto qualita`/prezzo, che avevano rapidamente preso il posto delle scarpe di stile piu’ classico.
In seguito a cio’, anche il sottosettore della componentistica si e` sviluppato per servire gli
stabilimenti produttivi all’estero. I maggiori investimenti effettuati per la ricerca e lo sviluppo di
nuovi modelli nei laboratori locali hanno migliorato anche la competitivita` della componentistica
coreana per le calzature. A causa della crisi economica globale il biennio 2008~2009 ha riportato il
settore in una situazione di stasi che si e` protratta fino alla prima meta` del 2009, superata la
quale e` cominciata una graduale ripresa.
La ricerca attuale si focalizza su materiali biodegradabili e antiinquinanti; inoltre, una valvola di
sfogo all’industria in affanno l’hanno fornita le calzature con funzioni specifiche (da trekking,
ortopediche, che stimolano la circolazione e regolano la postura, ecc.), un mercato di nicchia che
sta godendo di una buona popolarita` grazie alla maggiore sensibilizzazione verso i prodotti che
aiutano il benessere fisico di chi le porta.
La distribuzione
Una particolarita` del mercato coreano e` che i calzaturifici locali rivestono il doppio ruolo di
concorrenti e clienti del prodotto d’importazione, che distribuiscono sia su metodo OEM, sia con
contratti in esclusiva al fine di completare la propria gamma di modelli. L’ultima tendenza e` quella
di introdurre direttamente il marchio straniero all’interno delle proprie collezioni ‘premium’ o
‘speciali’ nei loro negozi monomarca o corner nei grandi magazzini.
In Corea sono ancora rari negozi multimarca come in Italia, eccetto alcuni sporadici casi quali i
multistore delle calzature sportive alla maniera di Footlocker. Il consumatore deve pertanto recarsi
nei grandi magazzini per una maggiore scelta di prodotti oppure optare per uno dei pochi negozi
monomarca esistenti (es. Kumkang, Esquire, ecc. fra quelli coreani, Nine West fra quelli stranieri).
Tuttavia c’e` da precisare che i punti vendita Kumkang, uno dei piu` grandi produttori/importatori
coreani, sono da considerarsi praticamente negozi multimarca per le dimensioni dello spazio e la
varieta` dei brand trattati e per il futuro viene pertanto auspicato uno sviluppo della distribuzione
coreana in linea con questo trend.
Tuttavia, la nuova tipologia di canale distributivo che sembra avere una buona espansione e`
costituito dal negozio multimarca (come dicevamo prima) che offre un’ampia scelta soprattutto di
scarpe da ginnastica e calzature comode. I multistore stanno riscuotendo un buon riscontro di
pubblico, soprattutto da parte dei giovani e dalle famiglie grazie alle loro grosse dimensioni e la
vasta gamma offerta di calzature sportive e casual di cui talvolta detengono la distribuzione in
esclusiva. Grazie a questo successo la possibilita` che in futuro possano ampliare le tipologie di
prodotto trattate, ovvero calzature piu` classiche ed eleganti, sembra essere solo una questione di
tempo. Gli esperti infatti prevedono che i multistore arriveranno in futuro ad occupare il 40%
dell’intera distribuzione delle calzature.
Congiuntura
I recenti FTA conclusi dalla Corea con l’UE (luglio 2011) e gli USA (marzo 2012) hanno dato nuova
linfa all’industria calzaturiera del distretto di Busan il cui export costituisce attualmente piu` della
meta` del totale coreano. Con l’abbattimento delle tariffe doganali, non solo l’export coreano e`
cresciuto, ma coloro che avevano delocalizzato i propri stabilimenti in Cina stanno considerando
seriamente di rientrare nel Paese. Non solo, anche i grossi nomi stranieri cominciano a prendere in
cnsiderazione le strutture e la manodopera coreana, altamente specializzata, come valida
alternativa all’Indonesia e alla Cina che, quest’ultima in particolare, con l’apprezzamento dei costi
di produzione, agli occhi degli investitori, ha perso un po’ della sua attrattiva.
Grazie allo sviluppo del mercato dell’abbigliamento sportivo, la domanda di scarpe da ginnastica e
calzature comode (incluse quelle casual) e` in crescita costante. Come dicevamo, vengono
preferite le calzature sportive con funzioni specifiche e, fra quelle comode, quelle con una valenza
anche ortopadica che, pero`, devono essere attraenti anche sul fronte del design. In particolare,
per quanto riguarda le calzature da uomo, se in passato le scarpe dal design classico costituivano
normalmente l’80% della produzione di un marchio, tale proporzione si sta attualmente
rovesciando a favore delle scarpe piu’ casual.
Un ottimo successo stanno avendo, in particolare, le scarpe da trekking/hiking, uno sport molto
praticato dai coreani di tutte le eta’ che, nei loro momenti liberi, si riversano sulle colline che
circondano la capitale che hanno piste perfettamente attrezzate allo scopo.
I modelli piu` popolari sono le scarpe da barca e le cosiddette ‘ibride’ con suole comode come
scarpe da ginnastica ma con tomaia in stile classico. La domanda riguarda non solo la fascia di
consumatori di eta` matura, ma anche i giovani, grazie al diffondersi di uno stile di vita salutistico,
dinamico ed ‘ecologico’. Classico e sportivo, formale e informale vanno perdendo i loro contorni
mischiandosi con naturalezza e dando vita ad uno stile pratico e al contempo personale. I nomi
piu` importanti fra le calzature comode/casual sono Geox e Camper.
Il trend attuale verte dunque verso le calzature casual e dal design distintivo, a scapito dei marchi
locali dallo stile piu` tradizionale. Le prospettive sono buone per i prodotti di designers specializzati
e i marchi d’importazione dalle caratteristiche piu` spiccate, che vadano incontro alle esigenze del
consumatore alla ricerca di prodotti sempre nuovi e dal buon rapporto qualita`/prezzo anche in
considerazione della crisi economica.
L’interscambio commerciale
Nel 2012 l’andamento dell’export coreano di calzature è stato positivo con una crescita del 9,2%
per un totale di 156.83 mln USD. I maggiori Paesi clienti della Corea, come Giappone, USA e Hong
Kong, ad eccezione della Cina - i cui flussi sono crollati del 39,8% - hanno sensibilmente aumentato
la domanda rispettivamente del 36%, 41%, 59,1%. Il mercato è diviso principalmente fra il
Giappone (quota del 39,3%), la Cina (13,2%), USA (8,1%), Hong Kong (8%). L’Italia è scesa al
19esimo posto (11esimo nel 2011) fra i principali Paesi partner, con un crollo della domanda del
55,4%. I flussi verso l’Italia riguardano soprattutto la voce merceologica 6403 (calzature con suole
esterne di gomma, plastica, cuoio).
Per quanto riguarda le importazioni, durante il 2012 sono ammontate a 1,67 mld USD, con un
incremento del 9,4% rispetto al 2011, un ritmo di crescita sensibilmente in calo rispetto al 2011,
quando si era registrato un tasso superiore al 30%. L’Italia, con 142 mln USD (+14,3%), detiene
l’8,5% del mercato locale, in terza posizione come Paese fornitore dopo Cina e Vietnam e prima di
Indonesia e USA. La Cina monopolizza il mercato (quota del 57,8%), ma la sua produzione si
rivolge ad una differente fascia di mercato e di prezzo. I paesi europei forniscono soprattutto
calzature di buon livello mentre, quelli del sudest asiatico, scarpe da ginnastica. E’ bene notare,
tuttavia, che le importazioni dalla Cina e dai Paesi del Sud-Est asiatico sono dovute in gran parte al
rientro dei prodotti frutto della delocalizzazione delle fabbriche di produttori coreani.
Normative doganali
L’abituale procedura di sdoganamento prevede:
arrivo della merce in dogana - dichiarazione di importazione - accettazione della dichiarazione di
importazione - sdoganamento delle merci.
Le pratiche di sdoganamento delle merci in Corea non differiscono sostanzialmente da quelle in
uso nei paesi occidentali. L’importatore deve compilare una dichiarazione di importazione in cui si
stabilisce la natura dei beni, la loro dimensione, la loro quantità e il loro valore. Nel giro di qualche
giorno le autorità doganali verificano la validità dei documenti presentati loro, emettono un
certificato per attestare l’avvenuta accettazione della dichiarazione di importazione e sdoganano la
merce il cui controllo non è sistematico, ma viene eseguito solo se i documenti presentati risultano
insufficienti. Da notare che all’importatore viene usualmente concesso di ispezionare la merce nei
depositi doganali prima di effettuare lo svincolo, per permettergli di avanzare eventuali
contestazioni al fornitore.
Con l’entrata in vigore dell’FTA con l’Unione Europea, a partire da luglio 2011 le attuali tariffe
doganali sono state subito eliminate. Per poter usufruire di questo vantaggio, tuttavia, e’
necessario che il produttore italiano (o coreano, in senso inverso) si sia dotato del certificato di
“esportatore autorizzato” che deve essere richiesto alle dogane territorialmente competenti. Solo in
questo modo i clienti coreani, al momento dell’importazione, potranno beneficiare dell’ esenzione
del dazio.
Laddove servano ulteriori informazioni a questo proposito, Vi preghiamo di contattarci e vi
forniremo tutta l’assistenza del caso.
Aliquote doganali
Codice merceologico
Tariffa
doganale
Tariffa
doganale
dopo
l’FTA con
l’UE
8%
0
13%
0
13%
13%
3%
5%
Calzature con puntale protettivo di metallo (640110)
Parti di calzature di legno (640691)
Altre calzature da sci (640219)
Calzature con tomaie a strisce o cinturini fissati alla suola con naselli
(640220)
Calzature con suole esterne di cuoio naturale (640320)
Altre calzature con suole esterne di gomma, di materia plastica, di
cuoio naturale o ricostituito e con tomaie di cuoio naturale (640340)
Calzature sportive (640411)
Altre calzature con tomaie di materie tessili (640520)
Altre calzature con tomaie di cuoio naturale o ricostituito (640510)
Altre calzature (640590)
Inoltre, a partire da giugno 2010, c’e’ stato un aggiornamento della normativa che ora prevede che
le pelli, gli articoli in pelle e parti in contatto con l’ epidermide delle calzature in entrata nel Paese,
devono rispettare le seguenti restrizioni poste sulle sostanze ritenute nocive per l’ epidermide
stessa:
Standard di sicurezza sulle sostanze nocive per le pelli e gli articoli in pelle
Pelli naturali
Similpelle
Sostanze nocive
Formaldeide (mg/kg)
Pelliccia
naturale
Inferiore a 300
Pentaclorofenolo (PCP)(mg/kg)
Inferiore a 5
Inferiore a 0.5
Inferiore a 5
Cromo 6+ (mg/kg)
Inferiore a 3
Inferiore a 0.5
Inferiore a 3
Dimetilfumarate (mg/kg)
Inferiore a 0.1
Fonte: Korean Agency for Technology and Standards
Note: Per i prodotti in pelle a diretto contatto con la pelle come guanti, abbigliamento, ecc. la
quantita` concessa di formaldeide e` inferiore a 75mg/kg.
Per quanto riguarda i composti PCP e` compreso non solo il pentaclorofenolo ma anche il sale di
sodio.
I prodotti importati sono soggetti all’imposta sul Valore Aggiunto (VAT): viene applicata sul valore
CIF delle merci maggiorate del dazio doganale (quando dovuto). L’aliquota è attualmente del 10%.
Documentazione richiesta
Fattura commerciale
Tale documento deve contenere i seguenti elementi:
destinatario
data di emissione, numero progressivo
data dell’ordine, descrizione della merce e voce doganale
porto di destinazione, data di spedizione e data stimata di arrivo della merce
paese di origine della merce
valore della merce, numero dei colli e peso lordo
condizioni di pagamento.
Sono richiesti 1 originale e 2 copie conformi.
Certificazioni attestanti l'origine
Per tutti i prodotti importati viene richiesto il Certificato di Origine.
Documenti di trasporto
trasporto via mare: polizza di carico (Bill of Lading)
trasporto via aerea: lettera di vettura aerea (Air Way Bill)
Etichettatura
Il Foreign Trade Act prevede la presenza del marchio d’origine su tutti i beni importati, scritto in
lingua inglese e coreana o cinese in modo permanente per poter essere letto anche
dall’utilizzatore finale. La Corea non riconosce la scritta “made in EU” che va, quindi, sostituita con
quella “made in Italy”.
Sui beni importati devono venire riportati in lingua coreana:
Nome dell’articolo
Nome del modello
Tipo di materiale utilizzato
Dimensioni
Data di produzione
Paese d’origine
Nome del produttore
Nome dell’importatore e recapiti
Precauzioni d’uso
Contatti locali
KOREAN FOOTWEAR INDUSTRIES ASSOCIATION
Indirizzo: n.314 Footwear Industries Development Center, 1735-1 Songjung-dong Kangseo-gu,
Busan
Tel. +82 51 317-5202
Fax: +82 51 317-5201
www.footwear.or.kr
KOREA INSTITUTE OF FOOTWEAR AND LEATHER TECHNOLOGY
Indirizzo: 786-50 Danggam-dong Busanjin-gu, Busan
Tel. +82 51 8979701
Fax: +82 51 8979766
www.kiflt.re.kr
LEATHER FASHION (bimestrale)
Indirizzo : n.1306 Oryoun Bldg, 36-4 Yoido-dong Youngdeungpo-ku, Seoul P.O.BOX YOIDO 968
Tel. +82 2 7833914 Fax: +82 2 7821494