luciano griso - Caprilli.com

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luciano griso - Caprilli.com
04.VIII
I
T
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PROTA EROLESE
DEL PIN
WEB E TRIMESTRALE FREE
CIRO CIRRI
Sii quello che sei,
tra musica e arte
PINEROLO
LOVES CURLING
Conosciamo le ragazze
della 3S LOVERO
LUCIANO
GRISO
IL VOLONTARIATO
CHE ARRICCHISCE
IL MERCATINO
DI NATALE
A CANDIOLO
1
ADDOBBI NATALIZI
CON POCA SPESA
E TANTA PASSIONE
di Rita Curletti
PER UN NATALE
GENTILE E GOLOSO
di Valentina Costantino
A te non rimane
che immaginarlo...
AL RESTO
PENSIAMO NOI
dalle idee al progetto,
i lavori di realizzazione,
fino alla consegna dell’elevatore
funzionante “chiavi in mano”
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EDITORIALE
SOMMARIO
di Valentina Costantino
[email protected]
Un altro anno sta per terminare ed è tempo di
bilanci. Di crisi e mancanza di lavoro si continua
a parlare, ma non tutto è fermo. Negli ultimi anni
abbiamo visto più cambiamenti che nell’ultimo
secolo. Non solo nel campo delle tecnologie, anche in quello delle coscienze e delle abitudini. Il
“vivere bene” infatti, filone che abbiamo scelto
per i nostri contenuti da legare al territorio, è un
concetto estremamente vivo, scoperto o riscoperto di recente, da declinare nelle nostre vite di
ogni giorno.
I cambiamenti ci sono sempre piaciuti e continua
ad essere così: una continua evoluzione, un essere al passo con i tempi del mondo “fuori”, che
ci porta ad interrogarci e ad agire. Non possiamo
quindi ignorare quanto le tecnologie siano ormai
il pane quotidiano di tutti noi, senza distinzioni di
età. La richiesta è che tutto sia online, reperibile in
qualsiasi momento, condivisibile.
È per questo che, dal 2015, non troverete più in
distribuzione il magazine e tutti gli sforzi della
redazione saranno convogliati nel virtuale: sito
internet, app, iniziative online… il nostro concetto di vivere bene e il desiderio di far conoscere il
territorio non avrà limiti territoriali o temporali.
Cominciamo così da dicembre, per salutare i nostri fedeli lettori e augurare loro un ottimo nuovo
anno con un quiz a premi, di cui trovate info all’interno e online.
Vi lasciamo alla lettura di questo festoso ultimo
numero del magazine come lo conoscete. Si parla
di bambini felici che imparano dal bosco, di gentilezza sulla tavola e fuori, di sport tutti da scoprire
e, importantissimo, di bellezza: della nostra casa,
del nostro corpo.
Un augurio sincero di vivere bene e volersi bene
da tutto lo staff!
Buona lettura!
15
ADDOBBI
NATALIZI CON
POCA SPESA E
TANTA PASSIONE
11
PER UN NATALE
GENTILE E
GOLOSO
34
PINEROLO
LOVES CURLING
IN QUESTO NUMERO
5 / Un fantastico laboratorio
invernale
7 / Ricetta: ragù di nocciole
9 / Regali intelligenti sotto
l'albero
11 / Per un Natale gentile
e goloso
15 / Addobbi natalizi con poca
spesa e tanta passione
33 / Si scrive sport, si legge
cultura
34 / Pinerolo loves curling
37 / La montagna "slow":
le racchette da neve
38 / Con l'inverno tanti gli
appuntamenti per gli
amanti della neve, e non solo
19 / Apnee del sonno?
il dentista ti può aiutare!
40 / Svolta Donna sta
diventando grande
20 / Molto più di una libreria
43 / Un asilo senza il tetto
22 / Luciano Griso:
il volontariato che
arricchisce
47 / L'autostop del nuovo
millennio è online!
24 / Il mercatino di Natale
di Candiolo
49 / Corsi di formazione
26 / Ciro Cirri:
sii quello che sei!
50 / Scrub e maschere
tutte naturali
3
Redazione
Erica Multicomunicazione
Corso Torino, 84 - Pinerolo
Tel. 0121 794257
www.studioerica.it - www.caprilli.com
Direttore Responsabile
Mauro Deidier
Redazione Valentina Costantino
Hanno collaborato Gigliola
Braga, Nunzia Brusa, Rita Curletti, Fabio
Giovannini, Laura Zoggia
Grafica Bruno Depetris, Laura Pons
Caprilli.com
Supplemento alla testata web
Reg.TribunalediPinerolon.05/06del21/11/2006.
Progetto grafico e impaginazione:
ERICA multicomunicazione.
Stampa: CDN Litografica. Questo numero è stato
chiuso in tipografia il 02/12/2014 e distribuito
gratuitamente presso inserzionisti sponsor,
attività commerciali di Pinerolo e cintura e punti
di interesse pubblico (ATL,ASL,URP Pinerolo,ecc.).
Stampato su carta FSC certificata
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nuovi contenuti, gallerie
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gli approfondimenti degli
articoli di questo numero.
44
L’agrifoglio,
un classico
natalizio
di Nunzia Brusa
Uno dei simboli del Natale
“in fiore” sono le bacche
dell’agrifoglio (o pungitopo) che,
col loro rosso vivo, colorano l’albero per tutto il periodo invernale. Il
nome scientifico della pianta è “Ilex aquifolium”, mentre il termine
latino acrifolium risulta composto da acer (aguzzo, pungente) e
folium (foglia).
Questo sempreverde era venerato dai Celti nel giorno del solstizio
d’inverno come simbolo della rinascita del sole. Nei riti pagani
del Nord Europa, dalla Sassonia alla Bretagna, l’agrifoglio veniva
esposto sulle porte delle case e delle stalle per allontanare gli spiriti
maligni con le sue foglie spinose; anche i Romani ne portavano in
processione dei ramoscelli in occasione delle feste di Saturnalia.
Con l’avvento del Cristianesimo, all’albero furono sovrapposti i
simboli delle spine e del sangue, legati alla passione di Cristo.
La parola agrifoglio si ritrova, ancora oggi, nel nome di molte
località (Hollywood significa appunto “bosco di agrifogli”).
Il pungitopo può ben simboleggiare l’Europa anche a livello
botanico, essendo diffuso in tutto il Vecchio Continente, dai paesi
più freddi a quelli più caldi. In Italia sulle Madonie, in Sicilia, c’è
uno spettacolare bosco di agrifogli giganti che ha ormai raggiunto
la veneranda età di 400 anni. Infatti, tra le peculiarità della pianta,
ci sono la longevità e l’altezza della sua chioma piramidale che può
svettare fino a 10 metri .
I giardinieri consigliano di piantarlo a gruppi e d’inserire un albero
“maschio” ogni tre esemplari “femmina”. Sono questi ultimi a
produrre le drupe vermiglie velenose per l’uomo, ma prelibate
per gli uccellini che ne sono ghiotti e si rifugiano tra il fogliame
pungente quando vogliono sfuggire ai predatori.
CURIOSITA’:
Le foglie dell’agrifoglio hanno proprietà febbrifughe e
antireumatiche. La famosa bevanda sudamericana Mate è
preparata con le foglie dell’Erba Mate, una pianta della famiglia
dell’Agrifoglio.
ALIMENTAZIONE
Un fantastico
Laboratorio
invernaLe
Dott.ssa Gigliola Braga
L'autunno e l'inverno ci regalano gli
agrumi, una preziosa risorsa per il nostro organismo grazie alla presenza e
all'azione di importantissime sostanze
attive nella prevenzione di gravi patologie, come il cancro.
Sono i fitocomposti a fare di questi succosi frutti un vero e
proprio laboratorio davvero fenomenale per la nostra salute: un'arancia ne può contenere fino a 200 di tipo diverso,
tra cui una sessantina di polifenoli e molti terpeni che conferiscono il classico odore agli agrumi.
Da tempo si conoscono gli effetti
sulle pareti vascolari dell'esperidina contenuta in arance, pompelmi,
mandarini, limoni: riduce la loro permeabilità conservandole integre. E non
solo: poiché i processi infiammatori alterano la permeabilità della membrana cellulare, i polifenoli degli
agrumi esplicano un'azione
protettiva antinfiammatoria
che può contribuire anche alla
prevenzione del cancro principalmente a
carico dell'apparato digerente. I meccanismi attivi sui
tumori sono perlopiù sconosciuti, ma si ipotizza il blocco diretto della crescita con la riduzione della riproduzione delle
cellule cancerose.
Un altro aspetto rende particolarmente interessanti i fitocomposti degli agrumi: modificano l'assorbimento e l'eliminazione di molte sostanze con la possibilità di aumentare considerevolmente la concentrazione dei principi attivi
contenuti in altri vegetali dalle proprietà antitumorali come
i cavoli, potenziandone quindi gli effetti e l'efficacia.
Insomma, gli agrumi sono un vero portento, grazie anche
all'abbondante presenza della vitamina C che, in una
spremuta d'arance ad esempio, cala progressivamente con
il passare del tempo dal momento della preparazione. Per
apprezzare il massimo dei vantaggi, va bevuta appena preparata. Da qualche anno l’arancia rossa di Sicilia partecipa
alla campagna AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) perché sembra contenere il 40% di vitamina C in più
degli altri agrumi. Recenti studi ancora da confermare
hanno indicato come i bambini che consumano regolarmente il succo d'arancia nei primi anni di vita
hanno un rischio minore di ammalarsi di leucemie.
Tutti gli agrumi hanno importanti effetti per la salute. Ogni
tipo ha caratteristiche più o meno marcate che li differenzia:
il limone è astringente, l'arancia è ricca di carotenoidi dai
particolari effetti protettivi, il mandarino è il più zuccherino,
il mandarancio è molto amato dai bambini perché si sbuccia facilmente e non ha i semi. Si può scegliere secondo il
proprio gusto e la preferenza, tenendo presente che la varietà è sempre una buona regola.
L'albedo, la pellicina bianca che a volte togliamo per il suo
gusto insignificante, è invece un'utile fibra solubile che, oltre a svolgere un benefico effetto prebiotico sulla flora intestinale regolandone l'equilibrio, abbassa l'indice glicemico
dell'arancia, quindi il suo impatto sulla glicemia.
La cottura, per esempio nella preparazione dell'anatra all'arancia, fa perdere agli agrumi le loro principali prerogative utili alla salute.
È vero che bisogna avere delle cautele con le scorze degli
agrumi e i canditi?
Sì, e vero. Se non si è sicuri che gli
agrumi non abbiano subito il trattamento
con bifenile (E230), un antifungino che ne pro
prolunga la conservazione e dona lucentezza, è sconsigliato mangiare le scorze. Anzi, bisognerebbe lavare la buccia dell'agrume anche solo se si vuole mangiare la polpa
oppure sciacquarsi bene le mani dopo averlo sbucciato
e prima di dividere gli spicchi. A maggior ragione serve
essere molto cauti con i canditi che, se provengono da
agricolture biologiche, dovrebbero essere garantiti.
5
RICETTA
ragù di noccioLe
Un piatto cUrioso,
Un ingrediente
sorprendente per Un
risULtato che soddisferà
grandi e piccini!
Impegno
Tempo 1h 00'
Vino salina bianco 2013 Hauner
(sug. da Luca coucourde - sommelier)
PER 3 PERSONE
100 g
400 ml
1
mezzo
mezza
mezza
4 cucchiai
di nocciole tostate
di passata di pomodoro
carota
porro
costa di sedano
cipolla rossa
di olio evo
Frullate le nocciole con un robot da
cucina facendo attenzione a lasciare dei
tocchetti non troppo piccoli.
A parte tritare finemente le verdure per
il soffritto: carote, sedano e cipolla e far
soffriggere a fuoco vivo per pochi minuti
possibilmente in una pentola di cotto o
ghisa.
Aggiungere quindi le nocciole e far
cuocere qualche minuto.
Aggiungere quindi la passata di
pomodoro e far cuocere a lungo, circa 45
minuti, in parte scoperchiato a seconda
di come desiderate la consistenza.
Eventualmente aggiungere mezzo
bicchiere di acqua tiepida.
Opzione: al soffritto di verdure è
possibile aggiungere un po’ di funghi
secchi precedentemente ammollati
tagliati fini.
Vuoi partecipare
con le tue ricette?
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com/ricette oppure
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7
NATALE
regaLi
inteLLigenti
sotto L'aLbero
bero
Possiamo ricorrere,
ad esempio, alle molte
organizzazioni umanitarie che
propongono bigliettini natalizi attestanti un’offerta
destinata ai loro progetti.
Oppure puntare su un buono acquisto per un’attività o
un servizio. Il vostro collega è stressato ed insopportabile?
Un massaggio rilassante è quello che ci vuole. Vostra
mamma si lamenta di non essere più quella di una volta?
Un corso di merengue la riporterà agli antichi splendori.
Vostro marito non è in grado di cucinare una frittata?
Un corso di cucina sarà un regalo sorprendente per
lui e a beneficiarne sarà tutta la famiglia. Certo, non si
trasformerà in Carlo Cracco, ma almeno la smetterà di
bruciare il soffritto!
fonte: www.balarm.it
Quante energie mettiamo nella scelta
dei regali di natale? ore passate a stilare
liste, a captare desideri e ad evitare
doppioni con gli anni precedenti. salvo poi
ridurci, all’ultimo momento, a comprare le
pantofole alla zia e il profumo al papà.
da qualche tempo però, è diventato comune
pensare che il regalo non debba per forza
essere un oggetto; lo testimonia il successo
delle varie “scatolette intelligenti” che
contengono servizi, pernottamenti e cene
prepagate dal mittente.
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Hai ricevuto il calendario
dell’avvento THUN?
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finestrelle corrispondono a quelle
del calendario esposto, vinci una
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NATALE
Per Un nataLe
gentiLe
e goLoso
di Valentina Costantino
antiPasti
foto: www.sempliceveloce.it
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w.lecere
foto: ww
il 13 novembre scorso si è celebrata la
giornata Mondiale della gentilezza.
per 24 ore giornali, siti e social network si
sono vestiti di fiori e buoni propositi, veri
o fasulli, con l’obbiettivo di farli durare
anche oltre la mezzanotte.
praticare gentilezza verso sé stessi, con
il prossimo e persino con gli oggetti,
porta ad una sensazione di benessere
ed è scientificamente provato che faccia
bene alla salute (al cuore soprattutto) e
porti notevoli benefici in campo sociale e
professionale.
per continuare a parlare di gentilezza
anche in questo magico periodo dell’anno,
abbiamo pensato di creare un menù di
natale “gentile”.
gentile con l’ambiente, quindi con prodotti
perlopiù locali e di stagione, non cresciuti
in serre super riscaldate; gentile con gli
animali, che non hanno dovuto soffrire
per appagare il nostro palato; gentile
perché discreto, poche portate ma di
qualità, per sentirsi sazi ma non “pieni”,
perché è d’obbligo pensare anche alle
tante persone per le quali l’austerità non
è una scelta.
con un po’ di attenzione e qualche
esperimento, la nostra tavola natalizia
sarà appetitosa e golosa esattamente
come il natale scorso, ma con qualcosa
in più: la gentilezza e l’empatia per tutto
ciò che ci circonda.
Cominciare un pasto con del cibo crudo è il modo
migliore, perché non farlo anche a Natale? Troppo spesso
le insalate miste vengono relegate alla stagione
estiva. L’inverno offre ortaggi buonissimi che, conditi con
un po’ di attenzione, diventano adatti anche ai palati più
raffinati. Ecco allora che si possono unire in un’originale
insalata i finocchi tagliati fini, le arance, i pinoli e
dell’insalatina invernale, da condire con una emulsione
di olio, sale e succo d’arancia. In alternativa, i nobilissimi
spinaci, consumati crudi, sono una concentrato di
bontà e benessere; da tagliare molto fini (prendete i
più piccolini) e condire con noci, pinoli, crostini, aceto
balsamico e pezzetti di mela. Portare in tavola sfiziosi
crostini di vario tipo è sempre garanzia di successo.
Da spalmare, per gli amanti dei ceci, con l’hummus;
per i tradizionalisti, col bagnetto piemontese; per i più
originali, con una golosa mousse di pomodori secchi,
tofu e capperi, da frullare insieme con olio extra vergine.
(continua alla pagina seguente) ⟶
11
PriMi
foto: www.stefaniaprofumiesapori.it
Il nostro risotto natalizio è quello nero, detto anche
Riso Venere che, oltre il palato e il naso, appaga anche
gli occhi. Da condire con una dadolata di verdure di
stagione (patate, carote, cavolo verza, ecc.) e qualche
pinolo; oppure, più semplicemente, con una crema di
zafferano e panna (volendo di soya). Per quelli che… “a
Natale le lasagne non possono mancare”, il ripieno può
spaziare dal marittimo pesto e patate, fino a verdure a
scelta, salsa di pomodoro e besciamella.
Le lenticchie,, alimento
importante quanto
poco considerato se
non a Capodanno,
possono essere
cucinate in molti
modi. Con un ricco
soffritto di cipolla e
aggiungendoci del
curry, si avrà una versione semplice
ed etnica; soffriggendole in un trito grossolano di
cipolle e finocchi, con l’aggiunta di pezzetti di mela e il
tutto fatto sfumare con qualche cucchiaio di zucchero e
aceto balsamico, la versione più golosa.
doLce
Il dolce natalizio è tradizione, soprattutto qui a Pinerolo:
il panettone infatti non deve mancare. Si può affiancare
a dei cioccolatini di banana semplicissimi da preparare.
Si immergono pezzettini di banana nel cioccolato fuso a
bagno maria e poi si fanno rotolare nel cocco sbriciolato
o nelle mandorle tritate. Lasciare raffreddare su un foglio
di carta forno.
secondi e contorni
foto: inthekitchenwithrose.blogspot.it
Se ci sono dei bambini, gradiranno molto le crocchette
da preparare con qualsiasi verdura, lessata o passata in
padella e poi schiacciata, a cui unire spezie, frutta secca,
pane pesto, uova e sale a seconda dei gusti. Anche le
impanature possono essere diverse e originali: pane
pesto, farina mais, gomasio ma anche coreografici semi di
papavero. Da passare poi velocemente in padella con un
po’ d’olio ben caldo.
bUon
aPPetito
e bUone
feste!
13
I migliori
auguri per
un anno
ricco di
nuova
passione!
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NATALE
addobbi
nataLizi con
Poca sPesa
e tanta
Passione
di Rita Curletti
finalmente è arrivato in natale! il momento dell’anno più atteso soprattutto
dai bambini. per rendere festosa e accogliente la vostra casa, ecco alcuni consigli
che vi permetteranno, con poca spesa, di
creare una piacevole atmosfera natalizia.
te la corona con la pasta, incollandola con una pistola di
colla a caldo. Con una bomboletta spray oro o argento
colorate la corona, prendete poi il nastro rosso e fate un
fiocco grosso nella parte inferiore. Nella parte superiore
legate la ghirlanda con lo stesso nastro e fatelo passare
sul retro della porta, quindi fermatelo con un adesivo.
addobbi
da tavoLa
Natale è condivisione,
soprattutto a tavola!
Tavola che deve essere
all’altezza della festa,
con addobbi discreti
e originali. Ecco cosa
possiamo fare con due
bicchieri a calice, un nastro rosso e un lumino.
Posizionate i bicchieri
come nella foto, inserendo all'interno foglie
di edera o di agrifoglio
e delle bacche rosse.
Con il nastro rosso realizzate due fiocchi da legare sul gambo del calici. Sulla
base del bicchiere capovolto, inserite un lumino acceso.
caMinetto
foto: decorare.atuttonet.it
Non avete il caminetto da cui far scendere Babbo Natale? Lo si può creare per l’occasione! Sono sufficienti cinque
scatoloni della stessa misura da attaccare insieme con del
nastro adesivo. Vanno montati a ferro di cavallo e nelle
scatole a contatto con il pavimento è utile inserire dei pesi
per renderle più stabili. A questo punto le scatole vanno
foderate con un dei cartoncini del colore preferito da far
scendere anche sul retro per creare il “muro”. Disegnate i
classici mattoni, delle pietre o incollate della carta da parati. A questo punto aggiungete degli addobbi leggeri come
ghirlande o palline e il gioco è fatto!
gHirLanda
Accogliamo chi ci farà visita durante le vacanze di Natale,
con una ghirlanda applicata sulla porta d’ingresso. È necessario acquistare una corona di polistirolo (la
si trova nei negozi di fai da te e hobbistica) o di legno
intrecciato, un lungo nastro rosso di circa 5 cm di altezza
e alcuni tipi di pasta. La realizzazione è semplice: ricopri(continua alla pagina seguente) ⟶
15
foto: www.stylosophy.it
foto: www.pinkblog.it
vasi
È il momento giusto per utilizzare vasi di vetro o
cristallo che sicuramente si trovano nei nostri armadi
e che tanto si usavano nei decenni passati. Spolverateli,
metteteli in vari posti della casa e riempiteli con nastri,
luci e palline colorate.
LaMPadario
In casa non ci sta l’albero di Natale? Appendete le
palline al lampadario a differenti altezze con dei
nastri rossi e dorati! Potete fare la stessa cosa sugli
stipiti delle porte.
Pigne
Per finire, qualche consiglio su come utilizzare le
pigne. I bambini si divertiranno un mondo a cercare
quella più bella durante una passeggiata nel bosco.
Incollando l’estremità superiore su un supporto rigido,
è possibile poi dipingerle con spray o colori a tempera
per farle diventare tanti alberelli di Natale. Con un
fiocco e un cordino all’estremità, diventano decorazioni
per l’albero. In una tavola dallo stile rustico, fungono
da segnaposto.
17
17
SALUTE
aPnee deL
sonno?
iL dentista
ti PUo' aiUtare!
Dott. Maurizio Losano
a chi non è capitato di condividere il
sonno con una persona “rumorosa” per
problemi di respirazione? La roncopatia,
comunemente chiamata russamento
o apnea notturna, non sempre è un
semplice disturbo su cui scherzare con
il partner, può essere una vera e propria
patologia. in questo caso, la persona
presenta vari disturbi che possono non
essere riconosciuti come effetto diretto
della roncopatia. al mattino insorge il
mal di testa, durante il giorno si prova
stanchezza e difficoltà di concentrazione
fino all’insorgere di depressione, aritmia
cardiaca e ipertensione.
Il dottor Maurizio Losano e la dottoressa Maria Rosaria
Tripolino, operanti nello studio di San Germano Chisone,
sono gli unici medici qualificati sul territorio ad utilizzare
l’innovativo sistema splint TAP, una soluzione che
risolve la maggior parte dei casi di apnee.
TAP è un apparecchio orale realizzato
in materiale biocompatibile
privo di nikel che
permette un respiro
sano e rilassato
ed è confortevole
nell’uso.
Da oggi è possibile rivolgersi direttamente al proprio
dentista per capire se di patologia si tratta e per
risolvere definitivamente il problema.
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19
CASA
MoLto Più di
Una Libreria
di Mario Moro
La passione di Mario Moro per l'arredamento nasce
quando, ancora studente, lavorava in estate da un vecchio
falegname, osservando e rubando i segreti di bottega.
Segreti da cui è partito per sviluppare il proprio stile,
caratterizzato dalla voglia di sperimentare, dalla ricerca
continua di nuovi materiali e fornitori con cui collaborare,
dall'utilizzo di legni masselli, semilavorati, ma anche
materiali plastici ed innovativi che si prestano a soluzioni
originali.
Le ambientazioni progettate si distinguono per la
creatività che le porta fuori da ogni classificazione: Moro
si definisce infatti “un sarto che fa anche la stoffa”.
Libreria “senza teMPo”
Questa libreria è stata concepita come un orologio senza
lancette, dove il tempo si ferma per leggere. Un Rifugio
dove chiudere fuori tutta la giornata e uscire dal tempo.
20
QUESTA
LIBRERIA È UN
OROLOGIO
SENZA
LANCETTE,
DOVE IL TEMPO
SI FERMA PER
LEGGERE
Un Nido dalla forma
circolare che raccoglie e
avvolge con le storie, i
luoghi e i personaggi dei
libri che accoglie.
È possibile personalizzare la libreria con una frase o un personaggio, così
da ritrovarlo come un
guardiano, un custode al
circolo dove ruotano i colori della nostra fantasia.
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IND
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A
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I
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Indovina i 12 personaggi protagonisti del pinerolese e torinese.
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offerto da ristoratori del pinerolese!
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TERRITORIO
LUciano griso
iL voLontariato
cHe arriccHisce
di Valentina Costantino
da un recente censimento istat, in italia
risultano oltre quattro milioni i volontari
organizzati in vari tipi di associazioni,
gruppi o movimenti, numero raddoppiato
rispetto agli anni novanta; un piccolo
esercito indispensabile per molti
settori, dai servizi di assistenza sociale
all’organizzazione di eventi.
Quali sono le dinamiche che spingono una persona a
dedicare il proprio tempo libero a persone, animali o cause sociali e ambientali? Molti sentono questa spinta nei
momenti difficili della vita, per distogliere il pensiero dai
problemi o per combattere la solitudine; stimolo sano se
il settore del volontariato è quello delle attività ricreative,
sportive o culturali. Per il volontariato di assistenza sociale
invece, è bene che ci sia una consapevolezza maggiore,
per non rischiare di accollare al prossimo le proprie pre22
occupazioni. Al bando anche l’atteggiamento da crocerossina o missionario, poiché si rischia di esaurire la motivazione
in fretta.
Intraprendere da giovani un’esperienza di volontariato
inoltre, è utile per mettersi alla prova e imparare, ma anche
come aiuto per scelte di studio o professionali.
Il dottor Griso, ematologo in pensione dell’ospedale Civile
di Pinerolo, ha dedicato gran parte della sua vita al volontariato.
“Per essere un buon volontario è necessario saper donare,
ma anche saper ricevere! Essere consapevoli che si tratta di
uno scambio: il volontariato aiuta chi ne usufruisce e arricchisce chi lo pratica, ma è necessario sentirsi entrambi sullo
stesso livello” tiene a sottolineare.
Come è iniziata la sua attività nel mondo del volontariato?
Come una scelta, fatta già negli anni giovanili, nata sulla
spinta dell'educazione ricevuta nell'ambito familiare e della Chiesa Protestante che allora frequentavo nella mia città
di origine, Reggio Calabria. Già allora mi occupavo di ragazzi svantaggiati animando un doposcuola.
Successivamente il mio impegno si spostava a Pinerolo, città in cui mi ero trasferito per lavorare come medico presso
il locale Ospedale Civile. Qui, grazie all'impegno del dott.
Deodato, ginecologo presso l'Ospedale e di un gruppo di
altri volontari (femministe, qualche infermiera), era nato nel
1972 un Consultorio di educazione sessuale e prevenzione nascite presso il quale cominciai a collaborare:
ci si occupava di prevenzione delle nascite, era attivo un ambulatorio medico e si organizzavano incontri nei quartieri
difficili della città e nelle scuole, con attività di informazione
ed educazione sessuale. Era uno dei primi consultori autogestiti a livello nazionale, nato ancora prima di quello di
Torino, l’affluenza era molto alta.
Portammo avanti il nostro lavoro fino all'inizio degli anni
'80 quando, sulla spinta del Movimento delle Donne, il Parlamento istituì per legge i Consultori Familiari pubblici che
tutt'ora funzionano; il “nostro” restò attivo ancora qualche
anno, ma lo scopo era stato raggiunto!
Ci parli della sua esperienza all’estero.
Dagli anni Novanta collaboro con l’associazione milanese
Project for People (nata nel 1993 come Progetto Calcutta),
un’organizzazione umanitaria che oggi opera nella lotta
alla povertà in Italia, India, Brasile e Benin. Ci occupiamo
di interventi sanitari come assistenza di base, poliambulatori, formazione di équipe di medici e infermieri locali. Ma
anche di educazione, agricoltura e impresa, con lo scopo di
creare un progetto integrato che promuova l'autonomia dei
singoli e delle comunità. Per molti anni ho trascorso le mie
ferie a Calcutta, collaborando anche con l’Organizzazione
Internazionale di Studenti di Medicina.
PACCHETTI
PACCHETTI REGALO
3 ingressi hammam+sapone nero+3 scrub
10 ingressi hammam + sapone nero
€ 130,00
€ 65,00
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Rituale Hammam
3 massaggi (Berbero) con olio d’Argan € 95,00
Ingresso hammam + sapone nero + scrub Maschera con olio d’Argan
3 massaggi relax con olio speziato
(zenzero + cannella)
€ 80,00
Trattamento Hammam Corpo+Viso
3 massaggi gambe + viso
€ 80,00
3 massaggi parziali + viso
€ 75,00
3 trattamenti viso antimacchie
€ 100,00
3 trattamenti corpo “Lipox”
(anticellulite)
€ 100,00
3 linfodrenaggio
€ 120,00
3 massaggi Lomi-Lomi
€ 130,00
PER LA COPPIA
Ingresso hammam+sapone nero - Scrub
Massaggio schiena - Cena marocchina a
lume di candela
€ 170,00
€ 45,00
Ingresso hammam + sapone nero + scrub Impacco Rassoul (argilla) con olio d’Argan +
impacco all’henné con acqua di fiori d’arancio
€ 75,00
Rituale Sultano
Ingresso + sapone nero marocchino + scrub
- Massaggio viso e massaggio Karima
€ 95,00
Rituale Marrakech
Ingresso + sapone nero marocchino + scrub
- Massaggio schiena rilassante
€ 55,00
Rituale Berbero
Ingresso + sapone nero marocchino + scrub
- Maschera viso e corpo d’argilla all’olio di
Argan - Massaggio Karima all’olio di Argan
€ 95,00
Orari: dal Martedì al Sabato 9.30|20.00 è gradito l’appuntamento - Lunedì e Domenica Chiuso
Via Buniva 63 - PINEROLO (TO) galleria del cinema 1°piano
cell. 340 6793570 - [email protected] - Hammam Marrakech
24
Come affrontare al meglio
un’esperienza di questo tipo?
Per operare nei paesi in via di sviluppo è essenziale l'umiltà, imparare a rapportarsi con gli usi e
i costumi della popolazione, con
la medicina locale e con le donne
che, in quanto ad affidabilità, rappresentano la spina dorsale della
struttura familiare e sociale. È altresì
importante accompagnare la spinta
emotiva, requisito fondamentale
in un impegno spesso faticoso e
frustrante, con una buona dose di
capacità riflessiva, per non rischiare
mosse improvvide mettendo a rischio, come è capitato nella recente
cronaca, la propria vita.
“PER ESSERE UN
BUON VOLONTARIO È
NECESSARIO SAPER
DONARE, MA ANCHE
SAPER RICEVERE; E POI
ACCOMPAGNARE LA
SPINTA EMOTIVA CON
UNA BUONA DOSE DI
CAPACITÀ RIFLESSIVA.“
Project for People si occupa di
curare, ma anche di “insegnare
a pescare”.
Certo, il vero aiuto oltre l’emergenza, che dovrebbe rappresentare
solo un momento dell'intervento,
consiste proprio in ciò. Per questo
un aspetto importante della nostra
attività è erogare microcrediti alle
donne per l’avvio di nuove attività,
per renderle autonome: le future piccole imprenditrici possono
presentare progetti, anche minimi
(l'acquisto di una macchina da cucire, un telaio, venti polli), per i quali
vengono loro erogati dei fondi. Per avere la garanzia di
affidabilità della persona che accede al credito, essa deve
essere presentata all’associazione da altre venti persone,
che hanno precedentemente ottenuto il microcredito,
ritenute “moralmente responsabili” della restituzione.
Inoltre, considerato che la base della libertà è la cultura,
Project for People “adotta” delle scuole e le avvia pagando inizialmente gli insegnanti. Una volta ingranato il
meccanismo, sarà la comunità ad occuparsene.
Quali sono le differenze tra le associazioni come
Project for People e quelle mondiali più famose?
Le grosse organizzazioni devono destinare una parte
importante del loro budget al pagamento del personale
che le gestisce, le piccole generalmente sono condotte
principalmente da volontari quindi tutti i fondi possono
essere realmente usati dove c’è bisogno. Inoltre, con le
organizzazione di dimensioni modeste è più facile per il
donatore controllare e verificare l'andamento del progetto nel quale è impegnato.
La crisi economica, le ondate
di immigrati che giungono dal
mare… Il volontariato è fondamentale anche vicino a casa.
Sì, le occasioni non mancano. In questo campo collaboro con il Sermig di
Torino che gestisce un poliambulatorio medico per persone disagiate,
migranti e non. Sono stati tra i primissimi a fornire un servizio del genere, oltre 20 anni fa. Inoltre, stiamo
verificando la fattibilità di un ambulatorio per disturbi psichici, patologie
in notevole aumento fra migranti e
persone disagiate, dovuti alle ricadute psicologiche della precarietà e
disoccupazione. Collaboro inoltre con
la Croce Rossa, che ha il compito in
Piemonte di accogliere gli immigrati
presso le sue strutture. Qui le persone si fermano per le visite mediche
prima di essere poi accompagnate
nei vari centri di accoglienza sul territorio, dove poi attendono l'esito della
domanda da loro presentata per ottenere lo status di rifugiato.
Il tema della immigrazione è oggetto di grande dibattito oggi in
Italia. Qual è la sua opinione?
È un'esperienza che ho maturato
direttamente a Lampedusa sia con
Medici senza Frontiere che con la Croce Rossa. Vista dai luoghi di sbarco, si
tratta di un'immensa tragedia umana le cui origini si possono trovare nelle guerre che insanguinano l'Africa ed il Medio
Oriente. Per questo l'Europa non dovrebbe più considerare il
problema dell'emigrazione come un'emergenza, ma elaborare delle strategie che permettano che le richieste di asilo
vengano presentate nei paesi di origine e che quindi l'arrivo
in Europa attraverso corridoi umanitari sia reso legale.
Concludendo, se dovesse tirare le somme di tanti
anni di impegno peraltro ancora in corso?
Mah, direi che mi ha reso di quello che sono e che, tutto
sommato, sono contento di essere. Ha approfondito la
mia conoscenza del mondo e delle persone al di là delle
apparenze ed inoltre, cosa certo più importante, mi ha permesso di incamminarmi lungo la via tracciata dal Vecchio
Filosofo Greco quando diceva conosci te stesso.
Puoi seguire i progetti di
Project for People su: www.projectforpeople.org
25
TERRITORIO
ciro cirri:
sii qUeLLo cHe sei!
di Valentina Costantino
Foto: Augusto Cantamessa
“ciro cirri Loco”. chi non ha rallentato
transitando davanti al cancello di quella
che era la vecchia scuola di Miradolo
(frazione di san secondo di pinerolo) per
leggere quella scritta sulla cancellata?
“Loco” nel senso di matto? no, anche se,
per la tenacia che dimostra in un mondo
così poco avvezzo al coraggio, ciro cirri un
po’ folle lo è di sicuro.
“Loco” intenso come luogo, il suo, che
ormai da 15 anni è diventato uno spazio
dedicato all’arte contemporanea, dove lo
incontriamo.
Ciro Cirri è innanzi tutto un musicista professionista e poi
un artista, ma è soprattutto un uomo che ha saputo rincorrere un sogno per sette anni anni, realizzarlo e dedicarlo
“a tutti gli uomini e a tutte le donne uccisi dalla
violenza e dalla mediocrità umana” (Golgota). Ciro è
un fiume in piena, impossibile mettere insieme domande
e risposte, si divaga, si ritorna, davanti ad un caffè, dove le
ore sembrano minuti.
“Non scrivere quello che dico io, scrivi quello che senti tu”,
esordisce. Come quando si è davanti a un’opera, soprattutto
se si parla di arte contemporanea; e allora io ascolto, con i
miei filtri: “e va bene così”, assicura.
La prima impressione è che Ciro Cirri non sia un artista visionario, ma un uomo con i piedi ben piantati per terra: “Non
sono un bohèmienne”. Si accettano compromessi quindi,
come nella musica: “io sono uno strumentista, io eseguo”.
Scendiamo nel seminterrato dove si trova l’installazione
dedicata alla strage di Beslan: tante sedioline da asilo
una accanto all’altra, unite da drappi che paiono sanguinanti, a ricordare i 186 bambini morti nella strage. Due
figure umane in piedi. Dolore e angoscia sono palpabili.
È questo il compito dell’artista? “L’arte serve a trasformare
il dolore, a dare un senso, a riflettere. Non ci si deve fermare alle emozioni di superficie” sono le poche parole che
scambiamo lì sotto.
Ripassiamo dall’entrata dove sono inquadrate 18 foto scattate da Augusto Cantamessa. Ritraggono un Ciro di spalle
che si spoglia avvicinandosi ad una sua opera, alla galleria
En plein air di Baudenasca; nudo nell’anima e nel corpo
come solo un artista sa essere. “Arrivare nudo alla mia opera è un gesto simbolico: significa che avevo detto tutto, ero
arrivato, senza timori o dubbi. Il valore del lavoro è indipendente dal giudizio, si va oltre il concetto di bello o di brutto.
Dobbiamo essere tutti più nudi, nel corpo e nello spirito.”
“L’incontro con Augusto ha cambiato la mia vita” dice Ciro.
Augusto Cantamessa è un famoso fotografo di Bricherasio che un giorno vede Ciro suonare negli Architorti e gli
propone di posare per delle foto proprio all’interno della
scuola abbandonata di Miradolo. Ciro se ne innamora,
chiede al Comune di San Secondo di poter prendersene
cura, la acquista e la trasforma in laboratorio, in galleria,
in casa, con il costante aiuto dell’amico Claudio Giraudo.
Qua e là, strumenti musicali. “La mia fortuna è stata ed è
di aver fatto della musica una professione. Dopo la scuola
superiore ho cominciato un lavoro “tradizionale”, poi gli
Africa Unite mi hanno assorbito totalmente. Suonavo il
basso elettrico ma non sapevo leggere le note, giuro! Otto
anni in giro per il mondo e cinque dischi”. Solo in seguito
Ciro si iscrive al Corelli, si diploma al Conservatorio in contrabbasso classico e diventa professore di orchestra: “sono
un ritardatario in tutto!”
26
per il
vostro N atale!
Corso Torino, 400 - Riva di Pinerolo (TO) - Tel. 0121 398368 - www.camussogarden.it
28
Foto: Augusto Cantamessa
tutto quello che ha significato questo lavoro. Ma non è stato
un punto di arrivo. Mentre usciva il libro, io ero già oltre...”
A 32 anni prende un pennello in mano e comincia a disegnare: “Disegnare dà un senso alla tua libertà. Io non
ho scelto di diventare artista, sono stato scelto da questa
cosa che qualcuno chiama arte.” La prima mostra, Le olive blu, nel 1996 presso il Salone dei Cavalieri di Pinerolo
è un successo. Oggi Ciro organizza laboratori di arte
contemporanea nelle scuole. Dai disegni dei bambini e dalle loro emozioni, ricava dei quadri incredibili per
quello che sanno trasmettere: “Con i bambini non c’è mai
l’errore, c’è la trasformazione”.
Al giorno d’oggi è più difficile seguire i proprio sogni?
Oppure la crisi è una scusa? “Sicuramente è più difficile,
la crisi ha abbattuto tutto, oggi non basta essere bravi, è
necessario essere dei fuoriclasse. In Italia poi, è ancora più
complicato, perché oltre a essere bravo è necessario essere
qualcuno o conoscere qualcuno. Dovremmo imparare dagli americani: a loro non interessa il curriculum, interessa
quello che fai”.
Coraggio e intraprendenza non sono prescindibili: “Bisogna essere manager di sé stessi. Io sono una persona come
le altre, che ha scelto di vivere con una trasparenza di vita,
mettendoci impegno e passione.” Nella presentazione del
volume dedicato al progetto Golgota, nel 2006, Ciro scrive: “È dura vivere da artista ma sto vivendo, sono vivo”. A
proposito del progetto, Ciro racconta: “Golgota mi è costato tantissimo, in tutti i sensi. Il progetto è nato in tre secondi
quando ho visto in faccia Roberto, colui che poi ha rappresentato il Cristo. Ci sono voluti sette anni di attesa poi è
arrivato il momento in cui l’ho chiamato per le fotografie.
Il volume che è nato alla fine del progetto è il riassunto di
Di notevole impatto le installazioni del progetto fotografico
“Essere umano”: tessuti animali lacerati da applicazioni in
ferro, viscere che si tramutano in buchi neri, teste di agnellini con occhi fuori dalle orbite. Immagini che colpiscono
lo stomaco, nate da una riflessione sulla violenza. La stessa
violenza simbolicamente rappresentata dalle rose tagliate
o trazionate, violate nella loro perfezione. Forte anche l’impatto con le fotografie del ciclo delle bocche tirate, un lavoro
sull’assenza di umorismo spontaneo che caratterizza la società; la stessa società che, invece, abbonda di parole inutili:
ecco allora, nel mezzo di una stanza, una tomba, a rappresentare la morte della parola sensata e di quella mantenuta.
Nel 2011 Ciro Cirri installa in
piazza Don Milani a Pinerolo,
un monumento dedicato
alle vittime degli incidenti
stradali, per l’Associazione
Ali D’Argento: “È stata una
sfida, anche con le istituzioni e
la burocrazia, per riuscire a dare
quello che le mamme dell’associazione chiedevano. Anche
in questo progetto ci sono stati
belle sorprese, persone estranee
al progetto che hanno contribuito inaspettatamente...” Il monumento rappresenta la morte
ma anche la vita e la speranza,
perché “un dolore grande come la perdita di un figlio non
è rappresentabile” dice Ciro. Grazie a Maurizio Fedele, film
maker di Torino, dal progetto è nato un dvd con interviste a
genitori e ragazzi, con racconti del backstage dell’opera e storie di rinascita, un filmato “puro”, senza lacrime, né sangue,
né musica d’effetto. L’idea è di stampare il dvd in tante copie
e spedirle nelle scuole e nelle associazioni come Ali d’Argento; si attendono i fondi per realizzarla... ma la pazienza
a Ciro non fa difetto.
Progetto Golgota
29
CASA DI RIPOSO
PREALPI
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circondata dal verde
della collina pinerolese...
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SPORT
si scrive sPort,
si Legge cULtUra
di Fabio Giovannini
Il problema è che, purtroppo, molti docenti sono prevenuti nei confronti di studenti che praticano sport, specie
se a livello agonistico: studenti che imparano ad organizzarsi, a confrontarsi, a cercare di migliorare le proprie
abilità, formando il proprio carattere (forza di volontà,
spirito di sacrificio, accettazione di sé e degli altri) e che
vengono spesso penalizzati in modo non casuale. Penso
alle interrogazioni il giorno dopo la gara, quasi una sorta
di punizione per la pratica sportiva.
Questi veri e propri pregiudizi culturali sembrano non
considerare il ruolo fondamentale nel recupero sociale
ed educativo dello sport, di cui l'educazione fisica scolastica è certamente il viatico conoscitivo principale.
Anche se l'educazione fisica è quasi
esclusa dalla scuola elementare, e
nelle superiori viene considerata una
sorta di ricreazione, questa materia
rimane, in diverse percentuali relative
all’età degli alunni, fondamentale nel
processo di conoscenza del proprio
corpo a livello di igiene, alimentazione, anatomia, biomeccanica, ma anche
sotto il profilo della creazione di sane
abitudini e di avviamento allo sport.
È proprio nella scuola che l'educazione
al movimento ha un ruolo fondamentale: trasmettere la cultura sportiva
e avvicinare i giovani allo sport. Del
resto, in due ore curricolari, non potrebbe certo sostituirsi allo sport stesso, che richiede una pratica di minimo
due-tre giorni a settimana.
La pratica sportiva è una forma di
cultura, la cultura del confronto, del
rispetto, della salute; contro l'isolamento, la prevaricazione, la caduta nel
mondo degli stupefacenti.
Mai come in questo momento il detto
mens sana in corpore sano è attuale.
La considerazione che lo sport e l'attività motoria in generale ottengono nella sfera culturale della società, è legata quasi esclusivamente alla predisposizione dei singoli.
nemmeno la cultura scolastica fa eccezione:
spesso, l'educazione fisica nella scuola trova
infatti un po' di benevolenza solo grazie ad un
principio di tolleranza legata al "vivi e lascia
vivere", più che per una seria considerazione
dell'importanza che l'attività
motoria ha in ambito formativo, sia nei processi di apL'EDUCAZIONE AL
prendimento che di crescita
MOVIMENTO E L A
psico- fisica.
Quelli che vengono ancora chiamati
“professori... di zompi”, hanno una
cultura accademica umanistica e
scientifica e dispongono di metodi
e tecniche operative fondamentali in
qualsiasi processo educativo.
Al di là di ogni polemica, vorrei far riflettere su quello che dovrebbe essere il ruolo dell'educazione fisica nella
scuola. Soprassediamo sul fatto che,
nella prima infanzia, il movimento
gioca un ruolo fondamentale ai fini
dell'apprendimento, ma anche del
superamento e della prevenzione di
problemi legati alla scarsa coordinazione spazio-temporale (dislessia,
disgrafia, ecc..); problemi che, se non
trattati, vengono poi sbrigativamente
liquidati con "non è portato per...”.
CULTURA SPORTIVA
GIOCANO UN RUOLO
FONDAMENTALE NEL
RECUPERO SOCIALE
ED EDUCATIVO
33
SPORT
PineroLo
Loves cUrLing
di Valentina Costantino
curling: alzi la mano chi ne aveva sentito
parlare prima del 2006.
eppure, le prime testimonianze di questo
sport risalgono al 1541. siamo in scozia
e pieter Bruegel il Vecchio dipinge un
quadro con dei pattinatori che fanno
scivolare sul ghiaccio pietre ovali.
oggi, in svizzera e in canada il curling
è sport nazionale e riempie gli stadi del
ghiaccio.
A Pinerolo è storia recente: la città viene scelta dal
Comitato Olimpico come sede delle gare di curling dei XX
Giochi Olimpici Invernali. Era il 2006 e da allora questo
sport non ha più lasciato Pinerolo che, a differenza di
altre località del territorio, ha saputo utilizzare al meglio
l’eredità olimpica. Oggi gli appassionati, tesserati in tutte
le categorie, sono moltissimi e tutti i fine settimana il
Palacurling (viale Grande Torino 2) ospita competizioni (dal
20 al 22 dicembre 2014 Torneo Internazionale Junior).
34
Abbiamo incontrato le ragazze della 3S LOVERO,
squadra junior di Pinerolo, pochi giorni prima della
partenza per gli Europei Assoluti in Svizzera (20/30
novembre scorso). La squadra partecipa sia agli Europei
Assoluti che a quelli Junior che si terranno a gennaio.
“Gli Europei Assoluti funzionano come le serie A, B e C
di calcio, - ci spiega Arianna Losano insieme alle sue
quattro amiche e compagne di squadra - noi giocheremo
nel gruppo B e se arriveremo nelle prime due posizioni,
accederemo al gruppo A l’anno prossimo. Inoltre, i
vincitori del gruppo B potranno giocare ulteriori partite
per accedere al Mondiale di marzo 2015 in Giappone.”
In Italia la 3S LOVERO gioca sia in serie A nel campionato
nazionale che in quello junior, avendo vinto entrambi i
campionati della scorsa stagione!
Chiediamo ad Arianna come è nata la sua passione per
questo sport: “Gioco a curling dal 2007. Vidi una partita
nel 2005 a Pinerolo durante i Mondiali Juniores e trovai il
curling piuttosto… noioso. Infatti è necessario conoscere
le regole per cominciare a divertirsi. Alle scuole medie
poi, ho fatto un corso di avvicinamento, mi sono divertita
molto e ho deciso di continuare.“
vita da atLete
Gli allenamenti, a questi livelli, sono molto impegnativi.
“Ci alleniamo tre volte alla settimana sul ghiaccio e due
volte in palestra con un preparatore atletico” spiegano
le ragazze. “Mantenere l’equilibrio sul ghiaccio è molto
impegnativo per il fisico: la scopa mette a dura prova le
braccia e per tirare la stone servono gambe allenate!”
Il sasso ha una traiettoria curvilinea, il capitano osserva
la direzione del sasso e suggerisce la tecnica: l’azione di
scopa crea un attrito che scioglie lo strato superficiale del
ghiaccio e accelera la stone.
obbiettivo
Qual è l’obbiettivo di queste ambiziose ragazze, così
giovani e così determinate, unite da un rapporto di
profonda amicizia al di là degli impegni sportivi?
“Vogliamo riuscire a ritornare nel gruppo A al massimo
entro l’anno prossimo, per partecipare ai Mondiali e poi
alle prossime Olimpiadi” affermano con entusiasmo.
A differenza di altre discipline sportive, infatti, nel curling
la squadra che vince il campionato italiano diventa
automaticamente la nazionale ufficiale.
Forse non tutti sanno che le scarpe da curling sono
una diversa dall’altra: una è una normale scarpa da
ginnastica mentre l’altra ha il fondo in teflon, materiale
antiaderente: “Con il piede davanti scivoli e con l’altro ti
spingi”.
regoLe deL gioco
Le due squadre, formate da quattro persone ciascuna, si
alternano nel tiro della stone, una pietra di granito dotata
di impugnatura. Ogni squadra effettua otto tiri per otto
o dieci mani in direzione dei tre cerchi concentrici sul
ghiaccio (la “casa”): la stone più vicina al centro prende
il punto. Obbiettivo della partita e accumulare più punti
della squadra avversaria: più stone ci sono vicino alla
“casa”, più sono i punti.
FORMAZIONE 3S LOVERO
Veronica Zappone - Capitano
Elisa Patono - Vicecapitano
Arianna Losano - Lead (la prima a tirare)
Martina Bronsino - Second (la seconda a tirare)
Angela Romei - Riserva
Uno dei quattro giocatori tira la stone, due fanno azione
di scopa e il quarto, il capitano, decide la strategia da
utilizzare per far sì che la pietra arrivi nella “casa”.
35
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SPORT
La Montagna
“sLow”:
Le raccHette
da neve
di Valentina Costantino
Un pendio innevato e qualche piccola impronta: è passata una lepre, forse anche
un camoscio. il silenzio è palpabile, le
auto e le case sono nascoste da innumerevoli strati di colline che si alzano, diventano pendii sempre più ripidi, poi montagne. il cielo limpido contrasta con il grigio
della pianura, il sole è alto e il riverbero
sulla neve arrossa il viso. i passi, lenti e
costanti, producono un suono sordo.
La fatica diventa piacere, la testa si svuota e i sensi si acuiscono.
Emozioni ben note a chi frequenta la montagna, sensazioni alla portata di chi abbandona i luoghi più frequentati lasciandosi alle spalle rifugi ed impianti di risalita.
Sono sempre di più le persone che, con sci e pelli di foca
oppure con le racchette da neve, vivono così la montagna, ma nelle nostre valli lo spazio non manca: Val
Pellice, Val Chisone, Val Germanasca, la vicina Val Po, il
Canavese, la Francia... siamo al centro di un meraviglioso
crocevia naturale, fatto di centinaia di sentieri tracciati
per tutti i livelli di difficoltà.
Domenica 7 Settembre 2014: Col Maurin Giornata Italo-Francese
gaLLeggiare sULLa neve
Le racchette da neve, o ciaspole, sono una piccola moda
scoppiata negli ultimi vent’anni anni, ma anche un modo
ecologico di vivere la montagna. Servono a “galleggiare”
sulla neve fresca e a raggiungere cime e luoghi immersi
nella natura. Le ciaspole sono facili da utilizzare sia per gli
adulti che per i bambini, non prevedono discese ardite né
abilità con gli sci.
Nei secoli passati, le racchette da neve erano di corda e legno, oggi sono di plastica, leggere e colorate. Si indossano
sullo scarponcino che viene agganciato sul retro da un fermo e chiuso poi con dei lacci. Sotto le racchette è presente
un rampone di metallo che permette di non scivolare sulla
neve ghiacciata; si utilizzano con l’aiuto di bastoncini per
mantenere l’equilibrio e spingere sulle braccia.
L’abbigliamento adatto è a strati, questo permette di alleggerirsi durante lo sforzo della salita e coprirsi durante la
discesa o con il brutto tempo. E’ consigliata una maglietta
termica, un pile leggero, una maglia più pesante o un comodo anti vento e una giacca impermeabile da tenere nello
zaino. I pantaloni posso essere quelli da sci nei giorni più
freddi, ma meglio qualcosa di impermeabile e più leggero. Indispensabili ghette, berretto, occhiali da sole e guanti.
Calzettoni e scarponcini impermeabili completano la divisa.
In libreria di trovano decine di pubblicazioni sulle ciaspole con dettagli dei sentieri e cartine. Anche il famoso sito
www.gulliver.it ha incluso le racchette da neve nelle
tipologie di itinerari. Ad oggi se ne contano oltre 1600 in
tutta Italia con migliaia di recensioni.
associazione Le ciasPoLe
A Pinerolo è nata nel 2000 l’Associazione Le Ciaspole,
con l’obbiettivo di promuovere l’escursionismo con racchette da neve, ma non solo. Moltissime da subito le adesioni,
oggi l’associazione ha un programma ricco di escursioni
invernali, estive e trekking. Gli aderenti, quasi 300, si occupano anche del mantenimento del territorio, della segnaletica nei sentieri e di diffondere la cultura del rispetto e
dell’amore per la montagna. Non manca il coinvolgimento
di anziani e portatori di handicap nelle varie attività.
Nel 2015 sono previsti festeggiamenti e attività straordinarie per il quindicesimo anno di attività dell’associazione.
Per maggiori informazioni:
www.leciaspole.it - [email protected]
37
TERRITORIO
con L’inverno
tanti gLi
aPPUntaMenti
Per gLi aManti
deLLa neve,
e non soLo
di Cammini di Libertà
prosegue lo spazio dedicato su caprilli al progetto “pineroLo e Le
VaLLi: cammini di libertà tra arte e cultura”.
in questo numero vogliamo presentare le attività per l’inverno che ci
attende.
i territori di riferimento
del progetto “cammini
di Libertà”, offrono diverse opportunità e ottime strutture per accogliere la passione per la
montagna e per la neve.
dalle stazioni sciistiche
alle piste di pattinaggio
e hockey su ghiaccio fino
alle passeggiate organizzate lungo i sentieri
innevati.
ecco dunque una breve
descrizione delle strutture e delle relative attività proposte per questa
stagione 2014/2015.
Valli Pinerolesi
Le Valli Pinerolesi vantano una
tradizione quasi secolare per
quanto riguarda gli sport e le
attività invernali. Stiamo parlando
di eccellenze che coinvolgono
l’ambiente sciistico, del pattinaggio
su ghiaccio, dell’hockey e di
molti altri sport.Per questo sono
in grado di offrire a chi ama la
montagna strutture adeguate a
ogni esigenza, come per esempio
stazioni sciistiche di piccoli,
ma caratteristici comuni, quali
Pragelato (www.pragelatoturismo.
it) e Prali (www.praly.it); piste di
pattinaggio e hockey su ghiaccio
tra cui ricordiamo lo “Stadio del
Ghiaccio” di Torre Pellice, inaugurato
in occasione delle Olimpiadi
Torino 2006 e con oltre 5.000
mq di superficie a disposizione.
Parlando di tradizione invernale
sportiva non dimentichiamo il
“MuseumSkiRochon”, uno spazio
interamente dedicato all’industria
dello sci e a come quest’attività
abbia influito specialmente sulle
Valli Chisone e Germanasca, dove si
insediò all’inizio degli anni ’30.
Storia, sport e natura
tutti da scoprire!
Se però vi sentite meno attivi – o
siete più freddolosi! – non temete: potrete comunque godervi
splendide passeggiate con i colori
autunnali e invernali tra le colline
di questo angolo di Piemonte.
Edmondo De Amicis la definì ‘la
città più bella del Piemonte’ ed
effettivamente ammirare Pinerolo
dalla sua collina in una limpida
giornata invernale, con il Monviso
che svetta sullo sfondo, è una bellissima – nonché salutare - esperienza.
Un itinerario in particolare conduce a Casa Canada (www.casacanada.eu), rifugio del CAI recentemente ampliato e ristrutturato
alle porte di Pinerolo.
Adatto a tutte le stagioni, ma soprattutto ai mesi meno caldi, questo itinerario può partire addirittura dal centro di Pinerolo e durare
anche un’intera giornata, oppure
snodarsi più in alto, partendo dalla borgata Talucco lungo l’interessante Ecomuseo della Carbonaia.
38
La Val Sangone
La Val Sangone, con i suoi pendii di
veloce accesso dalla zona metropolitana, si presta bene ad essere percorsa da itinerari con le ciaspole.
nella tranquillità della natura e avere l’occasione di incontrare caprioli,
cervi, volpi, poiane e picchi nel loro
ambiente naturale.
A Giaveno la gita più famosa e più
frequentata è senza dubbio la salita
del Monte Aquila (2.119 mt slm) partendo dall'Alpe Colombino (1.261
mt slm) sul tracciato dei vecchi impianti di risalita. Si tratta di una salita
impegnativa ma priva di difficoltà
tecniche. Il panorama è subito appagante e nelle giornate limpide permette allo sguardo di spaziare dalla
città di Torino fino alle vette della Val
d'Aosta. Per chi vuole invece cimentarsi su percorsi meno impegnativi,
si può raggiungere il Colletto del
Forno (1.138 mt slm) partendo dal
Rifugio “La Madlena”.
La prima parte dell’escursione permette di conoscere l’attività dei carbonai e la preparazione del "carbone
di legna", prima di affrontare la ripida salita che conduce alla panoramica sommità del Freidour, spesso
innevata d’inverno.
BONNIN
Via della Carderia 27
PINEROLO
La passeggiata si svolge interamente
nel bosco e attraversa vecchie borgate, i castagneti secolari di Borgata
Viretta, per aprirsi poi su un panorama mozzafiato sulla pianura e più
ancora sulle vette del parco Orsiera
Rocciavrè. Si tratta di un’attività che
consente di isolarsi completamente
dal caos cittadino, per immergersi
www.pinerolovalli-artecultura.it
AVVOLGIBILI
PORTE BLINDATE
PALCHETTI
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3939
39
TERRITORIO
svoLta donna
sta diventando
grande
di Laura Zoggia
Stiamo presentando un progetto per l’allestimento, nei
ci eravamo lasciati nel numero scorso con
principali comandi di Carabinieri, Polizia di Stato e
la notizia della partecipazione di svolta
Polizia Locale della Provincia di Torino, di un locale idoneo,
donna al bando dell’8x1000 della chiesa
protetto e dedicato all’accoglienza delle donne che preValdese, che destina una parte delle risorsentano denunce o querele.
se ricevute al finanziamento di progetti di
Grazie al protocollo d’intesa tra Donne e Futuro (Onlus torinese)
contrasto alla violenza di genere. ebbene,
e Svolta Donna, dedicato all’inserimento di donne in condiziosiamo state finanziate con € 22.500 e il
ni di temporanea fragilità in tirocini formativi retribuiti, in
nostro sogno di poterci dotare di una casa
collaborazione con il Centro per l’impiego di Pinerolo, abbiamo
rifugio è diventato realtà!
appena inserito nel mondo del lavoro la settima persona. Quenoi volontarie siamo entusiaste e cominsto progetto è stato recepito dall’azienda Ortobra che rifornisce
i supermercati del pinerolese con frutta e verdura (compreso
ceremo subito a cercare un alloggio con le
Eataly).
caratteristiche necessarie. coinvolgeremo
nella scelta il pastore di pinerolo gianni
In occasione della “Corri in Rosa” dell’estate scorsa, abbiamo
contattato l’azienda Equilibra di
genre, sensibilità che riteTorino per richiedere dei gadget.
niamo necessaria vista l’origine del finanziamento.
CASA RIFUGIO, LUOGHI Ci hanno inserito all’interno dei
“
A ottobre scorso, il Gioielliere Edoardo Bolognesi ha organizzato,
presso gli impianti sportivi del Malanaggio, la quarta Partita della
Solidarietà con una sottoscrizione a premi. Una disputa in rosa
con due squadre di calciatrici e con
la terna arbitrale tutta femminile.
Il ricavato è stato donato a quattro
associazioni di volontariato, tra le
quali Svolta Donna. L’assegno di
€ 550 è stato subito assegnato
ad un progetto specifico: vogliamo creare, presso l’Ospedale
Agnelli di Pinerolo, un “letto
rosa”, una sistemazione temporanea ma confortevole per le donne
che, dopo l’ennesima violenza, decidono di non rientrare a casa ma
non sanno dove andare.
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DI ACCOGLIENZA
TEMPORANEA E LAVORO
SONO I NOSTRI OBIETTIVI
IMMEDIATI“
beneficiari del loro progetto che
supporta, a livello nazionale, centri
antiviolenza devolvendo un centesimo per ogni prodotto venduto. Il
progetto a loro proposto riguarda
la necessità di istituire un fondo
da utilizzare esclusivamente per le
prime emergenze delle donne che
saranno accolte nella nostra casa
rifugio. Ora anche Svolta Donna
è online sul sito di Equilibra nella
sezione “Essere donna”, aggiornata
frequentemente con l’ammontare
del denaro raccolto.
Infine, sono stata uno dei 600
sindaci invitati a Montecitorio dalla presidente della Camera
Laura Boldrini in rappresentanza
degli oltre 8000 sindaci d’Italia, per
un incontro finalizzato a ragionare,
STUDIO DENTISTICO
DR. FRANCO
GATTI
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www.svoltadonna.it
con ministri e presidenti di commissioni, sui problemi e sul
futuro del paese.
Ne ho approfittato per dar voce alle problematiche dei
centri antiviolenza e ho consegnato alla vice-presidente
delle politiche di genere On. Roberta Agostini la seguente
lettera:
“In qualità di presidente del centro anti-violenza Svolta
Donna Onlus che opera sui 109 comuni dell’ASL TO 3,
intendo presentarvi le nostre difficoltà che sono comuni
a tutti i centri presenti in Italia. Nonostante ci attiviamo
a trovare risorse con i bandi specifici, con iniziative di
raccolta fondi, le risorse non sono sufficienti. Supportare
un maggior numero di donne che intendono affrontare
un percorso di uscita dalla violenza è il nostro obiettivo.
Siamo tutte volontarie e chiediamo allo Stato un supporto
economico per incidere maggiormente su questa terribile
piaga. Con la firma della Convenzione di Istanbul da parte
dell’Italia, è stato sancito l’adeguamento al sistema d’interventi previsto, a partire dall’indispensabile sostegno
ai Centri antiviolenza che, a oggi, non ricevono adeguati
finanziamenti per portare avanti le attività di prevenzione
e contrasto al fenomeno. Inoltre, la suddivisione dei fondi
decisa recentemente in sede di Conferenza Stato-Regioni,
in attuazione della Legge 119/13, non va in questa direzione. Prevenire è meglio che curare e fa risparmiare soldi
allo Stato. Tra spese sanitarie e costi sociali, l’esborso per
la collettività è pari a circa 1,7 miliardi di euro. A fronte di
tutto questo, per le iniziative di prevenzione al fenomeno
si investono soltanto 6,3 milioni. I dati sono rivelati dalla
prima indagine nazionale sui costi economici e sociali
della violenza sulle donne, realizzata da Intervita Onlus,
con il patrocinio del Dipartimento per le Pari opportunità.
Intanto, sperando che lo Stato riesca a trovare le risorse,
le volontarie di Svolta Donna sono ancora più iperattive e
motivate a percorrere tutte le strade possibili per trovare
risorse atte ad aiutare concretamente le tante donne che
chiedono aiuto allo sportello di Svolta Donna.”
Orario: dal lunedì al venerdì 9/12 - 15/19
Martedì orario continuato dalle 9 alle 19
CURE DENTALI E NON SOLO
Lo studio medico dentistico Dott. Franco Gatti
dal 1980 è presente in Pinerolo per realizzare
cure e protesi secondo le più aggiornate
tecniche e metodiche scientifiche, cercando di
soddisfare le esigenze estetiche, funzionali ed
economiche dei propri pazienti.
- Protesi fissa e mobile su impianti
- Mini impianti a carico immediato di
protesi mobile
- Interventi di paradontologia per stabilizzare
denti mobili
- Cure dentali per bambini e adulti
- Ortodonzia per bambini e adulti
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ultravioletti in unica seduta
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apparecchiatura U.S.A. in radiofrequenza
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INFANZIA
Un asiLo
o
L tetto
senza iL
di Valentina Costantino
ill motto di quello di ostia,
il primo nato, è ““non esiste
cattivo tempo, ma solamente
abiti sbagliati”.
LUogHi Protetti e Pieni di
LUogH
sorPrese
Ogni giorno, con qualsiasi condizione meteorologica, i
bambini non “entrano” in classe ma “escono” nel bosco.
Quando piove indossano mantelline e stivali di gomma e
via a giocare! Pietre e tronchi diventano banchi e seggiole,
sassi, pigne e pozzanghere prendono il posto di costruzioni e giochi in plastica. Gli animali non sono fiabeschi personaggi dei libri ma si possono sentire e vedere dal vivo. E
quante capanne si possono costruire e quanti nascondigli
per giocare a nascondino! Nessun muro a limitare le corse
né materassi su cui rotolare, ma prati da percorrere a perdifiato e lunghissime passeggiate quotidiane. I bambini
(continua alla pagina seguente) ⟶
foto: comune-info.net
sul numero scorso
abbiamo trattato
l’educazione alternativa e l’homeschooling e oggi torniamo a
parlare di formazione in
età infantile con un metodo
pedagogico che, come tante innovazioni
in ambito sociale, arriva dal nord europa:
l’asilo nel bosco, una scuola per la prima
infanzia che prevede il bosco come luogo di
attività e aggregazione.
Questi asili sono nati in danimarca più di
50 anni fa (Waldkindergarten) e oggi se ne
trovano in tutta europa (in germania ce ne
sono 1000!) e qualcuno anche in italia, dove
però si tratta perlopiù di progetti pilota o
gestiti da gruppi di genitori.
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foto: comune-info.net
iL baMbino aL centro
foto: uomoplanetario.org
crescono così, attraverso l’esperienza pratica, dove la curiosità è stimolata e la creatività assecondata.
I boschi dedicati sono luoghi protetti con casette
riscaldate per le emergenze e gli educatori, solitamente
di entrambi i sessi, sono presenti in numero maggiore
rispetto agli asili tradizionali; inoltre, è dimostrato che
abbiano costi decisamente inferiori di quelli classici. Se
questo sistema venisse applicato anche nell’istruzione
pubblica italiana, si potrebbero avere più asili e meno
liste di attesa. Inoltre, il nostro territorio è ricco di luoghi
naturali adatti ad accogliere i più piccoli, proprio a due
passi dalla città.
Quante volte, a fine giornata, i nostri figli sono nervosi,
iperattivi, capricciosi e faticano ad addormentarsi?
Probabilmente, durante la loro giornata, sono stati
eccessivamente stimolati da immagini veloci e giochi
tecnologici, sono passati da un luogo chiuso ad un
altro, soprattutto nella stagione invernale in cui siamo
condizionati dal freddo e dalle poche ore di luce.
Questo approccio educativo più lento e naturale è davvero
importante poiché permette ad ogni bimbo di stancarsi
in modo salutare, di imparare a valutare i pericoli in
autonomia e a superare le difficoltà, soddisfando il suo
insito desiderio di esplorazione.
Il bambino che trascorre molto tempo a giocare
all’aria aperta sviluppa inoltre una migliore capacità di
movimento, si abitua alle differenti condizioni meteo, il
suo organismo si rinforza ammalandosi sensibilmente di
meno e, molto probabilmente, sarà un adulto che amerà
e rispetterà la natura.
Per maggiori informazioni:
www.asilonelbosco.it
www.lemilio.it
www.asilonelbosco.altervista.org
www.waldkindergarten.de
www.associazionemanes.it
45
45
ATTUALITÀ
L’aUtostoP
deL nUovo
MiLLennio è
onLine!
di Valentina Costantino
avete presente l’autostoppista, quello
dei film, con zaino in spalla e aria da
vagabondo? dimentichiamolo.
L’autostoppista 2.0 è sempre connesso
ad internet e non aspetta più sotto la
pioggia, cerca il passaggio in anticipo, su
web, con piattaforme create apposta per
chi desidera condividere auto e viaggio; e,
soprattutto, non ha più l’aria da hippy.
recenti sondaggi hanno dimostrato
che chi aderisce al car pooling e al
ride sharing, questi i nomi dei servizi di
mobilità sostenibile, ha un’età che si
aggira attorno ai trent’anni, è tecnologico,
lavoratore, tutt’altro che squattrinato ma
con un’attitudine al risparmio.
Se state pensando che i vostri viaggi più o meno
quotidiani potrebbero diventare fonte di guadagno e
divertimento, ecco intanto le definizioni.
Il car pooling è una modalità di condivisione auto
tra persone che, a rotazione, le mettono a disposizione
di altri che effettuano lo stesso tragitto. L’obbiettivo
è risparmiare dividendo le spese di carburante e
autostrada. Ottimo per i pendolari.
Nel ride sharing invece, l’obbiettivo è quello di trovare
un compagno di viaggio per tragitti medio lunghi, più
o meno ripetuti, facendosi pagare una piccola somma
per il passaggio.
Su Blablacar.it, il sito principale di ride sharing che
conta 5 milioni di iscritti in tutta Europa, al momento
della stesura dell’articolo erano attivi più di 80
passaggi in partenza da Pinerolo e 136 in arrivo.
I vantaggi del ride sharing sono tanti e proprio per
tutti. Innanzi tutto per l’ambiente: meno auto uguale
meno inquinamento; per le persone: meno traffico
uguale meno stress; non secondario l’aspetto di
guadagno, per chi offre il passaggio, e di risparmio per
chi usufruisce.
Importante anche il fattore socializzazione. Certo,
è necessario sapersi adattare, aver voglia di
programmare in anticipo partenze e soste ed essere,
almeno un po’, di compagnia.
Ma niente paura, su blablacar.it è possibile anche
specificare il grado di loquacità che si desidera
mantenere durante il viaggio (bla, blabla o blablabla)
oltre a specificare la disponibilità ad accogliere
fumatori, animali, ecc.
È sicuro aderire al ride sharing? Certo, così come per
le piattaforme di vendita e acquisto tra privati, vedi
ebay, i siti di condivisione auto mettono a disposizione
dettagliati profili degli aderenti e la possibilità di
lasciare feedback dopo la conoscenza. Per le donne
inoltre, in quasi tutte le piattaforme è possibile
segnalare la possibilità di viaggiare solo con altre
donne.
Per maggiori informazioni:
www.blablacar.it
www.roasharing.com
www.drivebook.com
www.bring-me.it
www.youtrip.it
www.carpooling.com
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CORSI DI FORMAZIONE
FORMAZIONE CONTINUA INDIVIDUALE
Bando Provincia di Torino FCI ai sensi della L.R. 63/95 e della L.R. 44/00, D.G.P. n. 67-1901 del 31/01/2012 e D.G.P n. 816-43505 del 18/11/2013.
Catalogo dell’Offerta Formativa approvato con Det. n. 61-12277 del 10/04/2014
AGGIORNAMENTO
INFORMATICO DI BASE
Durata: 120 ore
Costo per gli occupati: 264,00 euro
ELEMENTI DI CONTABILITà
Durata: 60 ore
Costo per gli occupati 132,00 euro
TECNOLOGIE CAD - 2D
Durata: 60 ore
Costo per gli occupati 132,00 euro
LINGUA INGLESE
(ELEMENTARE / PRE-INTERMEDIO
INTERMEDIO)
Durata: 60 ore
Costo per gli occupati: 132,00 euro
ELEMENTI DI SARTORIA
MODIFICHE E
RIPARAZIONI SARTORIALI
Durata: 60 ore
Costo per gli occupati: 132,00 euro
TECNICHE DI SALA
Durata: 50 ore
Costo per gli occupati: 110,00 euro
TECNICHE DI CUCINA BASE
Durata: 50 ore
Costo per gli occupati: 110,00 euro
TECNICHE PASTICCERIA
DA RISTORAZIONE
Durata: 50 ore
Costo per gli occupati: 110,00 euro
HACCP E SICUREZZA
SUL LAVORO - CUCINA
TECNICHE DI CUCINA
AVANZATA
TECNICHE DI BAR
ELEMENTI DI DEGUSTAZIONE
VINI E ABBINAMENTO
ENOGASTRONOMICO
Durata: 50 ore
Costo per gli occupati: 110,00 euro
SOMMINISTRAZIONE DI
ALIMENTI E BEVANDE E
ATTIVITà DI COMMERCIO NEL
SETTORE MERCEOLOGICO
ALIMENTARE
Durata: 104 ore
Costo per gli occupati: 228,80 euro
CFIQ
Durata: 50 ore
Costo per gli occupati: 110,00 euro
Durata: 50 ore
Costo per gli occupati: 110,00 euro
Per maggiori informazioni sui corsi,
iscrizioni, requisiti minimi di accesso
e certificazioni rilasciate scaricate la
brochure completa dal sito:
www.consorziofiq.it
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Durata: 27 ore
Costo per gli occupati: 59,40 euro
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FORMAZIONE E LAVORO
corsi di
forMazione
di Andrea Provera e Greta Braida
il periodo d’incertezza che stiamo vivendo porta molte persone a rivedere il proprio percorso professionale, a rafforzare
le proprie competenze e acquisire nuove
conoscenze, anche per essere più competitivi sul mercato del lavoro. Ma come
partecipare a un corso di formazione
conciliandolo con il lavoro e gli impegni?
come perfezionare il proprio livello di inglese restando nel budget previsto dalla
propria “spending review” personale?
Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, la Provincia
di Torino prevede dei finanziamenti per occupati
e disoccupati che vogliono frequentare corsi di
Formazione Continua Individuale. Il Consorzio
per la Formazione l’Innovazione e la Qualità di Pinerolo
organizza corsi serali finanziati all’80% dalla
Provincia di Torino.
Si possono frequentare corsi di inglese base, preintermedio e intermedio, di informatica, cucina,
pasticceria, degustazione vini, corsi di tecniche di
bar e di sala, corsi di sartoria, Cad 2D e contabilità.
Sono disponibili inoltre percorsi formativi per ottenere
l’abilitazione di somministrazione alimenti e
bevande e per ottenere la qualifica di collaboratore di
cucina e di sala.
I corsi si svolgono al CFIQ in via Trieste 42, in centro a
Pinerolo e in via Sommellier o al Museo del Gusto di
Frossasco. Per gli occupati interessati a partecipare
è sufficiente scegliere il proprio corso e iscriversi in
segreteria o direttamente online; sul sito del Consorzio
si possono trovare le indicazioni riguardo agli orari e
la sede di svolgimento delle lezioni e sulle modalità di
iscrizione.
Per maggiori informazioni visitare il sito:
ww.consorziofiq.it
o visitare la pagina Facebook: CFIQ
I corsi per i disoccupati sono gratuiti,
finanziati al 100%, è pertanto necessario
rivolgersi al Centro per l’Impiego di
competenza che sulla base della disponibilità
dei fondi potrà prendere in carico le richieste
di iscrizione.
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AUTOPRODUZIONE
scrUb e
MascHere
tUtte natUraLi
di Valentina Costantino
il viso è il primo biglietto da
visita, dove si appoggiano
gli sguardi ed emergono
i sorrisi ma, in questa
stagione, è spesso logorato
dal freddo e dallo stress.
Viso su cui troppo spesso si
utilizzano prodotti chimici
ed industriali a cui si
chiedono miracoli.
invece la parola d’ordine
è
semplicità,
pochi
ingredienti ma tutti naturali
per rivitalizzarlo al meglio,
non rischiare allergie… e
risparmiare!
Una volta alla settimana è utile trattare
la pelle del viso con uno scrub per
eliminare le cellule morte e farla
respirare.
Sono moltissimi i prodotti naturali con i
quali inventarsi uno scrub fatto in casa.
Ad esempio si può unire un cucchiaio
di bicarbonato, uno di olio d’oliva e
una goccia di olio essenziale (avocado,
camelia, girasole, macadamia sono
ottimi antirughe); se si desidera un
effetto antiossidante, aggiungere due
gocce di limone.
Ottimi scrub si possono fare con miele
e fiocchi di avena frullata o miele e
farina di mais. La procedura è sempre
la stessa: mescolare il tutto, applicare
sul viso una piccola dose di prodotto
e massaggiare in tondo per almeno
un minuto. Risciacquare con acqua
tiepida e tamponare con una salvietta
morbida.
La natura aiuta la nostra bellezza con i
suoi frutti, che possono essere utilizzati
anche come maschere rigeneranti.
L’autoproduzione è una vera, piccola ma immensa rivoluzione. Autoprodurre
significa sicurezza, risparmio, ecologia, consapevolezza e cultura; significa
impegnarsi efficacemente per contrastare gli aspetti dell’economia attuale
che l’hanno resa insostenibile.
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Consigliamo, per tutti i tipi di pelle,
quella al cetriolo frullato con un po’
di menta, yogurt e argilla bianca (o
farina, in mancanza dell’argilla). Un
bel frullato di albicocche, pesche e
banane regalerà alla pelle vitamine
ed elasticità. Olio e yogurt idrateranno
le pelli secche e screpolate. La polpa
schiacciata di un’arancia invece ha
proprietà leviganti e antirughe.
Non resta quindi che valutare le
caratteristiche della propria cute e poi
divertirsi.
Buona pelle a tutti!
In questa rubrica troverete alcune ricette, tutte rigorosamente
prodotte e testate dalla nostra redazione.
Per approfondimenti www.caprilli.com/autoproduzione
l’evoluzione del freemag
Dal 2015 i contenuti del portale caprilli.com verranno integrati
con le tematiche del freemag.
Insieme per darvi più notizie, più servizi e più novità.
Camere accoglienti
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