Gli esami preanestetici nei piccoli animali: quando sono
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Gli esami preanestetici nei piccoli animali: quando sono
Diagnostic Febbraio 2012 Update GLI ESAMI PREANESTETICI NEI PICCOLI ANIMALI: QUANDO SONO INDICATi ? In medicina veterinaria come in medicina umana si continua a discutere sull’opportunità di eseguire gli esami di laboratorio prima di un’anestesia totale. Il fatto che le analisi preanestetiche offrano una maggiore sicurezza per il paziente, non è sempre evidente nella prassi quotidiana. In questo numero prenderemo in considerazione alcuni argomenti importanti a favore delle analisi preanestetiche e discuteremo della loro applicazione. Introduzione Il numero di esami effettuati di routine prima di un’anestesia varia enormemente a seconda della clinica e del tipo di paziente. Altri Per quale motivo gli esami di laboratorio vanno eseguiti di routine prima di un’anestesia ? fattori certamente importanti sono l‘età del soggetto ed il tipo di intervento che deve affrontare. Le informazioni provenienti ➊ Per valutare lo stato di salute del paziente. dall’anamnesi e dall’esame clinico costituiscono un aiuto essen- Individuazione di malattie congenite od occulte ziale per stabilire la gamma di analisi da eseguire. Ad esempio, già presenti che, sebbene non rilevate all‘anamnesi per un cane sintomatico con insufficienza epatica al quale si e all‘esame clinico, potrebbero rappresentare un rischio debba effettuare un prelievo bioptico, si eseguiranno un maggior per l‘anestesia. numero di analisi rispetto a quelle per un gatto giovane e sano ➋ Per valutare metabolismo ed escrezione. che deve essere castrato. Talvolta, può essere anche il segnala- Fegato e reni svolgono una funzione essenziale nella mento a fornire indicazioni importanti: ad esempio, il Dobermann metabolizzazione ed escrezione degli anestetici. presenta una predisposizione alla malattia di von Willebrand, ➌ Per valutare l’ossigenazione e la coagulazione quindi può essere opportuno prima di un trattamento chirurgico, ematica. sottoporre un paziente asintomatico di questa razza ad un test ➍ Per ottenere i valori di riferimento di un determinato per escludere tale malattia. paziente. Tali valori possono essere confrontati con I dati statistici esistenti, relativi alla percentuale di pazienti che analisi future e sono di grande importanza soprattutto viene sottoposta ad una serie di analisi dettagliate (ematologia nei pazienti geriatrici. e chimica clinica complete) prima di essere anestetizzata, sono molto discordanti. Secondo uno studio [1] condotto negli Stati Uniti su 625 cani e 288 gatti, che per diverse ragioni dovevano essere anestetizzati, nel 9 % dei pazienti fu necessario modificare il protocollo di anestesia a causa dei risultati alterati degli esami preanestetici e nel 36 % di questi casi (vale a dire nel 3 % di tutti i pazienti) si dovette rinviare l‘intervento chirurgico. Il 3 % dei cani e il 4 % dei gatti mostravano alterazioni dei parametri di laboratorio tali da giustificare, pur in assenza di sintomi clinici, un cambiamento del procedimento anestetico. Lo studio ha portato alla conclusione che gli esami preanestetici vengono accettati favorevolmente dai proprietari poichè possono contribuire alla scoperta di malattie inespresse, tali da comportare una modifica del protocollo di anestesia o un approfondimento della precedente diagnosi. In questo modo è possibile adattare in maniera opportuna il ➋ Valutazione della funzionalità epatica protocollo di anestesia modificando i dosaggi o i farmaci da e renale somministrare, ricorrendo ad ulteriori misure di sostegno o eser- Il fegato è il luogo di produzione dell‘albumina, citando un controllo del paziente piú accurato durante l’intervento come di molti fattori della coagulazione ed inoltre chirurgico. è essenziale per il metabolismo delle proteine, dei Nelle pagine che seguono vogliamo discutere ciascuno dei punti elencati qui sopra a partire da alcuni casi clinici. ➊ Valutazione dello stato di salute del paziente Mimì è una femmina di Lhaso Apso di un anno, ricoverata in una clinica per piccoli animali per un‘ovarioisterectomia (OHE). Dall‘anamnesi e dall‘esame clinico non è stato evidenziato nulla di particolare. Secondo le abitudini di questa clinica, prima dell‘ anestesia Mimì viene sottoposta ad un esame del sangue completo. I risultati sono inattesi: oltre ad una leggera anemia con valore di ematocrito del 35 % (38 – 55 %), sono presenti sia una azotemia con concentrazione di urea pari a 33 mmol/l (3,3 – 11,7) e creatinina di 300 μmol/l (0 – 124), che un‘iperfosfatemia di 2,2 mmol/l (0,7 – 1,6). Sulla base di questi risultati si sconsiglia alla proprietaria di procedere all‘intervento per eseguire delle analisi più approfondite. L‘analisi dell‘urina rivela un peso specifico di 1.013 e 1 + di proteine. L‘ecografia conferma la diagnosi clinica di sospetta displasia renale congenita. Nonostante la terapia, sei mesi più tardi Mimì deve essere sottoposta ad eutanasia a causa di una grave insufficienza renale. Se non fossero state eseguite quelle analisi prima dell‘intervento, si può tranquillamente ipotizzare che, Mimì sarebbe stata nuovamente ricoverata con un collasso renale pochi giorni dopo lipidi e dei carboidrati, oltre che per l‘eliminazione di numerosi farmaci e sostanze tossiche endogene ed esogene. Per quel che riguarda il metabolismo dei farmaci, il fegato è l‘organo più importante in assoluto poichè è responsabile della biotrasformazione della maggior parte dei principi attivi anestetici e preanestetici. Se la sua funzionalità fosse compromessa, la biotrasformazione degli anestetici risulterebbe alterata. Un‘ipoalbuminemia dovuta ad insufficienza epatica può, ad esempio, amplificare l‘azione farmacologica di un anestetico, diminuendo la sua concentrazione nella forma legata alle proteine. Un altro esempio è dato dallo shunt portosistemico, che rallenta l‘eliminazione dei farmaci attraverso il fegato. Conoscendo in anticipo la situazione del paziente e riconoscendo un disturbo della funzionalità epatica, possiamo scegliere degli anestetici adatti e considerare anche una fase di recupero più lunga. In ogni caso non va dimenticato che, anche se un aumento degli enzimi epatici può far pensare a una epatopatia, questi non costituiscono di per sé degli indicatori dell’integrità funzionale del fegato. Infatti, si possono avere gravi scompensi funzionali anche senza un aumento degli enzimi epatici (p.es. in presenza di cirrosi epatica). Nella valutazione della funzionalità epatica è perciò preferibile focalizzare l‘attenzione su altri parametri di chimica clinica, come ad esempio albumina, glucosio, bilirubina, urea e colesterolo. In caso di sospetto di insufficienza epatica è inoltre possibile analizzare i valori degli acidi biliari o dell‘ammoniaca. l‘intervento ed in tal caso non sarebbe stato facile spiegare la I reni esercitano diverse funzioni importanti, tra cui situazione alla sua proprietaria. l‘escrezione dei prodotti del metabolismo endogeno e dei farmaci somministrati per via esogena, Oltre all‘insufficienza renale esistono molte altre malattie per le come gli anestetici. Dai reni dipendono anche il quali, pur in assenza di manifestazioni cliniche, un‘anestesia volume e la composizione del sangue e dei liquidi organici. Gli in- potrebbe provocare complicazioni o peggiorarne il decorso se il terventi anestetici e chirurgici provocano in generale un aumento protocollo di anestesia non venisse opportunamente adattato o dell‘attività del sistema nervoso simpatico e del sistema renina- se non si ricorresse a particolari misure precauzionali. angiotensina, due fattori che diminuiscono il flusso ematico totale È questo, ad esempio, il caso dei gatti ipertiroidei, che sono spes- dei reni. Un‘anestesia generale può far diminuire il flusso ematico so molto fragili dal punto di vista metabolico e cardiorespiratorio: renale ed il tasso di filtrazione glomerulare (GFR) fino al 40 %. In sotto anestesia questo può dar luogo ad un aumento del bisogno seguito alla diminuzione degli effetti dell‘anestetico la funzione di ossigeno e glucosio, con ipertensione ed aritmia cardiaca. Si renale ritorna ai valori normali. Se peró il paziente soffrisse giá di consiglia, perciò, di sottoporre questi soggetti ad un trattamento una patologia renale, l’intervento chirurgico e l‘anestesia potreb- medico con tireostatici. Tramite la determinazione del T4, è pos- bero peggiorarne il decorso portando ad un collasso renale. Nel sibile individuare questi gatti anche in uno stadio precoce della valutare la funzionalità renale si deve tener conto del fatto che malattia. Un altro esempio è dato da animali giovani, specie se un‘azotemia (aumento dei valori dell‘urea e della creatinina) è appartenenti a razze piccole, predisposti all‘ipoglicemia, soprattut- rilevabile solo quando la funzione renale diminuisce di 3/4 (75 %). to quando l’anestesia viene effettuata a digiuno. Per questi animali Ne consegue che anche un lieve aumento dei valori dell‘urea e è importante effettuare la determinazione della concentrazione di della creatinina è da valutare seriamente. La diminuzione della glucosio. Altri soggetti a rischio per un‘anestesia, pur in assenza di capacità di concentrare le urine avviene dopo che i 2/3 del rene, sintomi clinici o anamnestici, sono i pazienti con insufficienza epa- vale a dire il 66 % dei nefroni, sono stati danneggiati; in caso di tica (p.es. in seguito a shunt portosistemico), ipoadrenocorticismo, sospetta nefropatia è indicata un‘analisi delle urine con determi- trombocitopenia immunomediata o dirofilariosi. nazione spettrofotometrica del peso specifico. ➌ Valutazione dell’ossigenazione e della in presenza di risultati alterati dei test per la coagulazione, il prelie- capacitá di coagulazione ematica vo bioptico è comunque indispensabile, si devono allora prendere A causa del loro ridotto contenuto di ossigeno nel in considerazione misure preventive, come la somministrazione sangue, gli animali anemici rappresentano dei pa- parenterale di plasma o di vitamina K1. zienti problematici durante un‘anestesia. Il rischio di complicazioni può aumentare in seguito ad ipossia tissutale. Per fare un esempio, nel corso di un‘anemia ➍ Valutazione dei valori di riferimento di un determinato paziente. si ha un aumento della gittata cardiaca, al fine di assicurare un Un esempio significativo dell’utilità dei valori di rifornimento sufficiente di sangue ossigenato. Questa crescita riferimento per un paziente specifico è dato dalla dell’attività miocardica, unita al ridotto contenuto di ossigeno del determinazione della creatinina. L’analisi della con- sangue arterioso, può portare ad un’ipossia miocardica. Inoltre centrazione di creatinina è un metodo diagnostico l’anestesia può provocare un‘ulteriore diminuzione dell’ematocrito relativamente impreciso per determinare la gravità di una disfun- del 3 – 5 % a causa dell’ipotensione e degli spostamenti interni ai zione renale. Ciò è dovuto alla relazione esponenziale fra il tasso compartimenti liquidi corporei. Un apporto sufficiente di ossigeno, di filtrazione glomerulare (GFR) e la concentrazione di creatinina prima durante e dopo l‘anestesia, è quindi di grande giovamen- nel plasma e alle reazioni crociate delle misurazioni della creati- to per questi pazienti. Per poter valutare correttamente il caso nina con altri cromogeni. Inoltre, soggetti di razze diverse o è importante eseguire prima dell’anestesia una determinazione individui diversi all’interno della stessa razza possiedono masse dell’ematocrito, che è uno degli esami più importanti. I pazienti muscolari differenti e presentano quindi un tasso differente della anemici possono presentare anche una diminuzione delle produzione di creatinina. Confrontando sistematicamente per un plasmaproteine. Dal momento che molti anestetici sono legati alle periodo di tempo, presso lo stesso laboratorio, la concentrazione proteine, la loro bioattività aumenta in caso di ipoproteinemia; si di creatinina nel plasma di un determinato animale con massa consiglia perciò di eseguire anche una misurazione delle proteine muscolare stabile, si ottengono delle informazioni molto utili sulle plasmatiche. La determinazione dei trombociti permette invece di alterazioni della funzionalità renale nel periodo di tempo in que- individuare una eventuale trombocitopenia, che in caso di inter- stione. Un altro esempio dell’utilità dei valori di riferimento è dato venti chirurgici od odontoiatrici può avere delle conseguenze dall’interpretazione dei granulociti neutrofili. È frequente il caso di anche gravi. Si può effettuare una stima del numero dei trombociti pazienti che vengono presentati al veterinario con un numero di senza grandi difficoltà, contando il numero dei trombociti sullo neutrofili intorno al limite inferiore della norma o di poco sotto. In striscio di sangue utilizzando il microscopio ad immersione tal caso la conoscenza dei valori precedenti di questi pazienti può (1000 x). Ogni trombocita per campo ad immersione rappresenta essere d’aiuto nell’interpretare il significato di tali alterazioni. circa 15 x 10 trombociti/μl. In condizioni fisiologiche si dovrebbe3 ro avere 11 – 15 (25) trombociti per campo. Se sono presenti da 6 a 10, da 4 a 5, o meno di 3 trombociti per campo, si parla rispettivamente di trombocitopenia lieve, moderata o grave. Se fosse prevista anche una biopsia epatica, si consiglia di approfondire con ulteriori test per la coagulazione, ad esempio la determinazione del tempo di tromboplastina parziale attivata e del tempo di protrombina (aPTT e PT). Un metodo semplice, veloce ed economico per controllare la coagulazione in ambulatorio è la determinazione del tempo di coagulazione attivata (“activated coagulation time” o ACT). L’interpretazione dell’ACT e dell‘aPTT sono le stesse. La sensibilità dell‘ACT è invece minore, vale a dire che fornisce rispetto all’aPTT un maggior numero di risultati falsi negativi (animali con carenza fattoriale non riconosciuta in quanto tale). Nell’interpretare i testi per la coagulazione, in presenza di malattie epatiche, si deve ricordare che il fegato, oltre ad essere responsabile della sintesi dei fattori esercita molte altre funzioni relative alla coagulazione: è responsabile della sintesi degli inibitori della coagulazione e svolge un ruolo decisivo nella scomposizione dei fattori della coagulazione attivati. Inoltre, i test per la coagulazione non sono in grado di predire esattamente se un singolo paziente tenda a sviluppare emorragie o meno. Bisogna quindi concludere che, indipendentemente dai risultati dei test, dopo una biopsia epatica un paziente con malattie epatobiliari presenta un rischio di emorragia particolarmente elevato. Se però, Diagnostic Update Riepilogo Gli esami preanestetici presentano numerosi vantaggi. Il medico gli elettroliti, sono entrambe opzioni valutabili. In pazienti anziani può farsi un’idea adeguata dello stato di salute del paziente ed può essere utile effettuare un’analisi delle urine e, nel caso spe- eventualmente scoprire dei rischi potenziali per l‘intervento dovuti cifico di gatti, una determinazione del T4. L‘obiezione principale a malattie occulte o a malattie nello stadio iniziale. In questo che viene fatta all‘esecuzione di routine degli esami preanestetici, modo è possibile modificare i relativi protocolli di anestesia, ridu- resta dunque legata ai costi aggiuntivi per il proprietario. Per que- cendo il numero dei rischi imprevisti. Esistono, poi, dei casi per sto motivo, deve essere fatta una buona comunicazione ai clienti cui le complicazioni risultano difficilmente prevedibili anche se si sul valore e sulle finalità di questi esami e su tutti i vantaggi che sono eseguiti tutti i dovuti accertamenti. Come può accadere con ne derivano per il futuro. Anche un risultato compreso nella norma l‘arresto cardiaco sotto anestesia di un animale presunto sano i è un buon risultato e non significa che le analisi siano state inutili. cui parametri ematici rientravano tutti perfettamente nella norma. Gli esami preanestetici danno la certezza al medico e al proprieta- Un ulteriore vantaggio legato agli esami preoperatori, è la possibi- rio di aver offerto al paziente la migliore assistenza possibile. lità di stabilire dei valori di riferimento di un determinato paziente, ai quali rapportarsi nel corso delle visite successive. Quante e quali siano le analisi di laboratorio da effettuare per ogni paziente è una decisione del medico curante. Le raccomandazioni della letteratura specialistica non sono univoche. Molto frequenti sono le determinazioni dell’ematocrito, delle plasma-proteine, [1] J.A. Smith – N.S. Matthew, Preanesthetic laboratory testing. A survey of client compliance rate and incidence of abnormal test results: preliminary results. Vet. Surgery 1998, 27:169 dell’urea e della creatinina. Un quadro ematico completo con differenziazione dei leucociti e determinazione del numero dei trombociti, un profilo biochimico completo compresi Dr. med. vet. Cécile Rohrer Kaiser Diploma ACVIM (Medicina Interna) e ECVIM-CA (Medicina Interna) Vet·Med·Lab Divisione di IDEXX Laboratories s.r.l. Assistenza clienti gratuita Numero verde 800 917 940 lunedi-venerdi 10:00 – 18:30 sabato 10:00 – 14:00 Per informazioni, potete contattare il referente di zona, il numero verde 800 917 940 o scrivere una mail a [email protected] I-103-0212ND