Il confezionamento della stomia Una finestra sulla SIUCP
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Il confezionamento della stomia Una finestra sulla SIUCP
Numero 3 In primo piano – Il confezionamento della stomia Una finestra sulla SIUCP – Lettera ai soci Curiosità – Slow food SIUCP Società Italiana Unitaria di Colonproctologia www.siucp.org Presidente Angelo Stuto Presidente Eletto Giuseppe Spinoglio Past President Antonio Longo Vice-Presidente Giuliano Reboa Segretario Angelo Caviglia SIUCP NEWS Notiziario della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 Luglio-Agosto-Settembre 2009 Registrato presso il Tribunale di Roma con il n.° 110/2007 del 5 aprile 2007 Direttore responsabile Roberto Dino Villani Direttore editoriale Pasquale Talento Sintesi Grafica s.r.l. Numero chiuso in redazione 28 settembre 2009 Consiglieri Flaminio Benvenuti Angelo Filippini Cristiano Finco Francesco Gabrielli Gabriele Naldini Pasquale Talento Tesoriere Giuseppe Ferulano Revisori dei Conti Segreteria SIUCP Lunedì-Venerdì 10.00-13.00 / 14.00-18.00 Tel. e fax: +39 0645422450 Int. 211 e-mail: [email protected] Contributi Per scrivere alla redazione inviare una mail al capo redattore Roberto Dino Villani: [email protected] Antonio Capomagi Giuseppe Spidalieri Coordinatore Nazionale UCP Adolfo Renzi Coordinatore Nazionale Delegati SIUCP INDICE Danilo Tarroni Garanti Vincenzo Landolfi, Roberto Dino Villani, Antonio Longo Delegati Regionali SIUCP Abruzzo Carmine Pietrantoni Campania Giovanni Angelone Emilia Romagna Giampiero Ucchino Lazio Bruno Masci, Massimiliano Varriale Liguria Marco Gipponi Lombardia Giuseppe Calabrò, Guglielmo Giannotti Marche - Molise Rodolfo Piazzai Piemonte - Valle D'Aosta Luciano Abbo Puglia - Basilicata Angelo Di Pascale Sardegna Antonio Pintus Sicilia - Calabria Francesco Longo, Antonio Ciccolo Toscana Umberto Ferro, Azzam Khader Triveneto Mauro Volpato, Antonio Caminiti Umbria Andreino Tassi Editoriale “Il nuovo anno lavorativo” p. 2 Curiosità Slow food p. 4 In primo piano “Il disegno preoperatorio in un paziente candidato al confezionamento di una stomia” p. 7 Una finestra sulla SIUCP “Lettera ai soci” p. 10 Bacheca – In evidenza p. 12 Anno III - Numero 3 Roberto Dino Villani Responsabile Struttura Semplice di Chirurgia Proctologica e Riabilitazione del Pavimento Pelvico Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo Cari Amici, al rientro dopo la pausa estiva, anche se ormai per molti un “lontano” ricordo, ci troviamo ad affrontare un nuovo anno lavorativo. L’autunno, come sempre, vede un programma congressuale molto intenso e mi auguro quindi possano esserci momenti di incontro con molti di Voi dai quali vorrei raccogliere pareri favorevoli o contrari sulla nostra rivista. Fin dal primo numero della “nuova generazione” ho chiesto il Vostro aiuto ma, purtroppo, pochi mi hanno dato finora suggerimenti o contributi. Siamo tutti molto presi dai nostri impegni, ma Vi chiedo un piccolo sforzo. Cosa è successo in questi mesi per la nostra Società? Direi due fatti molto importanti: il passaggio di consegne presidenziali tra Antonio Longo e Angelo Stuto e l’elezione del Presidente 2011/2013, Giuseppe “Pinuccio” Spinoglio. Antonio Longo nel suo discorso in occasione del World Congress ha confessato di non essere riuscito a fare quello che avrebbe voluto nei suoi due anni di presidenza; posso dire che lo capisco in quanto lo stesso era successo a me due anni fa. Probabilmente un biennio di presidenza è poco per poter realizzare tutti i propri progetti, ma qualche cosa si riesce a fare e credo che Antonio abbia lasciato un importante segno specie per quanto riguarda la gestione della Società. Un “grazie” ad Antonio ed un “buon lavoro” ad Angelo Stuto, il più giovane Presidente che le Società di Coloproctologia abbiano avuto, indipendentemente dai vari cambiamenti e vicissitudini. Angelo ha percorso tutto il cammino ed ha atteso il suo momento accumulando un’esperienza non indifferente. Sono certo quindi che non possa fallire dando un contributo indiscutibile al progredire continuo della SIUCP. Angelo Stuto è molto conosciuto anche dai Colleghi non solo oltreconfine, ma anche oltreoceano e quindi potrà continuare l’opera di Antonio nel diffondere la popolarità della nostra Società Scientifica. Di tutto ciò potrà beneficiarne l’amico Pinuccio Spinoglio che gli succederà tra due anni. Pinuccio ha avuto il suffragio dei voti, dato importante anche se unico candidato ufficiale. Con l’elezione di Spinoglio la SIUCP ha voluto dare il segnale forte che non solo la chirurgia del pavimento pelvico e la proctologia sono i punti di forza scientifici di questa Società, ma anche la chirurgia del colon-retto, con relative novità, deve essere tra i fondamenti. E’ stato pertanto designato quale Presidente uno dei migliori chirurghi laparoscopisti del colon che operano in Italia. Un segno importante, come dicevo, a dimostrazione che continua quel percorso di innovazione e attualità della SIUCP iniziato circa sei anni fa. Durante la prima vera riunione del Consiglio Direttivo dell’era Stuto, svoltasi a Roma il 17 settembre, sono state prese importanti decisioni per quanto riguarda un rinnovamento del Regolamento delle UCP, la formazione e la rivista societaria di cui tutti verranno informati durante l’Assemblea dei soci che si svolgerà il 19 novembre a Modena. Nel numero che vi apprestate a sfogliare troverete un piacevole articolo di costume, redatto dall’amico Riccardi di Faenza e, tra l’altro, il primo contributo scritto da un’infermiera. Questo per confermare che la nostra Società, proprio perché Unitaria, è aperta anche nelle iscrizioni, agli infermieri ed è quindi giusto lasciare loro uno spazio anche nella rivista. Consiglio comunque anche i Colleghi di leggerlo poiché interessante e possiamo apprendere qualche cosa. Come di consueto una lettera del Presidente a tutti i soci perché questo diventi un vivo strumento di comunicazione ed infine i vostri annunci che vi ricordo aspetto numerosi. In copertina Il tortello sulla lastra Slow food PSYLLOGEL fibra Il modo più naturale per allenare l’intestino e tonificare la muscolatura del pavimento pelvico PSYLLOGEL fibra Integratore alimentare di fibra di psyllium pura al 99% PSYLLOGEL® fibra a base di fibra di psyllium rigonfia rapidamente in acqua (WHC: water holding capacity) e forma un gel (bulking effect)(1) che migliora la motilità e la funzionalità intestinale, ottimizzando la sensibilità nell’evacuazione e facilitando la defecazione con un maggior controllo della continenza.(2-6) Psyllogel fibra è la fibra con la massima purezza e la massima efficacia per i disordini del pavimento pelvico. Le persone che assumono Psyllogel® fibra, per la varietà di gusti e per la possibilità di addizionarlo ad altri alimenti come yogurt, spremute ecc., hanno la possibilità di avere una maggiore compliance al trattamento. “L’idratazione delle feci ottenuta con lo psyllium rappresenta un meccanismo lassativo non comune per una fibra alimentare.” (5) DISPONIBILE IN 5 GRADEVOLI GUSTI: PSYLLOGEL® fibra, migliorando la consistenza fecale, la funzionalità dell’alvo e la qualità di vita, rappresenta un primo approccio nella terapia medica in tutti i casi di stipsi e di incontinenza anale.(2-3) Arance rosse Tè Limone Riferimenti bibliografici 1. Marteau P. et al. Digestibility and bulking effect of ispaghula husks in healthy humans. Gut 1994; 35:1747-1752 2. Dodi G. and Cavallari R. Efficacia della terapia con psyllium nella stipsi e nella incontinenza anale. It J Coloproct 2002; 3: 67-69 3. Interisano A. and Dodi G. I disordini funzionali pelviperineali: validità dell’approccio terapeutico con dieta ad alto residuo di fibre e probiotici. Pelvi-Perin. RICP 2004; 23: 109-114. 4. Ternent C. A. et al. Practice parameters for the evaluation and management of constipation. Dis Colon Rectum. 2007 Dec;50(12):2013-22 5. Marlett J.A. et al. An unfermented gel component of psyllium seed husk promotes laxation as a lubricant in humans. Am J Clin Nutr 2000; 72: 784-789 6. EMEA 2007 Assessment report on plantago ovata forssk., seminis tegumentUM. Doc. Ref. EMEA/HMPC/165838/2006. VENDUTO IN FARMACIA Informazioni riservate ai signori medici, farmacisti e operatori del settore NATHURA SRL - Tel. 0522 865464 - www.nathura.com - [email protected] AZIENDA CON SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ UNI EN ISO 9001:2000 CERTIFICATO DA CERTIQUALITY Fragola Cacao Vaniglia SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 Curiosità Slow food a cura di Riccardo Riccardi P.O. di Faenza (RA) LA GOTA - La storia In particolari zone del Casentino (Vallesanta – Chiusi della Verna), ed in remoti lembi della Romagna, da sempre la lavorazione delle carni suine ha portato alla realizzazione di un fotogota2 salume molto particolare, ottenuto dalla guancia del maiale: “la Gota”. Una carne “grassa”, sapida e con eccellenti caratteristiche organolettiche adatta a chi nei duri lavori dei boschi e dei campi aveva bisogno di un notevole apporto di calorie a basso costo. La gota si ottiene a seguito di due settimane di salatura e viene conservata appesa al “trave” di una stanza non umida dove rimane a stagionare per almeno un mese. LA MELATA D'ABETE - La storia Quella della melata d’abete è sicuramente una storia più recente rispetto alla maggioranza degli altri mieli presenti sul mercato. È la storia di un prodotto legato alla coltivazione di una delle piante simbolo del Parco Nazionale, l’abete bianco. Le api, infatti, possono produrla solo in prossimità di boschi di questa pianta e in presenza di particolari condizioni climatiche. La particolarità di questa “melata” consiste non nella trasformazione del nettare in miele, ma della linfa stessa che fuoriesce dalle piccolissime cavità prodotte dagli afidi. Assieme alla linfa le api raccolgono anche le resine che la pianta espelle per cicatrizzare le ferite. L’unione della linfa alle resine permette quindi di ottenere un miele con proprietà balsamiche ed espettoranti veramente particolari. 4 IL RAVIGGIOLO - La storia Nel 1515 il Magistrato Comunitativo della terra di Bibbiena portò in dono, a Papa Leone X, alcuni raviggioli presentati in un canestro ricoperto di felci; è la prima testimonianza storica di questo formaggio frutto della caseificazione con caglio senza rottura. L’Artusi, nel suo “Manuale pratico per le famiglie ….” inserisce il “cacio raviggiolo” come ingrediente per i cappelletti all’uso di Romagna indiscutibile testimonianza della valenza culinaria di un prodotto fresco ottenuto dalla caseificazione di latte, oggi in prevalenza vaccino. LA SALSICCIA MATTA CIAVAR - La storia Per la salsiccia matta o ”ciavar” valgono le stesse considerazioni fatte per tutti gli altri prodotti alimentari di origine suina. Da sempre nulla va sprecato di questo utile animale; tutto deve servire ed i più abili macellai hanno sempre ottenuto delizie dall’attenta “partitura” delle carni. La storia del ciavar si perde nei racconti dei vecchi abitanti delle valli romagnole, e dentro a questo insaccato si conservano le virtù del territorio e dei suoi generosi abitanti. Questo prodotto è ottenuto grazie alla lavorazione delle carni meno pregiate del maiale, quali lingua, cuore, guancia e frattaglie della disossatura della testa; vengono macinate e pazientemente impastate con sale e pepe, abbondante aglio e buon sangiovese. L’aglio e il Sangiovese sono i due ingredienti chiave di questo particolarissimo prodotto, in quanto ne esaltano e ammorbidiscono il sapore rendendolo da sempre un insaccato unico e irripetibile. IL TORTELLO SULLA LASTRA - La storia A quanto risulta non si trovano testimonianze storiche scritte del tortello sulla lastra. Da sempre considerato una delle prelibatezze delle terre di confine fra Romagna e Toscana, è sicuramente uno dei migliori alimenti “poveri” ottenuti dalla felice combinazione dei prodotti delle magre terre del crinale appenninico. Farina di grano tenero e acqua di cottura della zucca per la sfoglia, con aggiunta di zucca, patate, aglio, cipolla, pancetta, lardo e pecorino per il ripieno: questi gli ingredienti base del tortello a cui oggi normalmente si aggiunge anche il parmigiano reggiano. Il nome del prodotto trae origine dal sistema di cottura su “lastra” di pietra arenaria che, con la sua particolare ruvidità e con un’uniforme distribuzione del calore, ne ottimizza la cottura. LA RAZZA ROMAGNOLA - La storia “Non fu creata in un attimo, né uscì perfetta come Minerva dalla testa di Giove, ma è frutto del lavoro paziente, intelligente, appassionato, di tutta una schiera di allevatori che da circa mezzo secolo le hanno prodigato le loro cure ……”. Con queste parole Dino Sbrozzi descrive nel 1930 la razza gentile romagnola. Con mirabile sapienza Alberto Silvestri nel 1975 ne narra la splendida storia. Figlia delle terre della Cina (razza delle steppe) si è inserita prima in Mongolia e poi nell’Est Europeo fino a raggiungere le terre di Romagna. Nel 1876 a Lyon vengono pesati otto buoi, il più pesante è 801 kg. il più “leggero” 700. A Parigi, all’esposizione mondiale del 1900, ottiene la sua consacrazione ufficiale attribuitagli per l’elevato valore zootecnico. È stata fonte di ispirazione di tanti artisti tra cui spiccano Pascoli, Carducci, Guerra, Spallicci e Marchini. Ma fortunatamente la storia continua, ed oggi nei Comuni del Parco viene ancora allevata al pascolo per garantire, al consumatore, una qualità superiore. Riassunto delle caratteristiche del prodotto. 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE: ANTROLIN 0.3% + 1.5% crema rettale. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA: 100 g di crema contengono: Principi attivi: Nifedipina 0.3 g, Lidocaina cloridrato 1.5 g. Per gli eccipienti vedere 6.1. 3. FORMA FARMACEUTICA: crema rettale. 4. INFORMAZIONI CLINICHE. 4.1 Indicazioni terapeutiche: trattamento della ragade anale e proctalgie in genere associate ad ipertono sfinterico anale. 4.2 Dose, modo e tempo di somministrazione: per applicazioni endorettali e perianali. Applicare la crema 2 volte al giorno per almeno tre settimane (vedere la Sezione 6.6). 4.3 Controindicazioni: Ipersensibilità ai principi attivi ed in particolare verso la lidocaina (e gli altri anestetici locali ad analoga struttura di tipo amidico) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza, accertata o presunta, ed allattamento (vedere la Sezione 4.6). Gravi stati ipotensivi e di insufficienza cardiovascolare. 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso: l’applicazione topica del medicinale in dosi eccessive e/o per prolungati periodi di tempo può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione e reazioni locali di iperemia e sanguinamento, che scompaiono alla sospensione del trattamento. Nel corso della sperimentazione clinica non sono stati riportati effetti indesiderati conseguenti ad un possibile assorbimento sistemico del farmaco. ANTROLIN crema rettale deve comunque essere usato con estrema cautela nei pazienti che abbiano mucose gravemente danneggiate e flogosi nella regione da trattare, in quanto, in tali situazioni si potrebbe verificare un eccessivo assorbimento dei principi attivi. Il medicinale, inoltre, deve essere impiegato con cautela nei pazienti diabetici o in quelli con grave insufficienza epatica e/o renale. Il trattamento con ANTROLIN crema rettale deve essere effettuato sotto controllo del medico nei pazienti molto anziani, come pure in quelli di età inferiore ai 18 anni e nei pazienti in trattamento con farmaci Beta-bloccanti o antiipertensivi. Si consiglia di controllare la pressione arteriosa all’inizio e periodicamente durante il trattamento. In caso di insuccesso della terapia (assenza di miglioramento o peggioramento della sintomatologia), è necessario sospendere il trattamento e consultare il Medico per altri provvedimenti. Attenzione: ANTROLIN crema rettale contiene metile p-idrossibenzoato sodico e propile p-idrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche, anche ritardate. Inoltre, ANTROLIN crema rettale contiene glicole propilenico e alcool cetostearilico che possono causare reazioni locali della cute (ad esempio dermatite da contatto). TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI. 4.5 Interazioni con altri medicinali: per la presenza della nifedipina, l’effetto di farmaci antiipertensivi potrebbe essere potenziato dall’uso di ANTROLIN crema rettale. Il propanololo prolunga l’emivita plasmatica della lidocaina e aumenta i livelli plasmatici della nifedipina. La cimetidina può innalzare i livelli plasmatici della lidocaina e della nifedipina. La contemporanea somministrazione di ANTROLIN crema rettale in pazienti in trattamento con digossina può determinare un aumento dei livelli plasmatici di digossina. 4.6 Gravidanza e allattamento: la nifedipina e la lidocaina attraversano la barriera placentare e vengono escrete nel latte materno. Negli studi condotti su ratti e conigli la nifedipina si è dimostrata in grado di provocare effetti teratogeni. La lidocaina non ha messo in evidenza rischi per il feto. Si raccomanda, comunque, di non utilizzare il prodotto nelle donne in gravidanza ed in allattamento. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare e di usare macchinari: la nifedipina, se assunta per via orale contemporaneamente a bevande alcoliche, può ridurre la capacità di reazione. Nel caso di ANTROLIN crema rettale, il prodotto è destinato ad essere somministrato e ad agire localmente. Non sono prevedibili, pertanto, effetti che possano condizionare la capacità di guidare o di usare macchinari. 4.8 Effetti indesiderati: possono verificarsi localmente reazioni quali dolore, bruciore, prurito, iperemia e sanguinamento. Tali effetti regrediscono dopo la sospensione del trattamento. In casi molto rari, l’applicazione locale di preparati a base di lidocaina ha causato reazioni allergiche (nei casi più gravi, shock anafilattico). Durante la fase di sperimentazione clinica non sono stati evidenziati effetti indesiderati dovuti ad un possibile assorbimento sistemico dei due principi attivi (cefalea, vertigini, vasodilatazione periferica, ipotensione, capogiri e tremori). 4.9 Sovradosaggio: non sono stati segnalati casi di tossicità sistemica da sovradosaggio con ANTROLIN crema rettale. Nell’eventualità di intossicazione dopo applicazione topica del prodotto, gli effetti sistemici dovrebbero essere analoghi a quelli solitamente indotti dai principi attivi con altre vie di somministrazione. Nei casi di grave intossicazione da nifedipina si possono manifestare disturbi della coscienza fino al coma, calo della pressione arteriosa, alterazione del ritmo cardiaco e shock cardiogeno. Per quanto riguarda il trattamento possono essere utilizzati farmaci beta-simpaticomimetici per i disturbi bradicardici del ritmo cardiaco e, in caso di grave ipotensione, calcio gluconato (10-20 ml di soluzione al 10% lentamente per via endovenosa) ed eventualmente dopamina o noradrenalina. Gran parte delle reazioni tossiche agli anestetici locali ed alla lidocaina interessano il SNC; si avverte una sensazione di “testa leggera” e capogiri, seguiti spesso da disturbi visivi ed uditivi, quali difficoltà di accomodazione e tinnito. Nei casi più gravi possono manifestarsi depressione del SNC e convulsioni. Il trattamento è sintomatico. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE. 5.1 Proprietà farmacodinamiche: Gruppo farmacoterapeutico: codice ATC C05AX - Altri antiemorroidali per uso topico. Il meccanismo d’azione di ANTROLIN è di tipo sinergico. La nifedipina, una diidropiridina ad azione calcio-antagonista, esplica, se impiegata localmente, un’azione rilassante sulla muscolatura liscia periferica. Essa agisce riducendo l’ipertono del muscolo sfinterico anale interno. L’azione della nifedipina viene integrata nel prodotto dalla presenza della lidocaina, un anestetico locale di superficie. 5.2 Proprietà farmacocinetiche: le proprietà farmacocinetiche di ANTROLIN crema rettale sono state studiate su volontari sani. La determinazione dei principi attivi nel sangue, effettuata con metodo analitico convalidato, ha dato esito negativo, non essendo stata rilevata in nessun siero la presenza di nifedipina. Inoltre, solo tracce minime di lidocaina sono state riscontrate in 2 soggetti su 12. Queste bassissime concentrazioni (al di sotto dei limiti di quantizzazione della metodica) sono in ogni caso molto inferiori a quelle terapeuticamente efficaci riscontrabili dopo somministrazione sistemica. Pertanto, è ragionevole escludere che l’applicazione locale di Antrolin possa provocare la comparsa di effetti sistemici conseguenti all’assorbimento dei suoi principi attivi. Ad ulteriore conferma di ciò, durante gli studi clinici non sono stati evidenziati effetti indesiderati conseguenti all’assorbimento sistemico dei due principi attivi da parte della mucosa anorettale. 5.3 Dati preclinici di sicurezza: uno studio di tossicità acuta, eseguito sul ratto, non ha rilevato effetti tossici o letali fino alla somministrazione di 50 volte la dose terapeutica singola. Le prove di tossicità subacuta hanno dimostrato che ANTROLIN crema rettale non modifica in modo significativo i parametri ematochimici degli animali trattati ed è ben tollerato. In uno studio sul potenziale irritante del medicinale, condotto sul coniglio, Antrolin è stato classificato come “non irritante”. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE. 6.1 Elenco degli eccipienti: Vaselina bianca; glicole propilenico, gliceridi semisintetici liquidi; polietilenglicolstearato; alcool cetostearilico; glicerilmonostearato; metile p-idrossibenzoato sodico; propile p-idrossibenzoato; acqua depurata. 6.2 Incompatibilità: poiché non sono stati condotti studi di compatibilità, il medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti. 6.3 Periodo di validità: Confezionamento integro: 3 anni. Dopo prima apertura: 30 giorni. 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione: Conservare in confezione ben chiusa, a temperatura non superiore a 25°C. 6.5 Natura e contenuto del contenitore: tubo in alluminio da 30 g di crema con cannula, in astuccio di cartone. 6.6 Istruzioni per l’impiego e la manipolazione: sdraiarsi sul letto sul fianco sinistro, svitare il tappo dal tubetto ed avvitarvi la cannula, fare uscire una piccola quantità di crema per lubrificare la cannula ed inserirla nell’ano. Premere l’estremità del tubetto, far uscire la crema contenuta in circa un centimetro di tubetto (un centimetro del tubetto contiene circa 2,5 - 3 g di crema). 7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO: New.Fa.Dem srl Farmaceutici e chimici con sede legale ed officina di produzione in Viale Ferrovie dello Stato zona A.S.I. Giugliano in Campania NA. Concessionario esclusivo per la vendita in Italia: Bracco S.p.A. - Via Egidio Folli, 50 - Milano. 8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO: (A.I.C.): 35396011. 9. REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO: Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica. 10. TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90: Non pertinente. 11. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE: Aprile 2004. 12. DATA DI REVISIONE DEL TESTO: Aprile 2004. SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 Protezione della cute interamente in silicone. La pelle è l’organo più esteso del corpo e solitamente costituisce una barriera eccellente. Per i pazienti stomizzati e incontinenti, tuttavia, è difficile mantenere la pelle sana. Silesse™ è ipoallergenico perché utilizza la più moderna tecnologia a base di silicone per proteggere la pelle, prevenire i danni e l’irritazione causata dagli adesivi medicali e dai liquidi organici. Cura della stomia – sacche Utilizzato ad ogni cambio di sacca, grazie alla sua formula Silesse™ crea una barriera confortevole e duratura tra la pelle e la placca adesiva. A differenza di alcune barriere cutanee, Silesse™ contiene esclusivamente siliconi e pertanto non provoca addensamenti sulla superficie cutanea. Cura dell’incontinenza – cateteri esterni e pannoloni Le salviette o il vaporizzatore SilesseTM utilizzati costantemente prima di sostituire il catetere o il reggi-catetere migliora lo stato della cute e favorisce un’aderenza elevata. Per coloro che usano pannoloni, il vaporizzatore Silesse™ protegge rapidamente e non ostruisce il pannolone. Cura delle ferite – bende e cerotti a nastro La cute intorno alle ferite può diventare macerata e delicata. La barriera cutanea Silesse™ non brucia e la sua formulazione è studiata per proteggere dall’essudato e dagli adesivi. Silesse™ esercita un’azione lenitiva, protegge, idrata, lenisce e soprattutto non brucia. Una volta applicato sulla cute asciuga rapidamente e consente di applicare un altro adesivo dopo pochi secondi senza provocare addensamenti e senza unire le pieghe cutanee tra loro. Silesse™ è disponibile nella versione spray e salviette. 6 Silesse™ spray da 50ml e salviette. Silesse™ di Trio Healthcare è distribuito in Italia da Sapi Med s.p.a. - Alessandria SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 In primo piano ll disegno preoperatorio in un paziente candidato al confezionamento di una stomia a cura di Lucia Mensi Infermiera Stomaterapista Ambulatorio di Stomaterapia e Riabilitazione del Pavimento Pelvico AS 3 GENOVESE Presidio Ospedaliero Metropolitano Ospedale VILLA SCASSI Ge-Sampierdarena La capacità di convivere con una stomia, soprattutto nelle prime fasi dopo l’intervento, dipende dalla possibilità di gestire “facilmente” il nuovo organo: la persona stomizzata deve essere in grado di vedere e toccare la propria stomia, di poter applicare autonomamente un presidio ed avere la sicurezza che lo stessa permanga in situ per dei tempi prestabiliti. Uno strumento importante per poter raggiungere questi obiettivi è il disegno pre-operatorio, ovvero la localizzazione della sede ileale della stomia. Gli scopi del disegno preoperatorio sono: Æindividuare il punto ideale in cui verrà confezionata la stomia Æfavorire la gestione del presidio Æprevenire le complicanze da malposizionamento Le zone che devono essere evitate sono le sporgenze ossee (arcate costali, creste iliache), le cicatrici pregresse, le neoformazioni cutanee e le pliche (fig. 1). Questa prima fase del percorso riabilitativo viene messa in atto dallo stomaterapista in collaborazione con il chirurgo da 1 a 3 giorni prima dell’intervento chirurgico, in quanto variabile che costituisce il fattore più importante sul piano della successiva morbilità (Yeo H. e altri autori)1. La percentuale di complicanze rilevate nella popolazione afferente al gruppo sottoposto a disegno preoperatorio è stata del 43,5%, contro l’incidenza del 32,5% del gruppo non sottoposta a disegno fig.1 preoperatorio. (Barr e aa.)2. Le complicanze maggiormente riscontrate sono: alterazione dell’integrità cutanea peristomale, perdite ed infiltrazioni del presidio, ernia parastomale, retrazione, stenosi e fistole (Erwin-Toh)3. Procedura per l’esecuzione del disegno preoperatorio Con il soggetto supino ad addome scoperto si rilevano i punti corrispondenti a creste iliache, arcate costali, linea alba e linea della vita. Si reperisce il muscolo retto dell’addome, facendo tossire il paziente, oppure facendogli sollevare la testa o gli arti inferiori contemporaneamente (di circa 10 cm. rispetto al piano del lettino) e si disegna un primo punto. Una corretta esecuzione della tecnica chirurgica, infatti, non può prescindere dal passaggio dello stoma attraverso i fasci del muscolo retto dell’addome per prevenire una delle complicanze più frequenti quali l’ernia parastomale (Erwin-Toh)4. Identificata la potenziale sede della stomia vi si posiziona un cerotto. Successivamente il paziente viene invitato ad assumere la posizione seduta, eretta ed accovacciata, verificando che in tutte le posizioni, lo stesso possa vedere il cerotto, indicandolo con un dito. Es. di disegno pre-operatorio per colostomia 7 Es. di disegno pre-operatorio per ileostomia Se non sono necessarie variazioni, si applica una placca e si fanno ripetere al cliente, i movimenti di cui sopra. Se il punto rilevato è idoneo, in corrispondenza dello stesso si disegna un cerchio di circa 2 cm di diametro con un pennarello indelebile e si eliminano dall’addome eventuali segni tracciati precedentemente.5 Si intende sede idonea quando la stomia è posizionata in una zona piana dell’addome non inferiore a 10 cm ( che di fatto corrisponde alla misura standard di una placca). SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 In primo piano Di seguito vengono illustrati 2 casi di malposizionamento. Nel primo caso la prima foto (A) illustra la stomia a paziente supino. Si osservi come nelle successive posizioni, modificando la dinamica addominale, la stomia venga nascosta dal grembiule A Colostomia addominale (B, C) e addirittura Foto Pz. in posizione supina scompaia fra le pliche in posizione seduta (D). Nell’ultima immagine il paziente solleva con le mani l’addome per evidenziare la stomia (E). 8 Foto B Colostomia Pz. in posizione eretta laterale Foto C Colostomia Pz. in posizione eretta frontale Foto D Colostomia Pz. in posizione seduta Foto E Colostomia Pz. in posizione seduta In questo caso la prima foto (F) mostra la persona in posizione eretta e la stomia risulta troppo laterale e all’interno di una plica cutanea. In posizione seduta (G) la stomia viene nascosta dalla plica cutanea. Foto F Foto G Conclusioni Il disegno preoperatorio in una persona candidata al confezionamento di una stomia, dovrebbe essere incluso nei protocolli preoperatori ed eseguito di prassi, per evitare che la stomia venga considerata un intervento invalidante. Pianificare, gestire e riabilitare offre la possibilità al paziente di condurre una vita con livelli appropriati di qualità ed è presupposto essenziale per un rapido reinserimento sociale e lavorativo.6 BIBLIOGRAFIA 1 Yeo H, Abir F, Management of parastomal ulcers; World J Gastroenterol, 2006 May 28 2 Barr JE, Assessment and management of stomal complication: a framework for clinical decision making; Ostomy Wound Manage, 2004 Sep 3 Erwin-Toh P, Ostomy pearls: a concise guide to stoma siting, pouchuing system, patient education and more; Adv Skin Wound Care 2003 May 4 Erwin-Toh P, Prevention and management of peristomal skin complication; Adv Skin Wound Care 2000Jul/Aug 5 Gruppo di ricerca Mosè le Tavole; Gli strumenti operativi per l’assistenza in stomaterapia; AIOSS-Hollister S.p.A. Italia 2003 6 Gruppo di ricerca AIOSS; Clinica Infermieristica in Stomaterapia – Dalle Evidenze Agli Strumenti Operativi Revisione della letteratura nazionale ed internazionale aggiornata al primo semestre 2007; Italia 2007 SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 Il trattamento del dolore post operatorio L’emorroidectomia tradizionale con tecnica open o chiusa comporta un dolore post-operatorio assai intenso, tale da causare un notevole stato di ansietà al paziente e di conseguenza al medico al punto da scoraggiare taluni pazienti dal sottoporsi all’intervento. Le cause del dolore post operatorio in chirurgia ano-rettale sarebbero dovute alla presenza di incisioni sulla regione anodermica intensamente innervata, alle legature dei peduncoli vascolari, ed a possibili sovra infezioni secondarie. Tuttavia lo spasmo dello sfintere anale interno sembra giocare un ruolo assai rilevante non solo nella patogenesi della malattia emorroidaria, ma anche nel dolore dopo chirurgia emorroidaria. Uno studio condotto su 270 pazienti suddivisi in 18 centri ha dimostrato che la somministrazione della crema Antrolin applicata localmente possa determinare una significativa riduzione dell’ipertono dello sfintere anale e del dolore dopo emorroidectomia, con una minima incidenza di eventi avversi di tipo sistemico e l’assenza di significativi effetti emodinamici sulla pressione arteriosa e frequenza cardiaca. Ciò ha permesso anche di ridurre il consumo di analgesici e di antidolorifici nel periodo postoperatorio. 9 Figura 2.13. Studio Antro 01-05: andamento tabellare e figurativo della variazione dello score del dolore postoperatorio (Delta VAS) in mm vs livello basale nei due gruppi di pazienti operati di emorroidectomia e trattati con crema Antrolin® o con crema di lidocaina SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 Una finestra sull’Associazione Lettera ai Soci a cura di Angelo Stuto Come è ormai tradizione vi chiedo di non esitare ad inoltrare suggerimenti e critiche, esortandovi, come sempre, ad essere parte attiva della vita societaria. Anche grazie al vostro contributo la SIUCP è società vitale, solida e che conta attualmente oltre 500 soci in regola (prego i morosi di regolarizzare quanto prima!) ed oltre 80 UCP sparse nel territorio nazionale. Approfitto per ricordare a tutti che la prossima Assemblea dei Soci si terrà a Modena durante il 13° Meeting Congiunto di Colonproctologia e Stomaterapia. Spero parteciperete numerosi all’evento modenese organizzato da Roberto Villani ed all’Assemblea societaria. A presto Carissimi, il 17 settembre u.s si e’ svolto il Consiglio direttivo della SIUCP. Sono state discusse ed approvate molte iniziative che la SIUCP realizzerà nei mesi futuri. Di seguito alcuni dei punti sviluppati durante il CD e che realizzeremo nei prossimi mesi. Durante il CD sono stati presentati inoltre i risultati del survey che i soci hanno compilato dopo il congresso di Roma, le iniziative che la SIUCP produrrà nei prossimi mesi tengono ovviamente contro delle richieste, osservazioni e critiche che i soci hanno espresso. Uno dei punti a cui si darà priorità è sicuramente quello di rafforzare il contatto trai i soci SIUCP e il board SIUCP attraverso il lavoro dei coordinatori Regionali. Tra le iniziative approvate ho il piacere di annunciare che la SIUCP assegnerà annualmente diverse borse di studio e/o finanziamenti ad obiettivo; la prima borsa ed il primo finanziamento verranno assegnati durante il congresso del dr. Villani in occasione dell’Assemblea dei Soci della SIUCP. Già dal prossimo numero e sul sito societario potrete trovare le norme per poter partecipare all’assegnazione delle borse di studio. 10 Il 2010, come approvato durante la riunione, sarà un anno in cui La SIUCP promuoverà i Workshop territoriali: work shop che tratteranno sia temi di proctologia e patologie del pavimento pelvico sia di chirurgia avanzata coloproctologica. Ogni workshop avrà un unico format approvato dal CD della SIUCP ed inoltre è in fase di studio la possibilità che la SIUCP finanzi direttamente una parte dell’organizzazione di tali workshop (es.: crediti ECM etc). I soci interessati per l’organizzazione di un evento (rigorosamente di una giornata!) possono fare riferimento ai propri coordinatori regionali ed al Dr. Tarroni. Aggiungo all’elenco delle iniziative approvate il restyling del sito societario con l’aggiunta di nuove attività e sezioni. Si attiverà una sezione forum dedicata ai Soci e una dedicata agli utenti che potranno rivolgere domande su temi di colonproctologia. Prossimamente inoltre la SIUCP diventerà provider ECM e stiamo valutando la possibilità di sviluppare corsi accreditati ECM attraverso l’E-Learning. Come vedete abbiamo inoltre deciso di mantenere “SIUCP News” che ritengo importante strumento di informazione, conferendogli un ruolo sempre più vivo e attivo tra e per i soci. Si avrà una versione della rivista anche in formato elettronico che raggiungerà capillarmente tutti gli associati (tipo Newsletter). Assemblea dei soci SIUCP 19 novembre 2009 ore 18.00 c/o Forum Guido Monzani Via Aristotele, 33 Modena SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia Anno III - Numero 3 MFA Multi-Functional Anoscope: un nuovo strumento nella visita proctologica. Dr. P.Meinero. Sino ad oggi non esisteva uno strumento in grado di valutare la funzionalità anorettale durante la prima visita proctologica per patologie minori. In questi casi infatti, la manometria viene eseguita solo quando vi sia un evidente motivo anamnestico non essendo prevista in alcuna linea guida. L'MFA si colloca tra l'attuale nulla e la manometria stessa permettendo di rilevare i parametri di sensibilità rettale (First Sensation, Defecatory Desire Volume, Maximum Tolerable Volume) già durante la prima visita. Se alterati, questi parametri consentono l'individuazione di pazienti con ipersensibilità o iposensibilità notoriamente correlate con patologie concomitanti misconosciute. E' costituito da un anoscopio graduato e da un catetere con palloncino. E' multifunzionale perchè oltre al Test di Sensibilità Rettale (TSR) consente di effettuare, già durante la prima visita, il Balloon Expulsion Test (BET), la Valutazione preoperatoria dell'Entità del Prolasso (VEP) e la Misurazione della Lunghezza del Canale Anale (MLCA). A seconda dell'esito di questi tests, lo specialista potrà sospettare patologie concomitanti ed indirizzare il paziente verso ulteriori approfondimenti diagnostici. Nello studio personale, si dimostra la correlazione tra le alterazioni della sensibilità rettale ed alcune complicanze postoperatorie che, grazie all'utilizzo dell'MFA, possono essere prevenute. Con l'MFA si può inoltre prevedere l'esito di un eventuale biofeedback. Dida foto: MFA Multi-Functional Anoscope 11 SIUCP NEWS - Notiziario di Informazione della Società Italiana Unitaria di Colonproctologia In evidenza 15 – 16 ottobre 2009 Chirurgia del Colon-retto-ano Crema Presidente: Guglielmo Giannotti 25 – 28 ottobre 2009 SIC – 111° Congresso nazionale “Quale Domus per il Chirurgo” Rimini Presidente: Gianfranco Francioni 13 – 15 novembre 2009 ECTA - 1st Biennal Meeting “New technologies in colorectal surgery” Canton - Cina Anno III - Numero 3 Bacheca B.M.W. C 1 125 nero executive full optional km. 32000 circa anno 2001 richiesta € 2.000,00 n.b. sono disponibili altri C1 con altri colori rosso e grigio metallizzato c.c.125 Mario 06.86214315 B.M.W. 1200 G.S nero/grigio con top case e borsa dx. km. 8.000 circa anno 2007 € 11.500,00 Mario 06.86214315 Presidente: F. Seow-Choen 19 – 20 novembre 2009 13° Meeting Congiunto di Colonproctologia e Stomaterapia Modena B.M.W. 1150 RT blu con top case e borse dx. + sx. km. 74000 circa anno 2003 € 6.300,00 Mario 06.86214315 Presidente: Roberto Dino Villani Presidente Onorario: Gianluigi Melotti 12 23 – 25 novembre 2009 ACOI – 19° Congresso nazionale di videochirurgia “inFORMAZIONE multimediale dalla videochirurgia alla multimedialità” Conegliano (TV) Presidente: Gabriele Munegato Milano-P.zza San Babila: Loft con tutti i confort di 45 mq 1 letto matrimoniale + 1 letto singolo, angolo cottura, terrazzino, bagno e guardaroba affittasi per brevi - lunghi periodi tel. 335/6792956 (150/notte - 900/settimana - 2.500 /mese). 25 – 29 maggio 2010 Congresso Nazionale ACOI “Chirurgia tra mito e scienza” Paestum (SA) Presidente: Ottaviano Petrillo Inviate i vostri contributi alla redazione [email protected] 30-11-2006 15:27 Pagina 1 Min. Sal. In data 13 ottobre 2004. 21x29,7 pp antrolin La soluzione con una marcia in più Il primo trattamento etiologico delle patologie proctologiche. PRESCRIVIBILE CLASSE C ANTROLIN ® ATC: C05AX NIFEDIPINA 0,3% + LIDOCAINA 1,5%