informa salute 11/2010

Transcript

informa salute 11/2010
N. LRC. 110962
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2010
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Informa
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Salute
GIO
AZIENDA
CERTIFICATA
ISO 9001:2008
Periodico di informazione medico-scientifica
dello Studio di Radiologia Medica Amato s.r.l.
C o s a s t a f a c e n d o l a s ci e n z a p e r
a l l u n g a r e l a v i t a?
L
’obiettivo
della
scienza
e
dell’innovazione tecnologica non è
solo quello di “allungare la vita”, ma
soprattutto di migliorare la qualità della
nostra esistenza fino al suo inevitabile
termine naturale. E tre su cinque delle
evoluzioni mediche degli ultimi
trent’anni sono appannaggio della
radiologia: l’evoluzione dell’imaging si
ridefinirà in questo secolo come il
nucleo di una scienza capace di darci
tutte le informazioni del complesso
sistema biologico. Lo sviluppo
tecnologico ci ha dato l’opportunità,
infatti, di vedere ciò che accade
durante il processo di malattia e di
verificarne le modifiche nel tempo. In
questo modo migliorano sensibilmente
le diagnosi, il monitoraggio e quindi la
risposta terapeutica. TAC multistrato,
Risonanza Magnetica, Ecografia 4D,
Angio-RM, Angio-TAC, Radiologia
Digitale: tante le metodologie
tecnologiche a servizio della salute,
che vengono utilizzate ogni giorno per
ottenere inquadramenti diagnostici
sempre più rapidi e precisi.
Ed anche i farmaci diventano sempre
più specifici. Nella pneumologia, a
fronte di un aumento di casi di bronco
pneumopatia
cronico
ostruttiva
(Bpco), è stato presentato nel 2009
un importante studio, che ha coinvolto
4.500 pazienti di dieci paesi tra cui
l’Italia, che ha dimostrato come la
nuova molecola “roflumilast oltre a
I n Q uesto N umero :
pag.
sul fronte della chirurgia mininvasiva
numerose sono le prospettive e i
vantaggi: il taglio chirurgico si riduce
al minimo e la guarigione è più rapida.
Grazie al ministrumentario, in chirurgia
addominale, è possibile effettuare
l’asportazione della colecisti, dell’ernia
inguinale,
dell’appendicite,
etc.
In chirurgia toracica ed urologica è
possibile eseguire tutta la diagnostica
pleuro polmonare e l’asportazione di
tumori polmonari periferici senza dover
effettuare l’apertura delle costole.
In campo urologico vengono trattati
tumori vescicali, patologie prostatiche
e la calcolosi reno-ureterale. E nella
top ten delle dieci scoperte scientifiche
più importanti del 2009 che riguardano
il settore salute, pubblicate sulla
rivista Science, vale la pena di citarne
alcune: al settimo posto i risultati della
terapia genica contro l’Amaurosi di
L. da Vinci “Uomo Vitruviano”
Leber, rara forma di cecità ereditaria
che colpisce i bambini; all’ottavo posto
che contiene, in un’unica molecola,
due ingredienti: un anticorpo e un i successi della terapia genica contro
chemioterapico. L’anticorpo individua l’Adrenoleucodistrofia, malattia del
la cellula neoplastica, la lega a sé, la sistema nervoso centrale, che impedisce
trascina al suo interno, ed una volta ai bambini di arrivare all’adolescenza,
catturata la uccide liberando il farmaco e contro l’Ada Scid, gravissima forma
particolarmente potente. Il vantaggio del di immunodeficienza congenita. Otto
farmaco è di veicolare il chemioterapico dei dieci bambini con Ada Scid trattati
esclusivamente sul tumore e non su tutto in questo modo non hanno più avuto
l’organismo, limitando gli effetti tossici bisogno della terapia di sostituzione
della terapia. Il trattamento ha dato dell’enzima mancante e vivono vite
ottimi risultati anche su donne affette da normali, senza seri effetti collaterali.
tumore mammario avanzato. Ed anche
Loredana Guida - Giornalista
migliorare la funzionalità polmonare
determina una rilevante riduzione
della riacutizzazione della malattia. E
per il cancro al seno l’ultima grande
scoperta della biologia molecolare è il
Trastuzumab - Dm1 (Tdm1), un farmaco
2: L’alternativa sicura allo zucchero: no all’aspartame
3: Dentalscan Scanora 3D: l’alta qualità in Odontoiatria
pag. 4: Cardiologia: eccellenza grazie alla Cardio-TAC
pag. 5: La TC multistrato nello studio del tumore polmonare
pag. 6: La spalla dolorosa cronica: il ruolo dell’ecografia
pag. 7: Fino al mese di gennaio sospese le cure per la riabilitazione
pag.
2
L o S tudio di
R adiologia A mato
di S an M arcellino
La Società è nata nel 1983 come
piccola Struttura convenzionata per
l’erogazione di prestazioni sanitarie nel
campo della Diagnostica per Immagini.
Oggi svolge l’attività, arricchendo
la struttura di nuove metodiche
diagnostiche:
TAC,
Risonanza
Magnetica ed Ecografia e Radiologia
Digitale. La struttura, convenzionata
presso il S.S.N., rispetta ampiamente
i requisiti minimi richiesti ed effettua
mediamente circa 300 prestazioni
giornaliere divise per branca.
In particolare vengono eseguiti i
seguenti esami diagnostici:
• TAC multislice 64;
• Angio TAC;
• Risonanza magnetica;
• AngioRM;
• Radiologia Digitale;
• Dental Scanner Scanora 3D;
• Ecografia (internistica,
ginecologica, osteoarticolare,
urologica); ecc.
• Ecocardiografia;
• Ecocolordoppler;
• Ecografia con contrasto;
• Elastosonografia;
• MOC (Metodo DEXA)
Come attrezzature possiede n° 1 TAC
multislice 64, n°1 R.M. ad alto campo,
n°2 sale diagnostiche completamente
attrezzate per l’esecuzione di tutte
le tipologie di esami radiologici e n°3
sale ecografiche munite di ecografi di
ultima generazione Toshiba, Hitachi
ed Esaote installati nuovi nel 2007 e
2008, un’apparecchiatura per eseguire
esami MOC-metodo DEXA. Lo Studio
di Radiologia Medica si avvale di
personale di provata esperienza e
competenza: lo staff è composto da
medici specialisti, tecnici di radiologia
medica e personale amministrativo ed
ausiliari. Al fine di ottenere un ulteriore
consolidamento strutturale, mirato
al raggiungimento dell’eccellenza
nei servizi offerti, a partire dal 2001,
l’Azienda ha operato una revisione
del sistema organizzativo interno,
implementando un Sistema di Gestione
per la Qualità conforme alla normativa
internazionale UNI EN ISO 9001:00.
Quest’anno ha ottenuto la certificazione
UNI EN ISO 9001: 2008.
Info e prenotazioni:
tel. 081/890.93.00
tel./fax.081/812.34.54
L’ alternativa salutare
allo zucchero
Lo zucchero, della famiglia dei
carboidrati, è un disaccaride e costituisce
il più comune dei glucidi.
Lo zucchero bianco, raffinato durante il
processo digestivo, consuma parte delle
vitamine e sali minerali presenti nel corpo
umano.
Questo alimento, così prezioso per il
nostro organismo poiché ci fornisce
l’energia necessaria a compiere molti
compiti della giornata, va consumato
con moderazione, in quanto in dosi
eccessive, può provocare il diabete,
l’obesità, la carie dentaria. In Italia, il
consumo di zucchero è salito dai 2 kg
pro/capite all’anno, ad una media di 80
kg.
Vi sono, però, diverse alternative
allo zucchero che non hanno subito
alterazioni chimiche e nutritive, anche
se il loro potere dolcificante è spesso
inferiore a quello dello zucchero: il miele
anzitutto, lo zucchero integrale di canna
e molti sciroppi ricavati da alberi come
l’acero o da cereali e frutta.
Alternative allo zucchero
Il miele: prodotto dalle api contiene
un’elevata quantità di fruttosio che
gli conferisce un potere dolcificante
maggiore dello zucchero.
Lo zucchero integrale di canna:
derivato dal succo della canna da
zucchero, che viene poi fatto bollire
ottenendo una polvere grossolana,
mai cristallina, non trattata. Mantiene
inalterati gran parte dei sali minerali
e dei componenti originali della canna
da zucchero (potassio, calcio, fosforo,
magnesio, sostanze proteiche, vitamine).
il malto d’orzo, di riso o di mais: sono
fluidi, con sapore di caramello, derivati
dalla bollitura di questi cereali. Il prodotto
così ottenuto viene poi concentrato fino a
renderlo simile al miele.
Lo sciroppo d’acero:
è un dolcificante
che si ottiene dai
tronchi degli aceri
da zucchero (Acer
saccharum) e degli
aceri rossi (Acer
rubrum). La linfa
viene concentrata
tramite un processo
di bollitura.
Il succo d’agave: deriva
da una pianta di origine messicana ed è
ricco di sali minerali. Contiene soprattutto
fruttosio e dolcifica più dello zucchero.
Il succo d’uva: derivato dalla bollitura
della spremitura di uve, alla quale si
aggiungono chiodi di garofano, cannella,
limone. Contiene fruttosio.
No all’aspartame
Esistono molti dolcificanti di sintesi e
massima attenzione va prestata
all’aspartame, oggetto di numerose
controversie. Diversi studi sull’aspartame
in animali da laboratorio hanno
evidenziato la comparsa di tumori
a seguito dell’assunzione orale di
questo dolcificante. Tra le ipotesi più
accreditate c’è quella per cui la tossicità
da aspartame sia dovuta alla liberazione
nell’organismo del metanolo, una
sostanza nota per avere effetti tossici,
e in particolare perché causa cecità.
Il dibattito sull’uso di aspartame negli
alimenti si è riacceso qualche anno fa con
la pubblicazione di uno studio promosso
dalla California Environmental Protection
Agency, che ha evidenziato un aumento
dell’incidenza di linfomi e leucemie nei
topi femmina a seguito di assunzione di
bassi dosaggi di aspartame.
3
D e n ta l s c a n S c a n o r a 3 D : l ’ a lta
q u a l i t à i n o d o n t o i at r i a
Scanora
3D
è un sistema
multimodale
per
immagini
radiografiche
tridimensionali
della
regione
dento-maxillofacciale. Abbina basse dosi di radiazioni,
imaging rapido e accuratezza elevata.
Grazie ai tre campi visivi, è possibile
selezionare il volume d’immagine
adeguato a ciascuna attività diagnostica
specifica. Il campo visivo può essere
posizionato
ovunque
nell’area
maxillofacciale. Il più piccolo (6 cm x
6 cm) è ideale per indagini dentali e
implantologiche localizzate, esami dentali
e articolazioni temporo-mandibolari.
Il campo visivo medio (7,5 cm x 10
cm) è la scelta più adeguata quando
si deve esaminare l’intero sistema
dentale, completo di forame mentoniero
e mandibolare. Quest’ultimo può anche
fornire informazioni per la creazione delle
guide chirurgiche. Il campo visivo più
grande (7,5 cm x 14,5 cm) è ideale
quando si deve esaminare la dentizione
completa, entrambe le articolazioni
temporomandibolari e la spina cervicale
superiore. Questo campo visivo è adatto
anche per gli studi dell’area maxillofacciale completa delle vie aeree.
Il sistema Scanora 3D velocizza il flusso
di lavoro dello studio odontoiatrico e
produce
una
qualità
superiore
dell’immagine panoramica. Il 90%
delle esigenze di imaging extraorale
rimane una visualizzazione panoramica
standard. Perché, quindi, esporre i
pazienti a dosi radiologiche eccessive
accontentandosi
di
un’immagine
panoramica sintetizzata a bassa
risoluzione? Scanora 3D offre una
visualizzazione panoramica standard
a campo intero e immagini a fascio
conico di tre campi visivi in un unico
sistema di facile utilizzo, completamente
automatizzato. Offre un modo nuovo
e innovativo di esaminare l’anatomia
dentomaxillo-facciale e di svolgere attività
diagnostiche. L’immagine panoramica
ad alta definizione mostra le aree che
richiedono ulteriori indagini. È possibile
selezionare con facilità l’ottima tecnica
3D per un’attività specifica, pianificare il
Dott. Alfredo D’Andrea
trattamento e condurre studi di follow up,
tutto con un’unica unità efficiente.
Per la prima volta nell’imaging dentale, il
sistema Scanora 3D utilizza una tecnica
di ricostruzione, ART, che migliora la
qualità dell’immagine ed è meno
sensibile alle cause principali di artefatti,
quali movimento del paziente, protesi e
impianti. Grazie alla tecnologia di calcolo
avanzata, i tempi di ricostruzione sono
estremamente rapidi, a partire da un
minuto. Per un’appropriata selezione del
sito implantare, occorrono informazioni
accurate sull’osso disponibile, la sua
qualità e la posizione esatta delle aree
critiche. È possibile identificare con
accuratezza e semplicità la posizione
del canale del nervo mandibolare o del
seno mascellare. Con l’aiuto di Scanora
è possibile eseguire in modo efficiente e
affidabile la pianificazione e l’intervento di
implantologia. L’imaging radiologico è un
compromesso tra la qualità dell’immagine
e la dose radiologica. Scanora 3D
permette, infatti, di ridurre attentamente
la dose al minimo a seconda dell’attività
diagnostica, sia che si tratti di un esame
diagnostico dettagliato principale o di uno
studio di follow up.
Le informazioni diagnostiche possono
essere ottenute senza ritardi e con
minori accessi a strutture esterne, ad
esempio per procedure quali le TAC.
L’intero processo di pianificazione del
trattamento, dal primo contatto agli esami
radiologici, alla programmazione del
caso, all’accettazione del trattamento e
al follow up, può essere gestito nel
proprio studio odontoiatrico. L’imaging
3D non è solo prestigioso, è clinicamente
necessario, in quanto permette di
migliorare la cura dei pazienti perché
aumenta l’accuratezza diagnostica
e le prestazioni. Questo permette di
distinguere il proprio studio odontoiatrico
da quelli che si avvalgono dell’imaging
convenzionale. Il sistema Scanora 3D
è una soluzione totale di imaging 2D e
3D fornita con un pacchetto software
3D completo per attività avanzate di
diagnostica e pianificazione del
trattamento. Grazie al supporto del
formato DICOM, tale sistema si integra
con altri software e modalità di imaging
ed è compatibile con la maggior parte dei
software specialistici e delle applicazioni
di guida di perforazione e chirurgica di
terzi. Il sistema Scanora 3D rende rapido
e semplice l’imaging dentale avanzato.
4
C a r d i o l o g i a : e cc e l l e n z a
g r a z i e a l l a C a r d i o - TA C Dott. ssa Marcella Cerrato
La Tomografia computerizzata del cuore, detta anche CoronaroTAC, è una metodica non invasiva
per la visualizzazione delle coronarie.
Senza l’utilizzo di cateteri arteriosi, con
solo il posizionamento di un ago e
la somministrazione di un mezzo di
contrasto iodato è possibile valutare
l’albero coronarico in toto nel paziente
affetto da nota o sospetta coronaropatia
ed evidenziare l’eventuale presenza di una placca, la sua
entità, la sua estensione verso il lume, le sue caratteristiche,
prevenendo la possibile insorgenza di un infarto del miocardio.
In alternativa, l’unica metodica in grado di fornire tale elementi è
la coronarografia che, effettuata in regime ospedaliero, mediante
l’inserimento di un catetere, con approccio transfemorale o
transradiale e la somministrazione di mezzo di contrasto,
opacizza l’albero coronarico evidenziando eventuali punti di
stenosi.
La durata dell’esame è di circa 10-12 secondi. Il paziente viene
collegato a degli elettrodi elettrocardiografici per monitorizzare il
tracciato cardiaco su cui si sincronizza la macchina. Dopo aver
eseguito l’esame TAC, in un tempo massimo di 10-15 minuti, il
paziente torna a casa senza necessità di ricovero.
La metodica consente di visualizzare l’intero albero coronarico
effettuando ricostruzioni tridimensionali del cuore e delle
coronarie, includendo nella valutazione anche parte del polmone.
Requisito indispensabile per l’esecuzione della Cardio-TAC è una
frequenza cardiaca stabile non superiore ai 65 battiti al minuto. Al
fine di ottenere queste condizioni, il paziente deve assumere
(qualora non controindicato
specificatamente)
betabloccanti
(50-100
mg b-bloccante 1 ora prima
dell’esame oppure 25-50
mg per i tre giorni precedenti
l’esame). L’esame ha una durata
complessiva di circa 10 minuti e deve
essere effettuato a digiuno (almeno 5 ore).
Candidati ideali alla Coro TAC sono
i pazienti con probabilità pre-test di eventi coronarici (ECG a
riposo, prova da sforzo, scintigrafia) intermedia, che presentano
una sindrome di dolore toracico ed il cui ECG (basale o dopo
sforzo) è difficilmente interpretabile, per esempio a causa
della presenza di un blocco di branca sinistro o di ipertrofia o
sovraccarico. In questi casi la risposta di una coro-TAC negativa
toglie decisamente ogni dubbio.
È classico il caso della donna di mezza età (40-50 anni) con
dolori toracici e prova da sforzo dubbia. Un’altra condizione
in cui il beneficio
PER CHI È INDICATO
nell’eseguire una coro
TAC è superiore ai
Uomini > 45 anni
Donne in età post-menopausale
rischi (ed ai costi) è
Ipercolesterolemia
quella del paziente che
Ipertensione
si presenta al pronto
Storia familiare di ischemia miocardica
soccorso con un dolore
Controllo pervietà stent o by-pass
toracico atipico ed in
coronarici
cui l’ECG e gli enzimi
Angina instabile
sono negativi.
Ulteriori indicazioni
per effettuare l’esame sono:
Le
malattie
cardiovascolari
rappresentano la principale causa di
morte in Italia essendo responsabili
del 44% di tutti i decessi. In
particolare la cardiopatia ischemica
è la prima causa di morte (con il 28
% dei casi). Le sindromi coronariche
acute (dolore toracico a riposo, infarto
miocardico, morte improvvisa) molto
spesso insorgono in pazienti che fino
a quel momento hanno goduto di
perfetto benessere in assenza di alcun
sintomo premonitore. In tal senso,
una diagnosi precoce di malattia
coronarica consente di identificare i
pazienti a rischio in fase pre-clinica,
e di ottimizzare la terapia riducendo o
annullando il rischio di complicanze a
breve e lungo termine.
Valutazione di pazienti ad alto rischio
cardiovascolare
(ipertensione, fumo,
familiarità, dislipidemia, diabete, obesità);
con sintomi aspecifici e test da sforzo
non realizzabile o dubbio con indicazione
chirurgica, ad es. di sostituzione valvolare,
ai quali sarebbe opportuno evitare una
TAC.
È consolidato l’utilizzo della coronaroTAC nella diagnostica non invasiva
dell’embolia polmonare e della dissezione
aortica.
È pertanto ipotizzabile un utilizzo sempre
più frequente della TAC a 64 strati nella
valutazione in emergenza delle arterie
coronariche. La possibilità di eseguire in
tempi brevissimi una scansione dell’intero
torace, visualizzando l’aorta toracica, le
arterie polmonari e le arterie coronariche,
consentirà prevedibilmente un nuovo
approccio allo studio del paziente con
dolore toracico acuto.
La TAC consente, inoltre, di valutare in
modo affidabile e non invasivo, senza
iniezione di mezzo di contrasto, la
presenza di Sali di calcio nell’ambito
del distretto arterioso coronarico e di
qualificarne il contenuto: calcium score.
Pensiamo, poi, alla praticità, per i pazienti
operati, di poter eseguire la coronaroTAC periodicamente e ambulatorialmente,
piuttosto che sottoporsi a angio
coronarografia con ricovero, etc.
Fino ad ora potevano rispondere al
paziente o con esami invasivi come la
coronarografia, o con esami non invasivi,
che pur portando utilissime informazioni
dello stato di salute del cuore, non
visualizzando le arterie coronariche, non
permettevano di accertare la presenza
precoce di eventuali anomalie e placche
ATS.
Oggi è invece possibile accertare la
presenza di calcificazioni, placche
ateromasiche, ispessimenti miointimali,
aneurismi, varianti anatomiche, etc.
5
L a TA C m u l t i s t r a t o n e l l o s t u d i o
del tumore polmonare
In passato per diagnosticare una neoplasia polmonare si
disponeva soltanto della radiografia del torace. Oggi invece
utilizziamo una delle più importanti macchine diagnostiche:
la TAC, che negli ultimi anni ha subito numerose innovazioni,
passando dalla TAC convenzionale alla TAC spirale fino alla
TAC multidetettore, multislice o multistrato.
La TAC è una metodica tomografica a raggi X, basata
sull’attenuazione di un fascio radiante conformato a ventaglio,
che attraversa sottili sezioni assiali del paziente, secondo varie
angolazioni. I detettori misurano i valori di attenuazione della
radiazione che emerge dal corpo esaminato che, calcolati in
ogni punto geometrico sono tradotti in numeri TAC, elaborati e
convertiti in livelli di grigio che costituiscono l’immagine finale.
LA TAC multistrato è la tecnica più moderna. Anziché utilizzare
un solo arco di detettori, utilizza più file di detettori (da 2 a 64)
con prestazioni da 4-20 volte migliori rispetto alle TAC spirali
perché si riduce il tempo di scansione, con una più elevata
risoluzione, e, non ultima, per la risoluzione spaziale uguale nei
tre piani, (immagini isotropiche), la possibilità di ricostruzioni
multiplanari di ottima qualità e ricostruzioni volumetriche.
Compito della TAC nella diagnosi del tumore polmonare è:
• la precisazione di lesioni riscontrate all’RX Torace
• la diagnosi differenziale con altre patologie, infiammatorie,
benigne o malformative.
Le lesioni di più frequente riscontro si presentano come
addensamenti parenchimali prevalentemente focali o noduli
polmonari.
• Gli addensamenti parenchimali prevalentemente focali sono
frequentemente infettivi; la TAC identifica le complicanze
di un processo infettivo (escavazioni, ascessi), evidenzia
patologie predisponenti (bronchiectasie e tumori), differenzia
l’infiltrazione, l’atelettasia ed il versamento, la cronicizzazione
del focolaio e monitora la risposta alla terapia, specie se la
polmonite non si risolve radiologicamente entro un mese.
• La valutazione di un nodulo polmonare è una sfida
diagnostica: i noduli benigni (ca il 50%, granulomi, amartomi,
emboli settici, linfonodi intrapolmonari malformazioni
arterovenose o atelettasie rotonde) e i noduli maligni (ca
bronchiale periferico, ca bronchiolo alvelare, metastasi,
carcinoide, sarcoma di Kaposi, linfoma), pur presentando
caratteristiche che possono orientare la diagnosi (i margini,
le dimensioni, l’infiltrazione bronchiale, le calcificazioni, la
densità, le cavitazioni, l’arteria afferente e l’enhancement
dopo somministrazione e.v. di mezzo di contrasto (mdc), non
sono sempre distinguibili.
• la stadiazione del tumore polmonare per selezionare
i pazienti che si possono giovare della terapia chirurgica
(sono operabili gli stadi IA e IB, II A e IIB e IIIA, quest’ultimo
generalmente in associazione con chemio e radioterapia).
La TC, visualizzando noduli a partire da 2-3mm, rende più
difficile la stadiazione dei tumori
• il follow up dei pazienti trattati.
• La TAC trova applicazione nella guida alla agobiopsia per
la valutazione cito-istologica di lesioni periferiche di diametro
generalmente superiore a 2 cm. La biopsia ha un rischio di
Dott. Affredo D’Andrea
complicanze (emoftoe 10%),
o pneumotorace (25-30%, di
cui 5-10% con necessità di
drenaggio).
• E’ da segnalare un ulteriore
utilizzo della TC multistrato,
nello
screening
del
tumore polmonare in paz
a rischio, utilizzando l’alta
risoluzione spaziale di questi
apparecchi, ma con basse
dosi per renderlo adatto ad
un esame di screening.
La stadiazione radiologica
prevede l’esecuzione di una
TAC (senza e con mezzo di
contrasto (mdc) ev) del torace
e dell’addome superiore e TAC
dell’encefalo, sedi più frequenti
di secondarismi, allo scopo di
precisare le caratteristiche:
• del tumore: dimensioni e
localizzazione; la presenza
di atelettasia polmonare,
infiltrazione della parete
toracica, della pleura, del
diaframma,
del
bronco
principale (distanza dalla
carena) rilievi che modificano lo stadio ed eventualmente
il tipo di intervento, l’infiltrazione del mediastino (trachea,
grossi vasi, esofago, vertebra, che rendono queste forme non
operabili); valutazione di versamento pleurico/pericardico.
L’utilizzo delle ricostruzioni multiplari rende molto più precisa
la valutazione di strutture a decorso assiale o para assiale
(diaframma e scissure), la visualizzazione bronchiale e i
rapporti del T con le strutture ilo-mediastiniche. Un limite della
metodica risiede nella difficoltà di valutare correttamente
l’estensione del T alla pleura e la sua infiltrazione e
l’estensione sottomucosa del T nella trachea o in un bronco.
• dei linfonodi: si basa sulle caratteristiche e le dimensioni del
linfonodo. Vengono considerati patologici quelli di diametro
traverso minimo > di 1 cm. Il limite principale è costituito
dalla bassa sensibilità e specificità (ca 60 % e 85%) per
l’impossibilità a riconoscere un linfonodo ingrandito per
semplice iperplasia e le micrometastasi in un linfonodo di
dimensioni normali. La PET e soprattutto la PET TAC possono
oggi migliorare l’accuratezza diagnostica a questo livello e si
comincia ad introdurla nella stadiazione. Il riconoscimento
di metastasi linfonodali mediastiniche omolaterali rende
necessario un trattamento preoperatorio (chemioterapico) e
postoperatorio (radioterapico), quelle contro laterali rendono
il tumore non resecabile.
La TAC, soprattutto se multistrato, rimane l’esame di prima
scelta per il torace, anche senza mdc, e.v. completata da RM in
casi selezionati.
6
L a s p a l l a d o l o r o s a c r o n ic a :
i l r u o l o d e l l ’ e c o g r a f i a Dott. Marcello Zappia
I l C entro S alus
di F rignano
Il centro Salus, accreditato con S.S.N è
una struttura che opera dal 1997, principalmente nel settore della riabilitazione
di bambini ed adulti con handicap fisici,
motori, neuromotori e sensoriali, fornendo anche prestazioni di terapia fisica per
patologie complesse. Il centro adotta
una struttura organizzativa funzionale
dove le prestazioni vengono erogate
in locali adeguati con attrezzature appropriate, dove svolgono la loro attività
terapisti della riabilitazione, logopedisti,
psicomotricisti e psicologi-psicoterapeutici di provata esperienza.
Il centro Salus eroga diversi tipi di prestazione:
Fisiokinesiterapia che riguarda in particolare le terapie strumentali e manuali;
Neuropsicomotricità che si occupa in
prevalenza del recupero di patologie
neuropsichiatriche di origine lesionale,
di disturbi dell’apprendimento;
Logopedia che si occupa dei disturbi
del linguaggio, della comunicazione e
dell’apprendimento;
Terapia psicologica e di sostegno
per la risoluzione delle patologie legate
alla distorsione della sfera psico-affettiva o affettiva relazionale dell’infanzia e
dell’adolescenza. Il paziente può accedere ai trattamenti riabilitativi in regime
di accreditamento previa prescrizione
specialistica del medico prescrittore
dell’Asl. Il centro si propone di adottare i principi richiamati nella direttiva del
Consiglio dei Ministri del 27/01/1994
e quindi l’uguaglianza e l’imparzialità: l’erogazione delle prestazioni deve
essere uguale per tutti; la continuità; i
servizi devono essere erogati con regolarità; l’efficienza e l’efficacia nel senso
che gli utenti hanno il diritto di avere prestazioni efficaci che determino
riscontri positivi sulla salute.
Azienda Certificata
UNI EN ISO 9001:2008
Il dolore cronico della spalla rappresenta un disturbo molto comune, spesso
causa di disagio notturno
e di difficoltà nel compiere
gesti quotidiani come pettinarsi, infilare indumenti, allacciare il reggiseno etc.
Nelle forme più frequenti, la spalla dolorosa
è causata da una riduzione dello spazio necessario allo scorrimento dei tendini della
cuffia dei rotatori durante l’elevazione del
braccio, e di un conseguente un contatto
anomalo tra i tendini e le strutture osteolegamentose sovrastanti (arco coracoacromiale).
Il risultato finale di questo “conflitto sottoacromiale”, sarà l’infiammazione della borsa sinoviale sottoacromiale e la degenerazione con lesioni dei tendini.
Le metodiche diagnostiche a disposizione
per la valutazione della spalla sono molteplici, ma sicuramente l’ecografia rappresenta quella in cui velocità, semplicità ed
accuratezza diagnostica, risultano meglio
integrate.
Infatti, negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico delle apparecchiature e delle sonde
ecografiche, ha permesso di ottenere immagini di altissima qualità, che consentono
la perfetta visualizzazione delle strutture
tendinee e delle strutture sinoviali circostanti.
Pertanto attraverso l’ecografia della spalla
è possibile diagnosticare le infiammazioni
della borsa sottoacromiale e
le alterazioni, sia degenerative che lesionali, dei tendini
della cuffia rotatori. Inoltre, attraverso l’esame
ecografico dinamico è
spesso possibile mettere in luce sia le sedi
di attrito sia eventuali
movimenti anomali del
tendine capo lungo del
bicipite, il cui coinvolgimento risulta spesso associato alle lesioni della
cuffia.
Altro innegabile vantaggio
dell’ecografia
è quello di permettere
la corretta infiltrazione
farmacologica all’interno
della borsa sottoacromiale. In assenza di
guida ecografica infatti, risulta realmente
difficile per l’ortopedico introdurre il farmaco solo all’interno della borsa, per cui
gran parte di esso diffonderà nel tendine e nell’articolazione causando, al di là
del sollievo momentaneo, ulteriori lesioni.
Attraverso la guida ecografica, invece, è
possibile infiltrare selettivamente la borsa
sottoacromiale ottenendo vantaggi sia diagnostici che terapeutici.
L’esame ecografico presenta però dei limiti, tra cui la difficoltà nel valutare le strutture intrarticolari interessate durante le
lussazioni e le micro-instabilità di spalla;
pertanto, per i pazienti con pregressa lussazione di spalla e
per i soggetti giovani sportivi,
spesso interessati da altri tipi di
conflitti, l’ecografia non rappresenta l’esame indicato in prima
istanza, mentre risulta di maggiore utilità lo studio attraverso
l’integrazione di esame radiografico e Risonanza Magnetica con
iniezione intrarticolare di mezzo di
contrasto (artro-RM).
In conclusione, l’ecografia, in associazione ad un corretto studio
radiografico, consente l’inquadramento dei pazienti con dolore cronico alla spalla, fornendo, quando necessario, una
guida esatta all’infiltrazione
intra-bursale di farmaci.
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R a d i o l o g i a d i g i ta l e : l ’ A g fa D X S
Migliore produttività grazie ad immagini di altissima qualità, una maggior rapidità
di esecuzione, un flusso di lavoro ottimizzato, meno radiazioni per il paziente.
Il centro oggi dispone del sistema di digitalizzazione RX più evoluto in commercio: l’Agfa DXS, che permette una definizione di
immagine fino a 50 micron.
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radiologia generale, fornisce un’ampia serie di immagini in un
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può, quindi, vantarsi di un sistema di imaging avanzato, volto al
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• rielaborazione o postelaborazione minimizzate
• diagnosi di microfratture
• diagnosi precoce di carcinoma mammario
FOCUS SANITÀ
Fino
al mese di
gennaio sospese le cure
p e r l a r i a b i l i ta z i o n e
Il diritto alla salute è passato in secondo
piano rispetto alle esigenze di rientro della
spesa sanitaria della Regione Campania.
Tagliare i fondi destinati alla riabilitazione
e ai cicli terapeutici ha evidenziato tutte le
lacune di un sistema che dovrebbe finalmente cambiare rotta verso la tutela delle
fasce più deboli. Fino al 31 dicembre 2010
sono sospese le cure destinate alla riabilitazione. I distretti 20 (Casal di Principe
- San Cipriano di Aversa - Villa Literno Casapesenna) e 19 (Frignano - Lusciano
- Parete - San Marcellino - Trentola Ducenta - Villa di Briano) dell’Asl Caserta hanno
sforato il budget e da luglio non rinnovano
i contratti, pur assicurando il periodo di
continuità terapeutica previsto dalle Linee
guida regionali. A conferma, però, di una
situazione già grave, il 9 novembre, un ulteriore provvedimento ha stabilito che neppure il “periodo di continuità” potrà essere
garantito.
Nonostante
le
inutili
rassicurazioni da parte
dell’Asl di valutare con più urgenza i casi gravi,
tutto è rimasto fermo al palo e le mamme
e le famiglie a settembre hanno iniziato a
scioperare presso il distretto 20 di Casapesenna con cortei e manifestazioni per
esprimere rabbia e rammarico nei confronti di un provvedimento che colpisce tutti
quei soggetti che hanno bisogno di continuità terapeutica. Parliamo di ragazzi affetti dalla sindrome di Down, autistici, con
problemi di relazione o apprendimento che
hanno bisogno di sedute costanti di logopedia, fisioterapia e neuropsicomotricità. Il
paradosso più grande? I pazienti sottoposti a regolare visita medica, poichè il con-
tratto era in scadenza, hanno ottenuto il
rinnovo, ma l’Azienda sanitaria locale non
autorizza i contratti per mancanza di fondi.
I bimbi e le persone anziane, con disabilità
più o meno gravi, che avevano cominciato
un percorso di riabilitazione, ora si trovano
a buttare via tutti i progressi fatti finora e a
dover combattere con un eventuale periodo di regressione. Oltre alla riabilitazione
anche la diagnostica per immagini è stata
penalizzata: dal 15 ottobre è terminato il
budget annuale e pertanto tutte le prestazioni sono a pagamento fino al 31 dicembre 2010.
D a N apoli :
Raggiungere l’A1 Napoli-Roma, direzione Roma.
Dopo 10 km prendere l’uscita Acerra-Afragola direzione
Afragola. Seguire il cartello Giugliano-Lago Patria dopo 8 km
prendere l’uscita Caserta SS265.
Proseguire per Caserta, uscire ad Aversa nord, svoltare
a sinistra proseguire per circa 1 Km, al semaforo svoltare
a destra per via Ex-Alifana, continuare per 200 metri,
all’incrocio svoltare a sinistra in via Matteotti dove è situato
il centro di Radiologia Amato o a destra dove è situato il
Centro Salus.
D a C aserta SS265:
Uscire ad Aversa Nord svoltare a sinistra, proseguire per
circa 1Km, al semaforo svoltare a destra per via Ex-Alifana,
continuare per 200 metri, all’incrocio svoltare a sinistra in
via Matteotti dove è situato il centro di Radiologia Amato o a
destra dove è situato il Centro Salus.
D alla N ola -V illa L iterno :
Uscire a Giugliano-Marcianise direzione Giugliano proseguire
fino ad Aversa nord svoltare a sinistra, proseguire per circa
1Km, al semaforo svoltare a destra per via Ex-Alifana,
continuare per 200 metri, all’incrocio svoltare a sinistra in
via Matteotti dove è situato il centro di Radiologia Amato o a
destra dove è situato il Centro Salus.
Direttore Editoriale
avv. Agostino Basco
L o S tudio di R adiologia M edica A mato svolge
I seguenti esami diagnostici :
Direttore responsabile
dott.ssa Loredana Guida
[email protected]
RISONANZA MAGNETICA AD ALTO CAMPO
TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA MULTISLICE 64
ANGIO – RM
Per prenotazioni
MOC - METODO DEXA
telefonare allo:
DENTALSCAN SCANORA 3D
081/890.93.00
MAMMOGRAFIA
081/812.34.54
RADIOLOGIA DIGITALE
ECOGRAFIA (internistica, ginecologica, osteoarticolare, urologia) ecc.
ECOCARDIOGRAFIA
ECOCOLORDOPPLER
ECO PROSTATA TRANS RETTALE
ECOGRAFIA CON CONTRASTO
ELASTOSONOGRAFIA
Comitato scientifico
dott. Alfredo D’Andrea
dott. Marcello Zappia
Foto di
Edoardo Ciardiello
Redazione
via G. Matteotti, 82
81030 San Marcellino
Giornale realizzato da:
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I l centro S alus offre le seguenti prestazioni sanitarie :
FISIOKINESITERAPIA
NEUROPSICOMOTRICITA’
LOGOPEDIA
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